L'articolo Smart working, come organizzare l’home office. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Smart working, o se preferite in italiano lavoro agile, riguarda la possibilità di svolgere delle attività lavorative da casa. Venuto alla ribalta con l’emergenza Covid-19, molti si sono dovuti adattare a questa realtà. Se anche voi, a causa della pandemia, siete diventati uno smart worker, significa che trascorrete gran parte della vostra giornata seduto di fronte ad uno schermo di computer. Certamente in questa particolare condizione di lavoro vi sarete resi conto come seduta e piano di lavoro possono influire sul vostro rendimento lavorativo e sul vostro benessere psico-fisico.

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Smart Working e Home Office.

Lo strumento di lavoro conosciuto come Smart Working, a livello giuridico è inteso come rapporto di lavoro subordinato, svolto per mezzo di strumenti tecnologici senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro (articolo 18 della Legge n.81/2017). Molti di noi lo hanno scoperto solo adesso a causa dell’emergenza in corso, apprezzandone il vantaggio di poter svolgere il proprio lavoro direttamente da casa in base alle proprie tempistiche personali. Tuttavia si tratta di una condizione lavorativa non priva di rischi. Tralasciando quelli di natura sociale, oggetto di diverse inchieste giornalistiche, vi sono certamente da tenere in debito conto quelli legati alla salute e al benessere dello smart worker.

Smart Working
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Spesso per l’attività di smart working si utilizzano gli arredi che si hanno a disposizione all’interno delle mura domestiche: il tavolo della cucina come scrivania, la sedia della sala da pranzo invece di una poltrona adeguata e così via. Tutte cose che possono portare a problemi di salute spesso sottovalutati.

Lo spazio di lavoro adatto.

Smart Working
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Mi spiego meglio con degli esempi: il tavolo da pranzo, ad esempio è molto più alto di una scrivania, che invece ha un’altezza adatta allo scopo per cui è stata concepita, e anche la sedia della cucina non è pensata per starci seduti a lavorare 8 ore al giorno.

Un ruolo fondamentale per fare bene il proprio lavoro da casa è svolto dall’Home office, ovvero quell’angolo di casa trasformato in un ufficio vero e proprio con tanto di postazione PC.

Certo esiste in molti casi la necessità di dover inserire una postazione lavoro in ambiti di metratura ridotta. Tuttavia non è impossibile potersi adattare agli spazi di un normale appartamento impiegando un arredamento per ufficio compatto. Qui alcune idee su come e dove ricavare un ufficio in casa.

Smart Working
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Rendere Smart il proprio ufficio domestico.

Avete individuato lo spazio dove realizzare il vostro Home Office? Bene, passiamo ad analizzare gli elementi necessari per organizzarlo.

L’ambiente di lavoro, anche quando si tratta di un ufficio domestico, deve essere tale da facilitare lo svolgimento dell’attività da compiere. Bastano una scrivania, una sedia, un computer e poco altro per poter lavorare da casa, ma è fondamentale scegliere questi strumenti di lavoro con criterio, tenendo conto di alcune specifiche fondamentali per rendere più produttiva, comoda e confortevole la postazione di smart working.

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Fondamentale è assumere posizioni corrette mentre si è seduti davanti al PC. Sopratutto per quanto riguarda per la salute della schiena è necessaria una corretta postura, cioè quella posizione del corpo che garantisce una condizione di stabilità col minor sforzo muscolare possibile.

Scrivania ideale.

Scegliete per il vostro ufficio domestico una scrivania robusta e solida. Fondamentale è che essa abbia un’altezza da terra compresa tra i 72 – 76 cm. Indipendentemente dallo stile e dall’estetica della scrivania è bene che sia di materiali e colori non riflettenti. Naturalmente, la presenza di mensole e cassetti ne aumenterà la funzionalità.

Queste quelle che vi consiglio, scelte tra quelle adatte ad un piccolo studio casalingo.

Movian Vättern – Scrivania con 3 cassetti

Semplice, robusta e funzionale.

Dim. 152,4 x 60 x 76 cm


Rivet, Scrivania da Pc

Sobria, elegante e dimensioni contenute.

Dim. 123 x 57 x 79 cm


WOLTU TSG26hei Scrivania per Computer

Essenziale e funzionale di dimensioni contenute.

Dim. 123 x 57 x 79 cm


Sedia ergonomica

Per quanto riguarda la seduta, non ci sono dubbi, dovrete sceglierne una di tipo ergonomico con una buona seduta e che consenta di mantenere la schiena eretta. Anche se il suo acquisto è generalmente abbastanza oneroso, se si lavora tante ore seduto è indispensabile!

