18 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Come disporre i cuscini (e la coperta) sul divano?
È una delle domande che mi viene posta più spesso come home stylist — e la risposta non è affatto scontata. Serve conoscere proporzioni e regole per abbinare colori e tessuti, così da creare equilibrio e carattere.
Ecco come allestire il tuo divano, dandogli un look da copertina.

Quanti cuscini mettere sul divano?

L’interior styling si basa sulle proporzioni.
Io dico sempre che tra un arredo e gli accessori che lo corredano c’è un tacito rapporto di subordinazione.

Il divano comanda, è lui il re, il protagonista. I cuscini hanno il compito di esaltarne la bellezza attraverso i contrasti, ma non tutti i divani sono fatti per supportare dei cuscini.

Per esempio, io faccio molta fatica ad accettare la presenza di cuscini su modelli come Chesterfield, Togo, o Soriana, che hanno già un design ricco e tanto interessante da non necessitare altro.

Parlando in termini di comodità e funzionalità, anche qui gli eccessi non aggiungono comfort, anzi.
Un divano pieno zeppo di cuscini su tutta la lunghezza dello schienale, rende scomodo sedersi.

Ma, quindi, c’è un numero preciso di cui tenere conto, quando si scelgono i cuscini?

Ti dico la mia: due o tre cuscini possono bastare, sia dal punto di vista funzionale che estetico.
Nei miei progetti, spesso inserisco due cuscini e un plaid oppure tre cuscini diversi tra loro.

Questi sono i criteri che personalmente uso nei miei progetti di home styling.

  • Nessuno: su divani trapuntati o sulle grandi icone di design come Chesterfield, Soriana, Togo o LC2 , soprattutto se in pelle.

  • Due cuscini e un plaid. Molto carino l’accoppiamento di un cuscino 45 x 45 con uno 30 x 50, da sovrapporre su un solo lato del divano. Interessante anche il match di due cuscini bassi 30 x 50 da disporre simmetricamente su un loveseat (se la lunghezza del divano lascia un margine tra i due di almeno una decina di centimetri).
    Non amo particolarmente la combo di due cuscini quadrati posti simmetricamente nell’angolo tra schienale e bracciolo, in quanto alterano visivamente la forma del divano.

Come posizionare i cuscini sul divano con chaise longue?

La chaise longue richiede una disposizione bilanciata che valorizzi il comfort e lo stile. Quindi, come sistemare i cuscini sul divano angolare?
Ecco tre diverse opzioni.

  • Cuscini grandi negli angoli: un cuscino quadrato nell’angolo tra lo schienale e la chaise longue rende più morbide le curve. Puoi accostare, nell’angolo, due cuscini quadrati, uno più grande e uno più piccolo (es. uno 50×50, l’altro 40×40).

  • Cuscini rettangolari se lo schienale è basso: sulla parte lineare, disponi due o più cuscini 30×50 allineati e distanziati in modo simmetrico. In alternativa puoi sovrapporre un cuscino quadrato e un cuscino rettangolare, sempre sulla parte lineare del divano

  • Cuscini 30×50 cm sulla chaise longue: Metti un cuscino 30×50 cm sulla chaise longue, utilizzandolo come supporto lombare o come dettaglio decorativo.

Come posizionare i cuscini sul divano? Regole base

Per ottenere un look curato e accogliente, segui queste semplici regole di stratificazione con le misure standard.

  • Cuscini 60×60 cm: Questi sono i cuscini più grandi, perfetti per creare una base solida negli angoli del divano. Posizionali con il lato lungo a contatto con lo schienale per dare struttura e supporto visivo.

  • Cuscini 50×50 cm: Appena più piccoli, questi cuscini si sovrappongono a quelli da 60×60 cm, creando un secondo strato che aggiunge pienezza e dimensione. Posizionali leggermente davanti ai cuscini più grandi.

  • Cuscini 45×45 cm o 40×40 cm: Ideali per aggiungere un tocco di colore e personalità, questi cuscini sono perfetti per il terzo strato. Posizionali davanti agli altri, oppure centralmente per bilanciare l’insieme.

  • Cuscini 30×50 cm: I cuscini rettangolari 30×50 cm sono il dettaglio che fa la differenza. Perfetti come cuscini lombari o per riempire spazi vuoti, questi possono essere disposti davanti a cuscini quadrati o ai lati per un effetto elegante e funzionale.

Stratifica dal più grande al più piccolo, variando le dimensioni e le posizioni per creare un look che sia equilibrato ma dinamico.

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Credits immagini: 1; 2; 3; 4. 5.

Come scegliere il colore dei cuscini del divano?

Il segreto è l’abbinamento colori cuscini-divano. Ecco come creare combinazioni vincenti:

  • Divano neutro (grigio, beige, bianco): se hai un divano neutro, puoi osare con una palette a due o tre colori: un neutro per la base, un colore principale per il contrasto e un accento brillante per dare vivacità. Ad esempio, per un divano grigio, potresti scegliere cuscini in bianco sporco, rosa antico e un tocco di senape.

  • Divano colorato: se il tuo divano è colorato, punta su cuscini con tonalità complementari, simili al divano o neutre (o tutte e tre le cose insieme). Ad esempio, su un divano verde scuro, puoi optare per cuscini in beige, verde chiaro e un tocco di nero per un look raffinato. Un’ottima idea, in questo caso, è anche optare per un cuscino a fantasia che contenga, in piccole dosi, anche il colore del divano.

  • Tieni sempre conto della palette della stanza. Il cuscino più piccolo può rappresentare il colore d’accento del tuo living: sceglilo in una tinta più vivace o più scura rispetto alle altre.

Come abbinare le fantasie dei cuscini?

Il mix and match delle fantasie rende il divano interessante, ma bisogna farlo con criterio.

Limita le fantasie a un massimo di due tipi per non creare un effetto troppo caotico.
In questo video su Instagram trovi alcuni esempi per abbinare cuscini con fantasie diverse.

Le regole d’oro sono:

  • alternare le dimensioni dei pattern, combinando per esempio un motivo grande con un motivo piccolo;

  • il colore meno presente nel primo pattern può essere richiamato nel secondo in quantità maggiori.

Come abbinare i tessuti dei cuscini?

Dipende molto dallo stile della tua casa. Se lo hai definito con cura, avrai ben chiari i tessuti che possono essere caratterizzanti.
Se non hai ancora chiaro il tuo stile, possiamo lavorarci insieme, delineandone tutti i tratti con la consulenza Trova il tuo stile.

A seconda dello stile che vuoi creare puoi accostare:

  • tessuti lucidi o vellutati e cuscini in cotone dalla testure omogenea;

  • tessuti a maglia grossa, materici e tessuti semplici e lisci;

  • tessuti a fantasia e tessuti monocolore.

Come mettere e abbinare la copertina sul divano?

Il segreto per farla risultare accattivante anche quando è in stato di abbandono sul divano è sceglierla con cura e posizionarla sulla parte opposta del divano rispetto alla posizione dei cuscini, per bilanciare.
Se proprio vuoi ripiegarla, piegala in tre nel senso della larghezza e in due nel senso della lunghezza (come si fa per gli asciugamani) e appoggiarla ordinatamente in modo che il bordo ricada vicino ai piedini del divano oppure puoi lasciarla poggiata in modo non perfetto (soluzione molto più affascinante).

Evita di piegarla completamente: dà l’impressione di essere un plaid poggiato lì prima di essere riposto nell’armadio.

Molto meglio poggiata in modo più spontaneo e naturale. Crea un effetto vissuto, ma interessante.

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Quello che, al contrario, deve essere perfetto è la combinazione cromatica che deve tener conto sia dei colori che hai nella stanza sia dell’abbinamento di colori tra cuscini, tessuto del divano e plaid.

Ecco una serie di esempi.

Tutti i prodotti sono acquistabili in questa sezione dedicata a cuscini e plaid sulla mia vetrina Amazon.

Con questi suggerimenti pratici, il tuo divano sarà non solo comodo ma anche incredibilmente chic e ben strutturato.

Buon divertimento con la decorazione!

18 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Adv| Questo articolo fa parte della rubrica Eleganza senza tempo, nata della collaborazione con il negozio di arredamento Inside Forniture.

Ci sono case che con il tempo perdono freschezza e altre che invece acquisiscono fascino.
La differenza non sta solo nei materiali, ma nelle scelte d’arredo e styling: mobili pensati per durare, proporzioni che resistono alle mode, dettagli che restano belli anche dopo anni.

Oggi, tra trend che cambiano ogni stagione e ispirazioni che scorrono senza sosta sui social, trovare un equilibrio è più difficile che mai. Dopo una ristrutturazione, il rischio è quello di rovinare un lavoro perfetto con arredi scelti in fretta, o peggio, di non scegliere affatto per paura di sbagliare.

È qui che entrano in gioco i negozi d’arredamento di fiducia, quelli in cui sai di poter trovare qualità, possibilità di personalizzazione e affidabilità. Ti sei mai chiestə quanto possa influenzare la tua casa la scelta di un buon fornitore?

