17 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Tra le tendenze degli ultimi anni in fatto di piani di lavoro, si trova il top cucina in gres porcellanato,

una tendenza sempre più presente,

non solo per i piani d’appoggio,

ma anche come materiale spesso impiegato per ante e schienale della cucina.

Il top cucina in gres porcellanato

è un materiale ceramico  che si ottiene attraverso l’ impasto di diverse materie prime naturali ,

tra cui argille e sabbia,

è pressato e cotto a temperature molto elevate che lo rendono impermeabile e non poroso.

Top cucina in gres porcellanato: caratteristiche e vantaggi.

Grazie alla sua superficie compatta e non porosa, il top cucina in gres porcellanato può vantarsi di essere un materiale:

  • sicuro

infatti è impermeabile alle sostanze tossiche o irritanti e resistente ad alte temperature e agli shock termici.

  • igienico

adatto a stare a contatto con gli alimenti è impermeabile a batteri, funghi e muffe.

  • facile da pulire e mantenere

basta pulirlo con acqua calda, se serve con aggiunta di un detergente delicato e se si tratta solo di polvere basta un panno asciutto.

  • resistente ai graffi

la superficie compatta, robusta e dura, rendono il top cucina in gres porcellanato resistente a graffi e usura.

  • sostenibile ed ecologico

in quanto si tratta di un materiale duraturo e riciclabile.

Dunque,

sembra un piano perfetto,

ma avrà qualche svantaggio?

In effetti non è un piano adatto alle tasche di tutti,

in quanto ,

promozioni delle aziende di cucine a parte

il top cucina in gres porcellanato, ha un costo sicuramente superiore rispetto ad un top in laminato,

ma questo è ovviamente dovuto alle sue caratteristiche tecniche.

A quale cucina è adatto ?

Intanto c’è un mito da sfatare,

c’è ancora qualcuno che dice di non voler il top per la cucina in gres porcellanato perché ha le venature del marmo,

ma ovviamente non è sempre così.

Il gres porcellanato è un materiale che può avere diverse texture:

  • effetto marmo
  • legno
  • effetto cemento
top cucina in gres porcellanato laurahomeplanner.com
immagine Unsplash

oppure pietra,

o semplicemente può essere monocolore,

per questo motivo,

può essere abbinato a qualsiasi stile,

dunque ad ogni genere di cucina.

e se il top in gres porcellanato è troppo per il nostro budget?

Esistono diversi altri materiali utilizzati per i top delle cucine,

materiali che come il gres porcellanato possono essere usati per il piano di lavoro e ,

in alcuni casi

anche per le ante.

Tra i materiali più conosciuti per i piani di lavoro in cucina ci sono:

Il laminato, il fenix, L’HPL , il quarzo, il marmo e il granito,

la differenza tra questi ed il gres porcellanato sta nelle loro caratteristiche tecniche ed estetiche, nonché nel prezzo.

Il laminato ad esempio,

non è adatto al contatto con il calore della pentola appena tolta dai fornelli, la superficie potrebbe bruciarsi,

ma in compenso

è tra i materiali più utilizzati per i piani di lavoro e gli altri componenti delle cucine perché si può adattare facilmente e può essere lavorato sul posto in caso di necessità,

ha tantissime varianti di colore e di texture,

e se ben sigillato nei punti focali quali la zona del lavello e del piano cottura dove ovviamente è tagliato per l’incasso degli elettrodomestici,

può risultare impermeabile ed idrorepellente.

Il top in HPL ( High-pressure decorative laminate) “laminato decorativo ad alta pressione” invece,

è un pannello costituito da strati di fibre di cellulosa impregnati con resine termo indurenti sottoposti ad un processo ad alta pressione consistente nella applicazione simultanea di calore e pressione,

questo materiale è idrorepellente e termoresistente, facile da pulire e resistente agli impatti.

E poi c’è il quarzo, igienico, idrorepellente, facile da pulire,

nonché

il marmo e il granito,

il primo resistente alle abrasioni e agli urti, ma sensibile agli acidi e alle macchie,

il secondo, il granito,

resistente  ai graffi poco poroso e molto compatto.

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

La creazione di un giardino non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e armonia con l’ambiente circostante. Una progettazione accurata deve tener conto delle proprie esigenze, ma anche delle caratteristiche del territorio e dello spazio a disposizione. Per questo la progettazione di un giardino è un’arte che richiede attenzione, creatività e competenza.

Sebbene il ricorso al fai da te sia sicuramente la soluzione più economica, affidarsi ad esperti in progettazione e design di giardini come ad esempio il team di esterni.net, garantisce risultati più soddisfacenti e duraturi. Gli esperti non solo hanno conoscenze approfondite delle piante e della loro disposizione, ma sono in grado di valutare il terreno, l’esposizione solare e altri fattori ambientali cruciali per la salute e la vitalità del giardino. Inoltre, grazie alla loro esperienza, possono suggerire soluzioni creative e innovative per ottimizzare lo spazio e creare un ambiente verde che si integri armoniosamente con l’architettura circostante.

Scopriamo quali sono i passaggi base per la progettazione di un giardino, dalle considerazioni iniziali sulle esigenze e sul contesto ambientale, fino alla scelta delle piante e degli arredi.

