5 Aprile 2021 / / Case e Interni

Rifare il look al tuo giardino: ecco tutti i migliori suggerimenti

Dagli arredi, all’illuminazione alla pavimentazione: tutto quello che può esserti utile se vuoi dare un nuovo carattere al tuo spazio esterno

Le recenti statistiche ci dicono che quando si acquista una casa, la scelta ricade soprattutto su quegli appartamenti nei quali è presente anche uno spazio verde esterno. L’effetto covid sta influenzando le scelte immobiliari di molti di noi: il lockdown e le restrizioni, hanno costretto molte persone a rivedere le priorità abitative. Dallo scoppio della pandemia, infatti, il valore di questa tipologia di case è cresciuto.

[fonte immagine di apertura: @ohmymaison]
Un piccolo giardino può diventare il luogo prediletto per il tuo tempo libero durante i mesi più caldi, che si stanno avvicinando rapidamente! Non importa se hai un giardino, un ampio balcone o un piccolo cortile, rendilo uno spazio di cui essere orgoglioso!
In questo, dovremmo imparare di più dal popolo scandinavo, che sfrutta appieno anche microscopici balconi, rendendoli accoglienti anche solo per leggere un libro o sorseggiare una tazza di tè.
Se il tuo giardino o balcone è abbastanza grande per stare seduti fuori, abbastanza grande per poche piante, abbastanza grande per donare una bella vista dall’interno della casa, allora non è piccolo, è giusto. E se lo tratti bene, ti ricompenserà durante tutto l’anno.

Avere un’area verde da poter sfruttare è l’ideale per passare del tempo all’aria aperta, per far giocare i bambini, per cenare all’aperto nelle serate più calde o anche per darsi al giardinaggio e sconfiggere lo stress. Puoi coltivare il tuo albero di limone, creare un delizioso orto o, se preferisci iniziare in modo semplice, provando a coltivare una piccola collezione di piante grasse.
Per quanto piccolo sia il tuo spazio esterno, crediamo che tu possa creare qualcosa di bello e funzionale, quindi continua a leggere per ulteriori ispirazioni.
Rifare il look al tuo giardino
[fonte: Lights4fun]

Alcune semplici regole per il tuo giardino

Per iniziare… riordina. A volte semplici gesti hanno il maggiore impatto. Quindi, metti da parte i piani ambiziosi per una fontana o un giardino delle erbe e inizia in piccolo: elimina le erbacce, le foglie cadute, rimuovi le piante morte e falcia il prato. Pulisci a fondo la pavimentazione, se sembra sporca e sostituisci le piastrelle rotte o scheggiate. Se la tua recinzione sta cadendo a pezzi, aggiustala e se il tuo capanno degli attrezzi sembra un po’ stanco, dagli una nuova mano di vernice. Queste attività di riordino e pulizia renderanno il tuo giardino più bello in poche ore.
Rimani sempre su un layout semplice e ricorda che la “regola del tre” si applica alla maggior parte delle cose sia in casa che in giardino. Quindi il nostro consiglio è di utilizzare un massimo di tre tipi di materiali per pavimenti ed arredi. Questo darà una coerenza e omogeneità al tuo giardino, che sarà l’invidia di tutti coloro che vi entreranno. È possibile far sembrare un giardino bello con una più ampia varietà di materiali, ma è anche più difficile e perché rendersi la vita più difficile?
[fonte ikea]

Gli arredi da giardino

E’ il comfort la tendenza dell’estate 2021: sarà probabilmente perché siamo davvero sempre tutti sotto pressione, ma l’angolo verde della casa viene percepito sempre di più come la zona perfetta per rilassarsi e rigenerarsi.

