25 Ottobre 2025 / / A forma di casa

Con l’arrivo dell’autunno, la casa cambia ritmo e colore. I profumi autunnali riempiono l’aria di sensazioni calde e familiari: legno, spezie, agrumi e colori che contraddistinguono questa stagione. È il momento dell’anno in cui nasce il desiderio di rendere gli spazi più accoglienti, di lasciar entrare nella quotidianità quell’atmosfera speciale che solo l’autunno sa creare.

Fuori, la luce si fa più bassa e le giornate più corte. Dentro casa, invece, nasce il desiderio di creare un’atmosfera calda e avvolgente, fatta di piccoli gesti che sanno di quiete: un infuso che sobbolle sul fuoco, un sacchetto di spezie tra i cassetti, una lanterna accesa alla sera.

Per rendere l’atmosfera ancora più unica, perchè non creare dei profumi autunnali DIY per ambienti? Basta un pomeriggio per creare con le tue mani e con ingredienti semplici delle fragranze in versione spray o sacchetto profumato che porteranno una ventata di calore e quella irresistibile coziness che solo l’autunno sa regalare.

Profumi autunnali spray per ambienti

Niente come un profumo può cambiare l’atmosfera di una stanza. Preparare uno spray naturale ispirato all’autunno è semplice, rilassante e riempie di soddisfazione: mentre l’acqua sobbolle e le scorze rilasciano il loro aroma, la casa comincia già a riempirsi di calore.

Ti bastano un pentolino, dell’acqua distillata, un po’ di acido citrico (che aiuta a conservare), e gli ingredienti che la stagione offre: bucce d’arancia, cannella, chiodi di garofano, rosmarino o persino un cucchiaino di cacao.
Il risultato? Fragranze morbide e avvolgenti, da spruzzare nelle stanze, su tende, cuscini e tessili, evitando però con cura tessuti chiari o delicati per evitare di macchiarli.

profumi autunnali spray per ambienti naturali

Ecco qui tre ricette semplici per creare caldi profumi autunnali per ambienti in versione spray.

1. Bosco d’Autunno

Rosmarino e cannella per un profumo caldo, balsamico, leggermente legnoso.
Ingredienti:

  • 300 ml d’acqua distillata
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 bastoncino di cannella
  • 1 cucchiaino di bacche di ginepro o 2 foglie di alloro
  • 1 cucchiaino di acido citrico

Fai sobbollire tutto per circa 10 minuti, filtra con una garza, lascia raffreddare e versa in un flacone spray.


2. Agrumi e Spezie

Un classico intramontabile: il profumo dell’arancia che si intreccia con le spezie dolci.
Ingredienti:

  • 300 ml d’acqua
  • scorze di un’arancia e mezzo limone
  • 4 chiodi di garofano
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaino di acido citrico

Fai sobbollire 15 minuti, filtra con una garza, lascia raffreddare e versa in un flacone spray.


3. Dolce Castagna

Per chi ama le note più gourmand, calde e avvolgenti.
Ingredienti:

  • 300 ml d’acqua
  • 2 cucchiaini di cacao amaro
  • 1 cucchiaino di vaniglia in polvere o mezza bacca
  • 1 cucchiaino di noce moscata
  • 1 cucchiaino di acido citrico

Scalda dolcemente senza far bollire troppo, filtra con una garza, lascia raffreddare e versa in un flacone spray.

profumi autunnali per ambienti

Questi spray autunnali fatti in casa sono preparazioni senza alcool e senza conservanti artificiali, quindi vanno trattati con un po’ di cura: conservali in frigorifero, preferibilmente in bottiglie di vetro scuro. In media gli spray durano due o tre settimane, ma se noti che l’aroma cambia è il momento di prepararne uno nuovo. Agita sempre prima dell’uso — le spezie e le scorze rilasciano oli naturali che tendono a depositarsi sul fondo.

Profumi autunnali in sacchetto per cassetti

E se potessimo custodire i profumi autunnali in un sacchettino? Diventano piccoli oggetti da riempire con ingredienti naturali come agrumi, spezie e legni secchi per portare nei cassetti e negli armadi l’aroma della stagione.

Sono facili da preparare e si prestano a mille interpretazioni: puoi usare stoffe di recupero, nastri, pizzi o spago, creando piccoli oggetti poetici da regalare o da mettere in macchina, nei cassetti, negli armadi o dove più ti aggrada sentirne il profumo.

Ogni combinazione di ingredienti racconta un’atmosfera diversa: quella del bosco, delle spezie o del focolare.

profumi autunnali - Bosco dorato

1. Bosco dorato
Profuma di foglie secche e resina.

  • pigne piccole spezzettate
  • aghi di pino o rosmarino secco
  • fette di arancia essiccate
  • un bastoncino di cannella
profumi autunnali - spezie di casa

2. Spezie di casa
Evoca calore e casa.

  • bastoncini di cannella
  • chiodi di garofano
  • fette di mela essiccata
  • noce moscata
profumi autunnali - Dolce focolare

3. Dolce focolare
Intenso e avvolgente, come una coperta calda.

  • fette di arancia essiccate
  • bastoncini di cannella
  • chiodi di garofano
  • un pezzetto di bacca di vaniglia

Come essiccare mele e arance

In forno: taglia la frutta a fette sottili (3–5 mm) e disponila su una teglia rivestita con carta da forno, senza sovrapposizioni. Imposta il forno a 60–80°C, meglio se ventilato, con sportello leggermente aperto (puoi tenerlo socchiuso con un cucchiaio di legno) per far uscire l’umidità. Lascia asciugare per 2–3 ore, girando le fette a metà cottura. Devono risultare asciutte ma ancora un po’ elastiche, non bruciate.

All’aria: taglia la frutta a fette sottili (3–5 mm) e disponila su una griglia senza sovrapporre le fette, posiziona la griglia in luogo asciutto e ventilato, coprendo il tutto con una garza leggera. Servono 2–5 giorni.

Con essiccatore: taglia la frutta a fette sottili (3–5 mm) e disponi le fette nell’essiccatore a 55–60 °C per 8–12 ore.

Spruzza un po’ di succo di limone prima dell’essiccazione per mantenere i colori vivi.

essiccare la frutta

Se ti è venuta voglia di provare una di queste combinazioni di aromi, raccontamelo nei commenti o scrivimi: mi piacerebbe sapere quali profumi per ambienti hai scelto per accompagnare il tuo autunno.
E se ti va, condividi il risultato su Instagram taggando @aformadicasa — ogni interpretazione è una piccola storia di atmosfera, calore e creatività che mi scalda il cuore.

L’articolo Profumi autunnali per la casa DIY proviene da A forma di casa.

27 Settembre 2025 / / A forma di casa

Resistente, generoso e adattabile, il Pothos è una delle piante da interno più amate per la sua capacità di ambientarsi anche nelle condizioni meno ideali. Le sue foglie a cuore, verdi o variegate, si allungano in morbide cascate o si arrampicano leggere. Questa pianta porta un tocco di verde in ogni angolo della casa, anche dove c’è poca luce.

Facile da curare, elegante nella sua semplicità, il Pothos è la pianta perfetta anche per chi non ha il pollice verde e desidera una casa più verde e accogliente. Cresce con vigore, si adatta alla luce, si accontenta di poche cure e restituisce tanto.

In questo nuovo articolo – scritto in collaborazione con Giulia di Verdezio – ti raccontiamo tutto ciò che c’è da sapere sul Pothos: dalle sue origini tropicali alle varietà più diffuse, dai consigli di coltivazione ai piccoli benefici quotidiani che questa pianta sa portare nella quotidianità in casa.

Origini, caratteristiche e curiosità

Il Pothos, conosciuto anche come Epipremnum aureum, è originario delle foreste tropicali del Sud-Est asiatico, in particolare dell’area che comprende la Malesia, l’Indonesia e le isole del Pacifico. Appartenente alla famiglia delle Araceae, è una pianta rampicante o ricadente che in natura cresce abbarbicandosi ai tronchi degli alberi, arrivando a raggiungere anche i 15-20 metri di altezza.

