29 Marzo 2021 / / Architettura

Se ti stai chiedendo cosa scegliere tra una casa in legno o una in mattoni, in questo articolo troverai tanti spunti che ti aiuteranno a schiarirti le idee!

Meglio scegliere una casa in mattoni o in legno?

Sempre più persone si chiedono se sia meglio scegliere una casa in legno o una in mattoni: ognuna di esse ha i propri pregi e difetti ed è giusto analizzarli nel dettaglio.
Le case in legno stanno spopolando nei quartieri nuovi delle città e nelle aree in ristrutturazione, questo perché il legno è un materiale naturale, accogliente ed in grado di offrire diversi benefici sia in termini di salute e benessere che economici.
Le case in mattone, invece, sono una soluzione pratica, classica e sicura, nonostante non siano sostenibili tanto quanto il legno.

Vantaggi del legno rispetto il mattone

Innanzitutto, va detto che le case abitabili in legno sono eco-sostenibili, poiché realizzate con legno di prima qualità ed a basso impatto ambientale. Infatti, il legno è un materiale naturale, vivo e 100% rinnovabile che vanta diversi pregi, quali:

  • robustezza: una casa in legno, se tenuta con cura può durare anche molto di più di una casa in mattoni;
  • resistenza e flessibilità: grazie alla sua elasticità, una casa in legno è in grado di resistere a forti venti e scosse di terremoto con magnitudo elevato. Inoltre, resiste anche ad incendi e fuochi, per via che il legno viene trattato per resistere anche nelle condizioni più estreme;
  • igroscopicità: il legno è in grado di stabilire un equilibrio tra l’ambiente circostante, assorbendo o cedendo vapore acqueo. Infatti, se c’è troppa umidità, questo materiale permette una continua evaporazione delle molecole d’acqua, evitando così la formazione di muffe e funghi.

Costi

Inoltre, realizzare una casa in legno ha dei vantaggi economici non da poco: sia che si parli di costruzione vera e propria (il costo della struttura è nettamente inferiore rispetto una struttura in calcestruzzo), che di mantenimento (in termini di riscaldamento e climatizzazione). Una casa in legno rispetto una in mattoni, permette una riduzione dei costi di climatizzazione e riscaldamento dell’80% in un anno, poiché il legno è un ottimo isolante (sia termico che acustico).
Per quanto riguarda la costruzione, noi di www.maestrocase.it proponiamo delle soluzioni accessibili ed a portata di tutti: un esempio è la casetta di legno “Rio Grande”, con 124 metri quadrati ed un solo livello, al costo di circa 39mila euro. È, comunque, possibile realizzare una costruzione su misura in base allo spazio che si ha a disposizione ed al contesto in cui essa verrà collocata.

Benefici

Non dimentichiamo che vivere all’interno delle case abitabili in legno è molto più salutare che vivere all’interno delle case in mattoni, per via della struttura realizzata con materiali naturali ed eco-friendly. Infatti, le case abitabili realizzate in legno permettono un maggior comfort abitativo, grazie al legno che non rilascia sostanze dannose o tossiche da respirare per l’essere umano.
Il legno offre dimostrabili benefici che influiscono sulla salute e sulla vita dell’essere umano, come: migliorare la salubrità dell’aria, la concentrazione, l’attenzione e la creatività, ed aiuta a diminuire la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca ed il livello di stress.

Svantaggi del legno

Di contro, se vivi in città ed hai già scelto la zona dove vorrai andare a vivere, difficilmente riuscirai ad abbattere la costruzione in mattoni per realizzare un’abitazione in legno. In primis perché devi chiedere il permesso a chi ci abita accanto e, in secondo luogo, comporterebbe costi davvero elevati. Per questo, dovresti trovare un compromesso, come ad esempio una ristrutturazione con materiali il più possibile ecosostenibili ed a basso impatto ambientale.

19 Febbraio 2021 / / Design

arredo ecologico in cartone

L’arredo ecologico ha segnato un grande passo in avanti nel settore dell’interior design. Una soluzione di questo tipo, infatti, permette di conciliare il rispetto per la natura con la bellezza e la funzionalità: tre caratteristiche che non dovrebbero mai mancare nei locali domestici.

