29 Maggio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

La cucina è da sempre il cuore della casa, un ambiente che unisce funzionalità e convivialità. Progettare una cucina di design significa bilanciare estetica e praticità, al fine di creare uno spazio che rifletta il proprio stile e resista alla prova del tempo. La scelta e l’abbinamento di materiali e finiture rappresentano un aspetto primario di questo processo, capace di definire il carattere dell’intero ambiente.

Estetica e funzionalità in cucina

La sfida nel progettare una cucina moderna risiede proprio nell’armonizzare l’aspetto visivo con la necessità di avere superfici resistenti, facili da pulire e adatte alle attività quotidiane. I materiali che scegliamo per piani di lavoro, ante, schienali e pavimenti interagiscono tra loro non solo a livello cromatico, ma anche per texture e percezione tattile. Un accostamento ben pensato eleva il design e migliora l’esperienza d’uso.

Trovare l’armonia: abbinamenti di materiali e finiture per una cucina unica

Per creare una cucina dal forte impatto estetico e dalla grande personalità, un principio guida consiste nel non temere di accostare elementi diversi. L’equilibrio si trova nel contrasto studiato o nell’armonia sottile. Si può bilanciare la freddezza di un metallo con il calore del legno, oppure la lucentezza di una finitura laccata con l’opacità materica di un laminato Fenix. 

Per trovare le soluzioni migliori per le proprie cucine, esplorare le infinite possibilità di materiali e finiture disponibili si rivela un passaggio stimolante e produttivo.

I Materiali protagonisti: superfici da esplorare

Ogni materiale porta con sé caratteristiche uniche. Il legno, nelle sue diverse essenze e trattamenti, conferisce calore e naturalità. Le pietre naturali come granito e marmo donano prestigio e unicità, sebbene richiedano attenzioni specifiche; i quarzi ricomposti offrono alta resistenza e varietà di colori. Il laminato rappresenta una soluzione versatile e resistente, disponibile in moltissime texture e colori. Materiali innovativi come Fenix NTM presentano superfici opache, setose al tatto e con proprietà anti-impronta. L’acciaio inossidabile, professionale e igienico, si presta bene per piani di lavoro e schienali. Il vetro, laccato o temperato, aggiunge un tocco di leggerezza e modernità, spesso usato per ante o paraschizzi.

Consigli pratici per abbinamenti riusciti

Un approccio efficace consiste nel definire un materiale o una finitura dominante e poi scegliere gli altri elementi per contrasto o armonia. Ad esempio, una cucina con ante in finitura legno naturale si abbina bene con un piano di lavoro in quarzo o laminato effetto pietra chiara per contrasto, o con un piano in legno scuro per armonia. Una cucina laccata opaca bianca o grigia permette accostamenti più audaci per il piano di lavoro, magari in Fenix colorato o in acciaio. Considerare sempre la destinazione d’uso delle superfici: il piano di lavoro, sottoposto a usura, richiede un materiale robusto e facile da pulire; le ante possono permettere scelte più audaci in termini di finitura.

Oltre l’estetica: durata e manutenzione

Quando si abbinano materiali e finiture, considerare la loro durata e la facilità di manutenzione è essenziale per accertarsi che la cucina mantenga il suo splendore nel tempo. Informarsi sulle caratteristiche specifiche di ciascun materiale e sulle pratiche di pulizia consigliate aiuta a fare scelte informate che coniughino bellezza e praticità nel lungo periodo.

In conclusione, la progettazione di una cucina di design passa attraverso la selezione ponderata e l’abbinamento armonioso di materiali e finiture. È un processo che unisce creatività e attenzione ai dettagli, per realizzare uno spazio che sia efficiente, bello e perfettamente in linea con chi lo vive ogni giorno.