In casa, si distingue per la sua adattabilità e per la bellezza semplice delle sue foglie, generalmente a forma di cuore con screziature di diverse tonalità a seconda della varietà. A seconda dei gusti, può essere mantenuta compatta o lasciata crescere e pendere da un vaso sospeso. La sua crescita è veloce e rigogliosa, specialmente se riceve luce indiretta e un minimo di attenzione.

Tra le varietà più comuni ci sono il Pothos aureus a foglia verde con screziature gialle, il Marble Queen con foglie variegate in bianco, il Neon che presenta un brillante verde acido, il Tricolor con foglie variegate di verde, bianco e giallo, il Golden Pothos con foglie verdi e dorate e il Cebu Blue, più raro, con foglie sottili e bluastre, quasi metalliche.

Il suo nome deriva probabilmente dal greco antico pothos, che significa “desiderio” o “nostalgia”. In mitologia, Pothos era anche il nome di una divinità minore, spesso raffigurata accanto a Eros e Himeros, simbolo del desiderio struggente e dell’amore a distanza. Questo legame etimologico non è certo al 100% dal punto di vista botanico, in quanto il nome scientifico corretto della pianta è Epipremnum aureum.

In molte culture asiatiche, il pothos è considerato un portafortuna: si dice che attiri prosperità, abbondanza e energia positiva, soprattutto se posizionato all’ingresso della casa o negli spazi di lavoro.

dettaglio Pothos

Cura e manutenzione del Pothos

Facile da coltivare e sorprendente nella crescita, il pothos richiede poche cure costanti per dare il meglio di sé. Grazie ai suggerimenti di Giulia, puoi scoprire come mantenerlo sano e rigoglioso nel tempo.

  • Luce – Preferisce una luce indiretta brillante ma può adattarsi a condizioni di luce più basse.
  • Ambiente – La temperatura ideale è tra i 18-24°C.
  • Acqua – Annaffiare regolarmente e lasciare asciugare la parte superiore del terreno tra le annaffiature. Evitare ristagni d’acqua.
  • Terriccio – Utilizzare un terriccio ben drenante per evitare problemi di ristagno d’acqua.
  • Concime – Nutrire con un concime bilanciato durante la stagione di crescita (primavera e estate).
  • Pulizia – Pulire le foglie con un panno umido per rimuovere la polvere e mantenere la loro bellezza.

Problemi frequenti e come risolverli

Anche se è una pianta molto resistente, il Pothos può mostrare qualche segnale di malessere se le condizioni ambientali non sono ottimali.

Le foglie gialle, ad esempio, sono spesso un campanello d’allarme per un’eccessiva annaffiatura o una luce insufficiente: è importante controllare il terreno e regolare sia l’irrigazione che l’esposizione alla luce.

Se invece le foglie diventano marroni, la causa potrebbe essere una scarsa umidità o l’esposizione a correnti d’aria fredde. In questi casi, aumenta l’umidità ambientale, magari con nebulizzazioni leggere, e sposta la pianta in un angolo più protetto.

Infine, tieni d’occhio eventuali parassiti come cocciniglie o ragnetti rossi: controlla regolarmente le foglie, soprattutto nella parte inferiore, e in caso di infestazione intervieni con una soluzione delicata a base di acqua e sapone neutro.

Nonostante sia una pianta molto comune e diffusa, è bene sapere che il pothos è tossico se ingerito da cani e gatti, a causa della presenza di cristalli di ossalato di calcio.

pothos - benefici

Benefici in casa per la salute

Oltre ad essere una presenza decorativa molto piacevole, il Pothos contribuisce attivamente al benessere degli ambienti domestici.

Questa pianta ha una straordinaria capacità di purificare l’aria: secondo il Clean Air Study della NASA, è in grado di assorbire formaldeide, xilene, benzene e altre tossine presenti negli ambienti chiusi. Le sue foglie ampie aiutano anche a regolare l’umidità e a rendere l’ambiente più piacevole e salubre, soprattutto durante i mesi in cui il riscaldamento è acceso.

La sua presenza verde e rigogliosa favorisce inoltre un senso di calma e rilassatezza, contribuendo a migliorare non solo la qualità dell’aria, ma anche quella del tempo trascorso in casa.

Verde in casa: il Pothos e le altre piante da interno

Grazie alla sua resistenza e alla capacità di crescere bene anche in condizioni non ideali, il Pothos è diventato una delle piante da appartamento più diffuse al mondo. Un vero alleato per chi desidera avere del verde in casa in modo facile e senza troppe complicazioni. Infatti, con poche cure, sa crescere rigoglioso e adattarsi a contesti diversi, regalando bellezza, equilibrio e vitalità.

Insieme a Giulia di Verdezio, continuiamo il nostro viaggio tra le piante da interno più amate, per conoscerle più da vicino e imparare a prendercene cura con consapevolezza.

Se il Pothos ti ha conquistata, scopri anche gli altri protagonisti verdi nella categoria Home Decor del blog e guarda i post riassuntivi su Instagram e Pinterest: schede visive da salvare, consultare e condividere.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: il Pothos proviene da A forma di casa.

29 Agosto 2025 / / A forma di casa

Scenografica e inconfondibile, la Monstera è considerata un’icona del verde in casa. Molto amata da chi cerca un tocco decorativo e al contempo una pianta facile da gestire, questa meraviglia tropicale evoca il fascino esotico della giungla sudamericana. Le sue foglie grandi e traforate, che si aprono come ventagli leggeri, dialogano con la luce e gli spazi, disegnando ombre morbide sulle pareti.

In questo articolo – scritto in collaborazione con Giulia di Verdezio – ti accompagniamo alla scoperta di questa pianta affascinante: dalle sue origini esotiche alle varietà più diffuse, dal come prendersene cura ai benefici che porta nella vita di ogni giorno.

Origini, caratteristiche e curiosità

La Monstera fa parte della famiglia delle Araceae ed è originaria delle foreste pluviali del Centro e Sud America, dove cresce abbarbicandosi ai tronchi degli alberi e raggiungendo altezze sorprendenti. In natura è una pianta rampicante e resistente, capace di adattarsi alla luce filtrata del sottobosco tropicale.

La sua caratteristica più iconica sono le grandi foglie verde intenso, lucide e intagliate, che con il tempo sviluppano fenditure e fori: una strategia evolutiva utile per resistere al vento e favorire il passaggio della luce tra i rami della fitta vegetazione.

Nel vasto mondo delle piante tropicali, la Monstera affascina anche per la varietà delle sue forme. La più conosciuta è sicuramente la Monstera deliciosa, con le sue grandi foglie cuoriformi e perforate. Accanto a lei, esistono specie più leggere e rampicanti, come la Monstera adansonii, dalle foglie più piccole e ricche di buchi ovali, o la rarissima Monstera obliqua, quasi trasparente per la sottile trama verde che resta tra un foro e l’altro. Ci sono poi varietà come la Monstera siltepecana, con venature argentee, o la Monstera standleyana, con foglie allungate e spesso variegate. Ogni tipo ha un carattere diverso, ma tutte condividono un’eleganza esotica che sa trasformare gli spazi, portando in casa un piccolo pezzo di giungla.

Il nome Monstera deriva dal latino e significa “mostruosa”, in riferimento alla grandezza e alla forma insolita delle sue foglie. “Deliciosa”, invece, si riferisce al frutto che la pianta può produrre in natura, simile all’ananas per sapore, ma raramente presente negli esemplari coltivati in casa. Gli altri nomi, invece, fanno riferimento alla loro forma, oppure al luogo di origine o a naturalisti e botanici che studiarono e classificarono queste specie.

Introdotta in Europa tra Settecento e Ottocento, la Monstera è diventata una delle piante ornamentali più apprezzate per la sua bellezza scenografica e la capacità di crescere rigogliosa anche in ambienti domestici.

monstera

Cura e manutenzione della Monstera

Facile da coltivare e generosa nella crescita, la Monstera ha bisogno di poche attenzioni costanti per esprimere al meglio la sua bellezza. Ecco come farla stare bene con i preziosi consigli di Giulia.

