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13 Luglio 2025 / / Coffee Break

Tra i tanti stili di arredo per la cucina, quello rustico è sempre stato
tra i preferiti perché descrive alla perfezione il senso di accoglienza e
calore. Le finiture rustiche sono naturali e vengono associate a un’atmosfera
calda e informale, ma soprattutto familiare. 

Dai mobili fino ai colori da
abbinare, non dimentichiamo di parlare dei materiali: il più comune è il legno
massello, perfetto anche per le
sedie da cucina in legno
Ecco i nostri consigli.

I materiali per la cucina rustica

Lo stile rustico ci permette di spaziare tra tantissimi materiali: abbiamo
citato prima il legno massello, e in effetti è una scelta particolarmente
apprezzata per via della resistenza e della durevolezza. 
Oltre al legno è
possibile optare per materiali altrettanto scenografici e pronti a sfidare il
tempo, come il ferro battuto, soprattutto per le porte e gli accessori. 
Tra gli
altri materiali perfetti per lo stile rustico citiamo i mattoni in cotto, le
pietre naturali e anche il vimini per i dettagli.

I colori

Il neo-country è sempre più scelto per le nostre case, e non solo per le
abitazioni di campagna ma anche per gli appartamenti in piena città. Il sogno è
riscoprire una vita più lenta e magari a contatto con la natura, prendendo
ispirazione dallo stile giungla urbana. 

Per poter ricreare un ambiente davvero
accogliente, oltre ai dettagli, dobbiamo concentrarci sulle tonalità. Quelle da
preferire sono le sfumature naturali, tra cui il beige, il grigio pietra, il
tortora e il marrone. Sono colori che richiamano la bellezza della natura. 

In
ogni caso, per dare un accento alla cucina rustica, possiamo sfruttare il color
legno noce o rovere. E se invece abbiamo in mente un progetto rustico ma
moderno, allora il grigio scuro e l’ardesia si abbinano perfettamente.

I dettagli rustici che non possono mancare

Vogliamo una cucina country chic dall’influenza raffinata? L’obiettivo è puntare
sì ai colori neutri e scegliere accessori e dettagli che possano rendere
l’ambiente ancora più autentico.
Non possono mancare i cestini in vimini, così
come la bellezza della natura, dalle piante grasse fino ai bouquet di fiori.
Altri complementi immancabili sono la tovaglia in cotone grezzo e un tappeto in
tela.

I mobili per la cucina rustica abitabile

Veniamo ora all’aspetto centrale della questione: quali sono i mobili che non
possono mancare in una cucina rustica? Al di là degli elettrodomestici, come il
frigorifero e i fornelli, la presenza di una credenza può fare la differenza,
soprattutto se scegliamo di acquistare dei complementi vintage. 
Non possono poi
mancare il tavolo e le sedie in legno: dal momento in cui stiamo pur sempre
parlando di arredare una cucina abitabile in stile rustico, scegliamo tutti i
comfort indispensabili per vivere l’ambiente al meglio e non solo per cucinare. 

Il risultato che otterremo è una cucina dalla bellezza senza tempo, pensata per
resistere nel tempo e per offrire un’ambientazione rustica e confortevole al
contempo. Quella dove ogni mattina ci ritroveremo con la nostra famiglia a fare
colazione, sentendoci in campagna anche se magari abitiamo in centro città.

13 Luglio 2025 / / Coffee Break


La Masseria Moroseta, situata nelle campagne di Ostuni, rappresenta una
perfetta sintesi tra tradizione e modernità. Progettata dallo
Studio Andrew Trotter, la struttura si ispira alle antiche masserie
pugliesi, reinterpretandone i principi architettonici attraverso un linguaggio
essenziale e contemporaneo.

Architettura e Design

L’edificio è costruito con materiali locali, come la pietra bianca tipica
della regione, che non solo caratterizza esteticamente la masseria, ma
contribuisce anche all’isolamento termico naturale. Gli spazi interni sono
definiti da volumi puri e un uso sapiente della luce naturale, che filtra
attraverso le aperture calibrate, esaltando la matericità delle superfici.

Integrazione con il Paesaggio

Immersa tra uliveti secolari, la masseria instaura un dialogo costante con il
paesaggio circostante. Le ampie aperture e i cortili interni amplificano la
relazione tra interno ed esterno, mentre i pergolati e le terrazze offrono
scorci sulla campagna pugliese e sul mare Adriatico.

Materiali e Sostenibilità

L’uso di materiali locali e tecniche costruttive tradizionali contribuisce a
ridurre l’impatto ambientale della struttura. Le spesse mura in pietra
garantiscono comfort termico, riducendo la necessità di climatizzazione
artificiale, mentre la progettazione bioclimatica favorisce una gestione
ottimale della ventilazione naturale. La Masseria è un esempio virtuoso di
architettura che rispetta il contesto storico e naturale, dimostrando come un
approccio contemporaneo possa esaltare e preservare l’identità del territorio
pugliese.

Massaria Moroseta: A Contemporary Interpretation of Puglian Tradition


The Masseria Moroseta, located in the countryside of Ostuni,
embodies a seamless blend of tradition and modernity. Designed by
Studio Andrew Trotter, this structure draws inspiration from historic
Puglian farmhouses, reinterpreting their architectural principles through a
minimalistic and contemporary lens.

Architecture and Design

The building is constructed using local materials, such as the region’s
characteristic white stone, which not only defines its aesthetic but also
enhances natural thermal insulation. The interiors are shaped by pure
volumes and a masterful use of natural light, which filters through
strategically placed openings, highlighting the texture of the surfaces.

