8 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Decluttering cameretta bambini - Casa Poetica

Fare decluttering cameretta bambini è molto più che mettere ordine. È attraversare un processo di scelta, spesso anche emotivo, in cui ti ritrovi a decidere cosa tenere, cosa lasciare andare, e cosa ha davvero valore oggi. È uno dei modi più semplici e insieme più profondi per sostenere tuo figlio nella sua crescita.



Quando uno spazio è lì, ma non ha uno scopo

Il problema non è che sia vuoto. È che non hai deciso a cosa serve.
E quando uno spazio non ha un ruolo, finisce per accogliere tutto ciò che non trova posto altrove.

Un esempio? L’angolo tra una finestra e il mobile TV. All’inizio è vuoto, poi ci finisce una sedia, poi una cesta, poi qualche oggetto in attesa. Nessuno lo vede come “disordinato”. Ma lo spazio comunica comunque una confusione latente, che pesa ogni volta che ci passi accanto.



Da dove iniziare con il decluttering cameretta bambini  per non sentirti sopraffatta

Il primo errore che rischi di fare è voler sistemare tutto in una volta. Fermati. Respira. Comincia da uno spazio preciso: una cesta di giochi, un cassetto, una mensola. Fare decluttering è anche imparare a non farsi inghiottire dalla quantità.

Un consiglio pratico che funziona sempre è quello di usare lo spazio fisico come misura: “I libri devono stare in questo scaffale. I giochi, in questa scatola.” Quando il contenitore è pieno, scegli cosa resta davvero. In questo modo, il contenitore diventa alleato, non ostacolo.



Giochi e affetto: cosa si tiene e cosa si lascia andare

La selezione dei giochi è uno dei momenti più delicati del decluttering cameretta bambini, perché spesso ogni oggetto è legato a un momento, a una fase, a una storia. Ma tuo figlio oggi ha esigenze diverse da sei mesi fa, e molti giochi semplicemente non gli parlano più.

Tieni quelli che ama davvero, quelli che stimolano la fantasia, quelli che usa ogni giorno. Il resto puoi lasciarlo andare, con gentilezza. Donarlo, regalarlo, rimetterlo in circolo. Coinvolgere tuo figlio è fondamentale. Chiedigli di scegliere i suoi preferiti e dagli un contenitore limitato: “Scegli quelli che entrano qui.” I bambini, se guidati con calma, sorprendono per lucidità e generosità.



I libri nella cameretta: come fare spazio senza perdere memoria

I libri crescono insieme a tuo figlio. Alcuni restano, altri passano. Anche in questo caso, puoi usare la regola dello spazio. Se la mensola è piena, è il momento di rivedere cosa tenere.

Tieni quelli che legge ancora volentieri, quelli che parlano delle sue emozioni attuali, quelli che magari un giorno vorrai leggere ancora insieme. Gli altri, se non hanno più funzione o significato, possono trovare una nuova casa. E se c’è un libro legato a un ricordo importante, mettilo nella scatola dei ricordi: merita un posto tutto suo.



Decluttering cameretta bambini: affrontare l’armadio con leggerezza

Vestiti piccoli, vestiti rotti, vestiti “quasi ancora buoni”… e l’armadio esplode. Il decluttering cameretta bambini è anche qui: tra pile di magliette, pantaloni fuori stagione, body che non servono più. Non è un addio alla memoria, è un gesto di cura.

Conserva due o tre capi simbolici. Il resto puoi donarlo o farlo girare tra amici, parenti, gruppi. Ogni cambio stagione è una buona occasione per rivedere cosa serve davvero. Meno vestiti, ma scelti con attenzione, alleggeriscono le mattine e l’intera gestione della cameretta.



Coinvolgere tuo figlio: un’occasione per crescere insieme

Fare ordine senza di lui può sembrare più veloce. Ma fare decluttering con lui ha un valore educativo altissimo. I bambini osservano tutto. E se ti vedono scegliere con calma, lasciare andare con affetto, selezionare ciò che conta, impareranno a fare lo stesso.

Non devi imporgli nulla. Puoi semplicemente raccontargli cosa stai facendo, e perché. Puoi chiedergli consiglio, dargli la possibilità di esprimersi. Anche un piccolo compito – scegliere 3 giochi da donare, 2 libri da tenere – fa la differenza.



Lasciare andare non vuol dire dimenticare

So bene cosa vuol dire stringere tra le mani un oggetto legato a una fase che non tornerà. E capisco quella parte di te che vorrebbe tenere tutto. Ma la verità è che non tutto è memoria. E non tutto va tenuto per amore.

Quando scegli con consapevolezza, il ricordo resta. Ma il carico si alleggerisce. E la cameretta torna a essere un luogo che accoglie il presente, non solo il passato.



Se vuoi fare decluttering cameretta bambini, io sono qui per aiutarti

So quanto può essere difficile, a volte, anche solo iniziare. Quando si accumula troppo, ci si sente bloccate. Quando gli oggetti sono legati all’affetto, ogni scelta pesa.

Fare decluttering cameretta bambini con me vuol dire affrontare tutto questo insieme. Ti guido passo dopo passo, ti aiuto a vedere ciò che oggi è utile e importante, ti sollevo dalle scelte più pesanti. Ti aiuto a lasciare andare con rispetto, e a fare spazio senza sensi di colpa. Non solo nella stanza, ma anche nella testa.

Scrivimi. Sarà più semplice, più leggero e più umano. Insieme è un’altra storia.





Cover Photo on I-Stock





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Decluttering cameretta bambini: come iniziare davvero proviene da Casa Poetica.

5 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Decluttering e Cultura - Casa Poetica

Decluttering e Cultura non riguardano solo gli oggetti, ma anche lo spazio che li accoglie. Architettura e design non sono solo discipline estetiche, ma veri e propri strumenti per creare ambienti funzionali, armoniosi e organizzati. Ogni edificio ben progettato e ogni spazio ben arredato seguono un principio chiave: l’ordine genera benessere.

Dall’architettura minimalista ai grandi maestri del design, scopriamo come queste discipline ci insegnano a vivere con meno, ma meglio.



Decluttering e Cultura: l’ordine nello spazio e nella forma

L’architettura e il design nascono per rispondere a un’esigenza primaria: organizzare lo spazio in modo che sia funzionale, accogliente e visivamente equilibrato. Eliminare il superfluo, ottimizzare le risorse e creare ambienti armoniosi sono principi fondamentali in entrambi i campi.