Tenete conto che una buona sedia ergonomica, concepita per dare un buon supporto lombare, contribuirà a ridurre l’insorgere di mal di schiena e a mantenere una maggiore concentrazione con un conseguente aumento della produttività.

È importante che la sedia abbia la possibilità d’impostare a proprio piacimento l’altezza della seduta. Meglio se si può regolare anche l’inclinazione dello schienale perché ciò permette di avere una seduta più comoda. Impostando la giusta inclinazione, non si è costretti ad inarcare in maniera sbagliata i muscoli del collo per vedere meglio il monitor del computer.

Tra le tante disponibili in commercio vi segnalo queste in particolare.

ErgoHuman Plus

Migliore sedia ergonomica perfetta per prevenire il mal di schiena.

Hara Sedia

Migliore sedia ergonomica posturale per una seduta attiva e dinamica.

Songmics OBG71B

Migliore sedia ergonomica dal rapporto prezzo qualità.

La scelta alternativa di questa particolare seduta è senza dubbio la PROCOMFORT MIRUS ricca di tante regolazioni impossibile non trovare quella più comoda adatta alla propria corporatura.

Alternativa a questa sedia posturale è un’altro progetto di sedia rivoluzionario: la Varier THATSIT evoluzione della sedia Varier Variable di cui ho fatto una completa recensione qui.

Un prodotto adatto alle “tasche più piccole”, (io uso questa) affidabile e di qualità. Se si vuole spendere ancora meno alternativa valida che vi consiglio è la sedia ergonomica Femor.

Vi consiglio di completare la coppia scrivania – sedia con un poggia piedi da posizionare sotto il piano di lavoro. Questo conferisce maggiore sollievo a gambe e schiena. La minor pressione esercitata sulle gambe aiuta la circolazione del sangue e riduce la pressione sulla parte bassa della schiena e delle ginocchia.

Lampada da scrivania

La lampada da scrivania fa parte della dotazione essenziale della postazione di smart working, visto che l’illuminazione dello spazio di lavoro è un altro punto fondamentale da curare con attenzione.

Lavorare con la sola luce del lampadario o della finestra non è sempre una buona scelta- Tra l’altro lavorare in ambienti poco illuminati, con il monitor come principale fonte di luce, affatica la vista al punto da arrecare stanchezza, mal di testa e visione offuscata.

Lampada da Scrivania LED, TaoTronics –caratteristiche qui

Meglio acquistare per il vostro ufficio domestico anche una lampada da scrivania. Una fonte di luce soffusa, oltre a non affaticare gli occhi rende il lavoro meno stressante.

Io ho acquistato su Amazon quella di TaoTronics. Pratica da utilizzare, fa una bella luce con 6 modalità di illuminazione e 5 livelli di luminosità da poter selezionare a proprio piacimento ed è anche dotata di spegnimento automatico programmabile e di una pratica presa per la ricarica del cellulare. Eccellente!

Monitor PC e protezioni per la vista.

Per proteggere gli occhi è necessario anche l’acquisto di un buon monitor. Lavorare davanti allo schermo può essere molto stancante se utilizzate un monitor non idoneo.

BenQ GW2780 – caratteristiche tecniche.

Gli elementi di cui tenere conto sono; la giusta risoluzione e le dimensioni dello schermo. Riguardo quest’ultimo, vi dico che un monitor di dimensioni più grandi è indispensabile solo se si utilizzano più programmi contemporaneamente.

Altra importante caratteristica è la presenza di un filtro per la luce blu per ridurre l’affaticamento degli occhi. Consigliatissimo il monitor da 27″ BenQ GW2780 dotato di display IPS full HD e regolazione intelligente della luminosità a seconda dei contenuti a schermo e delle condizioni di luce ambientali. In oltre la tecnologia eye-care filtra la luce blu in modo adeguato.

L’acquisto di un monitor di questo tipo è veramente consigliato per chi fa smart working, ma se volete utilizzare il vecchio monitor che avete perché ancora buono, vi consiglio di comprare un paio di occhiali da computer per proteggere gli occhi dalla luce blu. Pratici e performanti quelli che ho scelto per me, facili da inforcare sulle lenti da vista che porto.

Altre dotazioni per tutelare la salute dello smart worker.

Naturalmente esistono poi una serie di accessori adatti a risolvere diversi problemi che possono causare danni come ad esempio il famigerato tunnel carpale che affligge comunemente gli “utilizzatori intensivi” di mouse e tastiere.