Integration with the Landscape

Surrounded by centuries-old olive groves, the masseria establishes a
continuous dialogue with its natural surroundings. Large openings and
internal courtyards amplify the connection between interior and exterior,
while pergolas and terraces frame views of the Puglian countryside and the
distant Adriatic Sea.

Materials and Sustainability

The use of local materials and traditional construction techniques
minimizes the environmental impact of the structure. Thick stone walls
ensure thermal comfort, reducing the need for artificial cooling, while the
bioclimatic design optimizes natural ventilation.
Masseria Moroseta stands as a remarkable example of architecture
that respects its historical and natural context, demonstrating how a
contemporary approach can enhance and preserve the identity of the Puglian
landscape.

12 Luglio 2025 / / Case e Interni

Idee arredo per casa vacanze al mare e affitti Airbnb

 

Nell’Home tour di oggi visitiamo una casa a Ibiza dallo stile mediterraneo autentico che offre spunti per arredare una casa al mare

Nel cuore delle Salinas, questa casa vacanza incarna l’anima autentica dell’architettura tradizionale delle Baleari: pareti imbiancate a calce, materiali locali e un’integrazione armoniosa con la vegetazione selvaggia circostante. La posizione privilegiata della casa e la splendida vista sul mare hanno fatto sì che ogni elemento, dagli spazi esterni alle camere da letto, sia pensato per una pausa estiva rilassata in famiglia.

La parola d’ordine per questa casa è armonia: ambienti che fluiscono l’uno nell’altro, interni che dialogano con la natura, materiali autentici e dettagli personali. Il design diventa rifugio, esperienza e stile di vita mediterraneo, per una casa estiva senza troppi fronzoli, genuina, ma allo stesso tempo raffinata.

Questa casa ibizenca è piena di spunti da copiare: perfetta per chi desidera arredare la propria casa per le vacanze o trasformare un Airbnb in un rifugio dal fascino autentico.

Caratteristiche e Idee da copiare di questa casa per le vacanze

1. Interni freschi e funzionali
  • L’interior design punta su cotto, legno, fibre naturali e cotone bianco, creando ambienti semplici, luminosi e facili da vivere.

  • Il layout è lineare: zona giorno open space, apertura verso l’esterno, due camere e un bagno, e corridoio ridotto al minimo per una fruizione agevole degli spazi.

3. Cucina a vista: condivisione e leggerezza
  • L’open space cucina–soggiorno è candidamente bianco. Pareti, soffitti e frontali degli elettrodomestici si fondono tra loro, dando continuità.

  • Mensole in legno, cesti artigianali, stoviglie in ceramica e mobili in legno di un certo sapore conferiscono carattere senza appesantire. Un grande tappeto a strisce rosse come unico dettaglio colorato definisce la zona divani.

  • Il legno massello naturale scalda l’atmosfera, mentre i tocchi in metallo anticato aggiungono un fascino vissuto: le sedie Tolix, in particolare, sono il dettaglio che fa la differenza e dona freschezza alla stanza.

4. Dettagli naturali e tocchi d’autore
  • La decorazione gioca con foto di palme in bianco e nero appese come quadri, cappelli di paglia, collane, opere d’arte si inseriscono con naturalezza, creando un’atmosfera vissuta.

  • Nel “salottino eterno” troviamo elementi naturali come rami, sabbia e pezzi artigianali come tessuti locali.

5. Mobili semplici, versatili e belli
  • Pochi pezzi selezionati, spesso destinati a doppi usi: vecchie scalette che diventano librerie; una vecchia scrivania diventa tavolino per il soggiorno; i divani sono realizzati con reti ortopediche e materassi, in modo da poter offrire uno spazio letto per ulteriori ospiti.

  • Ottima anche la scelta di tavolo di recupero e consolle antica per la zona pranzo: perfetti per una casa vacanza, belli da vedere e comodi da usare.

6. Palette cromatica rilassante
  • Il bianco, il legno naturale e i toni terracotta con piccoli accenti rossi dominano la scena.

  • Anche la biancheria rispetta questa palette, esaltata dalla luce naturale costante.

2. Spazi notte con vista e atmosfera ariosa
  • Le due camere da letto hanno la vista mare e sono arredate con letti semplici in legno naturale, vecchi sgabelli al posto dei comodini, piccoli spazi armadio senza ante, ma con tende in tessuto leggero.

  • Anche se lo spazio è minimo, l’effetto è quello di stanze ampie, ariose e in totale armonia visiva.

6. Bagno piccolo, ma ben progettato
  • Il bagno unico utilizza mobili in muratura dipinti di bianco per sembrare più arioso.

  • Tessuti in lino e piccoli dettagli artigianali completano lo stile con eleganza.

7. Design esterno: relax e convivialità all’aperto
  • Il porticato originale è stato allargato grazie a una pergola con struttura in legno e canne e pavimento in cemento lucidato.

  • Divani angolari, tavolini bassi e coperte coordinate trasformano il giardino in un soggiorno en plein air, perfetto per ogni ora della giornata.

Se hai una casa per le vacanze o un appartamento da affittare su Airbnb, qui trovi tante idee furbe da copiare per creare un’atmosfera curata, ma rilassata.

Idee arredo per casa vacanze al mare e affitti Airbnb
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Credit photo: nuevoestilo.es

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

12 Luglio 2025 / / Case e Interni

Tessuti leggeri e freschi per l’estate: come scegliere la biancheria perfetta per la tua casa

Nel momento in cui scriviamo siamo nel pieno dell’estate e nella maggior parte delle località italiane ci troviamo a fare i conti con temperature elevate, che portano a sudare e più in generale a sentirsi affaticati.

