L’articolo Meccanismi scorrevoli di finestre e persiane: quando la tua casa corre sui binari è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Migliorare la qualità di un’abitazione è possibile, anche perché sono diversi gli aspetti su cui poter intervenire. Tra i principali interventi c’è quello del rinnovo degli infissi di casa, un lavoro del quale spesso ci si occupa quasi esclusivamente in termini energetici. Infissi di qualità riducono gli sprechi e offrono un confort termoacustico fenomenale. La stessa cosa si può dire per quel che riguarda l’installazione delle persiane che hanno l’obiettivo di aumentare ulteriormente il benessere climatico all’interno dell’abitazione e di riparare gli infissi dagli agenti atmosferici, assicurandogli longevità.

Tra tutte le tipologie di serramenti e persiane presenti sul mercato, ce n’è una in particolare che sta riscontrando sempre più successo nelle nostre case ossia: i meccanismi scorrevoli sia semplici con apertura filo muro che quelli a scomparsa.

I vantaggi

Partiamo da una domanda fondamentale: perché dovremmo scegliere degli infissi e delle persiane con un meccanismo scorrevole? Dare una sola risposta sarebbe molto riduttivo, essendo diversi i vantaggi di questo tipo di dispositivi. Scegliere degli infissi e delle persiane scorrevoli, infatti, assicura innanzitutto un minor ingombro, considerando come le ante non si aprono verso l’interno (o l’esterno), ma occupano il medesimo spazio di quando sono chiuse. Questo significa una maggiore potenzialità progettuale e un minor rischio di incidenti domestici quantificati in 3,2 milioni secondo le statistiche Istat del 2019.

Il secondo vantaggio è quello di una maggiore luminosità. Questo è possibile perché si apre tutto il vano degli infissi e delle persiane scorrevoli, dando all’ambiente interno della casa un confort visivo (anche in termini di ricircolo dell’aria) impareggiabile. L’illuminazione naturale è un valore da custodire e i serramenti scorrevoli permettono di farlo in maniera estremamente comoda ed elegante.

I sistemi di apertura e chiusura degli infissi e delle persiane scorrevoli sono estremamente comodi, anche per le strutture di grandi dimensioni. Questo è un elemento da non sottovalutare, considerando che parliamo di dispositivi che vengono utilizzati più volte al giorno.

Infine, ma non meno importante, l’aspetto legato al design, all’eleganza e alla maggiore visibilità donata da infissi di questo tipo. Una porta, una finestra o una persiana scorrevole, infatti, libera lo sguardo e restituisce un orizzonte pulito e libero dagli ostacoli delle ante degli infissi tradizionali. In questo modo si ha una maggiore sensazione di ampiezza degli spazi e la possibilità di godere al meglio, anche con gli infissi chiusi, del panorama circostante.

Come scegliere i migliori infissi e persiane scorrevoli

Arrivati a questo punto è lecito desiderare di avere degli infissi e delle persiane scorrevoli per la propria casa. Ma prima di acquistarli è doveroso conoscerli più da vicino, scoprendo le diverse tipologie e materiali esistenti per poterne apprezzare ancora di più le caratteristiche e fare una scelta vincente.

persiane scorrevoli

Le tipologie e le applicazioni

La principale distinzione tra gli infissi e le persiane scorrevoli è quella relativa al tipo di scorrimento. Possono infatti essere in linea, alzante o traslante. I serramenti scorrevoli in linea sono quelli tradizionali, la prima versione di questa tecnologia, per i quali le ante corrono su dei binari, consentendo l’apertura e la chiusura dell’infisso. Un infisso scorrevole traslante, invece, è quello per cui scorre solamente una delle due ante, riducendo il carico dei carrelli. Questa soluzione è anche migliore di quella tradizionale in termini di isolamento termoacustico. Gli infissi e le persiane alzanti, invece, sono quelle che scorrono quasi come quelle traslanti ma oltre allo scorrimento c’è anche uno “scatto”, un movimento in avanti, che allinea le due ante. Questa soluzione, oltre ad assicurare un isolamento termoacustico ancora migliore, è ideale per gli infissi di grandi dimensioni e perché consente anche aperture parziali, oltre a facilitarne l’apertura e la chiusura.

Queste diverse tipologie trovano poi differenti applicazioni. Una delle più diffuse è quella degli infissi scorrevoli classici esterno muro. In questo caso l’infisso scorre parallelamente al muro, grazie ad appositi binari fissati a esso (o al soffitto), consentendo, tra gli altri, un costo minore di installazione, non necessitando interventi murari complessi e invasivi.

Troviamo poi gli infissi scorrevoli filo muro che rappresentano una soluzione ideale per il design moderno. Infissi di questo tipo, infatti, si mimetizzano con la parete sulla quale scorrono ma senza perdere la loro capacità d’arredo. Ci sono poi i serramenti scorrevoli a scomparsa (interno muro) per le quali, come indica il nome stesso, scompaiono, riducendo l’ingombro, ampliando gli spazi e risultano una soluzione sobria e molto elegante. Leggi questa guida se vuoi farti un’idea sulle persiane scorrevoli in termini di prezzi e modelli.

Infine, ci sono anche i serramenti scorrevoli a libro, ovvero quelli a impacchettamento per cui le ante si sovrappongono tra loro. Sono ideali per le grandi strutture e per la possibilità di realizzare aperture e chiusure parziali, a seconda delle esigenze.

I materiali

L’altro aspetto decisivo nella scelta degli infissi e delle persiane scorrevoli riguarda i materiali con i quali sono realizzati. È possibile trovare infissi in PVC, in legno e in alluminio. Quelli in PVC sono la soluzione migliore in termini di rapporto qualità-prezzo, minor necessità di manutenzione e grande resistenza e capacità di isolamento termico. Gli infissi scorrevoli in legno sono invece quelli che puntano maggiormente sull’eleganza di un materiale inimitabile e sempre estremamente affascinante. L’alluminio, invece, è il materiale indicato in termini di longevità, indeformabilità e resistenza agli agenti atmosferici.

Vota questo post

L’articolo Meccanismi scorrevoli di finestre e persiane: quando la tua casa corre sui binari è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Arredare casa con i colori autunnali: idee e consigli di tendenza è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

I colori autunnali sono così intensi e avvolgenti che è impossibile restare indifferenti di fronte agli alberi che si ravvivano grazie a queste nuance calde e vibranti. Sfumature di rosso, dorato e marrone animano i viali dei parchi e le strade delle città creando così un’atmosfera unica e dal fascino irresistibile. Se volete rendere la vostra casa moderna e accogliente, allora non potete assolutamente fare a meno dei colori autunnali.

