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Hai bisogno di un letto di piccole dimensioni? La soluzione per camere compatte

Non tutte le stanze da letto sono così spaziose da poter ospitare un matrimoniale, ed è pur vero che il singolo è tutto fuorché comodo, quindi, per far sì che la camera risulti più ampia ed elegante, si può ricorrere al letto a una piazza e mezzo. Ha il lato positivo di essere grande quasi quanto il letto a due piazze, è più confortevole di un singolo maxi, pur essendo meno ingombrante, ed è anche trendy e facile da abbinare.

E persino meno costoso, sia di quello a due piazze che del letto a una piazza, ma le sue dimensioni sono standard, proprio come nel caso di tutte le altre tipologie, il che significa che non ti sarà difficile trovare la biancheria adatta.

Scopri tutto sui 5 motivi per cui è vantaggioso scegliere un letto a una piazza e mezza.

I 5 vantaggi di un letto a una piazza e mezza

Come scegliere i letti per camere di piccole dimensioni

Ha molto minor ingombro del letto king size ma è più spazioso di quello singolo, visto che le sue dimensioni sono di 120×190-200 centimetri, a fronte di una larghezza di 160 per il letto matrimoniale, di 80 cm per il letto singolo classico e di 140 per quello francese. Stiamo parlando del letto da una piazza e mezza, la soluzione ideale per le camere di piccole dimensioni. Perfetto sia per adulti che per giovani, può essere composto da un giroletto con contenitore, essere a scomparsa oppure a soppalco, per ottimizzare ulteriormente gli spazi.

Il letto una piazza e mezza può anche essere elegante, specie se viene realizzato su misura, magari con un gioco di texture, mescolando il legno ad altri materiali, come il metallo, che gli dà un tocco industrial, oppure il velluto, di gusto vintage. Questa potrebbe essere la scelta che ti permette di rendere il letto un vero e proprio elemento di design, un must se ti stai trasferendo in un monolocale.

L’ideale sarà abbellirlo con elementi nuovi, pensati per arredare al meglio la camera: come il pouf da toeletta, la panca a fondoletto, perfetta per mettersi o togliersi le scarpe; ma è anche sufficiente una testiera ecosostenibile, che includa i punti luce per l’area lettura, cosicché il letto possa essere davvero completo e multiuso. E non dimentichiamoci di acquistare un buon piumone a una piazza e mezzo.

Un letto a due piazze può arrivare a costare anche intorno ai 2.000/3.000 euro. Se non si desidera un pezzo di una linea artigianale, bisogna comunque arrivare a spendere 600 o 700 euro per un modello base; un letto di piccole dimensioni a una piazza e mezza, invece, di solito non supera i 300.

Comodissimo se lo vuoi tutto per te, diventa immediatamente utile quando è da condividere, pertanto, può essere scelto per i figli ed altri familiari, ma anche per gli ospiti, poiché offre maggior comfort anche del letto a una piazza nelle variazioni maxi o large, e dal momento che ha dimensioni standard, non ci sono problemi per quanto riguarda le misure della biancheria.

Letto a una piazza e mezza: misure

Facciamo un rapido calcolo…

Il letto “queen” non può essere considerato vantaggioso, in quanto presenta solo 10 centimetri di larghezza in meno rispetto al matrimoniale. Un matrimoniale si protende per 160×190 centimetri, mentre, come dicevamo, il letto francese è di 140×190, quindi non offre un grande risparmio in termini di ingombro, specialmente se consideriamo che una camera doppia misura, generalmente, 16 m² e quella singola circa 12 (e le dimensioni minime sono 14 e 9).

Il king size segue le dimensioni dell’industria americana, infatti, è largo 193 centimetri ed è lungo 203, misure molto difficili da introdurre nelle stanze da letto italiane, che non sono mediamente dotate di un walk-in closet installato in un’altra stanza. Ma, in misura molto simile, il letto a una piazza e mezzo offre diverse lunghezze, per adattarsi alle altezze non conformi di diversi utilizzatori, infatti, risulta più esteso di quello a due piazze.

Quello singolo in versione large e maxi, (rispettivamente da 90×190/195/200 cm, oppure 100×190/195/200 cm), non offre la stessa comodità del letto da una piazza e mezza, che a parità di lunghezza, offre dai 20 ai 30 centimetri in più di larghezza.

Il suo giroletto base avrà una larghezza che varia dai 128 ai 129 centimetri, per questa ragione, il letto una piazza e mezzo con materasso dovrebbe acquistare un’altezza superiore ai 16 cm.

Quella più adatta per il materasso è di 21 o 28, tutto dipende dal materiale di cui è fatto; per quelli realizzati in memory foam da 16 o 18 centimetri, puoi integrarne le dimensioni col topper, fondamentale soprattutto in inverno, perché aggiunge calore, sostegno ed elasticità al letto, migliorando la postura e, dunque, il sonno. Sapevi che il topper aiuta a migliorare il sonno?

Altrettanto importante è la scelta del coprimaterasso, che dev’essere di 120×200 cm; le misure del lenzuolo sopra saranno di 180×200 e, per il set copripiumino, sia invernale che estivo, bisognerà considerare una dimensione di 200×200 cm, così non avrai problemi a rifare il letto al mattino.

Per approfondire, leggi anche: Letto una piazza e mezza o matrimoniale? Tutto ciò che devi sapere

Letto una piazza e mezza: tutte le combinazioni

Oltre a permetterti di guadagnare spazio, il letto una piazza e mezza è anche meno costoso di quello singolo e di quello matrimoniale, e può essere accomodato in tutte le stanze, grazie alle sue dimensioni standard e compatte.

Le ditte produttrici offrono modelli in pronta consegna, ma la vera rivoluzione la fanno i letti a scomparsa o a soppalco, perché sono perfetti per dormire comodi e avere un posto extra che risolve ogni emergenza, minimizzando, al contempo, il disagio di un letto imponente.

Discorso simile si può fare anche per il divano letto una piazza e mezza, di cui è possibile trovare molte variazioni di forma e colore anche su internet, dal modello futon a quello coi piedini.

