29 Luglio 2025 / / Maconi

C’era una volta il corridoio lungo che dalla porta di ingresso conduceva a tutte le stanze della casa. Cucina, soggiorno, salotto, sala da pranzo, camere, camerette, bagni, locale studio, tutti ambienti accessibili dal disimpegno al centro della casa. C’era una volta… ma in tante case esiste ancora oggi.

È vero che da qualche decennio nelle abitazioni di nuova costruzione si preferisce non inserire il corridoio per collegare diversi ambienti: accorpando lo spazio dell’ingresso a soggiorno, salotto o cucina e creando così una zona anticamera che conduce alla zona notte. È però altrettanto vero che a volte non si può, o non si vuole, unire ingresso e zona giorno, di conseguenza il corridoio continua ad essere una soluzione più che valida.

Chi vive in una casa senza zona ingresso con entrata che dà direttamente sul soggiorno dovrebbe leggere “Come arredare un ingresso che dà direttamente sul soggiorno”. Questo articolo è invece per chi il corridoio in casa ce l’ha o per chi non vuole intraprendere lavori di ristrutturazione che comporterebbero l’abbattimento di muri per dar vita ad un ampio open space. Prosegui nella lettura e scopri i 5 errori più comuni che vengono commessi quando si decide di arredare questo spazio della casa.

 

Le cose da non fare quando si arreda un corridoio ad uso ingresso e i nostri consigli:

 

1. Scegliere mobili ingresso troppo profondi e larghi

 

Una normativa italiana stabilisce che la larghezza minima di un corridoio è di 100 cm. Per convenzione, nei progetti si prevede solitamente una larghezza di 110-120 cm che permettere il passaggio di due persone contemporaneamente (in generale si calcola una misura indicativa di 55-60 cm per individuo).

 

 

Prima di scegliere qualsiasi mobile è quindi bene prendere le misure: larghezza totale corridoio, effettivo spazio a disposizione (larghezza corridoio escluso spazio necessario per il passaggio) e larghezza massima dei mobili.

 

2. Ignorare la funzione del corridoio

 

Capita spesso di pensare al corridoio come a un “non-luogo”: uno spazio che esiste solo per collegare le stanze, senza una vera identità. Questo approccio porta a trascurarlo totalmente, lasciandolo spoglio e privo di funzione. In realtà, proprio per la sua posizione strategica, il corridoio può diventare uno spazio utile e funzionale per tutti gli ambienti della casa.

 

 

Se ben pensato, può diventare un punto di appoggio pratico per la vita quotidiana, o uno spazio contenitore in più che permette di tenere la casa sempre in ordine, risparmiando spazio nelle altre stanze. Aggiungere mensole o una consolle, significa sfruttare metri quadri che altrimenti resterebbero inutilizzati. Mai sottovalutare la possibilità di trasformare anche il più semplice degli spazi in qualcosa di funzionale per la tua casa!

 

3. Lasciarlo anonimo e dimenticare la coerenza con il resto della casa

 

Un altro errore molto diffuso è quello di non dare al corridoio un’identità visiva. Spesso, per pigrizia o indecisione, si tende a lasciarlo completamente vuoto, magari con le sole pareti bianche e il pavimento neutro. Il corridoio è a tutti gli effetti parte della casa ed è quindi importante che si leghi allo stile degli altri ambienti.

 

 

Per abitazioni contraddistinte da un arredamento che richiama i colori del legno, è consigliabile optare per finiture in melaminico nelle tinte noce od olmo. Per case dove invece sono i colori neutri a prevalere, mobili con struttura in melaminico bianco, cemento, tortora o effetto bianco statuario sono ideali.

 

4. Esagerare con gli arredi e le decorazioni

 

Se da un lato è un errore lasciare il corridoio spoglio, dall’altro lo è anche sovraccaricarlo. In spazi stretti e allungati, l’eccesso di elementi rischia di rendere l’ambiente opprimente. Arredare un corridoio in maniera intelligente non significa solo riempirlo, ma selezionare pochi elementi pratici e funzionali.

 

 

Scegliere mobili multifunzione diventa quindi una scelta obbligata, in poco spazio è possibile concentrare un appendiabiti, vani contenitori, cassetti e scarpiere per tenere in ordine anche le altre stanze adiacenti.