  • Luce – Preferisce una luce indiretta brillante
  • Ambiente – La temperatura ideale è tra i 18-24°C. Evitare correnti d’aria fredde e temperature sotto i 15°C
  • Acqua – Annaffiare regolarmente, ma lasciare asciugare la parte superiore del terreno tra le annaffiature. Evitare ristagni d’acqua che possono causare marciume radicale
  • Terriccio – Utilizzare un terriccio ben drenante per evitare problemi di ristagno d’acqua
  • Concime – Nutrire con un concime bilanciato durante la stagione di crescita (primavera e estate)
  • Pulizia – Pulire le foglie con un panno umido per rimuovere la polvere e mantenere la loro bellezza.

Problemi frequenti e come risolverli

Anche la Monstera, nonostante la sua resistenza, può manifestare piccoli segnali di disagio.

Se le foglie iniziano a ingiallire, la causa potrebbe essere un’eccessiva annaffiatura o una luce insufficiente. Se questo avviene può essere utile controllare il terreno e regolare sia l’irrigazione che l’esposizione alla luce.

Foglie marroni, invece, possono indicare una bassa umidità nell’ambiente o l’esposizione a correnti d’aria fredde. In questi casi, è bene aumentare l’umidità con vaporizzazioni regolari e spostare la pianta in un angolo più riparato.

Controlla inoltre periodicamente la presenza di parassiti come ragnetti rossi o cocciniglie, se noti piccoli insetti o macchie sospette sulle foglie, intervieni con delicatezza, usando una soluzione di acqua e sapone neutro.

monstera lifestyle

Benefici in casa per la salute

Oltre al suo impatto estetico, la Monstera contribuisce al benessere domestico in diversi modi. Come molte piante a foglia larga partecipa alla purificazione dell’aria: assorbe anidride carbonica, trattiene tossine e aiuta a filtrare alcune sostanze inquinanti presenti negli ambienti chiusi, come formaldeide o composti organici volatili.

Inoltre, le sue grandi foglie aiutano a regolare l’umidità e a creare un microclima più piacevole, soprattutto in ambienti riscaldati o climatizzati.

La sua presenza verde e generosa favorisce anche un senso di calma, concentrazione e connessione con la natura, rendendola una scelta ideale soprattutto per angoli di lettura e spazi di lavoro.

Verde in casa: la Monstera e le altre piante da interno

La Monstera è una pianta scenografica con una crescita generosa che trova facilmente il suo posto in casa: basta un angolo luminoso e qualche gesto di cura. In cambio, regala armonia, leggerezza e una bellezza naturale che saprà decorare la tua casa con un elegante tocco tropicale.

Insieme a Giulia di Verdezio, con questo articolo arricchiamo il nostro viaggio tra le piante da interno più amate, pensato per aiutarti a scegliere con più consapevolezza e per prendertene cura in modo adeguato.

Scopri anche le altre protagoniste della rubrica nella sezione Home Decor del blog e guarda i post riassuntivi su Instagram e Pinterest: schede visive da salvare, consultare e condividere.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: la Monstera proviene da A forma di casa.

6 Agosto 2025 / / A forma di casa

C’è una bellezza nascosta nei piccoli gesti che ripetiamo ogni giorno. Preparare il caffè al mattino, aprire le finestre per far entrare la luce, riordinare un angolo con cura: sono azioni semplici, quasi invisibili, eppure capaci di trasformare la qualità del nostro abitare. Quando compiuti con intenzione, questi gesti diventano rituali di benessere, piccole ancore quotidiane che ci aiutano a rallentare, a sentirci presenti e a coltivare una relazione più intima con la nostra casa e con noi stessi.

In questo articolo voglio accompagnarti a riscoprire quelle abitudini che molto spesso diamo per scontate e compiamo in modo quasi automatico, ma che, se vissute con uno sguardo più attento, possono diventare veri e propri rituali di benessere.
E se avrai voglia di sperimentarne di nuove, continua a leggere: ho raccolto alcune idee da provare.

Ritrovare il piacere dei gesti quotidiani

In un tempo che ci spinge a correre, recuperare il piacere dei piccoli gesti può diventare un atto rivoluzionario. E spesso, la chiave non è aggiungere, ma guardare con nuovi occhi ciò che già facciamo. Gesti come preparare il tavolo, sistemare un cuscino, aprire le finestre sono più di semplici abitudini: possono diventare momenti di connessione, piccole ancore che ci riportano al contatto con noi stessi.

Trasformare un gesto in un rituale significa compierlo con intenzione. Essere presenti in quel momento e magari avere qualche attenzione in più, basta per renderlo speciale. È in quella presenza che il quotidiano si trasforma, e la casa smette di essere solo un contenitore per diventare un luogo vissuto, sentito, abitato davvero.

E quando la casa è condivisa — con un partner, dei figli, coinquilini o amici — questi piccoli gesti diventano relazione: modi silenziosi di prendersi cura, di costruire intimità, di creare connessioni quotidiane. Un aperitivo mentre si apparecchia la tavola insieme, scegliere la musica da ascoltare nei momenti di relax, augurarsi la buonanotte con una tisana prima di dormire: sono rituali di benessere da vivere insieme, semplici e preziosi.

Rituali di benessere in casa

I rituali di benessere: studi e teorie

Esistono approcci teorici che confermano quanto i gesti vissuti con intenzione, connessione, significato e continuità possano incidere profondamente sul nostro benessere.

Il ritual design, ad esempio, è una disciplina emergente che nasce dall’incontro tra antropologia, psicologia e design. Studia come costruire rituali su misura per la vita contemporanea, capaci di dare struttura ai nostri giorni, accompagnarci nelle transizioni e aiutarci a rallentare. Anche un gesto semplice, come accendere una candela o apparecchiare la tavola con cura, può diventare un atto significativo se lo trattiamo come tale.

La Theory of Embodied Cognition, in ambito neuroscientifico e psicologico, ci ricorda che pensiamo anche con il corpo e con lo spazio che abitiamo. La casa non è solo il contenitore delle nostre giornate, ma un attore attivo nel nostro equilibrio emotivo e mentale. È nel fare che costruiamo comprensione e benessere.

Anche le pratiche di cura di sé, come insegna Audre Lorde, non sono atti superficiali o egoisti, ma forme di rispetto profondo e resistenza quotidiana: “prendersi cura di sé non è autoindulgenza, è autoconservazione, e questo è un atto di guerra politica”. Un rituale, per quanto semplice, può essere quindi anche un atto spirituale, etico, trasformativo.

La filosofia di Gaston Bachelard, nella sua Poetica dello spazio, ci guida invece a sentire la casa come spazio interiore: ogni stanza è uno stato d’animo, ogni gesto domestico può trasformarsi in contemplazione. La casa è luogo di sogni, memoria, immaginazione.

E anche chi lavora con l’efficacia delle abitudini, come BJ Fogg o James Clear, ci mostra come piccoli gesti ripetuti (le “tiny” e “atomic habits”) possano avere un impatto duraturo sulla nostra vita. Se a queste abitudini aggiungiamo bellezza, simbolo, intenzione… allora diventano veri e propri rituali.

Insomma, il rituale non è solo una coccola o una pausa: è una forma di presenza, di consapevolezza, di costruzione del senso. Una chiave per abitare il tempo e lo spazio in modo più autentico.

Idee per rituali di benessere in casa

Come detto sopra, a volte basta poco: un gesto ripetuto con intenzione, un oggetto scelto con cura, un momento protetto nel caos della giornata.

Ecco dieci rituali di benessere semplici ma profondi. Provali, trasformali, scegli quelli che ti piacciono di più.

il primo gesto del mattino

Il primo gesto del mattino

Un gesto semplice e personale per iniziare la giornata con presenza: aprire una finestra e respirare l’aria del mattino, accendere la moka e bere un buon caffè, preparare insieme la colazione. Scegli il tuo primo gesto del mattino e rendilo un momento sacro. Per me è un semplice bicchiere di succo di frutta che mi gusto ogni mattina prima di fare qualsiasi altra cosa.

