Lo studio di architettura Limdim House Studio ha ristrutturato l’appartamento Brown Box con pareti curve e colori neutri che mirano a creare uno spazio caldo ed accogliente.
Situato in un piccolo angolo della città di Hue, vicino a una zona ricca di siti storici e di famose pagode, l’appartamento ristrutturato dallo studio Limdim House Studio assomiglia ad una graziosa bomboniera. Chiamato affettuosamente Brown Box, combina una tavolozza di colori poco impegnativi, porte ad arco e superfici in terrazzo per creare un’oasi di calma e raffinatezza.
Lo studio ha ristrutturato l’appartamento di 69mq e precedentemente composto da due camere da letto, rimuovendo le pareti divisorie per trasformarlo in una spaziosa abitazione con una sola camera da letto.
Curve e colori neutri per superare il conformismo
Come spiega Minh Huan, architetto dello studio incaricato del progetto:
“Abbiamo trattato lo spazio con l’obiettivo di superare la ripetitività degli appartamenti standard. Nell’ambito della ristrutturazione, abbiamo rimosso le pareti esistenti e al loro posto abbiamo aggiunto dei divisori curvi”.
Le pareti curve sono sormontate da cornici a gradini, una versione contemporanea delle modanature, che hanno lo scopo di eliminare l’asprezza degli angoli della cucina-sala da pranzo open space.
Una nicchia a volta incornicia il lavandino su un piano di lavoro in terrazzo, sormontato da una fila di armadietti pensili color marrone tortora disposti a semicerchio per adattarsi all’alcova. Una parete a volta separa visivamente il soggiorno dalla cucina-sala da pranzo. Una porta ad arco conduce dal soggiorno open space alla camera da letto. Il bagno adiacente alla camera da letto, visibile attraverso una grande finestra circolare, è dotato di una vasca da bagno in terrazzo.
Palette cromatica e materiali
Lo studio ha utilizzato una palette di colori naturali, con tonalità di marrone, beige, bianco e grigio, per creare un look tranquillo e sofisticato.
Il materiale principale è il Terrazzo, composto da un aggregato di cemento Portland, pigmenti, polvere e frammenti di marmo, in una tonalità bianco crema. Sono in Terrazzo i pavimenti, l’isola e il piano della cucina, il lavabo e la vasca da bagno.
Questo stratagemma aiuta a uniformare lo spazio rendendolo percettivamente più grande. Per evitare la monotonia, le pareti sono dipinte con blocchi di colore che creano un piacevole contrasto e mettono in risalto il gioco dialettico tra curve e linee rette. Il contrasto coinvolge anche l’arredo, grazie all’alternanza di mobili e porte laccati lucidi e mobili in legno chiaro. Tutti gli elementi lavorano insieme per creare un’abitazione cittadina elegante e rilassante, il tipo di casa in cui non si vede l’ora di tornare.
La Milano Design Week 2022 ha proposto novità d’assoluto prestigio e il settore dell’illuminazione non fa eccezione. In attesa di Light+Building, brand come Rotaliana, Talenti e Tonellidesignhanno mostrato, ancora una volta, come luce e design siano un connubio indissolubile alla ricerca della bellezza delle forme.
Rotaliana ridefinisce il concetto d’illuminazione, tra tecnica e decorativa
Negli ultimi anni molte delle differenze tecniche e prestazionali esistenti tra lampade “decorative” e lampade “architetturali” sono svanite, portando anche nell’ambiente domestico le tecnologie per la gestione della luce: discrete, dolci e, soprattutto, wireless. La possibilità di modificare e personalizzare la luce è infatti sempre più importante e richiesta, anche in un’ottica di risparmio energetico.
Non più quindi definizioni univoche o riferibili a un unico e ben definito campo di utilizzo, la dimensione decorativa si fonde con quella tecnica. Proprio in questo spazio di confine, alla ricerca di un “nuovo modo di illuminare le cose”, si posizionano il sistema Souvlaki e le lampade Sol e Totem&Tabù, le nuove creazioni di Giovanni Lauda e Paolo Rizzatto per Rotaliana.
Souvlaki
Un sistema su binario a bassa tensione, semplice e intuitivo da configurare e da utilizzare. Gli spot – orientabili, non orientabili o con ottica a sospensione – si inseriscono sul binario e possono scorrere liberamente, essere facilmente rimossi o implementati e completati con gli accessori a seconda delle necessità.
Gli spot a LED possono montare diverse ottiche, così da permettere differenti aperture del fascio di emissione. Gestibili singolarmente dallo smartphone sono regolabili in qualsiasi posizione siano stati montati. Liberamente componibile all’interno del sistema, un binario speciale utilizza una sorgente LED lineare per la luce indiretta, alimentando in contemporanea i proiettori.
Totem & Tabù
Applicate alla parete, ricordano le maschere primitive, scolpite a mano. Gli schermi delle lampade sono incisi da righe regolari, orizzontali o verticali, scavate nel legno e nel metallo, che riflettono la luce dell’ambiente.
Totem & Tabù è una famiglia di lampade wall-grazer, in cui la luce radente dei LED disposti sul perimetro si diffonde nell’ambiente lungo la parete. La lampada è composta da un telaio in alluminio pressofuso, un’ottica perimetrale in silicone e un sottile schermo. Quest’ultimo, montato sulla struttura con due speciali inserti e facilmente rimovibile, può essere in vari materiali: legno massello, precomposto o MDF, fresati e lavorati seguendo originali disegni tridimensionali; specchio; tessuto e altri materiali e decori su richiesta.
Sol
Un disco con superfici e bordi leggermente arrotondati, che alloggia due apparati luminosi progettati in modo da sfruttare al meglio l’emissione di 96 LED indirizzati verso il basso e di 128 LED indirizzati verso l’alto.
