22 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

piccoli bagni di servizio o per gli ospiti rappresentano una risorsa preziosa in ogni abitazione, offrendo numerosi vantaggi pratici e funzionali. Avere un secondo bagno, anche di dimensioni ridotte, consente di gestire meglio i tempi in famiglia, soprattutto durante le ore di punta, quando tutti si preparano per uscire. Se in casa ci sono bambini, un piccolo bagno vicino alla loro stanza può essere un vero alleato, facilitando la routine quotidiana e riducendo le attese.

Oltre alla praticità, l’aggiunta di un bagno di servizio aumenta il valore dell’immobile e garantisce maggiore privacy: uno dei due bagni può essere riservato agli ospiti, mentre l’altro resta a disposizione dei membri della famiglia. Anche se lo spazio è limitato, esistono numerose soluzioni per piccoli bagni che permettono di creare ambienti accoglienti, funzionali e dal design moderno.

idee salvaspazio per arredare piccoli bagni per gli ospiti
In foto la collezione EASY di Archeda

Cosa non può mancare nei piccoli bagni per ospiti

Per rendere un piccolo bagno per ospiti davvero pratico e funzionale, è fondamentale concentrarsi sugli elementi essenziali. La dotazione base dovrebbe includere:

  • Lavabo compatto: scegli modelli salvaspazio, magari angolari o sospesi, per lasciare più superficie libera.
  • Doccia o vasca compatta: nei piccoli bagni con doccia, una cabina angolare o una soluzione walk-in sono ideali per ottimizzare lo spazio.
  • WC: meglio se sospeso, per facilitare la pulizia e dare un senso di leggerezza all’ambiente.
  • Bidet: se lo spazio lo consente, opta per modelli piccoli o combinati.
  • Specchio sopra il lavabo: un grande classico che, oltre a essere funzionale, aiuta a far sembrare la stanza più grande e luminosa.
  • Presa elettrica: indispensabile per l’uso di phon e rasoi elettrici, meglio se posizionata vicino al lavabo.

Questi elementi sono la base per allestire piccoli bagni per ospiti pratici e accoglienti.

piccolo bagno di design
Nella foto la collezione ZENIT di NOORTH

Arredare piccoli bagni: consigli di stile e funzionalità

Arredare i piccoli bagni moderni richiede attenzione nella scelta di colori, materiali e mobili. I colori chiari, come il bianco, il beige o le tonalità pastello, amplificano la luminosità e fanno sembrare lo spazio più ampio. I mobili per piccoli bagni devono essere compatti e preferibilmente sospesi, così da lasciare libero il pavimento e facilitare la pulizia.

Utilizza armadietti a parete e mensole per organizzare gli oggetti senza ingombrare. Scegli sanitari dalle linee essenziali e accessori di design che aggiungano stile senza appesantire l’ambiente. Anche nei piccoli bagni di servizio, ogni dettaglio conta: punta su soluzioni intelligenti e arredi multifunzionali per ottenere uno spazio pratico, elegante e sempre ordinato.

Soluzioni per piccoli bagni: le proposte di Archeda, INDA,  NOORTH e Arbi Arredobagno

Quando si tratta di arredare piccoli bagni, scegliere soluzioni intelligenti e di design è fondamentale per coniugare funzionalità, estetica e ottimizzazione dello spazio. Quattro brand leader nel settore dell’arredo bagno – Archeda, INDA, NOORTH e Arbi Arredobagno – offrono collezioni innovative e versatili, perfette per trasformare anche gli spazi più contenuti in ambienti accoglienti e moderni.



Archeda e la collezione EASY: design funzionale per piccoli bagni

Con la collezione EASY, Archeda propone un sistema d’arredo studiato per valorizzare ogni centimetro dei piccoli bagni. Questa linea combina materiali raffinati, palette cromatiche contemporanee e accessori coordinati, offrendo basi lavabo con cassetti e vani a giorno, specchi contenitori e colonne salvaspazio. Le finiture, come il laccato Giada opaco o il Poronoce Latte, si abbinano a lavabi dalle forme pulite e versatili, creando ambienti armoniosi e funzionali. EASY è la soluzione ideale per chi desidera un bagno compatto ma curato nei dettagli, dove ogni elemento è pensato per garantire ordine e personalità.



INDA: soluzioni salvaspazio innovative per piccoli bagni e bagni per ospiti

INDA, con oltre 80 anni di esperienza, si distingue per le sue soluzioni salvaspazio intelligenti e di design, perfette per piccoli bagni moderni e bagni per ospiti. La gamma comprende lavamani compatti come LILLIPUT e LILLIPUT 45, che uniscono dimensioni ridotte a comfort e stile. Questi mobili portalavabi sono disponibili in numerose finiture laccate e in essenze di legno, consentendo personalizzazioni tono su tono tra lavabo e mobile. INDA offre inoltre moduli a profondità ridotta e progetti sartoriali su misura, garantendo un equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità anche negli spazi più limitati.



