14 Giugno 2025 / / Laura Home Planner

Scegliere la cucina è un passo davvero importante quando si arreda casa: rappresenta una spesa considerevole, che deve durare anni e che cambia il modo in cui vivete la casa ogni giorno. Per questo, prima di sceglierne una è preferibile pensarci bene.

Se pianificate bene, infatti, potete creare una cucina non solo bella, ma anche comoda, accogliente e adatta alle vostre esigenze. Dallo stile dell’abitazione alla funzionalità, vediamo insieme tutti gli elementi da considerare per poter scegliere il modello dei vostri sogni.

come scegliere la cucina perfetta

Definire spazio e stile

Per prima cosa, per scegliere la cucina giusta, dovete capire bene cosa vi serve e come vivete questo ambiente; pensate a quante persone useranno la cucina, a come cucinate di solito e a quanto tempo ci passerete.

Allo stesso tempo, dovrete tener conto dello spazio che avete a disposizione, misurando tutto con precisione, così da capire quale tipo di cucina ci sta meglio. Le soluzioni sono numerose: cucine lineari, ad angolo, a forma di U, o magari con un’isola o una penisola. Simultaneamente al modello, bisogna decidere anche lo stile che volete dare alla vostra cucina.

Anche in questo caso le possibilità sono infinite: industrial, shabby-chic, classica, ecc. Tra le opzioni più gettonate ci sono sicuramente le cucine moderne di design, perfette se vi piacciono forme semplici, materiali innovativi e colori neutri.

Donare personalità con materiali e colori

Dopo aver definito questi aspetti principali, arriva il momento di scegliere i materiali e come devono essere rifiniti. Per il piano di lavoro, potete scegliere tra laminati (resistenti e disponibili in tanti colori), quarzo o gres porcellanato (molto duri e facili da pulire), oppure materiali naturali come il legno o la pietra, che danno un tocco di calore e la rendono unica.

Per le ante dei mobili, ci sono il laminato, il laccato (che può essere lucido o opaco, disponibile in tantissimi colori) e il legno, se preferite uno stile più classico o rustico. Ogni materiale ha i suoi pro e contro per quanto riguarda la durata, la resistenza e la pulizia, quindi prima di prendere una decisione conviene valutare attentamente tutti gli aspetti.

Anche i colori sono importanti: quelli chiari e neutri fanno sembrare la stanza più grande e luminosa, mentre i colori scuri o vivaci possono dare un tocco di carattere, se usati nel modo giusto. Naturalmente, la scelta delle tonalità della cucina deve tener conto anche di quelle già presenti nell’ambiente, così rendere armonico il tutto.

Come organizzare la cucina

Una cucina funziona bene soprattutto se è ben organizzata. Quindi, la scelta degli elettrodomestici è fondamentale: meglio puntare su modelli che consumano poca energia e, se vi piace un look pulito, scegliete quelli da incasso, così da nasconderli all’interno dei mobili. 

Altrettanto importante è la gestione delle cose all’interno dei mobili.

Per rispondere a questa esigenza le soluzioni smart sono infinite, come cassetti che si aprono del tutto, cestelli per gli angoli, pensili con meccanismi speciali e colonne dispensa che vi aiutano a usare ogni spazio (anche quelli più piccoli), tenendo tutto in ordine e a portata di mano.

Infine,è indispensabile scegliere attentamente le luci da utilizzare in questo ambiente.

Bisogna applicare necessariamente una luce generale per tutta la stanza, delle luci più forti sui piani di lavoro e, se volete, qualche luce per mettere in risalto dei dettagli o creare una bella atmosfera.

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10 Giugno 2025 / / Laura Home Planner

Negli ultimi anni, il lavoro da casa è diventato una realtà sempre più diffusa. Creare un home office funzionale e confortevole è fondamentale per mantenere la produttività e il benessere durante le ore lavorative.

La gestione degli spazi gioca un ruolo cruciale: non basta solo avere una scrivania, ma occorre organizzare l’ambiente in modo efficiente e armonioso.

In questo articolo vediamo come progettare diversi spazi per un home office.

home office

La scelta della stanza e la posizione della scrivania

Il primo passo per creare un home office efficace è scegliere la stanza o l’angolo della casa più adatto.

Idealmente, serve un ambiente tranquillo, con poca distrazione e buona illuminazione naturale. Una stanza separata dalla zona living aiuta a mantenere la concentrazione e a separare la vita privata da quella lavorativa.

La posizione della scrivania è importante: deve essere posizionata in modo da sfruttare la luce naturale senza creare riflessi sullo schermo del computer. Se non è possibile avere una finestra nelle vicinanze, è essenziale scegliere un’illuminazione artificiale adeguata, preferibilmente con luce bianca e diffusa.

Organizzare lo spazio: ordine e funzionalità

Un home office funzionale deve essere organizzato per ridurre al minimo il disordine. Gli elementi essenziali sono: una scrivania spaziosa, una sedia ergonomica, scaffali o cassetti per riporre documenti e materiali.

Tenere a portata di mano solo gli oggetti necessari evita distrazioni e migliora la produttività. È consigliabile usare contenitori o organizer per mantenere in ordine penne, fogli e altri accessori. La disposizione degli oggetti deve seguire un criterio logico e pratico, basato sulle attività più frequenti.

La sedia ergonomica e l’importanza del comfort

Il comfort è un aspetto spesso sottovalutato, ma fondamentale per un home office. La scelta di una sedia ergonomica aiuta a prevenire problemi alla schiena e al collo, soprattutto quando si lavora per molte ore consecutive.

Regolare l’altezza della sedia e mantenere una postura corretta favorisce la concentrazione e riduce l’affaticamento. Anche il tavolo deve avere un’altezza adeguata, evitando posizioni scomode che possono causare tensioni muscolari.

Tecnologia e connettività

Un buon home office necessita di una connessione internet stabile e veloce. Questo è indispensabile per lavorare in modo efficiente, soprattutto quando si usano videoconferenze o si inviano file pesanti.

Oltre a computer e monitor, possono essere utili accessori come cuffie con microfono, webcam di buona qualità e una stampante. È importante mantenere aggiornati i dispositivi e fare regolarmente backup dei dati per evitare perdite.

