Alphonse Mucha, il più importante artista dell’Art Nouveau, ha definito un nuovo stile pieno di grazia ed eleganza, rendendo l’arte accessibile a tutti
La carriera di Alphonse Mucha inizia da autodidatta quando è ancora giovanissimo e lavora come pittore per le scenografie teatrali, decoratore e ritrattista. Studia poi all’Accademia di Belle Arti a Monaco di Baviera e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove continua a perfezionarsi presso l’Académie Julian. E’ qui che trova il successo grazie a un incontro con l’attrice teatrale Sarah Bernhardt che gli commissiona un poster per la Gismonda, rimanendone così colpita da proporgli un contratto per sei anni.
La Belle Époque e l’Art Nouveau
Mucha si muove in quel breve periodo storico che è la Belle Époque, a cavallo fra la fine dell’800 e l’inizio della Prima Guerra mondiale. Un periodo di prosperità spensierato e positivo, pieno di fiducia nel progresso, caratterizzato da grandi invenzioni tecnologiche ma anche da novità e sperimentazioni nel campo dell’arte. Parigi è il centro del mondo, nasce il cinema, si afferma l’Impressionismo e in Italia nasce il Futurismo ma l’Art Nouveau è lo stile artistico più in voga in tutta Europa.
L’Art Nouveau nasce come evoluzione del movimento inglese Arts and Crafts (che promuoveva la libertà della creazione artigianale come alternativa alla mediocrità della produzione in serie) ma ha diverse affinità anche con la pittura Preraffaellita e Simbolista pur se in una direzione decisamente più moderna, rivolta all’eleganza del segno grafico, all’astrazione del design e al desiderio di rendere l’arte accessibile a tutti.
Lo “Stile Mucha”
Alla fine dell’800 la diffusione delle stampe artistiche giapponesi amplifica il gusto per l’esotico (giapponismo) e lo stesso Mucha ne rimane influenzato. In tutta la sua produzione artistica, compresi i gioielli, si ritrovano temi ispirati al giappone come le libellule, i motivi a onda, gli iris, o i drappeggi degli abiti. Ispirandosi in particolare all’arte giapponese ma anche all’arte classica greca, l’artista ceco realizza opere di grande raffinatezza definendo un nuovo, personalissimo stile: lo “stile Mucha“.
Le protagoniste delle sue illustrazioni sono figure femminili aggraziate e donne avvolte in abiti neoclassici, con ricchi panneggi ed elaborate acconciature in cui i capelli sono mossi dal vento o abbelliti di fiori. Le figure sono sempre delimitate da un tratto netto e corposo e si stagliano al centro della composizione con sguardi ammiccanti e pose sensuali, esaltate da una palette di colori pastello e incorniciate con bordature decorate da elaborati motivi floreali e geometrici. Queste giovani donne sono spesso rappresentate come figure allegoriche ispirate alle arti, alle quattro stagioni, alle pietre preziose o allo zodiaco.
Mucha è stato un artista eclettico che ha realizzato ogni genere di opera grafica: dalla pittura alle illustrazioni commerciali per poster e manifesti pubblicitari, copertine per riviste, libri o calendari, senza dimenticare i gioielli o elementi di arredo. Il suo stile è così particolare che o si ama o si odia e nel corso dei decenni ha avuto alti e bassi: spesso è stato considerato datato e fuori moda, altre volte riportato in auge, come oggi che gli si dedicano mostre e retrospettive.
In questi giorni infatti sono esposte a Roma oltre 200 opere dell’artista ceco, fra dipinti, manifesti, opere decorative e arredi. La mostra è in corso al Complesso del Vittoriano e durerà fino all’11 Settembre 2016.
Alphonse Mucha in mostra a Roma
presso il Complesso del Vittoriano
dal 15 Aprile all’11 Settembre 2016
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