Ecco alcune correnti e figure chiave che possono ispirarti nel tuo percorso di decluttering.

Il minimalismo giapponese – Funzionalità e vuoto

L’architettura giapponese tradizionale è un esempio perfetto di come il vuoto non sia mancanza, ma spazio per respirare. Gli interni delle case giapponesi sono caratterizzati da linee pulite, materiali naturali e un’organizzazione che lascia spazio alla luce e alla tranquillità.

La lezione: Il decluttering non è eliminare tutto, ma creare un ambiente che favorisca equilibrio e serenità. Non temere il vuoto: lo spazio libero è un valore.

Le Corbusier – La casa come macchina per abitare

Le Corbusier, uno dei più grandi architetti del XX secolo, sosteneva che una casa dovesse essere progettata come una macchina efficiente, dove ogni elemento ha una funzione precisa. Le sue opere puntavano a eliminare il superfluo e a rendere ogni spazio ottimizzato e armonico.

La lezione: L’organizzazione non riguarda solo gli oggetti, ma anche la disposizione dello spazio. Ogni area della tua casa dovrebbe avere una funzione chiara e precisa.

Bauhaus – Bellezza e praticità

Il movimento Bauhaus ha rivoluzionato il design con un concetto chiave: forma e funzione devono essere in perfetta armonia. Ogni mobile, ogni elemento di arredo deve essere pensato per essere utile e al tempo stesso esteticamente piacevole.

La lezione: Scegli con attenzione gli oggetti che ti circondano. Devono essere funzionali, ma anche capaci di contribuire all’armonia visiva del tuo ambiente.

Scandinavia e design nordico – Calore e semplicità

Il design scandinavo si basa sull’uso di materiali naturali, colori neutri e linee pulite per creare spazi accoglienti e rilassanti. Qui il decluttering non è un processo di sottrazione fine a sé stesso, ma un modo per dare più valore a ciò che resta.

La lezione: L’organizzazione e l’ordine non devono essere rigidi o freddi. Creare un ambiente essenziale ma accogliente è la chiave per vivere meglio.

Frank Lloyd Wright – L’armonia con l’ambiente

Wright ha progettato edifici che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante, utilizzando materiali naturali e soluzioni architettoniche che rispettano l’ambiente. Il suo approccio ci insegna che il nostro spazio deve dialogare con il contesto in cui si trova.

La lezione: Anche il decluttering dovrebbe essere sostenibile. Dona ciò che non ti serve, scegli materiali naturali e organizza la tua casa in modo che sia in armonia con il tuo stile di vita.



Decluttering e Cultura: come applicare queste lezioni alla tua casa

L’architettura e il design ci insegnano che uno spazio ordinato è uno spazio che funziona meglio. Ecco alcuni modi per applicare questi principi al tuo decluttering quotidiano:

  • Lascia spazio al vuoto: Come nell’architettura giapponese, non riempire ogni angolo. Il vuoto aiuta a far respirare l’ambiente.
  • Ottimizza la disposizione: Ogni stanza deve avere una funzione chiara, come insegnava Le Corbusier.
  • Unisci estetica e utilità: Segui la filosofia Bauhaus: ogni oggetto dovrebbe essere bello e pratico.
  • Crea un ambiente accogliente: Il design scandinavo insegna che ordine e calore possono andare di pari passo.
  • Pensa in modo sostenibile: Dona ciò che non usi più e scegli materiali naturali, come farebbe Frank Lloyd Wright.




Un esercizio per te: progetta il tuo spazio ideale

Decluttering e Cultura si fondono quando pensiamo ai nostri ambienti come a un progetto di design. Prova a guardare la tua casa con gli occhi di un architetto e sperimenta questo esercizio:

  1. Fai una piantina mentale della tua stanza. Osserva lo spazio come un designer: la disposizione degli oggetti ha senso o può essere migliorata?
  2. Elimina ciò che rompe l’equilibrio. Se qualcosa è fuori posto o appesantisce l’ambiente, prova a spostarlo o a rimuoverlo.
  3. Trova un punto focale. Come in un buon progetto architettonico, anche la tua casa deve avere un elemento che cattura l’attenzione.
  4. Sperimenta il minimalismo funzionale. Prova a eliminare un mobile o un oggetto decorativo superfluo e osserva come cambia la percezione dello spazio.

Una casa ben progettata non è quella più piena, ma quella in cui ogni elemento ha un ruolo preciso.



Decluttering e Cultura: progetta il tuo equilibrio

Decluttering e Cultura non sono solo un modo di organizzare gli spazi, ma una vera e propria filosofia di vita. Architettura e design ci insegnano che l’ordine non è solo una questione di estetica, ma anche di benessere e funzionalità.

Se vuoi ripensare i tuoi ambienti per renderli più armoniosi e organizzati, contattami. Insieme possiamo progettare il tuo spazio ideale, eliminando il superfluo e valorizzando ciò che davvero conta.





Cover Photo on I-Stock.





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Decluttering e Cultura: ordine e armonia in architettura e design proviene da Casa Poetica.

1 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Spazi inutilizzati soggiorno - Casa Poetica

Gli spazi inutilizzati soggiorno sono ovunque. A volte li ignori, altre li sopporti. Sono quegli angoli tra mobili, pareti troppo corte, zone di passaggio troppo strette per un mobile ma troppo evidenti per lasciarle vuote. Non sono brutti, non sono ingombranti. Ma alla lunga diventano punti critici: si riempiono a caso, sfuggono a ogni routine e ti trasmettono un senso costante di incompiuto.

Nel mio lavoro come professional organizer li incontro ogni giorno. E so quanto sia facile sottovalutarli.



Quando uno spazio è lì, ma non ha uno scopo

Il problema non è che sia vuoto. È che non hai deciso a cosa serve.
E quando uno spazio non ha un ruolo, finisce per accogliere tutto ciò che non trova posto altrove.

Un esempio? L’angolo tra una finestra e il mobile TV. All’inizio è vuoto, poi ci finisce una sedia, poi una cesta, poi qualche oggetto in attesa. Nessuno lo vede come “disordinato”. Ma lo spazio comunica comunque una confusione latente, che pesa ogni volta che ci passi accanto.



