10 Novembre 2021 / / Romina Sita

Cosa significa per te arredare casa con buon gusto? Una domanda molto semplice, ma non banale. Spesso capita di dare per scontate alcune cose, e la definizione di buon gusto è tra queste.

Ti sei mai domandata quali sono gli elementi da tenere in considerazione per capire e riconoscere una casa arredata con buon gusto? E…domandona delle domandone…

Pensi che la tua casa sia arredata con buon gusto?

Probabilmente la tua risposta è: “penso di sì”. Cos’è quell’incertezza? Cosa non ti fa sentire sicura? I motivi potrebbero essere svariati (e non riesco a trattarli tutti in un articolo😅), e può darsi che tra questi ci sia la non conoscenza del significato di buon gusto.

Capire, o meglio preferisco dire, porsi l’obiettivo di come dovrebbe essere la nostra casa, ci permette di essere già a metà dell’opera.

L’obiettivo deve essere sicuramente il buon gusto, sembra scontato ma fidati che non lo è. Per conoscere e saper riconoscere il buon gusto è necessario prima di tutto saperne il suo significato e poi fare una buona ricerca per saperlo identificare.

Conoscere il significato di una casa arredata con buon gusto è utile sia per saperla riconoscere (ad esempio dalle immagini di case che vediamo sulle riviste, che si presume siano di buon gusto) che per capire quali sono i dettagli da prendere come ispirazione per poterli poi applicare nelle nostre case.

In questo articolo desidero approfondire il “significato tecnico” di buon gusto che troviamo sul dizionario, illustrandoti la mia personale interpretazione e cercando di offrirti utili spunti per rendere la tua casa di buon gusto.

Questo è la definizione di buon gusto che troviamo su dizionario

buongusto (o bongusto; più com. buòn gusto) s. m. – Attitudine dello spirito o dei sensi a gustare e apprezzare le cose belle o buone o comunque raffinate: avere, mostrare b.; casa arredata con molto buon gusto.

Dizionario Treccani

La trovo una definizione un pò fredda e troppo tecnica per i miei gusti. Mi piace sempre aggiungere un pò di emozione quando spiego i concetti, soprattutto quando si tratta della nostra casa, quel luogo in cui dobbiamo sentirci bene ogni giorno.

Premetto che sono in disaccordo col termine citato nella definizione “raffinato” perché credo che molti altri stili, che non sono raffinati, possano permettersi di essere di buon gusto. 

Il buon gusto per me è l’insieme di 4 requisiti principali che tra poco ti vado ad illustrare. L’unione di queste caratteristiche definiscono una casa arredata con buon gusto.

Ma attenzione, il gusto personale non ha nulla a che fare col buon gusto

Il gusto personale è un qualcosa di soggettivo che può piacere a noi e a non tutti, mentre invece il buon gusto è sicuramente oggettivo e quindi valido per tutti. Quindi una casa, uno stile, un arredamento può piacere o non piacere, ma rimane pur sempre, se lo è, di buon gusto.

Le 4 caratteristiche che definiscono un arredamento di buon gusto

#1

ARMONIA ED EQUILIBRIO 

arredare con buon gusto
Pic by Pinterest

Tutti gli elementi (forme degli arredi, finiture, materiali e colori) si combinano perfettamente creando un insieme equilibrato e piacevole agli occhi.

L’occhio non deve essere disorientato da ciò che ha davanti, ma deve sentirsi accolto, invitato a entrare in quello spazio e invogliato a pensare: wow che bello!

Proprio per questo motivo che le moodboard giocano un ruolo fondamentale. Sono necessarie per avere una visione di insieme degli accostamenti di tutti gli elementi che compongono la vostra casa.

#2

FUNZIONALITÀ

arredare con buon gusto
Pic by Pinterest

Prima di tutto in una casa dobbiamo viverci, quindi ogni spazio deve essere fruibile (non avere arredi che siano di intralcio durante il passaggio da uno spazio e l’altro) e funzionale alle esigenze di chi la abita.

Non riempire troppo lo spazio di casa con arredi e complementi e prima di fare un acquisto pensa bene prima dove lo vorresti collocare.

#3

ORDINE

arredare con buon gusto
Pic by Pinterest

Senza ordine non c’è equilibrio e pulizia. Un ambiente caotico e disordinato non può mai essere di buon gusto. Ogni oggetto, anche quello più piccolo, deve avere una sua collocazione ben precisa in modo da essere individuato facilmente ogni volta che ne abbiamo bisogno. Inoltre, con questo metodo, sarà molto più semplice tenere e mantenere nel tempo ordine in casa.

#4

STYLING BEN FATTO

arredare con buon gusto
Pic by Pinterest

Lo styling è la capacità di rendere uno spazio armonico e accogliente, attraverso l’utilizzo consapevole del colore, dei materiali, dei corretti elementi di arredo e oggetti decorativi.

Lo styling è quella “cosa” che ti permette di creare dei piccoli angoli emozionali: un bel centrotavola, il coffee table ben decorato, il pianale della cucina ben organizzato, un accogliente mobile dell’ingresso, una bella e scenografica libreria, ecc…


Ecco, questa è la mia definizione, cosa per me significa arredare casa con buon gusto. Ora ti voglio mostrare una carrellata di immagini di esempio di case arredate con buon gusto.

Soffermati sui dettagli e pensa a ciò che ti ho descritto poco fa, quindi presta particolare attenzione sugli accostamenti di colori, forme e materiali.

Allena il tuo occhio a riconoscere il buon gusto e vedrai che pian piano diventerà più semplice e automatico rendere la tua casa di buon gusto.

Ho scelto appositamente fotografie appartenenti a diversi stili di arredo, proprio per farti capire che il buon gusto si adatta a qualsiasi stile. Non concentrarti sul tuo gusto personale, ma chiediti piuttosto se queste immagini rispecchiano le 4 caratteristiche: armonia ed equilibrio, funzionalità, ordine, styling ben fatto.

Ora hai più chiaro su cosa significa arredare casa con buon gusto? Ora riusciresti a rispondere alla domanda che ti ho fatto all’inizio (Pensi che la tua casa sia arredata con buon gusto?)

Prima di rispondere, cerca di capire cosa non va, quali sono le criticità e se ti va scrivimi, magari posso aiutarti a trovare insieme una soluzione 😉

A presto

Romina

P.S. Hai già letto la mia guida gratuita che ti aiuta ad arredare casa con gusto, come sulle riviste e in autonomia? Scarica ora la “Guida pratica della Home Lover”

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27 Ottobre 2021 / / Romina Sita

Scommetto che hai ereditato dalla nonna quei bellissimi mobili antichi in legno di noce. Sono sicuramente molto belli, di qualità e hanno un valore enorme, sia economico che affettivo. Scommetto anche che ti piacerebbe collocarli in casa tua in modo congeniale, valorizzandoli, perchè sei convinta che quei mobili daranno un maggior pregio alla tua bellissima casa. Si ma come si fa? Come si fa a contestualizzare quei mobili in legno antico così difficili da abbinare? Oggi ti spiego 5 consigli efficaci per valorizzare e rinnovare la tua casa utilizzando l’arredamento in stile classico, abbinato ad elementi più contemporanei che svecchieranno i tuoi ambienti di casa.

Diciamocelo chiaramente, i mobili antichi sono molto belli, eleganti e di grande pregio, ma tu non hai l’età di tua nonna e desideri un arredo più moderno e contemporaneo. Allo stesso tempo però desideri dare il giusto valore a quei mobili che hanno un legame affettivo e che in fin dei conti ti piacciono. Ma quanto ti piacciono? Quanto vuoi integrare lo stile contemporaneo con quello classico?

È importante porsi le giuste domande prima di iniziare un progetto di arredo in autonomia, questo ti permette di fare preventivamente tutte le valutazioni necessarie ed evitare di fare errori in corso d’opera.

Quindi, in generale, non procedere in modo istintivo, ma pondera bene le tue scelte. Alla base di tutto, come ho ripetuto più volte, c’è la ricerca. La ricerca è importante per capire cosa ti piace e cosa non. Senza di essa è molto facile inciampare in errori di cui potresti pentirti.

I 5 consigli efficaci per rinnovare e svecchiare i tuoi interni utilizzando l’arredamento classico

Ora ti vado a illustrare i 5 step che ti permetteranno di fare, pensare e ragionare tutte le valutazioni necessarie per arredare i tuoi spazi utilizzando l’arredo in stile classico e ottenere ciò che desideri veramente per la tua casa.

Grazie a questi suggerimenti riuscirai a posizionare gli arredi antichi della nonna, riuscirai a valorizzarli e renderanno la tua casa unica e personale. 

CONSIGLIO #1

SCEGLI IL MOOD

Fai ricerca, naviga su Pinterest e cerca di capire l’effetto che desideri ottenere, in altre parole definisci un obiettivo.

Desideri un arredo audace e di forte carattere, oppure delicato e raffinato? Desideri dare importanza all’arredo classico oppure desideri minimizzarlo, ma senza annullare il suo valore? In questa fase può esserti d’aiuto creare una moodboard

arredamento classico raffinato
1. Mood delicato e raffinato
arredamento classico raffinato
2. Mood delicato e raffinato
arredamento classico audace
1. Mood audace e di carattere
arredamento classico verde foresta
2. Mood audace e di carattere

CONSIGLIO #2

BILANCIAMENTO 80-20

Per rinnovare e svecchiare il tuo arredo classico devi sicuramente abbinarlo ad un arredo più moderno e contemporaneo. La mossa vincente sta nel mixare i 2 stili non nel rapporto 50-50, ma uno deve prevalere sull’altro nella misura 80-20, sta a te decidere se far prevalere lo stile classico rispetto a quello moderno o viceversa. Ciò deve essere applicato in maniera uniforme all’interno di ogni stanza della casa, in altre parole non devono esserci troppi mobili elementi appartenenti allo stesso stile raggruppati tra loro. 

arredamento classico
80% classico e 20% contemporaneo
arredamento classico contemporaneo
80% contemporaneo e 20% classico

CONSIGLIO #3

PALETTE COLORI

Crea e segui una palette colori ben definita aiutandoti con l’applicazione della regola 60-30-10 per ottenere un risultato dall’effetto cromaticamente armonico. In generale il legno scuro, essendo già un colore pieno e deciso, ha bisogno di essere abbinato a colori soft, neutri o polverosi.

