5 Gennaio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Un montascale può migliorare la qualità della vita nel caso di disabilità e difficoltà nella deambulazione. Vediamo come scegliere quello giusto, anche usato.

montascale

Quando le primavere cominciano a farsi sentire, ahinoi, non si conserva l’agilità di un tempo e anche movimenti semplici come fare un paio di rampe di scale per salire al piano di sopra ci costano un po’ troppa fatica. Quel ginocchio ballerino, la schiena che duole, la gamba che si ribella: tutto questo concorre a darci sofferenza, e il rischio diventa magari quello di rinunciare a salire le scale. Oppure, indipendentemente dall’età, siamo reduci da un incidente che ci ha messi ko per un po’ e dobbiamo riprendere confidenza coi movimenti. In uno o nell’altro caso, possiamo accettare che la qualità della nostra vita venga atterrata dalle difficoltà? Certamente no, ed è per questo allora che considerare l’idea di dotare la propria abitazione (o il condominio in cui viviamo) di un montascale usato, soluzione più economica di uno nuovo ma altrettanto sicura in termini di qualità ed efficienza, può essere la mossa giusta.

Perché scegliere un montascale usato

Certo, soprattutto quando li vediamo in uso nei luoghi pubblici (come nelle vie di accesso alla metropolitana, o negli androni degli studi medici), i montascale possono sembrarci un po’ ingombranti. Vi assicuriamo però che le soluzioni più moderne sono esteticamente molto piacevoli e non solo nell’efficienza e nella praticità. Sedute e braccioli in tessuto colorato, così come la struttura non solo in bianco ma anche in altre tonalità possono ingentilire uno strumento che, beninteso, deve comunque avere dalla sua solidità, sicurezza ed efficienza come caratteristiche imprescindibili.

Ma perché, vi domanderete, può aver senso considerare l’idea di un montascale usato? Principalmente, non nascondiamolo, per una questione di convenienza. Vogliamo precisarlo con forza: montascale, prezzi e “elevati” non sono termini da usare insieme. Ma di sicuro nel comparto usato potrete trovare un vero affare.

Il tutto però, ed è la cosa più importante, non certo a discapito della qualità. I montascale hanno infatti (se di alto livello) una durata di almeno 20-25 anni. Per questo, se non sono stati sottoposti a troppo sforzo, possono essere una idea più che sensata se il budget è quello che è oppure se volete effettuare un acquisto a impatto ambientale sostenibile. I montascale usati vengono sottoposti a severissimi test di qualità e solo quelli capaci di superarli vengono poi rimessi sul mercato, una volta che sono state naturalmente installate nuove batterie e/o sostituite le parti soggette ad usura e che il motore è stato controllato. Un vero e proprio “tagliando” di altissimo livello che permetterà al vostro montascale di funzionare ancora per anni e di garantire ai nostri cari un po’ in là con l’età oppure con un fisico non più al 100% di poter vivere dignitosamente.

Ma come si può scegliere il montascale usato giusto? Anche qui, nessun problema. Sempre più aziende, infatti, offrono la possibilità di ricevere una consulenza in loco a casa vostra o nel palazzo in cui abitate e quindi di formulare un preventivo gratuito in base alle esigenze (lunghezza e conformazione delle scale, esigenze pratiche, struttura fisica del “passeggero” e così via). Insomma, dare un po’ di comfort alle persone in là con gli anni non è più una missione impossibile!

Rendere confortevole la tua casa: leggi gli articoli su smart home e elettrodomestici.

29 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Rinnovate anche per il prossimo anno le agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Tutto sul Bonus 2022.

Bonus 2022

L’agevolazione fiscale per acquistare mobili ed elettrodomestici, istituita nel 2020, è stata di recente estesa per tutto il 2022 ma con alcune modifiche, andiamo a vedere quali:

  • Il Bonus funziona sempre come una detrazione IRPEF del 50%
  • Il Bonus verrà erogato in 10 rate.
  • Il limite di spesa massimo è stato abbassato dai 16.000 euro iniziali ai 5.000 euro attuali, su cui verrà calcolata la detrazione.

Requisiti di mobili ed elettrodomestici per ottenere il Bonus:

  • I forni devono presentare una classe almeno uguale alla A o superiore.
  • Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie devo avere una classe almeno uguale alla E o superiore.
  • Frigoriferi, congelatori e altre apparecchiature devono presentare una classe almeno uguale alla F o superiore.

Bonus 2022 per mobili ed elettrodomestici

Il bonus mobili è una detrazione IRPEF del 50 % effettuata sulle spese di acquisto di nuovi mobili, arredi ed elettrodomestici coprendo un importo massimo di 16.000 euro. Il bonus vale per mobili  ed elettrodomestici di classe non inferiore a A+  (ed A per i forni).

