16 Agosto 2023 / / ChiccaCasa

Come disporre i quadri in casa? Posso metterli in tutte le stanze? Quanto spazio devo lasciare tra un quadro e l’altro? Come si crea la giusta composizione?
Questi sono solo alcuni dei dilemmi che tutti gli interior lovers si pongono davanti a uno o più quadri da appendere.

I quadri sono un potente mezzo per trasformare una parete vuota in un cattura sguardi, ma per riuscire in questo intento è necessario tenere conto di alcuni criteri compositivi, facili facili.

Seguimi, percorriamo stanza per stanza tutti i modi per disporre i quadri, seguendo la geometria della tua casa.

Indice dei contenuti

Ciao, io sono Federica, home stylist e interior blogger.

Se stai arredando o decorando casa e non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto. Qui trovi tanti contenuti utili per arredare una casa autentica e unica. In ogni articolo ti fornisco trucchi di styling e spunti pratici.

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Come disporre i quadri in casa? Regole generali ed errori da evitare
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A seconda di quanti quadri tu voglia utilizzare per decorare la parete, ecco qualche tip da tenere a mente.

  • Come disporre un unico quadro

    Quando il quadro è grande, meglio che sia in posizione centrale rispetto all’arredo sottostante o alla larghezza totale della parete, se questa è sfornita di mobili.

  • Come appendere due quadri?

    Una coppia di quadri delle stesse dimensioni va sempre sistemata in modo allineato e non sfalsato. Preferibilmente, in questo caso, dovrebbero avere anche la stessa cornice.
    Puoi collocarli uno accanto all’altro, se la parete si estende in orizzontale oppure uno sotto l’altro, se la parete è più alta che larga.

    Se i due quadri hanno dimensioni diverse, meglio aggiungere altri elementi (non solo quadri, ma anche piatti, ex voto, maschere, piantine…) alla composizione.

  • Come si dispongono tre o più quadri sulle pareti?

    Se i quadri sono tutti uguali, meglio appenderli ordinatamente, allineandoli e lasciando tra loro la stessa distanza. Quando sono in numero pari si possono creare due file (griglia), una sotto l’altra, lasciando tra una fila e l’altra lo stesso spazio che hai lasciato tra una cornice e quella successiva.

    Se i quadri hanno diverse dimensioni, basta prendere come riferimento un rettangolo immaginario o una linea sulla parete che faranno da guida alla composizione.
    Mi spiego meglio.

    • Opzione 1: usa una linea come riferimento

      Disponi i quadri in modo tale che, in alto o in basso, i bordi esterni delle cornici compongano una linea dritta.
      In alternativa, prendi come riferimento una linea centrale, intorno alla quale appendere i diversi quadri.

      Puoi tracciare la linea con del nastro di carta e rimuovere il nastro una volta appesi i quadri.

    • Opzione 2: usa un rettangolo come riferimento

      Se sei amante delle composizioni super ordinate, fai in modo che la galleria si racchiusa in un rettangolo.
      In questo caso, è necessario scegliere con maggiore cura le misure delle cornici.
      Anche in questo caso, lo scotch di carta è un valido alleato.

Scorri con le frecce per guardare degli esempi di schemi per appendere quadri

Come appendere due quadri in modo corretto

Come appendere due quadri in modo corretto

Come disporre tre quadri su una parete?

Come disporre tre quadri su una parete?

Come creare una galleria da parete?

Come creare una galleria da parete?


Quanto spazio lasciare tra un quadro e l’altro?

In una composizione di più quadri, lo spazio da mantenere tra una cornice e l’altra è di circa 10 cm.

Se abbiamo a che fare con una composizione di due o più quadri grandi, delle stesse dimensioni, la misura tra una cornice e l’altra può aumentare, a seconda dello spazio sulla parete che si vuole occupare, ma senza mai superare 1/4 della larghezza della cornice.

A che distanza da terra si appendono i quadri?

Un errore molto comune è quello di posizionare i quadri troppo in alto.
Per godersi la vista di uno o più quadri è necessario posizionarli ad altezza occhi, ovvero, il cuore della composizione deve trovarsi a circa 145-150 cm da terra.
Non c’è un’altezza fissa di cui tenere conto. Dipende dalla forma della parete, dal punto di vista da cui si guardano i quadri e dalla presenza e dalla disposizione degli arredi sottostanti.

Se i quadri sono vicini agli arredi sottostanti, l’occhio li intercetta in modo naturale e l’insieme risulta coeso.

Vediamo, caso per caso come disporre i quadri in tutte le stanze.

Come disporre i quadri sul divano?
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Per valorizzare la parete del divano con i quadri, è bene tenere conto di alcune regole generali, che, per quanto possano essere liberamente infrante, sono un buon punto di partenza per un risultato appagante.

Scorri con le frecce per guardare le grafiche↘

come disporre i quadri sul divano? Distanza di 20 - 25 cm dallo schienale

come disporre i quadri sul divano? Includere le lampade nella composizione

come disporre i quadri sul divano? Quadri solo sopra il divano

come disporre i quadri sul divano? Galleria su tutta la parete

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  1. I quadri non devono essere centrati nello spazio tra il divano e il soffitto. Devono restare più vicini al divano affinché si crei un ponte visivo tra la parete e la seduta.
    Lo spazio tra lo schienale e il bordo inferiore del quadro:

    • nel caso di una gallery fitta o di quadri molto grandi dovrebbe essere di circa 20 cm;

    • nel caso di una composizione più minimale (2 o 3 elementi), corrisponde allo spazio necessario affinché il centro della composizione sia a circa 145-150 cm da terra.

  2. Lampade e altri oggetti decorativi che necessitano di essere appesi sulla parete del divano, sono da considerare come parte della composizione.

  3. Di norma, la composizione non dovrebbe superare la larghezza del divano. Tuttavia, se ci sono altri oggetti ai lati del sofà, come lampade, piante, caloriferi o tavolini da caffè, i quadri possono proseguire anche nella parte di parete sovrastante questi altri elementi. In questo caso, è bene che la composizione sia ben strutturata affinché prosegua uniformemente sulla parete, senza interrompersi nello spazio che separa il divano dagli altri oggetti.

  4. Fino a che altezza possono salire i quadri? L’unico limite è il soffitto. Si può proseguire in altezza lasciando almeno una decina di centimetri di spazio vuoto in cima alla parete.

  5. Un unico quadro molto grande che pareggia il divano in larghezza e che ha un’altezza superiore a quella del divano, tende a rimpicciolire visivamente quest’ultimo (guarda l’ultima immagine della gallery qui sotto).

Prendi ispirazione: sfoglia la gallery ↘

come disporre i quadri sul divano? quadro unico al centro della parete

come disporre i quadri sul divano? quadro unico al centro della parete

come disporre i quadri sul divano? mensola sopra il divano

come disporre i quadri sul divano? mensola sopra il divano

come disporre i quadri sul divano? griglia di quadretti sul divano

come disporre i quadri sul divano? griglia di quadretti sul divano

come disporre i quadri sul divano? quadri che fanno angolo

come disporre i quadri sul divano? quadri che fanno angolo

come disporre i quadri sul divano? quadro unico laterale con lampada

come disporre i quadri sul divano? quadro unico laterale con lampada

Come disporre i quadri sul divano 12.jpg

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Fonti immagini: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Come disporre i quadri sul camino
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Il camino è spesso il punto focale della stanza: il luogo giusto per aggiungere opere d’arte che non vuoi far passare inosservate.

Ci sono due modi per decorare il camino con i quadri: appendere le cornici sulla cappa oppure appoggiarle sulla mensola.

Sul camino, le soluzioni più eleganti per esporre i quadri sono:

  1. un’unica opera d’arte centrale (da appendere o appoggiare),

  2. un paio di quadri uguali, allineati in orizzontale (preferibilmente da appendere).

Ecco qualche linea guida da seguire per decorare il camino con i quadri:

  • la larghezza della composizione (o del quadro singolo) dovrebbe essere pari all’apertura del camino oppure ai suoi 2/3;

  • se il quadro è nettamente più stretto della bocca del camino, evidenzierà la struttura della cappa;

  • le composizioni (o i quadri singoli) più grandi rispetto all’apertura, distolgono l’attenzione dalla forma del camino (la soluzione ideale se non ti piace il tuo caminetto).

Lo spazio minimo tra il bordo inferiore della cornice del quadro appeso e la mensola del camino è di 10 -20 cm.
Bisogna tenere presente che spesso il camino si trova di fronte al divano, quindi le opere d’arte si contempleranno da seduti. Appenderle troppo in alto sarebbe sminuente.

Tra i bordi esterni della cappa e i lati del quadro, devono intercorrere minimo 10 cm, che diventano 20 o più se si vogliono aggiungere suppellettili come candelabri, vasi o lampade sugli angoli della mensola.

Nel caso dei quadri appoggiati sulla mensola:

  • con un unico quadro, valgono le indicazioni di cui sopra;

  • con due o più quadri, è meglio che siano di dimensioni differenti, anche leggermente sovrapposti, in modo da creare diversi livelli piacevoli da osservare. La composizione sulla mensola può includere anche altri oggetti assortiti in varie forme e altezze.

Prendi ispirazione per i quadri sul camino: sfoglia la gallery ↘

come posizionare i quadri sul camino? Unico quadro centrale sulla mensola

come posizionare i quadri sul camino? Unico quadro centrale appeso alla cappa

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come posizionare i quadri sul camino? quadro centrale e applique lateraliquadro centrale appeso alla cappa

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Come posizionare i quadri in sala da pranzo?
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Nella zona pranzo, il punto di vista tende ad abbassarsi e tutte le norme elencate finora diventano più flessibili.
Le opere d’arte qui si osservano da seduti, quindi, l’altezza occhi è minore dei canonici 145-150 cm.

  • Se il tavolo rasenta due pareti che formano un angolo, si può pensare di decorare entrambi i muri con una consistente e unica galleria, lasciando su entrambe le parti, circa 20 cm dall’angolo.

  • I quadri possono protendersi al di sotto dell’altezza del piano del tavolo e, per un effetto eclettico, possono proseguire dal soffitto al pavimento. In quest’ultimo caso, lo spazio minimo da lasciare tra i quadri e il soffitto e tra i quadri e il battiscopa è di 10 cm.

  • Quando il tavolo è appoggiato al muro, tra i quadri e il piano del tavolo è bene lasciare come minimo 20/25 cm di spazio vuoto. In questo caso è possibile sia occupare solo la proiezione del tavolo sulla parete, sia l’intero muro che tocca il piano del tavolo.

  • Nella composizione è importante tenere presenti le viste dei quadri, dalle varie aree della stanza in cui si è soliti sostare, in modo tale che il risultato sia curato, indipendentemente da dove si osserva.

Cerca ispirazione per la tua galleria da parete in sala da pranzo ↘

disporre i quadri in sala da pranzo: composizione di quadri ad angolo

disporre i quadri in sala da pranzo: composizione di quadri da pavimento a soffitto

disporre i quadri in sala da pranzo: unico quadro grande

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disporre i quadri in sala da pranzo: unico quadro

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Dove mettere i quadri in cucina?
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Essendo una stanza focalizzata sull’operatività, trovare dei quadri in cucina produce un effetto inaspettato, sorprendente e gradevole.

Sfatiamo subito un mito: i soggetti dei quadri in cucina non devono necessariamente appartenere al settore culinario. Sono perfetti anche ritratti, paesaggi bucolici, fiori e arte astratta.

Per la cucina sono più indicate le cornici schermate da vetro o altri materiali, rispetto alle tele nude, che potrebbero subire danni dovuti all’alta umidità generata dai vapori.

Quali sono le zone migliori in cui sistemare uno o più quadri in cucina?

  • Un quadro appoggiato sul piano di lavoro, può essere utile a nascondere le prese di corrente sulla parete, lasciandole comunque facilmente accessibili. In più è nel posto giusto per essere osservato mentre si preparano le pietanze, perché lo sguardo è sempre volto verso il basso.

  • Appoggiati sulle mensole, i quadri sono utili a creare un livello di sfondo che rende interessante e dinamico il loro l’allestimento. Risultano molto utili i quadri verticali, che superano in altezza gli utensili e i contenitori presenti sulla mensola. In questo modo lo styling risulterà accattivante e curato.

