17 Aprile 2024 / / Romina Sita

Ti piacerebbe fare una composizione di oggetti insieme a me? Non sono necessari chissà quali oggetti particolari e costosi. Molto spesso abbiamo già gli oggetti “giusti” in casa, si tratta solo di saperli comporre per valorizzarli al meglio e rendere la nostra casa piacevole da guardare (e da vivere). In questo articolo ti spiego passo a passo, come realizzare lo styling di una composizione facile facile e con semplici oggetti che hai in casa. Sei pronta per metterti subito all’opera? Allora iniziamo, no?

Perché dovresti realizzare una composizione di oggetti (armonica)?

Hai presente quel mobile lì vicino all’ingresso pieno di oggetti, oppure quella mensola che hai tanto desiderato, perché ti sembrava che rendesse più accogliente la casa, ma che però ora che la guardi non è proprio come te l’eri immaginata?

Non ti demoralizzare, comprendo la tua frustrazione, ma c’è una soluzione. Quale? Smettere di piangersi addosso, e iniziare subito a rimediare.

Molto spesso le intenzioni sono buone, si parte con la buona volontà, col piede giusto e poi non si sa perché, ma qualcosa non va secondo i piani. Le superfici di casa cominciano a sovraccaricarsi, oppure quella composizione di oggetti così bella che hai visto sul web, fai fatica a ricrearla.

Gli oggetti decorativi giocano un ruolo fondamentale nella casa (lo spiego attentamente anche qui nel mio corso per diventare la stylist di casa tua), anche se sono apparentemente piccoli e ingenui, quando sono insieme fanno massa. Questa massa può essere bella e quindi valorizzare tutto il contesto o brutta e quindi sminuire e sovrastare anche quello che può essere un bell’arredamento.

Questo è il potere degli elementi decorativi.

Oggi ti voglio spiegare, attraverso un esercizio di styling, come puoi realizzare una composizione di oggetti armonica, piacevole da guardare e che quindi valorizza il tuo contesto di casa.

Esercizio pratico di styling

Ipotizziamo che tu abbia un bel mobile su cui realizzare una piacevole e accogliente decorazione. 

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Tutte quante, bene o male, abbiamo in casa un paio di vasi, un paio di libri con una bella copertina e un oggetto decorativo piccolo, come può essere una candela, una statuina o una scatolina carina.

oggetti

Basta, non ti serve altro.

Non servono chissà quali oggetti costosi per realizzare una bella composizione. Questi che andrai ad utilizzare sono oggetti che hai già in casa, che quindi ti piacciono, che quindi ti rappresentano e che quindi caratterizzano tue la personalità.

Hai necessità di identificare la tua personalità? Clicca qui per scoprire insieme a me, una volta per tutte, il tuo stile di arredo.

Ora ti chiedo, tu come posizioneresti questi oggetti sul mobile?

Così?

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Mmh no… così non funziona perché non c’è dinamismo delle altezze.

La linea tratteggiata rappresenta un movimento piatto e costante delle altezze. Per dinamismo si intende più “su e giù” e quindi non solo una grande diagonale, ma tante diagonali che vanno appunto su e giù.

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Ok così va meglio, c’è il dinamismo nelle altezze, ma compare però un altro errore.

Quale secondo te?

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Qui gli oggetti non fanno gruppo, sono singoli e separati, non interagiscono tra loro e gli occhi non sanno bene dove guardare. Quindi anche così la composizione non funziona.

Ok, togliamo tutto e ricominciamo la composizione da capo.

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Prima di dirti come correggere la composizione, ti svelo una tip che (forse) ti svolterà la vita (si beh, forse sono un pò esagerata), però ascoltala bene.

TIP: Non è necessario riempire tutto lo spazio del mobile con gli oggetti.

Sì, si può anche arredare l’intera superficie del mobile, ma l’intera composizione deve risultare armonica. Ti suggerisco di partire dalle cose semplici e pochi oggetti… ad aggiungere si fa sempre in tempo.

Dato che ne utilizziamo pochi, creiamo una composizione laterale.

Quando si realizza una composizione si inizia dall’oggetto più grande o più alto, nel nostro caso iniziamo dal più alto e lo posizioniamo lateralmente rispetto al mobile.

Poi accostiamo di fianco il vaso più basso.

I 2 vasi non devono essere vicini, ma non appiccicati, cioè, guardandoli frontalmente, devono apparire leggermente sovrapposti.

Successivamente appoggiamo la coppia di libri ordinati uno sull’altro (assicurati che quello piccolo sia sopra) e poi rimane la candela.

La candela puoi metterla vicino ai vasi (sempre leggermente sovrapposta) oppure sopra i libri.

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Ecco fatto, tutto qua.

Vedi come risulta tutto più armonico?

Te lo dicono i tuoi occhi…

Chiudili un istante e riaprili guardando l’immagine. Vedi come sanno subito dove devono guardare, cioè verso la composizione?

Fai la stessa cosa con l’immagine iniziale e vedrai la differenza!

E ora?

Volendo ora possiamo arricchire ulteriormente la composizione con altri oggetti.

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Se hai dei rami essiccati, puoi inserirli in uno dei 2 vasi.

Quale dei 2? Se c’è molta differenza di altezza tra il vaso alto e quello basso, ti suggerisco di metterli in quello basso (altrimenti si creerebbe troppo sbilanciamento di altezza tra i 2 vasi).

Se invece la differenza è poca e desideri slanciare verso l’alto la composizione, allora li puoi mettere tranquillamente nel vaso più alto.

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Hai anche un poster con cornice? Puoi aggiungerlo dietro la composizione, senza che essa lo copra troppo.

In questo caso però allontanerei dai vasi, i libri con la candela e creerei un altro gruppo di oggetti.

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E se hai un bell’oggetto da esibire, come una macchina fotografica vintage?

Mettila bella in vista e sostituiscila alla candela, che andrà vicino ai vasi per fare gruppo con loro, e il tuo bell’oggetto vintage assumerà importanza perché sarà elevato dai 2 libri.

E ora?

Ora non ti resta che metterti all’opera!

Ora non hai più scuse! Sai esattamente come creare una composizione armonica con gli oggetti che hai già in casa.

Sono curiosissima di vedere il risultato, quindi se ti va, puoi condividermi le foto del prima e dopo del tuo mobile (in DM su Instagram o inviando una email a: info@rominasita.it)

Sarò entusiasta di vedere la trasformazione.

Ecco un recap di tutto ciò che ti ho appena spiegato.

L’articolo Esercizio pratico di styling: creiamo insieme una composizione facile, con oggetti che hai già in casa sembra essere il primo su Romina Sita.

20 Marzo 2024 / / Romina Sita

Ci sono arredi che non passano mai di moda, che nonostante la sua linea ben riconoscibile e il suo design caratteristico, hanno la capacità di adattarsi al contesto che lo ospitano e anzi, hanno il potere di aggiungere pregio e valore all’ambiente. In questo articolo ti parlo di un divano, un divano ben specifico che sicuramente conoscerai, sto parlando del Chesterfield. In particolare ti illustro, attraverso 10 idee differenti, la sua versatilità e come lo puoi abbinare, se il divano Chesterfield ti piace, al tuo stile di casa.

INDICE DEI CONTENUTI
Divano Chesterfield: un’icona dell’arredamento
Come abbinare il divano Chesterfield in casa propria
#1 IDEA – Casa in stile industriale
#2 IDEA – Casa in stile new classic
#3 IDEA – Casa in stile classico tradizionale
#4 IDEA – Casa in stile farmhouse + scandinavo
#5 IDEA – Casa in stile minimale + classico
#6 IDEA – Casa in stile scandinavo
#7 IDEA – Casa in stile mid century + contemporaneo
#8 IDEA – Casa in stile coastal
#9 IDEA – Casa in stile americano moderno
#10 IDEA – Casa in stile industriale + contemporaneo
Dove acquistare un divano Chesterfield di qualità

Articolo in collaborazione con Vama Divani

Divano Chesterfield: un’icona dell’arredamento

Non sto a raccontarti la storia di questo prestigioso divano, della quale puoi trovare diverse risorse online. Ti basti sapere che il Chesterfield (soprannominato anche Chester) nasce come seduta di servizio, ma che la sua lavorazione e la qualità dei materiali, la ha reso pregiato, meritandosi così un posto nella fama delle icone intramontabili del design di arredo.

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Pic by Vama Divani

La caratteristica che rende il Chester unico e di pregio è il rivestimento in pelle realizzato con tecnica capitonné: bottoni posizionati equidistanti l’uno dall’altro, fino a formare una rete di rombi, che tengono salda l’imbottitura e il rivestimento in pelle, evitando così sconvenienti spostamenti e cedimenti dell’imbottitura.

La tecnica capitonné permette inoltre di distribuire il peso della persona in modo uniforme, rendendo il divano Chester una seduta comoda e di grande qualità.

Come abbinare il divano Chesterfield in casa propria

Ora che abbiamo conosciuto le caratteristiche principali, dobbiamo capire come poterlo inserire in casa nostra. Non è certamente semplice inserire un divano dell’800 in una casa del 2024, ma non sottovalutare le potenzialità del Chester, perché anche se si tratta di un divano dalle caratteristiche estetiche importanti, lui sa adattarsi egregiamente a diversi contesti.

Sto per mostrarti infatti 10 idee di abbinamenti in case dallo stile differente, così ti renderai conto tu stessa delle potenzialità di questa icona del design e di quanto un singolo elemento di arredo può dare carattere e valorizzare uno spazio di casa.

Faccio una piccola premessa.

Nell’ideale comune, quando si parla di rivestimento in pelle, si pensa subito alla classica pelle di colore marrone.

Ecco, il design del divano Chester si adatta a qualsiasi colorazione di pelle. Ne vediamo qui sotto qualche esempio.

Casa in stile industriale
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Pic by Pinterest

Un casa in cui sono presenti materiali ben riconoscibili come il legno grezzo, l’acciaio ed elementi di arredo con bulloni a vista, che richiamano le industrie delle grandi metropoli. La matericità della pelle del divano Chester, abbinato ai bottoni del capitonné, si sposano perfettamente con questo contesto.

Casa in stile new classic
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Pic by Pinterest

Uno stile classico rivisitato in chiave moderna, con colori più attuali, ma pur sempre sofisticati. Un divano Chester tono su tono col contesto, si adatta alla perfezione.

Casa in stile classico tradizionale
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Pic by Pinterest

Una casa tradizionale, classica e raffinata. Modanature, cornici e materiali pregiati rendono questo spazio ideale per accogliere un divano Chester.

Casa in stile farmhouse + scandinavo
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Pic by Binti Home

Una casa luminosa caratterizzata da elementi naturali che mostrano la sua essenza, come legno grezzo, l’acciaio e alcuni dettagli vintage e industrial. Una poltroncina dallo stile scandinavo e dalle linee pulite, rende lo spazio più raffinato e meno rustico.

Casa in stile minimale + classico
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Pic by Pinterest

Uno spazio candido, essenziale e rigoroso, ma addolcito da ritmici e dolci elementi ornamentali come in motivo capitonné del divano Chester e la trama geometrica di un grande tappeto.

Casa in stile scandinavo
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Pic by Pinterest

Uno spazio che sa di casa, accogliente, vissuto e molto cozy. In un contesto dalle tonalità neutre, il divano Chester, in una pelle color cognac, se la cava divinamente, perché arricchisce, impreziosisce e aggiunge calore alla stanza.

Casa in stile mid century + contemporaneo
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Pic by Pinterest

Una casa caratterizzata da arredi che si ispirano alla forme organiche, linee curve (ma senza fronzoli) e legni pregiati. Il tutto addolcito dalla rigidità di elementi dalle forme più contemporanee e monolitiche (come ad esempio una grande libreria essenziale). Il divano Chester in questo contesto si abbina perfettamente agli arredi vintage, creando un insieme coeso e armonico.

