27 Dicembre 2023 / / Blogger Ospiti

Le mosse giuste per sconfiggere l’umidità in un bagno cieco


Sfrutta in pieno gli spazi in casa, recuperando aree un po’ nascoste, come un ripostiglio, un corridoio, persino un angolo della camera da letto; dà maggiore valore alla casa; è decisamente comodo e pratico. Ecco il bagno cieco, ovvero un locale senza finestre, che può essere un “secondo” bagno, di servizio e/o per gli ospiti, o addirittura l’unico, in appartamenti molto piccoli.

Si tratta però di un ambiente un po’ “difficile”. Non solo per via dell’ovvia mancanza di luminosità , che tuttavia  può essere risolta ricorrendo ad arredi e rivestimenti chiari, nonché, ad esempio, a una serie di luci led posizionate in punti strategici e magari a plafoniere al soffitto.

Soprattutto, nel bagno cieco, bisogna combattere umidità e muffa. Per cui diventa fondamentale ricorrere a un ottimale ricambio dell’aria che in un locale del genere avviene più lentamente, e a un sistema di isolamento di pavimento e soffitto.

Solo in questo modo il bagno cieco può essere considerato agibile e garantire il benessere necessario.

Quanto conta l’aerazione contro umidità e muffa


In un bagno cieco la presenza di un impianto di aerazione è assolutamente necessaria, oltre che obbligatoria secondo la normativa vigente. Ed è un’arma indispensabile contro l’insorgere di umidità e muffa.

Il sistema di aspirazione, che deve essere progettato e dimensionato in base allo spazio a disposizione, serve prima di tutto ad aspirare il vapore acqueo che si genera usando l’acqua, come lavandosi le mani, facendosi una doccia, attivando la lavatrice. Perché? Il vapore, senza la presenza di finestre che caratterizza il bagno cieco, si va a depositare in ogni dove, con il risultato di formare muffe brutte da vedere, producenti cattivo odore, assolutamente poco igieniche.

Tutto questo perché l’impianto  di aerazione (meglio scegliere quelli sostenibili, a basso consumo energetico) permette un corretto ricircolo dell’aria evitando dunque muffa ed umidità.

Perché è importante l’isolamento termico per evitare muffe e umidità

Per impedire alle muffe di prendere possesso del bagno cieco, conta anche scegliere il giusto tipo di rivestimento delle pareti, come piastrelle, in particolare quelle in gres porcellanato, resistenti e idrorepellenti, oltre che in grado di dare un certo impatto estetico molto apprezzabile. Soprattutto i modelli con fughe molto strette sono utili perché è più difficile che proprio lì si installi la muffa. 

Ma è l’isolamento termico a essere decisamente importante per  debellarla assieme all’umidità e in grado di dare al bagno cieco un ambiente confortevole. Lo si ottiene con l’utilizzo di una progettazione e di prodotti specifici. 

Il benessere termoigrometrico che si genera è garantito anche da sostanze vere e proprie alleate nel combattere l’umidità e i batteri generati dalla muffa. 

Saint-Gobain Italia ad esempio propone weberpaint protect, una idropittura lavabile traspirante adatta a diversi supporti, intonaco, cartongesso, rasatura, blocchi in cemento, calcestruzzo, lastre in cemento, per finiture molto opache. Tra le sue qualità, ottima resistenza al lavaggio, bassa odorosità e ridotta tendenza allo schizzo.

L’idropittura: soluzioni traspiranti e coprenti per il bagno cieco senza muffa e umidità 

Tra le pitture antimuffa di qualità, da ricordare un nuovo prodotto firmato da Saint-Gobain Italia. Si chiama weberpaint defence, cioè una idropittura (appunto a base d’acqua) traspirante e molto coprente. 

Garantisce una protezione a lungo termine per ambienti ad alta umidità, come il bagno cieco, poiché presenta un’ottima permeabilità al vapore acqueo. 

Inoltre il suo bianco luminoso assicura una grande luminosità e aumenta la sensazione di spazio, utile dunque anche per ambienti piccoli.

Weberpaint defence ha una resa elevata, per finiture uniformi particolarmente opache e si adatta a qualsiasi tipo di design.

Se è possibile utilizzarla su tanti supporti, come lastre in cemento, cartongesso, intonaco, non è adatta nel caso di superfici inconsistenti, piastrelle, vecchi mosaici, marmette o già contaminate da muffe, senza aver prima eseguito trattamenti specifici.

Come l’altra idropittura specifica anti-muffa e anti-umidità, weberpaint protect, anche weberpaint defence è tinteggiabile con sistema tintometrico webercolorlook, per tante sfumature di colore.

9 Dicembre 2022 / / Blogger Ospiti

Arredare una mansarda spesso è una vera e propria sfida per tutte le figure coinvolte: dagli architetti agli interior designer, dai fabbricanti di mobili fino alle persone che ci andranno a vivere.

Non solo, infatti, si deve arredare un locale dai volumi diseguali in maniera funzionale per permettere alle persone di usufruirne, ma ci si deve anche spesso destreggiare tra regole e regolamenti diversi da un comune all’altro in materia di abitabilità degli attici.

Però è anche un tipo di sfida che può dare enormi soddisfazioni con la creazione di ambienti accoglienti – “cozy” per dirla all’anglossassone – e geniali nel loro modo di utilizzare gli spazi.