Se desideri un effetto leggero e raffinato ti suggerisco di colorare le pareti il bianco o grigio chiaro.

arredamento classico e bianco
1. Colori delicati: bianco
arredamento classico e grigio chiaro
2. Colori delicati: grigio chiaro

Se desideri un effetto audace e di forte carattere ti suggerisco di aggiungere a pareti o porzioni di esse di un colore grigio fumo, addirittura antracite, o un colore freddo polveroso (poco saturo) che vanno dal verde al blu-azzurro. 

arredamento classico blu balena
1. Colori audaci: blu balena
arredamento classico cameretta
2. Colori audaci: verde petrolio

Escluderei a priori colori che accostati al legno scuro vadano a scaldare troppo e quindi appesantire lo spazio, come il crema, rosa pastello o tortora.

CONSIGLIO #4

ELEMENTI DECORATIVI PREGIATI E BEN DOSATI

L’arredo classico è di per sé molto ricco e impattante, ha bisogno quindi di un contesto leggero e ben ordinato. Immagina come sarebbe un arredamento classico applicato all’interno di un catalogo Ikea, con ambientazioni vissute e spesso anche un pò confusionarie.

Quindi pochi elementi decorativi, ma pregiati, ad esempio una bella lampada importante sulla credenza. Oppure tanti elementi decorativi, ma ordinati, come ad esempio una bella gallery wall lineare e regolare 

arredamento classico styling
1. Idea per elementi decorativi
arredamento classico styling
2. Idea per elementi decorativi
arredamento classico styling
3. Idea per elementi decorativi
arredamento classico styling
4. Idea per elementi decorativi

CONSIGLIO #5

PIANTE VERDI

In qualsiasi contesto e in qualsiasi stile le piante sono sempre le benvenute. Posizionate su un mobile, a terra oppure dentro ad una scaffalatura, danno vita, calore e serenità all’interno di una casa. Dai un’occhiata a questa selezione di piante da appartamento e dimmi se non ti viene voglia di fare shopping 😉Lezio e Colvin

arredamento classico e piante
arredamento classico e piante
arredamento classico e piante

Questi sono i miei consigli per rinnovare l’arredamento classico della tua casa, sono suggerimenti, linee guida da personalizzare in base alle tue esigenze e al mood che desideri ottenere all’interno della tua casa.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e sei hai domande specifiche da farmi puoi lasciare un commento qui sotto (risponderò io personalmente) oppure scrivermi un messaggio in privato.

Alla prossima 

Romina

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13 Ottobre 2021 / / Romina Sita

La cameretta, una stanza piena di gioia ed energia positiva, come quella che i bimbi sanno portare e trasmettere alla famiglia. La cameretta è la stanza che subisce più evoluzioni in assoluto in confronto a qualsiasi altra stanza della casa. È bene quindi fare le valutazioni preventive necessarie, prima di rischiare di commettere errori. In questo articolo ti racconto tutto ciò che devi sapere prima di arredare la cameretta del tuo bimbo e soprattutto ti spiegherò come gestire le evoluzioni future della stanza stessa, tenendo in considerazione le fasi di crescita del tuo bimbo.

Chi non ama immaginare e arredare la cameretta in occasione dell’arrivo di un bebè? L’arrivo di un neonato è sempre una gioia e anche preparare, organizzare e arredare i suoi spazi lo deve essere. Molti di noi sognano questo momento, ma allo stesso tempo molti di noi potrebbero essere presi dal panico perché vorrebbero realizzare una stanza da sogno e invece hanno paura di sbagliare e di non esserne capaci.

Vediamo insieme come studiare la disposizione degli arredi della cameretta

Studiare ed esaminare le fasi evolutive del bambino aiuta sicuramente a capire quali sono gli elementi fondamentali della cameretta e come devono essere modificati in base alla sua fase di crescita. Come ti dicevo poco fa, la cameretta è la stanza che subisce più trasformazioni di tutte le altre. I figli crescono e le loro esigenze cambiano, di conseguenza è necessario modificare di pari passo la tipologia degli arredi. In generale questa stanza si modificherà almeno due volte nell’arco della sua esistenza, senza considerare l’arrivo di eventuali fratelli o sorelle.

Immaginiamo la cameretta divisa idealmente per aree tematiche, questa operazione ci aiuta a definire ciò che veramente occorre per arredare la cameretta del tuo bimbo. Iniziamo dalla fascia di età o-6 anni per poi passare a quella successiva 7-18 anni.

Bimbo 0-6 anni

Un neonato fino all’età scolare ha bisogno di queste 5 principali zone all’interno della sua stanza:

ZONA LETTINO

Scegli un lettino adatto all’età del bimbo, queste sono le principali tipologie:

  • culla 50×90 cm (età 0-6 mesi)
  • lettino con sponde 60×120 cm (età 0-3 anni)
  • lettino montessoriano 70/90×140/190 cm (età 0-3 anni)
  • lettino baby con mini sponda (quelli di Ikea) 70×160 cm (età: 3-7 anni)

Sia per la culla che per il lettino con sponde, ti consiglio di scegliere un modello ad altezza regolabile per poter posizionare il materassino a un livello più adatto a te, evitando fastidiosi mal di schiena.

cameretta bimbo culla
Culla 50×90 (età 0-6 mesi)
cameretta bimbo lettino sponde
Lettino con sponde 60×120 (età 0-3 anni)
cameretta bimbo lettino montessoriano
Lettino montessoriano 70/90×140/190 cm (età 0-3 anni)
cameretta bimbo letto sponda
Lettino baby con mini sponda (quelli di Ikea) 70×160 cm (età: 3-7 anni)

ZONA ARMADIO

cameretta_bimbo_armadio

Non è necessario che l’armadio sia enorme, è sufficiente un modulo di larghezza di 100 cm, ben organizzato. Meno arredi ci sono e meglio è: devono essere essenziali e lasciare lo spazio necessario per vivere la cameretta.

ZONA CAMBIO PANNOLINO

cameretta bimbo zona cambio

Se non hai la possibilità di posizionare il fasciatoio in bagno allora devi prevedere nella cameretta uno spazio adibito al cambio del pannolino. Una zona composta da un fasciatoio e da tutti gli accessori necessari, come un piccolo pattume per i pannolini, un ripiano o mensola facilmente accessibile in cui riporre tutto il necessario per il cambio: creme, asciugamani, pannolini, salviette, ecc…

ZONA ALLATTAMENTO

cameretta zona allattamento e relax

Crea un angolo per l’allattamento con una graziosa poltrona. Sarà comoda anche per le letture serali al tuo bambino. Se lo spazio lo consente, posiziona un tavolino a lato della poltrona, sarà ottimo per appoggiare il biberon e i libri che state leggendo. Correda questo piccolo angolo accogliente con una lampada decorativa, da parete o da tavolo, con luce bianca e soffusa.

ZONA GIOCO

cameretta bimbo zona gioco

Immagina di essere nei panni di tuo figlio, mettiti in ginocchio e guardati intorno. Tutto ciò che non è raggiungibile per te, non lo sarà per lui. Per giochi e i libri, scegli mobili e scaffalature di un’altezza accessibile. Per tuo figlio sarà molto più facile e gratificante raggiungere, utilizzare e riporre i giocattoli in autonomia. Creare uno spazio funzionale ad hoc lo farà sentire responsabile e accrescerà la sua autostima. Questo è il principio del metodo educativo Montessoriano, che personalmente appoggio e stimo molto.

Organizza le scaffalature a vani aperti con ceste o vassoi che spronano tuo figlio a tenere la stanza organizzata e in ordine. Ogni contenitore deve contenere una sola tipologia di giocattoli (esempi di tipologie: bambole, costruzioni, giochi in legno, vestiti per travestimenti): questo permetterà al bambino di usufruirne e di riporli al suo posto quando avrà finito di giocarci.

Ragazzo 7-18

Appena tuo figlio inizierà la scuola non sentirà più la necessità di utilizzare certi giochi e soprattutto avrà bisogno di una comoda scrivania su cui fare i compiti e coltivare hobby e passioni. Vediamo insieme quali sono le zone ideali della “nuova” stanza, per scoprire poi successivamente come arredare la cameretta del tuo bimbo tenendo in considerazione le giuste valutazioni.

ZONA LETTO

Scegli il letto che preferisci tra:

  • letto singolo 80×200 cm
  • letto da una piazza e mezzo 120×200 cm
  • letto alla francese 140×200 cm
camera ragazzo letto singolo
Letto singolo 80×200 cm
camera ragazzo letto una piazza e mezzo
Letto da una piazza e mezzo 120×200 cm
camera ragazzo letto alla francese
Letto alla francese 140×200 cm

ZONA ARMADIO

camera_ragazzo_armadio

Non è necessario avere un armadio grande ma piuttosto un armadio ben organizzato e attrezzato con accessori interni che consentano di sfruttare bene lo spazio a disposizione. Gli adolescenti amano spesso guardarsi allo specchio, quindi non dimenticarti di arredare la stanza con una specchiera, ad esempio vicino alla zona armadio, facilmente accessibile quando si vetritrà per prepararsi a uscire. 

ZONA STUDIO

camera ragazzo zona studio

La scrivania è un arredo necessario dai 6-7 anni in su. Quando tuo figlio inizierà ad andare a scuola, sentirà l’esigenza di avere uno spazio tutto suo per fare i compiti. Uno spazio ben organizzato con tutti gli accessori di cancelleria preferiti. La misura minima di una scrivania funzionale è di 75×120 centimetri. Scegli una seduta comoda, ergonomica, in linea con lo stile della camera.

Aggiungi sulla scrivania una bella lampada da tavolo con luce direzionabile. Se la scrivania non ha uno o più cassetti integrati, allora è bene scegliere una piccola cassettiera da posizionare vicino alla scrivania, per riporre fogli, block-notes e altri materiali utili per la scuola.

Decora la parete adiacente alla scrivania con una lavagnetta o una rastrelliera per appendere fotografie o post-it. In alternativa puoi scegliere un paio di mensole per contenere oggetti, soprammobili, souvenir, fumetti e piccoli giocattoli.

Infine è necessaria una bella scaffalatura per riporre libri scolastici, libri per il tempo libero e giochi di società.

Come modificare la disposizione degli arredi della stanza in funzione delle fasi di crescita di tuo figlio?

Quando si progetta una cameretta suggerisco di tenere in considerazione le trasformazioni che subisce la stanza, in modo da essere più preparati, sia psicologicamente che economicamente. Quindi tieni in considerazione fin da subito la disposizione degli arredi necessari attualmente, ma anche di quelli che subentreranno in futuro. Vedrai, sarà molto più facile fare le giuste valutazioni e migliori scelte.