Casa in stile coastal
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Pic by Pinterest

Uno spazio decisamente materico caratterizzato da elementi della natura, per un’atmosfera rilassata che evocano quasi l’energia del mare (le assi di legno sulle pareti ricordano le cabine delle spiagge). Materiali naturali come il legno, la corda, il rattan, coralli, conchiglie, tutti elementi che evocano la vita all’aperto e l’invito a rilassarsi su un comodo e confortevole divano come il Chesterfield.

Casa in stile americano moderno
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Pic by Discovery Plus Design

Una casa ariosa, razionale e raffinata. Un divano Chester in pelle scura (o una coppia disposta in modo simmetrico) dona estrema eleganza ad uno spazio del genere.

Casa in stile industriale + contemporaneo
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Pic by Pinterest

Uno spazio industriale (legno grezzo, metallo e bulloni a vista) ma allo stesso tempo raffinato, grazie a elementi di arredo dalle dimensioni importanti e di pregio (vedi il quadro e le lampade a sospensione). Un divano Chester in pelle rossa, che richiama una delle tonalità presenti nella palette colori (decorazione del tappeto e fiori freschi), si integra perfettamente al contesto, valorizzandolo.

Se desideri conoscere lo stile di casa tua e i tratti distintivi che lo caratterizzano, sfoglia l'eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” che ti insegna a definire il tuo stile di arredo, a dargli un nome e fissare le fondamenta estetiche della tua casa.

Dove acquistare un divano Chesterfield di qualità

Un divano del genere è un divano longevo e resistente. Lodevoli caratteristiche dovute sicuramente dalla qualità dei materiali e dalla maestria nella tecnica realizzazione a regola d’arte.

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Pic by Vama Divani

Vama Divani, produce artigianalmente ogni pezzo con amore e passione, utilizzando pelli di prima scelta, proprio per permettere a chi si accomoda su un divano Chester, di percorrere come un viaggio nel tempo e provare le stesse sensazioni di confort, che provavano i lordi inglesi dell’800, quando si sedevano sul loro divano dell’epoca.

In questo video puoi dare un’occhiata alla qualità dei divani Chesterfield di Vama Divani e di ciò che intendo.

Spero che questo articolo ti abbia dato idee e ispirazioni interessanti per scegliere e abbinare in casa tua, un divano intramontabile e prestigioso come il Chesterfield.

Ciao e alla prossima!

L’articolo 10 idee su come abbinare il divano Chesterfield, in funzione dello stile di arredo di casa sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Il pavimento occupa (visivamente) la parte più importante dello spazio e ci si aspetta che sia pratico e durevole per tutta la permanenza nella casa. Per questo motivo si va un pò in ansia quando si deve scegliere il prodotto perfetto per rivestire i pavimenti di casa. In questo articolo desidero raccontarti gli aspetti da tenere in considerazione quando devi scegliere le piastrelle in gres e inoltre ti mostro il pavimento che ho scelto per casa mia.

INDICE DEI CONTENUTI
Il gres porcellanato: la scelta più diffusa
Lo stile del pavimento (e della casa)
Cose da sapere quando devi scegliere le piastrelle di casa

#1 Colore e texture
#2 Formato e posa
#3 Fuga
#4 Quante piastrelle acquistare?
#5 Il prezzo
#6 E il battiscopa?!
La scelta compiuta a casa mia

Esistono svariate tipologie di pavimenti. Tipologie che si differenziano per materiale (marmo, pietra, legno, cotto, resina, ecc…), formato (grandi lastre, misure standard, cementine, mosaici), colori (praticamente infiniti) e prezzi (dai più economici ai più costosi).

Spesso però la scelta ricade sulla soluzione più pratica e con un buon rapporto qualità-prezzo.

Qualità, perché un pavimento deve essere bello da vedere, pratico da pulire, durevole nel tempo e prezzo perché, se ti conosco bene, non hai intenzione di spendere una follia per arredare casa.

Il gres porcellanato: la scelta più diffusa

La tipologia di pavimento che rispecchia la caratteristica di una buon rapporto qualità-prezzo è il gres porcellanato: il materiale infatti più diffuso per rivestire i pavimenti di casa.

Questo è il pro, ma il contro qual è?

Il gres, detta in parole povere, è ceramica (argilla cotta) compatta, dura e impermeabile, di conseguenza non ha una superficie esterna esteticamente accattivante come può essere un bel marmo, che come caratteristica naturale ha, più o meno presenti, delle belle venature. 

Quindi il gres porcellanato per essere ancor più versatile e apprezzato, ha bisogno di imitare l’estetica di altri materiali, che naturalmente hanno caratteristiche prestazionali inferiori, specialmente per mostrarsi come valida alternativa ad essi.

È proprio per questo motivo che in commercio puoi trovare una vastissima scelta di pavimenti in gres. C’è una vera e assidua concorrenza tra le varie aziende ceramiche. Se ti è mai capitato di fare un giro al Cersaie, il salone internazionale della ceramica, ti sarai accorta che alcuni prodotti sono molto simili tra loro.

Tutto molto bello quando c’è tanto assortimento, perché si è certi di trovare ciò che piace. D’altra parte però, quando c’è troppa scelta, si rischia di essere un pò destabilizzati e non arrivare mai a un dunque…

Lo stile del pavimento (e della casa)

Scegliere le piastrelle sta diventando sempre più complesso, sia perché c’è tanta scelta sia perché spesso non si sa quale linea estetica si vuole dare alla propria casa.

La scelta del pavimento dipende dai gusti personali e dallo stile che si vuole assegnare alla propria casa.

Primo consiglio che voglio darti è quello di fare ricerca, fare chiarezza sul tuo gusto estetico e quale linea guida desideri seguire. L’eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” può esserti utile in questo.

Non sono qui a parlarti delle infinite strade estetiche che potresti intraprendere, ma desidero invece accompagnarti nelle valutazioni, necessarie da compiere, prima di scegliere il tuo pavimento in gres.

Cose da sapere quando devi scegliere le piastrelle di casa

Ecco le considerazioni che ho fatto prima di scegliere le piastrelle di casa mia. Considerazioni fondamentali se desideri essere più sicura delle tue scelte. Poi ovvio che bisognerebbe entrare nel dettaglio e considerare caso per caso, ma questa è un’infarinatura generale che sono sicura esserti utile quando devi scegliere le piastrelle da posare in casa.

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Foto by Gambini Group

Ci sarebbe da parlare per ore di questo specifico argomento.

Come ti dicevo poco fa esistono in commercio tantissime aziende produttrici (abito a Modena vicino al distretto ceramico, quindi ne so qualcosa) e altrettante tipologie di estetica: effetti legno, effetti pietra, effetti marmo, effetti resina, effetti metallo, effetti cotto, effetti cementine… e potrei andare avanti all’infinito.

Le attuali e sempre più sofisticate tecnologie applicate sulla parte visibile della piastrella, consentono al gres di imitare abbastanza fedelmente qualsiasi superficie.

Il gres ha il grande potere di replicare materiali differenti (naturali e non), ma con le caratteristiche qualitative del gres porcellanato.

Fantastico vero?

Attenzione però perché non è sempre facile saper scegliere una piastrella “stampata” bene. 

Ecco 3 consigli pratici:

  1. Osservala bene da vicino e controlla che non ci siano difetti o che non si notino i pixel della stampa di bassa qualità.
  2. Osservala anche da lontano per avere una visione di insieme dell’intero pezzo.
  3. Osserva anche, generalmente da foto in showroom o su catalogo (digitale o cartaceo), un pavimento già posato, per notare e valutare lo stacco cromatico tra le zone chiare e le zone più scure (in gergo si dice: stonalizzazione) e tra una piastrella e l’altra. 

Lo do per scontato ma per sicurezza lo scrivo: non scegliere mai le piastrelle a scatola chiusa.

Sì certo, fai tutte le tue ricerche online (ho fatto così anche io), ma poi valle a vedere dal vivo dal tuo rivenditore di zona.

Individua online le piastrelle che ti piacciono (attingendo dai siti delle aziende produttrici) e vai a ricercare quale rivenditore di zona, vende quel brand specifico a cui sei interessata, in modo da poter andare in show room e toccarle con mano.

A dir la verità per il rivestimento della cucina ho rischiato, ho acquistato a scatola chiusa e mi è andata bene. Ehhh… mi piacevano talmente tanto che non ho saputo resistere! Trovi uno scatto della mia cucina all’interno di questo articolo.

Però tu non farlo eh… è troppo rischioso, soprattutto se parliamo di tutto il pavimento di casa.

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Foto by Gambini Group

Il formato dipende dalla tipologia di ambiente che devi rivestire.

Se l’ambiente è grande allora puoi osare anche coi nuovi formati 120×120 (attenzione però perché la posa ti costerà qualcosina di più, quindi questo è un aspetto da tenere in considerazione).

Se invece l’ambiente non è tanto grande, allora rimarrei su un 60×60, a meno che non si tratti di effetto legno o effetto cementine o mosaico, dove qui seguirai i loro formati.

Ti suggerisco la posa dritta o ortogonale (la chiamano in diversi modi). Anche qui va molto a gusto, ma la posa sfalsata personalmente la vedo antica o più adatta ad un locale pubblico.

Quando un tempo le piastrelle avevano formati piccoli, la posa sfalsata regolare (a metà, a un terzo, a un quarto…), o irregolare, o con un modulo preciso, aveva un senso per creare giochi e disegni accattivanti.

Ora invece, posare sfalsato un 60×120, credo abbia poco senso in una casa.

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Foto by Gambini Group

Eh…argomento dolente!

Purtroppo, mettiamoci l’anima in pace, la fuga si vedrà sempre. Anche se desideriamo tanto un effetto di continuità, purtroppo annullare le fughe, è praticamente impossibile.

È inutile che ci vengano a raccontare del tono su tono, della fuga da 1 mm (che tanto poi i posatori non si prendono la responsabilità di fare la posa accostata… e con la crocetta di 1 mm non uscirà mai una fuga di 1 mm, per le imperfezioni del bordo della piastrella, anche se è rettificata), perché in ogni caso, che sia cementizia o che sia epossidica, la stuccatura è costituita da materiale poroso, che col tempo tende a scurirsi o a diventare disomogenea. L’epossidica magari ha una resa migliore, ma non è risolutiva, è solo più difficile da posare; di conseguenza ti costerà di più e non avrai comunque risolto il problema della variabilità nel tempo del colore dello stucco.

Quindi, consapevoli di questo fatto, adottiamo i giusti stratagemmi per “alleviare questo dolore”.

Quali stratagemmi?

Ad esempio:

  • Non scegliere piastrelle troppo chiare, così non sei costretta a fare la fuga troppo chiara.
  • Non scegliere piastrelle troppo omogenee e monocromatiche, altrimenti le imperfezioni della fuga si noteranno di più.
  • Se ne hai la possibilità (come ho fatto io nel bagno) scegli piastrelle molto scure, così la fuga, essendo già scura, non la vedrai scurirsi o perlomeno molto poco. In questo caso (sì, ho già capito che farò un articolo sul bagno!) ho utilizzato il silicone nero nella doccia e in tutti i sanitari (così ho anche risolto il problema estetico della muffa che col tempo si forma sul classico silicone trasparente che si dà sui sanitari del bagno).
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Foto by Gambini Group

Con la planimetria sottomano, misura la superficie calpestabile del pavimento e al totale aggiungi un 20%.

Questo si chiama “sfrido”, una quantità in eccedenza necessaria per compensare lo scarto dovuto dai tagli durante la posa in opera e da eventuali imprevisti, come rotture di piastrelle.

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Foto by Gambini Group

Come forse saprai, i privati non possono acquistare i prodotti direttamente delle aziende produttrici di gres porcellanato, di conseguenza non esiste uno shop online sui loro siti web. Solitamente quindi, si va da un rivenditore di zona (intermediario) e si procede con l’acquisto, tramite questo “passaggio”.

“Sì lo sapevo già Romi, ma se volessi farmi un’idea di costo prima di andare dal rivenditore?”

