23 Marzo 2021 / / Dettagli Home Decor

come pulire i vari tipi di pavimento

Ogni tipo di pavimento necessita di essere pulito in maniera adeguata, così da conservare le proprie caratteristiche estetiche e materiali. Naturalmente, ogni superficie richiede un trattamento apposito, attraverso un’azione detergente che non risulti né troppo blanda né troppo aggressiva. Di seguito, vediamo quali sono i diversi tipi di pavimenti utilizzati in ambito domestico e quale pulizia richiede ciascuno di esso.

I vari tipi di pavimento

Le soluzioni per la pavimentazione degli ambienti domestici sono molteplici e ciascuna presenta una serie di caratteristiche distintive. I materiali più utilizzati sono: il legno, il cotto, il marmo e il gres porcellanato. I parquet sono certamente la soluzione più elegante e pregiata, grazie all’impiego delle doghe in legno prefinito (quelle in laminato o PVC sono alternative più pratiche ma non utilizzano listelli in vero legno); le altre opzioni sono più pratiche e, nel caso del gres, molto versatili: le mattonelle realizzate con questo materiale, leggero e resistente, possono riprodurre tanto la ‘texture’ delle fibre legnose quanto l’aspetto dei pavimenti in pietra.

come pulire il parquet

Come pulire il parquet in legno

I pavimenti in legno sono quelli che necessitano delle maggiori attenzioni quando si effettua la pulitura. La prima cosa da fare è rimuovere la polvere e i residui di sporco più ingombranti; a tale scopo, è possibile utilizzare una semplice scopa oppure un aspirapolvere; il consiglio è quello di evitare alcuni dispositivi (come ad esempio i robot lavapavimenti) che potrebbero risultare troppo aggressivi e rovinare la finitura del parquet. Per questo, è necessario scegliere il miglior aspirapolvere in relazione alle proprie necessità, avvalendosi anche dei consigli di un portale specializzato come Smartdomotica. Dopo aver passato l’aspirapolvere, il pavimento va trattato con acqua e sapone; il detergente non deve essere troppo aggressivo e la soluzione va applicata con uno strofinaccio (a pelo lungo se la superficie del parquet non è liscia) e poi risciacquata con acqua pulita. Fatto ciò, si può applicare la cera o il lucido adatti al tipo di finitura del pavimento.

pulizia del gres porcellanato

La pulizia del gres

Rispetto alle doghe in legno del parquet, le mattonelle in gres porcellanato sono molto più pratiche da pulire. Dopo il passaggio dell’aspirapolvere, basta trattare le superfici con una soluzione di acqua e detergente per pavimenti, facendo attenzione a non utilizzare un sapone troppo aggressivo che, alla lunga, potrebbe macchiare o rovinare la superficie delle mattonelle. Il prodotto detergente non deve essere oleoso mentre la spazzola deve avere setole morbide, per non graffiare il gres.

come trattare i pavimenti in cotto

Come trattare i pavimenti in cotto

Rispetto ad altri materiali, il cotto è particolarmente delicato e necessita di molta attenzione quando viene pulito, poiché essendo poroso tende ad assorbire i liquidi con molta facilità (e questo può provocare la formazione di macchie persistenti). Ragion per cui, è bene creare una soluzione detergente ‘fai da te’, a base di acqua, aceto bianco e qualche goccia di detersivo, per sgrassare i residui di sporco. Completato il lavaggio, il pavimento va asciugato a mano con un panno di microfibra e lucidato con appositi prodotti, facilmente reperibili in commercio.

pulire i pavimenti in marmo

Pulire i pavimenti in marmo

Il marmo richiede una pulizia quotidiana (o comunque molto frequente), poiché lo sporco tende a formare delle macchie difficili da rimuovere se non trattate immediatamente. In luogo dei detergenti chimici, è consigliabile impiegare una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio, con l’aggiunta di poche gocce di sapone neutro. Per non rovinare il pavimento, è necessario trattare la superficie in marmo con un panno in microfibra, senza esercitare una frizione eccessiva. Dopo aver asciugato i residui di acqua con un panno asciutto – sempre in microfibra – si può procedere alla lucidatura utilizzando prodotti specifici oppure l’olio di lino. Una soluzione di alcol e bicarbonato può essere utile per trattare le superfici in marmo che appaiono ingiallite.