Abbiamo visto insieme le funzionalità principali che deve soddisfare la camera di tuo figlio in base alla sua fase di crescita. Ora confrontiamo le caratteristiche della camera 0-6 anni con quella della camera 7-18 anni e cerchiamo di capire quali zone andranno in sostituzione di altre e quali invece rimarranno invariate.

Valutando la conformazione della stanza, le singole zone tematiche si potrebbero trattare e modificare in questo modo:

ZONA LETTINO  -> diventerà -> ZONA LETTO
ZONA ARMADI -> rimane invariata
ZONA GIOCO E ZONA CAMBIO PANNOLINO -> diventerà -> ZONA STUDIO
ZONA ALLATTAMENTO -> diventerà -> SPAZIO VUOTO (non è necessario riempire tutto lo spazio, tuo figlio quando sarà adolescente avrà bisogno di più spazio per muoversi e invitare amichetti nella sua stanza) 

Ultima tips fondamentale per arredare la cameretta del tuo bimbo

QUALI COLORI SCEGLIERE?

Sconsiglio la scelta di colori troppo accesi e poco rilassanti. Personalmente non amo molto le camerette tutte rosa o azzurre. Ti suggerisco invece di prediligere i toni polverosi del verde, della carta da zucchero, del senape e del pesca. Funziona bene anche il bianco, purché sia caldo (tanto poi ci pensano i giocattoli a dare un po’ di vita, di colore e di calore).

In generale, se sceglierai arredi dalle tonalità neutre, sarà più facile in futuro modificare e rinnovare la cameretta in base ai gusti personali del suo fruitore principale, ovvero il tuo piccolo ragazzo. Quando sarà più grande, sentirà anche lui l’esigenza di esprimere la sua personalità ed è giusto che sia così. 

cameretta bimbo verde
cameretta bimbo color verde bosco
cameretta bimbo carta da zucchero
cameretta bimbo giallo senape
cameretta bimbo color pesca

Spero di essere riuscita a darti i giusti suggerimenti per arredare la cameretta del tuo bimbo e fammi sapere sei hai dubbi specifici relativi all’argomento, ti risponderò qui sotto nei commenti.

A presto,

Romina

P.S. Hai già letto la mia guida gratuita che ti aiuta ad arredare casa con gusto, come sulle riviste e in autonomia? Scarica ora la “Guida pratica della Home Lover”

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29 Settembre 2021 / / Romina Sita

In questo articolo in collaborazione con Romina ti spiegherò come creare moodboard dal colore, ovvero da una palette già predefinita.

Lascia però prima che mi presenti e ti spieghi il motivo della mia presenza su questo blog! Sono Chiara Fedele, interior designer e blogger. Abito a Sanremo e lavoro sul territorio ligure e Costa Azzurra con progetti residenziali in stile kinfolk e influenze parigine. Sono anche riconosciuta per la mia grandissima passione verso le moodboard.

Io e Romina abbiamo quindi deciso di mettere insieme le nostre più grandi conoscenze (la sua sulle palette colore e la mia sulle moodboard) per realizzare contenuti davvero unici. Sul mio blog infatti troverai la guida scritta da Romina su come creare palette colori prendendo ispirazione da un’immagine della natura e io invece ti proporrò qui una guida su come realizzare una moodboard una volta che lo schema colore è già stato deciso.

CREARE MOODBOARD DAL COLORE: INIZIAMO!

Non potevo non prendere ad esempio una delle bellissime palette colore che Romina ha creato per l’articolo scritto ad hoc per il mio blog. Eccola qui:

creare moodboard dal colore
Una palette colori ispirata da una magnifica immagine della natura

E’ stato davvero difficile scegliere una palette in particolare, ma questa più delle altre è forse quella che più si avvicina al mio stile.

La prima cosa che ho fatto è scegliere un programma con cui realizzare la moodboard digitale. Canva è molto intuitivo, facile e gratuito e per questo motivo lo consiglio a tutti.

A me piace molto lavorare sul formato orizzontale (5000×3000 px), ma questa scelta è molto soggettiva. Ho quindi subito caricato nello spazio vuoto l’immagine ispirazionale (il paesaggio montano con tutti i suoi colori) e la palette colore stessa (ovvero, i pallini ad indicazione di ciascuna nuance predominante).

E’ iniziata quindi la ricerca dei materiali.

Mentre non vi è un ordine preciso da seguire sulla base dei colori, io consiglio di andare per ordine per quanto riguarda la tipologia di materiali da cercare, in modo da rendere sempre più selettiva la ricerca.

LA RICERCA DI MATERIALI ED ELEMENTI D’ISPIRAZIONE

Ho cominciato a cercare un rivestimento per il pavimento, in quanto per ovvi motivi costituirà il colore predominante essendo il pavimento stesso la superficie più ampia da coprire in un appartamento.

Consiglio di non fermarsi al primo prodotto che si trova, ma di spendere davvero del tempo nella ricerca.

Per esempio io ero partita con la ricerca di un parquet che richiamasse i toni del marrone, sono poi passata per delle piastrelle in terrazzo veneziano sulle nuance del grigio chiaro, per poi optare definitivamente per questo bellissimo rivestimento in gres porcellanato smaltato color cotto. Il produttore è Dune e fa parte della collezione Terracota.

L’effetto riproduce un pavimento in cotto che consumandosi lascia intravedere un antico rivestimento realizzato in cementine. Stupendo!

Constatando che il grigio è un altro colore predominante della palette e opposto a quello già inserito nella moodboard, sono passata alla ricerca di un tessuto che smorzasse l’audacia del rivestimento selezionato.

Ecco quindi un tessuto in lino di colore grigio chiaro. Lo vedrei bene per delle tende che scendono morbide fino al pavimento.

A questo punto serve però decidere il materiale principale con cui saranno realizzati gli arredi più importanti. E’ la volta del legno, di un’essenza abbastanza scura, a richiamare il marrone che è stato inserito nella palette colore.

Thonet 17-CR
Sedia Thonet 17-CR

GLI ULTIMI DUE COLORI SCURI

Ha lasciato volutamente per ultimi i due colori entrambi molto scuri per la scelta dei dettagli: il grigio antracite e il grigio leggermente più chiaro (55% direi).

creare moodboard dal colore

Il grigio antracite non poteva che essere riproposto in dettagli microcemento. Mentre il grigio leggermente più chiaro lo vedrei bene applicato su vasi e ciotole in cemento a completare l’arredamento dello spazio. Nello specifico, questi complementi inseriti li puoi trovare in vendita sulla piattaforma Kave Home.

TOCCO FINALE: IL FIORE

Infine nelle mie moodboard non manca mai il tocco finale dato da un elemento naturale, ancora meglio se si tratta di un fiore. Ho quindi selezionato un fiore i cui colori richiamano quelli della palette stessa: un ramoscello di fiori di cotone (marrone e bianco).

Il dettaglio naturale costituisce solitamente un elemento di sorpresa e aggiunge delicatezza al tutto. Non fornisce ulteriori indicazioni sulla moodboard o la palette colore, è vero, ma è diventato il mio segno di riconoscimento. 

creare moodboard dal colore
La moodboard realizzata ispirandondosi alla palette colori di partenza

Prova anche tu, vedrai che risultato!

CREARE MOODBOARD DAL COLORE: ORA TOCCA A TE!

Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e a questo punto non ti resta che mettere in pratica i consigli che io e Romina abbiamo condiviso nei nostri articoli.

A proposito, passa anche dal mio blog per recuperare l’articolo scritto da Romina su come creare palette colori prendendo ispirazione da un’immagine della natura

Non dimenticare di commentare, magari scrivendoci cosa ne pensi di questa guida su come creare moodboard dal colore. Ti è piaciuta la moodboard che ho realizzato? Utilizzi altre tecniche per realizzare le tue moodboard? Io e Romina non vediamo l’ora di leggere il tuo commento, ma soprattutto condividi l’articolo sui tuoi social se pensi che possa interessare o essere d’aiuto anche ai tuoi amici e per supportarci nel nostro lavoro. Grazie di cuore!

Chiara

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15 Settembre 2021 / / Romina Sita

La cucina, quella stanza apparentemente pulita e ordinata, ma che quando vai ad aprire gli sportelli dei pensili rischi ogni volta di perdere il naso perchè un barattolo ti cade addosso. Da oggi questa cosa non succederà più, perché sono qui per spiegarti, con un metodo infallibile, come organizzare la cucina in autonomia e trovare immediatamente ciò che cerchi, senza avere più caos e disordine all’interno dei vani chiusi della cucina.

Lo sapevi che quando ho progettato la mia cucina, mi sono messa a disegnare tutti gli spazi interni dei vani per studiare la disposizione di stoviglie, pentolame e utensili? Pensa che custodisco ancora quei disegni! Ogni tanto ci penso mi dico: “mamma mia se ero fuori, come ero maniacale!” E invece col senno di poi sono felice e soddisfatta di averlo fatto, perchè tutt’ora, dopo 11 anni, trovo che la mia cucina sia funzionale e ben organizzata. Ci tengo che sia tutto preciso e organizzato in fase di progettazione, sia per essere più sicura delle scelte fatte, ma anche per evitare inconvenienti.

Ora non ti dico di fare come me, cioè se vuoi farlo non mi offendo, ma oggi voglio spiegarti un metodo più pratico per poter organizzare la cucina e trovare subito ciò che cerchi.

Quanto è bella la sensazione che si prova quando si cerca qualcosa e la si trova subito, vero? Col mio metodo ti insegnerò a eliminare tutto ciò che non serve e trovare un posto a tutto ciò che rimane. Quando ogni cosa è al suo posto è molto più facile trovarla quando la si cerca. Inoltre, siccome anche l’occhio vuole la sua parte, ti aiuterò ad ottenere una dispensa visivamente piacevole e soprattutto ben organizzata. L’ordine visivo aiuta ancor di più a cercare e trovare immediatamente le cose. Uno spazio ben organizzato e ordinato dona serenità e soprattutto fa guadagnare tempo e spazio.

Ti illustro il metodo SSO per organizzare la cucina: svuota, seleziona e poi organizza

Mi hai già sentito parlare di questo metodo, ne ho parlato infatti quando ho trattato il tema dell’organizzazione dell’armadio. Questo è un metodo che puoi applicare in tutta la casa, è sufficiente suddividere idealmente la casa per categorie e procedere con l’attuazione del metodo SSO per una categoria alla volta.

