Pantheone I è il diffusore audio prodotto dall’azienda australiana Pantheone Audio, che coniuga qualità del suono e connettività ad un design esclusivo e minimalista.
Il mondo del design si è allargato da tempo dagli arredi ai complementi, fino a comprendere anche i dispositivi tecnologici. Esemplare in questo senso è il diffusore audio Pantheone I, recentemente premiato con il Red Dot Award. La sua forma minimalista e sinuosa si adatta ad ogni stile e a ogni ambiente. Pantheone I è disponibile in bianco e nero, ed è realizzato in un unico pezzo di resina ad alta densità rifinito a mano.
Qualità del suono ed estetica ricercata
Il fondatore di Pantheone Audio, l’azienda australiana che ha realizzato il dispositivo, ha puntato fin dagli esordi all’integrazione tra la tecnologia più innovativa e il design. Ci sono voluti quattro anni di studi per progettare questa cassa acustica che offre un suono di grande qualità in una forma elegante. Pantheone I ricorda una scultura contemporanea, la cui geometria, caratterizzata da un’apertura centrale, ricorda una cupola, nello specifico il Pantheon.
La qualità dal suono è garantita dai due potenti altoparlanti per bassi, due mid range Hi-Fi e quatto tweeter. Il dispositivo si può controllare tramite l’app Pantheone I (disponibile sia per iOS che per Android) e collegare a servizi come Spotify, Tidal, Pandora o iTunes.
Inoltre, Pantheone permette di gestire diverse zone sonore nella casa, collegandosi fino a 8 dispositivi. Infine, la funzionalità di Alexa integrata al diffusore audio integra perfettamente il dispositivo nei sistemi IoT o domotici.
Niente male, per essere il primo prodotto lanciato dall’azienda.
La designer ucraina Daria Zinovatnaja firma Soda, la nuova collezione di piastrelle in gres porcellanato prodotte da Ceramica Bardelli. Colori vivaci e forme geometriche in 10 famiglie di decori assortiti.
Daria Zinovatnaja è una giovane designer ucraina che possiede già una personalissima cifra stilistica, caratterizzata da forme geometriche e colori vivaci. Le sue creazioni spaziano dagli arredi ai complementi, e vanta già numerosi premi internazionali di design.
Ceramica Bardelli è un’azienda attiva dal 1962 nel settore dei rivestimenti e pavimenti in ceramica, da sempre all’avanguardia per quanto riguarda i materiali ed il design. Nel corso degli anni, hanno collaborato con l’azienda designer del calibro di Giò Ponti, Pietro Fornasetti, Ruben Toledo e tanti altri, facendo di Ceramica Bardelli sinonimo di ceramica d’Autore.
Dalla collaborazione dell’azienda con la designer Daria Zinovatnaja è nata Soda, la nuova collezione di mattonelle in grès porcellanato per interni ed esterni.
Soda by Daria Daria Zinovatnaja, il fascino dell’insolito
Composta da 16 diverse mattonelle disponibili nel formato 25×25 rettificato, dallo spessore di 1 cm, Soda è una collezione che sfoggia un mix di colori e di disegni geometrici. Grazie alla vasta scelta, con Soda si possono comporre infinite configurazioni, rendendo unico ogni rivestimento.
Caratterizzate da una finitura opaca, le piastrelle della collezione Soda sono declinate in tre linguaggi decorativi differenti, divise in tre famiglie di colore. Le tinte delle mattonelle in tinta unita spaziano nella palette dei neutri, dal grigio chiaro al Tortora fino all’avorio, ognuna accostabile a 16 pattern geometrici differenti.
L’avorio si combina con toni a contrasto come il blu, il nero, il rosa e il mattone. Il grigio si combina con una palette di verdi, blu e neri, mentre il tortora si accorda con diverse sfumature di marrone, già il nero.
Unione di consueto e insolito, la collezione Soda è caratterizzata da un forte carattere espressivo, e si abbina ad arredi d’epoca, ma anche ad ambienti moderni, ai quali conferisce un tono artistico. Soda può essere applicata sia ai pavimenti che alle pareti, per decorare qualsiasi ambiente e dare carattere alle pareti di bagni e cucine. Soda rappresenta una interpretazione contemporanea delle tradizionali cementine, un rivestimento che non è mai passato di moda.
