Le lampade a piantana sono elementi d’illuminazione funzionali, versatili, ideali per creare la giusta atmosfera in ogni ambiente della casa.
Possono essere usate in diversi contesti e in ambienti differenti, ma non è sempre facile capire qual è il punto della stanza migliore in cui posizionarli.
In questo articolo andremo ad analizzare diverse alternative riguardo il collocamento delle lampade da terra, così da imparare a valorizzare nel modo giusto gli spazi, sottolineando l’importanza dell’illuminazione nel mondo dell’arredo.
Valutando la migliore posizione nel salotto per una lampada da terra bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti, primo fra tutti la disposizione nella stanza di complementi come divani, poltrone e tavolini.
Collocare un punto luminoso a fianco di questi arredi agevola quei passatempi quotidiani come, ad esempio, la lettura di un libro, il ricamo o l’art therapy (un’attività sempre più in voga che consiste nel colorare con i pennarelli disegni stampati, davvero rilassante!).
La soluzione ideale per il collocamento di una piantana in salotto si basa quindi su un compromesso tra estetica e funzionalità. Da una parte le lampade da terra servono per il puro scopo di far luce nei punti in cui è richiesto, dall’altra parte è importate scegliere finiture e colori che ben si adattano ai complementi già presenti nell’ambiente, per non creare disarmonie poco gradevoli.
A livello pratico, considerando ciò che è stato detto in precedenza, una lampada da terra in salotto è perfetta da collocare al fianco di un divano o di una poltrona in una zona relax. Il modello di piantana che più si presta a questo scopo è quello ad arco con il quale si può avere la luce direttamente sopra la seduta.
In questo caso, attenzione all’altezza del punto luminoso! Una buona intensità della luce non deve essere eccessivamente invasiva da stancare la vista. È consigliabile tenere quindi la lampada a non meno di 150 cm dalla seduta del divano o della poltrona.
Piantana per l’angolo lettura
Per un angolo lettura la scelta della piantana ideale spesso ricade su un modello ad arco con paralume che mitiga l’intensità luminosa.
Posizionandola a fianco della poltrona, permette di trovarsi il punto luminoso direttamente sopra di essa per godere dell’intero cono di luce.
Lampada ad arco per illuminare il tavolo in soggiorno
Una scelta di questo genere si rivela vincente anche nel momento in cui si sceglie di illuminare un tavolo con una piantana ad arco.
Questa soluzione è particolarmente elegante: il punto luminoso posizionato sopra il piano sostituisce una lampada a sospensione che scende dall’alto. In questo modo non è necessario forare il soffitto per fissare i cavi di sostegno della luce, basterà collegare la piantana alla presa di corrente e posizionarla in maniera tale che il cono di luce illumini il tavolo.
Piantana in camera da letto
A fianco del letto, una piantana può sostituire la classica abat-jour sul comodino. Una soluzione originale che aumenta la percezione di verticalità dell’intero ambiente.
Una piantana in camera da letto si dimostra utile anche se posizionata vicino alle ante di un guardaroba.
Spesso infatti, all’interno degli armadi la luminosità è scarsa e nelle buie mattine d’inverno una lampada da terra può agevolare la scelta dei capi da indossare.
Attenzione poi alla scelta dell’intensità luminosa in camera. Una luce calda e soffusa creerà un’atmosfera rilassante, ideale per accompagnare i momenti prima di andare a dormire.
Lampada da terra ad arco per l’ufficio
Una lampada da terra può essere inserita anche in ambienti professionali che non vogliono passare inosservati e che vogliono distinguersi per le soluzioni originali adottate, ma dove posizionarla?
A fianco di una scrivania una piantana ad arco è perfetta per godere della luce diretta sul piano di lavoro mentre si scrive o mentre si sta consultando il PC. Si può scegliere poi anche una lampada da terra verticale da inserire in un angolo dello studio per illuminare uniformemente l’intero ambiente, riempiendo allo stesso tempo una zona della stanza vuota e difficile da arredare.
Piantana alta e stretta in corridoio
In un corridoio lungo e stretto, una lampada da terra verticale deve essere necessariamente posizionata a ridosso di una parete per non ostacolare il passaggio.
Una piantana in corridoio contribuisce a creare un’atmosfera accogliente negli spazi di transizione. Elimina le zone buie e crea continuità con i vari ambienti, facilitando il passaggio in modo sicuro tra la zona giorno e la zona notte.
Per questo ambiente è quindi necessario scegliere una lampada alta e stretta, che occupa poco spazio.
Lampada da terra per illuminare un angolo vuoto
In un angolo del salotto che appare vuoto e spoglio, una piantana trova perfetta collocazione. Oltre che aggiungere un tocco di stile per completare l’ambiente, quando viene accesa, illumina una zona dove spesso la luce non arriva facilmente.
Per le forme audaci e per le finiture di pregio come metalli laccati, satinati o cromati, le lampade da terra posizionate negli angoli del proprio living sono a tutti gli effetti elementi di design che elevano ambienti eleganti e moderni.
Svizzera, zona di Bellinzona, località immersa in una zona boschiva dove la natura rigogliosa la fa da padrone. Scenario da cartolina che ha conquistato anche i nostri arredatori, contattati dai proprietari di casa per arredare una moderna villa singola disposta su un unico piano.
Vorremmo un progetto d’arredamento per la nostra villa moderna recentemente ristrutturata, in particolare per il soggiorno e la camera da letto padronale. Vorremmo una soluzione per trasformare il muro del soggiorno lungo quasi 7 metri in parete attrezzata per la tv. La parete è adiacente alla porta d’ingresso e presenta una nicchia delimitata da una parete portante. Per quanto riguarda la zona notte, la camera matrimoniale è spaziosa, con soffitti alti mansardati inclinati e travi a vista. La particolarità è l’ampia vetrata che occupa un’intera parete e che offre una vista – per noi – mozzafiato.
Presentato lo scenario, i committenti hanno poi dichiarato le loro preferenze d’arredo.
In soggiorno ci piacerebbe una parete attrezzata elegante, funzionale, capiente ma che non risulti eccessivamente piena e che non appesantisca l’ambiente. Fondamentale avere uno spazio per una grande televisione piatta.
In camera da letto per noi è importante mantenere la vista panoramica e ci piacerebbe che gli arredi in qualche modo richiamassero la natura che ci circonda. Un’ampia zona armadi guardaroba sarebbe molto gradita.
Piantina con quote alla mano, gli Interior Designer si sono messi all’opera per presentare il miglior progetto d’arredo per questa villa moderna. La progettazione è partita dalla zona notte e si è estesa poi alla zona giorno. Senza anticipare troppo, possiamo subito dichiarare che alla resa dei conti i progetti sono stati tre: camera matrimoniale padronale, parete attrezzata porta tv, armadio a muro ingresso.
Progetti tutti portati brillantemente a termine grazie alla stretta collaborazione tra Committenti e Arredatori che si sono occupati di rendere unica questa villa, con soluzioni personalizzate e perfettamente calibrate su spazi e richieste.
Il progetto: camera con letto centro stanza
Nel realizzare questo progetto d’arredo di questa villa moderna è stata riservata un’attenzione speciale alla zona notte. Nel dettaglio è stata progettata una camera matrimoniale con letto in mezzo alla stanza addossato ad una paretina in cartongesso con boiserie in legno dietro la quale trova spazio un’ampia zona guardaroba.
Questo allestimento è reso possibile dalla particolare configurazione della stanza, nello specifico la grande vetrata ha giocato un ruolo fondamentale nello scegliere la disposizione di tutti gli arredi indispensabili.
Punto fermo della progettazione è stata la posizione del letto: il più vicino possibile alla vetrata, perpendicolare al vetro affinchè la coppia possa godere in contemporanea della splendida vista. Con queste premesse la posizione consigliata per il letto è quella al centro della camera.
Letto in mezzo all’ambiente ma comunque accostato ad una struttura creata ad hoc. La creazione di una parete in cartongesso si è rivelata la scelta migliore, a favore di estetica e funzionalità. All’interno di questa paretina costruita su misura è stato possibile nascondere il cablaggio di cavi, terminali e connettori utili per avere le prese di luce, corrente e altri segnali elettrici vicino al letto. Le doghe in legno predisposte in orizzontale sono state il tocco di stile: disposte su entrambi i lati, richiamano il legno delle cortecce dei tronchi degli alberi che si possono ammirare dalla vetrata.
Senza una struttura simile i fili sarebbero rimasti volanti sul pavimento oppure sarebbe stato necessario sfruttare interamente la tecnologia wireless / bluetooth. L’intervento di costruzione di questa paretina è stata commissionata dai Clienti ad un’impresa edile locale, a seguito della proposta avanzata dagli Arredatori diotti.com e ai confronti emersi durante la consulenza.
Il progetto è stato sviluppato considerando i vincoli architettonici e i desideri dei Committenti ma la pianta regolare della stanza e la disposizione di finestre e porte suggeriva anche un’alternativa, ovvero il posizionamento del letto contro la parete sotto la piccola finestra rettangolare. In questo modo però sarebbero venute meno le richieste dei Clienti e le potenzialità dello spazio sarebbero state sprecate.
Per quanto riguarda gli arredi, la scelta degli Interior Designer diotti.com è ricaduta su un letto matrimoniale in tessuto verde bosco con giroletto sottile e piedini alti in metacrilato trasparente e comodini quadrati a due cassetti in laccato opaco bianco con apertura a gola che attraversa in verticale i frontali.
Le caratteristiche del letto – nel dettaglio il colore del rivestimento e i cuscini di testiera pieghevoli – sono stati scelte perchè capaci di soddisfare le richieste dei clienti. Il colore verde prima di tutto richiama la natura rigogliosa che si può ammirare dalla finestrona, i piedi alti in metacrilato slanciano la struttura in modo discreto e quasi impercettibile, i cuscini spostabili a piacere permettono appoggiare schiena e testa nei momenti di relax e di assumere la posizione più comoda possibile per godere della vista panoramica.
Di non meno importanza, la zona guardaroba. Sfruttando la lunga parete dietro il letto è stato progettato un armadio su misura a 8 ante battenti. Un armadio molto capiente per due persone, anche per via dell’attrezzatura interna studiata ad hoc per la coppia che, in alcuni moduli, ha preferito inserire ripiani aggiuntivi e cassettiere a 2 o 4 cassetti. La capienza della zona è stata aumentata con due settimanali alti a 5 cassetti che offrono ulteriore spazio contenitivo per biancheria personale e biancheria per il letto.
Dettagli da non sottovalutare: la fascia di tamponamento superiore e laterale prevista per garantire una resa estetica impeccabile e ancor più d’effetto all’armadio; i piccoli faretti rotondi che illuminano la zona donando un’atmosfera di tutto rispetto.
Lo spazio generoso e la disposizione di armadio e cassettiere trasforma quasi lo spazio in una cabina armadio separata. Questa soluzione si sposa alla perfezione con la pulizia formale, i colori e la raffinatezza che si respirano nella camera padronale con vista, caratterizzata da predominanza di bianco e tocchi di verde e marrone-legno.
Il progetto: parete soggiorno con boiserie dietro la tv
La seconda parte della progettazione ha interessato la zona giorno, in particolare la lunga parete di 5 metri e 40 centimetri che i Committenti hanno chiesto di trasformare in parete attrezzata contenitore e zona tv.
Dato il generoso spazio a disposizione è stato possibile progettare un mobile capiente e funzionale, con tre aree ben distinte:
zona contenitore con due colonne armadio con ripiani interni;
zona televisore con pannelli a muro boiserie e cassettone sospeso a ribalta;
zona libreria con due colonne con ripiani a giorno per libri, soprammobili e piccoli suppellettili a vista.
Osservando nel dettaglio il progetto, degna di nota è l’estrema cura nella scelta degli elementi che insieme definiscono questa parete attrezzata tv.
Da sinistra a destra, i dettagli da sottolineare sono:
la fascia di tamponamento laterale verticale, un piccolo accorgimento arredativo che migliora l’estetica del mobile;
una colonna armadio cm 60 con anta ad apertura push-pull;
l’anta a sbalzo che caratterizza la colonna armadio di destra larga 48 cm, un dettaglio estetico che favorisce la presa e l’apertura dell’anta stessa;
il cambio di profondità al centro in corrispondenza della base sospesa, per poi riacquistare la profondità standard lato armadio e lato libreria;
pannelli a muro ad uso boiserie in laccato metallico color oro / champagne, una finitura poco comune che in questo progetto specifico si rivela il vero tocco di stile;
una libreria a due colonne con ripiani che determinano scomparti tutti di ugual dimensioni.
Il risultato è una parete soggiorno elegante, capiente e funzionale. Progettata in modo che dimensioni, finiture e singoli elementi soddisfino le richieste dei committenti, come solo soluzioni personalizzate e attentamente progettate riescono a fare.
Il progetto: armadio a muro nella nicchia all’ingresso
Terza e ultima parte del progetto che, dato il posizionamento, potremmo considerare un continuo della parete attrezzata è l’armadio a muro su misura a servizio dell’ingresso di casa. Arredo da considerare quasi il protagonista dell’ampio open space per via del colore e dei dettagli costruttivi, nonostante occupi solo 154 cm (dei quasi 7 metri della parete totale).
