30 Marzo 2021 / / Interni

Una villa a Forte dei Marmi, ristrutturata dall’architetto Michele Vitaloni, è caratterizzata dal sapiente utilizzo della luce naturale.

villa a forte dei Marmi

Una villa a Forte dei Marmi, di circa 200 mq, è caratterizzata da linee essenziali, materiali innovativi, tecnologia e uso sapiente della luce naturale. Caratteristiche, quelle appena descritte, che fanno parte della firma dell’architetto Michele Vitaloni. Uno spazio che esce dai canoni tradizionali, dallo stile contemporaneo rinvigorito da un tocco di eclettismo.

Il dialogo costante tra il legno – rovere e noce Canaletto -, il marmo bianco Canalone e la pietra naturale richiamano la tradizione. Dall’altro lato, la predisposizione dei volumi e la pulizia formale, unite alla tecnologia, proiettano l’edificio nel futuro.

Caratteristiche del progetto

Il fil rouge di Villa Anna, questo il nome della villa a Forte dei Marmi, è la luce naturale, che l’architetto lascia penetrare negli interni grazie alle numerose vetrate. Al piano terra, questo impianto progettuale permette la compenetrazione tra spazi interni ed esterni. Il continuum visivo tra le due zone è ottenuto anche grazie all’utilizzo dei materiali e dei colori: pavimenti in lastre di pietra naturale, legno e tessuti grigi per le sedute, sia nella zona giorno che nel patio.

villa a forte dei Marmi
villa a forte dei Marmi

La zona giorno forma una sorta di S stilizzata, nella quale il tratto centrale, che collega soggiorno e cucina, è costituito dalla zona pranzo. In questo modo, tutti e tre gli ambienti si affacciano sul patio e sono collegati visivamente, anche se posti a livelli diversi.

villa a forte dei Marmi

La cucina, inserita in un volume longitudinale, presenta una lunga e sinuosa isola divisa in più parti. Una parte è dedicata al piano snack, realizzato in legno Noce Canaletto, mentre quelle destinate al lavello e ai fuochi è sottolineata da una lastra in grès Pietra di Savoia antracite. La grande pulizia formale della cucina si ritrova anche nella dispensa: ampie e capienti colonne mascherano al loro interno la cantina vini, il forno e il microonde, mentre i cassettoni anch’essi in Laccato matt nero, incorniciano un vano con piano in Noce canaletto fumé e vetrinette con vetro flat trasparente.

villa a forte dei Marmi
villa a forte dei Marmi

Decorazione e illuminazione

Dalla scala, rivestita in marmo bianco Canalone trattato per ottenere un effetto vintage, si accede alla zona notte. Il sottoscala ospita un’elegante vasca con piante da appartamento, mentre la balaustra è formata da listelli di legno posati in verticale.

villa a forte dei Marmi
villa a forte dei Marmi

Il motivo a listelli viene ripreso sul soffitto della sala da pranzo, senza soluzione di continuità. Il motivo rigato è la caratteristica decorativa più originale, ed è utilizzato in diverse aree della villa. Lo ritroviamo a rivestire le canne fumarie dei camini gemelli in soggiorno e nella credenza sottostante, in versione cartongesso bianco. Si ripete nelle tre colonne in soggiorno, nelle porte e nelle partizioni delle camere da letto. Infine, caratterizza anche l’esterno, nei parapetti dei balconi, nei pilastri, negli oscuranti e nella cancellata. 

villa a forte dei Marmi
villa a forte dei Marmi

Curata inoltre con scrupolosa attenzione è l’illuminazione decorativa, evidenziata dall’uso di diversi tipi di lampade.

Credits e materiali

Progetto: Archdesigner Michele Vitaloni, Geom. Nicola Silicani di Charmitaliastudio |www.charmitaliastudio.it

Foto: Matteo Andrei

Dealer di zona: ARREDUE

Cucina: Modello cucina XP di Zampieri Cucine (design Stefano Cavazzana). Colonne e cassettoni: Laccato matt nero, noce canaletto fumé. Vetrine: vetro flat trasparente e interni in noce canaletto fumé. Isola/Piano di lavoro: full Laminam Pietra di Savoia antracite e noce canaletto. Piano cottura: Pitt modello Danau 4 fuochi

Living: Tavolo e sedie: Gallotti & Radice. Poltroncine: Flexform.

lluminazione decorativa: Flos, Foscarini, Karman, Oluce

Letti: Flexform

Porte e vetrate interne: Albed

Caminetti in bioetanolo: 55022 Onlyforte

Finiture a secco (tagli cartongesso, finitura, rigato e imbiancatura): Leka

Tappezzeria: Stiltenda

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27 Marzo 2021 / / Design

Le opere di design del Gruppo Memphis esposte nella mostra “Memphis. 40 Years of Kitsch and Elegance “ al Vitra Design Museum Gallery. Dal 6 febbraio 2021 al 23 gennaio 2022.