Nell’arredare le mansarde vale più che in altri casi la regola di basare l’arredamento sugli spazi disponibili e non viceversa. Può sembrare banale, ma non lo è affatto come stiamo per vedere.

Una mansarda, infatti, è un locale che presenta forti costrizioni a livello di volume disponibile: essendo ricavata da un sottotetto spiovente in una o più direzioni, nell’arredarla bisogna fare i conti con altezze del soffitto variabili in ogni locale.

Ci sono però delle buone prassi che si possono seguire per disporre i locali e gli arredamenti.

La prima è quella di ragionare e ottimizzare lo spazio in termini di zona giorno e zona notte.

La zona giorno è quella che viene vissuta da svegli e nella quale tendenzialmente si sta in piedi. Pertanto i locali e gli arredi che pertengono alle ore di veglia andranno collocati preferibilmente nelle aree con i volumi più alti. Sono ad esempio locali come la cucina, il soggiorno, aree studio, bagni con doccia etc.

Inoltre, i locali dell’area giorno dovranno essere collocati negli spazi più illuminati della mansarda, in presenza di finestre e lucernai. Questo per ottenere il massimo dalla luce naturale nell’ottica di un vivere la casa sempre più attento alle questioni ecologiche.

Mangiare, cucinare, lavorare, studiare, leggere con la luce naturale permette di risparmiare energia sempre più preziosa.

La zona notte, essenzialmente la camera da letto, invece potrà essere collocata dove i volumi sono tendenzialmente più bassi, facendo attenzione a non collocare il letto troppo in fondo, in modo da evitare infortuni – la classica testata al risveglio.

Naturalmente la divisione giorno/notte non è l’unico accorgimento che bisogna seguire. In pratica non è sempre così facile distinguere i locali del giorno con i locali della notte.

Perciò l’altra buona prassi è quella di posizionare all’interno di ogni singolo locale ciò che è basso dove l’altezza è inferiore e gli arredi e utenze più alti dove lo spazio lo consente.

Facciamo alcuni esempi.

In bagno ad esempio la doccia andrebbe collocata nei pressi della porta d’ingresso dove i volumi sono più alti – perché si utilizza in piedi. Wc, bidet, lavabi, lavatrici e mobili di corredo invece andrebbero collocati dove le altezze sono inferiori – purché si possano utilizzare in modo confortevole.

In camera da letto invece le parti più elevate andrebbero riservate per gli armadi, lasciando gli spazi più angusti a credenze, cassettiere e naturalmente il letto.

In cucina, frigorifero e mobilio pensile andrebbero collocati dove lo spazio è maggiore mentre piani lavoro ed elementi contenitivi di complemento possono essere collocati negli spazi dotati di altezza inferiore. Lo stesso discorso vale per il soggiorno.

L’ultima buona regola da seguire è quella di utilizzare arredi su misura. Seguire le regole sopra elencate è sicuramente una buona strategia per arredare una mansarda, ma può non bastare.

Per questo è fondamentale rivolgersi ad architetti, interior designer e mobilifici per disegnare e assemblare mobili su misura per gli spazi della mansarda.

Questo approccio unitario è ad esempio quello che propone San Gaetano, storica realtà degli arredamenti a Torino, che riunisce l’expertise di designer e artigiani fabbricanti di mobili per assicurare il miglior risultato possibile anche nel caso dell’arredamento di mansarde e spazi custom.

5 Novembre 2022 / / Blogger Ospiti

Hai un favoloso salotto in stile shabby chic ma ti sei resa conto che manca qualcosa: un divano letto elegante per ospitare amici e parenti durante i loro soggiorni invernali o estivi nella tua affascinante città. Non vuoi spezzare il mood dell’ambiente che hai realizzato con tanta passione e per questo cerchi un arredo che, oltre ad essere comodo e funzionale, abbia anche un’estetica che rispecchia i tuoi gusti.

Quali sono le caratteristiche del divano letto shabby chic?

Se sei curiosa, questo è l’articolo giusto per te. Continua a leggere per scoprire il design e i colori degli arredi in stile shabby.

L’estetica del Divano Letto shabby chic

Lo stile shabby chic conferisce agli ambienti domestici un’atmosfera romantica e un po’ rustica, da casa di campagna inglese o della Provenza. Si tratta di un gusto delicato e molto femminile, che predilige le linee morbide e le palette tenui, magari con pattern floreali o che si legano alla natura in generale. Il divano letto che segue questo gusto ha una struttura in legno, un materiale naturale e ricco di fascino, che regala calore al salotto. Il design dell’arredo ha linee morbide e piene e il rivestimento, meglio se in fibra naturale, ha un colore chiaro o neutro. Quindi spazio al bianco, al grigio chiaro, al beige e, perché no, anche alle nuance pastello. Il divano letto shabby chic può essere decorato con cuscini dalle diverse forme e dimensioni, preferibilmente dai colori pastello oppure, se desideri qualcosa di più vivace, con decori di piccoli fiori, righe o pois. Puoi donare un tocco di personalità applicando sui cuscini un merletto fatto da te.