  • Hai una parete libera da mobili in cucina? Potrebbe essere il posto giusto per dare risalto ai tuoi quadri preferiti. Se in cucina hai anche tavolo e sedie, tieni conto che probabilmente osserverai i quadri anche da sedut*. Pertanto, il centro della composizione deve stare a un’altezza che compresa tra i 120 e i 130 cm , affinché tu possa godertela sia da in piedi che dalla tavola.
    Al contrario, se in cucina hai solo isola/penisola e sgabelli alti, il cuore della composizione sulla parete sgombra può stare a un’altezza di circa 145-150 cm.

Sfoglia la gallery per trovare spunti per decorare la cucina con i quadri ↘

dove mettere i quadri in cucina? Quadretti sulla mensola della cucina

disporre i quadri in sala da pranzo: quadri da pavimento a soffitto

disporre i quadri in sala da pranzo: quadretto sulla mensola

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Come disporre i quadri in camera da letto?
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La contemplazione delle opere d’arte è la benvenuta in camera da letto: un luogo in cui si respira calma e il tempo scorre lento.
Ecco come posizionare i quadri sul letto e sui comodini.

Quadri sopra la testata del letto

La parete del letto assume molto più carattere e importanza quando accompagnata da opere d’arte.

Tra la testata e il bordo inferiore del quadro dovresti lasciare almeno 20 cm. Anche in questo caso vale la regola “se è troppo in alto, nessuno lo guarderà”.
Allo stesso tempo, se questo spazio ti appare troppo poco, tieni conto che il cuore della galleria deve stare a altezza occhi (145 cm circa).

Qualora non ci sia una testata, bisogna comportarsi come se ci fosse e, quindi, lasciare tra il materasso e il quadro, più o meno 50 cm.

  • La galleria al di sopra del letto dovrebbe essere sempre più ampia rispetto alla metà della larghezza della testata. L’ideale sarebbe creare una composizione che occupi due terzi della testata.
    Per esempio, sulla parete di un letto matrimoniale con una testata di 2 metri, è bene che la porzione decorata con quadri e/o altri oggetti, sia di almeno 1 metro, meglio ancora se di 133 cm (2/3 della testata).

  • Se sul letto hai un’applique centrale, posizionata in alto, puoi sfruttarla come punto luce per uno o una coppia di quadri, da collocare al di sotto di essa.

  • Se sul letto hai una coppia di applique, le opere d’arte dovrebbero essere installate in posizione centrale tra i punti luce, ma sempre tenendo conto che il centro della gallery, deve essere collocato a altezza occhi e mai troppo in alto.

Trova l’ispirazione per disporre i quadri sul letto: sfoglia la gallery ↘

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Quadri sopra i comodini

Per disporre dei quadri sulla porzione di parete al di sopra dei comodini è necessario tenere conto di diversi fattori:

  • altezza della testata del letto;

  • presenza di lampade sul comodino o sulla parete;

  • altri quadri in corrispondenza della testata del letto.

Questi elementi condizionano la distanza che intercorre tra il piano del comodino e il quadro o i quadri al di sopra di esso.

In generale, i quadri sui comodini:

  • dovrebbero essere appesi in verticale, uno sopra all’altro, lungo l’asse centrale del comodino (eccetto il caso in cui il comodino è molto spazioso);

  • devono essere più stretti rispetto alla larghezza del comodino.

Quando ci sono altri oggetti sulla parete, è bene calibrare con cura le altezze, affinché il risultato finale sia equilibrato e armonioso.

Se hai intenzione di posizionare quadri sia sul letto che sul comodino, puoi valutare l’idea di creare una gallery unica e coesa che sovrasti tutti i mobili della parete (come nell’ultima immagine della gallery qui sotto).

Sfoglia la gallery e guarda tanti modi diversi per disporre quadri sui comodini ↘

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Quadri in bagno
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Quella che un tempo era soltanto una stanza funzionale, nell’abitare moderno si è trasformata in un’oasi domestica del benessere.

Non possono mancare allora, nella stanza da bagno, quadri, decorazioni e suppellettili che trasmettano sensazioni positive, per un’esperienza di self care totalizzante.

Ma dove è meglio posizionare i quadri in bagno? Ecco qualche idea.

  • Le mensole e il fondo degli scaffali sono ottime postazioni per piccoli quadretti, da integrare con i flaconi più belli, specchi da tavolo, contenitori scelti con cura e altri oggetti. I quadri possono essere anche “stratificati”, sovrapponendoli leggermente l’uno davanti all’altro, l’importante è che il quadro più basso sia sempre davanti e che non copra più di 1/4 della larghezza di quello retrostante.

  • È preferibile installare i quadri sulle pareti che non presentano piastrelle, ma si può andare fuori dalle righe se queste sono monocromatiche e piuttosto discrete.

  • L’altezza ideale per osservare al meglio un quadro, come sempre, sarebbe di circa 145 cm, ma in bagno è condizionata dalla posizione dello specchio e di altri mobili sulle pareti, ma anche dal punto in cui terminano le mattonelle.

Ecco una gallery di bagni decorati da quadri ↘

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Come appendere i quadri sulle scale?
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Sulle scale, la galleria deve seguire la linea obliqua dei gradini.

  • Se sulla parete c’è un corrimano, lascia circa 30 cm liberi tra questo e la cornice e segui il disegno del corrimano per distribuire correttamente i quadri successivi.

  • Se il corrimano è assente, ogni tre gradini segna con un puntino sul muro un’altezza compresa tra i 110 e i 130 cm, affinché il centro della composizione sia a 145-150 cm dai gradini.
    Usa del nastro di carta per unire i punti e ottenere la linea guida su cui poggiare la tua composizione.

Prendi ispirazione per i quadri sulle scale: sfoglia la gallery ↘

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Come appendere i quadri in un disimpegno?
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Le pareti strette che si trovano tra due porte oppure tra una finestra e un’altra parete, possono essere evidenziate con quadretti e altri oggetti da appendere.

  • Lo spazio laterale da lasciare libero dovrebbe essere di almeno 10 cm.

  • Se le ante degli infissi si aprono a ridosso della parete, è consigliabile scegliere cornici sottili.

  • La disposizione lungo un asse verticale è quella più azzeccata per questi spazi, che sono più alti che larghi.

Ecco una gallery di disimpegni decorati con i quadri ↘

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Come disporre i quadri in un corridoio?
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Grazie ai quadri una zona di passaggio come il corridoio può diventare un piacevole percorso di osservazione.

In questo ambiente, i quadri possono essere appesi anche leggermente più in alto del solito, in modo che il centro della galleria si trovi a circa 150 cm di altezza.

  • Per accorciare visivamente un corridoio lungo e stretto, si può pensare di riempire totalmente una parete con una galleria a tutta altezza (da circa 20 cm al di sopra del battiscopa fino a circa 20 cm al di sotto del soffitto).

  • Molto indicata è anche l’idea di allineare quadri della stessa forma e dimensione, lungo una linea dritta, mantenendo distanze identiche tra un quadro e l’altro.

  • Non bisogna trascurare la parete di fondo del corridoio: può diventare il punto focale, perché è sempre visibile. Qui si può appendere un quadro grande e/o particolarmente colorato o vistoso.

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Come progettare il tuo schema per appendere i quadri [ torna al menu ]

Prima di acquistare quadri e cornici è bene avere chiaro quanto devono essere grandi, in base a dove hai scelto di collocarli.

Non sono certa che esista ancora un vero e proprio simulatore per pianificare una gallery, ma di certo si può progettare senza troppa fatica con l’app di grafica Canva. Canva è una piattaforma, disponibile anche come app per smartphone. La versione gratuita non permette di rimuovere lo sfondo degli oggetti, ma si può risolvere facilmente utilizzando il sito remove.bg.
Il suo utilizzo è super intuitivo.

Ecco il tutorial completo per pianificare la tua gallery su Canva.

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Adesso sai davvero tutto su come disporre i quadri in casa. Non ti resta che aprire le danze dello shopping. Ecco alcuni negozi che adoro, su cui ti consiglio di acquistare le tue opere d’arte.

Dove acquistare i migliori quadri online?
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Un’immensa selezione di quadri di ogni genere è fornita da Etsy, la piattaforma mondiale in cui puoi trovare vintage, artigianato e prodotti digitali.

Ecco alcuni prodotti e venditori da tenere d’occhio su Etsy, se vuoi allestire le tue pareti con quadri originali e di qualità.

I link a seguire sono affiliati: vuol dire che se acquisti attraverso questi link, io guadagno una piccolissima percentuale che non pesa in alcun modo sulla tua spesa.

1) Poster stampabili su Etsy: piccolo budget, tante stampe

Ti arrivano i file con le immagini dei soggetti che hai scelto e puoi portarli in copisteria per stamparli sul tipo di supporto che preferisci, indicando le dimensioni del foglio (come da acquisto).
In questo modo hai un risparmio notevole e puoi usare le tue cornici (anche quelle vintage).
Spesso si trovano gallerie da parete già composte, che si comprano con un click a prezzi stracciatissimi. Questo facilita molto sia la scelta che la composizione.

Se ti piace l’idea, tieni d’cchio:

2) Quadri materici e wabi sabi: il capolavoro della tua gallery

Sono quadri che mettono in risalto l’artigianalità attraverso l’effetto in rilievo della materia di cui sono composti. Sono quadri da toccare, oltre che da osservare.

Se acquistati in formato grande, sono perfetti come protagonisti unici di una parete vuota. Possono essere usati come focal point: attirano l’attenzione con la loro particolarità e incuriosiscono a tal punto da portare l’osservatore ad avvicinarsi.

Anche in piccolo e medio formato, sono incredibilmente scenografici, perfetti sia da soli che accompagnati da altri quadri.

Su Etsy, trovi tanti pezzi di arte materica nel negozio Get Canvas Wall Art che raccoglie opere wabi sabi personalizzabili di artisti eccellenti.

La spedizione verso l’Italia è gratuita.

compra quadri materici

3) Poster e cornici in stile vintage su Etsy

I quadri in stile vintage sono perfetti negli interni in stile rustico moderno, in stile scandinavo tradizionale, classico contemporaneo, francese e antico-moderno.
Quando sono accompagnati da cornici elaborate, sono in grado di far sembrare molto più elegante e pregiato tutto l’arredamento.

Dai uno sguardo allo shop stellato Nìsh Art Gallery: ha stampe di qualità in stile vintage e cornici dall’aspetto antico.

compra stampe e cornici vintage

4) Poster in stile Japandi su Etsy

Discreti, ma impattanti, colorati, ma non accecanti: i poster in stile Japandi sono disciplinati ed essenziali. La scelta ideale per apportare un pattern o un colore su una parete monotona, rendendola dinamica e caratteristica.

Un negozio Etsy in stile Japandi che adoro è Shibui Print Studio che si distingue per la pulizia visiva, i colori desaturati e i soggetti riposanti, composti dall’alternanza di forme geometriche e elementi naturali.

compra stampe japandi

19 Luglio 2023 / / ChiccaCasa

In soggiorno, l’arredamento misto moderno e antico è in grado di portare freschezza e personalità alla stanza più rappresentativa della casa.

In un soggiorno con mobili antichi e moderni,i cimeli d’epoca risultano naturalmente valorizzati, ma senza sembrare obsoleti e pesanti.

Se vuoi alleggerire un soggiorno classico con mobili d’epoca, un restyling a base del mix antico e moderno è un’ottima scelta.

Allo stesso tempo, mettere in bella vista una credenza d’epoca o un comò antico nel tuo soggiorno moderno, darà valore e unicità all’ambiente, rendendolo personale e anche un po’ eclettico.

Pinterest, i magazine e i blog d’arredamento sono pieni di esempi poetici di soggiorni in cui arredi antichi e moderni convivono in armonia. Ma, nella pratica, come si fa a non generare confusione da questa mescolanza di stili diversi?

Mischiare antico e moderno è molto più semplice di quanto pensi.

Ecco una guida dettagliata che ti sarà utile per arredare un salone antico e moderno con eleganza e unicità.

soggiorno arredamento misto antico e moderno - poltroncina in bouclè e credenza legno antica

soggiorno misto arredamento antico e moderno, madia antica in radica e sedia rossa moderna

madia antica con decorazioni bianche moderne

soggiorno arredamento misto antico e moderno

Soggiorno con madia antica alta e una poltrona in resina rossa accanto


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Il modo più semplice per alleggerire un soggiorno classico
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È una situazione molto frequente: i mobili del salotto sono classici o antichi e di qualità, ma il risultato è un po’ pesante, a volte addirittura soffocante.

