4 Settembre 2024 / / Romina Sita

Quante volte hai sentito parlare della regola 60-30-10? E quante volte ti sei detta: sì tutto molto affascinante ed efficiente, ma davvero riesco anche io ad applicarla della mia casa? E soprattutto come?! Ecco, in questo articolo voglio spiegarti semplice questa regola in modo tale che tu possa comprenderla al meglio e applicarla realmente anche a casa tua. 

Ti spiegherò inoltre un piccolo trucchetto, in abbinamento alla regola 60-30-10, che ti aiuterà a sentirti più sicura e a non commettere errori quando scegli, ma soprattutto applichi, i colori nella tua casa (per colori non intendo solo le pitture delle pareti, ma anche tutti i materiali che andrai a scegliere per arredi, oggetti, ecc…).

INDICE DEI CONTENUTI
Non farti distrarre dalla tua vera essenza (personalità e gusto estetico)
Cosa significa abitare una casa armonica
Armonia cromatica con la regola 60-30-10

5 esempi di applicazione della regola 60-30-10
Non commettere questo errore…

Non farti distrarre dalla tua vera essenza (personalità e gusto estetico)

Quando si arreda o rinnova una stanza della casa ci si trova in balia delle idee, delle ispirazioni raccolte su Pinterest o addirittura delle influenze delle tendenze attuali.

Ma la casa è la nostra, le scelte devono essere le nostre, lo stile, i colori e i materiali devono riflettere la nostra essenza e non quelle dettate dalle mode del momento o addirittura dai consigli (a volte non richiesti) di amici e parenti. 

Se la casa non riflette la propria personalità e non asseconda le proprie esigenze, beh, stai certa che, purtroppo, non ci si sentirà mai bene e a proprio agio ogni giorno.

E questo non deve accadere, no!

Ecco perché sono qui, con questo blog a darti consigli ogni mese, per evitare che ciò accada e per permetterti, passo dopo passo, di creare una casa accogliente, nel tuo stile e in ordine, come l’hai sempre desiderata.

Cosa significa abitare una casa armonica

Vivere in una casa armonica è molto importante. Una casa bella e ordinata, dove ogni cosa è al suo posto, dove ogni colore è al suo posto, equivale a benessere puro! 

“Una casa in cui ogni volta che varchi la soglia d’ingresso, i tuoi occhi provano una sensazione di ordine, armonia e la tua mente percepisce pace e relax. Questo è lo scenario che sogno per tutte le mie lettrici. Sì sono una sognatrice, perché credo che nella vita tutto (o quasi) sia possibile, basta solo crederci, e questo crederci, ti aiuterà a trovare il modo di farlo.”

Il colore nei tuoi interni di casa, Romina Sita

Non smetterò mai di ripeterlo: la nostra casa è quel luogo in cui ci dobbiamo sentire pienamente a nostro agio, quel luogo che non abbiamo paura di mostrare e che non vediamo l’ora di raggiungere dopo una lunga e frenetica giornata di lavoro per goderci un meritato relax.

Armonia cromatica con la regola del 60-30-10

Quando si tratta di scegliere i colori per la propria casa si ha sempre un pò il timore di prendere decisioni sbagliate. Con la conseguenza di adattarci e accontentarci del solito il bianco.

Per prima cosa ti suggerisco di fare ricerca per capire quali sono i colori e materiali che ti piacciono, cioè quelli che ti fanno stare bene. Pinterest è un ottimo alleato in questo. Sfoglia diverse immagini e scruta attentamente anche le combinazioni di colori, ovvero quei 2 o 3 colori che ti piacciono abbinati insieme e quali no.

In questo foglio di lavoro (gratuito) ti spiego il mio metodo per scegliere e abbinare 2 colori insieme.

Questo lavoro di ricerca ti aiuterà tantissimo nel definire e creare la tua palette colori (in questo articolo trovi un approfondimento su di essa e qualche nozione di base sui colori ed emozioni che trasmettono).

Dopo aver definito i tuoi colori devi capire come dosarli ed è qui che arriva la regola del 60-30-10.

Questa regola infatti viene in soccorso quando dobbiamo tradurre la palette colori, in arredo concreto.

Un metodo pratico che, applicandolo alla lettera, ci permette di distribuire il colore in modo armonico ed equilibrato.

I numeri 60, 30 e 10 sono riferiti alle percentuali delle tacche colore contenute nella casa.

Il bilanciamento di queste 3 proporzioni all’interno dello spazio, consente di ottenere un buon equilibrio cromatico.

Una casa è armonica quando: 

  • il 60% dello spazio è occupato dal colore principale 
  • il 30% dello spazio è occupato dal colore secondario
  • il 10% dello spazio è occupato dal colore di accento, quello che dà il tocco originale

Puoi applicare le 3 tonalità scelte in tutte le stanze della casa, oppure puoi utilizzare la regola considerando le stanze singolarmente, cioè creando un filo conduttore come base e personalizzare ogni stanza con colori differenti, andando quindi a modificare leggermente la palette.

Ad esempio puoi tenere fisso il colore principale scelto (quello del 60%) e variare le altre due tonalità, oppure solo quella dell’accento.

Questa regola non deve essere applicata in maniera tassativa, perché la nostra casa non contiene solamente 3 colori, ma tanti colori in nuance tra di loro, per ognuna delle 3 tonalità scelte. Quindi è importante definire le 3 tinte principali e successivamente le sue sfumature.

Per farti capire meglio, nelle composizioni qui sotto, ho utilizzato 3 tondi grandi che contengono il numero della proporzione e per ognuno ho assegnato un tondino più piccolo che ne indica la sua sfumatura, cioè lo stesso tono ma più chiaro o più scuro.

Le immagini che vedrai qui sotto rappresentano i miei gusti personali, ma voglio precisare che qualsiasi sia lo stile della tua casa, la regola 60-30-10 funziona sempre.

5 esempi di applicazione della regola 60-30-10

ESEMPIO #1

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 1
palette colori esempio 2
Regola 60-30-10 | Esempio 2

ESEMPIO #3

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 3

ESEMPIO #4

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 4

ESEMPIO #5

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 5

Queste case sono stupende, vero? Le ho prese in prestito da T.D.C.

Come scegliere i gruppi di colori per ogni percentuale?

In genere fanno parte della categoria del 60% i colori chiari e neutri. Il 30% potrebbe essere un color marroncino (legno) e il 10% potrebbe essere quel colore che potresti assegnare all’oggettistica più importante.

Dico potrebbe perché non c’è una regola precisa, bisogna valutare caso per caso.

Ad esempio potresti avere tutte le pareti bianche e molti arredi bianchi e allora il tuo 60% sarebbe il bianco. Oppure potresti avere una parete beige, il pavimento in legno, qualche mobile in legno e allora il tuo 60% sarebbe il beige/marroncino.

Capisci bene che è difficile stabilire fin dal principio se è il pavimento ad appartenere al 60%, le pareti al 30% e così via, questo perchè dipende molto da caso a caso e dal tipo di palette colori che andrai a scegliere.

Se desideri vedere un esempio pratico, step by step, te lo mostro in questo articolo.

Non commettere questo errore…

Ma aspetta, non finisce qui. Ricordi che all’inizio di questo articolo ti ho detto che ti avrei svelato un trucchetto per non sbagliare?

Sì perché puoi applicare alla perfezione la regola 60-30-10, ma se non compi questa precisa azione, potresti sbagliare e rovinare tutto.

Ricordi anche, qualche riga fa, che ti ho detto “ogni colore al suo posto”? Ecco, il trucchetto di cui ti sto per parlare tratta proprio questo.

Oltre a scegliere i colori giusti e nelle quantità giuste, bisogna saperli posizionare in modo armonico all’interno della stanza.

Se ad esempio distribuissi il colore in modo sbilanciato, ovvero con elementi appartenenti allo stesso colore tutti raggruppati in un lato della stanza (e nell’alto lato lasciare tutti gli altri colori), otterrei uno sbilanciamento e quindi disarmonia. 

Questo purtroppo è un errore che, inconsapevolmente, vedo commettere.

Come risolverlo?

“Muovi” i colori della palette e richiamali qua e là all’interno dello spazio, aiutandoti anche, anzi soprattutto, con gli oggetti decorativi.

Se ad esempio decidi di pitturare la parete dietro alla tv in color verde salvia, è importante richiamare questa tonalità in diversi punti della stanza. Puoi farlo utilizzando uno o più elementi decorativi: un quadro, un vaso particolare, le trame dei cuscini decorativi sul divano, oppure una poltroncina o il tavolino del salotto.

Quando scegli di inserire un colore, è fondamentale integrarlo nel contesto. Per farlo, è utile distribuire elementi che richiamano quel colore in diverse parti della stanza, piuttosto che concentrarli tutti insieme. In questo modo, il colore diventerà parte integrante dell’ambiente in modo armonioso e bilanciato.

Ora torna su e riguarda le immagini di prima con questa nuova consapevolezza appena acquisita.

Questo trucchetto ti darà un bellissimo effetto di armonia, di uno spazio pensato e progettato da chi ama davvero la casa.

Hai difficoltà a definire la tua palette colori e quindi applicare la regola 60-30-10? Fammi la tua domanda qui sotto nei commenti e ti darò un consiglio personalizzato.

Pensi che questo articolo possa interessare ad una tua amica? Inviale il link di questa pagina su Whastapp o sui canali social. Ciao, alla prossima!

P.S. Lo sapevi che ho scritto un eBook sul colore?

quaderno-2-il-colore-negli-interni

Qui ho raccolto, ordinato e approfondito tutte le nozioni dedicate al colore che trovi qui su questo blog.

Si tratta di una guida in formato digitale, in cui  imparerai ad applicare il colore in modo consapevole nella tua casa, a creare combinazioni cromatiche armoniose e a donare emozione a ogni stanza.

L’articolo Come creare una casa cromaticamente armonica: la regola 60-30-10 spiegata facile sembra essere il primo su Romina Sita.

24 Luglio 2024 / / Romina Sita

Ipotizziamo che i tuoi figli abbiano 7 e 11 anni, come i miei, e che per volontà o questioni di spazio, tu abbia deciso di farli dormire insieme. Come si può realizzare una camera confortevole, dove ognuno dei tuoi bimbi abbia la propria indipendenza e si senta sereno e a proprio agio nello spazio intimo di casa? In questo articolo ti spiego come arredare e organizzare la cameretta di 2 bimbi, maschi o femmine che siano.

Se invece hai un solo figlio, ti suggerisco di leggere questo articolo: Come arredare la cameretta del tuo bimbo, tenendo in considerazione le future evoluzioni della stanza

INDICE DEI CONTENUTI
A ognuno il suo spazio: come dividere la cameretta per favorire e mantenere l’indipendenza dei tuoi bimbi
Se i bimbi hanno gusti estetici diversi?
Idee creative per dividere lo spazio in modo funzionale

Altre idee creative per arredare la cameretta di 2 bimbi

Quando nasce un figlio è meraviglioso progettare la sua nuova cameretta, vero? Uno spazio grande tutto per lui, dove ti puoi sbizzarrire nella scelta del mobilio e dei colori. Ma quando arriva il secondo? Aiuto, ora dove “lo metto”?!

Quando arriva il secondo, e non si ha la possibilità di avere un’altra stanza dedicata solo per lui, ecco che si stravolge tutto. Bisogna rendere ancor più efficiente e funzionale quella stanza che finora era dedicata ad accogliere solo un bimbo o bimba.

L’arrivo di un fratello o sorella, genera nel primogenito, chi più e chi meno, un mix di emozioni tra gioia, euforia, gelosia e rifiuto. Quest’ultima, in particolar modo, per chi deve anche condividere il proprio spazio più intimo: la cameretta.

Ecco perché risulta fondamentale riuscire a creare uno spazio funzionale, che assecondi le esigenze di ogni figlio e che rispetti lo spazio privato di ognuno.

Per riprogettare la “nuova” cameretta dobbiamo riprendere in mano carta e penna e suddividere lo spazio ragionando per zone funzionali:

1 – Zona Letto
2 – Zona armadio
3 – Zona scrivania
4 – Zona giochi

Queste sono le zone necessarie per la cameretta di un bimbo o bimba, e, nel caso di 2 figli, vanno raddoppiate.
Ora ti spiego il motivo.