 

5. Non usare gli specchi

 

Usare una specchiera in corridoio è fondamentale per ampliare la percezione visiva dello spazio e dare profondità a un locale della casa solitamente piccolo e stretto.

Oltre a ciò, lo specchio ha anche una funzione concreta. Prima di uscire di casa è possibile dare un’ultima sistemata al proprio outfit.

 

 

Via libera quindi a mobili salvaspazio con specchiera integrata alle ante, dietro le quali si nascondono appendiabiti o vani contenitori. Una soluzione intelligente che, se posizionata sul lato corto del corridoio, riesce a dare una percezione di maggior ampiezza, tale da far sembrare doppiamente più profondo un disimpegno piccolo e stretto.

 

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Rivenditori Italia Maconi

29 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Organizzare i giochi - Casa Poetica

Quando si tratta di organizzare i giochi, l’obiettivo non è solo mettere ordine, ma creare uno spazio dove tuo figlio possa scegliere, giocare, rimettere a posto e sentirsi a proprio agio. Ogni età porta con sé giochi diversi, e ogni tipo di gioco ha bisogno di un contenimento pensato. Se il caos ti sembra ingestibile, è spesso perché manca un sistema, non perché ci sono troppi giochi.



0-3 anni: contenere con dolcezza

Nella prima infanzia, l’organizzazione deve essere semplice, visiva e accessibile. I bambini piccoli non hanno ancora capacità di categorizzazione complesse: per questo servono soluzioni immediate, come ceste basse, senza coperchi, dove infilare e ritrovare facilmente gli oggetti. I peluche possono stare in un grande sacco morbido, i libri in una cassettina aperta rivolta frontalmente, gli strumenti sonori in una cesta dedicata. Il principio è: pochi giochi visibili, rotati con regolarità.

Troppi stimoli confondono, non aiutano. Ridurre, selezionare, raggruppare e poi ruotare ogni dieci-quindici giorni ti permette di mantenere l’interesse alto senza riempire la stanza.



4-6 anni: giochi tematici, zone riconoscibili

Questa è l’età del gioco simbolico e delle piccole collezioni. Organizzare i giochi in questa fase vuol dire aiutare tuo figlio a capire dove trovare ciò che cerca e dove rimetterlo senza fatica. Le costruzioni, ad esempio, stanno bene in contenitori trasparenti o in scatole con coperchio. I Lego più piccoli possono essere divisi per tipo o colore, quelli costruiti lasciati su una base da esposizione.

Le bambole hanno bisogno di piccole stazioni: una scatola per i vestiti, una per gli accessori, una per la bambola stessa. Se tutto è ammassato, si perde la motivazione al gioco. Se invece è visivamente chiaro, torna anche il piacere di rimettere a posto.

Le macchinine si prestano a contenitori larghi e poco profondi. Vederle tutte aiuta a stimolare il gioco libero. Se c’è una pista, deve avere uno spazio dedicato: un tappeto pieghevole, una base rigida o una valigetta che si trasforma.



7+ anni: giochi complessi, spazi consapevoli

Dai sette anni in su, tuo figlio sviluppa interessi più strutturati. Ci sono giochi da tavolo, console, costruzioni elaborate, collezioni. L’organizzazione deve evolvere con lui. Coinvolgerlo è essenziale: se partecipa alla definizione del sistema, sarà più facile mantenerlo.

I giochi da tavolo devono essere tenuti in verticale, come libri. Vederli sul dorso permette una scelta più immediata. I giochi elettronici, invece, vanno radunati in un’unica area: console, controller, caricabatterie, tutto insieme, meglio se in alto o in contenitori chiusi. Questo evita confusione e rende chiaro che si tratta di oggetti speciali, non da lasciare ovunque.

Se ama i Lego, valuta un sistema ibrido: contenitori con scomparti per i pezzi sfusi e una superficie stabile per le creazioni finite. Non tutti i giochi vanno messi via. Alcuni vanno lasciati esposti, proprio perché il bambino possa sentirsi fiero di ciò che ha costruito.



