10 Marzo 2021 / / Design

sanitari in acciaio smaltato

Kaldewei punta su un materiale riciclabile al 100%: l’acciaio smaltato

La terra ha un problema con i rifiuti in plastica. Secondo le associazioni ambientaliste tedesche, negli anni ’50 sono stati prodotti in tutto il mondo circa 1,5 milioni di tonnellate di plastica all’anno, diventati oggi ben 400 milioni di tonnellate.

Solo in Germania si producono ogni anno circa 15 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica all’anno, dei quali però solo il 16% può essere riciclato per creare nuovi prodotti. Una grande parte è costituita da prodotti di plastica utilizzati quotidianamente in bagno, dai tubetti di dentifricio alle bottiglie di shampoo. Ogni anni in Germania vengono acquistate e buttate via 2.075 milioni di queste confezioni.3 Ma nel bagno ci sono anche altre grandi quantità di materie plastiche, sotto forma di piatti doccia, vasche e lavabi. In questo caso l’acciaio smaltato costituisce un’alternativa ecologica, poiché è prodotto con materie prime naturali ed è riciclabile al 100%.

Per i suoi prodotti Kaldewei punta su un materiale ecologico e riciclabile al 100%: l’acciaio smaltato Kaldewei. La simbiosi unica di acciaio e vetro è realizzata con materie prime naturali e può essere reintrodotta completamente nel ciclo dei materiali. L’acciaio utilizzato è costituito già in partenza per il 20% da acciaio riciclato, magari proveniente da vecchie vasche da bagno. Così si preservano risorse preziose e si protegge l’ambiente.

materiali riciclati

L’acciaio smaltato Kaldewei: sostenibilità ed estetica

L’acciaio smaltato non è solo particolarmente sostenibile, convince anche con la sua estetica elegante e con la sua funzionalità superiore. Nell’acciaio smaltato i pregi dei materiali che lo compongono, l’acciaio ed il vetro, trovano una simbiosi ideale. L’acciaio è sinonimo di robustezza, resistenza e stabilità. Il vetro offre sensazioni visive e tattili di pregio, durezza, igiene e facilità di pulizia. Una garanzia trentennale del produttore sottolinea la durata dei prodotti e la loro capacità di mantenere a lungo il proprio valore.

“Buono per me e buono per l’ambiente”

La consapevolezza dell’importanza di un’edilizia sostenibile non è stata mai grande quanto oggi. Anche nella stanza da bagno, l’ambiente più intimo della casa, le persone preferiscono entrare in contatto con materiali naturali piuttosto che con la plastica o con altri materiali dannosi per l’ambiente. Il vetro, il legno, la pietra, questi sono i materiali più utilizzati nei bagni sostenibili. A questi si aggiungono le vasche da bagno, i piatti doccia ed i lavabi Kaldewei con il loro rivestimento vitreo in smalto.

vasca da bagno freestanding in acciaio smaltato

La consapevolezza ecologica è parte integrante del DNA di Kaldewei

Il pensiero ecologico è saldamente ancorato nel DNA aziendale di Kaldewei. “La nostra impresa esiste ormai da oltre 100 anni. Desideriamo che anche le prossime generazioni possano vivere in un mondo pulito”, afferma Franz Kaldewei, AD dell’azienda. Per questo Kaldewei non punta solamente sull’impiego di materie prime sostenibili, ma collabora anche con il World Wide Fund For Nature (WWF), supportando come sponsor il programma del WWF per la tutela delle acque e per la riduzione delle immissioni di plastica nei mari del mondo.

www.kaldewei.it

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10 Marzo 2021 / / Design

minicucina attrezzata

Piccole e compatte, a scomparsa o sospese, le minicucine sono ideali quando si vuole tutto a portata di mano nel minor spazio possibile.

Arredare la cucina di una casa piccola può rivelarsi un’impresa ardua se non dispone di elementi d’arredo salvaspazio, ed è per questo che le minicucine sono la scelta vincente. Oggi, infatti, le minicucine sono diventate una valida alternativa alla cucina tradizionale così come ce la immaginiamo. Si, perchè non è detto che la minicucina sia solo un’alternativa in mancanza di spazio: nel tempo è diventata una scelta consapevole, di stile e di forte impatto estetico, basti vedere i grandi marchi che negli anni hanno sviluppato modelli pensati per rispondere a qualsiasi esigenza di stile e spazio.

Minicucine: guida alla scelta

Appurato che la soluzione più adatta per arredare un piccolo appartamento sia una minicucina, occorre scegliere tra gli innumerevoli modelli presenti sul mercato.
In base ovviamente allo spazio le minicucine sospese sono perfette per dare ariosità e meno staticità all’ambiente. Spesso richiudibili, ogni qual volta si smette di utilizzarle sarà necessario abbassare un ripiano per avere un comodissimo piano d’appoggio per riporre cornici e vassoi…un tocco ed ecco sparito un insospettabile angolo cottura.

minicucina bianca
Minicucina a scomparsa in HPL by Miniki

Miniki  è il primo sistema cucina che, dopo l’uso, si trasforma in un elegante sideboard sospeso di cui nulla ne fa supporre la vera natura nascosta.‎ Minikiè un sistema cucina estremamente pratico e versatile capace di rispondere alle più disparate esigenze. Grazie alla semplicità di montaggio e alla possibilità di abbinare a piacimento i diversi moduli, il sistema può essere velocemente adattato alle condizioni ambientali di spazio più diverse.

