2 Aprile 2020 / / Design

Il presidente Piero Priori annuncia l’avvio di una nuova linea di produzione dedicata ai dispositivi di protezione.

Noctis spa – azienda pergolese leader italiana nella produzione di letti tessili – annuncia di aver attivato in queste ore una linea di produzione di mascherine e camici igienico sanitari per correre incontro alle esigenze della popolazione in questi giorni così complessi.

Non possiamo rimanere fermi di fronte alla grande e preoccupante carenza di strumenti di protezione necessari per limitare il contagio, di cui ogni giorno apprendiamo dagli organi di stampa. Questo mi ha spinto a decidere di non fermarci, continuando a lavorare per impostare una nuova linea di produzione dedicata alla fabbricazione di mascherine e camici protettivi” annuncia Piero Priori fondatore e presidente di Noctis spa aggiungendo: “siamo in contatto con gli organi statali e la comunità locale per mettere da subito a disposizione quanto da noi prodotto, dando priorità alle situazioni di grande difficoltà”.

Noctis è una realtà italiana che occupa 150 dipendenti di cui oltre il 60% donne per un indotto complessivo che tocca oltre 200 famiglie e che da anni è uno dei motori trainanti dell’economia pergolese. L’azienda dispone della più innovativa tecnologia per la produzione di articoli tessili, fondamentale per le particolari esigenze di questo momento.

Non è semplice reperire la merce, organizzare i trasporti, ma abbiamo comunque al momento una capacità produttiva di circa 10.000 pezzi al giorno tra mascherine e camici che puntiamo almeno a triplicare nel brevespiega Mattia Priori responsabile dell’organizzazione aziendale. “Questo è possibile grazie alla disponibilità riscontrata in tutti i dipendenti coinvolti a cominciare dai nostri manager, passando per il reparto progettazione, produzione e magazzino. Un grazie particolare al nostro capo tagliatore Andrea e alle cucitrici che sono il cuore della nostra attività. A loro va un ringraziamento particolare per essere presenti ogni giorno sul posto di lavoro anche in un momento come questo”.

Noctis spa adotta tutte le precauzioni necessarie per un lavoro in sicurezza attraverso un protocollo interno attivo già dal 2 marzo che include la sanificazione degli ambienti. L’azienda informa che questa nuova linea di produzione è stata affidata al manager pesarese Enrico Donati e che le mascherine attualmente prodotte vengono realizzate con materiali certificati, oltre che per le stesse è stato avviato il processo di certificazione con l’istituto superiore della sanità.

Le consegne sono già attive e Noctis spa ha creato un apposito canale per le richieste che possono essere effettuate da subito via mail all’indirizzo: n-mask@noctis.it

Grazie Noctis!

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2 Aprile 2020 / / Architettura

Le innovative superfici HDsurface scelte per il nuovo concept polifunzionale Canapè Shop|Kitchen|Spirits firmato MargStudio

Vero e proprio punto di riferimento sul mercato per la produzione di rivestimenti in soluzione continua per interni ed esterni, HDsurface ha saputo proporre, nel corso degli anni, una gamma di prodotti unica, in termini di performance ed estetica, pensata per rispondere alle più differenti necessità.

Superfici corpose a base acqua, in pasta di cemento e resine oppure polvere di metalli o pietre laviche, che definiscono ogni ambiente attraverso la forza espressiva e l’emozione della materia, in una ricetta pura ed ecocompatibile.

Grazie a performance ineguagliabili come durevolezza, elasticità, facilità di pulizia, resistenza all’usura e ai graffi, le superfici HDsurface trovano impiego ideale sia in ambito residenziale che pubblico.

Tra i più recenti progetti di HDsurface, il nuovo concept polifunzionale Canapè Shop|Kitchen|Spirits, progettato dallo studio di architettura MargStudio, di cui l’azienda ha realizzato il rivestimento dei pavimenti e dei mobili espositori. Inaugurato lo scorso ottobre in zona Moscova a Milano, Canapè si compone di tre spazi bistrot, cocktail bar e piccola boutique in perenne dialogo tra loro attraverso un comune denominatore: celebrare la canapa nelle sue diverse declinazioni.