Una pausa con consapevolezza

Una pausa con consapevolezza

Decidi il momento della giornata e dedica 10, 20 minuti o anche di più. Puoi bere una tisana, un caffè o un calice di vino lentamente, senza fare altro. Solo tu, il silenzio e un sorso alla volta. Oppure puoi semplicemente restare in ascolto: del tuo respiro, di un pensiero che affiora, o del silenzio che ti circonda.

prendersi cura di piante e fiori

Prendersi cura delle piante o dei fiori

Toccarle, osservarle, cambiare l’acqua, togliere le foglie secche, pulirle con delicatezza. Comprare o raccogliere dei fiori e sistemarli in un bel vaso. Una forma di relazione gentile e delicata con la natura che decora anche lo spazio. Se ti piacciono le piante, non perdere la rubrica dedicata alle piante da interni nella sezione home decor del blog.

creare atmosfera

Creare un’atmosfera

Creare atmosfera è un modo per prendersi cura di sé e degli altri, per dare forma all’invisibile: a un’emozione, a un momento, a un bisogno di bellezza e quiete. Accendere una candela, scegliere la musica giusta, sistemare con attenzione un angolo della casa. La bellezza non ha bisogno di occasioni.

rituali di benessere - scrapbooking

Scrivere e raccogliere immagini di sé

Prendere un bel quaderno, sedersi alla scrivania o al tavolo e annotare ogni giorno una frase, una sensazione, un pensiero. Oppure creare una moodboard settimanale per dare forma visiva a ciò che si muove dentro. Creare il proprio Bullet Journal o uno Scrapbook. Scrivere è ascoltarsi, raccogliere è riconoscersi.

rituale cucina

Il piatto del giovedì (o di un altro giorno della settimana)

Un giorno a settimana dedicato a cucinare qualcosa che fa bene al cuore: un piatto della memoria, del desiderio, dell’umore del momento. Da gustare da soli o da condividere. Scegliere, preparare e gustare quel piatto diventa un gesto di presenza: un modo per onorare il tempo, la cura e i sapori che raccontano chi siamo.

rituali di benessere - la scatola del giorno dopo

La scatola del giorno dopo

Ogni sera prepara qualcosa da ritrovare il mattino dopo in una bella scatola: una parola scritta, un piccolo oggetto, una sorpresa da scoprire. Se la casa è condivisa, potete rendere questo rituale ancora più speciale preparandola a turno l’uno per l’altro, lasciando ogni giorno un segno di presenza e attenzione.

la scatola della poesia

La scatola della poesia

Una scatola da aprire quando senti il bisogno di tornare a te. Riempila di oggetti che ti fanno stare bene: qualcosa da toccare, da annusare, una poesia che ti emoziona, un ricordo felice, una foto, un oggetto dal significato segreto. Raccogli tutto ciò che ti ispira, ti rallegra, ti emoziona e, quando il mondo corre troppo o ti senti distante da te stessa, aprila e lascia che quei frammenti scelti con cura ti riportino alla tua essenza.

rituali di benessere - bagno lunare

Il bagno o la doccia lunare

A ogni luna piena o nuova, un piccolo rito di rinnovamento: una doccia consapevole, una musica morbida, un olio da massaggiare, sali profumati, una candela accesa, gli accessori giusti. La stanza da bagno diventa così uno spazio rituale, in cui lasciarsi guidare dal ritmo della luna per iniziare un nuovo ciclo con consapevolezza, riconoscere i propri stati interiori, rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo in modo speciale.

foto dettagli

Raccolta fotografica della bellezza dei dettagli

Ogni giorno, scatta una foto a qualcosa di bello in casa tua che normalmente passa inosservato: una luce particolare, uno scorcio evocativo, la trama di un tessuto, un abbinamento di materiali, l’ombra disegnata da una pianta, ecc. Alla fine della settimana riguardale tutte, vedrai la tua casa con occhi diversi. Lascia che questi scatti ti raccontino una bellezza fatta di cose semplici.

Quali sono i tuoi rituali di benessere in casa?

In un mondo che ci spinge a fare sempre di più, scegliere di abitare il tempo e lo spazio con momenti speciali è una forma di cura e di amore verso sé stessi e chi si ama.
I rituali qui descritti non sono regole né obblighi: sono inviti gentili a fermarsi, ad ascoltarsi, a vivere la casa come un luogo davvero nostro. Basta poco per trasformare l’ordinario in qualcosa di prezioso.

Spero che tra questi rituali tu possa trovare il tuo. O magari ne hai già uno, tutto tuo, che rende più bello il tuo stare in casa. Raccontamelo nei commenti o su Instagram: sarà bello scoprire come, attraverso gesti diversi, impariamo tutti a prenderci cura di noi e dei nostri spazi.

L’articolo Rituali di benessere in casa: la poesia dei gesti quotidiani proviene da A forma di casa.

22 Luglio 2025 / / A forma di casa

Il Ficus Elastica, conosciuto anche come fico del caucciù o ficus robusta, è una pianta da interno elegante e resistente, con una storia lunga e affascinante, fatta di viaggi, tradizioni e riscoperta. Apprezzato per le sue foglie grandi, spesse e lucide, è uno dei protagonisti negli interni contemporanei grazie alla sua estetica pulita e alla facilità di coltivazione. In casa cresce lentamente ma con costanza, richiede poche cure ed è perfetto per chi cerca una pianta decorativa capace di adattarsi a diversi stili e ambienti.

Questo articolo, scritto in collaborazione con Giulia di Verdezio, completa il nostro trittico dedicato al mondo dei ficus: dopo il Ficus Benjamin, leggero e ricadente, e il Ficus Lyrata, con la sua imponenza scultorea, il Ficus Elastica si distingue per la sua eleganza robusta e versatile, una qualità che lo rende apprezzato tanto per la resa estetica quanto per la facilità di gestione.

Scopriamo insieme le sue origini tropicali, le caratteristiche che lo rendono unico e i piccoli gesti quotidiani necessari per accoglierlo e farlo crescere in casa.

Origini, caratteristiche e curiosità

Il Ficus Elastica è originario delle foreste tropicali del sud-est asiatico, in particolare di India, Malesia, Cina meridionale, Nepal e Indonesia. Fa parte della famiglia delle Moraceae e in natura può diventare un albero che supera anche i 30 metri d’altezza. In casa può crescere fino a 1-3 metri a seconda delle cure e della varietà.

Le sue foglie sono il suo segno distintivo: ampie, ovali e coriacee, con una superficie lucida e spessa. Alcune varietà popolari includono ‘Robusta‘, ‘Burgundy‘, ‘Tineke‘ e ‘Doescheri‘, ognuna con fogliame diverso. Il colore varia dal verde scuro al bordeaux e in alcuni casi le foglie sono variegate con bordi crema o rosa pallido.

Il nome “elastica” deriva dalla linfa lattiginosa contenuta nei suoi fusti, un tempo utilizzata per la produzione di caucciù. Questo Ficus è stato introdotto in Europa nel XIX secolo come pianta ornamentale da serra, grazie alla sua resistenza, bellezza e capacità di adattarsi agli ambienti interni.

In alcune zone dell’India nord-orientale, le popolazioni Khasi e Jaintia hanno usato per secoli le radici del Ficus Elastica per costruire ponti viventi, ancora oggi in uso. In questo contesto, la pianta è vista come un alleato duraturo, che cresce insieme all’uomo e ne sostiene il cammino.

È una pianta che trasmette stabilità e forza. Cresce lentamente, ma se trova le condizioni giuste, può diventare un elemento decorativo duraturo dentro casa. Richiede poche attenzioni, tollera bene ambienti poco luminosi e si adatta con eleganza a molti stili d’arredo.

Ficus Elastica dettaglio foglie

Cura e manutenzione del Ficus Elastica

Per aiutarti a mantenere il tuo Ficus Elastica in forma, ecco i consigli di Giulia:

  • Luce – Preferisce una luce brillante ma indiretta. La luce diretta del sole può bruciare le foglie.
  • Ambiente – La temperatura ideale è tra i 18-24°C.
  • Annaffiature – Annaffiare regolarmente, ma assicurarsi che il terreno non sia troppo umido. Lasciare asciugare la parte superiore del terreno tra le annaffiature.
  • Terriccio – Utilizzare un terriccio ben drenante per evitare ristagni d’acqua.
  • Concimazione – Nutrire con un concime bilanciato durante la stagione di crescita (primavera e estate).
  • Pulizia – Pulire regolarmente le foglie con un panno umido per rimuovere la polvere e mantenere la loro lucentezza.

