Link all’articolo originale: Ledin Award premia il design made in Italy
articolo scritto da: Giacomo
Qualche settimana fa vi ho parlato del Premio Codega, ricordate? Un evento importante che, in modo evidente, va a segnare un punto a favore del lighting design italiano. Sempre in questa direzione è il LEDin Award, altra iniziativa promossa da Assodel(Associazione Nazionale Fornitori Elettronica) , rivolta solo ed esclusivamente creativi under 30, quindi ai giovani veri. Sono esclusi dal bando tutti i professionisti che si sentono giovani dentro ma che non hanno più l’età anagrafica per esserlo .
Il premio, alla seconda edizione, è organizzato in collaborazione con il network di professionisti della luce Italian Lighting Designers ed è volto a selezionare progetti di corpi illuminanti basati su tecnologia LED/OLED proposti da studenti e giovani professionisti. Obiettivo del premio è di valorizzare i talenti emergenti e la creatività “made in Italy” e metterli in contatto con il mondo industriale e imprenditoriale.
Qua sotto qualche immagine dei lavori selezionati lo scorsa edizione.
Possono presentare le proprie idee progettuali, singolarmente o in gruppo: studenti delle facoltà di architettura, ingegneria, istituti o scuole di design, master di specializzazione in design, progettisti/illuminotecnici o giovani lighting designer che alla data di pubblicazione del presente bando non abbiano compiuto 30 anni.
Come per il Codega sono esclusi lavori presentati direttamente da aziende e/o rivenditori.
I lavori potranno partecipare ad una delle due categorie:
Categoria I – Product Design LED
Premio al miglior progetto di corpo illuminante basato su tecnologia LED – indoor
Categoria II – Product Design OLED
Premio al miglior progetto di corpo illuminante basato su tecnologia OLED di LG Chem indoor
La procedura da seguire per inviare i lavori è davvero molto semplice, basta seguire il tutorial illustrato sul sito ufficiale del premio
Che può essere riassunto nei seguenti punti:
- registrarsi sul sito www.ledlab.it;
- completare la registrazione inserendo i propri dati anagrafici e le informazioni riguardanti gli studi effettuati e le proprie competenze;
- inserire il progetto completo di presentazione e relazione descrittiva contenente gli obiettivi e i dati necessari a comprendere e a motivare le scelte adottate nello sul sito www.ledlab.it
- caricare gli elaborati relativi al progetto (Max 5 tavole grafiche in A3 – formato pdf*) nell’apposita area dedicata del sito www.ledlab.it
- inviare la domanda di partecipazione – scaricabile cliccando qui – compilata e firmata (vedi allegato 1 scaricabile dal sito www.award.ledin.it) a segreteria@illuminotronica.it entro il 1 Settembre 2014 alle ore 12.
La Giuria, composta da personalità di spicco del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale specializzate nel settore dell’illuminazione, premierà l’originalità, il carattere innovativo e la fattibilità dell’idea dando attenzione agli aspetti di sostenibilità e risparmio energetico.
I progetti candidati al Premio saranno esaminati in base ai criteri di valutazione riportati di seguito:
Criteri di valutazione | Punteggio (max) | |
1 | Qualità degli elaborati e chiarezza dei contenuti | Fino a 10 |
2 | Caratteristiche funzionali ed estetiche | Fino a 20 |
3 | Originalità/innovazione riferite al mercato attuale dell’illuminazione, con particolare riferimento all’utilizzo della tecnologia SSL (Solid State Lighting) | Fino a 40 |
4 | Caratteristiche dei materiali, delle tecnologie produttive, dell’uso e dello smaltimento del prodotto progettato riferite alla sostenibilità ambientale | Fino a 30 |
TOTALE | 100 |
Ogni categoria prevede un vincitore e diverse possibili menzioni a discrezione della Giuria.
Gli Award saranno assegnati in occasione di ILLUMINOTRONICA (Padova 9/11 Ottobre) mostra-convegno dedicata al Solid State Lighting, il giorno 11 ottobre.