Memphis
credits

Il gruppo Memphis è stato uno dei fenomeni più singolari apparsi nel mondo del design. La mostra “Memphis: 40 Years of Kitsch and Elegance” al Vitra Design Museum Gallery celebra il quarantesimo anniversario della fondazione del gruppo attraverso le sue creazioni, presentando mobili, lampade, ciotole, disegni, schizzi e fotografie che raccontano il mondo di Memphis. La mostra raccoglie opere dei designer Ettore Sottsass, Michele De Lucchi, Martine Bedin, Michael Graves, Barbara Radice, Peter Shire, Nathalie Du Pasquier e Shiro Kuramata.

La storia del gruppo Memphis, gli esordi milanesi

Nell’inverno del 1980/81, un gruppo di giovani designer si raccolse intorno all’architetto e designer italiano Ettore Sottsass. Al suono della canzone di Bob Dylan “Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again”, i designer redassero il manifesto del Gruppo Memphis.

Memphis
Nathalie Du Pasquier, locandina per la mostra Memphis al musée des Arts décoratifs de Bordeaux, 1983- credits

L’obiettivo dichiarato del gruppo era quello di superare i dettami del funzionalismo nel design, celebrando il banale e il quotidiano, e di rompere i tabù del buon gusto. 

La sua filosofia di design era anche influenzata dall’emergere della società dell’informazione. Come la televisione e i computer, gli oggetti di Memphis dovevano comunicare con lo spettatore e raccontare la propria storia unica.

Caratterizzati da colori sgargianti e motivi primitivi, i disegni di Memphis sembravano essere usciti direttamente dalle pagine di un fumetto e diedero vita a un look completamente nuovo in cui la cultura popolare, l’estetica pubblicitaria e il post-modernismo si fondevano in un folle miscuglio.

credits

La prima collezione del gruppo, presentata alla galleria Arc’74 di Milano nel settembre 1981, fece sensazione a livello internazionale. La consacrazione nel mondo del design avvenne nel 1982, quando il guru della moda Karl Lagerfeld arredò il suo appartamento a Monte Carlo con alcuni pezzi di Memphis.

Le opere iconiche

Il Gruppo Memphis ha al suo attivo molti oggetti di design che nel tempo sono diventate delle opere iconiche. Cominciamo naturalmente con il lavoro del suo fondatore, l’architetto Ettore Sottsass. La sua formazione come designer a New York negli anni ’50 gli aveva permesso di entrare in contatto con la Pop Art, che divenne la sua principale fonte di ispirazione. Tornato in Italia, negli anni ’60, inizia a sperimentare applicando laminati plastici colorati a creazioni che chiamava “totem”. La sedia “Seggiolina da Pranzo”, che disegnò per lo Studio Alchimia nel 1978, presenta il laminato colorato che sarebbe diventato un marchio di Memphis. I suoi progetti per grandi mobili contenitori sono tra le opere più importanti del gruppo, come la credenza “Beverly” o la libreria “Casablanca”. Sottsass combina elementi stranamente disparati come un pezzo cromato di acciaio tubolare piegato, una lampadina colorata e laminati di legno in superbe composizioni che vacillano tra il kitsch e l’eleganza.

Memphis
Ettore Sottsass, libreria Casablanca, 1981-credits
Memphis
Ettore Sotsass,libreria Carlton, 1981-credits
Ettore Sottsass, lampada Ashoka, 1981- credits

La lampada “Super”, disegnata da Martine Bedin nel 1981, è un’altra opera iconica di Memphis. Il suo arco di lampadine disposte a semicerchio ha un aspetto familiare, come qualcosa che si incontra in una fiera o in una tavola calda americana. Montata su ruote e dotata di un cavo elettrico, assomiglia a uno strano animale domestico luminescente o a un giocattolo per bambini.

Memphis
Martine Bedin, lampada Super, 1981 – credits

Per alcuni giovani designer, Memphis rappresentò il trampolino di lancio per le loro carriere. È il caso di Matteo Thun e Michele De Lucchi. La sedia “Riviera” di De Lucchi, del 1981, anticipa i colori pastello che il designer userà alcuni anni dopo in una serie di elettrodomestici sperimentali per Philips. Un’altra importante designer di Memphis, Nathalie Du Pasquier, applicò le idee del gruppo a sofisticati modelli tessili e design d’interni.

Shiro Kuramata, tavolino Kyoto, 1983

Il gruppo si sciolse nel 1987, ma nonostante la sua breve esistenza, la storia e l’impatto del gruppo Memphis sul mondo del design sono diventati una leggenda.

Scopri le fantastiche icone del design.

25 Marzo 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Ispirata dalla famosa città di Chefchaouen, soprannominata la perla blu del Marocco, l’architetto Shila Governale ha realizzato a Milano il progetto Chez Chaouen. Vediamo di cosa si tratta.