Problemi frequenti e come risolverli

Anche se è una pianta resistente, il Ficus Elastica può manifestare alcuni segnali di disagio se le condizioni ambientali non sono adatte. La caduta delle foglie, ad esempio, può essere causata da eccessi d’acqua, ristagni nel sottovaso, cambiamenti di temperatura o correnti d’aria fredde. Allo stesso modo, un’irrigazione irregolare o una scarsa esposizione alla luce possono indebolire la pianta e compromettere il suo equilibrio.

Se le foglie appassiscono o si ingialliscono, controlla l’annaffiatura, la stabilità dell’ambiente e valuta un’eventuale integrazione di nutrienti (soprattutto ferro), specie durante la stagione vegetativa.

Le macchie marroni sulle foglie sono spesso legate a troppa acqua o all’esposizione al sole diretto nelle ore più calde, mentre le foglie opache o impolverate possono semplicemente trarre beneficio da una pulizia regolare con un panno umido.

Attenzione anche ai parassiti come cocciniglia, afidi, tripidi o ragnetto rosso: possono lasciare ragnatele sottili, macchie o ingiallimenti diffusi. In caso di infestazione, è utile intervenire subito con una soluzione delicata di acqua e sapone neutro, da vaporizzare sulle foglie e asciugare con cura.

Ficus Elastica

Benefici in casa per la salute

Oltre al suo valore ornamentale, il Ficus Elastica offre anche benefici legati al benessere in casa. Secondo alcuni studi tra cui il celebre Clean Air Study della NASA, questa pianta è in grado di assorbire sostanze inquinanti come formaldeide e altre tossine presenti negli ambienti chiusi.

Contribuisce inoltre a mantenere una buona umidità nell’aria, regola il microclima e può ridurre i livelli di stress visivo e mentale grazie alla profondità del suo verde. La sua presenza può dare un senso di ordine e calma, ideale in ambienti dedicati al lavoro, alla lettura o al riposo.

Verde in casa: il Ficus Elastica e le altre piante da interno

Il Ficus Elastica è una di quelle piante che sanno tenere insieme forza e bellezza, tradizione e contemporaneità. Cresce lentamente, ma con costanza, adattandosi nel tempo agli spazi e alle condizioni che la circondano.

Insieme a Giulia di Verdezio, continuiamo il nostro viaggio tra le piante da interno più amate. Conoscere meglio le piante ci aiuta a sceglierle con più sensibilità, a prendercene cura e a farle diventare presenze discrete e piacevoli nella vita in casa.

Trovi tutti gli articoli della rubrica nella sezione Home Decor del blog e i caroselli riassuntivi su Instagram e Pinterest.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: il Ficus Elastica proviene da A forma di casa.

10 Luglio 2025 / / A forma di casa

C’è un momento, ogni anno, in cui la voglia di mare si fa più intensa. Complice la luce che cambia, il profumo dell’estate nell’aria, o forse quel desiderio di rallentare e lasciarsi abbracciare da paesaggi che sanno di vacanza e leggerezza. E tra tutte le mete immaginate, ce n’è una che mi torna sempre nel cuore: la Costiera Amalfitana.

Qui, si è immersi nella bellezza, tra le case bianche che si arrampicano sui pendii, nei limoneti a picco sul mare, nei vicoli che profumano di sale e di fiori. È un luogo che parla a tutti i sensi e che, proprio per questo, ha ispirato un’estetica diventata oggi un vero e proprio trend: lo stile Amalficore.

Lo stile Amalficore: origini e caratteristiche

Lo stile Amalficore mescola colori brillanti e materiali naturali, artigianato locale e dettagli che sembrano rubati a un sogno mediterraneo. Prende il meglio dell’estetica della Costiera Amalfitana e lo trasforma in ambienti caldi, colorati, accoglienti e solari. La ceramica dipinta a mano, gli intonaci bianchi grezzi, i tessuti leggeri, il blu del mare e il giallo dei limoni creano un mix vibrante, che profuma di estate e racchiude tutto il fascino senza tempo della vita mediterranea.

Nato spontaneamente come filone decorativo sui social negli ultimi anni, lo stile Amalficore si è diffuso rapidamente grazie alla sua carica evocativa e sognante. Ha trovato terreno fertile tra chi cerca un’eleganza fresca e autentica, fatta di poesia e giornate lente da godere all’aria aperta respirando il profumo del mare.

C’è una certa fluidità tra interno ed esterno: le case si aprono verso l’esterno con porte a vetro, tende leggere che danzano con il vento, spazi all’aperto arredati con cura. Verande, terrazzi e logge diventano estensioni del vivere quotidiano che sanno di estate, convivialità e libertà.

moodboard Amalficore

Come arredare uno spazio esterno in stile Amalficore

A definire lo stile Amalficore è innanzitutto la palette cromatica: il bianco calce delle case affacciate sul mare, l’azzurro del cielo terso e del mare, il giallo vivido dei limoni maturi. Accanto a questi, i toni caldi e naturali della terra e della sabbia creano un equilibrio visivo armonioso.

I materiali utilizzati sono il legno grezzo, cotone e lino, il rattan, la pietra, il ferro battuto, la ceramica smaltata, in particolare le maioliche decorate e le piastrelle in cotto. L’outdoor Amalficore punta a creare un legame diretto con l’ambiente, attraverso materiali tattili che si mescolano creando scenari molto suggestivi.

Gli arredi, spesso artigianali, sono caratterizzati da un sapore autentico che sa di tradizione e bellezza senza tempo: tavoli conviviali in legno massello o in metallo rivestito di maioliche, sedie in ferro battuto o rattan intrecciato, panche basse e sedute sospese trovano posto accanto a lampade con paralumi in fibre naturali. Sedute morbide, cuscini abbondanti, sdraio, amache o sedute sospese: il mood è da vacanza, fatto di aperitivi al tramonto, chiacchiere e relax.

Per quanto riguarda l’illuminazione non possono mancare lanterne in metallo o ceramica, piccole luci sospese tra una parete e l’altra, candele profumate alla lavanda o agli agrumi. Quando il sole tramonta, questo tipo di illuminazione crea un’atmosfera magica e suggestiva adatta ad una serata di relax da soli o in compagnia.

Le decorazioni per l’outdoor

Fondamentali sono i dettagli decorativi, fortemente legati alla tradizione del Sud Italia: maioliche e altre ceramiche dipinte a mano, tessili con motivi floreali, geometrici o costieri a seconda dei gusti. Anche la tavola gioca un ruolo centrale e rappresenta la quintessenza del dining estivo all’italiana: tovaglie leggere, runner e tovaglioli con stampe colorate, piatti e brocche dipinti a mano, bicchieri in vetro trasparente oppure colorato in blu, ambra o verde oliva, decorazioni naturali come arance, limoni, fiori e rametti di piante del luogo.

A completare tutto ci sono le piante: vasi di agrumi, lavanda, basilico, rosmarino, gelsomino e bouganville invadono terrazze, davanzali e angoli della casa. Le piante mediterranee non sono solo un ornamento: sono parte dell’atmosfera, portano profumo, colore e vitalità.

Arredare un outdoor in stile Amalficore significa portare nella quotidianità tutto il fascino della Costiera Amalfitana. Che si tratti di un terrazzo, un balcone o un giardino, bastano pochi arredi scelti con cura, materiali naturali, decorazioni vivaci e suggestive per trasformare anche il più semplice degli spazi in un angolo incantato che evoca il mare. Un luogo unico che racconta un modo di vivere autentico, lento e ricco di fascino.


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27 Giugno 2025 / / A forma di casa

Ci sono piante che sembrano nate per catturare lo sguardo. Il Ficus Lyrata è una di queste. Protagonista indiscusso del verde da interni contemporaneo, è una pianta ornamentale dallo stile elegante e dalle grandi foglie verdi scure lucide e ondulate.

Noto anche come “fico a foglia di violino” per la particolare forma delle sue foglie, il Ficus Lyrata unisce un’estetica decisa a una sobrietà naturale, la sua è una presenza scultorea che non passa inosservata.