minicucina con illuminazione integrata
minicucina SieMatic 29

Le minicucine con illuminazione integrata è un’altra scelta vincente: lo spazio a volte è talmente limitato che si corre il rischio di non avere molta visibilità ai fornelli o sul piano di lavoro. Con la SieMatic 29 è stato reinterpretato un mobile tradizionale: la cucina buffet. Dall’espresso ai menù con molte portate: qui si può cucinare tutto. Infatti la nicchia può essere attrezzata con funzioni diverse in base alle vostre specifiche esigenze: dall’illuminazione e prese fino al lavello, piano cottura e cappa.

minicucine con buffet
minicucine URBAN SieMatic

Altro aspetto da considerare è la sua finitura esterna, meglio se abbinata agli arredi presenti nella stanza, così da uniformare il tutto in un modo discreto. Essendo quasi tutte le minicucine realizzabili su misura, è una cosa tanto ovvia quanto necessaria.
Anche la scelta dei materiali non è banale. La maggior parte delle minicucine presenti sul mercato sono realizzate in metallo ma si trovano anche modelli in legno. La scelta, in questo caso, dipende solo dal proprio gusto personale.

minicucina compatta in legno grezzo
Minicucina in legno senza maniglie PATTINA COMPACT by Sanwacompany

La minicucina Pattina Compact di Sanwacompany è caratterizzata dal profilo nero opaco in contrasto con la matericità del rivestimento esterno che riproduce l’effetto del legno grezzo, oltre che per il piano di lavoro realizzato con piastrelle in ceramica di fattura italiana.‎ Il mix di materiali usati e le forme squadrate e compatte, creano un effetto vintage dal sapore contemporaneo.‎ Le dimensioni ridotte la rendono adattabile a qualsiasi ambiente, per arredare con discrezione e con stile spazi ristretti.‎

Minicucine a scomparsa

Da un anno lavorare in smart working è diventata una consuetudine. Non sempre però si ha a disposizione una stanza adibita a questa funzione, che possa contenere al contempo una libreria o parete attrezzata, un tavolo con tanto di sedie da utilizzare come postazione di lavoro. Inserire una minicucina nell’ambiente permette di renderlo polifunzionale, perchè di fatto non lo occupa interamente per una sola funzione e ne permette una versatilità che altrimenti sarebbe possibile solo in grandi spazi.
Le minicucine a scomparsa sono perfette perchè una volta terminato il loro utilizzo spariscono, non lasciano traccia della loro presenza e diventano a tutti gli effetti elementi d’arredo in grado di mimetizzarsi col resto dell’ambiente.

minicucina a scomparsa
Custom Kitchens di Garofoli – minicucina a scomparsa su misura in legno

Con la collezione “Custom Kitchens” di Garofoli, ad esempio, è possibile creare la propria cucina a scomparsa su misura, scegliendo finiture e materiali che si abbinano perfettamente agli altri elementi d’arredo della casa, dalle porte ai pavimenti, passando per gli armadi e i complementi.‎

Con OFF KITCHEN di TM Italia Cucine lo spazio è “reversibile”: una sala riunioni di un ufficio contemporaneo è, allo stesso tempo, una cucina completamente funzionale.‎

minicucina con tavolo e armadiature
Minicucina OFF KITCHEN By TM Italia Cucine

Il tavolo centrale è dotato di un piano estraibile che ne raddoppia la superficie.‎ All’ interno del piano sono contenuti un lavello ed un piano di cottura ad induzione, a cui si accede attraverso pratiche ante a ribalta.‎ Il sistema di aspirazione a sospensione è controllato a distanza.‎ Le armadiature sono attrezzate con elettrodomestici, vani contenitori, cassetti e cassettoni.‎

minicucina con tavolo e armadiature

Avere una minicucina non solo è un vantaggio in termini di spazio, ma riduce all’essenziale un arredo non sempre centrale in una casa, soprattutto se moderna e giovanile.

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9 Marzo 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Wabi Sabi è una parola giapponese che indica la capacità di vedere la bellezza nella semplicità, negli oggetti umili e imperfetti. Più che uno stile di decorazione, il Wabi Sabi è una filosofia di vita.

Wabi Sabi

Sicuramente avrete già sentito parlare di Wabi Sabi, la filosofia di origine giapponese che esalta la capacità di apprezzare la bellezza delle cose semplici e imperfette. La parola infatti è composta da due termini che indicano, rispettivamente:

Wabi: la capacità di accontentarsi di meno e trarre piacere dall’ordinario.

Sabi: Il dono del tempo, invecchiare con grazia e dignità.

Da qualche anno questa filosofia è stata adottata come stile d’arredo anche in Occidente. Va detto che il Wabi Sabi ha trovato da noi un terreno fertile, grazie alla diffusione, dalla fine degli anni ’90, dello stile Shabby chic. Tuttavia, ci sono notevoli differenze tra i due stili. Mentre lo Shabby chic a volte è sovraccarico, il Wabi Sabi è caratterizzato dal tipico minimalismo di matrice giapponese.

L’antica arte del kintsugi

Questa filosofia ha influenzato diverse pratiche artistiche giapponesi come l’ikebana, l’haiku (una forma di componimento poetico), la ceramica, il giardinaggio o la cerimonia del tè. Ma soprattutto il kintsugi, l’arte di ricomporre oggetti con materiali preziosi.