Chez Chaouen

Entrando nei dei due appartamenti che fanno parte del progetto Chez Chaouen, si ha l’impressione di essere catapultati da Milano al Marocco. Ciò che colpisce al primo sguardo é il colore blu intenso, che ricorda i palazzi e i vicoli della città di Chefchaouen. Il richiamo alla città nordafricana, soprannominata “perla blu del Marocco”, vuole essere un riferimento sia estetico che culturale. Gli appartamenti, infatti, si trovano a Brenta, in una delle zone periferiche di Milano che accolsero le prime ondate migratorie dal nord Africa. Oggi denominato Fondazione Prada, il quartiere é in pieno sviluppo, grazie ad opere di riqualificazione dei vecchi edifici industriali. Tuttavia, il tessuto sociale costituito in gran parte da immigrati nordafricani é rimasto immutato, con la seconda generazione che ha contribuito a fondere la cultura locale con quella di origine.

Modernità e tradizione si incontrano su uno sfondo blu

È lo sfondo blu intenso che fa da scenario all’incontro tra la tradizione di matrice marocchina e la modernità tutta occidentale dell’involucro. Gli appartamenti si sviluppano, rispettivamente, su 50 e 70 mq. Entrambi sono arredati in modo essenziale, con un abbondante uso di muratura dipinta a calce per le cucine, i bagni, le basi delle sedute, le nicchie. Spezzano il mood minimalista le aperture ad arco, i numerosi cuscini, i manufatti di artigianato marocchino, gli accenti dorati dei complementi. Gli appartamenti sono divisi nella zona giorno, organizzata in un open space con cucina e angolo conversazione, e nella zona notte, con camera matrimoniale dotata di letto rotondo e cameretta con letti a castello e zona studio. I diversi livelli, raccordati da gradini in muratura, conferiscono dinamicità agli ambienti.

Chez Chaouen
Chez Chaouen
Chez Chaouen
Chez Chaouen

Il progetto Chez Chaouen

Chez Chaouen è l’ultima idea di Menuale, società che si occupa di rinnovamento creativo di spazi immobiliari.  

Shila Governale, nata in Abruzzo e cresciuta a Bergamo, è una giovane e talentuosa industrial e interior designer. Recentemente laureata alla NABA, si è avvicinata al mondo del recupero e dell’eco-design come prima esperienza, ricoprendo anche il ruolo di direttore artistico. Shila ama andare oltre gli schemi e sperimentare nuove forme espressive; le sue creazioni richiamano mondi lontani e antichi che sono l’essenza di ogni radice culturale, con l’obiettivo di trovare un’unione tra tradizione e innovazione. 

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23 Marzo 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Lo smartphone é ormai diventato il dispositivo più importante per controllare i sistemi automatizzati della casa connessa. I vantaggi della casa smart.

smartphone

I vantaggi della casa smart

In una casa smart, rispetto ad una tradizionale abitazione, si possono avere dei vantaggi riguardo ai consumi, ma anche alla tranquillità e alla sicurezza.
Per quanto riguarda i consumi, con una cassa completamente automatizzata e controllata da remoto, le spese per l’energia elettrica si possono gestire sfruttando le tariffe bi-orarie. Basta programmare, per esempio, il funzionamento degli elettrodomestici ad alto consumo nelle fasce orarie più convenienti. Per quanto riguarda la sicurezza e la tranquillità che una casa connessa regala ai propri abitanti possiamo elencare una serie di azioni che possono essere svolte direttamente da remoto, una volta che si esce di casa:

  • Chiudere tutte le tapparelle;
  • Spegnere le luci;
  • Spegnere elettrodomestici;
  • Attivare l’allarme;
  • Attivare telecamere di sicurezza e collegarsi direttamente alle forze dell’ordine.

Tutto ciò é possibile grazie al collegamento, via rete internet, tra il nostro smartphone e i dispositivi intelligenti istallati nell’abitazione. Oltre agli elettrodomestici smart, é possibile connettere, grazie ad appositi dispositivi, lampadine, porte, tapparelle e così via. 

Tuttavia, tenete presente che possono sorgere delle problematiche relative alla compatibilità tra dispositivi mobili e apparecchi. Bisogna dunque assicurarsi, al momento dell’acquisto, che tutti gli oggetti smart abbiano lo stesso sistema operativo, o perlomeno siano compatibili. In ogni caso, qualora le installazioni rientrino nei bonus statali, sarà possibile detrarre gran parte del costo. Un esempio classico è l’impianto fotovoltaico, quasi completamente detraibile in termini di ecobonus ma, soprattutto, completamente automatizzabile e gestibile dal proprio dispositivo mobile.

La maggior parte dei sistemi offre anche un’assistenza personalizzata 24/24, il che rappresenta un altro vantaggio notevole. In caso di problemi non dovrete perdere tempo e pazienza nella ricerca di un tecnico specializzato. 

Differenza tra Internet of Things e domotica

Collegamento alla rete e controllo da remoto

Tutto quello che abbiamo elencato precedentemente passa per una copertura di rete che deve essere adattata sia alla casa in sé che al dispositivo da remoto considerato: infatti senza queste basi fondamentali non potrà esserci alcun tipo di “legame” fra smartphone (o tablet che sia) e casa connessa.
La copertura, specialmente quella in fibra ottica, nel corso del tempo è stata potenziata da tutti gli operatori di rete. Inoltre, per permettere ai propri clienti di spendere sempre meno, molti hanno attivato una serie di offerte interessanti. E’ il caso di Iliad che ha attivato e modificato recentemente le sue offerte ampliando notevolmente i giga a disposizione dei propri utilizzatori.
In ogni caso ogni offerta va valutata attentamente in base alla proprie esigenze, controllando costi e spese in caso di allaccio, subentro o voltura delle utenze.