A ognuno il suo spazio: come dividere la cameretta per favorire e mantenere l’indipendenza dei tuoi bimbi

Sono sempre stata contraria alla massima condivisione di vestiti e giochi tra fratelli e sorelle. Certo, a volte può capitare, ma avere un’impostazione di base di separazione, credo sia la soluzione ottimale per favorire l’indipendenza, la responsabilità e il rispetto di ogni singolo bambino in famiglia.

Questo concetto come si traduce?

Si traduce con l’assegnazione di una zona funzionale, quelle viste poco fa, ad ogni bimbo (generalizzo al maschile, ma questo concetto si applica sia per maschi sia per femmine):

Un letto per ogni bimbo

cameretta-per-2-bimbi-letto-per-ognuno
Foto by Pinterest

Se lo spazio lo consente è meglio optare per 2 letti sullo stesso livello. Lo dico più che altre per noi mamme: ogni volta che dobbiamo rifare i letti, non dovremmo essere costrette a fare salti mortali, ma piuttosto dovrebbe essere un’operazione facile e più rapida possibile.

In alternativa ci sono soluzioni interessanti salvaspazio con letti a castello.

cameretta-per-2-bimbi-letto-a-castello
Foto by Pinterest

Un armadio per ogni bimbo

cameretta-per-2-bimbi-armadio-per-ognuno
Foto by Pinterest

Può essere un armadio o un modulo di esso, l’importante è che i capi non vengano mischiati tra un bimbo e l’altro, in modo che ognuno di loro possa essere autonomo nella ricerca dei vestiti da indossare.

Una scrivania per ogni bimbo

cameretta-per-2-bimbi-scrivania-per-ognuno
Foto by Pinterest

Quante volte mi è capitato di sentire amiche o conoscenti che, avendo due figli con una scrivania unica, si trovano nel momento dei compiti a vedere un bambino accaparrarsi la scrivania, mentre l’altro finisce per usare il tavolo della cucina?

Troppe volte! E ogni volta mi sale un senso di tristezza per questi bimbi costretti a soluzioni rimediate all’ultimo, solo perché la casa non asseconda le loro esigenze.

Altra problematica legata al discorso scrivania…

Molto spesso mi capita di vedere scrivanie microscopiche non adatte nemmeno a un bimbo. Porto l’esempio di Ikea, che anche se è uno dei miei negozi preferiti, purtroppo propone parecchie scrivanie per bambini decisamente piccole (ad esempio la conosciutissima LAGKAPTEN / ALEX), ovvero con 60 cm di profondità.

60 cm sono davvero pochi, è a malapena lo spazio sufficiente per aprire un libro di scuola e l’astuccio. Immaginiamo quando un giorno avrà bisogno di un pc… 

La dimensione minima per una scrivania è di 75×150, ma, se la stanza lo permette, ritengo che la dimensione ideale per un’ottima scrivania sia di 80×160.

Questa e altre misure di arredi e spazi tra essi, le trovi sul mio libro: Uno spettacolo di casa. Impara ad arredare i tuoi spazi con gusto e in autonomia.

Sembra banale, ma avere una buona scrivania dove si possono sistemare facilmente le cose senza fare manovre complicate favorisce sicuramente uno studio sereno e un gioco tranquillo.

È giusto che uno debba fare i conti con lo spazio a disposizione, ma sapere quanto dovrebbe misurare una scrivania per svolgere egregiamente la tua funzione è già un ottimo punto di partenza per fare tutti i ragionamenti del caso.

Come ogni tanto mi piace dire:

“La perfezione non è reale, ma sapere come dovrebbero essere fatte le cose se fossero perfette, ci permette di ottenere il miglior risultato possibile.”

La perfezione è un ideale irraggiungibile. Tuttavia, sapere come dovrebbero essere fatte le cose se fossero perfette, ci permette di raggiungere risultati straordinari.

Quando si tratta di progettare e organizzare gli spazi di casa, avere una chiara visione può guidarci verso soluzioni ottimali.

Perfezione significa fare tutto senza errori. Beh, capisci anche tu che è praticamente impossibile.

Ecco, per me la perfezione deve essere un puntino lontano che non raggiungerò mai. Quel puntino determina la direzione e una visione chiara di ciò che voglio raggiungere.

Cosa voglio raggiungere?

Spazi che rispecchino le esigenze e le personalità della mia famiglia, ambienti funzionali e armonioso, dove ogni dettaglio è pensato per il nostro benessere e comfort.

Ci saranno sempre delle imperfezioni, e va bene così. Le piccole imperfezioni rendono la vita autentica e vivibile.

Una zona giochi per ogni bimbo

cameretta-per-2-bimbi-giochi-per-ognuno
Foto by Pinterest

Può essere riposta dentro agli armadi o essere a vista su scaffalature ben organizzate. Nelle camere dei miei bimbi ad esempio ho riposto negli armadi con le ante, tutte le scatole dei giochi di società e negli scaffali a vista invece tutti i giochi più piccoli, come i Lego e le macchinine (ne hanno talmente tante che ho dovuto creare delle sottocategorie!), raccolti in contenitori di plastica trasparente, con etichette che ne indicano il contenuto. In questo modo sono più facili da riporre al loro posto dopo l’utilizzo, perché richiede uno sforzo mentale molto minore (la mente ogni volta non dovrà pensare: “dov’è che andava questo?” C’è l’etichetta, non puoi sbagliare!)

Non necessariamente devi avere un armadio intero per i giochi e per ognuno dei bimbi, puoi ad esempio, per ragioni di spazio limitato, creare un unico armadio dei giochi e assegnare ogni singolo ripiano ad ognuno dei tuoi bimbi. 

Se i bimbi hanno gusti estetici diversi?

cameretta-per-2-bimbi-color-block
Foto by Pinterest

Certo, non possiamo arredare una stanza con due stili completamente diversi, altrimenti rischiamo di creare confusione.

Quello che ti consiglio di fare è di giocare col colore. Mantenendo un filo conduttore nell’arredamento caratterizzato da tonalità neutre, puoi giocare col colore nelle pareti. Mica tutte, eh?! Solo quella vicino al letto di ogni bimbo, può essere anche una porzione di parete o addirittura un color block.

Idee creative per dividere lo spazio in modo funzionale

Ora ti mostro una carrellata di idee da cui prendere ispirazione per suddividere lo spazio in modo carino, ma soprattutto funzionale

Muretto divisorio tra i letti

cameretta-per-2-bimbi-muretto-divisorio
Foto by Pinterest

Posizionamento simmetrico degli arredo all’interno della stanza

cameretta-per-2-bimbi-simmetria
Foto by Pinterest

Scaffalatura divisoria con vani a giorno

cameretta-per-2-bimbi-scaffalatura-divisoria
Foto by Pinterest

Letti adiacenti e disposti ad L

cameretta-per-2-bimbi-letti-ad-L
Foto by Pinterest

Doppio letto a ponte completo di tutte le zone

cameretta-per-2-bimbi-doppio-letto-a-ponte
Foto by Pinterest

Letto a castello centro stanza

cameretta-per-2-bimbi-letto-a-castello-centrostanza
Foto by Pinterest

Altre idee creative per arredare la cameretta di 2 bimbi

  • cameretta-per-2-bimbi-idea-10
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-6
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-5
  • cameretta-per-2-bimbi-letto-idea-8
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-9
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-4
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-3
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-2
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-7
  • cameretta-per-2-bimbi-idea-1

Spero che questo articolo ti sia stato utile o di ispirazione per arredare la cameretta dei tuoi bimbi.

Fammi sapere se hai domande specifiche relativamente a questo argomento, ti leggerò e risponderò con piacere qui sotto nei commenti. Inoltre, mi sarà utile per creare nuovi contenuti e essere d’aiuto ad altre lettrici come te.

P.S. Non vuoi perderti i prossimi articoli del blog e tutto ciò che condivido in ambito di home styling e organizzazione della casa?
Allora iscriviti alla Styletter, la newsletter della Romi, ogni martedì alle 7:00.
Subito dopo l’iscrizione, in regalo riceverai lo STYLE BOOK: la guida pratica che ti aiuta a valorizzare la tua casa (anche se già arredata), a trovare il tuo stile d’arredo e a realizzare una casa curata, accogliente e funzionale alle tue esigenze, per sentirti bene ogni giorno.

anteprima-style-book-romina-sita

L’articolo Cameretta per 2 bimbi: come arredare e dividere lo spazio in modo funzionale (+20 esempi fotografici) sembra essere il primo su Romina Sita.

10 Luglio 2024 / / Romina Sita

Una chicca che faciliterà la tua quotidianità. Un metodo pratico e semplice da attuare per organizzare alcune tipologie di oggetti di casa. Un metodo che utilizzo io stessa e che trovo molto valido, perchè rende la quotidianità semplice, pratica e inoltre crea graziosi angolini nella tua casa: sto parlando dei kit funzionali.

Cosa sono i kit funzionali?

Non sono nient’altro dei gruppi di oggetti accomunati da una funzione ben specifica e “tenuti insieme” da un vassoio.

Perché un vassoio?

Perché il vassoio, o comunque un contenitore specifico, crea coesione tra gli oggetti, valorizzandone il contenuto. Inoltre aiuta ad identificare mentalmente gli oggetti al suo interno, come appartenenti ad un’unica categoria.

In questo modo il nostro cervello è più facilitato, e quindi fa meno fatica a ricordarsi dov’è collocato un determinato oggetto.

Questi kit hanno principalmente una funzione ben specifica, ma allo stesso tempo possono essere molto carini da vedere e ti consentono di avere a portata di mano oggetti di utilizzo frequente (ma non necessariamente).

Di conseguenza ritengo che siano un ottimo metodo organizzativo che ogni casa dovrebbe avere!

3 esempi da replicare

Per spiegare meglio ciò che intendo con kit funzionali, ti faccio 3 esempi pratici (che puoi replicare facilmente a casa tua).

KIT SVUOTATASCHE (zona ingresso)

organizzare-gli-oggetti-kit-ingresso

È un accessorio per contenere le chiavi di casa, le chiavi della macchina, gli occhiali da sole e altri oggetti necessari durante l’uscita o l’ingresso in casa.

Attenzione però a non cadere nella tentazione di buttarci dentro oggetti inutili. Se capita non succede nulla (anzi, è normale che capiti a tutti!), ogni tanto però (una volta al mese, o decidi tu la frequenza) dagli una controllata e butta via scontrini o carte inutili, cosicché rimanga sempre in ordine.

KIT SERVICE LAVABO (bagno)

organizzare-gli-oggetti-kit-bagno

È un vassoietto posizionato di fianco al lavabo che contiene l’occorrente per lavarsi le mani e i denti.

Non è necessario che contenga troppe cose, cerca il più possibile di riporre i prodotti da bagno nei vani chiusi, vedrai come il bagno apparirà sempre ordinato e pulito.

Qui ti spiego quali oggetti tenere a vista e quali organizzare nei vani chiusi.

Anziché utilizzare il dispenser del supermercato pieno di scritte colorate e bruttine, scegli un dispenser carino e ricaricarlo ogni volta che finisce il sapone liquido. Sarà un gesto ecologico che preserverà l’estetica del tuo bagno.

Un’idea carina, per rendere questo kit ancor più grazioso, è quella di inserire qualche oggetto decorativo, come una pianta verde o un vasetto con dei rami secchi e, perché no, anche la clessidra che aiuta a lavare i denti nel tempo corretto.

KIT COTTURA CIBI (cucina)

organizzare-gli-oggetti-kit-cucina

È un contenitore o vassoio, utile a raggruppare e tenere in ordine gli accessori per la preparazione dei pasti, come utensili, spezie e condimenti.

Scegli in base alle tue abitudini culinarie, quali oggetti tenere a portata di mano e belli in vista.

Ora non ti resta che metterti all’opera e creare i tuoi kit funzionali unici e personali.

Io ad esempio ne ho uno in cui tengo il telecomando della tv del salotto, ne ho un altro sotto la tv che raccoglie i dispositivi elettronici e caricabatterie vari. Poi ho una scatola in legno che contiene gli accessori per il cucito.

Raggruppare oggetti appartenenti alla stessa funzionalità ne aumenta sia la praticità, perchè ti ricordi più facilmente dove sono collocati quegli oggetti appartenenti alla stessa categoria, sia l’aspetto estetico, perchè, se sceglierai vassoi, dispenser o contenitori graziosi, la composizione sarà anche bella da vedere.