Non basta regolare adeguatamente la temperatura del condizionatore e indossare abiti più leggeri: si rivela infatti essenziale ottimizzare il comfort abitativo curando con particolare attenzione quanto ruota intorno alla biancheria per la casa.

In questo articolo vediamo come scegliere i tessuti più traspiranti e durevoli per la stagione estiva, con uno sguardo anche alle ultime tendenze e soluzioni come quelle della biancheria per la casa Carillohome, azienda italiana con oltre 50 anni di esperienza.

Vediamo dunque come scegliere la giusta biancheria per la casa con l’arrivo della calda stagione, coniugando funzionalità, estetica e comodità.

Tessuti leggeri e freschi per l’estate: come scegliere la biancheria perfetta per la tua casa

Esistono lenzuola che non fanno sudare?

Ebbene sì: esistono lenzuola che non fanno sudare e sono in grado di assicurare un sonno maggiormente ristoratore e dunque più asciutto. Questo perché alcuni materiali si dimostrano più traspiranti di altri.

È questo il caso di cotone e lino, che vengono non a caso utilizzati dall’uomo da millenni e risultano più validi a contatto con la pelle rispetto ai tessuti sintetici, dando modo alla pelle di mantenersi più fresca ed evitando persino che subentrino delle irritazioni.

Nella fattispecie, il cotone percalle presenta una marcia in più per l’estate, complice una trama leggera e allo stesso tempo fitta, che lo rende più valido rispetto al raso di cotone, che è invece leggermente più caldo, seppur molto piacevole al tatto perché liscio.

Il lino è parimenti interessante, in virtù della sua naturale capacità termoregolatrice. È inoltre particolarmente resistente ai lavaggi e anallergico. Tende ad avere un aspetto più “sgualcito” e rustico, che presenta un fascino unico nel suo genere. Al tatto convince invece al 100%, in quanto fresco.

Per chi invece non vuole rinunciare alla praticità della microfibra, esistono alcuni modelli particolari che hanno una traspirabilità che si avvicina a quella dei materiali naturali, conferendo leggerezza e morbidezza.

Non solo lenzuola: altri capi di biancheria perfetti per la casa dell’estate

Non solo lenzuola: altri capi di biancheria perfetti per la casa dell’estate

L’arrivo dell’estate porta a prediligere una coperta più leggera. Sono perfetti dei copriletti decor e dei trapuntini leggeri, nonché dei teli d’arredo multiuso, realizzati in lino, cotone oppure in microfibra, a patto che venga lavorata in maniera adeguata.

Attenzione anche al tessuto di asciugamani e accappatoi, per i quali il cotone si rivela sempre la soluzione da preferire, sia nella versione 100% cotone sia in quella misto cotone.

Infine, ricordiamo l’importanza di lavare maggiormente i capi della biancheria per la casa, che però asciugheranno più rapidamente e persino in giornata, dando modo di ridurre lo stress che comporta questa operazione.

Le lenzuola andrebbero cambiate massimo ogni due settimane per risultare ancora più piacevoli, valutando naturalmente il programma più adatto sulla base delle istruzioni riportate sulla confezione.

Per un tocco di stile in più, abbina i tessuti alla palette estiva della tua casa. Toni neutri come bianco, tortora, grigio chiaro, oppure nuance ispirate alla natura come verde salvia, ocra, azzurro polvere, aiutano a creare ambienti rilassanti e sempre freschi. Otterrai così un insieme armonico e ancora più più rilassante, anche allo sguardo.

biancheria letto in lino lavato azzurro polvere
11 Luglio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Hans J. Wegner, uno dei più grandi designer di mobili danesi e icone del modernismo scandinavo. Scopriamone la storia, le opere e l’influenza artistica. 

Hans Wegner
Mobili di Wegner esposti nel 1964

Hans Jørgen Wegner è considerato uno dei maggiori esponenti dell’organicismo, una corrente del modernismo che valorizza le forme naturali, l’equilibrio tra estetica e funzionalità. Nato nel 1914 a Tønder, in Danimarca, e figlio di un calzolaio, Wegner ha rivoluzionato il mondo del design con le sue creazioni eleganti, funzionali e dal forte richiamo alle forme organiche. 

Hans J. Wegner: una biografia dalle origini all’eccellenza del eesign 

Hans J. Wegner cresce in un ambiente di artigianato, sviluppando fin da giovane una passione per il lavoro del legno. A soli 14 anni, inizia a lavorare come apprendista presso il laboratorio dell’ebanista H. F. Stahlberg, dove mette le prime mani sulla lavorazione del legno e realizza i suoi primi disegni.

Hans Wegner (terzo da sinistra) all’età di 14 anni durante l’apprendistato presso H.F. Stahlberg

Dopo un breve periodo nell’esercito, si trasferisce a Copenhagen per studiare alla Scuola di Arte e Artigianato, frequentata dal 1936 al 1938, preparando così il terreno per la sua futura carriera di designer. 

Le prime collaborazioni e la formazione di uno stile unico 

Nel 1938, Wegner entra in contatto con architetti e designer di fama come Arne Jacobsen ed Erik Møller, iniziando a progettare mobili per il municipio di Aarhus, sulla costa dello Jutland. Durante gli stessi anni, collabora con Johannes Hansen, uno dei principali ebanisti del design danese, contribuendo alla crescita del movimento modernista in Danimarca. Nel 1943, fonda il suo studio di design, dando vita a un percorso artistico che lo porterà a creare oltre 500 sedie, di cui circa 100 sono entrate in produzione. 

Sedia e sgabelli per bambini per la biblioteca pubblica di Nyborg

L’iconografia del Modernismo Organico 

Hans J. Wegner è considerato uno dei maggiori esponenti dell’organicismo, una corrente del modernismo che valorizza le forme naturali, l’equilibrio tra estetica e funzionalità.