Organizzare i giochi in base allo spazio disponibile

Ogni casa è diversa, e organizzare i giochi in modo efficace dipende anche da quanto spazio hai a disposizione. In ambienti piccoli o condivisi, è ancora più importante avere contenitori versatili, mobili multifunzione e una logica di rotazione. Se i giochi non ci stanno tutti, non vuol dire rinunciare: vuol dire scegliere cosa tenere a portata e cosa riporre in attesa del momento giusto.

Contenitori sotto al letto, panche con coperchio, librerie basse con ceste estraibili sono ottime soluzioni per sfruttare ogni centimetro. Anche i mobili sospesi o le tasche appendibili dietro le porte possono trasformarsi in alleati preziosi.

Organizzare i giochi in poco spazio richiede disciplina visiva: niente contenitori traboccanti, niente cassetti senza logica. Pochi giochi ben selezionati, accessibili, e un sistema che si può mantenere nel tempo faranno sentire lo spazio più grande e più leggero.



Organizzare i giochi con metodo: creare spazi che funzionano davvero

Un sistema funziona solo se rispecchia il modo in cui tuo figlio gioca. Non serve l’ordine perfetto, ma un’organizzazione coerente e riconoscibile. Questo significa usare sempre lo stesso criterio: per tipo, per funzione, per ambiente. L’importante è che ogni gioco abbia un posto chiaro, e che quel posto venga rispettato nel tempo.

Etichette, colori, contenitori trasparenti o decorati: tutto può aiutare. Non è fondamentale che tuo figlio sappia leggere, è sufficiente che possa riconoscere visivamente lo spazio. La costanza è più importante della quantità. E se qualcosa non funziona, si può sempre cambiare.



Un equilibrio che cambia con la crescita

Organizzare i giochi non è un gesto una tantum. È un processo che accompagna la crescita e si adatta. Ci saranno momenti di passaggio, di decluttering, di trasformazione. Il punto non è avere una cameretta da catalogo, ma uno spazio che funzioni nella vita vera. Che accolga, che contenga, che aiuti. E che restituisca anche a te un po’ di respiro.

Se ti senti sopraffatta, non è colpa tua. Spesso basta poco per rimettere tutto in equilibrio. E farlo insieme rende il processo più semplice, più chiaro e più efficace. Scrivimi: possiamo trovare insieme una soluzione concreta e su misura, adatta alla tua casa, al tuo tempo e al tuo bambino.





Cover Photo on I-Stock





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L’articolo Organizzare i giochi: strategie pratiche per ogni età proviene da Casa Poetica.

28 Luglio 2025 / / Case e Interni

5 motivi concreti per investire in materiali di qualità per la tua casa

Un armadio o mobile ben costruito mantiene l’allineamento delle ante nel tempo, mentre uno molto economico può deformarsi o non chiudersi più bene dopo pochi mesi. Ti è capitato?

Negli ultimi anni, molte persone scelgono mobili economici pensando “tanto poi se si rompe lo cambio”. Tuttavia dobbiamo metterti in guardia: nella vita quotidiana capita spesso che manchino tempo e voglia per una sostituzione tempestiva. Il risultato? Si finisce per convivere con una sedia traballante, un armadio rovinato o un parquet in laminato che si imbarca per mesi – ma anche anni – peggiorando il comfort abitativo e la sensazione di avere una casa poco accogliente. Quindi perché fare delle cattive scelte? [credit photo: Larsson estate]

Oggi, come progettisti di interni con esperienza decennale, ci teniamo a dirti che scegliere materiali di qualità non è solo una questione estetica, noi lo ripetiamo sempre ai nostri clienti: è una strategia intelligente e vincente per aumentare il valore della propria casa, risparmiare nel lungo termine e vivere ogni giorno in ambienti più durevoli e confortevoli. È un gesto di cura verso se stessi, la propria casa e un modo intelligente per risparmiare nel tempo.

Ecco 5 validi motivi che ti faranno comprendere perché vale davvero la pena preferire opzioni più solide, anche con un budget contenuto.