Wabi Sabi
Kintsugi-Credits

L’imperfezione è evidenziata piuttosto che nascosta, esaltando la bellezza dell’originale e dandogli una nuova vita. L’estetica Wabi-Sabi può essere descritta come imperfetta, impermanente e incompleta. La bellezza degli oggetti  risiede nella loro semplicità, nella loro umiltà e nella loro essenza grezza. Una scelta di vita che incoraggia ad essere selettivi nelle scelte, privilegiando pochi oggetti, ma più duraturi e di qualità superiore. Gli oggetti Wabi Sabi trasmettono così una sensazione di serenità e di connessione con l’oggetto stesso.

Arredare un interno Wabi Sabi in 6 passi

Il design d’interni ha abbracciato questa filosofia, con schemi di colore che oscillano verso i bianchi, i grigi e i toni della terra. I materiali e le finiture richiamano la natura e le sostanze umili, come legno, lana, argilla, carta grezza, bambù, lino, pietra, fibre intrecciate e metalli. Nelle versioni occidentali, troviamo finiture in cemento, carte da parati e piastrelle con effetti materici e rustici.

Wabi Sabi
Wabi Sabi
carta da parati Rebel Wall

Per arredare un interno in stile Wabi Sabi seguite questi sei passi:

  • Utilizzate materiali naturali e grezzi 
  • Scegliete oggetti semplici e imperfetti o che sono stati esposti alle intemperie.  L’asimmetria e i difetti di finitura sono apprezzati. Conservate e valorizzate pochi e significativi cimeli di famiglia.
  • Rimuovere l’eccesso: dimenticare l’enfasi visiva e accumulativa. Conservate solo il necessario, né più, né meno.
  • Privilegiate i colori naturali, come i toni della terra, i grigi e i bianchi.
  • Superfici materiche: recuperate il senso del tatto attraverso le texture, come i nodi nel legno, le venature nella pietra, le trame nei tessuti. 
  • Non tralasciate i dettagli decorativi. Anche se fanno parte della categoria del superfluo, aiutano a rendere più caldo, accogliente e personale l’ambiente. Naturalmente devono essere scelti con parsimonia e richiamare la natura, come dei rami in vasi d’argilla, conchiglie, piante, pietre. 
9 Marzo 2021 / / Design

rivestimenti gres colori naturali

Summer è la nuova collezione di FAP ceramiche che attraverso il materiale ceramico racconta un viaggio cromaticamente desiderabile d’ispirazione italiana: grafiche vibranti, materiche e luminose restituiscono alle superfici quei movimenti e quelle imperfezioni tipiche delle terracotte artigianali.

Le avvolgenti tonalità naturali si succedono creando un unicum armonico, fresco e rilassante ideale per abbinamenti a pavimento e a parete. Realizzata nelle due tecnologie, Wall Tiles e Gres Porcellanato, Summer è un prodotto di forte ricchezza espressiva in grado di valorizzare le atmosfere di ambienti residenziali e commerciali, puntando sulla sobrietà e l’originalità degli spazi.

bagno nei colori della terra

Nella palette di Summer, si distingue in gres porcellanato il calore delle nuance Terracotta, Brezza e Sabbia che incontrano il rigore nordico delle tonalità Sciara, Crepuscolo, Vento e Sale. Le delicate colorazioni sono disponibili anche nelle soluzioni in Wall Tiles; qui, la gamma si arricchisce anche delle cromie che esprimono tutta la vitalità e l’armonia della natura: l’azzurro del Mare, il verde Oliva e l’avvolgente Ombra.

pavimento e pareti in gres

rivestimenti bagno gres di FAP

A rivelare il decorativismo tipico di FAP ci pensa il rilievo 3D Slot che, correndo orizzontale sulla parete, invoglia al tatto e dona un’impronta emozionale agli interior.

Le ceramiche di Summer sorprendono anche per le combinazioni di effetti tridimensionali lucidi su fondi matt.

rivestimenti bagno di FAP

rivestimento FAP in bagno

Il balance materico e cromatico di questa serie è raggiunto grazie all’indagine estetica e artigianale messa in campo dall’azienda per sviluppare al massimo le potenzialità della ceramica come elemento di architettura e design d’arredo: il materiale è infatti arricchito da residui minerali e screziature che cambiano a seconda dell’incidenza della luce, regalando ogni volta bagliori e sfumature differenti.

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9 Marzo 2021 / / Dettagli Home Decor

McAnally Residence by Gavin Maddock

Architettura contemporanea e cerniere interamente integrate nelle porte

Immersa tra dune di sabbia, sulla east coast australiana, sorge la residenza McAnally. Affacciata sulla spiaggia di Sunshine Beach, questa abitazione dall’architettura contemporanea si incastona nel paesaggio circostante come un diamante allo stato grezzo: solida, indistruttibile e straordinariamente elegante.

Il portone d’ingresso pivotante è tutt’altro che comune. Quasi 6 metri di altezza (è alto 5,7 mt e largo 1,6 mt) per un’intera parete che, con un semplice tocco delle dita, accoglie naturalmente chi entra nella residenza.

McAnally Residence by Gavin Maddock

Una scelta di design ben ponderata che impatta sull’intero lay out della zona living.