28 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore della Laguna di Venezia, di fronte a Piazza San Marco, l’Isola di San Servolo scrive un nuovo capitolo della sua storia millenaria con un progetto che unisce natura, design e architettura sostenibile. Protagonista di questa trasformazione è Mario Cucinella Architects, lo studio guidato da Mario Cucinella, noto per il suo approccio poetico e attento all’ambiente.

vista aerea dell'anfiteatro sostenibile sull’Isola di San Servolo progettato da Mario Cucinella Architects

Un luogo che rinasce tra cultura, innovazione e design

Da ex convento a manicomio, fino a diventare oggi un centro pulsante di cultura e ricerca, San Servolo è da oltre vent’anni un punto di riferimento internazionale. Grazie all’azione di San Servolo srl – società partecipata della Città metropolitana di Venezia – l’isola è al centro di un ampio progetto di riqualificazione che punta su sostenibilità, design e creatività.

Tra le iniziative di spicco c’è VID – Venice Innovation Design, evento nato nel 2018 che ha avviato numerosi interventi, dagli spazi congressuali rinnovati alle installazioni fotovoltaiche che oggi coprono il 30% del fabbisogno energetico dell’isola.

Il progetto di Mario Cucinella Architects: un anfiteatro che fiorisce nella Laguna

Nell’ambito della 5ª edizione di VID, Mario Cucinella ha presentato il progetto “Un Fiore a San Servolo”. Si tratta di un anfiteatro scolpito nel paesaggio, con forme fluide che ricordano una corolla, aperta verso la luce e la bellezza della laguna. L’architettura diventa parte integrante della natura, offrendo uno spazio aperto alla cittadinanza, pensato per accogliere performance artistiche, eventi teatrali e musicali.

progetto “Un Fiore a San Servolo" di Mario Cucinella Architects

Architettura sostenibile e sinergie virtuose

Il progetto è frutto di una collaborazione sinergica tra il team di MCA e numerosi partner. Tra questi Erratic srl, che ha fornito una stampante 3D per la realizzazione di componenti innovativi, e aziende come 7 Solution, Abet Laminati, Global Power Service e Pieces of Venice. Un vero esempio di co-progettazione sostenibile, in cui materiali e tecnologie green si fondono con la visione architettonica.

Inaugurazione e celebrazioni

L’inaugurazione ufficiale si é svolta lo scorso 23 maggio 2025, in concomitanza con una manifestazione organizzata da FederlegnoArredo, che festeggia sull’isola i suoi 80 anni. L’evento è stato impreziosito da un monologo dell’attore Giancarlo Giannini, in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.

Isola di San Servolo nel cuore della Laguna di Venezia

San Servolo: isola della conoscenza e della creatività

L’anfiteatro si inserisce in un contesto vibrante. San Servolo ospita ogni anno oltre 100 eventi culturali, ed è sede di realtà prestigiose come VIU – Venice International University, la Neuroscience School of Advanced Studies, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il nuovo Oceanographic Center in Venice, promosso dall’UNESCO.

In sintesi

Il progetto firmato Mario Cucinella Architects non è solo un’opera architettonica, ma un simbolo di rigenerazione, cultura e sostenibilità. Un “fiore” che sboccia nel cuore della laguna, pronto a diventare un nuovo polo di attrazione per arte, architettura e giovani talenti.

 

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28 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore di Bari, StudioTandem Architetti realizza un progetto d’interni che interpreta con sensibilità l’abitare contemporaneo, dando vita a un appartamento dove convivono armoniosamente due anime distinte: una orientata al minimalismo nordico, l’altra ricca di contaminazioni vintage ed eclettiche. Il risultato è un ambiente sofisticato e autentico, dove ogni elemento, dalla distribuzione spaziale alla scelta dei materiali, concorre alla costruzione di un’identità stilistica unica e bilanciata.

Vista del soggiorno open space con parquet in noce e arredi minimal

Un progetto su misura: funzionalità e atmosfera

L’intervento si è concentrato su una pianta esistente, completamente ripensata per rispondere alle esigenze dei proprietari e valorizzare al massimo la vivibilità degli spazi. La distribuzione interna è stata riorganizzata attraverso la demolizione e ricostruzione di partizioni murarie, con l’obiettivo di ottenere una zona giorno fluida, un bagno di servizio aggiuntivo e una zona notte più funzionale.