Come riconoscere gli spazi inutilizzati soggiorno

Ci sono angoli che sembrano arredati, ma sono solo riempiti. Zone che esistono, ma non partecipano alla vita della casa.
Per esempio:

– Un contenitore decorativo che non contiene nulla di utile
– Un ripiano vuoto solo perché “non sai cosa metterci”
– Un passaggio stretto che resta tale, senza nemmeno un gancio o una funzione

Uno spazio è inutile non quando è vuoto, ma quando non è pensato.



Come farli funzionare davvero

La soluzione non è riempirli, ma usarli in modo intelligente.

– Un angolo tra divano e parete può diventare una zona lettura: una lampada snella, una piccola base d’appoggio, un plaid.
– Un passaggio può ospitare una stazione di ricarica, nascosta in un cassetto.
– Una nicchia può contenere un vassoio per oggetti quotidiani: chiavi, occhiali, caricabatterie.

L’importante è che ogni scelta risponda a una tua abitudine reale. Nessun oggetto deve essere lì “perché ci stava”.



Perché ti stancano, anche se non ci fai caso

Uno spazio che non serve a niente diventa un generatore silenzioso di disagio.
Non lo vedi. Ma lo subisci.

Perché il cervello registra ogni indecisione visiva come una piccola richiesta di attenzione. E anche se lo spazio è tecnicamente in ordine, l’assenza di funzione lo rende faticoso.

Non sempre serve un mobile nuovo. Spesso basta decidere: questo angolo serve per… e costruirci sopra una micro-logica.



Gli spazi inutilizzati soggiorno non sono un fallimento progettuale. Sono una fase incompleta.

Io posso aiutarti a chiuderla.
Ti affianco per leggere meglio ciò che già c’è, risolvere i punti critici e far funzionare anche gli angoli che hai dimenticato.
Scrivimi. Iniziamo da dove nessuno guarda.

Decidere, anche solo un dettaglio, cambia la percezione.

Finire, fissare, scegliere: tre verbi che hanno molto più effetto dell’etichettare.





Cover Photo on I-Stock





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Spazi inutilizzati soggiorno: come usarli meglio proviene da Casa Poetica.

24 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Disordine soggiorno - Casa Poetica

Disordine soggiorno è un’espressione che descrive una sensazione diffusa: quella di guardare il proprio salotto e pensare “sembra tutto in ordine, ma c’è qualcosa che non funziona”.
Spesso il vero problema non è visibile. Non sono gli oggetti fuori posto, ma l’effetto d’insieme: il modo in cui lo spazio comunica con te, ti accoglie o ti respinge.

Nel mio lavoro come professional organizer vedo ogni giorno soggiorni formalmente ordinati che però trasmettono confusione, stanchezza o incompletezza. E quasi sempre il motivo è nascosto in dettagli che nessuno pensa di rivedere.



Quando tutto è a posto, ma niente ti fa respirare

Un errore frequente nell’organizzazione del soggiorno è quello di concentrarsi sulla quantità di oggetti, tralasciando invece la qualità del loro uso e della loro collocazione.
Può succedere che tu abbia riposto tutto correttamente, ma lo spazio continui a sembrarti instabile. Succede quando gli oggetti ci sono, ma non seguono una logica pensata: sono in posti “giusti” solo in teoria.

Un esempio? I giochi dei bambini riposti in una cesta lontana dal tappeto dove giocano ogni giorno. Oppure i plaid sistemati in un mobile chiuso, quando servono ogni sera sul divano.
L’ordine funziona quando segue la realtà, non l’ideale.



Disordine in soggiorno e sovraccarico visivo

Anche uno spazio ben curato può comunicare disordine se troppe cose sono visibili contemporaneamente.
Mensole piene, superfici sature, decorazioni accumulate.
Non si tratta di togliere per forza, ma di scegliere.
Quando tutto è presente, nulla si distingue. E l’occhio non trova riposo.

Un vassoio con tre oggetti selezionati crea più ordine visivo di un piano perfettamente allineato ma affollato.
L’organizzazione non è solo interna: anche ciò che si vede richiede equilibrio.



Mancanza di confini funzionali = caos implicito

Il soggiorno è spesso la stanza più multifunzionale della casa.
Si gioca, si lavora, si guarda la TV, si accolgono ospiti. Quando queste attività convivono senza zone distinte, il risultato è un caos silenzioso.

Non servono pareti o mobili su misura per creare confini.
Basta una routine, una disposizione pensata, piccoli segnali visivi.
Organizzare non è dividere: è permettere alle funzioni di esistere, senza scontrarsi.



Oggetti “in pausa”: il disordine che si prolunga

Un disegno lasciato in sospeso, un libro appoggiato a metà, un caricatore in vista “perché tanto lo uso dopo”.
Niente di tutto questo è davvero fuori posto.
Ma quando tutto è temporaneo, nulla è definito.

Il risultato è un soggiorno che sembra sempre in movimento, ma mai concluso.
Qui la soluzione non è riporre. È chiudere le fasi, con microazioni che segnano un prima e un dopo.
Due minuti ogni sera valgono più di un riordino completo ogni settimana.



Troppe decisioni lasciate in sospeso

Una lampada mai fissata, un mobile in attesa, un angolo vuoto senza una funzione chiara.
Anche le cose non fatte comunicano disordine.
Non perché siano “brutte”, ma perché restano lì come domande aperte. E lo spazio, intorno a quelle domande, non si stabilizza mai.

Decidere, anche solo un dettaglio, cambia la percezione.

Finire, fissare, scegliere: tre verbi che hanno molto più effetto dell’etichettare.



Il disordine in soggiorno non è sempre un fatto: è una sensazione continua

Se ogni giorno ti sembra di rimettere tutto a posto, ma non ti senti mai “in ordine”, è probabile che il tuo soggiorno non sia allineato con il modo in cui lo vivi.
Non è una questione di stile o estetica.
È una questione di relazione.

Nel mio lavoro non aiuto a “mettere via”.
Aiuto a dare un senso allo spazio, renderlo coerente con chi lo abita, farlo funzionare davvero nella vita quotidiana.

Scrivimi se vuoi rimettere in equilibrio il tuo soggiorno partendo da ciò che vivi — non solo da ciò che si vede.





Cover Photo on I-Stock





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Disordine soggiorno: 5 errori che lo fanno sembrare caotico proviene da Casa Poetica.