L’autunno è una stagione particolare che porta con sé tanti cambiamenti. Arriva subito dopo l’estate, quando ci sentiamo carichi di aspettative, abbiamo tante idee da realizzare e sogni nel cassetto che non vedono l’ora di uscire. È una stagione che precede l’inverno e che di conseguenza porta molto alla riflessione, al prendersi cura di sé ma soprattutto a rallentare, a ragionare sul presente e sul futuro. C’è chi vede l’autunno come un periodo malinconico, e chi invece come un tempo di rinascita. Ciò che però affascina di questa magica stagione è la sua palette cromatica, un mix di colori caldi e avvolgenti che dona calore, serenità e quella sensazione di comfort che nessuna stagiona è in grado di dare. Ecco perché sono tantissime le persone che scelgono di portare i colori autunnali tra gli ambienti di casa.

Perché arredare casa con i colori autunnali

È inutile negarlo, il cambio di stagione ci sprona a trasformare ciò che ci circonda. Sarà il clima fresco e frizzante o il nostro istinto che si prepara ad affrontare il periodo più freddo dell’anno, l’inverno. Qualunque sia la ragione, è il momento perfetto per trarre ispirazione dalla natura. Ricche sfumature cremisi, oro, bordeaux, color zucca e nuance della terra, stiamo parlando dei colori dell’autunno, perfetti per decorare casa.

colori autunnali

Perché i colori autunnali ci rendono così felici? Esiste una spiegazione scientifica basata sull’idea che le persone siano continuamente attratte da colori intensi perché ci fanno sperare che tutto andrà bene, suscitando in noi emozioni positive. Un motivo in più per portare queste tonalità in casa tutto l’anno, non vi pare?

Come arredare casa con i colori autunnali

Possiamo utilizzare i colori autunnali in ogni ambiente della casa, sia nella zona giorno che nella zona notte. Anche se in quest’ultima vengono consigliati principalmente i colori freddi, andremo a ravvivare questi ambienti scegliendo colori neutri o comunque sempre a base calda ma nelle sfumature più morbide. Il risultato saranno camere eleganti e dai colori sofisticati perfettamente ispirate al foliage autunnale. Vediamo insieme come abbinare i colori autunnali in ogni ambiente della casa.

Arredare la camera da letto con i colori autunnali

Possiamo decorare la camera da letto con i colori autunnali ma optando per nuance morbide e dalle sfumature neutre. I colori più indicati per la zona notte saranno i marroni, ma attenzione alle nuance troppo cariche, meglio preferire tonalità come il beige, il color tortora e qualche accenno di dorato, molto leggero, per dare un tocco d’eleganza in più. Per quanto riguarda gli arredi, consigliamo mobili dallo stile vintage e rigorosamente in legno, pratici e dall’estetica accogliente.

Arredare la cameretta con i colori autunnali

Anche la cameretta può essere arredata e ravvivata dall’esclusività dei colori autunnali nella loro versione più delicata. Vi consigliamo di preferire i colori pastello a base calda che andranno a esaltare le linee di mobili e scaffali. In una cameretta sono perfetti arredi dal design morbido e quindi via libera ad armadi compatti e capienti e scrivanie e librerie dall’aspetto minimalista. Il letto invece può avere un design più particolare, date un’occhiata al catalogo di WNM Group per trovare la soluzione perfetta per la camera dei vostri piccoli.

Soggiorno dai colori caldi e intensi

In soggiorno possiamo davvero sbizzarrirci con i colori autunnali perché possiamo combinare sfumature e intensità diverse creando ambienti accoglienti e originali. Una parete arancione, per esempio, è brillante e moderna e accoglie arredi di ogni stile e materiale. Per chi ama le atmosfere calde e avvolgenti consigliamo di abbinare ai colori autunnali materiali naturali, come appunto il legno. Per chi invece vuole creare un contrasto, può giocare con finiture metalliche, molto eleganti e di tendenza soprattutto nei prossimi mesi.

Una cucina accogliente dai colori autunnali

Una cucina funzionale dai colori autunnali diventa subito più accogliente senza perdere quel suo aspetto pratico e funzionale. Colori vibranti e sfumature intense che vanno dal mattone al rosso, dal color avorio al marrone, daranno profondità ma anche esclusività a questo ambiente. Lasciatevi ispirare dalle foglie autunnali per una cucina dallo stile rustico, ma di tendenza che non stanca mai per la sua originalità e attenzione ai più piccoli dettagli, come dei para-schizzi in mattoncini o dei vasetti in terracotta che decorano delle graziose mensole color legno.

Decorare un bagno nei colori autunnali

Quando pensiamo a come decorare un bagno lo immaginiamo sempre nei colori freddi. Di solito scegliamo le gradazioni che vanno dal bianco al blu, come un blu navy o un azzurro mare. Colori di certo classici, perfino rassicuranti, ma sono scelte già viste. In realtà le tonalità della terra possono diventare davvero le soluzioni più adatte anche in questo ambiente e fare la differenza. Dal color bronzo, al verde, ma anche al senape e addirittura l’arancio, le tonalità autunnali conquistano per la base calda e avvolgente che le contraddistingue, rendendo il bagno stiloso e inimitabile.

Qual è il vostro colore autunnale preferito? Lasciatevi tentare dalle sfumature avvolgenti della terra e portate un po’ della magia di questa stagione anche nella vostra casa!

Vota questo post

L’articolo Arredare casa con i colori autunnali: idee e consigli di tendenza è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Ristrutturare casa – tutto quello che occorre sapere è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Sono anni che stai pensando di ristrutturare casa e ora che ti sei finalmente deciso non sai da dove cominciare? È normale che sia così, sono davvero tante le cose di cui occuparsi che non basta decidere di ristrutturare la propria casa per riuscirci e, soprattutto, per evitare errori. La grande mole di aspetti da valutare, infatti, aumenta anche il rischio di errori. Per non sbagliare abbiamo stilato questa sorta di check-list con i passaggi fondamentali per ristrutturare casa e vivere in un’abitazione nuova e a misura dei tuoi sogni.

