30 Ottobre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Negli ultimi anni, le città italiane stanno vivendo una trasformazione profonda, visibile non tanto nell’espansione orizzontale, quanto nella loro crescita verso l’alto. I centri urbani stanno assumendo un nuovo volto, con torri residenziali, edifici direzionali e grattacieli che ridisegnano lo skyline e raccontano una diversa idea di abitare.

sviluppo verticale

Questa spinta urbanistica alla verticalità non è solo un fenomeno estetico o architettonico, ma il risultato di una nuova visione della città contemporanea, in cui densità e altezza si coniugano con sostenibilità e qualità della vita. Le città non crescono più consumando territorio, ma rigenerando quello esistente, cercando soluzioni che permettano di ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica. Dietro a questa trasformazione, però, si nascondono anche nuove sfide: costruire in altezza significa operare in contesti complessi, dove la sicurezza nei cantieri e la protezione dei lavoratori diventano elementi imprescindibili di un processo edilizio sempre più sofisticato.

Le cause dello sviluppo verticale

Le ragioni che spingono le città a svilupparsi in verticale sono molteplici e si intrecciano tra fattori economici, sociali e ambientali. La crescita della popolazione urbana, unita alla scarsità di spazi edificabili, ha reso necessario ripensare la pianificazione territoriale. Le città italiane, spesso incastonate in contesti storici e paesaggistici di grande valore, non possono permettersi di estendersi all’infinito. Per questo motivo, costruire in altezza è diventata una soluzione concreta per concentrare funzioni e servizi in spazi ridotti, riducendo il consumo di suolo e preservando aree naturali o agricole. A questo si aggiunge la spinta alla rigenerazione urbana, con la riconversione di aree industriali dismesse e quartieri in declino. Intervenire in verticale permette di ottimizzare gli spazi, migliorare l’efficienza energetica e restituire vitalità a zone centrali o semi-periferiche. Non va infine dimenticato il ruolo della tecnologia costruttiva, che ha reso possibile ciò che fino a pochi decenni fa era impensabile. Nuovi materiali più leggeri e resistenti, tecniche di costruzione modulari e sistemi antisismici avanzati hanno aperto la strada a edifici sempre più alti, sicuri e performanti.

I vantaggi dell’edilizia verticale

Costruire in altezza comporta vantaggi significativi. In primo luogo, consente di ridurre drasticamente il consumo di suolo, uno dei problemi più urgenti del nostro tempo. Ogni metro quadrato costruito in altezza rappresenta un risparmio di superficie a terra, permettendo di preservare aree verdi e di mitigare l’impatto ambientale delle nuove costruzioni. Inoltre, gli edifici verticali moderni sono spesso progettati secondo criteri di sostenibilità energetica: sfruttano tecnologie innovative come facciate fotovoltaiche, sistemi di ventilazione naturale, isolamento termico avanzato e impianti centralizzati ad alta efficienza. Tutto ciò contribuisce a ridurre i consumi e le emissioni, migliorando al tempo stesso il comfort abitativo. Un altro aspetto rilevante è la razionalizzazione della mobilità urbana. Concentrare abitazioni, uffici, negozi e servizi all’interno dello stesso edificio o in quartieri verticali riduce la necessità di spostarsi con mezzi privati, migliorando la vivibilità e riducendo il traffico cittadino. Non da ultimo, la costruzione di torri e grattacieli contribuisce alla riqualificazione architettonica delle città: pensiamo all’area di Porta Nuova a Milano o al nuovo skyline di Bologna, dove l’edilizia verticale è diventata simbolo di rinascita e modernità.

La sicurezza come priorità nei cantieri verticali

Se la costruzione in altezza rappresenta una conquista architettonica e urbanistica, dal punto di vista operativo comporta sfide notevoli, in particolare sul fronte della sicurezza dei lavoratori. I cantieri verticali, infatti, richiedono protocolli specifici e una pianificazione meticolosa: lavorare a decine di metri dal suolo espone a rischi elevati, e ogni fase del cantiere, dalla posa delle strutture alla manutenzione delle facciate, deve essere gestita con la massima attenzione. In questo scenario, la sicurezza non è un dettaglio accessorio, ma una condizione imprescindibile per la buona riuscita del progetto. Le normative italiane ed europee impongono procedure precise, dalla formazione del personale alla predisposizione di piani di emergenza, fino all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale e collettiva.