22 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Decluttering per Cancro - Casa Poetica

Il decluttering per Cancro è un viaggio emotivo che richiede delicatezza e consapevolezza. Come segno d’Acqua, sei profondamente legata ai tuoi spazi e ai ricordi che questi custodiscono. La tua casa è il tuo rifugio, un luogo dove cerchi comfort e sicurezza. Tuttavia, l’accumulo di oggetti può trasformarsi in un peso, soffocando la serenità che tanto desideri. In questo post ti guiderò attraverso un approccio gentile e pratico al decluttering, rispettando il tuo lato sentimentale e aiutandoti a ritrovare equilibrio e armonia.



Cancro e decluttering: liberarsi senza perdere i ricordi

Ami conservare oggetti che raccontano storie: vecchie lettere, foto, regali e cimeli di famiglia. Ma il troppo può creare confusione e impedirti di vivere appieno il presente. Il decluttering per Cancro non significa dimenticare, ma scegliere consapevolmente ciò che vuoi tenere con te per valorizzarlo davvero.



1. Decluttering degli oggetti sentimentali: una selezione consapevole

Per te, ogni oggetto ha un’anima e una storia, ma non tutto merita di occupare spazio.

Consiglio pratico:

  • Inizia dagli oggetti meno emotivi: libri o vestiti che non usi più. Una volta sciolto il ghiaccio, sarà più facile affrontare i ricordi.
  • Tieni solo ciò che ti fa sorridere e ti evoca momenti positivi. Se un oggetto ti porta tristezza, ringrazialo per ciò che ha rappresentato e lascialo andare.
  • Usa una scatola dei ricordi per conservare ciò che è davvero speciale, mantenendo ordine senza rinunciare ai tuoi legami emotivi.

Risultato: Più spazio per vivere il presente, senza dimenticare ciò che conta davvero.



2. Decluttering della cucina: il cuore della casa

La cucina è spesso il centro delle tue emozioni e dei momenti condivisi, ma un ambiente troppo pieno può essere opprimente.

Consiglio pratico:

  • Elimina stoviglie, utensili o elettrodomestici che non usi più. Conserva solo ciò che ami davvero e che usi regolarmente.
  • Fai ordine nella dispensa: butta via cibi scaduti o inutilizzati e organizza gli alimenti per categoria.
  • Scegli pochi accessori decorativi che trasmettano calore e comfort.

Risultato: Una cucina accogliente e funzionale, perfetta per creare nuovi ricordi.



3. Decluttering delle superfici: spazio per respirare

Ami decorare la casa con oggetti che ti fanno sentire al sicuro, ma troppe cose possono soffocare l’ambiente.

Consiglio pratico:

  • Svuota mensole e tavoli dagli oggetti accumulati. Mantieni solo pochi pezzi significativi e lascia spazio vuoto per creare equilibrio.
  • Usa cesti o contenitori per organizzare oggetti sparsi, mantenendo ordine senza rinunciare al calore.
  • Riduci le decorazioni stagionali: scegli pochi elementi che ami davvero e che rappresentano lo spirito della stagione.

Risultato: Un ambiente sereno che ti accoglie e ti rilassa.



4. Decluttering della camera da letto: un rifugio di pace

La camera è il tuo santuario, il luogo dove ti rifugi per ricaricare le energie. Un ambiente disordinato può disturbare la tua serenità.

Consiglio pratico:

  • Tieni solo i tessili che ti fanno sentire a tuo agio: coperte morbide, lenzuola di qualità e cuscini accoglienti.
  • Riorganizza l’armadio, eliminando i vestiti che non indossi più o che non ti rappresentano.
  • Riduci al minimo gli oggetti sul comodino: una lampada, un libro e un oggetto che ti rilassa sono più che sufficienti.

Risultato: Una stanza che ti avvolge con calma e tranquillità.



5. Decluttering emotivo: lascia andare senza paura

Per te, ogni oggetto è legato a un ricordo, ma il decluttering emotivo è una liberazione.

Consiglio pratico:

  • Dedica un momento per riflettere su ogni oggetto: ti fa sentire felice o ti trattiene nel passato?
  • Se non riesci a lasciarlo andare subito, mettilo in una scatola “in attesa”. Dopo qualche mese, se non lo hai rimpianto, è il momento di donarlo o eliminarlo.
  • Ricorda che il valore dei ricordi non risiede nell’oggetto, ma nella tua memoria.

Risultato: Una mente più leggera e uno spazio più armonioso.



Decluttering per Cancro, un atto di amore per te stessa

Il decluttering per Cancro è un percorso delicato e consapevole, che ti aiuta a creare una casa dove ogni cosa ha un significato e un posto. Fare ordine non significa dimenticare, ma scegliere di valorizzare ciò che ami davvero, liberandoti di tutto ciò che non serve più. Sei pronta a fare spazio alla serenità e al benessere?

Vuoi aiuto per iniziare il tuo percorso di decluttering? Contattami per una consulenza personalizzata e insieme trasformeremo i tuoi spazi in un rifugio accogliente e armonioso.





Cover Photo by I-Stock





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Decluttering per Cancro proviene da Casa Poetica.

17 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Organizzare il soggiorno con bambini - Casa Poetica

Organizzare il soggiorno con bambini significa accettare che quell’ambiente non potrà più essere statico, impeccabile o “solo tuo” — ma può diventare lo spazio più vivo e meglio funzionante di tutta la casa. Se trovi giochi sotto il tavolino, plaid scomposti, costruzioni abbandonate in angoli improbabili… non stai sbagliando: stai semplicemente vivendo. Il punto non è cancellare questi segni, ma imparare a gestirli in modo intelligente e sostenibile.



Un soggiorno vissuto non è un soggiorno caotico

Quando arriva un figlio, la casa cambia. Non si tratta solo di oggetti in più, ma di abitudini che si trasformano. Il soggiorno, in particolare, smette di essere uno spazio “di rappresentanza” e diventa il cuore pulsante della casa: si gioca, si fa merenda, si guarda la TV, si disegna sul pavimento, si accolgono gli ospiti. È un ambiente che si moltiplica, spesso senza un piano chiaro.

Il caos non nasce da troppi oggetti, ma da assenza di ruoli chiari per le cose. Se ogni oggetto è ovunque, nessuno è davvero al suo posto.
Ma il problema non è l’oggetto: è il sistema.



Come organizzare il soggiorno con bambini senza farti sopraffare

Dare ruoli precisi agli oggetti (senza pretendere il controllo totale)

Il disordine cronico spesso deriva da oggetti “in transito”: macchinine lasciate sotto la sedia, libri da colorare sul tavolino, vestiti dimenticati. Ma se un gioco viene usato ogni giorno nello stesso punto, allora forse è quello il suo posto. Oppure va pensato un sistema mobile, adattabile: un vassoio per le costruzioni, una scatola bassa per gli album, un cesto capiente ma leggero che possa sparire in tre secondi dietro una tenda o dentro un mobile.