Lo stile industriale in tutta la sua purezza caratterizza questo splendido attico con vista sui tetti di Stoccolma. Un pozzo di ispirazione per chi ama questo stile.
Legno grezzo, cemento, metallo, mattoni a vista, mobili di recupero, impianto elettrico a vista: questo attico è un manifesto dello stile industriale.
Se cercate idee e ispirazioni per la vostra casa in questo post trovate una meravigliosa carrellata di immagini. Un filo conduttore di stile che lega in modo armonico tutti gli ambienti dell’appartamento, dal living alla cucina, dalla camera da letto al bagno fino al delizioso terrazzino.
L’attico si sviluppa su tre piani: il primo piano, dotato di ingresso indipendente, ospita la zona notte, composta da un’elegante lounge-dressing, dalla camera e dai bagni. Una scala conduce al piano superiore, dove si trova l’open space con cucina e living, dominato dal vano scala a giorno che conduce al terrazzino.
Open space con cucina a vista, un classico dello stile industriale
La zona living è strutturata in un open space con cucina a vista, un classico dello stile industriale. I rivestimenti del pavimento demarcano le due zone: da un lato, lastre in metallo effetto rame con griglia anti scivolo delimitano l’ingresso e la cucina, mentre il living sfoggia un parquet in legno massello di recupero.
Le pareti sono trattate con un rivestimento in cemento alternato a pareti con mattoni a vista, mentre cucina e ingresso sfoggiano mattonelle Zellige avorio, che hanno il pregio di riflettere la luce. La cucina, dotata di isola centrale sormontata da generose lampade a sospensione in vetro opaco, ha una struttura realizzata con assi da cantiere e ante laccate in nero
I colori dominanti sono il grigio e il nero, cosicché il divano azzurro spicca e attira lo sguardo.
Lungi dall’essere scuro o monotono, l’ambiente è illuminato da una fila di finestre a spiovente da un lato e da due finestre sul lato cucina-dining. Ma sono i dettagli e i contrasti a dare originalità e personalità alla stanza, come il lavandino in ferro smaltato, i lampadari in cristallo, gli arredi usurati, tutti di recupero.
Salendo la scala, realizzata con tubolare d’acciaio laccato nero e pedate in metallo, si accede al terrazzino con vista sui tetti di Stoccolma.
Una camera da letto principesca
Al piano inferiore si trova la zona notte, divisa tra un elegante salottino, la camera da letto matrimoniale e l’area servizi. Lo spazio è organizzato in un ampio open space, diviso da vetrate scorrevoli con telaio in acciaio e illuminato dalle finestre poste sui due lati opposti.
Tutto questo fa sì che la camera da letto abbia una dimensione principesca. Il pavimento in legno dona calore all’ambiente, in contrasto con le pareti trattate a cemento e le ante antracite dell’armadio. La zona lounge, attrezzata con due divani rivestiti con un sofisticato tessuto color melanzana, e dominata da un lampadario in cristallo, funge da anticamera e dressing.
L’unica nota stonata, a mio parere, è il bagno. Non certo per il fatto che la sala da bagno sia aperta sulla camera, con la sua brava vasca free standing e la doccia filopavimento.
Il rivestimento in lastre di gres porcellanato grigio non si intona in modo armonico ai rivestimenti e ai colori circostanti. Inoltre, il vaso è collocato in una nicchia ma rimane visibile e privo della necessaria privacy. Personalmente, avrei separato la zona wc, inglobando la inutile toilette adiacente e aggiungendo, oltre al piccolo lavabo, un bel bidè.
Dulux ha scelto il colore dell’anno 2021: si chiama Brave Ground ed assomiglia ad un classico beige. Ecco come abbinarlo nei progetti d’interni.
Si chiama Brave Ground e fa parte della palette dei neutri che da un paio d’anni dominano le tendenze in fatto di colori per gli interni. Niente di rivoluzionario, sorprendente ed entusiasmante, ma sicuramente Brave Ground incontrerà il favore del pubblico.