Gestire la luce e il rumore

La gestione della luce è essenziale per evitare affaticamento visivo e mantenere la concentrazione. Oltre alla luce naturale, si possono utilizzare lampade da scrivania con intensità regolabile.

Il rumore può rappresentare un problema in casa, soprattutto se ci sono altri membri della famiglia o vicini rumorosi. L’uso di cuffie isolanti o la creazione di barriere acustiche aiutano a ridurre le distrazioni sonore.

Decorazioni e personalizzazione dello spazio

Un home office deve essere anche uno spazio piacevole da vivere. Inserire qualche elemento decorativo può migliorare l’umore e stimolare la creatività. Piante, quadri o oggetti personali contribuiscono a creare un ambiente accogliente.

Tuttavia, è importante non esagerare per non trasformare l’ufficio in un luogo disordinato o troppo caotico. La semplicità e l’ordine restano priorità per un ambiente lavorativo efficace.

Spazi per la pausa e il movimento

Non bisogna dimenticare di riservare uno spazio per brevi pause durante la giornata. Questo aiuta a ridurre lo stress e a mantenere alta la produttività.

Se possibile, è utile creare un angolo per il movimento o lo stretching, soprattutto quando si lavora molte ore seduti. Anche brevi camminate o esercizi di allungamento favoriscono la circolazione e il benessere generale.

Lavorare con Partita IVA: cosa considerare nello home office

Chi lavora con Partita IVA ha esigenze specifiche nella gestione dello spazio lavorativo. L’home office diventa non solo un luogo di lavoro, ma anche un punto di riferimento per la gestione di attività fiscali e amministrative.

È importante separare chiaramente gli spazi dedicati al lavoro da quelli privati, per evitare confusioni e mantenere ordine anche nei documenti.

Inoltre, chi ha Partita IVA deve organizzare l’archiviazione di fatture, ricevute e documenti fiscali in modo efficiente, per rispettare gli obblighi di legge.

In questo contesto, può essere utile affidarsi a servizi specializzati come Fiscozen. Fiscozen facilita la gestione della Partita IVA, offrendo supporto per la fatturazione elettronica, la dichiarazione dei redditi e altri adempimenti fiscali.

Usare strumenti digitali e servizi dedicati riduce il carico burocratico, lasciando più tempo per concentrarsi sul lavoro.

Consigli finali per un home office funzionale

Per creare un home office efficiente è necessario un progetto che tenga conto delle esigenze personali e lavorative. La pianificazione degli spazi, la scelta degli arredi e la gestione della tecnologia devono essere pensate per facilitare il lavoro quotidiano.

Mantenere ordine e pulizia, garantire comfort e un ambiente silenzioso sono fattori decisivi. Un home office ben organizzato contribuisce a migliorare la concentrazione, la motivazione e, di conseguenza, la qualità del lavoro svolto.

Chi lavora con Partita IVA dovrebbe prestare attenzione anche alla gestione documentale e fiscale, affidandosi a soluzioni come Fiscozen per semplificare queste attività. In questo modo, si può costruire un ambiente domestico che sostiene efficacemente la carriera professionale.

Questo approccio, semplice e pratico, aiuta a creare un home office funzionale, capace di rispondere alle esigenze del lavoro moderno, mantenendo equilibrio e produttività anche lavorando da casa.

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6 Giugno 2025 / / Laura Home Planner

Funzionalità e stile in pochi metri quadri: l’arte di arredare una cucina compatta

Chi ha detto che una cucina piccola non possa avere grande carattere?

Quando lo spazio è limitato, la progettazione diventa creatività allo stato puro, fatta di soluzioni intelligenti, materiali ben scelti e volumi da sfruttare con precisione sartoriale.

In questo articolo parleremo di come trasformare una cucina compatta in un ambiente funzionale, armonioso e perfettamente vivibile, senza rinunciare al design.

Scopriremo che anche pochi metri quadri possono diventare il cuore pulsante della casa, se arredati con coerenza estetica e attenzione ai dettagli. Perché il vero lusso, oggi, è l’equilibrio tra forma e funzione — anche negli spazi più raccolti.

Cucina

Arredare una cucina piccola: quando lo spazio diventa progetto

Una cucina compatta può nascondere un enorme potenziale. Se ben progettata, diventa un laboratorio creativo dove ogni centimetro è pensato per offrire funzionalità, comfort e stile.

In un mondo in cui le abitazioni urbane tendono a ridursi in superficie, riuscire a trasformare una cucina di pochi metri quadri in uno spazio efficiente è una delle sfide più stimolanti per chi si occupa di interior design.

Non si tratta solo di “farci stare tutto”, ma di creare un ambiente equilibrato, ordinato, fluido nei movimenti e armonico nelle proporzioni. In questo senso, l’arredamento intelligente e le soluzioni salvaspazio diventano strumenti essenziali per conciliare estetica e praticità.

Mobili su misura e multifunzionali: forma e funzione in un unico gesto

In una cucina piccola, ogni elemento deve assolvere più di una funzione. Pensili a scomparsa, tavoli a ribalta, cassetti estraibili che diventano piani di lavoro aggiuntivi: tutto concorre a massimizzare la superficie utile senza appesantire l’ambiente. I mobili su misura consentono inoltre di sfruttare al millimetro anche gli angoli più complicati, trasformando nicchie e spazi inutilizzati in risorse preziose.

L’uso sapiente di materiali riflettenti, come vetro, acciaio e superfici laccate, aiuta ad aumentare la percezione dello spazio e della luce. Le ante senza maniglie, i profili sottili e i colori neutri, dal bianco al tortora fino ai grigi polverosi, contribuiscono a rendere la cucina più ariosa e coerente con il resto della casa.

Organizzazione verticale e luce: due alleati insospettabili

Sfruttare l’altezza è una delle regole auree per le cucine compatte. Pensili che arrivano fino al soffitto, mensole leggere, barre attrezzate per utensili e spezie: ogni elemento verticale aiuta a liberare spazio sui piani di lavoro, rendendo l’ambiente più ordinato e visivamente pulito.

Ma non c’è progetto ben riuscito senza una gestione accurata della luce.