L’obiettivo non è nascondere tutto, ma costruire logiche di uso quotidiano, visibili e sostenibili.

Non tutto deve essere contenuto. Alcune cose vanno accolte

Molti genitori pensano che la soluzione ideale sia “una casa con mille contenitori”. Ma una casa a misura di famiglia non è fatta solo di scatole, è fatta di scelte visive consapevoli. Se tuo figlio ama disegnare, è più utile tenere una selezione di fogli e pennarelli in un angolo visibile e curato, piuttosto che stiparli in un contenitore anonimo dove perderanno valore e presenza.

Organizzare il soggiorno con bambini significa anche dare dignità alle attività ricorrenti, e riconoscere che alcuni oggetti fanno parte della scena, esattamente come un libro sul tavolino o un vaso di fiori.



Routine familiari e microazioni: l’ordine non si impone, si allena

L’importanza dei gesti ripetuti, non delle regole rigide

Ogni sera, sistemare tutto è impossibile. Ma sistemare qualcosa è sostenibile. Un piccolo gesto, fatto ogni giorno nello stesso momento (dopo la cena, prima della merenda, durante la sigla del cartone), può fare più di qualsiasi contenitore etichettato.

Un tappeto da gioco ripiegabile, un divano che “accoglie” anche due peluche, una scatola aperta vicino alla TV: sono elementi che aiutano l’ordine, senza richiederlo.

L’obiettivo non è l’estetica. È la vivibilità.



Un soggiorno organizzato non è un soggiorno perfetto. È un soggiorno che ti alleggerisce

Molti pensano che “organizzare” significhi raggiungere uno stato definitivo. In realtà, organizzare il soggiorno con bambini è un processo dinamico, fatto di adattamenti continui.
Serve a semplificare. A ridurre il carico mentale. A non dover decidere ogni giorno da capo dove va ogni cosa.

Un soggiorno ben organizzato ti fa respirare anche quando è pieno. Ti lascia lo spazio per sederti senza dover spostare tutto. Ti permette di accogliere ospiti senza farti venire l’ansia. E ti regala la libertà di giocare, dormire, mangiare, condividere… senza perdere il controllo.



Organizzare il soggiorno con bambini significa creare una casa che funzioni con te, non contro di te.

Organizzare il soggiorno con bambini non significa inseguire l’ordine. Significa progettare uno spazio che rispecchi la vita vera della tua famiglia, che non ti costringa a scegliere tra comfort e caos, tra bellezza e funzionalità.

Il tuo soggiorno può essere il centro della casa, e non il punto in cui tutto si accumula.

Basta partire dalle abitudini vere, dalle persone che lo vivono ogni giorno, e da soluzioni che rispettano entrambe.

Se il tuo soggiorno è diventato tutto e niente — campo giochi, deposito, ufficio, caos — non devi farcela da sola.
Il mio lavoro è aiutarti a riorganizzarlo davvero, partendo dalla tua vita quotidiana.
Scrivimi: troviamo insieme un equilibrio che funziona per te.





Cover Photo on I-Stock





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Organizzare il soggiorno con bambini proviene da Casa Poetica.

10 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Organizzare la zona tv - Casa Poetica

Organizzare la zona TV è uno degli interventi più sottovalutati ma trasformativi che si possano fare in soggiorno.
È lì che si accumulano i cavi senza nome, i telecomandi sparsi, le console dimenticate e, spesso, oggetti che non c’entrano nulla.
Il risultato? Un angolo congestionato, antiestetico e faticoso da vivere.

Eppure, basta un approccio strategico per riorganizzare la zona TV e renderla comoda, pulita e coerente con il resto della casa.



Perché organizzare la zona TV cambia davvero la vivibilità del soggiorno

Tra tutte le aree del living, la zona televisiva è quella che più facilmente si trasforma in una giungla. Perché è un punto nevralgico: qui convergono tecnologia, tempo libero, abitudini familiari. Ma è anche uno spazio che spesso sfugge al controllo.

La buona notizia? Non serve ristrutturare. Serve solo rimettere in discussione come usi, vivi e pensi questo spazio.



Tutto parte da qui: svuota e guarda in faccia il problema

Il primo vero passo per organizzare la zona TV in modo efficace è svuotare completamente l’area. Tutto ciò che sta dentro, sopra o intorno al mobile TV deve uscire allo scoperto.
Solo così puoi capire cosa ti serve ancora e cosa è rimasto lì solo per abitudine.

Vecchi telecomandi, decoder non più attivi, controller rotti, cavi USB di cui non conosci l’origine: sono i candidati perfetti per essere eliminati o sostituiti.



Riorganizzare la zona TV: funzionalità prima dell’estetica

L’errore più comune è trattare la zona TV come un angolo da mostrare, una parete da arredare. Ma la verità è che deve funzionare ogni giorno, senza stressarti. Se ogni sera devi cercare un cavo, spolverare dispositivi che usi di rado o litigare con sei telecomandi diversi, allora non sta funzionando.

L’approccio giusto è costruire uno spazio che rispecchi il tuo uso reale: lascia a vista solo ciò che usi quotidianamente, nascondi tutto il resto ma rendilo facilmente accessibile, e soprattutto evita che ogni oggetto ti chieda attenzione inutile. Quando la tecnologia smette di dominare la scena e si mette al servizio del comfort, hai trovato l’equilibrio giusto.



Cavi e dispositivi: non eliminarli, gestiscili

Una zona TV disordinata è quasi sempre un problema di cavi e dispositivi non integrati.
I cavi visibili creano caos visivo. I dispositivi poco usati rubano spazio.

Le soluzioni intelligenti:

  • Clip adesive, fascette e canaline per nascondere i cavi

  • Contenitori dedicati per console e device secondari

  • Etichette visive per riconoscere ogni cavo senza impazzire

  • Ciabatte elettriche con interruttori indipendenti

Così riorganizzi senza rinunciare a nulla.



Ogni oggetto al suo posto (davvero)

Vuoi davvero organizzare la zona TV e mantenerla nel tempo?
Ogni oggetto deve avere una posizione precisa e logica.
Non lasciarlo “lì perché tanto ci sta”.