È proprio il colore la prima caratteristica degna di nota. La scelta è stata influenzata dalla volontà di creare un continuum con la parete attrezzata con tv adiacente e quindi gli Arredatori hanno riproposto il laccato metallizzato Champagne precedentemente scelto per i pannelli boiserie. Questa sfumatura che richiama il colore oro balza subito agli occhi ma lo fa in un modo così elegante e raffinato da rendere il tutto praticamente perfetto.
Il successo del progetto sta anche in questo abbinamento cromatico perfettamente riuscito.
Armadio a muro realizzato con ante a soffietto su misura. All’interno la nicchia è stata attrezzata con ripiani e cassettiere per sfruttare al meglio ogni centimetro a disposizione e offrire quindi una zona organizzata adiacente all’ingresso di casa che si rivela molto comoda per giacche, cappotti, scarpe e borsette. Nel dettaglio lo spazio è stato attrezzato con una libreria componibili a pali realizzata su misura e una cassettiera a due cassetti con ruote.
L’arancione è uno dei colori must have dell’arredo contemporaneo, una tinta solare, vitale ed energizzante che trova posto in ogni angolo della casa, dal soggiorno alla cucina, passando per la camera e il bagno.
Tornato di moda negli anni ‘90 ma snobbato da un tipo di interior design che lo reputava di difficile applicazione, l’arancio e le sue numerose sfumature festeggiano il grande ritorno sulla scena dell’home decor.
Adottare il color zucca nel 2024 significa puntare su uno stile decorativo forte e deciso, che si fa notare senza temere gli eccessi, che suscita un rinnovato interesse grazie all’uso combinato di tonalità pastello, di cromie complementari e di palette studiate ad hoc per abbinare i colori che stanno meglio insieme.
L’arancione è un colore secondario ottenuto dalla combinazione di rosso e giallo. Il suo complementare è il blu e il suo nome è strettamente legato al frutto dell’agrume che più lo rappresenta: il citrus x sinensis, ovvero l’arancio.
Annoverato tra i colori caldi, l’arancione è capace di risvegliare la creatività, stimolare i sensi e trasmettere una sensazione di ottimismo, forza e vitalità. Non a caso, molti lo considerano come il colore della produttività e dell’operosità.
Arredare il soggiorno con l’arancione
Secondo la filosofia del Feng Shui, l’arancione trova la sua collocazione ideale negli ambienti più conviviali della casa, uno fra tutti il living. Via libera dunque a una decorazione arancione, declinata in gradienti di colore più o meno saturi in funzione dello stile o del concept della casa.
Un arancio-sabbia può diventare la sfumatura di fondo per tinteggiare una parete anonima (una sola, per evitare l’effetto scatola); una gradazione salmone può essere scelta come tinta d’accento di una composizione per TV o una libreria; oppure, se il soggiorno ospita una zona pranzo, gli arancioni fiamma e carota sono i candidati più quotati per valorizzare le gambe di un tavolo o la scocca di sedie imbottite.
L’arancione può occupare la quota minore della celebre regola 60-30-10, indicazione usata da molti decoratori per stabilire quali colori – e in quale percentuale – inserire nell’ambiente. Questo è ancor più vero se il campo di applicazione corrisponde a un open space condiviso tra soggiorno e cucina: ambra, gommagutta e caco, giusto per citarne alcuni, sono perfetti per realizzare un progetto cromatico coordinato in una ambiente condiviso frizzante e accogliente.
Arredare il salotto con l’arancione
L’esuberanza dell’arancione trova posto anche nel salotto, luogo dell’ospitalità per eccellenza. Al pari del soggiorno, può diventare il colore principale dell’arredamento se scelto per personalizzare un divano a centro stanza, una coppia di divanetti oppure un lungo sofà lineare o angolare addossato a una parete bianca.
Ma ricorda: più grandi saranno le dimensioni del divano, maggiore sarà la macchia di colore visibile nell’ambiente. Il consiglio è di considerare con attenzione le proprietà materiche del rivestimento scelto: la mano cangiante di un velluto renderà più movimentata la resa cromatica di un arancione scuro; al contrario, la compattezza della pelle lo farà percepire più uniforme e statico.
Se preferisci un effetto meno appariscente, lascia che l’arancione sia il colore di un arredo secondario o di un gruppo di accessori: una poltrona da lettura, un tavolino da caffè, un tappeto, dei vasi, un tendaggio, qualche cuscino.
Arredare la cucina con l’arancione
Si dice che l’arancione non stimoli solo la creatività, ma che influenzi anche l’appetito. Quale migliore giustificazione per adottarlo in una cucina colorata, alternativa e fuori dagli schemi?
Ad esempio, l’alternanza di pensili, colonne o basi arancioni rende dinamico l’aspetto di una cucina lineare a tutta parete e chiama a sé combinazioni cromatiche molto classiche con il bianco, il rovere o il grigio antracite. Il tocco di colore può arrivare anche da complementi inaspettati: una madia laccata o un set di sgabelli alti creano un ottimo connubio con il piano in acciaio inox di una moderna cucina con isola.
Arredare la camera da letto con l’arancione
Principe della zona giorno, l’arancione non gode dello stesso status nella zona notte. Le sue proprietà energizzanti e stimolanti, infatti, potrebbero risultare inappropriate per un ambiente deputato al relax e, addirittura, compromettere il riposo dei soggetti più sensibili.
Eppure, qualche modo per adottare il color arancio in camera c’è. La parola chiave è moderazione: basta infatti optare per gradazioni tenui come il pesca, il corallo o il mandarino, che sono perfette per decorare una testiera imbottita o un giroletto tessile senza risultare eccessivi, oppure orientarsi su tonalità profonde e vellutate come il terracotta, l’arancio bruciato e il ruggine scuro, da inserire a piccole dosi.
Un’idea alternativa arriva dai colori complementari, da usare in grande quantità per attenuare ulteriormente la solarità dell’arancione. Con una selezione di arredi verde oliva, salvia o petrolio, potrai allestire una zona notte rilassante e di tendenza, che un parquet in vero legno, tendaggi color avorio e qualche pianta d’appartamento sapranno rendere ancor più raffinata.
Arredare il bagno con l’arancione
Bagno arancione? Una soluzione decorativa tutt’altro che scontata ma che, con i dovuti accorgimenti di stile, può risultare in un progetto d’arredo contemporaneo, minimalista e sofisticato. Oltre che per gli accessori – biancheria in primis, l’arancio può essere scelto come colore d’accento di una composizione destrutturata, con mobile lavabo e pensili dalla silhouette estremamente geometrica ed essenziale.
Sfumature vibranti come l’arancione cadmio, olandese o internazionale possono creare accostamenti vincenti con il bianco, il nero e il marrone. Tonalità di grigio scuro come l’ardesia, il piombo o il fumo di Londra, invece, risultano particolarmente indicate per creare un’atmosfera maschile e rigorosa.
Come abbinare l’arancione?
Pop e fluo, l’arancione è stato il colore simbolo degli anni ‘70, epoca storica in cui imperversava in complementi d’arredo sperimentali, grafiche accattivanti e decorazioni dalle fantasie ipnotiche.
Dimenticato per anni, è finalmente riapparso nel panorama dell’interior design grazie al Pantone Color Institute, che l’ha proclamato Color of the Year del 2012, 2019 e 2024 con le rispettive sfumature:
Tangerine Tango 17-1463
Un rosso aranciato vitaminico che dà una carica di energia senza pari, Tangerine Tango è stato eletto come colore dell’anno nell’ormai lontano 2012. A detta di Pantone, la scelta è ricaduta su una sfumatura calda e profonda, evocatrice dei tramonti più splendenti, capace di incarnare al tempo stesso l’adrenalina del rosso e il calore del giallo.
A Tangerine Tango si deve il merito di aver riacceso la curiosità degli interior designer verso l’arancione, consigliato come colore moda da impiegare nella scelta degli accessori, della pittura murale e persino dei grandi elettrodomestici.
ABBINAMENTI CONSIGLIATI
Bianco, verde mela, beige, grigio.
Living Coral 16-1546
Questo arancione corallo tenue è la risposta a un mondo, quello del biennio 2018-2019, sovrastato e invaso dalla tecnologia. È un colore pieno di vitalità, che infonde energia, che ravviva in maniera delicata, che infonde conforto e ottimismo in un ambiente in continuo cambiamento.
Living Coral incarna la ricerca di vivere esperienze autentiche, il più possibile in contatto con la natura, in luoghi che siano familiari ma stimolanti. Ricorda il panorama sottomarino – la sua fragilità e la sua effervescenza – che invita nello spazio domestico con pennellate giocose, femminili, irriverenti. Esuberante ma posato, è stato ampiamente sponsorizzato per vivacizzare pareti, tavoli, poltrone o piccoli complementi decorativi.
ABBINAMENTI CONSIGLIATI
Marrone testa di moro, ottone, grigio perla, verde bottiglia.
Peach Fuzz 13-1023
Ultimo in ordine di apparizione e attualmente in carica, Peach Fuzz è il COY di quest’anno, un colore attuale e presente che accompagnerà ancora per qualche mese il nostro quotidiano. È una sfumatura che punta sull’empatia, sulla compassione e sull’importanza dell’interiorità in risposta a un mondo iperstimolante, spesso troppo frenetico e di conseguenza nocivo.
Avvolgente, corroborante e sensibile, Peach Fuzz è un rosa pesca chiaro e delicato capace di rendere accogliente qualsiasi ambiente. È perfetto come tonalità di fondo in una palette molto satura, che saprà bilanciare grazie alla sua anima pastello quasi polverosa. È ideale anche come sfumatura d’accento di un motivo decorativo o come finitura interna di un arredo importante.
ABBINAMENTI CONSIGLIATI
Azzurro carta da zucchero, avorio, ghiaccio, fango.
Certificato da un ente così prestigioso, il ritorno di fiamma dell’arancione è stato accolto con gioia da architetti, progettisti e arredatori di interni, che ne hanno sperimentato il potenziale decorativo con abbinamenti cromatici classici, moderni o azzardati. Dall’azzurro al beige, passando per giallo oro, lilla, nero e viola, le combinazioni possibili sono davvero infinite.
Abbinamento verde e arancione
Una palette primaverile che ha come protagonista un arancione fiamma brillante e un verde clorofilla brioso, suo perfetto complementare. Questa combinazione cromatica, che sposa lo stile di una camera moderna o di una cameretta unisex, è addolcita dalla presenza simultanea di toni terrosi, freddi e polverosi, rappresentati rispettivamente da marrone nocciola, grigio pietra e rosa antico.
Abbinamento viola e arancione
Una combinazione di colori caldi e freddi costituita da arancio cadmio, blu e viola lavanda, sfumature tipiche di un paesaggio autunnale in cui tralci carichi di uva scura fanno da sfondo a vasti campi di zucche. Inserito a piccole dosi – un tappeto, un copriletto, un cuscino – l’arancione emerge da una palette di colori pastello e tinte fredde, che ne evidenziano e allo stesso tempo alleggeriscono il potere decorativo.
Abbinamento fucsia e arancione
Quando ci si chiede se arancione e fucsia stanno bene insieme, la risposta è sì. Originale come un arcobaleno rivisitato, questa palette raduna i colori principali dell’iride e li reinterpreta in chiave contemporanea, osando con abbinamenti vitaminici e brillanti. Perfettamente fuso tra rosa ciliegia, lilla scuro e verde salvia, l’arancione spicca senza stonare, equilibrato da un grigio che fa da sfondo all’intera composizione.
Abbinamento blu e arancione
Una palette che ospita un arancione terracotta avvolgente, che si inserisce a pieno titolo in una combinazione che propende per i colori freddi – grigio e blu oceano, per l’appunto – ma non esclude le varianti calde, di cui il marrone testa di moro è degno esponente. Aggiunto con pennellate precise, l’arancione riesce nell’impresa di rendere l’insieme accogliente ma elegante.
Abbinamento grigio e arancione
Una palette sognante e delicata, che sembra arrivare da un’altra epoca. L’arancione, unica cromia d’accento, enfatizza e illumina i colori neutri in un perfetto accostamento di nuance calde e fredde che rendono l’insieme ricercato ed etereo. Seppur in minoranza, l’arancio infonde sicurezza e solidità alle gradazioni di grigio che lo accompagnano.
Abbinamento marrone e arancione
Un abbinamento tradizionale, quasi classico, che irradia calore e infonde un senso di tranquillità. Una palette di soli colori caldi, ripartita in maniera equilibrata tra arancio salamandra, rossastro, fango e marrone grigiastro. Evoca l’autunno e le sue sfumature, dialoga con lo stile moderno per arredare un nido sicuro in attesa della primavera.
Abbinamento nero e arancione
Una palette tutta dedicata a Peach Fuzz, il rosa-arancione che Pantone ha eletto Colore dell’Anno 2024, proposto in una scala cromatica che va dalla tonalità aranciata più chiara a quella che ricorda l’arancione batata. Un abbinamento con un twist inaspettato, non tanto per la presenza del sabbia scuro, quanto per la comparsa del nero, che con la freddezza del color inchiostro smorza la vitalità dei colori caldi.