Partire dalle proprie esigenze

Prima di iniziare a progettare un giardino, è cruciale definire gli obiettivi desiderati. Chiediti: “Quali sono i miei scopi? Come voglio utilizzarlo?”. Forse hai in mente di creare un’area dedicata al relax, un luogo accogliente per la famiglia dove poter pranzare all’aperto, un angolo tranquillo per la lettura, o magari uno spazio per svolgere attività sportive e promuovere il benessere personale. Ognuno ha la propria idea di armonia e di come vorrebbe che il giardino rispecchiasse il proprio stile di vita. Una volta identificate le esigenze principali, sarà più semplice valutare il contesto circostante e decidere come organizzare gli spazi in modo coerente e funzionale.

progettazione del giardino laurahomeplanner.com

Rispettare le specie del proprio territorio

Un’altra considerazione preliminare riguarda la scelta delle specie arboree native della propria zona. È essenziale rispettare la biodiversità del luogo in cui si vive e quindi scegliere piante che siano adatte al clima locale: ad esempio, striderebbe progettare un giardino in campagna utilizzando piante non autoctone. Le piante nel giardino devono essere strettamente legate all’ambiente circostante, perché contribuisce all’omogeneità delle forme e alla naturalezza del paesaggio.

Delimitare i confini

I confini della proprietà rappresentano un aspetto cruciale per godere della tranquillità e del piacere che uno spazio ben progettato può offrire. Delimitare il giardino con siepi e alberi richiede una selezione attenta, come accennato in precedenza, in base al contesto e allo stile desiderato. Si possono scegliere essenze sempreverdi, mescolate per colore e fioritura, oppure optare per una sola specie. Il risultato finale può essere un aspetto più naturale e informale, con varie essenze, oppure più formale ed ordinato, con una singola specie dominante.

Definire le zone

Un giardino ben progettato include sempre una zona erbosa, alcune aiuole delineate e un’area pavimentata per il passaggio. La dimensione del prato e della superficie pavimentata varia in base alle esigenze: in contesti rurali e naturali, è consigliabile lasciare spazio alla vegetazione, mentre in ambienti più moderni, una pavimentazione rustica può integrarsi bene con l’ambiente circostante. L’importante è che tutti gli elementi siano realizzati in modo armonico ed equilibrato.

Creare un’area ombreggiata

Ogni giardino deve includere una zona d’ombra, indispensabile per ripararsi dal caldo e dall’umidità durante le giornate estive torride, meglio ancora se posizionata vicino alla zona living per creare continuità con gli spazi interni. Poiché non tutte le piante tollerano bene il caldo e l’esposizione prolungata al sole, è utile creare artificialmente delle zone d’ombra con pergole, tende, ombrelloni o gazebi.

Scegliere i punti focali

Nel design del giardino, i punti focali sono elementi essenziali che catturano l’attenzione e guidano lo sguardo attraverso lo spazio. Oltre a questo, contribuiscono a instaurare un senso di ordine, equilibrio e coesione, conferendo al giardino un’atmosfera più armoniosa e accogliente.

Un punto focale può essere costituito da un elemento naturale, come un albero in fiore in primavera o un arbusto dai colori vivaci in autunno. Tuttavia, può anche essere di natura artificiale, come una statua elegante, una fontana o un pergolato ricoperto di rampicanti. Per esempio, un’opera d’arte in metallo o pietra può diventare un punto focale particolarmente suggestivo, soprattutto se opportunamente illuminata durante le ore serali. Una volta identificato il punto focale, è possibile organizzare gli altri elementi del giardino intorno ad esso, creando un flusso naturale e un design coerente.

Inserire gli arredi

Una volta creata la nostra area relax, è importante arredarla in modo armonioso e coerente con le specie vegetali che abbiamo piantato in precedenza. È fondamentale bilanciare la presenza di arredi artificiali in modo che non contrastino troppo con il design e i colori naturali delle piante. Un tavolino, delle sedie e dei divanetti imbottiti rappresentano una soluzione classica, con varie altezze da valutare in base alle preferenze personali e alla corporatura degli utilizzatori.

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Quando si parla di elettrodomestici, e più nello specifico di piani cottura, la domanda che ricevo più spesso è : “Laura ma, il piano cottura a induzione: come si usa? Pro e contro?,”

Insomma,

nonostante in alcuni paesi il piano cottura ad induzione sia l’unico piano cottura utilizzato,

in Italia

e non solo

il piano cottura ad induzione suscita ancora qualche dubbio,

perché?

Perché come al solito (o perlomeno questo è quello che penso io),

quando si propone qualcosa di nuovo, quando si mette sul mercato qualcosa di innovativo,

e si offre a disposizione qualcosa di moderno,

spesso ci si dimenticata di “Spiegarlo”.

Non sto dicendo che per ogni cosa che si annuncia ci vuole “un corso all’utilizzo”,

ma che perlomeno ci sia un modo consapevole di proporlo.

Ad ogni modo,

premessa a parte,

oggi vi darò qualche dritta per rispondere alla vostra domanda sul piano cottura a induzione: “come si usa?”

per focalizzare i pro e i contro (anche attraverso la mia esperienza personale)

e per cercare di aiutarvi a fare una scelta consapevole in base alle vostre esigenze.

Piano cottura a induzione: come si usa? come si cucina?

piano cottura a induzione : come si usa laurahomeplanner.com
Foto di Olayinka Babalola su Unsplash

Per qualcuno il primo dubbio nello scegliere un piano cottura ad induzione riguarda il modo in cui si usa per cucinare,

per qualcun’ altro invece,

l’esitazione nasce dall’aspetto estetico e dal materiale in cui è fatto il piano cottura a induzione.