L’illuminazione diretta sul piano cottura, i led integrati nei pensili, i faretti sotto gli scaffali e l’uso strategico di specchi o vetri aiutano a moltiplicare la luminosità, rendendo la cucina più accogliente e funzionale anche nelle ore serali. Il risultato è un ambiente che sembra più grande e più aperto, senza interventi strutturali.

Tecnologia compatta: l’evoluzione degli elettrodomestici

Il mercato degli elettrodomestici si è evoluto proprio per rispondere alle esigenze delle case moderne. Frigoriferi da incasso, lavastoviglie slim, forni combinati con microonde: tutto è pensato per ridurre gli ingombri senza compromettere le prestazioni.

Un’innovazione particolarmente significativa, sia per l’efficienza che per l’estetica, è rappresentata dai piani a induzione con cappa integrata. Questi sistemi uniscono in un unico elemento la zona cottura e l’aspirazione, eliminando la necessità di una cappa a parete o a soffitto. Il risultato è una cucina più libera, essenziale, e incredibilmente funzionale — perfetta per gli spazi ridotti.

Vivere bene anche in pochi metri quadri

Arredare una cucina piccola non significa rinunciare al comfort o al design. Al contrario, costringe a ragionare per priorità, a scegliere il meglio, a trovare soluzioni personalizzate che rispecchiano lo stile di vita di chi abita lo spazio. Con attenzione alla qualità, ai dettagli e alle proporzioni, anche la più compatta delle cucine può diventare il cuore pulsante della casa — uno spazio da vivere con piacere, ogni giorno.

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4 Giugno 2025 / / Laura Home Planner

Quando si decide di acquistare un tavolo da pranzo, tra gli aspetti principali da considerare per la sua scelta ci sono: l’altezza e di conseguenza le sue gambe.

Non basta scegliere un tavolo da pranzo per il suo aspetto estetico,

certo è importante,

ma ancor di più lo è la sua altezza, che deve essere non troppo alta e non troppa bassa ,

e la sua stabilità.

Ma come si sceglie l’altezza di un tavolo da pranzo e come devono essere le sue gambe per far si che il tavolo da pranzo risulti stabile e robusto?

Come scegliere l’altezza del tavolo da pranzo e le sue gambe

Non dare mai per scontata l’altezza di un tavolo da pranzo è fondamentale per evitare spiacevoli inconvenienti,

quante volte vi è capitato di sedervi al tavolo da pranzo di un ristorante e non riuscire a stare comodi perché troppo alto o troppo basso rispetto alle sedie?

Frequentemente si da la colpa alla forma e all’altezza delle sedie,

in realtà molto spesso il problema è proprio l’altezza del tavolo da pranzo e di conseguenza del suo basamento.

Ma allora come fare ?

L’altezza standard di un tavolo da pranzo deve variare tra i 72 e i 76 cm ,

questa misura è proporzionata alla maggior parte delle sedie che hanno un’altezza che può andare dai 47 ai 50 cm di seduta,

ciò vuol dire che tra la seduta e il piano del tavolo da pranzo, ci deve essere un’altezza di circa 30 cm.

Gambe del tavolo come sceglierle?

Considerata l’altezza di tavolo e sedie,

fondamentali per rendere comodo il loro legame

l’altro aspetto importante è la stabilità.

Quante volte vi è successo di avere a che fare con un tavolo traballante?

Questo può accadere per due motivi:

  • perché il basamento ha misure sproporzionate rispetto alla dimensione del piano
  • le gambe del tavolo non sono abbastanza robuste.

Il punto è che quando si decide di acquistare un tavolo da pranzo, non si pensa quasi mai a crearlo,

semplicemente si sceglie tra quello che offre il mercato,

e un buon tavolo , con un buon basamento, non sempre è alla portata di tutti.

Spendere poco per un buon tavolo sembra impossibile, dunque per risparmiare qualcosa, ci si arrende alle offerte del momento, che non sempre sono vere offerte.

Allora vi do una dritta.

Se volete acquistare un tavolo da pranzo robusto, e con un’altezza che si adatti alle vostre esigenze (non tutti abbiamo la stessa statura), perché non provate a crearlo?

Per farlo dovrete considerare:

  • la forma che volete dare al tavolo
  • le dimensioni proporzionate rispetto allo spazio n cui verrà posizionato
  • il materiale di cui dovrà essere fatto il piano d’appoggio
  • l’altezza e il materiale delle gambe che formeranno il basamento.

Così facendo, potreste riuscire ad acquistare un tavolo da pranzo fatto apposta per voi, senza rinunciare a estetica, dimensione e stabilità che cercate.

Certo, avere un tavolo già fatto, già visto è comodo,

ma se volete risparmiare qualcosa, perché non provare?

Tavolo da pranzo fai da te, da dove partire?

Per creare il vostro tavolo da pranzo è importante fare una scelta corretta dei materiali che lo comporranno, soprattutto delle sue gambe.

Ad esempio,

avere un piano in legno massello con delle gambe poco robuste , oltre a non dare un buon risultato, vi farà pentire di non aver acquistato un tavolo già fatto,

dunque,

ecco le caratteristiche principali che devono avere le gambe di un tavolo fai da te:

  • Materiali di alta qualità
  • Design versatile
  • Montaggio semplice

Il ferro, è un materiale che ben si adatta ad ogni linea estetica,

dal classico al moderno,

le gambe in ferro sono la scelta perfetta per chi vuole un tavolo bello e robusto,

a tal proposito una base in ferro artigianale per tavoli, può essere conveniente sia dal punto di vista estetico sia da quello economico e pratico.

Nota importate per la scelta delle gambe del tavolo è la dimensione del piano,

ecco quali sono le forme e le dimensioni di cui tener conto:

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17 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

L’arredamento per la casa moderno rappresenta oggi una scelta stilistica capace di coniugare funzionalità e bellezza, dando forma a spazi accoglienti, dinamici e altamente personalizzati. Dai piccoli appartamenti metropolitani alle residenze più ampie, adottare un arredamento casa moderno significa abbracciare un design pulito, ordinato e versatile, in grado di riflettere il proprio stile di vita.