Abbinamento azzurro e arancione
Arancione, turchese, carta da zucchero, blu grigiastro e nerastro. Una palette ferma, solida e fredda, un azzardo cromatico che viene illuminato da un color zafferano rotondo, vellutato, opaco, che rende l’abbinamento ideale per un contesto serioso ma invitante. Gli azzurri sono l’elemento che fa la differenza: ammiccando al verde, diventano i perfetti complementari dell’ambra.
Nel 1948 debuttò nel mondo dell’arredamento con l’iconica sedia Womb Chair di Eero Saarinen. Negli anni ’60 spopolò nel campo della moda per via di lussuose giacche firmate Chanel. Oggi c’è chi lo considera un must have e chi non ne possiede nemmeno un pezzo. Di cosa parliamo? Del bouclé.
A cosa ci si riferisce esattamente con il termine “bouclé”? Nell’articolo parliamo di significato del termine, caratteristiche del filato, idee per inserirlo e abbinarlo in casa, pro e contro, foto ispirazione
La scrittura corretta è “bouclé” con accento acuto sulla “e”. La pronuncia esatta è ‹buklé›. È un termine francese la cui traduzione letterale è “arricciare”. Con questa parola si definisce un materiale caratterizzato da anelli, nodi o piccoli occhielli di grandezza variabile, abbastanza regolari tra loro. Filati tinta unita o colorati vengono intrecciati fino a formare una serie di boccoli ondulati che danno vita a questo tessuto arricciato.
La superficie presenta fibre ritorte e fibre arricciate ad anello e a definirne l’aspetto è spesso una combinazione di filati di diverse consistenze e materiali. Per l’arredamento si può far riferimento a tessuto bouclé, lana bouclé e misto lana, tessuto ciniglia bouclè; per la moda entrano in gioco anche bouclé in lino, tessuto di poliestere e seta.
Filato bouclé: le caratteristiche
Un materiale può essere il risultato di un mix di filati diversi e questo insieme determina le caratteristiche del materiale stesso. A seconda della composizione sono consigliate diverse operazioni di lavaggio ed è previsto un certo grado di resistenza all’abrasione e al pilling (ovvero comparsa di “palline di fibre” che si formano con l’uso e la manutenzione).
Gli arredatori diotti.com hanno inserito nel campionario materiali diverse tipologie di tessuti d’arredo con lavorazione bouclé pensati per rivestire divani e poltrone, sedie e sgabelli, letti, cuscini decorativi. Tessuti bouclé tinta unita o con filati a 2 o 3 colori; tessuti con nodini in rilievo ben evidenti o con mini-bouclé; tessuti tramati, screziati, melange; filati di cotone, ciniglia, lana, misto lana.
Qui sotto sono presentati in una sfumatura chiara che tende al bianco-beige ma sono disponibili in molteplici gradazioni cromatiche.
Il materiale boulé è riconoscibile per la particolare superficie cosparsa di “pallini”. La superficie non è liscia e regolare ma è pur sempre morbida e vellutata, con asole e nodini che risaltano al tatto quanto alla vista.
Il tessuto bouclé è camaleontico e assume tratti più o meno marcati, capaci soddisfare gusti ed esigenze estetiche sia di chi vuole un prodotto ben riconoscibile sia di chi preferisce riproporne l’effetto in modo meno calcato.
Tendenza bouclé nell’arredamento
Le tendenze vanno e vengono ma l’eleganza di un arredo in bouclé è senza tempo. Nel corso degli anni, durante esposizioni e fiere internazionali di interior design e sulle passerelle di moda, è stato a volte celebrato altre volte ignorato. C’è chi lo ama e a chi proprio non piace, c’è chi vorrebbe acquistare tutti gli imbottiti di casa in questo tessuto e chi invece preferisce texture molto diverse. Il bouclé è – è stato e sarà – comunque un materiale sofisticato perfetto per rivestire arredi eleganti e raffinati, imbottiti lussuosi e anche un po’ trendy.
Bouclé in casa: come inserirlo, come abbinarlo
La sua aura classica è incontovertibile, ma alcune tipologie (e colori) di bouclé fanno da pacière tra l’arredamento classico e quello moderno e contemporaneo, fornendo talvolta spunti arredativi di tutto rispetto anche per altri stili.
È giunto il momento di approfondire come abbinarlo e come inserirlo all’interno dell’arredamento di casa.
Via libera al bouclé in appartamenti dallo stile classico: il suo essere così elegante e chic si allinea alla perfezione con arredi dal tocco pregiato e mobili d’antiquariato. Un tessuto bouclé bianco è perfetto accostato a mobili in legno e lo è ancor di più se scelto per rivestire divanetti e poltrone dal gusto retrò e di chiara ispirazione classica, con riccioli, cornici in ferro, piedini alti decorati e lavorati.
Un arredo in bouclé può essere scelto anche per sdrammatizzare uno stile d’arredamento.
In una casa moderna diventa l’arredo inedito che aggiunge un tocco insolito capace di catturare tutti gli occhi a sé. Un imbottito in tessuto bouclé colorato è quel tocco eccezionale che sembra far funzionare tutto.
In una casa dallo stile eclettico sembra invece imprescindibile avere un arredo in bouclé che mantiene (o spezza, a seconda dei punti di vista) il mood già audace e particolare dell’intera abitazione.
Si sposa perfettamente anche con lo stile scandinavo. Un angolo relax con divanetto e poltrona in tessuto bouclé bianco / panna / beige al fianco di un tavolino, una credenza o una libreria in legno naturale chiaro sembra perfetto solo ad immaginarlo.
Risultato sorprendente anche vicino ad arredi in legno e rattan in una casa in stile Boho Chic. Arredi in tessuto bouclé accostati a tappeti tessuti a mano e lampade in legno grezzo: effetto WOW garantito!
Insomma, il bouclé si inserisce alla perfezione in diversi progetti d’interni, dialogando in particolar modo con arredi dalle forme tonde e dalle linee sinuose. Divani dalle morbide imbottiture con cuscini in piuma o misto piuma, divani curvi, poltrone a pozzetto o a conchiglia con schienali avvolgenti, poltrone bergère con schienale alto, poltroncine a dondolo, morbidi cuscinetti decorativi, cuscini di testiera di letti di design.
La particolarità del tessuto bouclè, la sua morbidezza, gli anellini a vista e in rilievo enfatizzano ed esaltano gli arredi dalle linee tondeggianti.
Se non si è certi della resa estetica o se si preferisce non appesantire troppo l’ambiente è consigliato inserire il bouclé in modo graduale, scegliendo un solo arredo, magari colorato. Cuscinetti decorativi per divano e letto, tela copridivano, pouf, panchetta, tappeto, dettagli e profili degli arredi sono tutte delle valide opzioni.
Mobili in bouclé: idee e foto ispirazione
Scelta popolare per imbottiti di ogni genere: divano, poltrona, pouf, sedie, letti, panche, cuscini decorativi, tappeti, sgabelli, chaise longue. Il bouclé è scelto per rivestire arredi di grandi dimensioni ed è molto apprezzato anche per i piccoli imbottiti.
Divano bouclé
Scelto come rivestimento di divani e sofà, il tessuto bouclé ne arricchisce l’aspetto, regalando momenti di assoluta morbidezza a chiunque decida di sedersi sull’imbottito. Estetica e comodità insieme, per un’esperienza di seduta di tutto rispetto.
Quando la tendenza bouclé incontra gioielli di design il successo è garantito. Rivestite in tessuto bouclé, queste poltrone dalle linee ondulate e dalle importanti imbottiture non possono che risaltare anche per l’aspetto accogliente e la mano morbida.
Anche affiancato ad altri materiali in netto contrasto, il bouclé si rivela un’ottima scelta. Chi è in cerca di eleganti sedute di classe può optare per sedie con schienale e seduta imbottite e rivestite, sorrette da struttura con gambe in legno o in metallo. Piacevole mix di materiali, texture e colori.
I contrasti metallo/tessuto e metallo/legno possono essere proposti anche per sgabelli alti o bassi, per piano cucina o snack bar. Il bouclé diventa il tocco di stile particolare di un arredo, anche se usato in piccole dosi.
Il bouclè è molto in voga anche in camera, scelto per rivestire l’arredo principale di questa stanza: un letto bouclé. Chi ama questa soluzione può scegliere l’effetto bouclé per l’intero rivestimento. In alternativa il rivestimento della testiera o dei cuscini di testiera sono un ottimo compromesso, capace di mostrare altrettanta eleganza e classe.
La lavorazione bouclé si dimostra perfetta anche per un tappeto frequentemente calpestato. La trama molto fitta lo rende un materiale molto resistenze, capace di sopportare l’utilizzo e l’usura quotidiana.
Tra gli imbottiti perfetti per essere rivestiti in tessuto bouclé ci sono anche pouf, panchette e chaise longue. Le linee curve di questi arredi vengono messe in risalto dal particolare effetto che solo il bouclé sa dare, una raffinata leggerezza e un aspetto chic così invidiabile.
Tutti ne parlano, tutti la vogliono: è la chaise longue, una speciale poltrona lunga che spopola tanto nei salotti moderni quanto negli ambienti contract più eleganti.
Nata nell’Antica Grecia e arrivata a noi grazie alle rivisitazioni dei più celebri designer internazionali – uno tra tutti, Le Corbusier – la sedia allungata ha attraversato secoli di storia affermando di volta in volta il suo potere decorativo, un valore che tuttora sfoggia abbinando alla speciale attenzione per il comfort una ricerca formale impeccabile.
Ma nello specifico, a cosa ci riferisce con il termine “chaise longue”? Nell’articolo parliamo di significato del termine, di dimensioni, di modelli disponibili, di pro e contro.
La chaise longue è un arredo imbottito costituito da una seduta allungata senza braccioli, dotata di uno schienale inclinato e di un sedile lungo per il supporto di gambe e piedi.
È conosciuta anche con i sinonimi agrippina, greppina, sislunga o cislonga, quest’ultimo impiegato come forma italianizzata dal francese.
Origini
Quella della chaise longue è una storia tutt’altro che recente. Nata nell’Antica Grecia, dove veniva impiegata dai filosofi durante le lezioni impartite agli studenti, fu poi largamente adottata nell’Impero Romano come seduta da usare durante i convivi patrizi.
A lungo dimenticata, tornò in auge nella Francia del XVI secolo, periodo storico in cui nacquero le prime varianti formali: dalla bergère alla veilleuse, dalla récamière alla flaneuse, considerata il prototipo grezzo della celeberrima sedia a dondolo (o rocking chair).
Il ‘900 fu il secolo della consacrazione. Da un lato, un modello come il transatlantique, ovvero l’antenato delle moderne sdraio da outdoor, fu impiegato per arredare i ponti delle navi da crociera – una mossa che fece acquisire alla chaise longue un grande successo di pubblico.
Dall’altro, la sperimentazione dell’estetica moderna vide artisti e designer del calibro di Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Charles et Ray Eames forgiare prototipi che, dopo qualche anno, sarebbero stati internazionalmente riconosciuti come icone d’arredamento.
Dimensioni e misure
La dimensione standard di una chaise longue è di circa 160 cm, misura che corrisponde alla lunghezza della superficie di riposo. I modelli in commercio sono numerosi e la gamma dimensionale può variare a seconda del produttore, del design o delle caratteristiche proprie alla chaise longue (poggiatesta regolabile, inclinazione della seduta,…).
DIMENSIONI CHAISE LONGUE LUNGHEZZA INDICATIVA
Chaise longue small
inferiore a 160 cm
Chaise longue standard
tra i 160 e i 170 cm
Chaise longue large
superiore a 160 cm / fino a 200 cm
A questa distinzione semplificata si aggiunge un quarto caso: le chaise longue richiudibili. Simili modelli presentano un ingombro minimo quando la chaise è in posizione poltrona e un ingombro massimo quando la superficie di riposo è completamente distesa.
IL CONSIGLIO DELL’ARREDATORE
In fase di scelta, non limitarti a considerare la lunghezza della chaise longue.
Ricorda di aggiungere alla profondità del piano di riposo uno spazio adeguato per muoversi con facilità attorno alla seduta e circolare senza ostacoli da una parte all’altra dell’ambiente.
Modelli
Dalle dimensioni alla forma, passando per gli accessori, la moderna chaise longue è il risultato di profonde trasformazioni che, con il passare del tempo, l’hanno resa un complemento d’arredo ricercato e di carattere.
Quella che un tempo era una semplice panca imbottita è ora diventata una seduta da salotto versatile e personalizzabile, volta alla sperimentazione formale e alla commistione di stili.
Dalle versioni alle originali alle repliche, i modelli disponibili sono numerosi ma tutti accomunati da un obiettivo comune: offrire una superficie di riposo comoda ed ergonomica per un’esperienza di relax ottimale.
Quanto alle varianti, le chaise longue possono differenziare:
per dimensioni: piccola, grande, xxl, salvaspazio;
per rivestimento: in tessuto, vera pelle, similpelle, velluto, microfibra;
per lavorazioni: liscia, capitonné, con trapuntatura chester, con cuciture a vista;
per movimentazione: fissa, richiudibile, reclinabile, pieghevole.
Vediamo quali sono i modelli più diffusi.
Chaise longue imbottita
Come dice il nome, questa chaise longue abbandona la sinuosa silhouette delle cislonghe tradizionali per integrare una ben più generosa imbottitura in poliuretano espanso, anche a portanza differenziata. Questa caratteristica la rende uno dei modelli più amati dalle case di nuova generazione, che ne apprezzano sia la speciale attenzione dedicata al design sia la totale devozione al relax.