I colori

Quali sono le palette che rendono un salotto romantico? Il bianco è certamente la tinta principale dello stile shabby chic. Può essere usato per dipingere le pareti, per i tessuti o per verniciare i mobili. Esso è particolarmente utile se abiti in una casa piccola poiché è in grado di rendere più arioso qualsiasi ambiente. Essendo un colore che si abbina con tutto, funge da ottima base per arredare uno spazio romantico e personalizzato. La palette shabby comprende poi nuance polverose e poco sature: rosa cipria, grigio chiaro, beige ma anche verde pastello e celeste polvere. Puoi creare la tua combinazione preferita per un salotto confortevole e femminile.

Altri arredi e accessori

Per scegliere il divano letto giusto, è importante osservare gli arredi sistemati all’interno di un soggiorno shabby chic. In genere le credenze, il tavolino da caffè, la libreria etc. sono realizzati in legno. Molto di moda il mobile realizzato con tecnica decapè, che gratta una parte della vernice per mostrare il legno. L’effetto che si ottiene è quello di un arredo all’apparenza antico e leggermente trascurato, ma di grande fascino. Oltre al legno, lo shabby apprezza anche i tessuti naturali come il cotone e il lino e, soprattutto, i merletti. Puoi usarli come centrotavola, come runner per i mobili, ma puoi anche applicarli come decorazione da parete e trovare tante altre maniere creative per valorizzarli. I cesti di vimini sono un altro must all’interno della casa shabby. Graziosi e molto utili, aggiungono un tocco rustico all’atmosfera.

Importante anche i fiori e le piante. La natura è un elemento importante in un ambiente shabby. Puoi donare un tocco di freschezza alla casa posizionando dei fiori colorati sul davanzale della finestra oppure anche una bella piantina di lavanda, elegante e profumata.

Ecco che hai creato l’atmosfera ideale per un salotto shabby chic. Fatti ispirare dal catalogo Divanoso per trovare il divano letto più comodo e funzionale e lasciati cullare dalla dolcezza di uno spazio intimo e personale, circondata dalle cose che ti piacciono.

4 Novembre 2022 / / Blogger Ospiti

Arredare una camera da letto può non essere semplice. Si tratta, infatti, di un ambiente molto importante, nel quale si trascorre molto tempo, per dormire oppure per trascorrere qualche ora di relax. Il suggerimento principale è quello di pensare all’atmosfera che si intende creare, come ad esempio un ambiente moderno, e non bisogna prescindere dall’arredamento del resto della casa, per non rischiare di ritrovarsi con un tipo di arredamento che non si abbina con quello delle altre stanze.

La testata del letto

Il punto di forza dell’arredamento di una stanza da letto moderna è proprio la testata del letto. La prima cosa da fare, pertanto è quella di pensare a un elemento che possa essere funzionale ma al contempo scenografico, che renda la stanza visivamente più larga, di altezza preferibilmente inferiore a quella dell’ambiente. Tra i materiali più gettonati vi è il legno oppure il tessuto imbottito, per poggiare la testa mentre ci si riposa (ad esempio
leggendo un libro). In base all’altezza della testata, è possibile valutare se differenziare la parete oppure no. In genere, se la testata prende quasi la totalità della parete, è preferibile scegliere la stessa pittura per tutti i muri; se è bassa, invece, è possibile scegliere un colore in contrasto con le altre pareti, oppure arricchire lo spazio vuoto con un bel quadro, meglio se sviluppato in orizzontale, stretto e lungo quanto la testata stessa.

Il letto

Ovviamente, dopo aver pensato alla testata del letto, bisogna pensare proprio alla tipologia di letto. Ognuno ha abitudini di riposo diverse, pertanto è necessario ponderare bene la scelta di questo arredo. C’è, ad esempio, chi ama un ambiente zen e ordinato, per favorire il relax. Per queste persone l’ultima tendenza viene dal Giappone, ovvero il letto basso.
Per chi, invece, preferisce coniugare la funzionalità al design, è consigliato il letto con struttura imbottita, dotato di contenitore sotto alla rete, che consente di riporre le lenzuola e le coperte. Se, invece, si ha intenzione di donare carattere alla propria camera, pur optando per arredi moderni, ci si può orientare verso un modello rotondo di ampie dimensioni, dall’aspetto regale.

I comodini

Altri arredi fondamentali per una camera da letto sono i comodini. La prima cosa da fare, per sceglierli, è considerare la grandezza. Non esiste una dimensione standard che va bene per tutte le stanze da letto, ma dipende da alcuni fattori tra cui lo spazio tra il muro e il letto, la dimensione totale della stanza e quella del letto. In genere, però, è necessario scegliere dei comodini non troppo grandi rispetto al letto e soprattutto, mai più alti o più bassi del materasso (se non di pochi cm). Quest’ultima “regola”, è più che altro una questione di comodità. Negli ultimi anni, le tendenze di interior design hanno sdoganato la scelta dello stesso materiale e degli stessi colori per il letto e i comodini. Ad oggi, la parola d’ordine è “osare”, pertanto si può pensare non solo di scegliere dei comodini differenti dal letto, ma anche di optare per due comodini l’uno diverso dall’altro, in pieno stile “mix’n’match”.

2 Novembre 2022 / / Blogger Ospiti

Un impianto di biogas è un’infrastruttura che permette di produrre energia da fonti rinnovabili.
Difatti, dai processi che avvengono al suo interno si ottiene sia il biogas, un combustibile che può essere adoperato per generare elettricità, riscaldare gli ambienti o produrre acqua calda sanitaria, sia il biometano, un gas estremamente puro, di origine biologica, che può avere i medesimi impieghi del classico metano.