Continua a leggere per saperne di più: quali sono le peculiarità dei mobili green, come quelli fabbricati in cartone? Perché una simile scelta conviene a livello sia estetico sia pratico? I complementi per la casa “verdi” sono concepiti per unire la difesa del pianeta con la salvaguardia della salute delle persone, e sono vantaggiosi sotto ogni punto di vista!

Dove acquistare prodotti eco-friendly per interni

Un catalogo che ti consigliamo di consultare, per trovare ottimi articoli di arredamento ecosostenibile, è quello di Mobili in Cartone.

L’azienda è giovane e creativa, e si fonda su una vision innovativa che non può prescindere da valori come la tutela della Terra e la ricerca di metodi sempre più avanzati. Il team, per le sue realizzazioni, si serve soprattutto del cartone: un materiale eco al 100%, in quanto composto da amidi naturali e da cellulosa.

Hai l’opportunità di procurarti forniture riciclabili, atossiche e anche di notevole impatto visivo. Si parte dalla volontà di proteggere l’ecosistema per arrivare alla costruzione di una mobilia elegante nella sua semplicità, personalizzabile nelle linee, nei volumi e nelle finiture.

Mobili in Cartone intraprende i propri progetti sulla base dei desideri dei clienti, e dà vita a elementi su misura a seconda delle necessità. Il risultato è scenografico, resistente, longevo e a basso impatto ambientale!

Arredo ecologico: quali sono i materiali?

Già abbiamo evidenziato che uno dei materiali più popolari, nel ramo dell’arredo ecologico, è il cartone. Coloro che ritengono questi rivestimenti fragili e poco stabili commettono un errore: tale opzione è sinonimo di robustezza, dura nel tempo ed è poco sensibile all’usura.

I brand che adottano una filosofia green ricavano il cartone dagli alberi con tecniche a loro volta “verdi”, specchio di un profondo amore nei confronti della natura. In questo modo si riduce il dispendio di energia, e si limita lo sfruttamento delle risorse.

Insieme al cartone, si utilizzano spesso anche il sughero, il legno e il vetro – principalmente per i dettagli e per le rifiniture. Questi sono altrettanto ecosostenibili, e consentono di combinare design e solidità, versatilità e comfort. Un arredamento del genere non prevede mai materie prime, vernici e sostanze dannose.

cucina in cartone

Come allestire uno spazio domestico green: una vasta gamma di complementi

Con il cartone è possibile dare origine a un esteso assortimento di mobili.

Questi prodotti sono perfetti per tutte le stanze di una dimora, inclusi il bagno e la cucina, perché sono rafforzati adeguatamente contro l’azione dell’acqua e dell’umidità. Davvero belli sono i ripiani di cartone per zona kitchen, da lasciare bianchi o da valorizzare con intarsi e disegni.

E che dire, poi, degli armadi e dei comodini che rientrano nell’arredo ecologico? Una soluzione ideale per la camera da letto, che trasmetterà agli inquilini piacevoli sensazioni naturali. Esistono addirittura i letti in cartone: non temere, reggeranno benissimo il tuo peso!

Gli articoli in oggetto sono destinati anche alla zona living. Pensiamo, per esempio, alle librerie, ai tavolini da caffè, ai tavoli più grandi. Senza dimenticare i divani, che ovviamente vengono coperti con un apposito rivestimento di stoffa. Infine, i mobili da bagno eco-friendly sono un must in questo campo.

arredo ufficio in cartone

Non solo case private

Per concludere, gli arredamenti ecologici sono eccellenti per contesti come i negozi. Se gestisci un punto vendita, non rinunciare a una simile occasione: gli scaffali di cartone sono ottimi per accogliere ed esporre la tua merce. I clienti di certo apprezzeranno la tua attenzione verso l’ambiente.

Lo stesso vale per gli uffici. Le ore di lavoro diventano molto più gradevoli con il giusto arredo: prendi in considerazione una scrivania fabbricata con materiali riciclabili, da abbinare a una sedia analoga e ad un set di mensole per libri e documenti.

