Nel cuore di Brisbane, la Gibbon Street Residence, progettata da Cavill
Architects, rappresenta un esempio di integrazione tra architettura e
paesaggio. Il progetto trasforma lo spazio abitativo in una sequenza di
piattaforme interconnesse, creando un dialogo fluido tra interno ed esterno.
L’intervento si basa sulla riconfigurazione di una casa Queenslander
preesistente, ampliata attraverso una nuova estensione contemporanea che
mantiene un rapporto armonioso con l’edificio originale.
Un’architettura frammentata e modulare
La residenza è concepita come un insieme di volumi autonomi, collegati tra
loro in modo da evocare frammenti di un’architettura antica reinterpretata in
chiave moderna. I muri e il paesaggio circostante non sono semplici elementi
di separazione, ma veri e propri strumenti progettuali che guidano
l’esperienza degli occupanti, rallentando il ritmo della quotidianità e
differenziandolo dalla regolarità degli ambienti convenzionali.
Materiali e relazione con il contesto
L’interazione con il paesaggio è centrale nella progettazione, con l’uso di
tetti verdi che mimetizzano l’abitazione nel contesto naturale, riducendo
l’impatto visivo e migliorando le prestazioni energetiche. La permeabilità
degli spazi è enfatizzata dall’uso strategico di aperture e superfici
trasparenti, che permettono alla luce naturale di modellare gli ambienti e
amplificare la continuità tra interno ed esterno.
Un equilibrio tra tradizione e innovazione
Gibbon Street Residence dimostra come un intervento architettonico possa
rispettare il carattere storico di un luogo e, al tempo stesso,
reinterpretarlo in chiave contemporanea. L’approccio modulare e la connessione
con il paesaggio creano un ambiente abitativo unico, dove il confine tra
natura e architettura si dissolve, offrendo un’esperienza spaziale immersiva e
dinamica.
Gibbon Street Residence: A Dialogue Between Architecture and Landscape
In the heart of Brisbane, the Gibbon Street Residence, designed by Cavill
Architects, stands as a refined example of integration between architecture
and landscape. The project transforms the living space into a series of
interconnected platforms, fostering a fluid dialogue between indoor and
outdoor environments. The intervention reconfigures an existing Queenslander
house, expanding it with a contemporary extension that harmonizes with the
original structure.
A Fragmented and Modular Design
The residence is conceived as a collection of independent volumes, connected
in a way that evokes fragments of ancient architecture, reinterpreted with a
modern vision. Walls and the surrounding landscape serve not only as
structural elements but also as tools that shape the experience of the
inhabitants, slowing down the rhythm of daily life and distinguishing it
from conventional environments.
Materials and Connection with the Context
The relationship with the surrounding landscape is central to the design,
featuring green roofs that seamlessly integrate the home into its natural
setting, reducing visual impact and enhancing energy performance. The
permeability of spaces is emphasized through strategic openings and
transparent surfaces, allowing natural light to sculpt the interiors and
reinforce continuity between inside and outside.
A Balance Between Tradition and Innovation
Gibbon Street Residence demonstrates how an architectural intervention can
respect the historical character of a place while reinterpreting it in a
contemporary way. The modular approach and deep connection with the
landscape create a unique living environment, where the boundary between
nature and architecture dissolves, offering an immersive and dynamic spatial
experience.
Nel panorama dell’architettura contemporanea, il minimalismo si afferma non
come mero stile estetico, ma come filosofia progettuale che celebra
l’essenzialità e la purezza delle forme. Nato nel contesto artistico degli
anni ’60, il minimalismo si è evoluto in un approccio che privilegia la
semplicità compositiva, la funzionalità e l’interazione armoniosa con
l’ambiente circostante.
Origini e Principi del Minimalismo
Il minimalismo affonda le sue radici in movimenti come il De Stijl olandese e
la filosofia Zen giapponese, che hanno influenzato architetti come Ludwig Mies
van der Rohe e Tadao Ando. Questi pionieri hanno promosso l’idea che “less is
more”, ovvero che l’essenzialità è sinonimo di qualità. In architettura, ciò
si traduce in spazi aperti, linee pulite e una palette cromatica neutra, dove
ogni elemento ha uno scopo preciso e contribuisce all’armonia dell’ambiente.
Il Minimalismo nell’Interior Design
Nel design d’interni, il minimalismo si manifesta attraverso l’uso di
materiali naturali, come legno e pietra, e una selezione accurata di arredi
funzionali. La luce naturale gioca un ruolo fondamentale, valorizzando le
forme e creando atmosfere serene. Questo approccio non solo migliora
l’estetica degli spazi, ma promuove anche il benessere psicofisico, riducendo
lo stress e favorendo la concentrazione.