Camera da letto accogliente con colori neutri

credit photo: Larsson estate

1. Durano di più e resistono meglio all’uso quotidiano

Materiali ben fatti e certificati resistono nel tempo, anche nelle stanze più vissute della casa. Un pavimento in legno di qualità ben trattato può durare decenni, anche un laminato o un pvc di gamma medio-alta, al contrario dei laminati più economici che si rigano e gonfiano presto con l’umidità. Vuoi degli esempi?

Esempio pratico 1: Cassetti con guide in metallo e sistema soft-close vs cassetti con guide di bassa qualità e laminato scadente, nel primo caso i cassetti scorrono fluidi e durano di più; nel secondo si bloccano facilmente, si staccano o si rompono con l’uso quotidiano, causando irritazione e stress.

Esempio pratico 2: Passare un prodotto microbicida di qualità alle pareti vs non fare nessun trattamento: questi prodotti studiati apposta evitano la formazione di muffe e aloni, soprattutto in ambienti umidi come bagni, cucine o locali poco ventilati.

2. Migliorano l’estetica complessiva degli spazi

I materiali di qualità si riconoscono a colpo d’occhio: venature autentiche, finiture curate, texture ricercate, contribuiscono a dare personalità agli ambienti, anche se l’arredo è semplice o acquistato da grandi catene.

Consiglio 1: Investire in materiali di qualità per i rivestimenti è una scelta che ripaga nel tempo: ad esempio, alcuni parquet laminati economici tendono a gonfiarsi o scollarsi con l’umidità o l’usura, mentre un grès porcellanato di buona fattura è resistente all’acqua, ai graffi e dura anni senza perdere bellezza. Scegliere finiture affidabili significa evitare costi di manutenzione continui e garantire un aspetto curato alla casa anche dopo molto tempo.

Consiglio 2: Per l’arredamento, anche se hai un budget ridotto, punta su un singolo elemento premium – come un tavolo in legno, un divano di qualità o un materasso di gamma alta – per alzare il livello e il comfort di tutta la stanza.

Parquet posato a spina di pesce

Credit photo: lumberkingflooring

3. Aggiungono valore all’immobile

Se in futuro vorrai vendere o affittare, i materiali di qualità con cui hai ristrutturato la casa  saranno un vantaggio competitivo. Gli acquirenti apprezzano scelte durature, rispettose dell’ambiente e capaci di valorizzare gli spazi. Questo può riflettersi in un prezzo di vendita più alto o in trattative più rapide.

Da sapere: Pavimenti in parquet, infissi in alluminio e condizionatori di marca sono elementi che aumentano la percezione di qualità e il valore commerciale della casa.

Soggiorno moderno con infissi nuovi di qualità

credit photo: Larsson estate

4. Sono più sostenibili e riducono gli sprechi

I materiali di qualità sono spesso realizzati con standard più alti: meno emissioni, lavorazioni certificate, lunga durata. Questo significa meno sostituzioni, meno rifiuti, meno consumo di risorse. Alcuni esempi virtuosi sono il legno certificato FSC, i tessuti certificati OEKO-TEX o i pannelli in fibra riciclata.

Scelta intelligente: privilegia fornitori che espongono le certificazioni ambientali dei loro prodotti.

Cucina moderna in legno

credit photo: Larsson estate

5. Fanno risparmiare nel lungo periodo

All’apparenza, i materiali economici sembrano un buon affare. Ma spesso si rivelano fragili, difficili da mantenere e soggetti a rapide sostituzioni. I materiali di qualità, invece, conservano le loro caratteristiche con meno manutenzione e meno costi futuri.

Esempio pratico 1: Un top bagno in HPL (laminato ad alta pressione) costa di più rispetto al laminato standard e di qualità bassa, ma è molto più resistente a umidità, schizzi d’acqua, saponi e detersivi.

Esempio pratico 2: Libreria in legno impiallacciato o MDF di qualità vs scaffale sottile in truciolato, è una libreria solida che non si imbarca con il peso dei libri; quella economica tende a curvarsi o cedere rapidamente.

Ricorda: investire in materiali di qualità significa creare ambienti belli, duraturi e confortevoli. È un modo per prendersi cura della propria casa e fare una scelta intelligente nel lungo periodo.

5 motivi concreti per investire in materiali di qualità per la tua casa

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Anna e Marco – CASE E INTERNI