NOORTH e la collezione ZENIT: minimalismo architettonico anche per piccoli bagni di design

ZENIT di NOORTH, disegnata dal designer Michele Marcon, rappresenta un nuovo concetto di arredo bagno caratterizzato da un minimalismo puro, essenziale e senza tempo. Questa collezione si distingue per geometrie rigorose e materiali di altissima qualità, pensata per chi cerca un design architettonico e raffinato anche nei piccoli bagni moderni.

La collezione ZENIT è un sistema modulare di contenitori sottolavabo, disponibili sia in versione a terra che sospesa, per garantire la massima versatilità progettuale e funzionale. I moduli possono essere monoblocco o componibili, con configurazioni a uno o due cassetti, ante a battente o a giorno, offrendo soluzioni personalizzate per ogni esigenza di spazio.

Uno degli elementi distintivi della collezione è il taglio a 45° che unisce frontali e fianchi, creando un tratto continuo e armonioso. La gola centrale, oltre a essere funzionale per l’apertura, diventa un elemento estetico che definisce il carattere minimalista della composizione. Le aperture a gola possono essere superiori, sagomate o centrali, a seconda della configurazione scelta.

ZENIT offre una vasta gamma di finiture per adattarsi a ogni stile di bagno, dai laccati opachi e lucidi in 22 colori, ai laccati metallizzati nelle varianti platino, zinco, quarzo, ambra, titanio e basalto. Per chi preferisce le essenze naturali, sono disponibili finiture opache in rovere mezza fiamma, barrique, nordico, miele, tundra, termocotto, carbone, nero e noce canaletto. Inoltre, la versione Reki con lavorazione a micro-doghe su ante e fianchi aggiunge un tocco di texture e originalità.



Arbi Arredobagno e il sistema Over: minimalismo e versatilità per piccoli bagni

Il sistema Over di Arbi Arredobagno è un esempio di design minimalista e soluzioni salvaspazio pensate per ottimizzare i piccoli bagni con doccia o di servizio. Con moduli sospesi o a terra di profondità ridotta, pensili e moduli angolari, Over permette di sfruttare ogni angolo con eleganza e praticità. Il lavabo in Ocritech, il pannello push-pull estraibile e il fronte ispezionabile sono dettagli funzionali che facilitano la manutenzione e l’uso quotidiano. La vasta gamma di finiture, dai laccati opachi ai legni pregiati, unita agli accessori coordinati, rende Over una soluzione completa e personalizzabile per arredare piccoli spazi con stile e comfort.

Conclusione: arredare piccoli bagni con stile e funzionalità

Arredare piccoli bagni richiede creatività, attenzione ai dettagli e soluzioni su misura che valorizzino ogni centimetro disponibile. Le proposte di Archeda, INDA, NOORTH e Arbi Arredobagno dimostrano come sia possibile unire estetica, innovazione e praticità anche negli spazi più ridotti, grazie a mobili compatti, finiture raffinate e accessori funzionali.

Scegliendo mobili per piccoli bagni moderni e soluzioni salvaspazio, è possibile trasformare anche un bagno di servizio o un bagno per ospiti in un ambiente accogliente, elegante e perfettamente organizzato. Investire in un progetto d’arredo studiato significa non solo migliorare la qualità della vita quotidiana, ma anche aumentare il valore della propria casa.

Non resta che lasciarsi ispirare da queste idee e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, per vivere al meglio ogni momento dedicato al benessere e alla cura personale, anche quando lo spazio è limitato.

 

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22 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

L’architetta Maria Alessandra Segantini, fondatrice dello studio internazionale C+S Architects, è stata selezionata dal Ministero della Cultura come una delle 20 voci più rappresentative del design italiano contemporaneo. La sua storia professionale e personale è al centro del progetto “Ti racconto in italiano”, una piattaforma ideata dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ICBSA) in collaborazione con Il Sole 24 Ore.

architetta Maria Alessandra Segantini dello studio C+S Architects

Il racconto di Maria Alessandra Segantini è parte del podcast “Di segni e di forme” di Radio 24, andato in onda in occasione del Salone del Mobile. Accanto a nomi del calibro di Massimiliano Fuksas e Antonio Citterio, Segantini condivide la propria visione di un’architettura più inclusiva, attenta ai bisogni delle donne e dei bambini, e capace di trasformare le città in spazi accoglienti e sostenibili.