Si tratta di un mobile due in uno: sofà a due posti per il giorno, con letto estraibile piazza e mezza la notte, per non rinunciare a nessuno dei due; è il modo più semplice e veloce di creare una camera per gli ospiti, specie in un appartamento di piccole dimensioni o per la casa di villeggiatura. È perfetto per tutte le situazioni temporanee e straordinarie e per gli ambienti dalle dimensioni ridotte, dove divano e letto sono costretti a condividere le aree.

Per coniugare spazio ed eleganza, puoi anche scegliere tra i modelli a contenitore. Il letto piazza e mezza contenitore ha il grande vantaggio di offrirti superficie in più per la biancheria e qualsiasi altra cosa tu voglia riporvi, più l’alloggio del materasso, che può ospitare una persona o anche due, come nel caso della versione con cassetti.

I letti una piazza e mezza per ragazzi si contraddistinguono per modernità e versatilità, perché sono abbinabili ad armadio a ponte, scrivania, baldacchino e area gioco. Possono essere rialzati, a terra, con testiera sommier o imbottita, magari con toni caldi e colorati, da completare con scatole e ceste portatutto, per conferire carattere alla cameretta.

I 5 vantaggi di un letto a una piazza e mezza

I 5 vantaggi del letto a una piazza e mezza

In conclusione, il letto a una piazza e mezza è l’alleato che vuoi avere se non hai spazio a sufficienza per un letto matrimoniale, ma vuoi la comodità che offre. Puoi sceglierlo se stai arredando una camera da letto dalle piccole dimensioni o per avere un letto in più per ospitare familiari e amici per la notte poiché, grazie a dimensioni più compatte, è anche elegante ed economico.

Quelli a una piazza e mezza sono, quindi, i letti ideali per gli ambienti piccoli, infatti:

  • offrono più spazio ma meno ingombro del letto a due piazze;
  • risultano più comodi del letto a una piazza;
  • sono un ottimo elemento d’arredo;
  • possono essere personalizzati ma hanno misure standard;
  • si trovano nei divani letto e in tante altre combinazioni.

Si prestano, quindi, a diversi usi, anche quotidiani, e sanno dare personalità a qualunque stanza, che si tratti di come arredare una cameretta o la stanza padronale, specialmente quando coniugano armadio e area lettura oppure area gioco, zona relax e zona studio.

Sono soprattutto la scelta giusta per tutti quegli ambienti in cui letto e divano insieme potrebbero essere un optional, come i monolocali, le case-studio, le taverne e gli open-space, perché si adattano a qualunque metratura con molta più facilità del letto matrimoniale o del letto king size, e senza intaccarne la comodità.

Non c’è limite ai modelli che è possibile trovare e acquistare, anche sul web, per questo sono perfetti per attrezzare la stanza degli ospiti, l’ufficio oppure il salotto.

Come accade per i divano letto, quelli contenitore, a ribalta e il letto piazza e mezza con letto estraibile, aggiungono praticità ad una soluzione già smart, aumentando lo spazio disponibile per lo storage in casa; e quando non servono più, possono essere riposti, per riguadagnare tutti i metri calpestabili e diventare parte dell’arredo.

È bene ricordare che i letti a una piazza e mezza possono essere customizzati interamente, anche nelle dimensioni e nelle finiture, quindi, al pari di tutti gli altri modelli, possono essere realizzati persino su misura. Ma ne esistono già anche in dimensioni tipizzate, per facilitare traslochi e spostamenti e per non farti avere difficoltà nel cercare la biancheria che più preferisci, anche nel caso in cui la tua altezza sia non conforme.

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L’articolo Guida su come pulire una stufa a legna è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Se hai una stufa a legna, probabilmente sai quanto sia importante mantenerla pulita e funzionante per garantire la massima efficienza e sicurezza. Pulire una stufa a legna può sembrare un compito arduo, ma seguendo alcune semplici linee guida, puoi farlo in modo rapido e sicuro. Tutto dipende dal tuo modello di stufa a legna.

Panadero: la scelta perfetta per la tua stufa a legna

Quando si tratta di scegliere gli strumenti giusti per pulire la tua stufa a legna, è importante considerare la qualità e l’affidabilità del prodotto. Panadero è un marchio leader nel settore delle stufe a legna, che offre una vasta gamma di prodotti di alta qualità per soddisfare le esigenze dei clienti più esigenti.

Prima di iniziare a pulire la tua stufa a legna, ti consigliamo di visitare il sito web di Panadero per trovare gli strumenti giusti per la tua stufa. Qui troverai tutto ciò di cui hai bisogno, dalle spazzole ai raschietti, fino ai prodotti per la pulizia della camera di combustione.

Cosa serve per pulire una stufa a legna?

Prima di iniziare a pulire la tua stufa a legna, assicurati di avere a portata di mano tutto ciò di cui hai bisogno. Ecco una lista degli strumenti che ti serviranno:

  • Guanti protettivi
  • Maschera antipolvere
  • Spazzola per la pulizia della canna fumaria
  • Spazzola per la pulizia della camera di combustione
  • Raschietto per rimuovere la cenere
  • Secchio per la cenere
  • Prodotti per la pulizia della stufa (facoltativo)

Come pulire la canna fumaria

La canna fumaria è la parte della tua stufa a legna che rimuove i gas di combustione dalla tua casa. È importante mantenere la canna fumaria pulita per garantire la massima efficienza della tua stufa e prevenire incendi. Ecco come pulire la canna fumaria:

  • Metti i guanti protettivi e la maschera antipolvere.
  • Rimuovi la griglia di ventilazione.
  • Usa una spazzola per pulire la canna fumaria dal basso verso l’alto.
  • Raccogli la cenere caduta sulla griglia di ventilazione.
  • Rimetti la griglia di ventilazione.
pulire una stufa a legna

Come pulire la camera di combustione

  • La camera di combustione è la parte della tua stufa a legna dove brucia il legno. Pulirla regolarmente aiuta a prevenire la formazione di creosoto e prolunga la vita della tua stufa. Ecco come pulire la camera di combustione:
  • Metti i guanti protettivi e la maschera antipolvere.
  • Rimuovi le braci e la cenere fredda dalla camera di combustione.
  • Usa una spazzola per pulire la camera di combustione, rimuovendo la fuliggine e la cenere.
  • Usa il raschietto per rimuovere la cenere rimanente.
  • Raccogli la cenere nel secchio per la cenere.
  • Pulisci le pareti della camera di combustione con un panno umido.