Ma torniamo alla nostra cucina. È importante sapere, ma probabilmente lo sai già, che tutti gli oggetti della cucina appartengono a diverse categorie e sono all’incirca queste:

  • posate
  • utensili
  • stoviglie
  • pentole
  • dispensa: dolce, salato, pasta, farine, cereali, condimenti, spezie, bevande, scatolame, ecc…
  • frigo e freezer
  • piccoli elettrodomestici
  • piano di lavoro
  • tessili per la cucina
  • accessori per la pulizia della cucina

Potremmo procedere per una categoria alla volta, ma mettiamo il caso che tu voglia riorganizzare tutta la cucina, perchè non ne sei pienamente soddisfatta. E hai dubbi proprio sulla destinazione di certe categorie di oggetti rispetto a tutta la cucina. Azzera la mente e non pensare a come sei sempre stata abituata a fare, segui il metodo SSO e procedi step by step.

SVUOTA

Svuota, completamente, tutti i vani della cucina e appoggia tutto sul tavolo e mentre lo fai suddividi già gli oggetti e alimenti per categoria. Mi raccomando a non tralasciare nulla, questo esercizio serve per prendere consapevolezza di quante cose si hanno e soprattutto quante cose sono inutilizzate, scadute, inutili o addirittura doppie.

SELEZIONA

È necessario fare decluttering, perchè sicuramente nella tua cucina c’è qualcosa di inutilizzato, rotto o scaduto. Per aiutarti a fare decluttering aiutati con questo trucchetto.

Per ogni singolo oggetto che ti trovi davanti, poniti cinque domande:

1. lo utilizzo frequentemente?

2. non ho nient’altro di simile che svolge la sua funzione?

3. è in buono stato, non scaduto e funzionale al suo scopo?

4. se si rompesse o lo perdessi, lo ricomprerei?

5. mi emoziona quando lo tengo in mano?

Se hai risposto sì ad almeno tre di queste domande, significa che quell’oggetto è da conservare. Tutto il resto è da eliminare. Il che non significa necessariamente buttare: se l’oggetto è in buono stato, puoi valutare di venderlo online, oppure di regalarlo a chi possa averne bisogno. Concentrati su ciò che è da conservare e non su ciò che è da eliminare.

ORGANIZZA

Solo dopo aver deciso cosa tenere, bisogna assegnare una collocazione ad ogni categoria di oggetti. È indispensabile che ogni cosa sia al suo posto, questo è il segreto per trovare subito ciò che si cerca.

Dovresti già avere sul tavolo più o meno tutto diviso per categoria, osserva il volume che ingombra ogni categoria.

  • Qual’è la categoria che ha bisogno di più spazio secondo te?
  • Quale categoria deve trovarsi vicino ai fornelli per essere comoda mentre cucini?
  • Quali sono gli alimenti che devono essere facilmente accessibili da tutta la famiglia?
  • Quale categoria non utilizzi tutti i giorni e quindi potresti pensare di riporre nei piani più alti?
  • Cosa desideri tenere a vista sul pianale della cucina?

Poniti tutte queste domande e aiutati con le risposte per studiare la collocazione ideale di ogni categoria, in base alle tue esigenze e quelle della tua famiglia. Definisci la posizione di ogni categoria e, perchè no, anche di ogni singolo oggetto.

Devi sapere che ci sono dei trucchetti per rendere la dispensa e i vani chiusi della cucina, ancor più organizzati ed esteticamente gradevoli. Ecco che vengono in nostro soccorso gli organizer. Avere contenitori tutti uguali o molto simili, tra loro ci consente di ottenere un aspetto ancor più pulito e organizzato. Ti suggerisco inoltre di utilizzare etichette adesive per identificare meglio il contenuto di scatole e contenitori. Organizer e etichette uguali contribuiscono a rendere tutto molto organizzato, anche per il resto della famiglia che ne usufruisce. Le etichette possono essere realizzate con l’etichettatrice oppure con dei washi tape e un pennarellino indelebile per scriverci sopra. Quest’ultimo è il metodo che utilizzo io, i washi tape sono molto facili da rimuovere e da sostituire in caso di cambio di contenuto.

Ti mostro qualche organizer utile che potrebbe esserti d’aiuto per quando andrai ad organizzare la cucina.

Divisori per cassetti

Questo è l’organizer più conosciuto, tant’è che molte aziende di cucine lo danno in dotazione con la cucina stessa. È un inserto che si appoggia all’interno del cassetto e si incastra perfettamente, ti permette di tenere divisi i diversi utensili da cucina e fare in modo che non si mescolino tra loro durante l’apertura e la chiusura del cassetto.

Barattoli in vetro

Personalmente preferisco quelli in vetro perchè sono più igienici e anche più belli. Sono più costosi ma fidati che ne vale la pena.

In questi puoi riporre ad esempio la pasta, il riso, i legumi secchi, il sale, lo zucchero e il caffè. Anche io all’inizio ero un pò scettica sull’aprire tutte le confezioni degli alimenti confezionati, ma quando ti troverai con la dispensa organizzata e funzionale, vedrai che non vorrai mai tornare indietro.

Contenitori

Questi servono per suddividere la dispensa, aiutano a raggruppare le cose per tipologia e identificarne immediatamente il contenuto.

Puoi utilizzarli per suddividere gli alimenti confezionati dolci da quelli salati, lo scatolame e gli alimenti confezionati nei vasetti di vetro.

Divisori per ripiano

Questi accessori ti permettono di sfruttare al massimo lo spazio in altezza. Posizionato all’interno di un vano della cucina ti permette di suddividere in 2 l’altezza e avere così un doppio ripiano di appoggio.

Organizer per coperchi

Un accessorio davvero intelligente che ti permette di tenere ben organizzati i coperchi di pentole e padelle. I coperchi hanno una forma un pò difficile da riporre perché non sono impilabili e con questo accessorio i coperchi sono posizionati in verticale l’uno a fianco all’altro.

Questi sono solo alcuni esempi ma in commercio esistono tante varietà di organizer per organizzare la cucina. Se desideri altre idee e ispirazioni ti lascio qui la mia shopping list di Amazon, qui troverai cose che già ho acquistato, più le cose che vorrei.

Ora che hai scelto in quale vano riporre ogni categoria di oggetti e gli organizer da inserire, poi iniziare a riempire la tua cucina. Buon lavoro!

So che non è facile iniziare e anzi è forse più facile lasciarsi prendere dallo sconforto, ma focalizzati sull’obiettivo finale, pensa a quanto sarà bella e organizzata la tua cucina, pensa a quanto sarà piacevole trovare immediatamente ciò che cerchi.

Fammi sapere se questo articolo ti è stato utile e se c’è qualcosa che non è chiaro o che vorresti approfondire. Ti aspetto qui sotto nei commenti.

Ciao e alla prossima,

Romina

P.S. Hai già letto la mia guida gratuita che ti aiuta ad arredare casa con gusto, come sulle riviste e in autonomia? Scarica ora la “Guida pratica della Home Lover”

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L’articolo Come organizzare la cucina e trovare subito ciò che cerchi sembra essere il primo su Romina • Home Lover.

1 Settembre 2021 / / Romina Sita

Ammetti che almeno una volta ti sei trovata in difficoltà durante la scelta dell’illuminazione artificiale della tua casa. Sicuramente ti sarai posta queste domande: che tipo di lampada scegliere, dove metterla, di quale forma, stile ecc… Devi sapere che ogni lampada ha le sue caratteristiche, una o più funzionalità e infine una forma che ne determina lo stile.

Scegliere le lampade per la propria casa non è per nulla facile, bisogna valutare un sacco di fattori, che spesso si danno per scontato e che se non vengono presi in considerazione, si rischia di commettere errori e pentirsi delle proprie scelte.

In questo articolo desidero fare chiarezza e spiegarti in modo preciso quali valutazioni devi fare quando scegli una o più lampade per casa tua, desidero che tu riesca a farlo in autonomia preservando lo stile e la funzionalità della tua casa.

Innanzitutto bisogna sapere quali sono le aree da illuminare

Per rispondere a questa domanda è sufficiente immaginarsi di essere al buio, cioè quando fuori c’è la luna in cielo. Ora prova a pensare a come ti muovi solitamente all’interno della tua casa, i luoghi in cui ti soffermi e cerca di immaginare quei punti in cui hai bisogno di luce se devi compiere una determinata azione. Ti porto degli esempi pratici per farti capire cosa intendo.

  • Appena entri in casa hai bisogno di luce, ma non tantissima, solo per vedere dove camminare
  • La sera quando vai in bagno e ti strucchi o ti pettini hai bisogno di vedere bene il tuo volto riflesso nello specchio
  • Quando cucini o lavi la frutta hai bisogno di vedere molto bene ciò che hai tra le mani e anche quando sei seduta a tavola

Questi sono semplici esempi, ma provando a sforzare la mente puoi tirare fuori le diverse situazioni che possono presentarsi in base alla tua necessità. Di conseguenza sarà più semplice intervenire nei punti giusti e scegliere con funzionalità e stile la lampada ideale per il luogo ideale.

Le 3 caratteristiche principali di qualsiasi lampada

Ora ti illustro nel dettaglio le 3 caratteristiche principali di cui si compone ogni lampada, ovvero la tipologia di luce, la categoria di lampada e le situazioni di luce artificiale. Unendo insieme le caratteristiche giuste, cioè quelle che soddisfano le tue esigenze di stile e funzionalità, otterrai la lampada perfetta per ogni luogo da illuminare che necessita la tua casa.

Iniziamo subito con la prima caratteristica da definire: la tipologia di luce.

TIPOLOGIA #1

Luce diretta

Si parla di luce diretta quando si ha un fascio direzionato. Una semplice lampadina è luce diretta, perchè proietta luce a 360°, se aggiungi ad esempio un paralume, la luce è sempre diretta ma solo nella parte inferiore, ovvero quando non incontra il paralume che ne scherma la luce. 

TIPOLOGIA #2

Luce diffusa

È la luce filtrata da uno schermo, un esempio semplicissimo per capire meglio, è una lampadina inglobata in una sfera di vetro opalino o satinato. Il vetro non trasparente fa da schermo e diffonde la luce emessa dalla lampadina in modo omogeneo e più soft. 

TIPOLOGIA #3

Luce indiretta

Quando la fonte luminosa si trova di fianco a una parete o qualsiasi superficie che ne riflette il fascio. La luce riflessa amplifica e diffonde l’illuminazione artificiale creando atmosfera.

Fai questa prova pratica per capire cosa intendo: prendi in mano una lampadina accesa, poi avvicinati e allontanati dalla parete e vedi un pò cosa succede. Vedrai che più ti avvicini alla parete e più la luce viene riflessa e da essa che la diffonde nella stanza, più ti allontani e più perdi l’intensità di questo gioco di luce.