Tra i sistemi di protezione più efficaci nei lavori in quota, le reti anticaduta rappresentano una soluzione fondamentale. Questi dispositivi, progettati per intercettare e attutire la caduta di persone o materiali, garantiscono un livello di sicurezza elevato in cantieri dove lo spazio operativo è ridotto e il rischio potenziale è elevato. Le reti anticaduta vengono realizzate con materiali ad altissima resistenza, in grado di assorbire l’energia d’impatto e prevenire incidenti gravi. Oltre a proteggere i lavoratori, queste reti tutelano anche chi si trova nelle aree circostanti, evitando che oggetti o detriti cadano al suolo. L’installazione corretta delle reti è regolata da normative europee come la UNI EN 1263-1, che stabilisce standard di sicurezza rigorosi. La loro presenza nei cantieri urbani, dove la vicinanza tra edifici e passanti è inevitabile, diventa un requisito essenziale per garantire non solo la sicurezza ma anche la sostenibilità delle operazioni di costruzione o manutenzione.

Manutenzione, riqualificazione e sicurezza continuativa

Lo sviluppo verticale non riguarda solo la costruzione di nuovi edifici, ma anche la manutenzione e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. In Italia, gran parte dei palazzi ha più di quarant’anni e necessita di interventi di adeguamento energetico o strutturale. In questi contesti, i lavori in quota, come il rifacimento delle facciate, la sostituzione dei serramenti o la manutenzione degli impianti, comportano rischi analoghi a quelli dei cantieri di nuova costruzione. Per questo, l’utilizzo di reti di protezione anticaduta è diventato uno standard di riferimento anche per le opere di restauro e recupero urbano. Garantire la sicurezza non significa solo rispettare la legge, ma costruire una vera cultura della prevenzione, in cui la tutela dei lavoratori e dei cittadini diventa parte integrante del processo edilizio e della responsabilità sociale delle imprese. Le città del futuro saranno sempre più verticali, ma anche sempre più attente alla sicurezza e al benessere delle persone. La sfida dei prossimi anni sarà quella di conciliare l’efficienza dello spazio con la responsabilità della progettazione: edifici alti, intelligenti e sostenibili, capaci di offrire nuovi modi di vivere e lavorare senza compromettere la sicurezza di chi li costruisce e li abita. 

30 Ottobre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Gestire un Bed & Breakfast nella competitiva piazza di Milano richiede un’attenzione costante non solo alla qualità dell’accoglienza, ma anche all’ottimizzazione della redditività. Basare l’intero fatturato esclusivamente sul pernottamento può essere limitante, specialmente in una metropoli dove le esigenze dei viaggiatori sono complesse e diversificate. 

B&B a Milano

Per massimizzare i profitti e migliorare il servizio offerto, è strategico sviluppare una serie di entrate accessorie (ancillary revenue) che rispondano a bisogni specifici. Una delle necessità più sentite dai viaggiatori è, ad esempio, la gestione dei bagagli dopo il check-out. In questo contesto, offrire una soluzione professionale, come un deposito bagagli a Milano centrale o vicino ad altri snodi, può rappresentare una di queste strategie vincenti.

Monetizzare lo spazio extra come deposito bagagli per esterni

I B&B gestiscono quotidianamente le valigie dei propri ospiti, ma spesso dispongono di uno spazio, anche piccolo, che potrebbe essere messo a frutto. Una strategia innovativa consiste nell’aprire questo servizio anche ai viaggiatori che non pernottano nella struttura. 

Aderendo a un network globale come Radical Storage, ad esempio, il B&B può trasformarsi in un punto di deposito ufficiale, visibile a migliaia di turisti. Questo genera un doppio vantaggio: da un lato, si riceve una commissione fissa per ogni bagaglio custodito, creando un’entrata extra costante e a costo zero; dall’altro, si aumenta la visibilità della struttura: un viaggiatore che utilizza il B&B solo per il deposito potrebbe essere favorevolmente impressionato e sceglierlo per un soggiorno futuro.

Offrire pacchetti esperienza e vendita di prodotti locali

Un B&B non vende solo un letto, ma un’esperienza della città, per questo motivo è possibile incrementare il valore di ogni prenotazione offrendo servizi aggiuntivi a pagamento. Ad esempio, si possono stringere accordi con guide turistiche per tour esclusivi, prenotare biglietti per mostre o musei (aggiungendo una piccola commissione di servizio), o creare “pacchetti benvenuto” a tema: un “pacchetto romantico” con spumante e fiori, o un “pacchetto gourmet” con una selezione di prodotti tipici lombardi. 