Spoiler: questi suggerimenti valgono anche per mischiare arredamento classico e moderno(anche se i mobili non sono antichi). A proposito, su questo blog trovi un articolo tutto dedicato a come rendere contemporaneo l’arredamento classico.

Presi singolarmente i mobili antichi hanno fascino, ma il set di arredamento completo, come al solito, rende tutto tremendamente statico.
Se vuoi sapere cosa ne penso di chi vende i salotti in blocco, su questo blog c’è un intero articolo in cui ho espresso con franchezza il mio pensiero sui set di arredamento completo.

Il motivo per cui un soggiorno classico con mobili antichi risulta noioso è proprio questo. Tutti gli arredi si assomigliano per materiale e stile e non c’è niente che spicca nell’insieme. In questo modo la bellezza dei mobili non è valorizzata, anzi.

Quindi, come alleggerire un soggiorno classico o antico? Ogni caso è unico, ma questi sono, in linea generale, dei piccoli cambiamenti che portano subito risultati soddisfacenti.

Se il salotto è composto da due mobili contenitori antichi, simili e in legno, si può sostituire solo uno dei due con un arredo semplice, moderno, minimale e a tinta unita (senza altri dettagli in legno o altri materiali).

Al posto di una credenza alta, di una vetrinetta o di un armadio puoi usare una libreria chiara (completamente aperta o dotata anche di ante), in grado di illuminare l’ambiente e di fare spazio agli oggetti.
Al posto di credenze basse, madie, cassettiere e trumeau puoi inserire un mobile sospeso oppure basso con piedini sottili.

Come anticipato, queste tecniche funzionano anche per mescolare arredamento classico e moderno insieme.

Se i mobili non sono antichi e pregiati, uno dei due arredi può essere dipinto in un colore fresco e leggero (spoiler: questa non è la soluzione che preferisco, tra poco ti spiego perchè).

Per aggiungere contrasto all’ambiente, scegli:

  • mobili moderni lucidi se gli arredi antichi sono opachi;

  • mobili moderni opachi se i mobili classici sono satinati o lucidi.

Aggiungi complementi d’arredo pop o essenziali come tavolini da caffè, pouf e lampade. Con questo assetto puoi anche aggiungere dei quadri antichi o vintage: staranno benissimo.
Quelli della moodboard fanno parte di una gallery stampabile che trovi su Etsy.

Trasformare mobili antichi in moderni: ne vale la pena?

Dipingere mobili vecchi è un conto, dipingere mobili antichi è un altro discorso.

Ti segnalo questo articolo interessante su come riconoscere un mobile antico dell’800, utile per farti un’idea sul livello di pregio dei tuoi mobili antichi.

Per essere definito “antico” un mobile deve avere almeno 100 anni.

Questo implica:

  • lavorazione artigianale;

  • materiali duraturi;

  • pregio crescente.

Un mobile antico va preservato, non modificato. Cambiare i pomelli e il colore dell’arredo non lo renderà mai uguale a un pezzo moderno e, onestamente, sarebbe un peccato coprirlo di vernice.

Se non ti piace, affidalo a un negozio di antiquariato oppure immergilo in un contesto moderno, affinché spicchi senza risultare obsoleto o datato.

Con i giusti abbinamenti, vedrai, sarà il fiore all’occhiello del tuo spazio.

Arredamento soggiorno classico moderno: quali mobili moderni stanno bene con i pezzi antichi?
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Esistono davvero tante tipologie di mobili antichi: i mobili Luigi XVI, elaborati e ricchi, i pregiati mobili cinesi, spesso molto scuri e con dettagli geometrici, i mobili ottocenteschi, popolari e raffinati e potremmo proseguire questo elenco all’infinito.

Ti suggerisco di non aggiungere altro legno, bensì, di diversificare con materiali che si discostano da quelli dei mobili antichi.

Non c’è una formula univoca per accostarli agli arredi moderni, ma esistono delle tipologie di mobili che ben si prestano al mix and match.

  1. Tavoli e consolle in vetro o plexiglass

La trasparenza del vetro rende questo materiale l’ideale per l’abbinamento con i mobili più “difficili”.

Oltre alla facilità di combinazione con altri materiali, il vetro lascia passare la luce, contribuendo così ad alleggerire il soggiorno in cui si trovano gli arredi antichi.

Il plexiglass si comporta nello stesso identico modo, ma è più resistente agli urti e, quindi, ideale per una casa con bambini oppure per i mobili che vengono spostati spesso.
Nella zona giorno si possono inserire tavolini da caffè in vetro, consolle da ingresso, tavoli e scrivanie in questo materiale.

Tra gli arredi trasparenti da prendere in considerazione per un soggiorno antico e moderno, ci sono sicuramente:

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2. Mobili dalle forme semplici e monocolore

Se i mobili antichi sono in legno, l’apporto di freschezza e modernità può arrivare da arredi a tinta unita, minimalisti o pop.

Che siano in metallo, in legno, in mdf o in altri materiali, l’importante è che abbiano forme pulite, organiche o lineari e colori che si discostino da quelli dei mobili antichi presenti nel resto del salotto.

Tra le aziende che producono arredi a tinta unita moderni ti segnalo Hiro Your Design, un’azienda italiana che affida a designer affermati ed emergenti la progettazione di arredi e complementi funzionali, colorati, dal design eterno. La community di Hiro, di cui faccio fieramente parte, è parte del processo di definizione del prodotto.

  • Arredi in metallo

    Tra i mobili moderni che stanno bene con gli arredi antichi troviamo anche quelli costituiti da metallo cromato, dorato oppure ottone.

    Il bronzo e il rame sono più in linea con lo stile antico o vintage, quindi non sono i metalli ideali per apportare modernità.

    Per rendere moderno un soggiorno antico usando il metallo basta aggiungere tavolini, lampade o accessori in questo materiale.

    Ecco alcuni dei miei preferiti (clicca sul prodotto per andare al negozio in cui l’articolo è in vendita).

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Quale divano moderno scegliere per un soggiorno antico?
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Se i mobili del soggiorno sono antichi, un divano moderno è l’arredo giusto per spezzare il filone d’epoca e farti guardare il soggiorno sotto una nuova luce.

Anche in questo caso, il contrasto accentua la bellezza sia degli arredi antichi che dei mobili moderni. Accostando un divano moderno a dei mobili antichi si crea un mood eclettico che mantiene carattere e prestigio indipendentemente dagli anni che passano.

Anche quando i mobili antichi in soggiorno sono in abbondanza, un arredo grande moderno, come il divano, equilibra le due epoche.

Ma quali sono i divani moderni che vanno d’accordo con l’antichità? Quelli che, per forma o materiale, rimandano agli arredi antichi, pur essendo visibilmente contemporanei.

divano curvo beige con quadro antico

divano curvo in velluto acquamarina e boiserie antica

divano con gonna in lino e armadio antico

divano rosa in velluto e tavolo da caffè antico in radica

soggiorno con un mix di arredi antichi e moderni e divano arancione in velluto

divano con gonna in cotone bianco e vetrina alta in legno antica

divano in velluto verde oliva moderno tappeto persiano e chandelier in vetro


Fonti immagini: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

  • Divano in velluto moderno e mobili antichi

Il velluto è un materiale elegante e raffinato, in grado di connettere antico e moderno. Questo tessuto morbido e cangiante valorizza le linee moderne del divano, attribuendo importanza alla seduta, all’interno della stanza.

  • Divani curvi

Una delle ultime tendenze porta con sé un rimando ai divani Art Decò degli anni ‘30: si tratta dei divani curvi o a fagiolo.

La forma stondata funge proprio come un abbraccio che mette in accordo due epoche diverse. La particolarità della forma sinuosa, poi, è un valore aggiunto che apporta ancora più carattere all’ambiente.

  • Divani in tessuto naturale con gonna

In un soggiorno antico e moderno sono perfetti anche i divani semplici, con un rivestimento naturale dotato di gonna (quel lembo di tessuto che scende dalla seduta e copre i piedini).
Questa tipologia di di seduta asseconda con semplicità il mood antico, senza però appesantire l’ambiente, anzi.

I materiali come lino e cotone, soprattutto quando questi si declinano nelle varie sfumature di bianco, sono una ventata di freschezza che rende attuali anche gli interni più datati.


Sapevi che c’è un brand che produce fodere raffinate e su misura per il tuo divano Ikea?

Sul sito di Bemz trovi fodere con gonna in tessuti naturali e fodere in velluto per i divani di Ikea (anche quelle fuori produzione).

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Come integrare una poltrona antica in un soggiorno moderno?
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Preservare le poltroncine antiche è un must, ma come si fa ad armonizzarle con arredi moderni? E soprattutto, si possono abbinare poltroncine antiche a un divano moderno?

Fonte immagine: This is Glamorous

  • Poltrone antiche e divano moderno: come li abbino?

    Se la poltrona antica è molto sofisticata, come, per esempio, le poltrone in stile Luigi XVI, abbina un divano dalle linee pulite, discreto e lineare.
    Se il tessuto antico è a fantasia, meglio un divano a tinta unita, di un colore che si sposa bene con quello della poltroncina.

    Se tra i due non c’è feeling, lasciati aiutare da un tappeto che incornici sia il divano che la poltrona/le poltrone.
    Puoi aggiungere un tavolino da caffè antico e/o un pouf in un tessuto dello stesso colore del rivestimento della poltrona antica: ti aiuteranno ad armonizzare i due arredi.

    Ultima possibilità: puoi sempre far ritappezzare la poltroncina antica con un tessuto più in linea con il tuo soggiorno.

  • Crea dei collegamenti con i dettagli e con il colore

    Richiama materiali e colori presenti sulla poltroncina antica attraverso accessori e complementi.
    Anche il colore di una o più pareti può essere modulato in relazione alla tinta della poltrona antica. Per esempio, scegliere per le pareti lo un colore nella stessa tonalità della poltrona antica (per esempio, poltrona blu e parete celeste pastello) fa dirigere subito lo sguardo verso il pezzo da novanta della stanza.

    La struttura della poltrona antica può essere abbinata a una o più cornici per quadri, che presentino una lavorazione simile (per esempio, struttura con dettagli dorati e cornice dorata).

    Se la poltrona presenta un materiale particolare (per esempio paglia di Vienna, ferro battuto o pelle), aggiungi almeno un oggetto decorativo che lo richiami.

  • Non deve stare necessariamente vicino al divano

    Un angolo del living oppure la porzione di parete tra due porte vicine, assume tutto un altro sapore con una poltrona antica.

    Questo arredo può diventare protagonista di un angolo lettura o di uno spazio puramente decorativo arricchito da opere d’arte e lampade, in grado di catturare l’attenzione dell’osservatore.

Che colore sta bene con i mobili marroni?
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Gran parte delle volte, i mobili antichi sono in legno. Il legno, si sa, a seconda dell’essenza e della rifinitura può assumere diverse sfumature che fanno capo alle tonalità del marrone.

Quali sono i colori che stanno bene con i mobili antichi marroni?

  • Quando il legno è molto scuro o grigiastro, può essere utile contrapporre una parete di un colore più saturo, per apportare un tocco di vivacità.

  • Alcuni mobili antichi presentano una colorazione tendente al rossastro o all’arancione. In questi casi si può raffreddare questa tinta calda con i grigi o con i verdi e con i blu freddi e desaturati, oppure accentuarla con rosa caldi, terracotta oppure ocra.

  • I colori pop come acquamarina, azzurro fiordaliso, aragosta, ceruleo, giallo zafferano, lime, rosa vivo, turchese, verde menta, vermiglio, lilla e violetto sono una scelta audace, ma che può dare vita a un fortissimo impatto eclettico e pieno di personalità.

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Fonti immagini: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

  1. Verdi e blu

    Sono colori rinfrescanti, in grado di portare leggerezza anche al mobile più impegnativo.

  2. Sfumature di rosa

    Che siano calde o fredde, le sfumature di rosa si abbinano facilmente con il legno dei mobili antichi.

  3. Grigio

    La scala dei grigi è in grado di smorzare i toni caldi del legno e apportare modernità ed eleganza.

  4. Beige e marroni

    Beige, tortora, marrone, terracotta e tutti i colori della terra, possono essere abbinati con i mobili in legno antico per creare un’atmosfera calda e avvolgente.