L’intensità della luce può essere regolata in modo indipendente sia verso il soffitto che verso il pavimento. Le particolari ottiche raster eliminano gli abbagliamenti e decorano con un motivo a riquadri concentrici le superfici orizzontali del disco, mentre le incisioni a cerchi concentrici contribuiscono in modo discreto allo smaltimento del calore. La forma, semplicissima, suggerisce e consente una declinazione completa delle varie tipologie (da terra, da tavolo, a sospensione, a parete) e un inserimento adattabile ai più svariati contesti
Kukà, l’innovativa lampada eco di Talenti che si fa in tre
Ideata dai giovani designer dello Studio Adolini, Kukà è l’innovativa lampada o doppio uso che il marchio Talenti ha presentato durante la settimana del design milanese.
Kukà è innanzitutto un elemento luminico, una lampada dal grande impatto estetico ma estremamente semplice nelle linee. Tutto ruota interno alla circolarità, a diametri in evoluzione per creare figure concentriche dove la luce si presenta come un anello alla base in grado di ammorbidire ogni ambiente con una luce soffusa e avvolgente.
Poi giunge la sorpresa. Il coperchio può avere diverse dimensioni e questo permette a Kukà, pur mantenendo l’anello di luce inferiore, di diventare un sofisticato e comodo coffee table. Infine, Kukà si trasforma anche in vaso per accogliere piante diverse e contribuire a rendere l’ambiente ancora più verde.
Questa originale collezione stupisce per la sua capacità di affascinare fin dal primo sguardo e introduce l’eco-resina quale materiale protagonista. Sia accesa che spenta si converte in un elemento d’arredo sofisticato e glamour per regalare eleganza e praticità ad ogni spazio.
Luce accogliente e forme fluide con Noun by Tonellidesign
Disegn targato Massimo Castagna, unisce la lavorazione artigianale del legno massello alla tecnologia dell’illuminazione. Il delicato segno grafico si enfatizza in installazioni a lampade multiple diventando assoluto protagonista dell’ambiente.
La luce emessa illumina l’ambiente in modo caldo ed accogliente e disegna il tratto distintivo della struttura in legno dalla forma fluida e asimmetrica. Disponibile nelle versioni ad uno o due elementi sospesi, con rosone unico a soffitto e cavo di sospensione nero regolabile in altezza. Versione sospesa libera con cavo di alimentazione nero con spina per presa elettrica. Impianto di illuminazione a luce LED COB 3000°K
Se abiti in un appartamento dalle dimensioni contenute o più semplicemente vuoi organizzare meglio tutte le tue cose, i letti matrimoniali con contenitore sono la soluzione giusta per guadagnare spazio utile.
Grazie a una solida struttura che permette di sollevare il telaio con le doghe, offrono pratici e capienti vani perfetti per riporre lenzuola, coperte, piumini e cuscini per mantenere in ordine la stanza. Rispetto ai modelli tradizionali, la differenza è data dal giroletto formato da un fascione alto tanto da contenere il vano interno. In genere, un letto matrimoniale con una misura standard offre uno spazio interno di circa 3 mq. Il meccanismo di sollevamento, fino a qualche tempo fa non troppo agile, è ora semplicissimo e permette di prendere ciò che abbiamo riposto sollevando la rete soltanto con una mano.
Meccanismi di apertura dei letti matrimoniali con contenitore
In commercio si trovano vari modelli di letti contenitore con diverse tipologie di meccanismi alza rete. Il sollevamento della rete e del materasso è regolato dal movimento di pistoni a gas. Il sistema più diffuso consiste nel sollevare la rete frontalmente mediante una maniglia posizionata di fronte al letto e agganciata alla rete. Il vano viene aperto completamente, ma la parte verso la testiera risulta poco agibile. Alcuni modelli prevedono l’apertura laterale anziché frontale.
contenitore con apertura frontale
In alternativa a queste due opzioni, è possibile optare per il sistema di apertura con doppio movimento. In questo caso è possibile portare la rete in posizione orizzontale, a un’altezza tale da facilitare sia l’accesso al contenitore sia il rifacimento del letto.
Capienza del vano contenitore sotto il letto
I letti matrimoniali con contenitore hanno una capienza variabile. Infatti, il vano contenitore sotto la rete cambia in base alle dimensioni del letto. Ad esempio, un letto matrimoniale standard, con materasso da 160×190 e una base alta 25 cm, in genere potrà accogliere al suo interno circa 15/16 scatole da 50×30 cm. Naturalmente, dipende anche dalla posizione dei pistoni. Se hai bisogno di maggior spazio contenitivo e la dimensione della camera lo permette, puoi sempre optare per un letto matrimoniale King size con contenitore.
matrimoniale king size con box contenitore
Letti King size con contenitore per guadagnare ancora più spazio
Il letto king size non è altro che un letto matrimoniale oversize dalle misure generose. La dimensione standard è di 180×200 cm ma ci sono aziende che propongono altre misure. VAMA divani, azienda toscana specializzata in mobili imbottiti da 50 anni, ha in assortimento diversi modelli di letti matrimoniali king size con contenitore, realizzati con cura artigianale e materie prime di qualità.
Il vantaggio di affidarsi ad un’azienda come Vama divani è proprio la produzione artigianale che permette di personalizzare il prodotto in base alle tue esigenze. In fase di scelta potrai infatti selezionare la misura più adatta alla tua camera da letto. Le misure della rete del letto king size con contenitore sono:
Letto King Size Standard: 180 x 200 cm
Letto California King Size: 180 x 210 cm
Letto American King Size: 190 x 200 cm
Letto Super King Size: 200 x 200 cm
Naturalmente, se nessuna di queste dimensioni fa al caso tuo, nel sito è disponibile un puoi richiedere un preventivo per la realizzazione su misura.
In fase di acquisto è possibile scegliere il rivestimento tra vera pelle e tessuto, il colore più adatto e, naturalmente, anche i piedini del letto. Inoltre, Vama ti permette di stabilire il tipo di imbottitura del giroletto e scegliere tra 3 tipi di meccanismo per il letto contenitore: apertura standard, apertura laterale oppure con doppio movimento.