La declinazione contemporanea del minimalismo abbraccia i principi della
sostenibilità ambientale. La scelta di materiali durevoli, l’ottimizzazione
degli spazi e l’efficienza energetica sono elementi intrinseci di questo
approccio progettuale. Inoltre, l’integrazione di tecnologie smart e domotica
negli edifici minimalisti permette di creare ambienti altamente personalizzati
e efficienti, senza compromettere l’estetica essenziale.
Minimalism in Architecture: The Art of Living with the Essential
In the contemporary architectural landscape, minimalism emerges not merely
as an aesthetic style, but as a design philosophy that celebrates
essentiality and purity of form. Originating in the artistic context of the
1960s, minimalism has evolved into an approach that favors compositional
simplicity, functionality, and a harmonious interaction with the surrounding
environment.
Origins and Principles of Minimalism
Minimalism draws its roots from movements such as the Dutch De Stijl and
Japanese Zen philosophy, which influenced architects like Ludwig Mies van
der Rohe and Tadao Ando. These pioneers promoted the idea that “less is
more”, where essentiality equates to quality. In architecture, this
translates into open spaces, clean lines, and a neutral color palette, where
every element serves a precise purpose and contributes to the harmony of the
environment.
Minimalism in Interior Design
In interior design, minimalism is expressed through the use of natural
materials such as wood and stone, and a careful selection of functional
furnishings. Natural light plays a crucial role, enhancing forms and
creating serene atmospheres. This approach not only improves the aesthetic
quality of spaces but also promotes psychological well-being by reducing
stress and enhancing focus.
Contemporary minimalism embraces the principles of environmental
sustainability. The use of durable materials, space optimization, and energy
efficiency are intrinsic to this design approach. Moreover, the integration
of smart technologies and home automation in minimalist buildings allows for
highly personalized and efficient environments without compromising the
essential aesthetic.
La Milano Design Week 2025, in programma dal 7 al 13 aprile, si preannuncia
come un appuntamento imperdibile per professionisti e appassionati di design.
Con il tema Mondi Connessi, questa edizione esplora le intersezioni tra
innovazione, tradizione e sostenibilità, offrendo un panorama di installazioni
ed eventi all’avanguardia.
Salone del Mobile: il cuore dell’innovazione
Il Salone del Mobile, dall’8 al 13 aprile presso Fiera Milano Rho, sarà il
punto di riferimento per le ultime tendenze in arredamento e design. Grandi
marchi e giovani talenti presenteranno progetti che spaziano dal minimalismo
sofisticato alla sperimentazione materica, confermando Milano come capitale
mondiale del design.
Fuorisalone: la città diventa un laboratorio creativo
Dal 7 aprile, il Fuorisalone trasformerà Milano in un’esposizione a
cielo aperto, con eventi nei distretti più iconici:
Tortona Rocks – Curious X: Sensorium Piazza: Un’installazione
interattiva presso Opificio 31 che fonde arte e tecnologia, ridefinendo il
concetto di spazio pubblico attraverso superfici digitali e ambienti
sonori dinamici
Portanuova Vertical Connection: Un’architettura immersiva a Piazza
Gae Aulenti che combina botanica e intelligenza artificiale, offrendo
un’esperienza multisensoriale e personalizzata
Masterly – The Dutch in Milano: La rassegna dedicata al design
olandese, ospitata a Palazzo Giureconsulti, con un focus sulle nuove
prospettive della progettazione nord-europea
Arte e design: un dialogo continuo
Le sinergie tra arte e design saranno protagoniste anche nelle istituzioni
culturali della città. La Triennale Milano e il Museo del Novecento ospiteranno mostre dedicate a figure di spicco come
John Giorno e Robert Rauschenberg, dimostrando come il design si intrecci con
le espressioni artistiche contemporanee.
Preview of Milan Design Week: what to expect from the 2025 edition
The Milan Design Week 2025, scheduled from April 7 to 13, promises to be an
unmissable event for professionals and design enthusiasts. Under the theme
‘Connected Worlds’, this edition explores the intersections between
innovation, tradition, and sustainability, offering a panorama of
cutting-edge installations and events.
Salone del Mobile: the heart of innovation
The Salone del Mobile, taking place from April 8 to 13 at Fiera
Milano Rho, will be the main stage for the latest trends in furniture and
design. Leading brands and emerging talents will showcase projects ranging
from sophisticated minimalism to material experimentation, reinforcing
Milan’s role as the world’s design capital.