Soggiorno: arredamento misto antico e moderno – Riepilogo e extra tips
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Ricapitolando, se vuoi un soggiorno con arredamento misto antico e moderno:

  • Se gli arredi antichi in soggiorno sono grandi e visivamente ingombranti sostituiscine uno con un mobile moderno, monocolore ed essenziale.

  • Alterna complementi e oggetti antichi e moderni.

  • Mobili moderni monocolore o in metalli cromati e dorati sono perfetti in abbinamento agli arredi antichi.

  • Armonizza i due stili attraverso il colore. La palette può aiutarti ad alleggerire, a portare calore, a legare degli elementi apparentemente sconnessi nell’insieme.

  • Usa un tappeto per raggruppare poltroncine antiche e divani moderni.

  • I divani moderni che stanno bene con i mobili antichi sono quelli in velluto, quelli con gonna in materiali naturali e i divani curvi.

6 Luglio 2023 / / ChiccaCasa

Cosa mettere in un’anfora per valorizzarla?
Le anfore sono oggetti d’arredo sempre attuali, recentemente tornati di grande tendenza.

Sono eleganti e classiche e si possono reperire sia nei negozi di home decor, che nei mercatini delle pulci, che nei negozi di antiquariato.

Si abbinano molto bene agli interni in stile rustico, ma sono perfette anche negli interni classici, scandinavi o contemporanei.

Cosa mettere in un’anfora grande?

Le anfore grandi da interno che hanno la bocca larga in realtà non sono anfore: si chiamano orci o giare. Un tempo venivano usate per conservare olio oppure vino, oggi sono perlopiù utilizzate come decorazioni per il giardino o per gli interni.

Un’anfora da ingresso è generalmente così: grande e capiente. L’idea decòr più sdoganata (ma sempre di tendenza), vede la collocazione simmetrica di due giare gemelle ai lati della porta di ingresso all’esterno di una villetta o di una casa singola.

Se non sai cosa mettere dentro una giara o un’anfora grande, tieni a mente questa “regola” di home decor.

Solo le anfore con l’apertura ampia possono essere accessoriate. Le anfore grandi con la bocca piccola sono notevolmente più eleganti vuote, magari esaltate da un bel piedistallo di un materiale e un colore in contrasto.

Ecco qualche idea per decorare un orcio da mettere in casa (per comodità, userò il nome “anfora”, ma tu ormai lo sai, non è una vera anfora).

anfora da arredamento vintage con pianta da interno Microsorum diversifolium (felce)

Anfora da arredamento con pianta da interno

Le anfore grandi da interno possono essere utilizzate come portavasi per le piante in casa.

Stanno molto bene sia con le piante alte, che con quelle folte e cespugliose. Ecco alcuni esempi di piante per anfore.

Piante alte (a portamento verticale) che stanno bene in un’anfora

  • Cocco;

  • Kentia;

  • Strelitzia nicolai;

  • Ficus elastica;

  • Monstera deliciosa (si può estendere anche in orizzontale).

Piante folte da mettere in un’anfora

  • Microsorum diversifolium (in foto);

  • Phlebodium Aureum;

  • Felce di Boston;

  • Philodendron Xanadu.

Anfora da interno con ramo

È una soluzione davvero scenografica, ma adatta soprattutto agli spazi più ampi.

Il ramo, per attirare l’attenzione deve necessariamente essere vero (no rami di plastica, please!) e imponente.

  • Un ramo secco deve avere un diametro abbastanza spesso da non passare inosservato, meglio se dotato di curvature particolari e tante ramificazioni che lo rendono interessante.

  • Un ramo in fiore, per esempio di ciliegio, pesco, mimosa o jacaranda è la soluzione che fa per te se hai in giardino uno di questi alberi. Certo, è temporanea, ma ripaga in termini di estetica. In questo caso l’anfora dovrà nascondere un contenitore pieno d’acqua al suo interno. Meglio evitare di mettere l’acqua direttamente nella giara, in quanto potrebbe traspirare all’esterno (soprattutto nel caso della terracotta non rifinita) e rovinare le superfici su cui è poggiata.

Cosa mettere dentro un’anfora piccola

Quando l’anfora è in versione petite le cose sono due: o pochi fronzoli o niente.

Le anfore piccole sono belle anche vuote

Le piccole anfore da arredamento non hanno bisogno di accessori extra per essere valorizzate.

Le forme sinuose hanno un potere decorativo che può essere sfruttato per abbellire un tavolino, una mensola o il piano di un mobile.

Less is more: quando si vuole mettere in risalto qualcosa, a volte togliere è meglio che aggiungere.

Come decorare un’anfora con i fiori secchi

Un’idea per decorare un’anfora piccola senza rubarle la scena è quella di usare uno oppure tre fiori secchi.

Se i fiori sono discreti, l’effetto sarà più elegante ed essenziale.

Se l’anfora è piuttosto piccola e ha la bocca stretta puoi usare elementi con lo stelo piuttosto spoglio che si estendono in altezza, come:

Per le anfore di medie dimensioni con l’apertura un po’ più grande puoi usare:

Trova altri spunti su cosa mettere nei vasi al posto dei fiori.

Piccola anfora portacandela

In alcuni casi una piccola anfora può anche essere utilizzata come portacandela.

È necessario che l’apertura dell’anfora sia abbastanza stretta da poter sorreggere una candela.

Questa soluzione è indicata per le anfore rifinite esternamente con una finitura trasparente lucida o semilucida, facile da pulire.

Come decorare un’anfora di terracotta?

Se hai trovato un’anfora di terracotta nuova di zecca e vuoi trasformarla in un’anfora antica, ho il tutorial che fa per te.

Puoi cospargere l’anfora di yogurt bianco (meglio se scaduto) con un pennello e lasciare asciugare.
Ripeti l’operazione più volte per creare una patina antichizzata.

Per un tocco di stile in più puoi passare l’anfora nella cenere quando lo yogurt è ancora umido. Si creerà una trama in rilievo e giochi di chiaro-scuro. Disclaimer: quest’ultimo passaggio funziona solo sulle anfore da tenere in casa.

Guarda il tutorial completo, step by step, su come invecchiare la terracotta.

Photo e styling Federica Del Borrello – Chiccacasa

26 Giugno 2023 / / ChiccaCasa

Hai comprato o ereditato una casa con i pavimenti in marmo rosa e ti stai chiedendo: li lascio o li copro?
Quali colori stanno bene con il marmo rosa? Posso abbinare il marmo rosa con un arredamento moderno?

Se sei in una situazione come questa, giù le mani da quel marmo. Hai trovato qualcosa di prezioso: un materiale robusto e duraturo che contribuisce a rendere unica e speciale la tua casa.

In questo articolo troverai tanti spunti su come valorizzare i pavimenti in marmo rosa combinandoli con i mobili e con i colori giusti.

Prima, però, voglio spiegarti con quale tesoro hai a che fare.

pavimenti in marmo rosa - interior blogger federica del borrello

Ciao, io sono Federica, home stylist e interior blogger.

Se stai arredando casa e non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto. Qui trovi tanti contenuti utili per arredare una casa autentica e unica. In ogni articolo ti fornisco trucchi di styling e spunti pratici.

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Marmo rosa: tipologie e prezzi

La formazione del marmo è un processo che impiega milioni di anni. Il marmo, infatti, si genera da una metamorfosi delle rocce sedimentarie attraverso la ricristallizzazione del calcare e della dolomia.

Insomma, il tuo pavimento, è parte della storia di questo pianeta.

Il colore rosa, a seconda della tipologia di marmo, si declina in diversi pattern e sfumature cromatiche.

Come si chiama il marmo rosa?

Dire marmo rosa non basta. Esistono tanti diversi tipi di marmo rosa che differiscono per provenienza, colorazione e trama. Eccone alcuni.

pavimenti in marmo rosa - pavimento rosa portogallo, chiaro con venature grigie - chiccacasa

Il marmo Nembro Rosato è rosa salmone con sfumature beige e grigie. Ha un pattern abbastanza variegato che si attenua o si accentua al variare del blocco di estrazione.

Il marmo rosa tea è un marmo estratto all’estero che presenta maculature non troppo intense e un rosa medio, leggermente salmonato. Non è molto differente dall’italiano marmo rosa di Asiago (o perlino), che può avere tonalità più scure o più chiare.

Il marmo rosa di Candoglia è delicato e molto chiaro oppure grigio. È stato impiegato nella costruzione del Duomo di Milano e viene estratto quasi esclusivamente per i restauri di questo monumento.

Diverso è invece il marmo rosa del Garda, in quanto ha un colore molto caldo, che si avvicina quasi al color terracotta, con sfumature bianche e color crema.

Molto ricercato è, infine, il marmo rosa Portogallo (nella foto), ad oggi molto richiesto per pavimenti, bagni e rivestimenti. È di colore rosa pallido con venature marroni o grigiastre più o meno marcato a seconda del blocco di provenienza.

Quanto costa il marmo rosa?

Il marmo è un materiale di pregio, elegante, raffinato ed eterno.

Dapprima, era utilizzato esclusivamente nelle dimore di lusso. Con il passare del tempo il raggio di diffusione si è ampliato, ma questo materiale resta comunque sinonimo di qualità e privilegio.

A seconda del tipo di marmo, della lavorazione e della finitura varia anche il prezzo. In particolare il prezzo cambia a seconda della rarità del marmo. Più il marmo è raro, più il prezzo è alto.

Per esempio, il marmo rosa Portogallo ha un costo che può superare i 200 euro al metro quadro (grezzo).

Il marmo Nembro Rosato, levigato e rifinito ha un costo che si aggira intorno al centinaio di euro al metro quadro. Un po’ più costosi sono invece il rosa tea e il marmo rosa di Asiago, il cui prezzo si aggira tra le 150 e i 200 euro al metro quadro.

Se dovessi posare oggi il tuo pavimento in marmo i costi di posa partirebbero dalle 50/60 euro al metro quadro.

Come abbinare il marmo rosa? Materiali e stili

Come arredare una casa con il pavimento in marmo rosa? Meglio il moderno o il vintage? Quali materiali accostare al marmo rosa?

La scelta è ampia e le combinazioni sono le più disparate: il marmo rosa si sposa bene sia con l’arredamento moderno che con il vintage.

pavimenti in marmo rosa - pavimento nembro rosato con sfumature beige e giallognole - chiccacasa

È necessario tenere a mente che, essendo il marmo un materiale variegato, è bene non eccedere con altre texture.

Per esempio sono da evitare:

  • arredi che presentano un legno molto nodoso, con venature evidenti che formano una sorta di motivo rigato;

  • arredi in marmo, soprattutto se il marmo è diverso da quello del pavimento;

  • mobili a specchio da terra (come tavolini da caffè, consolle e ante dei mobili bassi): rifletterebbero la fantasia del pavimento creando confusione;

  • mobili tutti dello stesso materiale e colore: penalizzerebbero sia l’arredamento che il pavimento;

  • mobili da terra rosa: evidenziano il pavimento, ma non staccano.

Si può osare di più con le fantasie e le texture per i mobili che possono essere incorniciati da un tappeto – meglio se monocolore –, che crei uno stacco dal pavimento.

Ho preparato per te tre proposte da cui prendere spunto.

1. Marmo rosa, legno scuro e arredi stondati

Prendi ispirazione dall’intramontabile design danese, e dai mobili anni ‘50 reinterpretati in chiave moderna. Gioca con le forme stondate: i contorni morbidi addolciscono la durezza del marmo e richiamano l’animo gentile del rosa.

È consuetudine accostare il rosa al verde salvia. Per aggiungere un pizzico di contrasto il rosso Falun è perfetto, non trovi?

pavimento marmo rosa - moodboard con tavolo danese, sedia Kartell, lampadario rosso Falun e divano beige

SHOPPING LIST
Moodboard Retrò

Sedia Piuma – Kartell

Lampada a sospensione – Dyberg Larsen

Tavolo allungabile – Miliboo

Divano modulare con schienali movibili – Divani.Store

Leggi fino alla fine per scoprire i colori pareti da abbinare a questo stile.

2. Pavimento in marmo rosa con velluto, vetro opalino e legno plissé

Se il marmo fosse un tessuto sarebbe il velluto: elegante, cangiante e sempre attuale. Il velluto e il marmo insieme connotano un ambiente pregiato e chic e i due materiali si evidenziano a vicenda.