Da non sottovalutare, poi, la qualità dei prodotti Vama. I letti contenitore sono realizzati in legno multistrato spesso 2 cm. Il video che segue mostra il test per la resistenza ai carichi di questo materiale effettuato dall’azienda.
Se hai deciso di acquistare un letto matrimoniale con contenitore puoi farlo comodamente online selezionando le diverse opzioni. Nel caso di un prodotto su misura, ti basta semplicemente inviare una mail per essere ricontattato dall’azienda. Anche il montaggio del letto è un’operazione semplice e veloce. Vama fornisce tutta l’attrezzatura necessaria, mettendo a disposizione anche un video sul loro canale Youtube, che illustra perfettamente ogni fase del montaggio.
Ora non ti resta che dare uno sguardo al sito e scegliere il modello che fa per te!
Se state ristrutturando il vostro bagno, uno degli elementi che lo caratterizzerà è la vostra doccia, e sicuramente vi sarete già chiesti: come scegliere il box doccia?
Ci sono moltissimi modelli in commercio con prezzi altrettanto vari. Sbagliare è semplice, sia per tipologia, che per dimensioni, che per stile. E’ per questo che in questo articolo troverete spiegazioni e consigli sulle tipologie di box doccia in commercio.
Quale box doccia scegliere, le dimensioni
Iniziamo da un’informazione di base che ci aiuterà ad impostare tutto il nostro lavoro: le dimensioni. In commercio troverete piatti doccia enormi, di diversi materiali, che arrivano a superare anche i 2 m di larghezza.
Generalmente un box doccia ordinario può essere quadrato o rettangolare, con dimensione minima “vivibile” di 70 cm x 70 cm. Questa dimensione si applica di norma per arredare un bagno piccolo che abbia spazi molto ridotti, spesso molto difficili da gestire all’interno di una ristrutturazione. Il consiglio, se possibile, è sicuramente quello di orientarsi su una dimensione di almeno 80 cm x 100 cm.
box doccia walk in con gradino
E’ pur vero che ormai la tendenza di quelli che stanno ristrutturando casa o semplicemente il bagno è quella di avere docce sempre più spaziose. Si tende quindi a limitare alcuni spazi, ottimizzandoli al massimo, per avere a disposizione dei piatti doccia enormi.
Vetro e profili box doccia
Esistono diversi tipi di doccia, i più comuni sono sicuramente:
doccia con piatto
doccia a filo pavimento (senza piatto)
doccia in muratura (senza box e con o senza piatto)
doccia walk in (con e senza piatto)
A seconda della tipologia di doccia scelta, deve essere selezionato il giusto box doccia. Ecco alcuni esempi.
Se scegliete una doccia con piatto da appoggio rettangolare, avrete nella maggior parte dei casi due lati formati dal muro e due lati nei quali dovrete installare il box doccia. In questo caso potreste installare un box con profili in alluminio (ci sono diverse finiture, non per forza cromato) con vetro scorrevole trasparente e chiusura magnetica.
Box doccia con profili in alluminio
Qualora vi trovaste nella condizione di avere una doccia lunga tutto il lato corto del bagno, magari sotto la finestra, potreste scegliere di installare un classico box doccia scorrevole a due ante o un box doccia walk in. Come funziona il box walk in? E’ composto da un solo vetro agganciato al muro con attraverso un profilo in alluminio con un braccetto di irrigidimento posto nella parte superiore del vetro. A differenza del box a due ante scorrevole ha una parte permanentemente aperta che consente un accesso facilitato. Avete dubbi sugli schizzi? Si, con larghezze limitate potrebbe esserci il pericolo che durante la doccia qualche schizzo uscirà fuori, con spazi ampi questo sicuramente non sarà un vostro problema.
box doccia filo pavimento
Per quanto riguarda quale vetro scegliere per il box doccia, optate sempre per un vetro temperato. Piccola parentesi sul vetro temperato: è chiamato anche di “sicurezza” perché quando si rompe lo fa in tantissimi piccoli pezzi smussati e arrotondati. Proprio questa caratteristica lo rende di sicurezza impedendo pericoli con chi entra in contatto con il vetro rotto, riducendo al minimo gli infortuni.
Ok, il vetro è la soluzione esteticamente più bella, ma come lo mantengo? Come pulire il box doccia? Il peggior nemico è sicuramente il calcare. Per la pulizia del piatto doccia consigliamo acqua calda e un anticalcare diluito (soprattutto su piatti in ceramica). Per quanto riguarda il vetro, l’anticalcare è necessario, vi consiglio un prodotto ottimo per pulire e proteggere le superfici creando uno scudo antigoccia.
Dove posizionare box doccia
Girando online, guardando progetti e foto, sarete sicuramente abituati a trovare il box doccia alla destra o sinistra della porta del bagno, a seconda della disponibilità di spazio. Vi assicuro che questa non è l’unica soluzione!
Box doccia vicino alla fiinestra
Mettere il box doccia frontale all’ingresso, donando profondità al bagno, è possibile anche se c’è una finestra. Non abbiate paura, provate, è possibile posizionare un box doccia vicino alla finestra, ricordando sempre di avere un pò più cura dei vostri serramenti. Avrete un bagno più ampio, ben distribuito, e un box doccia più grande.
Soffione doccia, i più belli sul mercato
Abbiamo già parlato di come scegliere la rubinetteria del bagno ora vediamo come scegliere il soffione che andrà all’interno del vostro box.
Se non sapete dove cercarli online, uno dei rivenditori più forniti e con grande attenzione al cliente è sicuramente Acquaclick, vi consiglio di farci un giro, ne rimarrete soddisfatti. C’è una grande assistenza al cliente e assistenza post vendita, cosa fondamentale, soprattutto per la rubinetteria.