Lo stress del polso e causa di dolori e infiammazioni che rendono la vita dello smart worker difficile. I poggia-polsi sono utili per porvi rimedio con una piccola spesa. esistono quelli integrati al tappetino del mouse e quelli da applicare alle più comuni tastiere. Vi consiglio di acquistarli in coppia!

Nonostante l’uso dei poggia-polsi lo spettro delle infiammazioni ai tendini, in chi usa tanto mouse e tastiera, è tutt’altro che scongiurato se non si adoperano delle periferiche ergonomiche. Consigliatissimi sono i mouse verticali, o quelli con trackball, e le tastiere con disposizione ergonomica dei tasti.


Logitech MX Vertical Mouse – caratteristiche

Io per me ho scelto il mouse verticale MX di Logitec, essendo questa marca una sicurezza. Pile ricaricabili che durano tantissimo, tanti setting possibili e facili da mettere a punto, ed un eccellente ergonomia, almeno “per la mia manona”, queste le caratteristiche.

Il mouse l’ho abbinato ad un tappetino con cuscinetto in gel, mentre per la tastiera mi sono orientato su quella di Microsoft, una delle poche aziende rimaste a produrre tastiere veramente ergonomiche e con layout italiano, forse perché in Italia sono poco richieste per la loro forma strana e per un ingombro non proprio minimale.


Microsoft L3V-00013 Sculpt Comfort Desktop

Le tastiere ergonomiche sono davvero utili per chi scrive tantissimo. Dopo aver fatto l’abitudine alla loro strana disposizione dei tasti, ci si rende conto di subire un minor affaticamento di polsi e mani e di acquisire una maggiore velocità di scrittura. Insomma sono salutari e produttive!

Se, piuttosto che un PC fisso, utilizzate per il vostro lavoro un laptop sentirete la necessità di sollevarlo per portare il suo display ad “altezza occhi”. Per questo è necessario un lap-desk, cioè di un supporto che solleva il portatile alla giusta altezza. Questa se ben regolata permette di evitarvi problemi alla cervicale.

Poiché, come appena detto, lavorare con lo schermo posizionato più in basso dello sguardo può dare problemi di cervicale, per chi lavora al PC anche stando in piedi è raccomandato l’uso di Standing Desk Converter, un accessorio che permette di alzare lo schermo e la tastiera del PC per poterci lavorare anche in piedi. Tale rialzo regolabile è comunque consigliato a tutti, visto che stare troppe ore seduti è deleterio per la salute.

Oltre a quanto detto fin qui, non possono mancare per completare una buona postazione per lo smart working:

Una stampante, meglio se multifunzione, cioè che stampa, fotocopia e scannerizza! Possibilmente anche dotate di wifi-direct per poter stampare da qualsiasi dispositivo. La mia scelta: una Epson Expression Home XP-3100 preferita per la qualità di stampa e per la gestione semplice.

Una webcam per le chiamate su Skype o le conferenze su Zoom, possibilmente con un buon microfono incorporato e qualità video full HD. Ho scelto la Logitech C925-E Business Webcam perché dotata di un copri-obbiettivo che permette di tutelare la privacy dell’ambiente familiare.

In ultimo delle cuffie per isolarsi da altri abitanti della casa che possono disturbare la concentrazione, non è una cattiva idea Poiché mi piace ascoltare musica quando scrivo ed ho una discreta libreria di file flac ad alta definizione ho preferito le cuffie wireless Sennheiser HD 4.50BTNC.

Manca niente? Non mi pare, possiamo cominciare il nostro smart working.

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L'articolo Vasca da bagno: come ritrovare il proprio benessere è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

In un periodo particolare come questo, senza relazioni sociali né spostamenti, i comfort nelle nostre case diventano le uniche valvole di sfogo. Tra le stanze più utilizzate, e forse anche tra le meno prevedibili, c’è il bagno che diventa la cornice perfetta per il relax quotidiano e per prendersi cura del proprio corpo.

Vasca da bagno

Nel bagno la fa da padrona sua maestà la vasca da bagno che fa rima con anti-stress. Un caldo ed avvolgente bagno nella vasca consente di scaricare le tensioni e cacciare via tutti i pensieri negativi. In commercio ci sono diversi tipi e forme di vasche da bagno: da quella idromassaggio a quella con cromoterapia, da quella con soffioni massaggianti fino addirittura a quella con musica lounge.

Le moderne vasche da bagno hanno trasformato le nostre case in veri e propri centri benessere a domicilio ed il bagno è l’angolo ideale dove rifugiarsi per combattere lo stress quotidiano e prendersi cura di se stessi. Di seguito alcune tipologie delle vasche da bagno più gettonate del momento.