Spazio unico nel suo genere, Canapè propone un’atmosfera ricercata dal design raffinato ed elegante. In linea con il concept d’interior che privilegia materiali naturali come fibra di vetro, legno e pietre, i pavimenti di bistrot e cocktail bar sono rivestiti con la collezione Alchimie – I Metalli nella finitura Bronzo, una superficie realizzata a partire da metalli in forma di polvere micronizzata.

Attraverso l’uso di uno specifico gel legante il metallo in polvere viene riportato ad uno stato semi-solido per poi essere applicato a qualsiasi supporto mediante spalmatura, riproducendo fedelmente l’effetto metallo in lastra. Un rivestimento dalle texture luminose e sorprendenti che caratterizzano l’ambiente attraverso la tridimensionalità della materia.

Per la zona shop di Canapè, al piano interrato, è stata scelta invece la collezione CementoWabi come rivestimento del bancone-vetrina.

Composto da cemento, marmo di carrara bianco e acqua, questo rivestimento dall’effetto spatolato enfatizza la bellezza dell’imperfezione. Le sue caratteristiche sono infatti le stesse di qualsiasi elemento naturale: i difetti, le irregolarità, i cambiamenti, le evoluzioni nel tempo fanno del Cemento Wabi un elemento vivo, che dialoga con l’uomo e lo spazio.

Una nuova referenza che riconferma la versatilità delle collezioni HDsurface capace di offrire un ampio spettro di possibilità estetiche, pensate per accontentare tutti i gusti e gli stili, e ottime prestazioni garantendo soluzioni ineguagliabili.

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1 Aprile 2020 / / Architettura

Zooco Estudio ha trasformato una ex stalla in una casa per le vacanze a Güemes, una piccola città a est di Santander, in Spagna.

Il progetto, che ha previsto la ristrutturazione e l’ampliamento dell’edificio esistente, riproduce fedelmente il metodo di costruzione locale, semplice e senza pretese, composto da muri in pietra che sostengono un tetto a due falde con struttura in legno e tegole.

La natura di questo intervento architettonico si basa sul rispetto assoluto verso ciò che già esiste: dall’utilizzo di materiali tradizionali alla disposizione spaziale creata all’interno della casa. Ecco perché gli ambienti principali della casa si sviluppano nel grande spazio centrale che include la ex stalla. Cucina, sala da pranzo, camino, soggiorno, ufficio e libreria si sviluppano in sequenza, ognuna con le proprie caratteristiche funzionali. Solo la camera da letto principale, nascosta dietro una libreria, è separata dallo spazio generale. La casa dispone di una seconda camera da letto accessibile attraverso le scale esterne. Per rafforzare l’idea di un piano aperto, una funzione destinata all’archiviazione è integrata nel perimetro dello spazio, mantenendo più libero l’interno ed evidenziando il tradizionale tetto in legno.

Le uniche modifiche parziali all’architettura esistente sono quelle apportate alle facciate. Le aperture esistenti sulle facciate orientate verso est e verso ovest, sono state ampliate con l’idea di portare all’interno la natura e godere delle splendide viste verso le montagne della Cantabria. Le facciate rivolte a nord e a sud erano in pessime condizioni e sono state completamente aperte. Un’altra caratteristica interessante della casa è il suo sistema di privacy costituito da feritoie scorrevoli inserite sulla facciata esposta a sud, che permette agli utenti di comunicare con l’esterno in piena libertà.

L’ampliamento dell’edificio è stato progettato da una prospettiva più razionale, erede di uno stile classico moderno. La sua forma a L e la sua posizione sul sito – quasi a contatto con l’edificio esistente, ma senza toccarlo – hanno facilitato la creazione di uno spazio aperto tra gli edifici dove si trova la piscina. Il nuovo volume comprende alloggi per gli ospiti, una sala riunioni, una sauna e una zona del portico accanto alla piscina.