L’articolo Arredo ecologico e rispetto per la natura: prodotti eco-friendly proviene da Dettagli Home Decor.

26 Marzo 2020 / / Architettura

CH Zero nasce da e per ATIproject, una trasposizione in progetto dello spirito dello studio e del team che lo costituisce. L’intervento è una sperimentazione diretta, dal progetto alla cantierizzazione, di un design bioclimatico e sostenibile, anche attraverso l’adozione di materiali e strategie ecologiche. Centrale è l’utilizzo del legno: la struttura in pannelli XLAM ha permesso tempi di costruzione brevissimi, con una conseguente riduzione sui costi di costruzione. Completamente autosufficiente, l’edificio è dotato di un avanzato sistema domotico per il controllo integrato degli impianti meccanici ed elettrici. CH Zero costituisce la sintesi piena, nella mente e nel corpo, di ATIproject.

Ispirandosi al co-housing di stampo nord europeo, il progetto ha previsto fin da subito la condivisione di determinati spazi destinati ad attività comuni senza tuttavia rinunciare alla privacy una volta all’interno del proprio alloggio. “Zero” connota l’edificio-pilota, a cui dopo il successo e il riscontro della community seguiranno in futuro altri condomini con le medesime caratteristiche. Dopo soli 18 mesi tra nascita dell’idea, progettazione e completamento della costruzione (una tempistica decisamente veloce nel panorama dell’edilizia italiana, la cui fase di costruzione ha avuto una durata di 9 mesi), il sogno prende forma: i quattro piani ospitano abitazioni (12 appartamenti) e ambienti comuni, caratterizzati da una forte impronta green.

Grande importanza è stata data all’orientamento e alla forma dell’edificio: lo studio delle soluzioni formali e di involucro infatti, delle esposizioni e degli affacci permette di massimizzare gli apporti solari invernali e di minimizzare l’irraggiamento diretto in estate limitando il fabbisogno energetico. Sono stati scelti pacchetti d’involucro e infissi ad alta efficienza e inserite tecnologie domotiche. Il fabbisogno dell’edificio è coperto da un impianto fotovoltaico e da collettori solari termici.
Non hanno tardato anche i riconoscimenti: l’edificio è risultato vincitore del concorso di progettazione Viessmann (azienda leader degli impianti di riscaldamento) 2014 tra gli oltre 200 progetti inviati.

L’edificio sorge su un lotto di forma trapezoidale con accesso alla viabilità pubblica su uno dei lati corti e si sviluppa su 5 livelli complessivi, ospitando cantine e posti auto a piano terra, quattro appartamenti per piano nei tre livelli centrali, ambienti comuni, una terrazza panoramica e locali tecnici in copertura.

Il progetto pone particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità ambientale della costruzione e del suo esercizio, fattori che da sempre rappresentano il principale focus progettuale di ATIproject. Il tema della sostenibilità è declinato in vari modi all’interno del progetto, dal disegno degli ombreggiamenti alla scelta dei materiali, alla scelta delle dotazioni impiantistiche. Date le ridotte dimensioni del lotto che hanno vincolato la disposizione planimetrica del fabbricato, l’attenzione è stata rivolta alla disposizione degli ambienti interni degli appartamenti in modo da massimizzare l’illuminazione naturale negli ambienti. Tramite l’utilizzo di specifici software di simulazione sono stati analizzati gli ombreggiamenti dell’edificio al fine di verificare la necessità e la tipologia di eventuali elementi schermanti e il posizionamento degli impianti solari.

Un approccio progettuale integrato abbinato a scelte costruttive e impiantistiche innovative applicato tramite un’indagine a tutto campo dei costi e dei benefici che ha consentito di costruire un edificio con elevati standard di vivibilità e risparmio energetico contenendo i costi di costruzione a livelli accessibili a tutti.

Possiamo quindi racchiudere questo intervento, in una sola parola: sostenibilità.