McAnally Residence by Gavin Maddock

Gavin Maddock, architetto e artefice del progetto ci racconta: “Il cliente desiderava varcare la soglia e vedere immediatamente l’oceano. Pensare a una porta a bilico quale soluzione progettuale che permettesse di dare libero sfogo alla creatività senza limiti di altezza e con capacità portanti estreme, è stata immediata.

McAnally Residence by Gavin Maddock

“Consideratele dimensioni, il peso e la qualità della porta, le cerniere System M di FritsJurgens sono state una scelta imprescindibile” continua Maddock, “perché ci hanno permesso di ottenere una eccellente fluidità del movimento di apertura e chiusura. Quando si progetta un ingresso del genere, ogni dettaglio conta. Le dimensioni, il peso e la complanarità e l’essenzialità del design della porta, hanno reso necessaria una estrema selezione degli elementi di ferramenta, inclusa l’intelaiatura interna del pannello porta. Si tratta infatti, e a tutti gli effetti, di una vera e propria parete rotante con cerniere a scomparsa.”

La porta è stata realizzata con un telaio interno saldato e rivestito internamente e esternamente da pannelli di alluminio composito. Le maniglie, tanto quella esterna quanto quella interna, sono ricavate a scomparsa dallo spessore dell’anta.

McAnally Residence by Gavin Maddock

Oltre la porta troviamo il legno della scala sospesa, ma anche cemento nudo in grandi quantità. Grandi lucernai in vetro inondano gli interni di luce naturale, mettendo in risalto l’unicità della struttura e dell’allestimento della casa, da vari livelli. L’effetto è di grande suggestione, in particolar modo nella zona d’ingresso: qui, tra la piattaforma d’ingresso e l’adiacente parete in calcestruzzo, si apre un vuoto di tre piani.

McAnally Residence by Gavin Maddock

Le grotte come fonte d’ispirazione 

Nei pressi della residenza, sulla costa oceanica, numerose grotte si aprono lungo il perimetro del promontorio. La sensazione che si è voluta ricreare con l’ingresso all’abitazione è proprio quella di entrare all’interno di una caverna – spingendo una parete imponente ed apparentemente monolitica – per ritrovarsi, come d’incanto, in un grande spazio aperto.

La naturale convergenza dei confini della tenuta verso la strada adiacente contribuisce a ricreare questa sensazione, con le scale che snodandosi giù per il lieve declivio conducono l’ospite dinanzi all’imponente porta a bilico a tutta parete. Tuttavia, per quanto grande e pesante di fatto sia, questa porta si apre al semplice tocco di un dito, riservando all’ospite un caldo benvenuto.

Progetto Gavin Maddock

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9 Marzo 2021 / / Dettagli Home Decor

palazzi centro Roma

Chi ha intenzione di vendere casa o comprarla in centro a Roma potrebbe aver bisogno di alcuni consigli utili per mettere a segno affari vantaggiosi. Anche se in teoria i prezzi degli immobili possono apparire un po’ svantaggiosi e dissuadere chi ha un budget limitato a disposizione, vale la pena di scandagliare il mercato alla ricerca di occasioni interessanti. Di sicuro quello della Capitale è, a livello italiano, il mercato immobiliare caratterizzato dal livello di complessità più elevato. Il costo della vita in media è abbastanza elevato, anche perché si sta parlando di una delle capitali europee più estese in superficie e con il maggior numero di abitanti. Non ci si deve stupire, pertanto, se gli immobili in vendita hanno prezzi più alti della media italiana.

Come comprare casa a Roma

Acquistare un immobile a Roma è piuttosto complicato, ma è davvero difficile riuscire a resistere alla bellezza della Capitale. Il centro storico è un’attrattiva a cui non si può restare immuni, ma non è detto che tutti abbiano abbastanza soldi per comprare casa in questa zona. Ecco perché il primo passo da compiere in previsione di un acquisto consiste proprio nello scegliere la zona di riferimento. Sotto questo punto di vista, è bene tenere conto del fatto che Roma è una città di grandi dimensioni, dove in molti casi gli spostamenti si possono rivelare molto complicati, al punto da rubare un bel po’ di tempo durante la giornata. Per questo un suggerimento prezioso è quello di puntare su un quartiere non troppo lontano rispetto al luogo in cui si lavoro, meglio se servito in maniera ottimale dai mezzi di trasporto pubblici.

La ricerca dell’immobile

Dopo aver deciso in quale zona si ha in mente di acquistare casa, poi, ci si può rivolgere a un’agenzia per provvedere alla vera e propria ricerca dell’immobile, che può avvenire anche online o tramite i giornali che contengono inserzioni e annunci dedicati. Come si è detto, il mercato di Roma è alquanto complesso, ed è per questo motivo che è auspicabile fare affidamento su un agente immobiliare. Un’altra precauzione che vale la pena di adottare è quella che prevede di verificare la quotazione di abitazioni in aree vicine a quella prescelta, con caratteristiche simili a quelle della casa che si ha in mente di comprare: dalla riqualificazione energetica dell’immobile, alla dimensione, al budget disponibile.

terrazza villa romana

I migliori quartieri in cui trovare una casa di stile

È facile immaginare che in alcune zone di Roma acquistare un immobile è più vantaggioso rispetto a quel che può avvenire altrove, ed è questa la ragione per la quale occorre avere ben chiaro il tipo di budget che si ha a disposizione. Il centro storico, come è ovvio, è una delle zone più costose, con quotazioni che in media vanno oltre gli 8mila euro al metro quadro. Nel novero dei quartieri più cari, poi, ci sono Trastevere e San Pietro, ma anche Prati e Villa Borghese, senza dimenticare i Parioli, San Saba, Aventino e Piramide.