Scegliere l’arredamento per la casa moderno è anche un modo per dare colore, vitalità e comfort alla propria abitazione. Aziende specializzate come Intercasa Arredamenti propongono soluzioni su misura pensate per ogni esigenza, unite a una grande attenzione alla qualità e all’equilibrio tra estetica e funzionalità.

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Arredo casa moderna: linee pulite e funzionalità

L’arredo casa moderna si riconosce per l’equilibrio tra forme essenziali, proporzioni armoniose e praticità quotidiana. Ogni elemento, dai mobili contenitori alle pareti attrezzate, è pensato per ottimizzare gli spazi e adattarsi allo stile di vita contemporaneo.

I materiali protagonisti dell’arredo casa moderna spaziano dal vetro al metallo, dal legno chiaro alle resine, in abbinamento con tessuti naturali e superfici opache. Il risultato è un ambiente ordinato, luminoso e accogliente, in cui ogni scelta d’arredo racconta una visione chiara e coerente dello spazio domestico.

Design casa moderna: estetica e praticità

Il design casa moderna si basa su un principio fondamentale: unire estetica e funzionalità. Il design casa moderna è concepito per soddisfare il bisogno di ambienti flessibili, personalizzabili e capaci di evolversi nel tempo.

Questa filosofia si traduce in soluzioni come cucine open space, mobili sospesi e pareti modulari. La zona notte, in particolare, trova espressione nelle camere da letto stile contemporaneo, progettate per offrire benessere e ordine. Le misure camere da letto, ad esempio, diventano centrali nella progettazione, perché ogni centimetro conta quando si parla di arredo casa moderni e razionalizzazione dello spazio.

Arredamento per interni moderno: valorizzare ogni spazio

L’arredamento per interni moderno mira a esaltare la funzionalità degli spazi, senza mai rinunciare all’eleganza. L’arredamento per interni moderno si adatta sia a case di piccole dimensioni che a spazi più ampi, garantendo soluzioni versatili ed efficaci.

Che si tratti dell’ingresso, della zona giorno o della camera da letto, lo stile moderno punta su soluzioni salvaspazio, arredi modulari e materiali di facile manutenzione. Tutto concorre a costruire un’atmosfera ordinata e rilassante, in linea con le esigenze di una casa arredo moderno.

Colori per camere da letto: armonia e stile

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I colori per camere da letto giocano un ruolo fondamentale nel definire l’atmosfera di una stanza. I colori per camere da letto influenzano il sonno, il relax e la sensazione di benessere.

Toni neutri come grigio, tortora e beige favoriscono la calma, mentre tonalità pastello – dal verde salvia al rosa cipria – donano calore e raffinatezza. I colori camere da letto pareti devono essere scelti in base allo stile, alla luce naturale e alla sensazione che si vuole creare.

Camere da letto colorate: energia e personalità

Le camere da letto colorate sono perfette per chi desidera un ambiente vivace e creativo. Le camere da letto colorate permettono di esprimere al massimo la propria personalità, specialmente nelle camere da letto ragazzi, dove l’uso di tinte decise, contrasti o elementi grafici crea uno spazio giovane e dinamico.

Accenti fluo, murales o carta da parati con motivi geometrici possono trasformare completamente l’ambiente, rendendolo unico e sempre stimolante.

Camere da letto stile contemporaneo: comfort e design

Le camere da letto stile contemporaneo rappresentano il cuore dell’arredamento casa moderno. Le camere da letto stile contemporaneo uniscono comfort e design, creando spazi accoglienti e funzionali.

Caratterizzate da linee nette, finiture opache e palette cromatiche sobrie, queste camere privilegiano l’essenzialità e il benessere. Le testiere geometriche, i comodini sospesi e l’uso sapiente dell’illuminazione valorizzano lo spazio, rendendolo armonico e rilassante.

Camere da letto romantiche: eleganza senza tempo

Le camere da letto romantiche offrono una variante raffinata dello stile moderno. Le camere da letto romantiche si distinguono per l’uso di tessuti morbidi, luci soffuse, dettagli in ferro battuto o accessori floreali.

Pur mantenendo un’impostazione contemporanea, questo stile aggiunge un tocco di poesia e calore, ideale per chi cerca un ambiente che unisca comfort, intimità e fascino classico.

Se vuoi trasformare la tua casa in un luogo che ti rispecchi davvero, punta su un arredamento per la casa moderno: una scelta che coniuga bellezza, funzionalità e libertà di espressione.

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14 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

La scelta tra una doccia e una vasca da bagno dipende da diversi fattori, come lo spazio disponibile, le preferenze personali e le esigenze specifiche della famiglia. Alcuni apprezzano il relax e il comfort di un bagno caldo nella vasca, mentre altri prediligono la praticità e la freschezza di una doccia veloce e tonificante.

doccia laurahomeplanner.com

Perché scegliere la doccia?

  1. Risparmio di Spazio: La doccia occupa generalmente meno spazio rispetto a una vasca, rendendola ideale per bagni di piccole dimensioni o quando si desidera ottimizzare l’area disponibile.
  2. Efficienza Idrica: Le docce consumano meno acqua rispetto ai bagni in vasca, a meno che non siano particolarmente lunghe. Questo si traduce in risparmio economico e in un impatto ambientale ridotto.
  3. Accessibilità: Le docce, specialmente quelle filo pavimento, offrono maggiore accessibilità, risultando perfette per anziani o persone con mobilità ridotta.
  4. Praticità Quotidiana: Ideali per chi ha uno stile di vita frenetico, le docce consentono di lavarsi rapidamente e uscire in pochi minuti.
  5. Design Personalizzato: L’offerta di design è vastissima: porte in vetro, rubinetteria moderna, piatti doccia su misura e colonne multifunzione.
  6. Facilità di Pulizia: Le docce sono più facili da mantenere pulite rispetto alle vasche da bagno, riducendo i tempi di manutenzione.
  7. Effetto Rilassante: Il suono e la sensazione dell’acqua che scorre possono avere un effetto calmante. Le docce moderne offrono opzioni come getti idromassaggio e docce a vapore, perfette per il relax e il benessere.