Doccia con vetro fumé e soffione nero
Anche qui l’offerta è varia e si dividono in soffioni a parete o su colonna. Il funzionamento è molto semplice, l’acqua viene miscelata in un corpo da incasso o in un miscelatore termostatico esterno e convogliata in un tubo incassato a parete (in caso di soffione a parete) o in una colonna esterna.
box doccia con miscelatore hansgrohe
Quali sono i migliori sul mercato, vi raccontiamo la nostra esperienza personale. Noi abbiamo installato, e ne siamo fierissimi, una colonna doccia termostatica Hansgrohecon soffione doccia regolabile e doccetta. Le loro soluzioni sono riconosciute e a livello di qualità non hanno confronti.
Sulle colline di Ibiza una villa di nuova costruzione, con porticato e piscina, è definita da un progetto che, fuori e dentro, richiama lo stile locale, pur aggiungendo note in stile industriale e nordico.
Oggi vi portiamo in un paradiso nascosto ad Ibiza, dove tradizione e modernità si fondono per trascorrere vacanze indimenticabili. L’architetto Cate Watts, dopo anni di lavoro a Londra, ha progettato da zero “Can Caterina”, una villa con piscina destinata all’affitto per le vacanze. Situata su un vasto terreno privato, la villa dispone di sei camere da letto, quasi tutte con bagno, oltre a numerosi spazi comuni, aree all’aperto, un elegante porticato e una rinfrescante piscina.
L’architettura esterna riprende in chiave contemporanea le “finca”, le tradizionali case bianche dell’isola di Ibiza, una volta abitate dai contadini. Le murature in pietra spiccano tra le pareti bianche così come si trova nelle tipiche case autoctone.
Gli interni, opportunamente studiati, riservano splendide sorprese: linee essenziali e colori neutri, impronta contemporanea, grandi finestre e porte vetrate in stile industriale, pavimenti in rovere o pietra, arredi dalle linee senza tempo, tessuti in lino.
In un riuscito connubio da scoprire ambiente dopo ambiente, la tradizione locale è ben presente, reinterpretata in chiave moderna.
Una serie di grandi pareti vetrate in ferro e vetro collegano le stanze e anche l’interno con l’esterno. Se questa casa è molto confortevole e facile da vivere all’interno, è soprattutto fuori che viene voglia di trascorrere del tempo, negli spazi all’aperto, arredati come un living. Interno ed esterno diventano un tutt’uno. Il soggiorno e il porticato sono collegati, inoltre, da un camino bifacciale per poterselo godere tutto l’anno.
Gli ambienti giorno della casa al mare sono arredati con pochi elementi dal design senza tempo e nella scelta dei complementi sono stati privilegiati i materiali naturali.
La cucina occupa un spazio indipendente con pianta regolare che si apre, tramite un ampio vano privo di serramenti, sul grande ambiente del living. Bianco, legno e nero, nel loro contrasto cromatico, definiscono la cucina su misura, con una grande isola attrezzata e una lavorazione delle ante, che riprende lo stile tradizionale dell’isola.
L’atmosfera degli ambienti è fresca ed essenziale, ma al contempo sofisticata, scelta ideale per un’abitazione di vacanza.
Gessi ha presentato le novità per l’ambiente bagno e SPA domestica in uno spettacolare stand al Salone Internazionale del Mobile, in occasione della MDW 2022.
Uno stand spettacolare, quello che Gessi ha innalzato nel padiglione S.Project in occasione della 60° edizione del Salone del Mobile di Milano. Lo stand, esteso su oltre 900mq e sviluppato attorno ad un grande albero, ospitava le novità 2022 per la rubinetteria di alta gamma. Tra piante, schermi giganti, percorsi immersivi, ho potuto ammirare collezioni che testimoniano, ancora una volta, il ruolo di primo piano dell’azienda italiana, ambasciatrice del made in Italy nel mondo.
Bagno e SPA domestica: il programma Gessi Private Wellness
il programma Gessi Private Wellness comprende una vastissima gamma di soffioni e di elementi doccia per idromassaggio, nebulizzazione, cromoterapia, cascata. L’azienda di Serravalle Sesia di è dimostrata pioniera nell’introdurre e sviluppare prodotti per ricreare una SPA a casa propria. Gessi è nota anche per il suo impegno nei confronti del tema della sostenibilità, portato avanti con rubinetterie a risparmio idrico. Eccellenza, innovazione, design, sostenibilità e prestazioni elevate caratterizzano i prodotti del catalogo e del programma Private Wellness, che si arricchisce con una novità assoluta che sigla il ritorno al colore, come dettano le tendenze più attuali.
Collezione Origini
Si tratta della collezione di rubinetterie Origini, declinata in cinque colori iconici per altrettanti ritratti cromatici e triadi da abbinare a piacere. Dal rosa cipria all’argilla greige, dall’ocra al mattone coral fino al verde agave, Gessi propone una palette sofisticata ed attuale applicata a forme essenziali ed estremamente eleganti. La figura geometrica del cerchio si ripete con modularità e ritorna negli inserti intercambiabili, caratterizzati da un gioco di grafie e di effetti materici lucido/opaco.
La collezione comprende una gamma completa di miscelatori per lavabo, il nuovo soffione XL per il wellness, accessori come i porta asciugamani. Per creare un ambiente total look l’azienda ha affiancato alla rubinetteria due lavabi in Cristalplant® dall’effetto soft touch declinati nei cinque colori della palette, oltre al bianco e nero matt.
Collezione Sogni
Il soffione multifunzione Sogni offre un’esperienza di benessere multisensoriale, grazie alla cromoterapia personalizzabile e ai getti d’acqua differenziati, a pioggia, a cascata e nebulizzata rinfrescante. Un gioco di specchi e l’illuminazione LED creano un inganno prospettico amplificando lo spazio.
Shower outfit
Il concetto di total look per il bagno e SPA domestica si estende anche alle cabine doccia su misura, una novità assoluta per l’azienda. Il Woven Metal impreziosisce maniglie, scarichi lineari e le diverse soluzioni per l’apertura. Le finiture e le texture sono abbinabili a tutte le soluzioni e dimensioni, e aggiungono un tocco personale alla stanza da bagno attraverso il ‘metallo tessuto’, una ricercatezza distintiva dell’azienda.