Spero di averti dato spunti utili per organizzare gli oggetti in modo funzionale e rendere bella la tua casa.

Come sai il mio obiettivo è quello di aiutarti a vivere serenamente all’interno dei tuoi spazi domestici, quindi se metterai in pratica anche solo uno dei suggerimenti che ti ho dato oggi e ti fa piacere condividerli puoi scrivermi un’email o un messaggio privato (DM) su Instagram.

Ciao e alla prossima!

Se questo articolo ti è piaciuto, allora amerai l’eBook:

LA CASA ORGANIZZATA.
Il metodo pratico ed efficace per organizzare gli spazi di casa e mantenerli in ordine a lungo nel tempo con il minimo impegno e senza stress.

ebook-casa-organizzata-copertina

L’articolo Organizzare gli oggetti: come i kit funzionali possono semplificare la quotidianità in casa sembra essere il primo su Romina Sita.

26 Giugno 2024 / / Romina Sita

Oggi mi sento simpatica, hai visto che titolo che ti ho tirato fuori?! Ahah!
A parte gli scherzi, ti va di trovare una volta per tutte il tuo stile di arredo, quello che identifica la tua personalità, il tuo gusto estetico, che ti permette di sentirti a tuo agio ogni giorno nella tua casa?
In questo articolo ti illustro tutti gli step che è necessario compiere per riconoscere e definire nel dettaglio il proprio stile di arredo, in modo tale da non commettere più errori in acquisti di arredo sbagliati.

INDICE DEI CONTENUTI
Si possono mixare più stili di arredo?
Una problematica comune…
Identificazione dello stile di arredo step by step

#1 Prima ricerca
#2 Seconda ricerca
#3 Ci siamo! Scheda dello stile + moodboard + material board
Come trovare anche tu il tuo stile di arredo
#1 Da sola
#2 Lo faccio io per te
Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Si possono mixare più stili di arredo?

Voglio iniziare sfatando un mito di cui ho sentito spesso parlare in giro… e forse anche tu.

Il mito in questione è:

“Non si possono mixare gli stili di arredo”

Beh, è assolutamente sbagliato.

Cioè aspetta, con questa affermazione non voglio intendere che si possono mixare stili a caso e senza cognizione.

Sì, si possono mescolare più stili, ma con consapevolezza, con logica e armonia.

In particolare esiste una tecnica di miscelazione di 2 o 3 stili (ti sconsiglio di eccedere oltre i 3, altrimenti diventa davvero complesso). 

Una problematica comune…

Una mia cliente, a cui darò il nome di fantasia Laura, si trovava in una situazione comune a molte persone: salvava un sacco di immagini da Pinterest, era innamorata di più stili di arredamento, ma temeva che mescolarli potesse creare disordine e confusione visiva nella sua casa.

Laura voleva che il suo spazio riflettesse la sua personalità eclettica, ma era incerta su come fare, senza “fare danni” e compromettere l’estetica complessiva.

Ho introdotto a Laura la possibilità di accettare la diversità degli stili, anziché temerla. Le ho spiegato che mescolare stili diversi può creare un ambiente unico e accattivante, ricco di profondità e interesse visivo.

Laura aveva infatti difficoltà a conoscere e saper riconoscere il suo stile; di conseguenza ogni volta che sentiva la necessità di acquistare qualcosa di nuovo per la casa, si trovava nel pallone, perché non sapeva di quale materiale, forma e colore sceglierlo. 

Così, le ho promesso di guidarla attraverso il processo di abbinamento degli stili in modo armonioso e bilanciato, in modo da tirar fuori la sua personalità e soprattutto fare chiarezza sul suo stile unico.

Identificazione dello stile di arredo step by step

STEP 1

consulenza-stile-foglio-di-lavoro

Ho chiesto a Laura di selezionare tutta una serie di immagini, e di rispondere ad alcune semplici domande, per conoscerla più nel profondo.

Le immagini riguardavano tipologie di:

  • materiali
  • colori
  • pattern
  • poster
  • moda
  • interni

Le domande invece erano relative alle sue passioni, hobby, stagione e vacanze preferite, gusti personali…

Infine, un’ultima domanda era mirata sulle sensazioni; le sensazioni che vorrebbe provare all’interno della sua casa.

Tramite un elenco di parole chiave, Laura ha scelto l’essenza del mood del suo stile di arredo.

STEP 2

consulenza-stile-foglio-di-lavoro-2

In funzione delle risposte alla prima ricerca, ho presentato a Laura una nuova selezione personalizzata di immagini, più dettagliate e mirate all’ambito degli interni:

  • stanze della casa
  • dettagli su oggetti
  • dettagli su tessili
  • table setting

STEP 3

consulenza-stile-scheda-stile

Dopo circa 3 settimane di confronto e ricerca, ho creato la scheda descrittiva dello stile di arredo unico e personale di Laura, identificando con esattezza gli elementi distintivi che lo caratterizzano.

Lo stile di arredo di Laura è MINIMAL CHIC un mix di più stili che rispecchia la sua personalità eclettica, sapientemente bilanciati e caratterizzati dai colori che la fanno sentire bene e a proprio agio (colori selezionati da lei stessa in fase di ricerca).

consulenza-stile-moodboard-material-board

Ho creato inoltre una moodboard e una material board che traduce in immagini evocative, colori, pattern, materiali e forme il suo stile di arredo.

Il risultato è stato sorprendente: ora Laura ha fatto finalmente chiarezza, sa cosa le piace e come creare abbinamenti tra i mobili esistenti e quelli nuovi che necessita di acquistare.

Ora Laura ha in mano una base su cui fare affidamento ogni volta che vuole acquistare un arredo o oggetto per la casa. È in grado, in autonomia, di scegliere qualsiasi elemento di arredo in funzione della sua estetica (di che materiale, colore, forma è fatto).

L’abbinamento di stili diversi aggiungerà profondità e interesse agli spazi, creando un ambiente che parla veramente di lei e delle sue passioni.

Laura ha finalmente capito che mescolare gli stili non è un tabù, ma un’opportunità per esprimere la propria personalità attraverso l’home styling.

consulenza-stile-recensione

Come trovare anche tu il tuo stile di arredo

Probabilmente ti stai chiedendo come fare anche tu a trovare il tuo stile, proprio come ha fatto Laura.

Come hai capito tu stessa, definire il proprio stile è importante per evitare di commettere errori e non rischiare di buttare via soldi in scelte sbagliate.

La tua casa è il riflesso della tua personalità, la tua storia.

Esprimile attraverso, le forme, i colori e i materiali che ti fanno sentire bene.

Trovare il tuo stile ti consente di andare a definire nel dettaglio i tratti distintivi di esso.

Sai cosa intendo per tratti distintivi?

Per tratti distintivi intendo le forme, i materiali e i colori principali che lo caratterizzano, in modo da avere una linea guida sempre a portata di mano, ogni volta che si ha la necessità di arredare o rinnovare i propri spazi di casa.

  • Sapresti riconoscere i tratti distintivi del tuo stile?
  • Sapresti dire quali sono i materiali, forme e colori che ti fanno stare bene e che quindi ti permettono di sentirti a tuo agio nel tuo spazio domestico ogni giorno?

Conoscere esattamente tutti questi elementi, ti permette di essere mooolto più facilitata (e non commettere errori) nelle tue scelte di arredo e decorazione della tua casa.

Non credi?

Io posso guidarti nel farlo e in 2 modi differenti.

MODALITÀ 1

Sfoglia il Quaderno della Romi n.1 “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”.

Un ebook che ti insegna a definire del tuo stile unico e le fondamenta dei tuoi interni di casa.

Nella guida esplorerai i 13 stili d’arredo più diffusi negli ultimi tempi, ti insegnerò come saperli riconoscere, come crearne uno tutto tuo e come assegnargli un nome.

Imparerai anche l’importanza di uno strumento potente chiamato moodboard che ti aiuterà a visualizzare e a creare le fondamenta per la tua idea di arredo.

Non solo ti spiegherò cos’è una moodboard, ma ti guiderò step by step a realizzarne una digitalmente con Canva (un tool gratuito e semplice da utilizzare).

Ti mostrerò anche come realizzare una material board, un altro utilissimo strumento, necessario per tradurre le informazioni implicite contenute nella moodboard, con lo scopo di sentirti molto più facilitata quando andrai a scegliere i materiali, colori e finiture di ogni singolo arredo e complemento che compone il tuo arredamento.

Questa guida ti darà la fiducia necessaria per prendere decisioni con sicurezza e facilità.

Qui puoi guardare un mini video di presentazione.

eBook: Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard

(1 recensione del cliente)

30,00

QUADERNO 01 (I quaderni della Romi)   Hai mai desiderato…


MODALITÀ 2

Percorriamo insieme un percorso di conoscenza e definizione del tuo stile “1, 2, 3, STYLE: Troviamo il tuo stile di arredo”.

Una consulenza di stile di arredo strutturata in un percorso personalizzato di 3 settimane via email, per definire le linee guida dell’estetica della tua casa, per sentirti sicura delle tue scelte future e smettere di buttare via soldi in acquisti sbagliati e vivere serenamente ogni giorno una casa che rispecchi i tuoi gusti e personalità.

Insieme andremo a definire i tratti distintivi del tuo stile di arredo, a dargli un nome e ti consegnerò gli strumenti necessari per realizzare in autonomia l’arredo che ti farà sentire a tuo agio ogni giorno.

1, 2, 3, STYLE: Troviamo il tuo stile di arredo

75,00

Definiamo insieme le fondamenta dell’estetica della tua casa, per non compiere più acquisti sbagliati   Una consulenza…

5 disponibili


Quale delle 2 modalità fa per te?

Per qualsiasi domanda o curiosità mi trovi qui sotto nei commenti.

Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Se sei agli inizi, mi conosci da poco, e non hai per nulla voglia di compiere un investimento di questo tipo, ti invito a scaricare (gratuitamente) il test per capire a quale tra i 6 stili più diffusi si avvicina di più il tuo gusto personale!

Ti lascio qui sotto il bottone per scaricarlo.

anteprima_test_stili_arredo

L’articolo AAA Cercasi stile di arredo! Troviamo il tuo stile di arredo, una volta per tutte? sembra essere il primo su Romina Sita.

29 Maggio 2024 / / Romina Sita

Quando si arreda un bagno ci sono tante scelte da compiere: piastrelle, sanitari, mobili, rubinetteria, ecc… svariati elementi che devono combinarsi insieme, per ottenere un effetto coerente, armonico e certamente funzionale. In questo articolo ti racconto tutti gli step che ho compiuto per arredare il bagno (in realtà, i bagni) di casa mia, un bagno di tipo moderno e che rispecchia la personalità della casa.

INDICE DEI CONTENUTI
Ma quanto è difficile arredare un bagno?!
La scelta di tutti gli elementi che compongono il bagno
#1 Ricerca

#2 Tira le somme: la material board
#3 Caratteristiche della stanza
#4 Pavimenti e rivestimenti
#5 Sanitari e rubinetteria
#6 Mobile del lavandino
#7 Complementi
#8 Elementi decorativi e tessili
Gli altri 2 bagni di casa mia
I prodotti scelti per i miei bagni

Ma quanto è difficile arredare un bagno?!

Non so se ti è mai capitato di dover arredare un bagno in vita tua, ma è davvero facile cadere nella trappola di non dare il giusto peso a certi elementi di arredo. Ti sarà capitato di concentrare molte energie sul mobiletto del bagno, oppure solo sulla scelta di pavimenti e rivestimenti. La realtà è che in un bagno ci sono tanti elementi da scegliere e ognuno di loro svolge una funzione importantissima, per il risultato che (solitamente) si vuole ottenere: un bagno funzionale, pratico da pulire e bello da vedere.

“Il bagno è uno spazio funzionale complesso e delicato, destinato a ospitare attività sempre più lontane dall’originaria ed esclusiva esigenza fisiologica. Fondamentale è il requisito di pulibilità delle superfici, nonché l’illuminamento e l’arieggiamento del locale (naturale o artificiale).”

Uno spettacolo di casa di Romina Sita, pag. 84

Il bagno è lo spazio privato di chi ne usufruisce in quel determinato momento, è lo spazio delle coccole per se stessi, del “chiudo la porta e finalmente mi dedico solo a me” (se hai figli comprenderai ancor di più questo concetto).