La zona di Malagrotta è, al contrario, uno dei punti di riferimento per chi è alla ricerca di una casa da acquistare a Roma a basso prezzo. Le quotazioni, in quest’area, si aggirano intorno ai 2mila euro al metro quadro. Castel Porziano e Infernetto sono altri due esempi di periferie attraenti, con soluzioni a partire da 2.500 euro al metro quadro. Ancora meno si spende a Selva Candida, a Casalotti, a Prima Porta e a Tor Bella Monaca, con prezzi compresi tra 1.900 euro e 2.300 euro al metro quadro.

Vendere casa con Casavo

Nel caso in cui si abbia l’obiettivo non di comprare ma di vendere, invece, il suggerimento è quello di affidarsi a Casavo, instant buyer immobiliare che contiene tutto il processo di vendita e lo liofilizza in pochi step. Si immagini, allora, di voler mettere in vendita il proprio immobile. In questo caso il primo passo è recarsi sul sito di Casavo e digitare l’indirizzo della casa, in modo da ottenere una prima valutazione, ovviamente gratis. A quel punto è possibile concordare con lo staff di Casavo una visita all’immobile, dopo la quale la valutazione online potrà essere modificata o confermata. In seguito a questa visita, si riceve un’offerta vincolante, che è subordinata alle cosiddette condizioni sospensive, correlate alla fattibilità tecnica dei lavori di ristrutturazione e alla mancanza di vincoli di qualunque genere dal punto di vista della regolarità urbanistica. Nel giro di un paio di settimane tali condizioni vengono verificate, e così il venditore può ricevere una conferma della proposta di Casavo. A quel punto non rimane altro che formalizzare i contratti, in occasione di un incontro dal notaio, con Casavo che poi provvederà a consegnare l’importo totale della somma concordata. Casavo è presente non solo a Roma, ma anche a Milano e in altre città.

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7 Marzo 2021 / / ChiccaCasa

Immagina di essere a casa in un giorno di pioggia. All’improvviso, il campanello suona. Ti avvicini alla porta d’ingresso, la apri dolcemente, e ti sporgi verso l’esterno.

Non vedi nessuno, così, incuriosito, inizi a guardarti intorno. Lo sguardo cade ai tuoi piedi, su una scatola di cartone. Una scatola semplice, a base rettangolare, con uno stampo di cera chi tiene fermo uno spago bianco e poi una scritta: “Therapybox”.

Resti a guardarla per un po’, poi, curiosa, ti decidi a portarla dentro per scartarla. D’altronde, se qualcuno l’ha lasciata lì, il contenuto dovrà appartenerti. 

Inizi a scartarla ed ecco, una tazza! – che bel pensiero! -. La scatola però è troppo grande per un oggetto solo, quindi infili di nuovo le mani al suo interno,  ed ecco arrivare un vaso, poi un paio di cartoline illustrate, una rivista di design, un sottobicchiere..e tanti altri meravigliosi oggetti!

-Sembra una favola- ti dici. 

-Tutto per me? Chi sarà l’artefice di questo pacchetto?-. 

Nel frattempo, ti eri anche dimenticato della pioggia.

Questa non è  una storia frutto della mia fantasia da sognatrice, bensì il racconto di una mattina trascorsa a tirare fuori da una scatola miriadi di oggetti accuratamente selezionati da Manuela di Design Therapy (la testimonianza è nell’unboxing che ho salvato qui!).

Design Therapy è uno spazio virtuale che racconta di case, arredamento e design. Manuela è una collega, insomma! Il suo blog è pieno di ispirazioni di cui fare tesoro se ami particolarmente il settore “home” o se hai intenzione di rinnovare o arredare da zero i tuoi spazi. 

La Therapy box è stata pensata per deliziare gli occhi con una “dose di design”. Scartarla è davvero un’esperienza strepitosa. Una sensazione simile a quella che provavi da bambino quando qualcuno arrivava da te con un regalo.

Aprire la scatola diventa un percorso sensoriale. Tagliare lo spago è un po’ come una liberazione e sentire lo scricchiolio dell’imballaggio fa crescere le aspettative nei confronti del tanto ambito contenuto.

Il momento più bello è decisamente quello in cui afferriamo tra le mani uno dopo l’altro gli accessori e possiamo finalmente “sentirli” con il tatto, provarli e dargli un posto ed una funzione a in casa.

La Therapy box è una super scatola! Super, per via dell’insana quantità di meravigliosi oggetti al suo interno e per la squisita selezione di prodotti unici e particolari.

Prima di parlarvi di come e dove accaparrarvi un pacchetto del genere, vi lascio sbirciare un po’ al suo interno!

La tazza BFF ideata da COSE è in alluminio smaltato. Un omaggio all’amicizia, quella vera, che dura tutta la vita. La tazza BFF è già la mia preferita. Le sue dimensioni generose le permettono di contenere il mio doppio caffè mattutino!