Da home stylist, sono sempre alla ricerca, per i miei clienti e per voi lettori, di realtà di valore che amo condividere con voi.
Da oggi, per i prossimi dodici mesi, vi terrò compagnia con una rubrica intitolata Eleganza senza tempo, supportata proprio da un e-commerce italiano nuovo sul mercato, ma con tanta passione ed esperienza alle spalle: Inside Forniture.

Cos’è Inside Forniture e perchè te lo consiglio

Inside Forniture nasce dalla passione e dall’esperienza nel campo dell’arredo di tre amici: Vittoria, Michelangelo e Piero. Michelangelo porta con sé un patrimonio unico: è titolare di un negozio storico, con un’esperienza solida e consolidata, ereditata dal nonno, fondatore di un mobilificio presente sul mercato da oltre 50 anni.

L’intento di Inside Forniture non è seguire le mode, ma attraversarle con eleganza, proponendo arredi in grado di spiccare anche senza un particolare contesto. In questo modo, pezzi che restano attuali diventano la base su cui costruire una casa che cresce con chi la abita, anno dopo anno.
È una filosofia che invita alla calma: a scegliere meno, ma con più cura.

I founder prediligono uno stile sobrio e moderno che, vi assicuro, garantisce scelte semplici, durature e di valore.

Personalizzazione e artigianalità

Ciò che rende Inside davvero speciale è la possibilità di personalizzare alcuni arredi del catalogo, soprattutto materassi, divani e arredi in legno (di cui è possibile scegliere la finitura o il colore in scala RAL o NCS).
Dietro queste possibilità c’è un laboratorio artigianale con falegnami e tappezzieri esperti, che lavorano con passione e precisione alla realizzazione di arredi su misura.

Inside non è il solito negozio online: è composto da persone reali, dotate di esperienza, gusto e dedizione.

Divano Ibiza – Inside Forniture

Perché l’eleganza senza tempo è la scelta più sicura?

Chi ha appena ristrutturato sa quanto sia facile perdersi tra mode e consigli contrastanti. Ogni scelta sembra definitiva, ogni errore irreparabile.
Eppure, spesso la soluzione è più semplice di quanto sembri: puntare su arredi che mantengono il loro equilibrio anche quando cambiano gusti e abitudini.

L’eleganza senza tempo non è un’estetica fredda o impersonale: è un modo di pensare la casa.
Significa scegliere forme e materiali capaci di essere belli e attuali anche tra dieci, venti, trent’anni.

Un divano dalle linee morbide, un tavolo contraddistinto da materiali autentici come legno e vetro, una sedia elegante dalle forme semplici, ma di carattere — sono caratteristiche che evitano errori costosi e regalano serenità.

Con Inside Forniture, questa sicurezza diventa parte integrante del progetto: ogni arredo è selezionato per convivere con stili diversi e resistere nel tempo, senza la necessità di rincorrere tendenze. Proprio per questo, è un investimento che continua a funzionare, anche quando la casa cambia insieme a te.

Tavolo Waters – Inside Forniture

I pezzi chiave di Inside Forniture

Inside Forniture non segue le mode:

  • le osserva,

  • le filtra,

  • seleziona solo ciò che può attraversarle senza perdere valore.

Ecco perchè il suo catalogo è una raccolta ragionata di arredi e complementi capaci di costruire ambienti moderni, che non hanno bisogno di essere continuamente aggiornati.

Ecco un assaggio dei miei preferiti.

Nei prossimi mesi ti mostrerò accurate selezioni dei pezzi che incarnano il mio stile progettuale e che sposano al meglio il mio gusto personale: divani con piedini dall’aspetto un po’ Mid Century, tavoli dal design originale (non i soliti visti e rivisti), letti sfoderabili, accessori natalizi, arredi senza tempo anche per l’outdoor in materiali resistenti alle intemperie e tanto altro.
Oltre ai pezzi cardine dell’arredamento di casa, Inside è anche molto fornito di lampade, tappeti, specchi e accessori che parlano lo stesso linguaggio: forme raffinate e materiali di qualità.

Se stai arredando casa e vuoi valorizzarla con arredi interessanti, visita subito il sito di Inside Forniture per esplorare il catalogo completo e trovare l’ispirazione che fa per te. Non perdere l’occasione di trasformare i tuoi spazi con eleganza e stile.

14 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

ADV | In collaborazione con Mugalab, realtà italiana che unisce stampa 3D e ricerca estetica per creare vasi dal design sorprendente: sostenibili, colorati e pieni di carattere.

Cammini tra negozi e showroom alla ricerca di un vaso che non solo completi il tuo arredo, ma lo elevi.
Qualcosa di originale, che racconti una storia, che abbia anima e identità.
Eppure, tutto ciò che vedi sembra uguale: materiali plastici anonimi, forme convenzionali, colori basici.

Sai davvero come scegliere i vasi giusti?
Qui ti svelo una serie di styling tips e ti fornisco alcune proposte colorate, sostenibili, made in Italy e piene zeppe di carattere.

Il potere di un vaso ben scelto

“Ma è solo un vaso, che differenza fa?”
Davanti a questa frase, darei volentieri una risposta alla Miranda Priestly, nella scena più iconica de Il Diavolo Veste Prada.

Un vaso, che sia da tavolo o per piante è un tassello del tuo puzzle stilistico e come tale, deve incastrarsi alla perfezione nel tuo ambiente.

La forma e la trama. Allinea la scelta ad altri elementi presenti in casa, o, meglio, nella stanza.
Per esempio, hai una sedia metallica a griglia? Richiama la trama incrociata anche nel vaso.
Hai un elemento a righe verticali (rivestimento, carta da parati, divano a coste)? Un vaso plissettato può richiamarle.
Se hai scelto una forma geometrica da ripetere, come un filo conduttore, in tutta la casa (cerchio, quadrato, ovale…) sai già che forma dovrà avere la base dei tuoi vasi.

Il colore. Un bel vaso può costituire un elemento di rottura, dal punto di vista cromatico. Può essere, quindi, quel colore d’accento più chiaro, più scuro o più vivace del resto, che catalizza l’attenzione verso di sé.
Nella regola del 60-30-10, fondamentale per la distribuzione del colore in casa, un vaso può far sfoggio del colore del 10%.

Posizione. Scegli il vaso anche in base al supporto su cui poggerà.
Se vuoi che spicchi, il mobile o il complemento che lo ospita deve essere diverso sia per materiale che per colore.

Dimensioni. Il vaso non deve intralciare la vista o la conversazione, se poggiato, per esempio, su un tavolo o un coffee table.
Nello styling di sideboard, mensole, consolle o comò, il vaso, al contrario, può essere l’elemento più alto della composizione.
Per quanto riguarda la grandezza della base, meglio non andare mai oltre 1/3 o 3/4 della larghezza del mobile sottostante.
Un vaso troppo grosso appare pesante su un tavolo piccolo, uno troppo piccolo si perde su un tavolo grande.

Vasi decorativi per piante da interno: come sceglierli?

  1. Vasi dalla forma a fiasco per le piante ricadenti: lasciano che anche le foglie abbiano la loro scena e creano un equilibrio perfetto tra vaso e pianta.

  2. Vasi scultorei per piante grandi come Monstera o felci scenografiche, che diventano elementi centrali nel soggiorno. Forma organica o geometrica? Dipende dalle forme che hai già in casa.

  3. Vasetti per le baby plants. Per sceglierli devi pensare a dove li posizionerai. Includi i vasi più piccoli in composizioni di oggetti di altezze, materiali e colori diversi.
    Diversifica il materiale e il colore da quello della base (libreria, mensola, mobile…).

  4. Scegli sempre il vaso anche in base alla dimensione del panetto di radici e alla struttura della pianta. Per esempio, piante a portamento verticale come la Strelitzia o la Kentia, hanno bisogno di un bordo più alto rispetto a Pothos, Ceropegia o felci.

 

Vasi da tavolo: 4 styling tips

  1. Styling in gruppo, con altezze diverse
    Vuoi mettere un bel vaso portafiori su un mobile contenitore come una madia, un sideboard, una cassettiera?
    La posizione giusta è su un lato, insieme ad altri due oggetti, di altezze, materiali e colori diversi rispetto al vaso.
    Il vaso può essere l’elemento verticale più alto del gruppo.
    Vuoi un trucco? Usa la tecnica del triangolo per lo styling.

  2. Vasi come centrotavola basso e lussureggiante
    Per il tavolo da pranzo o la cucina, meglio prediligere vasi sferici (per tavole tonde o quadrate) oppure lunghi (per tavoli ovali o rettangolari) con composizioni floreali o verdi generose, ma contenute in altezza per non ostacolare la conversazione e per lasciare spazio tra i fiori e il punto luce a sospensione sovrastante.

  3. Vasi vuoti come sculture
    Un vaso non deve sempre contenere fiori: può essere un oggetto architettonico, scultoreo, da esporre su una mensola, su un caminetto o su uno scaffale come pezzo forte. Forme geometriche o organiche e design audaci, diventano opere d’arte.