Il fulcro dell’abitazione è rappresentato dall’area giorno, concepita come un continuum visivo tra soggiorno, pranzo e cucina. Ampie aperture tra gli ambienti garantiscono permeabilità visiva e spaziale, favorendo una sensazione di apertura e leggerezza. La cucina, caratterizzata da una mensola a tutta lunghezza al posto dei pensili tradizionali, assume un ruolo operativo senza rinunciare al comfort estetico. Un serramento su misura porta luce naturale in abbondanza, rendendo l’ambiente accogliente e luminoso.

Tra cucina e soggiorno, una parete filtro – più che un vero e proprio divisorio – definisce le funzioni senza interrompere la continuità. Una soluzione che rispecchia l’approccio progettuale dello studio: pratico ma mai banale.



L’anima materica del progetto di StudioTandem: il parquet in noce Woodco

Elemento chiave del progetto è il pavimento in parquet Woodco in Noce Naturale, posato a spina ungherese. Lontano dal semplice ruolo di rivestimento, il parquet diventa protagonista del racconto architettonico: materia viva, calda, che definisce il tono dell’intero progetto. Con le sue sfumature bruno-dorate e la venatura ricca di carattere, dona profondità e movimento agli spazi, mettendo in risalto i volumi e dialogando con gli arredi.

La posa a spina ungherese, scelta per la sua eleganza senza tempo, rappresenta il punto d’incontro tra i due stili apparentemente distanti dei committenti. Da un lato, il rigore geometrico conquista l’anima minimalista; dall’altro, la matericità calda del legno appaga il gusto più eclettico e vintage. La superficie, spazzolata e rifinita con vernice extra opaca ad alta resistenza, assicura durata e bellezza nel tempo, contribuendo a un’estetica coerente e sofisticata.



La zona notte: intimità e design funzionale

Nella zona notte trova spazio una camera padronale dotata di bagno en suite e cabina armadio. Qui, una parete retroilluminata a mezza altezza funge da testiera del letto e da supporto tecnico per un videoproiettore, integrando estetica e funzione con discrezione scenografica.

La scelta di materiali, colori e finiture contribuisce a creare un’atmosfera intima e raffinata, in cui il bianco delle pareti e le superfici neutre diventano cornice ideale per valorizzare gli arredi selezionati.



Stile nordico ed eclettismo vintage: un incontro equilibrato

StudioTandem Architetti riesce nell’intento di far dialogare due visioni stilistiche in un’unica narrazione. Il minimalismo nordico si traduce in geometrie pulite, colori neutri e funzionalità, mentre l’anima eclettica emerge attraverso dettagli rétro, scelte cromatiche ponderate e un’attitudine curiosa alla decorazione.

Il progetto dimostra che è possibile far convivere ordine e memoria, essenzialità e carattere, creando un linguaggio visivo coerente ma dinamico. Gli ambienti non sono mai rigidi, ma fluidi e accoglienti, in grado di evolvere nel tempo secondo le esigenze di chi li abita.


Conclusioni: StudioTandem firmauna casa che racconta chi la vive

Secondo Lorenzo Loiacono e Francesco Passaquindici, fondatori dello StudioTandem, la sfida principale è stata quella di conciliare due estetiche contrastanti. “La chiave è stata il parquet in noce, elemento trasversale e narrativo, che ha saputo unire il tutto in modo armonico,” spiegano gli architetti.

Il progetto si rivela così un perfetto esempio di come l’interior design possa diventare espressione personale, superando la mera funzione estetica per raccontare storie, emozioni e visioni del vivere quotidiano.

Scheda progetto 

Realizzazione: ristrutturazione appartamento privato

Località: Bari

Anno di ultimazione: 2024

Superficie: 90mq circa

Progetto architettonico e d’interni: StudioTandem Architetti 

Finiture e arredobagno: Quartarella

Pavimento in legno: Woodco, parquet in Noce Naturale nel formato spina ungherese 52

Fotografie: Pierangelo Laterza

 

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28 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

L’acquisto di una seconda casa rappresenta una decisione patrimoniale rilevante, spesso motivata da esigenze di vacanza, investimento o diversificazione immobiliare. Rispetto alla prima abitazione, comporta una serie di implicazioni economiche, fiscali e burocratiche che è indispensabile valutare con attenzione prima di sottoscrivere qualsiasi impegno contrattuale. La differenza di trattamento normativo tra prima e seconda casa, infatti, non si limita all’ambito delle agevolazioni fiscali, ma si estende a imposte, spese di gestione e obblighi documentali.