Ecco perché, se stai arredando un soggiorno con un pavimento in marmo, puntare su un divano di velluto è un’ottima idea.

Questa moodboard è ispirata all’Art Decò, da cui riprende il tipico match di bianco e nero con il color petrolio.

marmo rosa - moodboard con pavimento in marmo rosa, divano di velluto petrolio, arredi bianco e nero e sideboard in legno scuro

SHOPPING LIST

Moodboard Art Decò

Divano blu petrolio in velluto – Miliboo

Credenza in legno – Miliboo

Applique in bianco e nero – Lampade.it

Poltrona in lana e metallo – Amazon

Tavolino in vetro rosa – TheMasie

Scopri i colori per le pareti da abbinare a questa moodboard, scorrendo giù.

3. Pavimento marmo rosa, vetro, carta e paglia di Vienna

Sperimentare i più disparati abbinamenti con il marmo rosa è possibile, grazie alla versatilità estetica di questo materiale.

Sta benissimo con altri materiali naturali come il legno e la paglia di Vienna che possiamo trovare in combinazione nelle classiche sedie Thonet, nell’iconica sedia di Pierre Jeanneret (di cui trovi una replica nella moodboard qui sotto), in molte madie attualmente di tendenza e anche in divisori per ambienti.

Il marmo regge bene la contrapposizione con materiali visivamente leggeri come il vetro e la carta.

marmo rosa - moodboard con pavimento in marmo rosa, sedia Jeanneret, lampada in carta giapponese e scrivania in vetro semplicissima

SHOPPING LIST
Moodboard Etnico/Essenziale

Scrivania Burano – Kave Home

Lampada in carta di riso artigianale – Akira Studio

Sedia stile Jeanneret – Miliboo

Scopri nel prossimo paragrafo i colori per le pareti da abbinare a questi arredi.

Che colore sta bene con il marmo rosa?

Per capire quali colori stanno bene con il marmo rosa, ci facciamo aiutare dal cerchio di Itten e individuiamo delle macro-categorie.

colori complementari del rosa antico

colori da abbinare al marmo rosa

colori analoghi al rosa antico: gialli e arancioni

A seconda del tipo di marmo, puoi scegliere la gradazione più simile a quella percepita nel complesso e utilizzare la ruota dei colori digitale la trovi su Adobe Color Wheel per valutare quali colori legano meglio con il tuo pavimento.

Nelle immagini qui sopra io ho preso in considerazione un pavimento in marmo rosa antico.

Ecco delle linee generali per accostare con altri colori il marmo rosa.

  • In ogni caso i complementari sono i verdi e i blu, che possono essere declinati in varie nuance, a seconda del colore del marmo. Per esempio: verde petrolio, verde oliva, verde salvia, verde eucalipto e kaki. Tra i blu, i più indicati sono azzurro polvere, blu notte, blu pavone (al confine con i verdi), grigio azzurro e bianco perla.
    Questi colori sono in grado di “spegnere” i toni caldi del marmo rosa e rendere l’ambiente più fresco e arioso. Sono perfetti per te se non vuoi puntare l’attenzione solo sul pavimento. Se li usi “lo vedrai” un po’ di meno.

  • Dalla lettura della triade si nota come anche i marroni più scuri e le sfumature violacee come glicine, lavanda e indaco, stanno bene con i rosa che ci interessano.

  • I colori analoghi del rosa antico, ovvero quelli vicini sulla ruota dei colori, variano dal giallo al rosso.
    Per è esempio, stanno molto bene con il marmo rosa senape, ocra, ambra, avorio, beige, mandarino, magenta, terracotta e giallo limone.

    Questi colori fanno risaltare il colore del pavimento in marmo rosa, esaltandolo e attribuendogli importanza. Se li usi, “lo vedrai” molto di più.

Ecco alcuni colori per le pareti da abbinare ai pavimenti in marmo rosa

Queste tinte possono essere abbinate alle moodboard che hai trovato nei paragrafi precedenti (fai riferimento al nome della moodboard per trovare le corrispondenze).

Ogni proposta è composta da un colore di base, chiaro e neutro da usare sulla maggior parte delle pareti della stanza e un colore in contrasto, per mettere in risalto una parete in particolare.

Come abbinare pavimento rosa - colori pareti: verde fresco chiaro e bianco rosato

Look Retrò

Un beige rosato morbido e luminoso è la base perfetta per un ambiente in stile retrò.

Il colore che vedi nella prima foto dell’immagine qui accanto è Tailor Tack di Farrow & Ball.

Una nota di colore in contrasto da abbinare a mobili danesi, arredi d’epoca o in stile anni ‘50 e un pavimento in marmo rosa è Whirlybird, un verde ottimista e primaverile, allegro e intramontabile.

Come abbinare pavimento rosa - colori pareti: ottanio e beige grigiastro

Look Art Decò

L’ispirazione Art Decò è raffinata e trasmette un aspetto prestigioso alla stanza. Il gioco optical di bianco e nero, acquisisce profondità e dinamismo se accompagnato a un blu petrolio o all’ottanio.

In questo caso, per la maggior parte delle pareti puoi scegliere un beige grigiastro molto chiaro, eterno e rassicurante, come Ammonite di Farrow & Ball.

Il colore di punta, non può che essere un color ottanio, intenso e pieno di personalità. Quello in foto è Vardo di Farrow & Ball.

Come abbinare pavimento rosa - colori pareti: verde oliva e bianco sporco

Look Etnico/Essenziale

Se ami collezionare arredi di stili e provenienze diverse e prediligi l’autenticità, ecco due colori che fanno al caso tuo. Stanno molto bene con i materiali naturali.

Il primo è indicato per tutte le pareti della casa: è un bianco sporco che sa di storia e tradizione. È prodotto da Farrow & Ball e si chiama Old White.

Il verde oliva è uno di quei colori capaci di farti sentire a casa e al sicuro in qualsiasi posto del mondo. Questa sfumatura (nella seconda foto dell’immagine qui accanto) prende il nome dalle foglie di tè giapponese: Bancha.

Ora che conosci tutti i segreti per abbinare il marmo rosa, non hai più scuse per salvare il tuo pavimento originale!

15 Giugno 2023 / / ChiccaCasa

Al giorno d’oggi è sempre più frequente trovarsi alle prese con l’arredamento di un monolocale.

Il caro affitti e l’aumento dei lavoratori digitali spingono sempre di più alla ricerca di piccoli alloggi al di fuori della propria area geografica.

Sono nate, così, le case-studio: delle dimore petite in cui lavorare o studiare e vivere. Così ci si può avvicinare all’università o a zone in cui il proprio campo professionale è più prolifico.

I monolocali possono anche fornire un appoggio confortevole nel posto di cui ti sei innamorato in vacanza, permettendoti di vivere in un piccolo angolo di paradiso.

La prima casa di proprietà dei giovani in cerca di indipendenza è spesso un monolocale.

In più, questa soluzione abitativa si presta bene alla riconversione di edifici ad uso commerciale, artigianale o produttivo come ex laboratori, ex fabbriche o capannoni dismessi.

La sfida è farci entrare tutto quello di cui ami circondarti per star bene, mantenendo arioso e funzionale lo spazio.

Sei in cerca di idee per arredare un monolocale? In questo articolo troverai un home tour e tanti consigli utili per lo styling e l’arredamento.

Entra in un accogliente monolocale di 38 mq ↘

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Tutte le immagini di questo articolo appartengono a Alvhem

  1. Valorizza gli elementi architettonici

Per fare un buon lavoro, è sempre bene rivolgere lo sguardo agli elementi architettonici, per trarne vantaggio in termini di unicità e per rispettare l’essenza della casa.

Mi riferisco a pavimenti di pregio, volte particolari, archi, modanature, decori e così via.

Questo discorso vale specialmente per i monolocali che sono frutto di un cambio d’uso.
Per esempio, nei capannoni dismessi è facile trovare pareti di mattoni faccia a vista o finestroni in ferro e vetro, che, se evidenziati, possono diventare il valore aggiunto della tua casa.

2. Mobili trasformabili e polifunzionali

I mobili trasformabili sono l’alleato numero uno dei piccoli spazi.
Sfruttare al meglio ogni centimetro ti aiuterà nella gestione pratica delle attività quotidiane.

Ecco alcuni esempi di mobili trasformabili:

  • tavoli a ribaltina o allungabili,

  • sedie extra richiudibili (pronte per gli ospiti);

  • mobili contenitori con ribalta, da usare all’occorrenza come scrivania;

  • divani letto e letti richiudibili (qui trovi le misure standard delle versioni matrimoniali);

  • pouf/contenitori;

  • divani modulari da riconfigurare a seconda delle esigenze.

come arredare un monolocale - chiccacasa - home tour monolocale

3. Mimetizza gli armadi e sfrutta le nicchie per contenere

Per rendere più arioso l’ambiente è bene che il peso visivo degli armadi e dei mobili contenitori più grandi non incida sullo spazio.

Per far passare “inosservato” un armadio, basta mimetizzarlo con la parete su cui poggia, scegliendo lo stesso colore sia per le ante, che per la struttura, che per la parete.

Anche le nicchie nelle pareti rendono “invisibile” un mobile ingombrante, annullandone il volume.
Ci sono due modi per sfruttare una nicchia, ottimizzando gli spazi:

  • inserire un intero armadio in uno spazio a U tra due muri paralleli;

  • creare una mensolatura direttamente nella nicchia, da chiudere (eventualmente) con ante piene, vetrate o anche con una semplice tenda.

I mobili contenitori possono anche fungere da divisori tra zona giorno e letto e diventare così, delle vere e proprie pareti “ripiene” di oggetti.

come ottimizzare gli spazi in un monolocale - chiccacasa - armadio a specchio in un monolocale

4. Cucina e letto non vanno d’accordo

È buona norma posizionare la cucina e il letto agli antipodi del monolocale, in particolare se la pianta è completamente aperta e non ci sono divisioni fisse o mobili a separare gli ambienti.

Non è solo una scelta logica che emula la disposizione classica di un appartamento “normale”. Questo layout influisce anche sull’aspetto psicologico.

La cucina, infatti, è un luogo preposto all’azione. Qui si preparano ricette, ci si muove, si recuperano le energie attraverso il cibo, si fa conversazione davanti a un caffè.
Guardare la cucina dalla camera non agevolerebbe il riposo e, allo stesso tempo, avere davanti il letto mentre si cucina, non favorisce l’azione.

In sostanza, puoi sistemare il letto e la cucina negli angoli opposti del monolocale o schermare il letto con divisori, armadi, scaffali o soluzioni in muratura.

come arredare un monolocale di 35 mq - chiccacasa - divisore tra letto e cucina in un monolocale

5. Sii fedele alla palette

Scegliere una palette di colori è fondamentale per armonizzare uno spazio unico in cui ci sono tanti arredi con funzioni diverse.

Questa coerenza cromatica ti aiuterà a rendere omogeneo l’ambiente e a raccontare la tua storia attraverso le tinte.

Vuoi differenziare gli spazi a seconda della loro funzione?

Assegna a ogni attività o a ogni area area uno o due colori della palette. Per esempio, in questo appartamento le zone “d’azione” (cucina e studio) sono contrassegnate da legno scuro e bianco. Al contrario, le zone per il relax includono elementi rosa pastello e color caramello.

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6. Usa i tappeti per delimitare le aree

A proposito di trucchi per delimitare gli spazi, non posso non citare i tappeti grandi, non per altro chiamati anche area rugs.
Un tappeto rettangolare può perimetrare lo spazio del living o della zona letto, creando una divisione ottica che rende tutto più ordinato e chiaro.

Per ottenere questo effetto, è consigliabile che il tappeto sia in contrasto con il pavimento, per risultare più visibile.

7. Luce extra con applique e lampade da tavolo

Se il soffitto ha un’altezza standard (270 cm) è meglio evitare di affollare con tanti elementi anche la parte alta del monolocale.

Il lampadario è maggiormente necessario nelle zone destinate alle attività produttive, cioè la cucina e l’home office.

Nel living e in camera, si può optare per delle discrete applique o lampade da parete munite di braccio mobile.

Per creare atmosfera, poi, le lampade da tavolo sono una soluzione tanto efficace quanto decorativa.

8. Arredi amici della luce naturale

La luce naturale può davvero fare la differenza in un piccolo spazio. Quando è abbondante fa sembrare l’ambiente più grande e in alcuni casi diventa un elemento integrante del progetto d’arredo.