Per ottenere il bonus, sono inoltre necessari altri requisiti:

  • La detrazione del 50 % sull’IRPEF avviene in 10 quote di uguale importo che ogni anno vanno sottratte dall’IRPEF tramite 730 e modello dei redditi
  • La spesa deve essere sostenuta entro il 31 dicembre 2021
  • La data d’inizio lavori (dimostrabile tramite specifiche autorizzazioni,  permessi o dalla comunicazione preventiva all’ASL)
  • tutte le spese devono obbligatoriamente essere tracciabili, preferibilmente attraverso bonifico parlante

Il bonifico parlante è il metodo di pagamento da utilizzare per accedere alle detrazioni. Esso va compilato in modo preciso indicando:

  • Causale del bonifico: Si deve indicare “Acquisto mobili ed elettrodomestici”. È anche consigliabile inserire il riferimento della fattura  che si sta pagando per creare un collegamento chiaro ed evidente tra il bonifico e la fattura specifica
  • Codice fiscale del richiedente la detrazione
  • Numero di P. IVA o codice fiscale del titolare del venditore

Altri metodi di pagamenti accettati al fine di ottenere la detrazione sono bonifici bancari o postali oppure tramite carte di credito o debito o con finanziamento a rate. Non è ammesso invece pagare con assegni o contanti od altri mezzi.

Come funziona il Bonus 2022

La detrazione IRPEF del 50 % delle spese è prevista solo a seguito di interventi di recupero architettonico su un immobile residenziale o sulle parti comuni di un edificio anch’esso residenziale. In altre parole, il bonus è vincolato alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, cioè al bonus ristrutturazioni senza che vi sia relazione tra le spese di ristrutturazione e quelle del bonus mobili ed elettrodomestici. Ciò significa che l’unico tetto di spesa per questo bonus rimangono i 16.000 euro.

Tra gli interventi ammessi al bonus ristrutturazioni vi sono:

  • manutenzione ordinaria e straordinaria
  • interventi di restauro o risanamento
  • ristrutturazione edilizia o ricostruzione

 La detrazione IRPEF del 50% con tetto massimo di 16mila euro va misurata indipendentemente dalle spese sostenute per ristrutturare e va ripartita su 10 quote annuali di pari importo. Si noti che la data di acquisto del bene viene considerata come la data dell’operazione di pagamento.

Il limite di spesa di 16.000 euro è da calcolarsi sulla singola unità immobiliare o sulla parte comune dell’edificio che viene ristrutturato. Ad esempio, su una spesa di 8.000 euro, se ne potranno detrarre 4.000 da dividere in 10 quote di pari importo che partiranno a partire dall’anno successiva alla spesa.

Infine da ricordare che le modalità di pagamento specificate (bonifico parlante o bancario, carta di credito o debito, finanziamento a rate) valgono anche per le spese di trasporto e montaggio.

Per quali beni vale il Bonus 2022

In termini di mobili, quelli inclusi nell’agevolazione sono:

  • divani
  • armadi e cassettiere
  • letti, materassi e comodini
  • poltrone e sedie
  • librerie, mensole e scrivanie
  • mobili per il bagno
  • apparecchi per l’illuminazione

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, tutti quelli appartenenti alla classe energetica A+ danno diritto all’agevolazione. Nello specifico:

  • frigoriferi e congelatori
  • lavatrici e asciugatrici
  • forni (sia tradizionali che a microonde)
  • lavastoviglie
  • apparecchi per la cottura
  • apparecchi per il riscaldamento e ventilatori elettrici

Il bonus invece non vale per le spese relative a pavimenti (di ogni tipo, incluso il parquet), porte, tende e altri complementi d’arredo. È bene fare presente che la classe energetica di un elettrodomestico può essere sempre verificata nell’etichetta energetica.

I documenti da presentare

Come sopra specificato, il bonus mobili ed elettrodomestici 2021 è strettamente collegato alla ristrutturazione di un immobile (di proprietà o in comproprietà), a partire da almeno una singola unità immobiliare o parti comuni condominiali. La ristrutturazione può aver avuto luogo anche l’anno precedente l’acquisto di nuovi mobili.

Il collegamento con la ristrutturazione

Il conseguimento del bonus mobili 2021 è strettamente legato ai lavori di ristrutturazione di casa. Infatti, esso spetta solo a chi ha eseguito lavori di ristrutturazione di una singola unità immobiliare o nelle parti comuni condominiali. Ciò vale anche per le ristrutturazioni avvenute durante l’anno precedente rispetto a quello in cui si acquistano i nuovi mobili.

Una volta maturati questi requisiti, i documenti da presentare sono:

  • le ricevute di bonifici e carte 
  • le fatture per le spese sostenute
  • La dichiarazione di ristrutturazione o il titolo abitativo comunale che mostri la data di inizio dei lavori in casa

Per questo e ricollegandoci a quanto detto fino ad ora sulle modalità di pagamento, i documenti da presentare per ricevere il bonus mobili 2021 sono:

  • le ricevute di bonifici e carte.
  • Le fatture e le spese sostenute.
  • La dichiarazione di ristrutturazione o il titolo abitativo comunale da cui risulti la data di inizio dei lavori in casa.