L’utilizzo di materiali come legno locale, pietre della zona, facciate bianche e piastrelle, determinano l’estetica dell’edificio. La struttura in cemento e metallo offre un contrappunto contemporaneo a questo eccezionale esempio di architettura tradizionale cantabrica.

Architetto: Zooco Estudio

Fotografo: Imagen Subliminal

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1 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

terrazza sul tetto arredata

Viaggio nell’essenza delle nuove collezioni 2020 di Unopiù pensate per gli esterni: grandi e piccoli giardini, terrazze di abitazioni così come dehors di ville immerse nel verde o vista lago, affacci in riva al mare.

Da marzo a ottobre, quando piante e fiori danno il meglio di sé e le giornate sono più calde, anche Unopiù trova il suo palcoscenico privilegiato e contribuisce con le sue collezioni a dare uno stile unico alla vita all’aria aperta, che si tratti di relax, convivialità, gioco, riflessione o solo contemplazione della bellezza che ci circonda.

Sedersi all’ombra per godere di una bella giornata o rigenerarsi alla luce del sole primaverile, ammirare un cielo stellato o gioire di una cena in giardino, per Unopiù disegnare e progettare significano interpretare le molteplici possibilità del vivere all’aperto, rappresentandone le diverse anime stilistiche e l’evoluzione delle abitudini attraverso sempre nuove collezioni, che coniugano stile, passione e ricerca.

Per scoprire insieme le SEI NUOVE LINEE DI ARREDI 2020 di Unopiù abbiamo pensato a un percorso che si snoda attraverso SEI PAROLE CHIAVE, concetti allargati che si possono applicare alla maggior parte delle proposte dell’azienda.

ATTUALITA’

Unopiù cerca di interpretare i cambiamenti. In linea con i trend attuali che vedono la nascita di mobili outdoor con soluzioni tecniche e stilistiche sempre molto vicine al mondo dell’indoor, Unopiù propone la linea Deauville in nuove colorazioni. Una collezione di sedute lounge componibili, versatile ed elegante, firmata da Meneghello Paolelli Associati, che consente di creare molteplici composizioni d’arredo.

DUREVOLEZZA

Le collezioni a firma Unopiù sono pensate per durare nel tempo. La nuova e completa linea Pevero esalta tutta le qualità del teak grazie ad un design pulito ed essenziale, che ne valorizza la lavorazione a sezione circolare. Dai divani alle poltrone, passando per varie tipologie di tavoli, sedie, poltroncine, lettino e una grande isola circolare, Pevero si distingue per le linee morbide, sinuose ed eleganti, che garantiscono il massimo comfort.

COMPLETEZZA

Unopiù si distingue per la produzione di collezioni che si caratterizzano per la completezza. Quadra è una linea dal design pulito e lineare, composta da molteplici arredi, dall’inedita cuccia/lettino per gli animali domestici, a divano, sedie, poltrone, tavolo basso e lettini. Originali pannelli removibili, a forma di cornice, in allumino grey e corda, sono personalizzabili on demand attraverso la scelta di quest’ultimo materiale nei diversi colori salmone, blu, celeste, grigio o beige.

BELLEZZA

La ricerca della bellezza, attraverso il design e la qualità dei materiali, è centrale nello sviluppo dei prodotti Unopiù. Ne è un esempio la nuova ed elegante collezione C’est la vie, disegnata da Michele Bönan. Di ispirazione classica e sofisticata, C’est la vie vede l’utilizzo di una nuova tipologia di legno, il mogano lucidato, un materiale pregiato e inedito per il mondo dell’outdoor, che richiama le finiture delle navi antiche e la vita in mare aperto.

DESIGN

Unopiù si avvale della collaborazione di noti designer così come di un reparto interno di sviluppo di nuovi prodotti. La nuova collezione TLine, in alluminio bianco o grafite, porta la firma Adam D. Tihany, Tihany Product Design. TLine si ispira ai motivi del ricamo e della tessitura tradizionale, fondendoli con la struttura materica tipicamente industriale dell’alluminio. Ne risulta un design sofisticato, nato dall’incontro tra passato e futuro.