La selezione è incentrata sulla celebrazione degli oggetti di uso comune, quelli che teniamo tra le mani ogni giorno con un umore differente. A loro è affidato l’arduo compito di facilitarci la vita con le loro funzioni, ma cosa succede se sono anche belli? Il risultato è sorprendentemente gradito. Preparare un caffè diventa una vera gioia se puoi gustarlo nella tazza che ti fa pensare alla tua best friend e la corsa verso il sottopentola, con il canovaccio avvolto tra le mani per non scottarti, è più lieve se al traguardo c’è un esagono colorato!

La vedete quella tipa che mi assomiglia? Si tratta di una cartolina di un set di due illustrata da COSE.

Le therapy box sono in edizione limitata. Ogni due mesi Manuela ce ne preparerà una nuova! 

Svelerà il suo contenuto pezzetto per pezzetto, lasciandoci un po’ sulle spine, ma noi già sappiamo con quanta cura quegli articoli saranno selezionati. Il concept della Therapy Box gioca proprio sulla sorpresa. 

Un vasetto in cartone riciclato, ideale per la semina o per il rinvaso di una talea in terra. Io ci ho piantato una baby Monstera Adansonii!

È una “coccola” per noi e per la nostra casa che possiamo concederci ogni due mesi.

Una sensazione super positiva che ci meritiamo, ogni tanto! 

Nella TB trovi anche la rivista di Design Therapy: un concentrato di ispirazioni per i tuoi interni!

È possibile abbonarsi e, quindi, affidarsi del tutto al buon gusto di Manuela oppure acquistare quando si vuole la sua scatola delle meraviglie. 

Puoi mettere le mani sulla tua box nello shop di Design Therapy

Ho un codice sconto in serbo per te! 

Inserendo il codice

 CHICCACASA10


 avrai diritto ad uno sconto del 10% sulla prima Therapy Box!


Le spedizioni sono aperte, quindi non ti resta che prenotare la tua box e scoprire gli altri 3 oggetti contenuti nella box, di cui ti ho tenuto all’oscuro in questo post!

6 Marzo 2021 / / Architettura

L’articolo Come arredare un bar: idee e consigli utili è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Stai pensando di aprire un bar ed hai già in mente tutto, progetto ed arredi compresi? Oppure hai già quasi tutto pronto ma sullo stile dell’arredamento sei ancora in dubbio? Se cerchi una risposta a questa seconda domanda, ecco qualche idea utile per far sì che il tuo bar diventi un luogo di incontro confortevole e di relax…il cappuccino buono e il caffè però dovrai saperli fare tu!

Design confortevole, ma che rispecchi la tua personalità.

Il bar è senza dubbio un luogo in cui molte persone si ritrovano per rilassarsi, fare due chiacchiere prima di cominciare il lavoro, dare uno sguardo alle notizie sui giornali facendo colazione. Alcuni eleggono poi questo posto ad una sorta di oasi nel deserto, in cui staccare la spina dal tran tran quotidiano. Altri infine usano il bar per lavorare tranquilli, isolandosi da tutti. Insomma, in qualunque modo il tuo cliente concepisca il bar, è necessario che sia uno spazio arredato bene e che non comunichi sensazioni di distacco ma di accoglienza. Il design dovrà dunque essere confortevole ma non potrà prescindere dalla personalità del proprietario, altrimenti i clienti lo noterebbero. Un bar dallo stile industriale o Urban Style, ad esempio, mal si concilierebbe con un proprietario che ama l’arte provenzale, la natura e i colori pastello. Per indovinare alla perfezione l’arredo di un bar, dovrai, pertanto, seguire anche i tuoi gusti e tener conto del target a cui vuoi rivolgerti.

arredare un bar
Photo by bantersnaps on Unsplash

Nessuno dovrà sentirsi a disagio.

Nel pensare alla progettazione dell’arredamento di un bar, quindi, tutto dovrà essere studiato nei minimi dettagli affinché nessuno si senta a disagio: né il proprietario né i clienti. Prendi spunto da una tua grande passione o da un tuo hobby: ami la musica rock? Allora basa l’arredamento sul metallo, colori scuri, qualcosa di rosso, dettagli particolari e poi appendi fotografie o gigantografie di rockstar, magari qualche chitarra vintage, qualche pezzo storico, vinili, etc. Ami invece i viaggi e vorresti convertire il tuo bar ad una sorta di sala d’attesa per partire per qualche località nel mondo? Anche questo potrai farlo: basta un po’ di creatività ed affidarsi ad un team serio di professionisti, che si occupi di progettazione e di design per il tuo arredo negozio.

Scegli i materiali migliori: niente dovrà essere dozzinale.

Non commettere l’errore di ripiegare su materiali dozzinali per risparmiare sull’arredamento del tuo bar! Non scegliere la plastica, ad esempio, se vuoi che il tuo locale sia di un certo livello, a meno che non si tratti di un certo tipo di plexiglass riservato ad alcuni dettagli. Accanto ad un buon design affianca sempre materiali come il metallo, il legno, per sgabelli e tavolini, che oltre ad essere più belli sono anche decisamente più resistenti e durevoli nel tempo. Ricordati anche di personalizzare l’ambiente e di curare i particolari: tovaglie a tema, così come i menu (neanche questi in plastica, per carità!), eventualmente dei coprisedili, colori delle pareti mai banali così come l’illuminazione, e così via.

arredare un bar
Photo by Luca Bravo on Unsplash

Rendi possibili più tipologie di sedute e personalizza il banco.