Potete trovare al seguente link la guida ufficiale.

Questa guida riassuntiva, redatta per te da prontobolletta, vuole informare le persone sul rinnovato Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022.

Fonte: Prontobolletta

Gli articoli sulle agevolazioni fiscali 2022.

23 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Come scegliere tra Bonus Sicurezza e Ecobonus per accedere alle detrazioni per l’acquisto della porta blindata.

porta blindata

Se avete deciso di acquistare una porta blindata e vi siete quindi orientati nel mercato tra le varie caratteristiche tecniche ed estetiche, arrivando quindi ad individuare il modello adatto alle vostre esigenze, sappiate che attualmente esistono delle detrazioni fiscali che è possibile sfruttare per abbattere il prezzo della vostra porta.

Una “detrazione fiscale” è infatti un importo che lo Stato sconta al contribuente per ridurre l’ammontare di un’imposta da pagare.

Attualmente sono disponibili due misure che permettono l’accesso a una detrazione fiscale in caso di acquisto di una porta blindata: il Bonus Sicurezza (che fa parte del cosiddetto Bonus Ristrutturazioni) o l’Ecobonus.

Utilizzare il Bonus Sicurezza

Se non abbiamo particolari lavori di ristrutturazione da eseguire nella nostra abitazione, la soluzione più semplice per accedere ad una detrazione fiscale è acquistare una porta blindata con il Bonus Sicurezza. L’Agenzia delle Entrate indica infatti come ammissibili al Bonus gli interventi volti a prevenire il compimento di atti illeciti, come ad esempio l’installazione di sistemi antieffrazione per finestre come grate e inferriate o nuove porte d’ingresso blindate.

Questa misura prevede una detrazione pari al 50% su un massimo di spesa di € 96.000, comprendendo tra le spese oltre al costo dei materiali anche quello relativo alle spese professionali.

Trattandosi di interventi di manutenzione ordinaria gli adempimenti burocratici sono sicuramente più limitati rispetto a quelli richiesti da altri Bonus e il lavoro è soggetto a meno vincoli, che invece altre agevolazioni fiscali richiedono.

Acquistare la porta blindata con l’Ecobonus

Se invece avete in programma dei lavori più impegnativi per la vostra abitazione, finalizzati ad interventi di risparmio energetico, è possibile acquistare una porta blindata con l’Ecobonus, una misura che prevede una detrazione del 65% o 50% su IEPEF o IRES, da suddividere in 10 anni. In questa agevolazione rientra anche la sostituzione delle porte d’ingresso (come le porte blindate), ma devono essere rispettati alcuni parametri. 

Innanzitutto, la porta blindata dovrà rispettare alcuni parametri di efficienza termica (diversi a seconda della zona climatica in cui si trova l’abitazione) e il suo acquisto dovrà quindi essere accompagnato da una certificazione di trasmittanza termica. 

L’importo della detrazione fiscale poi è vincolato ad un massimale di spesa, stabilito dal Decreto. Sono infatti stati introdotti dei massimali al metro quadro stabiliti in funzione della zona geografica di residenza, che stabiliscono qual è l’importo massimo detraibile. Se la spesa supera questo importo, la differenza rimane quindi a carico del cittadino e non è detraibile.

Gli adempimenti per accedere all’Ecobonus non sono semplicissimi, in quanto prevedono tra gli altri l’invio di una pratica ENEA, per la quale solitamente ci si rivolge a dei professionisti del settore. Il costo della pratica rientra però tra le spese consentite dall’agevolazione fiscale.

Le due detrazioni (Ecobonus e Sicurezza) non sono ovviamente cumulabili tra loro.

Se avete quindi necessità di acquistare una porta blindata, al momento della valutazione del prezzo d’acquisto tenete presente che la presenza di queste agevolazioni fiscali può rappresentare un incentivo notevole ed un risparmio sul prezzo finale. 

Leggi i post della categoria Ristrutturare.

22 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Quanto incideranno i rincari di gennaio 2022 sui nostri portafogli? Si tratta naturalmente degli aumenti per luce e gas.

rincari di gennaio 2022

A gennaio 2022 le famiglie tremeranno, non tanto per via del freddo, ma a causa dei rincari che l’ARERA ufficializzerà con l’inizio dell’anno nuovo. Si temono infatti dei rincari da record, che porteranno alle stelle il costo della luce e del gas. Se si aggiungono anche i rincari sui prodotti alimentari di maggior consumo, ecco che si capisce il pericolo di dover affrontare delle vere e proprie cifre da panico. Vediamo dunque di scoprire maggiori informazioni.