Questa pianta è amatissima da architetti e designer d’interni, grazie alla sua capacità di trasformare l’atmosfera di una stanza con la sua semplice presenza.

In questo articolo, scritto insieme a Giulia di Verdezio, ti accompagno alla scoperta di questa pianta meravigliosa: le sue origini tropicali, le caratteristiche che la rendono unica e i piccoli accorgimenti per farla crescere rigogliosa nella tua casa.

Origini, caratteristiche e curiosità

Originario delle foreste pluviali dell’Africa occidentale, il Ficus Lyrata è una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae, la stessa del Ficus Benjamin e del Ficus Elastica.
In natura può superare i 10 metri di altezza, mentre in casa mantiene un portamento più contenuto ma sempre scenografico, arrivando a raggiungere anche 2 metri di altezza.

La sua particolarità sono le grandi foglie coriacee, verde scuro e lucide, con nervature evidenti e margini ondulati: sembrano vere e proprie sculture vegetali. La parte inferiore della foglia appare più chiara e opaca, creando un contrasto visivo molto interessante.

Dalla forma delle foglie, simile alla lira, deriva il nome botanico lyrata. Nonostante il suo aspetto imponente, questa pianta conserva una certa delicatezza che richiede cura e attenzioni, ma ripaga con una crescita generosa e una bellezza che evolve nel tempo.

A differenza di altre piante cariche di significati antichi, il Ficus Lyrata non affonda le sue radici nella mitologia o nei riti del passato. La sua simbologia è più giovane, nata dall’incontro tra natura e design, tra bellezza e benessere.

Fino agli anni ‘50-60, questa pianta non era conosciuta né coltivata nei giardini botanici o nelle case europee o americane. È stata scoperta dal punto di vista ornamentale solo di recente, quando ha iniziato a diffondersi come pianta da appartamento per il suo aspetto scenografico.

È nel mondo del design d’interni che il Ficus Lyrata ha trovato la sua consacrazione moderna: una pianta diventata simbolo di stile, equilibrio ed eleganza negli spazi abitati.

ficus lirata dettaglio

Cura e manutenzione del Ficus Lyrata

Per prenderti cura al meglio del tuo Ficus Lyrata, ecco i consigli essenziali suggeriti da Giulia:

  • luce – predilige un luogo luminoso senza luce solare diretta, ma filtrata.
  • ambiente – la temperatura ideale è tra i 18°C e i 25°C ed è bene evitare sbalzi di temperatura e correnti d’aria.
  • acqua – va annaffiata quando il terreno è asciutto nei primi 5 cm superficiali, predilige un terreno costantemente umido, ma senza ristagni d’acqua.
  • terriccio – terriccio universale.
  • concime – oltre alla concimazione di fondo del terriccio universale, somministrare fertilizzanti liquidi per piante verdi o contenenti ferro in primavera e in estate. Questo aiuta a mantenere le foglie verdi.
  • pulizia – le foglie vanno pulite regolarmente con un panno umido, vanno eliminate periodicamente le foglie secche o danneggiate. Si possono lucidare le foglie con birra, latte o aceto per renderle più brillanti.
  • potatura – in primavera o in estate, durante la stagione di crescita.

Problemi frequenti e come risolverli

Se le foglie diventano secche, scolorite e con i bordi marroni è segno che il tuo ficus ha bisogno d’acqua.

Tieni controllate le radici: potrebbero essere marce per troppa acqua o secche per carenza. In entrambi i casi, regolare le annaffiature è il primo passo per riportare equilibrio alla pianta.

Il Ficus Lyrata può venire attaccato da parassiti, come insetti o ragnatele. Se noti segni di infestazione, come macchie o scolorimenti delle foglie, piccoli insetti o ragnatele, puoi provare a spruzzare le foglie con una soluzione di acqua e sapone neutro.

piante da appartamento

Benefici in casa per la salute

Anche se non esistono studi specifici su questa specie, il Ficus Lyrata può contribuire, come altre piante a foglia larga, a rendere l’aria di casa più salubre, assorbendo in parte le sostanze volatili presenti negli ambienti chiusi come quelle emanate da colle, vernici, detersivi e dall’inquinamento urbano.

Inoltre, il Ficus Lyrata contribuisce alla regolazione dell’umidità nell’ambiente e migliora la qualità visiva e psicologica dello spazio, favorendo rilassamento, concentrazione e benessere emotivo.

Verde in casa: il Ficus Lyrata e le altre piante da interno

Basta uno sguardo al Ficus Lyrata per capire perché è così amato: la sua struttura, la verticalità e la forma inconfondibile delle sue foglie lo rendono una presenza scultorea, elegante e capace di adattarsi a qualsiasi contesto.

Insieme a Giulia di Verdezio, continuiamo il nostro viaggio tra le piante da interno più amate: trovi tutti gli articoli della rubrica nella sezione Home Decor del blog e i caroselli riassuntivi su Instagram e su Pinterest, per aiutarti a scegliere le piante con più consapevolezza, accoglierle con cura e farle diventare parte della tua casa e della tua quotidianità.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: il Ficus Lyrata proviene da A forma di casa.

31 Maggio 2025 / / A forma di casa

Il Ficus Benjamin, conosciuto anche come fico piangente, è una delle piante da interno più apprezzate: elegante, resistente e perfetto per arredare con gusto qualsiasi ambiente. Con la sua chioma folta e leggermente ricadente e le foglie che possono essere verdi o variegate a seconda dei gusti, il Ficus Benjamin è perfetto per decorare soggiorni, studi o angoli lettura.

Oltre alla sua bellezza, questa pianta è anche resistente e adattabile. Queste caratteristiche la rendono ideale per chi cerca una pianta decorativa facile da gestire. Come ogni pianta, anche il ficus ha le sue esigenze e può mostrare sofferenza se non viene trattato con le dovute attenzioni.

In questo articolo scritto in collaborazione con Giulia di Verdezio ti racconto tutto quello che c’è da sapere per accogliere al meglio il Ficus Benjamin nella tua casa.

Origini, caratteristiche e curiosità

Originario delle zone tropicali dell’Asia e dell’Oceania, il Ficus Benjamin è una pianta della famiglia delle angiosperma, appartenente alle Moraceae.

In natura può diventare un albero maestoso alto fino a 30 metri, coltivato in appartamento mantiene dimensioni più contenute, diventando una pianta d’arredo raffinata ed elegante.

Ha fusti con corteccia grigio-beige, lievemente arcuati, rami sottili e foglie ovate, acuminate in punta e pendule che conferiscono alla pianta un aspetto delicato. Le foglie del Ficus Benjamin si muovono leggere anche con un piccolo soffio d’aria. È una delle sue particolarità più belle: non è solo decorativa, ma porta vita all’interno dell’ambiente.

Il suo nome scientifico, Ficus benjamina, pare derivi da un’espressione sanscrita legata all’abbondanza. Non a caso, in molte culture asiatiche il ficus è considerato un simbolo di prosperità, saggezza e armonia domestica. In Thailandia, per esempio, viene piantato vicino alle case come portafortuna.

Durante gli anni ’80 e ’90, il Ficus Benjamin ha vissuto un periodo di grande popolarità come pianta da ufficio e da interni borghesi, tanto da diventare quasi un’icona. Oggi è tornato protagonista, contribuendo a creare spazi dalle atmosfere eleganti e ricercate.

Ficus Benjamin variegato

Cura e manutenzione del Ficus Benjamin

Ecco una guida punto per punto per mantenere in forma il tuo Ficus Benjamin, con i preziosi suggerimenti di Giulia.