I progetti più significativi selezionati dalla Giuria saranno prototipati con stampante 3D e resi funzionanti – grazie alla partnership con aziende del comparto che forniranno i moduli LED e OLED necessari allo scopo – e mostrati durante la manifestazione.
Qua sotto il video della premiazione della prima edizione del LEDin Award.
Per informazioni aggiuntive potete contattare la segreteria del premio segreteria@illuminotronica.it
Mi sembra molto interessante, no? Mi raccomando partecipate numerosi!
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Copyright © Giacomo Rossi.
Parliamo sempre di interni, e parliamo di mobili su misura. Ma questa volta l’attenzione è rivolta ai nostri amati animali domestici, che vivono la casa quanto noi, anzi, in qualche caso anche di più.
Voi ci avete mai pensato ad un arredo a misura di gatti, cani e… perché no, conigli?
Di sicuro l’idea di creare dei mobili su misura per loro soddisfa molto più le nostre esigenze di ordine e armonia degli spazi rispetto al loro gusto personale, che si sa, viene plasmato dalla nostra vicinanza.
Ma penso che soprattutto negli ambienti dove c’è poco spazio, sia un’ottima soluzione per vivere meglio questa convivenza.
Qui di seguito alcune realizzazioni di arredamento molto molto particolari!
A sinistra I-CHI Cat House, una casa dove i gatti hanno libero sfogo, disegnata da uno studio indipendente di Taipei, a destra il Cat-table, di Ruan Hao per Hangzhou
A sinistra la “Rocking-2-gether Chair” by Paul Kweton, a destra alcuni degli arredi pet-frendly di Modernist Cat di Crystal Gregory
Sono perlopiù arredi volti al gioco, alla scoperta, che stimolano la curiosità del nostro animaletto, e in alcuni casi, come per i conigli, creano un diversivo per evitare la distruzione progressiva del resto della casa!
Perché parlo così?
Perché ho un coniglio a casa. E si chiama Mirò. Nemmeno per un momento mi è venuto in mente di tenerlo in gabbia, per cui casa mia è casa sua…anzi, il contrario!
È stato importante per i primi tempi, quelli in cui in coniglio sviluppa la sua vena distruttiva in quanto deve impossessarsi dell’ambiente che lo circonda, mettere in sicurezza alcuni punti, come i cavi elettrici e gli angoli dei muri (è ghiotto di intonaco!!), ma per il resto me la sono cavata con qualche angolino sbeccato.
La sua cuccia è una vera e propria casa: ha la toilette, la cucina dove mangia, il posto dove fare il riposino e non mancano delle tane dove può nascondersi in santa pace.
Questa è la sua cuccia; il calorifero è ovviamente spento, e serve per creare un piano di appoggio per la tana del fieno. Le altre cassette sono un gioco: nascondigli e pedane dove saltare.
In cantiere c’è un progetto, che è quello di una parete libreria con la parte bassa adibita a gioco, con aperture e tunnel, angoli da sgranocchiare e posti dove rintanarsi. Non vedo l’ora di vederne un prototipo!
E voi avete mai pensato ad un mobile su misura per il vostro animale? Nei vostri sogni come dovrebbe essere?
Provate a dirmelo qui sotto, con un commento!
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Ogni pezzo firmato MANOTECA è unico.
Siamo arrivati al quarto e ultimo episodio del resoconto del blogger tour, questa volta vissuto nella meravigliosa capitale danese e dedicato all’architettura! 🙂
Essendo un Paese con una certa sensibilità nei confronti del design e dell’estetica, la Danimarca ha dimostrato di saper integrare perfettamente le nuove architetture al paesaggio circostante e, ancor più sorprendentemente, a farle convivere con quelle storiche.
Questo tema lo trovo di fondamentale importanza non solo per quanto riguarda l’urbanistica, ma anche per l’arredamento d’interni: contestualizzare un nuovo progetto con l’ambiente circostante e creare armonia tra elementi storici ed attuali dovrebbe essere la missione comune di architetti e designer.