Il motivo è semplice, come spiegano gli esperti di AkzoNobel, leader mondiale nel settore e proprietaria di aziende come Dulux e Sikkens. Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile, che ha messo a dura prova sia le collettività che gli individui. L’emergenza legata al virus Covid19 ha inciso profondamente nelle nostre abitudini, ha limitato la nostra libertà e ci ha sottoposti a dosi sempre crescenti di ansia.
Lampada a sospensione Montreux by Its About RoMi on Lime Lace
La scelta di un colore neutro, luminoso e legato alla terra è stata una conseguenza quasi inevitabile: i trend forecaster hanno scommesso sulla voglia di benessere, sicurezza, direi anche di banalità. Dunque ben venga questa nuance di beige rassicurante e capace di dare agli interni un’aspetto caldo ed accogliente, naturale e rilassante.
Gli abbinamenti di Brave Ground
Gli esperti con cui collabora AkzoNobel, ovvero trend forecaster, specialisti del design, redattori e architetti di tutto il mondo, hanno messo a punto una serie di tavolozze, le Color Futures 2021, per gli abbinamenti con Brave Ground.
Accenti di rossi e rosa sofisticati compongono la palette Expressive, adatta ad ambienti con arredi moderni, motivi grafici e pavimenti in legno chiaro.
Timeless invece raggruppa gradazioni calde di ocre e gialli, e fornisce una solida base per qualsiasi tipo di arredamento, tradizionale o moderno, e funziona bene con i materiali naturali.
Per il tono su tono ci si può affidare alla palette Trust Colours, con le sue tinte delicate ed eleganti che si sposano bene con i mobili della metà del secolo scorso e con le ricche finiture, come il rame, il marmo e il velluto.
Lo spettro dei blu e dei verdi è raccolto sotto il nome di Earth Colours, perfetti con il legno naturale, i mobili di recupero, le ceramiche grezze e le piante d’appartamento.
Per aiutarvi nelle scelte di arredi e complementi, ho preparato una mood board con alcuni selezionati prodotti.
Shop the look: 1 Poltrona by HoF Living, on House of Flora / 2 Alpaca Throw by Annabel James / 3 Lampada a sospensione Z2 by Nedgis / 4 Cuscino in ciniglia by Yorkshire Fabric Shop / 5 Cementine Memoir by Walls and Floors / 6 Vaso in sabbia by Abode Living / 7 Lampada da tavolo Foscarini on Nedgis / 8 Samona Right Hand Facing Chaise End Sofa by MADE.COM / 9 Pouf in lino on Oka UK / 10 Tappeto in poliestere by Traumteppich.com
Se volete saperne di più sul colore dell’anno Dulux, potete visitare il sito.
Ora aspettiamo cosa ci riserva per il 2021 Pantone, che a giorni dovrebbe annunciare il suo Color of the year. A mio parere l’istituto spiazzerà tutti come al solito, presentando una palette allegra ed ottimista, per guardare al futuro senza chiudersi in se stessi.
Le librerie in cartongesso sono un elemento della casa con cui poter giocare per creare degli spazi contenitivi accattivanti e di design. Infatti, grazie alla versatilità di questo materiale, sono possibili disegni anche molto particolari e con forme curve. L’unico limite della loro progettazione è la propria immaginazione!
Sono una soluzione ottimale per organizzare, ad esempio, una parete caratterizzata da tanti arredi singoli, come il mobile del televisore, mensole con libri, nicchie chiuse, ecc. Tutti questi elementi generano discontinuità, che si può sistemare realizzando una struttura a tutta parete in cartongesso che li inglobi.
Come potete vedere nelle immagini, questa soluzione è molto più uniforme, e permette anche di sfruttare appieno tutto lo spazio a disposizione.
Il vantaggio di costruire queste strutture è il costo contenuto. Il cartongesso, infatti, è un materiale piuttosto economico e consente di realizzarle a costi inferiori rispetto al legno.