A gennaio 2022 rincari da record per luce e gas

Le previsioni sono tutt’altro che portatrici di buone notizie. Stando agli esperti, i costi in bolletta dovrebbero lievitare come mai prima d’ora, con numeri in grado di causare un esborso economico da record. Si parla di un aumento del 50% del gas e del 25% circa della luce elettrica, il che si tradurrà in una spesa extra di oltre 1.000 euro, se si fa un confronto diretto con l’anno che sta per chiudersi. Il primo trimestre del 2022, dunque, verrà vissuto in trincea dalle famiglie italiane: lo stato questa volta non interverrà; dunque, le bollette non potranno usufruire degli sconti attivati ad esempio durante l’ultimo trimestre del 2021. 

Per far fronte a questi aumenti il consiglio è sempre uno: monitorare i consumi per verificare gli sprechi, e attivarsi immediatamente quando la spesa inizia ad aumentare troppo. A tal proposito si trovano alcune pagine informative, come ad esempio quella di Wekiwi sulla lettura del contatore del gas, nella quale viene spiegato come questa pratica permetta di capire effettivamente quanto si consuma, evitando di affidarsi a semplici stime. In questo modo, dunque, la bolletta sarà basata sui consumi effettivi delle varie famiglie della penisola.

Usare i fondi per abbattere il caro in bolletta

L’assessore allo sviluppo economico della Lombardia Guido Guidesi ha lanciato una proposta per agire contro il caro in bolletta del primo trimestre 2022. Nella fattispecie, ha proposto di pescare dalle risorse del reddito di cittadinanza per andare a coprire, seppur in parte, i rincari delle nuove bollette. Si tratta ovviamente di una proposta molto particolare e non di semplice esecuzione, per via di tutte le conseguenze che avrebbe sui cittadini che attualmente percepiscono il reddito di cittadinanza.

Certo è che la necessità di calmare i rincari energetici è a dir poco impellente, non solo per il benessere economico delle famiglie, ma anche per la sopravvivenza di molte aziende dello Stivale. Sempre secondo Guidesi, al momento sono numerose le imprese che rischiano di dover interrompere le proprie attività, a causa dei già citati aumenti del prezzo di luce e gas. Si tratta di un’evenienza da evitare ad ogni costo, perché la chiusura delle aziende andrebbe ad impattare negativamente sul processo di ripresa economica della Penisola. Ad ogni modo, si avranno maggiori notizie quando la proposta verrà discussa durante la pianificazione della prossima legge di bilancio.

21 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

I consigli per arredare e decorare la casa al meglio, e vendere più in fretta, grazie all’Home Staging.

Home Staging

Durante il processo di compravendita di una casa, la visita dei potenziali acquirenti è uno dei momenti decisivi per avere successo. Per questo è sempre più in voga l’home staging, che consiste nel preparare l’abitazione con cura, allestendola come se fosse un set, per renderla più accogliente e invogliare i possibili compratori. Vediamo allora i consigli fondamentali per arredare e decorare la casa al meglio, e vendere più in fretta.

1. Riordinare e rimuovere il superfluo

 Quando i possibili acquirenti visitano l’immobile è importante che si sentano subito a casa, e che possano immaginare la loro vita tra quelle pareti. Ecco perché è fondamentale riordinare, evitando di lasciare in giro oggetti personali come foto di famiglia, cartoline di viaggio, pupazzi e bambole, o simboli religiosi. Il nostro obiettivo è far dimenticare per un attimo ai visitatori che quella non è ancora casa loro

Allo stesso tempo, per valorizzare gli ambienti, vanno rimossi anche i mobili e i pezzi di arredamento “di troppo”. Se per un occhio inesperto potrebbe essere difficile identificarli, durante la vendita di case tramite un’agenzia immobiliare è possibile chiedere consiglio al proprio agente, che grazie all’esperienza saprà come procedere all’home staging perfetto.

2. Spostare i mobili per un maggiore impatto

Spesso l’arredamento di una casa in cui viviamo da anni è più improntato alla praticità e all’uso che ne facciamo tutti i giorni che alla pura estetica. Durante una compravendita, però, è importante ricordare che l’occhio vuole la sua parte, e che abbiamo solo pochi minuti a disposizione per una buona prima impressione. Per questo può essere utile spostare i mobili, abbinando colori e materiali per ottenere un piacevole effetto visivo. Per esempio, in una stanza in cui domina il bianco possiamo aggiungere un punto focale dai colori accesi e dare maggiore personalità all’ambiente.

3. Aggiungere un tocco di natura

A volte basta un dettaglio, come un mazzo di fiori di stagione appena raccolti, per donare a una stanza un calore tutto nuovo. Aggiungere elementi naturali è un modo semplice ed economico per rendere la casa più accogliente, conquistando il cuore dei possibili acquirenti. Soprattutto se l’abitazione è in città, venire accolti dal verde acceso di una pianta rigogliosa può far dimenticare in un secondo il traffico in cui si era imbottigliati fino a un secondo prima. Se ci si trova in una località marittima, si può aggiungere un tocco di spiaggia con conchiglie decorative.