Quando pensi a come disporre gli arredi, tieni conto anche del fatto che il loro ingombro ostacolerà la luce in alcuni punti.

Per lo stesso principio è suggeribile :

  • prediligere gli arredi con i piedini, piuttosto che mobili con un unico piedistallo robusto;

  • aggiungere arredi o complementi trasparenti, in plexiglass o vetro;

  • evitare arredi alti o pensili pieni a ridosso delle finestre;

  • inserire uno specchio a figura intera in un punto strategico, affinché in alcune ore del giorno amplifichi la luce;

  • usare tende leggere o una combinazione costituita da una tenda oscurante e una trasparente.

Se questo tour ti è piaciuto, sono sicura che apprezzerai molto anche tutte le altre case. Pront* a ispezionarle tutte?

Io ti aspetto sempre qui venerdì prossimo con un nuovissimo giro virtuale in una casa reale.

8 Giugno 2023 / / ChiccaCasa

Se le carte da parati William Morris avessero un segno zodiacale, sarebbero degli Ariete.

Dividono il mondo del design: o le ami o le odi. Questo perché hanno proprio un bel caratterino, non sono per tutti, ma solo per chi apprezza la loro essenza autentica.

Sono ispirate al passato e alla natura e rivendicano il pregio dell’artigianalità.

Elaborate, ricche e romantiche, i pattern di Morris sono perfetti per dare un sapore vintage all’ambiente.

Se non è la prima volta che passi di qui le avrai viste di sicuro in qualche casa scandinava (ebbene sì, nello stile scandinavo tradizionale le pareti non sono tutte bianche) o nell’articolo dedicato allo stile british country.

Ma come abbinare una carta da parati William Morris? Il mood audace e medievaleggiante li rende forse difficili da abbinare?

Solo un po’.

Un buon modo per evidenziare la bellezza dei pattern botanici vintage sta nel procedere per somiglianza.

Mobili vintage e accessori antichi sono elementi perfetti che completano il mood retrò e poetico.

In questo articolo troverai una serie di spunti per abbinare i motivi di Morris, ma prima, lasciamoci ispirare da questa casa strepitosa che ho scovato per te. Ovviamente, è tappezzata dai wallpaper del nostro caro William.

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carte da parati william morris - chiccacasa - carta da parati william morris ingresso

carte da parati william morris - chiccacasa - ingresso con carta da parati william morris

carte da parati william morris - chiccacasa - sala da pranzo vintage con carta da parati william morris

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carta da parati vintage - chiccacasa - carta da parati vintage botanica in camera da letto

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carta da parati botanica - chiccacasa - carta da parati vegetale in camera da letto

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Tutte le immagini di questo articolo appartengono a Stadshem

Curiosità da sapere sulle carte da parati William Morris

  • William Morris fu un poeta, designer, pittore ed editore inglese. Fu tra i fondatori di Arts and Crafts, il movimento che si opponeva alla produzione in serie, la quale si stava espandendo a macchia d’olio nella seconda metà del 1800 penalizzando l’artigianato. Morris desiderava innalzare ad “artista” la figura dell’artigiano.

    Si batteva per il mantenimento dell’arte del fatto a mano e si ispirava alle manifatture medievali.
    Realizzò insieme Webb la Red House (oggi visitabile), una casa in mattoni rossi stracolma di dettagli handmade. La Red House è entrata nei libri di storia del design. Si rifà all’architettura britannica del tredicesimo secolo e all’arte medievale.

  • L’idea iniziale era di disegnare a mano i motivi direttamente sulla carta da parati. In seguito, Morris si rese conto che non ce l’avrebbe fatta e commissionò la stampa a dei produttori.

  • Ad oggi il principale distributore delle carte da parati del marchio Morris & Co è Sanderson Design Group.

Arriviamo subito al dunque.
Con cosa abbinare la carta da parati di William Morris?

Leggi fino alla fine per scoprire come vincere le sfide di styling che queste fantasie ti mettono davanti.

Carta da parati botanica vintage e altri rivestimenti

carta da parati botanica vintage - chiccacasa - carta da parati william morris e piastrelle metropolitane

I rivestimenti a pavimento e a parete con cui si sposano i pattern di Morris sono perlopiù di stampo tradizionale e vintage. Ecco alcuni esempi:

  • pavimenti in cotto;

  • piastrelle metropolitane;

  • parquet;

  • pavimentazione a scacchiera;

  • zellige;

  • boiserie e perlinato;

  • mattoni e pietre a vista;

  • cementine;

  • pietre antiche e marmi.

Carta da parati vintage e lampade antiche

Abbinare lampade vintage o antiche ai pattern di William Morris è una scelta che ripaga in termini estetici.
Gli apparecchi di illuminazione esaltano la carta da parati e i pattern richiamano l’attenzione verso le lampade: è una combinazione win-win.

Due metalli perfetti per assecondare il mood romantico dei motivi vegetali sono senza dubbio oro e ottone, che possono essere apportati proprio attraverso le lampade.

Alcune chicche che non possono mancare in uno spazio tappezzato dalle trame vegetali di Morris:

  • lampadari con gocce di cristallo e chandelier (trovi una selezione dedicata su Lampade.it);

  • applique da parete a candelabro a una o due luci;

  • piantane antiche;

  • rosoni in gesso da soffitto.

Se preferisci il modernariato all’antico, puoi optare per l’illuminazione Stilnovo (su Etsy, ci sono dei veri e propri tesori).

Pattern William Morris e mobili vintage

Che arredamento sta bene con le carte da parati William Morris?

Modernariato, mobili antichi e arredi classici sono perfetti per creare un look suggestivo e fuori dal tempo.

Per assecondare i pattern bucolici si può optare per lo stile british, lo stile scandinavo oppure il rustico moderno.

Parlando di tradizione italiana, gli arredi che troverai facilmente nei mercatini e che ben si sposano con i pattern Morris sono:

Abbinamenti difficili e da evitare con le carte da parati William Morris

Finora ne abbiamo parlato con leggerezza, ma diciamocelo, le carte da parati di Morris non sono la cosa più facile da abbinare.

Ecco le due principali sfide in cui potrai incorrere e come vincerle.

Essendo pattern molto ricchi, combinarli con altri motivi è un po’ insidioso

Per esempio, se hai un pavimento in graniglia, una palladiana, un granito, delle cementine con un pattern elaborato o qualsiasi altra pavimentazione con una trama notevole, inserire un wallpaper di Morris potrebbe essere una scelta rischiosa.
Valutando con molta cura la scelta, si potrebbe, in questi casi, rivestire solo una parete, magari alleggerendo la fantasia del pavimento con un tappeto monocolore.

La stessa sfida si presenta quando vuoi aggiungere a una stanza rivestita di motivi botanici vintage una serie di tessuti decorati.

A seconda dell’effetto finale che si desidera puoi:

In generale, per abbinare due fantasie diverse, si possono alternare le dimensioni del pattern, combinando per esempio un motivo grande con un motivo piccolo. Inoltre, il colore meno presente nel primo pattern può essere richiamato nel secondo in quantità maggiori.

Usa gli spazi vuoti per non appesantire l’ambiente

Altra sfida: non rendere l’ambiente troppo pieno e visivamente rumoroso.
I motivi di Morris riescono a creare un atmosfera piena di “visual drama” in grado di incantare e coinvolgere i sensi. Si presta bene anche alla creazione di un ambiente massimalista. Tuttavia, se l’abbondanza di oggetti dall’aspetto più o meno importanti non è bilanciata con la giusta quantità di spazio vuoto, l’insieme può diventare caotico e sovrastante.

Oltre agli spazi necessari al movimento, è bene alleggerire le stanze attraverso:

  • angoli lasciati liberi da ingombri;

  • oggetti tono su tono che fondono il loro volume con quello di altri elementi dello stesso colore (in questo reel ti spiego meglio);

  • un po’ di bianco in più.

Se hai ancora dubbi su come abbinare le carte da parati di Morris, scrivimi pure un commento qui sotto oppure scrivimi in direct su Instagram (mi segui già su Instagram, vero?). Sarò molto felice di darti qualche tip extra.

31 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Hai arredato casa, ma ti sembra ancora che manchi qualcosa. Non ti emoziona, non ti soddisfa.
Eppure, i mobili stanno bene insieme. Li hai scelti con cura.

I colori delle pareti ti piacciono, sono quelli che volevi.

Allora, cosa manca?

Spesso a mancare quel tocco di home decor in grado di:

  • raccontare di te;

  • fare da filo conduttore tra una stanza e l’altra;

  • dare un aspetto vivo e vissuto alla casa.

L’home tour qui sotto contiene alcune idee da cui prendere spunto. Pront* a ispezionare la casa?


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casa più accogliente - chiccacasa - salotto accogliente

casa più accogliente - chiccacasa - living con tappeto a pelo lungo

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Tutte le immagini in questo post appartengono a Stashem

Facci caso…

In questa casa, il filo conduttore è costituito da tanti dettagli dal sapore retrò e vagamente country. Si ripetono in ogni stanza, raccontando una storia coerente o un desiderio recondito (quello di abitare in campagna).

Li hai trovati? Fammelo sapere in un commento alla fine del post.

Analizziamo alcuni accessori utili per rendere accogliente uno spazio domestico.

Un morbido tappeto

I tappeti incorniciano gli spazi e sono un ottimo modo per delimitare due ambienti con funzioni diverse, che convivono nello stesso spazio (es. living – sala da pranzo).

Una distesa soffice è irresistibile: scalda l’atmosfera e rende l’ambiente invitante.

Se la manutenzione ti preoccupa ti suggerisco di leggere i miei consigli per lavare un tappeto in casa o di affidarti a dei tappeti lavabili.

Tessuti d’arredo

I tessili aggiungono texture e colore. Sono una componente molto importante in un progetto di home styling.

Il senso di accoglienza è determinato anche dalle sensazioni tattili correlate ai tessuti.

Tende, copriletto, federe e rivestimenti degli imbottiti sono parte di un’unica narrazione. Per esempio, il lino e la lana parlano di naturalezza, ruvidità e onestà dei materiali. Il velluto connota un mood elegante, altolocato e chic. Il cotone può indicare freschezza, semplicità, sostenibilità e versatilità.

Ceramiche in cucina

I materiali ceramici comunicano un senso di tradizione. In cucina, si sa, le ceramiche sono il mezzo attraverso il quale consumiamo le nostre prelibate pietanze. Sono rassicuranti e spesso correlati a un pensiero positivo.

Una selezione accurata di ciotole, piatti e tazze di ceramica potrà essere lasciata a vista su una mensola o nella piattaia e contribuirà a dare carattere a tutto l’insieme.

Trovo molto carino esporre le spezie in cucina nei vasi di terracotta. Anche questa è un’ottima idea per dare un aspetto vissuto a questa zona della casa.

Lampade da tavolo

L’illuminazione non è solo una questione pratica, ma anche emozionale.

In particolare, le lampade da tavolo, se collocate strategicamente possono rendere un angolino un po’ anonimo, molto intimo e avvolgente.

Potresti inserirne una sul mobile all’ingresso, nell’angolo lettura, su un mobile in salotto o su un tavolino da caffè accanto al divano.
Accenderla sarà una piccola coccola: l’atmosfera si scalderà in un istante.

Consiglio di shopping: su Lampade.it ci sono lampade da tavolo davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Piante (vere, si intende)

Le piante da interno rappresentano la soluzione che da sola risolve e rinfresca un angolino vuoto.
Per me, sono meglio di qualsiasi altra decorazione: il potere della natura, si sa, vince su tutto.

Le piante trasmettono freschezza e ariosità in quanto rimandano al pensiero della natura incontaminata e dell’esterno.
Quelle di plastica hanno l’effetto opposto e, a mio parere, impattano negativamente sulla percezione di uno spazio.

Se non hai idea di come coltivarle, ho scritto una guida per pollici verdi alle prime armi con tutte le nozioni che mi hanno trasformata da plant killer a discreta mamma di decine di piante da interno.

Ovviamente, questi non sono solo alcuni degli innumerevoli modi per rendere una casa più accogliente, ma credo possano andar bene per la maggior parte delle abitazioni, non trovi?

Ti lascio in compagnia di qualche spunto per l’home shopping perché lo so che a forza di esplorare questa casina ti è venuta voglia.