Come pulire il vetro della stufa

Il vetro della stufa è la finestra attraverso cui si può vedere il fuoco. È importante mantenerlo pulito per godere al meglio dello spettacolo del fuoco. Ecco come pulire il vetro della stufa:

  • Metti i guanti protettivi e la maschera antipolvere.
  • Sfregare delicatamente il vetro con un panno umido.
  • Rimuovi le macchie persistenti con uno spray per la pulizia del vetro o una miscela di aceto e acqua calda.
  • Rimuovi lo sporco dal telaio del vetro con un panno umido.
  • Rimetti il vetro nella stufa.

Come pulire la superficie esterna della stufa

La superficie esterna della stufa può diventare polverosa o macchiata nel tempo. Pulirla regolarmente può aiutare a mantenere la tua stufa a legna bella e funzionante. Ecco come pulire la superficie esterna della stufa:

  • Metti i guanti protettivi e la maschera antipolvere.
  • Rimuovi la cenere dalla superficie esterna della stufa.
  • Pulisci la superficie esterna con un panno umido.
  • Usa uno spray per la pulizia della stufa per rimuovere le macchie persistenti.
  • Asciuga la superficie esterna con un panno asciutto.

Come mantenere la tua stufa a legna pulita

Pulire regolarmente la tua stufa a legna può aiutare a mantenerla funzionante e prolungare la sua vita. Ecco alcuni suggerimenti per mantenere la tua stufa a legna pulita:

  • Pulisci la tua stufa almeno una volta al mese durante la stagione di utilizzo.
  • Usa sempre guanti protettivi e una maschera antipolvere quando pulisci la tua stufa.
  • Svuota la cenere e le braci nell’area destinata alla raccolta della cenere.
  • Usa solo prodotti specifici per la pulizia della stufa per la tua stufa a legna.

Pulire una stufa a legna può sembrare un compito impegnativo, ma seguendo le linee guida sopra descritte, puoi farlo in modo rapido e sicuro. Ricorda di mantenere la tua stufa a legna pulita regolarmente per garantire la massima efficienza e sicurezza.

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L’articolo Pergole bioclimatiche retrattili: la soluzione per vivere a pieno il tuo giardino è stato scritto da Elemaca e si trova su Questioni di Arredamento.

Il giardino rappresenta uno spazio unico dove rilassarsi, godersi momenti di convivialità e contatto con la natura. Ma come fare in condizioni di maltempo o quando fa troppo caldo?

La soluzione che ti permette di godere del tuo spazio verde ogni volta che vuoi c’è: sono le pergole bioclimatiche retrattili, che ti permettono di trascorrere del tempo all’aperto in ogni stagione, sotto il sole e sotto la pioggia.

Le caratteristiche delle pergole bioclimatiche retrattili

Le pergole bioclimatiche retrattili sono strutture di copertura per gli spazi esterni, progettate per creare un ambiente esterno confortevole e vivibile in ogni stagione dell’anno.

Sono costituite da una struttura portante, solitamente in alluminio, sulla quale sono installate lamelle orientabili e regolabili a seconda delle condizioni climatiche: puoi quindi gestire come preferisci l’ingresso di luce, aria, pioggia e temperatura, aprendo totalmente la pergola nelle calde giornate estive che ci attendono oppure chiudendola quando piove e fa freddo.

Le coperture bioclimatiche sono dotate di un sistema motorizzato per aprire e chiudere le lamelle, comandabile tramite telecomando o pulsante (in alcuni modelli anche tramite smartphone). Molte strutture posseggono anche sensori meteorologici che regolano automaticamente l’apertura e la chiusura in base alle condizioni climatiche.

Altra caratteristica delle pergole bioclimatiche retrattili è la presenza di sistemi di illuminazione, elettrici e LED, che ti permettono di utilizzare la copertura anche quando scende il buio, creando un’atmosfera molto suggestiva. L’illuminazione può essere anche integrata con sistemi di riscaldamento, come le stufe a gas o le stufe a infrarossi.

Le pergole a lamelle orientabili sono realizzate in materiali resistenti alle intemperie e ai raggi UV, come alluminio, acciaio e policarbonato, che assicurano lunga durata negli anni. Presentano inoltre un sistema di drenaggio dell’acqua che la convoglia verso apposite grondaie, evitando quindi il rischio di acqua stagnante che potrebbe compromettere la struttura e creare problemi di umidità.

pergola bioclimatica retrattile

Perché scegliere una pergola bioclimatica retrattile invece di una pergola fissa

Le pergole bioclimatiche retrattili offrono numerosi vantaggi rispetto alle pergole fisse.

Innanzitutto, grazie alle lamelle orientabili, puoi regolare in modo facile e veloce l’illuminazione e la ventilazione in modo preciso e personalizzato. Non avrai solo un riparo dal sole e dalla pioggia, ma potrai creare un ambiente confortevole da vivere, decidendo quanta luce vuoi avere e proteggendoti dalle raffiche di vento.

Rispetto ad altre coperture, questa tipologia di pergole richiede poca manutenzione. Realizzate in metallo, garantiscono maggiore resistenza alle intemperie, a differenza di strutture in legno che richiedono spesso trattamenti annuali. Le pergole in alluminio non si deteriorano né si deformano o scoloriscono dopo l’esposizione agli agenti atmosferici.

Grazie al design minimalista e senza tempo, le pergole bioclimatiche hanno un aspetto estremamente elegante e raffinato. Puoi inserirle in giardini e terrazzi di qualsiasi stile e dimensione senza temere di rovinare l’effetto finale.

Diversamente dalle pergole fisse, che necessitano di permessi di costruzione del comune, le coperture bioclimatiche rientrano nel regime di “edilizia libera”, perciò non necessitano di alcun permesso. Questo perché non sono chiuse lateralmente (ad esempio con vetro o pannelli fissi; di solito si usano teli o tende) e perché posseggono lamelle orientabili e non un solaio fisso. Potrebbero esserci però delle indicazioni e/o restrizioni rispetto alla normativa nazionale nel Regolamento Edilizio del tuo Comune o nei regolamenti condominiali.