E’ per questo che molti complementi di arredo di design, gradevoli alla vista, ma sicuramente dalle forme non ergonomiche, vengono preferiti e sostituiti da complementi d’arredo in cui la bellezza si sposa con la comodità.
Nell’ottica di rendere il giardino uno spazio da vivere, anche insieme alla famiglia, pensa bene a come vuoi arredare lo spazio esterno. Vuoi avere un tavolo e fare una sala da pranzo esterna? O vuoi oziare sui divani e trasformare il tuo giardino in un salotto all’aperto? Se sei fortunato potresti avere spazio per entrambi, ma vale la pena pensare a dove dovrebbero essere posizionati: a che ora del giorno ogni area prende il sole?
Semplicità e tonalità naturali sono le tendenze che ancora perdurano nel 2021. Bianco, panna, beige, color corda, grigio, marrone, legno sono i colori maggiormente in voga. La scelta di mobili in legno, colori tenui negli accessori e decorazioni naturali richiamerà maggiormente i grandi spazi aperti, migliorando naturalmente le dimensioni dell’ambiente circostante.
Se lo spazio è poco, i mobili da esterno devono essere studiati attentamente. Se si sceglie la tipologia sbagliata possono ingombrare e potrebbero occupare spazio prezioso che non puoi permetterti di perdere.
Invece di grandi divani o sedute ingombranti, scegli modelli più compatti. Se un tavolo da pranzo a sei posti è fuori discussione, un set da bistrot con un sottile tavolo in metallo e due sedie pieghevoli potrebbe trasformare lo spazio e può essere facilmente riposto quando non è in uso.
Anche i mobili multifunzione possono aiutare, come una panca contenitore. Aggiungi un cuscino a un tavolo basso robusto per fungere da pouf o sgabello occasionale.

[fonte ikea]

Illuminazione per esterni

L’ illuminazione è davvero fondamentale. Non solo per quando sei là fuori nel tuo giardino a goderti la serata, ma anche per la vista dall’interno della casa.
Prova a diversificare l’illuminazione. Il primo punto è a favore della praticità: illumina i gradini, le aree di seduta, i percorsi. Successivamente, illumina qualsiasi elemento tu abbia voglia di valorizzare: una piccola fontana, un albero, muri dalle texture interessanti.

Scegliere lampade LED è la soluzione migliore in quanto a risparmio: viene stimata una spesa minore del 90% rispetto alle altre tipologie di luci.

Se parliamo di segna scale, segna passi e luci di sicurezza, allora i LED integrati nei nuovi apparati ad energia solare ricaricabile, sono l’ideale. In pratica, durante il giorno l’energia solare accumulata dal pannello viene trattenuta dalla batteria e poi liberata quando cala la luce naturale e veicolata verso il sensore che comanda l’accensione delle luci a LED.
Per quanto riguarda invece le lampade da esterno a sospensione, le maggiori novità riguardano il design e le texture dei corpi illuminanti, che diventano un vero e proprio elemento di arredo.
Materiali sempre più resistenti e un’integrazione di tecnologia efficace e semplice sono invece le nuove chiavi di sviluppo per applique, faretti e luci da incasso.
Rifare il look al tuo giardino
[fonte: Rust-Oleum]

Pavimentazione esterna: quale scegliere

Un aspetto sicuramente da curare è la pavimentazione. Oltre all’area verde, bisogna essere certi di dove si mettono i piedi e che la pavimentazione si sappia adattare al resto dell’arredamento e, anzi, magari renderlo ancora più suggestivo.

La pavimentazione è un modo davvero efficace anche per suddividere in zone uno spazio giardino.
Tra le nuove tendenze troviamo le lastre in pietra di recupero per pavimenti esterni, esteticamente gradevoli e anche facili da reperire. Se vuoi l’aspetto delicatamente invecchiato, la posa di lastre pietra di recupero piuttosto che di nuove, può creare un delizioso effetto vissuto. Il riutilizzo dei materiali è anche un atteggiamento più rispettoso dell’ambiente.
Bordure di aiuole, segnapassi, gradini per esterno in pietra di recupero riescono a dare un senso di naturalezza al tuo giardino e sono anche abbastanza facili da posare: a secco, solamente con la sabbia, per permettere all’acqua di drenare ed evitare così la formazione di fastidiose pozze quando piove o si annaffia.
[fonte: Jody Stewart]