App per smartphone e casa connessa

Tutti i dispositivi smart dialogano con il proprio smartphone o tablet attraverso delle applicazioni apposite. Queste app facilitano la gestione dei sistemi connessi, attraverso la programmazione di orari, il controllo dei consumi e così via. Alcune app raggruppano la gestione di tutti gli apparecchi connessi, così da poterli gestire in un unico programma. Ecco tutto quello che puoi attivare con il tuo smartphone:

  • Controllo attivo 24 ore su 24;
  • Possibilità di attivare/disattivare tutti gli apparecchi;
  • Possibilità di isolare alcuni di questi apparecchi dagli altri attivi;
  • Sistemi di sicurezza e controllo integrati ed in tempo reale;
  • Assistenza tecnica sulle singole applicazioni (direttamente in app).

Per aumentare la sicurezza di tutti gli apparecchi e dell’app nel suo insieme sarà necessario aggiornare sempre la stessa così come il dispositivo che la controlla.

20 Marzo 2021 / / Design

Cucine da esterno, ecco le novità 2021. Versatili, performanti e adatte ad ogni spazio all’aperto, sono la tendenza del momento per l’outdoor.

Cucine da esterno

Le cucine da esterno sono uno dei maggiori trend del 2021 per quando riguarda l’outdoor. Grazie ai trattamenti sempre più innovativi e performanti per garantire un’elevata resistenza, molti marchi propongono cucine da esterni all’avanguardia. Ecco soluzioni efficaci e di design per personalizzare gli spazi outdoor.

Cucine da esterno, la collezione Frame Kitchen di Fantin

Disegnata da Salvatore Indriolo per Fantin, la collezione Frame Kitchen Outdoor è l’erede della versione da interni, già vincitrice dell’Archiproducts Design Award 2018 e dell’ADI Index 2019.

Il trattamento di cataforesi permette infatti di prevenire la formazione della ruggine e consente un’elevata resistenza agli agenti atmosferici. Realizzate con solidi telai in tubo quadro, le Frame Kitchen per esterni sono disponibili in 13 finiture di colore, suddivise nelle palette basic, metallic e earth. Il design minimal e le proporzioni accurate si coniugano alla solidità strutturale e alla funzionalità.

Cucine da esterno

Il sistema modulare, con top in acciaio Barazza, permette di creare innumerevoli configurazioni. Il barbecue a gas inox integrato consente di cucinare senza fumo. 

Preparare la zona piscina per l’estate

Arredi per esterni, a ciascuno il suo stile

Rubinetti da esterno in acciaio riciclabile

Complemento indispensabile per la cucina, i rubinetti da esterno in acciaio riciclabile di Fir Italia conquistano anche le cucine da esterno. Il marchio piemontese, specializzato nella produzione di rubinetterie per bagno e cucina da oltre sessant’anni, è sinonimo di design e di alta qualità.

Cucine da esterno
SONY DSC

Realizzati in acciaio inossidabile eco-compatibile, i rubinetti della collezione Kitchen-Steel sono estremamente resistenti agli agenti atmosferici. Anche questa collezione è a risparmio idrico, volto ad un utilizzo responsabile dell’acqua. I rubinetti Kitchen-Steel sono caratterizzati da un design essenziale, e sono dotati di una pratica boccetta estraibile

Cucine da esterno
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Fantin e Fir Italia su Archiproducts

19 Marzo 2021 / / Decor

Colori in cucina, come utilizzarli correttamente grazie alla cromoterapia. Un passo importante per il benessere di corpo e mente.

colori in cucina

La casa può essere considerata come “il guscio” della persona che la abita: ogni parte di essa rappresenta archetipicamente una parte del nostro corpo: i muri sono la nostra pelle, che ci protegge dagli agenti esterni, le strutture portanti sono le ossa che ci sostengono, le finestre si possono paragonare ai nostri occhi e orecchie, organi di comunicazione con lo spazio esterno. Tenendo a mente questa visione pareidolitica delle nostre abitazioni, dobbiamo immaginare la cucina e la sala da pranzo come il luogo del nutrimento, spazi di accoglienza e convivialità.

La cucina è l’ambiente in cui prepariamo i cibi che nutriranno i nostri corpi, mangiare è una necessità basilare per tenerci in vita e adottare una corretta alimentazione è importante per mantenerci in salute e rafforzare il nostro sistema immunitario.

Vediamo allora come possiamo utilizzare la cromoterapia a nostro vantaggio e scegliere i colori giusti per la cucina. 