Come una pergola bioclimatica retrattile aiuta a godersi il proprio giardino in ogni stagione

Grazie alle pergole bioclimatiche retrattili puoi godere il tuo giardino in ogni stagione.

Queste strutture ti consentono infatti di creare un’area esterna, che può essere polifunzionale oppure dedicata a un’attività in particolare:

  • Zona pranzo con tavolo, sedie e cucina per esterni per cene e feste all’aperto;
  • Zona relax esterna allestita con divano e poltrone per leggere, rilassarsi, chiacchierare;
  • Solarium con sdraio e lettini da posizionare vicino alla piscina esterna

Qualsiasi sia lo scopo della pergola, potrai vivere il giardino da solo o in compagnia, in estate e in inverno, con il sole o con la pioggia. 

In estate sarai protetto dal calore e dai raggi UV chiudendo le lamelle, oppure potrai riposare en plein air sotto il sole aprendo totalmente la pergola.

In inverno, invece, potrai crearti un’area protetta dal freddo e dalla pioggia, grazie alle lamelle retrattili e alla possibilità di inserire sistemi di riscaldamento.

In qualunque stagione, quindi, la vita all’esterno è garantita!

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L’articolo Cabina doccia: consigli per scegliere senza sbagliare è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Arriva prima o poi per tutti il momento di rinnovare la stanza da bagno e cambiare il proprio box doccia; sarà quindi necessario scegliere il modello che più ci sembra consono alle nostre esigenze e anche all’arredamento e alle dimensioni del bagno. Quel che è certo è che in commercio non mancano certo le possibilità di scelta; ormai infatti, come nel caso di tutti gli altri sanitari del bagno, è possibile trovare modelli di ogni tipo, sia per quanto riguarda i materiali, sia per quanto concerne le forme, i costi e le dimensioni. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Come muoversi dunque per scegliere nel modo giusto? Di seguito alcuni consigli pratici.

1 – Le dimensioni

La prima cosa da prendere in considerazione relativamente alla cabina doccia sono sicuramente le dimensioni, la cui scelta dipende essenzialmente dall’ampiezza del bagno. In alcuni casi poi, se è presente il piatto doccia, dovremo regolarci in base alle sue dimensioni.

Oggi sul mercato sono disponibili box dalle dimensioni più varie; i modelli più comuni sono le cabine doccia 70×90 cm o le quadrate 80×80 cm, ma si possono trovare anche modelli più grandi; sul sito di Import For Me, uno dei più grandi rivenditori italiani online, per esempio, si trovano box doccia delle più svariate dimensioni.

In passato, per bagni molto piccoli venivano proposte cabine 70×70 cm, ma oggi sono poco diffuse perché in effetti sono piuttosto scomode. Se nella stanza da bagno è già presente un piatto doccia è opportuno optare per modelli regolabili che possono essere facilmente adattabili; le cabine presenti in commercio oggi sono spesso di questo tipo. Ovviamente, in stanze da bagno particolarmente ampie ci si può sbizzarrire con cabine doccia di dimensioni fuori standard.

2 – Lo spessore del vetro

In commercio sono quattro gli spessori del vetro comunemente disponibili: 3, 4, 6 e 8 mm. Gli spessori più sottili (3 e 4 mm) sono i meno costosi, ma sono anche i più fragili e quindi anche meno sicuri; a meno che non vi siano esigenze particolari è consigliabile optare per uno spessore di 6 o di 8 cm che peraltro possono fare a meno della struttura portante. Nel caso dei più sottili è invece necessario che il telaio sia presente, soprattutto per una questione di sicurezza.

3 – La tipologia del vetro

Anche in questo caso si hanno a disposizione varie soluzioni; di norma ci si trova a scegliere tra vetro trasparente e vetro satinato; il primo ha sicuramente il vantaggio di rendere più luminosa la stanza e nel caso di rivestimenti a muro lavorati sono forse la scelta migliore per esaltarli; di contro, sui vetri trasparenti è particolarmente evidente la presenza delle macchie d’acqua e di sapone, cosa che obbliga di solito a una pulizia più frequente; il vetro trasparente concede anche una minore privacy. Il vetro satinato è invece decisamente più pratico e le macchie sono meno evidenti; la privacy è maggiore; di contro tendono a nascondere un eventuale rivestimento elegante. Un consiglio che si può dare è quello di scegliere cabine doccia con trattamento al silicio autopulente, un trattamento che serve a ridurre l’assorbimento dell’acqua e semplifica le operazioni di pulizia.

4 – Ante scorrevoli o a battente?

Meglio la porta scorrevole o a battente? Entrambe le soluzioni hanno vantaggi e svantaggi. Partiamo dalla porta scorrevole; la porta non ingombra esternamente in apertura (è quindi ideale per bagni piccoli) e non gocciola verso l’esterno, è solitamente più ermetica. D’altro canto, è più difficile da pulire e lo spazio di apertura è ridotto.

La porta a battente è più semplice da pulire, l’uscita è più comoda e in genere è più bella dal punto di vista estetico; è la soluzione ideale nel caso di doccia filo-pavimento. Per contro è più ingombrante e in alcuni casi è praticamente impossibile optare per questa soluzione; tende a gocciolare molto verso l’esterno.

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L’articolo Aria condizionata, un accessorio sempre più irrinunciabile. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Anche quest’anno l’estate si prospetta ancora più calda degli anni precedenti e con il cambiamento climatico c’è ben poco da sperare che la situazione possa migliorare. Negli ultimi anni ci siamo abituati a sbalzi repentini, dal freddo al caldo, fino al caldo soffocante di certe giornate. Non è un caso se l’aria condizionata sia ormai diventata un’apparecchiatura indispensabile per avere un ambiente domestico confortevole non solo in estate. L’acquisto di un climatizzatore monosplit rimane la soluzione più semplice per il raffrescamento e il riscaldamento di un ambiente domestico.