Naturalmente, dall’installazione di un impianto di biogas si possono ottenere numerosi vantaggi: proprio per questo, oltre a essere ampiamente adottato su larga scala – ad esempio per l’approvvigionamento energetico pulito nel settore agricolo e industriale – è spesso installato anche in ambito domestico, dove può assicurare la produzione di energia green a partire da fonti rinnovabili.

Ma per comprendere come funziona l’impianto di biogas, com’è fatto e quali sono i benefici che può apportare a livello ambientale, energetico ed economico, è necessario puntare l’attenzione sull’elemento che alimenta l’intero processo: la biomassa.

Che cos’è la biomassa

Con il termine biomasse ci si riferisce a quelle sostanze di origine biologica, sostenibili e rinnovabili, che provengono da scarti di diversa natura.

Sono forme di biomassa, ad esempio, i residui dell’industria agricola o agroindustriale, i materiali vegetali originati da colture e potature, ma anche gli scarti di attività forestali o della lavorazione del legno, come foglie, rami e residui da segheria.

Tra gli altri esempi di biomassa è inoltre possibile annoverare i reflui civili e le deiezioni degli animali, oltre ai rifiuti organici urbani provenienti dalla raccolta differenziata.

Le biomasse, all’interno di opportuni impianti di biogas, possono essere sottoposte a un processo di valorizzazione che nel giro di qualche settimana le converte in combustibile adoperabile per finalità energetiche.

Com’è fatto un impianto di biogas

Un impianto di biogas è formato da apposite aree di stoccaggio, all’interno delle quali le biomasse vengono trattate e private di eventuali impurità.

Il prodotto viene quindi prelevato e condotto, attraverso un reticolo di tubi, nel cosiddetto digestore, una vasca sigillata ermeticamente nella quale viene miscelato, riscaldato e sottoposto alla fermentazione da parte dei microrganismi.

In questa fase ha origine il biogas, che viene accumulato nella parte superiore della vasca o conservato all’interno di opportuni serbatoi di stoccaggio esterni, i gasometri. Il biogas può essere successivamente distribuito mediante gasdotti, tramite appositi camion-cisterna o sottoposto ad ulteriori procedure di raffinazione, dalle quali si ottiene il preziosissimo biometano.

Come viene prodotto il biometano: la reazione anaerobica

Le tecniche di trasformazione della biomassa negli impianti di biogas si avvalgono di processi basati sulla digestione anaerobica, una reazione che avviene in assenza di ossigeno e che prevede la degradazione delle biomasse a opera di enzimi e microrganismi.

Questi ultimi, in particolare, attraverso un processo a più fasi, danno il via alla fermentazione della biomassa, attraverso la quale le sostanze complesse in essa contenute vengono tramutate in biogas, che è composto prevalentemente da metano e anidride carbonica e in parti minori da ossido di carbonio, idrogeno e azoto.

Dalla procedura di raffinazione del biogas grezzo – o upgrading – e in particolare dall’epurazione del prodotto dall’anidride carbonica e da altre sostanze di scarto, è possibile ottenere il biometano, che oggi rappresenta un elemento estremamente strategico in quella che è la lotta globale ai cambiamenti climatici.

Quali opportunità offre il biometano?

Il biometano, così come il prodotto da cui ha origine, è un combustibile che ha un ruolo molto importante in quel processo finalizzato a conseguire la sostenibilità in ambito energetico.

Difatti, trattandosi di prodotto che nasce da sostanze organiche, pulite e rinnovabili, aiuta a ridurre la dipendenza da fonti fossili, riducendo il quantitativo di emissioni climalteranti generate dal settore dell’energia.

Inoltre, si ottiene da un processo che si basa prevalentemente sul recupero di prodotti destinati allo scarto, aderendo perfettamente ai principi dell’economia circolare. Senza contare il contributo che può apportare nella riduzione di sostanze organiche disperse nell’ambiente, le quali, oltre a rappresentare un’importante fonte inquinante, sono piuttosto onerose da gestire.
Infine, dalla produzione del biometano è possibile ottenere il digestato, un residuo ricco di macro e micro elementi nutritivi dall’elevato potere concimante.

28 Ottobre 2022 / / Blogger Ospiti

Trovare la giusta scrivania per ufficio online non è mai semplice, soprattutto perché stiamo parlando di un arredo tutt’altro che banale. La scrivania infatti è fondamentale sia per quanto riguarda l’estetica che l’immagine stessa di un’azienda. Non solo: è importantissima per via della sua funzionalità. Se fornisce abbastanza spazio e comodità contribuirà a migliorare la produttività e il comfort lavorativo.