Ora che conosci le 3 tipologie di luce passiamo alle 5 principali categorie di lampade. Per lampade intendo non solo la lampadina, ma l’intero elemento d’arredo che può contenere una o più fonti di luce.

CATEGORIA #1

Lampade a sospensione

Sono quelle lampade, come dice la parola stessa, che sono sospese e staccate dal soffitto. Sono solitamente sorrette da cavi in acciaio, più o meno sottili.

CATEGORIA #2

Lampade da soffitto

Sono le lampade che aderiscono al soffitto e sono più comunemente chiamate plafoniere. Di questa categoria fanno parte anche i faretti, con o senza binario.

CATEGORIA #3

Lampade da terra

Sono le lampada che si appoggiano a terra e possono avere la fonte luminosa vicina al pavimento oppure più in alto, sorretta generalmente da uno stelo che la supporta.

CATEGORIA #4

Lampade da tavolo

Sono le lampade che si appoggiano su un piano, come una scrivania, una credenza oppure un comodino. 

CATEGORIA #5

Lampade da parete

Infine ci sono le lampade ancorate alle pareti, solitamente chiamate anche applique o faretti da muro. Oppure potrebbero avere un braccio orizzontale che le tiene scostate dalla parete.

Per aiutarti a definire lo stile della tua casa io consiglio sempre di realizzare una moodboard che faccia da linea guida per le scelte presenti e future per la tua casa. Se non sai come realizzarne una, dai un’occhiata a questo articolo: Creiamo insieme una moodboard completa.

E se se proprio sei in alto mare e non hai la più pallida idea di quale sia il tuo stile di arredo, allora ti suggerisco di dare un’occhiata anche a questo articolo: Come trovare il proprio stile di arredo.

Ora rimane solo da definire dove nello specifico vogliamo fare luce, quale luogo della casa ha bisogno di illuminazione artificiale. Quali sono le 3 principali situazioni di luce artificiale che possono essere presenti in una casa? Vediamole insieme.

SITUAZIONE #1

Luce generale di ogni stanza

Generalmente è la luce che si trova a soffitto a centro stanza. È la prima che accendi quando entri, quella che ti occorre per vederci per raggiungere un oggetto o per compiere una determinata un’azione all’interno di quella stanza.

Esempio di lampada a sospensione centro stanza

z1_centrostanza
Z1

Esempio di lampada da soffitto centro stanza

SITUAZIONE #2

Luce funzionale

È l’illuminazione che va ad integrazione della luce generale, serve per focalizzare specifiche aree funzionali della casa, che hanno bisogno di maggiore illuminazione. 

Esempio di lampada da tavolo per la scrivania

Esempio di lampada a sospensione per il tavolo da pranzo

Esempio di lampada da parete per il tavolo da pranzo

Esempio di lampada da parete per illuminare zone di passaggio

Esempio di illuminazione per il piano di lavoro della cucina

Esempio di illuminazione per l’interno degli armadi

SITUAZIONE #3

Luce estetica

Comprende tutte quelle lampade con funzione decorativa e d’atmosfera. Non serve che sia particolarmente efficiente a livello illuminotecnico, perchè ha uno scopo puramente decorativo e poco funzionale, ma che è necessaria se si vogliono creare spazi caldi e accoglienti.

Esempio di filo di luce da esterno ad energia solare

Esempio di lampada da tavolo decorativa, da appoggiare su un mobile o dentro ad uno scaffale

Ok, ci siamo, ora dovresti avere le idee un pò più chiare su quale tipologia di lampada devi scegliere per illuminare la tua casa con stile e funzionalità.

Come vedi all’interno dell’articolo ti ho mostrato esempi fotografici per farti capire ancora meglio cosa intendo dire con le parole. Cliccando sulle immagini potrai accedere direttamente ai prodotti per vederne meglio le loro caratteristiche.

Aspetta, ho un’ultima cosa da dirti.

Le lampade che ho selezionato provengono dal sito di Luminesy, un emergente rivenditore di lampade in stile scandinavo, bohemien e moderno, che mi ha gentilmente concesso un piccolo regalo esclusivo per i miei lettori, ovvero un codice sconto di 6% sull’acquisto di qualsiasi lampada presente sul loro sito Luminesy.

Il codice sconto da applicare è: ROMINA e in automatico si applicherà uno sconto del 6% sul valore del tuo carrello.

Come sempre spero che l’articolo ti sia stato utile e se qualcosa non è chiaro, oppure hai ancora dubbi in merito all’argomento, non esitare a scrivermi oppure a lasciare un commento qui sotto (magari le tue domande potrebbero essere utili anche ad altri).

A presto,

Romina

L’articolo Illumina la tua casa con stile e funzionalità, scegli la lampada ideale per il luogo ideale sembra essere il primo su Romina • Home Lover.

4 Agosto 2021 / / Romina Sita

Quante volte si sente parlare di gallery wall (io stessa l’ho nominata più volte), ma perchè? Perchè le gallery wall sono scenografiche, decorative e rispecchiano lo stile e la personalità di chi abita quella casa.

Le gallery wall sono un’ottima arma per creare ambientazioni accoglienti e di forte carattere. Tu dirai: si ma come faccio a realizzarne una bella come quelle che vedo sul web? Hai ragione non è così semplice e scontato realizzare una gallery wall ben riuscita, ci sono alcuni piccoli accorgimenti da conoscere e io sono qui per questo, per spiegarteli step by step.

Le gallery wall sono l’occasione ideale per esprimere la propria creatività e per circondarsi di elementi decorativi che evocano sensazioni piacevoli.

Immaginiamo che tu sia una persona che ama viaggiare, stare a contatto con la natura e con la passione per lo yoga. Ti piacerebbe entrare in casa e vedere una parete decorata con immagini di motori e quadri astratti in bianco e nero? Ti metterebbero di buon umore? Probabilmente no. Quindi perchè non ricreare uno spazio piacevole, decorato con posters dai colori in linea coi tuoi gusti e raffiguranti soggetti a te piacevoli?

Abitare in una casa arredata con gusto, ordinata e in linea con la propria personalità, fa bene al corpo e alla mente.

Oggi desidero mostrarti come puoi anche tu realizzare in autonomia una gallery wall che esprima il tuo stile e la tua personalità. Lo farò in un modo particolare, oltre a darti, i miei soliti suggerimenti dettagliati, realizzeremo una gallery wall insieme, in modo da farti comprendere ancora meglio le scelte da compiere.

Ti piace questa idea? Ottimo, allora non perdiamo altro tempo e iniziamo subito.

Ho suddiviso questo percorso in 10 passaggi fondamentali. Sei pronta a realizzare una gallery wall che ti rappresenti al 100%, che esprima il tuo stile e la tua personalità? Io sì e sono carichissima!

STEP #1

Scegli un luogo

Come prima cosa devi definire dove andrai a realizzare la tua gallery wall. Cerca una porzione di parete libera all’interno della tua casa. Può essere la parete dietro al divano, la parete a lato del tavolo da pranzo, una parete del vano scala, in corridoio, sopra al tuo letto, sopra ad una credenza. Guardati intorno, fai una passeggiata in casa e scegli il luogo del tuo mini cantiere.

parete_vuota

Per la mia gallery wall

Ho scelto la camera da letto, esattamente la parete dietro al comò sospeso.

STEP #2

Cosa ti piace?

Pensa e rifletti su ciò che ti piace: viaggi, colori, natura, emozioni, texture, grafiche, moda, ecc… butta giù una lista di soggetti che ti trasmettono emozioni piacevoli. L’obiettivo è quello di evocare quelle stesse sensazioni quando passi davanti alla tua bella gallery wall. 

ispirazioni_per_gallery wall
Immagini ispirazionali

Per la mia gallery wall

Ho selezionato e composto questo collage di immagini ispirazionali dedicato agli elementi, forme e colori che mi piacciono, che trovo gradevoli alla vista e che mi fanno venire voglia di vacanza e di relax.

STEP #3

Definisci una palette colori

Ebbene sì, sarò ripetitiva ma la palette gioca sempre un ruolo importante. Entra nella stanza che ospiterà la gallery wall e guardati intorno. Vedi colori predominanti? È tono su tono? Sono presenti accenti di colore?

  • Se la stanza è caratterizzata da tonalità neutre puoi rimanere in linea con quelle, oppure aggiungere un tocco di accento attraverso un colore che sarà particolarmente ricorrente all’interno della gallery wall.
  • Per un ambiente total white puoi osare anche con una bella gallery wall multicolor, essa spiccherà e darà un enorme carattere alla stanza.
  • Se la stanza contiene già un bel colore d’accento, come la mia camera da letto, allora puoi richiamare all’interno dei posters della gallery wall quella stessa tonalità abbinata a tonalità simili e/o a contrasto.
camera da letto Romina
La mia camera da letto

Per la mia gallery wall

Nella mia camera da letto l’arredo è total white e la parete della testata invece è azzurra, quindi per la mia gallery wall ho scelto una palette che contiene azzurri, verdi freddi, verdi caldi e in contrasto con un rosa pastello.

STEP #4

Scegli lo schema di layout

Definita la porzione di parete da decorare ora bisogna decidere quale forma scegliere, ovvero quale schema di layout utilizzare. Ti suggerisco di dare un’occhiata a questo articolo per farti capire bene cosa intendo: Quali immagini utilizzare per una gallery wall perfetta

Un errore che vedo spessissimo fare è quello di disporre i quadri troppo lontani, la gallery wall è un gruppo di oggetti che devono entrare in sintonia tra loro. Se saranno troppo distanti questa sensazione si perderà. Controlla che la larghezza totale dell’intera composizione sia adatti allo spazio da decorare. 

gallery wall_layout
Schema di Layout di tipologia disordinato ma armonico

Per la mia gallery wall

Io utilizzerò lo schema disordinato ma armonico. Nell’immagine qui sopra vedi lo schema preciso che utilizzerò, non c’è nessun asse principale su cui appoggiano le cornici, ma la combinazione tra esse forma un gruppo coeso e dinamico.

STEP #5

Cerca uno shop online di posters

Ora viene la parte più divertente, seleziona sul web un negozio di poster e mettiti a cercare all’interno del sito le immagini che rispecchiano le idee che ti sei prefissata, ovvero quelle degli step #2 e #3.

prove_composizione Canva

Per la mia gallery wall

Io ho scelto Desenio, azienda svedese che offre una vasta scelta di posters e cornici prevalentemente in stile scandinavo, perfettamente il linea con lo stile d’arredo della mia casa e i miei gusti personali.