“Molti stranieri mi hanno chiesto come abbiamo creato lo stile danese. Ho risposto che si è trattato di un processo continuo di purificazione e semplificazione, per arrivare al design più semplice possibile di quattro gambe, una seduta e uno schienale e un bracciolo combinati”.

Hans J. Wegner

    La sua produzione si distingue per l’uso sapiente del legno, le linee morbide e un minimalismo sofisticato, rendendo le sue creazioni senza tempo e simbolo di eleganza. 

    Tra le sue creazioni più celebri spicca la Wishbone Chair, diventata un’icona del design mondiale. Le sue sedie sono esposte nei musei più prestigiosi, come il Museum of Modern Art di New York, il Designmuseum Danmark di Copenaghen e il Die Neue Sammlung di Monaco. Wegner ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Grand Prix alla Triennale di Milano nel 1951, il Danish Furniture Prize nel 1980 e l’International Design Award nel 1997. È stato anche nominato Royal Designer Onorario dalla Royal Society of Arts di Londra e membro onorario della Royal Danish Academy of Fine Arts. 

    L’eredità di Hans J. Wegner

    L’artista ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del design di mobili, con uno stile che coniuga morbidezza organica e minimalismo formale. La sua influenza si percepisce ancora oggi, e le sue creazioni continuano a essere simbolo di qualità, innovazione e bellezza senza tempo. 

    Hans Jørgen Wegner rappresenta uno dei pilastri del design scandinavo e mondiale. La sua capacità di creare mobili funzionali, eleganti e di forte impatto estetico ha definito un’epoca e continua a ispirare designer e appassionati di tutto il mondo. Se vuoi scoprire di più sul suo lavoro e le sue icone, esplora le sue opere nei principali musei e collezioni di design internazionali

    Oggi i suoi pezzi si possono acquistare presso alcuni rivenditori autorizzati, tra i quali l’azienda danese Carl Hansen & Søn, oppure nei negozi di modernariato.

    10 Luglio 2025 / / A forma di casa

    C’è un momento, ogni anno, in cui la voglia di mare si fa più intensa. Complice la luce che cambia, il profumo dell’estate nell’aria, o forse quel desiderio di rallentare e lasciarsi abbracciare da paesaggi che sanno di vacanza e leggerezza. E tra tutte le mete immaginate, ce n’è una che mi torna sempre nel cuore: la Costiera Amalfitana.

    Qui, si è immersi nella bellezza, tra le case bianche che si arrampicano sui pendii, nei limoneti a picco sul mare, nei vicoli che profumano di sale e di fiori. È un luogo che parla a tutti i sensi e che, proprio per questo, ha ispirato un’estetica diventata oggi un vero e proprio trend: lo stile Amalficore.

    Lo stile Amalficore: origini e caratteristiche

    Lo stile Amalficore mescola colori brillanti e materiali naturali, artigianato locale e dettagli che sembrano rubati a un sogno mediterraneo. Prende il meglio dell’estetica della Costiera Amalfitana e lo trasforma in ambienti caldi, colorati, accoglienti e solari. La ceramica dipinta a mano, gli intonaci bianchi grezzi, i tessuti leggeri, il blu del mare e il giallo dei limoni creano un mix vibrante, che profuma di estate e racchiude tutto il fascino senza tempo della vita mediterranea.

    Nato spontaneamente come filone decorativo sui social negli ultimi anni, lo stile Amalficore si è diffuso rapidamente grazie alla sua carica evocativa e sognante. Ha trovato terreno fertile tra chi cerca un’eleganza fresca e autentica, fatta di poesia e giornate lente da godere all’aria aperta respirando il profumo del mare.

    C’è una certa fluidità tra interno ed esterno: le case si aprono verso l’esterno con porte a vetro, tende leggere che danzano con il vento, spazi all’aperto arredati con cura. Verande, terrazzi e logge diventano estensioni del vivere quotidiano che sanno di estate, convivialità e libertà.

    moodboard Amalficore

    Come arredare uno spazio esterno in stile Amalficore

    A definire lo stile Amalficore è innanzitutto la palette cromatica: il bianco calce delle case affacciate sul mare, l’azzurro del cielo terso e del mare, il giallo vivido dei limoni maturi. Accanto a questi, i toni caldi e naturali della terra e della sabbia creano un equilibrio visivo armonioso.

    I materiali utilizzati sono il legno grezzo, cotone e lino, il rattan, la pietra, il ferro battuto, la ceramica smaltata, in particolare le maioliche decorate e le piastrelle in cotto. L’outdoor Amalficore punta a creare un legame diretto con l’ambiente, attraverso materiali tattili che si mescolano creando scenari molto suggestivi.

    Gli arredi, spesso artigianali, sono caratterizzati da un sapore autentico che sa di tradizione e bellezza senza tempo: tavoli conviviali in legno massello o in metallo rivestito di maioliche, sedie in ferro battuto o rattan intrecciato, panche basse e sedute sospese trovano posto accanto a lampade con paralumi in fibre naturali. Sedute morbide, cuscini abbondanti, sdraio, amache o sedute sospese: il mood è da vacanza, fatto di aperitivi al tramonto, chiacchiere e relax.

    Per quanto riguarda l’illuminazione non possono mancare lanterne in metallo o ceramica, piccole luci sospese tra una parete e l’altra, candele profumate alla lavanda o agli agrumi. Quando il sole tramonta, questo tipo di illuminazione crea un’atmosfera magica e suggestiva adatta ad una serata di relax da soli o in compagnia.