Soluzioni furbe:

  • Un contenitore basso e largo per i telecomandi

  • Un vassoio multifunzione sul tavolino

  • Organizer laterali per i divani

  • Mini cassetti interni per cuffie, batterie, caricabatterie

Non è questione di estetica. È questione di energia risparmiata.



Proteggi la zona TV dal disordine “di passaggio”

Uno degli errori più frequenti è lasciare che la zona TV diventi un punto d’appoggio per tutto. La posta del giorno, un pacchetto di biscotti iniziato, penne, chiavi, giochi dei bambini: è lo spazio dove finisce qualunque cosa non abbia un posto preciso. E piano piano, quell’angolo pensato per rilassarsi si trasforma in un accumulo caotico.

Organizzare davvero la zona TV significa anche proteggerla da ciò che non le appartiene. Serve stabilire dei confini funzionali e mantenerli nel tempo: qui restano solo gli oggetti legati alla visione, all’ascolto o al relax. Tutto il resto deve avere — o trovare — una collocazione più adatta. Altrimenti, anche il miglior sistema organizzativo non reggerà a lungo.



Quando funziona, non ci pensi più

Un angolo TV ben organizzato non si nota. Si vive bene.
È silenzioso, coerente, facile da gestire. Non richiede sforzi continui. Ti accoglie.
E quando torni a casa, sai che lì puoi davvero staccare.

Organizzare la zona TV non è un lavoro una tantum: è un regalo che ti fai ogni sera.

Vuoi farlo con me?

Se vuoi smettere di rincorrere telecomandi e cavi, posso aiutarti a ripensare completamente la tua zona TV.
Con metodo, attenzione e senza giudizio.

Contattami e liberiamo insieme lo spazio… e il tempo.





Cover Photo on I-Stock





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Organizzare la zona tv proviene da Casa Poetica.

7 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Decluttering e Cultura - Casa Poetica

Decluttering e Cultura si incontrano in molte discipline artistiche, ma la fotografia è forse la più potente nel mostrarci l’essenza delle cose. Attraverso un obiettivo, un fotografo decide cosa includere e cosa escludere, cosa mettere a fuoco e cosa sfumare. Ogni scatto è un atto di selezione, proprio come il decluttering: eliminare il superfluo per dare risalto a ciò che conta davvero.

Se imparassimo a guardare i nostri spazi come una fotografia, potremmo scoprire che l’ordine non è solo una questione di organizzazione, ma anche di prospettiva. Vediamo come alcuni degli scatti più iconici della storia ci offrono lezioni preziose su come fare spazio nella nostra vita.



Decluttering e Cultura: imparare l’arte dell’essenziale attraverso la fotografia

Ogni fotografia racconta una storia attraverso la sottrazione. Un’immagine non è fatta solo di ciò che mostra, ma anche di ciò che esclude. Nel decluttering, come nella fotografia, ogni elemento deve avere un significato.

Ecco cinque grandi fotografi che ci insegnano l’importanza dell’ordine, dell’equilibrio e dell’essenzialità.

Henri Cartier-Bresson – L’importanza della composizione

Cartier-Bresson, considerato il padre del fotogiornalismo, parlava del “momento decisivo”: ogni immagine deve avere un perfetto equilibrio tra soggetto, luce e contesto. Un elemento fuori posto rovina l’armonia dello scatto.

La lezione: Come in una fotografia, nei tuoi spazi ogni oggetto dovrebbe essere scelto e posizionato con intenzione. Trova un equilibrio che trasmetta ordine e serenità.

Annie Leibovitz – Lo spazio per raccontare chi sei

Le fotografie di Annie Leibovitz non sono solo ritratti, ma storie. Ogni elemento nello sfondo contribuisce a definire l’identità del soggetto. Non c’è mai caos, solo dettagli che aggiungono valore.

La lezione: Il decluttering non significa svuotare, ma dare agli oggetti giusti il ruolo di protagonisti. Lascia che la tua casa racconti la tua storia, senza distrazioni inutili.

Steve McCurry – Il potere della luce e dei colori

McCurry, autore della celebre foto “La ragazza afghana”, utilizza il colore e la luce per creare immagini potenti. Nulla è lasciato al caso: ogni scatto è composto per esaltare i dettagli essenziali.

La lezione: Anche nella tua casa, usa la luce e i colori per creare armonia. Spazi sovraccarichi soffocano la luce naturale e appesantiscono l’ambiente.

Andreas Gursky – L’ordine come espressione di bellezza

Le fotografie di Gursky sono celebri per la loro simmetria e ripetizione geometrica. Anche scene caotiche diventano ipnotiche grazie a un’organizzazione precisa degli elementi.

La lezione: L’ordine non è solo funzionalità, ma anche estetica. Organizzare i tuoi spazi con una logica visiva può rendere la tua casa più armoniosa e piacevole.

Vivian Maier – Il minimalismo e la spontaneità

Vivian Maier ha immortalato momenti di vita quotidiana con uno sguardo minimalista e spontaneo. Le sue foto dimostrano che la bellezza è nella semplicità e che non serve sovraccaricare per comunicare qualcosa di profondo.

La lezione: Il minimalismo non è privazione, ma scelta. Eliminare ciò che non serve ti permette di apprezzare di più quello che resta.



Decluttering e Cultura: come applicare le lezioni della fotografia ai tuoi spazi

Se i grandi fotografi insegnano l’arte della selezione e della composizione, possiamo applicare questi stessi principi ai nostri ambienti.

  • Componi con equilibrio: Trova una disposizione armoniosa per i tuoi oggetti, come farebbe Cartier-Bresson con una foto perfetta.
  • Lascia spazio per raccontare chi sei: Non riempire ogni angolo, ma permetti alla tua casa di esprimere la tua personalità con pochi elementi mirati, come nelle immagini di Leibovitz.
  • Usa la luce a tuo favore: Spazi troppo carichi bloccano la luce naturale. Semplifica, come nelle foto di McCurry.
  • Rendi l’ordine visivamente piacevole: L’organizzazione è anche estetica, come dimostra Gursky con la sua simmetria.
  • Sii minimalista ma con intenzione: Semplificare non significa svuotare, ma mettere in evidenza ciò che conta, proprio come faceva Vivian Maier.



Un esercizio per te: guarda la tua casa attraverso l’obiettivo

Decluttering e Cultura si fondono perfettamente nella fotografia: ciò che scegli di mettere a fuoco racconta chi sei.

