25 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

Gervasoni outdoor svela le nuove collezioni 2022 disegnate per la prima volta da progettisti e designer con background differenti.

Le nuove proposte Gervasoni outdoor sono il risultato di un’attenta selezione di materiali naturali e tecnici lavorati con sapienti manualità e innovative tecnologie. Arredi pensati per adattarsi ai diversi stili di vivere l’outdoor, arredando con assoluta facilità, eleganza e libertà di personalizzazione terrazzi, giardini o piscine.

L’utilizzo dei tradizionali materiali outdoor e dei materiali innovativi di ultima generazione, perfetti per resistere agli agenti atmosferici e al passare del tempo, permette di realizzare prodotti e collezioni in grado di dialogare gli uni con gli altri per dare vita ad abbinamenti ogni volta nuovi e personali, per creare il proprio spazio outdoor senza vincoli di stile.

Siete pronti per scoprire le nuove proposte?

Collezione GUNA 

Chiara Andreatti firma la collezione di arredi outdoor GUNA composta da tappeti, charpoy, cuscini e tavolini dalla forte ispirazione multietnica. Guna è un termine sanscrito che significa “energia che avvolge tutte le cose”, dalla radice indoeuropea gere, “avvolgimento”, utilizzata per indicare il singolo filo di cui è costituita una corda intrecciata. Un nome che racchiude il significato profondo della collezione: un intreccio di filati, maglie e texture ma anche di ispirazioni, relazioni e culture sono alla base del progetto della designer.

tappeti da esterno design Chiara Andreatti

Il tappeto Guna è realizzato con la raffinata tecnica della maglieria artigianale, trasportata nella perfezione e serialità dei telai industriali. Un sottilissimo filato in polipropilene, in due colori a contrasto, viene intrecciato per dare vita ad un tappeto disponibile in due versioni, una con texture rigata monocromo in due dimensioni (80×240 e 230×300 cm) e una più decorativa nella misura 230×300. Guna è proposto in tre varianti colore, Blue, Red e Natural, ed è adatto sia per ambienti indoor sia outdoor. Tutte le versioni sono double face.

tradizionale ettino indiano di Gervasoni outdoor

Tradizionale lettino indiano dalle proporzioni basse e ampie, il charpoy viene reinterpretato da Chiara Andreatti attraverso l’utilizzo di corde nautiche color Natural, Red e Blue, intrecciate manualmente alla struttura in legno di Iroko trattato per outdoor, caratterizzata dal particolare disegno svasato delle gambe, su cui poggiano cuscini di seduta. Disponibile in due misure 195×95 e 120×100 per movimentare lo spazio.

tavolini bassi GUNA di Gervasoni Outdoor

Completano lo spazio i tavolini bassi Guna, con top tondo con base scultorea in Millgres nei colori rosso, bianco e blue.

Collezione ECO 

Vibrazioni, suoni e colori, elementi carichi di suggestioni che contraddistinguono l’ambiente naturale, a cui la designer italo-thailandese Elena Sanguankeo si è ispirata per realizzare la sua collezione di tappeti outdoor ECO. Il progetto nasce da una profonda attività di ricerca portata avanti dall’azienda insieme alla designer: i tappeti, prima disegnati e realizzati su telai a navetta a lancio manuale, sono stati sviluppati successivamente su un telaio industriale riadattato e portato all’estremo per creare trame dal look artigianale.

tappeti da esterno di Gervasoni Outdoor

Elena Sanguankeo trasferisce nella collezione ECO la sua esperienza nel mondo dell’alta moda mettendo in trama filati, colori e punti diversi da cui nascono le tre varianti “Green contrast” che combina un bouclé arancio-blu a una fettuccia melange verde-turchese, “White contrast” realizzato con un bouclé color corda e una fettuccia melange bianca e “Natural contrast” che sceglie un bouclé giallo e blu pervinca e una fettuccia melange color terra. La sintesi tra tradizione e innovazione emerge anche nella scelta dei materiali utilizzati, iuta e propilene, entrambi idonei per l’utilizzo in esterno e resistenti all’acqua. Una collezione di tappeti freschi, leggeri e trasportabili che definiscono lo spazio outdoor vibrando con la natura che li circonda.

Collezione BRISE 

La convivialità outdoor è la chiave di una delle collezioni di Federica Biasi. Brise letteralmente brezza, punta a rimandare a quella piacevole sensazione di venticello che mitiga il calore estivo per godersi momenti di relax en plain air ed accompagnare momenti felici e spensierati. Collezione vivace, elegante e frizzante al tempo stesso, Brise rievoca l’Art Noveau, lo stile floreale, liberty, definito da linee ornamentali e decorative che si ispirano alla natura per armonizzarsi con essa.

tavolini da esterno di Gervasoni Outdoor

La collezione è composta da tavolini tondi con base a cilindro e top amovibile in Millgres disponibili in diverse dimensioni e altezze e in una palette di colori dinamica, in cui al rosso e al panna si aggiunge anche il blu. I tavolini sono disponibili anche con basi in acciaio inossidabile in tre colori: bianco, rosso e grigio.

Collezione JEKO

Il fascino del mood esotico inspira la collezione JEKO, disegnata da Paola Navone. Tutti i prodotti della collezione Jeko hanno una struttura realizzata in ECOTeak, materiale proveniente dal riutilizzo di travi ed elementi in teak recuperati dalla demolizione, autorizzata dalle autorità locali, delle tradizionali case in legno dell’isola di Giava, Indonesia.