INNOVAZIONE

Saper reinterpretare la tradizione innovando fa parte dell’anima di Unopiù. La collezione Camargue richiama la tradizione e la rivisita alla luce dei nostri giorni. Le sedute Camargue vengono proposte nel 2020 con materiali innovativi, studiati per un uso outdoor: una nuova corda poliolefinica più solida e di forma piatta che viene intrecciata a mano dagli artigiani Unopiù intorno alla struttura delle sedute in ferro zincato per conferirgli il massimo comfort.

Le nuove collezioni saranno tutte disponibili sui siti E-COMMERCE (www.unopiu.it) di Unopiù entro l’estate.

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31 Marzo 2020 / / Dettagli Home Decor

In una residenza storica, sulle colline di Fiesole, Abimis con Ego trasforma l’ambiente cucina in un accogliente rifugio.

A Fiesole, in una delle più suggestive località a due passi da Firenze, con vista panoramica sulle colline, sorge una splendida villa storica, che nei materiali e nell’architettura richiama la tradizione tipicamente toscana. Sviluppata su più livelli, la villa è circondata da muretti ed elementi in pietra che si susseguono poi all’interno dei diversi spazi.

L’affascinante residenza, un tempo appartenuta a un noto pittore fiorentino, è perfettamente integrata nel contesto naturale che la accoglie e si distingue, oltre che per la posizione privilegiata, per l’immagine ricercata e contemporanea dei suoi ambienti, che creano un piacevole contrasto con la struttura esterna.

Nelle diverse stanze si respira un’atmosfera raffinata e rilassante, dove tutto è pensato per vivere nel massimo del comfort. In questo contesto storico Abimis è protagonista con Ego

L’iconica cucina è stata qui progettata completa di pensili superiori che integrano la cappa e altri elementi funzionali. Inoltre, è stata integrata con colonne di stoccaggio con ripiani rinforzati ed estraibili, perfetti per ospitare gli strumenti di ‘lavoro’ più pesanti. Insieme ai pratici piani di lavoro che si alternano tra le zone di cottura e lavaggio, il nuovo ‘concept’ di Ego è pensato per sfruttare sapientemente l’intero spazio e rendere ancora più efficiente la zona ‘operativa’.

Interamente prodotta con acciaio AISI 304, Ego rivela ancora una volta la sua anima puramente sartoriale: la particolare forma trapezoidale dell’ambiente ha reso, infatti, necessario adattare la cucina alle specifiche esigenze del progetto e renderla, così, perfettamente proporzionata allo spazio.

Le caratteristiche ante raggiate a filo battente e completamente integrate nella struttura di Ego, sono qui abbinate ad ampie maniglie con angoli smussati realizzate in un’elegante finitura ottone, ideali per assicurare la massima ergonomia.

Con Ego la cucina si trasforma, così, in un accogliente ‘rifugio’ per rendere straordinaria l’esperienza del cucinare, e conferma quel valore di attenzione al dettaglio che caratterizza l’intera residenza, rispondendo alle esigenze di comfort, praticità ed estetica richieste dall’ambiente cucina.

PHOTO CREDITS: MATTEO CIRENEI

 

 

 

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31 Marzo 2020 / / Dettagli Home Decor

Bricolage e fa-da-te sono diventati un passatempo sempre più gettonati dagli italiani nel tempo libero.  Stare a casa in quarantena rappresenta una vera opportunità per dare libero sfogo alla propria creatività: occorre un po’ di tempo e pazienza, ma alla fine il risultato sarà davvero eccellente. Creiamo dei manufatti originali e creativi come i tavoli in resina epossidica e di qualsiasi altro materiale. Per questo in questa guida scopriamo quali sono le istruzioni per un tavolo in resina epossidica di resin-expert.com.

Tavolo resina epossidica: scelta del legno

Un tavolo in resina epossidica è una piccola opera d’arte che combina il lusso con la modernità: si tratta di un elemento d’arredo prezioso che si inserisce nei salotti delle case e villette in stile rustico, moderno e country-contemporaneo.