Come si cucina con il piano cottura a induzione?

Partirò dalla mia esperienza personale,

anche perché alla fine,

lo scetticismo nel comprare un piano cottura a induzione sta nel fatto che magari non si è mai provato ad utilizzarlo,

pertanto non si ha un confronto con un piano cottura a gas.

Premesso che,

sono una a cui piace cucinare ,

a casa ho un piano cottura a gas 6 fuochi con le griglie in ghisa,

e il materiale di cui è fatto è ceramica lucida bordò,

ovvero,

l’opposto di un piano cottura a induzione.

esperienza personale:

Mi è capitato,

durante le vacanze o durante spostamenti di lavoro,

di usare il piano cottura ad induzione o quello elettrico,

e per quanto riguarda il piano cottura ad induzione, la prima cosa in assoluto in cui si differisce da un piano cottura a gas, è sicuramente il tempo di cottura,

ovvero,

a casa, quando riscaldo il latte con il mio piano cottura a gas, ci metto circa 6 minuti,

con il piano cottura ad induzione invece, il latte va in ebolizione dopo circa 3 minuti,

tant’è che,

al mio primo utilizzo del piano cottura a induzione, il latte si è rovesciato completamente sul piano.

Questa caratteristica è sicuramente il Pro del piano cottura a induzione,

siamo sempre di fretta e abbiamo i tempi talmente limitati a volte, che risparmiare qualche minuto,

soprattutto con i bambini,

non è male.

Ma il latte non è l’unica cosa per cui ho usato il piano cottura a induzione ovviamente,

ho provato a farci le cosce di pollo,

e aimè,

è stato un mezzo disastro,

perché abituata a cuocerle a fuoco lento sul piano cottura a gas,

nonostante io abbia impostato la potenza minima per il piano cottura a induzione,

il risultato è stato pessimo,

condimento quasi bruciato,

cosce di pollo mezze crude,

perciò,

i tempi di cottura vanno decisamente studiati,

ma questo vale per qualsiasi tipo di elettrodomestico.

Ovvio,

se pensate di poter cuocere la polenta o lo stufato sul piano cottura a induzione..

mi spiace deludere le vostre aspettative,

ma sarà decisamente difficile.

Piano cottura a induzione: meglio del gas?

Non c’è un meglio o un peggio,

tutto dipende da diversi apetti:

  • Da quanto e come cuciniamo

Come ho scritto prima,

il piano cottura a induzione non è adatto a cucinare determinati tipi di pietanze,

come la polenta, lo stufato,

insomma, quei piatti che richiedono una cottura lunga, lenta e a volte laboriosa.

  • Dall’aspetto energetico della casa

E’ ovvio che le case di nuova costruzione e quelle che sono state ristrutturate negli ultimi anni , hanno di sicuro una classe energetica superiore rispetto a quelle datate,

perciò il consumo di energia elettrica è ben diverso.

  • Dallo stile e dal design della casa

Una cucina moderna si presta molto bene ad accogliere un piano cottura a induzione, decisamente meglio di una country .

ma a parte questi aspetti,

quello principale è ” il piano cottura a induzione come si usa?”

Perché il piano cottura a induzione è in vetro,

e questo per qualcuno è un limite,

perché il vetro si può graffiare e perché può capitare che resti alonato,

insomma,

coniugare estetica e cottura a volte può sembrare difficile.

Come si usa, quali pentole servono e quanto consuma?

Se vi state chiedendo il piano cottura a induzione come si usa , quali pentole servono e quanto consuma, siete sicuramente tra quelli che, abituati al piano cottura a gas, hanno bisogno di capire in che direzione andare per il nuovo acquisto del piano cottura.

Intanto le pentole che servono per il piano cottura a induzione sono quelle con il fondo in ferro, in acciaio inox e in ghisa,

e comunque,

quando si acquistano delle pentole nuove,

per verificare che siano adatte al piano cottura ad induzione basta cercare questo simbolo

piano cottura a induzione : come si usa laurahomeplanner.com

Inoltre,

sappiate che non è vero che per il piano cottura a induzione si devono usare solto pentole rotonde,

perché ,

a seconda del tipo di piano cottura a induzione e della sua dimensione,

esistono dei modelli che permettono di utilizzare pentole rettangolari, quadrate o ovali come le pirofile.

Se vi state chiedendo quanto consuma,

vi consiglio di leggere l’articolo che vi lascio qui,

perché vi spiego la differenza tra consumo e assorbimento del piano cottura a induzione.

Infine,

se vi state chiedendo io cosa vi consiglio,

la mia risposta è dipende,

per questo , potete contattarmi qui.

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Oggi affrontiamo un tema spesso sottovalutato ma di fondamentale importanza per l’armonia estetica della nostra villetta: la scelta del cancello. Questo elemento, oltre a svolgere una funzione pratica di sicurezza e privacy, è il primo biglietto da visita della nostra casa, capace di trasmettere all’istante il tono che caratterizza il nostro stile.

L’importanza di un cancello piacevole e sicuro

Un cancello non è solo un semplice accesso. Pensateci: quando qualcuno visita per la prima volta la vostra casa, il cancello è il primo dettaglio che colpisce l’occhio, prima ancora del giardino o della facciata. È il primo messaggio che lanciamo sul nostro gusto e sulla nostra attenzione ai dettagli. Un cancello ben progettato e in armonia con lo stile della villa può aumentare notevolmente il suo appeal visivo, aggiungendo un tocco di classe e di eleganza che non passa inosservato.