4. Valorizzare la luce naturale

La luce di un ambiente è spesso uno degli elementi che rimangono più impressi dopo una prima visita. Se possibile è meglio invitare i potenziali compratori a vedere la casa durante le ore del giorno, così da mostrarla al meglio con la luce del sole. Via le tende, quindi, e lasciamo le finestre aperte per far entrare la luce naturale. Una buona illuminazione è anche un modo per far sembrare gli ambienti più ariosi. Ancora meglio se aggiungiamo degli specchi alle pareti, che riflettono la luce e creano l’impressione di trovarsi in una stanza più spaziosa.

5. Attenzione agli odori

Un cattivo odore è senza dubbio un elemento che potrebbe far fallire i tentativi di vendita in un batter d’occhio. La casa deve essere arieggiata con cura prima dell’arrivo dei visitatori, e nel caso di odori forti si può usare un prodotto apposito per neutralizzarli. Non dimentichiamoci di controllare che accessori, come tende e cuscini, non siano impregnati di odori spiacevoli.

Invece di utilizzare incensi e spray, che spesso possono avere l’effetto opposto creando una scia di profumo troppo intensa, ci possiamo concentrare sugli odori che rendono un ambiente davvero accogliente. Preparare un vassoio di deliziosi biscotti, o una moka di caffè bollente, funzionerà alla perfezione.

18 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Un viaggio a New York è una tappa irrinunciabile per gli amanti del design e dell’arte moderna e contemporanea. Ecco cosa vedere e come ottenere l’ESTA per gli USA.

ESTA per gli USA

Per gli amanti del design e dell’arte moderna e contemporanea New York è una delle tappe irrinunciabili. La “città che non dorme mai” infatti ospita numerosi musei che custodiscono prestigiose collezioni. Il viaggio a New York, soprattutto se calibrato intorno alla vista a musei, percorsi e monumenti specifici, va organizzato per tempo in ogni minimo particolare. Questo approccio vi eviterà di incontrare brutte sorprese e anche di risparmiare tempo e denaro. Ecco cosa vedere, quali documenti vi occorrono e come ottenere l’autorizzazione di viaggio ESTA per gli USA

New York, i luoghi del design

New York è una città immensa e in continua evoluzione, ed è naturalmente impossibile riuscire a visitare tutto ciò che offre in un’unica volta. Per questo è necessario organizzarsi per tempo, stabilendo una lista di priorità. Se siete degli amanti del design e dell’arte moderna e contemporanea, preparate un percorso smart che vi consenta di vedere il più possibile. Il mio consiglio è quello di visitare a fondo il cuore della città, ovvero l’isola di Manhattan. Qui si concentrano tutti i musei più importanti, oltre alle strade più famose, i locali, gli hotel di grido e il suggestivo Central Park. 

High Line e MoMA

Il modo migliore per prendere contatto con la città e con la sua atmosfera è quello di trascorrere il primo giorno all’aperto. Prima tappa, il parco sopraelevato della High Line, costruito su una storica linea ferroviaria dismessa del West Side di Manhattan. Il percorso è disseminato di aree verdi, isole botaniche, opere d’arte e arredo urbano di design. 

Spostandosi verso Central Park, vi imbattete nel tempio mondiale del design, ovvero il MoMA. La collezione comprende oltre 200.000 opere d’arte, tra le quali ben 8000 icone del design. Se poi siete in vena di shopping, fate un salto al MoMA Design Store, a pochi passi dal museo. Se vi resta tempo, visitate il Museo delle Arti e del Design, poco distante. il MAD è un museo minore che raccoglie opere d’arte e soprattutto di design contemporanee, dagli anni ’50 ad oggi.

I musei della Fifth Avenue

Sempre a Manhattan, sulla celebre Fifth Avenue e in corrispondenza del Central Park si trovano ben 3 musei imperdibili. Cominciate dal Solomon R. Guggenheim Museum, con la sua straordinaria collezione di arte moderna e contemporanea, ospitata nell’edificio progettato da Frank Lloyd Wright nel 1943. A pochi isolati si trova il Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum, che raccoglie oltre 200.000 oggetti, a partire dall’antichità fino a oggi. Per finire, immergetevi nel maestoso Metropolitan Museum of Art.

ESTA per gli USA

Un consiglio: prima di partire, pensate ad acquistare il New York Pass, disponibile in tagli da un giorno fino a 10 giorni, che consente l’ingresso a più di 100 attrazioni. 