La grande popolarità di Epoxy River Tables è legata alla possibilità di dare libero sfogo alla creatività nel realizzare tavoli dal design minimal e dalle tinte neutre agli elementi d’arredo dalle tinte eccentriche e trendy.

Nel realizzare un tavolo in resina epossidica è fondamentale scegliere attentamente il legno giusto ed optare per un ottimo materiale di qualità. Questo è un buon punto di inizio per creare una vera e propria opera d’arte di grande valore aggiunto.

Il legno utilizzato deve essere il più naturale possibile: per l’approvvigionamento è bene rivolgersi ad un rivenditore di legname o ad una falegnameria o ad uno store di bricolage. L’importante che il pezzo di legno sia ben essiccato, ciò consente una lavorazione migliore e di ottima manifattura.

Tavolo in resina epossidica: preparazione della tavola

Per procedere alla preparazione del tavolo in resina epossidica è necessario utilizzare una sega circolare e una pialla per produrre la lunghezza e lo spessore giusti e dividere il legno al centro.

Attenzione alle condizioni di lavoro

Durante la realizzazione del tavolo in resina epossidica è necessario tenere in debita considerazione del fatto che questo è un materiale molto sensibile. Pertanto, temperature molto elevate, freddo o umidità possono avere un effetto negativo sulle performances e sul timing di essicazione dell’elemento realizzato. La temperatura ideale per la lavorazione della resina epossidica è di 20°C. Un buon consiglio è quello di conservare la resina epossidica su un banco da lavoro o su uno scaffale.

Tavolo in resina epossidica: istruzioni e steps

Ecco gli steps da seguire per creare un tavolo in resina epossidica:

  • Rimozione della corteccia e levigatura del legno. Per una levigatura perfetta è fondamentale utilizzare un’aspirapolvere che consente di eliminare tutti i residui. Anche un panno in microfibra permette di togliere tutti i granelli di polvere di levigatura fine.
  • Riempire le crepe, le zone porose e sigillare il legno. È possibile riempire inoltre, è possibile sigillare i bordi in anticipo con un nastro adesivo molto resistente. Il sigillante deve poi asciugare molto bene. Per questo è necessario attendere circa 5 ore.
  • Costruire uno stampo per il piano del tavolo, per questo è necessario utilizzare semplici pannelli in MDF con uno spessore di 16 mm. I pannelli laterali devono sporgere di circa 15 mm dal piano del tavolo e devono essere avvitati tra loro o uniti con colla a caldo. Si proceda poi a sigillare i bordi grazie al silicone sanitario trasparente.
  • Inserire il legno nello stampo, bisogna sempre tenere presente che qualsiasi oggetto utilizzato per fissare il legno potrebbe venire a contatto con la resina.
  • Miscelare la resina epossidica calcolando la quantità corretta di materiale adatto per il piano di lavoro epossidico. Si ricorda che le eventuali bolle d’aria, che si formano durante il processo di miscelazione della resina epossidica, possono essere facilmente rimosse con un bruciatore Bunsen o un essiccatore ad aria calda.
  • Colorazione della resina epossidica al fine ultimo di ottenere il popolare look ad acqua.
  • Produzione di un disegno con resina cristallina, oltre all’effetto acqua, ci sono diversi disegni che trasformano il tavolo fai da te in una vera e propria opera d’arte.
  • Rimozione dallo stampo ed allentare con cautela il piano del tavolo dallo stampo utilizzando uno scalpello e un martello di plastica. Successivamente, il piano del tavolo può essere rettificato con l’ausilio di una smerigliatrice eccentrica. Per lisciare i bordi è necessario utilizzare una fresatrice prima della levigatura o piallare con una sega circolare.
  • Finitura, lucidatura e oliatura del piano del tavolo. La finitura del tavolo consente di proteggere il legno, la lucidatura garantisce la rimozione di tutte le tracce di carteggiatura e applicazione dell’olio su tutto il piano del tavolo.
  • Fissare le gambe del tavolo: è possibile optare per il legno o per il metallo.