Flush plated limited edition
Infine, per un total look di stile non poteva mancare l’interpretazione per lo scarico del WC. Le placche in “metallo tessuto”, rigate e diamantate, diventano oggetti d’arredo di design. L
Dopo HiCan, il primo letto a baldacchino tecnologico di Hi-Interiors e HiAm, vero e proprio hub dedicato al benessere fisico e mentale della persona, Hi-Interiors presenta HiStand, il comodino del futuro. Un nuovo prodotto smart che porta avanti la rivoluzione in camera da letto.
Disegnato da Rossella Mangiarotti, pluripremiata designer italiana, HiStand combina funzionalità e stile. Può essere gestito comodamente tramite App e garantisce la purificazione dell’aria; è dotato di uno schermo elettromagnetico per ridurre le onde dei dispositivi digitali mentre si dorme, di luci ambientali regolabili oltre che di punti di ricarica wireless e di un cassetto segreto.
Hi-Interiors alla Milano Design Week
Per il tanto atteso ritorno della Design Week, Hi-Interiors ha accolto i visitatori del FuoriSalone all’interno della Penthouse del Nhow Hotel in zona Tortona.
Nell’attico a due piani dell’hotel milanese, Hi-Interiors ha presentato “HiLiving Experience“, la linea di mobili intelligentiche combinano la tradizione manifatturiera italiana con sistemi e prestazioni tecnologiche d’avanguardia.
Schermo integrato e proiettore 4k, home theatre, massaggi, fragranze, scenari personalizzati e monitoraggio del sonno sono le caratteristiche principali della linea hibed di Hi-Interiors. Il risultato è un’oasi di riposo e benessere per riscoprire il vero significato del tempo libero, inteso come fonte primaria di creatività per la realizzazione e crescita personale. Una linea di prodotti olistica più ampia sviluppata su tre livelli: benessere, intrattenimento e salute con un tocco unico di artigianato italiano.
I protagonisti sono stati i due famosi hibed, HiCan e HiAm, e il nuovo comodino tecnologico – HiStand in anteprima mondiale.
Nell’attico dell’hotel Nhow in zona Tortona, Hi-Interiors ha ospitato inoltre una selezione di brand come MyInn, Design Italy e il brand Somma1867, parte del Gruppo Gabel. L’unicità dei loro prodotti ha arricchito l’esperienza degli ospiti di HiLiving Experience, creando un’atmosfera tutta italiana.
HiStand è semplicemente il comodino del futuro
Questo prodotto high-tech è una meraviglia dell’ingegneria moderna unita alla cura artigiana tipica del Made in Italy. HiStand è più di un normale comodino, ricco di funzionalità integrate, è pronto a rendere la vita quotidiana più smart e confortevole.
HiStand è l’esempio perfetto di quando il design italiano incontra l’innovazione tecnologica per rispondere all’esigenze di ogni giorno. Questo comodino di fascia alta combina funzionalità e stile per creare un mobile davvero unico. Con la sua gamma di funzioni e il controllo a portata di App, HiStand è l’ultimo prodotto di Hi-Interiors, il principale produttore italiano di mobili intelligenti di lusso.
Caratteristiche principali di HiStand
Purificatore d’aria per aiutare a rimuovere gli inquinanti nocivi e migliorare la qualità dell’aria che respiri mentre dormi, garantendo una zona d’aria pura personale.
Uno schermo elettromagnetico che aiuta a deviare i campi elettromagnetici rilasciati dal cellulare lontano dalla tua testa mentre dormi.
Luci ambientali a Led regolabili integrate che possono essere utilizzate per creare diversi ambienti di illuminazione da utilizzare in base alle proprie esigenze.
Luci di cortesia a LED che si accendono automaticamente quando entri nella stanza o scendi dal letto per fornire una luce delicata per guidarti nell’oscurità. Possono anche essere impostate per spegnersi dopo un certo periodo di tempo, evitando di sprecare energia.
Luci di conversazione pensate per comunicare le azioni che si svolgono sul comodino, come la ricarica del telefono o i cicli di purificazione dell’aria. Queste luci possono essere impostate su colori diversi per adattarsi al tuo arredamento o al tuo stile personale.
Punti di ricarica wireless integrati per la tua comodità. Posiziona semplicemente i tuoi dispositivi compatibili sul piano di ricarica e inizieranno a caricarsi automaticamente.
Un pannello intelligente in versione touchpad programmabile per il controllo immediato delle sue principali funzionalità tecnologiche.
Un cassetto “segreto per riporre oggetti di valore o sensibili come i farmaci. Il cassetto è bloccato con NFC, quindi solo tu puoi accedervi.
App: HiStand funziona con l’app iOS ma presto sarà disponibile anche per Android. Con questa App puoi personalizzare facilmente il tuo HiStand accedendo a tutte le funzioni e le impostazioni.
Infine, la sveglia che può essere progettata tramite l’app per svegliarti dolcemente con la luce. La luce diventa gradualmente sempre più luminosa, simulando il sole che sorge. Con la sveglia di HiStand, puoi svegliarti riposato ed energizzato, pronto per iniziare la giornata.
Il paesaggio selvaggio della Sardegna, la sua vegetazione mediterranea, i rilievi prossimi alla costa e le grandi insenature rocciose diventano una sintesi architettonica nel progetto curato da Stefania Stera, fondatrice di Stera Architectures, per questa villa in Costa Smeralda.
Tra volumi plastici e un layout complesso, l’abitazione è perfettamente integrata nel territorio. Gode di un lungo affaccio sul mare e si apre su un ampio cortile ombreggiato, protetto dal vento e illuminato solo dalla luce del tramonto. Attorno al cortile si articolano spazi e terrazze per circa 350 mq.