Scrivania ufficio online, perché è importante e come sceglierla

L’acquisto dunque non è scontato e prima di scegliere una scrivania per ufficio online è importante prendere in considerazione numerosi fattori. Pensiamo infatti che si tratti di “un pezzo d’arredo” che non deve mai essere scontato e che è fondamentale per creare un ambiente di lavoro ottimale. Chiunque entrerà nell’ufficio per la prima volta dovrà rimanere colpito positivamente dalla scrivania.
Si tratta del primo elemento che si visualizza, per questo bisognerà curare le rifiniture, i materiali e gli accessori, considerando che la scrivania racconta molto di chi ci siede dietro e dell’azienda. Quali sono gli elementi da valutare quando si acquista una scrivania online? Senza dubbio l’ergonomia, ma anche lo stile generale dell’arredamento dell’ufficio, il ruolo e le varie mansioni della persona che dovrà usarla.
In sostanza la scrivania ufficio dovrà rappresentare una postazione di lavoro altamente ergonomica, capace di adattarsi alle esigenze e alle caratteristiche della persona che la usa. Tutto con il fine di favorire al massimo la produttività, creare un ambiente positivo, non provocare stress, ma regalare comfort. Altri fattori che possono influenzare la scelta? La destinazione d’uso, senza ombra di dubbio, i materiali scelti e i vari accessori.

Scrivanie da ufficio, le migliori

Quali sono le migliori scrivanie da ufficio online? Fra le soluzioni migliori c’è senza dubbio la scrivania Swing 7020 Special Edition caratterizzata da un design industrial unico e innovativo. Dedicata a chi è un early adopter, ossia adora sperimentare le novità, questa scrivania è un concentrato di innovazione e bellezza.
L’ideale per stupire gli ospiti e per rendere l’ufficio un luogo accogliente e unico, migliorando la qualità del lavoro e la propria immagine. Il top è in nobilitato melaminico con spessore di 25 mm con bordo perimetrale in ABS e spessore 2 mm. La struttura è particolarmente solida grazie alla presenza di due travi e delle gambe metalliche con sezione cm 7×2, verniciate a polveri epossidiche. Infine troviamo i piedini livellatori.
Swing 7020 consente di rendere speciale il proprio personal branding, grazie a un innovativo mix con il piano superiore realizzato con l’innovativo nobilitato melaminico finitura cemento e le gambe in metallo verniciate colore nero. Una scelta al passo con i tempi che non è per tutti ed è davvero eccezionale.

I modelli di scrivanie da ufficio online

Su Salone Ufficio si possono trovare tante scrivanie da ufficio che regalano un connubio perfetto fra prezzo e qualità. Dal 1993 questa azienda crea scrivanie per ufficio sfruttando anni di esperienza e grande competenza, progettando e realizzando il meglio. Nello shop si possono scoprire, oltre alla Swing 7020 Special Edition, tantissime altre scrivanie da ufficio. Dalle scrivanie operative a quella per gli uffici direzionali, passando per i modelli in cristallo, particolarmente eleganti, quelli per reception e regolabili in altezza.
Ottime pure le scrivanie da ufficio per eventi e fiere che offrono un montaggio rapidissimo, ma anche una grande capacità di stoccaggio. La comodità e il comfort sono sempre al primo posto quando si parla di mobili da ufficio, così come il design. Da segnalare anche le scrivanie da ufficio per computer, dotate di un piano estraibile apposito per la tastiera, le scrivanie ribaltabili che sono stoccabili in pochissimo spazio e quelle a montaggio rapido senza utensili.

26 Ottobre 2022 / / Blogger Ospiti

Le scale sono un elemento imprescindibile nella vita di ognuno di noi. Qualsiasi dislivello interno a un’abitazione, un ufficio, un’azienda o un edificio pubblico non può che essere in prima battuta superato in questo modo.

Le scale congiungono piani differenti, consentono di superare piccole differenze tra solette non perfettamente allineate, collegano pavimenti posti su quote diverse. Utilizzarle è una consuetudine per chi deve raggiungere luoghi posti su piani differenti rispetto a quello stradale, con scalinate celebri – come, ad esempio, quella di Trinità dei Monti, a Roma – a solleticare l’immaginazione di molti e la ripetitività tipica di quelle che portano alla sommità dei campanili e delle torri più noti d’Italia a ricordo indelebile per quanti le hanno conosciute.

Intimamente connesse alle scale d’ogni tipo e natura ci sono le oggettive difficoltà di superarle. Se, negli ultimi decenni, ascensori e montacarichi hanno progressivamente preso spazio nei palazzi aperti al pubblico e, dunque, maggiormente frequentati, nelle case private ciò non sempre è avvenuto, o comunque non è detto possa avvenire.

Si tratta, quindi, di introdurre sistemi alternativi che consentano a chi non ha una mobilità piena di non trovarsi bloccato di fronte a una serie di scalini da superare. Uno tra questi, diffuso al punto giusto e adeguato in termini economici alle esigenze dei più, è il montascale. I prezzi montascale, infatti, sono mediamente affrontabili. Al contempo, dotare un appartamento di un dispositivo di questo tipo non richiede interventi strutturali particolarmente impattanti. Ne consegue, quindi, che i costi a carico di chi vuole realizzare un impianto di questo tipo siano di gran lunga inferiori a quelli che dovrebbe sopportare pensando invece a un ascensore tradizionale.

Un’opportunità per chi ha una mobilità ridotta

Il servoscala è uno strumento di uso comune. Sono sempre in aumento, infatti, i luoghi che hanno a disposizione un montascale per far sì che, quanti altrimenti non potrebbero affrontare le scale, riescano a farle grazie a questi dispositivi.

L’elemento da cui partire è la ridotta mobilità di coloro che necessitano di affrontare scalinate e scalini. In casa, o altrove, il bisogno di salire piani differenti si scontra con i più disparati problemi di deambulazione.