  1. Scatta una foto alla tua stanza così com’è. Guarda l’immagine e analizzala come farebbe un fotografo: cosa salta subito all’occhio? Cosa disturba la composizione?
  2. Elimina gli elementi che spezzano l’armonia. Potrebbero essere oggetti fuori posto, troppi colori contrastanti o angoli sovraccarichi.
  3. Scatta una seconda foto dopo il decluttering. Riesci a notare la differenza? La stanza appare più equilibrata e luminosa?
  4. Fai di questo esercizio una pratica abituale. Prima di acquistare o aggiungere qualcosa in casa, immagina come apparirebbe in una fotografia.

Osservare i tuoi spazi con uno sguardo più critico ti aiuterà a fare scelte più consapevoli e a creare un ambiente più armonioso.



Decluttering e Cultura: trova la giusta inquadratura per i tuoi spazi

Decluttering e Cultura non sono opposti, ma complementari. La fotografia ci insegna che eliminare il superfluo non significa perdere qualcosa, ma dare più forza a ciò che resta. Così come un fotografo sceglie con cura ogni dettaglio prima di scattare, anche tu puoi comporre il tuo spazio con intenzione e armonia.

Se vuoi aiuto per trovare il giusto equilibrio nella tua casa, contattami. Insieme possiamo creare un ambiente che sia la perfetta rappresentazione di te, come un’istantanea che racconta la tua storia.





Cover Photo on I-Stock.





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Decluttering e Cultura: la fotografia e l’arte di fare ordine proviene da Casa Poetica.

3 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Decluttering del living - Casa Poetica

Il decluttering del living non è una moda da interior designer. È una scelta consapevole per alleggerire il soggiorno da tutto ciò che ti appesantisce.
Hai mai pensato che lo spazio in cui vivi ogni giorno potrebbe essere il primo responsabile della tua stanchezza mentale? Se il tuo salotto è pieno di oggetti che non usi, che non ami o che non parlano più di te, è il momento giusto per iniziare.

In questa guida troverai consigli pratici, strategie non banali e spunti concreti per iniziare il decluttering del soggiorno in modo sensato, sostenibile e – perché no – anche un po’ liberatorio.



Perché fare decluttering del soggiorno può cambiare la tua quotidianità

Il soggiorno è lo spazio dove dovresti rilassarti. Ma se è caotico, sovraccarico o pieno di oggetti fuori posto, diventa una fonte di ansia invece che un rifugio.

Fare decluttering del salotto significa:

  • Ridurre il rumore visivo

  • Recuperare spazio fisico e mentale

  • Vivere meglio la casa ogni giorno

  • Ritrovare coerenza tra chi sei oggi e ciò che ti circonda

E no, non devi buttare tutto per diventare minimalista. Devi solo tenere ciò che ha un senso reale per te, nel presente.



Come fare decluttering del living: 5 strategie che funzionano

1. Togli tutto. Guarda. Poi scegli cosa merita di restare.

Prendi una mensola, un cassetto, un mobile TV. Svuotalo completamente. Appoggia ogni oggetto su un tavolo.
Guardali con occhi nuovi e chiediti:

  • Lo uso?

  • Mi rappresenta ancora?

  • Mi trasmette qualcosa di positivo?

Tutto ciò che non riceve almeno un “sì” convinto… va fuori.
Consiglio pratico: usa tre scatole: Da tenere, Da donare, Da eliminare.
E agisci subito, senza rimandare.

2. Smettila di conservare per senso di colpa

Molti oggetti restano nel living solo perché “non si può buttare”, “era un regalo”, “è costato”.
Il risultato? Uno spazio che parla più del passato che del presente.

Esempio tipico:
Quel vaso che non ti è mai piaciuto, ma che tieni perché “era della zia”.
Soluzione: fotografalo, conserva il ricordo digitale se vuoi, poi liberati dell’oggetto fisico.

Il decluttering del soggiorno è anche un gesto emotivo. E hai il diritto di scegliere cosa ti fa stare bene, senza giustificarti.

3. Organizza il soggiorno per come vivi (non per come dovrebbe apparire)

La funzionalità prima dell’estetica da copertina.

Se guardi Netflix ogni sera, serve una scatola per telecomandi e cavi.
Se i tuoi figli giocano in salotto, crea una zona gioco con contenitori accessibili.
Se lavori dal divano (non giudichiamo), tieni lì un mini-kit con tutto ciò che ti serve.

Decluttering del living non vuol dire togliere tutto. Vuol dire tenere bene ciò che usi davvero.

4. Riduci gli oggetti a vista (ma non svuotare l’anima della stanza)

Troppi oggetti visibili creano stress.
Soprammobili, cornici, souvenir: più sono, meno li noti.

Scegli pochi elementi significativi e lascia il resto respirare.
Regola d’oro: non più di 3 oggetti per superficie.
Il resto può stare in scatole belle, dentro mobili chiusi, o tornare utile a qualcun altro.

Meno cose = più attenzione = più valore.

5. Non temere il vuoto: ti insegna a fare spazio anche dentro

Molti resistono al decluttering per paura del vuoto.
Ma uno spazio libero non è “triste”. È disponibile. È una possibilità.

Prova concreta: togli tutto da un angolo del soggiorno. Anche solo per un giorno.
Osserva come cambia il tuo modo di starci dentro. Spoiler: starai meglio.



Decluttering del living: le domande più frequenti

Quanto tempo serve per fare decluttering del soggiorno?

Dipende da quanto spazio hai e da quanto sei emotivamente legato agli oggetti.
Inizia con sessioni da 30 minuti per zona. Meglio poco ma costante che tutto in un giorno e poi mollare.

Cosa fare con gli oggetti che non riesco a buttare?

Mettili in una “scatola parcheggio”. Chiudila, datala, e nascondila.
Se dopo 30 giorni non ne senti la mancanza… sai cosa fare.

Come mantenere il living in ordine dopo il decluttering?

  • Dai a ogni oggetto un posto fisso

  • Fai un check settimanale di 10 minuti

  • Ricorda: ogni nuovo oggetto che entra, uno dovrebbe uscire



Decluttering del living: non ti serve un contenitore, ti serve una svolta

Le scatole le abbiamo tutti. Quello che spesso manca è lo sguardo giusto per cominciare.
Io arrivo con quello. E non ti lascio sola a metà strada.

Scrivimi. Il tuo nuovo salotto ti sta già aspettando.