STEP #6

Scegli le immagini e le cornici

È arrivato il momento di scegliere i posters e le cornici. Scegli cornici in linea col mood dell’ambiente. Puoi anche mixare più tipologie di materiali di cornici, ma tutto dipende dallo stile che desideri rappresentare. Se sei più minimalista scegli cornici tutte uguali, se invece vuoi creare un pò di movimento puoi abbinare 2 tipologie di cornici differenti e disporle in modo omogeneo all’interno della gallery wall.

Controlla sempre che il poster scelto e la rispettiva cornice siano disponibili nel formato che ti eri prefissata.

posters e cornici Desenio

Per la mia gallery wall

Nel mio caso, le tipologie di immagini che ho scelto sono legate alla natura e in particolare alle piante verdi, cactus e fenicotteri. 

Per quanto riguarda la scelta delle cornici ho scelto di mixare 2 colori: cornici verniciate bianche con cornici in rovere naturale. Quando ho scoperto le cornici Moebe me ne sono subito innamorata e ho dovuto farle mie! Sono cornici particolari che non hanno il pannello di fondo ma sono costituite da 2 plexiglass sovrapposti, in questo modo puoi inserire poster piccoli per avere un bordo trasparente. Infine hanno un elastico nero lungo il bordo che tiene unito il tutto e che funge da appoggio sul chiodino. È più difficile spiegarlo che vederlo direttamente

STEP #7

Acquista e attendi il tuo ordine

Scegli precisamente i posters, le rispettive cornici e fai il tuo ordine online. Puoi aiutarti nella scelta scaricando le immagini dei poster sul pc e provare a fare una composizione.

Oppure puoi utilizzare questo comodo configuratore che ti aiuta anche nella scelta dello schema di layout.

gallery wall_composizione
Bozzetto Gallery Wall

Per la mia gallery wall

Per realizzare questo piccolo bozzetto ho utilizzato Canva, ho scaricato le immagini dei posters dal sito di Desenio e le ho caricate su Canva.

STEP #8

È arrivato il pacco!

Il corriere ha suonato alla porta? Evviva, apri il pacco, assembla i posters con la rispettiva cornice e recati nella stanza che ospiterà la tua magnifica gallery wall.

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STEP #9

Mettiti all’opera

Disponi sul pavimento la tua composizione, sali su una sedia per guardarla da lontano e fai i piccoli aggiustamenti necessari. Quando sei convinta fai una foto con lo smartphone e fai uno schizzo su un foglio per annotarti le distanze che hai lasciato tra una cornice e l’altra. Fora e appendi le tue cornici seguendo lo schizzo e lo scatto che hai sul telefono.

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STEP #10

Goditi il risultato

Bene, dovresti aver terminato! Wow, che ne pensi? Che emozioni ti trasmette? È come te la eri immaginata? Hai appena realizzato una gallery wall che esprime uno stile ben definito e soprattutto la tua personalità. Ogni volta che le passerai davanti ti metterà di buon umore, rallegrandoti la giornata.

gallery_wall_desenio

Questo articolo l’ho realizzato con piacere in collaborazione con

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Per realizzare la mia gallery wall ho utilizzato i seguenti articoli:

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Posters by Desenio

Monstera Tree Poster 40×50, Ocean Palm Poster 21×30, Agave Leaves No3 Poster 13×18, Flamingo Cone 13×18, Hygge Poster 13×18, Cactus Corner Poster 13×18.

cornici_desenio
Cornici by Desenio

Cornice bianca 40×50, Cornice bianca 13×18, Cornice Moebe A4 rovere, Cornice Moebe A5 rovere, Clip Moebe rovere.

Fammi sapere se questo articolo ti è stato utile e se proverai a realizzare la tua gallery wall utilizzando i miei suggerimenti.

Ciao e alla prossima,

Romina

P.S. Hai gia scaricato la mia guida gratuita? Si tratta di una check list che ti aiuta ad arredare casa con gusto, come sulle riviste e in autonomia: SCARICA LA GUIDA ORA.

L’articolo Crea uno stile ed esprimi la tua personalità attraverso una gallery wall sembra essere il primo su Romina • Home Lover.

21 Luglio 2021 / / Romina Sita

Quante volte ti sarà capitato di lasciarti incantare da quelle splendide cucine sulle riviste o su Pinterest, ben arredate, e con quei vani aperti che danno un aspetto accogliente e dal sapore di casa. Probabilmente ti sarà anche capitato di lasciarti influenzare proprio da quelle immagini, fino ad arrivare ad acquistare una cucina con i vani a giorno. Ma ora che te la ritrovi davanti pensi e dici: cavolo ma perché non è così bella come quella che avevo visto? Ed ecco che provi un piccolo senso di delusione e pentimento per esserti lasciato condizionare. Ma non ti preoccupare, puoi ancora rimediare! Si, perché oggi ti spiego come arredare i vani a giorno della cucina per ottenere un effetto come quella che hai visto sul catalogo quando hai acquistato la tua.

Le cucine dai vani aperti nascono dare movimento e hanno un aspetto più vissuto, rispetto alla classica conformazione composta da un “muro” di pensili allineati, che risultano spesso rigidi e poco accoglienti. I pensili coi vani a giorno sono molto belli, ma hanno il loro rischio. Essi infatti implicano ordine e pulizia, altrimenti è un attimo cadere nel caos e in una cucina brutta da guardare. Quando si sceglie una cucina bisogna infatti fare tutte le valutazioni preventive necessarie. 

Se sei una persona che non cura tanto l’ordine, per questioni di tempo e di voglia, allora ti consiglio di scegliere una cucina con pensili chiusi (…anche se avere una cucina ordinata ti aiuta a risparmiare tempo, ma di questo ne parleremo in un altro articolo).

Se invece ami vivere la tua cucina, ti piacciono tanto le cucine calde e accoglienti e sei disposto ad impegnarti, un minimo, per renderla e mantenerla tale anche a lungo termine, allora devi assolutamente leggere ciò che ho da dirti qui sotto.

Ti spiegherò infatti, attraverso 6 REGOLE, come puoi arredare i vani a giorno della tua cucina. Ti diro come e quali oggetti scegliere e ti aiuterò a capire se è necessario acquistare qualche oggetto decorativo nuovo.

REGOLA #1

Svuota 

cucina vani aperti

Svuota completamente tutti i vani a giorno della tua cucina. Ti renderai conto meglio dello spazio a tua disposizione. È come se partissi da un foglio bianco per iniziare il tuo disegno.

REGOLA #2

Fai un check

cucina vani aperti

Pensa a tutti gli oggetti, esteticamente gradevoli, che potresti mettere a vista:

  • tazze, tazzine o bicchieri
  • teiera, moka o brocca
  • scatola del tè
  • barattoli di pasta, caffè, sale, zucchero, biscotti…
  • vasi decorativi
  • libri di cucina
  • piccolo poster con cornice
  • piante aromatiche
  • piante decorative verdi
  • scatole graziose
  • una scultura che ti mette di buon umore
  • un oggetto ricordo che ti fa piacere avere in vista

Questo è un elenco di oggetti a cui ti puoi ispirare. Fai un check su ciò che hai e su ciò che vorresti acquistare e butta giù la tua shopping list, ma non prima di aver finito di leggere le regolette.

REGOLA #3

Palette colori

cucina palette colori

Sarò ripetitiva ma la palette colori è fondamentale per creare una base per ottenere un risultato dall’effetto armonico. In base ai colori della tua cucina definisci le tonalità che devono rispettare gli oggetti che andrai a inserire nei vani a giorno della tua cucina.

Se hai una cucina monocromatica puoi osare con qualche accento di colore, se invece hai una cucina colorata, allora riprendi quella tonalità abbinandola a sfumature più chiare e più scura, insieme a tinte neutre.

A questo punto seleziona tutti gli oggetti che hai e che rispettano la palette colori da te definita. Se desideri acquistare qualcosa di nuovo ti consiglio di farlo alla fine, quando avrai posizionato quelli già esistenti. In questo modo ti renderai meglio conto ciò di cui hai veramente bisogno. Ad esempio potresti ritrovarti con vani rimasti troppo vuoti oppure con  delle composizioni troppo alla stessa altezza. In questo caso potresti acquistare qualche oggetto che slanci, come un quadretto, una brocca o una bella teiera. 

REGOLA #4

Come tante composizioni

cucina vani aperti

Dopo aver definito gli oggetti da inserire, puoi iniziare ad arredare vani a giorno della tua cucina. Come per l’arredo di un qualsiasi piano di appoggio, devi ragionare per singole composizioni: GRUPPI di oggetti ben definiti e riconoscibili, caratterizzati da ALTEZZE differenti e posizionati leggermente SFALSATI tra loro.

Per gruppi si intende un insieme di oggetti molto vicini tra loro, talvolta anche attaccati (come i libri). 

Si può considerare gruppo anche un elemento singolo, esso però deve essere importante, caratteristico e distante il minimo necessario dagli altri gruppi per essere identificato come tale.

REGOLA #5

Composizioni dinamiche

cucina vani aperti

Tra i vari vani aperti della cucina, cerca di non creare composizioni troppo simili tra loro, sia come tipologie di oggetti, che come altezze e volumi delle composizioni.

Se hai tanti oggetti di una stessa categoria, ad esempio libri di cucina, cerca di posizionarli in modo omogeneo rispetto alla facciata di tutta la cucina. Per creare ancora più movimento puoi disporli alcuni in verticale e altri in orizzontale.

REGOLA #6

Non riempire troppo i vani a giorno

cucina vani a giorno

Non è necessario riempire tutto lo spazio del vano a giorno, anzi se lo farai non ci sarà modo di percepire i gruppi che caratterizzano le singole composizioni che hai creato, col rischio che tutto diventi caotico e disarmonico. Quindi lascia dello spazio vuoto tra una composizione e l’altra, vedrai come essa assumerà valore e non sentirai la necessità di aggiungere altro per paura di rovinarla. In questo modo proverai inconsciamente l’esigenza di mantenere quello spazio in ordine, senza contaminarlo di oggetti inutili e/o di solo passaggio. 

Una precisazione, queste 6 regole funzionano anche nel caso tu debba arredare una cucina con una o più mensole al posto dei pensili con vani a giorno. Ti lascio qui sotto altre immagini di cucine da cui prendere ispirazione.