Se desideri farti un’idea del costo, anche per capire a grandi linee se la tipologia di prodotto che ti interessa fa per te, devi sapere che esistono degli shop online di piastrelle (delle sorte di rivenditori online). Io li ho utilizzati tantissimo per fare tutti i miei ragionamenti sul prodotto, formato e prezzo, per poi arrivare dal rivenditore (fisico) più pronta e consapevole delle mie scelte.

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Foto by Leroy Merlin

La scelta più diffusa (e quella che mi sento di consigliarti, perché la più pratica in assolto) è quella del battiscopa in gres in coordinato con le piastrelle. Quando si acquistano le piastrelle, le aziende produttrici realizzano una serie di articoli coordinati, chiamati pezzi speciali, che vanno a completare la gamma, come ad esempio gradini, elementi a L (nel caso ad esempio di piscine esterne) e battiscopa. Il battiscopa generalmente misura 7 – 8 cm, per la lunghezza del modulo della piastrella (può essere: 30, 60, 80, 120 cm…)

Interessanti le alternative di battiscopa in mdf o legno verniciato tinta unita (il più diffuso è in bianco). Soluzione adatta per una casa moderna, ma appena un pochino meno pratica quando si tratta di pulirlo, perché lascerà notare di più lo sporco. Inoltre deve essere montato a regola d’arte, perché ogni minima imperfezione si noterà.

La scelta compiuta a casa mia

Quando ho arredato la mia casa nuova, volevo un prodotto che rispecchiasse lo stile della casa, minimale e scandinavo.

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Colore e texture

All’inizio eravamo indecisi se fare la zona notte in legno (vero) e la zona giorno con un gres effetto cemento o resina. Alla fine, un pò per il costo e un pò perchè abbiamo già il legno a soffitto, abbiamo optato per un “total gres” effetto cemento.

Volevamo che la grafica fosse un pò “mossa” ma non troppo effetto industriale, in modo da cammuffare l’eventuale sporco (cioè che se appena cade una goccia, non devo tirarla su subito, perchè altrimenti si vede come una boa rossa in mezzo al mare!).

Formato e posa

Non abbiamo mai avuto dubbi invece sul formato, anche se ci è costata un pò di più la posa, abbiamo optato per il 120×120 (naturalmente con posa ortogonale). Desideravamo un effetto minimal e di continuità (più il formato è grande e meno fughe ci sono).

Ti suggerisco, prima della posare, di fare uno schema della posa (facendoti aiutare dal posatore o da un architetto) per valutare esattamente dove “cadono” le fughe. Noi per esempio abbiamo dato priorità al corridoio, essendo stretto e lungo non volevamo comparisse la fuga longitudinale, ma solo quelle trasversali, così il corridoio ha dettato la partenza della posa e i tagli sono collocati nel perimetro della casa.

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Fuga

Il colore della fuga è stato scelto di un tono appena più scuro del colore della piastrella. Si nota un pò di più, ma tanto di noterà comunque e magari con meno irregolarità.

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Battiscopa

Per casa mia ho scelto un battiscopa il mdf nero. Essendoci diversi elementi neri abbiamo optato per questa soluzione. Clicca qui per scoprire la material board di casa mia. Un battiscopa nero come una linea che disegna il perimetro della casa: un effetto molto impattante, audace, ma allo stesso tempo armonico ed equilibrato.

Ecco qua. Alla fine è venuto un articolo bello bello corposo. Beh sì, in effetti ci sono parecchie cose da tenere in considerazione quando si deve scegliere il pavimento in piastrelle.

A dimenticavo! Le piastrelle che ho scelto per i pavimenti di tutta la casa sono di Keope serie Moov nelle colorazione grey e il rivenditore di zona a cui mi sono affidata è Miselli Ceramiche.

Piccola curiosità personale: alcune delle immagini che vedi nel link di Keope Moov le ho realizzate io (ambiente e styling) quando lavoravo nello studio fotografico… erano i primissimi render 3d che progettavo e gestivo come art director e set stylist.

Spero come sempre che questo articolo ti sia stato utile o che ti abbia dato ottimi spunti di riflessione. Ti ricordo che se desideri partire col piede giusto e fissare le fondamenta estetiche della tua casa, sappi che non è mai troppo tardi e puoi farlo iniziando ora, leggendo l’eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”.

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Leggi l’eBook: “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”

Ciao e alla prossima! 

L’articolo Come scegliere le piastrelle del pavimento: cose da sapere prima dell’acquisto e quali ho scelto per casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Hai mai visto quelle bellissime immagini scattate dall’alto, con ritagli di materiali, fotografie, rametti e piccoli oggetti? Quelle sono delle material board. “Sì Romi, sono molto belle, ma a cosa mi servono?” In questo articolo ti spiego cos’è una material board, a cosa serve e perché può esserti di grande aiuto se hai la necessità di arredare casa in autonomia. 

INDICE DEI CONTENUTI
Cos’è e a cosa serva una material board
Moodboard e material board: 2 strumenti strettamente collegati
Come si crea una material board

L’immagine che vedi qui sopra in copertina, l’ho realizzata io. Devi sapere che adoro realizzare composizioni di oggetti, sia per la casa sia per still life, ovvero scatti emozionali che utilizzo per il blog e la mia pagina Instagram.

Pensi che per realizzare una material board come questa bisogna essere dei professionisti?

La mia risposta è ni.

Sì, bisogna conoscere certe nozioni relative allo styling, al set design e alla fotografia (conoscenze che ho appreso nella mia esperienza lavorativa durata ben 13 anni, all’interno di uno studio fotografico: qui puoi leggere la mia storia), ma la material board che serve a noi, cioè per arredare casa, non è necessaria che sia realizzata dal vero.

Infatti ad esempio possiamo realizzare una material board digitale.

Non sarà certamente la stessa cosa, ma adempirà egregiamente alla sua funzione. La material board digitale sarà necessaria per capire se la composizione dei materiali “funzionano” bene tra loro, se si combinano in modo armonico, per poter poi realizzare l’arredo composto dai materiali scelti… e perché no, anche per divertirci un pò.

Se la material board funziona, allora funzionerà anche l’intero arredo della casa.

Ma andiamo con ordine, così ti spiego tutto per bene.

Cos’è e a cosa serve una material board

Immagina una casa esteticamente armonica, dove ogni materiale, colore e pattern è al suo posto e dialogano tra loro in maniera perfetta, creando un insieme coeso e molto piacevole alla vista.

La material board è uno degli strumenti che ti permette di farlo.

Di fare cosa?

Di scegliere consapevolmente arredi che stanno bene tra loro e in linea con lo stile della tua casa.

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Questa è una material board, una composizione di oggetti di piccole dimensioni. Prevalentemente si tratta di porzioni o ritagli di materiali, associati a piccoli oggetti che aiutano a donare calore ed emozione all’intera composizione.

In altre parole non è nient’altro che un collage di elementi che rappresentano i materiali prevalenti dell’idea di arredo che si ha in mente e che si desidera concretizzare.

Raccogliendo e raggruppando questi materiali si ha a colpo d’occhio una visione di insieme dell’estetica del progetto di arredo, ottenendo così un aiuto concreto nel comprendere e immaginare meglio il risultato finale.

Material board e moodboard: 2 strumenti strettamente collegati

Hai mai sentito invece parlare di moodboard?

(beh, se mi segui da un pò, sicuramente sì)

La moodboard è lo strumento che si realizza appena prima della material board.

La moodboard ha infatti la capacità di sintetizzare i tratti distintivi del tuo stile di arredo (linee, forme, materiali, finiture, colori e pattern) e serve da linea guida per aiutarti a concretizzare l’idea, lo stile e il mood che la tua casa dovrà esprimere una volta che avrai completato lo styling.

La material board non è nient’altro che uno sviluppo della moodboard, mirato alla tematica dei materiali.

Se ci pensi, nei materiali degli arredi e di tutti gli elementi che compongono l’interno di una casa, sono presenti intrinsecamente dei colori, dei pattern, delle finiture… tutte proprietà che vanno a caratterizzare ogni singolo elemento.

Sapere di che materiali devono essere i tuoi arredi, avere il controllo su di essi, cioè senza inserirne troppi o troppo pochi, ti semplificherà di gran lunga la vita ed eviterai di commettere errori e di conseguenza buttare via soldi.

Sì ma Romi, come si fa? Come posso creare la mia material board?

Come ti dicevo poco fa moodboard e material board vanno a braccetto, quindi prima di procedere ti suggerisco di realizzare la tua moodboard che esprime il tuo gusto estetico. 

Fatta questa, ti puoi concentrare sullo step successivo.

Come si crea una material board

Realizzare una material board digitale, piuttosto che una reale, è più che sufficiente per svolgere la tua funzione, ma se hai materiali disponibili in casa, ben venga la realizzazione di una material board reale e sensoriale.

Per realizzare una mterial board digitale abbiamo bisogno di immagini. Immagini che possiamo reperire facilmente su Google. Ognuna di esse deve essere focalizzata su un unico materiale, come se fosse stato fotografato da vicino, senza inquadrare cioè altri elementi.

Ora, osserva attentamente la tua moodboard e concentra il tuo sguardo solo sui materiali presenti nelle immagini selezionate. Tra questi identifica i materiali prevalenti.

Ad esempio potrebbero esserci:

  • Legni (2 o massimo 3)
  • Gres (2 o massimo 3)
  • Metalli (2 sono sufficienti)
  • Finiture di arredi (2 o massimo 3)
  • Tessuti
  • Fantasie
  • Tinte unite (ad esempio può rappresentare una parete colorata)
  • Altri materiali che ritieni significativi

Non è una regola fissa per tutti, questa vuole essere una linea guida. Una linea da seguire e personalizzare a tuo piacimento.

elenco-materiali

Mettiamo il caso che questa qui sotto sia la tua moodboard composta da immagini evocative che esprimono il tuo tratto distintivo.

In questo eBook ti spiego come definire con esattezza il tuo stile di arredo e i tratti distintivi di cui è composto.

moodboard-esempio

Una material board ricavata da essa potrebbe essere questa (vedi immagine sotto).

Esaminiamola insieme nel dettaglio:

  • Legni (medio e chiaro, entrambi con sottotono caldo)
  • Gres (effetto cemento e grafica geometrica)
  • Metalli (nero opaco e acciaio satinato)
  • Finiture di arredi (laccato bianco e grigio scuro)
  • Tessuto (fantasia geometrica)
  • Intonaco (color bianco e terracotta)
  • Pietra materica (nero)
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Per comporre digitalmente queste immagini puoi usare Canva, un tool semplice e intuitivo, che utilizzo io stessa per realizzare i miei progetti.

Ora puoi scegliere tutti gli elementi che compongono la tua casa con semplicità: pavimenti, rivestimenti, mobili, maniglie, tessili, ecc… seguendo la linea guida dettata dalla material board.

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Questa è una casa realizzata (la mia!) che segue la material board appena descritta. Non necessariamente devi replicare esattamente tutti i materiali presenti, puoi utilizzare questa board anche solo per prendere ispirazione e aggiungere nuovi materiali molto simili o comunque in linea con essi.

Ad esempio, se volessi aggiungere un’ulteriore parete intonacata colorata, quale tinta potrei scegliere? Vado a vedere la palette colori e i materiali esistenti e prendo la decisione.

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Queste che ti ho mostrato sono moodboard e material board generiche per tutta la casa, ma sentiti libera, anzi ti suggerisco, di realizzarne altrettante per ogni stanza della casa da arredare.

Più andrai in profondità, più scenderai nel dettaglio, più farai chiarezza delle tue idee.

In questo eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” ti spiego esattamente come definire il tuo stile, dargli un nome, i tratti distintivi da cui è composto e come realizzare digitalmente step by step la tua moodboard.

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Se invece desideri fare l’operazione inversa, ovvero estrapolare la material board da una casa che hai visto e che ami alla follia, qui in questo post di Instagram ti spiego come farlo.

Ora hai tutte le nozioni che ti occorrono, non ti resta che metterti all’opera.

Alla prossima e buona trasformazione della tua casa.

