25 Settembre 2025 / / VDR Home Design


Qual è la parte della casa che viviamo di più e che vogliamo sia al tempo stesso iper funzionale e bellissima? 

Esatto, la cucina. Se pensiamo a come è cambiato l’aspetto e il ruolo della cucina nei secoli e soprattutto negli ultimi cento anni, rimaniamo senza parole. 

Le cucine sono state per secoli zone appartate, dedicate alla servitù e sempre caratterizzate da arredi e materiali poveri. 

Non sono mai state concepite come luoghi in cui ospitare o come centro della vita di “rappresentanza” delle famiglie (a meno che fosse l’unico luogo, a parte le camere, presente in casa), perché appunto, luogo di lavoro. 

Per cui è incredibile pensare alla trasformazione che questo ambiente della casa ha subito, specchio ovviamente dello sviluppo delle necessità di tutti noi.

Oggi le cucine sono quanto più grandi si possano realizzare, quanto più belle e funzionali si possano pensare, spesso unite al soggiorno. Questo perché in cucina si prepara e si mangia tutti insieme, quasi sempre il tavolo da pranzo è in comunione tra cucina e soggiorno e non c’è più vergogna a farsi vedere mentre si cucina da mangiare. 

Per tutti questi motivi, quando si arreda una cucina si presta sempre più attenzione ai materiali di cui sarà fatta: dovranno essere resistenti, performanti, longevi e soprattutto facili da pulire e mantenere. 

Il piano di lavoro della cucina in primis è l’oggetto di infinite ricerche: nei miei progetti quasi sempre propongo un materiale, il gres porcellanato. 

Rimani con me in questo post, per scoprire il perché. 

rivestimenti cucina moderna in gres

Top e rivestimenti cucina in gres porcellanato: perché scegliere questo materiale 

Dicevo prima che il gres porcellanato è uno dei materiali che propongo più spesso nelle cucine dei miei clienti. 

Perché questa decisione? 

Ovviamente ci sono tanti altri materiali altamente tecnici che si possono scegliere per il top e gli altri rivestimenti della cucina, ma ci sono alcuni punti specifici per cui il gres rimane uno dei miei preferiti. 

Partiamo però dal principio e cioè: cos’è il gres porcellanato? Come lo si ottiene? 

Il gres porcellanato si ottiene tramite sinterizzazione (cioè un processo di lavorazione ad alta temperatura per cui le polveri vengono messe in uno stampo e scaldate ma senza raggiungere il punto di fusione) di materie prime come argille, ceramica, sabbia… che vengono prima macinate e polverizzate fino a raggiungere la granulometria adatta per essere pressate. 

 

rivestimenti cucina moderna in gres

Questa lavorazione lo rende impermeabile e non poroso e differente dal gres porcellanato naturale, perché si tratta di un materiale evoluto, realizzabile in tanti formati e tante tipologie di finitura. 

Ed eccoci arrivati al cuore del discorso: quali sono le caratteristiche del gres? 

Il primo punto tra tutti potrà sembrare banale ma non lo è: la sua estrema resistenza. Il gres grazie alle sue caratteristiche di robustezza e durezza superficiale è resistente ai graffi, all’usura e a quasi tutte le sollecitazioni fisiche e chimiche (per citarne alcune: calore o shock termici, umidità e agenti chimici come gli acidi). Tutti incidenti che capitano spessissimo in cucina: un coltello che cade di traverso, il limone lasciato per sbaglio qualche minuto in più sul piano, la pentola bollente posata senza niente sotto… 

Insomma, con un materiale di questo tipo puoi davvero cucinare e preparare senza dover tenere a mente il carico mentale di dover stare attento al piano per non rovinarlo per sempre.