La casa è plasmata come se fosse uno dei massi levigati dall’acqua e dal vento del litorale. Il suo colore grigio che rievoca i ciottoli, con un perimetro fluido ora ritagliato da vuoti, aperture e tunnel, ora con sporgenze, rendono il suo aspetto ancora più spontaneo e affine alla morfologia del luogo.
“Fin dall’infanzia mi sono arrampicata sulle rocce sarde, di cui conosco a memoria tutti i rilievi e le forme fantastiche che hanno nutrito il mio immaginario.La casa in Sardegna si inserisce in quei volumi naturali. Il committente è in sintonia con questi temi e mi ha lasciato la libertà totale di creare una disposizione poco borghese degli spazi e degli utilizzi. Gli ho promesso ‘un palazzo da abitare a piedi scalzi’ che ora ha preso forma” racconta Stefania Stera.
Il progetto
La villa si sviluppa per 750 mq. Il piano 0 è fatto di blocchi separati, dotati di zone notte con la massima privacy, e su questo si imposta ‘a ponte’ il livello superiore, dedicato al living e completato da due grandi suite con servizi.
La casa comprende anche l’alloggio per il custode, due camere di servizio e 200 mq di servizi come cucina, lavanderia, ripostiglio, cantina, ecc… A questi si aggiungono diversi spazi esterni che ospitano una cucina a vista, una camera da letto all’aperto dotata di bagno con doccia e diverse terrazze.
Le pareti esterne della villa sono quasi interamente intonacate in grigio antracite, liscio. Una tonalità che si armonizza con il granito utilizzato per l’ingresso e per alcuni degli spazi esterni. A contrastare con questo mimetismo ci pensano le piastrelle ceramiche colorate e di piccole dimensioni. Decorate a mano con pattern di colore azzurro, blu e turchese, definiscono gli ambienti indoor e outdoor dalla cifra fortemente mediterranea.
Ci sono poi rivestimenti in legno, in resina levigata, in marmo naturale di differenti tipologie, in spazi ampi e luminosi, dominati dal colore bianco. I confini tra interno ed esterno si perdono e si fondono nella valorizzazione del panorama.
Ne sono un esempio gli ambienti bagno dove le ampie finestrature con morbidi tendaggi di colore avorio permettono di accedere direttamente ai terrazzi. Un’immagine di grande benessere è dato dalle forme, dai materiali e dal rapporto con la vegetazione.
Antrax per la Villa in Costa Smeralda di Stera Architettura
I morbidi profili dell’architettura si ritrovano qui nei lavabi a incasso, nei vani doccia e nei radiatori, modello Tubone di Antrax IT, scelti in colore bianco per riscaldare gli ambienti durante le stagioni più fredde.
Disegnato da Andrea Crosetta, Tubone nasce da un tubolare in acciaio dalla sezione di 60 mm che da vita a un anello dalla forma allungata. E’ disponibile in tre differenti moduli che possono essere replicati e sovrapposti fino a due corpi scaldanti. Inoltre possono essere eventualmente accessoriati con un maniglione portasalviette.
Nel progetto di questa villa in Costa Smeralda, Tubone è inserito con alimentazione ad acqua. Il design replica la cromia scelta per le rubinetterie, gli accessori e l’involucro interno. Un gioco dove la composizione progettuale è essenziale e allo stesso tempo vincolata al luogo e al contesto, diventandone un manifesto contemporaneo.
Il legno è uno dei materiali più utilizzati nel mondo delle costruzioni e dell’arredamento. Scopriamone le caratteristiche e le specie più usate.
Il legno è uno dei cinque elementi secondo il pensiero taoista e secondo la millenaria medicina cinese. Nell’Europa centrale e settentrionale, le querce erano sacre per le popolazioni celtiche, mentre l’ulivo era centrale per la cultura mediterranea e del vicino Oriente. Il legno accompagna l’evoluzione umana da sempre, fornendo un materiale duttile, versatile, utile per innumerevoli scopi. Tra questi, la possibilità di fornire riparo, dapprima sotto le fronde degli alberi, poi in rudimentali capanne fatte di rami. Con la messa a punto di utensili sofisticati, compaiono costruzioni in legno sempre più elaborate. Sono in legno la struttura del palazzo di Nabucodonosor II a Babilonia, i primi templi greci, i primi ponti romani, le prime chiese, le abitazioni e le infrastrutture. Meno durevole rispetto alla pietra e facilmente infiammabile, con il passare del tempo il legno è stato sostituito da altri materiali. Tuttavia, oggi sta tornando alla ribalta come materiale da costruzione, come potete leggere in questi articoli sulle case in legno.
Cos’è il legno
Il legno è il tessuto che compone i rami, il tronco e le radici degli alberi. Si tratta di una materia naturale costituita da una parte di cellulosa e da una parte di lignina, un polimero organico. La sua composizione chimica è per il 50% di carbonio, per il 45% di ossigeno e per il 5% di idrogeno. Il tronco di un albero si sviluppa in strati concentrici attorno al midollo, una parte spugnosa che trasporta la linfa.
I cerchi che si notano nella sezione del tronco sono detti cerchi di accrescimento. La parte più interna, detta durame, è composta da cellule morte e fornisce il legno più stabile, eccettuati i cerchi immediatamente contigui al midollo. La parte esterna invece è detta alburno, ed è composta da cellule vive e attive nel trasporto della linfa ascendente. In sezione, il durame è la parte più scura, mentre l’alburno è quella più chiara. L’anello di formazione più recente è detto cambio, ed è invisibile a occhio nudo. Subito dopo il cambio si trova la corteccia, preceduta dal libro e a volte dotata di un sotto strato detto sughero, che protegge il tronco. Esistono poi i cosiddetti raggi midollari, non sempre visibili a occhio nudo, che collegano il midollo alla corteccia. Si tratta di condotti orientati a raggiera che trasportano e conservano sostanze prodotte dall’albero. In alcune specie, come la quercia, il faggio e le specie esotiche, sono più visibili, e questo fattore incide sull’aspetto del legno. A seconda del taglio, possono apparire come trattini, puntini, onde, macchie.