Fuorisalone: the city as a creative lab
Starting on April 7, the Fuorisalone will turn Milan into an open-air
exhibition, with events in the most iconic districts:
Tortona Rocks – Curious X: Sensorium Piazza: An interactive installation
at Opificio 31 that merges art and technology, redefining the concept of
public space through digital surfaces and dynamic sound environments.
Portanuova Vertical Connection: An immersive architectural project at
Piazza Gae Aulenti that combines botany and artificial intelligence,
offering a multisensory and personalized experience.
Masterly – The Dutch in Milano: A showcase dedicated to Dutch design,
hosted at Palazzo Giureconsulti, focusing on new perspectives in
Northern European design
Art and design: a continuous dialogue
The synergy between art and design will also take center stage in Milan’s
cultural institutions. Triennale Milano and the Museo del Novecento will host exhibitions dedicated to major figures
like John Giorno and Robert Rauschenberg, showcasing how design intersects
with contemporary artistic expressions.
Towards a memorable edition
Milan Design Week 2025 confirms itself as a global event that goes beyond
the industry’s boundaries, anticipating trends and transforming the city
into a hub of experimentation and inspiration.
Altos House, progettata da OSPA Arquitetura & Urbanismo, è una residenza
contemporanea situata a Canela, in Brasile. Pensata come un rifugio per il
fine settimana, la casa si inserisce armoniosamente nel paesaggio collinare
della Serra Gaúcha, combinando minimalismo e connessione con la natura.
Contesto e posizione
Immersa in un condominio circondato dal verde, la residenza sfrutta la
topografia accentuata del terreno per creare un volume in calcestruzzo a vista
a sbalzo. Una soluzione architettonica che garantisce privacy dalla strada
principale e offre panorami spettacolari sul paesaggio circostante. La parte
superiore dell’edificio si estende verso nord, creando un’ampia area esterna
ombreggiata da alberi di Araucaria.
Design e struttura
L’ingresso della casa è incassato nel terreno, accentuando l’integrazione con
l’ambiente naturale. Gli spazi interni sono caratterizzati da ampie vetrate a
tutta altezza, che mettono in relazione diretta il soggiorno e le aree comuni
con il giardino. In estate, queste aperture permettono una completa fusione
tra interno ed esterno, amplificando la sensazione di continuità con il
paesaggio.
Materiali e dettagli
L’uso di cemento a vista, vetro e legno conferisce alla casa un’estetica
minimalista ed elegante, in sintonia con la natura circostante. La terrazza
sul tetto, accessibile tramite una scala lineare, offre un punto panoramico
privilegiato, mentre la facciata principale assume un aspetto scenografico di
notte, grazie all’illuminazione interna che la trasforma in un grande schermo
retroilluminato.
Altos House: a modern retreat in the Serra Gaúcha
Altos House, designed by OSPA Arquitetura & Urbanismo, is a
contemporary residence located in Canela, Brazil. Conceived as a weekend
retreat, the house blends minimalism and a deep connection with the natural
landscape of the Serra Gaúcha.
Context and location
Set within a nature-surrounded condominium, the residence takes advantage
of the site’s steep topography to create a raw concrete volume that extends
upward. This architectural approach ensures privacy from the main road while
offering spectacular panoramic views. The upper part of the building extends
northward, providing a shaded outdoor area beneath the existing Araucaria
trees.
Design and structure
The house’s entrance is recessed into the terrain, reinforcing its
integration with the natural environment. The interior spaces feature
floor-to-ceiling glass openings, seamlessly connecting the living areas with
the garden. During summer, these openings allow for a complete fusion
between indoors and outdoors, enhancing the sense of continuity with
nature.
Materials and details
The use of exposed concrete, glass, and wood gives the house a minimalist
and refined aesthetic, perfectly aligned with the surrounding landscape. A
linear staircase leads to the rooftop terrace, which serves as a privileged
panoramic viewpoint. At night, the front façade transforms into a striking
illuminated screen, enhancing the residence’s architectural presence.
Dal 4 al 6 aprile 2025, l’Auditorium Parco della Musica progetto di Renzo
Piano Building Workshop a Roma si trasformerà in un’oasi di natura, design e
innovazione, ospitando la XIV edizione del Festival del Verde e del Paesaggio.
Questo evento celebra la cultura del verde urbano, offrendo ai visitatori
un’esperienza immersiva tra giardini sperimentali, installazioni artistiche e
incontri con esperti del settore.