Deve essere un piacere usufruire e permanere del bagno. Ma, allo stesso tempo, essendo una stanza soggetta a sporco e che richiede un’attenzione particolare per l’igiene, deve essere facile e veloce da pulire (soprattutto se non ami fare le pulizie come me!). 

Come spiego nel mio libro “Uno spettacolo di casa”, quando racconto a pag. 17 di quanto è fondamentale porsi le giuste domande in fase di ricerca, prima di ogni progetto bisogna fare chiarezza e comprendere nel profondo le proprie esigenze. 

Ad esempio dovremmo chiederci:

  • Che sensazioni desidero provare quando entro in bagno?
  • Dove voglio compiere determinate azioni?
    Esempio pratico: dove voglio vestirmi appena uscita dalla doccia?
    Può essere comodo avere in bagno un vano dedicato agli slip? Quindi potresti valutare un mobile contenitore vicino alla doccia. È un esempio, eh? Ma noti come da domande apparentemente semplici, possono nascere ragionamenti specifici sulle tue abitudini?
  • Cosa mi piace?
  • Cosa non mi piace?

Ecco, in riferimento a quest’ultima domanda e a ciò che ti ho detto poco fa, cioè che non amo fare le pulizie, molte scelte compiute per l’arredo del mio bagno, sono state condizionate da come posso rendere più facili le pulizie e quindi alleviare in un qualche modo “la sofferenza” delle pulizie del bagno.

Come? Più tardi te lo spiego meglio, ma intanto ti dico che alcune scelte progettuali sono state compiute tenendo conto proprio di questo fatto, ad esempio ho scelto sanitari e rubinetterie facili da pulire e una montatura del box doccia praticamente inesistente (quindi meno superfici, gradini, guarnizioni da pulire!).

La scelta di tutti gli elementi che compongono il bagno

Fatta questa primissima operazione di ricerca siamo pronte per procedere col progetto.

Ora ti racconterò tutte le scelte che ho compiuto per casa mia.

In verità ho ben 3 bagni qui nella casa nuova, ma seguono lo stesso filo conduttore, quindi prenderemo in esame solo uno di questi e in fondo ti farò vedere anche una foto degli altri 2. Così, se anche tu hai più di un bagno, puoi prendere ispirazione da questo concetto.

Ora elencherò tutti gli step che ho compiuto quando ho progettato e arredato i miei bagni di casa. 

Ricerca

Ebbene sì, si parte sempre da una ricerca (a meno che tu non abbia già le idee chiare). Il nostro amico Pinterest è un grande alleato in queste situazioni. Seleziona immagini di bagni e di dettagli che catturano la tua attenzione.

ricerca-bagno-moderno-pinterest

A CASA MIA:

Quando ricercavo idee e immagini di ispirazione, i miei occhi cadevano sempre su situazioni con motivi geometrici, tropicali, colori caldi e colori neutri scuri.

Tira le somme: la material board

Selezionate a grandi linee le caratteristiche estetiche, puoi abbozzare una material board, un collage di materiali che comporranno il tuo bagno. Questo ti sarà di grande aiuto quando andrai a selezionare nel dettaglio ogni elemento.

La material board che vedi qui sotto l’ho realizzata con Canva, semplicemente andando a caricare delle immagini prese dal web. In questo eBook ti spiego esattamente come fare step by step.

A CASA MIA:

I miei interessi cadevano molto sulle forme geometriche, ma anche quelle tropicali. Non potendo combinarle insieme nello stesso bagno (perché non stavano troppo bene) ho deciso di arredare i bagni di casa in 2 varianti, una geometrica (bagno dei bimbi e bagno ospiti) e una tropicale (bagno della mia camera).

Caratteristiche della stanza

Forma, dimensioni, attacchi idrici, finiture esistenti, valuta attentamente ogni dettaglio. Queste caratteristiche ti aiuteranno a studiare la configurazione più ottimale alle tue esigenze.

cantiere-bagno

A CASA MIA:

Appena entrati nel bagno, sulla destra c’è un lunga doccia walk-in, che ho fortemente desiderato. In fondo al bagno, da un lato c’è il lavandino e dall’altro i sanitari: water e bidet.

Pavimenti e rivestimenti

Da qui in poi diciamo che gli step viaggiano in parallelo, in quanto la scelta di uno condiziona la scelta dell’altro, ma per semplicità ho preferito separarli.

Qui si apre un capitolone, ci sarebbe da parlare per ore di pavimenti e rivestimenti! Proprio perché ne esistono di infinite tipologie, dimensioni e decorazioni. Diciamo che, dalla ricerca iniziale, dovrebbe essere emerso un motivo ricorrente di tuo gradimento.

Ci sono altre considerazioni da fare sulla scelta delle piastrelle, oltre che guardare all’estetica (ne ho parlato nel dettaglio in questo articolo in cui parlo dei pavimenti in gres in generale per la casa.)

Generalmente, in base anche alla mia esperienza, le opzioni che vanno per la maggiore per un bagno moderno sono 3:

arredare-un-bagno-moderno-pavimenti-rivestimenti-1a
Foto by Pinterest

#1
Pavimenti e rivestimenti della stessa texture e di colore neutro, più un motivo decorativo su una parete, solitamente quella del lavandino o della doccia. Il formato del pavimento può essere diverso da quello del rivestimento (intendo quello non decorato), ad esempio può essere un 60×60 a pavimento e un 30×60 a rivestimento.

arredare-un-bagno-moderno-pavimenti-rivestimenti-1b
Foto by Ceramiche Marazzi

Una variante a questa opzione, se il decoro contiene un colore deciso, puoi riprendere quel colore e applicarlo solo al pavimento o solo al rivestimento. Un esempio è l’immagine qui sopra.

arredare-un-bagno-moderno-pavimenti-rivestimenti-2
Foto by Ceramica Fondovalle

#2
Pavimenti e rivestimenti con una trama leggera, ma con un gioco di 2 colori che si combinano bene tra loro, può essere un neutro e uno più acceso. In questo foglio di lavoro ti spiego come abbinare 2 colori insieme. Per il bagno, specialmente per la parete che si riflette nello specchio quando sei posizionata davanti ad esso, eviterei colori gialli, verdi per non far sembrare il colorito del viso spento e sgradevole da vedere (non vorrai mica svegliarti la mattina col cattivo umore?). Prediligi piuttosto colori pescati, valorizzeranno il tuo incarnato e sembrerai addirittura più abbronzata.

arredare-un-bagno-moderno-pavimenti-rivestimenti-3
Foto by Pinterest

#3
Pavimento con un motivo decorativo e rivestimento in tinta unita.

So già che ti stai chiedendo: a che altezza posare il rivestimento?

Il rivestimento fino a soffitto ormai è una cosa antica, a meno che non ci sia un bel decoro o una grande lastra o carta da parati da esibire.

Per arredare un bagno moderno suggerisco l’altezza a 120 cm su tutte le pareti, tranne nella doccia dove mi allineerei all’altezza della porta, se si trova lì di fianco, o comunque 210-220 cm (dipende un pò anche dalla dimensione della piastrella, cerca, se possibile, di far venire meno tagli possibile, specialmente se si tratta di una piastrella di formato piccolo)

cantiere-bagno-2

A CASA MIA:

Ho scelto la casistica numero 1, ovvero permanenti e rivestimenti grigio molto scuro e rivestimento della doccia decorato.

Il bagno degli ospiti, essendo piccolino e senza doccia, ho optato per inserire il decoro geometrico sulla parete del lavandino e pure a pavimento: molto fico!

Per quanto riguarda le altezze invece, nel bagno dei bimbi ho seguito il suggerimento che ti ho dato poco fa; nel bagno degli ospiti ho tenuto a tutt’altezza il rivestimento decorato dietro al lavabo (essendo decorato e comunque abbastanza coperto dagli arredi, ci sta); nel bagno della mia camera invece, essendoci il soffitto basso, inclinato e in legno, ho optato per rivestire tutto, per creare come una sorta di scatola accogliente e confortevole: sembra di essere in una piccola baita (dopo te lo faccio vedere).

Sanitari e rubinetteria

Sanitari appoggiati o sospesi, in ceramica lucida o opaca? E la rubinetteria?

Ci sono diverse finiture e diversi costi. Diciamo che se vai sulle finiture più comuni, come la ceramica bianca lucida per i sanitari e l’inox cromato per la rubinetteria, sicuramente adotti la soluzione più a basso costo. Se invece ti piace un bagno più fighino con sanitari e rubinetteria più ricercati, ecco che qui i prezzi salgono un pochettino.

bagno-moderno-rubinetteria

A CASA MIA:

La praticità per me era un requisito imprescindibile, perciò i sanitari sono tutti in ceramica bianca lucida e invece il piatto doccia (sempre in ceramica: non volevo un materiale acrilico che, col tempo e i prodotti aggressivi, si rovinasse) è nero, per creare una sorta di continuità col pavimento, e opaco perché antiscivolo.

Ho eliminato il più possibile i “gingilli”: doccia walk-in con piatto doccia a filo pavimento (quindi niente gradini e guarnizioni) e nicchia portaoggetti (al posto di quegli accessori scomodi e complessi da pulire).

Per la rubinetteria invece ho scelto il giusto compromesso tra estetica, praticità di pulizia e prezzo. Ho scelto una linea dal design semplice, ma moderno (Up+ di 3M) e con finitura nickel spazzolato (diverso dal classico cromo lucido e dal costo più accessibile rispetto a un ottone spazzolato).

Ho preferito investire qualcosa di più piatto doccia, piuttosto che sulla rubinetteria. Questo perché, secondo i miei canoni, hanno valenza differente.

Trova le tue priorità, definisci cosa importa davvero per te e le tue esigenze e su cosa preferisci investire di più il tuo budget e a cosa invece potresti, nel caso, rinunciare.

Mobile del lavandino

Ahhh… qui viene il bello! Se di piastrelle ce ne sono tante, di tipologie di mobili per il lavandino, ce n’è ancor di più. Qui puoi trovare una vasta gamma di opzioni disponibili in una varietà di tipologie e fasce di prezzo. Ti suggerisco di navigare sul web per fare un pò di ricerca, ma quando sarà il momento di tirare le somme, affidati a massimo un paio di rivenditori per compiere la tua scelta finale, se no non ne esci viva!

Sulla tipologia, colore e materiale, affidati molto alla ricerca iniziale svolta, prendi ispirazione da essa e cerca di seguire la tua material board senza scostarti troppo da essa. 

Pensi che per te sarebbe più comodo e pratico un lavandino da appoggio o da incasso? Con un mobile contenitore sotto o una lunga mensola? Pensa alle tue attuali abitudini, a come usi il bagno, in particolare la zona del lavandino. Le risposte a queste domande risulteranno più facili di quello che sembrano.

Per quanto riguarda il colore del mobile, hai 2 strade: 

bagno-moderno-mobile-neutro
Foto by Pinterest

#1
Scegliere qualcosa di neutro e sobrio che si adatti al contesto.

bagno-moderno-mobile-colorato
Foto by Pinterest

#2
Scegliere un colore di accento che si sposi bene al contesto (generalmente neutro) e magari riprendere/abbinare quel colore ne/con gli elementi decorativi e tessili (vedi step 8)

bagno-moderno-mobile-lavabo

A CASA MIA:

Volevo un mobile pratico, di costo medio-basso (tanto la qualità dei materiali con cui vengono realizzati i mobili, bene o male è molto simile!) e non mi importava più di tanto se fosse da appoggio o da incasso. Quindi semplicemente sono andata da Ikea è ho scelto un tipo di mobile, molto basico, dalle linee semplici, bianco e con il top in legno di bambù, un materiale resistente, semplice da pulire e naturale (avevo bisogno di scaldare un pò… con tutti questi colori neutri scelti) e uguale per tutti i bagni.

Complementi

Per complementi intendiamo: lo specchio, l’illuminazione, il termoarredo e gli accessori (porta asciugamani, portarotolo, portascopino, pattume).

Il grosso diciamo che lo abbiamo fatto, non rimane che definire tutti quei piccoli elementi che hanno uno scopo specifico e che fanno da completamento alla funzionalità dell’interno bagno.