Vasche idromassaggio

Le vasche idromassaggio sono tra le più apprezzate grazie alle loro peculiari caratteristiche benefiche e terapeutiche. Si possono scegliere con massaggi ad aria e ad acqua, oppure anche combinati. Nel massaggio ad aria si ottiene un flusso rilassante e terapeutico, mentre nel massaggio ad acqua il flusso esce dalle bocchette laterali che sono orientabili per massaggi lombari o plantari.

Il design è completamente personalizzabile per creare una vasca su misura secondo le proprie esigenze funzionali ed estetiche. Sono disponibili le più svariate forme, da quelle ovali a quelle rettangolari fino a quelle tonde per inserirsi alla perfezione in ogni spazio. All’occorrenza si possono inserire nella vasca anche poggiatesta e braccioli per rendere la seduta ancora più comoda e confortevole. Queste tipologie di vasche hanno un effetto benefico per la mente ma anche per il corpo, poiché il flusso d’acqua dilata i vasi sanguigni favorendo una migliore circolazione, tonifica i muscoli e rende la pelle più elastica.

Le vasche con idromassaggio sono la soluzione ideale anche per recuperare rapidamente da piccoli traumi come contusioni, distorsioni o contratture. Il calore infatti dilata i pori facilitando l’assorbimento di sostanze benefiche, come sali ed estratti vegetali, da parte della pelle.

Vasche con cromoterapia

Sempre più vasche idromassaggio dispongono anche della cromoterapia, una tecnologia che innalza ulteriormente il livello di benessere e piacere personale. Il bagno diventa davvero un momento unico di relax che consente di eliminare con un colpo di spugna tutto lo stress accumulato nel corso della giornata e ritornare ad uno stato primordiale di benessere psicofisico.

Vasca da bagno

La cromoterapia è associata alla terapia del colore, conosciuta ed utilizzata dagli antichi Greci fino alle popolazioni dell’Estremo Oriente. La cromoterapia sfruttando l’energia e la potenza dei colori ripristina l’equilibrio mentale e fisico.

I colori maggiormente usati che hanno un grande impatto sulla mente sono: rosso (caldo e capace di agevolare la circolazione sanguigna, l’azione respiratoria e l’azione nervosa), blu (sinonimo di freddo per restituire calma e serenità), giallo (distensivo e finalizzato a favorire la crescita del tono muscolare e la digestione).

Si può optare per un unico faretto multicolore, che alterna l’emanazione dei colori secondo le proprie esigenze, oppure per mini-led che accompagnano la discesa dell’acqua per un effetto davvero magico e rilassante.

Vasche con soffioni massaggianti

I soffioni massaggianti sono accessori sempre più diffusi e consentono di direzionare e scegliere la tipologia di massaggio più adatta alle proprie necessità. Ogni modello è dotato di diversi tipi di getti e spruzzi, dando così la possibilità di scegliere una sola tipologia di getto massaggiante oppure di alternarli per tonificare e rinvigorire ogni parte del proprio corpo. Questi accessori sono molto versatili poiché si adattano perfettamente a vasche, docce e vasche-docce. I modelli più sofisticati e tecnologici possono essere integrati anche con effetti cromoterapeutici così da rendere la doccia ancora più rilassante. In termini di estetica e di design l’offerta è particolarmente ampia per conferire un tocco estetico e di continuità stilista al bagno.

Vasche con musica lounge

L’ultima frontiera della tecnologia in bagno è la vasca da bagno con musica lounge, ma ognuno può scegliere le sue canzoni preferite. Un sofisticato sistema è in grado di trasformare la vasca in una cassa di risonanza, generando un suono gradevole e delle particolari vibrazioni musicali che vengono percepite sia dalla pelle che dalle orecchie. La terapia del suono, o musicoterapia, può quindi associarsi alla cromoterapia ed all’idromassaggio per trasformare il bagno in una vera area spa.

Per conoscere tutte le principali novità delle vasche da bagno basta collegarsi al sito delle Sorelle Chiesa, un’azienda che opera ormai da diversi anni in questo settore. I clienti hanno a disposizione un’offerta molto ampia per trovare la soluzione più adatta in base alle proprie preferenze, così da vivere un’esperienza di relax unica ed entrare nel paradiso del benessere ogni volta che si fa un bagno.

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Quando ci si accinge ad arredare un bagno piccolo bisogna fare i conti con la necessità di non sovraccaricare gli spazi: poiché la metratura è limitata. Occorre mettere in atto tutte le accortezze indispensabili per non rimpicciolire ancora di più la superficie a disposizione. Si tratta, insomma, di puntare su idee che garantiscano una sensazione di libertà, leggerezza e ampio respiro. Le opzioni che meritano di essere prese in considerazione sono molteplici: per esempio i mobili per bagno a terra collocati negli spazi morti come il sotto lavandino, ma anche il ricorso ai colori chiari per le pareti. Ecco, quindi, 7 idee per arredare un bagno piccolo con successo.

idee per arredare un bagno
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1 Scegliere i sanitari giusti.