Percorsi tematici e attività
Il festival propone quattro percorsi tematici per guidare i partecipanti alla
scoperta della biodiversità e della sostenibilità:
Incursioni nella BiodiverCity: esplorazioni dedicate alla forestazione
urbana e alle città biofiliche;
Appuntamenti in giardino: visite guidate e workshop sul benessere legato
alla natura;
Passeggiate al mercato: percorsi focalizzati sulla sostenibilità a
chilometro zero e sull’artigianato locale;
Avventure in famiglia: attività ludiche e didattiche pensate per
coinvolgere grandi e piccini.
Che siate appassionati di giardinaggio o semplici curiosi, questo evento offre
spunti e ispirazioni per immaginare un futuro più verde e armonioso.
Festival del Verde e del Paesaggio 2025: a green oasis in the heart of Rome
From 4 to 6 April 2025, the Auditorium Parco della Musica designed by Renzo
Piano Building Workshop in Rome will be transformed into an oasis of nature,
design and innovation, hosting the XIV edition of the Festival del Verde e
del Paesaggio. This event celebrates the culture of urban greenery, offering
visitors an immersive experience among experimental gardens, artistic
installations and meetings with experts.
Thematic paths and activities
The festival offers four thematic paths to guide participants in
discovering biodiversity and sustainability:
Incursionsinto BiodiverCity: explorations dedicated to urban forestry
and biophilic cities
Garden appointments: guided tours and workshops on nature-related
well-being
Market walks: routes focused on zero-kilometer sustainability and
local crafts
Family adventures: playful and educational activities designed to
engage both adults and children
Whether you are a gardening enthusiast or simply curious, this event offers
ideas and inspirations to imagine a greener and more harmonious future.
La luce naturale è un elemento essenziale nella progettazione, influenzando
non solo l’estetica degli spazi abitativi, ma anche il benessere degli
occupanti e l’efficienza energetica. L’integrazione consapevole della luce
naturale nei progetti architettonici richiede un’attenta analisi
dell’orientamento, dell’uso dei materiali, della geometria spaziale e
dell’adozione di tecnologie innovative. Studi dimostrano che gli ambienti ben
illuminati naturalmente favoriscono l’umore e la produttività, rendendoli
ideali per gli spazi abitativi dove il comfort è prioritario. Nella
progettazione di ville di alto livello, l’ampio budget a disposizione offre
all’architetto la libertà di adottare soluzioni come finestre su misura e
pareti vetrate, opzioni che non sono certo accessibili a tutte le tasche.
Tuttavia, alcune considerazioni progettuali sono relativamente indipendenti
dal budget: ciò che fa la differenza è l’amore con cui il progettista cura
ogni dettaglio, creando ambienti dove la luce diventa protagonista attraverso
soluzioni raffinate e studiate con sensibilità.
Orientamento e Geometria Architettonica
L’orientamento dell’edificio e la sua geometria giocano un ruolo cruciale
nella massimizzazione della luce naturale. Un esempio emblematico è Villa K
(Paul de Ruiter Architects), dove la posizione a sud e la struttura
orizzontale consentono un afflusso ottimale di luce solare, riducendo il
bisogno di illuminazione artificiale. Il tetto aggettante protegge gli
ambienti interni dall’abbagliamento diretto, mentre le ampie vetrate senza
interruzioni creano una connessione fluida tra interno ed esterno.
Materiali, Luce e Spazio: Un Dialogo Armonioso
L’uso di materiali trasparenti e riflettenti amplifica la diffusione della
luce all’interno degli ambienti, trasformando la luminosità in un elemento
progettuale dinamico. Nella Natural Light Residence, le ampie vetrate e
l’eliminazione di elementi superflui valorizzano la luce naturale, creando un
dialogo armonioso tra interno ed esterno. Allo stesso modo, la luce naturale
interagisce con colori e texture, arricchendo gli spazi di sfumature mutevoli
nel corso della giornata. Nella Carrillo Residence, i giochi di luce e ombra
proiettati dalla vegetazione circostante aggiungono profondità e dinamismo
agli interni, trasformandoli in ambienti vivi e in continua evoluzione.