Caratteristiche principali a cui ispirarsi
Vediamo quali sono le caratteristiche principali a cui ispirarsi per ideare una libreria in cartongesso.
– Simmetriche o asimmetriche
Potete scegliere se avere una che sia simmetrica secondo un asse verticale. Queste librerie appaiono più composte, equilibrate e in qualche modo più classiche. Viceversa quelle asimmetriche risultano più dinamiche.
– Regolari o irregolari
Altro elemento da valutare sono i riquadri e le nicchie. Questi possono essere tutti uguali e quindi regolari, come ad esempio tutti vani quadrati o rettangolari; oppure possono essere di diverse forme e dimensioni, rendendo la libreria più scomposta.
– A terra o sospese
Se preferite una struttura che arrivi fino a terra, potete scegliere se avere i ripiani a tutta altezza, oppure se prevedere un basamento che abbia sportelli chiusi.
È anche possibile realizzare una libreria sospesa, staccata qualche decina di centimetri dal pavimento. Oppure può essere collocata nella parte superiore della parete a cui è addossato il divano.
Altre particolarità delle librerie in cartongesso
Per rendere ancora più particolare la propria libreria in cartongesso, si può giocare anche con altri elementi: i materiali, i colori e la luce.
È possibile aggiungere al cartongesso un secondo materiale, come il vetro o il legno. Il vetro può essere impiegato per realizzare dei ripiani molto leggeri visivamente, sia per la trasparenza che per lo spessore. Il legno può essere utilizzato come rivestimento delle mensole orizzontali o dell’intera nicchia, oppure come materiale di eventuali ante.
– Colori
Il cartongesso può essere tinteggiato con una normale pittura per pareti. Potete scegliere se colorare completamente la libreria, dipingerne soltanto i riquadri interni. Un’altra possibilità è mantenere la libreria bianca, ma dipingere la parete di fondo.
– Illuminazione
Per rendere ancora più d’effetto le librerie in cartongesso, usate la luce. Le nicchie possono essere illuminate con faretti o con strisce LED. I primi genereranno un fascio di luce conico, mentre le strisce permettono un’illuminazione lineare e uniforme.
Se avete bisogno della progettazione su misura per la vostra libreria in cartongesso, consultate il sito https://zeumadesign.com.
Il 30 settembre prossimo scade il termine per iscriversi al A’ Design Award, uno dei più prestigiosi premi di design. Un’occasione da non perdere: leggi e scopri perchè.
Se sei un creativo, non puoi lasciarti sfuggire l’opportunità di farti conoscere offerta dal prestigioso premio internazionale di design A’ Design Award.
Iscriversi è semplice, basta cliccare su questo link:
I risultati saranno resi noti il primo maggio 2021, e comunicati su tutti i media partner, compreso questo blog.
Cos’è l’A’ Design Award & Competition
Nel caso ti fossi perso il post di presentazione, puoi trovarlo a questo link: Sei un creativo? Partecipa a A’ Design Award 2020-21.
In breve, questo concorso 2020-21 è uno dei più importanti premi internazionali di design. Creato con lo scopo di dare visibilità ai migliori designer e di mettere in evidenza i migliori progetti. Il premio è organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede a Como.
Uno degli aspetti straordinari di questo premio è la possibilità di scegliere fra più di 100 categorie, tra le quali Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award.
Per consultare la lista delle categorie clicca qui: category listing.
Un trampolino di lancio unico al mondo
Ma vediamo quali sono i vantaggi che potrai avere partecipando al concorso. Innanzitutto, l’ A’ Design Award è un trampolino di lancio unico al mondo, vista la risonanza mediatica dell’evento a livello internazionale. Iscrivendoti, potrai accedere ai seguenti benefits:
consulenza gratuita per ottimizzare la presentazione del tuo progetto
download gratuito delle risorse per presentare in modo ottimale il tuo progetto
certificato di partecipazione
inclusione nel BuySellDesign Network
certificazione che attesta la tua paternità dell’opera che hai presentato
accesso al Design Business Calculator
iscrivendoti, avrai l’opportunità di migliorare le tue capacità di comunicazione e presentazione del tuo lavoro e potrai utilizzare potenti strumenti di PR per promuoverti.