Per arredare bene un bagno di piccole dimensioni occorre riflettere con attenzione sulle specifiche caratteristiche dello spazio su cui si deve intervenire. Evitate di seguire le mode del momento, non sempre si adattano alle esigenze di spazi limitati. Per esempio, un modo per guadagnare centimetri è quello di scegliere con cura i sanitari, non rinunciando a quelli caratterizzati da forme innovative qualora essi si dimostrino delle efficaci soluzioni salvaspazio. In vista dell’acquisto di nuovi sanitari, una buona idea può essere quella di consultare le offerte online: In quelle presenti sul sito di Idroclic, è possibile trovare tante piccole soluzioni innovative per reinventare il proprio bagno. Nessun dettaglio deve essere lasciato al caso: è opportuno che i sanitari siano facili da pulire e richiedano, nel complesso, una manutenzione semplice.

idee per arredare un bagno
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2 Organizzare le mensole bagno.

Sfruttare lo spazio in verticale è una necessità da cui non si può prescindere se lo spazio è veramente ridotto. Un valido aiuto arriva dall’impiego di mensole bagno, accessori che troppo spesso vengono sottovalutati, ma che in realtà contribuiscono a rendere gli ambienti più piacevoli e soprattutto meglio organizzati. Le mensole possono essere sfruttate per tenere in ordine le creme, i pettini, i trucchi, i saponi e magari qualche libro da leggere in intimità.

3 Rendere l’ambiente bagno un luogo piacevole.

Tra le idee per arredare un bagno di piccole dimensioni, questa è quella che non si deve assolutamente sottovalutare. Anche se un bagno è piccolo, non è detto che per questo non possa risultare gradevole e accogliente. Il segreto sta nel curare tutti i particolari, selezionando i giusti accessori. Spesso basta veramente poco: una candela profumata da tenere accesa quando si fa il bagno, un collage di foto da appendere a una parete, oppure una pianta vicino alla finestra, purché questa sia adatta per questo ambiente ricco di umidità. Siate creativi!

4 Far sembrare il bagno più grande.

La principale necessità per chi deve arredare un bagno di piccole dimensioni è quello di provare a farlo sembrare più grande di quanto realmente non sia. Sono numerosi i consigli in questo caso, primo fra tutti impiegare uno specchio di grandi dimensioni, che aumenta la sensazione di ampiezza degli spazi. Se lo si apprezza, perfino uno specchio a tutta parete è utile per la sensazione di profondità che garantisce.

Per moltiplicare i volumi, almeno a livello di percezione, è utile puntare sulle tonalità cromatiche più chiare, non solo per le pareti ma anche, per esempio, per le mensole bagno. I rivestimenti continui, come quelli in resina, sono sempre da preferire. Non è proibito optare per un pavimento decorato in chiaro-scuro, ma sempre a condizione che il mood complessivo sia improntato alla luminosità. In generale, è consigliabile fare entrare la maggiore quantità possibile di luce naturale.

5 Tenere il bagno in ordine.

Può sembrare banale, ma in realtà non lo è, un bagno in disordine rischia di apparire molto più piccolo rispetto a uno ordinato. Gli spazi appaiono gestiti in modo sbagliato e l’aiuto dei mobili per bagno a terra e delle mensole si rivela determinante. Con questi si è in grado di ridurre gli ingombri, è più facile avere spazio a disposizione e poter godere di una maggiore libertà di movimento. Vietato lasciare in giro lo shampoo e il dentifricio; quando ci si cambia ogni vestito va rimesso a posto; gli asciugamani sporchi devono finire nel cesto del bucato, e così via.

6 Aguzzare l’ingegno.

Per arredare spazi limitati occorre fare di necessità virtù. Interessanti idee arredare un bagno poco spazioso sono per esempio, l’impiego dei termoarredi non solo per scaldare la stanza, ma anche per appendere un accappatoio o un asciugamano, per i quali dunque non ci sarà bisogno di uno spazio ad hoc. Un’altra idea è quella di utilizzare la superficie della lavatrice come un ripiano su cui appoggiare i trucchi, la lacca, il gel per i capelli, eccetera.


