Due lavorazioni ben distinte, che però presentano vantaggi e caratteristiche ben precise: nella scelta tra cataforesi e zincatura, ci sono alcuni aspetti su cui prestare attenzione. Quale lavorazione scegliere per proteggere al meglio i metalli contro la corrosione e l’ossidazione?
Una guida utile che le approfondisce entrambe: cosa sono, caratteristiche e i vantaggi da considerare.
Cos’è la cataforesi
Esistono diverse tipologie di verniciatura, lo sappiamo bene, ma in particolare è molto apprezzata la verniciatura per cataforesi. In cosa consiste questo trattamento? Cosa prevede la tecnica e in quante fasi si compone il processo?
Il trattamento si rende necessario in quanto molti prodotti o manufatti di natura metallica possono subire modifiche o usura nel corso del tempo, magari a seguito dell’umidità o degli agenti esterni in generale.
Per prevenire questa possibilità e rallentare il processo di usura, si sfrutta la verniciatura per cataforesi, che è ampiamente utilizzata in diversi settori. Viene, inoltre, usata per materiali come ferro e acciaio.
Le fasi della cataforesi
Il trattamento in cataforesi avviene in modo ben specifico e, in realtà, ci sono numerose fasi importanti per garantire le massime prestazioni: pulizia, pretrattamento e cataforesi.
Ciascuna fase consente di ottenere un prodotto assolutamente resistente, e non solo. Ovviamente, prima di procedere, è indispensabile che i prodotti vengano preparati: la pulizia avviene mediante il trattamento di sgrassaggio alcalino.
Prima del pretrattamento, tuttavia, i prodotti vengono risciacquati con acqua di rete: in seguito, si preparano per passare alla fase successiva, dove si punta alla fosfatazione ai sali di zinco, che danno una prima protezione contro corrosione e ruggine.
Ulteriori step prevedono poi le fasi di demi e passivazione: gli obiettivi sono quelli di rimuovere eventuali batteri – nocivi per la riuscita del trattamento – e offrire una protezione aggiuntiva.
In ultima battuta eccoci al trattamento in cataforesi, che invece consiste nell’immergere il prodotto in una vasca che viene riempita con pigmenti, cariche, resina e solventi.
Nella fase successiva, i prodotti vengono risciacquati con l’ultrafiltrato, che permette di mantenere la conduttività. La vernice verrà infine polimerizzata e depositata grazie anche all’ultimo step, ovvero nel momento in cui il prodotto verrà depositato nel forno a tunnel con circolazione d’aria forzata a 180-200°C.
Quali sono i vantaggi?
Abbiamo visto le fasi del trattamento in cataforesi nel dettaglio, ma ora è fondamentale approfondire gli effettivi vantaggi del processo. In primis, è un trattamento che offre una copertura completa, come nei prodotti dove sono presenti delle minuscole cavità da proteggere.
L’adesione, poi, è particolarmente perfetta, in quanto, grazie al rivestimento, non sono nemmeno presenti dei pori. Dal punto di vista della protezione, nulla da dire: è a dir poco eccellente. Questo sistema è, poi, altamente automatizzabile ed è anche utile in molteplici settori.
Alcuni esempi di applicazione? Diversi, come l’automotive, l’elettronica, la meccanica, ma anche l’arredamento, l’agricoltura, o ancora l’aerospaziale.
Una tecnologia che guarda al futuro
Viviamo in un mondo ormai sempre più tecnologico, in cui tutto cambia in pochissimo tempo. Così, le tendenze future della cataforesi sono destinate a concentrarsi proprio sull’utilizzo di tecnologie ancor più efficienti, ma non solo.
Non è infatti impossibile che un ulteriore occhio venga riservato alle tecnologie ecologiche: per esempio, la sostituzione dei solventi tradizionali con soluzioni più green, a base acqua.
D’altra parte, proprio l’automazione e la robotica miglioreranno l’intero processo, andando, di fatto, a ridurre gli errori umani.
Cos’è la zincatura
Tra i processi da considerare troviamo anche la zincatura, che viene generalmente sfruttata per la lavorazione di manufatti metallici. In breve, applicando uno strato di zinco, si ottiene una protezione contro la corrosione.
Tuttavia, il processo di zincatura non è sempre uguale, dal momento in cui ne esistono ben tre tipologie, ovvero la zincatura a caldo, a freddo ed elettrolitica. Dunque, prima di propendere per la zincatura, bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti.
Come funziona la zincatura a caldo
In questo caso, il trattamento consiste nell’immergere in vasche contenenti zinco fuso il materiale. Prima, però, il processo prevede dei trattamenti specifici, come il decapaggio, così da rendere la superficie del prodotto assolutamente uniforme.
Grazie alla fase di pulizia e del lavaggio, così come della zincatura a caldo, si ottengono diversi vantaggi: per esempio, la resistenza alla corrosione, un basso grado di manutenzione e anche un rapporto qualità/prezzo non da poco.
Come funziona la zincatura a freddo
Discorso diverso, invece, per la zincatura a freddo, che invece è comunemente nota con il termine di metallizzazione. Il prodotto non viene immerso nello zinco fuso, bensì viene applicato grazie alle vernici a base di resine sintetiche, che però sono ricchissime di zinco.
Quando viene richiesta la zincatura a freddo? Per esempio, per i prodotti destinati agli ambienti industriali o marini, più generalmente a contatto con condizioni climatiche non semplici.
Come funziona la zincatura elettrolitica
Per quanto riguarda invece la zincatura elettrolitica, è generalmente sfruttata nel momento in cui bisogna trattare componenti in acciaio destinati a temperature parecchio elevate, che dunque potrebbero subire eventuali effetti collaterali.
Questo procedimento, tuttavia, necessita di alcune operazioni preliminari, come per esempio il pre-sgrassamento, il decapaggio e lo sgrassamento. In seguito, il prodotto viene immerso in una soluzione elettrolitica a base di sali di zinco.
In ogni caso, la zincatura elettrolitica a freddo avviene o con impianti statici o con impianto rotobarile. Il processo è destinato al settore meccanico, dove è ampiamente utilizzato per ottenere delle eccellenti prestazioni contro la corrosione.
In conclusione: quale trattamento scegliere?
A questo punto, dopo aver approfondito le caratteristiche e i vantaggi di ambedue i trattamenti, è normale chiedersi: quale scegliere? La risposta, però, non è così scontata, perché dipende dal prodotto stesso da trattare.
Sia la zincatura che la cataforesi offrono infatti un’ottima protezione e barriera. La scelta, poi, ricade spesso sulla cataforesi nel momento in cui si vuole dare un occhio in più all’estetica del prodotto.
Non solo, però, perché con il pretrattamento a base di sali di zinco, otteniamo un prodotto con un ciclo di vita molto più lungo. Prima di scegliere, suggeriamo di sentire il parere di un professionista che possa guidarvi in questa fase e propendere per la soluzione più adatta.