  • luce – posiziona la pianta in un luogo luminoso, ma non in pieno sole, riparandola dalle correnti d’aria.
  • ambiente – mantieni la pianta a una temperatura costante, tra i 10 e i 25/30 gradi, evitando sbalzi che possono far cadere le foglie. Il Ficus Benjamin preferisce ambienti umidi, con un’umidità relativa tra il 40% e il 60%.
  • acqua – innaffiare in modo moderato e costante, facendo attenzione a non lasciare il terriccio fradicio. In estate si innaffia ogni 4-5 giorni, in inverno ogni 8-10 giorni. Prima di innaffiare, tastare il terriccio con le dita.
  • terriccio – terriccio universale
  • concime – oltre alla concimazione di fondo del terriccio universale, somministrare fertilizzanti liquidi per piante verdi o contenenti ferro in primavera e in estate. Questo aiuta a mantenere le foglie verdi.
  • pulizia – in estate, lavare la chioma durante le ore calde in concomitanza delle bagnature. Nelle stagioni fredde evitare di vaporizzare le foglie.

Problemi frequenti e come risolverli

Se il tuo ficus presenta foglie gialle o macchiate, questo potrebbe essere dovuto ad un annaffiatura non corretta della pianta. Ciò può infatti accadere se la pianta non è ben idratata, ma anche se si eccede con le bagnature.

Altri problemi comuni potrebbero essere causati da afidi, cocciniglia o altri insetti introdotti dagli sbalzi climatici.

piante da interni

Benefici in casa per la salute

I benefici che il Ficus Benjamin può portare all’interno delle mura domestiche sono molteplici.

Addirittura uno studio della NASA ha dimostrato che il Ficus Benjamin può assorbire sostanze inquinanti presenti nell’aria di casa, aiutandoci a respirare meglio ogni giorno. Purifica quindi l’aria assorbendo sostanze inquinanti come formaldeide, benzene e tricloroetilene emesse da detersivi, colle edilizie e traffico urbano. Questa pianta aumenta l’umidità nell’ambiente, aiutando a prevenire la secchezza della pelle e degli occhi, le irritazioni nasali e rende più resistenti ai mali di stagione. Inoltre può migliorare l’umore, favorire il rilassamento e migliorare la concentrazione. Il contatto con la natura e il colore verde brillante delle sue foglie riducono lo stress e l’ansia.

Verde in casa: il Ficus Benjamin e le altre piante da interno

Accogliere un Ficus Benjamin nella propria casa significa scegliere una pianta che unisce estetica e benessere. Le sue foglie leggere, il suo portamento elegante e la sua sorprendente capacità di adattarsi agli spazi rendono questa pianta un vero alleato per chi desidera abitare ambienti più naturali, equilibrati e vivi.

In questo articolo, abbiamo voluto raccontarti non solo come prendertene cura, ma anche come guardarlo con occhi nuovi: una pianta decorativa, che diventa anche una presenza viva e benefica nella tua casa.

Se ami il verde in casa sappi che insieme a Giulia di Verdezio stiamo creando una piccola rubrica dedicata alle piante da interno più amate, con consigli pratici, curiosità e approfondimenti. Questo è il primo di una serie di articoli che troverai nella sezione Home Decor del blog. Su Pinterest potrai trovare le schede riassuntive di tutti gli articoli dedicati alle piante da interno.

Ti aspettiamo lì, per aiutarti a conoscere, scegliere al meglio e imparare a prenderti cura delle piante che rendono la tua casa più bella e più viva.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: il Ficus Benjamin proviene da A forma di casa.

24 Aprile 2025 / / A forma di casa

Prima di parlare del potere straordinario che una camera accogliente può avere sul nostro benessere, partiamo dicendo che negli ultimi anni, in Italia e nel mondo intero si sta affrontando un’impennata di problematiche legate a stress, ansia e stanchezza mentale. Ritmi frenetici, carichi di lavoro e stimoli costanti spesso ci travolgono, lasciandoci esausti e alla ricerca di un equilibrio che sembra sempre più difficile da raggiungere.

Eppure, una risposta sorprendentemente semplice ed efficace si cela tra le mura di casa. Si tratta di creare una camera accogliente che aiuti a riordinare la mente e lo spirito proprio nello spazio della casa dedicato al riposo. Non serve necessariamente partire per un ritiro spirituale dall’altra parte del mondo per eliminare lo stress: basta guardarsi intorno e imparare a mettere ordine e armonia nella propria camera da letto moderna, trasformando lo spazio in cui viviamo in un rifugio rigenerante.

È proprio questo il cuore del messaggio de Il magico potere del riordino, best seller mondiale scritto da Marie Kondo. Il libro, pubblicato per la prima volta nel 2011, è diventato rapidamente un fenomeno globale. Questo best seller contiene teorie motivazionali e un approccio profondamente efficace per riordinare casa con il metodo KonMari, restituendo serenità e chiarezza mentale attraverso l’organizzazione degli spazi.

casa accogliente

Riordinare casa con il metodo KonMari: ordine, consapevolezza e benessere

Marie Kondo parte da un concetto semplice e potente: ciò che ci circonda ha un impatto diretto sul nostro stato d’animo.

Una camera da letto disordinata, oltre a causare disagio visivo, genera spesso una sensazione di stanchezza e oppressione. Al contrario, camere da letto accoglienti, pulite e ben organizzate possono diventare spazi di benessere psicofisico.

Tenere in ordine la casa con il metodo KonMari racchiude alcuni principi chiave, tra cui l’idea che ogni oggetto conservato debba suscitare gioia. Questa semplice domanda – “Questo oggetto mi rende felice?” – diventa il metro di misura per decidere cosa conservare e cosa lasciare andare. In questo modo, si crea uno spazio più leggero, ordinato e in sintonia con il nostro io interiore. Si inizia, cosi, ad ottenere una vera camera da letto accogliente.

Sistemare la camera da letto, quindi, non è solo una questione estetica o funzionale, ma un gesto profondamente simbolico: vuol dire prendersi cura di sé, ristabilire una connessione tra spazio e psiche, e permettere alla casa di diventare uno specchio del nostro equilibrio.

L’ordine passa anche dalla disposizione degli arredi e dai colori

In una camera da letto accogliente è fondamentale una corretta disposizione dei mobili. Disporre il letto, l’armadio, i comodini e gli accessori della stanza con armonia e coerenza può migliorare significativamente la qualità del riposo e del tempo trascorso in casa. I principi del minimalismo giapponese, spesso presenti nel metodo KonMari, invitano a ridurre l’eccesso per fare spazio all’essenziale, lasciando che ogni elemento abbia un suo significato e una sua funzione precisa.

I colori, in questo processo, giocano un ruolo fondamentale. Toni neutri, naturali e rilassanti – come il beige, il verde salvia o il tortora – aiutano a calmare la mente, mentre colori troppo accesi o accostamenti molto contrastati possono generare tensione. Anche l’illuminazione contribuisce a rendere una cameretta o più camere accoglienti, soprattutto se si opta per luci calde e soffuse, magari con l’aggiunta di accessori come candele profumate o lampade dal design essenziale.

camera accogliente

Una camera da letto accogliente rispecchia la tua personalità

Accessori e stile: quando l’armonia passa anche dai dettagli

Per rendere davvero funzionale e armoniosa una camera da letto accogliente, non bastano ordine e pulizia: anche la scelta degli accessori di una stanza può fare una grande differenza. Specchi dalle linee essenziali, vasi in ceramica, cuscini dalle texture naturali, tende leggere e contenitori ben organizzati possono valorizzare ogni angolo e rispecchiare i tuoi gusti e la tua personalità senza appesantire.

Qui entra in gioco il concetto di minimalismo giapponese, tanto caro a Marie Kondo e al suo Il magico potere del riordino: meno oggetti inutili, più bellezza e significato in ogni elemento.

Anche gli stili d’abbigliamento che scegliamo di mostrare o sistemare per affrontare le giornate, se esposti con cura su una sedia, su un attaccapanni o in un piccolo stand, possono diventare parte dell’arredamento, contribuendo a definire l’identità dello spazio.

In questo senso, il riordino delle cose non si limita a “nascondere” tutto, ma implica anche il valorizzare ciò che ci rappresenta, integrandolo nella disposizione dei mobili della camera da letto. Ogni accessorio, ogni dettaglio, se scelto con consapevolezza, contribuisce a rendere la camera accogliente, equilibrata e rilassante. Non serve accumulare: basta selezionare ciò che ha davvero valore. Così, grazie a piccoli gesti quotidiani e al rispetto dei propri gusti e bisogni, la casa diventa un’estensione armonica del nostro mondo interiore.