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23 Marzo 2021 / / Dettagli Home Decor

mobile lavatoio bianco

Tra gli elementi d’arredo che si possono trovare in un bagno di medie e grandi dimensioni c’è il mobile lavatoio; si tratta di un mobiletto sormontato da una piccola vasta dotata di rubinetto e appositi alloggiamenti per fissare una tavola per effettuare il lavaggio a mano dei tessuti e degli indumenti. Di conseguenza, ha una funzione prettamente pratica ma, soprattutto nel caso in cui vada installato in un bagno già finito, deve essere scelto in maniera tale da non risultare un corpo completamente estraneo. In questo articolo vogliamo dare alcuni consigli utili per la scelta e l’abbinamento del mobile lavatoio all’interno del proprio bagno.

Dove collocare il mobile?

Prima di vedere come scegliere il lavatoio, è necessario valutare quale possa essere la migliore collocazione del mobile. In linea di principio, essendo un oggetto molto pratico ma con un impatto estetico non troppo spiccato, nella maggior parte dei casi viene destinato ad ambienti di servizio o al bagno degli ospiti. In altre parole, viene installato all’interno di locali non troppo grandi, dall’arredo più spartano e dalla dotazione molto essenziale. Il motivo è semplice: il mobile lavatoio viene utilizzato generalmente per lavare a mano e tenere a mollo indumenti particolarmente delicati, che di norma non possono essere messi in lavatrice; di conseguenza, può essere impiegato per molto tempo e il suo utilizzo potrebbe risultare di intralcio – anche per motivi di privacy – in un bagno utilizzato regolarmente dagli inquilini della casa.

lavabo con lavatoio per lavanderia

Mobile lavatoio per il bagno: come sceglierlo

Nel caso in cui si decida di installare il mobile lavatoio in bagno, è necessario tenere in conto una serie di fattori per scegliere il modello più adatto all’ambiente di destinazione.

Per prima cosa, bisogna valutare lo spazio a disposizione per la collocazione del mobile, soprattutto se quest’ultimo è destinato ad essere inserito tra altri elementi e se il bagno non presenta dimensioni particolarmente ampie. Se la superficie disponibile non è molto estesa, è consigliabile non occuparla per intero, altrimenti si rischia di rendere le pulizie più difficoltose e di far apparire tutto l’ambiente eccessivamente affollato e poco spazioso. Nel caso in cui, invece, ci sia tanto spazio da sfruttare, è possibile optare per un mobile lavatoio più grande, tenendo in considerazione quanto e come verrà sfruttato.

In secondo luogo, bisogna individuare il modello più adatto alle proprie esigenze. In commercio, esistono due tipi di mobile lavatoio: il primo include il lavandino dove fissare l’asse lavapanni mentre il secondo è inglobato in un mobile lavatrice e prevede un piano di lavaggio più esteso (in entrambi i casi è previsto un vano chiuso da una o due ante dove poter riporre prodotti per il lavaggio o altro). Per farsi un’idea di quali siano le opzioni a disposizione per chi cerca un mobile lavatoio, è possibile sfogliare il catalogo digitale di un e-commerce specializzato come Inbagno.it, così da avere ben chiare quali sono le possibilità di scelta e controllare le caratteristiche estetiche e tecniche di ogni modello.

mobile lavatoio in bagno

Inoltre, non bisogna trascurare l’aspetto estetico; le ante, infatti, possono presentare finiture di vario tipo, per adattarsi a bagni arredati in stile classico, moderno, vintage o minimal. Per un corretto abbinamento, bisogna basarsi sui colori e le tonalità predominanti del bagno, realizzando un accostamento tono su tono oppure creando un contrasto, a patto che non sia troppo forte rispetto allo stile del resto dell’ambiente. I mobiletti con le ante di colore neutro (bianco, grigio o beige) possono essere facilmente integrati in bagni già arredati mentre tonalità più forti rappresentano una scelta migliore in fase di rifacimento di tutto l’arredo. Infine, l’ultimo fattore di scelta è senza dubbio il budget, in base al quale si può optare per modelli più o meno economici.