I colori giusti per la cucina

Per aiutarvi a scegliere i colori della cucina, vi consiglio di cominciare dal capire la direzione in cui è rivolta: se la cucina è esposta a nord, ad esempio, la luce avrà una temperatura fredda, sui toni del blu e del grigio, scegliete quindi tonalità chiare e calde.

colori in cucina
colori in cucina

Tra i colori più scelti per la cucina, c’è sempre il bianco e l’intramontabile total white: sebbene venga scelto perché rimanda a un’idea di pulizia e ordine, è anche un colore che richiama distacco e freddezza, viene spesso utilizzato da persone che non amano cucinare, che prendono le distanze dal cibo. Fatevi aiutare dal legno, in tutte le sue sfumature e tonalità, per riscaldare l’ambiente e renderlo più accogliente e meno asettico, preferendo un legno chiaro come il bambù se siete amanti dello stile nordico, o un legno scuro, se volete dare alla vostra cucina un  look più deciso.

colori in cucina

I colori caldi, come il rosso, l’arancio e il giallo sono sempre i benvenuti in cucina, perché richiamano il buon cibo, l’accoglienza e la socialità; stimolano l’appetito e favoriscono la digestione, quindi sono ottimali anche da utilizzare nei ristoranti. 

colori in cucina
colori in cucina

Tra le tonalità da preferire in cucina, inoltre, vi consiglio tutte le nuances che ricordano il colore dei biscotti! 

Open space e smart, la cucina del futuro

Come avere una cucina sicura, pulita e in ordine

Quali colori evitare

Pur essendo ormai evoluto, l’essere umano è, ancora oggi, inconsciamente legato all’istintualità del cervello arcaico. Colori come il blu o il viola, per esempio, sono da evitare in cucina, perché li associamo  ai cibi potenzialmente velenosi e quindi, a lungo andare, possono farci perdere la voglia di mangiare e il piacere di nutrirci. Potete però sfruttarli, temporaneamente, a vostro favore: se avete deciso di mettervi a dieta per perdere qualche chilo in più, scegliete di mangiare in piatti blu o viola, poiché riducono il senso di fame e vi aiuteranno a mangiare meno. 

Un altro colore sconsigliato nelle cucine è il verde, soprattutto nelle tonalità acide, perché non stimola la voglia di stare in compagnia e rimanda allo stato di decomposizione dei cibi. 

Portate il verde in cucina con le piante, ad esempio quelle aromatiche, che potrete utilizzare per cucinare e riempiranno anche l’ambiente di un buon profumo. 

Se hai bisogno di una consulenza colore o se vuoi maggiori informazioni, puoi contattarmi al sito www.sphomecoming.it  e scrivermi nella sezione contatti.

18 Marzo 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Una villa con piscina è stata realizzata all’insegna della sostenibilità, grazie ad un progetto di ASA Studio Albanese. Da vecchia residenza rustica a villa dal mood contemporaneo.

villa con piscina

Una vecchia residenza rustica di campagna, alle porte di Verona, è stata ristrutturata da ASA Studio Albanese, trasformandosi in una villa con piscina. L’edificio si presenta come un insieme di tre volumi esistenti e restaurati, integrati da un’ampliamento in stile moderno. Sebbene i quattro blocchi siano difformi tra loro, per forma e stile, l’insieme risulta armonioso, e rispetta la tradizionale eterogeneità dei fabbricati rustici.

Gli architetti hanno prestato particolare cura a non alterare il rapporto visivo tra la casa e il bosco che la circonda. I progettisti hanno inoltre adottato sistemi sostenibili per rendere la villa indipendente.

Tradizione e modernità convivono in armonia 

I corpi di fabbrica esistenti sono stati restaurati e modificati solo nelle aperture, rese più luminose dalle ampie vetrate. Il vecchio portico si è trasformato in spazio outdoor affacciato sul giardino e sulla piscina. I tetti a spiovente, che conservano le coperture in cotto, sono richiamato nella copertura dell’ampiamento. Quest’ultimo si presenta sulla facciata principale, con il suo volume cubico caratterizzato dal portico aggettante e dalle numerose aperture a oblò.

villa con piscina
villa con piscina

Gli interni, dal mood minimalista, risultano caldi e accoglienti grazie alle pavimentazioni e ai mobili in legno, di gusto scandinavo. Numerosi i pezzi di design, tra cui spiccano la CH24 Wishbone Chair di Hans J. Wegner, in versione nera per il tavolo della zona pranzo, e le sedie Swan di Arne Jacobsen. Oppure le sedie Ant™ di Arne Jacobsen per il tavolo della cucina, sormontato dalla lampada a sospensione PH 5 di Louis Poulsen.

villa con piscina

Spazi ampi e luminosi affacciati sul bosco

Gli spazi interni di questa villa con piscina sono ampi e resi luminosi dalle ampie vetrate affacciate sul bosco. La zona living open space, a forma di L, comprende cucina, zona pranzo e soggiorno.

villa con piscina
villa con piscina

La zona notte occupa il primo piano, e riprende il pavimento effetto legno e la luminosità che caratterizzano il piano terra.

villa con piscina
villa con piscina

L’estremità dell’edificio si affaccia su un giardino con prato all’inglese che si perde nel bosco. Qui è stata realizzata la piscina a sfioro interrata e rifinita con un bordo in marmo scuro. 