La vendita diretta di eccellenze locali, come vini, salumi o dolci artigianali, direttamente nella struttura, rappresenta un’ulteriore e apprezzata fonte di guadagno.

Rendere flessibili gli orari di check-in e check-out

La flessibilità è uno dei servizi più richiesti dai viaggiatori moderni, che spesso arrivano con voli al mattino presto o ripartono la sera tardi. Sebbene un B&B non possa garantire la flessibilità di un hotel 24 ore su 24, può monetizzare questa esigenza. 

Si può implementare una tariffa per il “late check-out”, permettendo agli ospiti di tenere la camera fino al pomeriggio pagando un supplemento. Allo stesso modo, si può offrire un servizio di “early check-in” garantito (se la camera è disponibile) a fronte di un costo aggiuntivo, un’opzione molto apprezzata da chi arriva da lunghi viaggi.

Sviluppare partnership strategiche con il commercio locale

Creare una rete di convenzioni con altre attività commerciali del quartiere è un metodo eccellente per generare commissioni e migliorare il soggiorno degli ospiti.

 È possibile stringere accordi con ristoranti e trattorie vicine, offrendo ai propri ospiti un piccolo sconto e ricevendo in cambio una percentuale sulle prenotazioni generate. Lo stesso vale per servizi di noleggio biciclette, lavanderie a gettoni o servizi di transfer privato (NCC) per gli aeroporti. Il B&B funge da “concierge” di fiducia, guadagnando una commissione per ogni servizio intermediato e, al contempo, fornendo un aiuto concreto ai propri clienti.

30 Ottobre 2025 / / Case e Interni

Ristrutturare con intelligenza: scegliere materiali che restano belli nel tempo

Quando si ristruttura casa, c’è un momento — spesso sottovalutato — in cui ci si gioca tutto: la scelta dei materiali.

Non si tratta solo di estetica o di budget. Si tratta di capire come vivrai quegli spazi tra cinque, dieci, vent’anni. Se il pavimento che hai scelto resisterà ai graffi delle sedie, se il piano della cucina sopravvivrà a mille cene, se il rivestimento del bagno continuerà a piacerti anche quando la tendenza del momento sarà passata.

Ristrutturare con intelligenza significa saper riconoscere i materiali che durano, funzionano e invecchiano bene. Quelli che non ti faranno pentire della scelta, che non richiederanno manutenzioni costanti, che resteranno belli anche nella quotidianità vera — quella fatta di caffè rovesciati, borse appoggiate di fretta, bambini che corrono scalzi.

Ecco come orientarsi, ambiente per ambiente, tra bellezza, praticità e durata.

Materiali belli (e intelligenti) per ogni ambiente

Living e soggiorno: il cuore della casa

Il soggiorno è lo spazio più vissuto, quello che deve reggere l’urto della vita quotidiana senza perdere carattere. Per questo la scelta dei materiali qui è cruciale.

Pavimenti: il gres porcellanato effetto cemento o pietra è oggi una delle scelte più apprezzate. Ha l’aspetto industrial della resina o la raffinatezza del marmo, ma è indistruttibile: resiste ai graffi, all’acqua, alle macchie. Perfetto se hai bambini o animali. In alternativa, il parquet in rovere naturale o il legno trattato a olio offrono un calore unico, e se ben posato e curato può durare decenni, migliorando con l’età.

Rivestimenti e pareti: sempre più diffuso il microcemento, una resina continua che dà un effetto contemporaneo, minimal, quasi scultoreo. Si può usare anche su pareti, gradini, perfino su vecchie piastrelle. Oppure, per un tocco di personalità, la boiserie in legno naturale o laccato, che aggiunge profondità e carattere senza appesantire.

Se stai pensando a una trasformazione più ampia del tuo living, dai un’occhiata a queste idee per la ristrutturazione del soggiorno: troverai spunti pratici su layout, materiali e stili.

Cucina moderna grigia con gres effetto marmo

Cucina: dove estetica e resistenza devono andare d’accordo

La cucina è il banco di prova di ogni materiale. Deve resistere a calore, umidità, urti, acidi, detergenti.

Top e piani di lavoro: il quarzo compatto (come Silestone o Dekton) è una scelta imbattibile per resistenza e praticità. Non assorbe liquidi, non si graffia facilmente, non teme il calore. Esteticamente può imitare il marmo, il cemento, la pietra. In alternativa, se ami il calore del legno, il laminato stratificato HPL di alta qualità oggi offre finiture realistiche e ottime performance.