Nel corso della sua carriera, Segantini ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Architetto Italiano dell’Anno 2022. Inoltre, è la prima donna ad esser entrata nell’Albo d’Onore della Repubblica di San Marino, dove ha ottenuto l’iscrizione a vita alla Camera degli Ingegneri e Architetti. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni prestigiose come il MoMA di New York, la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e il RIBA di Londra.

Dalla progettazione alla ricerca: la carriera di Maria Alessandra Segantini tra innovazione e inclusività

Alla guida dello studio C+S Architects, con sedi a Treviso e Londra, Maria Alessandra Segantini ha progettato scuole, musei, uffici e grandi spazi pubblici. Tutti i loro progetti riflettono un approccio chiamato TranslationArchitecture. Questa filosofia progettuale punta a un equilibrio tra costruito e natura, tra innovazione e memoria, mettendo al centro le persone e il loro rapporto con lo spazio.

In ambito scolastico, le sue architetture sono adottate come modelli dal MIUR per lo sviluppo di nuove linee guida nazionali. Le sue scuole sono pensate per essere inclusive, dinamiche e stimolanti, spazi che educano attraverso la forma e la funzione. “In una società in continuo cambiamento – afferma Segantini – è essenziale reinventare il rapporto tra pedagogia e architettura”.



Tra i progetti più noti firmati da C+S Architects figurano gli uffici del tribunale di Venezia, le torri sociali di Milano, la Piazza del Cinema al Lido di Venezia, e il nuovo Museo GAMeC di Bergamo.  Ogni progetto è realizzato con un forte impegno nella sostenibilità e nella rigenerazione urbana.

Parallelamente alla progettazione, Segantini ha insegnato in università prestigiose come MIT, Cambridge, Syracuse, IUAV e Bath University, ed è autrice di numerosi saggi sull’architettura Con il suo lavoro, promuove una progettazione partecipata, coinvolgendo le comunità in laboratori e attività creative, per trasformare lo spazio urbano in uno strumento di coesione sociale. Il suo percorso rappresenta un esempio di leadership femminile nel mondo dell’architettura, ancora oggi fortemente maschile, ma sempre più aperto a nuove visioni.

Con oltre 50 premi internazionali, Maria Alessandra Segantini è una voce autorevole nel panorama del design italiano e una vera innovatrice del nostro tempo.

 

 

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22 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

La ristrutturazione di una villa non è mai un semplice intervento edilizio: si tratta di un progetto articolato che sfiora molteplici ambiti – tecnico, estetico, normativo – e che, proprio per questo, impone una gestione rigorosa, un’attenta pianificazione e una certa dose di lungimiranza. Non è raro che una villa, magari datata ma con potenziale, venga trasformata in una dimora contemporanea, sostenibile, persino sorprendente. Ma dietro a ogni recupero ben riuscito c’è una trama fitta di decisioni, passaggi obbligati e priorità mutevoli.

guida completa alla ristrutturazione di una villa
imm. Depositphotos

Analisi preliminare: il punto zero

Il primo passaggio obbligato è lo studio dello stato di fatto. Nessun progetto serio può prendere forma senza un rilievo dettagliato e una valutazione tecnica dell’immobile esistente. Una villa, specie se costruita decenni fa, può nascondere criticità non visibili a occhio nudo: infiltrazioni, carenze strutturali, impianti fuori norma, e via dicendo.

L’analisi, spesso condotta da un architetto con l’ausilio di un ingegnere, mira a individuare non solo i problemi da risolvere, ma anche i margini di trasformazione. Alcune ville, ad esempio, hanno un vincolo paesaggistico o architettonico che restringe il campo delle modifiche. Altre, invece, possono essere ampliate, sopraelevate, redistribuite internamente. Il potenziale, insomma, va misurato come una variabile dinamica, più che come una certezza.

Costi e imprevisti: una stima che va oltre i numeri

Parlare di costo medio al metro quadro può aiutare a orientarsi, ma raramente restituisce il quadro completo. In linea generale, una ristrutturazione di qualità può variare da 800 a 1.800 euro/mq, ma il ventaglio si apre facilmente se si aggiungono finiture di pregio, impianti evoluti o interventi complessi su strutture portanti.

Il vero punto critico, però, è la gestione degli imprevisti. Chi ha esperienza in materia lo sa: ogni cantiere cela delle sorprese. Ecco perché molti tecnici consigliano di prevedere un fondo di emergenza, pari ad almeno il 15% del budget complessivo. Questa riserva può assorbire deviazioni impreviste dal progetto iniziale, modifiche in corso d’opera o semplicemente variazioni dei prezzi di materiali e manodopera.