Per il tuo bar, infine, rendi possibili diverse tipologie di sedute: vanno bene le sedioline e i tavolini, ma molto puoi fare anche con dei divanetti ed altri tavoli più strutturati. Non dimenticare poi il banco, che dovrà essere spazioso, in un materiale estremamente resistente e ricco di offerta anche dal punto di vista del cibo e degli elettrodomestici a vista (spremiagrumi, tostapane, macchina per il caffè, etc.). Bella anche l’idea di numerose bottiglie in bella vista per i clienti, se si servono numerosi alcolici ed è un bar che vuole specializzarsi nella preparazione dei cocktail.

L’articolo Come arredare un bar: idee e consigli utili è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

6 Marzo 2021 / / Idee

La Festa del papà si avvicina, e magari non avete idee sulla scelta del regalo. Ecco le nostre proposte per regali originali e di design.

Festa del papà
Scrivania S 1200 by Thonet

Il 19 marzo cade la festa del papà, e magari non avete idee quale regalo scegliere. Ecco una selezione di oggetti di design che, oltre a essere utili, si distinguono per originalità. Dopo aver regalato al vostro babbo cravatte e profumi per anni, stupitelo con un regalo diverso dal solito.

Arredi e complementi da regalare

Tra gli arredi e i complementi che saranno sicuramente utili al vostro papà, ecco il bellissimo servomuto di Ebanisteria Meccanica. Realizzato in wenge, rovere o faggio, è caratterizzato da linee che coniugano armoniosamente tradizione e modernità. La gruccia è un modello dei primi del Novecento, reinterpretata in versione bicolore. La stecca, sempre in legno, è sorretta da un’asta in acciaio che crea un piacevole contrasto. Questo servomuto è adatto sia ad ambienti classici che moderni e il vostro papà lo apprezzerà per la sua praticità.

Festa del papà
Servomuto by Ebanisteria Meccanica

Per il suo angolo studio, perché non pensare ad una lampada portatile, come DINA+ di Rotaliana. Si tratta di una piccola abat-jour a luce LED, realizzata in policarbonato e alluminio. La particolarità di questa lampada è che si può installare ovunque, anche in esterno, visto che è alimentata da una batteria al litio. Inoltre, Dina+ è dotata di una presa USB per caricare dispositivi come telefono o tablet.

Festa del papà
Lampada Dina+ by Rotaliana

Se vostro padre lavora da casa, sarebbe utile regalargli una sedia da ufficio ergonomica, come Skate prodotta di Sitland. Skate è caratterizzata da uno schienale snello dalle forme sinuose e da un’ampia seduta. Grazie alla sua elevata flessibilità, si adatta ad ogni movimento del corpo, e risulta comoda anche dopo molte ore di lavoro.

Per un angolo ufficio in casa completo, invece, meglio puntare sulle proposte di Thonet, un classico. Elegante e adatto sia ad ambienti classici che moderni, la scrivania S 1200 porterà un tocco di classe nello studio o in soggiorno.

Festa del papà con gli accessori sempreverdi

Un accessorio sempre utile è senz’altro il calzascarpe. Può sembrare un regalo un po’ scontato, ma il modello Castello di Pieces of Venice, disegnato da Giulio Iacchetti è un oggetto che non passa inosservato. Comodo e maneggevole, grazie al lungo manico, è realizzato in legno di rovere di recupero. Inoltre, grazie al supporto in legno, si trasforma in una piccola scultura, che può arredare con originalità l’ingresso di casa.

Per finire, tra gli accessori che il vostro babbo apprezzerà ci sono i set di asciugamani e accappatoi di Gabel e Somma, al 100% ecosostenibili. Realizzati in Italia con filati provenienti da colture biologiche, sono caratterizzati da un alto standard qualitativo. La nuova collezione 2021 si distingue per le fantasie ispirate alle nuove tendenze, ideali per dare una sferzata di novità alla camera da letto.

Festa del papà
Collezione Memoria by Somma
Festa del papà
Collezione Scilla by Gabel 
6 Marzo 2021 / / Design

arredo outdoor Lapalma

Lavorare su una terrazza, pranzare in giardino, rilassarsi sul bordo di una piscina, Lapalma con i suoi arredi risponde al desiderio, sempre più forte, di vivere all’aperto e a contatto con la natura. Perché l’outdoor Lapalma non è uno dei mondi dell’azienda, bensì un universo che li contiene tutti: Lounge, Light office, Home, Café.

Gli arredi Lapalma escono dalle mura domestiche vestiti di materiali di ultima generazione resistenti all’acqua, ai raggi UV, alle nebbie saline, ai funghi e alle muffe, per affrontare con estrema disinvoltura tutti gli agenti atmosferici e garantire la massima durata nel tempo. Dall’acciaio inox AISI 316L – ideale anche per il settore nautico, al Fenix – resistente e morbido al tatto, proposto anche nei due nuovi colori Rosso Jaipur e Grigio Londra, dal marmo nelle varianti Carrara bianco e Marquinia nero, al cemento, sabbiato fine e trattato per resistere ad ogni agente macchiante, fino al legno iroko di provenienza certificata e a tessuti che pur della massima resistenza, regalano trame, colori e filati di sofisticata eleganza.