Nelle varianti imbottite, infatti, l’accoglienza della seduta è tutto: il piano di riposo è accogliente e i suoi volumi sono imponenti; lo schienale è confortevole e, in alcuni modelli può essere ribaltato all’indietro per favorire l’adozione di una posizione quasi completamente sdraiata; un cuscinetto poggiatesta o poggiareni è spesso presente a garanzia di un confort ottimale.
Per tutti questi motivi, certe chaise longue imbottite paragonano l’esperienza di comodità a quella di un divanetto senza spalliera o braccioli.
Poltrona chaise longue
Arredo 2 in 1, convertibile, richiudibile: tanto basta a descrivere la chaise longue trasformabile, un particolare modello di imbottito che combina il comfort di una seduta allungata all’originalità di una poltrona da salotto minimalista.
A differenza delle versioni fisse, le chaise trasformabili sono governate da meccanismi brevettati che modificano la lunghezza della seduta a seconda delle preferenze di comodità, dei momenti della giornata e, perché no, dello spazio disponibile nell’ambiente. Basta infatti srotolare il poggiapiedi per estendere completamente la superficie di riposo e godere così di piacevoli momenti di rilassatezza.
Perfetta per i piccoli spazi, la poltrona-chaise è a tutti gli effetti un arredo salvaspazio adatto a monolocali, bilocali, zone giorno di dimensioni ridotte, camere degli ospiti – e questo per la struttura pieghevole che riduce il suo ingombro una volta chiusa.
Chaise longue vintage
Richiama i classici ma li interpreta secondo il gusto contemporaneo, in un mix&match di geometrie e materiali capaci di infondere un tocco retrò a qualsiasi ambiente. Una chaise longue dallo stile vintage fa proprio questo: si ispira a modelli tradizionali e ne modernizza il design, attinge al paniere delle finiture moderne e le combina con fodere dall’aspetto patinato, invecchiato, d’antan.
E se si parla di effetto invecchiato, quale miglior occasione per sfoggiare rivestimenti in vera pelle e in morbido cuoio? Le sedute si vestono così di pellami in palette di colori neutri, terrosi e polverosi come l’avorio, il tortora o il taupe, tinte tradizionali che non escludono tuttavia grandi classici come il bianco, il nero o il marrone testa di moro.
Il tocco di modernità è portato da nuance più audaci come il grigio antracite o il rosso bordeaux, soprattutto se in abbinamento a strutture metalliche minimaliste laccate o bronzate.
Chaise longue regolabile
Chi dice chaise longue comoda, dice chaise longue reclinabile. Portando a un livello superiore l’idea stessa di comfort, questo modello di sedia allungata non si limita a offrire un piano di riposo accogliente, ma cerca di restituire un’esperienza di benessere il più possibile personalizzata.
E lo fa adottando un duplice stratagemma. Primo, il sistema recliner. Questi modelli integrano infatti un meccanismo che consente di regolare l’inclinazione della seduta. Secondo, la struttura orientabile. Che sia a destra o a sinistra, rivolta verso l’angolo lettura o il divano, con le spalle alla cucina o al soggiorno di un open space, poco importa. Grazie alla seduta girevole, la chaise longue si orienta verso il punto più adatto per guardare la televisione, leggere un libro godendo della luce che penetra da una finestra, ammirare il panorama in giardino.
Il tutto rendendo il sistema di movimentazione discreto, pressoché invisibile, perché perfettamente inserito nel design affusolato della seduta.
Chaise longue curva
Variazione sul tema, una chaise longue curvata che rivisita il concetto di ergonomia. Basta osservarla per capire cosa la differenzia da tutte le altre: la seduta è appoggiata a terra, e non viene sostenuta da una base centrale, due gambe a slitta o quattro piedi perimetrali.
Chaise longue di questo tipo sono delle vere e proprie sculture, che puntano tutto sulla sinuosità delle linee, la morbidezza dei volumi e l’accoglienza di una silhouette studiata per sostenere il corpo nei punti più delicati – la zona lombare e quella cervicale.
Belle da vedere, sono inoltre il risultato di un attento progetto formale che fa sì che delle curvature così pronunciate non agiscano negativamente sulla stabilità della struttura, che al contrario resta ben solida al pavimento.
Chaise longue replica
L’ultima distinzione riguarda le cosiddette repliche, ovvero le chaise longue ispirate a modelli diventati iconici.
In quanto repliche, appunto, queste sedute ripropongono fedelmente i prototipi originali, quelli che hanno segnato la storia dell’interior design. Un esempio fra tanti è la chaise longue disegnata da Mies Van der Rohe, con la sua tipica imbottitura ergonomica a cuscinetti trapuntati e la base cantilever in acciaio che collega braccioli e struttura in una soluzione di perfetta continuità formale.
L’obiettivo di queste moderne chaise è di arrivare a un pubblico più esteso senza fare sconti sulla comodità e la qualità, a maggior ragione se il prodotto è artigianale e di manifattura italiana.
Dormeuse o chaise longue?
Spesso si pensa che chaise longue e dormeuse siano sinonimi, e di conseguenza i due termini vengono utilizzati indistintamente per indicare l’uno o l’altro arredo. In realtà la differenza c’è, e non passa inosservata.
Per non confondere i due modelli, il trucco sta nell’osservare tre elementi: la struttura, i braccioli e la larghezza.
1) La struttura di una chaise longue è tipica e inconfondibile: la superficie di riposo è sinuosa, segue la naturale curvatura lombare del corpo e, in certi modelli, può essere regolata per adottare una posizione semi-seduta o più sdraiata.
Di contro, la dormeuse è un modulo statico, fisso e non basculante, che offre un piano relax orizzontale, non curvo.
2) Ad eccezione di alcune icone del design, la chaise longue è generalmente priva di braccioli.
La dormeuse è invece dotata di un unico bracciolo ispirato al classico triclinio romano, il letto da giorno usato nelle case patrizie per intrattenere ospiti e commensali.
3) Una dormeuse (ma anche un daybed) è più larga di una chaise longue. Se hai qualche dubbio e non sai per quale modello optare, ricorda che la differenza tra le larghezze può superare i 20 cm.
Chaise longue o daybed?
Un’altra doverosa distinzione è quella tra chaise longue e daybed. Chiamato anche letto da giorno, il day bed è un imbottito da salotto costituito da una superficie di riposo orizzontale.
Anche in questo caso, la differenza con una chaise è facilmente intuibile. Basta osservare con attenzione gli elementi costitutivi dell’uno e dell’altro imbottito per notare che:
1) la seduta di una chaise longue è curvata ed ergonomica, progettata per assumere una posizione semi-allungata, mentre quella di un daybed è perfettamente orizzontale.
Questo consente di impiegare un letto da giorno anche come divanetto da salotto, studio o camera degli ospiti, oltre che come letto singolo in più per amici o famigliari;
2) la struttura di una chaise prevede uno schienale su cui appoggiarsi, il daybed ne è sprovvisto.
Alcuni modelli offrono tuttavia dei comodi poggiatesta su cui posare la nuca una volta sdraiati, sia nella forma di cuscinetti rollò, sia nelle versioni cuscini zavorrati, antiscivolo e spostabili;
3) il daybed è un sistema di sedute polivalente: in termini di orientamento, posizionamento e fruizione, può infatti rispondere a molteplici esigenze dimensionali, pratiche o di utilizzo.
La chaise longue, invece, seppur altamente personalizzabile, è meno versatile.
Chaise longue: sì o no?
Divano, poltrona, pouf, tappeto, tavolino… elementi che, per loro natura, entrano di diritto nella zona giorno. Ma quando si parla di chaise longue da interno, la faccenda si complica.
Vuoi per una questione di abitudine o per il timore di valutazioni sbagliate, la seduta allungata non compare tra le prime scelte in materia di arredi da salotto. Eppure il suo potenziale è innegabile: sedute ergonomiche, poggiatesta confortevoli, rivestimenti di pregio e un design curato nei minimi dettagli sono solo alcuni dei fattori che dovrebbero far proprendere per l’inserimento di una chaise all’interno del living.
Al netto di impedimenti oggettivi – spazio a disposizione, limiti architettonici, necessità di comfort – i vantaggi di arredare il salotto con una chaise longue moderna (o più classica!) superano di gran lunga gli svantaggi.
Ecco alcuni dei motivi per cui dovresti avere una chaise longue in soggiorno.
Per arredare uno spazio polivalente.
Angolo lettura, area TV, zona meditazione: con la sua natura ibrida e multitaskin, la chaise longue contribuisce ad organizzare uno spazio relax a tutto tondo, dove potersi abbandonare a un ozioso momento di riposo in un’atmosfera lounge rilassata e accogliente.
Come alternativa a un salotto con doppio divano.
Soprattutto se la stanza non è abbastanza ampia da ospitare una soluzione con divano vis-à-vis a centro stanza – ovvero due divani posizionati in parallelo uno davanti all’altro.
Per chi non ama le soluzioni d’arredo definitive.
Una chaise longue indipendente può infatti essere spostata da un angolo all’altro del salotto e, nel modello richiudibile, essere addirittura impiegata come poltrona. La libertà progettuale che offre è maggiore rispetto alle tradizionali configurazioni bloccate, ad esempio un divano a L con penisola non reversibile.
Convivialità in un open space.
Priva di schienale, la seduta lunga consente non solo di avere una visione completa dell’ambiente, ma – nel caso dei modelli daybed, permette anche di sedersi sul lato più comodo a seconda che ci si debba orientare verso il divano o la cucina.
Per dare un twist al tuo progetto d’arredo.
Dai colori ai rivestimenti, passando per le forme sinuose, il design di una chaise longue può diventare l’elemento di rottura in un progetto estetico coerente e coordinato. Il tutto senza rinunciare al relax, ovviamente.
Hai la necessità di avere un tavolo 8 posti per 8 persone? Non ridurre tutto ad una cifra, oltre al numero di posti a sedere valuta anche estetica, praticità e proporzioni.
Questo articolo è un approfondimento sui tavoli per 8: parliamo di misure, dimensioni e lunghezza, di modelli e forme del piano, suggeriamo come calcolare i posti a sedere intorno al tavolo, concludiamo con immagini ispirazione per la zona pranzo di casa e un’idea extra da non sottovalutare per ricavare centimetri preziosi che si traducono in posti in più.
Quanto deve misurare un tavolo per ospitare comodamente 8 persone? Quanto deve essere lungo? Che forma deve avere?
Nell’elenco e negli schemi a seguire mostriamo la forma e la dimensione minima richiesta per un tavolo da 8.
Soluzioni di dimensioni maggiori possono ovviamente ospitare 8 e più commensali, a seconda della lunghezza totale.
tavolo rotondo 8 posti: Ø 160 cm
tavolo quadrato 8 posti: 140 x 140 cm
tavolo rettangolare 8 posti: 180 x 100 cm
tavolo ellittico / ovale 8 posti: 200 x 100 cm
Approfondimento: “numero di posti a sedere intorno a un tavolo“. Spiegazione dettagliata di come calcolare il numero massimo di sedie per tavoli rotondi, rettangolari, quadrati, ellittici.
Il numero di sedute effettivo potrebbe variare anche a seconda del modello di sedia e dello spazio che questa occupa.
Una sedia senza braccioli con seduta stretta e schienale slanciato occupa meno spazio di una sedia poltroncina con braccioli, seduta spaziosa e schienale arrotondato. Meno spazio occupato si traduce nella possibilità di affiancare più sedie. È importante garantire a ciascun commensale un corretto spazio di movimento. Per questo consigliamo la lettura della guida “Calcolo del numero di posti a sedere di un tavolo“. Il nostro Servizio Clienti è a disposizione per chiarimenti e consigli.
Tavolo per 8 persone: i modelli a disposizione
Se il tuo desiderio è quello di avere sufficiente spazio per ospitare 8 commensali per prima cosa dovresti decidere la tipologia di tavolo da acquistare: tavolo fisso o tavolo allungabile?
Preferisci un piano sempre accessibile per tutti quanti oppure la necessità è occasionale? L’ambiente è sufficientemente grande per ospitare un tavolo di modeste dimensioni oppure lo spazio è ristretto ed è bene optare per una soluzione salvaspazio? In caso di tavolo allungabile qual è il sistema di apertura che fa per te? Non sottovalutare il potenziale dei tavoli pieghevoli.
Come scegliere? Considera estetica, utilità, comodità, proporzioni dell’ambiente e percorribilità nella stanza.
Tavolo fisso
Un tavolo fisso in cucina, sala da pranzo o soggiorno è sempre accessibile, pronto all’uso e comodo da allestire, quotidianamente e in ogni occasione.
Le forma e le dimensioni vanno valutate secondo le necessità familiari e le proporzioni dell’ambiente, per garantire comodità a tutti i commensali e una buona percorribilità nella stanza.
Tavolo allungabile
Un tavolo allungabile è versatile, funzionale e poco ingombrante e potrebbe raggiungere lunghezze che possono ospitare più di 8 persone.
In commercio esistono moltissimi modelli con meccanismi di apertura più o meno pratici. Meccanismi a ribalta, apertura a libro, sostegno centrale o laterale, allunghe laterali o centrali riposte sotto al piano o in una sacca contenitore a parte.