Romina

L’articolo Material board: lo strumento per concretizzare l’estetica della tua casa e semplificare le tue scelte di arredo sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Questo articolo ce l’ho in canna da tempo e finalmente sono pronta per lanciarlo! Desideravo da tanto parlare della stanza più amata dalle donne, ma dato che ne stavo per progettare una per casa mia, ho scelto di aspettare per mostrarti nel dettaglio tutte le scelte progettuali che ho compiuto e messo in pratica, in modo tale che tu possa prendere ispirazione per realizzare la tua. In particolare ti racconterò di tutti gli step che ho compiuto per arredare e organizzare la lavanderia della mia casa nuova.

INDICE DEI CONTENUTI
Immagina la tua lavanderia dei sogni
Come arredare e organizzare la lavanderia in 7 step
#1 Ricerca

#2 Scelta del fornitore
#3 Dimensionamento dei mobili
#4 Planner
#5 Confronto
#6 Montaggio dell’arredo
#7 Organizzazione degli oggetti

Devi sapere che mi sono trasferita da poco più di un mese in una casa nuova che abbiamo ristrutturato nel 2022-23 con tanta fatica e pazienza!

Una casa magnifica, che rispecchia la mia casa dei desideri. Guarda, sono ancora emozionata nel scrivere, da quanto sono entusiasta di questa nuova avventura.

Ho intenzione di mostrartela tutta pian piano qui sul blog andando ad esaminare ogni stanza e dettaglio stilistico compiuto. Che dici, ti piace come idea?

In questo articolo, come ti dicevo, ci dedichiamo alla lavanderia, la stanza credo più amata dalle donne!

Immagina la tua lavanderia dei sogni

Nella casa “vecchia” avevo già una stanza dedicata alla lavanderia, ma era scomoda, in soffitta e inoltre non era organizzata in modo efficiente. Accumulavo i vestiti lavati e asciugati delle lavatrici fatte durante la settimana e solo nel weekend, precisamente il sabato mattina, li portavo giù sul tavolo della cucina e mi mettevo a piegare quella montagna enorme. In questo modo, ogni sabato mattina impiegavo almeno un’ora per piegare i vestiti. Se poi ci aggiungiamo interruzioni varie, come ad esempio seguire i bimbi durante lo svolgimento dei compiti, l’operazione di piegatura si prolungava in modo esponenziale.

Quando ho pensato alla divisione degli spazi di questa casa, ho desiderato fortemente una lavanderia al piano dell’appartamento, una lavanderia con tutto ciò di cui ha bisogno e soprattutto un bel tavolo su cui appoggiare i vestiti da piegare.

Ecco questi erano un pò i miei requisiti principali. Ognuno ha i propri, secondo i gusti ed esigenze personali.

Ti invito, se stai progettando la tua lavanderia, di fare questo primissimo step di ricerca per identificare cosa deve necessariamente esserci, cosa invece desideri e cosa invece ti piacerebbe ma che non è poi così indispensabile (questo è un pò il principio di cui parlo anche nel mio libro “Uno spettacolo di casa”).

La mia lavanderia, per come erano strutturate e organizzate le altre stanze della casa, ho deciso che dovesse contenere anche altre categorie di oggetti come: i prodotti e accessori per la pulizia della casa, la scopa, la scopa elettrica, il secchio, la lavapavimenti, le medicine e altri accessori.

Scendo nel dettaglio, non perché voglio dirti i fatti miei, ma perché voglio farti vedere quanto è importante entrare nel dettaglio quando si progetta la lavanderia o qualsiasi spazio della casa.

Ripeto, ognuno ha le proprie esigenze logistiche, io ti condivido le mie perché penso possano esserti di ispirazione.

Il concetto di base è quello di suddividere le categorie di oggetti che hai in casa e ad ognuna assegnargli un solo posto.

Ad esempio, idea iniziale che poi non ho attuato, potresti mettere il lavanderia i cavi elettrici, dispositivi elettronici, pile, scotch e colla, accessori per incartare i regali, ecc… 

Ora ho una lavanderia che rispecchia le mie esigenze. Sono qui da poco, ma è sempre in ordine!

Prima invece lasciavo indietro i vestiti da piagare e me li accumulavo durante il weekend. Ora invece, essendo tutto su un piano riesco a gestire meglio i tempi, i bimbi che corrono e giocano per casa, la roba sul fuoco e ritagliarmi dei momenti specifici per piegare i vestiti, pur avendo sotto controllo ciò che succede in casa.

Come arredare e organizzare la lavanderia in 7 step

Una volta che ho deciso il luogo, ovvero la stanza, e la categoria di oggetti che la lavanderia deve contenere, sono partita col progetto!

Arredare la lavanderia non deve essere uno stress, anzi ti devi divertire e goderti ogni singolo passaggio che compi per raggiungere il tuo obiettivo.

Ti mostrerò la mia lavanderia nuova come esempio, sperando possa esserti di ispirazione e accompagnandoti attraverso consigli e ragionamenti che ho compiuto per realizzarla.

Ricerca

arredare-la-lavanderia-adore-magazine
Foto by Home Adore

Mi innamoravo ogni volta che vedevo quelle fantastiche lavanderie su Pinterest.

Sono sempre stata attirata da quel tipo di lavanderia con struttura monoblocco come se fosse una cucina.

Così mi son detta: “Ok, voglio anche io arredare la mia lavanderia così!”

Scelta del fornitore

Mi son chiesta: “Bene, come si fa?”

Posso andare nel negozio dove ho comprato la mia cucina Febal (qui metterò il link alla mia cucina non appena le dedicherò un articolo!), oppure affidarmi al mio buon caro e vecchio arredo di Ikea.

Da Ikea avevo 2 opzioni: utilizzare il planner Metod (quello più utilizzato per la cucina) oppure il planner Enhet che è una versione più economica ed è utilizzato per progettare sia la cucina sia la lavanderia perchè ha proprio componenti specifici per la lavanderia.

Ho sviluppato la progettazione con entrambi i planner e alla fine ho scelto Enhet.

Quando si deve arredare la lavanderia, scegliere il fornitore fin dall’inizio è importante per avere un riferimento concreto riguardo le dimensioni dei moduli dei mobili e la loro estetica.

Dimensionamento dei mobili

Mi sono posta alcune domande che mi aiutassero ad analizzare le mie abitudini ed esigenze (in modo tale da riuscire ad arredare la lavanderia nel modo più efficiente possibile):

  • Quali elettrodomestici devo inserire? Lavatrice e asciugatrice
  • Come li voglio posizionare? Uno a lato dell’altro, perché uno sopra all’altro non lo posso fare dato che ho il soffitto basso.
  • Ho bisogno di un lavandino? Sì certo, per lavare a mano e per riempire/sciacquare accessori per la pulizia dei pavimenti. 
  • Ho bisogno di un piano di appoggio? Ovvio che sì, voglio prendere l’abitudine di piegare e riporre subito i vestiti non appena sono pronti dopo il passaggio in asciugatrice. Un piano grande e ad altezza comoda per me, è ciò che mi ci vuole.
  • Che ingombro hanno le categorie di oggetti che voglio inserire? Medio, piccoli, tranne le scope che hanno bisogno di una vano alto almeno …. (e mi sono andata a misurare l’altezza della scopa più alta che ho)
  • Desidero dei vani a giorno? Non li amo particolarmente perché ho sempre la paura di non riuscire a tenerli in ordine come vorrei e inoltre “rubano” spazio contenitivo. Quindi vorrei inserire solo un piccolo vano a giorno, trovando così il giusto compromesso per evitare che la stanza diventi fredda e impersonale.

Planner

planner-lavanderia-enhet-ikea

Definiti un pò i vani che mi occorrono, apro il planner e comincio a comporre la mia lavanderia.

Premetto che il planner Enhet non è fatto benissimo come il Metod (ho fatto fatica a personalizzarlo) ma alla fine ce l’ho fatta.

Sull’estetica avevo le idee già precise, volevo mantenere la palette presente in tutta la casa, quindi mi bastava semplicemente seguire quella linea guida (anche qui mi sa devo scrivere un articolo dedicato alla moodboard della mia casa, vero?)

Anche se avessi deciso di affidarmi ad un negozio diverso da Ikea, configurare la disposizione dei mobili con il planner, è utile per fare ragionamenti ed essere più sicuri delle proprie scelte. Infatti la cucina, ad esempio, l’abbiamo acquistata da Febal, ma prima mi ero fatta il progettino da sola col planner Metod….anche per avere un confronto sul prezzo.

Confronto

Mi confronto un attimo con mio marito, architetto anche lui, per chiedere conferma sulla posizione degli elettrodomestici rispetto agli attacchi idrici ed elettrici predisposti… e via con l’acquisto!

Montaggio dell’arredo

Io, con mio marito e anche l’aiuto di mio papà, abbiamo montato la lavanderia (se ti affidi ad un altro negozio, probabilmente il montaggio è già compreso, ma anche con Ikea comunque si può usufruire del servizio di montaggio).

Successivamente è venuto l’idraulico per fare tutti gli allacciamenti idrici: lavandino, lavatrice e asciugatrice.

Organizzazione degli oggetti

L’organizzazione è la parte finale, ma fondamentale, di un progetto di arredo funzionale.

Avevo già pianificato tutto in precedenza, cioè cosa mettere dove, quindi mi è bastato riempire i mobili come da programma.

Mobile alto
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Le scope e oggetti simili nel vano alto. Nei ripiani sopra ho posizionato gli accessori della scopa elettrica, gli stracci, le borsine di carta e le borsine di plastica. Questi ultimi li ho riposti temporaneamente dentro a delle scatole da scarpe  (perchè volevo verificare il loro ingombro), ma ho intenzione di comprare degli organizer uguali (esteticamente) tra loro.

Tips: Organizer uguali donano un ulteriore sensazione di ordine.

Ecco, osserva la foto qui sopra e immagina se al posto delle 2 scatole blu e quella grigia ci fossero 3 scatole carine (tipo in vimini o semplicemente bianche lisce), riesci a percepire come cambierebbe l’estetica di questo vano? Ok che è chiuso e non lo vede nessuno, ma anche l’occhio (di noi donne di casa) vuole la sua parte!

Pensile 1
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Qui ho inserito le medicine, i prodotti per la medicazione, i fazzoletti di scorta e accessori vari come la macchinetta per l’aerosol e quella per provare la pressione.

Pensile 2
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Questo è ancora incasinato perchè non ho ancora finito di sistemare tutte le cose del trasloco! Mancano ancora delle mensole e piani di appoggio in casa, per cui qui vorrei tenere tutti gli oggetti di home decor in fase di non utilizzo (ora li ho buttati temporaneamente qui a caso!)

Pensile a vista
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Questo è la mio piccolo angolino cozy, che ha sia una funzione, perchè tengo a vista i detersivi (ho cercato dei contenitori belli da vedere) e gli accessori di utilizzo frequente per il bucato, sia una funzione estetica, per ricreare un piacevole styling con oggetti decorativi e libri in tema con la stanza in cui sono collocati (libri sull’organizzazione e pulizia della casa).

Mobile sotto il lavandino
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Infine qui ho inserito tutti i prodotti di pulizia di tutta la casa e le scorte (tranne quelli per il bagno che ho preferito riporre in bagno). Sono tutti organizzati in modo che io li possa facilmente vedere e utilizzare. Molto carino e pratico questo accessorio appena acquistato, con il cassetto estraibile per riporre spugne e oggetti più piccoli.

Il portabiancheria 
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Poi c’è lui, quello che io chiamo il mobiletto “Mamma ho perso l’aereo” perché mi ricorda troppo la casa McCallister con la botola per lanciare i vestiti direttamente giù nella lavanderia al seminterrato.

Dato che abbiamo 2 bagni in casa (si si, anche qui urge un articolo dedicato!) volevo trovare una soluzione carina e pratica per riporre la biancheria sporca. Anziché mettere i cesti in ogni bagno, che spesso diciamocela tutta, sono pure bruttini da vedere, ho optato per questa soluzione: un unico vano in cui riporli… e i bimbi (e non solo) si divertono a lanciare i vestiti per infilare il buco!