Attorno all’azzurro di una piscina, gli imbottiti invitano a piacevoli momenti di pausa.

arredo outdoor Lapalma
sedute componibili ADD Lapalma

Ci si può accomodare sui versatili sistemi di sedute componibili disegnati da Francesco Rota: ADD, successo a livello internazionale, accompagna anche in esterno il piacere di stare insieme, regalando infinite combinazioni e nella sua variante Soft, con profilo avvolgente e cuscini generosi, offre momenti di appoggio e dolce relax, mentre le morbide forme di PLUS in ogni sua soluzione, dal pouf alla seduta al divano, si allargano per accogliere il corpo comodamente sdraiato.

arredo outdoor Lapalma
sedute PLUS Lapalma

E come morbidi sassi levigati dal vento i pouf KIPU di Anderssen & Voll si alternano nelle combinazioni anche in outdoor grazie all’entusiasmante varietà di forme e colori.

complementi outdoor lapalma
pouf KIPU + tavolino bianco JAY + tavolino nero AUKI di Lapalma

Per pranzare all’aperto, in un giardino a casa o al ristorante, o lavorare in outdoor, le collezioni di tavoli Lapalma soddisfano differenti aree di gusto e necessità.

arredo outdoor Lapalma
tavolo ADD T + sedie MIUNN di Lapalma

C’è il tavolo ADD T disegnato da Francesco Rota, con il suo disegno minimale, la sua radicale, elegante semplicità e la possibilità di creare differenti soluzioni. Due o più tavoli possono essere accostati mantenendo una continuità di superfici, grazie alle due gambe esterne che, l’una a fianco all’altra, sembrano fondersi in una.

arredo outdoor Lapalma
Tavolo APTA e sedie MIUNN di Lapalma

C’è APTA, design Romano Marcato, che solleva con grazia il piano dalla struttura, creando un vivace contrasto tra la solidità delle basi e la leggerezza del piano. C’è AUKI, disegnato da Hee Welling, presenza insostituibile, anche in versione tavolino, in ogni ambiente outdoor. FORK, il tavolo a due altezze disegnato da Tomoya Tabuchi, che nell’essenzialità del disegno e nello slancio straordinario della base in alluminio, crea intorno a sé un concerto di energie positive. E c’è BRIO, l’eclettico tavolo a tre altezze fisse disegnato da Romano Marcato, quell’elemento in più che aggiunge una nota di spensieratezza ad ogni ambiente.

arredo outdoor Lapalma
tavolino alto FORK + sgabelli MIUNN di Lapalma

Attorno ad essi tre versatili collezioni di sedute, disponibili a due altezze – sedia e sgabello.

Contraddistinta dalla cordatura che avvolge lo schienale e dall’ampia seduta quadrata ARIA, disegnata da Romano Marcato, da cinque anni accoglie il pubblico della Biennale di Venezia superando a pieni voti la prova salsedine. MIUNN, disegnata da Karri Monni, in acciaio inossidabile e scocca in Baydur, porta la sua linea sinuosa anche in esterno. Infine, SEELA, design Antti Kotilainen, con le sue basi leggerissime, la scocca in polipropilene, nei colori della roccia, del ghiaccio, della neve, e la sua linea continua che dalla seduta, di assoluto comfort e con pad intercambiabile, prosegue nello schienale avvolgente.

arredo outdoor Lapalma
sedia ARIA + tavolino AUKI di Lapalma
arredo outdoor Lapalma
sedie SEELA + tavolo BRIO di Lapalma

Grazie all’utilizzo del legno iroko per il sedile, vanno in outdoor anche una vera e propria icona di Lapalma, lo sgabello LEM, disegnato da Shin & Tomoko Azumi – una linea continua, come in assenza di gravità, che racchiude tutte le funzioni in un disegno minimale – e l’eclettico sgabello con tavolino AARON di PIO&TITOTOSO, caratterizzato da un’anima in metallo che si sdoppia per ospitare, da un lato, un confortevole sedile e, dall’altro, un piano girevole, rivelandosi ideale nei momenti di relax, lavoro, attesa, o incontro.

arredo outdoor Lapalma
sgabello LEM + tavolino FORK di Lapalma
arredo outdoor Lapalma
sgabello AARON di Lapalma

Versatili attori non protagonisti, i complementi si posizionano con disinvoltura tra un divano, una poltrona, o a servizio di una zona pranzo. Dal tavolino JEY di Francesco Rota, con base in cemento o marmo, lo stelo in tubolare che sostiene il piano in varie forme geometriche e la chiusura a maniglia, a YO e TOÈ di Romano Marcato. Il primo, caratterizzato da una base decentrata che permette gli accostamenti più acrobatici e garantisce stabilità al piano in varie forme geometriche, mentre il secondo, proposto in due altezze, due colori e due forme ritma il suo profilo, curvando delicatamente il tubolare quadrato che incornicia e dà forza alla struttura.

complementi outdoor Lapalma
tavolini JAY Lapalma

Il paesaggio che anima il catalogo outdoor di Lapalma è un paesaggio infinito.

Sono vigneti, giardini tropicali, architetture contemporanee, piscine, angoli di mare azzurro, montagne innevate. Sono momenti della nostra quotidianità vissuti a latitudini diverse nel comfort di arredi dalle linee contemporanee.

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