Gli elementi recuperati sono tagliati a misura, riparati con legno riciclato, assemblati e levigati per evidenziare le venature originali e infine lucidati a mano con panni di canapa e trucioli.

La collezione Jeko, caratterizzata da prodotti in stile coloniale, si amplia con una serie di tavolini dining e lounge di diverse altezze con struttura in ECOTeak e piani rettangolari o tondi in marmo bianco Carrara, una poltroncina, una poltrona Lounge e un lettino reclinabile, tutti con struttura in ECOTeak e con la possibilità di un comfort accentuato con l’aggiunta di cuscini volanti sfoderabili di seduta e poggiareni.

Prodotti molto essenziali e puliti, in cui la bellezza naturale del legno recuperato viene accentuata e non celata, essendo il punto di forza dell’intera collezione.

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24 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

carta da parati per esterni di Instabile lab per rinnovare la facciata

La scelta di rinnovare la facciata con carta da parati per esterni dona forte carattere all’immobile valorizzandolo. Questa soluzione genera un impatto estetico esclusivo e sorprendente, accompagnato da eccellenti prestazioni in termini di qualità e di resistenza agli agenti atmosferici.

Un esempio è la carta da parati per esterni stampata su supporto Fibratex di Instabilelab, ideale per chi cerca forte personalizzazione e originalità per le facciate di edifici residenziali, commerciali, aziendali o semplicemente per esaltare frazioni di muro o cinte perimetrali.

L’ampio catalogo di grafiche, sempre aggiornato e assolutamente inedito dell’azienda veneziana, permette di scegliere fra innumerevoli creatività per soddisfare ogni tipo di gusto, genere e aspettativa: dalla più raffinata alla più audace, per risultati davvero unici.


Carta da parati per esterni con Fibratex di Instabilelab

Fibratex di Instabilelab è un supporto composto da un tessuto in fibra di vetro con finitura ordita a trama stretta, trattato con resina opaca Tex Dekor. Grazie a materiali di ultima generazione e una qualità che garantisce prestazioni e durata nel tempo, la carta da parati per esterni con supporto Fibratex non ingiallisce e possiede la certificazione europea di reazione al fuoco classe B-s1, d0. Il prodotto è fornito completo di primer, colla, resina e sigillante.

Rinnovare la facciata con carta da parati per esterni di Instabilelab permette di creare habitat unici, alternativi, esclusivi e dal forte impatto scenografico.




 

L’azienda pone particolare attenzione alla sostenibilità dei processi produttivi e investe nel continuo sviluppo di prodotti di design di alta qualità, personalizzabili – in termini di dimensione, sviluppo grafico e colore – e che rispecchiano il mood e lo stile Instabilelab: irriverente, sorprendente, che ama tutto ciò che è diverso e distante dai consueti cliché decorativi. Prendono vita così grafiche uniche dedicate a carte da parati di numerose tipologie e destinazioni d’uso, pensate anche per la stampa su tessuti, tappeti e molti altri complementi per progetti d’arredo a 360 gradi.


Per maggiori informazioni visita www.instabilelab.com

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23 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

consigli per creare una palestra in casa

Come creare una palestra in casa

Tornare in forma in vista dell’arrivo della primavera è un imperativo per molti e tra questi sono sempre più numerosi coloro che prediligono creare una palestra in casa.

Per motivi di sucurezza, per ottimizzare i tempi di spostamento o risparmiare, l’home fitness è divenuto un nuovo modo di allenarsi, soprattutto nel corso degli ultimi due anni.

Se stai pensando di progettare un’area fintess professionale in casa, gli architetti di habitissimo ci svelano 4 regole da seguire.

Individuare lo spazio giusto 

Il primo passo per creare una palestra in casa è fare i calcoli con lo spazio a disposizione, individuando il locale o l’area più adeguata. Se si ha a disposizione una stanza libera o un garage inutilizzato, allora non sarà difficile adattarli e trasformarli in una palestra, basterà solo adottare qualche accorgimento e scegliere gli attrezzi giusti in base al budget disponibile. Qualora invece si avesse necessità di ricavare un’area fitness da un ambiente già utilizzato, potrebbe essere utile modificare la disposizione degli arredi e inserire i mobili contenitivi come, ad esempio, un armadio compatto da posizionare a muro per ottimizzare gli spazi e riporre in modo ordinato tutti i piccoli attrezzi usati durante l’allenamento. In questo modo sarà possibile creare un ambiente polifunzionale adibito a zona sportiva ma anche ad altre attività, dalla lettura allo stirato. Si può ricostruire una mini palestra anche in piccole nicchie della casa: personalizzare questi spazi con pitture dai colori energetici o rilassanti a seconda dell’attività fisica.

Fare attenzione alla qualità dell’aria

Indipendentemente dalla tipologia di spazio, la scelta del locale deve tenere in considerazione la presenza di finestre. La stanza prescelta deve, infatti, essere dotata almeno di una finestra in modo da facilitare il ricircolo d’aria e assicurare la corretta aerazione dell’ambiente. Se è abbastanza scontato che negli ambienti domestici vi siano delle finestre, nei garage non è sempre così. In questo caso è possibile installare specifiche ventole, ventilatori a soffitto o a parete, impianti di aerazione, deumidificatori per ambienti che possano garantire la migliore qualità dell’aria.

palestra in casa per allenarsi

Assicurare la corretta illuminazione alla palestra di casa

Se la sala fitness non gode di una fonte di luce naturale oppure si è soliti allenarsi dopo il tramonto, è indispensabile prevedere punti luce strategici utilizzando faretti, applique o lampadari. L’ideale è progettare un’illuminazione dall’alto che non ostacoli il passaggio e i movimenti. In generale, l’illuminazione artificiale più indicata è quella con una temperatura di colore sopra 5000K. Un dispositivo LED sarà dunque perfetto, perché permette di ricreare la luce solare, senza incidere sui costi della bolletta energetica.