Protagoniste: le piante

Fiori e piante portano tanta bellezza in ogni spazio in cui entrano, grande o piccolo, dentro o fuori la casa. Ma oltre al valore estetico, il giardinaggio può anche essere un hobby rilassante.
Un layout semplice ti aiuterà con la manutenzione. Una vegetazione rigogliosa, ma senza eccessi è la regola da seguire per le piante nei piccoli giardini. Ricordati che le piante crescono in fretta e la manutenzione diventa difficile. Avere diversi gruppi di piante di una varietà limitata, non solo farà sembrare il tuo giardino ampio ed accogliente, ma ti aiuterà anche a non perdere troppo tempo per la cura. Tieni limitata la varietà di piante per mantenere limitato il lavoro: se hai solo tre o quattro diversi tipi di piante, avrai un lavoro molto più semplice da fare, quando dovrai prendertene cura.
Più è semplice, meglio è. Due o tre vasi grandi avranno un impatto maggiore e un aspetto più elegante di una dozzina di vasi più piccoli mal assortiti  e saranno più facili da annaffiare. Un albero, dove è consentito, è meglio di tre arbusti di dimensioni medie.
La scelta di piante adatte anche all’ambiente invernale sarà la chiave per ottenere la vista bella tutto l’anno. Scegli cespugli di bosso o altre piante robuste e sempreverdi per non avere un giardino spoglio e triste nella stagione fredda.
In tutto questo, non dimenticare l’effetto “wow”. Cerca di aggiungere piccoli sprazzi con piante che esibiscano i loro colori per un lungo periodo. La lavanda è una vera vincitrice in questo campo, con i suoi fiori profumati in estate, ma se viene tagliata in autunno, starà bene tutto l’inverno. Vale sempre la pena pensare ai profumi: i giardini più piccoli sono i luoghi perfetti per apprezzare gli odori.
Infine, anche l’utilizzo di scaffali per esterni per mettere in mostra le piante è un’ottima idea per creare spazio senza ingombrare troppo il pavimento.
Anche se non sei un giardiniere, il tuo giardino può e ti darà così tanta soddisfazione se gli dai una possibilità.
Rifare il look al tuo giardino
[fonte: Little Greene]
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Anna e Marco CASE E INTERNI

27 Marzo 2021 / / Decor

L’articolo Aiuole e giardini: come migliorano l’aspetto esterno della casa è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Lo spazio all’esterno di ogni abitazione rappresenta un fattore molto importante rispetto all’impatto estetico complessivo della casa. Di conseguenza, curare e abbellire gli spazi verdi è il modo migliore per valorizzare non solo aiuole e giardini ma anche l’intera struttura abitativa. Le soluzioni adatte allo scopo sono molteplici e si adattano ad una vasta gamma di scopi ed esigenze diverse; in questo articolo vedremo quali sono i vantaggi che scaturiscono da una cura adeguata del verde domestico e quale tipo di manutenzione è necessaria.

Perché non bisogna trascurare il verde

A prescindere dalla loro estensione, aiuole e giardini non vanno trascurati; chi non ha il pollice verde oppure non ha tempo (né voglia) di dedicare alla manutenzione del giardino e delle aiuole può anche demandare tale incombenza a operai specializzati. Ciò che conta è evitare di abbandonare completamente il verde che circonda la propria abitazione per evitare la comparsa di erbe infestanti e di animali di vario tipo. Inoltre, l’incuria rende il terreno più duro e difficile da lavorare (specie dopo molto tempo); di conseguenza, gli interventi per rassodarlo potrebbero risultare più complessi. Infine, non va sottovalutato l’aspetto estetico: un giardino in disordine contribuisce in maniera negativa all’immagine della casa, sminuendo anche il valore.

Come abbellire aiuole e giardini

Gli interventi necessari per migliorare l’aspetto del giardino e delle aiuole fiorite dipendono direttamente da diversi fattori: il tipo di terreno, l’esposizione solare, le dimensioni dell’area destinata al verde e le condizioni di partenza di quest’ultima. In altre parole, se il giardino è già attrezzato, richiede una manutenzione ordinaria da effettuare regolarmente; di contro, nel caso in cui bisogna partire da zero, gli interventi risultano più complessi ed impegnativi.

Attrezzare un giardino da zero non è semplice, specie se l’area in questione è stata molto trascurata. Bisogna anzitutto rimuovere le erbe infestanti e quelle secche o gravemente malate; il terreno va rassodato, per permettere l’aerazione delle zolle. Alcune specie vegetali e floreali possono essere messe a dimora solo in un certo periodo dell’anno (il prato, ad esempio, va seminato tra settembre e ottobre) anche se, generalmente, la maggior parte può essere piantata tra l’inverno e la primavera.