 

rivestimenti cucina moderna gres effetto marmo

Un altro punto interessante di cui a mio avviso si parla troppo poco, è il fatto che il gres è un materiale sostenibile. E’ prodotto con materiali naturali e sempre riutilizzabili, rendendolo di fatto un prodotto a scarto zero perché l’intero ciclo produttivo è a basso impatto ambientale; oltre a questo, la sua longevità e l’inalterabilità delle caratteristiche tecniche e del colore nel tempo, lo esclude automaticamente da quel ciclo di prodotti fast che producono scorie a non finire e che di conseguenza inquinano. 

A questo aggiungiamo che è compatto e non poroso, caratteristica questa che lo rende altamente sicuro ed igienico per il contatto con gli alimenti. Come dicevamo prima, è impermeabile all’acqua, per cui non c’è rischio di muffa o marcescenza, non teme le basse o le alte temperature per cui non crepa (sei al sicuro con pentole bollenti e bottiglie ghiacciate), non brucia e non produce fumo in caso di incendio. 

Infine, essendo impermeabile ad acari, batteri, funghi, muffe&co puoi avere altissimi livelli di igienicità.

Rivestimenti cucina moderna: la versatilità del gres porcellanato 

Già ti vedo con tutte le immagini di cucine incredibili salvate su Pinterest e Instagram (lo so perché tutti i miei clienti lo fanno e me lo mostrano). 

Cucine con top in marmo, cemento, legno… ma ti svelo un segreto. Molto spesso non si tratta davvero di quei materiali. 

Spesso si tratta di gres porcellanato: lo sviluppo delle tecnologie in questo campo ha fatto passi enormi ed al giorno d’oggi è davvero possibile ricreare l’effetto marmo Calacatta Imperiale, proprio come se fosse uscito dalla cava.

rivestimento cucina moderna gres effetto legno

E’ possibile avere lastre in grandi formati che permettono di realizzare superfici impegnative come i piani di lavoro della cucina, ma non solo. Si possono realizzare anche bagni, pavimenti, paraschizzi… Insomma, tutto quello che serve per avere un progetto coerente e coordinato. 

Tra le aziende di riferimento nel settore spicca Atlas Plan, brand di Atlas Concorde specializzato nella produzione di grandi lastre in gres porcellanato. Le loro collezioni rappresentano un esempio di eccellenza per chi cerca rivestimenti per cucine moderne, perché coniugano qualità tecnica e bellezza estetica. Ma non solo quindi lastre per i piani di lavoro della cucina. Lastre per poter creare un progetto completo a 360°: dai rivestimenti alle pareti, al pavimento, al top del bagno passando per le facciate ventilate. 

C’è una gamma di prodotti davvero vasta e ampia, adatta all’interno ma anche all’esterno e sono sicura che vedendo i prodotti ti verranno in mente utilizzi di questo materiale a cui ancora non avevi pensato.

Ovviamente ci sono tutti i tipi di effetto marmo a cui puoi pensare, ma ci sono anche gli effetti cemento, se il tuo è uno stile più industriale. Ma c’è anche l’effetto legno, se invece ti ispira di più lo stile scandi o Japandi. 

Insomma, davvero tutto quello che puoi sognare per portare in vita il progetto della tua cucina. 

Le tendenze imperdibili per una cucina contemporanea

Come già dicevo all’inizio del post, la cucina di oggi non è più un ambiente isolato ma è il vero cuore della casa, capace di riflettere lo stile di vita di chi la abita. Lo stile contemporaneo, che va per la maggiore, è però influenzato da una forte contaminazione internazionale e da una ricerca costante di equilibrio tra estetica e funzionalità. In questo scenario, la scelta dei rivestimenti assume fondamentale che non può essere sottovalutato.

Ecco i principali trend che guidano la progettazione delle cucine moderne:

  1. Open space integrato al living

La cucina a vista, integrata con la zona giorno, è ormai una soluzione molto diffusa. Questo approccio apre lo spazio, favorisce la convivialità e permette di vivere la casa in modo più fluido. Ma proprio perché la cucina diventa parte integrante del soggiorno, i materiali devono offrire continuità visiva e coerenza stilistica.
Le lastre di gres porcellanato in grande formato sono perfette per rispondere a questa esigenza: permettono di rivestire top, paraspruzzi e persino pavimenti con superfici coordinate, creando un ambiente omogeneo e sofisticato.