    Le decorazioni per l’outdoor

    Fondamentali sono i dettagli decorativi, fortemente legati alla tradizione del Sud Italia: maioliche e altre ceramiche dipinte a mano, tessili con motivi floreali, geometrici o costieri a seconda dei gusti. Anche la tavola gioca un ruolo centrale e rappresenta la quintessenza del dining estivo all’italiana: tovaglie leggere, runner e tovaglioli con stampe colorate, piatti e brocche dipinti a mano, bicchieri in vetro trasparente oppure colorato in blu, ambra o verde oliva, decorazioni naturali come arance, limoni, fiori e rametti di piante del luogo.

    A completare tutto ci sono le piante: vasi di agrumi, lavanda, basilico, rosmarino, gelsomino e bouganville invadono terrazze, davanzali e angoli della casa. Le piante mediterranee non sono solo un ornamento: sono parte dell’atmosfera, portano profumo, colore e vitalità.

    Arredare un outdoor in stile Amalficore significa portare nella quotidianità tutto il fascino della Costiera Amalfitana. Che si tratti di un terrazzo, un balcone o un giardino, bastano pochi arredi scelti con cura, materiali naturali, decorazioni vivaci e suggestive per trasformare anche il più semplice degli spazi in un angolo incantato che evoca il mare. Un luogo unico che racconta un modo di vivere autentico, lento e ricco di fascino.


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    L’articolo Goditi la tua casa con questi piccoli accorgimenti e aumenta la tua qualità di vita è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

    Ci sono momenti in cui il rientro a casa dovrebbe assomigliare a un atterraggio morbido. Una specie di pausa temporanea da tutto il resto, come se le pareti domestiche contenessero una riserva invisibile di pace che altrove sembra introvabile. Tuttavia, la casa non si trasforma da sola in rifugio: ha bisogno di cura, intenzione e piccoli accorgimenti che, sommati, riescono a cambiare la percezione di intere giornate.

    E quando ci si accorge che bastano minime modifiche per aumentare il proprio benessere, il desiderio di rimanere diventa più forte di quello di evadere.

    Il bagno non è solo funzionale: è terapeutico

    Per molti, è il primo posto in cui ci si rifugia dopo una giornata lunga. Il bagno, a differenza di quanto si pensava in passato, non è più un semplice spazio di servizio. Oggi è considerato un ambiente centrale per il rilassamento personale. Dedicargli attenzione significa investire in un tipo di benessere che non si misura in metri quadri, ma in minuti di silenzio.

    In questo contesto, le vasche bagno freestanding sono un’ottima soluzione per chi desidera amplificare i momenti di tranquillità. Eleganti, autonome e capaci di arredare da sole un intero ambiente, trasformano la toilette quotidiana in un rituale personale. Lontano da schermi e notifiche, immersi nel vapore e nei pensieri.

    La camera da letto: dove la notte ha voce

    L’arredo della camera da letto è spesso una corsa all’estetica o alla funzionalità. Eppure, è lì che ci si riconcilia con la parte più autentica della giornata: il sonno. A renderla efficace è un equilibrio delicato tra materiali, temperature, luci soffuse e soprattutto un letto costruito sulle proprie esigenze. Non esiste una soluzione univoca, ma esiste un punto d’incontro tra postura, comfort e attenzione alle patologie personali.

    Un letto sbagliato non rovina solo la schiena: altera l’umore, compromette la concentrazione, riduce l’energia. Il confine tra una buona giornata e una pessima potrebbe iniziare – o finire – proprio lì, sulla rete di doghe che si dà per scontata.

    Illuminazione: l’arte invisibile di sentirsi a casa

    La luce non è una questione tecnica. È una grammatica emotiva. Una casa male illuminata può sembrare più piccola, fredda, ostile. Organizzare i punti luce non significa solo decidere dove collocare lampade o applique: significa interpretare le funzioni degli ambienti e le loro implicazioni emotive.

    Luci fredde per le azioni, luci calde per la quiete. È una distinzione sottile, ma fondamentale. E se si può regolare l’intensità, meglio ancora: così da calibrare l’atmosfera a seconda del momento e dello stato d’animo.

    I tessuti come veicolo di comfort

    I materiali con cui ci circondiamo non parlano solo alla pelle, ma anche agli occhi. La qualità dei tessuti – tende, coperte, cuscini – incide più di quanto si pensi sul senso generale di comfort. Il cotone e il lino, ad esempio, raccontano un’idea di casa più autentica e sostenibile. I colori neutri amplificano la luce, mentre quelli accesi, se ben dosati, risvegliano gli spazi più spenti.

    Non si tratta di riempire, ma di selezionare con cura. L’eccesso visivo, oltre che inutile, può diventare una forma di rumore mentale.

    Piante, odori, ordine: tre alleati silenziosi

    Una casa ben profumata non è un capriccio: è un riflesso diretto del modo in cui si percepisce il tempo. Basta poco – una candela alla lavanda, un diffusore all’eucalipto – per alterare l’umore di chi entra dalla porta. Il profumo è, in fondo, una memoria liquida: evoca, trasporta, calma.

    Allo stesso modo, la presenza di piante e fiori non è una scelta puramente decorativa. Studi psicologici suggeriscono che la vista del verde influisce sul battito cardiaco e sulla produzione di cortisolo. Eppure, il gesto più semplice di tutti – mantenere l’ordine quotidiano – rimane il più efficace: una casa ordinata placa i pensieri e alleggerisce l’aria.