Qui andrai a scegliere tutti i complementi in funzione delle scelte già compiute, prediligendo forme e colori che si abbinano ad esse.

bagno-moderno-accessori

A CASA MIA:

Ho scelto tutti gli accessori in legno di bambù sia per abbinarlo al top del mobile del bagno sia per ampliare quella punta di colore marroncino, che altrimenti sarebbe stata presente solo in un unico punto preciso del bagno (zona lavabo). 

Lo specchio e le lampade sono abbastanza essenziali, come il resto del bagno.

Il termoarredo (in commercio esistono tantissimi colori che escono dal classico bianco lucido) l’ho scelto nero lucido, per abbinarsi a tutti gli altri elementi neri presenti (cornice specchio, lampade, placca interruttori, piatto doccia e rivestimento).

Elementi decorativi e tessili

Lo so che stai pensando di aver già finito di progettare il tuo bagno, invece no. Manca il tocco finale, quello che molti danno per scontato o addirittura non sanno nemmeno che esiste.

Gli elementi decorativi sono quelli che aggiungono personalità ad uno spazio e lo rendono accogliente e bello da vivere.

Proprio perché ritengo che siano un elemento fondamentale della casa, ho dedicato un video corso alla scelta e posizionamento degli elementi decorativi: “Da Abitazione a Casa. Diventa la stylist di casa tua”

Ora che abbiamo definito l’arredo principale andiamo a definire gli elementi decorativi. Di questa categoria, e nel caso specifico del bagno, fanno parte tutte le decorazioni a parete, gli oggetti sul piano del lavandino, i tessili ed eventuali pareti colorate.

bagno-moderno-home-decor

A CASA MIA:

Avendo un contesto molto neutro mi sono permessa di giocare col colore (un pò perché ho mantenuto i tessili della casa vecchia e un pò perché effettivamente, senza prevederlo, ci stanno bene!). Blu e verde sono i colori degli asciugamani dei bimbi, ognuno ha il suo e ognuno sa qual è il suo.

Nella foto vedi un altro asciugamano grigio (non ho capito perché, ma mio marito ha scelto di usare anche questo bagno… forse perché sto troppo tempo in bagno io!), ma essendo un colore neutro di certo non disturba nel contesto.

Alle pareti ho aggiunto delle mensole, che fungono anche da porta asciugamani, che ho decorato a mio piacimento. Nella zona bidet, personalmente non sopporto il sapone appoggiato sul bidet stesso, è per questo che ho preferito aggiungere una mensolina portaoggetti con doppia funzione anche qui.

Sul piano del lavandino c’è il minimo necessario: il dispenser del sapone liquido e i bicchieri con gli spazzolini da denti. Stop, nient’altro… se non eventuali elementi decorativi. Il dispenser del sapone ne ho scelto uno carino, da tenere fisso e da ricaricare ogni volta che si esaurisce: un tocco estetico, ma anche ecologico.

Gli altri 2 bagni di casa mia

Bene! Questi sono gli 8 step che mi hanno permesso di arredare il bagno con consapevolezza, un bagno moderno che si adatta alle mie esigenze (e quindi anche alle tue, grazie ai suggerimenti appena letti) e personalità. Ora ti mostro le foto degli altri 2 bagni.

Questo è quello piccolo per gli ospiti che ti dicevo.

bagno-moderno-piccolo

E questo è il bagno della mia camera, la mia piccola baita!

bagno-moderno-tropicale

I prodotti scelti per i miei bagni

Se può esserti utile, ti condivido l’elenco di tutti i prodotti scelti:

Siamo arrivati alla fine di questo lunghissimo articolo.

Fammi sapere qui sotto nei commenti se ci sono tematiche specifiche che desideri approfondire (ad esempio sul tema delle piastrelle ci sarebbe tanto da dire) e se l’articolo ti è stato utile. Mi farebbe super piacere saperlo.

Ciao e alla prossima.

P.S. Hai già scaricato la guida in formato PDF per valorizzare la tua casa fin da subito? Te la lascio qui.

anteprima-style-book-romina-sita

L’articolo Come arredare un bagno moderno: la soluzione realizzata a casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.

1 Maggio 2024 / / Romina Sita

Hai presente quei separatori realizzati coi listelli di legno? Quelli leggermente distanziati tra loro che lasciano intravedere la “stanza dietro”? Questa tipologia di divisoria è molto di tendenza (e sinceramente piace molto anche a me), ma come si fa a realizzarne una per casa propria e soprattutto, come si fa a realizzarne una senza chiamare il falegname e senza praticare fori a parete e soffitto? Nell’articolo di oggi ti spiego delle soluzioni, a cui probabilmente non avevi mai pensato, per realizzare in autonomia una parete divisoria con listelli di legno “già pronte” e quindi senza ricorrere al falegname.

INDICE DEI CONTENUTI
Cos’è (e a cosa serve) una parete divisoria con listelli in legno
Parete divisoria fai da te VS parete divisoria del falegname
#1 Scaffale divisorio con mensole piccole

#2 Scaffale divisorio con mensole grandi
#3 Parete in listelli autoportante
#4 Scaffale freestanding generico

Mi è capitato diverse volte nel mio lavoro, cioè durante le consulenze di arredo online, di dover creare delle divisioni tra spazi all’interno di una stanza. La casistica più comune è quando non è presente l’ingresso in una zona giorno e si ha l’esigenza di creare un piccolo spazio raccolto per separare il momento caotico del rientro a casa, da chi invece è già in casa e sta svolgendo la propria attività in salotto.

Ma non solo nell’ingresso, una parete divisoria in legno può essere utile anche in una camera da letto per separare la zona letto dalla zona armadi o dalla zona studio.

Ecco qualche esempio di parete divisoria realizzata con listelli di legno.

Cos’è (e a cosa serve) una parete divisoria con listelli in legno

  • listelli-legno-idea-1
  • listelli-legno-idea-2
  • listelli-legno-idea-4
  • listelli-legno-idea-5
  • listelli-legno-idea-6
  • listelli-legno-idea-7
  • listelli-legno-idea-8
  • listelli-legno-idea-9

Una parete divisoria in legno non è nient’altro che una serie di listelli di legno stretti e lunghi posizionati paralleli tra loro, generalmente in direzione verticale, e ad una distanza fissa (lasciando uno spazio tra un listello e l’altro). Questa paratia consente di separare senza oscurare del tutto uno spazio dall’altro, aumentandone la funzionalità e dando quel tocco decorativo in più che renderà la tua casa accogliente.

Possiamo aggiungere ancor più funzionalità inserendo ad esempio delle mensole (utili magari per appoggiare un pratico svuotatasche e ulteriori decorazioni come vasi e oggetti) o dei ganci appendiabiti. Qui mi sto immaginando la situazione di utilizzo più frequente di queste pareti divisorie: la zona ingresso.

Se stai progettando il tuo ingresso, in questo articolo ti lascio qualche idea per arredare e organizzare la zona ingresso.

“La zona di ingresso rappresenta il biglietto da visita della casa; entrando avete la prima impressione di tutta la casa, una sensazione che si caratterizza da ciò che vedete davanti a voi.
Se entrando trovate uno spazio organizzato, sapete dove appoggiare la borsa, le scarpe e la giacca, allora le emozioni saranno sicuramente positive.
Se invece, entrando, trovate disordine e appoggiate le cose nel primo posto che capita (perché non sapete dove farlo), allora vi si innescheranno una serie di emozioni negative, di disagio, al limite dell’arrabbiatura.
Quando l’ingresso è in ordine, siamo più invogliati ad agire allo stesso modo per tutto il resto della casa.”

Uno spettacolo di casa di Romina Sita

Avere un ingresso ordinato o piacevole alla vista è fondamentale per scaturire sensazioni di benessere e agio.

Una parete divisoria in legno è una valida soluzione per dare valore a quel momento di rientro a casa, di passaggio tra interno e esterno. Inoltre il legno, essendo un materiale naturale, in abbinamento eventualmente anche al verde delle piante, ha un enorme potere benefico nei nostri confronti, capace di ridurre il cortisolo nell’organismo (ormone dello stress) e quindi migliorare certamente il nostro umore.

Parete divisoria fai da te VS parete divisoria del falegname

Bene, ora che abbiamo capito cos’è e a cosa serve, ti spiego le soluzioni che propongo nei miei progetti per realizzarne una in autonomia, senza bisogno dell’aiuto di un falegname.

Non per togliere nulla al falegname, ma a volte, per necessità e esigenze personali, non sempre si ha la possibilità di ricorrere a un professionista, un pò perché si vuole creare una soluzione temporanea e un pò perché potrebbe non importare più di tanto che l’intervento sia di estrema qualità.

In generale se desideri un lavoro svolto a regola d’arte e durevole nel tempo ti suggerisco di rivolgerti ad un professionista, ma se invece la qualità ti interessa fino a un certo punto e sei alla ricerca del miglior compromesso tra qualità e prezzo allora rimani qui perché ti sto per mostrare 4 valide alternative alle pareti divisorie più comuni che vedi sul web.

4 idee per la parete divisoria

Scaffale divisorio con mensole piccole

scaffale-divisorio-la-redoute-1
Scaffale divisorio in rovere by La Redoute

Un divisorio di ridotta profondità che lo rende versatile, con mensole integrate. Volendo, sull’altro lato puoi aggiungere dei ganci appendiabiti come questi e incrementare la funzionalità a questo elemento di arredo.

Scaffale divisorio con mensole grandi

scaffale-divisorio-la-redoute-2
Scaffale a doghe by La Redoute

Questo è un mix tra una scaffalatura e una parete divisoria, ma pur sempre con l’aspetto estetico dei “nostri” listelli in legno accostati tra loro.

Soluzione più adatta a chi non ha uno spazio troppo costretto e può permettersi un arredo di ingombro maggiore.

Parete in listelli autoportante

parete-listelli-xlam
Parete divisoria con mensola by XLAB

Ci sono brand come XLAB realizzano pareti divisorie con listelli di legno molto simili a quelle che chiederesti al falegname ma prefabbricate, già pronte in differenti misure, ma la cosa più interessante è che per installarle non devi forare né pavimenti né soffitti. In questa pagina è spiegato il loro procedimento.

Scaffale freestanding generico

Dida: Scaffale legno e metallo by Westwing

Questa tipologia è leggermente diversa dalle precedenti perché è composta da legno e/o altri materiali e colori. Ha un’estetica diversa ma rimane pur sempre una valida alternativa per separare uno spazio dall’altro all’interno della stessa stanza. Di questa tipologia di scaffale ne puoi trovare svariate versioni, forme e colori (ti lascio qui sotto qualche immagine con link).

  • scaffale-divisorio-ikea-idea-1
  • scaffale-divisorio-sklum-idea-3
  • scaffale-divisorio-ikea-idea-2
  • scaffale-divisorio-maisons-du-monde-idea-6
  • scaffale-divisorio-miliboo-idea-5
  • scaffale-divisorio-sklum-idea-4
  • scaffale-divisorio-kave-home-idea-7

(su tutti i prodotti Kave Home puoi usufruire di uno sconto del 5% usando questo codice AFFROMINASITA)

Spero che queste idee ti siano utili per rendere bella, accogliente e funzionale la tua casa.

Desideri supportare il mio progetto?

Condividi il link di questa pagina a quella tua amica, parente o collega che non ha un ingresso vero e proprio, ma che desidera separare la zona ingresso dal resto della stanza. La parete divisoria in legno sarà per lei un ottimo suggerimento da cui prendere ispirazione.

Ciao e alla prossima.

P.S. Hai già scaricato lo Style Book?
La guida gratuita che ti aiuta a trovare il tuo stile di arredo e a valorizzare la tua casa.
Grazie allo Style Book imparerai a realizzare una casa curata, accogliente e funzionale alle tue esigenze, per sentirti bene ogni giorno.

Compila il form qui sotto per riceverlo subito nella tua casella email.

anteprima-style-book-romina-sita


.

L’articolo Parete divisoria con listelli in legno: 4 idee pratiche senza ricorrere al falegname (e senza bucare pavimento e soffitto) sembra essere il primo su Romina Sita.