Cosa devi fare per ristrutturare casa

Quando si inizia a ristrutturare casa, ambizioni ed entusiasmo raggiungono livelli davvero alti e per scongiurare eventuali fallimenti è consigliato procedere con cautela. Come? Iniziando dagli step più importanti che sono:

1-Il progetto

La prima cosa che devi fare è definire il progetto dei lavori di ristrutturazione della tua casa. In base al budget a disposizione e alle tue necessità definisci, anche con l’aiuto di un tecnico esperto, cosa fare e soprattutto come farlo. Non basta dire “voglio ristrutturare il bagno”, ma devi scegliere come farlo, quali interventi eseguire, che tipo di materiali scegliere, gli impianti da utilizzare, eccetera. Il progetto sarà poi la mappa per arrivare all’obiettivo, il programma di lavoro che tutti seguiranno in modo da ottimizzare le varie fasi della ristrutturazione.

2-La pianificazione

Soprattutto se ci sono più interventi di ristrutturazione da fare è bene pianificarne l’ordine. Questo è decisivo per ridurre i tempi ed evitare gli sprechi, gestendo in maniera meticolosa tutte le fasi. La pianificazione prevede anche lo stanziamento dettagliato delle risorse economiche in modo da evitare di ritrovarsi al termine dei lavori con fatture più alte rispetto ai preventivi richiesti.

3-La scelta dell’impresa

Lo step successivo, con il progetto alla mano, è quello di confrontare i vari preventivi delle imprese. La scelta, però, non deve ricadere solo sull’impresa più economica, ma su quella che assicura un lavoro migliore. Come capire qual è? Innanzitutto deve essere disponibile e non importi le sue scelte (tempistiche e tecniche), ma soprattutto deve avere una rete di professionisti in grado di assicurarti tutta la gestione del lavoro. L’ultimo elemento da verificare è che l’azienda sia in regola con i vari obblighi di legge. Sotto quest’ultimo punto di vista si può risparmiare molto, ma i rischi e le conseguenze sono moto alti e non convenienti.

4-Gli aspetti burocratici

Anche in base al tipo di lavoro di ristrutturazione ogni impresa deve presentare le relative comunicazioni agli enti competenti. Inoltre è fondamentale che siano predisposti i documenti sulla sicurezza e che per ogni fase della ristrutturazione sia già presente, prima dell’inizio dei lavori, tutta la documentazione necessaria. Sono tanti, troppi, i casi di ritardi dovuti alle lungaggini burocratiche.

5-Lo svolgimento dei lavori

Questa fase è molto delicata. Sebbene sia l’impresa a svolgere i lavori troppo spesso capita che i problemi sorgano per il committente, il direttore tecnico e il direttore dei lavori “si pestino i piedi a vicenda”. Il rispetto dei ruoli (oltre che delle professionalità di ciascuno) è essenziale per completare al meglio la ristrutturazione della casa.

6-La fine dei lavori

La conclusione dei lavori non è un mero dato cronologico da registrare su un documento, ma un obiettivo verso cui tutti devono puntare. Ed è bene che al termine dei lavori tutto, ma proprio tutto, sia pronto e in regola. Gli impianti devono essere a norma e con le relative certificazioni, la pratica di chiusura dei lavori deve essere pronta per essere inviata al Comune, così come andranno, nel caso i lavori lo richiedano, aggiornate le planimetrie e richiesta una nuova agibilità.

7-Le detrazioni fiscali

L’ultimo step è quello relativo alle detrazioni fiscali che chi ha deciso di ristrutturare casa può richiedere. È importante chiarire che le agevolazioni fiscali sono possibili solamente se gli step precedenti sono stati svolti correttamente, per cui si hanno tutti i documenti e i lavori sono stati svolti nel rispetto della legge. È fondamentale anche valutare quale detrazione applicare, essendo tante le soluzioni attualmente disponibili. Anche in questo caso bisogna poi prestare enorme attenzione alla gestione dei documenti da presentare. Se vuoi maggiori informazioni sulle agevolazioni fiscali puoi informarti direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Quanto costa ristrutturare casa nelle principali città italiane

Da nord a sud i prezzi per ristrutturare casa variano e non poco: a titolo informativo, al nord per ristrutturare una casa di 70mq il costo di ristrutturazione basica si aggira sui 40.000€; al centro 35.000€ (escludendo Roma che per il settore edile risulta essere più costosa di Milano); al sud 28.000€.

Si tratta di prezzi indicativi perché bisogna tenere in considerazione una molteplicità di fattori qui non menzionati.

Milano

Il capoluogo lombardo è probabilmente una delle città italiane più care per ristrutturare casa. Il prestigio della località incide molto sui costi finali, così come tutti gli aspetti tecnici (finiture, materiali, impianti, eccetera). Per ristrutturare casa a Milano senza spendere cifre esorbitanti ti consiglio di informarti e valutare tutti gli aspetti in gioco per fare una scelta oculata e vincente. Ristrutturare casa senza spendere cifre enormi è possibile, soprattutto se hai acquistato casa in una delle zone alle porte di Milano. Con la giusta valutazione e il confronto delle migliori imprese presenti sul territorio troverai la giusta soluzione per ristrutturare la tua casa in maniera economica.

Roma

Anche Roma è una città solitamente cara per i lavori di ristrutturazione, ma anche qui è doveroso, come per Milano, distinguere tra le zone del centro storico e i quartieri più periferici. Le differenze possono essere anche molto importanti ed è bene valutare con attenzione tutti gli elementi, compresi quelli legati ai permessi e all’eventuale occupazione del suolo pubblico dei ponteggi.

Torino

Trattandosi di un capoluogo di regione e di una delle principali città italiane, anche Torino può presentare diverse sorprese in termini di preventivi per la ristrutturazione di una casa. Così come tutte le città dal grande pregio storico e architettonico è indispensabile valutare i permessi da richiedere per completare i lavori nella propria abitazione.

Napoli

Tra le città del sud Italia Napoli è una delle più care, ma con prezzi nettamente inferiori rispetto alle località settentrionali. Anche per ristrutturare casa a Napoli bisogna tenere conto di tanti fattori, dalla zona al tipo di intervento, ma i prezzi al metro quadro sono molto più accessibili.

Palermo

Tra le principali città italiane Palermo è probabilmente una delle meno care per ristrutturare casa. Anche qui ci sono differenze tra il centro del capoluogo siculo e le zone periferiche, ma i prezzi al metro quadro sono molto più bassi rispetto alle altre città.

Bologna

Anche Bologna è una città dove i prezzi per una ristrutturazione sono alti; molto dipende dalla zona, ma i costi al metro quadro per questo tipo di interventi sono in linea con quelli delle altre grandi città del nostro Paese.