Aggiungere un tocco professionale alla palestra di casa

Una volta determinato lo spazio e acquistati gli attrezzi necessari – come tapis roulant, cyclette o un più economico gradino da step – è possibile fare attenzione ad alcuni dettagli di stile per realizzare un ambiente più professionale possibile. Per creare una vera e propria home gym, infatti, l’ideale è dotare la stanza o l’angolo della casa di un impianto radio per ascoltare musica nel corso del work out, di un televisore appeso alla parete – proprio come nelle palestre moderne – e di un grande specchio per aggiustare la postura durante l’esecuzione degli esercizi. Questi piccoli dettagli non comprometteranno il design della casa, ma faranno la differenza nel motivare a mantenersi in forma e svolgere attività sportiva in maniera regolare.

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22 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

come vendere casa da soli

Come vendere casa da soli? 

La vendita di un immobile in totale autonomia può essere una delle attività più complesse e stressanti che possano capitare nel corso della vita. Questo a causa di diversi fattori: emotivi, logistici e burocratici. In questo periodo però, complice il momento post-pandemico, sempre più persone desiderano cambiare casa e iniziare quindi un’avventura di compravendita immobiliare. Si tratta di un’operazione non di facile gestione ma se si decide di vendere casa da soli senza l’intermediazione di un’agenzia immobiliare, è importante tenere presenti alcuni passaggi chiave, necessari al raggiungimento dell’obiettivo di vendita.

Lo sanno bene gli esperti di Building Production, rete immobiliare attiva a Roma e provincia, che hanno tracciato 10 + 1 step fondamentali per riuscire a vendere casa da soli e in sicurezza.

“Abbiamo deciso di creare questa guida in quanto volevamo rimanere vicino ai nostri clienti e trasferirgli così le nostre conoscenze in materia, anche nell’eventualità in cui decidano appunto di provare a vendere casa anche senza il nostro servizio. – commenta Daniele Scatassi CEO di Building Production. – Vendere il proprio immobile in autonomia, infatti, è un’operazione molto delicata, e necessita di qualche accorgimento per riuscire a finalizzare tutto al meglio.

1. Dare il giusto valore all’immobile

L’attaccamento emotivo spesso non porta ad una visione lucida del reale valore dell’immobile. È essenziale invece, sin da subito, stimare oggettivamente la cifra con cui ci vuole proporre sul mercato e proseguire con coerenza. Una sovrastima del valore della casa o l’oscillazione continua del prezzo rovinano la reputazione dell’immobile, rischiando di pregiudicarne la vendita. La casa deve essere valutata secondo criteri professionali precisi, quali ad esempio: metratura, territorio in cui si trova, ma anche stato degli impianti e anno di costruzione.

2. Tenere d’occhio le tempistiche

Affacciarsi sul mercato con un prezzo realistico è importante anche perché, più passa il tempo, più l’entusiasmo iniziale dei potenziali acquirenti tende a scemare. Mettere l’immobile in vendita ad un prezzo eccessivamente alto può infatti portare ad un disinteresse generale sul lungo termine. Trascorsi sei mesi dalla pubblicazione dei primi annunci, saremo costretti ad abbassare il nostro prezzo, perdendo di credibilità agli occhi dei compratori potenziali.

3. Mantenere tutta la documentazione in ordine

La burocrazia può essere noiosa e intricata ma è una parte fondamentale del processo di vendita. È importante possedere tutti i documenti necessari ad ogni fase della trattativa in modo da poter avere sempre ogni elemento in regola e pronto all’uso. Va sempre ben tenuto presente che non è possibile portare a termine la procedura di vendita senza una documentazione completa e correttamente stilata. Attenzione, perché in mancanza di taluni documenti esiste la possibilità di incappare in sanzioni.

4. Ottenere visibilità per vendere casa “fai da te”

Come risaltare nel mare magnum degli annunci online? È scontato il peso che ricopre l’utilizzo di foto ad hoc ma anche la parte testuale va curata con eguale attenzione. Inserire negli annunci non solo informazioni tecniche ma che evidenziano anche punti di forza e peculiarità dell’immobile può fare la differenza. “Ottima idea è quella di sfruttare ogni opportunità tecnologica: foto panoramiche, tour 3D e video, per rendere l’esperienza il più interattiva e coinvolgente possibile, possono essere vincenti” – aggiunge Daniele Scatassi.

5. Presentare al meglio la casa durante le visite

È stato provato che la buona riuscita di una vendita viene determinata, in media, nei primi 5 secondi della prima visita all’immobile. È importante apportare tutti quegli interventi di manutenzione che rimandavamo. Sembra un controsenso investire su un immobile di cui intendiamo liberarci, ma se vogliamo vendere casa da soli e bene, allora dobbiamo renderla il più appetibile possibile. Via libera quindi a candele, profumatori d’ambiente e fiori freschi, per creare un’atmosfera piacevole da vivere e ricordare.