L’età, in questo senso, ha spesso un peso rilevante. Tra le cause, ovviamente, non mancano sinistri stradali, incidenti d’altro tipo, malattie parzialmente invalidanti e un numero impressionante di casistiche difficili da annoverare in un unico elenco. Valga la radice comune, ossia la difficoltà, oggettiva, di salire qualsiasi tipo di scala ci sia di fronte.

Quando si è in questa condizione, c’è poco da fare. In assenza di qualcosa che aiuti a sorpassare il problema, uno scalino finisce per rappresentare un limite insormontabile, qualcosa che non può essere travalicato. A quel punto, e in assenza di una mano, la corsa finirebbe in quel preciso istante. L’introduzione di dispositivi adatti per gestire lo spostamento in alto e in basso, invece, consente di non creare limiti ad alcuno, assicurando a chi altrimenti non ce la farebbe il diritto di accedere ovunque.

Consci che non ci sono soltanto ascensori e montacarichi, il montascale è una soluzione ideale per superare ogni genere di difficoltà. Si tratta dunque di dotarsene e, così facendo, di dare una risposta alle esigenze di chi, anche soltanto temporaneamente, rimarrebbe altrimenti escluso.

Un’opportunità unica

Una casa realizzata su un unico piano è una soluzione che non tutti possono permettersi. Affrontare la questione della disposizione in altezza di un immobile si può fare, ma in fase costruttiva, partendo dalla progettazione su un terreno non ancora edificato.

Se sussiste questa condizione, e i parametri edilizi lo consentono, si tratta ovviamente della miglior soluzione possibile. Al bando scale e scalini, si realizza l’appartamento su un unico livello e, a quel punto, chiunque sarà in grado di muoversi con relativa facilità, senza impedimenti atti a contenere gli spostamenti.

Quando la casa è disposta su diversi livelli, però, la questione si pone. Tradizione costruttiva vuole che le scale diventino lo strumento per unire i piani, elementi che ritroviamo nella consuetudine di ogni giorno e che, però, possono come detto diventare un limite per chi ha una ridotta mobilità.

Il montascale diviene così un’opportunità unica, un dispositivo facile da introdurre e relativamente poco costoso capace di cambiare la vita a coloro che l’utilizzeranno.

19 Ottobre 2022 / / Blogger Ospiti

Non è un segreto che le lampade siano complementi d’arredo che amiamo
particolarmente: oltre a essere oggetti di indubbia funzionalità per la vita quotidiana, possono trasformarsi in veri e propri elementi artistici di alto livello. Ecco perché in questo articolo presentiamo una nuova collezione di Arte dal Mondo, nota azienda italiana che produce articoli d’arredamento ispirati alle più suggestive tendenze dell’arte contemporanea.

Si tratta delle lampade scultura, innovativi prodotti di design che trasformano un comune oggetto della vita quotidiana, quale è la lampada, in un’autentica opera d’arte. Il valore di questi articoli, a nostro avviso, si può riconoscere in due aspetti principali. In primo luogo, a livello estetico presentano un’originalità indiscussa che raramente mi è capitato di trovare anche nei modelli di lampade più eccentrici. Inoltre, l’aspetto finale delle lampade-scultura è frutto di una lunga lavorazione manuale della resina, e non ci sono dubbi sul fatto che il più delle volte una realizzazione di tipo artigianale è sinonimo di qualità.

Il processo di lavorazione delle sculture in resina

Le lampade scultura firmate Arte dal Mondo sono realizzate quasi interamente in resina, materiale ormai largamente diffuso nell’interior design. Il processo di lavorazione, interamente artigianale, ha inizio con la progettazione da parte dei designers di Arte dal Mondo che compongono degli schizzi su carta. Sulla base di questi, gli scultori danno forma a un modello in creta chiamato anche “anima”, che serve a creare gli stampi in gomma sui quali far colare la resina. Una volta asciutta e indurita, la resina viene estratta dando vita alle sculture nella loro prima forma grezza; queste vengono pulite e riparate da tutti i residui della lavorazione. Quando la superficie del pezzo è levigata e pronta alla decorazione, si applica una vernice densa chiamata “primer”, che fornisce la base per la decorazione finale (che potrà restituire un effetto lucido, opaco, metallizzato ecc.). Nel caso delle lampade scultura, alla statua in resina viene associato un circuito elettrico, trasformandola così in una lampada.

Alla luce di questo, è chiaro come articoli realizzati in questo modo abbiano un valore artistico non paragonabile a quelli ricavati da processi automatizzati. Al di là della differenza sul piano estetico, un manufatto proveniente da una lavorazione artigianale ha anche molte più probabilità di durare nel tempo.

Le due proposte di Arte dal Mondo per le lampade scultura

Arte dal Mondo propone due modelli diversi per quanto riguarda le lampade scultura: con portalampada e con led integrati nella base.

Sculture con cavo portalampada

Questi originali oggetti di arredo sono realizzati applicando alla scultura in resina un cavo con portalampada, al quale avvitare la lampadina (che nella confezione non è inclusa). In questo modo, la scultura svolge la funzione di sostegno per il cavo della lampadina, ma diventa anche la protagonista indiscussa della stanza: la luce si diffonde innanzitutto sulla superficie della statua, evidenziandone la forma e le preziose finiture. I protagonisti delle sculture sono figure umane o animali colti nelle espressioni più originali, come si può vedere nell’eccentrica scultura che presentiamo di seguito.