Ma la funzione di un cancello va oltre l’estetica. Esso svolge un ruolo cruciale nella sicurezza, proteggendo la nostra casa da accessi indesiderati, e nella privacy, schermando lo sguardo curioso dei passanti.

Un buon cancello deve quindi bilanciare sapientemente design e funzionalità, diventando un elemento di connessione tra lo spazio interno e quello esterno.

3 design di un cancello per villetta

Ora che abbiamo compreso l’importanza di un cancello nell’ambito della nostra abitazione, è il momento di addentrarci nel cuore dell’argomento: i design che meglio incarnano l’eleganza e la funzionalità per una villa.

Ecco quindi una selezione dei 3 migliori design di cancelli per villette eleganti che possono fare al caso vostro.

Cancello moderno o minimalista

Per le ville dal design contemporaneo, un cancello minimalista è la scelta ideale. Linee pulite, geometrie semplici e l’uso di materiali moderni come l’acciaio inox o il PVC, possono creare un effetto visivo di grande impatto, sottolineando la modernità della struttura abitativa. Questi cancelli spesso giocano con la trasparenza e la luce, offrendo un senso di apertura pur garantendo sicurezza e privacy.

I cancelli in PVC si distinguono per la loro incredibile resistenza agli agenti atmosferici e la facilità di manutenzione. Questo materiale, leggero ma robusto, offre un’ottima durabilità nel tempo senza necessità di verniciature periodiche o trattamenti specifici contro la ruggine o il degrado. Sono anche la scelta più sensata per le villette in zone di mare, dove la salsedine tende a rovinare gli altri materiali.

Cancello classico in ferro battuto

Questo design senza tempo è l’emblema dell’eleganza. Il ferro battuto, con le sue linee sinuose e i dettagli ornamentali, si adatta perfettamente alle ville in stile classico o neoclassico, conferendo un tocco di raffinatezza. Ogni cancello può essere personalizzato con motivi floreali, stemmi o elementi geometrici, rendendolo un vero e proprio pezzo d’arte che accoglie i visitatori con stile.

cancello per villetta elegante laurahomeplanner.com

Il ferro battuto non è adatto per le ville al mare, perché potrebbe richiedere eccessiva manutenzione. Ma è invece super consigliato per villette in campagna o di città.

Cancello eclettico con elementi personalizzati

Per chi desidera un cancello veramente unico, la personalizzazione è la chiave. Elementi ispirati alla natura, alla storia locale, o persino aspetti ludici e artistici, possono essere incorporati nel design, creando un ingresso che riflette pienamente la personalità e i gusti dei proprietari.

Questa opzione richiede una progettazione attenta e una realizzazione artigianale, ma il risultato finale è un‘opera d’arte a tutti gli effetti. Facciamo un esempio:

Immaginiamo un cancello progettato per una villa immersa in un ambiente campestre. Il cancello è realizzato in una combinazione di ferro battuto e inserti in vetro colorato. La struttura principale del cancello presenta delicate sagome di alberi, fiori, farfalle e uccelli, creando un intreccio artistico che sembra danzare al ritmo della natura. Ogni elemento è curato nei minimi dettagli, dalle foglie accuratamente forgiate ai petali di fiori che sembrano quasi reali al tatto.

Incredibile come si può giocare con i vari materiali per ottenere effetti completamente diversi l’uno dall’altro, non credi?

Spero che in questo articolo di averti dato un po’ di ispirazione per rivoluzionare l’aspetto della tua villetta elegante. A volte basta poco per creare qualcosa di utile e raffinato allo stesso tempo!

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Vivere in spazi ridotti è una situazione sempre più attuale, e arredare spazi piccoli con open space lo è ancora di più.

A volte per qualcuno vivere in un bilocale da 50 mq o poco più, può essere davvero una sofferenza,

soprattutto per chi magari è abituato a vivere in una casa grande in cui gli spazi proprio non mancano,

qualcun’ altro invece esulta al pensiero di vivere in spazi piccoli , vuoi per mancanza di tempo da dedicare alla casa, per la necessità di avere costi più contenuti,

insomma per mille motivi.

Ad ogni modo,

qualunque siano le ragioni ,

per vivere con tutti i comfort in locali ridotti e arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno è necessario innanzitutto mettere in chiaro quali sono le proprie esigenze,

quelle di cui proprio non si riesce a fare a meno.

Come arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno ? i trucchi per non sbagliare

La prima cosa da fare , quando bisogna arredare spazi piccoli open space cucina e soggiono,

oltre ovviamente a verificare le misure,

è necessario :

  • esaminare la posizione di finestre, porte finestre, porte e aperture varie,
  • osservare l’esposizione dell’ambiente rispetto alla luce,
  • accertarsi della presenza di punti luce,
  • controllare la disposizione degli attacchi , delle prese e dei vari impianti.

fatto questo, si può procedere con il progetto.

Dunque,

cosa serve (eccezioni a parte) in una cucina?

  • il piano cottura
  • un lavandino
  • il frigorifero
  • un posto dove riporre le pentole, le stoviglie e il cibo

tutte cose di cui non si può fare a meno,

inoltre,

possibilmente,

un piano su cui mangiare,

ma nel caso di open space cucina e soggiorno, le opzioni per un posto in cui sedersi a mangiare sono diverse.