  1. Effetto naturale e materico

Il ritorno ai materiali naturali è uno dei trend più forti del design d’interni. Marmo, pietra e legno evocano calore, eleganza e autenticità. Tuttavia, questi materiali presentano spesso limiti pratici: il marmo è delicato e soggetto a macchie, la pietra può essere porosa, il legno teme l’umidità.
Il gres porcellanato riesce a riprodurre fedelmente le texture naturali, offrendo superfici visivamente identiche agli originali ma molto più resistenti e facili da mantenere. Così si può avere l’effetto scenografico del marmo Calacatta o la matericità del cemento industriale, senza rinunciare alla praticità.

  1. Superfici grandi e continue

Un altro tratto distintivo delle cucine contemporanee è la ricerca di linearità e pulizia formale. Fughe e giunzioni visibili vengono ridotte al minimo, per ottenere un aspetto uniforme e senza interruzioni.
Le lastre in grande formato rispondono perfettamente a questa esigenza: permettono di rivestire anche grandi superfici con pochissime giunzioni, migliorando non solo l’estetica ma anche l’igiene, perché le fughe sono punti critici dove si accumula lo sporco. Il risultato è una cucina minimalista, elegante e più facile da mantenere pulita.

  1. Palette neutre e versatili

I colori naturali – grigi, beige, bianchi caldi, toni della pietra – sono i protagonisti indiscussi delle cucine moderne. Queste tonalità non solo si adattano facilmente a diversi stili (dal nordico allo industriale, dal classico rivisitato al contemporaneo minimal), ma garantiscono anche una maggiore durata nel tempo. Una cucina dai colori neutri non passa di moda e consente di rinnovare l’ambiente con piccoli dettagli decorativi, senza dover intervenire sui rivestimenti principali.
Il gres, disponibile in un’ampia gamma cromatica e finiture materiche, permette di personalizzare la cucina mantenendo però una base sobria e raffinata, pronta a valorizzare gli accessori e gli arredi.

rivestimenti cucina moderna
Kitchen furniture apartment shelf

Rivestimenti cucina in gres porcellanato: una scelta importante e saggia per una casa da sogno

Se mi conosci da un po’ e leggi il mio blog (o i miei social) da qualche tempo, sai quali siano per me i punti cardine della progettazione d’interni. 

La personalizzazione prima di tutti: quella vera, quella che parte da te (tenendo conto della tua bacheca Pinterest, certo) e cuce addosso a te e ai tuoi spazi arredi e colori che ti faranno stare bene. 

Ma anche la praticità perché alla fine le case bisogna viverle bene e senza ansia di dover stare attenti a muoversi perché altrimenti si macchia il divano, si rompe la sedia o si graffia il rivestimento della cucina.

Chiaro che bisogna avere cura di tutto quello che ci circonda, ma non deve diventare un’ossessione. Tutto questo può diventare possibile anche grazie ad una progettazione attenta, che ti ascolta e ascolta i tuoi tempi e il tuo budget. Ti aspetto per progettare la tua nuova cucina dei sogni. 

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25 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

L’ufficio non è soltanto un contenitore di scrivanie, computer e scartoffie. È un luogo che parla, accoglie, sostiene e, se ben progettato, lavora insieme a chi lo abita.
Non ci si pensa quasi mai, ma l’arredamento per ufficio è una delle leve più potenti per migliorare non solo la produttività, ma anche la qualità della vita lavorativa.

arredamento per ufficio

In un’epoca in cui la distinzione tra lavoro e vita privata è sempre più sfumata, pensare all’ufficio come a un ambiente che deve rispecchiare valori, relazioni e benessere diventa fondamentale. E il design, in questo, non è un dettaglio: è la sostanza invisibile che tiene tutto in equilibrio.