6. Non farsi guidare dall’emotività

Per quanto possa suonare cinico, per vendere un immobile è necessario avere nervi ben saldi e non lasciarsi prendere dalle emozioni e dai sentimenti che ci legano a quella casa. Bisogna cercare di mantenere sempre la calma e prendersi il giusto tempo per ogni decisione, evitando comportamenti affrettati di cui ci si potrebbe pentire in seguito.

7. Gestire con cura le trattative per vendere casa in autonomia

Non tutti i potenziali visitatori dell’immobile sono genuinamente interessati all’acquisto. Il mondo delle compravendite è popolato infatti da molti indecisi e titubanti che, nel migliore dei casi, si rivelano una perdita di tempo. In mancanza di esperienza nel campo è quindi fondamentale fare appello a tutto il proprio impegno e intuito nel capire quali appuntamenti è davvero vantaggioso fissare.

8. Curare il contratto preliminare

Per vendere casa da soli senza l’aiuto di un agente immobiliare, la stesura del contratto ricade in capo al venditore. Si possono trovare diversi modelli online da cui può essere utile partire. Una volta compilato, il contratto va registrato all’agenzia delle entrate con costo variabile in base all’importo della caparra e/o al prezzo dell’immobile. Attenzione però, perché se il preliminare registrato risulta errato, andrà disdetta la registrazione per procedere poi successivamente con una nuova registrazione (entrambe le operazioni sono a pagamento).

9. Rogito: cosa tenere in conto

Il rogito è la fase conclusiva dell’operazione di vendita con cui si sancisce il passaggio di proprietà di un bene immobile ed è un’operazione svolta dal notaio. È importante però prevedere dei controlli preliminari, ancor prima di recarsi dal professionista. Nel caso in cui l’atto salti per una mancanza del venditore, l’acquirente ha il diritto di chiedere il doppio della caparra e un risarcimento per eventuali danni, come ad esempio il mutuo perso.

10. Plot twist: l’acquirente potrebbe ritirare la proposta d’acquisto

Quando la proposta d’acquisto da parte del compratore è vincolata al buon esito della sua richiesta di mutuo, nel caso in cui non lo ottenga, non solo non potrà tenere fede alla propria proposta ma non sarà nemmeno tenuto a corrispondere nessun compenso al venditore. Può capitare però che gli acquirenti fingano di non aver ottenuto il mutuo, per “svincolarsi” dal preliminare. In questo caso, l’aiuto di un agente che lavora in tandem con il proprio intermediario creditizio di fiducia, capace di seguire più da vicino la pratica, potrebbe rivelarsi fondamentale nello scovare l’inganno e portare a termine positivamente la trattativa.

+1. Non sottovalutare il lavoro dei professionisti

Se si è davvero intenzionati a vendere casa da soli non si deve mai sottostimare il tempo e l’impegno necessario a compensare la mancanza di una consulenza professionale.

“Secondo noi l’opzione migliore per chi vuole affrontare il mercato in modo “fai-da-te” è quella di iniziare comunque con una valutazione professionale dell’immobile, svolta da un agente con esperienza e conoscenza profonda del territorio. Si tratta di un passaggio fondamentale, che può cambiare completamente le sorti della vendita e del relativo guadagno che ne se può trarre” conclude Daniele Scatassi.

Scarica qui la guida completa alla vendita fai-da-te creata da Building Production.

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22 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

Susanna Cots firma il progetto Copper House

Il colore rame caratterizza Copper House, il nuovo progetto di Susanna Cots dove la perfetta simbiosi tra materiali, texture e toni della terra generano comfort visivo e benessere emotivo.

Il progetto Copper House di Susanna Cots

Arrivare in questa casa sulla costa spagnola è un chiaro invito a scoprire il senso esistenziale di ogni dettaglio. Questo spazio nasce infatti dal dettaglio più minimalista che cerca di tornare a ciò che era prima, onorando il rame, il suo colore terroso e la sua trama di sicurezza. Dai piedi del tavolo, alla texture della pelle dei cassetti, arrivando alla simmetria che crea con la cucina bar, Susanna Cots propone un interior design davvero unico.

Il dettaglio, come diceva Eames, fa il design di questo progetto“, afferma la designer.

Susanna Cots presenta Copper Houseparticolari del nuovo progetto di Susanna Cots

La luce e il bianco alla base di Copper House 

Il ruolo della luce è stato determinate per connettere e unire l’interno di Copper House con l’esterno e sentire ogni stagione dell’anno.

Il bianco, tratto distintivo della designer, porta il silenzio al dialogo che si instaura tra le diverse sfumature che ritroviamo nei dettagli: il colore rame, i toni della terra, le texture in pelle dei mobili che Susanna Cots ha disegnato in esclusiva per questa casa. Come in cucina e in bagno, realizzati entrambi in corian bianco integrano il rame nei dettagli.

Per le camere al piano superiore la designer ha scelto un caldo legno di rovere per rivestire pavimenti e pareti. Due suite ampie e luminose con dettagli color rame, che ospitano anche un camino e una piccola scrivania.