Foto di Jonathan Borba

Come scegliere il climatizzatore

Prima dell’acquisto è bene calcolare in modo adeguato la potenza del climatizzatore, tenendo in considerazione i diversi fattori che guidano alla scelta di quello più indicato alle proprie esigenze.

Bisogna considerare la metratura dell’ambiente, l’esposizione della casa e la suddivisione degli spazi. In particolare, il primo fattore è utile per stabilire la potenza che deve avere la macchina. Tenete conto che approssimativamente la potenza necessaria per climatizzare 1 mq di spazio è di 340BTU/h. Basta moltiplicare questo dato per i mq della stanza da climatizzare per ottenere la potenza ideale. Ad esempio, per un ambiente di 16 mq basterebbe un climatizzatore con una potenza di 5400 BTU/h.

Climatizzatori monosplit e multisplit.

I climatizzatori monosplit sono dei sistemi molto semplici dotati di una singola unità refrigerante, collegata a un’unità esterna. Quelli multisplit sono invece caratterizzati da più unità interne collegate a una sola unità esterna. Questa tipologia, adatta se si devono climatizzare diversi ambienti, presenta costi superiori, sia per l’acquisto che per il consumo di energia elettrica.

Foto di Tumisu da Pixabay

Consumo energetico.

Il cambiamento climatico purtroppo non è l’unica emergenza che bisogna fronteggiare. C’è da tenere in considerazione il fattore dei consumi visto che i condizionatori sono apparecchi energivori e con il costo della corrente elettrica sempre più esoso, l’assorbimento energetico dell’impianto di aria condizionato va attenzionato.

I condizionatori più performanti sono in classe energetica alta, consumano di meno e i modelli più avanzati purificano gli ambienti e possono gestire autonomamente la climatizzazione della casa per l’intero arco dell’anno.

Molti dei climatizzatori in commercio sono dotati di tecnologia IoT (Internet of Things), gli apparecchi con WiFi integrato possono essere collegati alla rete domotica dell’abitazione, avere un assistente vocale o semplicemente essere gestiti da remoto da smartphone e tablet in modo da programmare il climatizzatore a distanza, con enormi vantaggi sui consumi. Alcune di queste macchine hanno perfino delle funzioni che consentono alla macchina di auto-igienizzarsi o di purificare l’aria da polveri e batteri.

Da tenere in considerazione è la scelta di macchine che sfruttino la tecnologia inverter, un’opzione che consente di utilizzare efficientemente l’energia visto che queste macchine possono autoregolarsi a seconda delle necessità per mantenere costante la temperatura dell’ambiente senza ricorre continuamente al tasto di accensione e spegnimento. In questo modo viene garantito un contenimento dei consumi e minori sprechi.

Etichetta energetica

Come per quasi tutti gli elettrodomestici, è fondamentale controllare l’etichetta energetica. La classe di efficienza energetica del climatizzatore va dal miglior rendimento energetico con minori consumi contrassegnato con A+++ fino a quelli contrassegnati con la lettera D che hanno consumi maggiori, anche se in effetti non sono più commercializzati gli apparecchi di classe inferiore alla A+.

Foto di Tumisu da Pixabay

Naturalmente è consigliabile scegliere un climatizzatore nella classe A+++, sostituire un vecchio condizionatore in classe D con uno in classe A+++ permette un risparmio di circa il 60% corrispondenti a 140 kWh.

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L’articolo Tele da Dipingere con i Numeri per decorare la tua casa. è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Quando si tratta di decorare la propria casa, le tele da dipingere con i numeri possono essere la soluzione perfetta. Si può scegliere fra un’ampia gamma di temi e possono essere integrate in qualsiasi stile di arredamento. I design disponibili sono molti, da stupendi paesaggi naturalistici a moderne città.

Tele da Dipingere con i Numeri
Art hobby. Back view of talented lady with beautiful curly hair working on still life painting at home studio.

Dipingere con i numeri è un hobby adatto a tutti. Si tratta infatti di tele prestampate e divise in aree numerate, in cui ad ogni area corrisponde un colore. Attraverso questo metodo guidato l’arte diventa accessibile a tutti e realizzare meravigliosi dipinti diventa un gioco da ragazzi.

Max S. Klein e Dan Robbins hanno creato questa forma d’arte negli Stati Uniti negli anni Cinquanta. Il successo è stato tale che si è rapidamente diffusa in altri Paesi. Ad oggi questa tecnica sta tornando di moda ed è sempre più popolare, nota anche come paint by numbers o pittura numerata. Online sono disponibili diverse piattaforme dedicate all’hobbistica che vendono kit completi e pronti da dipingere.

Dipingere con i Numeri può essere un’occasione per dare sfogo alla propria creatività e realizzare originali creazioni per decorare i propri interni!

Dipingere con i numeri: che tema scegliere per ogni ambiente?

Tele da Dipingere con i Numeri
A set of colorful gouache for painting by numbers, pastel colors, drawing on canvas. Concepts of leisure activity, hobby and relax. Selective focus. Close up.

Paesaggi

I paesaggi sono un tema adatti sia al soggiorno che alla camera da letto. In base alla dimensione della tela si può appendere un grande dipinto centrato sulla parete sopra al divano o si possono scegliere due o tre tele più piccole per creare una composizione vicino al camino.

I paesaggi sono il tema perfetto per gli amanti della natura. A seconda delle preferenze, è possibile scegliere da tramonti sul mare a spiagge paradisiache, da montagne innevate a campi fioriti.

Città

Anch’esse adatte al soggiorno, sono perfette per uno stile più moderno e dinamico. Dalle più romantiche vie di Parigi all’eterna Roma, Londra, New York, Tokyo… insomma tantissime città fra cui scegliere!

Animali

Perfetti per le camere dei vostri bambini! Le tele da dipingere con i numeri possono essere un’occasione per spendere del tempo insieme ai vostri figli e un’opportunità per loro di sviluppare la loro creatività e immaginazione. Inoltre per loro sarà estremamente gratificante appendere un dipinto realizzato con le loro mani. Ci sono diversi livelli di difficoltà fra cui scegliere in modo che anche i più piccoli possano sperimentare la pittura numerata.