Arredamento per ufficio: oltre la semplice funzionalità

Fino a pochi anni fa, l’ufficio era concepito come un insieme di spazi rigidi e standardizzati. Scrivanie in fila, armadi grigi, sedute poco ergonomiche: un arredamento che rispondeva più a logiche di efficienza che di umanità.

Oggi, invece, lo scenario è completamente cambiato.
Le aziende hanno capito che lo spazio influenza il modo di lavorare, la creatività e persino le relazioni tra colleghi. E così l’arredo non è più un elemento accessorio, ma parte integrante della cultura aziendale.

L’arredamento per ufficio è diventato una sorta di linguaggio: comunica apertura o rigidità, stimola concentrazione o condivisione, racconta chi siamo e dove vogliamo andare.

Ergonomia e benessere: la base di ogni progetto

Quando si parla di arredare un ufficio, il primo pensiero dovrebbe andare al benessere delle persone.
Una sedia non adatta può trasformarsi in un ostacolo quotidiano, generando fastidi e riducendo la concentrazione. Una scrivania troppo bassa o mal posizionata può rallentare i movimenti, diventando una barriera invisibile.

Ecco perché oggi si punta molto su soluzioni ergonomiche: sedute che accompagnano la postura, scrivanie regolabili, accessori che riducono lo stress visivo e muscolare. Non si tratta di vezzi estetici, ma di investimenti concreti sulla salute e sulla produttività.

Perché, in fondo, un ufficio che non mette a proprio agio chi lo vive, non è un vero ufficio.

La flessibilità come nuovo standard

Il mondo del lavoro è in costante trasformazione. Smart working, team fluidi, riunioni ibride: la parola chiave è flessibilità.
Di conseguenza, anche l’arredamento deve rispondere a questa esigenza.

I mobili per ufficio non sono più elementi fissi, ma sistemi modulari che si adattano. Tavoli che diventano postazioni condivise, pareti attrezzate che separano e organizzano senza appesantire, librerie che fungono anche da divisori acustici.

La forza del design sta proprio in questo: rendere uno spazio capace di cambiare, seguendo i ritmi e le necessità di chi lo utilizza.

Il potere del colore e dei materiali

Spesso si sottovaluta quanto l’aspetto visivo di un ambiente incida sulla mente.
Un ufficio dai colori spenti e monotoni tende a trasmettere stanchezza, mentre tonalità calibrate possono stimolare attenzione o rilassare, a seconda della funzione dello spazio.

Allo stesso modo, i materiali giocano un ruolo fondamentale: il legno restituisce calore e accoglienza, il vetro evoca trasparenza e luce, il metallo trasmette solidità e modernità.
L’arredamento per ufficio, in questo senso, diventa una vera e propria regia di sensazioni.

Arredare per raccontare un’identità

Un ufficio non parla solo di lavoro: parla di chi lo vive. È un biglietto da visita per i clienti e un riflesso dei valori aziendali per chi ci lavora ogni giorno.
Scegliere un certo tipo di arredamento significa dichiarare qualcosa di sé: un design minimalista racconta essenzialità e rigore, mentre ambienti più caldi e dinamici parlano di apertura e innovazione.

In un’epoca in cui la brand identity si costruisce su più livelli, anche lo spazio fisico diventa parte integrante della narrazione.

Arredamento per ufficio: un ponte tra persone e idee

Alla fine, arredare un ufficio non è soltanto una questione di sedie e scrivanie. È costruire un ponte invisibile tra persone e idee, tra ciò che si sogna e ciò che si realizza ogni giorno.

Perché il lavoro prende forma non solo nei progetti, ma anche negli spazi che li accolgono.
E un buon arredamento non è un accessorio: è un alleato silenzioso che sostiene, ispira, accompagna.