 

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22 Marzo 2021 / / Design

Cucina componibile moderna: ormai un obbligo per le case contemporanee. Spazi fluidi e nuove abitudini ridisegnano questo spazio di lavoro.


Che rapporto hai con la cucina? 

La vivi come un luogo in cui si prepara il cibo e basta oppure la senti come una delle stanze più importanti di casa?  

Nel corso dei secoli la cucina ha vissuto fasi complesse di trasformazione, passando da luogo in cui solo chi cucinava ci passava del tempo, a stanza cuore della casa. 

Oggi la cucina e il soggiorno si fondono sempre di più, obbligando a ripensare soprattutto l’estetica degli arredi per la cucina.  

Modularità e componibilità sono le nuove parole chiave di questa parte della casa.   

Ti faccio vedere qualche esempio.  

cucina componibile moderna con isola, top in Okite e ante in melamminico grigio
D20 Doimo Cucine

Agli albori della cucina componibile moderna: gli studi di Lillian Gilbreth  

Se pensiamo alle cucine per come vengono progettate ora, ci sembra normale pensare alla disposizione più funzionale possibile, che ci permetta di risparmiare tempo e spazio percorso.  

Il triangolo di lavoro della cucina non è sempre esistito però.  

È stato teorizzato a partire dagli anni ‘20 del secolo scorso dalla psicologa del lavoro ed ingegnere Lillian Gilbreth.  

Lillian stava portando avanti una ricerca sul risparmio del movimento e questo suo studio venne presentato nel 1929 in occasione di una Women’s Exposition. Il primo riferimento a questa disposizione era “instradamento circolare”: questo il nome col quale Lillian faceva riferimento al layout ad L, in seguito chiamato triangolo di lavoro.  

Il primo modello vero e proprio viene sviluppato negli anni ‘40, per migliorare l’efficienza tra i punti di conservazione, preparazione e cottura del cibo.  

Perché questa esigenza di ridurre i movimenti, in nome di una maggiore efficienza?  

Perché questo concetto era pensato per quelle cucine in cui un cuoco solo vi lavorava. Quindi massima efficienza e riduzione dei costi: questo il motivo che ha spinto a sviluppare questa teoria.  

In pratica questo concetto dice che ogni lato del triangolo deve misurare tra 1,2 mt e 2,7 mt e la loro somma non deve superare gli 8 mt. Niente dovrebbe intervenire sui lati del triangolo, così come non dovrebbero esserci flussi di passaggio.  

Ovviamente questa teoria è impraticabile sulla configurazione di cucine in linea e ha subito molteplici aggiornamenti con il passare degli anni. Rimane comunque un principio estremamente valido quando si tratta di progettare cucine funzionali.  

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D20 Doimo Cucine

Cucina componibile moderna: l’esempio di Doimo Cucine per la casa di oggi  

Il tempo passa ma il concetto di funzionalità in cucina non tramonta. Prima che piacevole agli occhi una cucina deve essere pratica, evitando sprechi di tempo e movimento.  

Quindi la teoria di Gilbreth rimane più che mai valida, trovando nuovi punti di riflessione.  

Le cucine in questi anni stanno diventando sempre più flessibili, allontanandosi pian piano dai moduli standard in cui sono rimaste incastrate per decenni. È sempre più consuetudine vedere una cucina che è anche soggiorno, in cui i moduli si susseguono con facilità, rendendo labili i confini di una stanza e dell’altra.  

Doimo Cucine è sicuramente uno dei rappresentanti di questo nuovo concetto di flessibilità. Il sistema D20 si fa interprete di questa riscoperta della cucina come luogo di ritrovo, di incontro e condivisione, non più quindi semplicemente posto in cui si prepara e si mangia del cibo (bisogno primario).  