Pianifica il tuo viaggio: come ottenere l’autorizzazione ESTA per gli USA

Per recarsi negli Stati Uniti è necessario fare alcuni passaggi amministrativi, che possono sembrare macchinosi a prima vista. Nessuna paura, bastano pochi semplici passi per avere i documenti richiesti. Se il vostro è un viaggio turistico o di lavoro, e se siete cittadini italiani, potete infatti usufruire del Visa Waiver Program, ovvero del viaggio senza visto. E’ infatti sufficiente ottenere l’ESTA, operazione veloce effettuabile on line. Ma andiamo con ordine:

Verifica del passaporto

Per prima cosa, assicuratevi che il vostro passaporto sia valido e possieda i requisiti richiesti dalle autorità americane. Il possesso di un passaporto conforme è il primo passo per ottenere l’ESTA, e vi eviterà di richiedere il visto per entrare negli Stati Uniti.

Il passaporto deve essere quello elettronico, ovvero dotato di un microchip che contiene i dati biografici e biometrici del possessore. Il passaporto elettronico si riconosce perché ha un particolare simbolo distintivo stampigliato sulla copertina, e un codice alfanumerico di 9 cifre, tra cui 2 lettere e 7 numeri. Controllate che la data di scadenza non cada proprio durante il viaggio, e tenete presente che il passaporto biometrico è obbligatorio anche per i minori. Se non avete questo importante documento, vi consiglio di inoltrare la richiesta almeno due mesi prima della partenza, onde evitare problemi.

Cos’è l’ESTA per gli USA

ESTA è un acronimo che sta per Electronic System for Travel Authorization, in pratica un’autorizzazione di viaggio necessaria per entrare negli USA. 

A differenza del visto, la procedura per ottenerla è molto più semplice e veloce. Infatti, non è necessario recarsi presso un’ambasciata o un consolato, in quanto l’autorizzazione si ottiene esclusivamente online, compilando l’apposito modulo ESTA

La validità del documento è di due anni, e consente di soggiornare negli Stati Uniti per non più di 90 giorni consecutivi, e per 180 giorni complessivi in un anno. Questo significa che per due anni potete andare e tornare dagli States diverse volte. L’ESTA si applica non solo per viaggi turistici o di lavoro, ma anche per brevi cure mediche, corsi di lingua, transito verso altri paesi.

Come ottenere l’ESTA per gli USA online

Ottenere l’ESTA per gli USA online è semplice, basta compilare l’apposito modulo, nel quale potete inserire i dati di tutti i partecipanti al viaggio, minori e  neonati compresi! Preparate tutti i dati in anticipo, prestando attenzione soprattutto ad inserire il vostro indirizzo di posta elettronica esatto, perché è proprio nella vostra casella email che riceverete l’autorizzazione. Vi verranno richiesti alcuni dati relativi al viaggio, gli estremi dei passaporti, e dovrete pagare una piccola tassa. E’ importante dimostrare che avete intenzione di lasciare il paese dopo il viaggio, dunque tenete a portata di mano il biglietto di ritorno o quello di transito. L’elaborazione del documento è molto veloce, e si aggira intorno alle 72 ore, ma con procedura d’urgenza si può avere dopo un’ora.

Ricordatevi infine di informarvi sulle misure più recenti messe in atto per il Coronavirus negli Stati Uniti. 

17 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Dormire con il gatto può suscitare diversi interrogativi dal punto di vista della salute e dell’igiene. In questo articolo parleremo dei vantaggi e degli svantaggi di questa abitudine.

dormire con il gatto

Chi ha un gatto sa bene quanto i felini siano affettuosi e come amino godersi la vita. Dormire, naturalmente, è una delle loro attività preferite, e se possono lo fanno proprio accanto ai loro umani, nel loro stesso letto. 

Se si tratta di un’abitudine molto tenera e dolce a prima vista, è anche vero che dormire con il gatto può suscitare diversi interrogativi dal punto di vista della salute e dell’igiene. In questo articolo parleremo dei vantaggi e degli svantaggi di dormire con il gatto.

Perché dormire con il gatto?

Si potrebbe legittimamente porsi la domanda del perché dormire con il gatto. Per molte persone avere un gatto in casa è sinonimo di felicità e allegria, e vogliono che questo sentimento li accompagni anche in camera da letto e durante il sonno. Del resto, c’è persino una spiegazione scientifica: è infatti dimostrato che le fusa dei felini producono un effetto rilassante su noi umani. 

La sensazione di tranquillità e di serenità che procura il gatto al suo padrone è molto positiva per la salute mentale di quest’ultimo, e può persino aiutarlo a dormire meglio. Inoltre la sua presenza durante la notte ha un effetto rassicurante su molte persone, soprattutto i bambini.

dormire con il gatto

Detto questo, anche per il gatto (di solito) è un grande piacere stare vicino alla sua famiglia per farsi coccolare, accarezzare e scaldare di notte, dato che è altrettanto importante per il suo equilibrio e il suo benessere.

Allora perché dormire con il gatto potrebbe non essere una buona idea?

Come detto prima, la compagnia e il contatto del gatto hanno diversi effetti positivi, ma ci possono essere alcuni lati negativi, che possono rendere il riposo degli umani (e anche dei mici) poco gradevole.