Villa con piscina all’insegna della sostenibilità

I progettisti hanno adottato un progetto sostenibile, realizzando una casa alimentata esclusivamente da energia autoprodotta. L’impianto fotovoltaico è stato montato lontano dall’abitazione ed è nascosto alla vista dagli ulivi esistenti. L’impianto fornisce energia per l’elettricità e per il riscaldamento, compresa la piscina. Per quest’ultima, è stato adottato un sistema di purificazione all’ozono, che consente di eliminare il cloro. I proprietari hanno voluto ricreare il tradizionale paesaggio agricolo veneto, reinserendo specie arboree tipiche delle colline e piante da frutto. L’ulivo è tipico della zona, dunque è stato lasciato in loco. Nel retro della casa è previsto un “giardino al cucchiaio”, ovvero orti il cui terreno di coltura e il metodo di coltivazione sono completamente naturali. 

Direttore del Progetto: Flavio Albanese — Franco Albanese//Project Manager: Simone Matteazzi//Team: Andrea Garzotto — Lorenzo Gentili- Riccardo Nicoletti

Crediti fotografici: Germano Borrelli

asastudioalbanese.com

17 Marzo 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Le tendenze soggiorno 2021 vedono rivestimenti in ceramica anche per le pareti, mood industrial con effetto cemento oppure dal gusto classico con il legno protagonista. Ecco 5 proposte.

Tendenze soggiorno 2021
collezione Macauba Blue di XTONE

Ceramiche alle pareti, effetto cemento, mood industrial o minimalista, oppure classico con il legno protagonista. Ecco 5 idee decorative in linea con le tendenze 2021, in collaborazione con il marchio di ceramiche Porcelanosa.

1.Rivestimenti originali per un soggiorno di design

Quadri, fotografie, decorazioni o persino un rivestimento decorativo in ceramica possono dare quel tocco di originalità al soggiorno.

La collezione Focus di Antic Colonial, marchio del gruppo Porcelanosa, offre rivestimenti da parete in pietra naturale, nella linea Mosaico Focus. Questa nuova collezione è pensata per rivestire le pareti degli spazi interni, creando un suggestivo collage che combina forme geometriche e colori metallizzati, mixando la finitura opaca della pietra naturale con gli accenti luminosi del metallo. 

Per un soggiorno all’avanguardia, è perfetto il mosaico metallizzato Focus White Copper. Se invece si desidera che il rivestimento si integri con il resto dell’arredamento per seguire una linea più chiara, si può optare per il marmo Aspen White Pangea Polished, la cui sobrietà cromatica e le venature imperfette aumentano la luminosità degli spazi.

Tendenze bagno 2021

Pavimenti e rivestimenti

2.Tendenze soggiorno 2021, pavimenti neutri per in mood industriale

Le tendenze soggiorno 2021 vedono ancora in primo piano uno stile industrial minimalista. In questo caso la scelta cade su  pavimenti sobri d’ispirazione naturale, tessuti semplici, oggetti decorativi dalle linee pulite, lampade in ferro battuto e mobili modulari.

Una delle collezioni di Porcelanosa che si abbina perfettamente a questo tipo di arredamento è Bottega, che può essere utilizzato come pavimento o rivestimento. Le lastre in grès porcellanato riproducono le sfumature cromatiche e i contrasti del cemento. La collezione può essere abbinata a tessuti leggeri, mobili neri, lampade in ceramica o vasi in vetro temperato.

Un’altra serie ceramica legata all’arredamento di tipo industriale è Berna, i cui pezzi ispirati alla pietra rendono i soggiorni più sofisticati. Disponibile anche in lastre che riproducono un mosaico a listelli sottili, perfetto per le pareti.

Tendenze soggiorno 2021

Infine, la collezione Toscana Stone, realizzata in grès porcellanato STON-KER®, coniuga alte prestazioni ad una sofisticata texture a metà strada tra la pietra naturale e il cemento, perfetta per soggiorni dal mood classico contemporaneo.

Tendenze soggiorno 2021

3.Accenti in stile retrò

Le piastrelle che riproducono i motivi delle ricercate cementine sono sempre sulla cresta dell’onda, e spesso integrano ambienti dal look contemporaneo con accenti retrò. Queste piastrelle sono perfette per per delimitare le aree del soggiorno o per creare un pavimento con effetto mosaico.

Tendenze soggiorno 2021

Foto Dover Arena di Porcelanosa

4.Tendenze 2021 soggiorno a tutto colore

Per dare al salotto un tocco originale e vitale, la collezione Macauba Blue di XTONE è perfetta. Questo minerale compatto sinterizzato si abbina perfettamente a divani bianchi, lampade minimaliste o tessuti leggeri, come il lino e il cotone.

Un consiglio: per dare un senso di equilibrio all’arredamento del soggiorno, utilizzate palette di colori della stessa famiglia cromatica o con variazioni minime.