Tipologie di piatti doccia

Quando si progetta una doccia, il piatto doccia gioca un ruolo cruciale sia in termini funzionali che estetici. Vediamo le principali opzioni disponibili.

1. Piatti Doccia Quadrati

Perfetti per bagni di dimensioni piccole o medie, si adattano facilmente in spazi angolari e garantiscono praticità senza sacrificare il comfort.

2. Piatti Doccia Rettangolari

Sono ideali per bagni spaziosi e offrono maggiore libertà di movimento. Sono spesso scelti per progetti dal design moderno.

3. Piatti Doccia Semicircolari

Questi modelli si inseriscono perfettamente negli angoli del bagno, ottimizzando lo spazio senza rinunciare all’estetica.

4. Piatti in Effetto Pietra

Per un tocco naturale ed elegante, i piatti doccia in effetto pietra creano un ambiente caldo e raffinato. Sono altamente personalizzabili e si adattano a progetti di design esclusivi.

5. Piatti in Ceramica

La ceramica è un materiale classico, resistente e facile da pulire. Disponibile in numerose varianti di colore, si presta sia a stili tradizionali che moderni.

6. Piatti Doccia Colorati

Per chi desidera un tocco di personalità, i piatti doccia colorati sono una soluzione perfetta. Disponibili in diverse tonalità, permettono di creare un bagno unico.

7. Piatti di Grandi Dimensioni

Questi piatti offrono spazi generosi, perfetti per bagni di lusso o per persone con esigenze speciali di mobilità.

8. Piatti Filo Pavimento

I piatti doccia filo pavimento creano una superficie continua con il resto del bagno, garantendo un effetto minimalista ed elegante. Inoltre, migliorano l’accessibilità e facilitano la pulizia.

Box Doccia: Tipologie e design

La scelta del box doccia deve considerare lo spazio disponibile e lo stile personale. Vediamo alcune opzioni comuni.

1. Box Doccia Sopravasca

I box trasformano una vasca tradizionale in una pratica combinazione vasca-doccia. Sono perfetti per chi desidera avere entrambe le opzioni in un bagno dalle dimensioni limitate.

2. Porte e Pareti Doccia

Le porte doccia possono essere:

  • Scorrevoli: Ideali per spazi ristretti.
  • Pieghevoli: Perfette per bagni molto piccoli.
  • A Battente: Offrono una maggiore apertura, ma richiedono spazio frontale.

Le pareti doccia possono essere realizzate in vetro trasparenteopaco o serigrafato, per garantire la massima personalizzazione.

3. Box Doccia Completo

box doccia completi includono piatto doccia, pareti e porta. Sono disponibili in forme quadrate, rettangolari o semicircolari, e possono integrare funzioni aggiuntive come idrogettisoffioni a pioggia o persino sedili integrati.

Riassumendo

La scelta della doccia ideale dipende da spazio disponibilestile personale e necessità specifiche. Valutando attentamente piatti, box e design, puoi creare un bagno che sia funzionale, bello e comodo, migliorando al contempo il comfort della tua casa. Se hai bisogno di una consulenza professionale, affidati a esperti per trasformare il tuo bagno in uno spazio unico e accogliente.

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14 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

Come Homeplanner, ho sempre trovato affascinante lavorare su edifici storici, dalle masserie pugliesi ai casali toscani. Ogni progetto è un viaggio nella storia, un dialogo costante tra passato e presente. La sfida principale? Mantenere intatta l’anima della struttura, migliorandone sicurezza, efficienza e vivibilità. In questo contesto, i sistemi in acciaio e vetro rappresentano una soluzione moderna e versatile, perfetta per interventi di ristrutturazione rispettosi del patrimonio architettonico.

acciaio e vetro laurafomeplanner.com

Preservare l’identità storica senza compromessi

Quando lavoro su una masseria antica o un casale immerso nella campagna, il mio obiettivo principale è conservare l’identità estetica originale, garantendo allo stesso tempo la sicurezza strutturale. Gli edifici storici, spesso compromessi dal tempo, richiedono interventi mirati e rispettosi delle proporzioni architettoniche.

L’acciaio e il vetro offrono una combinazione ideale: l’acciaio garantisce stabilità e resistenza, mentre il vetro permette di preservare la luce naturale e creare un’atmosfera aperta e ariosa. Le linee minimaliste dei profili in acciaio assicurano interventi poco invasivi, che non rubano la scena alle caratteristiche originarie della struttura.

Soluzioni su misura per edifici storici

Ogni progetto è unico. Le masserie con le loro ampie corti interne e i casali con portici ad arco richiedono soluzioni su misura che rispettino geometrie e materiali tradizionali. L’acciaio e il vetro sono incredibilmente versatili (qui alcuni esempi realizzati da Campa Sistemi) e consentono realizzazioni personalizzate come:

  • Chiusura di arcate esterne: le antiche logge possono diventare giardini d’inverno o spazi abitativi protetti, perfetti per tutte le stagioni.
  • Verande e terrazze coperte: aggiungere una struttura in vetro permette di ampliare l’abitazione senza alterare l’estetica originaria.
  • Facciate continue e vetrate panoramiche: per inserire elementi moderni che esaltino le caratteristiche storiche, migliorando anche l’efficienza energetica.

Tecniche di installazione rispettose del contesto

Nella mia esperienza, la chiave per un progetto di successo è l’installazione impeccabileI sistemi in acciaio e vetro possono essere montati con diverse tecniche, a seconda del contesto e delle condizioni strutturali:

  • Incastro discreto: perfetto per mantenere l’aspetto autentico, nascondendo gli elementi di fissaggio.
  • Saldatura specializzata: ideale per contesti che richiedono una tenuta extra e stabilità permanente.

Design e funzionalità in armonia

Integrare elementi in acciaio e vetro in un edificio storico significa migliorare la qualità abitativa senza compromettere il fascino d’altri tempi. La luce naturale diventa protagonista, gli ambienti risultano più ampi e accoglienti, e la casa acquisisce una nuova vita.

In qualità di Homeplanner, consiglio sempre di affiancare queste soluzioni a un accurato studio dei dettaglimateriali localirivestimenti autentici e arredi artigianali possono completare il progetto, restituendo uno spazio che rispetti il passato, ma sia pronto per il futuro.