Tele da Dipingere con i Numeri
Girl draws with a brush painting by numbers on canvas. Picture by numbers. Drawing on canvas. Creative hobby. Painting for beginners. The concept of a hobby. Closeup, selective focus

Cucina

Su Figured’Art c’è un’intera collezione di design pensati per la cucina in diversi stili, da motivi più semplici e minimal alle più classiche nature morte.

I fiori

Dipingere delicati fiori o fantastici bouquet non è mai stato più semplice. Le rappresentazioni floreali sono un tema elegante e semplice da abbinare a ogni tipo di arredamento. Si può scegliere fra immagini più astratte o più realistiche per realizzare dipinti freschi e luminosi capaci di trasmettere una boccata d’aria fresca a prima vista.  

Riproduzione di quadri famosi

Se siete amanti dell’arte classica e vorreste una riproduzione d’autore nella vostra casa, troverete molti kit che vi permetteranno di realizzare le riproduzioni dei vostri quadri famosi preferiti. Potrete esporli con orgoglio in qualsiasi stanza della vostra casa. I grandi classici prodotti da Monet, Picasso e Van Gogh aspettano solo di essere riprodotti da voi, amanti dell’arte in ogni sua forma!

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25 Febbraio 2023 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Tavoli di design: come sceglierli è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Design in cucina i tavoli che uniscono stile e funzionalità

Il tavolo da cucina, un arredo che molti con semplicità danno per scontato, in realtà può vantare un ampio bagaglio di funzionalità ed eleganza, soprattutto in una cucina dove a prevalere sono le scelte di design.

È forse la presunta essenzialità di questo elemento d’arredo a banalizzarne erroneamente il valore. Il tavolo, infatti, rappresenta il punto focale della cucina, garantisce un’insostituibile superficie di lavoro senza rinunciare all’estetica.

Fra i tanti tavoli offerti dal mercato, non mancano soluzioni eleganti e di classe, moderne dal gusto contemporaneo, proposte classiche dallo stile impeccabile. Diversi per materiali, forme e colori, questi arredi possono essere scelti in base alle esigenze e al gusto personale, perfetti per regalare un tocco di eleganza e carattere all’ambiente.

La funzione del tavolo da cucina di norma differisce da quello della sala da pranzo, soprattutto in termini di praticità. Utilizzato quale spazio conviviale dove consumare i pasti, in cucina il tavolo vanta anche una specifica predisposizione quale comodo piano di appoggio, da destinarsi alla preparazione dei cibi.

Che cosa considerare per l’acquisto di un tavolo da cucina bello e funzionale

Le dimensioni – Al di là dell’aspetto estetico del tavolo è importante valutare l’ingombro dell’arredo. Le dimensioni del tavolo devono essere rapportate alla superficie della cucina, quindi è importante scegliere un modello che non risulti né troppo grande né troppo piccolo, per non spezzare l’armonia della stanza.

In tema di misure di norma si va da un minimo di 110 x 70 cm a un massimo di 160 x 90 cm., anche se per particolari esigenze sono disponibili modelli più piccoli o più grandi, come ad esempio quelli pensati per aree open space. Interessanti le versioni allungabili, che all’occorrenza regalano una superficie più ampia.

La forma – In fatto di forma il tavolo da cucina può essere quadrato, tondo, rettangolare oppure ovale. Lo si può collocare al centro della stanza, se si gode di spazi ampi, oppure avvicinarlo ai mobili da cucina, utilizzandolo come una sorta di penisola.

Materiali e colori – Il tavolo può richiamare in tutto e per tutto gli altri elementi della cucina, oppure essere realizzato con materiali e colori ben diversi. L’importante è ottenere una soluzione coordinata, con toni, gamme cromatiche e materiali ben assortiti.

Oggi nella scelta del tavolo è possibile garantirsi il massimo del design valutando soluzioni realizzate con resine melaminiche, laminati, vetri laccati, superfici trasparenti, ceramiche e varie tipologie di quarzo.

Il tavolo da cucina: una scelta di design in base a esigenze e gusto personale

Una cucina di design deve avvalersi di un tavolo in grado di garantire all’ambiente un tocco di eleganza e stile. Fra le diverse soluzioni si può optare per linee classiche in legno, oppure forme anticheggianti, valutare le proposte in cristallo, vetro ceramica o vetro curvato. Per chi predilige lo stile moderno e minimal sono previste forme essenziali all’insegna della semplicità. Focalizzando l’attenzione sullo stile contemporaneo si può puntare sul colore oppure sulle linee pulite ed essenziali dell’industrial style, con soluzioni che privilegiano la struttura in ferro, acciaio, alluminio o legno.

In cucina il tavolo in vero legno è un elemento d’arredo fra i più interessanti, soprattutto dal punto di vista funzionale. Considerando le soluzioni di estrema tendenza immancabile l’abbinamento del legno con altri materiali, disponendo di una base vegetale che poggia su un solido telaio in alluminio. Chi predilige un design estremamente accurato può trovare ispirazione nel tavolo in legno o in laminato che monta gambe in metallo.

Decisamente frequenti i casi in cui la superficie del tavolo viene abbinata al top della cucina, mantenendo lo stesso colore e materiale. Interessanti i piani che imitano l’effetto del marmo, e presentano diverse sfumature di tono e di colore.

Se il diametro della stanza lo permette, un’autentica scelta di stile è quella che considera la collocazione di un tavolo tondo allungabile, esteticamente bello e armonioso. Privo di spigoli è sinonimo di gioiosa convivialità. Supportati dal connubio fra tecnologia e design i tavoli si allungano raddoppiando o triplicando la loro lunghezza, grazie al supporto di guide intelligenti estensibili e telescopiche.

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L’articolo Tavoli di design: come sceglierli è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

23 Febbraio 2023 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Rinnova il tuo spazio abitativo: guida alle ristrutturazioni per appartamenti moderni è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Ristrutturare un appartamento o una casa autonoma o una villetta unifamiliare in chiave moderna è un’operazione complessa, che va pianificata nei minimi dettagli. Per prima cosa, è consigliato rivolgersi a professionisti esperti che prepareranno per voi un progetto in linea con le ultime tendenze in fatto di stile, funzionalità e sostenibilità.