Inoltre, i vincitori dei premi avranno moltissimi vantaggi, tra i quali:
pubblicazione garantita attraverso IDNNN e DXGN Networks a più di 100+ riviste tra cui Design Interviews & DM Design Magazine
preparazione e distribuzione di comunicati stampa attraverso DesignPRWire
pubblicità e visibilità attraverso la comunicazione DesignMedia
La giuria dell’A’ Design Award & Competition
La giuria dell’edizione 2020 – 2021 sarà composta da circa 218 membri, selezionati tra professionisti del design, giornalisti e accademici. La giuria del Good Design Award è multidisciplinare e comprende designer, professori, imprenditori, giornalisti ed editori internazionali con un background ed un’esperienza che garantisce una valutazione equa e autorevole. Per far parte della giuria i membri devono dimostrare di non avere alcun conflitto di interesse, come collaborazioni con aziende partecipanti, così da garantire un giudizio equo. Inoltre, la giuria dovrà seguire una metodologia specifica che l’organizzazione ha perfezionato dopo vari anni di studi.
In questa pagina puoi avere informazioni complete sulla metodologia di valutazione.
Alcuni vincitori delle scorse edizioni
Di seguito alcuni progetti che ho selezionato tra i vincitori dell’edizione 2019-2020 nella categoria A’ Furniture, Decorative Items and Homeware Design:
Thonet, il celebre brand produttore di mobili in legno curvato, lancia il nuovo sito e offre visite virtuali di show-room e location accessibili a tutti.
Thonet non è certo un marchio che ha bisogno di presentazioni. Chi non conosce le iconiche sedute in legno curvato che arredano case e luoghi pubblici in tutto il mondo? Eppure, le nuove regole di distanziazione fisica imposte dall’epidemia di Covid 19 hanno senza dubbio inciso sulle strategie di marketing anche di un gigante del settore come Thonet.
Per questo l’azienda ha deciso di rinnovare il suo sito ufficiale, affidandosi alla creatività dell’agenzia 21TORR, nell’ottica di rendere la fruizione delle varie sezioni più intuitiva e accattivante.
Colori chiari e neutri, immagini curate, una scelta ben calibrata dei font e delle dimensioni del testo, uniti a un menù semplice e intuitivo rendono la visita al nuovo sito di Thonet un’esperienza appagante.
Mappa del nuovo sito
Il sito è diviso in 4 sezioni, una per ogni ambiente: casa, ufficio, luoghi pubblici, eventi.
Ogni sezione è declinata con una serie di suggerimenti, prodotti consigliati e immagini di veri interni cui ispirarsi. L’esperienza di navigazione ricorda un po’ quella che si sperimenta su Pinterest, una successione di immagini accattivanti che conducono ad altre immagini in un gioco senza fine.
Chair 118
S 34 by Mart Stam
Per alcuni prodotti, come la Chair 118, è possibile usufruire di uno strumento di configurazione on line, scegliendo i materiali e i colori e salvando la versione scelta per un successivo ordine personalizzato.
Infine, 21TORR ha realizzato dei veri e propri show-room visitabili virtualmente e accessibili a tutti, compreso il museo.
il museo
Bistot Chair 218
Il nuovo sito Thonet rappresenta uno strumento prezioso per tutti gli utenti, in particolare per architetti, designer e appassionati di design, che possono trovare moltissime ispirazioni.
La storia di Thonet, dai caffè viennesi al mondo intero
Oggi in Europa esistono tre aziende produttrici degli arredi originali Thonet: Thonet GmbH, di cui vi sto parlando in questo articolo, Wiener WTG Design e TON.
Il fondatore di quello che divenne presto un impero è un certo Michael Thonet, un ebanista che decise di mettersi in proprio nel 1819 a Boppard, in Germania. Michael aveva grandi idee, e nel suo atelier Thonet può dedicarsi agli esperimenti di curvatura del legno, che continuerà a perfezionare per tutta la vita.