Proprietà del legno
Il legno possiede diverse proprietà che lo rendono adatto a resistere ad una varietà di lavorazioni e di sollecitazioni. Le principali qualità fisiche e meccaniche sono la flessibilità e la resistenza. Inoltre, il legno ha capacità igroscopiche e isolanti. I legni più densi e compatti sono i più duri
I principali riferimenti normativi per il legno massiccio ad uso strutturale sono:
UNI EN 14081-1, norma armonizzata in vigore (obbligatoria)
Norme nazionali: disciplinano le regole di classificazione a vista (tutte devono essere conformi all’allegato A della UNI EN 14081-1)
UNI EN 338: classi di resistenza
UNI EN 1912, corrispondenza tra i categorie resistenti e le classi di resistenza
Classificazione dei legni
I legni vengono classificati in base a diversi parametri1. Per l’edilizia e l’ebanisteria ci interessano i criteri di durezza e dolcezza.
Le classi di resistenza UNI EN 338 sono indicate con:
C: conifere – legni dolci
D: latifoglie – legni duri
Tra i legni dolci o teneri, troviamo abete, pino, pioppo, larice.
Tra i legni duri troviamo acero, betulla, castagno, ciliegio, ebano, faggio, frassino, mogano, noce, olivo, olmo, rovere.
Vediamo le specie legnose più usate e il loro utilizzo:
Abete: legno dolce che si distingue in rosso, bianco e rosato, detto Douglas e originario del continente americano. Caratterizzato da venature marcate, è utilizzato soprattuto per realizzare le strutture dei mobili, mentre il Douglas, più resistente, è il re dei legni strutturali.
Acero: di media durezza, robusto, poroso, dalle venature delicate e compatte, ha un colore chiaro che va dal bianco al beige al rosato. Utilizzato per mobili e parquet.
Betulla: colore chiaro e venature delicate, è molto utilizzato per la sua durezza ed economicità. Lo troviamo soprattutto nei pannelli di compensato e multistrato.
Castagno: legno robusto e durevole, di colore bruno chiaro, utilizzato per mobili rustici, pavimenti, costruzioni, piallacci tranciati.
abeteacerobetullacastagno
Ciliegio: caratteristico il suo colore bruno rosato con riflessi arancioni, la venatura elegante con fibre diritte. Utilizzato per piallacci di pregio, mobili in massello, gambe di tavoli e tavolini.
Doussié: di colore bruno rossastro o giallo chiaro, presenta venature tortuose e compatte. Molto duro e resistente, è adatto per utilizzo in esterni e per pavimenti, ma anche per mobili di pregio. La zona d’origine è l’Africa Occidentale e Centrale.
Ebano: duro, duttile, compatto, ha una grana fine e venature nere marcate e diritte. Rappresenta da sempre il legno più pregiato, tanto che ha dato il nome all’arte dell’ebanisteria. Conosciuto come il legno nero, proviene da India, Indonesia e Africa orientale.
Faggio: legno compatto dalla caratteristica venatura uniforme disseminata da trattini, dovuti ai grandi raggi midollari. Grazie alla sua struttura il faggio si presta alla piegatura con il vapore, e per questo è impiegato per fabbricare mobili curvi, come le famose sedie Thonet.
ciliegiodoussiéebanofaggio
Frassino: legno flessibile, di colore chiaro, con venature parallele e marcate. Utilizzato per mobili, anche curvati, sopratutto rustici, e per i pavimenti.
Ipè: legno brasiliano utilizzato soprattutto per il decking – parquet per esterni. Resistente, flessibile, duro, ha tessitura fine e compatta. I colori variano dal bruno verdastro al rosso scuro.
Iroko: originario dell’Africa equatoriale, è un legno scuro, con sfumature che vanno dal verde al giallo bruno. Duro e resistente, è il legno per pavimenti per eccellenza, utilizzato anche in esterno e nella nautica, in alternativa al costoso Teak.
Jatobà: detto ciliegio brasiliano, per il colore rosso-arancio, è un legno molto resistente utilizzato per pavimenti, mobili da interni e da esterni, porte e finestre, decking.
frassino ipéirokojatobà
Larice: conifera molto diffusa in Europa centro settentrionale, di media durezza, molto resinosa. Le venature sono fitte, parallele, il colore un bruno medio rossastro. Molto utilizzato per costruzioni, infissi e pavimenti in legno, anche nelle versioni sbiancato o spazzolato.
Mogano: è stato il legno più utilizzato nell’ebanisteria di pregio nei periodi Luigi XVI e Impero. Duro, compatto e pesante, resistente e duttile al tempo stesso. Presenta un caratteristico colore giallo-rosa, nelle varietà chiare, o rosso-bruno in quelle scure. Il vero mogano è quello proveniente dall’America Centrale, mentre le altre varietà sono dei surrogati.
Noce: uno dei legni più utilizzati in falegnameria ed ebanisteria, per via della sua duttilità e per l’estetica. Il suo punto di forza è il colore bruno intenso con venature scure ed eleganti. Utilizzato per mobili di pregio, porte e finestre, pavimenti. Si divide in diverse varietà: noce nazionale, dal colore tendente al grigio; noce canaletto o noce americano, di un bruno più scuro e meno pregiato rispetto al nazionale, utilizzato soprattutto per i piallacci; noce nazionale piuma, di colore più chiaro rispetto al noce nazionale, caratterizzato da una venatura a piuma; noce Tanganika, proviene dall’Africa ed è stato in origine erroneamente classificato come noce. Presenta un colore bruno rossastro, venatura fine e fibra diritta.
Laricemoganonoce nazionalenoce canalettonoce nazionale piumanoce Tanganika
Olivo: legno duro e compatto, dalle venature irregolari e tortuose, molto caratteristiche. Il colore è giallastro e le venature di un bruno scuro. Molto utilizzato per suppellettili e pavimenti in ambienti rustici.