Lampada Bulldog francese seduto

Che dire della dolcezza di questo simpatico bulldog francese? Vero e proprio omaggio alla pop art contemporanea, il cagnolino è in atteggiamento vigile come dimostrano le orecchie tese e sostiene il cavo della lampada con il muso, quasi come se fosse in attesa di consegnarlo al proprio padrone. Estrosa e divertente, questa lampada scultura è a nostro avviso uno dei pezzi forti dell’intera collezione.

Sculture con supporto in LED

Ed ecco la seconda proposta ADM Home Decoration, le lampade scultura che sfruttano una delle tendenze più amate nel design contemporaneo, la tecnologia a led. Qui abbiamo la luce irradiata dal basso da una striscia a led montata su una base in plexiglass, anche in questo caso l’illuminazione è studiata per valorizzare al massimo la scultura e creare un ambiente accogliente e confortevole.

Lampada led Cane palloncino

Questa scultura in resina raffigurante un cane palloncino è uno degli articoli in cui è più evidente la cura ai dettagli da parte del team di artigiani di Arte dal Mondo. Si percepiscono le influenze artistiche di celebri maestri come Jeff Koons, per un risultato finale in cui arte e funzionalità dialogano armonicamente. Da notare la precisione del
nodino di chiusura del palloncino, un dettaglio creativo estremamente realistico.

Arte dal Mondo: storia e attività dell’azienda

In questo articolo vi abbiamo presentato la nuova linea di lampade scultura firmate Arte dal Mondo, e prima di concludere è doveroso fornire una piccola presentazione dell’azienda e del marchio ADM Home Decoration. Arte dal Mondo è un’azienda attiva dal 2004, quando i due soci fondatori avviarono un progetto con l’obiettivo di produrre e distribuire oggetti d’arredo caratterizzati da una forte componente artistica. Nel 2009 nasce anche il nuovo marchio ADM Home Decoration, che sottolinea la presenza dell’azienda alla base di buona parte dei prodotti proposti.

Nel tempo il team si è allargato e con esso il suo campo di azione, ad oggi i prodotti ADM Home Decoration spaziano fra svariate categorie: quadri, sculture, decorazioni murali, oggettistica varia ecc.

Lo stile delle opere targate ADM Home Decoration è molto versatile, il catalogo risponde principalmente ai gusti di coloro che amano un arredamento moderno, ma non mancano proposte dal carattere classico adatte agli ambienti più spiccatamente formali. Quella che non è mai cambiata nel tempo è la forte impronta artigianale delle realizzazioni ADM Home Decoration, il reale valore aggiunto di un’azienda che è ormai una garanzia di qualità.

Per approfondire: Lampade scultura ADM Home Decoration

17 Ottobre 2022 / / Blogger Ospiti

I dettagli fanno la differenza, quando si tratta di arredare uno spazio. Eppure ci sono delle componenti che sono tutt’altro che semplici dettagli, soprattutto quando di tipo strutturale come le scale da interno.

Queste si trovano predisposte da sempre nelle abitazioni, fin dalle epoche antiche persino, come confermano le testimonianze che si possono trovare in giro per il mondo tra cui quelle dell’Epoca Romana.

Oggi le scale moderne da interno presentano due elementi all’apparenza antitetici ma che in realtà vanno nella medesima direzione: comodità e bellezza. Tratti tipici delle innovazioni del design contemporaneo, capace di attualizzare quanto prodotto dalla conoscenza nei secoli in maniera ogni volta diversa e originale.

Scale da interno: come predisporle

Le scale da interno si trovano predisposte in diversi tipi di abitazioni. Le principali sono:

● strutture unifamiliari che si sviluppano su più livelli;
● case che vedono la presenza di un soppalco;
● altre case che hanno un secondo piano.

Il punto di vista attuale, che è all’insegna del design naturalmente, comporta di valutare in primo luogo l’impatto visivo, in modo da tradurlo in idee funzionali che vedono uno spazio dove la scala interna viene concepita secondo uno sguardo d’insieme.

Una scala interna è importante che sia capace di coniugare comfort, estetica di alto livello e infine, ma tutt’altro che secondario, la massima sicurezza per tutti gli abitanti della casa: bambini, adulti, anziani, amici a quattro zampe e ospiti in visita che non la vivono tutti i giorni
e che per questo potrebbero essere più vulnerabili.

Per ottenere un simile risultato si rivela essenziale predisporre in maniera mirata materiali e finiture: le componenti che rendono davvero una scala interna un vero e proprio elemento di arredo.

Questi possono essere concepiti secondo due modalità, ovvero a contrasto oppure con il medesimo stile, a seconda che si voglia rendere la scala interna più visibile (e quindi in primo piano all’interno dell’abitazione) o più riservata (gradevole ma meno impattante).

La scelta dei materiali

I materiali che si possono impiegare per realizzare una scala sono molteplici, in virtù dello stile e del risultato che si desidera ottenere.

Vetro, legno, metalli ed elementi in muratura presentano caratteristiche differenti e si trovano concepiti in tanti colori, con risultati anche in termini di leggerezza/pesantezza tra loro decisamente eterogenei.