 

La mia selezione di vasi sostenibili in PLA

Veniamo alla parte più succulenta di questo articolo: la selezione dei meravigliosi vasi di Mugalab, in grado di arricchire – attraverso le loro particolari textures – ogni interno.

Quelli che vedi qui sotto sono vasi made in Italy realizzati in PLA, stampati in 3D e rifiniti artigianalmente (e lo so, questa definizione è complessa, ma sono pronta a fare chiarezza).

Partiamo dal materiale: il PLA è una bioplastica ecologica, derivata da fonti rinnovabili come mais o barbabietola, biodegradabile e compostabile in condizioni industriali.

La stampa 3D permette di dar vita a progetti audaci e, quindi, prodotti finali pieni di carattere. I vasi Mugalab sono contraddistinti da superfici plissettate, forme e texture particolarissime.

Mugalab realizza vasi, portaoggetti e portapenne on demand e questo rende l’azienda ancora più sostenibile.
I prodotti sono rifiniti artigianalmente e spediti dalla loro sede, a Padova.

La gamma di colori è davvero molto interessante e c’è ancora un altro motivo per innamorarsi di questa azienda: se non trovi il vaso della misura che cerchi, puoi richiedere un su misura (un lusso, nell’era della standardizzazione!).

Trovi i vasi della moodboard qui sopra sul sito di Mugalab.

Credits immagini: Mugalab

11 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Vibrante, solare e dal fascino retrò: la graniglia gialla è uno di quei pavimenti che non passano inosservati.

Spesso temuto per la sua personalità, in realtà può diventare il punto di forza di un ambiente, se abbinato ai colori e agli arredi giusti.
E allora, se la domanda è: lo teniamo o la cambiamo?
Io sono per: sì, teniamolo!
Le case tutte uguali, con pavimenti neutri e pareti bianche, hanno davvero stancato. Se la tua graniglia gialla ti piace anche solo un po’, non lasciarti spaventare dagli abbinamenti: basta qualche accorgimento per farla risplendere nel modo giusto.

I consigli che trovi di seguito, possono valere anche per i pavimenti in marmo giallo Siena.

Il rischio dei neutri con la graniglia gialla (o il marmo giallo di Siena)

Quando ci si trova davanti a un pavimento in graniglia gialla, il primo pensiero è quello di arredare con toni neutri: bianco, beige, grigio o nero.
È una scelta che funziona, ma solo se vuoi rendere il pavimento il protagonista assoluto.

Il problema è che un arredamento totalmente neutro, su una base già colorata, tende a far risaltare ancora di più il giallo, concentrando tutta l’attenzione a terra e lasciando il resto dell’ambiente piatto e un po’ spento.

Se invece desideri un’atmosfera più equilibrata e variegata, è meglio introdurre altre tinte, anche in contrasto, che dialoghino con il giallo.

Il risultato? A colpo d’occhio si vede SOLO il pavimento.

I colori che stanno bene con la graniglia gialla

La graniglia gialla è sorprendentemente versatile: si abbina bene a tantissime tonalità, dai colori freddi a quelli più caldi e desaturati.

A proposito di colori, dosarli è importantissimo, in quanto hai già un colore dominante: il giallo.

Ecco alcune tinte che funzionano in abbinamento con il giallo, da rimodulare in base al preciso punto di giallo del tuo pavimento.

  • Ottanio e petrolio: intensi, raffinati, creano un contrasto elegante e contemporaneo.

  • Verdi bluastri sia in versione pastello, che nelle sfumature desaturate e polverose. Danno freschezza o profondità.

  • Rosa, malva, lilla e viola: perfetti per chi vuole un tocco più romantico. Giallo e viola, tra l’altro, sono complementari, quindi si esaltano a vicenda.

  • Blu che tendono al viola: pervinca, indaco e derivati più grigiastri e più chiari.

  • Verdi caldi e freddi: dal verde oliva, al già menzionato petrolio, passando per salvia e verde abete.

  • Marroni tenui come mocha mousse, cappuccino, sabbia.

  • Tinte terrose come terracotta, cannella, mattone.

Lo so: su Pinterest è quasi impossibile trovare ispirazioni con la graniglia gialla (o con il marmo giallo di Siena).
Per questo, con l’aiuto dell’IA ho creato una serie di ambienti realistici — progettati come li arrederei io — da cui puoi prendere spunto.

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Come arredare con un pavimento in graniglia gialla o marmo giallo Siena

Con un pavimento in graniglia gialla e con il marmo giallo Siena funzionano benissimo gli stili moderni: mobili monocolore, linee pulite e design essenziale, che lasciano respirare il colore a terra e ne esaltano la luminosità.

Anche lo stile scandinavo e il mid-century sono ottimi alleati: i legni caldi e le forme morbide creano un equilibrio perfetto con la graniglia e dialogano con la raffinatezza del materiale.

Da evitare invece i mobili rustici: rischiano di creare un effetto datato.
Meglio puntare su arredi raffinati e senza tempo, capaci di dialogare con la storia del pavimento ma con un linguaggio più contemporaneo.

Per altri consigli su come scegliere arredi e colori, leggi anche l’articolo dedicato a come arredare con un pavimento in graniglia.

Ciao, sono Federica, home stylist.
Valorizzare i pavimenti originali è parte della mia missione.

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9 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Quando si abbatte un muro in una casa d’epoca, spesso ci si trova davanti a un problema: i pavimenti delle due stanze erano diversi e ora devono convivere nello stesso spazio.
Parquet a spina di pesce, palladiana, cotto, graniglia, veneziana o cementine: tutti pavimenti bellissimi, che meritano di essere valorizzati e non coperti.
Come fare per collegarli senza rovinare l’effetto complessivo?
Ecco le soluzioni più eleganti e durature per raccordare pavimenti diversi in casa.

Valorizzare i pavimenti originali, non coprirli

Prima di entrare nelle soluzioni pratiche, è importante chiarire una cosa: l’obiettivo non è mascherare le differenze, ma creare un accostamento armonioso.
Ogni pavimento racconta l’epoca della casa e la sua storia. Mantenere la graniglia o il parquet significa rispettare questo patrimonio. Per questo è meglio evitare soluzioni arrangiate o provvisorie: piastrelle messe “tanto per chiudere il buco” o materiali simili ma non uguali creano un effetto disordinato.
Meglio avere pazienza e fare un intervento fatto bene, magari con l’aiuto di una stylist, che sa come mescolare materiali e palette cromatiche per ottenere un risultato coerente con il tuo stile.

Se ti stai chiedendo come gestire l’accostamento di pavimenti diversi e come arredare gli ambienti intorno, il segreto è creare equilibrio visivo con materiali e colori coerenti allo stile della casa.

Mosaico sì, ma discreto e in palette

Una delle soluzioni più raffinate per unire due pavimenti diversi è il mosaico. Si possono scegliere tessere in marmo, vetro o ceramica, coordinate per colore ai due pavimenti da connettere. L’effetto è quello di una “cerniera” elegante, che accompagna lo sguardo da un ambiente all’altro.
Il mosaico funziona particolarmente bene tra due graniglie diverse a grana piccola. Se la graniglia è costituita da scaglie grandi o medie, non sempre fa lo stesso effetto.
È un lavoro artigianale che richiede precisione, ma ha il vantaggio di adattarsi a forme irregolari e di dare un tocco di originalità, senza snaturare lo stile della casa.
In questo caso la scelta di colori e materiali è assolutamente fondamentale.

Molto meglio una soluzione discreta, che faccia visivamente da ponte tra i due pavimenti, senza creare caos visivo, che l’aggiunta di altri materiali, che rischiano di non armonizzarsi con il resto.

Anche la palladiana (la soluzione adottata nell’ultima immagine a destra qui sotto) può creare un bell’effetto.

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Resina monocolore

La resina è una scelta contemporanea, perfetta se si vuole ottenere un effetto minimale. Si può applicare solo nella striscia di raccordo, scegliendo un colore in palette con i due pavimenti.
Ad esempio, tra palladiana e graniglia, una resina color sabbia o grigio chiaro crea continuità visiva senza competere con i due materiali. La resina ha il vantaggio di essere continua, senza fughe, e di adattarsi a dislivelli minimi tra due pavimenti. È una soluzione resistente, facile da pulire, che funziona bene soprattutto in ambienti moderni o ristrutturati con uno stile pulito.

Credits

Lastre di marmo

Le lastre di marmo sono un grande classico. Possono essere rettangolari e posate in modo ortogonale rispetto ai due pavimenti, creando una soglia elegante.
Il marmo funziona particolarmente bene se uno dei due pavimenti è in palladiana o veneziana, perché ne riprende la matericità. Si possono usare marmi chiari o scuri, a seconda del contrasto desiderato: un Calacatta per un effetto luminoso, un Verde Alpi o un Nero Marquina per un contrasto deciso.

È una scelta che comunica solidità e raffinatezza e che dura nel tempo.