Photo by Scott Webb on Unsplash

Gli interventi di manutenzione ordinaria, invece, sono quelli da effettuare con regolarità, a seconda della stagione. La rasatura del prato, la rimozione del fogliame, le potature e la concimazione rientrano tra le operazioni da completare ciclicamente, per assicurare la buona salute del manto erboso e delle specie vegetali. In aggiunta, il rinvaso dei fiori (in un vaso più grande o a terra, se necessario) e l’inserimento di elementi decorativi aggiuntivi dipendono per lo più dalle preferenze personali.

Quali soluzioni adottare

Per migliorare l’impatto estetico del proprio giardino si possono adottare diverse soluzioni:

  • aiuole: un angolo fiorito aggiunge un tocco di colore che, specie nei mesi estivi, sortisce un notevole effetto scenografico; l’importante è scegliere le varietà giuste rispetto all’esposizione solare ed acidità del terreno. Per chi desidera una decorazione floreale duratura, è consigliabile allestire un’aiuola fiorita avvalendosi dell’assistenza di un portale specializzato come MyGreenHelp;
  • bordature: si tratta di piante a basso fusto (non raggiungono il metro d’altezza) impiegate per delimitare o costeggiare vialetti lastricati, passaggi carrabili e aiuole, per conferire maggiore armonia al giardino, fungendo da elemento di raccordo; allo scopo è necessario mettere a dimora specifiche varietà di piante o fiori;
  • siepi: rappresentano la soluzione più gettonata per nascondere i muri perimetrali del giardino con una barriera di denso fogliame; inoltre possono essere utilizzare per realizzare sculture vegetali dal notevole impatto;
  • arredi: i mobili già giardino sono il tocco finale di un’attenta manutenzione (purché scelti con gusto), specie se destinati ad essere collocati direttamente a terra non su una veranda o una terrazza in muratura.

L’articolo Aiuole e giardini: come migliorano l’aspetto esterno della casa è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

25 Luglio 2019 / / Blog Arredamento

Amaca: quanti e quali tipi esistono e perché ci piace così tanto

Anche voi avete sempre sognato di avere un’amaca?
Io ne sono sempre stata affascinata e da piccola desideravo averne una al posto del letto.

Sono convinta di averla vista la prima volta in Peter Pan, forse ci dormivano i bambini sull’Isola che Non C’è, sta di fatto che per me divenne una sorta di ossessione che mia mamma si è puntualmente ostinata a sabotare.

Non avendo mai avuto un giardino o un terrazzo abbastanza grandi, il mio sogno è rimasto tale (fino ad oggi!).
Crescendo mi sono resa conto che forse dormire tutti i giorni in questo giaciglio pensile può non essere così piacevole come dondolarsi qualche ora in riva al mare, magari con un cocktail gelato tra le mani…ma nonostante le avversità e i sabotaggi materni, la fascinazione per questo esotico letto sospeso è rimasta sempre fortissima.

Cosa ci piace così tanto dell’amaca?
Perché anche da adulti continua ad esercitare su di noi un’attrazione magnetica? Sarà il dondolare che ci culla verso stati di relax assoluto? Sarà che ci trasporta subito verso assolate isole tropicali e acque cristalline?

Partiamo dalla sua storia e vediamo quanti e quali modelli di amaca esistono. Preparati, perché c’è solo l’imbarazzo della scelta tra amache tradizionali, freestanding, a poltrona, a letto, giganti…

Storia

Prima cosa da sapere è come si pronuncia. L’accento va sulla seconda “a” quindi: amàca.

Il termine deriva dallo spagnolo hamaca, di origine caraibica, e sembra derivi dal nome dell’albero fibroso che veniva utilizzato per tessere la tela (hamack).
Questo comodo giaciglio in rete o tela nasce nell’America del Sud e pare sia stata presto adottato da Cristoforo Colombo per far dormire più comodamente i marinai, ma soprattutto per evitare il contatto con i pavimenti sottocoperta, bagnati, sporchi e infestati da insetti e topi.