Gli interventi per la ristrutturazione appartamenti possono riguardare l’intera abitazione, oppure uno o più ambienti. Non solo: potete scegliere di rinnovare solo i rivestimenti o la pavimentazione per dare alla casa una nuova immagine.

In ogni caso affidatevi sempre a un valido architetto o interior designer. Figure come queste, inoltre, vi illustreranno la possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali, rendendo tutto più facile da affrontare dal punto di vista economico. Inoltre vi eviteranno di dover seguire pedissequamente i lavori “sul campo”.

L’appartamento ristrutturato dovrà essere pensato in modo tale che i vari ambienti siano confortevoli e funzionali. Soluzioni come open space, luce naturale e materiali eco sostenibili sono ottime strade da percorrere per una casa davvero alla moda.

Foto di Spacejoy su Unsplash

Ristrutturare l’appartamento: materiali e spazi

Design minimal, stanze luminose, materiali innovativi: sono tra le caratteristiche più richieste per le ristrutturazioni di appartamenti moderni, coniugando eleganza, semplicità e stile. Legno, acciaio e vetro non possono mancare. Per quanto riguarda la scelta del materiale degli infissi, le alternative sono l’alluminio, il legno e il PVC o la loro combinazione.

Nella scelta dei materiali, tuttavia, oltre alla resa estetica, caratteristiche fisiche e ovviamente costi, influiscono oggi anche altri aspetti, su tutti la sostenibilità. Così, accanto ai materiali tradizionali, se ne affiancano spesso altri meno impattanti quali fibra di legno e pietra naturale. Attraverso una loro corretta selezione potete quindi migliorare comfort e sostenibilità energetica, oltre a conferire uno stile accattivante all’abitazione.

A rendere tutto più efficiente è la riorganizzazione degli spazi: abbattere un muro divisorio per creare un open space, oppure sfruttare al meglio un arredamento di tipo modulare, possono dare un’impronta del tutto diversa alla casa e adattarla alle varie esigenze, come ad esempio quella del lavoro da remoto.

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Favorire la luce naturale

Nella ristrutturazione dell’appartamento è consigliabile massimizzare l’afflusso di luce naturale, che agevola il risparmio energetico accresce in benessere e il buonumore.

Potete favorire un’adeguata quantità di luce naturale installando infissi dal telaio sottile, che permettono un aumento fino al 30%. Una luminosità ancor maggiore è possibile se le finestre hanno vetri extra-chiari e super trasparenti, così come potete considerare, in taluni ambienti da giorno, le porte in vetro, una soluzione che ben si armonizza con lo stile minimal dell’intero progetto.

È chiaro che dovete evitare di piazzare mobili o complementi d’arredo laddove ostacolino la luce. Infine, adottare colori chiari per i pavimenti e per le pareti sono soluzioni ulteriormente ideali per favorire la luminosità interna della casa. Un aspetto da tenere ben presente nella ristrutturazione di un appartamento moderno.

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L’articolo Quando usare il ritardante di fiamma Ferber Painting è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

L’ignifugazione con un ritardante di fiamma è necessaria per proteggere dalle fiamme di un incendio i materiali più facilmente infiammabili. Il ritardante di fiamma è particolarmente utile per proteggere mobili e oggetti collocati in prossimità di potenziali fonti d’incendio, ad esempio, l’arredamento tessile posto vicino a una stufa a legna o accanto a un camino, oppure i mobili vicino ai fuochi della cucina. Il ritardante di fiamma torna utile anche per la protezione di elementi architettonici in legno, come travi, soffitti e soppalchi che si trovano in condizione di potenziale pericolo.

Tra i prodotti di questo tipo particolarmente interessante è quello dell’americana Ferber Painting che nel suo catalogo di vernici a utilizzo specialistico, propone un ritardante di fiamma veramente efficace, atossico ed estremamente versatile perché si può applicare su tantissimi tipi di materiali, dal parquet vicino al camino, al tappeto ai piedi di una stufa a legna. Ovviamente, non bisogna aspettarsi più di quello che questo prodotto è destinato a fare. Nessuna “vernice” è in grado di estinguere un incendio!

La specifica funzionalità di un ritardante di fiamma è quello appunto di ritardare la combustione dei materiali trattati. Rallentando la propagazione dell’incendio si riesce ad aver il tempo necessario per mettersi in sicurezza, o per cercare di spegnere l’incendio. Tenete conto che i materiali non trattati, in caso d’incendio, concorrono a far propagare le fiamme in pochissimo tempo.

Ignifugazione e ritardanti di fiamma.

L’ignifugazione è il trattamento al quale vengono sottoposti i materiali facilmente infiammabili, come i tessuti e il legno, con lo scopo di ridurre o ritardare la loro combustione in caso d’incendio.

L’ignifugazione può essere fatta eseguendo un trattamento superficiale del materiale attraverso l’applicazione (a spruzzo, o a pennello) di un apposito prodotto ritardante di fiamma. Questo esposto alle alte temperature ritarda l’accesso dell’aria agli strati più interni del materiale trattato, rallentando l’azione del fuoco.

Campi d’impiego dei ritardanti di fiamma.

I ritardanti di fiamma sono normalmente impiegati nella produzione di mobili, tappezzeria, materassi, tappeti e tende che necessitano di requisiti antincendio. Questi sono anche impiegati per proteggere dispositivi elettronici ed elettrici, come computer e smartphone, televisori, elettrodomestici.

Va detto però che in alcuni casi si tratta di prodotti i cui composti chimici possono essere dannosi per la salute dell’uomo, in particolare quelli a base di bromurati (Brominated Flame Retardants – BFR). Questi, utilizzati fin dagli anni Settanta, sono stati eliminati dal mercato in moltissimi casi. Quelli ancora in uso oggi sono soggetti a una severa regolamentazione.

Il prodotto che propone la Ferber painting non sviluppa alcuna tossicità nemmeno nel caso di un incendio.