Tempi di realizzazione: un orologio da sintonizzare

Una ristrutturazione completa raramente si esaurisce in pochi mesi. La sola fase preliminare – rilievi, progetto, pratiche burocratiche – può occupare fino a 4-5 mesi. A questi si aggiunge il cantiere vero e proprio, il cui arco temporale si estende generalmente dai 6 ai 12 mesi. Progetti particolarmente ambiziosi o complessi possono spingersi ben oltre, toccando i 24 mesi.

Ogni fase ha le sue incognite, ma anche i suoi colli di bottiglia: approvvigionamento dei materiali, disponibilità delle maestranze, approvazione dei permessi edilizi. Nulla può essere dato per scontato. La sincronizzazione tra progettista, impresa edile e direzione lavori diventa perciò un fattore determinante nella tenuta dell’intero cronoprogramma.

Le fasi operative: dalla demolizione alle finiture

Il percorso classico di una ristrutturazione passa da una sequenza definita di fasi. Si parte con le demolizioni, per poi passare agli interventi strutturali, alla posa dei nuovi impianti, agli isolamenti. Solo in una fase avanzata si arriva alle finiture: pavimenti, pareti, arredi su misura. E infine, al collaudo.

Ognuno di questi momenti comporta delle scelte tecniche ed economiche. Per esempio, un impianto di climatizzazione centralizzato richiede spazi appositi e interventi murari mirati. L’adozione di soluzioni green, come pannelli fotovoltaici o pompe di calore, richiede un’interfaccia competente sia dal lato tecnico che da quello normativo.

Le figure professionali coinvolte: una regia ben orchestrata

Non basta una buona impresa. Una ristrutturazione di villa impone la presenza di un architetto, responsabile del progetto e dei permessi, ma anche di una direzione lavori attenta, pronta a coordinare l’esecuzione e a vigilare sul rispetto delle prescrizioni. In molti casi, soprattutto per immobili soggetti a vincoli o inseriti in contesti complessi, serve anche il coordinatore della sicurezza, figura obbligatoria in base al D.Lgs. 81/2008.

Accanto a questi ruoli, può emergere l’esigenza di un interior designer, di uno specialista in domotica, di un consulente energetico. La complessità del progetto rende evidente come il vero valore non sia solo nell’opera costruita, ma nella qualità del lavoro collettivo che la realizza.

Normative e burocrazia: il peso della carta

Ogni ristrutturazione, anche la più semplice, passa per un iter amministrativo preciso. Dal punto di vista normativo, è essenziale distinguere tra interventi di manutenzione straordinaria, che richiedono una SCIA, e lavori più invasivi, soggetti a Permesso di Costruire. Inoltre, la presenza di vincoli urbanistici o storici può imporre ulteriori autorizzazioni, come il nulla osta della Soprintendenza.

La conoscenza della normativa locale è fondamentale, soprattutto in territori con regolamenti edilizi stringenti, come le aree metropolitane. Per chi lavora nel capoluogo lombardo, ad esempio, un riferimento utile sono le ristrutturazioni a Milano con CLM Design, che offrono esempi concreti di come affrontare ogni fase operativa nel rispetto delle direttive comunali.

Efficienza e sostenibilità: il volto invisibile della ristrutturazione

Negli ultimi anni, le prestazioni energetiche sono diventate un parametro chiave nella valutazione di una villa. Interventi come la sostituzione degli infissi, il cappotto termico, l’installazione di fonti rinnovabili sono oggi incentivati da bonus fiscali e contribuiscono a ridurre i consumi e migliorare il comfort abitativo.

Ma attenzione: l’efficienza non si ottiene semplicemente acquistando il pannello solare più costoso o il termostato smart più avanzato. Serve una strategia integrata, basata su diagnosi energetiche, simulazioni e progettazioni su misura. Solo così si può ottenere un bilancio positivo nel tempo.

La trappola delle scelte: quando ogni decisione pesa

Spesso il momento più critico non è quello in cui si aprono i muri, ma quello in cui si deve decidere. Ogni materiale, ogni finitura, ogni elemento impiantistico ha una doppia identità: estetica ed economica. È in queste scelte che il committente si misura davvero con la natura del progetto. E non è raro che l’indecisione – o il desiderio di perfezione – rallenti il processo, aumenti i costi o introduca varianti complesse.

In fondo, ristrutturare una villa significa imparare a convivere con una certa dose di incompiutezza. Perché anche quando tutto sembra definito, può sempre affiorare un dettaglio da rivedere, un’idea da aggiungere, una scelta da rimettere in discussione. E questo è, forse, il tratto più umano – e più affascinante – dell’intero percorso.

 

 

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