E in soggiorno invece? cosa serve?

se lo chiediamo a donne e uomini sfegatati di calcio e sport vari la risposta sarà la tv,

ma non è quello che intendevo,

in soggiorno non può mancare un piccolo spazio dedicato al relax,

sia esso un divano piccolo, delle poltrone, dei pouff,

insomma in soggiorno ci vorrebbe un minimo di comfort zone.

Perciò,

quali sono i trucchi per arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno e non sbagliare?

Sfruttare l’altezza “quando si può”

E già,

perché,

se oltre al fatto di arredare spazi piccoli open space , manca anche l’altezza, allora “sfruttarla” non è un consiglio di cui tener conto.

Se invece l’altezza c’è,

servirsene,

è uno dei modi migliori per ottimizzare lo spazio e aggiungerlo dove manca,

in che modo?

  • con pensili tutta altezza e doppi pensili
arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com
  • con colonne dispensa alte
arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

Come progetto la cucina?

Per arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno, la disposizione della cucina è fondamentale,

va sfruttata nel migliore dei modi ,

per questo motivo serve un buon progetto.

Prima di tutto bisogna organizzare e definire le zone,

soprattutto se in casa non si è da soli.

Una cucina ben organizzata è la soluzione migliore per arredare spazi piccoli open space,

non è obbligatorio dividerla in maniera definitiva dal soggiorno ,

una cucina con una piccola penisola o un’isola può essere la scelta per delimitare lo spazio in cui cucinare e pranzare , da quello destinato al relax.

arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

Ovvio,

se lo spazio lo consente.

In alternativa,

se gli spazi da arredare sono davvero piccoli e isola e penisola proprio no ci entrano,

per separare cucina e soggiorno open space,

si può posizionare alle spalle della cucina il divano,

arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

oppure,

lo spazio può essere fissato con delle librerie

Arredare spazi piccoli : open space ?basta usare i mobili trasformabili

Per arredare spazi piccoli, possono essere d’aiuto i mobili ed i complementi trasformabili.

Nel caso di open space cucina e soggiorno ad esempio,

quando lo spazio è talmente risicato che neanche un piccolo tavolo ci sta,

si può optare per una tavolo console

un tavolo a muro pieghevole

oppure un tavolo estraibile.

Lo stesso vale per le sedie,

se gli spazi sono piccoli , si possono acquistare quelle pieghevoli.

Una volta definita la composizione delle cucina, bisogna pensare al soggiorno.

Naturalmente per ogni casa ci vuole un progetto personalizzato,

ad ogni modo:

  • appendere la tv alla parete

questo permette di non avere ingombri a terra

  • scegliere un divano piccolo ma trasformabile
immagine samoa divani

okay,

magari ci sta un due posti, ma la seduta estraibile lo farà diventare un divano con penisola,

perfetto per sdraiarsi a leggere un libro o guardare un film in totale relax.

Infine,

se avete bisogno di una mano , mi trovate qui.

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Ci sono diversi modi per rendere unica una parete vuota, uno tra questi è decorarla con degli specchi da parete particolari.

Con cornici particolari ,

forme strane , e colori per ogni stile,

esistono tantissimi modelli di specchi da parete particolari,

l’importante è saper scegliere quelli giusti,

per non far diventare la parete un pugno in un occhio della stanza.

specchi da parete particolari : come sceglierli?

Prima di tutto bisogna vedere quanto spazio si ha a disposizione,

quanto è grande la parete vuota,

ma soprattutto in quale ambiente si trova,

se in ingresso, in camera, in soggiorno e così via..

Gli specchi si sa,

oltre ad arredare una parete ,

hanno la capacità di ampliare lo spazio,

specchi da parete particolari per ingresso :

Se l’ingresso è stretto ad esempio,

aggiungere degli specchi alle pareti , lo renderanno visivamente più largo,

mentre se il corridoio è corto,

scegliere uno specchio da terra da posizionare sulla parete lo renderà più lungo,

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

se invece l’ingresso è un po’ anonimo,

gli specchi da design sono perfetti per creare un’entrata dall’ effetto wow.

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

specchi in camera: dove li metto?

Dipende,

Anche qui dalle dimensioni della stanza,

da come è arredata,

E dal suo stile,

certo è che uno specchio in camera fa sempre comodo,

Non solo per ampliare lo spazio nel caso di una camera da letto piccola,

ma anche perché ci aiuta a guardare il nostro outfit,

a me ad esempio , che sono un’ eterna frettolosa nel vestirmi,

serve per evitare di mettere le calze spiate..anche se per fortuna è una moda.

Calzini spaiati a parte,

ecco delle immagine per avere qualche idea per posizionare gli specchi della camera:

specchi in soggiorno:

Per qualcuno gli specchi nella sala da pranzo fanno un po’ retrò,

altri li adorano,

mentre qualcun’altro proprio non li sopporta.

Solitamente,

se nel soggiorno c’è una madia bassa ,

gli specchi possono fare da decoro alla parete a cui è appoggiata,

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

Stessa cosa se nel soggiorno il divano è appoggiato ad un muro,

la parete superiore si può abbellire con specchi da parete particolari.

specchi da parete particolari in bagno

Per rendere unica la stanza da bagno,

si possono aggiungere specchi particolari alle pareti.