Sconsigliamo l’acquisto di un tavolo allungabile da tenere sempre aperto. A livello estetico sul top si vedrebbero le giunzioni tra piano e allunghe e ai lati si noterebbe (seppur parzialmente) il meccanismo d’apertura. Inoltre la porzione di piano creata con le allunghe con il passare del tempo potrebbe perdere tenuta e rovinarsi.
Tavolo 8 posti (fisso): la forma del piano
Analizziamo ora nel dettaglio le caratteristiche di un tavolo da 8 fisso, in particolare le forme del piano disponibili.
Tavolo quadrato 8 posti
Tra i tavoli per 8 più cercati c’è il tavolo fisso di forma quadrata che può ospitare due persone per ogni lato. Ricercato per la sua estetica e praticità, poco diffuso nelle case moderne per via del suo ingombro e dello spazio libero che necessita intorno alle sedie. L’ingombro totale di un simile tavolo quadrato è infatti spesso maggiore di quello di un tavolo rettangolare di misure similari.
Per recuperare qualche prezioso centimetro si può valutare di posizionare il tavolo vicino al muro ma ruotato di 45° rispetto all’angolo retto che formano le pareti. In questo modo, a parità di distanza dalle pareti, l’area fruibile per le sedie risulta maggiore.
Tavolo rotondo 8 posti
Valida alternativa è il tavolo rotondo con diametro 160 cm, dall’elegante forma che agevola la convivialità.
In un tavolo rotondo spesso il sostegno è centrale: gamba, piedistallo o colonna a seconda del design del basamento. Questo dettaglio all’apparenza solo estetico potrebbe rivelarsi un punto a favore della comodità di tutti i commensali. L’assenza di gambe perimetrali libera lo spazio sotto il piano, evitando così fastidiosi ingombri. Aspetto da non sottovalutare, soprattutto quando le sedie attorno al tavolo sono di un numero considerevole, per garantire ad ognuno la libertà di spostarsi e mettersi comodo.
Tavolo rettangolare 8 posti
È il modello di tavolo più gettonato e diffuso. Offre spazio per tre commensali su ogni lato lungo e per una sedia su ogni lato corto, per un totale di otto appunto.
Quando non utilizzato da 8 persone contemporaneamente, un tavolo rettangolare potrebbe essere posizionato aderente alla parete (accostato sia per il lato lungo sia per il lato corto). In questo modo l’ingombro nella stanza si riduce ma rimane la comodità di avere un’ampia superficie d’appoggio. È bene valutare di avere uno spazio adeguato nell’ambiente quando il tavolo viene spostato e utilizzato da più persone.
Anche per un tavolo di simile forma si può valutare un modello con basamento centrale, spesso scenografico e di design. La scelta potrebbe ridursi ad una valutazione puramente estetica poiché quattro gambe perimetrali non dovrebbero comunque intaccare la comodità dei commensali.
Tavolo ellittico 8 posti
Un tavolo ellittico è una declinazione del tavolo rettangolare. Il suo piano è totalmente arrotondato, con angoli smussati e senza spigoli vivi.
La forma sicuramente favorisce la convivialità ma consigliamo di avere un occhio di riguardo per la comodità di tutti i commensali. Chi è seduto alle estremità in corrispondenza di dove il piano si va ad assottigliare gode di minor spazio laterale e soprattutto spazio in profondità.
Tavolo ovale 8 posti
Anche la forma del piano di un tavolo ovale è riconducibile a quella di un tavolo rettangolare, molto simile a quella di un tavolo ellittico. La differenza tra i due è sottile e interessa principalmente il profilo dei lati lunghi ma in generale sono proprio le curvature e gli arrotondamenti visibili sui lati corti a far rientrare un tavolo in questa categoria.
In un tavolo ovale di dimensioni 200 x 100 cm a salire, la comodità percepita è praticamente identica a quella di un tavolo rettangolare.
Tavoli 8 posti allungabili
Un tavolo può essere considerato adatto per 8 persone se raggiunge dimensioni minime ben precise. Le abbiamo elencate all’inizio dell’articolo, le ripetiamo ora. Tavolo rotondo 8 posti: Ø 160 cm. Tavolo quadrato 8 posti: 140 x 140 cm. Tavolo rettangolare 8 posti: 180 x 100 cm. Tavolo ellittico / ovale 8 posti: 200 x 100 cm.
Alternativa ad un tavolo fisso scelto in una di queste dimensioni è un tavolo allungabile il cui piano – da chiuso – può essere di lunghezza e larghezza inferiore e che – da aperto – può raggiungere queste misure standard indicative.
Il piano di un tavolo allungabile può essere aperto, trasformato, ribaltato, esteso, traslato. Per farlo sono necessari dei pannelli supplementari singoli, doppi o a volte anche tripli. Le allunghe aumentano in maniera più o meno importante la lunghezza totale del piano. Il vantaggio sta nel partire da una dimensione contenuta e da un ingombro minimo per raggiungere lunghezze importanti e considerevoli, se necessario.
Di seguito uno schema d’esempio di alcuni possibili tavoli allungabili. L’elenco non è esaustivo ma è solo rappresentativo della logica fisso/allungabile.
Questi speciali tavolini sono trasformabili grazie a meccanismi che permettono di alzarli e abbassarli, regolarli in altezza e lunghezza, allungarli e riportarli alla dimensione standard. Tutto questo con semplici movimenti, guidati da meccanismi all’avanguardia che facilitano la trasformazione. Veri e propri gioielli salvaspazio che rispondono alle esigenze del vivere contemporaneo e della dinamicità delle abitudini quotidiane. Per il massimo della praticità potresti utilizzarli con set di sedie pieghevoli da riporre in qualche angolo di casa quando non utilizzate.
Chiamati ad arredare uno spazio moderno ed originale, i nostri professionisti si sono impegnati a trovare una soluzione pensata su misura per le specifiche richieste dei committenti.
Queste sono state le loro parole:
Stiamo ultimando l’arredamento della nostra nuova casa di famiglia e vorremmo alcune soluzioni e idee per completare soggiorno e zona pranzo.
L’ambiente è molto luminoso, una parete è occupata quasi interamente da una grande porta finestra con affaccio su un ampio terrazzo.
Per il nostro living ci piacerebbe mantenere lo stile moderno adottato nelle altre stanze.
Gradiremmo poi ricevere un progetto d’arredo anche per un sistema di armadiatura in corridoio, vorremmo degli armadi da utilizzare sia come guardaroba sia come mobile contenitore.
Da questi capisaldi il nostro Team di professionisti ha studiato un progetto che potesse offrire un ambiente ricercato, con soluzioni su misura e arredi di alta gamma capaci di legarsi tra loro con finiture scelte per incastrarsi alla perfezione.
La soluzione ha interessato salotto e zona pranzo che si sviluppano in un unico ambiente open space accessibile direttamente dal corridoio di ingresso. Da notare che l’appartamento prevede poi anche un ampio finestrone su cui si affaccia la zona living, tramite cui si accede ad un ampio terrazzo esterno.
In ogni fase della progettazione la collaborazione tra Clienti e Arredatori è stata determinante. Dal colloquio iniziale fino al montaggio degli arredi scelti, i nostri Professionisti hanno cercato di assecondare le richieste dei committenti tenendo in considerazione lo spazio a disposizione e l’esigenza di riunire ambienti diversi in un’unica stanza.
Parete attrezzata “su misura” con mobile TV
Appena entrati in casa si nota subito la parete attrezzata realizzata su misura al centimetro dove trovano spazio lo scrittoio, la tv e una vetrinetta per esporre i cristalli. Di grande impatto scenico per le finiture ricercate e per le proporzioni audaci, questo mobile a parete è stato configurato direttamente dai clienti che hanno individuato nella zona a fianco del finestrone il luogo perfetto per posizionare il televisore.
Le boiserie in nobilitato materico sono in contrasto con i cassettoni contenitore e le mensole espositive sono state scelte in rovere termotrattato, per dare un senso di maggior profondità alla stanza.
Le barre LED sotto il mobile TV danno un tocco di pregio a tutto l’ambiente, soprattutto nel momento in cui si è sul divano a guardare un film con le luci spente.
Da notare anche la vetrinetta con tre ripiani e anta in vetro fumè trasparente che lascia intravedere gli oggetti al suo interno.
 
Lo scrittoio per l’angolo home-office
 
Sin dall’inizio i clienti hanno chiesto di poter dedicare un angolo del salotto ad uno scrittoio per lo smart working. Da qui la scelta di ricavare nella parete TV una zona studio dove poter tenere il PC e dedicarsi al lavoro da casa.
La scrivania comprende un cassettone ampio quanto il top dove riporre documenti e cancelleria per tenere sempre tutto in ordine.
Sopra lo scrittoio è stato posizionato un ampio mensolone e un vano con anta in tinta al mobile TV per aumentare lo spazio contenitivo e sfruttare ogni centimetro del salotto.
Molto apprezzata dai clienti è stata poi la scelta di aggiungere una barra LED sopra il piano scrivania. Funzionale per lavorare nelle ore di poca luce e particolarmente gradevole a livello estetico per il richiamo alla barra luminosa sotto la TV.
 
Il divano in tessuto con poggiatesta
 
Al centro del salotto è impossibile non notare l’ampio divano lineare a 3 posti lungo più di 2 metri e mezzo.
I clienti hanno espressamente chiesto di poter optare per un complemento comodo da utilizzare in più persone. Da questa considerazione si è deciso di scegliere un modello che prevedesse sedute estraibili con meccanismo elettrico telecomandato.
Il massimo del relax è garantito poi dai poggiatesta reclinabili che consentono di adattare l’inclinazione dello schienale alle proprie preferenze di comodità.
Per il rivestimento è stato scelto il tessuto color grigio / marrone, una tonalità che funge da alleata contro lo sporco e le macchie derivanti dall’utilizzo quotidiano. La vera particolarità di questo rivestimento è però quella di essere totalmente sfoderabile, ciò lo rende comodo da lavare soprattutto per chi condivide la casa con animali e bambini.
Da notare poi i piedini in metallo opaco color antracite in tinta con la cornice della vetrinetta, per creare filoni cromatici che legano i diversi complementi presenti nella stanza.
 
Il tavolo con piano in vetro e base in legno a cavalletto
 
Come da richiesta del committente, la progettazione della sala pranzo ha previsto l’inserimento di un tavolo da usare sia quotidianamente che in occasioni speciali.
La scelta di questo complemento ha tenuto conto del fatto che zona pranzo e living fossero uniti in un’unica stanza. Da qui la scelta di optare per un tavolo che coniugasse praticità e gusto estetico, ideale per ospitare una cena tra amici, ma anche da usare per un pranzo veloce durante la pausa lavorativa.
Da notare poi il piano rettangolare fisso in cristallo trasparente di 180 cm che lascia ampia vista alla base in legno di noce contraddistinta dalla particolare forma a cavalletto, che cattura l’occhio per il gioco di incastri che propone e per le forme nette e decise delle gambe inclinate.
In abbinamento è stato scelto un set di sedie con braccioli in plastica, facili da pulire e resistenti a graffi da usura.
 
L’armadio guardaroba per il corridoio di ingresso
 
Varcata la porta di ingresso si entra nel corridoio che collega zona giorno e zona notte.
In questo spazio i committenti hanno scelto di inserire due guardaroba di diversa profondità dove poter riporre giacche, cappotti, scarpe e parte degli scatoloni usati per il “cambio stagione”.
Sono stati quindi progettati due armadi in nicchia con ante battenti in nobilitato, su misura al centimetro. La diversa profondità dei due armadi consente di ottimizzare lo spazio a disposizione e garantisce una percorribilità agevole del corridoio. La finitura color bianco tramato effetto gesso invece, permette alle ante di mimetizzarsi con i muri della stanza.
Da notare poi le maniglie ad unghiatura parziale in metallo opaco color piombo che si distinguono dal colore chiaro delle ante senza risultare eccessivamente evidenti alla vista.
Gli abbinamenti proposti
 
Per l’intera stanza si è optato per l’ampio utilizzo del legno nella zona pranzo e nel salotto. Questa scelta è la naturale conseguenza del volere dei clienti di abitare in un ambiente dai toni caldi, che fosse elegante, moderno e legato insieme da una serie di colori affini che facessero percepire l’attenzione ai dettagli di una casa concepita nella sua interezza.
Da qui si capiscono le varie corrispondenze di finiture come quella tra la cornice in metallo della vetrinetta e i piedini del divano.
Particolarmente apprezzato è stato poi l’abbinamento vetro / legno del tavolo che cattura l’occhio per l’audace accostamento di materiali differenti.
Da notare infine la scelta della finitura effetto gesso dell’armadio d’ingresso che permette al guardaroba di mimetizzarsi con le pareti del corridoio: una scelta furba per ridurre al minimo l’impatto visivo delle ante a battente una volta entrati in casa.
Il blu è tra i colori più scelti per arredare la camera da letto. Il suo successo è sancito probabilmente da un mix di fattori: alto potere decorativo, significato che la cromoterapia gli attribuisce, simbolismo legato alla sfera della calma, della serenità e del relax, numerose sfumature in cui è disponibile. La sua fama è tale da far diventare la camera da letto blu una delle soluzioni d’arredo più gettonate per la zona notte.