  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno
  • cucina con vani a giorno

Ecco, ora conosci il segreto, sai perchè quelle cucine coi vani aperti che vedi sulle riviste e sul web sono così belle e soprattutto ora sai come realizzarla anche a casa tua. Presto scoprirai anche quanto sarà piacevole cucinare in una cucina esteticamente curata.

Ora mettiti all’opera, segui tutti i passaggi appena descritti, prendi ispirazione dalle immagini che vedi qui sopra e realizza la tua cucina dei sogni, quella che hai desiderato tanto. Sempre in tema cucina dai un’occhiata anche a questo articolo: Come realizzare la cucina dei sogni in stile scandinavo e col planner Ikea.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e se hai bisogno di chiedermi un consiglio o semplicemente di farmi vedere il risultato del tuo lavoro scrivimi, per me sarà un piacere leggerti e vedere i tuoi traguardi!

Ciao e alla prossima,

Romina

L’articolo Come arredare i vani a giorno della cucina, come quelle che vedi sulle riviste sembra essere il primo su Romina • Home Lover.

7 Luglio 2021 / / Romina Sita

La carta da parati è un elemento decorativo che può fare davvero la differenza in una stanza della casa, si adatta a qualsiasi stile di arredamento e può decorare un ambiente in modo caratteristico e originale. Ma cos’è la carta da parati? Come si installa? Dove si può applicare? A questa e a tante altre domande risponderemo in questo articolo. Parlo in plurale perchè ho chiesto aiuto a Paolo Leoni un esperto del settore e insieme ti sveliamo tutto ciò che bisogna sapere sulla carta da parati. 

Prima di iniziare vorrei raccontarti questo fatto curioso. Anzi, se mi conosci, forse ti sei già accorto di una cosa…. ti do un indizio….ti ricordi come si chiama mio marito? Ebbene sì, sto collaborando con un omonimo di mio marito! Curioso eh!

L’anno scorso ho fatto per caso una ricerca su Instagram per vedere quali profili si chiamavano come il mio, o in modo simile, e come quello di mio marito. Sarà capitato anche a te di fare una ricerca del genere, tanto per curiosità. Così mi sono imbattuta in questo profilo Color Art di Leoni Paolo carino, interessante e affine ai miei argomenti e ho messo il follow. Dopo qualche tempo Paolo mi contatta per fare una chiacchierata, conoscersi e per instaurare un eventuale collaborazione e così è stato. Ho trovato Paolo una persona capace, professionale e che mi esprime fiducia, così mi è venuta l’idea di dargli spazio qui sul mio blog, in cambio di ricevere informazioni e suggerimenti utili per i miei lettori.

Come l’ho fatto? Attraverso un’intervista. Ho raccolto le domande che ricevo su Instagram, più qualche dubbio e curiosità personale e ne è venuta fuori una ricca intervista. Ma prima di procedere vorrei fare una breve premessa e raccontarti un pò su cos’è la carta da parati.

Cos’è la carta da parati?

La carta da parati è una superficie di rivestimento e serve per decorare e ornamentare le pareti in modo originale. Sostanzialmente sono fogli di carta (disposti in rotoli), che vengono incollati al muro attraverso colle speciali e che resistono a lungo nel tempo. 

La carta da parati può essere utilizzata anche per rivestire anche mobili, ti basti pensare ai vecchi armadi della nonna con gli interni rivestiti.

posa carta da parati

Perché la carta da parati piace così tanto?

La caratteristica principale della carta da parati è il suo effetto continuo, essa infatti ti permette di creare un disegno dal grande formato su tutta la parete quasi come se fosse un affresco. I singoli fogli sono studiati in modo tale che quando vengono incollati l’uno affianco all’altro il disegno continua senza alcuna interruzione grafica (se la carta viene posata bene!). L’effetto di superficie continua è molto apprezzato sia per interni minimal che per interni più classici, tutto sta nel disegno raffigurato sulla carta da parati.

Capisci quindi che la carta da parati è un elemento decorativo dal grande potenziale, può essere in tinta unita dalla texture quasi impercettibile, con un disegno tipo affresco, con una grafica geometrica dalle mille forme, colori e stili, oppure può raffigurare l’immagine di un bosco con alberi a dimensione naturale, così ti sembrerà di esserci dentro. Tutto dipende dallo stile e dalle emozioni che desideri ricreare all’interno della tua casa.

Se hai difficoltà a trovare il tuo stile d’arredo, ti suggerisco di dare un’occhiata a questo articolo: Come trovare il proprio stile di arredo

Scegliere se applicare o meno la carta da parati non è semplice, perchè essa è molto interessante, ma allo stesso tempo suscita diversi dubbi e perplessità. Proprio per questo motivo, per aiutarti nella scelta, ho deciso di scrivere questo articolo con il supporto di Paolo Leoni, un esperto di tinteggiatura e pose di carta da parati. Ci sono tante cose che bisogna sapere prima di applicarla all’interno della tua casa e noi le abbiamo raccolte qui, buona lettura.

#1 Ciao Paolo, innanzitutto grazie per avermi concesso questa piccola intervista che penso, anzi sono sicura, possa essere utile a tanti. Ci racconti brevemente di te e della passione per il tuo lavoro?

Che dire di me, mi chiamo Leoni Paolo e dall’età di 15 anni svolgo con passione l’attività di tinteggiatura e posa in opera di carte da parati.

Dal 2006 sono il titolare della ditta Color art di Leoni Paolo, azienda presente sul mercato dal 1975 anno di fondazione da parte di mio padre Leoni Giuseppe. 

La passione per il mio lavoro, nasce molti anni fa più o meno quando avevo 12 anni, il sabato mattina non essendo impegnato con la scuola mi piaceva accompagnare mio padre al lavoro, iniziando con la preparazione degli ambienti per garantire il massimo rispetto delle superfici da tinteggiare e la pulizia degli ambienti perché come dice sempre lui tutti sono capaci di pitturare ma pochi lo sanno fare bene.

#2 L’argomento carta da parati incuriosisce molto ma allo stesso tempo suscita diversi dubbi e perplessità alle persone, la tipologia di posa, il costo, la durata nel tempo ecc… Si può posare la carta da parati in autonomia? Ci sono marche più facili da posare rispetto ad altre?

Posare la carta da parati non è così semplice, non me la sento di consigliare al cento per cento una posa in autonomia, tuttavia ci sono diversi tipi di carte da parati, quelle più difficili dove bisogna incollare il foglio e quelle dove va applicata la colla direttamente sul muro. Su queste potrei azzardare una posa in autonomia, però ci sono diverse incognite da tenere in conto: il taglio della lunghezza dei rolli, l’applicazione omogenea della colla e la formazione di bolle d’aria sotto il parato, che se non eliminate in tempo una volta terminata l’applicazione sarebbero impossibili da togliere.

#3 Qual è la differenza tra le carte autoadesive e quelle da incollare? Quale pensi sia la migliore?

La differenza tra le carte da parati autoadesive e quelle “classiche” sostanzialmente sta nel fatto che se per sbaglio c’è un errore in fase di posa, le autoadesive non permettono il distacco immediato dalla parete data la forza con la quale si incollano alla superficie, quindi si è impossibilitati nel correggere l’errore. Invece con quelle classiche si riesce sempre in un tempo limitato a sistemarle.

#4 La carta da parati lascia respirare il muro, oppure non c’è differenza tra un muro intonacato e un muro rivestito con la carta?

Ci sono in commercio alcuni tipi di parati “traspiranti”, però dalla mia esperienza ho sempre sconsigliato la posa su pareti con umidità di risalita, perché carta e umidità non sono mai andati d’accordo. Personalmente ho sempre consigliato la risoluzione del problema con intonaci appositi per umidità e successivamente la posa in opera del parato, cosi facendo non ho mai riscontrato problemi a lavoro ultimato.

#5 Quanto può durare nel tempo una carta da parati?

La carta da parati se incollata nel modo giusto, non subisce urti e, se non è a contatto con l’acqua, può durare molti anni.

#6 È difficile da rimuovere la carta da parati? Il muro dietro si rovina?

La carta da parati può essere facile ma anche difficile da rimuovere, tutto sta nel tipo di colla che l’applicatore ha utilizzato, tuttavia anche se si ha una facile rimozione la parete dietro potrebbe avere bisogno di una rasatura a scelta del cliente se a gesso o civile.

#7 So che esistono le carte da parati per gli ambienti umidi come il bagno, cosa ne pensi, le consiglieresti?

E’ un tipo carta da parati che consiglio se si vuole avere un qualcosa di diverso dalle solite piastrelle, è in fibra di vetro e a fine applicazione vanno date dalle 2 alle 3 mani di protettivo in base al brand del parato scelto. Tuttavia bisogna avvisare il cliente dei costi, della durata del procedimento e dell’attesa nel poter utilizzare la doccia o vasca dopo l’applicazione, che è di circa 48h.

#8 C’è qualcosa che spesso si dà per scontato e che invece è importante valutare quando si sceglie di rivestire una o più pareti con la carta da parati?

Purtroppo sì, le persone danno per scontato che la carta da parati si possa applicare su tutte le superfici e alla svelta!

Per quanto riguarda le pareti bisogna valutare il fondo se nuovo, con vecchie pitturazioni, con porzioni di intonaco o pittura in fase di distacco e se la parete è rifinita a civile.

Invece per gli arredi bisogna valutare lo spessore del legno, se già laccati o di legno grezzo, per non trovarsi le ante deformate. Se la carta da parati viene applicata su un solo lato e su un’anta di poco spessore, asciugando “tira” il legno da una parte sola.

#9 Hai qualcosa da aggiungere o da raccontarci che può essere utile a chi ci legge?

L’ultima cosa che mi sento di dire è: “rendete la vostra casa un posto accogliente, createvi un vostro stile non solo con la decorazione, i colori di casa e le carte da parati, ma anche con l’arredo, insomma abbiate rispetto e amate la vostra casa!”

Grazie mille Paolo, quest’ultima cosa che hai detto la condivido in pieno ed è proprio il messaggio che cerco di trasmettere qui online.

Spero di averti dato informazioni utili in merito alla carta da parati e se c’è altro che vorresti sapere non esitare a lasciare un commento qui sotto, scrivendo la tua domanda specifica. Io e Paolo saremo lieti di rispondere e darti una mano.

Ciao e alla prossima,

Romina

L’articolo Tutto ciò che bisogna sapere sulla carta da parati: Intervista a Paolo, un esperto del settore sembra essere il primo su Romina | Home Lover.