D20 sta ad indicare lo spessore dell’anta di questo sistema, sistema che integra non solo i moduli standard della cucina ma anche una libreria autoportante, una boiserie e l’isola.  

Questi elementi mixati tra loro riescono a creare un continuo nella zona giorno, creando ambienti contemporanei, pratici e semplici.  

Libreria autoportante in ferro nero che divide la cucina dal soggiorno
D20 Doimo Cucine

La pragmaticità della cucina di oggi: tecnologia e minimalismo  

Non so per te, ma per me la riduzione al minimo di tutto quello che non è necessario è sempre più importante.  

E questa riduzione del rumore di fondo si vede anche nella progettazione degli arredi. La cucina diventa un luogo in cui la tecnologia dei materiali scelti viene prima di tutto. Materiali che siano resistenti, facili da pulire e sopra ogni tendenza del momento.  

In questa composizione del sistema a D20 è stato scelto l’Okite come materiale per il top. Un agglomerato di quarzo e resine che riproduce fedelmente il quarzo. È resistente ai graffi, agli urti, è impermeabile, igienico e facile da pulire.  

Per le basi e i pensili il materiale scelto è il melamminico, che permette di tenere contenuti i costi senza tralasciare il lato tecnico.  

La libreria e la boiserie sono elementi atipici per una cucina, perché di solito siamo abituati a vederli in soggiorno o in camera da letto. Qui diventano elemento di raccordo e divisione, che creando dei punti di innovazione rispetto a quello a cui siamo abituati.  

In questa composizione ad isola i fuochi sono proprio situati su quest’ultima, lasciando i forni nelle colonne. Si è cercato (come ti dicevo prima) di ridurre gli spazi tra le varie postazioni per agevolare i movimenti e ridurre i tempi morti.  

Un ultimo punto di forza è la linearità di tutto il sistema: le ante sono uguali per tutti i moduli della cucina così come la maniglia essenziale ma contemporanea. Pochi elementi ma tutti simili, che contribuiscono a creare unità e coerenza di stile.  

I materiali scelti e lo schema colori sono perfetti per interni in stile industriale, ma anche minimal o contemporaneo: grigio, nero e olmo sono finiture estremamente flessibili che si integrano molto facilmente anche in ambienti con colori più audaci.  

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D20 Doimo Cucine

Cucina componibile moderna: qual è per te il punto di forza? 

L’attenzione che prestiamo all’arredamento della cucina è sempre più alta. La cucina non è più un luogo da nascondere a chiunque, ma anzi, è il luogo della casa che vogliamo mostrare.  

Quella stanza di cui essere fieri perché ci rappresenta, perché cucinare e mangiare è un momento prezioso da condividere tra amici e parenti.  

Non più solo luogo di fatica e lavoro quindi, ma posto di aggregazione e umana vicinanza. Sempre più assisteremo a cucine che sono anche soggiorno, ma anche libreria e vetrina di noi stessi.  

Come vivi il rapporto con la cucina? Ti piace open space o preferisci che sia schermata e divisa dal resto? Fammelo sapere nei commenti! 

Pronto a diventare un esperto dell’interior design?

Rispettiamo la tua privacy.

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20 Marzo 2021 / / Colori

Il Pantone Colour Institute ha pubblicato il Fashion Colour Trend Report, il rapporto che presenta i 10 colori di tendenza per la stagione primavera / estate 2021.

L’autorità mondiale in fatto di colori per questa stagione ci regala una palette di tinte molto diverse tra loro che spaziano dal rosa tenue al blu profondo toccando le sfumature dell’arancione, del rosso, del giallo e del verde. Una gamma di tonalità fresche e floreali che ricordano un giardino in fiore che sbocca in primavera. Un arcobaleno di colori accesi e vivaci distante dai toni freddi e neutri. Il fil rouge di queste dieci cromie sta in quello che evocano: desiderio di comfort, relax, energia, determinazione e ottimismo. Ed è proprio l’ottimismo e la voglia di rinascere quello di cui abbiamo più bisogno ora, in questo periodo storico più che in altri.
Dieci tinte da declinare in moltissimi ambiti: outfit, calzature, accessori, unghie, trucco e, non meno importante, l’arredamento di casa.
Vediamo quali sono i colori per casa e arredamento consigliati per la primavera / estate 2021.