 

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30 Marzo 2020 / / Dettagli Home Decor

Rappresentazioni di famose opere d’arte, fotografie, creatività contemporanea e molto altro, questa è la proposta di Posterlounge che ci aiuta a dire addio a pareti tristi e troppo anonime.

Dal 2003 Posterlounge lascia spazio alla creatività di tutti rendendo possibile in modo semplice e al 100% personalizzata la decorazione degli ambienti.

Il suo negozio online di tele, stampe e poster si è ampliato negli anni per essere elastico di fronte alle richieste del pubblico in continua crescita, e che vuole colorare o semplicemente segnare con la propria firma artistica le pareti di casa.

Avevamo già incontrato Posterlounge tempo fa e abbiamo avuto occasione di toccare con mano I suoi prodotti direttamente a casa nostra. Ecco a voi la nuova idea del brand.

I nuovi materiali di Posterlounge: il plexi-alluminio

Il bagno, si sa, è diventato un ambiente da vivere, come il soggiorno, e deve garantire tutti i confort, sia funzionali sia estetici. E non solo per i fashion blogger bensì anche per  tutti noi comuni mortali.

Posterlounge risponde a tal proposito con il plexi-alluminio, la nuova tendenza per la produzione grafica. È una lavorazione elegante perchè unisce la brillantezza della lastra di vetro superficiale e vanta una maggiore resistenza data dal pannello di supporto in alluminio. Un risultato pregiato che da la possibilità di ampliare il potenziale estetico delle rappresentazioni con il bagno.

Il bagno si inserisce così nel gruppo degli ambienti in cui un quadro può resistere senza problemi che potevano essere causati dall’umidità e da schizzi di prodotti detergenti.

Uno scorcio di Paris in bagno

Abbiamo scelto uno scorcio a noi molto caro, un ritaglio della città dell’amore per il nostro bagno, che è stato appoggiato vicino allo spazio trucco, proprio a fianco del lavabo. Il pezzo Paris in plexi-alluminio di Posterlounge è la dimostrazione della qualità del prodotto dell’azieda tedesca.

Prima di tutto si tratta di un pezzo di dimensioni medio / grandi che ricrea un effetto da piccola carta da parati, oggi di gran tendenza, all’interno di uno spazio dove si cerca la tranquillità dalla vita frenetica di tutti I giorni e magari si ritrova anche un po’ se stessi.

Le colorazioni riprendono le ultime tendenze della moda delle sfumature di grigio che nel nostro bagno si ritrova perfettamente con la scelta della biancheria che declina poi sul nero.

E poi che dire? Se si vuole cambiare, basta spostare la stampa in un’altra stanza e scegliere uno sfondo nuovo per il nostro make-up! Sempre su Posterlounge!

Articolo e foto di Silvia Fabris

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30 Marzo 2020 / / Architettura

Atelierzero in partnership con l’architetto Tommaso Giunchi, ha portato a termine una nuova sfida. Si tratta della riconversione di un vecchio ufficio di Milano trasformato oggi in una residenza vintage di 140 mq con una forte personalità.

Ma andiamo con ordine: l’ufficio si è prestato per conformazione alla realizzazione di un nuovo spazio abitativo aperto, un nuovo open space insomma, dove la luce raggiunge ogni angolo della casa e dove tutto ruota attorno ad una grande scala centrale. Il volume perfettamente geometrico in legno unisce e separa zona giorno e zona notte.

Un altro elemento caratterizzate è la quinta scenica nonché una completa parete attrezzata su misura che attraversa in lunghezza soggiorno e cucina con capienza a supporto di entrambi i locali. Una parete a scomparsa in vetro e metallo, versione industrial, divide all’occorrenza la stessa cucina in caso di necessità.

La scelta stilistica è però arricchita e ben delineata anche dalla scelta degli arredi e dei materiali: lo spazio risulta caldo ed accogliente, anche intimo se vogliamo, grazie alla presenza del legno che oltre a rivestire il volume della scala si ripresenta negli arredi piccoli e grandi; le lastre di ceppo di grè a pavimento riportano in vita i ricordi di una vecchia Milano per non abbandonare mai le radici e per mantenere un legame con il passato della residenza; infine i clienti hanno optato per dettagli cromatici di carattere che vanno ad arricchire anche gli ambienti più piccoli come tocchi di verde e giallo nei bagni e in cucina.