seconda casa con piscina in giardino
immagine Depositphotos

Scelte consapevoli: località, finalità e sostenibilità economica

La prima valutazione deve riguardare la destinazione d’uso: uso personale o investimento. Nel primo caso, la scelta sarà influenzata da fattori emotivi e pratici, come la prossimità ai luoghi di interesse, la qualità dell’ambiente circostante e la disponibilità di servizi. Nel secondo, entrano in gioco elementi di redditività, come la domanda locativa, la stagionalità e la sostenibilità fiscale dell’investimento. In entrambi i casi, è cruciale stimare il costo totale, includendo spese notarili, imposte d’acquisto, eventuali interventi di ristrutturazione e costi annuali di gestione.

Regime fiscale e imposte applicabili

Uno degli aspetti più rilevanti da approfondire riguarda la tassazione. L’acquisto di una seconda casa non beneficia delle agevolazioni previste per l’abitazione principale. Di conseguenza, le imposte da versare sono più elevate: se si acquista da un privato, l’imposta di registro è pari al 9% del valore catastale (che viene rivalutato in base a un moltiplicatore); se si acquista da un’impresa costruttrice, si applica l’IVA al 10% (22% in caso di immobili di lusso), più imposta di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa.

Informazioni dettagliate e aggiornate possono essere consultate sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dove è disponibile una sezione dedicata all’acquisto di una casa e alle relative imposte, che rappresenta un riferimento fondamentale per comprendere il carico fiscale legato all’operazione.

Costi di gestione: manutenzione, tasse e assicurazione

La proprietà di una seconda casa implica anche oneri di lungo periodo. L’IMU (Imposta Municipale Unica), che non si applica alla prima casa, è dovuta sulla seconda casa con aliquote variabili stabilite dai singoli comuni. Anche la TARI (Tassa sui Rifiuti) è in genere più elevata, poiché l’abitazione è considerata non abitata stabilmente. A queste si aggiungono le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, eventuali oneri condominiali e la necessità di assicurare l’immobile.

In quest’ottica, le cose da sapere sull’assicurazione per la seconda casa sono numerose e complesse. È importante valutare non solo la copertura per danni da incendio, eventi atmosferici e responsabilità civile, ma anche garanzie opzionali come il furto, soprattutto se l’immobile resta vuoto per lunghi periodi. Alcune polizze specifiche per seconde case offrono clausole particolari per coprire i rischi connessi all’affitto stagionale o a eventuali atti vandalici. Il confronto tra più proposte assicurative, anche tramite consulenza professionale, può ridurre significativamente l’esposizione a eventi imprevisti.

Vincoli normativi e aspetti notarili

Dal punto di vista giuridico, l’acquisto comporta obblighi che non possono essere sottovalutati. Il ruolo del notaio, in particolare, è cruciale non solo per il rogito ma anche per le verifiche preliminari: conformità catastale, libertà da vincoli o ipoteche, regolarità urbanistica. È anche necessario verificare eventuali limiti alla destinazione d’uso dell’immobile, come nel caso di edifici storici, rurali o sottoposti a vincoli paesaggistici.

Inoltre, chi ha già usufruito delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa e desidera accedere nuovamente a tali benefici su un nuovo immobile, dovrà vendere il primo entro dodici mesi dal nuovo acquisto. In caso contrario, non solo decade il diritto alle agevolazioni, ma si è soggetti a sanzioni e al versamento delle imposte non versate all’epoca.

Prospettive d’investimento e redditività

Quando la seconda casa è destinata alla locazione – sia essa turistica, breve o a lungo termine – è fondamentale valutare l’attrattività del territorio, la regolamentazione comunale in materia di affitti brevi e l’andamento del mercato immobiliare locale. Le rendite derivanti dalla locazione sono tassate secondo due modalità: la cedolare secca (21% o 10%) o il regime IRPEF ordinario. La scelta del regime fiscale può incidere notevolmente sulla convenienza dell’investimento, ed è consigliabile farsi assistere da un consulente fiscale per l’analisi di convenienza.

 

 

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