PROGETTO: CoHousing Zero
LUOGO: Pisa, Italia
TIPOLOGIA: Residenze
ANNO: 2014 – 2016
STATO: Completato
DIMENSIONI: 1.200 mq
DISCIPLINE: AR – ST – MEP
MEDIA: https://youtu.be/qBCxT_O4gaw

27 Febbraio 2020 / / Architettura

Sostenibilità e sviluppo sono davvero conciliabili? La ricerca di soluzioni che traducano le ambizioni in scelte concrete è divenuta necessità per garantire una prospettiva comune.
La nostra filosofia progettuale trae origine proprio da questa consapevolezza; il tessuto edilizio e la sua scarsa efficienza energetica sono tra i maggiori contribuenti delle emissioni di CO2. Edifici a basso impatto o emissioni zero necessitano di una progettazione integrata che tenga conto delle correlazioni dei vari ambiti coinvolti.
Da qui l’ispirazione che, fin dall’acronimo del nome ATIproject, Architecture Technology Integrated, mette al centro la sostenibilità. L’involucro, la luce, gli apporti termici solari, gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, i sistemi di smaltimento e recupero sono solo alcune delle variabili che diventano si concretizzano nelle nostre realizzazioni. Perché non c’è architettura senza contesto.

Plan your tree

Celebre è la frase del filosofo Immanuel Kant “ll cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”; se l’architettura è un linguaggio, questo linguaggio è fatto di scelte che comunicano un contenuto insito dentro di noi.
Messaggio, contenuto e contesto si fondono in un’iniziativa che ha come orizzonte Dicembre 2020: “Plant your Tree”. Un albero per ogni collaboratore, che sia lo stimolo per una ritrovata sensibilità globale. Come per un edificio si posa la prima pietra, l’iniziativa è un contributo, un esempio di come la volontà possa essere l’inizio di iniziative diffuse, sostenute da amministrazioni pubbliche e private, che rendano l’intervento dell’uomo un valore aggiunto per il nostro pianeta.
Noi non ci fermeremo, 200 è solo l’inizio, contribuisci anche tu.

16 Ottobre 2019 / / Architettura

Non dovrebbe essere più un mistero per nessuno. I temi ambientali sono – finalmente – di interesse generale e pubblico. Tutti i settori industriali hanno cominciato ad occuparsene e anche quello dell’interior design e dell’arredamento non poteva essere da meno.

È nato un intero filone di arredamento ecologico, che da un lato strizza l’occhio al tema della riduzione delle emissioni – soprattutto in fase produttiva – e dall’altro prova a svolgere un ruolo attivo nel miglioramento delle condizioni ambientali.

Non basta però più scegliere mobilio riciclabile. Un’altra forma di arredamento ecologico è rappresentata dai giardini verticali. L’Italia rappresenta tra l’altro un’eccellenza nel settore del verde verticale annoverando tra le proprie fila aziende come GreenHabitat.it e Planeta srl.

Proprio di questo ci occuperemo nel corso della guida di oggi. Parleremo di giardini verticali come soluzione di arredamento ecologico, sia per gli interni che per gli esterni, senza nasconderci poi dietro un dito su una questione altrettanto fondamentale: il giardino verticale permette anche di raggiungere vette impensabili con soluzioni di stile e di moda, che altri tipi di arredo non possono neanche pensare di ottenere.

Che cosa sono i giardini verticali?

Giardini verticali
I giardini verticali, come d’altronde segnala la locuzione, sono giardini che invece che essere disposti sfruttando lo spazio orizzontale, sfruttano pareti verticali, tanto interne quanto esterne.

Grazie a importanti migliorie tecnologiche e strutturali, oggi questi giardini possono essere installati semplicemente in qualunque tipo di ambiente e soprattutto senza troppe complicazioni.

Le migliorie tecnologiche inoltre permettono – tramite la stabilizzazione – di avere vegetazione che non ha bisogno di grossa manutenzione e che è dunque adatta anche a chi vuole un giardino verticale in casa pur non avendo il proverbiale pollice verde.