Cominciamo con la carrellata di fotografie 🙂
The blue planet: l’acquario
Perfettamente inserito nella cornice “marina”, quest’enorme struttura dalle forme arrotondate riflette cielo e acqua… Scomparendo totalmente tra i riflessi della luce. Capolavoro.
Dalle foto sembrerebbe una dimora diroccata nella campagna danese, ma questo castello rinascimentale è collocato proprio nel centro della città. Immerso in una cornice verdissima, questo posto è perfetto per rilassarsi sdraiati sull’erba all’ombra di un albero. Ed è esattamente ciò che ho fatto io 🙂
E così abbiamo concluso i quattro episodi dedicati al Blogger Tour! 🙂
Rotondi, rettangolari o quadrati, in tessuto, pelle o ecopelle, fissi o con ruote, non esistono forme, colori o caratteristiche che accomunano tutti i pouf. Esiste però una qualità che descrive la sottocategoria dei pouf contenitore: il nome stesso lo dice, sono dotati di vano contenitore interno.
I pouf hanno molteplici utilizzi: all’occorrenza diventano delle pratiche sedute, possono essere usati come tavolino o superficie d’appoggio o, ancora, come macchie di colore che arredano la casa. Solamente i pouf contenitore però hanno un’altra qualità: contengono, racchiudono e nascondono gli oggetti più vari.
Sollevando la parte superiore, quella che potremmo chiamare il “coperchio”, si avrà a disposizione dello spazio extra sempre utile.
Un pouf contenitore posizionato in salotto vicino al divano può contenere coperte, plaid o riviste. Non solo si avranno a disposizione questi oggetti rimanendo comodamente seduti o sdraiati, ma l’ambiente sarà anche più ordinato. Il pouf aiuta infatti a trovare un posto a tutti gli oggetti, evitando il crearsi di una confusione generale.
Un pouf contenitore con vassoio offre un’ulteriore utilità: vi si possono appoggiare tazzine di caffè, thè o cocktail quando si hanno ospiti o quando si vuole godere di un momento di relax sul divano.
In cameretta un pouf contenitore può essere il punto di raccolta di peluche e giocattoli. Se colorato o con una forma strana ancor meglio, i bambini saranno ancor più propensi a riordinare.
Se posizionato in camera da letto un pouf può essere usato anche come comodino. Nel vano interno si possono riporre libri, occhiali o altri piccoli oggetti e sulla superficie superiore una lampada da tavolo e una sveglia, facilmente spostabili all’occorrenza.
Ma ancora non è tutto, un pouf contenitore può diventare il cestone della biancheria in bagno, una soluzione estremamente elegante ma di grande utilità.
Modelli, colori e forme sono davvero infiniti, questa gallery di immagini è solo un assaggio di tutti i pouf contenitore effettivamente disponibili.
Estate, voglia di stare all’aria aperta ma, ahimè, non sempre si può.
E allora perché non rallegrare gli ambienti con un bel bouquet?
Tra l’altro i fiori possono essere usati per lanciare messaggi, fare dichiarazioni, confessioni o esprimere sentimenti. Basta conoscerne il significato.
Lo ho imparato leggendo un romanzo “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh, che mi è piaciuto parecchio e che consiglio come lettura per l’estate (se fossi un produttore ne farei un film).
In appendice contiene anche un piccolo dizionario che consente di cimentarsi.
Cominciamo provando a decifrare i bouquet delle foto!
Say it with flowers!
Summer, the desire to be outdoors but, alas, you can not always.
So why not brighten up the rooms with a beautiful bouquet?
Among other things, the flowers can be used to send messages, make statements, confessions or express feelings. Just knowing its meaning.
I have learned it by reading a novel, “The Secret Language of Flowers” by Vanessa Diffenbaugh, which I liked a lot and which I recommend as reading for the summer (if I were a producer I’d do a movie).
The appendix also contains a small dictionary that allows you to try to decipher the bouquets in the pictures!