29 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Il catalogo casa di Maisons du Monde per la primavera-estate 2023 è proiettato verso l’espressione artigianale e la celebrazione della primavera.

Come sempre, Maisons du Monde ci stupisce con collezioni assolutamente in linea con le ultime tendenze e con mobili di qualità, che sempre più spesso strizzano l’occhio alla sostenibilità ambientale.

I caratteri che differenziano l’azienda dalle altre famose catene di arredamento sono senza dubbio il buon gusto e la varietà dei mobili, che accontenta diverse fasce di prezzo e i gusti più disparati.

Maisons du Monde ha sempre delle valide proposte per crere atmosfere ricercate pur mantenendo un budget medio.

Proprio nell’ultimo catalogo, mi è caduto l’occhio su alcune novità che rappresentano le alternative (e non copie sputate) budget friendly a delle icone del design che siamo abituati solo a sognare, nelle nostre case.

Non si tratta di repliche, sia chiaro. La somiglianza è vaga in ognuno di questi casi, ma ogni pezzo del catalogo MdM ha una sua personalità, unica e diversa rispetto a quella delle icone.

Quindi non si tratta di comprare un’imitazione, ma di appagare una voglia suscitata da un pezzo iconico, rientrando nel budget.

Pront* a prendere nota?

Il divano componibile Maisons du Monde che amerai come Soriana e Camaleonda

catalogo maisons du monde - chiccacasa - divano componibile maisons du monde

Il nuovo divano componibile Pump di Maisons du Monde, ricorda vagamente due grandi icone di design degli anni ‘70.

È acquistabile nella versione coiffeuse, un mono-posto con schienale che all’occorrenza si trasforma in pouf (lo schienale entra nel fondo della seduta), o nella versione pouf (senza schienale).

I moduli si uniscono stabilmente tramite dei ganci.

Fa parte della collezione green Good is beautiful, infatti è rivestito da tessuto riciclato (che io trovo super affascinante).

La modularità è sulla scia di quella di Camaleonda, il divano disegnato da Mario Bellini e ancora oggi prodotto da B&B Italia. Camaleonda nasce dal connubio tra le parole camaleonte e onda. Il mutamento, le forme sinuose e l’adattabilità sono alla base del concept di questo divano, che si presta a essere facilmente assemblato in modi sempre nuovi e diversi attraverso la combinazione di pouf capitonnè e schienali-braccioli cilindrici.

Lo schienale del nuovo divano componibile Maisons du Monde, si avvicina vagamente a quello della poltrona della linea Soriana, una collezione di pouf, poltrone e divani ideata da Afra e Tobia Scarpa nel 1969.
Soriana è caratterizzata da una morsa metallica unica nel suo genere. Il divano Soriana gode di un Compasso d’Oro e, da poco, si può scegliere di averlo anche imbottito esclusivamente in plastica riciclata. È prodotto da Cassina.

La nuova poltrona di Maisons du Monde in velluto o bouclé sta bene con tutto

nuovo catalogo maisons du monde - chiccacasa - poltrona bouclé maisons du monde

Tra le novità di Maisons du Monde per la primavera-estate 2023 c’è questa meravigliosa poltrona Bobun, disponibile in velluto verde kaki o bouclé ecrù.

La nuova arrivata è super elegante e sta bene un po’ in qualsiasi ambiente. Io la immagino in una dimora storica con i soffitti affrescati, ma anche in una casa rustico-moderna, starebbe alla grande in versione bouclé.

Se ti piace la Rico Lounge Chair di Ferm Living, questa alternativa low budget non ti deluderà.
Se vogliamo guardare al portafoglio: la differenza di prezzo è di un paio di migliaia di euro.

Un divano capitonné raffinato, ma non troppo formale

catalogo maisons du monde 2023 - chiccacasa  divano capitonnè

Il divano Lilo è una delle rivelazioni del catalogo Maisons du Monde. È disponibile sia in versione lineare, da 3-4 posti, che in versione angolare.
Così come per Pump, anche il divano Lilo fa parte della gamma sostenibile di Maisons du Monde.

È chic, ma non anonimo, caratterizzante, ma non eccessivo, sofisticato, ma non ridondante
.

Anche in questo caso, io ci vedo un leggero rimando al design degli anni ‘70.

Fa per te se sei fan del celebre sistema componibile Strips System, disegnato da Cini Boeri nel 1972 per Arflex e vincitore di un Compasso d’Oro. Un componibile risolutivo e interamente sfoderabile, moderno a distanza di decenni.
Strips System è esposto al Moma di New York e alla Triennale di Milano.

Più recente (2005) è Tufty-Time, il sistema modulare di Patricia Urquiola ispirato al passato, anch’esso sfoderabile e super dinamico.

Sirocco è una poltrona da pranzo

catalogo maisons du monde 2023 - chiccacasa  - poltrona in legno

Esotica, autentica, solida, questa poltrona da pranzo in legno di mango Sirocco ha un design interessante e particolare, che non passa inosservato.

Le gambe sono assi, che corrono lungo la forma a U della seduta. Lo schienale nasce proprio dal prolungamento delle gambe anteriori e culmina in una linea ricurva che abbraccia chi siede.

Se sei innamorat* dell’iconica sedia Collector di Kristina Dam Studio, è molto probabile che Sirocco ti piaccia. Tuttavia. le due sedie hanno due personalità ben distinte. La seduta di Kristina Dam ha un aspetto più moderato e nordico rispetto a quello più esuberante e tropicale di Sirocco.

Nonostante l’onesta delle linee di Collector, dietro alla sua lavorazione c’è una notevole tecnica artigianale, che è il segno distintivo della designer Kristina Dam.

Dove trovare il catalogo 2023 di Maisons du Monde?

Tutte le ultime meravigliose novità sono raccolte nel Catalogo Casa primavera-estate 2023.

Oltre alle chicche che ti ho mostrato in questo post, ci sono tanti altri mobili che vale la pena valutare.

Hai trovato l’alternativa che cercavi o sei ancora in cerca di un sostituto della tua icona del cuore?
A proposito, c’è un’icona di design super costosa per la quale vorresti tanto trovare un sostituto a un prezzo democratico? Fammelo sapere in un commento qui sotto.

26 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Lo stile rustico è quel filone decorativo che permette di portare il fascino di una casa di campagna anche in un appartamento di città.

È uno stile da assaporare non solo con la vista, ma anche – e soprattutto direi – con il tatto.
Alla base dell’arredamento rustico ci sono, infatti, le texture dei materiali naturali nella loro essenza più grezza e pura.

Lo stile rustico tradizionale è una combo equilibrata tra il country e il natural che prevede arredi vintage e artigianali e imperfetti, che diano una marcata caratterizzazione all’ambiente.

Per rendere lo stile rustico più leggero ed elegante, si può spostare l’asticella verso il moderno, aggiungendo pezzi contemporanei, dal design attuale e fresco.

È così che possiamo definire lo stile rustico moderno: una commistione di arredi moderni e mobili grezzi artigianali e country, dalla forte componente materica.

Ho scovato per te una casa che incarna alla perfezione questo mood. Ti regalo un giro virtuale al suo interno. Prendi ispirazione tra le stanze e continua a leggere per scoprire come ricreare questo ambiente accogliente in casa tua.

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Tutte le immagini in questo post appartengono a Alvhem

Lo stile rustico moderno fa per te se…

  • ami il legno e i materiali naturali, sei affascinato dalla modernità;

  • non temi i segni del tempo e le texture grezze, irregolari, ruvide o invecchiate;

  • ti senti a casa in un casale di campagna, purché non sia troppo country e in mezzo alla natura incontaminata, ma sedut* su una sedia di design;

  • ti piace l’accostamento di mobili di epoche diverse e ami girare nei mercatini è un’attività che non ti dispiace affatto;

  • sei alla ricerca di arredi resistenti ed emozionali che non passano mai di moda e acquisiscono carattere e bellezza autentica con il passare degli anni.

Materiali e rivestimenti dello stile rustico

Se pensiamo allo stile rustico, è immediato il collegamento con i casali o le abitazioni rurali tradizionali italiane. Gli elementi architettonici che contraddistinguono questi ambienti sono:

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In questo tipico scenario sono già racchiusi i materiali che governano lo stile rustico e che valgono anche per il rustico moderno, ma entriamo nel dettaglio e vediamo le possibili declinazioni.

  • Il legno è il materiale principe, proposto in una mescolanza di essenze e colorazioni, rigorosamente con le venature ben in vista. È consigliabile inserire qualche arredo in legno che abbia un aspetto vissuto e non rifinito, che manifesti l’anima più aspra e suggestiva del legno.

  • Tutti i materiali derivanti dall’argilla sono usati sia per le decorazioni che per i rivestimenti.
    Per l’home decor questo si traduce con vasellame di ceramica smaltata e terracotta. Per i rivestimenti l’argilla si declina in: pavimenti in cotto, metro tiles, piastrelle quadrate ispirate alle cementine o monocolore a scacchi.
    Nello stile rustico moderno io trovo deliziosamente in tema anche le Zellige (piastrelle marocchine quadrate o rettangolari, realizzate per monocottura dell’argilla e rese lucide da un particolare smalto trasparente), che aggiungono un tocco di eleganza attraverso la finitura lucente.

  • Materiali lapidei: pietre naturali e marmi.
    Ripetiamo in coro: pietra e marmi di ogni genere sono da conservare e enfatizzare in una casa che ne è già “naturalmente” dotata. Sono un enorme valore aggiunto, in particolare quando si vuole optare per un arredamento rustico moderno.
    Questi materiali sono solidi e sospesi nel tempo. Rilievi e venature sono perfette componenti tattili e visive, in linea con il rustico.
    Nel rustico moderno, i marmi chiari possono essere declinati anche con finiture lucide (nel rustico tradizionale vince l’opaco, con il satinato secondo in classifica).

  • Metalli spazzolati, ma anche preziosi, per maniglie, pomelli, rubinetteria o applique.
    I più gettonati sono oro, ottone e bronzo che si associano per somiglianza ai legni caldi, al cotto o ai mattoni. Tuttavia, scegliere delle finiture argentate o acciaio cromato è un’ottima tecnica per spezzare il cordone del country e apportare un tocco impattante di modernità.

  • Fibre naturali. Corda, lino, cotone e paglia sono utilizzati per la tappezzeria e per rendere unici mobili principali e secondari. Anche la pelle (vegetale, please) è perfetta per questo stile.

È necessario un disclaimer (dal contenuto prevedibile, se per te non è la prima volta che capiti qui su Chiccacasa). Per ottenere un risultato desiderabile, piacevole e – passami il termine – credibile, è bene che i materiali siano tutti autentici. Quello che intendo dire è che un effetto legno non è paragonabile al legno dal punto di vista della percezione tattile ed estetica (nella maggior parte dei casi, almeno). Lo stesso vale per i rivestimenti in finta pietra o mattoni (di cui ti ho parlato in questo post Istagram), per l’effetto marmo e per tutti i confratelli fake dei materiali naturali.
Se è una questione di budget, non ci dimentichiamo che si può sempre trovare un compromesso estetico senza dover per forza cadere nel posticcio.

La cucina in stile rustico moderno

La cucina in stile rustico moderno può essere sia classica che moderna.

Le ante classiche, contraddistinte da modanature più o meno lavorate, possono essere condite dalle irresistibili maniglie a guscio o da pomelli e chiusure di stampo vintage.

Per una cucina moderna in stile rustico il legno è un must (o l’effetto legno, purché ben riprodotto). Se le ante poi sono anche opache e materiche, ancora meglio!

Per un mix bilanciato puoi abbinare a una cucina moderna degli elettrodomestici da sapore retrò e a una cucina classica, elettrodomestici moderni.

Il top può essere sia in legno che in materiale lapideo.

Tocco finale: non possono mai mancare una passatoia in corda e un set di ciotole in coccio e/o ceramica smaltata.

Sì anche a madie portapane in legno grezzo e tavoli alti da falegname o con le gambe tornite, da usare come isola.

Crea un accogliente soggiorno in stile rustico moderno

Comfort e condivisione sono le due parole d’ordine da rispettare nella progettazione di un salotto rustico moderno.

Come anticipato, questo stile fonda le sue radici nelle case di campagna, spesso usate come dimore estive e comunque sempre popolate.