7 Scoprire il valore delle nicchie.

L’ultimo consiglio che va tenuto a mente è quello di ricavare, laddove è possibile, delle nicchie, proprio per sfruttare al massimo tutti gli spazi. Con una superficie modesta bisogna imparare a giocare con gli spazi e a sfruttare gli incastri come se si stesse componendo un puzzle. Tutto questo facendo attenzione a lasciare comunque degli angoli vuoti per non creare un ambiente troppo opprimente.

idee per arredare un bagno
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Conclusioni.

Come abbiamo visto, bastano veramente qualche accortezza e un po’ di creatività per trasformare il proprio bagno da “sgabuzzino disordinato” a piccolo angolo di paradiso dove rifugiarsi a fine giornata. Sono sufficienti pochi gesti: una candela profumata, un bel libro, un bagno caldo con i sali e tante bolle, ed è fatta. Parola d’ordine: decomprimere!

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L'articolo Bagno nuovo, piastrelle nuove! è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Da dove partire per realizzare il bagno dei vostri sogni? Dalle piastrelle!

Il mondo delle piastrelle bagno è davvero immenso, ma per fortuna il web e le riviste di settore ci ispirano continuamente con bellissime immagini da cui possiamo prendere spunto per arredare la nostra casa. Su Pinterest, ad esempio, ci sono album interi dedicati al mondo dell’arredo bagno che sono davvero un ottimo strumento per farsi almeno un’idea generale su cosa ci piace e cosa no.

piastrelle bagno

Anche gli e-commerce di arredo bagno sono un’ottima fonte di ispirazione: ci si collega comodamente dal divano di casa e si studia la gamma prendendosi tutto il tempo che serve. Marazzi ceramiche su acquaclick.com è una vetrina assolutamente completa delle piastrelle da interno ed esterno, dei rivestimenti e dei mosaici di Marazzi. Oltre a consultare le varie collezioni e scegliere anche in base a colori e formati, sul sito è disponibile un configuratore di piastrelle gratuito per cimentarsi nell’arte della progettazione. È molto semplice, il risultato finale è il render della stanza con la quantità esatta delle piastrelle che servono.

Piastrelle: istruzioni per l’uso.

Esistono due tipologie di piastrelle: quelle da posare sul pavimento e quelle da posare sul muro, chiamate in gergo tecnico rivestimento. Per semplificare vengono comunque prodotte piastrelle che possono essere usate per entrambe le posizioni.

Il “bon ton” dell’arredo bagno vuole che la piastrella del pavimento e quella del rivestimento siano diverse e che sui muri vengano inseriti dei decori per smorzare la monotonia.

Se fino a qualche anno fa il decoro era una sorta di greca che andava ad abbellire la parte alta del muro e girava tutto il perimetro della stanza, ora si posiziona su larghe porzioni di muro: ad esempio nelle pareti della doccia, dietro ai sanitari o dietro al lavabo. Questo a favore di un ambiente che si presenta più dinamico e contemporaneo dove alcuni punti specifici hanno maggiore evidenza.

piastrelle bagno

Abbiamo scelto un mobile particolarmente bello e di design? Andremo a metterlo in evidenza piastrellando il suo sfondo con una piastrella che stacca completamente dal resto del rivestimento. Non deve necessariamente avere un decoro, basta solo che stacchi dal resto.

Che piastrelle vanno di moda?

Tra le novità che piacciono molto sia agli arredatori che ai padroni di casa c’è il grès porcellanato, che è perfettamente a suo agio anche in bagno! Il gres si ottiene tramite la lavorazione di argille ceramiche che mischiate a feldspati, caolini e sabbia permettono di ottenere un materiale molto resistente agli agenti atmosferici, alle rotture per sbalzi termici e anche molto poco assorbente.

In particolare, il gres porcellanato effetto legno è molto amato anche in bagno perché rende l’ambiente più caldo e armonioso e mette ancora più in risalto il bianco della ceramica dei sanitari. Immaginate le piastrelle Marazzi di cui abbiamo parlato prima realizzate in un bell’ effetto legno: le posizioniamo sia nell’angolo della doccia che dietro ai sanitari in ceramica bianca… non ci si sente già rilassati e in pace col mondo?

piastrelle bagno

Un’altra soluzione ever green è l’accoppiata bianco e nero. È un classico che non tramonta mai e la parete nera, che può sembrare un azzardo, fa risaltare ancora di più i sanitari bianchi e le cromature della rubinetteria. E una parete in mosaico nero per la doccia? L’effetto è strepitoso, provare per credere!

Un altro effetto molto bello e ricercato è quello che viene dato dalle piastrelle effetto pietra. Una buona soluzione potrebbe essere di abbinare questa piastrella dallo stile un po’ rustico con sanitari e mobili super moderni: si crea così un ambiente con contrasti molto particolari e ricercati.