Rotondi

quadrati e rettangolari

dalle forme particolari

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

Qualche dritta:

  • posizionare uno specchio in prossimità di una finestra fa riflettere la luce che filtra dall’ esterno ..

Perciò perfetto per una stanza piccola , la fa sembrare più luminosa e più grande

  • gli specchi sono utili in ambienti piccoli,

posizionarli a soffitto oltre ad essere una scelta di grande effetto , da una visione più ampia della stanza

  • evitare di mettere uno specchio di fronte al letto,

Disturba il sonno e si pensa attraggano energia negativa.

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23 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Ogni ambiente, che sia una casa o un ufficio, ha una sua precipua utilità e per renderlo il più accogliente possibile non si può non pensare a un arredamento ad hoc, per fare in modo che rispetti la propria identità o abbracci la propria filosofia professionale o aziendale. 

Una casa o un esercizio commerciale non possono fare a meno di dare il benvenuto agli ospiti con un tappeto posto davanti l’uscio della porta.

Più nello specifico si parla dello zerbino asciugapasso, un accessorio realizzato in materiali antiscivolo e in grado di assorbire l’acqua e trattenere la polvere

Si pensi che senza questo particolare tappetino, chiunque entri in uno stabile vi porterebbe la sporcizia o l’acqua trattenute sotto la suola delle scarpe, rendendo in parte vani gli sforzi del padrone di casa di tenere tutto pulito e in ordine. Per questo l’asciugapasso è prima di tutto un accessorio di grande utilità, senza dimenticare che è anche un biglietto da visita, dal momento che è possibile personalizzarlo con il logo della propria attività o semplicemente con un disegno o una frase simpatica di benvenuto.

Ma scopriamo qualcosa di più sull’asciugapasso personalizzato e la sua eccezionale utilità nei periodi di grandi piogge

Tipologie e caratteristiche degli zerbini asciugapasso

Come detto in precedenza,

lo zerbino asciugapasso assolve alla preziosa funzione di assorbire l’acqua portata dall’ambiente esterno mediante le proprie scarpe, che trattengono di tutto quando si è fuori e si cammina su asfalto e marciapiedi.

Sul mercato esistono due principali tipologie dei summenzionati tappetini: vi sono quelli domestici e quelli professionali, che come suggerisce il nome sono particolarmente adatti nei luoghi di lavoro. 

I primi sono generalmente realizzati in polipropilene e PVC, materiali che si prestano a una semplice manutenzione: per la loro pulizia è preferibile l’utilizzo di un’aspirapolvere o di un’idropulitrice. Per la delicatezza della loro consistenza e fattura, infatti, non si prestano ai lavaggi in lavatrice.

Gli omologhi pensati per gli ambienti professionali, invece, sono solitamente realizzati in materiali più resistenti, come la poliammide per la superficie e la gomma di nitrile per il fondo che aderisce al pavimento.

Questa tipologia di zerbini si distingue per avere una buona resistenza agli sbalzi termici, si infiammano molto difficilmente e trattengono fino a 4 litri di acqua per metro quadrato. A differenza dei precedenti, questi si possono lavare in lavatrice a una temperatura di 60° gradi, sufficienti per un’efficace igienizzazione. 

Possibilità di personalizzare il proprio zerbino asciugapasso

Zerbino asciugapasso laura home planner

Come abbiamo accennato in apertura, l’asciugapasso è un accessorio della casa o dell’ufficio di grande utilità, per la sua prerogativa di fungere da oggetto di pulizia. Ma non è tutto.

Infatti come ogni tappeto che si rispetti, anche questa tipologia di zerbino dall’alto potere assorbente assolve a una funzione di rappresentanza per il luogo in cui viene destinato. 

Rivolgendosi alle ditte specializzate in realizzazione di zerbini, infatti, è possibile richiedere un tappetino asciugapasso che rispetti la propria identità aziendale oppure semplicemente risulti particolarmente gradevole alla vista per chi desidera posizionarlo davanti l’uscio della propria abitazione. 

Le suddette aziende si occupano infatti di trasferire un disegno piuttosto che un logo sulla superficie del tappetino, potendo attingere da una infinita palette di tonalità e sfumature. Tutto questo per rendere il cliente felice e soddisfatto del lavoro svolto, nonché del proprio zerbino asciugapasso realizzato secondo i propri desideri. 

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22 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Spedire pacchi fragili o delicati richiede una cura particolare per garantire che i tuoi beni raggiungano la destinazione in condizioni ottimali. Se stai pianificando di inviare un pacco in Germania contenente oggetti delicati, ecco alcuni consigli pratici per proteggere i tuoi beni durante il trasporto.

Scelta dell’Imballaggio Adeguato

La scelta dell’imballaggio giusto è il primo passo cruciale per proteggere pacchi fragili. Utilizza scatole robuste e di dimensioni adeguate. Assicurati che l’imballaggio sia sufficientemente spesso per resistere agli urti durante il trasporto.

Materiale Ammortizzante

Riempire lo spazio vuoto all’interno della scatola con materiale ammortizzante è essenziale. Usa materiali come bolle d’aria, polistirolo o carta da imballaggio per proteggere gli oggetti fragili dagli impatti. Assicurati di riempire tutti gli spazi vuoti per evitare movimenti indesiderati durante il trasporto.