10 colori primavera / estate 2021

Partendo da queste tinte i nostri interior designer hanno realizzato dieci palette ispirazione. Ogni palette è composta dall’immagine di un mobile o di un complemento proposto nel colore moda e da una selezione di nuance da abbinare. Il risultato sono dieci palette dalle quali prendere ispirazione per arredare casa.

Pirouette

Letto Giotto in Pantone Pirouette

Pantone lo descrive così: Un rosa diafano che conferisce un tocco tenero.

Un rosa tenue e delicato che porta con sé sensazioni di delicatezza e romanticismo. Un colore che entra in punta di piedi in questa tavolozza ma che sa farsi largo tra colori accesi e più energici riscuotendo il posto d’onore che gli spetta. Basta notare che è il primo ad essere presentato… da noi, ma anche da Pantone. È la tinta più chiara tra le dieci presentate, perfetta per chi non ama le tinte accese ma non vuole accontentarsi di bianco, panna, grigio o platino, a volte abusati e troppo anonimi.

La stanza ideale per questa tinta: camera da letto, bagno.

L’abbinamento da copiare: rosa Pirouette – rosa Confetto – Talpa – Tortora – Tè Verde

Pickled Pepper

Cameretta Wonder P18 in Pantone Pickled Pepper

Pantone lo descrive così: Una varietà di verde delicatamente dolce e al contempo piacevolmente pungente.

In una palette di tendenza non può mancare un tocco green per avvicinarci al mondo della natura. Pickled Pepper non è la solita tinta accesa e brillante che viene in mente pensando al verde, è piuttosto una sfumatura inaspettata che entra con garbo nella top ten portando una boccata di respiro e freschezza. L’ambiente di casa dove si può osare di più con i colori è la cameretta di bambini e ragazzi e qui il verde è uno delle tinte più gettonate. Unisex, capace di portare una ventata di naturalezza e vitalità e di stimolare la creatività.

La stanza ideale per questa tinta: la cameretta di bambini e ragazzi

L’abbinamento da copiare: verde Pickled Pepper – verde Pera – bianco Ghiaccio – verde Acquamarina – grigio Verdastro

Purple Rose

Letto Hystrix con parete in Pantone Purple Rose

Pantone lo descrive così: Il mistico Purple Rose trasmette una sensazione di incanto.

Simile al color Lavanda, più delicato del Lilla, più pallido del Glicine; il colore Purple Rose appartiene a questa famiglia di colori. Grazioso, vezzoso, delicato, raffinato, di carattere, mai stucchevole. Questo rosa-viola (questa è la traduzione letterale del nome dall’inglese) non è una tinta facile da inserire nell’arredamento di casa ma chi ha il coraggio di osare e sceglierla per i propri interni si sentirà catapultato tra i campi in fiore della Provenza.

La stanza ideale per questa tinta: la sala da pranzo

L’abbinamento da copiare: Purple Rose – viola Glicine – rosa Geranium Pink – grigio Perla – grigio Ardesia

Orange Ochre

Comò Cleveland in Pantone Orange Ochre

Pantone lo descrive così: Questo arancione terroso trascende le stagioni.

L’arancione scelto dagli esperti del Color Institute sembra smorzato da riflessi terrosi marroni che lo rendono acceso ma non brillante, energico ma non eccessivamente sgargiante. Nonostante il tono arancio tendente allo scuro, Orange Ochre è capace di portare una ventata briosa e vitaminica in ogni ambiente di casa. Questo colore dà il suo meglio su superfici laccate.