Design Biofilico e Benessere
Il design biofilico è un approccio alla progettazione che integra elementi
naturali negli spazi costruiti per favorire il benessere psicofisico degli
abitanti. Uno degli aspetti fondamentali di questa filosofia è l’uso
strategico della luce naturale, che non solo migliora la qualità della vita,
ma incide anche sull’impronta ecologica degli edifici. L’esposizione alla luce
solare contribuisce alla regolazione del ritmo circadiano, stimolando la
produzione di melatonina e favorendo la sintesi della vitamina D, elementi
essenziali per il benessere fisico e mentale. Inoltre, massimizzare
l’illuminazione naturale riduce la necessità di fonti artificiali, abbattendo
il consumo energetico e, di conseguenza, le emissioni di CO₂ legate alla
produzione di elettricità. Questo approccio, oltre a garantire ambienti più
salubri e confortevoli, rappresenta una strategia efficace per ridurre il
carbon footprint degli edifici, contribuendo alla sostenibilità ambientale su
larga scala.
Esempio emblematico: Villa Mairea di Alvar Aalto
Un esempio dell’uso magistrale della luce naturale in una villa di lusso è
Villa Mairea, progettata dall’architetto finlandese Alvar Aalto. In questa
residenza, la luce naturale è stata utilizzata per esaltare le qualità
architettoniche e ambientali dell’edificio, creando un equilibrio armonioso
tra spazi interni ed esterni. Aalto ha saputo sfruttare la luce solare per
modellare gli ambienti, garantendo un comfort visivo ottimale e un’esperienza
abitativa unica.
L’integrazione della luce naturale nelle ville di lusso non è solo una scelta
estetica, ma un principio progettuale che unisce sostenibilità, benessere ed
eleganza. Dall’orientamento alla scelta dei materiali, dalla tecnologia alla
progettazione biofilica, ogni dettaglio concorre a creare ambienti che non
solo appaiono straordinari, ma migliorano anche la qualità della vita di chi
li abita. Un’architettura ben concepita sfrutta il potenziale della luce
naturale per trasformare gli spazi in luoghi di armonia, comfort e bellezza
senza tempo.
Natural Light and Luxury Villas: Between Aesthetics and Well-being
Natural light is an essential element in architectural design, influencing
not only the aesthetics of living spaces but also the well-being of
occupants and the energy efficiency of buildings. The conscious integration
of natural light in architectural projects requires careful analysis of
orientation, material selection, spatial geometry, and the adoption of
innovative technologies. Studies show that well-lit environments naturally
enhance mood and productivity, making them ideal for residential spaces
where comfort is a priority. In high-end villa design, a generous budget
allows architects the freedom to implement solutions such as custom windows
and glass walls—options that are not accessible to everyone. However, some
design considerations remain relatively independent of budget: what truly
makes a difference is the care and passion with which the architect refines
every detail, creating spaces where light becomes the protagonist through
sophisticated and sensitively crafted solutions.
Orientation and Architectural Geometry
The orientation of a building and its geometry play a crucial role in
maximizing natural light. A prime example is Villa K (Paul de Ruiter
Architects), where its south-facing position and horizontal structure allow
optimal sunlight intake, reducing the need for artificial lighting. The
overhanging roof protects interiors from direct glare, while uninterrupted
glass facades create a seamless connection between indoor and outdoor
spaces.
Materials, Light, and Space: A Harmonious Dialogue
The use of transparent and reflective materials enhances the diffusion of
light within interiors, transforming brightness into a dynamic architectural
element. In the Natural Light Residence (Infinity Design), large glass walls
and the removal of unnecessary elements enhance natural light, fostering a
harmonious dialogue between indoor and outdoor spaces. Similarly, natural
light interacts with colors and textures, enriching interiors with
ever-changing shades throughout the day. In the Carrillo Residence, the
interplay of light and shadow cast by surrounding vegetation adds depth and
dynamism to interiors, making them vibrant and constantly evolving.
Biophilic Design and Well-being
Biophilic design is an architectural approach that integrates natural
elements into built spaces to promote physical and psychological well-being.
A key aspect of this philosophy is the strategic use of natural light, which
not only improves quality of life but also affects the ecological footprint
of buildings.
Iconic Example: Villa Mairea by Alvar Aalto
An outstanding example of masterful natural light use in a luxury villa is
Villa Mairea, designed by Finnish architect Alvar Aalto. In this residence,
natural light was employed to enhance the architectural and environmental
qualities of the building, creating a harmonious balance between indoor and
outdoor spaces.
The integration of natural light in luxury villas is not merely an
aesthetic choice but a design principle that combines sustainability,
well-being, and elegance. From orientation to material selection, from
technology to biophilic design, every detail contributes to creating spaces
that not only appear extraordinary but also enhance the quality of life for
those who inhabit them. Well-conceived architecture harnesses the power of
natural light to transform spaces into places of harmony, comfort, and
timeless beauty.