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Microcemento e malta cementizia autolivellante

Sia il microcemento che la malta cementizia autolivellante sono materiali sono perfetti per raccordare pavimenti dal forte carattere, come palladiana, cementine e graniglia, perché introducono un momento di pausa visiva. Si possono pigmentare per creare un filo conduttore tra gli ambienti.
Hanno il vantaggio di avere un aspetto artigianale che si sposa bene anche con case d’epoca.

Credits

Listelli di legno ortogonali

Se uno dei due pavimenti è parquet, una soluzione molto elegante è inserire dei listelli di legno ortogonali al verso di posa. Questo permette di creare una sorta di cornice che separa e unisce allo stesso tempo.

I listelli vanno scelti dello stesso legno e finitura del parquet esistente per mantenere coerenza.

È una soluzione che funziona bene per accostare parquet e cotto, parquet e ceramica, parquet e marmo, ma anche parquet e palladiana e graniglia.

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Profili in metallo: solo se discreti

Esistono profili per pavimenti di differente livello che aiutano a gestire piccoli dislivelli tra due pavimenti.

Possono essere in ottone, alluminio o acciaio. Nel caso di case d’epoca, meglio evitare profili silver, larghi e satinati, che risultano troppo moderni e fuori contesto.

Meglio optare per profili in ottone sottile, quasi invisibili, che creano una linea elegante senza rubare la scena ai pavimenti.

Credits

Esempi pratici di accostamento

Come unire parquet e graniglia

Meglio unirli con listelli di legno ortogonali al verso di posa, scelti nella stessa essenza del parquet, oppure con una lastra di marmo neutro. La resina qui rischia di risultare troppo fredda e spoglia.

Come unire palladiana e graniglia

Il disegno irregolare di entrambi i pavimenti può creare confusione visiva. Meglio inserire una fascia liscia e monocromatica – resina, microcemento o un marmo poco venato – che funga da pausa visiva e porti armonia.

Accostare parquet diversi

Niente legno su legno di altra essenza: il rischio è un effetto disordinato. Meglio un marmo elegante o una resina neutra che crei una transizione chiara e coerente.

Accostare marmo e gres ✘

Accostare un gres effetto marmo o effetto legno a un vero marmo è sconsigliato: l’autenticità va rispettata. Se si scelgono piastrelle in gres semplici o colorate, meglio raccordare con un profilo sottilissimo, preferibilmente in ottone, per unire senza invadere.

Pavimenti parquet e ceramica insieme

Ottima idea chiudere il parquet con un listello ortogonale, così da definire un perimetro netto. In alternativa, un profilo tra parquet e piastrelle è una soluzione elegante, purché minimal.

Cosa evitare assolutamente

Meglio evitare:

  • piastrelle o piastrelline qualsiasi: non c’è niente di peggio che unire due pavimenti originali con un materiale da magazzino scelto solo per chiudere il vuoto;

  • materiali simili ma non identici: non tentare di imitare il parquet o la graniglia, il risultato sarà sempre posticcio;

  • rosoni: a meno che non siano originali o pensati per un ingresso importante, rischiano di sembrare fuori luogo nel mezzo di una stanza.

Perché rivolgersi a una professionista

Un interior stylist può aiutarti a valutare tutte queste opzioni e a scegliere quella più coerente con il tuo stile e con l’epoca della casa. Non è solo una questione estetica: un buon progetto tiene conto delle altezze dei pavimenti, dei giunti di dilatazione, dell’effetto ottico sulla stanza e persino del modo in cui la luce cade sul materiale scelto. Affidarsi a un professionista significa evitare errori costosi e ottenere un risultato armonioso.

Conclusione

Unire pavimenti diversi in casa è un’opportunità per valorizzare il carattere dell’abitazione, non un problema da risolvere in fretta. Che si tratti di accostare marmo e gres, parquet e ceramica insieme o due pavimenti a spina di pesce di essenze diverse, la parola d’ordine è coerenza.
Meglio aspettare, progettare e scegliere materiali di qualità piuttosto che fare un lavoro posticcio.

Così ogni ambiente avrà la sua continuità visiva e la casa conserverà la sua bellezza originale.

Ogni casa racconta una storia: il segreto è far dialogare i suoi materiali.

Scopri come posso aiutarti a trovare l’equilibrio perfetto tra stile e autenticità.

17 Settembre 2025 / / ChiccaCasa

ADV| Questo articolo è frutto della collaborazione con Perdormire.

Come si fa a riconoscere un divano letto comodo, resistente, facile da aprire e chiudere, ma soprattutto, esteticamente appagante?
Sul mercato ci sono centinaia di proposte appetibili, ma cosa bisogna guardare per capire qual è quello giusto?

In questo articolo risponderò a tutti i tuoi dubbi, così saprai fare la scelta giusta senza stress e con risultati che durano nel tempo.

Ciao, sono Federica, home stylist e interior blogger.

In due parole: supporto le persone come te a creare una casa le rappresenti attraverso consulenze personalizzate e contenuti digitali.

Non perdiamoci di vista: iscriviti alla newsletter (ricevi subito il manuale su come Arredare da zero) e seguimi anche su @chiccacasa.

Indice dei contenuti

Nel 2025 i divani letto non sono più tutti brutti, finalmente
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Fino a qualche anno fa il divano letto era quasi sempre “la cenerentola” della stanza in più. Era lì prevalentemente per le emergenze, nascosto da plaid e cuscini per mascherarne le forme poco attraenti. Che avesse la funzione letto, era evidente alla prima occhiata.

Oggi la storia dei divani letto ha un lieto epilogo.
Le persone cercano soluzioni trasformabili che siano anche belle da vedere, perché il divano letto non è più un ripiego, ma un’esigenza.
La domanda per mobili multifunzionali è in forte crescita, spinta dalla diffusione di un nuovo modo flessibile di abitare, dal boom degli affitti brevi e da spazi domestici sempre più ridotti.

Basta dare uno sguardo ai più comuni shop online per capire che i divani letto non sono più sacrificati nell’estetica, anzi. Presentano design caratterizzanti, rivestimenti curati, opzioni sfoderabili e personalizzabili quasi quanto i divani fissi (oserei dire anche di più).

Cosa dicono i consumatori sui nuovi divani letto?
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Da buona appartenente al segno della vergine, ho fatto una ricerchina su Business Research Insights per confermare le mie sensazioni. Ecco cosa dicono i consumatori sui nuovi divani letto.

  • Comfort reale: i report di settore segnalano una predilezione verso materassi più spessi e meccanismi più agevoli. Le persone non accettano più compromessi sul sonno: vogliono dormire su un divano letto che sia confortevole.

  • Design funzionale: meccanismi rapidi e intuitivi, che permettono di trasformare il divano in letto senza fatica.

  • Esperienza d’acquisto più curata: grazie al boom degli e-commerce, con annessi cataloghi digitali, recensioni e video, è più facile trovare il modello giusto e acquistarlo in sicurezza.

Come posso riconoscere un buon divano letto?
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Ogni volta che progetto un soggiorno in cui è previsto un divano letto, arriva sempre la stessa serie di domande:
“Quali sono i divani letto migliori?”
“Ce n’è uno davvero comodo?”
“Quanto spazio serve per aprirlo?”

Sono domande più che legittime, perché il divano letto è un acquisto importante e sbagliarlo significa ritrovarsi con notti scomode e un living poco funzionale.
Ecco quindi le risposte che fornisco ai miei clienti, in base alla mia personale esperienza.

Qual è il divano più comodo in assoluto?

Se pensi al comfort, il top è un divano letto con materasso con imbottitura in memory foam.
Immagina di sederti la sera a guardare Netflix, di aprire il divano letto e di trovare il comfort di un vero letto.
Ecco, il divano più comodo, per me, è quello che non ti fa sentire in “emergenza ospiti”, ma in una stanza extra di casa tua.

Quali sono le dimensioni minime di un divano letto matrimoniale per uso quotidiano?

Qui non si scherza: per dormire bene ogni notte serve almeno 140 cm di larghezza del materasso e 190 cm di lunghezza.
Io consiglio sempre di fare una “prova apertura virtuale”: prendi le misure del tuo living e disegna a terra con del nastro carta l’ingombro del letto aperto — è il modo più semplice per capire se ci vivi bene anche quando è aperto.

Quanto costa un divano letto di buona qualità?

Un divano letto che duri anni e non ti faccia pentire dell’acquisto parte di solito da 1.200–1.500 € per un buon modello matrimoniale.
Poi, come in tutte le cose, puoi salire di prezzo per tessuti speciali, qualità più alta o design più ricercati.
Il mio consiglio? Vedi il divano letto come un investimento: lo usi per rilassarti, ospitare, magari dormire tu stessə. Spendere un po’ di più all’inizio ti evita di ricomprare tra due anni.

Come scegliere un divano letto di qualità, anche senza provarlo
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Comprare un divano letto online può sembrare una scommessa: non puoi aprirlo, non puoi toccare il tessuto e non puoi sdraiarti per testare il materasso.
La buona notizia è che, se sai leggere tra le righe delle schede prodotto, puoi trovare un modello che sia comodo, resistente e bello — senza sorprese alla consegna.