Probabilmente anche gli Indios dell’America Latina e dei Caraibi le usavano proprio per una questione igienica e di sicurezza contro animali, insetti e rettili. Anche la funzione termica non è da sottovalutare: con il caldo e l’umidità meglio stare sospesi dal suolo e su una superficie traspirante.
Sembrerebbe inoltre che le definissero “culle degli dei”: sarà per questo che continuano ad esercitare su tutti noi un enorme fascino?

La storia dell’amaca accompagna la nostra, la vediamo in dipinti, cartoni animati, film. Ancora oggi è sinonimo di relax e pace dei sensi, non a caso ne vediamo una stupenda nel capolavoro di Sorrentino “La Grande Bellezza”: una raffigurazione potente del “dolce far niente”.

Materiali

Se le più antiche amache venivano prodotte con fibre naturali intrecciate (hamack tree, agave sisalana o Sisal) oggi ne possiamo trovare di tutti i tipi: cotone traspirante, corda, rete, stoffa.

Per esterni e campeggio ci sono materiali sintetici “tecnici” e performanti super robusti (ci sono lettini sospesi e tende-amaca studiati per resistere a temperature estreme e prodotte in poliammide, polipropilene, nylon).

Tipologie

Esistono due grandi famiglie:

    • amache autoportanti: si appoggiano a terra e hanno una struttura di sostegno o supporti in legno, metallo, acciaio

    • amache da appendere: le più tradizionali si sospendono agganciando le estremità a due sostegni che possono essere alberi, pali, rocce. Si possono fissare tramite nodi o con ferramenta idonea (ganci, moschettoni, corde…). Esistono inoltre le poltrone-amaca o sedie-amaca con aggancio a soffitto


Entrambe le tipologie possono essere portatili (le autoportanti dotate di struttura sono in realtà fisse e meno agevoli da spostare, ma ci sono autoportanti pieghevoli che sono invece facilmente richiudibili e spostabili).

Il giaciglio più essere inoltre dotato di bastoni alle due estremità. In questo modo il piano su cui ci si sdraia rimane teso. Quelle prive di bastone sono più avvolgenti e si adattano alle forme del corpo.

E tu che amaca vuoi?

Amaca da giardino

La più amata: torni a casa la sera dopo il lavoro e ti fiondi a rilassarti con un buon libro o con il semplice cinguettare degli uccellini (magari se ti doti di zanzariera è meglio).
In giardino puoi scegliere l’autoportante o quella più tradizionale appesa a due alberi.

Se la vuoi in terrazzo probabilmente la soluzione migliore è quella da terra con supporti free standing, oppure la poltrona-dondolo da soffitto.

Amaca matrimoniale o doppia

Soluzione maxi, l’amaca doppia o gigante ospita comodamente due persone. Non lanciarti in acrobazie perché potreste ribaltarvi in men che non si dica.
Pare esistano anche i modelli familiari per 3 o 4 persone…sinceramente io concepisco l’amaca come un angolo di relax individuale o al massimo in coppia, ma sono sicura che un pisolino all’ombra insieme ai bambini possa essere ugualmente rigenerante.

Amaca da interni

L’amaca in casa è più difficile da gestire. Dove si appende e come?
In appartamento può trovare spazio in balcone, nello studio o nella cameretta dei bambini (anche i ragazzi apprezzano). Altra opzione indoor è il salotto…ma stiamo parlando a mio parere di ambienti da rivista patinata o da Instagrammer. Anche se una valida alternativa è un’amaca o una poltrona sospesa con struttura autoportante. Comunque le ispirazioni ci sono, guarda qui sotto!

Amaca dondolo e poltrona

Ci sono quelle a sacco, i cocoon (amatissimi dai più piccoli e ideali in cameretta per costruire una “tana”) e le poltrone con aggancio a soffitto “a forma di uovo”. Solitamente possono essere in tessuto, nylon o rattan.

Amaca brasiliana

A righe o tinta unita in tela di cotone, con inserti in macramé per gli amanti dello stile boho chic.

Amaca messicana

Le migliori sono prodotte in Yucatan dove vengono tessute a mano come una volta. Sono caratterizzate da struttura a rete traspirante e sono leggerissime. Poco indicate per i bambini.