Ma inizialmente la ditta diventa famosa soprattutto per l’eleganza e l’accuratezza degli arredi realizzati dall’ebanista, e non tanto per quei bizzarri braccioli che teminavano in leziosi riccioli lignei. La fama di Michael Thonet giunse fino in Austria, tanto che il cancelliere Metternich ne sollecitò il trasferimento in quel di Vienna. Qui il nostro ebanista fondò la seconda azienda, la Gebrüder Thonet Vienna, nel 1853.
Qui nacque la Sedia N°1, progettata per il palazzo Schwarzenberg di Vienna, la madre di tutte le sedie Thonet cui seguirono la Sedia N°4, disegnata per il caffè Daum sul Kohlmarkt di Vienna, e la N°14, chiamata anche Vienna Coffee Chair. A questo punto l’azienda, retta dai 5 figli di Michael, possedeva già due fabbriche, una trentina di negozi monomarca sparsi per il mondo e una terza fabbrica prendeva vita a Bystřice pod Hostýnem, in terra ceca, la TON, acronimo di “industria di mobili in legno curvato”.
Il successo di Thonet è certamente da imputare alla tecnica del legno curvato, ma anche alla visione avanguardistica del fondatore e degli eredi, che ha permesso all’azienda di creare icone del design per due secoli. Pensiamo all’incontro con movimenti come la Secessione Viennese o il Bauhaus, e alle collaborazioni con i più affermati designer contemporanei, nel solco sua gloriosa storia.
Un luminoso loft industriale, che si affaccia sulla città di Bristol, è caratterizzato dalla presenza delle famose Crittall Windowse dalla struttura in cemento a vista.
Luminoso, eclettico e originale, questo loft industriale di 260 mq conquista per la sua aria vissuta e accogliente. Progettato dal proprietario, che è un architetto, il loft ospita l’abitazione e lo studio di progettazione. L’edificio, che fa parte di un complesso a schiera costruito nel 1991, è rivestito in mattoni rossi e si sviluppa su tre livelli.
Al piano seminterrato, che si apre su una vasta corte circoscritta da un muro in mattoni, l’architetto ha collocato un open space. Dall’ingresso, cui si accede da una corte interna decorata con piante mediterranee, si entra in un vestibolo che conduce ai locali di servizio e al living.
La luce naturale abbonda, grazie alle vetrate che si aprono sul lato che abbraccia il panorama su Bristol, situata più in basso. Anche il patio interno, coperto da un lucernaio, contribuisce alla luminosità del loft, distribuendo la luce su due piani.
Crittall Windows e cemento come elementi caratterizzanti
Questo loft industriale presenta due elementi caratterizzanti: la presenza delle rinomate Crittall Windows e la struttura in cemento a vista.
Le Crittall Windows sono fabbricate dall’omonima azienda, che iniziò la produzione nel lontano 1849. Realizzate in acciaio e caratterizzate da una straordinaria leggerezza, sono state impiegate in edifici storici importanti, come la National Gallery o il Bauhaus di Dessau.
Il telaio portante in cemento armato è visibile nei pilastri e negli architravi, e crea partizioni spaziali regolari che richiamano i templi classici.
Open space e patio interno, l’essenza del loft industriale
Non c’è loft industriale senza open space e patio interno, anche se questo secondo elemento non è sempre presente.
In questo caso l’ampia zona living gira attorno al patio interno, che fa da perno centrale e nel quale si trova la zona pranzo, caratterizzata da un grande tavolo ovale di legno e da sedie di design diverse per marchio e colore. Una libreria a binario occupa un lato del patio e sale fino al primo piano, mentre un moderno camino aggiunge interesse alla composizione grazie alla canna fumaria in acciaio cromato.
Da un lato si trovano la cucina, con isola centrale e vetrata aperta sul cortiletto d’ingresso, e il soggiorno, che si affaccia sulla corte esterna.
Al piano superiore, posizionato al livello della strada e dove si trova l’accesso principale, hanno trovato posto l’ampia camera da letto con vista su Bristol e un salottino di lettura. La camera da letto ha un accesso diretto alla stanza da bagno, interamente rivestita in marmo bianco e nero, mentre le scale conducono al primo piano, dove si trova lo studio. Il patio illumina entrambe le stanze, mentre le vetrate e la struttura in cemento danno continuità allo spazio.