Vota questo post

L’articolo Ristrutturare casa – tutto quello che occorre sapere è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Perché chiamare una ditta di traslochi? Ecco qualche buon motivo è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Per chi è in procinto di fare un trasloco vogliamo condividere qualche buon motivo per ingaggiare una ditta specializzata. Molto spesso queste aziende vengono viste come qualcosa di futile e costoso ma la verità è che non è affatto così e puoi verificarlo di persona richiedendo alcuni preventivi online per i traslochi.

Come puoi notare, infatti, i costi sono decisamente ragionevoli e sono decisamente più convenienti rispetto al fai da te che, come vedremo, ti fa sprecare tempo e denaro e può rivelarsi decisamente più costoso.

Perché il tuo tempo è prezioso.

Per prima cosa ragioniamo su quanto valore dai al tuo tempo e immagina che tutto quello che dedicherai al trasloco dovrai necessariamente toglierlo ad altre attività.

Se lavori come dipendente dovrai prendere giorni di permesso mentre se sei un libero professionista dovrai lavorare qualche ora in meno. In entrambi i casi guadagnerai meno e ti stancherai di più.

Ne vale la pena? Dipende dalle tue disponibilità di tempo ma sicuramente, come vedremo, devi mettere in conto la stanchezza derivante dall’affrontare un trasloco da solo.

Perché chiamare una ditta di traslochi

Per proteggerti dall’inesperienza.

Un altro vantaggio da considerare rispetto all’ingaggio di una ditta specializzata in traslochi riguarda il rischio che puoi correre procedendo in modo “amatoriale”. Tale rischio non riguarda solamente la tua incolumità che potresti mettere a repentaglio anche solo smontando in modo improvvisato un lampadario.

Ciò che rischi è anche il danneggiamento dei tuoi beni durante il trasporto o la corretta installazione che solo un esperto è in grado di padroneggiare. Come ben spiegato anche in altri nostri approfondimenti l’arredo e l’ordine di una casa devono sempre riporre la sicurezza al primo posto.

Non c’è danno peggiore al mondo da quello causato dall’inesperienza e dall’improvvisazione, soprattutto perché la fortuna colpisce in modo casuale mentre la preparazione no. Ebbene questa è una delle più grandi differenze che passano tra un trasloco improvvisato ed uno ben pianificato e affidato all’esperto.

Perché è un momento molto stressante.

Infine bisogna pur sempre considerare che il trasloco è un’esperienza molto stressante e a tratti anche traumatica per le persone più sensibili o fragili. Bambini e anziani sono i primi a risentirne perché questo momento della vita è un grande passaggio, ovvero un cambiamento impattante che fa venire meno tutti i quotidiani punti di riferimento e di confort.

Per gli adulti il trasloco si traduce in un forte stress emotivo dovuto alle mille incombenze da gestire e al cambiamento che di certo non è così facile da “digerire”.

Ebbene con l’ingaggio di un professionista ridurrai il tuo carico di lavoro e potrai avere il tempo e le energie per dedicarti a prenderti cura di te, della tua nuova casa, dei tuoi impegni quotidiani e dei tuoi cari.

Perché chiamare una ditta di traslochi

Le ditte di traslochi sono perfettamente equipaggiate per terminare il lavoro in pochissimo tempo mettendo al sicuro i tuoi beni e proteggendoli anche dal minimo urto.

Esistono proprio per venirti incontro in questo duro momento di stanchezza e stress e sanno bene come assistere il cliente anche rispetto alla necessità di supportarlo moralmente.

Vota questo post

L’articolo Perché chiamare una ditta di traslochi? Ecco qualche buon motivo è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Vendere o trovare casa a Milano. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Posta nel cuore dell’Europa, Milano è una delle città italiane dove si vive meglio. Affermazione questa confermata dall’ottavo posto nella classifica che valuta la qualità della vita delle città da Nord a Sud della nostra penisola. Metropoli appetibile non solo per i servizi che offre, Milano è appetibile anche perché è considerata, a giusto titolo, la città delle opportunità; il luogo dove ci si può realizzare lavorativamente e professionalmente. Non a caso ogni anno sono migliaia gli studenti, le famiglie e i lavoratori, che si trasferiscono in questa città mitteleuropea proiettata verso il futuro.

In una città metropolitana come Milano, il mercato immobiliare è sempre molto vario e ricco di opportunità, essendo la città in continua trasformazione. Se volete trovare casa a Milano facilmente è fondamentale che scegliate, tra i tanti operatori del settore attivi in città, l’agenzia immobiliare che fa per voi.

Spiegate bene cosa cercate e quali sono le vostre esigenze, un’agenzia seria farà rapidamente il suo lavoro. Se invece volete vendere la vostra abitazione milanese, l’agenzia, grazie alle figure professionali di architetti e arredatori, prima di mettere in vendita casa vostra, potrebbe mettere appunto degli interventi mirati per aumentarne il valore di vendita.

Evitare le truffe.

Per farsi un’idea di quello che propone il mercato immobiliare meneghino è possibile raccogliere informazioni e consigli in rete nei siti e nei forum specializzati. Però, soprattutto quando si tratta di affittare o acquistare casa, per evitare delle truffe è bene evitare qualsiasi sito sprovvisto di un’agenzia sul territorio. Spesso oltre a non esistere l’agenzia, non esiste neanche la casa!

Vendere o trovare casa a Milano
Photo by Mikita Yo on Unsplash

Consigli su come trovare casa a Milano.

Abitare una nuova casa in una grande città è una scelta di vita importante, ancor di più se si tratta di una metropoli come Milano. Scelta o necessità che sia, nel momento in cui si vuole trovare casa a Milano, per non tramutare quella che potrebbe essere un’esperienza esaltante, in un vero e proprio incubo, è assolutamente importante ponderare ogni aspetto con molta attenzione. C’è da tener conto delle caratteristiche che deve avere la vostra futura abitazione, della zona che preferite, delle condizioni dell’immobile, ma anche il prezzo ovviamente ha la sua importanza.

Il prezzo.

Parliamo di prezzi, prima di tutto. Nelle grandi città metropolitane i prezzi degli affitti e degli immobili sono abbastanza elevati. Escludendo gli attici con piscina nel cuore di Milano, disponibili a cifre di capogiro, se preferite un’abitazione in centro, è possibile optare per delle case ben più modeste.

Attenzione però, per evitare deludenti “splendide abitazioni poco distanti dal centro” è bene controllare l’indirizzo delle abitazioni che catturano la vostra attenzione, sulle mappe per verificare che non si tratti di luoghi poco serviti e, contrariamente a quanto pubblicizzato, distanti dal centro città. Perdere tempo prezioso non piace a nessuno!