Amaca da campeggio

Non voglio entrare nei meandri del mondo outdoor, perché ne so davvero poco. La mia idea di amaca è relax a bordo piscina o in spiaggia…insomma scalate e trekking non sono il mio pane quotidiano. Mi limito a segnalare l’esistenza di modelli pazzeschi e resistentissimi, dalla semplicissima amaca da bivacco da attaccare fra due alberi, alle tende sospese, amache da 3 e 4 persone, sacchi a pelo pensili realizzati per resistere a bassissime temperature in mezzo a cime innevate.

Foto di Free-Photos da Pixabay

Amaca letto

Parlando di sacchi a pelo, l’amaca può essere usata come letto. Dopotutto è la sua funzione originaria! Se intendete usarla outdoor mi affiderei ad amache come quelle appena descritte sopra: resistenti e costruite per offrire performance di alto livello. Se volete usarla in casa, optate per l’opzione matrimoniale con agganci alle 4 estremità.

Amaca da spiaggia

Se vuoi portare l’amaca in spiaggia scegli un materiale traspirante, facile da piegare e che occupi poco spazio. Attrezzati con i ganci giusti e trova l’angolo perfetto. Puoi anche optare per un modello pieghevole tipo lettino da camping. Se invece avevi in mente di stare a mollo, sappi che esistono le amache galleggianti e gonfiabili (ideali anche in piscina in alternativa al materassino).

Dove comprare un’amaca?

La citazione tratta da I Simpson è d’obbligo: “…c’è “Amica Amaca” sulla quinta, “Amaca Magò”, “Hai mica un’amaca”. Ah già, ora che ci penso sono tutti nel DISTRETTO DELLE AMACHE!!!”

Nel mondo reale il mio consiglio è di comprare l’amaca online. I siti sono tantissimi, partendo dai grandi colossi (Amazon, ebay) fino ai portali specializzati, quindi potete trovare amache economiche e vere e proprie Rolls Royce delle amache.
Io preferisco i siti specializzati perché spesso tra questi si trovano piccole aziende che prestano maggiore attenzione alla qualità dei materiali e ai processi di produzione. Ad esempio Tropilex, da cui ho comprato la mia, si rifornisce da tessitori tradizionali colombiani e indiani, dona l’1% delle vendite a organizzazioni no profit che si dedicano alla salvaguardia ambientale ed ha certificazioni FSC® per il legno e OEKO-TEX® per i tessuti.

Misure ce ne sono di tutti i tipi. Non esiste uno standard, a meno che non siate dei puristi e non vogliate un’amaca tradizionale intrecciata a mano nello stile dei Maya…allora credo che lo standard fosse quello di un letto singolo. Oltre alle dimensioni controlla anche il peso massimo consentito, ma non ti preoccupare, ce n’è per ogni dimensione e peso!

Foto di Eveline de Bruin da Pixabay

11 Marzo 2019 / / Architettura

Finalmente arriva la primavera! Le giornate si allungano, il sole diventa più caldo e la natura si risveglia: quale miglior occasione per fare un po’ di giardinaggio? Che tu decida di mettere alla prova il tuo pollice verde o di affidarti a giardinieri professionisti, non farti cogliere (giusto per stare in tema) impreparato. Scopri quali sono le cose da fare in giardino nel mese di marzo, con alcuni consigli pratici e un piccolo approfondimento sul Bonus Verde.

Foto di Quinn Kampschroer da Pixabay

Sistemare il giardino in primavera: viva il fai da te!

Prendersi cura del giardino in primavera è il primo passo per godere di uno spazio verde sano e rigoglioso anche durante l’estate. Se è buona norma fare manutenzione tutto l’anno, l’arrivo di marzo inaugura la grande stagione dei lavori di sistemazione, concimazione, potatura e semina delle aree verdi.