17 Aprile 2024 / / Romina Sita

Ti piacerebbe fare una composizione di oggetti insieme a me? Non sono necessari chissà quali oggetti particolari e costosi. Molto spesso abbiamo già gli oggetti “giusti” in casa, si tratta solo di saperli comporre per valorizzarli al meglio e rendere la nostra casa piacevole da guardare (e da vivere). In questo articolo ti spiego passo a passo, come realizzare lo styling di una composizione facile facile e con semplici oggetti che hai in casa. Sei pronta per metterti subito all’opera? Allora iniziamo, no?

Perché dovresti realizzare una composizione di oggetti (armonica)?

Hai presente quel mobile lì vicino all’ingresso pieno di oggetti, oppure quella mensola che hai tanto desiderato, perché ti sembrava che rendesse più accogliente la casa, ma che però ora che la guardi non è proprio come te l’eri immaginata?

Non ti demoralizzare, comprendo la tua frustrazione, ma c’è una soluzione. Quale? Smettere di piangersi addosso, e iniziare subito a rimediare.

Molto spesso le intenzioni sono buone, si parte con la buona volontà, col piede giusto e poi non si sa perché, ma qualcosa non va secondo i piani. Le superfici di casa cominciano a sovraccaricarsi, oppure quella composizione di oggetti così bella che hai visto sul web, fai fatica a ricrearla.

Gli oggetti decorativi giocano un ruolo fondamentale nella casa (lo spiego attentamente anche qui nel mio corso per diventare la stylist di casa tua), anche se sono apparentemente piccoli e ingenui, quando sono insieme fanno massa. Questa massa può essere bella e quindi valorizzare tutto il contesto o brutta e quindi sminuire e sovrastare anche quello che può essere un bell’arredamento.

Questo è il potere degli elementi decorativi.

Oggi ti voglio spiegare, attraverso un esercizio di styling, come puoi realizzare una composizione di oggetti armonica, piacevole da guardare e che quindi valorizza il tuo contesto di casa.

Esercizio pratico di styling

Ipotizziamo che tu abbia un bel mobile su cui realizzare una piacevole e accogliente decorazione. 

preparazione-composizione

Tutte quante, bene o male, abbiamo in casa un paio di vasi, un paio di libri con una bella copertina e un oggetto decorativo piccolo, come può essere una candela, una statuina o una scatolina carina.

oggetti

Basta, non ti serve altro.

Non servono chissà quali oggetti costosi per realizzare una bella composizione. Questi che andrai ad utilizzare sono oggetti che hai già in casa, che quindi ti piacciono, che quindi ti rappresentano e che quindi caratterizzano tue la personalità.

Hai necessità di identificare la tua personalità? Clicca qui per scoprire insieme a me, una volta per tutte, il tuo stile di arredo.

Ora ti chiedo, tu come posizioneresti questi oggetti sul mobile?

Così?

composizione-step-1

Mmh no… così non funziona perché non c’è dinamismo delle altezze.

La linea tratteggiata rappresenta un movimento piatto e costante delle altezze. Per dinamismo si intende più “su e giù” e quindi non solo una grande diagonale, ma tante diagonali che vanno appunto su e giù.

composizione-step-2

Ok così va meglio, c’è il dinamismo nelle altezze, ma compare però un altro errore.

Quale secondo te?

composizione-step-3

Qui gli oggetti non fanno gruppo, sono singoli e separati, non interagiscono tra loro e gli occhi non sanno bene dove guardare. Quindi anche così la composizione non funziona.

Ok, togliamo tutto e ricominciamo la composizione da capo.

composizione-step-4

Prima di dirti come correggere la composizione, ti svelo una tip che (forse) ti svolterà la vita (si beh, forse sono un pò esagerata), però ascoltala bene.

TIP: Non è necessario riempire tutto lo spazio del mobile con gli oggetti.

Sì, si può anche arredare l’intera superficie del mobile, ma l’intera composizione deve risultare armonica. Ti suggerisco di partire dalle cose semplici e pochi oggetti… ad aggiungere si fa sempre in tempo.

Dato che ne utilizziamo pochi, creiamo una composizione laterale.

Quando si realizza una composizione si inizia dall’oggetto più grande o più alto, nel nostro caso iniziamo dal più alto e lo posizioniamo lateralmente rispetto al mobile.

Poi accostiamo di fianco il vaso più basso.

I 2 vasi non devono essere vicini, ma non appiccicati, cioè, guardandoli frontalmente, devono apparire leggermente sovrapposti.

Successivamente appoggiamo la coppia di libri ordinati uno sull’altro (assicurati che quello piccolo sia sopra) e poi rimane la candela.

La candela puoi metterla vicino ai vasi (sempre leggermente sovrapposta) oppure sopra i libri.

composizione-step-5

Ecco fatto, tutto qua.

Vedi come risulta tutto più armonico?

Te lo dicono i tuoi occhi…

Chiudili un istante e riaprili guardando l’immagine. Vedi come sanno subito dove devono guardare, cioè verso la composizione?

Fai la stessa cosa con l’immagine iniziale e vedrai la differenza!

E ora?

Volendo ora possiamo arricchire ulteriormente la composizione con altri oggetti.

composizione-oggetti-realizzata

Se hai dei rami essiccati, puoi inserirli in uno dei 2 vasi.

Quale dei 2? Se c’è molta differenza di altezza tra il vaso alto e quello basso, ti suggerisco di metterli in quello basso (altrimenti si creerebbe troppo sbilanciamento di altezza tra i 2 vasi).

Se invece la differenza è poca e desideri slanciare verso l’alto la composizione, allora li puoi mettere tranquillamente nel vaso più alto.

composizione-step-6

Hai anche un poster con cornice? Puoi aggiungerlo dietro la composizione, senza che essa lo copra troppo.

In questo caso però allontanerei dai vasi, i libri con la candela e creerei un altro gruppo di oggetti.

composizione-step-7

E se hai un bell’oggetto da esibire, come una macchina fotografica vintage?

Mettila bella in vista e sostituiscila alla candela, che andrà vicino ai vasi per fare gruppo con loro, e il tuo bell’oggetto vintage assumerà importanza perché sarà elevato dai 2 libri.

E ora?

Ora non ti resta che metterti all’opera!

Ora non hai più scuse! Sai esattamente come creare una composizione armonica con gli oggetti che hai già in casa.

Sono curiosissima di vedere il risultato, quindi se ti va, puoi condividermi le foto del prima e dopo del tuo mobile (in DM su Instagram o inviando una email a: info@rominasita.it)

Sarò entusiasta di vedere la trasformazione.

Ecco un recap di tutto ciò che ti ho appena spiegato.

L’articolo Esercizio pratico di styling: creiamo insieme una composizione facile, con oggetti che hai già in casa sembra essere il primo su Romina Sita.

20 Marzo 2024 / / Romina Sita

Ci sono arredi che non passano mai di moda, che nonostante la sua linea ben riconoscibile e il suo design caratteristico, hanno la capacità di adattarsi al contesto che lo ospitano e anzi, hanno il potere di aggiungere pregio e valore all’ambiente. In questo articolo ti parlo di un divano, un divano ben specifico che sicuramente conoscerai, sto parlando del Chesterfield. In particolare ti illustro, attraverso 10 idee differenti, la sua versatilità e come lo puoi abbinare, se il divano Chesterfield ti piace, al tuo stile di casa.

INDICE DEI CONTENUTI
Divano Chesterfield: un’icona dell’arredamento
Come abbinare il divano Chesterfield in casa propria
#1 IDEA – Casa in stile industriale
#2 IDEA – Casa in stile new classic
#3 IDEA – Casa in stile classico tradizionale
#4 IDEA – Casa in stile farmhouse + scandinavo
#5 IDEA – Casa in stile minimale + classico
#6 IDEA – Casa in stile scandinavo
#7 IDEA – Casa in stile mid century + contemporaneo
#8 IDEA – Casa in stile coastal
#9 IDEA – Casa in stile americano moderno
#10 IDEA – Casa in stile industriale + contemporaneo
Dove acquistare un divano Chesterfield di qualità

Articolo in collaborazione con Vama Divani

Divano Chesterfield: un’icona dell’arredamento

Non sto a raccontarti la storia di questo prestigioso divano, della quale puoi trovare diverse risorse online. Ti basti sapere che il Chesterfield (soprannominato anche Chester) nasce come seduta di servizio, ma che la sua lavorazione e la qualità dei materiali, la ha reso pregiato, meritandosi così un posto nella fama delle icone intramontabili del design di arredo.

divano-chesterfield-vama-tecnica-capitonné
Pic by Vama Divani

La caratteristica che rende il Chester unico e di pregio è il rivestimento in pelle realizzato con tecnica capitonné: bottoni posizionati equidistanti l’uno dall’altro, fino a formare una rete di rombi, che tengono salda l’imbottitura e il rivestimento in pelle, evitando così sconvenienti spostamenti e cedimenti dell’imbottitura.

La tecnica capitonné permette inoltre di distribuire il peso della persona in modo uniforme, rendendo il divano Chester una seduta comoda e di grande qualità.

Come abbinare il divano Chesterfield in casa propria

Ora che abbiamo conosciuto le caratteristiche principali, dobbiamo capire come poterlo inserire in casa nostra. Non è certamente semplice inserire un divano dell’800 in una casa del 2024, ma non sottovalutare le potenzialità del Chester, perché anche se si tratta di un divano dalle caratteristiche estetiche importanti, lui sa adattarsi egregiamente a diversi contesti.

Sto per mostrarti infatti 10 idee di abbinamenti in case dallo stile differente, così ti renderai conto tu stessa delle potenzialità di questa icona del design e di quanto un singolo elemento di arredo può dare carattere e valorizzare uno spazio di casa.

Faccio una piccola premessa.

Nell’ideale comune, quando si parla di rivestimento in pelle, si pensa subito alla classica pelle di colore marrone.

Ecco, il design del divano Chester si adatta a qualsiasi colorazione di pelle. Ne vediamo qui sotto qualche esempio.

Casa in stile industriale
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-1
Pic by Pinterest

Un casa in cui sono presenti materiali ben riconoscibili come il legno grezzo, l’acciaio ed elementi di arredo con bulloni a vista, che richiamano le industrie delle grandi metropoli. La matericità della pelle del divano Chester, abbinato ai bottoni del capitonné, si sposano perfettamente con questo contesto.

Casa in stile new classic
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-2
Pic by Pinterest

Uno stile classico rivisitato in chiave moderna, con colori più attuali, ma pur sempre sofisticati. Un divano Chester tono su tono col contesto, si adatta alla perfezione.

Casa in stile classico tradizionale
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-3
Pic by Pinterest

Una casa tradizionale, classica e raffinata. Modanature, cornici e materiali pregiati rendono questo spazio ideale per accogliere un divano Chester.

Casa in stile farmhouse + scandinavo
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-4
Pic by Binti Home

Una casa luminosa caratterizzata da elementi naturali che mostrano la sua essenza, come legno grezzo, l’acciaio e alcuni dettagli vintage e industrial. Una poltroncina dallo stile scandinavo e dalle linee pulite, rende lo spazio più raffinato e meno rustico.

Casa in stile minimale + classico
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-5
Pic by Pinterest

Uno spazio candido, essenziale e rigoroso, ma addolcito da ritmici e dolci elementi ornamentali come in motivo capitonné del divano Chester e la trama geometrica di un grande tappeto.

Casa in stile scandinavo
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-6
Pic by Pinterest

Uno spazio che sa di casa, accogliente, vissuto e molto cozy. In un contesto dalle tonalità neutre, il divano Chester, in una pelle color cognac, se la cava divinamente, perché arricchisce, impreziosisce e aggiunge calore alla stanza.

Casa in stile mid century + contemporaneo
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-7
Pic by Pinterest

Una casa caratterizzata da arredi che si ispirano alla forme organiche, linee curve (ma senza fronzoli) e legni pregiati. Il tutto addolcito dalla rigidità di elementi dalle forme più contemporanee e monolitiche (come ad esempio una grande libreria essenziale). Il divano Chester in questo contesto si abbina perfettamente agli arredi vintage, creando un insieme coeso e armonico.

Casa in stile coastal
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-8
Pic by Pinterest

Uno spazio decisamente materico caratterizzato da elementi della natura, per un’atmosfera rilassata che evocano quasi l’energia del mare (le assi di legno sulle pareti ricordano le cabine delle spiagge). Materiali naturali come il legno, la corda, il rattan, coralli, conchiglie, tutti elementi che evocano la vita all’aperto e l’invito a rilassarsi su un comodo e confortevole divano come il Chesterfield.