Bastano piccoli cambiamenti per rendere la camera più accogliente.

A volte, non serve rivoluzionare tutto per ritrovare armonia. Basta anche solo sistemare la camera, liberare le superfici dal superfluo, eliminare la polvere, aggiungere un dettaglio che ci rappresenti.

Anche un nuovo acquisto può fare la differenza: un set di lenzuola in lino naturale, un tappeto morbido, uno specchio dal design essenziale o accessori scelti con cura.

Non va dimenticato che tenere in ordine la casa è anche un gesto igienico e salutare. Il disordine non è solo un fatto visivo: favorisce l’accumulo di polvere, genera confusione mentale e influisce sul nostro umore quotidiano. Vivere in uno spazio trascurato può portare a uno stato di perenne insoddisfazione, mentre un ambiente pulito e ordinato contribuisce a costruire una quotidianità più serena e centrata.

In un mondo che corre sempre più veloce, il bisogno di spazi accoglienti e rigeneranti si fa sentire con forza. Non c’è luogo migliore della propria casa per ritrovare se stessi, e in particolare una camera accogliente può diventare il primo passo per riordinare la mente e coltivare il benessere. Seguendo i principi de Il magico potere del riordino, impariamo a liberarci del superfluo, ad ascoltare ciò che ci rende felici e a costruire uno spazio che sia rifugio, ispirazione e ricarica.

In collaborazione con Mobilandia


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La camera da letto contemporanea

L’articolo Camera accogliente con il metodo KonMari: la magia del riordino proviene da A forma di casa.

11 Aprile 2025 / / A forma di casa

Per questo secondo home tour vi porto lungo le coste della toscana a visitare un fantastico esempio di villa modernista. Si tratta di Villa Roccamare, una splendida realizzazione situata nell’omonima frazione di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto. Un luogo ricco di fascino e di cultura, ma anche molto riservato grazie all’estesa pineta situata lungo le spiagge del Mar Tirreno. Questo luogo è stato una destinazione di vacanza amata da illustri personaggi tra cui Italo Calvino, il quale ambientò proprio qui il suo celebre romanzo “Palomar”, ma anche Sophia Loren, Carlo Fruttero e Roger Moore.

Villa Roccamare è stata progettata dall’architetto Giorgio Cerrai, fondatore di NeatStudio, con l’intento di creare una casa contemporanea in chiave semplice e lineare con spazi ampi che fossero in continuum con la natura del luogo. Con il suo lavoro ha portato avanti la tradizione del progetto che caratterizza questo luogo. A Roccamare, infatti, si trovano alcune ville considerate importanti esempi del Modernismo italiano del secolo scorso.

Villa Roccamare è il risultato di un percorso unico e straordinario, sia perchè unica e straordinaria è l’atmosfera che ho respirato sul litorale grossetano, sia perchè il lavoro di progettazione si è presto tradotto in una tensione costante, in una meticolosa ricerca del punto di equilibrio perfetto tra architettura e paesaggio. – Arch. Giorgio Cerrai

Giorgio Cerrai - Neat Studio
Villa Roccamare - villa modernista

Architettura sensoriale: una villa modernista in simbiosi con la pineta circostante

In questa villa modernista dallo stile minimal i materiali tra cui il cemento, il vetro e la pietra piasentina dialogano con l’ambiente che la ospita. Il complesso è composto di due unità abitative collegate da un patio comune. Il rapporto interno/esterno di questa abitazione è parte fondamentale della sua progettazione. L’architettura si inserisce perfettamente nel paesaggio e rende la sua presenza sostenibile nell’ambiente, arricchendolo e conferendogli nuovi significati. La natura esterna entra addirittura nelle stanze della villa, si fonde con essa, in uno scambio progettato con estrema cura e attenzione nei confronti del paesaggio.

Giorgio Cerrai - Neat Studio

Questa villa modernista rappresenta un riuscitissimo esempio di architettura sensoriale: il rapporto con l’ambiente circostante viene enfatizzato e portato nell’esperienza quotidiana, all’interno delle mura domestiche. Luci, colori, profumi, la brezza della pineta e i suoni della natura sono elementi che caratterizzano l’esperienza abitativa della villa.

…e mentre l’idea prendeva forma, realizzavo il peso degli elementi naturali nelle componenti architettoniche: mare, vento, alberi, colori, profumi, hanno determinato il perimetro e i punti cardine dell’intero complesso abitativo. – Arch. Giorgio Cerrai

La lunga vetrata permette questo scambio con l’esterno, illuminando e favorendo l’areazione. Il patio esterno è al contempo prolungamento dell’interno e spazio esterno dal carattere scenografico.

Interni essenziali e ricercati nella zona giorno

All’interno gli arredi sono essenziali, pensati per dialogare con il cemento della struttura e l’ambiente. Il legno dona calore e fa da ponte nel creare armonia tra i materiali di costruzione e d’arredo. Lo troviamo nelle boiserie cannettate, nei mobili del soggiorno e della cucina.

soggiorno stile minimal
Zona pranzo Villa Roccamare

La zona pranzo è caratterizzata da un tavolo con top in vetro che offre un bellissimo gioco di riflessi e dalle sedie rosso/arancio a creare contrasto. La vista esterna è a dir poco mozzafiato.

zona pranzo di Villa Roccamare

Piastrelle in camera da letto: un effetto davvero sorprendente

Una delle cose che più mi hanno colpita degli interni di Villa Roccamare è l’uso delle piastrelle nelle pareti delle camere da letto in abbinata alle pareti dei bagni. L’effetto è a dir poco inaspettato, bello e scenografico. Il ritmo delle piastrelle crea un pattern molto piacevole giocando anche sull’effetto lucido/opaco della finitura. I colori sono scelti ad arte per richiamare l’ambiente esterno: il verde della vegetazione, il blu del cielo e del mare. Stupendo!

Camera da letto di Villa Roccamare
Camera da letto di Villa Roccamare
villa modernista

I bagni sono arredati in continuità con le camere da letto.

Bagno di Villa Roccamare

Outdoor: il patio e la piscina della villa modernista

All’esterno troviamo un patio che divide le due unità abitative, pensato per cucinare e mangiare all’aperto. La parete di fondo è piastrellata come l’interno ed è presente una copertura costituita da una pergola bioclimatica che si può chiudere e aprire a seconda delle condizioni climatiche.

Il tavolo esterno ha un bellissimo pattern decorativo sul piano e anche qui le sedie creano un interessante contrasto cromatico.

villa modernista - Villa Roccamare
patio di Villa Roccamare
arredo outdoor

Anche la grande piscina è un perfetto esempio di architettura modernista capace di fondersi perfettamente con l’ambiente che la circonda.

Casa con piscina nella maremma toscana - Giorgio Cerrai
Villa Roccamare - villa modernista

Ho cercato un’architettura sensoriale, capace cioè di enfatizzare il rapporto con l’ambiente circostante, portarlo nell’esperienza quotidiana, all’interno delle pareti domestiche […]. Ho lasciato alla sobrietà il compito di guidarmi verso il minimalismo raffinato di grandi maestri come Souto De Moura e Peter Zumthor, di cui ho trattenuto la passione per i materiali da costruzione. – Arch Giorgio Cerrai

casa vista dall'alto

Questa villa modernista immersa nella pineta della Maremma toscana è un perfetto esempio di dialogo tra architettura, natura e stile di vita. Ogni dettaglio, dal design essenziale degli interni alla scelta dei materiali, racconta una visione precisa dell’abitare contemporaneo, dove comfort, bellezza, progetto e autenticità convivono in perfetto equilibrio.

Un luogo dove il paesaggio entra con tutte le sue suggestioni dentro casa. Un esempio di come l’architettura possa rispettare e valorizzare il contesto, senza mai rinunciare alla personalità e all’identità.

Se ti è piaciuto questo home tour, dai un’occhiata anche all’articolo dedicato alla villa minimal-chic in stile mediterraneo, oppure seguimi su Instagram per altri spazi da sogno, ispirazioni d’arredo e scorci di vita autentica.

L’articolo Home Tour #2: villa modernista nella maremma toscana proviene da A forma di casa.