Da interior stylist, questi sono i punti che controllo sempre per i miei clienti quando l’acquisto si fa online.

1. Parti dalla struttura

Un buon divano letto non è mai troppo leggero.
Quando scelgo per i miei clienti, cerco sempre una struttura robusta (legno massello o metallo), un meccanismo che si apre in pochi secondi.
Evita modelli con meccanismo di apertura che indicano solo “struttura in truciolare”: reggono poco l’uso ripetuto del meccanismo. Il truciolare, al contrario, può essere valido per i daybed.

2. Valuta il meccanismo di apertura

La scheda prodotto dovrebbe specificare che si tratta di un’apertura rapida o “a ribalta”. Questo tipo di meccanismo ti permette di aprire il letto senza rimuovere i cuscini della seduta — un dettaglio che fa la differenza nell’uso quotidiano.

Se l’e-commerce offre un video, guardalo: il movimento deve essere fluido, senza scatti e il letto deve sembrare stabile una volta aperto.

3. Non trascurare il materasso

Molti divani letto hanno materassi troppo sottili, comodi solo per una notte. Se pensi di usarlo spesso, scegli un materasso da almeno 14 cm di spessore, meglio se con imbottitura in memory foam.

Extra tip: se il tuo budget è limitato, puoi investire in un modello base ma con buona struttura e poi aggiungere un topper per migliorare il comfort.

4. Fai zoom sulle foto

Ingrandisci le immagini per controllare le cuciture: devono essere dritte, senza fili tirati. Osserva bene i punti di giunzione tra braccioli e schienale — se sono perfettamente allineati, è segno di una buona manifattura.

5. Leggi le recensioni e valuta

Non fermarti alle stelline: cerca le recensioni più lunghe, quelle scritte dopo mesi di utilizzo. Ti diranno se il meccanismo continua a funzionare bene, se il materasso resta comodo e se il tessuto resiste all’usura.

6. Controlla garanzia e reso

Un divano letto di qualità è coperto da almeno 2 anni di garanzia, anche sul meccanismo. Verifica anche le condizioni di reso: se il prodotto arriva danneggiato o non conforme, deve essere possibile restituirlo senza costi eccessivi.

7. Fatti consigliare (anche online)

Se l’e-commerce ha chat, telefono o consulenza gratuita, approfittane. Un buon venditore è trasparente, ti aiuta a scegliere il modello più adatto al tuo uso e ti fornisce schede tecniche dettagliate senza esitazione.

Come arredare un living con il divano letto? Trucchi da stylist
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Se il divano letto è nel tuo living, ci sono alcune accortezze da mettere in pratica nello styling della stanza.
Te le svelo tutte qui.

Spazio davanti al letto

Quando il divano letto è aperto, il passaggio deve rimanere libero e comodo. Prevedi almeno 60 cm liberi davanti senza ingombri: tavolini, pouf o sedute extra vanno posizionati in modo da non essere di intralcio.

Così il letto resta funzionale, la stanza non sembra sovraffollata e muoversi diventa naturale, senza inciampi o fastidi.

Cuscini, plaid e cestone

Se ami decorare il divano con cuscini e plaid morbidi e colorati, pensa anche a dove metterli quando apri il letto. Un cestone coordinato accanto al divano letto è l’ideale. Così, quando apri il letto, i plaid e cuscini trovano casa lì.

Tavolini e superfici d’appoggio

I tavolini sono un dettaglio che fa la differenza: devono essere pratici e flessibili, così il divano letto resta funzionale e bello.
Ecco due diverse opzioni da adottare.

  • Due tavolini di altezze diverse: da chiuso, si sovrappongono davanti al divano creando movimento; quando apri il letto, li sposti ai lati come comodini, pronti a ospitare lampade o libri.

  • Un tavolino centrale grande con ruote (o facile da spostare) più due side tables con lampade ai lati del divano: perfetto se il letto viene aperto frequentemente, così puoi muovere tutto senza sforzo.

Quale tappeto sotto al divano letto?

Il tappeto deve abbracciare il divano anche quando è aperto, diventando la cornice perfetta del tuo angolo living.

  • Davanti: quando il divano letto è aperto, il tappeto deve sbordare di almeno 1 m.

  • Ai lati: il tappeto deve sbordare di minimo minimo 20 cm.

  • Forma: rettangolare per linee pulite; rotonda o ovale se vuoi addolcire angoli o movimentare lo spazio. La forma dipende anche dalla stanza e dalla disposizione degli arredi.

  • Colori e pattern: se il divano è monocolore, scegli un tappeto a fantasia (a meno che anche il pavimento non lo sia) o di un colore a contrasto per creare carattere.

  • Comfort: deve essere soffice e accogliente sotto i piedi, perché sarà la prima superficie che toccherai al mattino.

Divano letto: quale scegliere? 5 modelli per te
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Se sei alla ricerca di un divano letto di design, qui ce ne sono cinque, i miei preferiti del brand Perdormire.

1) James

James è il classico divano letto protagonista: imponente, con una seduta generosa e un materasso alto ben 18 cm in memory.
Il memory si adatta al corpo e sostiene bene la schiena, come un buon letto fisso.

Un altro dettaglio che adoro: i poggiatesta reclinabili. Ti permettono di modulare la postura, passando da seduta formale a posizione super-relax in un attimo. È l’ideale se il soggiorno è anche la tua area Netflix o lettura.
Visivamente, James riempie lo spazio: se hai un living grande e vuoi un divano che sia il fulcro della stanza, lui lo diventa. Con il giusto tessuto sfoderabile (ottimo per chi vuole lavare e cambiare look), resta bello e in ordine anche negli anni.

2) Lionel

Lionel trasmette comfort al primo sguardo. Ha imbottiture generose e forme morbide invitanti.
Anche se il soggiorno è minimal o moderno, lui aggiunge calore.

Come James, ha un materasso in memory da 18 cm. Le linee più tondeggianti lo rendono perfetto se vuoi un pezzo che comunichi morbidezza e ospitalità: è il divano che i tuoi ospiti ameranno, ma che tu vorrai usare ogni sera.

3) Luis

Luis è un daybed giovane, fresco, con un design leggero e dinamico. Perfetto per essere collocato a centro stanza, anche in coppia con un gemello, in quanto è in grado di non schermare lo spazio.
Si tratta di un modello interamente sfoderabile, che non necessita di meccanismi di apertura. Basta togliere i cuscini (che sono mobili e possono essere spostati per creare look diversi) per trasformarlo in un comodo letto singolo.

Esteticamente funziona benissimo anche su pavimenti originali o d’epoca: quel contrasto tra moderno e antico è il trucco che uso sempre per far sembrare una casa più curata e personale.
Visto che è disponibile anche in versione singola, può essere la scelta perfetta per una camera ospiti/studio o per un monolocale: fa il suo dovere senza ingombrare.

4) Clark

Clark presenta linee pulite, piedini alti in metallo nero che lo sollevano da terra e lo rendono visivamente leggero.
Avere il divano leggermente sospeso allarga visivamente lo spazio e rende più facile pulire sotto: un dettaglio che nel quotidiano fa la differenza.
Se non hai ancora identificato il tuo stile definitivo, con Clark sei al sicuro: si adatta bene a contesti scandinavi, moderni, eclettici e persino a un mix con pezzi vintage.

5) Derby 2.0

Derby 2.0 è il classico intramontabile, bello oggi come tra 10 anni: linee semplici, mai fuori moda, che ti permettono di cambiare stile e colori attorno a lui senza doverlo sostituire.
Un divano è un investimento, e se dopo qualche anno vuoi rinfrescare casa con un nuovo tappeto o una nuova palette, lui resta il tuo alleato neutro, senza vincolarti.

È il tipo di divano che si apprezza per la semplicità e la pulizia delle forme.

Se stai cercando il pezzo giusto per trasformare il tuo soggiorno, scopri il divano letto di design che si adatta al tuo spazio e al tuo stile.

15 Settembre 2025 / / ChiccaCasa

Quando si parla di progettare casa, ogni piccolo dettaglio può fare la differenza.
Da home stylist, ho imparato che l’incanto si nasconde proprio nei dettagli: una finitura, una cornice, un tocco di colore inaspettato.
Sono questi a trasformare un ambiente qualunque in un capolavoro di stile.

Arredare le pareti di casa: l’importanza dell’involucro delle tue stanze

L’arredamento e il colore fanno la differenza, ma la cura dell’involucro (pareti, soffitti, pavimenti) è ciò che rende una casa davvero curata. Quando questi elementi sono scelti con attenzione e in armonia tra loro, l’ambiente appare immediatamente più coeso e coerente.

È un atto di cura che va oltre il semplice arredare: crea continuità visiva, valorizza ogni dettaglio e dà la sensazione di uno spazio pensato in ogni sua parte.

Questo è il vero lusso – non tanto il costo degli arredi, ma l’armonia che si percepisce entrando in casa.