Che tipo di soluzioni esistono

In realtà ci sono moltissime soluzioni che si basano sul concetto di giardino verticale:

  • Inserti a muro: che permettono di decorare una parete verticale anche in spazio ridotto. Ci sono quadri e pannelli, soluzioni da alternare ad altri tipi di rivestimenti e anche delle soluzioni più particolari;
  • Orti verticali: che riescono a coniugare la necessità e la voglia di arredo con la funzionalità di un orto disponibile in casa, anche in città e anche magari in un monolocale dagli spazi particolarmente angusti;
  • Muschio: i muschi e licheni nordici sono una soluzione che in Italia, almeno fino all’arrivo della stabilizzazione, era impossibile mantenere. Oggi invece con la stabilizzazione si possono scegliere muschi nordici di praticamente ogni genere e risma, senza che ci siano – ancora una volta – preoccupazioni sulla manutenzione e sulla sopravvivenza delle vegetazione.

Ci sono, per capirci, tutti gli strumenti per permettere ad un bravo arredatore o architetto di interni di rivalutare e rivoluzionare uno spazio, anche con pochi elementi, per una soluzione che oltre allo stile, offre anche tanto alla funzionalità di una casa, di un’azienda, di un ufficio o di una struttura ricettiva.

Che vuol dire stabilizzazione e perché può essere la chiave per un buon giardino verticale

La stabilizzazione è un processo che permette di rendere la vegetazione inerte, pur mantenendola viva e reale. Tramite questa procedura le piante e la vegetazione utilizzata nei giardini verticali smette di crescere, non ha più bisogno di complessi sistemi di irrigazione e riesce a sopravvivere anche in condizioni ambientali ostili.

Un ulteriore strumento a disposizione di chi vuole dare sfogo alla propria creatività oppure offrire ai propri clienti delle soluzioni innovative e di arredamento ecologico.

È arredamento ecologico, perché impatta sulla qualità degli ambienti

Perché parliamo di arredamento ecologico quando ci riferiamo al verde verticale? Perché la vegetazione, tanto all’interno che all’esterno:

  1. Abbatte i livelli di CO2, rendendo dunque l’aria più respirabile e contribuendo al miglioramento delle condizioni climatiche generali;
  2. Stabilizza l’umidità: limitando la proliferazione dei parassiti e rendendo gli ambienti più vivibili;
  3. Assorbe formaldeide: un pericolosissimo agente che viene utilizzato nella verniciatura dei mobili e che viene dimezzato già in pochi giorni di presenza di un’adeguata quantità di verde;
  4. Assorbe l’inquinamento sonoro: un buon giardino verticale può avere un grosso impatto sui rumori e suoi suoni che attaccano gli ambienti cittadini. Un inquinamento di cui ci occupiamo ancora troppo raramente.

Casa con arredamento ecologico

Loft con lichene

Cucina con polemoss

Cucina con muschio

9 Ottobre 2019 / / Architettura

Inutile negarlo, la salvaguardia dell’ambiente è diventata una questione prioritaria. La tutela del pianeta passa non solo dai piccoli gesti, ma anche da scelte eco-sostenibili capaci, negli anni, di diminuire l’impatto sull’ambiente che ci circonda. Sempre più spesso, scegliamo cosa mangiare, come viaggiare e cerchiamo alloggi altamente efficienti per ridurre i consumi di energia e i costi che ne derivano.

È proprio sulla scia di questa filosofia green che, negli ultimi decenni, il settore delle costruzioni ha professato un vero e proprio cambio di rotta, facendo dell’edilizia sostenibile il suo cavallo di battaglia.

La definizione di edilizia sostenibile

Cos’è l’edilizia sostenibile? Con questo termine si intende una disciplina volta a progettare e realizzare edifici eco-sostenibili ed eco-compatibili, costruiti nel rispetto dell’ambiente, dei suoi abitanti e delle sue risorse.

Detta anche green building, l’edilizia verde lavora a stretto contatto con la bioarchitettura e le sue applicazioni: l’architettura ecologica (che mira a progettare edifici sostenibili e poco inquinanti), l’architettura bioclimatica (che utilizza gli elementi naturali come fonte di energia principale) e l’architettura organica (che promuove la coesistenza armoniosa tra uomo, costruzione e natura).