Con il giusto equilibrio tra rispetto per l’architettura storica e innovazione tecnologica, trasformare una masseria o un casale in un’abitazione moderna e funzionale diventa un’opera d’arte abitabile.

Esempi di applicazione in progetti reali

Nel corso della mia carriera, ho avuto il privilegio di lavorare su diverse masserie pugliesi e casali toscani, dove i sistemi in acciaio e vetro hanno trasformato spazi apparentemente inutilizzabili in aree moderne e vivibili. Corti interne sono diventate sale da pranzo coperte, mentre loggiati abbandonati sono stati riconvertiti in studi luminosi e salotti panoramici.

Queste trasformazioni non solo hanno valorizzato gli edifici storici, ma hanno anche migliorato la loro efficienza energetica, grazie all’uso di vetri termici e profili a taglio termico, che riducono la dispersione di calore e garantiscono il massimo comfort abitativo.

Lavorare su questi edifici è una sfida creativa straordinaria, dove la storia incontra il design contemporaneo. Ogni progetto racconta una storia unica, resa ancora più speciale da interventi sostenibili che rispettano l’ambiente e valorizzano le radici del territorio.

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13 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

Scegliere le sedie giuste per la zona living non è affatto una cosa banale. Anzi, per chi ama l’interior design è quasi un rito: osservare gli spazi, accostare colori e materiali, trovare il giusto equilibrio tra funzionalità ed estetica.

Le sedie non sono solo un oggetto funzionale: sono un elemento chiave del linguaggio della casa, in grado di valorizzare o penalizzare tutto l’ambiente.

In questo articolo ti guiderò passo dopo passo con idee e raccomandazioni concrete, per aiutarti a scegliere le sedie più adatte al tuo living, magari tra quelle più famose e costose, ma senza stress e con un pizzico di ispirazione in più.

sedie living laurahomeplanner.com

1. Parti dalla funzione: a cosa ti servono davvero?

Può sembrare una domanda banale, ma non lo è affatto: quale sarà l’uso principale delle sedie nella tua zona living?

  • Sono sedie da tavolo? Allora devono essere comode, resistenti e facilmente lavabili.
  • Servono come sedute extra accanto al divano? Puoi osare con design più scultorei o decorativi.
  • Le usi ogni giorno o solo in occasioni speciali?

Identificare la funzione principale ti aiuta a restringere il campo e ad evitare acquisti impulsivi o poco adatti.

2. Attenzione alle proporzioni

Uno degli errori più comuni è non considerare bene lo spazio a disposizione. Una sedia può essere bellissima, ma se è troppo ingombrante rischia di rendere tutto l’ambiente caotico.

Prendi bene le misure:

  • Altezza del tavolo (standard: 75 cm)
  • Altezza della seduta (tra 43 e 47 cm in genere)
  • Larghezza minima per ogni sedia: almeno 50 cm, meglio se 60
  • Spazio di movimento tra sedia e muro o altri arredi: almeno 60 cm

Più il living è piccolo, più serve scegliere sedie leggere e visivamente aperte, come quelle con schienale a stecche o trasparenti.

3. Materiali: estetica e praticità

Il materiale delle sedie dice molto sul tuo stile, ma incide anche sulla manutenzione, la durabilità e la praticità.

  • Legno: caldo, accogliente, tradizionale o nordico. Meglio se trattato per resistere alle macchie.
  • Plastica o policarbonato: leggera, colorata, facile da pulire. Ideale per ambienti contemporanei.
  • Metallo: perfetto per ambienti industrial o moderni, attenzione però alla comodità.
  • Tessuto o velluto: elegante e confortevole, ma richiede più manutenzione.
  • Pelle o ecopelle: raffinata, resistente, ma più costosa (specie quella vera).

Il trucco è trovare il compromesso giusto tra bellezza e funzionalità, soprattutto se hai bambini o animali in casa.

4. Coordinare, ma non per forza abbinare

Una delle regole non scritte del design è questa: coordinare sì, ma senza cadere nell’effetto showroom. Le sedie non devono per forza essere identiche tra loro o abbinate al tavolo.

Le combinazioni più attuali prevedono mix tra:

  • Sedie con struttura diversa ma colore simile
  • Stili diversi ma materiali in comune
  • Tutte uguali tranne una o due sedie statement

Il risultato? Un look più vissuto, personale e dinamico.

5. Comfort prima di tutto

Mai sacrificare la comodità per il design. Se le sedie servono per pranzi e cene, o come sedute quotidiane, devono essere davvero comode.

Cosa valutare:

  • Schienale ergonomico: deve sostenere la schiena, non solo essere bello
  • Seduta ampia e morbida: meglio se con imbottitura o cuscino
  • Peso e maneggevolezza: facile da spostare e da pulire sotto

Il miglior test? Sedercisi per almeno 5 minuti prima di comprarla.

6. I colori giusti per valorizzare l’ambiente

Il colore delle sedie può trasformare completamente l’aspetto del tuo living. Ecco alcune dritte per non sbagliare:

  • In ambienti neutri, osa con colori forti o a contrasto
  • In ambienti già pieni di colori, opta per toni chiari o naturali
  • Vuoi un effetto sofisticato? Prova con il total look monocolore
  • Ami lo stile scandinavo? Verde salvia, grigio ghiaccio, bianco opaco sono i tuoi alleati

Un piccolo tocco di colore sulle sedie è spesso sufficiente a dare energia a tutta la stanza.

7. Le tendenze del momento (ma da interpretare con stile)

Le mode cambiano, ma alcune tendenze degli ultimi anni sono davvero interessanti:

  • Sedie in rattan o intrecci naturali: perfette per un living boho o mediterraneo
  • Design vintage rivisitato: anni ’50 e ’70 tornano in versione moderna
  • Sedie imbottite senza braccioli: eleganti e comode, ma poco ingombranti
  • Colori pastello e finiture opache: più calde e discrete

Il consiglio è di ispirarsi alle tendenze, ma sempre adattandole al proprio stile personale.