Nel buco inferiore abbiamo destinato i capi scuri e sopra quelli chiari. Poi ci penserò io a suddividerli ulteriormente per i vari programmi della lavatrice, ma è già un aiuto non indifferente.

Anziché avere un unico cestone, ma i capi già suddivisi, riesco anche ad avere una stima di quando è il momento di fare una lavatrice bella piena.

Sulla mensolina sopra invece ho semplicemente riposto una bacinella per il bucato a mano.

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Eccoci qua, direi di averti detto tutto.

Spero che questo articolo ti sia stato utile o di ispirazione per arredare e organizzare la tua lavanderia.

Mi raccomando, ascolta le tue esigenze, studia le tue abitudini, o quelle che vorresti intraprendere, e organizza il tutto in modo che sia il più possibile funzionale.

A presto e buona trasformazione della tua lavanderia.

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L’articolo Come arredare e organizzare la lavanderia: la soluzione realizzata a casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.

29 Novembre 2023 / / Romina Sita

L’albero di Natale naturale è sempre molto bello, vero? Il profumo, la bellezza e il contatto diretto con la natura… Spesso però, ognuno per le proprie motivazioni personali, si è proiettati verso la scelta di un albero di Natale artificiale. 

In questo articolo ti do qualche dritta su come scegliere e addobbare l’albero di Natale artificiale, in particolare ti spiegherò quale tipologia è più adatta alle tue esigenze e quante decorazioni e luci sono necessarie per creare un piacevole addobbo che esprima il giusto mood natalizio all’interno della tua casa.

INDICE DEI CONTENUTI
Ma quanto è difficile scegliere l’albero di Natale…
3 step per scegliere e addobbare l’albero di Natale
#1 Step

#2 Step
#3 Step

Devi sapere che quest’anno mi trasferisco in una nuova casa, più grande e con un bellissimo doppio volume nella zona giorno.

Quale occasione migliore per ricreare una magnifica atmosfera natalizia con un bell’albero gigante?!

Mi sono messa alla ricerca di un albero da acquistare, lo volevo grande, almeno due metri e quaranta! 

Ho considerato l’idea di prenderlo vero, ma dopo diverse considerazioni, ho abbandonato l’idea.

Ma quanto è difficile scegliere l’albero di Natale…

Quando si deve scegliere un albero di Natale artificiale ci sono parecchie domande che sorgono spontanee: quale devo comprare, di che materiale (che sembri un pò realistico), quanto costa, quanto deve essere grande, quante luci, quanti addobbi, quanti colori, eccetera eccetera.

Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione quando si decora casa con un albero di Natale artificiale, tra cui il budget. Sicuramente il budget svolge una funzione importante durante la scelta del proprio albero dei desideri, ma bisogna anche tenere in considerazione che l’albero dura tanti anni, se scelto con attenzione.

Quindi è come una sorta di investimento. Un investimento che porta sicuramente gioia, serenità e ricrea quella giusta magia delle feste in famiglia.

Vuoi mettere il calore e l’accoglienza che trasmette un bell’albero di Natale? Quanti ricordi hai della mattina di Natale di quando eri piccola? Io tantissimi ed è per questo motivo che forse attribuisco tanta importanza all’albero, simbolo per eccellenza del Natale, luogo in cui ci si riunisce per scartare i regali e passare un momento piacevole e di condivisione in famiglia… specialmente se ci sono bambini!

Se ci tieni tanto a ricreare queste emozioni è giusto fare le proprie valutazioni per capire quanto (e con quali risorse), è importante decorare (bene) la propria casa per Natale.

Ad esempio non devi per forza addobbare ogni centimetro della casa. Concentrati sull’elemento focale più importante, su quello che ti dà immediatamente l’idea del Natale (l’albero, appunto). Poi pian piano, integrerai con qualcosina di nuovo gli anni successivi (qui puoi trovare idee su altre tipologie di addobbi natalizi per la casa).

Per la mia casa nuova avrei voluto un albero enorme e il più realistico possibile! Ho rinunciato ad altezze importanti e mi sono limitata a rimanere nei 240 cm di altezza (anche se comunque è una bella altezza!) e mi son detta che sono più che sufficienti per ricreare la magia del Natale (non ce la potevo fare a spendere troppi soldi per l’albero). 

3 step per scegliere e addobbare il tuo albero di Natale

Ora ti illustro i 3 step che ho compiuto io stessa per scegliere il mio nuovo albero di Natale. Un albero che fosse bello e non troppo finto, addobbato e decorato in modo armonico e piacevole alla vista.

Scegliere l’albero di Natale artificiale

Si inizia dalla base, ovvero dall’albero. Perché sia bello e ben fatto bisogna prestare attenzione alla sua estetica dettata dal materiale di cui è composto.

MATERIALE 1: Polipropilene (aghi sottili)

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Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di Natale “Milton” in PP Effetto Aghi di Pino + PVC di altissima qualità

MATERIALE 2: PVC (“striscioline”)

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Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di Natale “Everest” in PVC di altissima qualità effetto realistico

MATERIALE 3: polietilene (effetto realistico)

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Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di natale “Lincoln” 100 % in PE Effetto Real Touch di Altissima qualità

Quest’ultima è la tipologia di albero che esteticamente assomiglia di più a quello vero (è quello che ho scelto io).

Le prime 2 tipologie sono quelle più diffuse e più economiche. Anche se devo dire che quest’anno ho notato in giro una voglia di qualità (ho trovato anche più assortimento rispetto agli anni precedenti) e nella ricerca di un albero di tipologia più realistica.

Sempre per il discorso sul realismo, quando scegli l’albero, dai un’occhiata all’estetica dei rami nel loro complesso. Se ti immagini un albero vero, i rami non sono mai perfettamente regolari e simmetrici. Perciò controlla che la forma dei rami sia il più simile alla realtà.

Inoltre, rami troppo diradati e spogli danno un effetto triste e, all’opposto, rami troppo pieni e fitti non ti permettono di avere lo spazio sufficiente per inserire palline e decorazioni. Trova il giusto compromesso nella densità della chioma.

Altra caratteristica da tenere in considerazione è il colore.

COLORE 1: Verde

albero-di-natale-verde

Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di natale “Ontario” 80 % in PE Effetto Real Touch di Altissima qualità

COLORE 2: Innevato (bianco)

albero-di-natale-innevato

Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di Natale Innevato “Bormio” in PE Effetto Real Touch + Flock di Altissima qualità

Qui si va molto a gusto. Lascia però che ti dia un consiglio: 

Se parliamo di realismo, ti sconsiglio la scelta di un albero innevato, in quanto si noterà ancor di più “il finto”.

Ci sarebbero anche gli alberi colorati, ma non li prendo nemmeno in considerazione, perché escono proprio dalla mia idea di albero di Natale.

Ora parliamo di misure.

Quanto deve essere grande l’albero di Natale? 

Tenendo in considerazione il punto esatto in cui lo vorresti mettere all’interno della stanza e l’altezza di essa, scegli la dimensioni più consone alle tue esigenze.

Questo è uno schemino che ti dà un’idea delle misure standard degli alberi di Natale. Se ad esempio sarai proiettata per un albero importante, tieni sempre in considerazione l’ingombro sul pavimento, considerando anche eventuale pacchetti regalo appoggiati a terra e prendere in considerazione la scelta di un albero slim anziché uno standard (come ho fatto io).

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TIPOLOGIA 1: Standard

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Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di Natale MANGART

TIPOLOGIA 2: Slim

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Un esempio di questa tipologia di albero: Albero di Natale KANIN (questo è quello che ho preso io!)

Quante luci scegliere per l’albero di Natale

Un bell’albero deve contenere tante luci!

In funzione dell’altezza dell’albero che sceglierai, definisci la lunghezza del filo di luci led.

Durante la scelta tieni sott’occhio anche la quantità di lucine contenute, ovvero dalla proporzione tra numero di led e lunghezza del filo, per non rischiare che sia troppo scarno.

Nella tabellina qui sotto ti faccio vedere come scegliere la lunghezza e anche la quantità di led più consone ad ogni lunghezza di filo.

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Per casa mia ho scelto queste (ultra fitte!) da 2000 LED in color bianco caldo.

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Luci led by Magie di Natale

Per i colori delle luci dell’albero hai 2 opzioni (in verità ce ne sarebbero altre, ma non rientrano nel mio range estetico… ahah): bianco caldo e multicolor.

Sono altamente bannate le luci fredde. Non trasmettono calore e accoglienza, ovvero le caratteristiche principali del mood natalizio.

Le luci bianco caldo si adattano a tutti i tipi di decorazioni.

Le luci mutlicolor invece sono particolarmente adatte ad addobbi anch’essi multicolor. Oppure, se vuoi fare un gioco di contrasto facendole risaltare al massimo, puoi scegliere decorazioni tutte neutre e inserire il colore attraverso le lucine multicolor. 

Quanti addobbi scegliere per l’albero di Natale

Puoi addobbare il tuo albero con palline e decorazioni particolari, l’importante è che l’albero risulti armonico, né troppo vuoto e né eccessivamente pieno.

Questo schema ti aiuta a capire quanti addobbi (palline e/o decorazioni) scegliere per il tuo albero in funzione della sua altezza.

quanti-addobbi-albero-di-natale-romina-sita
Come decorare l’albero senza spendere una follia?

Ti suggerisco di acquistare dei set di palline a tinta unita per, diciamo così, fare massa e poi pian piano vai a selezionare palline e decorazioni particolari in linea coi tuoi gusti, lo stile e la palette colori del tuo albero.

set-palline-westwing

Io ad esempio ho acquistato questi set di palline nei colori rosso, bianco e verde.

set-addobbi-albero-westwing

Poi aggiungerò decorazioni nuove come queste (troppo carine!), più altre già in mio possesso dagli anni precedenti.

Per quanto riguarda i colori da scegliere, ti rimando a questo articolo in cui ti illustro 10 idee di palette colori per il tuo albero.

Ora hai una panoramica generale di come si sceglie e si addobba un albero di Natale artificiale bello, accogliente e che ricrea la piacevole atmosfera natalizia.

Ciao e alla prossima.


P.S. Hai già realizzato il tuo calendario dell’avvento? Ecco qualche idea per realizzarne uno (all’interno di questo articolo troverai anche un pdf stampabile con 24 frasi da inserire nel tuo calendario dell’Avvento)

frasi-calendario-avvento

L’articolo Albero di Natale artificiale: come sceglierlo (bello) e di quanti addobbi e luci ha bisogno sembra essere il primo su Romina Sita.

1 Novembre 2023 / / Romina Sita

Quando si arreda casa, ci si ritrova nel momento fatidico in cui bisogna scegliere le lampade di ogni stanza. Specialmente negli ambienti più grandi, come la zona living, sorge una problematica: quella di dover abbinare (esteticamente) più lampade insieme. In questo articolo ti illustro quale criterio adottare per imparare a scegliere e abbinare insieme le lampade e sentirti quindi più sicura delle tue scelte.

INDICE DEI CONTENUTI
L’importanza di avere più punti luce in una stanza
Quali sono le tipologie di lampade
Come abbinare esteticamente le lampade in una stessa stanza
#Strada A
#Strada B

L’importanza di avere più punti luce in una stanza

Ogni stanza ha una sua funzionalità generica e, a sua volta, ogni stanza può contenere una o più funzioni.

Per funzioni si intendono specifiche attività che si compiono all’interno di determinate aree della stanza. Ogni funzione ha la necessità di essere illuminata a dovere per poter svolgere la vita domestica in modo agevole e senza stress.

Non necessariamente però l’illuminazione deve rispondere ad una esigenza di tipo funzionale. Magari vogliamo solo creare atmosfera o semplicemente vogliamo decorare in modo unico e personale la nostra casa.

Avere più punti luce, e non solo la luce generale della stanza (quella a soffitto a centro stanza per intenderci), permette di creare un interno sicuramente più interessante sia a livello estetico sia funzionale.