Pose e finiture

Una volta scelta la piastrella ci si può sbizzarrire sulla posa e sulla finitura.

Le possibilità di posa sono davvero tante e basta seguire qualche semplice trucchetto per far risaltare ancora di più l’ambiente. Se avete un bagno piccolo scegliete i grandi formati o quelli stretti e lunghi: lo spazio sembrerà magicamente il doppio del reale! In alternativa si può anche scegliere una posa in diagonale. Se invece avete a disposizione grandi spazi, potete sbizzarrirvi con formati particolari, colori e piastrelle decorative anche molto sgargianti.

Una volta scelta la posa si può decidere se abbinare alle piastrelle uno stucco in tinta oppure a contrasto, in base al gusto personale. Lo stucco a contrasto con la piastrella, ma in tinta con qualche elemento dell’arredamento, ha un effetto “wow” assicurato.

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L'articolo Illuminare il giardino: consigli utili. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Con l’arrivo della bella stagione aumenta il desiderio di trascorrere serate all’aria aperta a contemplare cieli stellati. Il giardino rappresenta lo spazio perfetto per chi vuole condividere questi scenari consumando un aperitivo o una cena con i propri ospiti. Ecco alcuni consigli per allestire il giardino come una zona relax-pranzo all’aperto, ben arredata e perfettamente illuminata.

Illuminare il giardino
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Illuminare il giardino correttamente diviene fondamentale per creare l’atmosfera giusta. Inserire punti luce originali ed accattivanti renderà più suggestivi gli spazi esterni dell’abitazione dove si potrà così godere di momenti di convivialità. Come fare ve lo spiego in questa guida sull’illuminazione esterna. Oltre a trovare tanti consigli per una progettazione perfetta che vi permetta di contenere la spesa grazie ad idee fai da te, potrete leggere anche come realizzare un’illuminazione da giardino sfruttando le tante offerte di lampade da giardino disponibili sul mercato. Per questo vi consiglio di consultare il volantino Leroy Merlin, che costituisce una buona soluzione per iniziare a risparmiare.

Progettazione dell’illuminazione da giardino.

Sia che stiate organizzando un grande giardino o un piccolo spazio esterno, come un patio o un terrazzo, non potete certo trascurare un’illuminazione che valorizzi ogni spazio con effetti di luci ed ombre.

Suddividere il giardino in aree.

La prima cosa da tenere in considerazione è la suddivisione degli spazi del giardino in aree, poiché ognuna di esse necessiterà di una specifica illuminazione. È bene quindi distinguere due tipi di illuminazione da giardino: l’illuminazione funzionale e quella d’effetto, ovvero l’illuminazione scenografica.

Tutte le luci del giardino contribuiscono all’atmosfera generale, ma è meglio procedere illuminando prima di tutto le aree funzionali del giardino: percorsi, ingressi, patii, piscine ecc… Poi si può passare a quelle più suggestive: particolari alberi o piante, strutture architettoniche come muri, ringhiere, fontane e così via.

Illuminazione funzionale del giardino.

L’illuminazione funzionale è necessaria per rendere vivibile e sicuro uno spazio esterno nelle ore serali.

Percorsi, accessi e viali carrabili.

In giardino è fondamentale illuminare i percorsi. Questi vanno sempre evidenziati, anche con luci non di forte intensità.

Per i vialetti si possono realizzare dei fori per posizionare dei piccoli faretti segna-passo. A seconda della loro disposizione, i percorsi possono essere illuminati anche con faretti incassati a muro, oppure con delle lampade da giardino da terra.

Per quanto riguarda le lampade da giardino da terra, è possibile trovare diverse soluzioni: da quelle ad energia solare, che si caricano durante il giorno e si accendono la sera a costo zero, a quelle che si accendono al passaggio di una persona, grazie ad un sensore che poi le spegne automaticamente. Le lampade ad energia solare, essendo senza fili e funzionando senza corrente elettrica, sono molto utili, oltre che per risparmiare corrente, per essere installate là dove non è stato previsto un collegamento all’impianto elettrico.

Illuminare il giardino

Oltre che illuminare correttamente i percorsi pedonali, è necessario illuminare bene anche altre zone funzionali del giardino come porte, cancelli, citofoni e viali carrabili. Questi punti possono essere illuminati con lampade a parete o con lampioni da giardino. Sia le applique che i lampioni sono disponibili sul mercato in tanti modelli e stile. Le lampade a parete sono discrete ed efficaci, adatte per essere collocate sui muri perimetrali di un giardino chiuso, ma anche per illuminare balconi e terrazzi. I lampioni da giardino, un classico dell’illuminazione in esterni, sono, perfetti per illuminare parcheggi e viali carrabili. I lampioni sono disponibili in diverse altezze, che va scelta in base all’ampiezza della zona da illuminare. Più grande è l’area, maggiore sarà l’altezza del lampione.