Susanna Cots presenta il nuovo progetto Copper Houseinterior firmato Susanna CotsSusanna Cots presenta Copper House

Gli arredi disegnati su misura 

Gli arredi sono stati progettati in esclusiva da Susanna Cots, come il divano a quattro lati disegnato dalla designer e prodotto da Flexiform; il tavolo della scrivania in tinta con il bar della cucina, i dettagli dei cassetti, gli sgabelli allineati con la cucina, i rubinetti in rame di Gessi in tinta con le lampade, la testiera e il portagioielli, i portasciugamani…

Tutti questi arredi funzionano perché servono a un grande obiettivo: il benessere in casa, il rispetto per i ritmi stessi e il piacere della natura dentro casa.

casa vacanze progettata da Susanna Cotsinterno firmato Susanna CotsSusanna Cots firma un nuovo progetto Copper Housecasa vacanze progettata da Susannaa CotsCopper House di Susanna CotsIl progetto Copper House di Susanna Cots

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19 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

Tendenze design Westwing 2022

Spalanchiamo le porte alla natura, questo suggerisce Westwing con la sua proposta d’arredo per il 2022. Westwing si fa capostipite ancora una volte delle tendenze per l’interior design con prodotti in linea con l’ultima moda. Prima tra tutte Westwing sottolinea l’influenza green come tendenza assoluta del momento.

Piante, verde e tutto ciò che è naturale arreda casa ma non solo, naturalità anche in senso estetico per forme e colori. Naturalità fa anche rima con sostenibilità e anche Westwing propone la sua prima linea totalmente sostenibile dal nome We Care Collection, una proposta a tutto tondo.

In fondo la natura riveste le nostre case sia con elementi materici che si ritrovano negli arredi sia con elementi raccolti dall’ ambiente stesso e le piante possono coronare il tutto come un piccolo polmone domestico.

tendenze arredo 2022 tra natura e sostenibilità

Westwing e le tendenze 2022

Partiamo proprio dalla natura per un viaggio che all’interno di casa ci porta in giro per il mondo. Le tendenze Westwing 2022 portano con sé le consolidate linee Boho dai colori scintillanti, fronzoli e decori così come il sapore di mare del Globa Coastal dove una rilassante palette di bianchi e grigi si lascia illuminare dalle onde del mare.

I nuovi trend d'arredo Westwing 2022

Si aggiunge questa volta un caldo sapore d’oriente con il Minimalismo Zen, tanto essenziale quanto avvolgente dai legni e dalle stampe giapponesi.

Ma l’elemento formidabile delle tendenze 2022 è dato dal fai-da-te perché ognuno di noi possa creare il proprio stile con un mix & match tra rustico e vintage, vero tocco distintivo ed originale di quest’anno. Westwing suggerisce di lasciarsi ispirare dalla propria creatività ma soprattutto dalla natura.

Tendenze arredo e colori 2022

Il must è un richiamo proprio alla natura che non si ferma al senso estetico e alla rappresentazione di un paesaggio; include la cura dei materiali, la ricerca di trame e composizioni, infine la raccolta di oggetti di recupero, anche di seconda mano.

Westwing e i colori primavera estate 2022

Partiamo ancora dalla natura per la selezione delle proposte cromatiche della nuova stagione che ogni anno l’Istituto Pantone elegge per la moda 2022 e di conseguenza l’arredo tra le tendenze Westwing 2022.

Le sfumature vanno a pitturare gli accessori delle nostre case senza che noi ce ne accorgiamo, saremo inebriati ed avvolti dalle novità da portarcele con noi senza rendercene conto.

Tendenze colori 2022 da Westwing

Poutpurri, Bubblegum e corallo sono tre tonalità di rosa, molto diverse tra loro e che si adattano a tutti gli ambienti distinguendosi tra chi ama il soft e chi preferisce una svolta cromatica importante, dalle pareti ai cuscini.

colori di tendenza 2022 secondo Westwing

Dall’altra parte il relax dei blu come l’elettrico Supersonic o il più rilassante Cascade, per chi ama la freschezza, per chi ama il mare, una brezza che rassicura.

tendenze colori 2022 da Westwing

Infine la pace della terra, anche qui ritorna la natura a fare da padrona con il Sudan Brown che ricorda molto il colore dei biscotti e della cannella e il Coffee Quartz, più freddo e chic.

Difficile scegliere!

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19 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

A' Design Awards & Competition 2022 iscrizioni entro il 28 Febbraio

A’ Design Award & Competition 2022, ultimi giorni per iscriversi al prestigioso concorso

A’ Design Awards & Competition 2022, ultimi giorni per iscriversi infatti il termine ultimo per registrare il proprio progetto è fissato per il 28 febbraio prossimo e i vincitori saranno annunciati il 15 aprile 2022.

L’iscrizione è semplice e veloce, ti basta accedere al sito, compilare l’apposito form e caricare i tuoi migliori lavori realizzati negli ultimi 10 anni. Per registrarti clicca qui.

A’ Design Award

Il prestigioso concorso A’ Design Awards  permette a designer, architetti e aziende che operano nel mondo del design, l’opportunità di mostrare il proprio lavoro e i progetti più innovativi a un pubblico internazionale.