Esempio edilizia sostenibile

Le origini dell’edilizia sostenibile: un po’ di storia

L’edilizia sostenibile non è una disciplina moderna, né contemporanea. Le sue origini sono talmente antiche che risalgono ai primi tentativi dell’uomo di costruire abitazioni di fortuna per sfuggire ai predatori o garantirsi un riparo per la notte.

Queste rudimentali dimore erano costruite con materiali naturali come legno o paglia, facili da reperire e presenti in grandi quantità. Le tecniche di costruzione, benché solo abbozzate, nascondevano già la necessità di assecondare la morfologia del territorio per trarne il miglior vantaggio. In fondo, non sono queste le basi dell’odierna edilizia sostenibile?

Il XX secolo celebra il genio di Frank Lloyd Wright, fondatore dell’architettura organica. Tra le sue opere spiccano la celebre Casa sulla Cascata e le Prairie Houses, dove è evidente la volontà di far convivere in armonia il sistema ternario uomo, edificio e natura.

L’architettura organica di Wright favorisce la nascita di discipline affini. Una di queste è l’arcologia, fondata negli anni ’60 da Paolo Soleri proprio per coniugare architettura ed ecologia. L’obiettivo dell’italo-americano riguardava la possibilità di realizzare edifici autosufficienti, ad alta densità abitativa, capaci di creare e preservare al loro interno una micro ecologia. Un progetto fantascientifico e utopistico per l’epoca? Forse, ma non distante dalle moderne costruzioni ecofriendly.

Germania, 1973: la grave crisi che colpisce l’Europa porta alla luce una questione spinosa: il risparmio energetico. Il mancato approvvigionamento di petrolio e l’aumento dei prezzi obbligano i paesi occidentali a cercare fonti di energia alternative, possibilmente rinnovabili e, nel campo dell’edilizia, materiali da costruzione naturali ed eco-compatibili. Finalmente, un nuovo concetto di edilizia moderna, focalizzato sulla sostenibilità, vede la luce.

Edilizia sostenibile e bioarchittetura: i 6 principi fondamentali

Costruire abitazioni rispettose dell’ambiente ma confortevoli è tutt’altro che banale. Dalla progettazione alla chiusura del cantiere, le fasi che conducono alla realizzazione di una casa in ottica sostenibile si fondano su criteri ben precisi. Ecco i principali:

    • la relazione con la natura: è fondamentale che l’edificio rispetti e assecondi l’ambiente che lo circonda, come professato dall’architettura organica
    • l’utilizzo razionale delle risorse: poiché le risorse naturali non sono illimitate, è indispensabile limitare gli sprechi. Il riuso delle acque piovane è una delle strategie dell’architettura green
    • il risparmio energetico: la bioarchitettura utilizza tecnologie amiche dell’ambiente, capaci di aumentare la prestazione energetica dell’edificio o di ridurne drasticamente il fabbisogno esterno (come succede per gli edifici a energia quasi zero o le case passive)
    • l’esposizione ottimale: in fase di progettazione, è fondamentale definire l’orientamento dell’edificio per sfruttare al meglio la luce solare e l’ombra naturale
    • la qualità di vita e il comfort abitativo: è prioritario, per l’edilizia sostenibile, rispettare il benessere psico-fisico di coloro che vivono nell’edificio e di chi si occupa della costruzione. Emissioni dannose e ambienti insalubri non rispettano i principi dell’edilizia verde
    • la scelta dei materiali: le costruzioni green promuovono l’utilizzo di materiali sostenibili, provenienti da fonti rinnovabili o certificate (ad esempio, il legno delle foreste a gestione responsabile), riciclati e riciclabili, che riducono l’impatto ambientale anche in fase di trasporto e smaltimento

Un esempio virtuoso di edilizia sostenibile: le case ecologiche in legno

Chi dice materiali per edilizia sostenibile dice legno. E chi dice legno… dice casa ecologica! Naturale, caldo, profumato, questo materiale ultra rispettoso dell’ambiente garantisce prestazioni eccellenti e una resa estetica davvero unica nel suo genere. Pur lentamente, anche sul nostro territorio si sta diffondendo il concetto di edilizia sostenibile, ma nonostante questo sono ancora poche le aziende capaci di proporre ai clienti un’offerta capace di coniugare elevati standard qualitativi e sostenibilità.