Colore da utilizzare in piccole dosi oppure da scegliere come tinta principale. Chi preferisce procedere con tocchi misurati può optare per un letto blu messo in risalto da toni chiari o abbinato a particolari legni oppure tinteggiare la parete dietro la testiera del letto. Chi ha una stanza di discrete dimensioni e non teme l’effetto “scatola” può anche optare per pareti e soffitto tinteggiati di blu da abbinare ad un letto imbottito blu.
Si fa presto a dire blu ma il blu non è tutto uguale. Esiste un ventaglio di sfumature che va dal blu scuro al blu chiaro e nel mezzo si inseriscono molteplici gradazioni con sottotoni caldi o freddi. Non è sempre semplice riconoscere tutte le sue sfaccettature. Vediamo quali sono le tonalità di blu per la camera da letto più apprezzate.
Letto blu avio
L’avio è una sfumatura tra il blu e il grigio, un tono di blu con un sottotono grigio. Nel sistema cromatico spazia tra l’avio chiaro e l’avio scuro a seconda della sua luminosità e intensità. Si tratta di un colore freddo dall’animo elegante e rilassante, per un ambiente notte dall’atmosfera accogliente, riposante, fresca.
Può essere abbinato a tanti e diversi colori a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Le tinte pastello e in particolare i colori neutri come bianco, nero e grigio lo mettono in grande risalto. Altri colori freddi – anche appartenenti alla scala dei blu – lo enfatizzano aumentando la sua carica polverosa. Affiancato a colori caldi in netta contrapposizione dimostra tutta la sua carica. Una camera da letto blu avio può vedere anche un piacevole accostamento con il legno, insieme creano un affascinante mix di materiali e colori. Vicino a tonalità terrose come marrone, sabbia e beige è in grado di creare una combinazione inaspettata dal tocco ricercato e luxury.
Letto blu balena
Il blu balena è una tonalità di blu desaturata che contiene anche una punta di grigio. Si presenta come un blu-grigiastro di grande effetto, spesso scelto per pitturare ampie superfici come le pareti della stanza. Si fa piacevolmente notare anche quando viene selezionato per gli arredi, uno su tutti il re incontrastato della zona notte: il letto blu balena.
Tra gli abbinamenti cromatici consigliati per una camera da letto blu balena c’è la combinazione con colori neutri e freddi, per chi non vuole commettere errori. Chi punta invece ad una sferzata di originalità deve assolutamente osare con abbinamenti più audaci come arancione zucca, rosso corallo, giallo ocra. Attenzione alla destinazione d’uso della stanza: si tratta pur sempre di camera da letto per il riposo e tale dovrebbe rimanere, senza esagerare.
Letto blu cobalto
Il blu cobalto è un blu molto freddo e desaturato. Per la sua carica brillante è bene fare attenzione a sceglierlo come colore delle pareti della camera, piuttosto si può valutare di inserirlo a piccole dosi evitando di appesantire l’ambiente. Nell’arredare una camera da letto blu cobalto consigliamo di scegliere questo colore per il letto. Anche questa sfumatura di blu si rimette ai più comuni consigli di abbinamento: sta sempre bene e risalta con i colori neutri, crea un’ambientazione di forte carattere se abbinato tono su tono, crea un mix scoppiettante insieme a colori caldi e brillanti, arreda in modo unico abbinato a fantasie geometriche, astratte, tropical o animalier.
Letto blu petrolio
Il blu petrolio è un tono di blu con una sfumatura verde, un blu verdastro (o verde bluastro che dir si voglia) molto profondo. Sempre valido il consiglio di abbinarlo a tinte chiare passepartout ma per un tocco davvero originale può essere affiancato a colori più particolari, brillanti e in netto contrasto. Giallo ocra, giallo senape, rosso mattone, rosso magenta, verde acido, rosa cipria, solo per citarne alcuni. Il blu petrolio è molto versatile, tutto sta in come si decide di enfatizzarlo. Per un tocco davvero unico, in una camera da letto blu petrolio non possono mancare dettagli in metallo che contribuiscono a definire un look sofisticato.
Il blu ottanio è una tonalità intermedia tra il blu petrolio e il verde petrolio, una combinazione di blu e verde scuro. È la predominanza di blu o di verde a far pendere verso una o l’altra sfumatura. Un letto blu petrolio ha una punta blu più fredda, un letto blu ottanio ha una punta verde più calda.
Letto blu notte
Il blu notte è una tonalità molto scura di blu chiamata così perché evoca il colore del cielo di notte illuminato solo dalla luna. Carico e intenso, se ben utilizzato, è di grande effetto, tutto fuorché triste, spento e tenebroso. Sta benissimo con dettagli in metallo oro e argento molto luminosi che risaltano e creano un mix and match elegante e sofisticato. È ravvivato dal bianco e dal grigio chiaro, è di grande charme anche accostato a superfici in ceramica o marmo chiaro. Se nella tua camera da letto blu notte invece non può mancare il legno valuta bene la tipologia e la sfumatura, evitando legni troppo caldi o con venature rossastre. Al blu notte si attribuiscono anche particolari poteri rilassanti, indispensabili in una camera da letto.
Letto blu elettrico
Il blu elettrico è una variante molto accesa, energica e vibrante di blu il cui tono luminoso non passa certo inosservato. Un letto simile può diventare l’assoluto protagonista di una camera da letto blu elettrica, soprattutto se messo in risalto da altri colori e arredi. I neutri bianco, beige, panna, grigio chiaro sono perfetti per fare da sfondo in modo discreto, il legno scuro contrasta e scalda, decorazioni e dettagli in oro e argento contribuiscono a rendere il tutto ancor più luminoso donando quel tocco di stile in più.
Letto blu navy
Il blu navy è così chiamato perchè ricorda il colore delle divise della Royal Navy – la marina militare inglese – ed è una tonalità di blu davvero scura, non molto distante dal nero. Gli abbinamenti vincenti sono ancora una volta quelli neutri e chiari come bianco, beige e panna ma sta molto bene anche accostato alla gamma di rosa/viola, dal glicine al malva, dal lilla fino al lavanda. Chi vuole arredare una camera da letto blu navy osando può puntare anche su tinte più cariche e accese come fucsia e magenta. Tutto sta nell’effetto che si vuole ottenere, tenendo ben presente che si tratta di una camera da letto che deve conciliare riposo e relax.
Blu Marino, blu di Prussia, blu Pavone, blu Zaffiro, blu Indaco, blu Carta da Zucchero, blu Acquamarina, blu Turchese, blu Pervinca, blu Denim, blu Oltremare, blu Ciano, blu Savoia, blu Cadetto e molte altre varianti.
Ti piace una sfumatura di blu che non è stata elencata fino ad ora? Contattaci: cercheremo insieme la gradazione perfetta nel nostro ampio catalogo di letti blu.
La scelta della sfumatura di colore non esclude le canoniche valutazioni necessarie prima dell’acquisto di un letto ovvero modello, dimensioni, rivestimenti.
Letto blu: le dimensioni disponibili
Letto singolo blu
Dimensioni indicative letto singolo: standard 80×190 cm, large 90×190 cm, grande 100×190 cm. Lunghezza anche 200 / 210 cm a seconda del produttore, per una maggiore comodità.
Un letto singolo blu evoca immancabilmente la cameretta di un bambino o la camera di ragazzo adolescente ma è perfetto anche nella stanza di single di qualsiasi età o nella camera di servizio destinata ad un ospite. Bambino o bambina, ragazzo o ragazza, adulto o adulta poco importa. Il blu non ha età e genere.
Letto una piazza e mezza blu
Dimensioni indicative letto una piazza e mezza: piccolo cm 110×190 cm, standard cm 120×190, grande cm 130×190. Lunghezza anche 200 / 205 / 210 / 220 cm a seconda del produttore, per una maggior comodità di riposo.
Pensato per la camera di una persona single, se i mq non consentono di inserire un letto matrimoniale o se non c’è il desiderio di avere un simile modello. Perfetto anche nella stanza dei ragazzi che crescono velocemente e magari desiderano un letto dalle dimensioni più generose rispetto ad un singolo.
Letto matrimoniale blu
Dimensioni indicative letto matrimoniale: alla francese 140×190 cm, queen size 150×190 cm, standard 160×190 cm. Lunghezza anche 200 cm a seconda del produttore, per un maggior comfort.
Per legge in Italia le camere da letto matrimoniali devono misurare minimo 14 mq (per permettere l’inserimento dei mobili essenziali e per potersi muovere agevolmente). Se la camera soddisfa questo requisito e si decide di acquistare un materasso matrimoniale è comunque possibile giocare con le dimensioni del letto: slim, compatto, senza testiera, sommier, con pannelli boiserie oppure con testiera larga, testiera reclinabile, cuscini di testiera imbottiti, giroletto largo.
Esiste un letto blu matrimoniale per ogni gusto.
Letto king size blu
Dimensioni indicative: letto king size cm 180×200, California king size cm 180×210, American king size cm 190×200, super king size cm 195/200×200.
Perfetto per chi ha una camera di dimensioni generose, per chi è molto alto di statura, per chi desidera un comfort senza scendere a compromessi. Ideale anche in camere da letto matrimoniali di dimensioni standard, in questo caso basterà scegliere un modello king size blu più compatto o con struttura slim.
Letto blu: i modelli disponibili
Tutto ciò che classifica un letto, classifica anche un letto blu. Il colore non fa differenza nè sulle dimensioni possibili nè sul modello. È possibile avere un letto blu sia in versione fissa sia con box contenitore ad alzata singola o doppia. Un letto blu con struttura / giroletto / testiera oppure la versione sommier senza testiera. Potenziale, vasta scelta e personalizzazione vengono mantenuti in qualsiasi colore.
Letto contenitore blu
Letto sommier blu
Letto a castello blu
Letto blu: quale materiale e rivestimento scegliere
Il colore blu è declinabile in decine di sfumature di tessuti, velluti, pelli, similpelle e anche legni e metalli; per soddisfare ogni gusto estetico e adattarsi ad ogni stile di camera. Oramai si è capito: il blu è un colore altamente versatile e largamente impiegato nell’interior design, che passa dall’essere un colore spesso usato ad una tinta di tendenza che subisce mode del momento. In più, considerando che tutti questi materiali d’arredo possono essere scelti con diverse texture, trame e motivi, le alternative sono pressoché infinite. Le caratteristiche superficiali di tutti questi materiali fanno sembrare il blu sempre diverso e unico e l’effetto finale dipende anche dall’estetica dell’arredo.
Letto blu in tessuto
Letto blu in velluto
Letto blu in pelle
Letto blu in similpelle
Letto blu in ferro battuto
Letto blu in legno laccato
Idee e ispirazioni per una camera con letto blu
Il blu è fonte d’ispirazione in molteplici progetti d’interior design sia per una camera tutta all’insegna del blu, sia per un ambiente in cui il blu è il co-protagonista cromatico. Vediamo ora una carrellata di immagini di camere in cui il blu è abbinato ad un altro colore; queste sono le ambientazioni più richieste.
Camera da letto blu e beige
Il contrasto tra il freddo blu e il caldo beige arreda una camera dal gusto molto raffinato ed elegante.
Camera da letto blu e grigio
Blu e grigio insieme definiscono un’estetica sobria e pulita e conducono ad un risultato super chic.
Camera da letto blu e bianca
Con il bianco si crea un netto contrasto che mette ancor più in risalto il blu, soprattutto se scelto in una sfumatura non troppo chiara. Il bianco è una tinta basic e il successo è praticamente assicurato.
Camera da letto blu e legno
Alcune sfumature di blu stanno benissimo con le calde note del marrone. Attenzione a valutare il tipo di legno e il colore delle venature che cambiano da noce, ciliegio, rovere, castagno, quercia e così via.
Camera da letto blu e oro
La lucentezza dell’oro può solo che mettere in risalto qualsiasi sfumatura di blu. La camera avrà un look davvero chic e lussuoso.
Camera da letto blu e rosa
Un particolare mix di tinte per una camera da letto dall’animo romantico super delicato.
Il colore blu e gli stili d’arredamento
Il colore blu si adatta a una grande varietà di stili, comprese alcune rivisitazioni. Alcuni stili d’arredo trovano nel blu un alleato insostituibile, altri lo considerano uno dei colori utilizzabili, altri ancora ne accettano solo alcune sfumature.
Per lo stile marino, mediterraneo e Coastal Decor il blu è tutto. I dettami estetici si basano sulla voglia di portare proprio i colori e le atmosfere dell’oceano e del mare in casa e non c’è tinta migliore del blu (e azzurro) per farlo.
Anche per lo stile marinaro il mood da ricreare è quello di una casa affacciata sulla spiaggia vista mare e il blu si fa immediatamente portavoce di questa atmosfera.
In una camera in stile moderno contemporaneo il blu può esprimere il massimo del suo potenziale in tutte le sue sfumature.
Per una camera in stile eclettico il trend è l’accostamento di colori, fantasie e materiali diversi e il blu si presta alla perfezione a questi contrasti cromatici, a volte anche azzardati.
Un pizzico di cautela nello scegliere un letto blu per una camera in stile nordico e scandinavo: qui regola vuole che i colori predominanti siano chiari e neutri, tinte che virano più verso le sfumature di bianco, beige, panna, grigio chiaro.