Avere le idee chiare.

La giusta scelta dell’appartamento dipende da quanto chiare sono le vostre idee riguardo a cosa cercare.

Tenete presente che un monolocale o un bilocale va bene solo se decidete di andare a viverci da soli. Diffidate dagli “spaziosi monolocali”, il monolocale non è mai spazioso, arredarlo e renderlo confortevole non è cosa semplice!

Un bilocale o meglio un trilocale è sufficiente per una coppia senza figli. Se avete dei figli il trilocale rappresenta la scelta minima.

Come detto prima le case al centro sono quelle più costose, soprattutto se ubicate nelle zone più alla moda della città, tuttavia può essere indispensabile cercarle in questa parte della città per motivi di studio o di lavoro.

Se preferite una casa in una zona della periferia milanese i prezzi saranno più abbordabili di quelle al centro città, ma tenete presente che le zone di Milano più economiche sono spesso poco servite e non raggiunte dal circuito della metropolitana.

Photo by Fabio Mondo on Unsplash

Un appartamento al confine con i comuni dell’hinterland milanese è una scelta molto economica. Gli affitti e le vendite in queste zone hanno prezzi alla portata di tutti. Però, il costo di acquisto/affitto non è la sola voce spesa da tenere in considerazione, occorre ponderare bene il costo delle spese condominiali e quello del riscaldamento. Se poi si tratta di acquistare un appartamento al centro, costruito qualche trentennio addietro, è bene valutare con attenzione i costi per la sua ristrutturazione e adeguamento agli standard abitatiti odierni.

Vota questo post

L’articolo Vendere o trovare casa a Milano. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Arredamento pasticceria: come trovare il proprio stile è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Perché l’arredamento di una pasticceria e lo stile sono fondamentali per definirla? Non si tratta solo di una questione di prodotti, un’attività non è solo ciò che vende, ma soprattutto come si mostra alla propria clientela. Ricorderemo una pasticceria per i suoi gustosissimi e friabili cornetti, certo, ma ci resterà impressa nella mente anche la cura con cui ha disposto le composizioni floreali accanto alle torte color pastello, e altri dettagli che rendono il locale originale e diverso dal solito. Come trovare lo stile perfetto per la propria pasticceria? Ve lo sveliamo nella nostra guida!

Ogni volta che festeggiamo una ricorrenza importante, ci riuniamo per pranzi in famiglia o con gli amici, e una delle pietanze che non manca mai sulle nostre tavole è il dolce. Dai pasticcini classici a quelli più elaborati ricoperti di pezzi di frutta esotica, dalle torte sormontate da confettini colorati fino alle mousse al cioccolato. Ognuno di noi ha una pasticceria di fiducia in cui recarsi ogni volta che ha un evento speciale. Un luogo simbolo, un ritrovo e una certezza specialmente in certe occasioni. Come fa però una pasticceria a diventare un vero e proprio punto di riferimento per chi deve acquistare dolci e leccornie in eventi speciali, e non solo? Non è certo soltanto questione di quello che offre, ma come per ogni attività, molto dipende da come si presenta, e l’arredamento ha un peso che non si dovrebbe mai sottovalutare.

pasticceria
Foto di Meruyert Gonullu da Pexels

Perché definire sin da subito lo stile d’arredo della propria pasticceria

Chi sceglie di aprire una pasticceria deve avere anche uno stile definito per rendere il locale immediatamente riconoscibile e di conseguenza indimenticabile. Lo stile d’arredo di una pasticceria è il proprio modo di presentarsi e mostrarsi alla clientela. Non è solo una questioni di prodotti esposti.

Arredare un locale significa, prima di tutto, definirne il concept ed è importante trovare quello adatto per attirare la giusta clientela. Gli stili d’arredo da scegliere sono davvero tanti e, dopo aver trovato quello che più ci rappresenta, allora possiamo passare agli arredi, le finiture, i tessuti e gli accessori che andranno a caratterizzare la pasticceria.

Sceglieremo uno stile moderno se vogliamo puntare su una pasticceria semplice e dagli arredi minimal ed essenziali. Preferiamo qualcosa di molto originale e che non si trova ovunque? Una pasticceria dallo stile etnico sarà perfetta per noi perché ci permetterà di creare un ambiente unico ed eclettico.

pasticceria
Photo by Olga Serjantu on Unsplash

Arredamento pasticceria: come scegliere quello più adatto

Appurata l’importanza di uno stile d’arredo ben definito, come facciamo a scegliere l’arredamento pasticceria che più rappresenta il nostro locale? Come dicevamo, partendo dallo stile, andremo a definire mobili, accessori, colori e finiture della pasticceria. Uno stile moderno prevede un arredo molto semplice e tonalità di colore chiare che andranno a dare luminosità al locale anche se non è molto grande e spazioso.

Se scegliamo lo stile industrial per arredare la nostra pasticceria ci confronteremo con arredi dalle linee retrò e dai colori pieni, pescando pezzi iconici da mercatini o fiere dell’usato. La nostra idea di pasticceria è quella di ricreare un ambiente dalle atmosfere romantiche? Per evocare sensazioni nostalgiche e d’altri tempi, dobbiamo affidarci ad arredi dallo stile vintage. I colori da preferire possono essere intensi per dare più profondità agli ambienti e una connotazione vissuta, ma se invece preferiamo quell’aria sognante, i colori pastelli, così delicati e leggeri, saranno perfetti per la nostra pasticceria.

Se abbiamo bene in mente le atmosfere da ricreare e le sensazioni che vogliamo suscitare con la nostra pasticceria, trovare uno stile e l’arredamento adatto non sarà così difficile come sembra.

Arredamento e stile: cosa non deve mai mancare

Indipendentemente dallo stile scelto però, ci sono oggetti e accessori che non possono mai mancare in una pasticceria. Il design, i colori e le finiture di questi elementi dipenderanno ovviamente dallo stile che ci rappresenta.

Foto di Lisa da Pexels

Un bancone in stile industrial, realizzato magari in legno con finiture in ferro, non potrà mai avere la stessa estetica di un bancone minimal e lineare di una pasticceria dallo stile moderno. Anche se questi oggetti possiamo trovarli in qualsiasi pasticceria, ma anche bar, il loro aspetto non sarà mai lo stesso. Sedute dalla struttura in legno si presentano in nuance naturali in una pasticceria dallo stile moderno, ma in un locale dallo stile etnico si caratterizzano per tonalità di certo più intense e accattivanti.