Ecco i miei 6 trucchi di styling preferiti per far brillare la tua casa, con quel mix perfetto di carattere ed eleganza.
ProntƏ a guardare i tuoi spazi con occhi nuovi?

Ciao, sono Federica, home stylist e interior blogger.

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1. Soffitti verniciati con pittura satinata: il tocco celestiale

Alza lo sguardo. Cosa vedi? Un’enorme opportunità di stile!
Il soffitto è spesso dimenticato, eppure ha un potenziale incredibile.
Una pittura satinata – magari in un sofisticato color perla o in un rilassante azzurro polvere – aggiunge profondità e luminosità, trasformando la stanza in un ambiente più raffinato e accogliente.
In questo modo si creeranno giochi di luce molto particolari.
Un soffitto colorato di un colore più scuro rispetto alle pareti tende a far sembrare la stanza più bassa, ma se la vernice riflette leggermente la luce, questo ricalibrerà i volumi. Questo significa che, anche se non hai un soffitto alto, potrai osare con un colore più scuro sul soffitto.

Pensa al soffitto come alla quinta parete della tua casa: perché lasciarlo anonimo quando può diventare un capolavoro?

Disclaimer: questa scelta implica una rasatura estremamente precisa del soffitto, in alternativa tutti i difetti sarebbero enfatizzati.

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2. Boiserie: un richiamo classico che veste ogni spazio di eleganza

Un dettaglio che eleva all’istante qualsiasi stanza? La boiserie. Elegante, senza tempo, capace di trasformare una parete anonima in una vera opera d’arte.

Puoi sceglierla in legno, per un effetto classico e raffinato, o optare per una boiserie moderna con cornici a rilievo dipinte in tinta con la parete, per un look contemporaneo e sofisticato. Perfetta per aggiungere carattere senza appesantire.

Se vuoi un effetto più essenziale (che strizza l’occhio al budget), puoi far correre un listello da 2-2,5 cm su tutte le pareti e dipingere di un colore in contrasto sia il listello che la parte di parete sottostante.
Creerai così una finta boiserie, sempre d’effetto, ma meno elaborata.
Nei miei progetti propongo spesso quest’ultima opzione: puoi vederla applicata sia nella casa Liberty con graniglia a scacchi che nella zona giorno dal fascino vintage con arredi second hand.

Vuoi aggiungere un ulteriore tocco di stile? La boiserie sta sempre benissimo anche in combinazione con della carta da parati.

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3. Battiscopa alto e decorato: eleganza che parte dal basso

I battiscopa non sono solo un dettaglio funzionale.
Un battiscopa alto e lavorato regala struttura alla stanza, sa abbellire le pareti e incorniciare ad arte i pavimenti con un’eleganza discreta.

Un piccolo accorgimento che aggiunge personalità e rifinisce l’ambiente.

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4. Elementi originali: il cuore della casa

Se hai la fortuna di vivere in una casa storica, gli elementi originali sono le pagine più preziose del suo racconto.

Pavimenti in cementine o graniglia, porte vintage riverniciate, travi a vista, pannelli di legno sulle pareti… Sono tutti dettagli che fanno la differenza, perché aggiungono autenticità e fascino senza tempo.

Se la tua casa ha qualcosa di unico, valorizzalo.
Rispolvera quel pavimento d’epoca, dai nuova vita alle vecchie porte con una mano di vernice, conserva e valorizza con il colore rosoni e modanature sul soffitto.
È nei dettagli autentici che si nasconde il vero carattere di uno spazio.

Se vuoi far coincidere lo stile della tua casa con il tuo stile personale e non sai da dove cominciare, la consulenza Trova il tuo stile è quello che fa per te.

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5. Rosoni in gesso: un tocco d’altri tempi che fa sognare

Un soffitto decorato con un rosoni in gesso è il simbolo di un’eleganza senza tempo. Aggiunge un tocco di raffinatezza e porta con sé un fascino d’altri tempi, perfetto per chi ama la bellezza discreta, ma d’impatto.

Non sono solo per case storiche. I rosoni stanno benissimo anche nelle case moderne, creando un mix irresistibile tra classico e contemporaneo. Basta abbinarli a un lampadario di design per un contrasto chic e attuale.

Disclaimer: il gesso non è l’unico materiale possibile per i rosoni. Ad oggi se ne trovano in vari materiali verniciabili come poliuretano e polimeri.

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6. Carta da parati: la magia delle trame e dei colori

La carta da parati è il colpo di scena che non ti aspetti. Anche un pattern delicato, una texture appena accennata o un effetto materico possono dare profondità e carattere a una stanza.

Vuoi osare? Non pensare che la carta da parati sia utile solo a decorare le pareti.
Provala sul soffitto! Sì, hai capito bene. Una carta da parati monocolore o con motivi leggeri può rendere l’ambiente più avvolgente e sofisticato, trasformando il soffitto in un vero protagonista.

Non sottovalutare il potere delle pareti (e dei soffitti) ben vestiti: sono loro a creare l’atmosfera che fa la differenza.

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Eleva il tuo spazio con dettagli che parlano di te.

L’home styling non è fatto solo di tocchi finali, oggettistica e complementi, ma anche di progetto colore, modanature, carte da parati, finiture: dettagli che possono essere pianificati sia in fase di ristrutturazione e progettazione d’arredo, sia dopo, a lavori finiti, quando la casa è arredata.
Soffitti che brillano, pareti che raccontano storie, elementi architettonici che incorniciano lo spazio: è qui che si gioca la vera magia.

Quale di questi styling tips vorresti provare per primo?

4 Settembre 2025 / / ChiccaCasa

L’architettura fluida è la nuova frontiera del design. Parte dal minimalismo, ma lo reinterpreta con più flessibilità e con un uso sorprendente del colore.

Oggi, più che mai, gli spazi devono adattarsi a stili di vita in continua evoluzione. Non ambienti fissi e statici, ma luoghi dinamici che cambiano insieme a noi. Anche l’interior design si muove in questa direzione attraverso il nuovo minimalismo e il design fluido.

Il nuovo minimalismo: dal radicale al fluido

Il minimalismo nasce negli anni ’60, quando si voleva dire addio a decorazioni eccessive sposando un concept più funzionale ed essenziale. L’intento era quello di creare armonia tra l’individuo e la nuova società di massa che si era appena creata.
Le linee sono nette: geometrie pure e volumi rigidi. La palette degli interni è costituita da tinte neutre perfettamente equilibrate: bianco, grigio e diverse sfumature di marrone incarnate da materiali come metallo, legno, pelle, vetro e marmo.
Gli arredi sono quasi geometrici e senza fronzoli, pensati per essere prima di tutto funzionali.
Questi elementi, così accostati, costituiscono il minimalismo radicale, tipico, dell’architettura di Mies Van Der Rohe.

Il design si evolve con i tempi e oggi lo scenario è diverso.

Minimalismo Razionale - Villa Tugendhat, Mies van der Rohe

Minimalismo Razionale – Villa Tugendhat, Mies van der Rohe

Minimalismo fluido

Minimalismo fluido

Viviamo in un’epoca che cambia rapidamente. Per questo la progettazione deve essere flessibile: solo così può rispondere a nuove esigenze senza perdere comfort, funzionalità e benessere.

Il minimalismo non è più così rigido, ma fluido e inclusivo.
Parliamo di minimalismo fluido o “soft minimalism”.
Linee pulite ma scaldate da colore, texture e materiali. Un minimalismo meno severo e più umano. Le forme sono organiche e la palette si apre a tutte le tonalità.
L’obiettivo, adesso, è costruire spazi dinamici, in grado di seguire l’evoluzione di chi la casa la vive ogni giorno.

Architettura fluida: il valore della flessibilità

La vera forza dell’architettura fluida è la sua elasticità. Forma e funzione non sono più fisse, ma dinamiche, aperte a spazi che si modificano.

L’ambiente si trasforma in base alle necessità, sia dentro che fuori casa, superando persino i vecchi confini tra interno ed esterno.
La fluidità in architettura e interior design significa spazi che scorrono, senza barriere nette, capaci di adattarsi al modo in cui viviamo oggi: dinamico, mutevole, con funzioni che cambiano nel tempo. Non è solo un concetto estetico, ma un approccio che porta più comfort, libertà e leggerezza agli ambienti.

Spazi interconnessi e continui

  • Living e cucina che dialogano in un open space senza muri divisori o con aperture che connettono i due ambienti.

  • Librerie passanti o pareti a giorno che separano senza chiudere.

  • Lo stesso pavimento o lo stesso colore che prosegue da una stanza all’altra, creando continuità visiva.

Dialogo tra interno e paesaggio

  • Vetrate a tutta altezza che portano dentro luce e natura.

  • Palette ispirate ai colori esterni (i verdi del giardino, i blu del cielo, le tinte neutre della pietra).

  • Terrazze e balconi arredati come un’estensione del soggiorno.

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Linee morbide e dinamiche

  • Divani curvi che accompagnano lo sguardo.

  • Pareti o arredi smussati o stondati che accompagnano i flussi di passaggio.

  • Lampade e specchi dalle forme organiche o dalla struttura regolabile che sembrano “muoversi” nello spazio.