5.Il legno per soggiorni dal mood classico

Le tendenze soggiorno 2021 vedono il legno sempre al top. E non potrebbe essere altrimenti, visto il fascino e l’eleganza che il legno sa donare ad ogni ambiente. La proposta di Porcelanosa coniuga il calore del legno con la resistenza del grès porcellanato, nella collezione Par-Ker. Resistente agli urti, ai graffi, alle temperature elevate e agli ambienti umidi, questa collezione è adatta anche agli esterni.

Grazie al suo carattere senza tempo e sobrio diventa il complemento d’arredo perfetto per i saloni in stile rustico, nordico o mediterraneo e si sposa bene con tutti i tipi di arredamento.

16 Marzo 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Avere un’assicurazione casa è molto importante nel caso in cui si presentino sinistri e imprevisti. Ecco come funziona e perché attivarla.

Assicurazione casa

La casa è un rifugio quotidiano in cui ci sentiamo protetti e dove riponiamo i nostri affetti, beni e ricordi. Al tempo stesso è un bene di valore economico che comporta spese, tasse e investimenti nel tempo. Le spese non sono sempre fisse e ricorrenti perché, talvolta, potrebbero verificarsi eventi spiacevoli che vanno al di là del nostro controllo: calamità, furti e danni accidentali sono l’aspetto imprevedibile che richiede necessariamente una polizza casa

Attivando questa polizza avrai la possibilità di ottenere degli indennizzi in caso in cui si presenti un sinistro che rientra nel contratto assicurativo. Dal momento che le tipologie di polizza sono tantissime il primo consiglio che possiamo darti è quello di confrontarne qualcuna, ad esempio è possibile trovare su Facile.it l’assicurazione casa online. Ti basterà inserire alcune semplici informazioni sull’immobile per ottenere in pochi secondi una panoramica esaustiva

L’assicurazione casa è obbligatoria?

Chiariamo subito una questione che desta sempre grande interesse: l’obbligatorietà dell’assicurazione casa. Questa di per sé non è obbligatoria ma ci sono casi in cui lo è, sebbene la copertura sia un tantino differente. L’assicurazione casa in quanto tale è facoltativa e, quindi, puoi decidere se proteggere o meno la tua abitazione da furto, incendio, atti vandalici o calamità naturali

Quando acquisti un immobile, invece, sarai sempre obbligato a stipulare una polizza sul mutuo perché è una condizione non negoziabile per aver accesso al prestito dalla banca. Questo tipo di polizza può riguardare anche lo stesso immobile oltre che la somma prestata perché, per esempio, potrebbero esserci motivazioni tali per cui la banca decida di volersi tutelare 

Una polizza, tanti servizi 

È per questo che l’assicurazione casa offre tutto un mondo di servizi e opzioni che offrono diversi livelli di copertura e che possono integrarsi tra di loro. Per esempio l’assicurazione per furto e incendio possono convivere con quelle che riguardano le calamità naturali ma con delle differenze. 

Difatti le assicurazioni che coprono eventi come terremoti e frane, per esempio, godono di benefici fiscali circa le tasse dovute sul premio assicurativo. Ogni polizza riporta i danni e le coperture in modo dettagliato nei documenti delle condizioni e, quindi, esistono più livelli di copertura che potrai personalizzare in base alle tue esigenze.  

Assicurazione casa e responsabilità civile

Anche la casa può essere assicurata in termini di responsabilità civile con lo scopo di assicurare i familiari dal risarcimento dovuto a terzi per danni causati dalla conduzione della stessa. Questa polizza può anche prevedere RC vita privata, del fabbricato, dell’acqua condotta o del fenomeno elettrico. 

Sono tutte situazioni piuttosto comuni che, senza polizza, possono causare un’ingente spesa a carico del malcapitato qualora si rompa un tubo, cada una tegola o si verifichi qualsiasi incidente legato alla casa. 

Tutti questi casi, spesso sconosciuti o poco popolari, sono ottime ragioni per pensare ad un’assicurazione che ci tuteli da ogni evenienza. Questo significa che l’assicurazione casa non protegge solamente il bene in quanto tale ma mette al sicuro i tuoi risparmi per tutte quelle situazioni che, per definizione, sono imprevedibili. 

Come proteggere in modo efficace la tua casa

13 Marzo 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Come proteggere arredi e strutture da esterni in legno. Cura, manutenzione e come scegliere i prodotti giusti, così da conservarli più a lungo e ridurre al minimo gli interventi.

proteggere arredi e strutture da esterni

Il legno è uno dei materiali più utilizzati in esterno, per i serramenti, per le staccionate, per gli arredi e per le strutture fisse. Il legno è elegante e resistente, e con una corretta e regolare manutenzione può durare all’infinito. Tuttavia esso va protetto soprattutto dagli elementi atmosferici, come pioggia, neve, grandine, oltre che dai raggi solari, dalle muffe e dagli sbalzi termici.