Casa in stile americano moderno
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-9
Pic by Discovery Plus Design

Una casa ariosa, razionale e raffinata. Un divano Chester in pelle scura (o una coppia disposta in modo simmetrico) dona estrema eleganza ad uno spazio del genere.

Casa in stile industriale + contemporaneo
abbinare-il-divano-chesterfield-idea-10
Pic by Pinterest

Uno spazio industriale (legno grezzo, metallo e bulloni a vista) ma allo stesso tempo raffinato, grazie a elementi di arredo dalle dimensioni importanti e di pregio (vedi il quadro e le lampade a sospensione). Un divano Chester in pelle rossa, che richiama una delle tonalità presenti nella palette colori (decorazione del tappeto e fiori freschi), si integra perfettamente al contesto, valorizzandolo.

Se desideri conoscere lo stile di casa tua e i tratti distintivi che lo caratterizzano, sfoglia l'eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” che ti insegna a definire il tuo stile di arredo, a dargli un nome e fissare le fondamenta estetiche della tua casa.

Dove acquistare un divano Chesterfield di qualità

Un divano del genere è un divano longevo e resistente. Lodevoli caratteristiche dovute sicuramente dalla qualità dei materiali e dalla maestria nella tecnica realizzazione a regola d’arte.

artigiano-vama-divano-chesterfield
Pic by Vama Divani

Vama Divani, produce artigianalmente ogni pezzo con amore e passione, utilizzando pelli di prima scelta, proprio per permettere a chi si accomoda su un divano Chester, di percorrere come un viaggio nel tempo e provare le stesse sensazioni di confort, che provavano i lordi inglesi dell’800, quando si sedevano sul loro divano dell’epoca.

In questo video puoi dare un’occhiata alla qualità dei divani Chesterfield di Vama Divani e di ciò che intendo.

Spero che questo articolo ti abbia dato idee e ispirazioni interessanti per scegliere e abbinare in casa tua, un divano intramontabile e prestigioso come il Chesterfield.

Ciao e alla prossima!

L’articolo 10 idee su come abbinare il divano Chesterfield, in funzione dello stile di arredo di casa sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Il pavimento occupa (visivamente) la parte più importante dello spazio e ci si aspetta che sia pratico e durevole per tutta la permanenza nella casa. Per questo motivo si va un pò in ansia quando si deve scegliere il prodotto perfetto per rivestire i pavimenti di casa. In questo articolo desidero raccontarti gli aspetti da tenere in considerazione quando devi scegliere le piastrelle in gres e inoltre ti mostro il pavimento che ho scelto per casa mia.

INDICE DEI CONTENUTI
Il gres porcellanato: la scelta più diffusa
Lo stile del pavimento (e della casa)
Cose da sapere quando devi scegliere le piastrelle di casa

#1 Colore e texture
#2 Formato e posa
#3 Fuga
#4 Quante piastrelle acquistare?
#5 Il prezzo
#6 E il battiscopa?!
La scelta compiuta a casa mia

Esistono svariate tipologie di pavimenti. Tipologie che si differenziano per materiale (marmo, pietra, legno, cotto, resina, ecc…), formato (grandi lastre, misure standard, cementine, mosaici), colori (praticamente infiniti) e prezzi (dai più economici ai più costosi).

Spesso però la scelta ricade sulla soluzione più pratica e con un buon rapporto qualità-prezzo.

Qualità, perché un pavimento deve essere bello da vedere, pratico da pulire, durevole nel tempo e prezzo perché, se ti conosco bene, non hai intenzione di spendere una follia per arredare casa.

Il gres porcellanato: la scelta più diffusa

La tipologia di pavimento che rispecchia la caratteristica di una buon rapporto qualità-prezzo è il gres porcellanato: il materiale infatti più diffuso per rivestire i pavimenti di casa.

Questo è il pro, ma il contro qual è?

Il gres, detta in parole povere, è ceramica (argilla cotta) compatta, dura e impermeabile, di conseguenza non ha una superficie esterna esteticamente accattivante come può essere un bel marmo, che come caratteristica naturale ha, più o meno presenti, delle belle venature. 

Quindi il gres porcellanato per essere ancor più versatile e apprezzato, ha bisogno di imitare l’estetica di altri materiali, che naturalmente hanno caratteristiche prestazionali inferiori, specialmente per mostrarsi come valida alternativa ad essi.

È proprio per questo motivo che in commercio puoi trovare una vastissima scelta di pavimenti in gres. C’è una vera e assidua concorrenza tra le varie aziende ceramiche. Se ti è mai capitato di fare un giro al Cersaie, il salone internazionale della ceramica, ti sarai accorta che alcuni prodotti sono molto simili tra loro.

Tutto molto bello quando c’è tanto assortimento, perché si è certi di trovare ciò che piace. D’altra parte però, quando c’è troppa scelta, si rischia di essere un pò destabilizzati e non arrivare mai a un dunque…

Lo stile del pavimento (e della casa)

Scegliere le piastrelle sta diventando sempre più complesso, sia perché c’è tanta scelta sia perché spesso non si sa quale linea estetica si vuole dare alla propria casa.

La scelta del pavimento dipende dai gusti personali e dallo stile che si vuole assegnare alla propria casa.

Primo consiglio che voglio darti è quello di fare ricerca, fare chiarezza sul tuo gusto estetico e quale linea guida desideri seguire. L’eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” può esserti utile in questo.

Non sono qui a parlarti delle infinite strade estetiche che potresti intraprendere, ma desidero invece accompagnarti nelle valutazioni, necessarie da compiere, prima di scegliere il tuo pavimento in gres.

Cose da sapere quando devi scegliere le piastrelle di casa

Ecco le considerazioni che ho fatto prima di scegliere le piastrelle di casa mia. Considerazioni fondamentali se desideri essere più sicura delle tue scelte. Poi ovvio che bisognerebbe entrare nel dettaglio e considerare caso per caso, ma questa è un’infarinatura generale che sono sicura esserti utile quando devi scegliere le piastrelle da posare in casa.

scegliere-le-piastrelle-colore-gambini-group
Foto by Gambini Group

Ci sarebbe da parlare per ore di questo specifico argomento.

Come ti dicevo poco fa esistono in commercio tantissime aziende produttrici (abito a Modena vicino al distretto ceramico, quindi ne so qualcosa) e altrettante tipologie di estetica: effetti legno, effetti pietra, effetti marmo, effetti resina, effetti metallo, effetti cotto, effetti cementine… e potrei andare avanti all’infinito.

Le attuali e sempre più sofisticate tecnologie applicate sulla parte visibile della piastrella, consentono al gres di imitare abbastanza fedelmente qualsiasi superficie.

Il gres ha il grande potere di replicare materiali differenti (naturali e non), ma con le caratteristiche qualitative del gres porcellanato.

Fantastico vero?

Attenzione però perché non è sempre facile saper scegliere una piastrella “stampata” bene. 

Ecco 3 consigli pratici:

  1. Osservala bene da vicino e controlla che non ci siano difetti o che non si notino i pixel della stampa di bassa qualità.
  2. Osservala anche da lontano per avere una visione di insieme dell’intero pezzo.
  3. Osserva anche, generalmente da foto in showroom o su catalogo (digitale o cartaceo), un pavimento già posato, per notare e valutare lo stacco cromatico tra le zone chiare e le zone più scure (in gergo si dice: stonalizzazione) e tra una piastrella e l’altra. 

Lo do per scontato ma per sicurezza lo scrivo: non scegliere mai le piastrelle a scatola chiusa.

Sì certo, fai tutte le tue ricerche online (ho fatto così anche io), ma poi valle a vedere dal vivo dal tuo rivenditore di zona.

Individua online le piastrelle che ti piacciono (attingendo dai siti delle aziende produttrici) e vai a ricercare quale rivenditore di zona, vende quel brand specifico a cui sei interessata, in modo da poter andare in show room e toccarle con mano.

A dir la verità per il rivestimento della cucina ho rischiato, ho acquistato a scatola chiusa e mi è andata bene. Ehhh… mi piacevano talmente tanto che non ho saputo resistere! Trovi uno scatto della mia cucina all’interno di questo articolo.

Però tu non farlo eh… è troppo rischioso, soprattutto se parliamo di tutto il pavimento di casa.

scegliere-le-piastrelle-formato-gambini-group
Foto by Gambini Group

Il formato dipende dalla tipologia di ambiente che devi rivestire.

Se l’ambiente è grande allora puoi osare anche coi nuovi formati 120×120 (attenzione però perché la posa ti costerà qualcosina di più, quindi questo è un aspetto da tenere in considerazione).

Se invece l’ambiente non è tanto grande, allora rimarrei su un 60×60, a meno che non si tratti di effetto legno o effetto cementine o mosaico, dove qui seguirai i loro formati.

Ti suggerisco la posa dritta o ortogonale (la chiamano in diversi modi). Anche qui va molto a gusto, ma la posa sfalsata personalmente la vedo antica o più adatta ad un locale pubblico.

Quando un tempo le piastrelle avevano formati piccoli, la posa sfalsata regolare (a metà, a un terzo, a un quarto…), o irregolare, o con un modulo preciso, aveva un senso per creare giochi e disegni accattivanti.

Ora invece, posare sfalsato un 60×120, credo abbia poco senso in una casa.

scegliere-le-piastrelle-fuga-gambini-group
Foto by Gambini Group

Eh…argomento dolente!

Purtroppo, mettiamoci l’anima in pace, la fuga si vedrà sempre. Anche se desideriamo tanto un effetto di continuità, purtroppo annullare le fughe, è praticamente impossibile.

È inutile che ci vengano a raccontare del tono su tono, della fuga da 1 mm (che tanto poi i posatori non si prendono la responsabilità di fare la posa accostata… e con la crocetta di 1 mm non uscirà mai una fuga di 1 mm, per le imperfezioni del bordo della piastrella, anche se è rettificata), perché in ogni caso, che sia cementizia o che sia epossidica, la stuccatura è costituita da materiale poroso, che col tempo tende a scurirsi o a diventare disomogenea. L’epossidica magari ha una resa migliore, ma non è risolutiva, è solo più difficile da posare; di conseguenza ti costerà di più e non avrai comunque risolto il problema della variabilità nel tempo del colore dello stucco.

Quindi, consapevoli di questo fatto, adottiamo i giusti stratagemmi per “alleviare questo dolore”.

Quali stratagemmi?

Ad esempio:

  • Non scegliere piastrelle troppo chiare, così non sei costretta a fare la fuga troppo chiara.
  • Non scegliere piastrelle troppo omogenee e monocromatiche, altrimenti le imperfezioni della fuga si noteranno di più.
  • Se ne hai la possibilità (come ho fatto io nel bagno) scegli piastrelle molto scure, così la fuga, essendo già scura, non la vedrai scurirsi o perlomeno molto poco. In questo caso (sì, ho già capito che farò un articolo sul bagno!) ho utilizzato il silicone nero nella doccia e in tutti i sanitari (così ho anche risolto il problema estetico della muffa che col tempo si forma sul classico silicone trasparente che si dà sui sanitari del bagno).
scegliere-le-piastrelle-quantità-gambini-group
Foto by Gambini Group

Con la planimetria sottomano, misura la superficie calpestabile del pavimento e al totale aggiungi un 20%.

Questo si chiama “sfrido”, una quantità in eccedenza necessaria per compensare lo scarto dovuto dai tagli durante la posa in opera e da eventuali imprevisti, come rotture di piastrelle.

scegliere-le-piastrelle-prezzo-gambini-group
Foto by Gambini Group

Come forse saprai, i privati non possono acquistare i prodotti direttamente delle aziende produttrici di gres porcellanato, di conseguenza non esiste uno shop online sui loro siti web. Solitamente quindi, si va da un rivenditore di zona (intermediario) e si procede con l’acquisto, tramite questo “passaggio”.

“Sì lo sapevo già Romi, ma se volessi farmi un’idea di costo prima di andare dal rivenditore?”