Quali sono gli oggetti che non dovrebbero mai mancare quando stiliamo la lista dell’arredamento necessario di una pasticceria?

  • Le sedute con tavolini coordinati da abbellire con piante da interno;
  • il bancone che può essere un grande blocco suddiviso in zone in base alla funzione, quindi cassa, accoglienza e bancone bar per servire i clienti;
  • le vetrine da banco, ma anche frigoriferi, in cui poter esporre i prodotti da vendere e da ordinare;
  • gli accessori, scelti in base allo stile della pasticceria, per decorare il proprio locale e renderlo caratteristico. Un’idea interessante è quella di creare anche una parete con vernice effetto lavagna, molto attuale.
  • le lampade per arredare con la luce e rendere gli ambienti funzionali.

Combinazioni cromatiche e stili: come scegliere i colori

Un’altra caratteristica che definisce lo stile d’arredo di una pasticceria è anche la scelta dell’abbinamento dei colori. Le combinazioni cromatiche di un locale lo renderanno riconoscibile a chiunque oltre a enfatizzarne l’aspetto. I colori chiari aprono gli spazi e li rendono otticamente più ampi e luminosi. Troviamo poi i colori caldi, vanno dal giallo al rosso, che avvolgono gli ambienti creando una sensazione di comfort e familiarità, mentre le tonalità fredde, che vanno dal blu al verde, sono più impattanti e molto eleganti.

I colori neutri sono i più gettonati per arredare i locali perché sono la base ideale per creare combinazioni cromatiche diverse e originali. Li sceglieremo abbinandoli a un arredo moderno e funzionale, mentre i colori scuri o comunque più intensi sono perfetti per tutti quelli stili materici e d’impatto, come le pasticcerie arredate con uno stile industrial o urban.

pasticceria

L’articolo Arredamento pasticceria: come trovare il proprio stile è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Avete intenzione di decorare con un rivestimento delle pareti, il soggiorno, la cucina, o la camera da letto di casa vostra? Certo la pietra naturale, o i mattoni rustici sono un’idea affascinante e alla moda con la quale è facile realizzare un ambiente originale, ma purtroppo si tratta quasi sempre di soluzioni costose.

Foto di Ryutaro Tsukata da Pexels

Per fortuna oggi esiste un’alternativa valida e ben più economica della pietra naturale o dei mattoni rustici. Sempre più arredatori e architetti di interni puntano su soluzioni “artificiali” tecnologicamente evolute come i rivestimenti in pietra ricostruita proposti da Barzotti, materiali che permettono di godere del fascino materico della pietra a un costo ben più contenuto.

Foto di Dmitry Zvolskiy da Pexels

Rivestimento delle pareti, com’è fatta la pietra ricostruita?

Una pietra ricostruita di qualità è composta da materiali diversi. Il legante nella maggior parte dei casi è il cemento, mentre ghiaia, sabbia e argilla sono gli inerti naturali che vengono utilizzati. Ovviamente la composizione dei materiali è variabile e al posto degli inerti naturali si impiegano anche materiali più leggeri, come l’argilla espansa o il polistirene. Questo allo scopo di rendere il prodotto più leggero senza però rinunciare alla qualità e alle prestazioni meccaniche.

Le pietre ricostruite il cui legante è il cemento, possono essere utilizzate per il rivestimento delle pareti sia di ambienti chiusi che all’aperto, visto che sono ingelive. Invece, le pietre il cui legante è costituito da gesso, essendo porose, sono destinate unicamente al rivestimento delle pareti di ambienti al chiuso.

Entrambi i tipi di rivestimenti in finta pietra possono essere direttamente applicati alle pareti esistenti con una colla specifica. Le fughe vengono poi riempite con dello stucco. Seppur questo tipo di rivestimento garantisca un effetto interessante in breve tempo e con poca fatica, sono indispensabili, per la sua corretta applicazione, la conoscenza di alcune astuzie del mestiere, anche per ottenere un rivestimento delle pareti con un pattern il più vario possibile dall’effetto “naturale”.

Vantaggi del rivestimento delle pareti con la pietra ricostruita.

Chiamata anche pietra artificiale o ricomposta, la pietra ricostruita comporta notevoli vantaggi nel suo impiego. Di seguito ve ne elenco alcuni tra i più importanti.

Economicità.

Il primo vantaggio è quello economico, infatti la pietra ricostruita è una soluzione adatta a chi ha necessità di contenere la spesa per un rivestimento delle pareti che, pur non essendo in pietra naturale, rievoca in modo fedele l’estetica della pietra a vista. Il costo della pietra naturale è abbastanza elevato, addirittura a seconda dal tipo di pietra e dalla sua provenienza può essere una spesa davvero ingente.

Basso impatto ambientale.

La voce risparmio non è la sola caratteristica positiva di questo materiale. Essendo un tipo di rivestimento che non fa ricorso alle escavazioni per ricavare la materia prima naturale è questa anche una soluzione rispettosa dell’ambiente.

Durata e resistenza.

Il rivestimento in pietra artificiale, come quello in pietra naturale, valorizza gli ambienti a lungo, l’usura è assai limitata e il trascorrere del tempo non vi lascerà traccia.

Facilità di posa.

Spessore limitato, leggerezza (mediamente il 20% in meno rispetto alla pietra naturale) e sistema modulare dei pannelli, sono caratteristiche tecniche che conferiscono a questo rivestimento ulteriori vantaggi, come i ridotti tempi e costi di messa in opera.

Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita, dove impiegarlo.

L’effetto pietra è spesso associato ad ambienti in stile rustico, ma non è l’unico stile col quale si sposa bene.

I rivestimenti in pietra si adattano a numerosi contesti, vanno bene anche con gli stili più contemporanei, come lo stile industriale e lo stile vintage. Inoltre, nulla vieta di adottare un rivestimento del genere per “riscaldare” ambienti più essenziali, moderni e minimali, basta scegliere delle soluzioni monocrome dalle tonalità neutre, il colore bianco, in primis, ma anche il nero e il grigio.

Foto di Leah Kelley da Pexels

La pietra è sempre una soluzione di buon gusto, perfetta per arredare il proprio appartamento con stile. La sensazione piacevole anche al tatto, oltre che alla vista rende un ambiente più accogliente e capace di trasmettere calore.