Conclusione

Scegliere le sedie per la zona living richiede cura, consapevolezza e anche un pizzico di creatività. Non basta trovare qualcosa di bello: deve parlare la stessa lingua della tua casa, integrarsi con armonia e offrire la comodità che cerchi.

Ricorda: le sedie sono oggetti da vivere, non solo da guardare. Siediti, osserva, sperimenta. Gioca con colori, texture e proporzioni finché non trovi il mix che ti rappresenta davvero.

L’articolo Come scegliere le sedie della zona living: idee e raccomandazioni proviene da Laura Home Planner.

8 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

Quando si scelgono nuovi infissi in PVC per la casa o per l’ufficio, una delle prime domande è quella sulla loro durata.

Siamo qui per rispondere e capire quanto durano gli infissi in PVC, partendo da un presupposto: il PVC rappresenta oggi una delle soluzioni più diffuse e apprezzate per chi cerca resistenza, isolamento termico e un ottimo rapporto qualità-prezzo.

infissi in pvc laurahomeplanner.com

In questa guida analizziamo nel dettaglio la durata dei serramenti in PVC, i fattori che la influenzano e i segnali che indicano quando è arrivato il momento di sostituirli.

Qual è la durata delle finestre in plastica?

La durata delle finestre in PVC si attesta tra i 30 e i 35 anni, ma la loro vita media può essere superiore se si attua una corretta manutenzione e se i materiali sono di alta qualità.

Queste caratteristiche rendono gli infissi in plastica moderni tra i più longevi nella loro categoria. Per avere un quadro ancora più preciso, però, è utile conoscere da cosa dipende la loro durata e come prolungarla con buone pratiche.

Quali fattori influenzano la durabilità delle finestre in plastica

Sebbene la durata degli infissi in PVC sia mediamente elevata, ci sono alcuni elementi che possono compromettere la loro resistenza nel tempo:

  • Esposizione agli agenti atmosferici: pioggia, vento e raggi UV possono, nel lungo periodo, incidere sulla superficie degli infissi. Tuttavia, i modelli di nuova generazione sono progettati per resistere anche a condizioni climatiche estreme.
  • Sbalzi termici: grazie alla natura isolante del materiale, il PVC tollera bene le variazioni di temperatura, evitando deformazioni.
  • Manutenzione: sebbene minima, una manutenzione periodica (come la pulizia dei profili e della ferramenta) contribuisce a preservare la funzionalità e l’estetica nel tempo.
  • Qualità del prodotto: scegliere finestre in PVC prodotte con materiali certificati e profili evoluti garantisce prestazioni elevate più a lungo.

Per rispondere esattamente alla domanda “Quanto dura una finestra in PVC?”, occorre quindi tenere conto non solo della media statistica, ma anche delle condizioni di utilizzo e cura.

Segnali che indicano che le finestre devono essere sostituite

Dopo molti anni di servizio, anche i migliori infissi in PVC possono mostrare segni di invecchiamento. Ecco alcuni campanelli d’allarme:

  • Presenza di spifferi o cali nell’isolamento termico e acustico;
  • Difficoltà nell’apertura e chiusura delle ante;
  • Ingiallimento evidente dei profili in plastica;
  • Formazione di condensa tra i vetri;
  • Componenti meccanici usurati o malfunzionanti.

In questi casi, valutare la sostituzione degli infissi in PVC diventa una scelta vantaggiosa.

Perché è vantaggioso sostituire le vecchie finestre in plastica con quelle nuove?

Sostituire infissi datati con nuovi serramenti in PVC comporta diversi vantaggi:

  • Maggiore efficienza energetica, con riduzione dei consumi;
  • Isolamento termico e acustico ottimizzato, per un maggiore comfort abitativo;
  • Estetica rinnovata, grazie a design moderni e finiture personalizzabili;
  • Minima manutenzione, rispetto a materiali come il legno;
  • Durata degli infissi in PVC prolungata, con garanzia di prestazioni costanti nel tempo;

Per ottenere questi risultati è fondamentale affidarsi ad aziende specializzate come Domel, che propone infissi in PVC ad alta tecnologia, progettati per durare nel tempo e resistere agli agenti esterni. Grazie all’utilizzo di materiali certificati e lavorazioni all’avanguardia, Domel garantisce la massima durata degli infissi in PVC unita a un’estetica curata e a un servizio di assistenza professionale per clienti e rivenditori.

Riepilogo

Come detto la durata media dei serramenti in PVC si calcola in circa 30-35 anni, ma può prolungarsi se il prodotto è di qualità scelta e ben mantenuto. Quando le finestre cominciamo a dare segno di cedimento, è consigliabile valutare la sostituzione dei vecchi infissi, cercando soluzioni moderne e certificate.

Domel è al tuo fianco per accompagnarti nella scelta di finestre che durano davvero, esteticamente curate e tecnologicamente innovative.

L’articolo Quanto durano gli infissi in PVC e come preservarli nel tempo? proviene da Laura Home Planner.

25 Aprile 2025 / / Laura Home Planner

Quando si decide di ristrutturare casa, ci sono molte decisioni importanti da prendere, ma una delle più cruciali riguarda l’impianto di riscaldamento.

Un sistema di riscaldamento efficiente non solo garantisce comfort durante i mesi freddi, ma contribuisce anche a ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale.

Questo articolo esplorerà l’importanza di scegliere un impianto di riscaldamento efficiente, illustrando i benefici che ne derivano e le situazioni in cui potrebbe essere essenziale fare una scelta informata. In particolare, esamineremo cosa rende un impianto efficiente, come procedere alla sua installazione durante la ristrutturazione, e i possibili errori da evitare.

Se stai considerando un progetto di ristrutturazione per la tua casa, le informazioni che troverai qui potrebbero rivelarsi preziose per assicurarti che la tua decisione porti a una casa più accogliente e sostenibile.

impianto di riscaldamento efficiente laurahomeplanner.com

Cos’è un impianto di riscaldamento efficiente?

Un impianto di riscaldamento efficiente è un sistema che consuma meno energia per fornire la stessa quantità di calore rispetto ai metodi tradizionali.

L’efficienza può essere determinata da vari fattori, tra cui il tipo di combustibile utilizzato, la tecnologia del sistema stesso, e i metodi di distribuzione del calore.