Dal 28 al 30 marzo 2025, i Giardini della Landriana a Tor San Lorenzo (Roma)
ospiteranno la 29ª edizione della “Primavera alla Landriana”, una
mostra-mercato dedicata al giardinaggio. Visitare la mostra mercato ai
Giardini della Landriana non è solo un’occasione per scoprire piante rare e
collezioni botaniche pregiate, ma anche un’opportunità unica per immergersi in
uno dei più straordinari giardini d’Italia, progettato da Russell Page.
Considerato uno dei maestri del garden design del Novecento ha realizzato
opere che uniscono geometria e armonia compositiva, influenzate dalla sua
formazione artistica alla Slade School di Londra. La Landriana, aperta
al pubblico successivamente alla morte della marchesa (1997), rimane un
esempio del suo approccio, dove ogni “stanza” riflette la sinergia tra il suo
stile e la passione botanica di Lavinia Taverna.
L’intervento di Page ha organizzato il giardino in un sistema di “stanze
verdi” che si susseguono in un equilibrio tra geometria e spontaneità.
Il giardino si articola attraverso spazi distinti, ognuno con una
propria identità, dove la natura si esprime con eleganza e armonia. Tra le
aree più suggestive troviamo il Viale Bianco, un percorso scandito da
scalinate che accompagnano lo sguardo fino a un lago artificiale, simbolo
della perfetta fusione tra paesaggio e architettura. Il Giardino degli Aranci, con la sua composizione formale di alberi di
arancio e sfere di bosso, incarna il dialogo tra ordine e bellezza naturale,
mentre la Valle delle Rose Antiche incanta con la delicatezza delle sue
fioriture storiche.
L’appuntamento con la mostra mercato diventa così un’occasione per cogliere
l’essenza del pensiero di Russell Page, che concepiva il giardino come
un’opera d’arte in cui la natura veniva orchestrata con sensibilità e
maestria.
Spring at Landriana 2025: A Journey Through Nature and Landscape Design
From March 28 to 30, 2025, the Giardini della Landriana in Tor San Lorenzo
(Rome) will host the 29th edition of “Spring at Landriana,” a garden fair
dedicated to horticulture.
Visiting the market exhibition at the
Giardini della Landriana is not only an opportunity to discover rare plants
and exquisite botanical collections but also a unique chance to immerse
oneself in one of Italy’s most extraordinary gardens, designed by Russell
Page. Considered one of the masters of 20th-century garden design, he
created works that blend geometry and compositional harmony, influenced by
his artistic training at the Slade School in London. Landriana, opened to
the public after the Marchioness’s passing (1997), remains an example of his
approach, where each “room” reflects the synergy between his style and
Lavinia Taverna’s botanical passion.
Page’s intervention
structured the garden into a system of “green rooms” that unfold in a
balance between geometry and spontaneity. The garden is arranged in distinct
spaces, each with its own identity, where nature expresses itself with
elegance and harmony. Among the most captivating areas is the White Avenue, a path marked by stairways that lead the eye to an
artificial lake, symbolizing the perfect fusion of landscape and
architecture. The Orange Garden, with its formal composition of
orange trees and boxwood spheres, embodies the dialogue between order and
natural beauty, while the Valley of Ancient Roses enchants with the
delicacy of its historical blooms.
>The garden fair thus becomes an opportunity to experience Page’s vision
firsthand—where the garden is not just a place, but a living masterpiece
where nature and art intertwine harmoniously.
Situata a Telchac Puerto, sulla costa settentrionale della penisola dello
Yucatán, Tunich House è un raffinato esempio di architettura
residenziale contemporanea che si fonde armoniosamente con il paesaggio
tropicale. Progettata dallo studio Ápiron, questa villa fronte mare si
sviluppa su un lotto d’angolo di venti metri lineari affacciati sul Golfo del
Messico, sfruttando in modo strategico le condizioni ambientali per garantire
comfort, privacy e un rapporto privilegiato con il contesto naturale.
Una composizione volumetrica tra solidità e leggerezza
L’architettura della residenza è definita da un’abile combinazione di
materiali locali e geometrie pure. La facciata principale, rivolta verso la
strada, si presenta come una barriera compatta in pietra calcarea locale,
conferendo protezione e privacy agli spazi interni. Su questa solida base si
innesta un volume in cemento lucidato, caratterizzato da un’apertura schermata
da una grata “bajareque” in canne intrecciate, soluzione tradizionale
reinterpretata in chiave contemporanea.