    Colori che parlano sottovoce

    Ogni stanza ha un suo timbro. E i colori ne sono la voce. Le tonalità scelte per le pareti o per i complementi d’arredo influiscono direttamente sul ritmo interno di chi abita quegli spazi. Tinte chiare come il beige, il verde salvia o l’azzurro aiutano a distendere la mente, valorizzano la luce naturale e danno respiro anche agli ambienti più piccoli.

    Per chi ama i contrasti, i colori più vivaci possono restare confinati ai dettagli: un tappeto, un vaso, un cuscino. L’equilibrio si costruisce così, per sottrazione e piccoli tocchi.

    Spazi da vivere, non solo da abitare

    Ogni casa ha un punto cieco. Una zona trascurata. Può essere un balcone mai usato, una parete vuota, un angolo spento. Recuperarli significa guadagnare metri quadrati emotivi. Una poltrona sistemata vicino a una finestra può diventare un punto di sosta. Una mensola con libri, una pianta ben posizionata, una tenda leggera: sono dettagli che modificano la relazione che abbiamo con gli spazi.

    Il benessere domestico non è figlio del caso, ma di una serie di scelte consapevoli. E forse, il segreto per amare davvero la propria casa… sta proprio nel modo in cui si abita l’invisibile.

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    L’articolo Goditi la tua casa con questi piccoli accorgimenti e aumenta la tua qualità di vita è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

    8 Luglio 2025 / / Casa Poetica

    Decluttering cameretta bambini - Casa Poetica

    Fare decluttering cameretta bambini è molto più che mettere ordine. È attraversare un processo di scelta, spesso anche emotivo, in cui ti ritrovi a decidere cosa tenere, cosa lasciare andare, e cosa ha davvero valore oggi. È uno dei modi più semplici e insieme più profondi per sostenere tuo figlio nella sua crescita.



    Quando uno spazio è lì, ma non ha uno scopo

    Il problema non è che sia vuoto. È che non hai deciso a cosa serve.
    E quando uno spazio non ha un ruolo, finisce per accogliere tutto ciò che non trova posto altrove.

    Un esempio? L’angolo tra una finestra e il mobile TV. All’inizio è vuoto, poi ci finisce una sedia, poi una cesta, poi qualche oggetto in attesa. Nessuno lo vede come “disordinato”. Ma lo spazio comunica comunque una confusione latente, che pesa ogni volta che ci passi accanto.



    Da dove iniziare con il decluttering cameretta bambini  per non sentirti sopraffatta

    Il primo errore che rischi di fare è voler sistemare tutto in una volta. Fermati. Respira. Comincia da uno spazio preciso: una cesta di giochi, un cassetto, una mensola. Fare decluttering è anche imparare a non farsi inghiottire dalla quantità.

    Un consiglio pratico che funziona sempre è quello di usare lo spazio fisico come misura: “I libri devono stare in questo scaffale. I giochi, in questa scatola.” Quando il contenitore è pieno, scegli cosa resta davvero. In questo modo, il contenitore diventa alleato, non ostacolo.



    Giochi e affetto: cosa si tiene e cosa si lascia andare

    La selezione dei giochi è uno dei momenti più delicati del decluttering cameretta bambini, perché spesso ogni oggetto è legato a un momento, a una fase, a una storia. Ma tuo figlio oggi ha esigenze diverse da sei mesi fa, e molti giochi semplicemente non gli parlano più.

    Tieni quelli che ama davvero, quelli che stimolano la fantasia, quelli che usa ogni giorno. Il resto puoi lasciarlo andare, con gentilezza. Donarlo, regalarlo, rimetterlo in circolo. Coinvolgere tuo figlio è fondamentale. Chiedigli di scegliere i suoi preferiti e dagli un contenitore limitato: “Scegli quelli che entrano qui.” I bambini, se guidati con calma, sorprendono per lucidità e generosità.



    I libri nella cameretta: come fare spazio senza perdere memoria

    I libri crescono insieme a tuo figlio. Alcuni restano, altri passano. Anche in questo caso, puoi usare la regola dello spazio. Se la mensola è piena, è il momento di rivedere cosa tenere.

    Tieni quelli che legge ancora volentieri, quelli che parlano delle sue emozioni attuali, quelli che magari un giorno vorrai leggere ancora insieme. Gli altri, se non hanno più funzione o significato, possono trovare una nuova casa. E se c’è un libro legato a un ricordo importante, mettilo nella scatola dei ricordi: merita un posto tutto suo.



    Decluttering cameretta bambini: affrontare l’armadio con leggerezza

    Vestiti piccoli, vestiti rotti, vestiti “quasi ancora buoni”… e l’armadio esplode. Il decluttering cameretta bambini è anche qui: tra pile di magliette, pantaloni fuori stagione, body che non servono più. Non è un addio alla memoria, è un gesto di cura.

    Conserva due o tre capi simbolici. Il resto puoi donarlo o farlo girare tra amici, parenti, gruppi. Ogni cambio stagione è una buona occasione per rivedere cosa serve davvero. Meno vestiti, ma scelti con attenzione, alleggeriscono le mattine e l’intera gestione della cameretta.



    Coinvolgere tuo figlio: un’occasione per crescere insieme

    Fare ordine senza di lui può sembrare più veloce. Ma fare decluttering con lui ha un valore educativo altissimo. I bambini osservano tutto. E se ti vedono scegliere con calma, lasciare andare con affetto, selezionare ciò che conta, impareranno a fare lo stesso.

    Non devi imporgli nulla. Puoi semplicemente raccontargli cosa stai facendo, e perché. Puoi chiedergli consiglio, dargli la possibilità di esprimersi. Anche un piccolo compito – scegliere 3 giochi da donare, 2 libri da tenere – fa la differenza.