Ambienti leggeri, trasformabili, fluidi

  • Pannelli scorrevoli in vetro o legno che aprono e chiudono gli ambienti secondo necessità.

  • Pareti mobili o sistemi modulari che permettono di cambiare configurazione con facilità.

Spazi essenziali, accoglienti e adattabili

Il design si adatta in modo dinamico alle esigenze delle persone. Gli spazi si ridisegnano con facilità, assumendo nuove funzioni ogni volta che serve.

Un soggiorno può diventare home office. Una cucina si apre al living. Una terrazza diventa stanza in più. Tutto si muove, tutto è pensato per adattarsi.

  • Ambienti privi di ingombri inutili, ma personalizzati con tocchi di colore e texture.

  • Pochi oggetti da possedere: solo ciò che si usa quotidianamente merita di entrare in casa.

  • Zone pensate per cambiare nel tempo: una cameretta che cresce con il bambino, un angolo studio che si trasforma in area relax.

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Il ruolo del colore nell’architettura fluida

Il colore è il cuore di questo nuovo modo di pensare la casa.
Non più statico, ma dinamico. Non solo neutri, ma palette ampie e sperimentali.

Il colore cambia insieme alla luce, allo spazio e alle necessità. È un elemento vivo, pronto a trasformarsi.

Il colore ha il potere di cambiare tutto. Può ampliare o ridurre visivamente una stanza, renderla più accogliente o energica, rilassante o stimolante.

Nell’architettura fluida diventa uno strumento progettuale vero e proprio: modellare, trasformare, sperimentare. Nessuna regola fissa, solo possibilità infinite per esprimere stile e personalità.

Innovazione tecnologica e ricerca artistica

Nel soft minimalism, tecnologia e arte si incontrano e danno vita a soluzioni leggere, resistenti, originali.

Da una parte, nuovi materiali e tecniche costruttive rendono gli spazi più versatili. Dall’altra, l’ispirazione artistica porta colori, texture e forme che rendono ogni ambiente creativo e unico.

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L’importanza di un arredo camaleontico

Un arredo camaleontico rende la vita più semplice e gli ambienti più belli.
Un esempio? Delle sedie moderne e colorate dal design accattivante e accogliente, che trovano posto in ogni stanza della casa e sempre con stile.

Gli arredi non restano indietro: devono essere dinamici come gli spazi.
Ecco una serie di esempi di arredi fluidi per interni dinamici.

  • Divani curvi o modulari: seguono le linee morbide della stanza o si riconfigurano facilmente. Angolo conversazione oggi, con i moduli uno di fronte all’altro, zona relax domani con una configurazione lineare o a L.

  • Tappeti tondi o dalle forme organiche: spezzano la rigidità delle stanze rettangolari e introducono un movimento naturale.

  • Sedie moderne e colorate: leggere, comode e pronte a spostarsi da una stanza all’altra. Da sole portano carattere, in gruppo diventano protagoniste.
    Scopri una selezione di sedie minimaliste e moderne ideali per un interno fluido.

  • Poltroncine, pouf e panche: sedute extra che si muovono con facilità e diventano punti d’accento nello styling.

  • Schermi o separé riposizionabili: delimitano senza chiudere, perfetti per creare micro-zone di privacy (anche temporanea) in un open space.

  • Carrelli su ruote: mobili e versatili, si trasformano in bar, piano d’appoggio o mini ufficio mobile (con stampante, cancelleria e portatile, che si muove con te).

  • Librerie modulari a giorno: dividono senza isolare, permettendo riconfigurazioni nel tempo.

  • Lampade scultoree con bracci mobili: si spostano e si regolano, portando luce dinamica e forme fluide.

  • Sgabelli, tavolini o pouf contenitore, sovrapponibili tra loro o impilabili: da usare impilati o separati, leggeri e sempre pronti ad adattarsi.

  • Mensole sospese: creano movimento verticale e lasciano libertà di styling.

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Architettura fluida negli interni: una tendenza passeggera?

L’architettura fluida non è una banale tendenza: è un nuovo modo di pensare gli spazi, più vicino alla vita reale e ai suoi cambiamenti. Parte dal minimalismo ma lo rende contemporaneo, grazie a flessibilità, linee morbide e un uso del colore capace di trasformare ogni ambiente.

Dentro questa visione, anche l’arredo diventa camaleontico: sedie leggere e colorate, divani modulari, tavoli curvi e librerie a giorno non sono più semplici oggetti, ma strumenti per rendere la casa dinamica, accogliente e sempre su misura.

In un mondo che cambia alla velocità della luce, non possiamo più fare a meno di un design che si adatta, si muove e cresce insieme a noi.

ADV| Questo contenuto è stato scritto in collaborazione con Deghi.

2 Giugno 2025 / / ChiccaCasa

Se hai un cane di taglia grande o gigante lo sai. Più il tuo amico peloso è grande, più i lettini belli diventano rari come unicorni.
Se poi i cani grandi in casa sono due o magari tre e vuoi un unico lettino che sia esteticamente in armonia con il resto della casa, allora la ricerca si trasforma in una caccia al tesoro a difficoltà crescente.

La verità?
Esistono letti per cani giganti o cani grandi che dormono insieme, ma sono:

  • pochi,

  • spesso costosi,

  • anche se definiti come XXL, non tutti sono davvero abbastanza grandi per far dormire in comodità due o tre cani grandi o di taglia gigante.

Si finisce a volte per accontentarsi, ma tu, che hai scelto con cura ogni dettaglio della casa, non vuoi ritrovarti con un angolino trascurato, no?

In questo articolo ti racconto la soluzione che ho trovato per la camera da letto di una coppia di clienti e i loro tre amici a quattro zampe.

L’alternativa qual è?

Più spesso di quanto pensi, chi ha più di un cane grande finisce con l’opzione “più lettini sparsi per casa”.

Il risultato?

  • Disordine visivo: tanti letti sparsi nella stessa stanza.

  • Più lettini da pulire (e più peli disseminati qua e là).

  • Una spesa notevole: un buon lettino per cani grandi costa almeno un centinaio di euro, ma non sempre resistono nel tempo a lavaggi e usura.

  • Durata incerta: spesso l’imbottitura si affloscia, i tessuti si rovinano, e ti ritrovi a sostituirli ogni pochi anni.

Un’ottima alternativa, invece, sarebbe una struttura letto su misura con un materassino, sempre su misura, ma questa soluzione non è per tutte le tasche.

La mia soluzione per un lettino per 3 cani? Un letto Montessori

Hai letto bene. Un letto Montessori per bambini, che ho accessoriato con prodotti già pronti per essere acquistati.
Perché? Perché è:

  • basso e accessibile per i cani,

  • grande abbastanza da ospitarne anche due o tre grandi insieme,

  • in legno naturale e con un bel design adatto a tutti gli stili.

E se abbini un buon materasso e una fodera tessile gradevole, il risultato è funzionale, comodo e pure bellissimo da vedere.

Ecco la combinazione che consiglio.

Shopping list

1) Struttura letto Montessori – Modello TILA 7 di Smartwood

  • Misure: per i miei clienti ho suggerito la versione da 183 x 83 x 18 cm, ma ci sono tantissime misure di questo modello, tra cui scegliere. Ecco perché puoi usare la struttura letto anche solo per sollevare da terra un materassino o una coppia di materassini che hai già e rendere più sofisticato e stabile il lettino.

  • Materiale: legno naturale sostenibile.

  • Colore: per i miei clienti ho suggerito il bianco, essendo il lettino posto ai piedi del matrimoniale in legno naturale.
    Esistono altre finiture super interessanti, come il multistrato grezzo (molto affine con lo stile scandinavo).

  • Design: pulito, essenziale, adatto a tanti stili diversi, dal minimal al vintage.

  • Prezzo: 219€ (cambia in base alle dimensioni).

 

2) Materasso indeformabile per bambini

Spessore: 16 cm

  • Rivestimento: poliestere, ipoallergenico

  • Caratteristiche: ortopedico, medio rigido, made in Italy

  • Prezzo: circa 71€

 

3) Coprimaterasso vellutato ed elasticizzato

In realtà è un copridivano, ma ha delle taglie strategiche in grado di adattarsi a diversi materassini.

  • Misure: per la coppia di clienti ho suggerito il “3 posti grandi”, ma sono disponibili varie misure molto flessibili.

  • Colore: nella palette della stanza progettata c’era tanto blu, quindi ho suggerito il Blu Navy, ma ci sono ben ventuno colorazioni disponibili (puoi scegliere anche più colori in palette con la tua stanza, da alternare).

  • Antiscivolo e ben aderente, resta al suo posto anche quando i cani si muovono.

  • Lavabile in lavatrice, perfetto contro peli, odori e piccoli incidenti.

  • Prezzo: circa 16€, varia in base alle misure.

Totale

Con poco più di 300€ hai:

  • un letto grande e bello,

  • comodo per uno, due o tre cani di taglia grande o gigante,

  • con materiali sicuri e sostenibili,

  • e un look che non stona con l’arredo di casa (anzi!).