L’articolo Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

30 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Player multimediale e altri consigli per l’home video è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Un player multimediale connesso al televisore vi permette di vedere tutta la vostra collezione di film a prescindere di quale sia il suo formato e perfino di vedere anche quelli in alta definizione. Un apparecchio ideale per trasformare i televisori meno recenti in vere e proprie Smart TV e poter così trascorrere il proprio tempo libero guardando film, navigando o giocando online.

Per effettuare il collegamento alla televisione non è necessario disporre di un modello di ultima generazione, basta un buon televisore moderno, ma se volete la qualità audio del cinema a casa vostra, vi consiglio di leggere questi consigli sugli impianti home theatre, sono sicuro che vi saranno utili.

Photo by Sigmund on Unsplash

Player multimediale e internet.

La particolarità di questo dispositivo è che funziona anche come lettore di file multimediali: questo significa che può essere collegato a Internet tramite wi-fi oppure tramite cavo.

Una volta effettuata la connessione il televisore si trasforma in un’interfaccia di rete e permette pertanto la navigazione proprio come dal computer di casa o dal proprio smartphone. Pertanto, si può dire che un lettore multimediale permette di trasformare un semplice televisione in una smart TV, permettendo di visionare programmi e canali in numero veramente molto elevato e, soprattutto, garantendo la possibilità di navigazione.

Il vantaggio del lettore multimediale è quindi quello di poter disporre di una vera e propria smart TV senza che sia effettivamente necessario acquistarne una.

Quale tv per il cinema in casa.

Per realizzare la vostra personale sala cinema in soggiorno l’ampiezza dello schermo per catturare l’attenzione dello spettatore e un sonoro spettacolare per coinvolgerlo emotivamente, sono i due ingredienti principali indispensabili per replicare a casa l’atmosfera del cinema. Gli impianti di Home theatre, i proiettori e gli schermi tv sono sempre più performanti e permettono ancora più facilmente di portare la magia del grande schermo a casa vostra.

Se dovete sostituire il vostro televisore vi consiglio di scegliere quello più tecnologicamente aggiornato tenuto conto anche della vostra intenzione di spesa.

Ottime soluzioni sono quelle con tecnologia LED che con poco meno di €500,00 offrono una qualità video a 4K e uno schermo di 55’’, se la spesa non è il vostro problema orientatevi sulla più recente tecnologia OLED, a circa € 3000,00 portate a casa uno schermo di ben 77’’!

I proiettori sono consigliati solo a cinefili e cineamatori, benché siano meno pratici da usare certamente la possibilità di replicare nella stanza buia un’esperienza più vicina a quella di una sala cinematografica, non è cosa da poco.

Con il televisore nuovo mi serve un player multimediale?

Nonostante la caratteristica principale di un player di moderna concezione sia quella di poter supplire alla mancanza delle funzionalità Smart nei televisori un po’ più datati, ciò non toglie che questo non sia un valido strumento per la fruizione di contenuti multimediali anche con televisori di ultima generazione, capaci di offrire qualità di visione decisamente superiore anche a quelli di solo un anno fa. In questo caso il player multimediale è consigliato a chi possiede molti contenuti audio-video archiviati negli hard disk casalinghi.

L’articolo Player multimediale e altri consigli per l’home video è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

30 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Arredare con la luce: per le aree esterne puntiamo su LED e solare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

La cura della casa comincia dall’interno, dove gli ambienti vengono arredati con gusto e attenzione ai particolari, ma si completa all’esterno con giardini e terrazze vivibili, e illuminati a dovere.

LED e supporti a energia solare sono la soluzione più gettonata per conferire la giusta atmosfera e rendere godibili gli spazi esterni.

Lampade, applique da giardino, faretti, plafoniere sono accomunati dalle tecnologie di ultima generazione quali LED e solare. Tecnologie amiche dell’ambiente in forza dei consumi risicati, forti dell’utilizzo delle energie rinnovabili come il sole, di cui sono un esempio lungimirante le applique solari da esterno. Clicca qui e scopri un universo di soluzioni e offerte per acquistare in modo semplice e sicuro, fruendo di un risparmio garantito.

Le luci a LED: efficienza e risparmio, sostenibilità e maggiore durata anche per le soluzioni da esterno

Con le luci a LED l’innovazione passa attraverso l’efficienza e il risparmio energetico, la sostenibilità del prodotto e una durata nettamente superiore rispetto ai supporti tradizionali a incandescenza e a fluorescenza. Soluzioni di vecchia data, che con il tempo verranno sostituiti dalla tecnologia Light-Emitting Diodes.

Dati alla mano l’utilizzo delle lampade a LED, rispetto a quelle fluorescenti al neon, porterebbe ad un risparmio di 50,4 kWh e a una vita media di circa 50.000 ore, per un totale di 8.333 giorni.

In tema di soluzioni da esterno le lampade LED non hanno nulla da invidiare alle proposte tradizionali. Faretti, lampioncini, plafoniere, lampade da incasso vantano bassi consumi e si distinguono per il design innovativo e le forme originali, perfette per arredare con gusto giardini e terrazze.

Oggi fra le soluzioni da esterno di ultima generazione troviamo lampade LED che funzionano a energia solare, e abbinano l’efficienza alle linee progettuali dalla bellezza indiscussa. Parliamo di proposte decorative come quelle offerte dai tubi flessibili luminosi o dalle ghirlande luminose.

È chiaro che non è necessario rinunciare al design e al bello delle forme artistiche, perché tutte le tipologie di lampade da esterni sono disponibili anche nella versione a LED, e non esiste che l’imbarazzo della scelta.

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Il solare supporta una miriade di soluzioni da esterno

Nel segmento delle luci da esterno per illuminare giardini, terrazze e balconi, sono presenti una miriade di modelli, capaci di soddisfare praticamente ogni esigenza e stile.

Si passa dai lampioni ai fari solari, dai segnapassi alle applique solari con proposte belle e funzionali, colorate e originali, che ben si integrano ai set da esterno e sono in grado di fare del giardino un luogo confortevole e sicuro.

Le luci solari da giardino ci regalano atmosfere incantevoli, e tutta una serie di soluzioni innovative come le lampade solari con sensore di movimento, ideali per le aree esterne.

Estremamente originale la collocazione delle catene luminose a energia solare da disporre a cascata. Romantica per sognare la scelta delle lanterne da esterno rigorosamente a energia solare, sbarazzina con gusto la proposta delle lampade solari multicolore a forma di fiore o diamante.

Le lampade solari da esterno sono pratiche per il giardino o la terrazza perché si accendono da sé al calare del sole, e si spengono in totale autonomia quando albeggia.