Ogni settore creativo del design è rappresentato, infatti  il concorso conta oltre 100 categorie, tra queste: Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award.  L’elenco di tutte le categorie è disponibile a questo link.

trofeo A' Design Awards & Competition

Partecipare all’A’ Design Award & Competition è un’esperienza unica e tra le più gratificanti. I vincitori del premio ottengono prestigio, reputazione aziendale e riconoscimento  internazionale.  I vincitori del premio A ‘Design Award riceveranno il celebre trofeo in metallo stampato in 3D nel Black Luxury Box. I prodotti verranno pubblicati in uno speciale volume dedicato, che i vincitori riceveranno insieme al certificato di eccellenza e un invito per due persone alla cerimonia di premiazione con serata di gala. In quell’occasione verrà anche presentata una mostra con esposti tutti i prodotti vincitori. Ma non solo perché i progetti premiati saranno inoltre pubblicati tramite le reti IDNN e DXGN in più di 100 riviste e tradotti in più di 20 lingue. Per conoscere tutti i benefit clicca qui

A' Design Awards & Competition 2022 ancora pochi giorni per iscriversi

I progetti sono giudicati da una giuria internazionale multidisciplinare  composta da rinomati designer, professori, imprenditori, giornalisti ed editori di tutto il mondo.

Come anticipato il termine ultimo per registrarsi a questa nuova edizione dell’A’ Design Award termina il 28 febbraio 2022. Dopo l’annuncio dei vincitori il prossimo 15 aprile 2022, una selezione dei vincitori sarà pubblicata in un articolo su dettagli MAG. Continua a leggere per scoprire una nuova selezione dei vincitori degli anni precedenti appartenenti alla categoria “Furniture Design”.




The Doberman ChairTie ChairMoba Mobility Beverage Bar TrolleyZero Sun Lounger




Spot Multifuncional SofaMoon’ Wings Rocking ChairLynko Freestanding Modular SystemFluens Loveseat




Stocker Chair, StoolExo ChairLe Cube Sofa Baan Dinner set cupboard




Hug ArmchairHeart Bike hangerIO Pod Bunk BedUnu Shelf an Wardrobe System

 

A’ Design Award & Competition 2022: ultimi giorni per iscriversi, partecipa anche tu e non perdere questa occasione!

Iscrizione entro il 28 Febbraio 2022, registra il tuo progetto a questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

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18 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

Vama Divani festeggia 50 anni di attività familiare

L’azienda toscana Vama Divani compie 50 anni, una storia familiare di artigianalità e passione per gli imbottiti che ha portato l’azienda ad essere tra i leader nella produzione di divani Chesterfield.

Il 2022 per l’azienda toscana vede la celebrazione di un traguardo importante: 50 anni di storia familiare, 50 anni di passione, 50 anni nei quali Vama Divani si è affermata per la produzione artigianale e vendita diretta al cliente finale di divani e letti imbottiti di alta qualità realizzabili anche su misura. Un percorso che ha portato l’azienda ad essere anche tra i leader nella produzione di divani chesterfield.

La storia

L’avventura di Vama Divani ha inizio nel lontano 1972, quando i fratelli Fabio e Virgilio Magrini, dopo aver imparato il mestiere in aziende del settore, aprono una piccola tappezzeria nel borgo di Pratovecchio attirando clienti da tutta la Toscana. Nel 1983 i fratelli Magrini trasferiscono la loro attività artigianale in un nuovo stabile per creare uno showroom e un laboratorio produttivo. Negli anni ’90, oltre a partecipare assiduamente a fiere di livello nazionale, aprirono un punto vendita nella città di Arezzo e all’inizio del nuovo millennio Francesco, Marco e Leonardo, figli dei fondatori Fabio e Virgilio, entrano in azienda per proseguire la storia familiare di artigianalità e passione per gli imbottiti.

azienda artigianale Vama Divani

Ma la vera svolata arriva nel 2008 quando la qualità artigianale VAMA sbarca nel mondo di Internet, con un sito web in continua espansione che permette di acquistare in totale sicurezza con un servizio di assistenza personalizzato, e che ormai ha superato i confini nazionali.

La produzione 

L’azienda vanta una produzione molto interessante di letti, divani e poltrone, tutti rigorosamente fatti a mano con materiali di qualità. Con un’esperienza alle spalle di ben 50 anni di lavoro, Vama Divani realizza i propri prodotti attraverso tecniche artigianali ponendo la massima attenzione nei dettagli, dal legno all’imbottitura, dal taglio alla cucitura, fino all’assemblaggio, caratteristiche che garantiscono qualità e durata nel tempo. Ne è un esempio il divano chesterfield, fiore all’occhiello della produzione Vama, la cui realizzazione è illustrata in un video condiviso dall’azienda sul canale youtube. Ore intense di lavoro, filmante attimo per attimo, mettono in mostra il cuore di un divano di altri tempi e la sartorialità dell’azienda Vama Divani che filma ogni dettaglio della lavorazione.

50 anni di attività per Vama Divani

L’assortimento spazia da divani, poltrone e letti realizzati in tessuto o in pelle, dal design classico al moderno, il tutto completamente personalizzabile. Inoltre, se desiderate un determinato modello non presente in assortimento, non è un problema, Vama Divani è in grado di realizzare prodotti su misura. Un servizio in grado di risponde alle diverse esigenze del cliente finale e che la produzione industriale non è certo in grado di soddisfare.

Vama Divani festeggia 50 anni di attività familiare

I prodotti sono tutti acquistabili online comodamente da casa e, una volta effettuato l’acquisto, il cliente ha la possibilità di richiedere dei campioni di tessuto per definire con la massima certezza il colore e il tessuto che meglio si sposa con l’arredo della casa. In fase di acquisto Vama Divani offre inoltre la possibilità di pagamenti personalizzati in grado di soddisfare ogni esigenza.