Se desideri farti un’idea del costo, anche per capire a grandi linee se la tipologia di prodotto che ti interessa fa per te, devi sapere che esistono degli shop online di piastrelle (delle sorte di rivenditori online). Io li ho utilizzati tantissimo per fare tutti i miei ragionamenti sul prodotto, formato e prezzo, per poi arrivare dal rivenditore (fisico) più pronta e consapevole delle mie scelte.

scegliere-le-piastrelle-battiscopa-leroy-merlin
Foto by Leroy Merlin

La scelta più diffusa (e quella che mi sento di consigliarti, perché la più pratica in assolto) è quella del battiscopa in gres in coordinato con le piastrelle. Quando si acquistano le piastrelle, le aziende produttrici realizzano una serie di articoli coordinati, chiamati pezzi speciali, che vanno a completare la gamma, come ad esempio gradini, elementi a L (nel caso ad esempio di piscine esterne) e battiscopa. Il battiscopa generalmente misura 7 – 8 cm, per la lunghezza del modulo della piastrella (può essere: 30, 60, 80, 120 cm…)

Interessanti le alternative di battiscopa in mdf o legno verniciato tinta unita (il più diffuso è in bianco). Soluzione adatta per una casa moderna, ma appena un pochino meno pratica quando si tratta di pulirlo, perché lascerà notare di più lo sporco. Inoltre deve essere montato a regola d’arte, perché ogni minima imperfezione si noterà.

La scelta compiuta a casa mia

Quando ho arredato la mia casa nuova, volevo un prodotto che rispecchiasse lo stile della casa, minimale e scandinavo.

scegliere-le-piatrelle-effetto-cemento

Colore e texture

All’inizio eravamo indecisi se fare la zona notte in legno (vero) e la zona giorno con un gres effetto cemento o resina. Alla fine, un pò per il costo e un pò perchè abbiamo già il legno a soffitto, abbiamo optato per un “total gres” effetto cemento.

Volevamo che la grafica fosse un pò “mossa” ma non troppo effetto industriale, in modo da cammuffare l’eventuale sporco (cioè che se appena cade una goccia, non devo tirarla su subito, perchè altrimenti si vede come una boa rossa in mezzo al mare!).

Formato e posa

Non abbiamo mai avuto dubbi invece sul formato, anche se ci è costata un pò di più la posa, abbiamo optato per il 120×120 (naturalmente con posa ortogonale). Desideravamo un effetto minimal e di continuità (più il formato è grande e meno fughe ci sono).

Ti suggerisco, prima della posare, di fare uno schema della posa (facendoti aiutare dal posatore o da un architetto) per valutare esattamente dove “cadono” le fughe. Noi per esempio abbiamo dato priorità al corridoio, essendo stretto e lungo non volevamo comparisse la fuga longitudinale, ma solo quelle trasversali, così il corridoio ha dettato la partenza della posa e i tagli sono collocati nel perimetro della casa.

scegliere-le-piatrelle-fuga

Fuga

Il colore della fuga è stato scelto di un tono appena più scuro del colore della piastrella. Si nota un pò di più, ma tanto di noterà comunque e magari con meno irregolarità.

scegliere-le-piatrelle-battiscopa

Battiscopa

Per casa mia ho scelto un battiscopa il mdf nero. Essendoci diversi elementi neri abbiamo optato per questa soluzione. Clicca qui per scoprire la material board di casa mia. Un battiscopa nero come una linea che disegna il perimetro della casa: un effetto molto impattante, audace, ma allo stesso tempo armonico ed equilibrato.

Ecco qua. Alla fine è venuto un articolo bello bello corposo. Beh sì, in effetti ci sono parecchie cose da tenere in considerazione quando si deve scegliere il pavimento in piastrelle.

A dimenticavo! Le piastrelle che ho scelto per i pavimenti di tutta la casa sono di Keope serie Moov nelle colorazione grey e il rivenditore di zona a cui mi sono affidata è Miselli Ceramiche.

Piccola curiosità personale: alcune delle immagini che vedi nel link di Keope Moov le ho realizzate io (ambiente e styling) quando lavoravo nello studio fotografico… erano i primissimi render 3d che progettavo e gestivo come art director e set stylist.

Spero come sempre che questo articolo ti sia stato utile o che ti abbia dato ottimi spunti di riflessione. Ti ricordo che se desideri partire col piede giusto e fissare le fondamenta estetiche della tua casa, sappi che non è mai troppo tardi e puoi farlo iniziando ora, leggendo l’eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”.

quaderno-della-romi-02-colore-interni

Leggi l’eBook: “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”

Ciao e alla prossima! 

L’articolo Come scegliere le piastrelle del pavimento: cose da sapere prima dell’acquisto e quali ho scelto per casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Hai mai visto quelle bellissime immagini scattate dall’alto, con ritagli di materiali, fotografie, rametti e piccoli oggetti? Quelle sono delle material board. “Sì Romi, sono molto belle, ma a cosa mi servono?” In questo articolo ti spiego cos’è una material board, a cosa serve e perché può esserti di grande aiuto se hai la necessità di arredare casa in autonomia. 

INDICE DEI CONTENUTI
Cos’è e a cosa serva una material board
Moodboard e material board: 2 strumenti strettamente collegati
Come si crea una material board

L’immagine che vedi qui sopra in copertina, l’ho realizzata io. Devi sapere che adoro realizzare composizioni di oggetti, sia per la casa sia per still life, ovvero scatti emozionali che utilizzo per il blog e la mia pagina Instagram.

Pensi che per realizzare una material board come questa bisogna essere dei professionisti?

La mia risposta è ni.

Sì, bisogna conoscere certe nozioni relative allo styling, al set design e alla fotografia (conoscenze che ho appreso nella mia esperienza lavorativa durata ben 13 anni, all’interno di uno studio fotografico: qui puoi leggere la mia storia), ma la material board che serve a noi, cioè per arredare casa, non è necessaria che sia realizzata dal vero.

Infatti ad esempio possiamo realizzare una material board digitale.

Non sarà certamente la stessa cosa, ma adempirà egregiamente alla sua funzione. La material board digitale sarà necessaria per capire se la composizione dei materiali “funzionano” bene tra loro, se si combinano in modo armonico, per poter poi realizzare l’arredo composto dai materiali scelti… e perché no, anche per divertirci un pò.

Se la material board funziona, allora funzionerà anche l’intero arredo della casa.

Ma andiamo con ordine, così ti spiego tutto per bene.

Cos’è e a cosa serve una material board

Immagina una casa esteticamente armonica, dove ogni materiale, colore e pattern è al suo posto e dialogano tra loro in maniera perfetta, creando un insieme coeso e molto piacevole alla vista.

La material board è uno degli strumenti che ti permette di farlo.

Di fare cosa?

Di scegliere consapevolmente arredi che stanno bene tra loro e in linea con lo stile della tua casa.

material-board-romina-sita-home-stylist

Questa è una material board, una composizione di oggetti di piccole dimensioni. Prevalentemente si tratta di porzioni o ritagli di materiali, associati a piccoli oggetti che aiutano a donare calore ed emozione all’intera composizione.

In altre parole non è nient’altro che un collage di elementi che rappresentano i materiali prevalenti dell’idea di arredo che si ha in mente e che si desidera concretizzare.

Raccogliendo e raggruppando questi materiali si ha a colpo d’occhio una visione di insieme dell’estetica del progetto di arredo, ottenendo così un aiuto concreto nel comprendere e immaginare meglio il risultato finale.

Material board e moodboard: 2 strumenti strettamente collegati

Hai mai sentito invece parlare di moodboard?

(beh, se mi segui da un pò, sicuramente sì)

La moodboard è lo strumento che si realizza appena prima della material board.

La moodboard ha infatti la capacità di sintetizzare i tratti distintivi del tuo stile di arredo (linee, forme, materiali, finiture, colori e pattern) e serve da linea guida per aiutarti a concretizzare l’idea, lo stile e il mood che la tua casa dovrà esprimere una volta che avrai completato lo styling.

La material board non è nient’altro che uno sviluppo della moodboard, mirato alla tematica dei materiali.

Se ci pensi, nei materiali degli arredi e di tutti gli elementi che compongono l’interno di una casa, sono presenti intrinsecamente dei colori, dei pattern, delle finiture… tutte proprietà che vanno a caratterizzare ogni singolo elemento.

Sapere di che materiali devono essere i tuoi arredi, avere il controllo su di essi, cioè senza inserirne troppi o troppo pochi, ti semplificherà di gran lunga la vita ed eviterai di commettere errori e di conseguenza buttare via soldi.

Sì ma Romi, come si fa? Come posso creare la mia material board?

Come ti dicevo poco fa moodboard e material board vanno a braccetto, quindi prima di procedere ti suggerisco di realizzare la tua moodboard che esprime il tuo gusto estetico. 

Fatta questa, ti puoi concentrare sullo step successivo.

Come si crea una material board

Realizzare una material board digitale, piuttosto che una reale, è più che sufficiente per svolgere la tua funzione, ma se hai materiali disponibili in casa, ben venga la realizzazione di una material board reale e sensoriale.

Per realizzare una mterial board digitale abbiamo bisogno di immagini. Immagini che possiamo reperire facilmente su Google. Ognuna di esse deve essere focalizzata su un unico materiale, come se fosse stato fotografato da vicino, senza inquadrare cioè altri elementi.

Ora, osserva attentamente la tua moodboard e concentra il tuo sguardo solo sui materiali presenti nelle immagini selezionate. Tra questi identifica i materiali prevalenti.

Ad esempio potrebbero esserci:

  • Legni (2 o massimo 3)
  • Gres (2 o massimo 3)
  • Metalli (2 sono sufficienti)
  • Finiture di arredi (2 o massimo 3)
  • Tessuti
  • Fantasie
  • Tinte unite (ad esempio può rappresentare una parete colorata)
  • Altri materiali che ritieni significativi

Non è una regola fissa per tutti, questa vuole essere una linea guida. Una linea da seguire e personalizzare a tuo piacimento.

elenco-materiali

Mettiamo il caso che questa qui sotto sia la tua moodboard composta da immagini evocative che esprimono il tuo tratto distintivo.

In questo eBook ti spiego come definire con esattezza il tuo stile di arredo e i tratti distintivi di cui è composto.

moodboard-esempio

Una material board ricavata da essa potrebbe essere questa (vedi immagine sotto).

Esaminiamola insieme nel dettaglio:

  • Legni (medio e chiaro, entrambi con sottotono caldo)
  • Gres (effetto cemento e grafica geometrica)
  • Metalli (nero opaco e acciaio satinato)
  • Finiture di arredi (laccato bianco e grigio scuro)
  • Tessuto (fantasia geometrica)
  • Intonaco (color bianco e terracotta)
  • Pietra materica (nero)
material-board-esempio

Per comporre digitalmente queste immagini puoi usare Canva, un tool semplice e intuitivo, che utilizzo io stessa per realizzare i miei progetti.

Ora puoi scegliere tutti gli elementi che compongono la tua casa con semplicità: pavimenti, rivestimenti, mobili, maniglie, tessili, ecc… seguendo la linea guida dettata dalla material board.

casa-romina-sita-soggiorno
casa-romina-sita-cucina

Questa è una casa realizzata (la mia!) che segue la material board appena descritta. Non necessariamente devi replicare esattamente tutti i materiali presenti, puoi utilizzare questa board anche solo per prendere ispirazione e aggiungere nuovi materiali molto simili o comunque in linea con essi.

Ad esempio, se volessi aggiungere un’ulteriore parete intonacata colorata, quale tinta potrei scegliere? Vado a vedere la palette colori e i materiali esistenti e prendo la decisione.

casa-romina-sita-panzo

Queste che ti ho mostrato sono moodboard e material board generiche per tutta la casa, ma sentiti libera, anzi ti suggerisco, di realizzarne altrettante per ogni stanza della casa da arredare.

Più andrai in profondità, più scenderai nel dettaglio, più farai chiarezza delle tue idee.

In questo eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” ti spiego esattamente come definire il tuo stile, dargli un nome, i tratti distintivi da cui è composto e come realizzare digitalmente step by step la tua moodboard.

quaderno-1-stile-di-arredo

Se invece desideri fare l’operazione inversa, ovvero estrapolare la material board da una casa che hai visto e che ami alla follia, qui in questo post di Instagram ti spiego come farlo.

Ora hai tutte le nozioni che ti occorrono, non ti resta che metterti all’opera.

Alla prossima e buona trasformazione della tua casa.

Romina

L’articolo Material board: lo strumento per concretizzare l’estetica della tua casa e semplificare le tue scelte di arredo sembra essere il primo su Romina Sita.