Un esempio virtuoso è quello rappresentato dalla Rasom Wood Technology, un’azienda della Val di Fassa, nel cuore delle Dolomiti, circondata dal verde dei boschi e per questo estremamente consapevole dell’importanza e del valore di un’edilizia capace di integrarsi armoniosamente nel territorio rispettandolo e valorizzandolo.

Esempio casa in legno

Abitare in un edificio prefabbricato in legno presenta numerosi vantaggi, al punto che è quasi superfluo chiedersi se sia meglio una casa in legno o in muratura!
In termini di risparmio energetico, il legno ha un’ottima capacità di isolamento termico e acustico, dote che permette di evitare dispersioni di calore, di migliorare l’efficienza e di diminuire le spese. I consumi sono ridotti con costi d’investimento ottimali.
Il legno, inoltre, è solido, elastico e flessibile, sopporta le oscillazioni ed è indicato per la costruzione di edifici antisismici.

L’azienda Rasom Wood Technology, leader in Italia per questo tipo di costruzioni, è in grado di unire soluzioni ad impatto ambientale minimo a design ricercati anche nei minimi dettagli . La loro idea di casa è la casa del futuro! che non deve essere solamente confortevole e bella, ma anche e soprattutto in armonia con l’ambiente che la ospita. Ridurre le emissioni e l’impatto ambientale, per quest’azienda, è diventata una priorità improrogabile.
Quindi, se alcuni le considerano ancora una scommessa per il futuro dell’edilizia, per noi quella scommessa è già vinta. Provare per credere!

23 Luglio 2019 / / Blog Arredamento

Le case sono sempre più intelligenti ed ecosostenibili grazie alle continue innovazioni sia in edilizia che domotica. Ecco, quindi, alcune novità del settore da cui prendere spunto per innovare la tua abitazione.

Sistemi domotici per sicurezza e comfort

La domotica è oggi sempre più alla portata di tutti. Grazie agli incentivi statali e ai costi accessibili, è facile realizzare un sistema domotico in casa per la sicurezza ma anche il comfort.
Esistono diversi sistemi che ti permettono di automatizzare diversi aspetti.
Puoi installare particolari luci in ogni stanza in modo da poterle facilmente accendere con comandi vocali o semplicemente tramite smartphone.

Se vuoi aumentare la sicurezza della tua abitazione, installa le telecamere di sicurezza intelligenti, tramite cui potrai monitorare l’intera casa, anche da remoto. Queste possono essere collegate a infissi intelligenti, con serrature che possono essere aperte o chiuse da un semplice tasto. Inoltre, parlando di infissi, un aiuto interessante sono le tende da sole o altre tipologie di oscuranti intelligenti. Questi si possono automaticamente chiudere quando il sole batte sulla tua abitazione. Un meccanismo semplice come questo ti permette di mantenere le stanze fresche e risparmiare energia.

Pannelli solari per energia pulita

Negli ultimi anni i pannelli solari sono sempre di più elementi essenziali per abitazioni private e fonte di ispirazioni per opere di grandi dimensioni che coinvolgono diversi paesi. Si legge spesso, infatti, di progetti innovativi che hanno come scopo l’installazione di pannelli solari in aree estese, come nel Mar del Nord o nel deserto.
Perché non installare un impianto fotovoltaico nella tua casa?
I pannelli solari producono energia pulita per la tua abitazione, ma oggi è sempre più frequente l’installazione dei pannelli solari termici. Questi dispositivi convertono le radiazioni solari in energia termica che viene utilizzata per riscaldare l’acqua e gli ambienti della tua abitazione. I costi di questa tipologia di pannelli può essere leggermente più alto dei pannelli solari classici, ma vedrai subito notevoli risparmi in bolletta.