Olmo: elegante, resistente, durevole, di un bel marrone chiaro dorato, simile al rovere. Molto utilizzato per pavimenti e mobili di pregio.
Palissandro: di provenienza esotica, è un legno pregiato, duro e compatto, ma non molto durevole. La varietà più usata è il Palissandro Indiano, dal colore marrone scuro con striature rosso-violacee tendenti al nero. Utilizzato per mobili di pregio, pavimenti e piallacci.
Pino: più resistente e duro dell’abete, il pino ha un colore bianco giallastro con venature molto marcate. Usato per carpenteria, infissi, perlinature. Alcune varietà, come il pino cileno o il pino svedese, sono impiegate nei pannelli multistrato marini.
olivoolmopalissandro pino
Pioppo: legno dolce, leggero, molto elastico ma poco resistente. Di colore bianco avorio assume invecchiando sfumature brune. Le venature sono poco marcate. Utilizzato in pannelli di compensato, nell’interno dei mobili di pregio e per piccoli mobili, sopratutto in Scandinavia.
Quercia: tra i più robusti e resistenti agli agenti atmosferici, è considerato un legno pregiato, soprattutto nella varietà Rovere. Il colore tende al giallo e presenta venature diritte con grandi raggi midollari, visibili sotto forma di rigature evidenti. Oltre che per i mobili, è utilizzato per pavimenti in legno, piallacci tranciati, costruzioni.
Teak: è il legno per esterni e per la nautica per eccellenza, viste le sue proprietà idrorepellenti. Duro, resistente, durevole, presenta sfumature che vanno dal bruno al verde. Le venature sono ondulate e ben marcate, senza nodi. L’unica varietà naturale è il Teak Burma, proveniente dalla Birmania, mentre gli altri Teak provengono da piantagioni dislocate in Africa ed estremo Oriente.
Wengé: originario del Congo e del Mozambico, è un legno duro, compatto, e resistente, utilizzato per mobili di pregio e pavimenti. Molto decorativo, grazie alle sfumature rosso-violacee e alle striature tendenti al nero.
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Dall’albero al legno
Una volta abbattuto l’albero, il tronco viene privato di rami e corteccia, prima di essere trasportato in segheria. Qui viene lavato, tagliato e sottoposto a stagionatura, naturale o artificiale. La stagionatura è un processo molto importante, che serve a rendere il legno indeformabile e resistente. Per quanto riguarda il taglio dei tronchi per ottenere assi, travi o tavole, esistono diverse possibilità2.
Il più semplice è il taglio parallelo, con il quale si ottengono assi grezze ai lati, di dimensioni variabili e di qualità inferiore. Con il taglio squadrato si ottengono assi irregolari e una o più travi di sezione quadrata. Le assi ricavate dal durame sono più stabili rispetto a quelle ricavate dalla parte più esterna, l’alburno. Infine, il taglio radiale e il taglio in quarti consentono di ottenere assi di qualità superiore, sia per le prestazioni che per l’estetica delle venature. Questo tipo di taglio si applica ai legnami più pregiati, perché richiede molto tempo e produce più scarto.
Dal tronco si ottengono diversi materiali legnosi:
legname da costruzione: resistente a flessioni e agli agenti atmosferici, secondo il tipo di taglio si divide in tavole, listelli, travetti e travi.
legno per mobili, rivestimenti o pannelli.
piallacci, fogli e radiche: lamine sottili di legno ottenute con la pratica del “peeling” – tramite una specie di temperamatite gigante- che restituisce fogli continui di grandi dimensioni, oppure con lo “slicing”, detto anche tranciato.
scarti: dalla segatura ai trucioli alla corteccia, sono utilizzati per moltissime applicazioni. Nei pannelli truciolari o in fibra, oppure per l’industria cartiera, per la combustione o come componente di agglomerati per l’edilizia.
Orijins Caffè è una bar caffetteria di recente apertura che, con i suoi interni eleganti e minimalisti, offre un’oasi di tranquillità nel cuore del Dubai International Finacial Centre. Progettata dallo studio di architettura e interior design VSHD, l’interno trae ispirazione dalle bellissime imperfezioni che si trovano in natura. Nello specifico, l’ispirazione è arrivata da una collezione di pietre naturali raccolte lungo le rive del Mar Rosso.
Il progetto Orijin Caffè
Semplice nella forma ma ricco di texture e materiali, il design della caffetteria mostra il fascino di uno spazio minimalista dove prevalgono i colori naturali. In assenza di una ricca decorazione, i clienti sono attratti dalle forme che animano lo spazio, come i volumi curvi del soffitto, che danno una sensazione di calma e di radicamento.
Lo spazio trasuda una ricca fusione di contrasti: i grandi blocchi di pietre irregolari, gli snelli arredi in metallo leggero, gli elementi sottili e sinuosi e i colori tenui. Punto focale dello spazio è indubbiamente il bancone bar realizzato con blocchi di marmo diversi tra loro. Una scelta insolita ma di grande effetto.
VSHD si è concentrata molto sul creare un mix di trame e materiali, il tutto con un contrasto e una definizione cromatica minima. Tessuti in pelliccia, lana boucle e intrecci completano lo stile naturale grezzo, la qualità scultorea del design e dello spazio risultante.
“Lo spazio minimalista rappresenta la visione di VSHD e la convinzione nella bellezza dell’imperfezione; nell’umiltà e integrità che derivano dal vivere in sintonia con la natura imperfetta“, affermano i progettisti. “Orijins rappresenta l’interpretazione dell’azienda di cosa significhi essere calmi, stare fermi e osservare la bellezza che si può trovare anche nella nostra realtà quotidiana imperfetta.”
La missione di VSHD è sviluppare esperienze architettoniche e di interior design che siano distintive, avvincenti e di qualità superba. Naturalmente, mettendo al centro la natura.