Se prendiamo in esame ad esempio una stanza living, potrebbe presentarsi questa configurazione di lampade:

  • Una lampada a sospensione sopra alla zona salotto, una lampada da terra vicino al divano e un’altra sospensione sopra al tavolo da pranzo.

Oppure:

  • Una lampada da soffitto sopra alla zona salotto, una lampada da tavolo sulla madia e una lampada a sospensione sopra al tavolo da pranzo.

Oppure ancora, se ci spostiamo in camera da letto, potrebbero essere presenti:

  • Una lampada da soffitto a centro stanza e due lampade da tavolo (comunemente chiamate anche abat-jour) sui due comodini.

Da questi esempi hai capito chiaramente che alcune stanze della casa, generalmente quelle più grandi, possono contenere due o più tipologie di lampade.

Quali sono le tipologie di lampade

Per tipologia di lampada intendo il tipo di corpo illuminante, ovvero, detto in parole semplici, quell’arredo che contiene la/le lampadine, che emettono la luce e che quindi illuminano o decorano lo spazio.

Esistono 5 tipologie di lampade (ne ho parlato anche in questo articolo, ma le riassumo anche qui):

LAMPADE A SOSPENSIONE

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Klea by Westwing

LAMPADE DA SOFFITTO

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Pastore by Westwing

LAMPADE DA TERRA

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Lisana by Westwing

LAMPADE DA TAVOLO

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Vica by Westwing

LAMPADE DA PARETE

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Sfera by Westwing

Ora ti chiederai:

“Come faccio ad abbinare più tipologie insieme? Oppure, perché no, anche lampade della stessa tipologia insieme?”

Come abbinare esteticamente le lampade in una stessa stanza

Ci sono 2 strade che possiamo percorrere per abbinare tra loro più lampade.

La prima è sicuramente più semplice da apprendere, ma più limitante, perché non dipende da noi, ma dalle aziende produttrici delle lampade stesse.

La seconda invece è appena più complessa da applicare (ma io te la spiegherò facile!), ma sicuramente più versatile, applicabile ad ogni situazione e più creativa.

Strada A: Il coordinato

Alcune aziende producono linee di lampade di diversa tipologia e coordinate tra loro. Ti basti pensare alla linea IC Lights di Flos, oppure, alla serie Dione di Kave Home, oppure ancora alla linea Pulmi di Kave Home.

Sulla “strada A” non puoi certo sbagliare l’abbinamento.

Strada B: Segui un filo conduttore

Questa strada ti porta a selezionare e scegliere le singole lampade che compongono la tua stanza, seguendo un filo conduttore.

Una linea guida che ti permetterà di abbinare insieme qualsiasi tipologia e quantità di lampade contenute in una stessa stanza.

Come si fa?

Prima di spiegarti come abbinare ogni singola lampada, vorrei prima fare un passo indietro.

Innanzitutto dobbiamo capire quale estetica di lampade si adatta bene allo stile di arredo della tua stanza.

Guardati intorno e osserva i materiali, le forme e i colori prevalenti. Prendi proprio carta e penna e butta giù un elenco di quelli che potrebbero essere i tratti distintivi del tuo stile. Non è necessariamente indispensabile dare un nome al tuo stile, è sufficiente identificare le caratteristiche più ricorrenti.

Ora poniti qualche domanda riguardo l’estetica che potrebbe avere la tua serie di lampade abbinate insieme:

  • “Quale design (linee e forme) di lampada rispetta i medesimi tratti distintivi dello stile esistente della stanza?”
  • “Se la lampada fosse in metallo, di quale colore sarebbe? Lucido, opaco o satinato?”
  • “Potrebbe contenere parti in tessuto? Se sì, si adatterebbero bene al contesto?”
  • “Se ci fosse un inserto in legno, come sarebbe? Liscio oppure impagliato?”

Accompagna queste domande con una ricerca online sulle lampade che potrebbero piacerti.

Puoi attingere da: WestwingNow, Maisons du Monde, Kave Home, ecc… 

Quando avrai più o meno definito lo stile di una lampada tipo, che caratterizzerà il tuo spazio, dobbiamo andare a creare una sorta di coordinato.

Anche se non sarà un coordinato perfetto, come abbiamo visto nel caso della strada A, dobbiamo cercare di trovare un filo conduttore che colleghi l’estetica di una lampada con l’altra, in modo da creare armonia, nonché una selezione accurata e pensata.

Qual è il segreto per abbinare le lampade insieme?

Le lampade che desideri abbinare, dovranno avere uno o più elementi in comune. Per elemento in comune intendo: la forma (anche se non è identica, deve essere chiaro un richiamo), il materiale, oppure il colore.

È un pò come per i cuscini del divano in cui deve esserci un collegamento visivo tra un cuscino e l’altro, in questo caso, tra una lampada e l’altra.

Ti mostro subito qualche esempio per farti comprendere meglio.

ESEMPIO 1.

Elementi in comune: ottone, linee filiformi, forme pulite e geometriche.

ESEMPIO 2.

Elementi in comune: metallo nero opaco, sfere in vetro opalino.

ESEMPIO 3.

Elementi in comune: color avorio, bianco, forme organiche.

Da ora in poi, se devi abbinare più lampade insieme all’interno della stessa stanza, ora sai come procedere.

Quale strada penserai di percorrere, la strada A, più facile e veloce o la strada B, più difficile ma creativa?

Ciao e alla prossima.

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L’articolo Come abbinare le lampade (anche di diverso tipo) in una stessa stanza sembra essere il primo su Romina Sita.

4 Ottobre 2023 / / Romina Sita

Molto spesso la decorazione delle pareti è un aspetto che viene sottovalutato, o meglio, lo si prende in considerazione, ma soltanto dopo che la casa è già arredata, cioè dopo la “grande faticata” sulla scelta dell’arredo principale, ovvero nel momento in cui non si hanno praticamente più energie per decidere altro. Oggi ho dedicato questo articolo per facilitare le tue scelte in ambito di decorazione della camera da letto, in particolare della parete dietro al letto (quella su cui poggia la testata per intenderci).

INDICE DEI CONTENUTI
Perché sentiamo l’esigenza di decorare la parete dietro al letto?
L’errore che non ti premetto di commettere
#1 Idea
#2 Idea
#3 Idea
#4 Idea
#5 Idea
#6 Idea
#7 Idea
#8 Idea
#9 Idea
#10 Idea
Immagini di ispirazione extra

Si vedono tantissime idee e ispirazioni sul web, ma quando poi arriva il momento di tirare le somme, non si sa cosa decidere. Per ognuna delle idee che piacciono ci si domanda se ci piace davvero, se è realizzabile, se ci si può stancare nel tempo, se il colore è quello giusto, se si abbina con l’arredo già presente, eccetera eccetera.

Questo è il bello, e allo stesso tempo il brutto, di essere circondati di stimoli continui, idee e ispirazione dal web. Il mio intento è quello di aiutarti a imboccare la strada giusta, dandoti sì delle idee, ma anche offrendoti suggerimenti dettagliati, proprio per invitarti a riflettere e a ragionare, se effettivamente quali tra queste idee fa per te.

Perché sentiamo l’esigenza di decorare la parete dietro al letto?

Se prendiamo come esempio la conformazione più comune, il letto è posizionato a ridosso di una delle 4 pareti della stanza, in corrispondenza della testata.

Il letto è l’elemento più importante della camera, è quello che ingombra più spazio, ma soprattutto, a livello estetico e volumetrico, rimane un elemento di arredo basso (intendo come altezza).

Nonostante la presenza o meno della testata, il letto rimane comunque un arredo di altezza ridotta. Ecco perché i nostri occhi sentono l’esigenza di arredare o decorare la porzione di parete posta al di sopra del letto, perché la percepiscono come vuota.

Il letto inoltre, è un arredo indispensabile e fondamentale della casa, di conseguenza si sente la necessità di valorizzare questo elemento andando a creare una piacevole zona di focus intorno ad esso.

Una parete ben decorata dietro al letto, come ti dicevo poco fa, crea una bellissima zona di focus.

Questo cosa significa?

Significa che i nostri occhi proveranno piacere ogni volta che entreremo in camera, che sia per prendere un vestito o che sia per prepararsi per andare a letto.

La camera da letto deve essere un luogo intimo, accogliente e coccoloso. Per farlo abbiamo bisogno di ricreare il giusto mood.

Come?

Andando a caratterizzare la stanza con uno styling ben fatto, che parte dalla scelta degli arredi, fino ad arrivare agli elementi decorativi come, la decorazione delle pareti, la scelta della corretta biancheria del letto e dei cuscini decorativi, lo styling dei comodino ed eventualmente la realizzazione di un grazioso angolo beauty.

L’errore che non ti premetto di commettere

Quando ho decorato la parete dietro al letto della mia attuale camera da letto, ho fatto un errore: l’errore di arredarla di fretta.

Ormai le maggiori energie erano state spese nell’arredamento, di conseguenza per le decorazioni non ho prestato particolari attenzioni e mi sono accontentata un pò di ciò che reperivo in giro, senza fare troppa fatica (cioè ho fatto poca ricerca!).

Ora mi ritrovo con una soluzione di decorazione sopra al letto, modificata nel tempo, che mi soddisfa di più, ma non al 100%.

(Spoiler: sto per cambiare casa e stai certa che questo errore non lo commetto di nuovo!…anche perché negli anni sono cambiate un pò di cosine, tra cui le mie competenze in ambito di home styling… qui la mia storia).

Ecco, io non voglio che tu commetta il mio stesso errore!

Perciò ti presento 10 idee da cui prendere ispirazione per arredare la parete dietro al letto. Ce ne sarebbero tante altre, ma ho selezionato le 10 che ritengo come migliori, sia a livello estetico sia come semplicità di realizzazione.

IDEA #1

Gallery Wall (ordinata ma dinamica)

La soluzione più gettonata. Qualche semplice quadretto appeso alla parete e un effetto di grande impatto è assicurato.

Ma attenzione, i poster e le cornici vanno scelti accuratamente. I poster devono evocare il mood giusto, devono esprimere la tua personalità e trasmettere quelle emozioni che desideri provare ogni volta che entri in camera.

Le cornici invece devono essere allineate allo stile e ai colori già presenti nella stanza.

In questo articolo ti spiego qualche tips su come scegliere poster e cornici.

IDEA #2

Gallery Wall (lineare e regolare)

Situazione molto simile alla precedente, ma con un risultato più pulito e minimal.

Due quadri di identica dimensione e cornice (oppure puoi sceglierne anche solo uno, ma bello grande), posizionati in modo estremamente ordinato.

In questo caso le immagini dei poster sono strettamente collegate tra loro, Si percepisce, anche se il soggetto cambia, un collegamento tra un’immagine e l’altra. Ad esempio può essere una scritta che continua, oppure un paesaggio o un disegno astratto che ha le stesse cromie.

IDEA #3

Boiserie di sola pittura con mensola

Soluzione, a mio parere, molto graziosa e parecchio decorativa, è quella di dipingere la parete di un colore per metà e posizionare una mensola, oppure una di quelle mensole per quadri (ad esempio le Mosslanda di Ikea per intenderci) per coprire lo stacco cromatico tra la pittura colorata e la parte bianca.

In questo modo avrai creato una sorta di boiserie che arricchisce lo spazio e non avrai applicato il colore su tutta la parete (soluzione ideale a chi ha paura di osare col colore). 

IDEA #4

Decorazione “attiva”

Questa decorazione la trovo molto simpatica e specialmente adatta alla cameretta di un bimbo/a o ragazzo/a adolescente.

Si tratta di un disegno, può essere un disegno stilizzato qualsiasi, realizzato con lo scotch. Io suggerisco di utilizzare il washi tape, è facili da applicare ed eventualmente da rimuovere. I washi tape esistono sia colorati con fantasie sia tinta unita. Ti lascio qui i link di alcuni washi tape che ho acquistato qualche tempo fa (io però li ho utilizzati per realizzare delle etichette degli organizer della cucina e altri lavoretti fai da te).