    Lasciare andare non vuol dire dimenticare

    So bene cosa vuol dire stringere tra le mani un oggetto legato a una fase che non tornerà. E capisco quella parte di te che vorrebbe tenere tutto. Ma la verità è che non tutto è memoria. E non tutto va tenuto per amore.

    Quando scegli con consapevolezza, il ricordo resta. Ma il carico si alleggerisce. E la cameretta torna a essere un luogo che accoglie il presente, non solo il passato.



    Se vuoi fare decluttering cameretta bambini, io sono qui per aiutarti

    So quanto può essere difficile, a volte, anche solo iniziare. Quando si accumula troppo, ci si sente bloccate. Quando gli oggetti sono legati all’affetto, ogni scelta pesa.

    Fare decluttering cameretta bambini con me vuol dire affrontare tutto questo insieme. Ti guido passo dopo passo, ti aiuto a vedere ciò che oggi è utile e importante, ti sollevo dalle scelte più pesanti. Ti aiuto a lasciare andare con rispetto, e a fare spazio senza sensi di colpa. Non solo nella stanza, ma anche nella testa.

    Scrivimi. Sarà più semplice, più leggero e più umano. Insieme è un’altra storia.





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    8 Luglio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

    In questo articolo approfondiamo un argomento che interessa la maggior parte delle famiglie, ovvero come risparmiare sull’energia. Installare un Sistema di Gestione dell’Energia può essere la soluzione. Vediamo di cosa si tratta.

    Sistema di Gestione dell’Energia

    Negli ultimi anni i costi dell’energia sono in continuo aumento, incidendo pesantemente sul bilancio delle famiglie. Per molti, una delle soluzioni adottate è stata quella di installare un impianto fotovoltaico, ma spesso non è sufficiente.

    Lo sapevate che esiste una tecnologia avanzata che consente di ottimizzare l’utilizzo dell’energia domestica? Questo sistema si chiama Energy Management System (EMS), o meglio, Sistema di Gestione dell’energia. Secondo l’azienda fotovoltaica Otovo, questo sistema è un’ottima soluzione per ridurre le bollette, grazie ad un miglioramento significativo dell’efficienza energetica.

    Cosa può fare il Sistema di Gestione dell’energia 

    Il Sistema di Gestione dell’energia è composto da un’insieme di elementi che lavorano all’unisono per analizzare i flussi di energia, distribuirli e immagazzinarli.

    Appositi dispositivi misurano il consumo di energia degli apparecchi collegati alla rete elettrica, in particolare elettrodomestici, pompe di calore e colonnine per la ricarica dell’auto elettrica. I sensori monitorano anche la produzione e l’accumulo di energia da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.

    Sistema di Gestione dell’Energia

    Questi dati vengono raccolti ed elaborati da una unità centrale di controllo, spesso installata nel quadro elettrico principale. Attraverso un software consultabile su una interfaccia utente (App o portale web) potete monitorare i flussi di energia in tempo reale

    Ultimo elemento, ma il più importante, è la batteria, o Sistema di Accumulo.

    I sistemi di accumulo consentono di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso durante le ore di sole per renderla disponibile quando la produzione è bassa o assente, riducendo la dipendenza dalla rete.

    Il Sistema di Gestione dell’energia integra perfettamente l’impianto fotovoltaico con la batteria di accumulo, e attraverso un sofisticato algoritmo decide come impiegare l’energia in eccesso. L’EMS può decidere se prelevare l’energia dalle batterie o dalla rete, anche in base alle tariffe orarie, per esempio. Inoltre, il sistema gestisce i flussi in modo ottimale per limitare al massimo l’usura della batteria, rendendola più longeva.

    Cosa comporta l’installazione in termini di lavori e spazi

    L’istallazione di un Sistema di Gestione dell’energia non prevede particolari opere murarie. In sintesi, l’installazione comporta la realizzazione di collegamenti elettrici tra l’EMS (la sua unità centrale), la rete elettrica, gli elettrodomestici,  l’impianto fotovoltaico, le pompe di calore e le batterie di accumulo. L’unità centrale non incide in termini di spazi, e viene spesso installata nel quadro elettrico generale o in un punto adiacente. In alcuni casi può essere necessario ampliare o riorganizzare il quadro elettrico per ospitare i nuovi dispositivi, come interruttori dedicati, moduli di interfaccia etc. Discorso diverso per quanto riguarda le batterie di accumulo, il cui ingombro dipende dal dimensionamento e dalla capacità, calcolati in base a parametri applicati ad ogni singolo caso. E comunque, le batterie di accumulo per uso domestico raramente oltrepassano il metro e mezzo per lato. 

    La scelta del luogo di installazione è importante per il corretto funzionamento, l’efficienza e la durata del sistema, nonché per la sicurezza. L’ideale è all’interno dell’abitazione, possibilmente in un locale tecnico dedicato. In alternativa, nel garage, in cantina o in un sottoscala, purché siano asciutti e areati. Nel caso non aveste spazio all’interno, la batteria si può collocare all’esterno, purché protetta dagli agenti atmosferici e dalle temperature troppo basse o troppo alte. In questo caso, è indispensabile installare un apposito armadio per le batterie del fotovoltaico esterno o un involucro con certificazione IP65 o superiore, oppure un cassone protettivo posizionato sotto una pensilina, un balcone o in un vano tecnico coperto. Sconsigliati sottotetti, luoghi umidi e non ventilati, locali con difficile accesso e l’esposizione al sole. 

    5 Luglio 2025 / / Casa Poetica

    Decluttering e Cultura - Casa Poetica

    Decluttering e Cultura non riguardano solo gli oggetti, ma anche lo spazio che li accoglie. Architettura e design non sono solo discipline estetiche, ma veri e propri strumenti per creare ambienti funzionali, armoniosi e organizzati. Ogni edificio ben progettato e ogni spazio ben arredato seguono un principio chiave: l’ordine genera benessere.