  1. Rimuovi i teli protettivi che hai utilizzato durante l’inverno. Controlla che umidità e condensa non abbiano creato muffe, cambia i vasi se sono diventati troppo piccoli, elimina le foglie secche e prepara le piante riproducibili per talea.
  2. Occupati della potatura delle piante e degli arbusti prima del risveglio primaverile. Elimina i rami che non ricevono abbastanza luce; una potatura corretta stimola la nascita di nuove gemme, la fioritura e la produzione di frutti. Secondo gli esperti, marzo è il mese perfetto per potare le rose.
  3. Prepara le aiuole fiorite: elimina le erbe infestanti avendo cura di rimuovere completamente le radici. Smuovi bene il terreno e rompi le zolle per ossigenare la terra. Scegli la forma dell’aiuola e crea una bordatura decorativa utilizzando sassi, mattoni o paletti. Ricorda di scegliere piante adatte all’esposizione (sole pieno, mezzo sole o ombra).
  4. Concima il terreno prima della ripresa vegetativa per assicurare all’apparato radicale il giusto apporto di nutrienti. Scegli il concime più adatto alle caratteristiche della vegetazione, preferendo i concimi naturali e organici a quelli chimici (soprattutto se poi coglierai e mangerai i frutti delle piante!).
  5. Rigenera il prato. Controlla lo stato in cui versa il tappeto erboso dopo l’inverno (sì, anche i prati si stressano!). Esegui un taglio basso per arieggiare il terreno, concima la terra e procedi alla risemina delle zone diradate quando le temperature superano i 10 gradi. Scegli un miscuglio di sementi uguale a quello già radicato.
  6. Metti a dimora i bulbi estivi e interra quelli primaverili, che sono fioriti in casa. Abbi cura di piantarli ad una profondità almeno doppia rispetto al loro diametro e annaffiali per stimolare le radici. Tra le bulbose estive da piantare tra marzo e aprile troverai i gladioli, le dalie, i gigli, le calle e gli agapanthus.
  7. Semina i fiori che sbocceranno in estate. Ecco cosa puoi seminare all’aperto quando marzo è mite: bocca di leone, delphinium, ipomea e calendula. Se proprio non riesci ad aspettare la fioritura estiva, compra piantine di fiori primaverili come le primule, le violette, le margherite, la lobelia e alcune varietà di anemoni.

Attenzione: prima di prenderti cura del giardino, assicurati che il pericolo di gelate sia davvero scampato e osserva i primi segnali che indicano la ripresa vegetativa. Il segreto sta tutto nel rispetto dei ritmi della natura!

Foto di congerdesign da Pixabay

Idea bonus: la preparazione del giardino in primavera passa anche dagli arredi. Rispolvera vecchie sdraio in legno o realizza un divanetto da esterno utilizzando pallet e cuscini colorati non ti serve molto per creare un angolo relax immerso nel verde!

Quanto costa un giardiniere professionista?

Non avere il pollice verde non significa dover rinunciare all’incanto di un giardino fiorito. Se non te la senti di prenderti cura delle piante, o semplicemente non sai come fare a progettarne un’area verde, puoi rivolgerti a chi ha fatto del giardinaggio il suo lavoro. La manutenzione di un giardino privato ad opera di un professionista, e ancor di più la sua creazione da zero, ha dei prezzi superiori rispetto al fai da te. Le tariffe (calcolate ad ore o a
metro quadro) variano a seconda degli interventi previsti nel progetto. Ecco una piccola tabella riassuntiva con alcune indicazioni sul costo dei giardinieri:

PREZZI INDICATIVI E TARIFFE DEI GIARDINIERI

manutenzione e interventi di base 10 – 25 € (all’ora)
progettazione giardini da 280 € a 4.000 €*
potatura piante 50 – 120 € (per pianta, in base all’altezza)

* fonte: www.habitissimo.it (il prezzo dipende dall’impresa a cui ci si rivolge, i prezzi variano da impresa a impresa e dal tipo di professionista selezionato, sia giardiniere o architetto paesaggista)

Ricorda che si tratta di prezzi indicativi, che possono variare in base a dove vivi, alla metratura del giardino e alla tipologia di intervento richiesto. Altri fattori che incidono sul preventivo sono la durata dei lavori, l’uso di strumenti specifici e il grado di esperienza del professionista.

Chiedere l’aiuto di un giardiniere, però, ha anche i suoi vantaggi. Per tutto il 2019, chi intraprende lavori di manutenzione del verde può godere delle agevolazioni del Bonus Verde. Consulta il sito dell’Agenzia delle Entrate per trovare tutte le informazioni utili (come richiederlo, quali spese vi rientrano, la percentuale di detrazioni fiscali).