Altre caratteristiche interessanti di questo prodotto sono:

  • La resistenza alle alte temperature fino a 800 *C.
  • Certificazione a norma NFPA 701, uno standard creato dall’organizzazione americana National Fire Protection Association per valutare la propagazione della fiamma di tessuti e pellicole in condizioni d’incendio. Si tratta di metodi di prova che si applicano in particolare ai tessili utilizzati nei locali pubblici (scuole, sale cinematografiche, teatri ecc …). Questi devono essere certificati per legge come ignifughi.
  • Durata del trattamento senza limite di tempo.
    Facilità di applicazione. Con questo tipo di prodotto è perfino possibile eseguire l’imbibizione dei materiali per una copertura ancora più efficace. Quindi non solo applicazione a spruzzo, o una facile stesura a pennello o a rullo.

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16 Dicembre 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo I passi da seguire per progettare uno spazio di lavoro funzionale, produttivo e armonioso è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Lavorare è fondamentale, farlo nella maniera comoda e funzionale ricopre la stessa importanza. Sì, perché affrontare l’attività quotidiana a lavorativa nel modo migliore per il nostro corpo e anche la nostra mente si rivela come un aspetto a cui non si può rinunciare. Troppe sono le cose che incidono sulla qualità del nostro lavoro, bisognerà trovare i passi giusti che ci permetteranno di affrontarle nel migliore dei modi. Bisognerà recarsi sul posto di lavoro consapevoli di vivere le ore che avremo di fronte nella maniera più soddisfacente possibile. Ma come fare per tutto questo?

La giusta sedia ergonomica per il lavoro: beneficio per l’intera giornata

Innanzitutto, bisognerà progettare uno spazio di lavoro che sia funzionale, che possa essere allo stesso tempo armonioso e ovviamente produttivo. Avete mai pensato che le sedie e le scrivanie che utilizzate non debbano creare problemi al vostro fisico e alla vostra postura? La giusta sedia per scrivania sarà quello di cui avete bisogno per lavorare in un modo in cui non si abbiano fastidi nelle ore di ufficio ma anche e soprattutto quando siete a casa, nel tempo libero o la notte mentre siete a letto. Diversi sono i modelli ergonomici che potrebbero fare al caso vostro, basterà scegliere quello che soddisferà le vostre esigenze.

Creazione di spazi ibridi, flessibili e anche tecnologici per creare rete e collaborazione

Ci sono degli elementi molto importanti sotto l’aspetto dell’innovazione per un lavoro più funzionale. In particolare, possiamo annotare: la presenza dei così detti “spazi ibridi”, quegli spazi cioè al tempo stesso flessibili e tecnologici adatti a supportare tutte le nuove esigenze che prediligano la comunicazione, la scambio tra colleghi, insomma una fattiva collaborazione. Importante poi c’è l’aspetto di trovare soluzioni pratiche e non più generalizzate e standard per tutta l’azienda, insomma idee personalizzate per favorire nuovi incentivi sulla specifica attività. Infine, non meno importante, bisognerà favorire gli aspetti emotivi del dipendente con elementi d’arredo e anche strumenti digitali adatti.

I giusti colori, le grafiche e i pattern per creare emozioni

Sapevate che anche i colori possono essere fondamentali sotto questo punto di vista? Il tocco cromatico dell’ambiente intorno a noi, quindi anche e soprattutto quello lavorativo., può generare delle forti emozioni. Ma non è tutto: l’azienda può determinare una propria linea che esalta l’attività del singolo dipendente anche con grafiche specifiche così come i pattern. In questo ultimo caso la percezione di chi lavora sarà forte con un successivo senso forte di appartenenza alla stessa azienda. A guadagnare saranno diversi aspetti come l’originalità, le nuove idee ma anche la flessibilità per non rimanere sugli stessi standard che magari hanno accompagnato un’attività per tanti anni.

Nel lavoro è fondamentale curare l’aspetto psicologico del dipendente

Come abbiamo visto fino ad ora per un lavoro fatto “bene” e con dedizione sarà importante anche l’aspetto psicologico: quante volte abbiamo visto le nostre singole postazioni modellate secondo quelli che sono i nostri gusti o le nostre abitudini. Scrivanie personalizzate, colori, fogli, sistemazione in una certa maniera degli oggetti come PC o penne così come la presenza delle piante tanto amate, un tocco di pollice verde che dona eleganza, aumenta l’attenzione e anche un benessere mentale. Pensate ad alcuni degli oggetti classici, la lavagna a muro con i pennarelli: generano il susseguirsi d’idee e di soluzioni lavorative.

Flessibilità dell’orario di lavoro, work life balance, valutazione di performance

Si è parlato tanto in questi due anni di smart working, telelavoro o comunque soluzioni alternative a quelle classiche. Senza dubbio questo contribuisce al benessere del singolo dipendente, basti pensare ai vantaggi che queste soluzioni possono dare alle donne alle prese con bambini e con la casa. Stesso discorso va fatto per i work life balance, i sistemi di valutazione sulle performance senza dimenticare nemmeno la flessibilità di orario, elemento che influisce non poco sulla tranquillità del dipendente che potrà così organizzare impegni e tempi per concentrarsi al 100% sul lavoro.

La tecnologia come elemento essenziale per un lavoro migliore

Non bisognerà dimenticare però la tecnologia che, al pari degli altri aspetti, in maniera soft risulterà allo stesso modo importante. Come? Non è inusuale ormai vedere phone booth per le telefonate così come videoconferenze o anche focus work. Insomma, crescono la connessione e lo scambio frequente e rapido d’informazioni, con l’abbattimento dei tempi che influirebbero in maniera negativa sul lavoro a distanza. Oggi un’azienda può parlare con una consorella, ordinare, pagare un qualsiasi lavoro con un semplice click sul PC. Ma un lavoro che vuole fare la differenza dovrà essere anche organizzato: ai tempi d’oggi moltissime sono le aziende che con frequenza stabilita organizzano degli interessanti worksetting per pianificare e operare. Sono i casi in cui il lavoratore è messo al centro del progetto, mettendo tutte le proprie potenzialità ed entusiasmo sul campo o, ancor meglio, sul tavolo del lavoro.

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