23 Giugno 2021 / / Romina Sita

Hai mai sentito parlare della ruota dei colori? Se la risposta è sì e vorresti imparare ad utilizzarla, allora sei nel posto giusto. Se invece hai risposto no e sei curioso di sapere di cosa si tratta, sei comunque nel posto giusto! 😛 In questo articolo ti racconto come utilizzare la ruota dei colori armonizzare i tuoi interni.

Ami il colore ma hai paura di creare abbinamenti sbagliati, vero? In effetti non è per nulla semplice creare accostamenti armonici, per questo motivo i professionisti si avvalgono di alcuni strumenti per dosare il colore in modo equilibrato. Sto parlando della ruota dei colori. Oggi desidero insegnarti a leggere e utilizzare la ruota dei colori in modo che tu possa autonomamente fare le giuste scelte cromatiche per la tua casa e riuscire così ad armonizzare i tuoi interni.

Perchè il colore è così importante?

Il colore è un elemento fondamentale della nostra vita, il colore ci circonda costantemente e ci trasmette emozioni. Proprio per questo motivo è importante circondarci dei colori giusti che ci evochino sensazioni piacevoli e di benessere, specialmente all’interno della propria casa. Più che di colore è più giusto parlare di palette colori, perchè se ci pensi la casa è rappresentata da più colori che si combinano tra loro per entrare in sintonia perfetta. Dai un’occhiata a questo articolo, ti aiuterà a trovare palette colori adatta alla tua casa: A cosa serve la palette colori? 4 idee efficaci per trovare la tua personale.

Quando si parla di applicazione del colore non bisogna considerare solo le pareti di casa, ma anche tutto ciò che compone l’arredamento: divano, tavolo, sedie, cucina e tutti gli altri elementi di arredo. Prima di fare qualsiasi scelta sull’acquisto di nuovi arredi o decorazioni è sempre bene considerare e valutare tutti gli elementi esistenti (es. pavimenti, porte, infissi, ecc…) e solo successivamente sviluppare le scelte cromatiche in funzione di essi. La ruota dei colori ci viene in soccorso per definire quali e quante tinte utilizzare all’interno della palette colori per riuscire ad armonizzare gli spazi interni.

La ruota dei colori, conosciuta anche come cerchio cromatico, è un simbolo grafico circolare, caratterizzato da 12 colori. Questi 12 colori rappresentano l’insieme delle combinazioni che si ottengono dai 3 colori primari, che a loro volta permettono di creare una quantità immisurabile di colori.

Ma andiamo con ordine e apriamo una piccola parentesi sull’origine del cerchio cromatico.

Nel passato, grandi scienziati, artisti e filosofi hanno espresso le loro teorie sul colore. Come Johann Wolfgang von Goethe che ha scoperto l’opposizione dei colori complementari, Michel Eugène Chevreul che nel suo cerchio si concentra sulla sequenza delle tinte e non sui legami logici o estetici che si instaurano fra loro, fino ad arrivare nel 1919 a Johannes Itten, pittore, designer e docente del Bauhaus

Itten si concentra sui rapporti che si creano passando da un colore all’altro e mostra come dai colori primari si possono generare i secondari e i terziari. 

colori primari
COLORI PRIMARI: giallo, rosso, blu
colori secondari
COLORI SECONDARI (ottenuti dalla mescolanza dei colori primari): arancio, viola, verde
colori terziari
COLORI TERZIARI (ottenuti dalla mescolanza dei colori secondari): giallo-arancio, rosso-arancio, rosso-viola, blu-viola, blu-verde, giallo-verde
colori tetradici
COLORI TETRADICI

Itten inoltre utilizza questa struttura per evidenziare alcuni accostamenti armonici, cioè più piacevoli rispetto ad altri, prendendo i colori della ruota a gruppi di 4 colori, seguendo schemi di quadratura.

Saturazione e luminosità

Finora abbiamo parlato di COLORI PURI, cioè quei 12 colori che non contengono nè bianco, nè nero e nemmeno grigio. Devi sapere che ai colori puri contenuti nel cerchio cromatico si possono applicare 2 tipologie di variabili differenti. Sto parlando della SATURAZIONE e della LUMINOSITÀ: ti spiego cosa sono utilizzando come esempio il colore verde puro.

saturazione

La saturazione determina quanto un colore è puro. Più è saturo e più si avvicina alla purezza e più è desaturato e più si avvicina al grigio.

Ti mostro un esempio di una camera da letto con una parete colorata. Ho modificato la saturazione di essa per mostrarti cosa succede togliendo o aggiungendo il grigio.

camera da letto
Immagine con colore di riferimento
camera da letto
Stessa immagine con parete più desaturata
camera da letto
Stessa immagine con parete ancora più desaturata
luminosità

La luminosità determina quanto un colore è chiaro o scuro. Più si aggiunge bianco e più si schiarisce e più si aggiunge nero e più un colore si scurisce.

Ora invece ti mostro un esempio di un living con una parete colorata. Ho modificato la luminosità di essa per mostrarti cosa succede aggiungendo bianco e poi nero.

living
Immagine con colore di riferimento
living
Stessa immagine con aggiunta di nero sulla parete colorata
living
Stessa immagine con aggiunta di bianco sulla parete colorata

È fondamentale considerare queste 2 variabili, per non creare interni troppo vivaci, che alla lunga possano stancare. Infatti la ruota dei colori deve essere utilizzata come base sulla scelta della tinta (colore puro) ma poi è necessario aggiungere la giusta saturazione e luminosità in base al risultato che si vuole ottenere. 

Ruota dei colori

La ruota dei colori è un doppio disco di carta legato al centro da un punto metallico che permette la rotazione di un disco sull’altro. Nel cerchio sottostante sono riportati 12 colori, ovvero l’insieme delle combinazioni di colori che si ottengono dai 3 colori primari. Nel disco superiore invece si trovano descrizioni e info tecniche su come leggere la ruota dei colori.

Questa è una RUOTA DEI COLORI e la puoi acquistare su Amazon ad un prezzo super accessibile. Sul bordo esterno sono raffigurati i 12 colori puri che ti dicevo poco fa e per ognuno è rappresentata una scala semplificata della saturazione e luminosità. Dove c’è scritto TINT è stato aggiunto del bianco, dove c’è scritto TONE è stato aggiunto del grigio e dove c’è scritto SHADE è stato aggiunto del nero. Questo per farti capire che quando vai a combinare ad esempio 2 colori complementari, non necessariamente devi prendere il rosso puro e il verde puro, ma puoi scegliere ad esempio un rosso desaturato e abbinarlo ad un verde scuro, nella quantità che deciderai tu. 

Un altro strumento da integrare alla ruota dei colori, e che può aiutarti molto nella scelta, è sicuramente la mazzetta colori. Io ho questa di RAL, non contiene una quantità esagerata di colori, ma la trovo ugualmente molto utile al suo scopo. 

Un’altra alternativa valida la puoi trovare qui, sul sito di Pantone. Qui hai una vasta gamma di colori ordinati per tipologia. Questo sistema lo utilizzo quando devo cercare un colore ben specifico e quando scrivo gli articoli per il blog di Home Decor Details! 😉

Ora ti mostro nel dettaglio come leggere e utilizzare la ruota dei colori. Nello specifico ti illustro 5 tecniche, corredate da immagini di interni selezionati da Pinterest, che rappresentano al meglio il concetto descritto.

TECNICA #1

ruota dei colori analoghi

Colori analoghi (che a sua volta si può suddividere in colori caldi e colori freddi)

Sono i colori che sulla ruota si trovano adiacenti, e che quindi hanno tonalità simili. Schemi di colori analoghi si trovano spesso in natura risultando armoniosi e piacevoli per l’occhio. Di solito si accostano bene creando composizioni serene e confortevoli. 

TECNICA #2

ruota dei colori complementari

Colori complementari

Sono i colori che sulla ruota si trovano esattamente opposti. Sono i più difficili da usare, questo perché essendo colori opposti danno vita ad un forte contrasto, che non sempre è facile gestire. L’elevato contrasto di colori complementari, crea un look vivace soprattutto quando usato a piena saturazione. Questa combinazione di colori deve essere gestita con attenzione per non risultare stridente. Schemi di colori complementari sono difficili da usare in dosi massicce, ma funzionano bene quando si desidera qualcosa di originale. Se si accostano due colori complementari si ottiene un effetto di massimo contrasto rafforzando la luminosità di entrambi. 

TECNICA #3

ruota dei colori complementari

Colori complementari frazionati

Una variante dei colori complementari: uno dei 2 opposti si suddivide a sua volta in 2 colori analoghi. Questa tecnica permette di creare una leggera sfumatura che non risulta per niente male.

TECNICA #4

ruota dei colori triadici

Combinazioni di colori triadici

Sono i colori che nella ruota sono collegati dal triangolo. Scegli il tuo colore preferito, gira il cerchio in modo da far combaciare il vertice del triangolo con quel colore e in automatico, in corrispondenza degli altri 2 vertici, verranno fuori gli altri 2 colori che si accostano armonicamente col primo. 

TECNICA #5

ruota dei colori tetradici

Combinazioni di colori tetradici

Simile alla tecnica precedente, se desideri creare armonia utilizzando 4 colori, gira la ruota (“ye ye”🤣) e scegli la combinazione che ti aggrada di più.

Ora sai esattamente come si legge la ruota dei colori, ma voglio lasciarti la mia interpretazione personale. Penso che negli interni e nell’arredamento, la ruota dei colori sia molto utile per identificare soprattutto i colori di contrasto e per ricordarci quali sono i colori caldi e quelli freddi (sono indicati nelle info del cerchio superiore). Invece, nel caso dei colori triadici e tetradici risulta un pò difficile, perchè bisogna stare attenti alle quantità di colore applicato e ai dosaggi di saturazione e luminosità. Ma! Possiamo osare e sbizzarrirci ad esempio per campiture limitate di colore. Ad esempio all’interno di una gallery wall, quando non sai quali fotografie o poster scegliere, lo strumento della ruota dei colori potrebbe risultare davvero utile per scegliere immagini cromaticamente armoniche.

In generale consiglio di sempre di tenere in mente la regola del 60-30-10, che ti permette di dosare le quantità di colore all’interno della tua casa, in modo sempre equilibrato e armonico.

Se desideri altri suggerimenti su come applicare il colore all’interno della tua casa, allora ti suggerisco di leggere anche questo articolo: Come e dove applicare il colore all’interno della nostra casa.

Spero che questo articolo ti aiuterà nelle scelte cromatiche, per rendere più bella la tua casa.

Ciao e alla prossima.

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