La mancanza di spazio

La prima cosa che può infastidirti o addirittura causarti dei disturbi di sonno se dormi insieme al tuo gatto è la mancanza di spazio. I gatti adorano mettersi comodi durante il sonno, allungandosi e cambiando posizione, e noi umani facciamo lo stesso. Per cui se il materasso su cui dormite è troppo stretto, potresti dormire male o, peggio ancora, potresti fare male al tuo micio senza volerlo. 

Se proprio desideri dormire insieme al tuo animale scegli un materasso che si abbastanza grande per voi due. Oggi nei negozi online più interessanti della rete è possibile acquistare i migliori materassi a prezzi straordinari, e in modo semplice e sicuro. Puoi scoprire molti modelli diversi e concludere un ordine nel giro di qualche clic, per poi ricevere il tuo materasso a casa in qualche giorno! Non esitare ad acquistare un buon materasso per te e per il tuo compagno peloso. Ne sarete entrambi felici.

L’igiene

L’igiene è un fattore importante da prendere in considerazione quando si desidera dormire con il proprio gatto nel letto. Questo è tanto più valido se il micio esce liberamente, e può quindi entrare in contatto con altri animali o frequentare luoghi insalubri. Per non dire poi dei peli che i felini perdono in grandi quantità, specialmente se sono sterilizzati. Un consiglio? Insegna al tuo micio a dormire solo su una coperta distesa sul letto, e dedicata appositamente a lui, che potrai lavare spesso.

Disturbi durante il sonno

Se il gatto è un animale famoso per dormire fino a 15 ore al giorno, devi anche sapere che durante il sonno si muove, come te, e che si può alzare diverse volte per andare a gironzolare in camera o in casa, per bere o per mangiare. Può anche aver voglia di giocare e cominciare a correre e saltare sul letto, soprattutto se è ancora cucciolo. Inoltre, il gatto si sveglia non appena sorge il sole e tenderà a voler svegliare anche te giocando con i tuoi piedi e miagolando. 

Se hai l’assoluta esigenza di una buona note di riposo per essere in forma il giorno dopo, dormire con il gatto potrebbe essere problematico. Meglio abituare il micio a dormire nella sua cuccia.

Trasmissione di eventuali malattie

Un gatto che esce abitualmente, o non è vaccinato, o ancora è in contatto con altri animali (magari uccelli, topi o gatti randagi) può trasmettere delle malattie e dei parassiti. Questo significa che se intendi dormire con il tuo gatto, dovrà essere molto pulito e fare visite periodiche dal veterinario. Verifica sempre che il suo pelo sia luminoso e in buono stato, che le zampe siano pulite e le sue deiezioni siano prive di vermi.

Conclusione

La scelta di dormire con il gatto o no è del tutto personale, ma va presa con cognizione di causa. Prendi per prima cosa in considerazione i tuoi bisogni in materia di sonno e di riposo di qualità, e anche ovviamente quelli del tuo gatto. Dovrai fare in modo di garantire sia a te che a lui le condizioni che permetteranno una buona e sana convivenza tra di voi. Queste passano da:

  • Un rigoroso controllo del tuo gatto e delle regolari visite dal veterinario.
  • Un letto e un materasso abbastanza spaziosi per voi due.
  • Accettare che il tuo gatto possa svegliarsi e magari svegliare anche te durante la notte.

Scopri come arredare una casa a misura di gatto

16 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Regali di Natale: secondo i dati Klarna, un italiano su due li comprerà online su siti ed e-commerce. Ma quando è scoppiata questa tendenza?

Regali di Natale

Regali di Natale, alzi la mano chi pensa di acquistarli sul web! Un italiano su due li comprerà online su siti ed e-commerce (il 47% dei nostri compatrioti secondo i dati Klarna) prima di condividerli con i propri cari. 

Gli acquisti natalizi oramai sono connubio perfetto tra online e offline: l‘ascesa del web ha rivoluzionato il nostro modo di pensare allo shopping per le feste. Ma quando è scoppiata la wave dei regali di Natale online? Chi è stato il primo a pensarci, e a portare a casa un regalo, dopo averlo acquistato sul web? 

GoDaddy risponde a queste e ad altre curiosità con un video dal forte sapore festivo: vendere online a Natale diventa fondamentale, in particolare per i liberi professionisti e i piccoli imprenditori. Ma chi sono i pionieri degli acquisti online? Il primo acquisto mai effettuato su un e-commerce in Italia risale al 3 giugno 1998: si tratta di una copia del libro La concessione del telefono di Andrea Camilleri, ordinato sul sito di IBS da un utente residente in California. 

Anche se molto probabilmente questo acquisto non era legato al Natale, ha creato una piccola rivoluzione, un universo totalmente nuovo, che da quel momento ha conosciuto immensa e incredibile espansione, soprattutto nel periodo che precede le festività: letteralmente un boom dal 2010 ad oggi, che, c’è da scommettere, riguarderà anche Natale 2021.