La produzione artigianale permette inoltre all’azienda di offrire una serie di servizi in grado di soddisfare richieste specifiche, anche le più complesse, da parte di studi di architettura, realizzando divani, poltrone e letti su disegno del progettista studiate appositamente per abitazioni private, alberghi e attività commerciali.

Per saperne di più, conoscere prodotti e realizzazioni vi invitiamo a visitare www.vamadivani.it

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17 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

il nuovo LAQUA Countryside porgettato da lamatilde

lamatilde progetta il nuovo LAQUA Countryside, Resort di Cinzia e Antonino Cannavacciuolo nel cuore dell’entroterra Sorrentino.

Il prgetto LAQUA Countryside 

Il progetto LAQUA Countryside si concretizza in un intimo Resort, la casa in campagna del Gruppo Cannavacciuolo, all’interno del quale si trovano sei camere e il ristorante Cannavacciuolo Countryside, in un edificio che in origine era una casa padronale in cui lo stesso Antonino ha passato parte della sua infanzia. La struttura è immersa in un ampio giardino che coniuga una fruizione sia pratica che estetica, giocando con il paesaggio circostante: i due orti e il frutteto integrano espressivamente l’ambiente esterno e producono materie prime locali di qualità.

lamatilde ha seguito il progetto nel nuovo LAQUA Countryside, occupandosi del concept, della ristrutturazione architettonica – in collaborazione con l’architetto Valentina Autiero -, degli interior, dello styling e del disegno del giardino – in collaborazione con l’architetto Stefano Olivari.

spazi comuni LAQUA Countrysidepiscina LAQUA Countryside

In linea con il suo approccio progettuale narrativo, lamatilde ha improntato il concept del Resort sulla riscoperta della memoria e della tradizione.

La scelta dei materiali e delle lavorazioni, l’impiego del coccio pesto, delle pietre calcaree raccolte dal terreno e il recupero delle piastrelle originali dell’edificio, rimandano fortemente al luogo e alla tradizione. Il restauro degli elementi architettonici originali preesistenti nella struttura viene affiancato dal prestigio di nuovi materiali e processi di produzione, come le pannellature in ottone brunito e la scelta degli arredi, aggiungendo valore agli interni.

I personaggi che vivevano la casa diventano l’espediente narrativo per caratterizzare l’allestimento delle sei stanze, individuando e immaginando le loro sensazioni ed emozioni, poi tradotte in ambienti attraverso oggetti e materiali specifici. La Stanza della Nonna, la Stanza del Tuttofare, la Stanza dello Zio Matto, la Stanza del Curato, la Stanza di Annarella e la Stanza di Marina: ogni camera è definita da un suo stile e una sua storia, offrendo agli ospiti la possibilità di soggiornare all’interno di sei racconti diversi.

Gli interni del nuovo resort LAQUA Countryside

I rivestimenti rappresentano l’elemento architettonico che maggiormente racconta il legame con il territorio e con la tradizione. Tutta la pavimentazione è realizzata in coccio pesto, una tecnica tradizionale che veniva utilizzata in Campania fin dall’epoca romana. Le superfici sono impreziosite da inserti in marmo Calacatta Oro e Rosso MontecitorioParte delle piastrelle originali dell’edificio, inoltre, sono state restaurate e redistribuite negli spazi della struttura.

Lo scalone principale, anch’esso restaurato, è un omaggio alla cultura campana e all’estro artistico della famiglia Cannavacciuolo, con una collezione di sculture create dal padre di Antonino, noto chef e scultore. I pannelli di rivestimento che caratterizzano la sala sono realizzati in ottone brunito, poi spazzolato sul lato inferiore per ottenere delle sfumature ondulate che impreziosiscono l’allestimento ed esaltano la percezione di un unico oggetto continuo.

LAQUA Countryside progettato da lamatilde

Negli spazi comuni e nella zona ristorante, la maggior parte degli arredi è stata disegnata su misura da lamatilde, e realizzata dall’azienda DiSé, come l’importante mobile con ante in ottone brunito. Sedie e tavoli da pranzo sono di Pedrali, con piano in pietra lavica fatto ad hoc per il progetto. Per l’illuminazione lo studio ha coinvolto l’azienda OTY sia per le luci tecniche sia per quelle decorative, disegnate appositamente per LAQUA Countryside e pensate per dare l’effetto di uscire direttamente dalla volta.

LAQUA Countryside room Annarella

All’interno delle camere le personalità che danno il nome a ciascuna stanza vengono rese attraverso un accurato lavoro di styling e l’utilizzo di materiali e finiture differenti. Per la Stanza del Tuttofare è stato usato un Verde Alpi, per la Stanza della Nonna un Rosa Perlino, marmo Giallo Siena per la Stanza dello Zio Matto e Calacatta Oro per la Stanza di Annarella. Lo storytelling di ciascun ambiente viene raccontato anche attraverso oggetti e complementi di arredo: oggetti di modernariato e accessori d’antan selezionati e ricercati direttamente dallo studio. Così, nella Stanza di Annarella troviamo una vecchia macchina da scrivere di Olivetti, nella Stanza del Curato bicchieri e bottiglie di cristallo e nella Stanza della Nonna un telefono con quadrante rotativo e un set vanity in argento.

 LAQUA Countryside room Tuttofare

Gli arredi su misura, realizzati anche in questo caso da DiSé, mixano ferro verniciato nero opaco a pelle e legno di rovere spazzolato. La netta predominanza del color corda e di toni neutri viene interrotta dall’utilizzo di campiture cromatiche più decise, utilizzate per caratterizzare gli ambienti e accompagnare la narrazione del personaggio di ciascuna stanza.