In contrasto con la chiusura verso l’esterno, la facciata nord si apre
completamente verso l’oceano. Ampie vetrate scorrevoli dissolvono il confine
tra interno ed esterno, incorniciando viste spettacolari e favorendo la
ventilazione naturale, elemento fondamentale in un clima tropicale.
Spazi fluidi e matericità sofisticata
La distribuzione interna enfatizza la continuità tra ambienti sociali e
paesaggio. Il piano terra ospita la zona giorno, organizzata in uno spazio
fluido che integra soggiorno, cucina e sala da pranzo. Qui, il dialogo tra
materiali è protagonista: il cemento levigato incontra il calore del legno e
delle fibre naturali, mentre una palette cromatica neutra amplifica la
luminosità degli spazi. Al piano superiore si trovano tre camere da letto
private, concepite come rifugi intimi affacciati sul mare. L’uso di elementi
passivi, come i profondi aggetti e la disposizione strategica delle aperture,
ottimizza il comfort termico e riduce la necessità di climatizzazione
artificiale.
Un’architettura che valorizza il contesto
Tunich House è un manifesto dell’architettura sostenibile in un contesto
costiero. Attraverso l’uso consapevole di materiali locali, soluzioni
bioclimatiche e un design che favorisce l’interazione con il paesaggio, il
progetto di Ápiron dimostra come sia possibile coniugare estetica,
funzionalità e rispetto per l’ambiente.
Tunich House: a dialogue between architecture and coastal landscape
Located in Telchac Puerto, on the northern coast of the Yucatán Peninsula,
Tunich House is a refined example of contemporary residential architecture
that harmoniously blends with the tropical landscape. Designed by Ápiron
studio, this beachfront villa unfolds on a corner lot with twenty linear
meters facing the Gulf of Mexico, strategically leveraging environmental
conditions to ensure comfort, privacy, and a privileged relationship with
the natural surroundings.
A volumetric composition between solidity and lightness
The residence’s architecture is defined by a skillful combination of local
materials and pure geometries. The main façade, facing the street, presents
itself as a solid limestone barrier, providing protection and privacy to the
interiors. On this robust base, a polished concrete volume emerges,
featuring an opening screened by a “bajareque” lattice of woven reeds—a
traditional element reinterpreted in a contemporary key.
In contrast to its enclosed street-facing side, the northern façade opens
entirely to the ocean. Expansive sliding glass doors dissolve the boundary
between interior and exterior, framing spectacular views while promoting
natural ventilation—an essential feature in a tropical climate.
Fluid spaces and refined materiality
The internal layout emphasizes continuity between social spaces and the
surrounding landscape. The ground floor hosts the living area, arranged as a
fluid environment integrating the living room, kitchen, and dining space.
Here, the interplay of materials takes center stage: polished concrete meets
the warmth of wood and natural fibers, while a neutral color palette
enhances spatial brightness.
The upper floor accommodates three private bedrooms, designed as intimate
retreats overlooking the sea. The use of passive design strategies, such as
deep overhangs and strategically placed openings, optimizes thermal comfort
and minimizes the need for artificial cooling.
An architecture that enhances its context
Tunich House is a statement of sustainable architecture in a coastal
setting. Through the conscious use of local materials, bioclimatic
solutions, and a design that fosters engagement with the landscape, Ápiron’s
project demonstrates how aesthetics, functionality, and environmental
respect can seamlessly coexist.
A Mont-de-l’Enclus, in Belgio, dove la natura regna sovrana e il paesaggio si
estende all’infinito, sorge quella che gli architetti di Studio Okami Architects
hanno definito “Invisible House”. Completata nel 2019, questa villa di 273
mq rappresenta un interessante esempio di integrazione architettonica nel
paesaggio naturale. Costruita utilizzando cemento a vista e mattoni
locali, si mimetizza perfettamente nel contesto circostante.
La Visione e il progetto architettonico
La storia di questa casa comincia con un cliente che, acquistato un appezzamento
di terreno isolato su una collina, desiderava una dimora che sfuggisse alle
rigide regole edilizie locali: tetto spiovente, finestre standard uso dei
mattoni tradizionali. L’obiettivo era creare uno spazio dove godere e massima
apertura verso il paesaggio e godere della vista dell’alba.