Per entrambe le tipologie non mancano i modelli ad energia solare o con accensione e spegnimento automatizzate con un sensore di movimento.

Aree conviviali e di aggregazione.

Anche il patio, la piscina, il gazebo e tutte le altre aree più frequentate del giardino vanno ben illuminate affinché siano ben visibili e si possa utilizzarle in modo sicuro.

Alcune di esse necessitano di luci con intensità diversa: ad esempio l’area del gazebo va ben illuminata nella zona cottura con un punto luce posizionato in modo che non faccia ombra sulla griglia.

I tavoli da pranzo, anche all’esterno, necessitano di luce diretta: una sospensione che illumini il tavolo da sopra è perfetta.

Illuminazione scenografica.

L’illuminazione scenografica è quella che occorre per evidenziare gli elementi architettonici e le piante presenti in giardino. Con questa, attraverso un sapiente gioco di luci ed ombre è possibile creare suggestive atmosfere.

Tra le fonti di luce scenografiche particolarmente interessanti sono le luci delle piscine e gli elementi di arredo luminosi.

Tenete conto che oltre al ruolo estetico delle luci in giardino, queste devono essere funzionali per poter fruire al meglio gli spazi esterni e anche per la sicurezza della casa.

Individuare gli elementi da illuminare.

Foto di Ron Porter da Pixabay

Ogni area del giardino deve essere illuminata a seconda degli elementi presenti: arredi, alberi e piante varie. Dosate i punti luce con parsimonia e ponete particolare attenzione principale a piante e grossi arredi, come sedute, vasi, tavoli. Mentre è da ignorare tutto ciò che è sgradevole. In buona sostanza meglio illuminare solo le parti migliori del giardino tenendo conto che anche una luce di poca intensità è di particolare effetto al buio.

Per capire quali aree del giardino meritano di essere illuminate al meglio, vi consiglio di utilizzare una torcia e di illuminare nelle ore serali le varie zone che avrete individuato, facendo attenzione a vasi, piante, e arredi vari. Ciò è utile anche per verificare le diverse possibilità per un miglior effetto scenografico.

Illuminare alberi e piante.

Per realizzare un’illuminazione scenografica perfetta del vostro giardino dovrete tenere in considerazione gli alberi e le piante in esso presenti. A seconda della tipologia di albero e dell’effetto che si desidera ottenere va scelta la luce giusta.

Gli alberi che meglio si prestano a creare particolari effetti sono quelli che hanno una corteccia dalla texture interessante, come conifere, ulivi o betulle.

In questi casi un faretto potente posto alla base della pianta riesce a creare un intrigante gioco di luci e ombre attraverso i rami dell’albero. La luce deve però sempre essere posta in modo da non abbagliare l’osservatore. Condizione che lo costringerebbe a volgere lo sguardo altrove.

Illuminare il giardino e spendere poco.

Prodotti originali ed economici per illuminare il giardino certo non mancano, come ho detto all’inizio di questo post. L’importante è scegliere quello adatto a trasformare il vostro spazio giardino in un prolungamento della casa durante le serate estive.

Per risparmiare anche sulla bolletta, ricordate di scegliere un’illuminazione da giardino a LED, meglio se questa si attiva automaticamente grazie a dei sensori di movimento. Le lampade poi con pannelli solari incorporati vi permettono di avere costi energetici pari a zero.

Illuminazione da giardino fai da te.

Un’altra possibilità di risparmio è offerta dalle creazioni fai da te con le quali è possibile riciclare oggetti che diversamente finirebbero nelle spazzatura. Senza contare che in questo modo è possibile realizzare un’illuminazione particolare più adatta alle proprie esigenze di stile.

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Le soluzioni sono tante, basta dare libero sfoga alla fantasia. Lattine e barattoli di vetro possono essere trasformate in delle simpatiche lanterne. Per chi è appassionato di fai da te e riciclo creativo ho inserito alcune immagini a cui ispirarsi.

Sicurezza.

Come ultima cosa vi raccomando di prestare attenzione alla sicurezza delle lampade con le quale decidete di realizzare l’illuminazione del vostro giardino. Assicuratevi che queste siano certificate per l’utilizzo all’esterno, cioè avere un grado di protezione IP 55, contro acqua, umidità e polvere.

L'articolo Illuminare il giardino: consigli utili. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.