Images via Planète Déco a homes World
Visita altre bellissime case nella rubrica House Tour.
Essential Home, marchio di design portoghese, presenterà nei prossimi giorni le nuove collezioni disegnate dai prestigiosi studi italiani Studiopepe e Carlo Donati.
Oggi vi sveleremo alcuni dettagli sulla sorprendente collaborazione tra Essential Home, marchio di arredi portoghese, e due prestigiosi studi di design italiani, Studiopepe e Carlo Donati.
Essential Home, di cui potete vedere una realizzazione in questo post, è un marchio specializzato nella realizzazione e commercializzazione di arredi di alta gamma ispirati allo stile degli anni Cinquanta.
Le nuove collezioni saranno lanciate il prossimo 9 settembre, ma nel frattempo vi anticipiamo qualche anteprima e un interessante “dietro le quinte”.
Studiopepe per Essential Home
Fondato nel 2006 da Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto, Studiopepe è uno dei più rinomati studi di design a livello mondiale. Tutti i progetti firmati da Studiopepe hanno un denominatore comune, basato su una visione poetica coniugata ad un design rigoroso. Di recente lo studio è stato premiato con il Best Design Collaboration 2020 dai Créateurs Design Awards 2020 a Parigi, per il progetto Les Arcanistes.
In merito alla collaborazione con Essential Home, le due designer hanno colto un aspetto che ha fornito in seguito le basi del loro progetto:
“Abbiamo notato che ci sono molte affinità tra l’Italia e il Portogallo. Il Made in Italy è indubbiamente rinomato nel mondo per la maestria artigiana, ma qui sul campo abbiamo trovato altrettanta competenza e passione per la lavorazione artigianale del legno, del metallo, del vetro, della ceramica e così via. Questa è stata una piacevole scoperta, che ci ha aiutate a definire il progetto.”
Certo, creare una collezione ispirata ai canoni estetici degli anni Cinquanta deve essere stata una bella sfida per le designer milanesi. Ispirarsi senza copiare oggetti già esistenti e creare qualcosa di nuovo non è certo facile, ma Arianna e Chiara hanno trovato la chiave vincente nell’architettura. Nello specifico, le designer hanno preso spunti dai palazzi d’epoca di Milano e dalle case antiche della città di Porto.
Non ci resta che scoprire la collezione che le due designer hanno progettato, per ora rigorosamente top secret.
Carlo Donati e La Dolce Vita
A proposito di anteprime, della collezione creata dallo Studio Carlo Donati possiamo già anticiparvi alcune immagini esclusive. La collezione si chiama La Dolce Vita e si ispira al movimento moderno dei grandi maestri degli anni ’50 e ’60. Elementi ispirati al lavoro di Gio Ponti, Franco Albini, Ico Parisi, Paolo Buffa, Osvaldo Borsani, forniscono lo spunto per arredi i cui nomi richiamano altre icone italiane legate ai protagonisti della Dolce Vita. Come per esempio il tavolo Alberto, che prende il nome dell’indimenticabile attore Alberto Sordi.
Spiega Donati:
“questa partnership unica con Essential Home è stata una sfida che ho raccolto con entusiasmo, perché mi ha dato l’opportunità di lavorare su uno dei miei stili e stati d’animo preferiti, che è movimento moderno di metà secolo”.
Ne è scaturita una bella collezione di arredi, che mescola elementi iconici italiani con spunti più attuali, grazie a materiali come lamiere forate, ottone e specchi colorati o vetri.
Oltre al tavolo Alberto, la collezione comprende la poltrona Federico, ispirata al grande regista Federico Fellini, mentre alla moglie Giulietta Masina è dedicato il paravento Giulietta, in ottone curvato e tessuto.
La madia Vittorio, dalle sofisticate linee curve, richiama un altro grande protagonista della dolce vita, Vittorio Gassman, mentre per ricordare la sublime Claudia Cardinale il designer ha pensato ad un soffice tappeto di lana, Claudia.