14 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Come di consueto, ogni fine anno la redazione del blog omaggia gli iscritti della newsletter con un contenuto speciale in esclusiva. Da oggi è disponibile la guida 2022.

Per il 2022, abbiamo realizzato la guida Arredare piccoli spazi. 4 capitoli nei quali analizziamo la distribuzione degli spazi in base alle misure minime e agli ingombri di arredi e passaggi, per ogni ambiente della casa. Inoltre trovate 10 tips per arredare in modo funzionale, gli arredi giusti, i colori e le decorazioni, + 18 consigli da mettere in pratica.

Riceverla è facile, basta iscriversi alla newsletter, mentre se sei già iscritto, potrai scaricarla dalla e-mail che riceverai oggi pomeriggio.

I contenuti della guida 2022

La guida analizza le problematiche relative ai piccoli spazi, e fornisce consigli, suggerimenti e ispirazioni. Si parte dalla distribuzione delle aree funzionali, con un approfondimento dei parametri dimensionali da rispettare in ogni locale.

guida 2022

Sabrina Montagnoli ci regala 10 tips per arredare un piccolo spazio in modo funzionale, con suggerimenti su colori, mobili, stili e tanto altro.

Sara Pantoni affronta le problematiche relative ai piccoli spazi dal punto di vista dell’Home Therapy, affinché il nostro piccolo nido diventi il miglior posto in cui stare.

guida 2022

Il nostro auspicio è che questa guida rappresenti un utile vademecum per affrontare un progetto di ristrutturazione o di relooking in modo efficace. Ogni spunto può essere approfondito consultando gli articoli di questo blog sull’argomento, oppure, potete chiedere una consulenza a Sabrina o a Sara. L’aiuto di un esperto è essenziale per la buona riuscita di ogni progetto, soprattutto se si tratta di sfruttare al meglio uno spazio ridotto.

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Buona lettura!

11 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Very Peri, un blu pervinca, è il Color of the year Pantone 2022. Lo ha annunciato il prestigioso istituto il 9 dicembre scorso. Scopriamolo insieme.

Very Peri PANTONE

Mercoledì sera, guardando una serie su Neflix, ho avuto la sensazione che ci fossero un po’ troppi rimandi al viola. Negli abiti, negli oggetti, perfino nella luce. Ebbene, ho pensato, il colore Pantone per il 2022 sarà il viola. Del resto, chi si occupa di design, moda, arte, digital, entertainment, acquista i prodotti pantone sulle previsioni già molti mesi prima che una moda diventi evidente. In effetti, sono loro poi a creare le tendenze, selezionando, all’interno del campionario, i colori da utilizzare. E il più gettonato, alla fine, vince. 

Very Peri Pantone, numero 17-3938, un blu tendente al viola, riscaldato da una punta di rosso, è un colore intrigante. Un colore ispirato al mondo virtuale e, forse, destinato soprattutto alla creatività digitale.

Come spiega Leatrice Esima, Executive Director dell’Istituto Pantone, 

“Poiché viviamo un momento di cambiamento senza precedenti, la selezione di PANTONE 17-3938 Very Peri porta una nuova prospettiva e visione nella collaudata e amata famiglia dei blu, racchiudendone le qualità, ma allo stesso tempo, con il suo sottotono rosso violetto, mostrando un atteggiamento vivace e gioioso e una presenza dinamica che incoraggia la creatività e l’espressione”

Le palette per gli abbinamenti di Very Peri Pantone 17-3938

Vediamo ora gli abbinamenti suggeriti per sfruttare al meglio questo colore negli ambiti creativi.

BALANCING ATC

Balancing Act è una tavolozza di colori complementari il cui equilibrio tra toni caldi e freddi fa si che si sostengano e migliorino a vicenda. La brillantezza del COY 2022 è intensificata all’interno di questa tavolozza calibrata ad arte, iniettando una sensazione di vivacità e vibrazione visiva.

WELLSPRING

Una miscela olistica e armoniosa di sfumature infuse nella natura, Wellspring evidenzia la compatibilità dei verdi con PANTONE 17-3938 Very Peri, e le proprietà salutari di queste tinte deliziosamente sottili ed energetiche.

STAR OF THE SHOW

La presenza dinamica del COY 2022 emerge in The Star of the Show, mentre circondiamo questa felice e calda tonalità blu con una tavolozza di classici e neutri la cui essenza di eleganza e sobrietà trasmette un messaggio di sofisticatezza senza tempo.

AMUSEMENT

Amusements, una storia di colori gioiosa e stravagante, di divertimento incontenibile e spontaneità è amplificata dalla fiducia spensierata e dall’atteggiamento gioioso di PANTONE 17-3938 Very Peri. Per sperimentazioni audaci e disinibite, soprattutto nel digitale.

Esplora tutti i colori di tendenza nel 2022