Se lo spazio permette, un paio di divani a due o tre posti che si guardano, sono meglio di un maxi divano angolare.
In alternativa, aggiungere pouf e poltroncine al divano principale è permetterà di creare un ambiente intimo in cui fare conversazione o semplicemente, di avere ognuno la propria seduta.

Il salottino può essere delimitato da un morbido tappeto. Oltre a quelli in corda sono perfetti anche i tappeti sullo stile dei persiani, in colori tenui e delicati.

Altro must: i tavolini da caffè, in legno. Tondi, rettangolari, alti bassi… aggiungine pure quanti ne vuoi. L’importante è curarne lo styling e avere il comfort che ti serve.

Tocco finale: tanti cuscini in palette e la copertina in lana o cotone, a seconda delle stagioni.

Tavolo e sedie rustic-modern

Per un effetto rustico e contemporaneo, la scelta può ricadere su un tavolo rustico o vintage, da abbinare a sedie moderne.
Scopri qui come abbinare tavolo antico e sedie moderne.

Un tipico tavolo rustico è il farmouse table, ovvero, letteralmente, il tavolo da fattoria. Quello che vediamo sempre in tv nelle puntate di Casa su Misura, insomma.

Altro tavolo perfetto per incarnare questo stile è un vecchio il tavolo da lavoro da falegname, da abbinare a sedie moderne.
Sono perfetti anche i tavoli di legno vintage con gambe tornite e. più in generale, qualsiasi tavolo in legno che abbia una grana materica e grezza.

Passiamo alle sedie. Qui la scelta è vastissima: sedie vecchia Milano, Thonet, sedie in legno impagliate, Windsor
Sono tutte in tema.
Un’ottima idea è anche quella di scegliere una panca di legno al posto di una serie di sedie.

Se opti per tavolo di legno e sedie di legno, che siano entrambi o no vintage e/o artigianali, il tocco di modernità può arrivare dal lampadario.

Non trovi favoloso il lampadario di questa sala da pranzo? È Dancing di Menu.

Vesti di rustico contemporaneo la camera da letto

Calda e accogliente, la camera da letto rustica-moderna è un trionfo di tessuti: abbondanti, contrastanti e rigorosamente naturali. La tinta unita è preferibile rispetto ai pattern, ma come tutte le precedenti, questa non è una regola inviolabile.

La scelta del letto segue le linee guida che ormai sai a memoria: materiali naturali e texture grezza. Quindi sono perfetti i letti con una testata in legno opaco o satinato più o meno materica, ma anche i letti imbottiti (il lino calza a pennello in questo stile).

Il mix tra vecchio e nuovo, grezzo e liscio, vintage e contemporaneo può avvenire in mille modi.

Anche in questo caso il tocco moderno può derivare dall’illuminazione. Un’ipotesi: letto e comodini in legno e stampe e abat jour moderne. O ancora: letto rustico e comodini moderni.

Si può apportare modernità anche con un armadio lineare, dalle linee pulite, monocolore. Se l’armadio, invece è rustico e molto caratterizzante, l’occasione è propizia per scegliere letto e comodini moderni.

Anche in bagno, il mood rustico prosegue

Il filo conduttore stilistico non si interrompe in bagno. Il bagno in stile rustico moderno, come anticipato, può essere rivestito di pietre naturali, ceramiche dall’aspetto artigianale e “imperfetto” oppure piastrelle a tinta unita super semplici.

La rubinetteria e gli accessori in metallo spazzolato, oro o bronzo trasmettono subito un effetto rustico.

Il mobile lavabo fornisce un ottimo assist per apportare una buona dose di legno anche in bagno.
Non sai dove cercare? Trovi tanti mobili lavabo rustici sul sito di Kave Home.
Sempre su Kave Home ci sono dei lavabi rustici in terrazzo o pietra che possono essere posati sia su un mobile in legno che su un mobile a tinta unita, lineare e moderno.

Gli accessori sono elementi preziosi per bilanciare moderno e rustico. Se il bagno è di stampo moderno, per esempio, si può inserire uno sgabello in legno grezzo, dispenser in pietra o una scala in legno da usare come portasciugamani (anche per gli accessori bagno può guardare sul sito di Kave Home, che, si è capito, è una risorsa utile per l’allestimento di un bagno in stile rustico moderno).

Abbiamo esplorato questo stile, che personalmente adoro, passando attraverso tutte le stanze della casa.
Se vuoi ricreare questo stile d’arredo io ti suggerisco di cercare, in primis, nei mercatini second hand e nelle botteghe artigianali che lavorano il legno. In alternativa, come avrai notato, nel testo ti ho lasciato qua e là qualche link utile per lo shopping.

Se stai scegliendo lo stile adatto a te, o semplicemente ti piace sentir parlare di case e home decor, seguimi anche su Instagram. Lì parlo spesso dei falsi miti sugli stili d’arredo e puoi chiedermi un consiglio di shopping quando vuoi, in direct.

12 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Ci sono mille modi per rendere attraente una parete, ma non c’è nulla che superper eleganza e potere decorativo, un sapiente uso delle modanature per pareti.

Le modanature sono profili sagomati che si applicano su pareti, soffitti, infissi e arredi per apportare pregio agli ambienti.

Le tipologie sono diverse: con profili più o meno articolati, fasce più o meno spesse e vari materiali.
Principalmente, sono realizzate in legno, gesso oppure ceramica. Recentemente si sono diffuse a macchia d’olio anche le modanature in polistirolo, facili da tagliare e più economiche.

Fino agli anni ‘30 erano piuttosto popolari anche negli appartamenti, oltre che nelle ville.

Ad oggi è raro trovarle in una casa di nuova costruzione, ma possono essere applicate per rendere davvero uniche e raffinate le pareti domestiche.

Per l’occasione, ti porto in tour in una casa ben fornita di splendide modanature.

Ho scelto questa abitazione proprio perché qui è evidente quanto le modanature, declinate in cornici, boiserie e battiscopa alti siano poderosi elementi ornamentali. I mobili sono pochi e semplici eppure l’abitazione risulta, sin dal primo colpo d’occhio, aggraziata e preziosa.

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modanature - chiccacasa - modanature su battiscopa

modanature - chiccacasa - cornici su finestre

modanature - chiccacasa - battiscopa alto

modanature - chiccacasa - cornici sulle porte

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boiserie da parete - chiccacasa - sala da pranzo con boiserie in legno

boiserie - chiccacasa - boiserie da parete bianca

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battiscopa modanato - chiccacasa - camera da letto con battiscopa alto

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Photo: Historiska Hem

Modanature e altri profili in rilievo per interni sofisticati

Ecco un piccolo glossario per identificare la varietà di profili in rilievo di cui puoi fare uso per arricchire i tuoi spazi domestici.

cornici modanate - chiccacasa - cornici e modanature in corridoio

Photo: Historiska Hem

Modanature

Si tratta di profili continui, lineari o curvilinei, che su un lato sono lisci e sull’altro lavorati. La sagoma in sezione può presentare spigoli, forme dolci, archi o un mix tra i precedenti.

Cornici

Le modanature possono dare origine a riquadri, se unite tra loro tramite un taglio a 45° gradi o attraverso fregi. Le cornici possono essere applicate su porte, pareti o soffitti, ma anche su mobili e ringhiere.

Battiscopa modanato

Le modanature sono largamente utilizzate anche per la decorazione dei battiscopa.

Lo zoccolino modanato di solito è più alto dei canonici 6-8 cm: può arrivare fino a 30 cm. I battiscopa decorati sono ideali per l’allestimento di un’ambiente in stile francese, in stile classico o in stile inglese.

Boiserie

La boiserie è un rivestimento da parete, di solito costituito da legno, polistirolo, ceramica oppure gesso. È formata da pannelli o listoni di legno su cui sono fissate cornici modanate. Può essere chiamata boiserie anche l’applicazione di una serie di cornici direttamente sulla parete (in assenza di pannelli).
L’uso della boiserie negli interni ha origini antichissime.

Altri profili in rilievo

Visto che siamo in tema, ne approfitto per citare altre due strutture ornamentali in rilievo, strettamente connesse con le modanature, ma non derivanti da queste ultime.

Fregi

I fregi sono dei solidi in rilievo, generalmente in gesso o legno. Servono a raccordare gli angoli di una cornice senza creare spigoli oppure a decorare boiserie, soffitti, arredi, infissi e balaustre in legno. Possono avere forme geometriche o richiamare elementi botanici.

Rosoni

I rosoni sono elementi in rilievo che si applicano al soffitto in corrispondenza della predisposizione elettrica. Circondano il cavo di un lampadario, talvolta nascondendo i collegamenti elettrici. Sono in gesso o polimeri. Ne esistono davvero per tutti i gusti, ma i più tradizionali hanno incisioni sinuose una forma circolare.

I vantaggi di boiserie e modanature

Analizziamo insieme i benefici prima estetici e poi funzionali delle modanature. Ecco cinque buone ragioni per cui dovresti considerare l’idea di investire su questi accessori.

modanature da parete - chiccacasa - modanature su boiserie

Photo: Historiska Hem

  1. Fanno sembrare la tua casa più costosa

    L’ho già detto che le modanature sono una dichiarazione di eleganza? Non mi stancherò mai di ripeterlo.
    I motivi a rilievo, fin dal primo sguardo, fanno percepire gli spazi come ricercati e curati nei dettagli.
    Rimandano alle ville ottocentesche, agli interni francesi e, se vogliamo esagerare, anche agli sfarzi rinascimentali.

    La naturale conseguenza è che la casa appare di gran lunga più lussuosa.

  2. Alto potere decorativo

    I vari volumi vestono le superfici di un fascino scultoreo che, senza aggiungere altro, sono in grado di creare rilevanza e interesse.

    La versatilità dei profili attraversa diversi stili decorativi: concilia classico e moderno, minimalismo contemporaneo e massimalismo, stile coloniale e interni parigini.

  3. Tante possibilità per giocare con il colore

    I dislivelli concedono una manciata di opzioni per sperimentare con il colore.
    Si può scegliere di dare un colore al blocco formato da battiscopa e porte e dipingere di un’altra tinta (o di bianco) la parete.

    Lo stesso vale per le boiserie a mezza altezza: puoi lasciare la boiserie bianca e colorare la parete oppure fare l’esatto contrario.

    Nelle abitazioni con i soffitti alti, le modanature possono rappresentare davvero un fiore all’occhiello. Un soffitto colorato mette in risalto i profili in rilievo e riproporziona la verticalità.

    Anche mantenere il tono su tono (o il total white) ripaga in ambito estetico: il risultato è sempre chic.

  4. Coprono e uniformano

    Bellezza a parte, le modanature sono anche elementi funzionali, che aiutano a nascondere ciò che nessuno vuole vedere.

    • Umidità. I pannelli di legno o cartongesso delle boiserie sono in grado di coprire quell’area della parete in cui una macchiolina di umidità si ripropone costantemente. In questi casi si può lasciare un po’ di spazio tra il pannello e il muro, in modo da isolare completamente la zona umida.

    • Cavi. Come già accennato, rosoni, modanature e cornici possono trasformarsi in validi alleati per nascondere il percorso di un cavo elettrico. In questi casi, le modanature presentano sul retro un vano apposito in cui il cavo è libero di correre.

    • Strisce LED. Nell’ambito dell’illuminazione diffusa, esistono velette dal taglio obliquo che si applicano a cornice, appena al di sotto del soffitto. Hanno una doppia funzione: direzionare la luce e celare la striscia led.


    5. Isolamento termico e acustico

    Nel caso della boiserie intera con pannellatura, è da evidenziare il fattore del duplice isolamento.

    L’origine della boiserie e del perlinato a proprio a che fare con l’esigenza di proteggere le case dagli sbalzi termici. In effetti, lo strato di legno contribuisce a ridurre la differenza di temperatura tra dentro e fuori casa e riduce gli sprechi di energia.

    Allo stesso modo, migliora anche l’isolamento acustico, ecco perché la boiserie è stra consigliata negli home office o all’interno degli studi condivisi.

Continueremo a parlare di boiserie, quindi salva questo blog sulla home page del tuo smartphone e passa a trovarmi ogni tanto, per non perdere le novità.

rinnovare porta blindata - chiccacasa - makeover porta blindata con cornici

Io non ho saputo resistere al fascino delle modanature e, qualche anno fa, ho ingegnato un DIY per trasformare la mia porta di ingresso.

Guarda il makeover della porta con le cornici Ikea.