Il marmo vero, bellissimo, va scelto con consapevolezza: macchia facilmente (soprattutto varietà chiare come il Carrara) e richiede manutenzione costante. Ma se ami la patina del tempo e il fascino dell’imperfezione, può essere una scelta di grande personalità.

Paraschizzi: il gres sottile grande formato permette di rivestire intere pareti senza fughe visibili, con effetto continuo. Oppure puoi osare con il vetro retroverniciato, facile da pulire e disponibile in ogni tonalità.

Bagno: resistenza all’umidità senza rinunciare allo stile

Il bagno richiede materiali altamente resistenti all’acqua e al vapore, ma anche belli da vedere ogni giorno.

Rivestimenti: il gres porcellanato effetto marmo, cemento o pietra naturale è ormai uno standard di qualità. Le lastre di grande formato riducono le fughe (meno sporco, meno muffa) e danno un effetto contemporaneo e pulito.

Per chi cerca un’estetica più calda e avvolgente, la resina o il microcemento creano superfici continue, anche dentro la doccia, che si possono coordinare con il resto della casa.

Sanitari e rubinetteria: scegli ceramica di qualità e finiture resistenti alla corrosione (cromo, acciaio inox, nichel spazzolato). Un rubinetto economico perde brillantezza in pochi mesi; uno di qualità dura anni e mantiene l’aspetto del primo giorno.

Come il contesto influenza la scelta dei materiali

Non tutte le case sono uguali, e non tutti i materiali si comportano allo stesso modo ovunque.

Il clima conta. In zone costiere — come nelle case affacciate sul mare a Genova, Livorno, Ancona — la salsedine accelera l’usura di alcuni materiali. Meglio preferire infissi in alluminio o PVC di qualità, evitare legno non trattato, scegliere vernici e finiture resistenti all’umidità salina.

In montagna o in zone fredde, invece, l’attenzione va all’isolamento termico: cappotti, infissi a taglio termico, pavimenti che trattengono il calore (come il parquet o il gres con sistema radiante).

Anche lo stile di vita incide. Se lavori da casa, hai bisogno di materiali fonoassorbenti; se hai bambini piccoli, servono superfici lavabili e antigraffio; se ami cucinare, il piano della cucina deve essere una corazza.

Soggiorno bianco mix classico e moderno

Come mantenere i materiali belli nel tempo

Scegliere bene è importante, ma curare i materiali nel quotidiano fa la vera differenza sulla loro durata.

Ecco qualche consiglio pratico:

Parquet: usa panni in microfibra leggermente umidi, evita ristagni d’acqua. Ogni 2-3 anni, un trattamento rinfrescante a olio o cera.

Gres e pietra: detergenti neutri e un panno morbido bastano. Evita prodotti acidi o abrasivi, soprattutto su finiture lucide.

Marmo e pietre naturali: proteggi con trattamenti idrorepellenti specifici, pulisci subito eventuali macchie acide (vino, limone, aceto).

Microcemento e resine: un velo di cera protettiva ogni anno mantiene la superficie come nuova.

Legno laccato o verniciato: spolverare con panni antistatici, evitare spugne abrasive.

Piccoli gesti, ripetuti con costanza, trasformano un materiale buono in un materiale che dura una vita.

Longevità è sostenibilità

Oggi si parla tanto di sostenibilità, ma spesso si dimentica che la scelta più ecologica è quella che dura di più.

Un pavimento che resiste 30 anni ha un impatto ambientale infinitamente inferiore rispetto a uno che va sostituito ogni 5. Lo stesso vale per infissi, rivestimenti, arredi fissi.

Scegliere materiali durevoli, riciclabili, certificati (FSC per il legno, EPD per i prodotti edilizi, Ecolabel per finiture e vernici) significa costruire una casa responsabile, oltre che bella.

E sul mercato immobiliare, una casa ristrutturata con materiali di qualità e attenzione all’efficienza energetica vale di più. Non solo economicamente: vale come qualità della vita quotidiana.

Cucina e Soggiorno moderno open space

Investire in ciò che resta

Ristrutturare con intelligenza non significa spendere di più, ma spendere meglio. Significa saper distinguere tra una piastrella che costa poco oggi e ti delude domani, e un materiale che magari ha un prezzo più alto, ma ti accompagnerà per decenni senza darti pensieri.

Significa scegliere superfici che invecchiano bene, che si puliscono facilmente, che restano belle anche quando la moda cambia.

Perché una casa non è un set fotografico: è il luogo dove vivi, ogni giorno. E merita materiali all’altezza di questa intimità.