Avvolgere Singolarmente Gli Oggetti Fragili

Avvolgere singolarmente ogni oggetto fragile con materiale protettivo è un passo importante. Usa carta da imballaggio, pluriball o schiuma per avvolgere ciascun oggetto separatamente, garantendo una protezione aggiuntiva contro urti e sfregamenti.

Segnalare “Fragile” sulla Scatola

Segnalare chiaramente sulla scatola che il contenuto è fragile è una precauzione essenziale. Questa indicazione avvisa i corrieri e gli addetti alla movimentazione del pacco che devono trattare l’invio con particolare attenzione.

Assicurarsi di una Chiusura Sicura

Una chiusura sicura della scatola è fondamentale per evitare aperture accidentali durante il trasporto. Utilizza nastro adesivo robusto per assicurare che la scatola rimanga chiusa in modo sicuro per tutta la durata del viaggio.

Scegliere un Servizio di Spedizione Affidabile

La scelta del servizio di spedizione giusto è altrettanto importante quanto l’imballaggio. Opta per corrieri internazionali affidabili che abbiano esperienza nel gestire pacchi fragili. Alcune aziende offrono servizi specializzati per oggetti delicati.

Registrazione di Numero di Tracciamento

Assicurati di registrare e conservare il numero di tracciamento del tuo pacco. Questo ti consentirà di seguire il percorso del tuo pacco in tempo reale e di essere aggiornato sullo stato della spedizione.

Assicurazione Aggiuntiva

Considera l’opzione di assicurazione aggiuntiva per pacchi contenenti oggetti di valore. Questa copertura aggiuntiva può offrire tranquillità nel caso in cui si verifichino danni durante il trasporto.

Seguire le Raccomandazioni del Corriere

Segui le raccomandazioni specifiche del corriere riguardo alle spedizioni fragili. Alcuni corrieri possono fornire istruzioni dettagliate su come preparare e imballare correttamente oggetti delicati.

Comunicare con il Destinatario

Informa il destinatario del pacco sulla natura fragile del contenuto e fornisce istruzioni su come maneggiare il pacco quando viene ricevuto. Questa comunicazione contribuirà a garantire che il destinatario sia consapevole dell’importanza di trattare il pacco con cura.

Seguendo questi consigli potrai spedire pacchi fragili o delicati in Germania con maggiore sicurezza. La cura nell’imballaggio e la scelta di un servizio di spedizione affidabile sono fondamentali per proteggere la tua merce durante il trasporto internazionale. Trova le migliori offerte di spedizioni internazionali su ecoparcel.eu

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20 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Aumenta il costo del gas e anche dell’ energia , e rinnovare la cucina che cade a pezzi sembra un miraggio, quindi ci si chiede “come spendere poco per arredare casa ” ? Basta seguire i miei 5 trucchi .

come spendere poco per arredare casa: trucco numero uno

Il primo trucco da seguire è quello di farsi aiutare e non fare di testa propria,

se non sapete come spendere poco per arredare casa la prima cosa da fare è questa.

Siete degli appassionati di arredamento?

Seguite tutti i programmi di HeG tv?

Pinterest è vostro alleato?

Sappiate che non basta,

bisogna sapere dove, come e soprattutto cosa comprare,

non basta dire “be tanto vado all’ikea o da tizio e caio “,

così facendo il rischio è solo quello di spendere di più.

Perciò,

regola numero uno affidarsi a qualcuno che sappia darvi qualche dritta, magari evitando tutti quei programmi gratuiti che fanno finta di lavorare per voi a gratis.

Il costo per la consulenza di un interior designer può variare a seconda della richiesta,

ci sono tantissimi interior designer che lo fanno online come me,

quindi basta sceglierne uno.

come spendere poco per arredare casa laura home planner
Foto di Icons8 Team su Unsplash

Trucco numero due:

Okay,

avete trovato chi vi segue ma,

a meno che non abbia la sfera magica o vi conosca benissimo, la seconda cosa da fare è identificare tutte le vostre esigenze,

e spiegare il vostro stile, quello che cercate, quello che vi piace, ma soprattutto quello che vi serve,

io ho clienti che mi tempestano su Whatsapp con immagini di Pinterest…

come spendere poco per arredare casa laura home planner
come spendere poco per arredare casa laura home planner

Se serve fate così,

ma solo all’inizio del progetto per farvi capire,

poi lasciate da parte internet per un po’ altrimenti rischiate di essere abbandonati a metà strada.

Come spendere poco per arredare casa? “Avere un budget “

Quanto volete spendere?

perché alla fine è di questo che si tratta,

volete arredare casa ma avete bisogno di spendere poco,

quindi il terzo trucco è questo: avere un budget.

Nessuno come voi sa quanti soldi avete a disposizione per questo progetto,

non dite come fanno in molti “non lo so”,

“a dire il vero non ci ho pensato “, ” dipende da cosa trovo “,

no,

fissate un budget, questo è tassativo.

quarto trucco: non pretendere ciò che non si può avere.

Mi è capitato due milioni e mezzo di volte.

“Laura ma non possiamo inventarci qualcosa per aggiungere una cassettiera? “

“magari se prendiamo il materasso un po’ meno caro riesco a prendere il letto con il contenitore “,

razionalità è la parola d’ordine.

Avete chi vi segue,

gli avete spiegato qual’ è lo stile che volete

vi siete fissati un budget,

ora siate razionali.