Infine, il lampadario Mina è un omaggio al Palazzo del Lavoro di Torino, progettato da Pier Luigi Nervi e Gio Ponti.
La giusta illuminazione permette di generare ambientazioni molto suggestive; per avere uno spazio esterno accogliente e rilassante occorre studiarla attentamente.In questo articolo vedremo come illuminare il giardino in modo efficace e d’effetto per godere al massimo questa zona verde.
Segnapasso 400 Nano di Platek
L’illuminazione nel giardino è di fondamentale importanza non solo per renderlo più d’impatto, ma anche per renderlo un luogo più sicuro. Infatti un corretto posizionamento delle luci permette di vedere bene quegli elementi potenzialmente pericolosi, come i dislivelli, anche al buio.
Una volta predisposto questo tipo di illuminazione necessaria, si può pensare a valorizzare altri punti secondari del giardino, per ottenere un effetto più scenografico. In questo modo, lo spazio esterno a disposizione consentirà la sicurezza e il comfort giusti per viverlo appieno e in totale relax.
Per avere un giardino confortevole ricordate anche di usare delle luci calde e verificate che siano adatte per essere collocate all’esterno.
L’illuminazione degli elementi principali
Partiamo con le idee per illuminare gli elementi principali presenti nel giardino.
1) Evidenziate percorsi
Rendete ben visibile il sentiero principale che porta dal cancello di accesso all’ingresso della casa e, se presenti, i sentieri secondari che conducono alle varie aree. Utilizzate segnapasso a terra o paletti luminosi.
Segnapasso 1200 Mini Roll Over di PlatekSegnapasso Break di VibiaPaletto luminoso Tomorrow di Simes
2) Illuminate le scale
Altro elemento che necessita di una giusta illuminazione sono le scale. È possibile inserire dei faretti sul muretto verticale che le racchiudono, oppure nascondere una striscia LED sotto la parte sporgente della pedata. Quest’ultima soluzione evidenzierà i singoli gradini facendoli sembrare sospesi.
Segnapasso a parete Team di PlatekIlluminazione con striscia LED (foto di Tor Haddeland)
3) Rendete protagonista la facciata
Anche la parete dove è posizionato l’ingresso alla casa deve essere valorizzata. Può essere illuminata con dei proiettori che emettono luce al di sopra, al di sotto o su entrambi i lati, a volte anche con due fasci asimmetrici. In alternativa, potete incassare dei faretti a terra in modo da illuminarla da basso verso l’alto.
Applique Niko di SovilApplique Oslo 100 di Astro LightingProiettore Over all di Simes
Come illuminare il giardino in modo scenografico
Per sapere come illuminare il giardino mettendo in risalto gli elementi più suggestivi, ecco altre 3 idee.
1) Curate l’illuminazione degli alberi
Un elemento potenzialmente molto scenico sono proprio gli alberi. Un’illuminazione dal basso verso l’alto, mediante faretti o proiettori a terra ai piedi dell’albero, evidenzia la rugosità del tronco e il fogliame, generando particolari chiaroscuri.
Faretto Flat comfort di SimesProiettore Thor di Leds C4
2) Giocate con i riflessi sull’acqua
Se avete un giardino con piscina o con degli specchi d’acqua, è possibile posizionare all’interno della vasca dei corpi illuminanti a immersione. A questi potete aggiungere un sistema di illuminazione esterno, con delle luci a pavimento che ne delimitano il perimetro.
Faretti ad immersione Bright di L&L Luce&Light
3) Inserite arredi luminosi
Solitamente in polietilene, gli arredi luminosi contribuiscono a creare atmosfera. Si trovano in forme sempre più diverse, a volte solamente decorative – come delle grandi lampade da terra o delle sfere – altre con la funzione di vaso, seduta o sgabello.
Lampada senza fili Sfere luminose di Lyxo designPouf da giardino Potter di PanzeriLampada da terra Tulip XL di Myyour
Se avete bisogno di una progettazione illuminotecnica per il vostro giardino, consultate il sito https://zeumadesign.com.