Progetto: Atelierzero e Tommaso Giunchi / Fotografia: Simone Furiosi

Articolo di Silvia Fabris

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28 Marzo 2020 / / Architettura

Carlo Ratti Associati con Italo Rota, in collaborazione con un team internazionale di esperti, ha sviluppato il progetto CURA trasformando dei container in nuove unità di terapia intensiva.

Mentre prosegue la pandemia di COVID-19, un gruppo internazionale di designer, ingegneri, medici ed esperti militari ha unito le proprie forze per lavorare a CURA: un progetto open-source per rendere più efficiente la costruzione di nuove unità di terapia intensiva. Il primo prototipo del sistema CURA (acronimo per “Connected Units for Respiratory Ailments”, ovvero “Unità connesse per le malattie respiratorie”) è in corso di sviluppo a Milano, grazie al sostegno di UniCredit. Il progetto utilizza container riconvertiti per creare stanze di biocontenimento trasportabili in qualsiasi città del mondo, così da rispondere con prontezza alla propagazione della malattia e alla carenza di postazioni nelle terapie intensive degli ospedali.

CURA consiste in una unità compatta di terapia intensiva per pazienti con malattie respiratorie, alloggiata all’interno di un container intermodale a biocontenimento (grazie a un sistema a pressione negativa), della lunghezza di circa 6 metri. Ogni unità funziona in autonomia e può essere spedita ovunque. I container sono connessi da una struttura gonfiabile e possono generare configurazioni modulari multiple (da 4 a oltre 40 posti letto). Alcune unità potrebbero essere posizionate in prossimità di un ospedale (ad esempio in un parcheggio) per aumentare il numero di postazioni di terapia intensiva. Altre unità potrebbero essere utilizzate per creare infrastrutture autonome di dimensioni variabili.

CURA punta a migliorare l’efficienza delle attuali soluzioni per la progettazione di ospedali da campo, adattandole ai bisogni della pandemia da coronavirus. Nelle ultime settimane, di fronte alla crescita del numero di pazienti con gravi sindromi respiratorie, spesso con bisogno di ventilatori polmonari, molti ospedali nei paesi più colpiti dal COVID-19, dalla Cina all’Italia, dalla Spagna agli Stati Uniti, si sono trovati in difficoltà ad accrescere il numero delle postazioni in terapia intensiva. Comunque si evolva la pandemia nei prossimi mesi, si prevede che a livello internazionale sarà necessario un numero aggiuntivo di unità di terapia intensiva.

Il sistema CURA punta a essere rapido da installare come una tenda ospedaliera, ma sicuro per le attività mediche come un reparto di isolamento di un ospedale, grazie a dispositivi di biocontenimento. Il progetto segue le linee guida rilasciate dalle autorità cinesi per la lotta al COVID-19 negli ospedali, al contempo rendendone più veloce l’esecuzione. Ogni container CURA sarà dotato di tutte le strumentazioni mediche necessarie per accogliere due pazienti affetti da coronavirus in terapia intensiva, inclusi ventilatori polmonari e supporti per fluidi endovenosi.

Il progetto CURA è sviluppato senza scopo di lucro e secondo una modalità open-source, e invita ad ulteriori contributi e suggerimenti

Di seguito la lista di coloro che hanno contribuito fino ad oggi, in ordine cronologico:

CRA-Carlo Ratti Associati con Italo Rota (Design e innovazione), Istituto Clinico Humanitas (Ingegneria medica), Policlinico di Milano (Consulenza medica), Jacobs (Alberto Riva – Master Planning, design, costruzione e servizi di supporto logistico), studio FM milano (Identità visiva & graphic design), Squint/opera (Digital media), Alex Neame – Team Rubicon UK (Logistica), Ivan Pavanello per Projema (Ingegneria MEP), Dr. Maurizio Lanfranco – Ospedale Cottolengo (Consulenza medica).