Avevi mai considerato una soluzione come questa? Secondo me vale la pena fare un tentativo.

Se questo post ti è stato utile, fammelo sapere in un commento.

Questo articolo contiene link in affiliazione con Amazon.

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19 Maggio 2025 / / ChiccaCasa

Anche tu hai la sensazione che il buon design stia iniziando a costare troppo per persone comuni come te e me?
I costi dell’arredamento sono saliti e la qualità, rispetto ai decenni precedenti, in molti casi si è abbassata.

Il settore del design si è dimenticato della (abbondante) fetta di popolazione che ha un budget contenuto a disposizione? E se sì, qual è il ruolo del design al giorno d’oggi?

Perché sì, la qualità oggi costa troppo

Ecco una panoramica del settore arredamento.

Cosa succede Dati e spiegazioni
Il mercato è in calo Il fatturato totale è sceso a 51,7 miliardi di euro, con un calo del -2,9% rispetto al 2023. Questo significa che si vende e si produce meno.
Si vende meno in Italia Le vendite nel mercato interno sono calate del -3,3%.
Anche l’export è in difficoltà Le vendite all’estero sono scese del -2,1%. Paesi come Francia e Germania comprano meno mobili italiani.
Produzione in discesa Produzione legno: -4,5%
Produzione mobili: -3,8%
Vendite nei negozi di mobili Anche le vendite nei negozi sono calate del -1,1% nei primi 9 mesi del 2024.
Perché succede tutto questo? Perché il prezzo delle materie prime è aumentato e sono diminuiti gli incentivi fiscali (bonus casa, mobili, ecc.).

Fonti: Federlegno, Confartigianato, ISTAT

In poche parole, si produce meno, si vende meno, e tutto costa di più.

I prezzi dei materiali e della manodopera sono saliti alle stelle: legno, metalli, tessuti, imbottiture…
Quindi anche prodotti medi, prima accessibili, ora costano molto di più.

Molti brand di design puntano al lusso o al segmento alto, lasciando scoperta quella fascia “media” che una volta offriva un buon compromesso tra estetica e prezzo.

I brand low cost hanno migliorato il loro appeal online, investendo in styling, fotografia, AI.
Tutti passaggi fondamentali per comunicare per immagini e accorciare le distanze tra il mondo virtuale (quello degli e-commerce) e quello reale.
Sì, perché comprare online permette alle persone con budget contenuti di avere un maggiore controllo dei costi.

I prezzi esposti negli e-commerce permettono di confrontare anche in maniera autonoma i pro e i contro di ogni prodotto e di valutare la possibilità di avere lo stesso mobile o un arredo simile a un prezzo più vantaggioso.
Tuttavia, non sempre un piccolo prezzo corrisponde a una qualità non eccellente.

Insomma, l’e-commerce fatto bene (con foto reali e curate, possibilità di invio di campioni materici, ottima comunicazione con il cliente, tempistiche di consegna chiare e buon servizio post vendita) hanno tutta l’attenzione delle persone “comuni”, quelle con vite normali e stipendi nella media, per capirci.

In sostanza, sono davvero pochi i brand che scelgono di garantire qualità e, nel contempo, prezzi democratici.
Risultato? Chi vuole qualcosa di bello e duraturo ha poche alternative davvero accessibili.

In più, l’arredo compete col costo della vita: mutui, affitti, bollette, inflazione.
Pensare a scelte “di qualità” senza rinunce diventa sempre più difficile.

Anche per i professionisti del design non è semplice

Progettare bene con budget piccoli richiede uno sforzo enorme.
Non è solo questione di gusto o creatività: sono in ballo ore di ricerca, soluzioni su misura, esperienza.

Gestire un piccolo budget è come giocare a Tetris. Se un pezzetto è più grande, bisogna trovare un pezzo più piccolo che si incastri perfettamente nello spazio vuoto rimasto.

Ogni pezzo ha una forma precisa e se ne sposti uno, devi ricalcolare tutto il resto per farlo incastrare senza lasciare vuoti.

Ma di chi è la colpa?

L’aumento dei costi dei materiali è un fattore incisivo.

Aumenti dei costi delle materie prime nel settore arredo e design (Italia, 2020–2025)

  • Legno: nel 2025 i prezzi del legno continuano a salire, spinti dalla grande domanda, dal maltempo e da altri fattori legati all’ambiente. Questo crea molta instabilità nel mercato.(fonte naturalmentelegno.com).

  • Gommapiuma: anche i costi della gommapiuma per l’imbottitura sono aumentati parecchio. Il prezzo cambia a seconda della densità e dell’uso specifico del materiale.

  • Acciaio: Per l’acciaio, nel 2025 i prezzi stanno crescendo soprattutto perché serve fare scorte. Si prevede però che presto il mercato si stabilizzerà un po’ di più (fonte FinFer).

  • Vetro: da marzo 2025 i prezzi del vetro sono aumentati di circa il 30%, arrivando a 18 RMB (circa 2,34 euro) al metro quadro. Questo fa pensare che il costo continuerà a salire. (fonte it.migoglass.org).

  • Energia: a gennaio 2025 il prezzo dell’energia elettrica è salito del 44% rispetto a gennaio 2024. Per una famiglia media, la bolletta della luce è aumentata in media del 24%. (fonte Rinnovabili)

  • Costi logistici: nel 2024 i costi per la logistica, tra operai e gestione, sono aumentati molto. Anche nel 2025 la tendenza continuerà, a causa delle crisi e delle guerre ancora in corso nel mondo (fonte TIMOCOM).

Questi aumenti motivano l’incremento del costo degli arredi di qualità da parte delle aziende, che non sono, quindi, da demonizzare.

Cosa possiamo fare?

Non è facile, ma non è neanche impossibile.

Ecco alcune strade che possiamo percorrere, insieme.

Affidarti alla figura della/o stylist per un restyling

Una stylist d’interni possiede una profonda conoscenza delle tecniche di styling che permettono di valorizzare ogni dettaglio della casa, evidenziandone i punti di forza e minimizzando eventuali difetti o aspetti meno piacevoli.

Grazie a soluzioni creative e mirate, la stylist riesce a trasformare gli ambienti con interventi studiati, evitando stravolgimenti costosi e complessi. Il risultato è uno spazio rinnovato, armonioso e personale, che rispecchia davvero chi lo vive.

Non è necessario comprare tutto subito: un progetto ben pianificato e gestito stanza per stanza ti permetterà di ottenere un risultato di qualità, sostenibile nel tempo.
Un restyling fatto bene cambia tutto — anche senza budget alti.

Ciao, mi chiamo Federica, sono content creator e stylist d’interni. Lavoro con aziende che vogliono raccontare il proprio design in modo autentico, e con persone comuni che sognano una casa bella, accogliente e piena di personalità— anche con un piccolo budget.

Dai un’occhiata alle mie consulenze online per avere un’idea di quello che possiamo fare insieme per la tua casa.

La mia wishlist per il futuro del design

Un mondo del design che non escluda, ma che apra porte e opportunità a tutti, senza compromessi sulla qualità e la sostenibilità

  • Vorrei che designer e produttori che sviluppino prodotti innovativi usando materiali sostenibili e tecniche di riciclo, creando pezzi dal design senza tempo, ma con costi contenuti, pensati per chi ha budget limitati senza rinunciare a qualità e stile.

  • Sogno startup che facilitino il riuso degli arredi second hand, semplificando:

    • il trasporto;

    • la comunicazione di misure e caratteristiche;

    • la qualità delle foto prodotto;

    • e che garantiscano spedizioni affidabili, perché senza questo tutto resta difficile.

  • Vorrei che, invece di criticare le nuove tecnologie e le catene low cost — spesso le uniche opzioni accessibili alle persone comuni — tutte le piccole aziende che non l’hanno ancora fatto finalmente si impegnassero a digitalizzarsi. Internet, i social e l’e-commerce sono il futuro e possono aprire molte porte a chi sa sfruttarli.

    Disclaimer: non basta solo aprire un sito o una pagina social. Dietro a un brand online di successo ci sono tante figure professionali specializzate, come:

    • influencer,

    • social media manager,

    • esperti di e-commerce,

    • content creator,

    • stylist,

    • fotografi,

    • web designer,

    • copywriter,

    • customer care specialist

    • e tante altre figure professionali.

    Tutte queste persone lavorano insieme per far emergere un marchio, creare contenuti di qualità, curare l’immagine, comunicare bene e offrire una buona esperienza ai clienti.

    Insomma, è come gestire un negozio fisico, ma con ancora più lavoro dietro le quinte. Il digitale è un’opportunità enorme, ma va saputa sfruttare bene.

    Purtroppo in Italia ci sono ancora tante realtà (meritevoli!) troppo restie al cambiamento e poco propense a innovare — e questa resistenza rallenta la crescita del settore.

Fammi sapere cosa ne pensi in un commento.
Il design deve tornare a parlare alle persone vere, con case vere, budget veri, sogni veri.
Io ci credo ancora.