Washi tape a tinta unita
Washi tape a fantasia

IDEA #5

Decorazione creativa

Sempre per la camera dei ragazzi, proprio perché la vedo come soluzione temporanea che segue le fasi evolutive di chi vive la stanza, realizzare una gallery wall temporanea può essere una buona idea, molto decorativa e molto versatile.

Fotografie, cartoline, ritagli e tutto ciò che è rappresentato su un foglio di carta, può essere esposto e diventare elemento decorativo per la parete dietro al letto.

Sempre con l’utilizzo di washi tape, seleziona e appendi le immagini più significative e che desideri, o che tuo figlio/a desidera, mettere in mostra.

IDEA #6

Carta da parati

Poi c’è la carta da parati, qui devi compiere solo una scelta e il resto lo farà lei. Molto decorativa e di grande effetto. Il problema è che esistono milioni di soggetti di carte da parati. Cerca di identificare cosa ti piace:

  • Un disegno molto impattante o qualcosa di più delicato?
  • Quali colori dovrebbe contenere? Colori rilassanti, audaci o con forti contrasti?
  • Un disegno a tutta parete o una grafica in cui si vedono le ripetizioni?
  • Uno stile romantico, giovane, minimal, ironico, classico…?

Come puoi intuire ce ne sono davvero di tante tipologie, ti suggerisco di prenderti il tuo tempo, per scegliere con calma e consapevolezza quella più adatta a te.

Se ti interessa saperne di più sulla carta da parati, ti invito a leggere questa intervista che sottoposto ad un esperto del settore.

Potresti addirittura realizzare tu stessa un disegno che simuli la carta da parati. Può essere qualcosa di semplicissimo come ad esempio dei pois irregolari realizzati con la punta del pennello.

Una cosa tipo questa:

decoro-parete-fai-da-te

IDEA #7

Color Block

I color block sono di grande tendenza!

Non sono altro che delle campiture di parete colorate con colori differenti: 2, 3 o quelli che vuoi. Ti consiglio di non esagerare per evitare l’effetto Arlecchino.
Qui trovi un intero articolo dedicato proprio al color block (in fondo all’articolo troverai anche alcune proposte di abbinamenti di colori).

IDEA #8

Cornici murarie

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Possono essere classiche e moderne, le cornici murarie sono un elemento che dona raffinatezza ad uno spazio. Si può spaziare dalle cornici più classiche realizzate con profili modanati in gesso o polistirolo, fino a quelle più semplici con bordi più puliti e minimal.

Molto di tendenza sono anche i listelli di legno montati in verticali uno a fianco dell’altro, si trovano sia singoli sia preconfezionati a pannello.

Le cornici murarie possono essere ampie come tutta la parete dietro al letto, oppure limitarsi all’area della testata, enfatizzando ancor di più il letto.

Oppure ancora potrebbero essere a tutt’altezza o modi di boiserie (in fondo a questo articolo ti lascio qualche immagine di ispirazione).

IDEA #9

Mensola/e

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Una o più mensole possono essere posizionate sopra al letto per essere allestite con oggetti decorativi e/o poster che rappresentano ed esprimono la tua personalità.

Possono essere sfalsate o allineate tra loro, tutto dipende dallo stile della tua camera. Se hai un arredo molto pulito e pochi materiali, allora puoi osare con le mensole sfalsate per dare un pò più di carattere. In tutti gli altri casi invece suggerisco le mensole allineate; sfalsate creano parecchio movimento e allineate invece donano quel dinamismo (dato dagli oggetti che metterai sopra) che è già sufficiente.

IDEA #10

Solo pittura

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Se hai un bel letto, con una bella testata o un lampadario grande scenografico, non c’è la necessità di inserire una decorazione importante a parete. Il focus praticamente c’è già, bisogna solo completarlo andando a creare un piacevole e misurato sfondo per il tuo punto focale. Scegli un colore che ti faccia sentire bene e a tuo agio, (e perché no) audace, verifica che esso si abbini all’arredo esistente e il gioco è fatto.

Immagini di ispirazione extra

Ti lascio qui una carrellata di immagini extra, per arricchire i concetti spiegati qui sopra.

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Se desideri approfondire il discorso di focus, decorazione delle pareti e di come rendere accogliente la casa, ti invito a guardare “Casa Felice” una lezione gratuita e registrata (durata di 45 minuti) in cui, attraverso un esercizio pratico, imparerai a trasformare la tua casa da anonima ad accogliente.

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Ciao e alla prossima!

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L’articolo Come decorare la parete dietro al letto: 10 idee spiegate facili sembra essere il primo su Romina Sita.

6 Settembre 2023 / / Romina Sita

Il colore… quanti articoli avrai già letto sul colore sul web? E quanti ormai ne ho scritti anche io! Ma ne manca uno secondo me importante. Uno specifico dedicato a chi ha una casa già arredata, a chi presta già attenzione alla tematica del colore, ma che, osservando la propria stanza preferita percepisce che qualcosa non va, che nonostante tutte le attenzioni prestate finora sulla scelta del colore, si sente che c’è qualcosa di sbagliato, ma non si sa cosa. In questo articolo desidero fare chiarezza nella tua mente e portarti a fare i giusti ragionamenti, anche attraverso un esercizio pratico, per capire gli errori compiuti e successivamente scegliere, bilanciare ed eventualmente aggiustare i colori in casa tua.

INDICE DEI CONTENUTI
Il problema più diffuso sulla scelta del colore in casa
Come sarebbe la tua casa se fosse cromaticamente armonica
4 step per imparare a scegliere, bilanciare e (eventualmente) aggiustare i colori in casa
#1 Step
#2 Step
#3 Step
#4 Step
Un consiglio in più

Il problema più diffuso sulla scelta del colore in casa

Capita molto spesso di arredare casa un pò a pezzi (arredi acquistati man mano nel tempo, durante il corso della vita all’interno di essa) oppure di fretta e senza nemmeno avere una visione di insieme dell’estetica della casa.

Perciò, presi un pò dall’inesperienza o dalla voglia di fare tutto e subito, si tralasciano certi aspetti, certe problematiche, che poi tornano a galla nel corso degli anni.

Uno di questi potrebbe essere proprio la disarmonia cromatica. Potresti ritrovarti in uno spazio di casa con:

  • Troppi colori > Effetto caotico 
  • Pochi colori > Effetto piatto e triste
  • Colori mal bilanciati > Effetto di squilibrio e confusione

Come sarebbe la tua casa se fosse cromaticamente armonica

Una casa cromaticamente armonica è una casa in cui ogni cosa è al suo posto, ogni colore è al suo posto. Una casa in cui ogni volta che varchi la soglia d’ingresso, i tuoi occhi provano una sensazione di ordine, armonia e la tua mente una sensazione di pace e relax.

Questo è lo scenario che sogno per tutte le mie lettrici. Spero con questo articolo di ispirarvi e di aiutarvi a raggiungere questo magnifico obiettivo.

Sì sono una sognatrice, perché credo che nella vita tutto (o quasi) sia possibile, basta solo crederci, e questo crederci, ti aiuterà a trovare il modo di farlo. 

Quando sono entrata nel mondo dell’home styling ho scoperto qualcosa che non potevo non condividere. Qualcosa che se ho imparato a fare io, allora può impararlo qualcun altro.

Cosa significa Home Styling?

L’abbinamento armonioso di oggetti, forme, materiali, colori, pattern… tutte cose bellissime da vedere, ma se tutte queste cose non avessero un effetto benefico (oltre che per gli occhi) anche per la mente, non sarei qui!

Quando mi sono sposata e sono venuta a vivere nella casa in cui mi trovo tutt’ora, non avevo le conoscenze in materia che ho ora. Infatti lavoravo come Interior Stylist da poco più di 1 anno e solo col tempo, grazie a tutto ciò che ho appreso e all’esperienza, ho capito quali fossero gli interventi di Home Styling da applicare anche a casa mia!

Ma soprattutto ho imparato che sono le tecniche visive e non gli elementi d’arredo costosi a fare la differenza tra una casa “che ti vergogni di mostrare” e una casa che ami vivere ogni giorno, che ti dona serenità e che “non vedi l’ora di far vedere a tutti”.

4 step per imparare a scegliere, bilanciare e (eventualmente) aggiustare i colori in casa

Questo articolo nasce con l’intento di aiutarti a fare chiarezza, comprendere gli eventuali errori compiuti e imparare a correggerli da sola.

Con un metodo step by step ti spiego come trasformare un interno cromaticamente caotico, in uno equilibrato e armonico.

Prima di aggiungere colore in casa dobbiamo capire se possiamo aggiungere colore e, come a volte capita, valutare se è il caso di togliere o sostituire qualche elemento di disturbo che ci allontana dall’armonia cromatica.

Nel metodo step by step che ti andrò al illustrare imparerai come:

  • Scegliere colori nel caso in cui ne avessi pochi,
  • Bilanciare i colori nel caso in cui la quantità di colore fosse ok ma noti che qualcosa non va e non ti soddisfa al 100%,
  • Aggiustare i colori nel caso in cui avessi una cozzaglia di materiali e colori che creano caos e disarmonia.

Sei pronta?
Iniziamo con un’attenta analisi dello stato di fatto: i materiali presenti, le loro quantità e il loro posizionamento all’interno della stanza.

Per semplificare l’operazione ti suggerisco di analizzare una stanza alla volta.

STEP #1

Fai un check sullo stato di fatto

stanza-stato-di-fatto

Identifica i colori (materiali) presenti.

Osserva la tua stanza, prendi un foglio e siediti. Ah, prendi anche una penna.

Scrivi un elenco di tutti i materiali (e il loro colore) che ti circondano: pareti, pavimenti, arredi, lampade e infine l’oggettistica principale.

Ad esempio:

  • Intonaco bianco
  • Tessuto grigio scuro
  • Tessuto verde
  • Tessuto bordeaux
  • Legno rovere
  • Gres grigio chiaro
  • Legno laccato bianco
  • Legno laccato azzurro
  • Ottone satinato
  • Ceramica bianca

STEP #2

Fai una selezione

Raggruppa i materiali che hanno colore simili, questi apparterranno alla stessa tacca colore della tua palette colori (es. intonaco bianco e legno laccato bianco).

Quanti colori hai identificato nella tua stanza? 4, 6, 10?

L’obiettivo è quello di non esagerare sulla quantità dei colori, 10 ad esempio sono troppi.
Quindi cerca di fare una selezione e abbandonare qualche colore/materiale. Per eliminare intendo sostituire gli elementi di arredo che appartengono a quelle precise tacche colori che pensi siano di troppo.

Osserva l’illustrazione qui sotto per comprendere cosa intendo.

STEP #3

Ora possiamo aggiungere un tocco di colore

Se hai una base neutra, è sicuramente più semplice aggiungere un colore, questo perché coi neutri puoi abbinarci praticamente di tutto. Per scegliere un nuovo colore per la tua casa, aiutati con la ruota dei colori  o direttamente con la mazzetta colori.

Se deciderai di non aggiungere colore, perché non vuoi o perché magari desideri mantenere un contesto tranquillo, soft, ma comunque accogliente, ti suggerisco di inserire un piccolo accento di colore scuro; può essere un marrone scuro o un nero.

Questo perché, così facendo, andrai a creare un piacevole contrasto che manterrà sì tutto neutro, ma renderà lo spazio più vivo, dinamico, di carattere e meno piatto e banale.

Le 3 condizioni ideali di armonia cromatica sono:

1 > Contesto completamente neutro (palette composta da grigi, bianchi, neri e/o marroncini).

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-neutra

2 > Contesto neutro più un colore di accento.

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-azzurro

3 > Contesto neutro più un colore di accento, più uno a contrasto.

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-azzurro-marrone

Crea la tua palette colori, caratterizzata dai colori degli elementi esistenti (selezionati), più eventualmente quelli degli arredi nuovi, costituita in totale da 5 o 6 tacche colore. 

STEP #4

Come distribuire il colore?