L’articolo Arredare con la luce: per le aree esterne puntiamo su LED e solare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

15 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Smacchiare e prendersi cura della fragranite. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Se il vostro lavello in Fragranite è ridotto male, non desistete nel cercare di farlo splendere come quando era nuovo, scegliete uno dei metodi che trovate in questa guida per rimuovere le macchie che si sono formate col tempo. Se invece ad assillarvi è una macchia o un danno in particolare continuate a leggere questo articolo e scoprite cosa potete fare per rimediare.

Smacchiare ed eliminare danni particolari.

La fragranite, così come tutti i prodotti similari conosciuti con nomi commerciali diversi, è un materiale composito realizzato unendo insieme micro-particelle di granito con particolari resine acriliche resina acrilica. I lavelli di questo tipo devono il loro successo alla loro robustezza, al loro aspetto estetico, ma soprattutto la popolarità di questo prodotto tra i consumatori è dovuta alla sua ridotta manutenzione. Questo però non significa che non siano necessarie delle precauzioni.

Eseguite scrupolosamente le operazioni di pulizia descritte nell’articolo pulire il lavello in fragranite, ricordando che per la pulizia ordinaria del lavello non vanno impiegati mai detersivi aggressivi o abrasivi e soprattutto non vanno usate spugnette d’acciaio o di altro materiale fortemente abrasivo, meglio usare la spugnetta raccomandata dal costruttore.

Può capitare nonostante tutto che nell’uso quotidiano il vostro lavello possa macchiarsi o danneggiarsi al contatto con materiali e sostanze particolari. A seconda del danno è possibile intervenire in vari modi e risolvere il problema. Eccetto i casi irreversibili, nell’elencazione in basso troverete le diverse indicazioni che vi permetteranno di affrontare il danno.

Cibi fortemente coloranti

Succo di mirtilli o altri frutti rossi, curcuma, curry, paprika, tè, caffè, vino rosso, salsa di pomodoro ….

Acqua calda e un po’ di detersivo per i piatti.

Le macchie di alimenti colorati, sfregandole con una spugnetta intrisa di acqua calda e detersivo per i piatti, vanno via facilmente a patto di intervenire immediatamente.

Macchie d’inchiostro

Penne biro, inchiostro di china e a gel, ecoline e inchiostri colorati

Panno imbevuto con poco alcol.

Le macchie d’inchiostro vanno subito eliminate!

Macchie di vernice

Colori ad olio, smalti ad acqua e a solvente, vernici e resine di vario tipo …

Spatola in plastica e pasta per lavelli.

Tamponare con un panno asciutto cecando di assorbire quanta più vernice possibile, ma senza espandere la macchia. Lasciare che si secchino i residui e rimuoverli utilizzando una spatolina in plastica. Poi strofinare la parte con la pasta abrasiva della Franke utilizzando l’apposito tamponcino a corredo. Una buona alternativa è anche la pasta x di Smeg.

Solventi

Trielina, acetone, benzina, diluente nitro, acquaragia, trementina …

Non puoi fare niente.

Purtroppo i danni causati da queste sostanze sono irrimediabili!

Bruciature superficiali

bruciature superficiali, come quelle provocate da una sigaretta appoggiata sul lavello, o una stoviglia calda ma non rovente.

Pasta per lavelli

Le macchie di bruciature superficiali causate possono essere eliminate utilizzando l’apposita pasta abrasiva della Franke

Bruciature profonde

Bruciature causate da pentole tolte dai fornelli e appoggiate sul lavello …

Non puoi fare niente.

Sul lavello in fragranite non vanno mai appoggiate pentole appena tolte dal fuoco, o altri corpi caldi oltre i 280°C, visto che il danno sarebbe irreparabile

Segni e striature

i danni causati dallo sfregamento di oggetti metallici, come posate e pentole …

Pasta per lavelli.

Durante il lavaggio di pentole e posate può capitare che queste possano rigare e segnare il lavello. In questi casi si può eliminare ogni traccia con la pasta abrasiva della Franke

Sostanze acide e ammoniaca.

Ammoniaca o prodotti che la contengano, acido muriatico, soda caustica e in generale tutti i prodotti acidi e alcalini usati per eliminare le ostruzioni ai tubi di scarico …

Non puoi fare niente.

Ammoniaca e tutti i prodotti acidi usati per eliminare le ostruzioni dei tubi di scarico, danneggiano il lavello seriamente!
Meglio sgorgare lo scarico con una miscela 1/1 di bicarbonato e sale grosso da versare nello scarico insieme a dell’aceto. Lasciate agire alcuni minuti prima di versarvi dell’acqua calda.

Macchie trascurate e particolarmente ostinate

Macchie di vario genere e aloni provocati nel tempo dal normale utilizzo

Gomma cancella macchie, o pasta pulente

Macchie trascurate e altre particolarmente ostinate provocate da sostanze varie possono essere rimosse con una gomma cancella macchie o con una pasta pulente a base di argilla ventilata e sapone vegetale.

Candeggine o sgrassatori aggressivi

Candeggine o sgrassatori aggressivi provocano aloni e macchie sui lavelli di colorazione scura

Non puoi fare nulla.

I danni provocati da candeggine, sgrassatori e detergenti aggressivi possono provocare (soprattutto su lavelli di colorazione scura) degli aloni impossibili da togliere.

Abrasioni e scalfitture

Danni causati dallo sfregamento di spugnette e spazzole metalliche, oggetti acuminati …

Pasta per lavelli.

I segni dovuti ad abrasioni e scalfitture superficiali si possono eliminare con la pasta abrasiva della Franke

Macchie di ruggine

Macchie provocate da oggetti metallici bagnati lasciati per molto tempo nel lavandino.

Detergenti con acido ossalico

Le macchie di ruggine sono particolarmente ostinate e per rimuoverle occorre ricorrere all’utilizzo di particolari detergenti a base di acido ossalico.

Prodotti consigliati:

Ultimo aggiornamento 2021-09-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

Eliminazione delle macchie ostinate.

Come detto già, ciò che rende difficile mantenere impeccabili i lavelli in fragranite è il calcare contenuto nell’acqua. Questo forma una patina che rende porosa la superficie del lavello rendendolo permeabile alle sostanze macchianti. Col tempo le macchie sono difficili da togliere. Se il vostro lavello e ridotto male non vi rimane che procedere con uno dei metodi descritti nell’articolo: Eliminare le macchie nel lavello in fragranite.

L’articolo Smacchiare e prendersi cura della fragranite. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.