CURA è supportato dal World Economic Forum, attraverso le piattaforme COVID-19 e Cities, Infrastructure and Urban Services.

Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.CURApods.org

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27 Marzo 2020 / / Design

Con la stampa 3D la startup bresciana Isinnova salva la vita a centinaia di persone

Il primo passo è stato quello di stampare in 3D 100 valvole per respiratori, ora prendono le maschere da sub in vendita da Decathlon, lavorano sul boccaglio, stampano in 3D alcuni pezzi e le trasformano in maschere respiratorie d’emergenza. In questo modo Isinnova salva moltissime persone contagiate da Covid-19 affette da gravi problemi respiratori.

 “E’ nei momenti di crisi che sorge l’inventiva”, diceva Albert Einstein. E questo Isinnova lo sa molto bene! Una realtà, quella fondata da Cristian Fracassi e Alvise Mori nel 2015, che in soli cinque anni dalla sua nascita ha già offerto i suoi servizi ad oltre 350 inventori, realizzando 80 progetti.

Ecco i dettagli del progetto raccontato da Isinnova

Nei giorni scorsi siamo stati contattati da un ex primario dell’Ospedale di Gardone Valtrompia, il Dott. Renato Favero, che è venuto a conoscenza di Isinnova tramite un medico dell’Ospedale di Chiari, struttura per la quale stavamo realizzando con stampa 3d le valvole d’emergenza per respiratori. Il Dottor Favero ha condiviso con noi un’idea per far fronte alla possibile penuria di maschere C-PAP ospedaliere per terapia sub-intensiva, che sta emergendo come concreata problematica legata alla diffusione del Covid-19: si tratta della costruzione di una maschera respiratoria d’emergenza riadattando una maschera da snorkeling già in commercio.

Abbiamo analizzato la proposta assieme all’inventore (il Dott. Favero). Abbiamo contattato in breve tempo Decathlon, in quanto ideatore, produttore e distributore della maschera Easybreath da snorkeling. L’azienda si è resa immediatamente disponibile a collaborare fornendo il disegno CAD della maschera che avevamo individuato. Il prodotto è stato smontato, studiato e sono state valutate le modifiche da fare. È stato poi disegnato il nuovo componente per il raccordo al respiratore, che abbiamo chiamato valvola Charlotte, e che abbiamo stampato in breve tempo tramite stampa 3d. Il prototipo nel suo insieme è stato testato su un nostro collega direttamente all’Ospedale di Chiari, agganciandolo al corpo del respiratore, e si è dimostrato correttamente funzionante. L’ospedale stesso è rimasto entusiasta dell’idea e ha deciso di provare il dispositivo su un paziente in stato di necessità. Il collaudo è andato a buon fine.

Ribadiamo che l’idea si rivolge a strutture sanitarie e vuole aiutare a realizzare un maschera d’emergenza nel caso di una conclamata situazione di difficoltà nel reperimento di fornitura sanitaria ufficiale, solitamente impiegata. Né la maschera né il raccordo valvolare sono certificati e il loro impiego è subordinato a una situazione di cogente necessità. L’uso da parte del paziente è subordinato all’accettazione dell’utilizzo di un dispositivo biomedicale non certificato, tramite dichiarazione firmata.

Stante la bontà del progetto, abbiamo deciso di brevettare in urgenza la valvola di raccordo, per impedire eventuali speculazioni sul prezzo del componente. Chiariamo che il brevetto rimarrà ad uso libero perché è nostra intenzione che tutti gli ospedali in stato di necessità possano usufruirne.”

Isinnova ha deciso di condividere liberamente il file per la realizzazione del raccordo in stampa 3d. A differenza della valvola dei respiratori, si tratta di un raccordo di facile realizzazione, quindi è possibile per tutti makers provare a stamparlo. Le strutture sanitarie in difficoltà potranno acquistare la maschera Decathlon e accordarsi con stampatori 3d che realizzino il pezzo e possano fornirlo.

Non resta che dire GRAZIE a tutto il team di Isinnova!

Per informazioni e contatti www.isinnova.it

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