22 Dicembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Dopo anni caratterizzati darincari record, il tema delle bollette è ritornato centrale nei bilanci delle famiglie italiane. Tra bonus straordinari, agevolazioni strutturali e nuove regole in arrivo dal 2026, il quadro sta cambiando rapidamente, con l’obiettivo dichiarato di rendere gli aiuti più mirati verso chi è davvero in difficoltà economica ed energetica.

Accanto al cosiddetto “bonus bollette” confermato per il 2025, si stanno definendo le modalità con cui dal 2026 saranno rivisti gli importi degli sconti su luce, gas e acqua, le soglie ISEE e, più in generale, l’accesso ai bonus sociali. Le famiglie sono chiamate a un doppio sforzo: da un lato aggiornare l’ISEE e conoscere le scadenze, dall’altro affiancare alle agevolazioni, scelte di efficienza e consumo più consapevoli.

In un quadro simile, è importante essere sempre aggiornati circa le regole del mercato, le opportunità da cogliere e le novità in arrivo, anche legislative. Ci riferiamo soprattutto ai portali tematici dedicati al confronto delle offerte per le forniture domestiche come bollettecasa.it, utili per orientarsi tra norme, scadenze e strategie di risparmio.

Bonus bollette oggi: cosa cambia tra 2025 e 2026

Ad oggi resta attivo il contributo straordinario di 200 euro sulle utenze energetiche, destinato alle famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. Lo sconto viene riconosciuto in automatico in bolletta, a condizione di aver presentato una DSU aggiornata per ottenere l’ISEE 2025: non bisogna presentare una domanda specifica, perché è sufficiente l’indicatore economico in corso di validità.

Dal 2026, invece, il sistema degli aiuti sulle bollette tornerà a poggiare principalmente sui bonus sociali strutturali per luce, gas e acqua, confermati ma con un’impostazione più selettiva. La soglia ISEE di accesso resterebbe ancorata al valore di 9.530 euro per i nuclei ordinari, con estensione fino a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.

Potrebbe però accadere che nel 2026 tali soglie vengano leggermente abbassate (ad esempio con un tetto ordinario tra 8.500 e 9.000 euro e uno per famiglie numerose tra 15.000 e 17.000 euro), con l’introduzione di ulteriori indicatori di vulnerabilità energetica oltre al solo reddito. L’obiettivo sarebbe concentrare le risorse sulle situazioni più fragili, riducendo la platea complessiva dei beneficiari rispetto al 2025.

Sconti su luce, gas e acqua

Per quanto riguarda la componente elettrica, dal 2026 il bonus sociale luce continuerà a modulare gli importi in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Le stime parlano di circa 180 euro annui per le famiglie fino a due persone, circa 230–240 euro per i nuclei da tre a quattro componenti e oltre 320 euro all’anno per i nuclei più numerosi, con aggiornamenti periodici legati all’andamento del costo dell’energia e ai consumi standard definiti da ARERA.

Resta confermato il bonus elettrico per disagio fisico, pensato per chi utilizza apparecchiature elettromedicali salvavita. In questo caso non è previsto un limite ISEE, perché il criterio principale è la certificazione sanitaria della necessità di utilizzo continuo di energia. Gli importi possono variare sensibilmente in funzione della potenza impegnata e delle ore di funzionamento, arrivando a diverse centinaia di euro annui di sconto sulla bolletta elettrica.

Il bonus gas, infine, continuerà a tenere conto della zona climatica di residenza e della destinazione d’uso (riscaldamento, acqua calda sanitaria, cucina). Questo significa che chi vive nelle aree più fredde potrà ricevere importi più elevati rispetto alle aree temperate o miti, proprio perché la spesa per il riscaldamento incide maggiormente sul bilancio familiare. 

Strategie di risparmio 

I bonus bollette non sono l’unico strumento a disposizione delle famiglie per alleggerire il peso delle utenze. Una parte importante delle strategie di risparmio passa dai bonus edilizi e dagli incentivi per l’efficienza energetica, che proseguono per l’anno a venire: ristrutturazioni edilizie, Ecobonus e Sismabonus consentono di intervenire sull’involucro dell’abitazione e sugli impianti con detrazioni fiscali che, pur in progressivo ridimensionamento, continuano a incentivare la riqualificazione energetica degli edifici.