Altrettanta cautela è da usare nello scegliere un letto blu per una camera in stile rustico dove i colori predominanti dovrebbero essere il tortora, il crema, le sfumature aranciate e i colori pastello.
Le sfumature di blu più chiare come l’avio e il polvere sono perfette per lo stile shabby chic, insieme ai colori pastello e al legno.
In una camera in stile industriale un letto blu potrebbe fare la sua bella scena a patto che i restanti colori siano il linea con le caratteristiche dello stile ovvero grigio cemento, marrone, dettagli in ferro e metallo, tocchi di legno.
Gli amanti dello stile pop sanno bene che il colore è fondamentale e che il blu, con tutte le sue sfumature, è un alleato imprescindibile. L’obiettivo è una casa brillante, dal look grintoso e ironico, quasi provocatorio, è per tutto questo il blu è perfetto abbinato all’arancione, al rosso, al giallo e al verde.
Se c’è un colore versatile che si adatta ad ogni stile di arredamento, quello è il grigio. Si abbina facilmente a qualsiasi tonalità e texture materica, le sue numerose sfumature si prestano a tutti gli ambienti della casa.
Semplice, elegante e senza tempo: arredando con il colore grigio non si sbaglia mai!
Se stai cercando suggerimenti per creare gli abbinamenti giusti nelle varie zone della tua abitazione, qui troverai le risposte alle tue domande.
Scopri nell’articolo come utilizzare il grigio negli ambienti e quali sono i colori che meglio si abbinano.
Il grigio è un colore spesso considerato freddo, neutro e ciò può indurre a non considerarlo adatto per la zona notte.
Al contrario, questa tonalità è considerata dagli armocromisti (gli scienziati dei colori) come estremamente rilassante e ideale per favorire un buon riposo notturno.
Via libera quindi all’ampio utilizzo nella camera da letto di quelle tinte che spaziano dal bianco sporco fino al grigio antracite scuro.
Letti nelle sfumature grigie
Un letto sulle tonalità grigie ti permette di creare un’atmosfera neutra e sobria, perfetta per la stanza da letto grazie al suo effetto rilassante. Il grigio è un colore impalpabile, rarefatto, adatto sia ad ambienti classici che minimalisti.
Un letto grigio si accompagna particolarmente bene a colori come il blu marino, il turchese e il bianco, che sono complementari rispetto alle tonalità più tenui. I letti dalle colorazioni grigie si abbinano anche ai colori pastello, che creano un effetto a contrasto. Puoi anche accostare un letto grigio a colori intensi come blu, viola e rosa, per controbilanciarli o sottolineare dei dettagli originali.
Armadi con ante grigie
Scegliere un armadio grigio è un ottimo modo per aggiungere un tocco di eleganza alla camera da letto, soprattutto nel momento in cui si ha bisogno di spazio aggiuntivo. Sofisticato, elegante e versatile, questo sistema si sposa perfettamente con temi di arredamento sia tradizionali che moderni.
Un armadio grigio può cambiare istantaneamente l’aspetto della tua camera da letto e aggiungere maggior spazio contenitivo alla stanza.
Il versatile tono neutro funziona bene con la maggior parte degli interni, indipendentemente dallo stile di arredamento.
Un salotto dalle tonalità grigie
Il soggiorno grigio e bianco è un classico dell’arredamento, che sta bene in tutti i contesti. Per un salotto in stile classico, meglio optare per l’arredamento grigio e beige mentre per un ambiente dal sapore shabby chic, non si può sbagliare scegliendo arredi color grigio perla o glicine.
Un divano grigio per il living
Un divano sulle tonalità del grigio è capace di inserirsi in maniera armoniosa nella zona giorno, sia uniformandosi allo stile degli arredi già presenti, sia nel caso di una casa nuova che miri ad ottenere e rispettare una certa coerenza cromatica.
Tende, tappeti, poltrone o sedie possono essere scelti in tinta con il divano per creare un unico filo cromatico che lega complementi diversi.
Lo stesso discorso può essere fatto per i materiali. Texture simili di tessuto, velluto o pelle legano l’ambiente aumentando il percepito di attenzione ai dettagli.
L’arredo bagno grigio e le sue sfumature
Avere un bagno grigio offre una serie di vantaggi, oltre a darti la possibilità di arredare questa stanza della casa con lo stile d’arredo che preferisci.
Mobili bagno con finiture grigie
Il grigio è versatile non solo da abbinare, ma anche per lo stile di arredamento che sceglierai per popolare questa stanza della casa. Sebbene esistano complementi di arredo bagno grigio in qualsiasi stile, questo colore dà il meglio di sé con lo stile moderno e tutte le sue sotto tendenze, come lo stile industrial, lo Japandi, lo stile svedese e molti altri.
Quindi, se vuoi un bagno moderno, arredare un bagno grigio è la soluzione più facile per realizzarlo.
Inoltre, se ti piace cambiare il gusto degli ambienti di tanto in tanto perché odi la monotonia di qualcosa sempre uguale ed immutevole, il bagno in grigio è la scelta ideale: il segreto in questo caso risiede nella scelta di articoli minimalisti, che non possiedono molti particolari che potrebbero vincolare eventuali cambi strutturali (come un cambio del colore delle pareti, per esempio).
Arredi bagno con top grigio
Se non si vuole optare per l’intero arredo bagno sulle tonalità del grigio, si può valutare un top sulle tonalità scure con struttura del mobile bagno a contrasto.
Un top lavabo grigio è l’alleato perfetto per nascondere alla vista gli schizzi d’acqua che escono dal lavandino. Pratico ed elegante, si abbina perfettamente al legno essenza o al laccato.
Una cucina dalle finiture grigie
La cucina grigia viene spesso scelta come alternativa al bianco o al nero da chi ama circondarsi di un ambiente rilassante e al tempo stesso moderno.
Versatile, facile da accostare a qualsiasi stile, colore o materiale, il grigio può essere la soluzione ideale per dare personalità ad uno degli ambienti più importanti della casa esaltandone gli spazi.
Scegliere una cucina dalle sfumature grigie significa approcciare un progetto che ben si sposa con tutti i colori, ma che va attentamente studiato negli abbinamenti, fondamentali per ravvivare le tonalità principali. Via libera quindi all’utilizzo di colori accesi come il giallo, il verde o il blu, al legno, al marmo per il top e alle parti in metallo verniciato bronzo o ottone.
Un tavolo da pranzo con piano grigio
Da inserire in una cucina dai toni grigi, un tavolo con piano in legno laccato, marmo o pietra ceramica color antracite, fumo di Londra o tortora è in grado di legarsi alle finiture dei pensili della cucina per creare un ambiente coordinato che catturi l’occhio per l’attenzione ai dettagli.
Questa soluzione è particolarmente indicata per gli ambienti open space dove cucina e soggiorno sono parte della stessa stanza e il tavolo da pranzo è condiviso.
Come inserire in casa complementi grigi
I complementi d’arredo grigi sono estremamente versatili e possono essere collocati in diversi ambienti: dall’ingresso alla camera da letto. Vediamo alcuni esempi.
Un appendiabiti grigio per l’ingresso
Un appendiabiti dal design accattivante posizionato all’ingresso cattura l’occhio di chi entra in casa.
Scelto nelle sfumature grigie si abbina al meglio con un mobile ingresso in laccato bianco o con una credenza in legno per dare all’ambiente un tono più caldo.
Un tappeto grigio per completare la zona living
Quando si prende la decisione di inserire un tappeto nella propria abitazione, si deve considerare lo stile dell’arredamento. Le varie tonalità di questo colore, scelte con logica e accuratezza, sono in grado di creare ambienti sofisticati e moderni allo stesso tempo, curati nei minimi particolari.
Il grigio in tutte le sue sfumature lo troviamo prevalentemente nei tappeti contemporanei. Talvolta un tappeto grigio può apparire neutro, e quindi può risultare facile collocarlo in ogni tipo di residenza. Per dare più calore è necessario quindi scegliere un tappeto tendente al beige, mentre se si desidera rendere più elegante il nostro ambiente raffreddando l’atmosfera, un tappeto grigio-azzurro farà al caso nostro.
I migliori abbinamenti con il grigio
Il grigio potrebbe sembrare un colore facile da abbinare ma non lo è trattandosi di un colore non “piatto” come possono essere considerati il bianco ed il nero.
A seconda della tonalità e della saturazione dello stesso possiamo trovarci in situazioni differenti che meritano di essere considerate singolarmente:
– i grigi sporchi rendono al meglio con materiali naturali come il legno, il cemento e la pelle. Elementi del genere smorzano la natura un po’ anonima portando nell’ambiente una sensazione di poca artificiosità e ricerca voluta dei dettagli.
– i grigi scuri sono invece adatti a materiali come l’oro, il rame e i legni più scuri, come l’olmo ed esempio o il rovere grigio. Combinazioni particolarmente apprezzate sono il grigio ferro con l’amaranto o il giallo limone.
– i grigi chiari come il tortora invece, ben si abbinano l’arredamento bianco. Soprattutto se si vuole ricreare in casa un ambiente dalle linee semplici e lineari in stile nordico.
La bella stagione è oramai alle porte: è arrivato il momento di decretare quali saranno, in arredamento, i colori di tendenza della primavera/estate 2024.
L’aiuto arriva dal celebre Pantone Institute che, come per la scelta del colore dell’anno Peach Fuzz, ha reso nota la gamma di sfumature e cromie che, presentate in anteprima durante la settimana della moda londinese, sono destinate a diventare indiscusse protagoniste della prossima stagione.
Dall’hair styling alla haute couture, passando per il design e l’arredamento, ogni settore della decorazione sarà fortemente influenzato da una selezione di tinte brillanti, vivaci, accese e solari, da usare in abbinamento a colori neutri dal fascino senza tempo per ottenere un risultato estetico davvero sorprendente.
Primavera / Estate 2024: i color trends di Pantone
Attenti spettatori della London Fashion Week, gli esperti Pantone hanno passato in rassegna le sfilate più esclusive per individuare quali saranno le tendenze cromatiche dei mesi a venire.
Dalle passerelle ne è nato un documento, in gergo un report, contenente una selezione dei 15 colori moda suddivisi in 10 sfumature stagionali, sature e brillanti, e 5 tinte evergreen da ricontestualizzare nel panorama contemporaneo.
Quello che è emerso dalle passerelle e sostenuto con forza da Pantone è la crescente necessità di creare mix di colori eclettici e vividi, di far incontrare il vecchio e il nuovo, il tradizionale e l’attuale, lasciando massima libertà di espressione alla creatività e alla fantasia.
Come affermato da Leatrice Eiseman, Executive Director del Color Institute, i colori della LFW sono raccolti in
una palette che prende ispirazione dai sogni a occhi aperti di una volta e, al contempo, dimostra una modernità concreta […] dove è il nostro desiderio di libertà e autenticità a dettare le regole, in un ambiente dove lo stile personale non ha limiti.
[Fonte: sito Pantone]
Ed è l’espressione del proprio stile, dei propri gusti, il punto di contatto tra Pantone, massima autorità in campo cromatico, e l’home decor, che se ne ispira per dare corpo a spazi abitativi sempre più autentici, che prendono vita, carattere e profondità grazie all’uso sapiente – ma non per forza moderato – del colore.
Colori & Arredamento: le palette con gli abbinamenti
Un giallo senape abbagliante, un verde bottiglia che profuma di bosco, un rosso aragosta che evoca l’estate.
Entrando nel dettaglio dei colori primaverili di Pantone, si viene accolti da una palette eclettica, eterogenea, fatta di cromie d’accento controbilanciate da sfumature pastello delicate e tenui.
I nostri Interior Designer ne hanno ricavato 15 palette di colori per l’arredamento: tra abbinamenti originali, contrasti netti e gradazioni ton sur ton, quale sarà la tua preferita?
Bistro Green, Verde Scuro | Pantone® 19-5408
PER PANTONE È: un tono di verde profondo e rigoglioso, dalla presenza concreta.
DA ABBINARE A: tartufo, grigio seta, greige, inchiostro.
IDEE D’ARREDO: Bistro Green è una tonalità di verde a metà strada tra il petrolio e il bottiglia, carente di quel poco di azzurro che ne farebbe un perfetto blu pavone. Ha un portamento regale, quasi aristocratico, e a prima vista appare rigoroso, freddo, tutto d’un pezzo.
Perfetto come pittura murale per dare carattere a una parete arredata della zona giorno, gode della luminosità dei beige, dei grigi e dei marroni chiari, che ne addolciscono i tratti rendendolo più caldo e affabile. Trova un compagno fedele nel nero, a cui si abbina per riequilibrare il suo potere decorativo.
Tarragon, Verde Chiaro | Pantone® 15-0326
PER PANTONE È: un verde fresco, carico di note agrumate e toni piccanti ma delicati al tempo stesso.
DA ABBINARE A: ghiaccio, grigio luce, smeraldo, ossidiana.
IDEE D’ARREDO: conosciuto anche come dragoncello o dragone, Tarragon è il nome comune dell’Artemisia, una piccola pianta perenne, aromatica e amara, con foglie lucenti e brillanti. Pantone se ne ispira per nobilitare un verde chiaro pastello, più tenue della gradazione chartreuse, più vivo del tono pallido del tè.