Cover Photo on I-Stock





Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Decluttering del living: guida pratica per liberare il soggiorno proviene da Casa Poetica.

27 Maggio 2025 / / Casa Poetica

Organizzare i farmaci - Casa Poetica

Organizzare i farmaci è una di quelle attività che spesso rimandiamo… fino a quando non serve davvero.
Trovare subito il medicinale giusto, sapere cosa è ancora valido e cosa invece va eliminato non è solo una questione di ordine: è soprattutto una questione di sicurezza.

Per aiutarti a capire come organizzare correttamente i farmaci a casa, abbiamo intervistato il Dottor Marco Torresan, farmacista della Farmacia Anglese di Lurate Caccivio (CO), che ogni giorno vede da vicino gli errori più comuni e sa bene quanto sia importante avere farmaci ordinati, aggiornati e conservati nel modo giusto.
Insieme ai suoi consigli, troverai anche le mie indicazioni pratiche per creare un sistema semplice, funzionale e facile da mantenere.



Come organizzare i farmaci: i consigli del Dottor Marco Torresan

Quali sono gli errori più comuni nella gestione dei farmaci a casa?

“Il primo errore è conservare i farmaci dove capita, senza un criterio preciso: spesso li troviamo nei bagni o in cucina, ambienti umidi e caldi, che compromettono la qualità dei principi attivi.
Un altro errore molto frequente è accumulare farmaci scaduti o che non servono più, magari perché ‘possono sempre tornare utili’. Questo crea solo confusione e, nei casi peggiori, può anche portare ad assumere farmaci non più efficaci o addirittura dannosi.
Infine, molte persone separano i farmaci dal foglietto illustrativo: è fondamentale conservarli sempre insieme per avere tutte le informazioni a disposizione.”

Come dovremmo conservare correttamente i farmaci, inclusi quelli da frigorifero?

“La regola principale è semplice: fresco, asciutto, al riparo dalla luce.
I farmaci normali vanno riposti in un contenitore chiuso, in un armadietto o cassetto lontano da fonti di calore.
I farmaci da frigo – come alcuni antibiotici ricostituiti, l’insulina, determinati vaccini – devono essere conservati a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C, possibilmente in una scatola chiusa nel ripiano centrale del frigorifero, mai nella porta per evitare sbalzi termici.
E soprattutto, mai mischiare farmaci da frigo con alimenti che potrebbero contaminarli.”

Cosa possiamo fare con i farmaci che non utilizziamo più?

“I farmaci scaduti devono essere portati negli appositi contenitori presenti fuori dalle farmacie, senza scatola esterna ma con il blister.
Se invece il farmaco è integro, non scaduto e correttamente conservato, può essere donato ad associazioni solidali che gestiscono raccolte di farmaci da destinare a persone in difficoltà.
È fondamentale, però, assicurarsi che le confezioni siano intatte, complete di bugiardino e conservate sempre secondo le modalità corrette.”



Come organizzare i farmaci a casa: i consigli della professional organizer

Una volta che sappiamo come trattare i farmaci dal punto di vista medico, possiamo pensare alla loro organizzazione pratica.
Ecco come trasformare il tuo “angolo farmaci” in uno spazio sicuro, funzionale e ordinato.

1. Scegli un contenitore chiuso e sicuro

Evita le scatole aperte o appoggiate casualmente sugli scaffali.
Usa una scatola rigida con coperchio, una piccola cassettiera o un organizer da armadio. Se hai farmaci da frigo, dedicali a un contenitore separato all’interno del frigorifero.

2. Categorizza i farmaci in modo intuitivo

Organizza i medicinali per funzione, non solo per tipo:

  • Uso quotidiano: terapie continuative o farmaci di utilizzo costante

  • Emergenze e pronto soccorso: cerotti, disinfettanti, antidolorifici

  • Stagionali: farmaci per allergie o influenza

  • Veterinari: medicinali per animali domestici, conservati separatamente

In questo modo trovi subito ciò che ti serve, anche nei momenti di fretta.

3. Fai manutenzione ogni sei mesi

Segna in agenda un check-up semestrale:

  • Controlla scadenze

  • Smaltisci farmaci inutilizzati

  • Aggiorna la lista dei medicinali realmente necessari

In pochi minuti tieni tutto sotto controllo e non corri rischi inutili.

4. Etichette chiare = ordine che dura

Se il contenitore ha più scomparti, applica etichette semplici: “Pronto soccorso”, “Terapie quotidiane”, “Farmaci da viaggio”, ecc.
Per i farmaci da frigo, scrivi su una nota separata le date di apertura, utilissima per prodotti come insulina o colliri.

5. Dona ciò che puoi

Se hai medicinali integri, validi e ben conservati che non utilizzi più, valuta la possibilità di donarli.
Ci sono farmacie solidali, parrocchie, associazioni locali che raccolgono farmaci per chi non può permetterseli. Un piccolo gesto che fa la differenza.



Organizzare i farmaci: ordine, sicurezza e solidarietà

Organizzare i farmaci è solo il primo passo verso una casa più funzionale e serena. Quando ogni cosa è al suo posto, anche le situazioni impreviste diventano più semplici da gestire. Lo sa bene il Dottor Marco Torresan, farmacista presso la Farmacia Anglese di Lurate Caccivio (CO), che da anni affianca le famiglie non solo nella scelta dei medicinali giusti, ma anche nella promozione di una gestione consapevole e sicura dei prodotti che teniamo in casa.

Il suo contributo ci ricorda che prendersi cura della propria salute passa anche da piccoli gesti quotidiani, come sapere dove si trovano i farmaci, conservarli correttamente, ed evitare accumuli inutili. Perché ordine non significa perfezione, ma accessibilità, prevenzione e attenzione concreta alla vita di tutti i giorni.



Vuoi portare ordine non solo nei farmaci, ma in tutta la casa?

Organizzare i farmaci è solo il primo passo.
Avere una casa ordinata, funzionale e pensata su misura per te significa vivere meglio ogni giorno, con meno stress e più tempo per te stessa.

Se vuoi creare un sistema di organizzazione pratico, duraturo e adatto al tuo stile di vita, scrivimi.
Ti aiuterò a trovare soluzioni semplici, sostenibili e cucite sulle tue reali esigenze.

Cover Photo on I-Stock









Stai con me, a Casa Poetica?

Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.





L’articolo Organizzare i farmaci proviene da Casa Poetica.