    Dall’architettura minimalista ai grandi maestri del design, scopriamo come queste discipline ci insegnano a vivere con meno, ma meglio.



    Decluttering e Cultura: l’ordine nello spazio e nella forma

    L’architettura e il design nascono per rispondere a un’esigenza primaria: organizzare lo spazio in modo che sia funzionale, accogliente e visivamente equilibrato. Eliminare il superfluo, ottimizzare le risorse e creare ambienti armoniosi sono principi fondamentali in entrambi i campi.

    Ecco alcune correnti e figure chiave che possono ispirarti nel tuo percorso di decluttering.

    Il minimalismo giapponese – Funzionalità e vuoto

    L’architettura giapponese tradizionale è un esempio perfetto di come il vuoto non sia mancanza, ma spazio per respirare. Gli interni delle case giapponesi sono caratterizzati da linee pulite, materiali naturali e un’organizzazione che lascia spazio alla luce e alla tranquillità.

    La lezione: Il decluttering non è eliminare tutto, ma creare un ambiente che favorisca equilibrio e serenità. Non temere il vuoto: lo spazio libero è un valore.

    Le Corbusier – La casa come macchina per abitare

    Le Corbusier, uno dei più grandi architetti del XX secolo, sosteneva che una casa dovesse essere progettata come una macchina efficiente, dove ogni elemento ha una funzione precisa. Le sue opere puntavano a eliminare il superfluo e a rendere ogni spazio ottimizzato e armonico.

    La lezione: L’organizzazione non riguarda solo gli oggetti, ma anche la disposizione dello spazio. Ogni area della tua casa dovrebbe avere una funzione chiara e precisa.

    Bauhaus – Bellezza e praticità

    Il movimento Bauhaus ha rivoluzionato il design con un concetto chiave: forma e funzione devono essere in perfetta armonia. Ogni mobile, ogni elemento di arredo deve essere pensato per essere utile e al tempo stesso esteticamente piacevole.

    La lezione: Scegli con attenzione gli oggetti che ti circondano. Devono essere funzionali, ma anche capaci di contribuire all’armonia visiva del tuo ambiente.

    Scandinavia e design nordico – Calore e semplicità

    Il design scandinavo si basa sull’uso di materiali naturali, colori neutri e linee pulite per creare spazi accoglienti e rilassanti. Qui il decluttering non è un processo di sottrazione fine a sé stesso, ma un modo per dare più valore a ciò che resta.

    La lezione: L’organizzazione e l’ordine non devono essere rigidi o freddi. Creare un ambiente essenziale ma accogliente è la chiave per vivere meglio.

    Frank Lloyd Wright – L’armonia con l’ambiente

    Wright ha progettato edifici che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante, utilizzando materiali naturali e soluzioni architettoniche che rispettano l’ambiente. Il suo approccio ci insegna che il nostro spazio deve dialogare con il contesto in cui si trova.

    La lezione: Anche il decluttering dovrebbe essere sostenibile. Dona ciò che non ti serve, scegli materiali naturali e organizza la tua casa in modo che sia in armonia con il tuo stile di vita.



    Decluttering e Cultura: come applicare queste lezioni alla tua casa

    L’architettura e il design ci insegnano che uno spazio ordinato è uno spazio che funziona meglio. Ecco alcuni modi per applicare questi principi al tuo decluttering quotidiano:

    • Lascia spazio al vuoto: Come nell’architettura giapponese, non riempire ogni angolo. Il vuoto aiuta a far respirare l’ambiente.
    • Ottimizza la disposizione: Ogni stanza deve avere una funzione chiara, come insegnava Le Corbusier.
    • Unisci estetica e utilità: Segui la filosofia Bauhaus: ogni oggetto dovrebbe essere bello e pratico.
    • Crea un ambiente accogliente: Il design scandinavo insegna che ordine e calore possono andare di pari passo.
    • Pensa in modo sostenibile: Dona ciò che non usi più e scegli materiali naturali, come farebbe Frank Lloyd Wright.




    Un esercizio per te: progetta il tuo spazio ideale

    Decluttering e Cultura si fondono quando pensiamo ai nostri ambienti come a un progetto di design. Prova a guardare la tua casa con gli occhi di un architetto e sperimenta questo esercizio:

    1. Fai una piantina mentale della tua stanza. Osserva lo spazio come un designer: la disposizione degli oggetti ha senso o può essere migliorata?
    2. Elimina ciò che rompe l’equilibrio. Se qualcosa è fuori posto o appesantisce l’ambiente, prova a spostarlo o a rimuoverlo.
    3. Trova un punto focale. Come in un buon progetto architettonico, anche la tua casa deve avere un elemento che cattura l’attenzione.
    4. Sperimenta il minimalismo funzionale. Prova a eliminare un mobile o un oggetto decorativo superfluo e osserva come cambia la percezione dello spazio.

    Una casa ben progettata non è quella più piena, ma quella in cui ogni elemento ha un ruolo preciso.



    Decluttering e Cultura: progetta il tuo equilibrio

    Decluttering e Cultura non sono solo un modo di organizzare gli spazi, ma una vera e propria filosofia di vita. Architettura e design ci insegnano che l’ordine non è solo una questione di estetica, ma anche di benessere e funzionalità.

    Se vuoi ripensare i tuoi ambienti per renderli più armoniosi e organizzati, contattami. Insieme possiamo progettare il tuo spazio ideale, eliminando il superfluo e valorizzando ciò che davvero conta.





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