Quali sono i prodotti adatti per proteggere arredi e strutture da esterni? Se si seguono i passi giusti, oltre a durare più a lungo, i nostri arredi e strutture da giardino richiederanno meno interventi nel tempo. Come è facile capire, l’acquisto del miglior impregnante per legno da esterno non è l’unico passo importante da fare.

Proteggere arredi e strutture da esterni, per cominciare

La scelta dei prodotti specifici per la manutenzione di arredi e strutture da giardino è il primo passo da fare. Questa fase è molto importante, perché i prodotti vanno selezionati in base al tipo di legno, alla finitura e alle condizioni delle superfici.

La manutenzione va fatta mediamente una volta all’anno, se i manufatti sono sempre esposti all’aperto, mentre per gli arredi che si riesce a ricoverare durante l’inverno, si può intervenire ogni due anni.

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Munitevi di guanti, mascherine e occhiali di protezione, oltre che di una tuta per evitare di rovinare i vestiti. Dovete avere sempre a disposizione prodotti per levigare il legno tra un passaggio e l’altro, ovvero carta vetrata di grane diverse e lana di vetro. Inoltre, stracci di lana e cotone, pennelli di diverse dimensioni, piccoli contenitori in metallo nel caso dobbiate diluire i prodotti.

Sgrassanti e decapanti

Dopo aver controllato le condizioni dei vostri arredi o strutture, procedete con la prima fase, che è quella della pulizia. Gli sgrassanti per legno servono per eliminare lo sporco, gli olii e le cere degli eventuali trattamenti precedenti. Se invece dovete rimuovere una vernice o un film protettivo danneggiati, dovete ricorrere ad un decapante. Levigate bene la superficie del legno e pulite con uno straccio.

Schiarenti

Gli schiarenti servono nel caso in cui vogliate mantenere una finitura naturale per il legno, ma quest’ultimo si è ingrigito con il tempo. Lo schiarente è uno speciale detergente che elimina l’antiestetica patina grigia. Si stende sulla superficie e si lascia agire prima di rimuoverlo. Lavare il legno con abbondante acqua e lasciare asciugare prima di proseguire.

La finitura: impregnanti, olii e vernici

Ora che il legno è pronto per la finitura, resta il dubbio su quale finitura applicare ai nostri arredi e strutture da giardino. Vediamo di seguito le varie tipologie.

Importante: ricordatevi che i prodotti a base d’acqua non vanno mai mischiati con quelli a solvente! Dopo aver scelto la formulazione più adatta alle vostre esigenze, attenetevi a questa scelta per tutti i prodotti da applicare. Ricordate inoltre che vernici e impregnanti non prendono su superfici oleose o cerose.

Gli impregnanti

Gli impregnanti hanno la capacità di penetrare in profondità nelle fibre del legno, proteggendolo e lasciandolo respirare al tempo stesso. Prima di applicare un impegnante, il legno deve essere perfettamente pulito, sgrassato e privo di eventuali tracce di vernice.

proteggere arredi e strutture da esterni

Sul mercato esistono diverse tipologie, e può risultare difficile scegliere il miglior impregnante da esterno. La prima distinzione riguarda la formulazione, che può essere acquosa o a solvente. Quelli a base acquosa sono inodori e asciugano rapidamente, mentre quelli a solvente penetrano più in profondità e proteggono maggiormente dai fattori climatici. L’impregnante permette di scegliere tra una varietà di effetti, dal legno naturale, che si può ottenere con un prodotto trasparente, fino alle varie colorazioni, nei toni del legno o di tendenza. Per la finitura, si può scegliere tra quelle satinata, lucida ed effetto cera, che dona al legno un aspetto vellutato e crea una pellicola idrorepellente. L’impregnante lascia sempre trasparire la venatura del legno, anche se oggi sono presenti sul mercato prodotti coprenti, che lasciano intravvedere solo la struttura delle vene più pronunciate.

L’olio

Anche l’olio ha la proprietà di proteggere arredi e strutture da esterni in legno, nutrendoli in profondità ed esaltandone le venature. Va applicato su superfici pulite, sgrassate e prive di eventuali tracce di vernici. Ideale per chi vuole conservare ed esaltare l’aspetto originale del legno, anche se esistono finiture tendenti al rosso, al giallo o al grigio. Anche per l’olio, si può scegliere tra finitura opaca o satinata, mentre non è disponibile la finitura lucida.

Le vernici

Chi desidera colorare i manufatti, coprendo completamente le venature del legno, deve scegliere una vernice per esterni. In alternativa, le vernici trasparenti lasciano intravvedere il legno, come per esempio il flatting, un prodotto molto resistente che, a differenza degli altri, lascia respirare il legno. Anche le vernici si dividono in prodotti a base acquosa o a solvente. Tenete presente che la vernice va applicata dopo aver steso un impregnante non ceroso, che garantisce una buona protezione del manufatto. Le vernici creano un film protettivo sulla superficie, che risultano più durature e resistenti per i prodotti a base d’acqua. Tuttavia, con il tempo le vernici tendono a staccarsi in alcuni punti, cosicché, prima di riverniciare di nuovo, si deve decapare per bene la vernice rimanente.