Tutto ciò che ha una superficie ha un colore, di conseguenza possiamo applicare il colore su qualsiasi elemento (superfici della stanza, arredi e oggetti) che compone la casa.

Il metodo migliore per distribuire il colore in modo equilibrato è sicuramente quello della regola 60-30-10 (qui trovi l’articolo completo), ma facciamo un ripassino anche qui:

  • il 60% dello spazio è occupato dal colore principale
  • il 30% dello spazio è occupato dal colore secondario
  • il 10% dello spazio è occupato dal colore di accento

Sì Romi tutto molto bello, ma che significa?

Se dovessi arredare casa da zero, ti direi di seguire la regola come descritto in questo articolo.

Ma se hai già un arredo esistente, ti invito ad osservare ed identificare le maggiori campiture di spazio che occupano i materiali/colori prevalenti. Prova ad immaginare e suddividere nelle 3 percentuali, le categorie cromatiche di tutti gli elementi che compongono il tuo spazio.

In genere fanno parte della categoria del 60% i colori chiari e neutri. Il 30% potrebbe essere un color marroncino (legno) e il 10% potrebbe essere quel colore che potresti assegnare all’oggettistica più importante.

Dico potrebbe perché non c’è una regola precisa, bisogna valutare caso per caso.

Ad esempio potresti avere tutte le pareti bianche e molti arredi bianchi e allora il tuo 60% sarebbe il bianco.

Ad esempio potresti avere una parete beige, il pavimento in legno, qualche mobile in legno e allora il tuo 60% sarebbe il beige/marroncino.

Suddividi la tua palette colori (quella creata nello step 3), in 3 parti raggruppando i colori simili.

Una parte della palette colori apparterrà al 60%, una parte al 30% e la parte restante al 10%.

Un consiglio in più:

Oltre a scegliere i colori giusti e nelle quantità giuste, bisogna saperli posizionare in modo armonico all’interno della stanza e della casa.

Se avessi distribuito il colore, nonostante la corretta applicazione della regola 60-30-10, in modo non equilibrato questo sarebbe stato il risultato.

stanza-colori-sbilanciati

Qual è l’errore secondo te?

L’errore è che gli elementi appartenenti ad un colore sono raggruppati in un lato della stanza e nell’alto lato sono presenti tutti gli altri colori.

“Muovi” i colori della palette e richiamali qua e là all’interno dello spazio, aiutandoti anche con gli oggetti di home decor.

Questo trucchetto ti darà un bellissimo effetto di armonia, di uno spazio pensato e progettato da chi ama davvero la propria casa.

Quando andrai ad arredare la tua libreria, a creare lo styling del mobile dell’ingresso, oppure ancora la gallery wall sopra al divano, tieni sempre a mente questi concetti di armonia, equilibrio e dinamismo.

Tutti concetti che spiego nel dettaglio all’interno del mio corso digitale “Da Abitazione a Casa” in cui ti insegno a rendere accogliente la tua casa attraverso l’armonia degli elementi decorativi.

In questo articolo ti ho spiegato step by step come scegliere, bilanciare e aggiustare i colori nella tua casa. Spero di averti trasmesso ottimi spunti di riflessione e nuove idee per trasformare la tua casa in uno spazio accogliente e felice come lo hai sempre desiderato.

Ciao, alla prossima.

P.S. Hai già scaricato lo Style Book?
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L’articolo Come scegliere i colori in casa: impara a bilanciarli in modo armonico (anche se la tua casa è già arredata) sembra essere il primo su Romina Sita.

5 Luglio 2023 / / Romina Sita

Hai presente quando entri in casa e vedi ordine e armonia? Ecco, queste sensazioni non sono date solamente dalla giusta scelta di arredamento, ma anche, anzi oserei dire soprattutto, dai piccoli oggetti decorativi, dalla loro quantità, da dove e come sono posizionati all’interno della stanza e della casa. In questo articolo desidero mostrarti qualche idea pratica su come disporre gli oggetti di home decor all’interno della tua casa, per prendere ispirazione e imparare ad applicare i consigli di home styling che ti permetteranno di provare ogni giorno quella piacevole sensazione di ordine e armonia ogni volta che varchi la soglia di casa.

INDICE DEI CONTENUTI
L’errore che ahimè si commette
Esercizio pratico: facciamo uno styling insieme
#1 Step
#2 Step
#3 Step
Quali sono le tipologie di composizioni che si possono realizzare in casa
#1 Tipologia
#2 Tipologia
#3 Tipologia
Esempi di composizioni armoniche
Trasforma la tua casa

L’errore che ahimè si commette

Quando si arreda casa, ormai me lo avrai sentito dire più e più volte, si impiegano la maggior parte delle energie durante la scelta degli arredi principali e non si dà il giusto peso invece a tutti quei dettagli di home decor, che sono proprio quelli che fanno la differenza! Ovvero tutti quegli oggetti decorativi che creano quell’aspetto armonico e accogliente che hai tanto desiderato per la tua casa fin dall’inizio.

A dirti la verità questo (quello di sottovalutare il potenziale dell’oggettistica della casa) è un errore che ho fatto anche io quando sono venuta a vivere in questa casa (nel lontano 2010!). Forse perché l’ho arredata un pò di fretta o forse perché avevo la testa concentrata altrove. Poi pian piano mi sono resa conto che, nonostante l’arredamento scelto mi piacesse molto, mancava qualcosa. Gli oggetti decorativi, seppur pochi, c’erano, ma erano posizionati senza una logica precisa e armonica.

Quando mi sono sposata lavoravo in un’azienda come interior stylist da poco più di 1 anno e solo col tempo, grazie a tutto ciò che ho appreso e all’esperienza ho capito quali fossero gli interventi di home styling da applicare anche a casa mia, nella mia bellissima casa che tanto adoro!

Ora sono qui, su questo blog, proprio a condividerti tutto ciò che ho imparato in questi anni, perché desidero che tu possa provare le stesse e bellissime sensazioni che provo io a casa mia!

Troppo spesso vedo mensole, mobili della tv, vani a giorno sovraccarichi di soprammobili, oggettini e libri tutti ammassati tra loro senza nessun senso logico.

Quali sensazioni possono dare queste composizioni di oggetti? Ordine e armonia, oppure caos e disordine?

Sulla risposta direi che siamo d’accordo: caos e disordine!

Tu: “Ok Romi, ma mi vuoi demoralizzare?”

Niente affatto! Anzi, voglio fare subito con te un esercizio semplice ma pratico che ti permetterà di capire nel concreto ciò che puoi fare fin da subito per rimediare a questa situazione.

Esercizio pratico: facciamo uno styling insieme

STEP #1

Prendi un vano a giorno qualsiasi, quello che è sempre lì in disordine (può essere una mensola, una nicchia, il ripiano di un mobile) e liberalo, togli via tutto.

Togli tutti gli oggetti che gli stanno sopra…tutti eh!

Ora cosa provi?

Ah, che sensazione di respiro… Guarda quanto è grande quel ripiano, non te lo ricordavi, vero?

Ecco, ora che è grande però non significa che devi riempirlo tutto.

Dobbiamo cercare di renderlo bello! Bello e anche funzionale (in base alla zona in cui si trova).

Dai una bella pulita con un colpo di straccio e procediamo.

STEP #2

Ora ti ritrovi lì di fianco una montagna di oggetti. Dobbiamo capire se li vogliamo tutti riporre nel vano a giorno appena vuotato, oppure se possiamo fare una cernita ed eliminare qualcosa (= buttare ciò che non occorre più o riporre in un vano chiuso).

Per ognuno di essi chiediti: davvero lo voglio tenere a vista? Davvero è così bello o importante (es. ha un legame affettivo)?

STEP #3

Gli oggetti rimasti saranno i protagonisti del tuo nuovo styling del vano a giorno.

Tutti avranno un ruolo importante, il ruolo di far parte di una composizione armonica di oggetti.

Posiziona gli oggetti uno ad uno sul ripiano partendo dal più alto o dal più voluminoso, ad esempio dal vaso più alto, oppure da un gruppo di libri affiancati l’uno all’altro.

Procedi creando piccoli gruppi di oggetti distanziati tra loro. All’interno di ogni gruppo fai in modo che ci siano elementi alti, medi e bassi. Come ti accennavo 2 secondi fa, ogni gruppo deve essere distanziato dall’altro (quindi non avrai più l’ammassamento di prima) e tra un gruppo e l’altro è bene mantenere un dinamismo di altezze e forme.

Ti condivido questo articolo in cui spiego nel dettaglio quest’ultimo concetto: Come arredare un piano di appoggio come una vera stylist: 6 tecniche efficaci

Le composizioni di oggetti, se ben studiate e realizzate, possono trasformare l’aspetto estetico di una casa. Quando c’è ordine visivo, che anche ordine mentale, perché gli occhi sapranno dove guardare senza essere disorientati dal caos e dai troppi oggetti.

Fai un test con l’esercizio appena fatto insieme…lascia passare qualche giorno e dimmi se è cambiato qualcosa, a livello mentale intendo. Cosa provi ogni volta che passi davanti a quel ripiano appena sistemato? Ti dà serenità, oppure è rimasto indifferente? Le risposte a queste domande ti daranno la carica per sistemare un altro ripiano della casa, vedrai!

Quali sono le tipologie di composizioni di oggetti decorativi che si possono realizzare in casa

Potenzialmente qualsiasi superficie di appoggio, sia orizzontale, sia verticale, è adatta ad accogliere composizioni armoniche di oggetti. Per semplificare questo concetto, diciamo però che ci sono 3 principali tipologie di composizioni.

TIPOLOGIA 1 – Le composizioni con dietro una parete

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Foto by Rue Mag

Sono tutte quelle composizioni di oggetti posizionate su un ripiano addossato alla parete o allo schienale del mobile in cui sono contenute. Può essere una mensola, il mobile dell’ingresso, una madia, il mobile della tv, il top del mobiletto del bagno, un vano a giorno della cucina, ecc…

TIPOLOGIA 2 – Le composizioni centrotavola

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Foto by Pinterest

Sono tutte quelle composizioni di oggetti posizionate su un piano di appoggio con nulla intorno, ad esempio: il tavolo da pranzo, l’isola o penisola della cucina, il coffee table, ecc…

Sono tutte composizioni visibili a 360° e cioè devono essere possibilmente armoniche su tutti i suoi lati, appunto perché sono posizionate al centro e noi ci muoviamo intorno ad esse quando fruiamo all’interno della stanza.

TIPOLOGIA 3 – Le composizioni a parete

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Foto by The Poster Club

Le gallery wall sono un esempio immediato di ciò che si intende per composizioni a parete. Sono molto decorative, non ingombrano spazio all’interno della stanza e sanno esprimere (attraverso le immagini dei poster o delle fotografie contenute al loro interno) il carattere e la personalità di chi abita la casa.

All’interno del mio corso digitale di Home Styling “Da Abitazione a Casa” spiego nel dettaglio come realizzare composizioni di oggetti decorativi per ognuna di queste tipologie.

Esempi di composizioni armoniche

Ora ti mostro qualche esempio di composizioni armoniche di oggetti decorativi per la casa, che ho realizzato qualche tempo fa. Nel farle mi sono divertita a scegliere prodotti monomarca, in modo che se magari te ne piacesse una in particolare, puoi replicarla velocemente facendo un acquisto unico nello stesso shop.

La nostra casa deve essere composta da arredi principali e oggetti decorativi più piccoli. Gli arredi principali definiscono la funzionalità di uno spazio e l’estetica principale. Tutti gli oggetti di home decor definiscono quel tocco finale di armonia, personalità e carattere di una casa. Senza di essi puoi avere l’arredo più bello e funzionale che vuoi, ma la tua casa sembrerà sempre fredda e impersonale.

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Impara a trasformare la tua casa con un metodo semplice, pratico e per chi ha poco tempo, a trasformare la tua abitazione fredda e impersonale in una casa accogliente e bella da vivere.

Come?

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Ciao e alla prossima!

P.S. Continua a navigare nel blog, potresti trovare qualche altro articolo utile.

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