Pertanto, quando si predispongono i materiali è importante tenere presenti alcune considerazioni in relazione alla stessa struttura della scala:

la struttura portante è per sua natura necessario che risulti resistente e solida:
meglio preferire componenti come l’acciaio, il legno e la muratura;

● a poter essere maggiormente personalizzati, con varie soluzioni per quanto riguarda
le finiture così come lo stile, sono soprattutto gradini, ringhiera e corrimano. In tal
senso si potrà spaziare dal legno, all’acciaio, fino ai metalli e al vetro, essenziale e di
grande impatto;

i gradini è importante siano progettati con criteri antiscivolo e di resistenza al
calpestio. Molto apprezzato il legno ma anche il già citato vetro;

la ringhiera non va mai sottovalutata, nella progettazione di una scala interna, sia
per via della sicurezza che riesce a garantire sia per l’alto impatto estetico.

Nota finale

Le scale da interno possono essere realizzate, grazie all’approccio del design contemporaneo, in mille modi diversi. Soluzioni capaci di dare un tocco in più alla casa e allo stesso tempo di garantire la sicurezza necessaria a un uso quotidiano.

Scegliere come predisporle sarà un vero piacere, in quanto si rivela un modo per portare il proprio tocco in una parte tutt’altro che secondaria dello spazio interno.

6 Ottobre 2022 / / Blogger Ospiti

Ikea, colosso di arredamento svedese diventato famoso per i prezzi interessanti e per la filosofia del montaggio autonomo, sta diventando sempre più popolare. Le case degli italiani sono arredate molto spesso con mobili Ikea ma c’è ancora un grande scaglione: la cucina. Riuscire a progettare e misurare la cucina non è affatto semplice; è importante che combaci alla perfezione, che i tubi del gas e dell’acqua siano posizionati nel modo giusto ed è fondamentale prestare attenzione soprattutto ai modelli angolari. Per questo arriva in nostro aiuto Rikrea, una società specializzata nella progettazione e nello sviluppo di cucine Ikea personalizzate. In questo articolo vogliamo parlarvi di ante per cucine Ikea, di come scegliere il modello giusto e di come devono essere per poter essere pratiche e funzionali.

Cosa considerare quando si scelgono le ante della cucina Ikea

Le possibilità di scelta per le ante della cucina sono tante, ma ci sono anche alcune regole generali da tenere a mente, indipendentemente dal tipo di anta che si sceglie. Passiamo in rassegna i punti principali da considerare quando si acquistano le ante della cucina:

Design. In che modo lo stile e l’aspetto dei mobili esistenti sono in linea con l’aspetto che si desidera ottenere con le nuove ante della cucina? Se avete una casa vecchia con un’estetica tradizionale, è meglio evitare gli stili moderni. Se i vostri mobili sono moderni, potete probabilmente scegliere quasi tutti gli stili di ante.

Funzione. Quali sono le esigenze della vostra cucina? Avete molti bambini e animali domestici che devono essere tenuti fuori dalla cucina? Volete che attraverso gli armadietti entri molta luce? La funzionalità è la prima regola da seguire nella scelta delle ante della cucina.

Budget. Quanto avete da spendere? Questo è uno dei fattori principali che determinano la scelta delle ante. Sebbene sia possibile trovare alcune opzioni di alta qualità e bellezza che si collocano nella fascia di prezzo media, se si dispone di un budget più elevato, si possono trovare opzioni davvero straordinarie.

Ambiente. Che tipo di ambiente è la vostra cucina? Avete un’elevata umidità o temperature estreme? In tal caso, è meglio evitare le ante in legno massiccio, che possono deformarsi e gonfiarsi se esposte a queste condizioni.

Ante per cucine Ikea: come progettare l’angolo cottura

Chiaramente, nonostante tutto sembri facile sul sito Ikea, non è affatto così intuitivo soprattutto per chi ha esigenze particolari e non desidera una semplice cucina modulare. Riuscire a progettare l’angolo cottura dei propri sogni, senza accontentarsi, è possibile: affidandosi a Rikrea, una società specializzata nella progettazione e nello sviluppo di cucine Ikea personalizzate. Con l’aiuto di Rikrea potrete progettare la cucina e scoprire quali sono le ante per cucine Ikea più adatte alle vostre esigenze.

Tipi di ante per cucina

Legno tradizionale. Il legno è un materiale classico per gli armadietti della cucina. È un’opzione ecologica che può essere tinta o dipinta in qualsiasi colore, ma è anche molto naturale e organica. Le ante in legno sono un’ottima scelta se si desidera qualcosa di ecologico. Sono anche molto resistenti, ma richiedono una maggiore manutenzione. Possono essere soggette a danni causati dall’umidità e dall’umidità, quindi è necessario sigillarle regolarmente.

Metallo. I mobili da cucina in metallo si trovano spesso nelle cucine in stile industriale. Sono estremamente resistenti e di solito sono dotati di una finitura a polvere che può essere facilmente verniciata o colorata. I mobili in metallo sono facili da pulire e richiedono poca manutenzione. Inoltre, sono ottimi per bloccare la luce e il suono. Questo può essere un vantaggio in una cucina molto utilizzata o uno svantaggio se si desidera la luce naturale.

Legno assemblato. Questa opzione è destinata a chi desidera i vantaggi ecologici degli armadi in legno, ma non ha l’abilità o la pazienza di costruire o riparare gli armadi in legno.