In genere, i moderni sistemi di riscaldamento come le pompe di calore, le caldaie a condensazione o i pannelli radianti sono progettati per massimizzare l’efficienza energetica.

Oltre a ridurre i consumi, un impianto di riscaldamento efficiente può migliorare la qualità dell’aria negli ambienti interni e aumentare il valore dell’immobile. Scegliere un sistema avanzato significa anche contribuire alla diminuzione delle emissioni di carbonio, un aspetto sempre più rilevante nell’attuale contesto di sostenibilità ambientale.

Con l’adozione di tecnologie innovative, le classificazioni energetiche delle case possono migliorare, portando a un risparmio significativo sui costi delle bollette energetiche nel lungo termine.

Componenti chiave di un sistema efficiente

Un impianto di riscaldamento efficiente è composto da vari elementi che lavorano insieme per ottimizzare il consumo energetico. Tra questi, la caldaia gioca un ruolo centrale.

Le caldaie moderne, specialmente quelle a condensazione, sono progettate per recuperare calore dai gas di scarico, migliorando l’efficienza complessiva del sistema.

Le pompe di calore, invece, sono in grado di trasferire calore da un ambiente all’altro utilizzando un minimo di energia.

Anche i sistemi di controllo avanzati, come i termostati intelligenti, contribuiscono all’efficienza. Questi dispositivi regolano automaticamente il riscaldamento in base alle condizioni ambientali e alle abitudini degli occupanti, garantendo un comfort ottimale con il minimo consumo di energia.

Inoltre, i radiatori e i pavimenti radianti ben progettati assicurano una distribuzione uniforme del calore, riducendo la necessità di accendere il sistema per lunghi periodi.

Ogni componente gioca un ruolo nel garantire che il sistema funzioni in modo ottimale, minimizzando allo stesso tempo l’impatto ambientale e i costi operativi.

Come installare un impianto di riscaldamento efficiente

Installare un impianto di riscaldamento efficiente durante una ristrutturazione richiede una pianificazione accurata e potrebbe seguire i seguenti passi:

  • Valutazione iniziale delle esigenze caloriche della casa.
  • Scelta della tecnologia più adatta (caldaie a condensazione, pompe di calore, etc.).
  • Progettazione del sistema di distribuzione del calore (radiatori, pavimenti radianti, etc.).
  • Installazione dei componenti chiave, come caldaie o pompe di calore.
  • Implementazione di sistemi di controllo intelligenti.

Ognuno di questi passaggi sarà approfondito nei paragrafi successivi per offrire una guida chiara e dettagliata su come raggiungere un’installazione efficace.

Scelta della tecnologia adeguata

Scegliere la tecnologia giusta per il proprio impianto di riscaldamento è essenziale per garantire efficienza e comfort.

Le caldaie a condensazione sono tra le soluzioni più popolari per chi cerca un sistema affidabile ed efficiente. Esse utilizzano il calore dei fumi di scarico per riscaldare l’acqua, offrendo quindi un rendimento superiore rispetto alle caldaie tradizionali.

Tuttavia, per alcune situazioni specifiche, le pompe di calore potrebbero essere la scelta migliore, specialmente in zone con inverni non troppo rigidi.

Le pompe di calore sfruttano le differenze di temperatura per trasferire calore e possono essere estremamente efficienti dal punto di vista energetico. Inoltre, l’integrazione di termostati intelligenti e sensori di temperatura avanzati può ottimizzare ulteriormente le prestazioni del sistema, adattandosi dinamicamente alle condizioni ambientali e alle esigenze dell’utente.

Valutare le specificità della propria abitazione e le condizioni climatiche locali è fondamentale per prendere una decisione informata.

Iter burocratico e incentivazioni

Nell’ambito della ristrutturazione di un impianto di riscaldamento, bisogna tener conto degli aspetti burocratici e delle possibili incentivazioni fiscali.

È essenziale verificare con il proprio Comune le normative vigenti in termini di efficienza energetica dell’edificio e ottenere eventuali autorizzazioni necessarie per l’installazione.

In Italia, ci sono diverse misure fiscali tese a favorire l’adozione di impianti di riscaldamento più efficienti, come l’Ecobonus, che permette di recuperare una parte significativa dei costi sostenuti per migliorare l’efficienza energetica domestica. Beneficiarne richiede però la compilazione di documenti specifici e il rispetto di determinate scadenze, spesso con l’assistenza di un tecnico qualificato che possa assicurare che l’intero processo sia conforme alle normative.

Seguire attentamente questo iter può rendere l’investimento iniziale molto più accessibile dal punto di vista economico e incoraggiare l’adozione di soluzioni sostenibili con benefici a lungo termine.

Durante una ristrutturazione, oltre all’efficienza dell’impianto di riscaldamento, è essenziale considerare l’affidabilità del sistema in relazione alle caratteristiche del contesto urbano.

A Novara, ad esempio, è frequente riscontrare cali di pressione e malfunzionamenti nelle caldaie legati all’usura delle linee domestiche nei palazzi più datati: per ridurre consumi inutili e garantire la piena funzionalità dell’impianto conviene rivolgersi ad un pronto intervento caldaie, che offre un supporto rapido anche in fase di ristrutturazione.

Errori comuni da evitare

Durante la ristrutturazione e l’installazione di un impianto di riscaldamento efficiente, ci sono diversi errori comuni che possono compromettere l’efficacia del sistema.

Innanzitutto, è fondamentale evitare di sottodimensionare l’impianto rispetto alle esigenze caloriche della casa. Un sistema troppo piccolo potrebbe non riuscire a riscaldare adeguatamente l’ambiente, mentre uno sovradimensionato consumerebbe energia inutilmente. Un altro errore frequente riguarda la mancata manutenzione dei componenti installati.

Anche i sistemi più efficienti richiedono controlli periodici per funzionare al meglio e prevenire guasti. È importante poi non trascurare l’isolamento termico della casa.

Un buon isolamento riduce la necessità di riscaldamento continuo, ottimizzando le prestazioni del sistema di riscaldamento!

L’articolo Ristrutturare casa: l’importanza di un impianto di riscaldamento efficiente proviene da Laura Home Planner.