LAQUA Countryside room MarinaLAQUA Countryside del Gruppo Cannavacciuolo

Affacciandosi all’esterno, anche il resto del progetto è stato guidato dall’utilizzo di materiali di recupero e da un forte legame con il territorio. I muri che sostengono le quattro terrazze del giardino sono costruiti con pietre calcaree raccolte dalla pulizia del terreno, secondo le antiche usanze contadine in uso da secoli in questa zona della Campania. La scelta delle piante per il giardino è un mix tra specie tipiche del territorio e varietà più rare e preziose.

Fotografie di Serena Eller Vainicher

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16 Febbraio 2022 / / Dettagli Home Decor

Ampi spazi, arredi custom made, tonalità neutre e tocchi di personalità. Ma soprattutto tanta luce e la purezza delle linee, protagoniste di stile che disegnano il nuovo progetto di interior firmato dall’architetto Matteo Italia dello studio Italia and Partners

La casa, situata nel quartiere torinese della Crocetta, presenta una superficie complessiva di circa 230 metri quadri ed è caratterizzata dall’ampio spazio che accoglie chi entra, estremamente piacevole e molto luminoso. L’ingresso si apre infatti su una grande sala, dalle dimensioni generose – ben 80 mq – valorizzate da un particolare gioco di controsoffitti, che scandiscono la partizione degli ambienti.

Grandi forme rettangolari, disegnate da profili neri al cui interno sono collocate le luci, creano geometrie a soffitto, introducendo uno dei motivi di stile che caratterizzano il progetto.

Infatti, tutto l’appartamento si sviluppa seguendo un filo conduttore di rigore ed essenzialità, giocato tra la purezza delle linee e la precisione dei volumi, ammorbiditi da una palette naturale, sui toni del sabbia, e da alcuni pezzi di design di grande impatto.

Di fronte a questa struttura bifacciale, si trova un altro mobile speculare, sempre disegnato e realizzato su misura in noce canaletto. Questo materiale diventa a sua volta filo conduttore ed elemento ricorrente nell’intero progetto, in piacevole contrasto con le tinte chiare del living, che si trovano non solo a parete ma anche nei divani di Lema e nel grande tappeto su cui è poggiato un tavolino basso. Un bel lampadario Excalibur by Tooy, posto sopra la zona destinata ad ospitare un camino, regala un tocco estroso all’intero ambiente.

Il motivo a riquadri, disegnato sia dai profili della boiserie che dalle gole nere sul soffitto all’ingresso, si ritrova nelle porte interne, molto semplici e laccate in bianco opaco.

Nella zona pranzo, che si affaccia sulla sala e si trova davanti alla cucina, spicca un tavolo particolare in ottone, sempre di Lema, circondato dalle sedie Bahia di Bonaldo, in velluto.

cucina progetto Largo Re Umberto di Italia and Partners

Uno spazio molto ampio ospita la cucina di Modulnova, con una penisola circondata da sgabelli e piano snack in rovere sovrapposto per i pasti più veloci e informali, illuminata da due lampade a sospensione IC di Flos. Per una seduta più confortevole e per pranzi o cene da gustare con più tempo e tranquillità, è stato scelto invece scelto un tavolo circolare Tulip. Dalla cucina, attraverso una porta a scomparsa rasomuro, si accede a un’area funzionale con la zona lavanderia.

La zona giorno comprende inoltre un bagno per gli ospiti, nel quale è stato scelto Chevron di Salvatori Marmi, nella texture Crema d’Orcia: un bel motivo spigato a rilievo, ispirato alla finitura Raw di Piero Lissoni e valorizzato da luci e velette, che richiama il disegno della pavimentazione in rovere, posata a spina chevron nell’intero appartamento.

camera da letto progetto Largo Re Umberto di Italia and Partners

Passando alla zona notte, totalmente disimpegnata dalla zona giorno e ridisegnata nella distribuzione degli spazi per una maggiore funzionalità, si trovano quattro stanze, in una della quali si è ricavato uno studio.

La camera padronale, con una grande cabina armadio, si affaccia su un piccolo spazio outdoor, al quale si accede anche dalla zona giorno, che offre un’apertura verso l’esterno molto piacevole.

Caratterizzata dal letto in velluto color carta da zucchero, questa camera è dotata di bagno con doppio lavabo e mobile in noce canaletto, la doccia che separa dalla zona verso il fondo, dove si trovano i sanitari, e una vasca freestanding di Duravit.

bagno progetto Largo Re Umberto di Italia and Partners

Per i rivestimenti di questo bagno è stata scelta la collezione Tratti di Salvatori in marmo di Carrara, una particolare finitura valorizzata dal gioco di velette e luce radente, mentre a soffitto troviamo i faretti Mark di Panzeri, in finitura ottone, e la rubinetteria è firmata da Fantini.

L’altro bagno della zona notte è invece caratterizzato dalla contrapposizione di bianco e nero della particolare finitura Déchirer firmata da Patricia Urquiola per Mutina e completato dai faretti Mark, in questo caso nella versione in bianco.

Accogliente, con personalità, elegante e funzionale: sono queste le parole chiave che hanno guidato la stesura e la realizzazione del progetto per questa casa”, commenta l’architetto Matteo Italia.

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