Come spendere poco per arredare casa? Fare la lista:

Non la lista della spesa,

fate questa lista:

  1. esigenze (di cosa ho realmente bisogno)
  2. quale stile? Classico, moderno, industriale..
  3. budget
  4. Tempo

A proposito del tempo,

Se volete spendere poco per arredare casa dovete avere tempo,

tempo da dedicare al progetto, tempo per fare le scelte giuste.

se cercate il mio aiuto..

mi trovate qui

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19 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Ci sono delle differenze sostanziali tra gli uffici di diversi anni fa con quelli che vediamo oggi in determinati spazi? Sì, specialmente se si pensa alla concezione dei nuovi luoghi di lavoro. Nei tempi moderni, infatti, è possibile imbattersi in un ufficio in pieno stile open space in cui ogni dipendente potrà trasformare la propria scrivania con il gusto e l’esigenza che desidera. Un biglietto da visita da presentare ai colleghi o semplicemente uno specchio della propria personalità. Sono più belli quelli di oggi o gli uffici del passato? Ognuno di noi avrà una risposta che lo soddisfa.

La casa per il privato, l’ufficio per il lavoro

Se da una parte è vero che la nostra casa è il luogo per eccellenza per il riposo e in cui passare molto del nostro tempo, dall’altra è altrettanto vero che l’ufficio è il luogo dove passiamo gran parte della giornata. Dal mattino alla sera, ogni giorno per lunghi anni, il luogo di lavoro diventa un tutt’uno con noi, con la nostra personalità e con il nostro modo di essere. In questo si rispecchia anche l’arredo di questo spazio di lavoro. Se ci sono uffici in cui regna uno stile senza particolari segni distintivi, ci sono anche altri luoghi di lavoro che identificano la persona che li vive quotidianamente.

Una scelta tra oggetti che non passeranno inosservati

Un ufficio di lavoro non vuole uno stile preimpostato, molto farà come abbiamo detto il gusto di chi lo frequenta o anche dell’azienda che lo gestisce. Molti dipendenti invece hanno maggiore autonomia e possono “plasmare” questo spazio a seconda del gusto e dello stile, magari anche della moda del momento. Basti pensare a tutte le componenti che riempiono e danno vita a qualsiasi ufficio. Bisognerà scegliere tra poltrone ufficio, sedie, armadi e così via. Di certo non passeranno inosservate tutte quelle soluzioni che vanno al di là degli schemi classici così come quelle un po’ retrò che comunque hanno caratterizzato gli uffici italiano fino a pochi anni fa.

Open Space, la nuova concezione dello spazio di lavoro

Un esempio, prima che nello stile, sta nella composizione dell’ufficio stesso. In passato era impensabile immaginare un ufficio come un open space, oggi invece questa soluzione è sempre più attuata da molte aziende. Qui sarà più difficile arredare secondo uno stile complementare, tuttavia ognuno potrà impostare uno stile specifico e personale sulla propria scrivania, in riferimento all’armadio personale, magari a qualche poltrona lì accanto e così via.

Lo stile italiano, classico negli anni

Prima lo stile italiano degli uffici era più identificabile: classica scrivania, sedie di un certo materiale, poltrone retrò, magari una pianta. Si rischiava però di ottenere un effetto identico in diversi spazi di lavoro. Pensate anche ai vari oggetti e materiali. La classica poltrona poteva far pensare ai livelli più alti di dirigenza, oggi invece ogni dipendente alla propria scrivania può avere una poltrona magari ergonomica, utile per i diversi fastidi della colonna per una giusta postura nelle ore di lavoro.

Sedie per una giusta postura

Oggi è cambiato anche lo stile di lavoro, si passano spesso ore dinanzi al pc in moltissime attività e ne risente la salute del dipendente. Ecco perché sul mercato di riferimento troverete sempre più sedie, poltrone, divani utili a migliorare questa situazione. Oggi molta importanza si dà anche alle sale di aspetto o a quelle di anticamera, magari in attesa di essere ricevuti per un appuntamento. Lo stile dell’azienda o del responsabile di quel determinato ufficio sarà rispecchiato anche in queste stanze, un modo per trasformare l’attesa in una nuova esperienza.

Uno spazio rinnovato nel tempo

Quante volte vi sarà capitato di entrare in un ufficio con queste particolarità? O meglio, quante volte vi sarà capitato di cambiare lo stile del vostro ufficio? Magari trasportati dall’emozione del momento, dalla moda o da esigenze di spazio o fisiche. Sì, perché anche lo spazio recita un ruolo fondamentale. Se fino a pochi anni fa le misure ridotte potevano rappresentare un problema, oggi non è più così. Diverse sono infatti le soluzioni che possono trasformare spazi esigui in opportunità di muove idee, forme, funzionalità. Gli uffici moderni si basano anche su questa possibilità. Se togliamo gli uffici Istituzionali in cui reggono ancora oggi un certo schema e impostazioni, possiamo trovare negli altri spazi di lavoro un insieme di fantasia, personalità e voglia di identificarsi, dalle forme agli oggetti passando per il colore.

Il vostro ufficio è cambiato nel corso degli anni?

E così negli anni tra i tanti stili che si sono alternati ci sono quelli degli uffici che hanno cambiato volto in maniera importante. Lo stile moderno sta caratterizzano gli spazi di lavoro di un numero sempre maggiore di persone che possono “modellare” quel luogo particolare. E voi? Avete uno stile stabilito o negli anni è cambiato qualcosa? Trasformate il luogo di lavoro in un vostro personalissimo biglietto da visita!

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