La risposta architettonica a questo brief è stata coraggiosa: il terreno
inclinato è stato utilizzato per nascondere la costruzione, gli architetti
riportano che sono occorsi due anni di negoziazioni con la municipalità per
ottenere l’approvazione superando i vincoli delle rigide normative edilizie e
riuscendo a realizzare un sogno: una villa di 270 mq su un unico piano,
completamente integrata nel paesaggio.
Spazi Interni ed Esterni
La zona giorno si sviluppa in un open space dove enormi vetrate dal pavimento al
soffitto incorniciano il panorama, trasformandolo in un quadro vivente.
Un patio centrale garantisce luce naturale e ventilazione alle camere da letto,
che si aprono su questo spazio protetto.
All’esterno una serie di colonne scandisce il ritmo della facciata,
creando un dialogo tra architettura e natura.
Invisible House è un bell’esempio di come l’architettura sa trasformare vincoli
in opportunità per dare vita a spazi che rispecchiano con sensibilità e
creatività le esigenze di chi la abita, rispettando e valorizzando il contesto
naturale in cui si inserisce.
The Invisible House in Belgium
In Mont-de-l’Enclus, Belgium, where nature reigns supreme and the landscape
stretches endlessly, stands what the architects of Studio Okami Architects
have called the “Invisible House.” Completed in 2019, this 273-square-meter
villa is an interesting example of architectural integration into the natural
landscape.
Built using exposed concrete and local bricks, it perfectly blends into the
surrounding environment.
The Vision and Architectural Project
The story of this house begins with a client who, after purchasing a remote
plot of land on a hill, desired a dwelling that would escape the strict local
building regulations: a sloping roof, standard windows, and the use of
traditional bricks. The goal was to create a space that embraced the
landscape, offering maximum openness and enjoying the sunrise view.
The architectural response to this brief was bold: the sloping land was used
to conceal the building. The architects report that it took two years of
negotiations with the municipality to gain approval, overcoming the
constraints of rigid building regulations and realizing a dream: a
270-square-meter villa on a single floor, fully integrated into the landscape.
Interior and Exterior Spaces
The living area develops in an open space, where enormous floor-to-ceiling
windows frame the panorama, turning it into a living picture. A central patio
ensures natural light and ventilation for the bedrooms, which open into this
protected space. On the outside, a series of columns marks the rhythm of the
façade, creating a dialogue between architecture and nature.
Invisible House is a beautiful example of how architecture can transform
constraints into opportunities, giving life to spaces that reflect the needs
of its inhabitants with sensitivity and creativity, while respecting and
enhancing the natural context in which it is situated.
Un altro grande monumento all’audacia strutturale è stato perso nelle fiamme. La
Casa di Robert Bridges, situata sopra Sunset Boulevard a Los Angeles, è stata
distrutta dagli incendi che hanno devastato la zona di Rustic Canyon. Questa villa iconica, progettata e costruita dallo stesso Bridges,
era un esempio di architettura brutalista, audace e innovativa.
La casa, sollevata su enormi pilastri di cemento e rivestita in legno di
sequoia, sembrava sfidare la gravità, come se appartenesse a un’altra epoca o a
un altro mondo. I suoi interni, con soffitti in cemento a vista e arredi
progettati dallo stesso architetto, raccontavano di una visione futuristica e
quasi imperiosa nella sua espressione estetica. Per anni, la casa è stata un
faro di originalità in una città che celebra l’eccentricità e l’innovazione.
La sua distruzione lascia un vuoto non solo fisico, ma anche emotivo, nel cuore
della comunità architettonica. Il monumento all’ingegnosità di Bridges è andato
perduto, ma il suo spirito continua a ispirare chi ama la bellezza
dell’architettura che sfida le convenzioni e le leggi della gravità.
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A Lost Landmark: Robert Bridges’ House Destroyed in the Flame
Another great monument to structural audacity has been lost to the flames. Robert Bridges’ House, perched above Sunset Boulevard in Los Angeles, was destroyed by the wildfires that ravaged the Rustic Canyon area. This iconic villa, designed and built by Bridges himself, was a perfect example of bold and innovative brutalist architecture.
The house, raised on massive concrete pillars and clad in redwood, seemed to defy gravity, as if it belonged to another time or world. Its interiors, with exposed concrete ceilings and furnishings designed by the architect, told of a futuristic vision that was almost imperious in its aesthetic expression. For years, the house stood as a beacon of originality in a city that celebrates eccentricity and innovation.
Its destruction leaves not just a physical void but also an emotional one, in the heart of both the architectural community. The monument to Bridges’ ingenuity is lost, but his spirit continues to inspire those who appreciate the beauty of architecture that challenges conventions and the laws of gravity.