Colore che più di tutti celebra l’arrivo della primavera, il risveglio della natura e la ciclicità della vita, Tarragon viene inserito in un ambiente inedito: la cucina. Perfetto come tinta principale, troneggia in abbinamento con bianco, grigio e nero dalle proprietà equilibranti, e con un inaspettato turchese che ne sottolinea la delicatezza.
Charlock, Verde-Giallo | Pantone® 15-0530
PER PANTONE È: un giallo acceso che ricorda il colore dei fiori di campo.
DA ABBINARE A: ghiaia, grigio opale, grigio seta, felce.
IDEE D’ARREDO: Charlock è il colore del sole primaverile, delle mimose di marzo, delle margherite prataiole che emergono dai primi fili d’erba. Pantone ne esalta la luminosità intrinseca, una peculiarità inattesa per una sfumatura pastello più chiara del giallo mais, più simile all’amamelide, ma capace di infondere luce e gioiosità nell’ambiente in cui viene inserita.
Ottimo se usato in piccole dosi come colore primario d’accento, trova la sua collocazione perfetta in un angolo lettura, concretizzato in una poltroncina di design che osa con le forme e con i volumi. Da abbinare a un verde foresta saturo, da smorzare con una palette di grigi chiari e perlati.
Horizon Blue, Azzurro Cielo | Pantone® 16-4427
PER PANTONE È: un blu pieno di atmosfera che sancisce il punto di incontro tra il cielo e il mare.
DA ABBINARE A: verde reseda, grigio opale, cammello, blu basalto.
IDEE D’ARREDO: Horizon Blue non lascia adito alle interpretazioni. È il colore che nasce dall’abbraccio tra aria e acqua, esattamente in quella linea di infinito intangibile e continua. Pantone lo sceglie come rappresentante degli azzurri, una speciale famiglia di blu rischiarata da punte di bianco che ne determinano la gradazione e l’intensità, e lo elegge a simbolo dei cieli estivi di montagna.
La sua vivacità ne suggerisce l’inserimento in una palette cromatica ricca di colori freddi – verde salvia, blu notte, grigio chiaro – controbilanciato dalla presenza di un arancione albicocca discreto ma deciso. Per noi è il colore ideale di una poltrona imbottita dall’aspetto accogliente, che non rinuncia a un tocco di stravaganza.
Strong Blue, Blu Elettrico | Pantone® 18-4051
PER PANTONE È: un blu senza limite che spinge a guardare oltre l’immediato.
DA ABBINARE A: blu oceano, grigio azzurro, giunchiglia, ginger bread.
IDEE D’ARREDO: Strong Blue è un colore coraggioso, che trasporta direttamente nelle atmosfere calde di una notte di mezza estate evocando cieli stellati e sconfinati oceani. Ricorda la delicatezza dei petali di fiordaliso e la fermezza del blu acciaio, che reinterpreta sprigionando una sensazione di accoglienza e serenità adatta a una zona notte raccolta, discreta e intima.
Per Pantone è una tonalità energetica, che spinge al superamento dei limiti, che chiede di osare in combinazione a colori pop o seriosi. La nostra palette si popola di giallo zafferano, blu scuro, grigio e marrone per dare carattere a una camera da letto moderna e sofisticata.
Chutney, Terracotta | Pantone® 18-1433
PER PANTONE È: un marrone terroso, pregno e attraente.
DA ABBINARE A: tan, greige, terra di siena, carruba.
IDEE D’ARREDO: più orientato all’estate che alla primavera, Chutney è una cromia interessante, che rischiava di rimanere in secondo piano rispetto alle più esuberanti sfumature d’accento indossate con vigore sulle passerelle. È un marrone rossastro che evoca i terreni argillosi, la matericità della corteccia, le venature delle rocce scavate silenziosamente dai ghiacciai.
Porta con sé la raffinatezza del bruno e del color terra di Siena, addolcito da impercettibili toni aranciati che lo rendono attraente e adatto a qualsiasi stile. Si inserisce in una palette piacevolmente calda e terrosa per dare il suo meglio nell’arredo del soggiorno.
Burnished Lilac, Lilla | Pantone® 15-1905
PER PANTONE È: un tono di lavanda venato e fosco, sofisticato ed elegante in un modo tutto nuovo.
DA ABBINARE A: grigio opale, talpa, mandorla, kajal.
IDEE D’ARREDO: Burnished Lilac è una scoperta, è una sorpresa, è un mistero. È forse il colore più discusso della selezione di Pantone, che si discosta dai gialli, dai blu e dai rossi per il suo carattere tenue, pacato, quasi silenzioso. Eppure entra di diritto tra le tendenze della stagione facendo leva proprio sulla sua lussuosa sobrietà, che ricorda i boccioli delle rose antiche, le spighe acerbe della lavanda, le nuvole estive colorate di lilla.
Ha un’anima pastello con venature fosche che arricchiscono palette vintage popolate da grigio, tortora, nocciola. Elegante, sofisticato e adatto ad arredare un salotto lussuoso, crea un contrasto disarmante con i profondi antracite e nero pece.
Fiesta, Rosso | Pantone® 17-1564
PER PANTONE È: un rosso acceso e passionale, che trasmette l’energia della vita stessa.
DA ABBINARE A: grigio opale, grigio cenere, grigio fumo, carta da zucchero.
IDEE D’ARREDO: Fiesta, un nome che è tutto un programma per Pantone nato per fare festa. Vera rivelazione tra i color trend del 2024, è una tonalità di rosso che pare emergere dalla stratificazione delle sfumature più celebri di questo colore primario, nessuna esclusa: ciliegia, corallo, scarlatto, cremisi, amaranto, melograno, vermiglione. Ricorda i tramonti di luglio, le rose di maggio, i frutti dell’estate, e ovunque sia inserito o utilizzato attira, come una calamita, ogni sguardo a sé.
Possiede un potere decorativo smisurato, che deve essere attenuato dall’intervento di toni freddi come l’azzurro avio o di sfumature sobrie come il grigio perla e il greige. Energizzante in una zona giorno che non scende a compromessi, è il tocco di carattere che ci vuole per rivitalizzare una camera da letto elegante.
Sun Orange, Arancione | Pantone® 16-1257
PER PANTONE È: un arancione avvolgente che ricorda un tramonto luminoso.
DA ABBINARE A: clorofilla, sahara, rosa pastello, nocciola.
IDEE D’ARREDO: Sun Orange è un arancione brioso, un colore pienamente estivo che porta la mente ai tramonti visti dal bagnasciuga, con il sole infuocato e il mare pronto ad accoglierlo. Ha un lato giocoso, infantile ed energetico, e ricorda il colore della buccia d’arancia, la polpa del melone ma anche la fiamma rovente di un falò acceso in spiaggia.
Saturo e vibrante, irradia luce ed esercita potere decorativo soprattutto quando abbinato a sfumature pastello, tinte terrose e colori freddi. Abbraccia qualsiasi ambiente della casa e, se usato con moderazione, può dare vigore, senza compromettere l’atmosfera rilassante, a una camera da letto padronale. Per noi è promosso accanto a verde felce, rosa antico, marrone nocciola, grigio seta.
Spicy Mustard, Giallo Senape | Pantone® 14-0952
PER PANTONE È: un colore pungente, straordinariamente esotico.
DA ABBINARE A: grigio opale, cemento, liquirizia, onice.
IDEE D’ARREDO: tropicale, brioso e piccante, proprio come il nome che porta, Spicy Mustard è un color senape carico e avvolgente, energizzante e succoso, che stravolge la comune idea che si ha del giallo. Solare, sì, ma meno brillante di sfumature come il cadmio o il limone, si orienta maggiormente verso una versione patinata di oro e zafferano, private di intensità luminosa a favore di un effetto più vellutato.
Ricorda la polpa del mango maturo, le spighe di grano pronte per la raccolta, gli ultimi giorni d’estate, dove il sole calante lascia il posto alle lune settembrine. Gli rendiamo omaggio con un abbinamento celebre e amato, ma applicato in una stanza del tutto inaspettata: il bagno. Lo accompagniamo a una gradazione di grigi chiari e scuri che ne modera il vigore, proprio come accaduto con i Pantone COY 2021 Ultimate Gray e Illuminating.
Blue Fox, Grigio Chiaro | Pantone® 14-4804
PER PANTONE È: un grigio-blu fluido ed elegante.
DA ABBINARE A: pigna, blu balena, quarzo, grigio cenere.
IDEE D’ARREDO: Blue Fox è il primo dei 5 colori classici selezionati da Pantone tra gli evergreen che domineranno la stagione primaverile. È un grigio senza tempo, sempre attuale, adattabile a qualunque stile e facile da abbinare a tutte le sfumature dello spettro cromatico. Attenua i colori d’accento, fa da sfondo alle tinte pastello e si inserisce alla perfezione in palette monotono insieme a grigi più chiari e più scuri, bluastri e argentati.
Sorprendentemente naturale, illumina ambienti dai toni scuri, caldi e avvolgenti, ma funziona anche come colore predominante in contesti minimal ed essenziali. In virtù delle sue dote calmanti è perfetto in camera da letto, ma la tendenza contemporanea lo promuove a colore d’elezione per la parete attrezzata di un soggiorno moderno.
Boulevard, Antracite | Pantone® 18-3906
PER PANTONE È: un grigio con i segni del tempo, appartenente alle rocce e alla ghiaia.
DA ABBINARE A: nocciola, tabacco, grigio agata, grigio opale.
IDEE D’ARREDO: Boulevard è un intenso grigio scuro dal carattere profondamente terreno, che fa capolino nella pietra degli scogli e nei ghiaioni delle vette. Pantone ne esalta la matericità inserendolo tra i colori moda più classici e sempre attuali, a cui non si può rinunciare nemmeno nella stagione estiva. Carico e saturo, si iscrive nella categoria dei grigi scuri pur mantenendo una luminosità intrinseca che lo rende perfetto sotto forma di laccature, componenti metalliche e rivestimenti cangianti.
Il suo aspetto tradizionale, ma mai scontato, ha dato il la alla creazione di una palette dalla raffinatezza esclusiva, dove primeggia accanto al grigio un intenso marrone tabacco. Il risultato? Un perfetto equilibrio tra toni caldi e freddi, indispensabili in una camera da letto con comodini in legno, tessili vellutati e testiere decorative.
Brilliant White, Bianco-Grigio | Pantone® 11-4001
PER PANTONE È: un colore pulito, nitido e fresco, che richiama semplicità e modernità.
DA ABBINARE A: bianco artico, nude, lichene, tabacco.
IDEE D’ARREDO: il più chiaro dell’intera gamma di colori P/E 2024 secondo Pantone, il più luminoso, ma anche il più enigmatico. Brilliant White è un bianco brillante impuro, nato dall’incontro di sfumature tenui e sofisticate come il papiro e il grigio luce. Con la sua estetica semplice, si fa portavoce di un’estetica pura ed essenziale, che tuttavia non rinuncia a una forma moderna di lusso discreto.
Trasversale e versatile, si abbina alla maggior parte dei colori, pur riservando la sua preferenza per le palette coordinate che non presentano forti contrasti. Diventa la sfumatura prediletta di tavoli dai piani in marmo e ceramica, di cui esalta venature e decori. Lo presentiamo in abbinamento a toni pastello, pallidi e naturali come il grigio-verde e il beige.
Deep Well, Grigio Nero | Pantone® 19-3713
PER PANTONE È: una tinta vasta e profonda, che infonde forza e sicurezza.
DA ABBINARE A: grigio perla, alluminio, grafite, onice.
IDEE D’ARREDO: ha un’intensità dirompente, che fa pensare a tutto fuorché alla luminosità dell’estate. Evoca piuttosto l’imperscrutabilità dei cieli notturni, la vastità degli abissi, restituendo al contempo la raffinatezza e l’eleganza che da sempre contraddistinguono la famiglia dei grigi. Arricchito da una punta di blu scuro, Deep Well è un colore profondo che suggerisce azzardi cromatici in una palette coordinata dove le gradazioni saltano senza indugi dal chiaro grigio alluminio al tenebroso nerastro.
Usato come colore di base o d’accento, sposa la causa delle moderne zone giorno, ambienti a vista che si lasciano ammirare non appena si varca la soglia di casa. Un living con libreria minimalista, una cucina conviviale, una sala da pranzo lussuosa sono gli ambienti ideali in cui sperimentare.
Moth, Grigio Beige | Pantone® 13-0611
PER PANTONE È: un nuovo grigio mimetico, raffinato e soffuso allo stesso tempo.
DA ABBINARE A: vaniglia, humus, amaretto, ebano.
IDEE D’ARREDO: Pantone lo definisce mimetico, noi lo consideriamo inedito. Moth è un seducente color perla cangiante, difficile da definire, benché il nome suggerisca le sfumature che decorano le ali delle falene. Racchiude in sé pennellate di avorio, ghiaia, seta, crema, e per questo si abbina con successo a gradazioni di marrone, beige, grigio kaki e ocra, oltre ad abbracciare la creazione di netti e intensi contrasti con il nero.
Elegante e pacato, è un grigio-beige delicato, ideale per arredare ambienti che spaziano dallo stile scandinavo al giapponese, fino ad arrivare alla nuovissima tendenza quiet luxury. Ricorda un colore pastello, e per questo incarna alla perfezione la sfumatura di una poltroncina da tavolo curata nei minimi dettagli.