La stanza ideale per questa tinta: l’ingresso, la camera da letto

L’abbinamento da copiare: Orange Ochre – Pesca – rosa Pastello – verde Salvia – grigio Grafite

Beach Glass

Mobile bagno Lagoon 01 in Pantone Beach Glass

Pantone lo descrive così: Un colore che ricorda l’acqua accarezzata da onde e correnti.

Un azzurro che ricorda l’acqua limpida e cristallina del mare nel quale specchiarsi e ritrovare la calma e la speranza. Una sfumatura chiara, pacata, rilassante che evoca solo sensazioni piacevoli. Beach Glass tradotto letteralmente significa “vetro da spiaggia” e ci porta subito alla mente i piccoli sassolini colorati che si trovano su alcune spiagge, dei ciottoli di vetro quasi trasparente tendenti al color azzurro.

La stanza ideale per questa tinta: il bagno

L’abbinamento da copiare: Beach Glass – azzurro Carta da Zucchero – blu Ceruleo – rosa Cipria – Talpa

Marigold

Letto Paco con cuscinetto in Pantone Marigold

Pantone lo descrive così: Rassicurante arancio dorato dalle sfumature gialle, Marigold ha una presenza calorosa.

Questa è la seconda sfumatura di arancione presente in questa top 10. Questa volta l’arancio è smorzato da punte di bianco e riflessi gialli. Non si tratta di un arancione brillante bensì di una sfumatura più delicata, pur sempre energica e calorosa. Marigold può essere scelto come tinta predominante di un ambiente oppure come colore secondario per accessori e complementi.

La stanza ideale per questa tinta: il salotto, la camera da letto

L’abbinamento da copiare: Marigold – arancione Zafferano – blu Avio – blu China – grigio Argento

Indigo Bunting

Letto Zeus con parete in Pantone Indigo Bunting

Pantone lo descrive così: Blu brillante e allegro, Indigo Bunting (in italiano passerina cyanea) ricorda il colore del maschio dell’omonimo uccello canoro.

Il colore blu è sempre una certezza, una delle tinte più gettonate in casa perché non stanca mai e si fa sempre ammirare e rimirare. Questa sfumatura brillante, accesa, quasi elettrica è estremamente versatile e capace di rendere un ambiente super rilassante oltre che di tendenza. Questa specifica gradazione di colore prende il nome da un uccello migratore riconoscibile per il piumaggio blu-turchese.

La stanza ideale per questa tinta: il salotto, la camera da letto

L’abbinamento da copiare: Indigo Bunting – Petrolio – Nocciola – Tortora – grigio chiaro

Lava Falls

Libreria Betis in Pantone Lava Falls

Pantone lo descrive così: Questo rosso caldo e incandescente sgorga con un’energia dirompente.

Per il colore Lava Falls non è difficile catturare tutti gli occhi a sé: si tratta di un rosso intenso ma non troppo brillante, una tinta che si fa notare senza essere troppo appariscente e vistosa. Un rosso smorzato da punte scure, molto elegante e chic che convince per l’atmosfera signorile e raffinata che è capace di creare in ogni ambiente. Abbinato al grigio chiaro, al grigio scuro e al nero risalta ancora più.

La stanza ideale per questa tinta: il soggiorno

L’abbinamento da copiare: Lava Falls – marrone Terra D’Ombra – grigio Smoking Grey – bianco Ghiaccio – grigio Antracite

Illuminating

Parete attrezzata con dettagli in Pantone Illuminating

Pantone lo descrive così: Allegro e socievole, questo giallo ottimista offre la promessa di una giornata soleggiata.

Un giallo acceso, brillante, vivace, luminoso, ottimistico, caloroso, solare. Gli aggettivi per questa tinta si sprecano. lluminating è, insieme a Ultimate Gray, il colore dell’intero anno 2021, non solo della stagione primavera/estate 2021. Carico di vitalità ed energia, non può che essere al vertice di tutte le cromo-classifiche di quest’anno.

La stanza ideale per questa tinta: il soggiorno

L’abbinamento da copiare: Illuminating – grigio Opale – Smoking Grey – grigio Ombra – Grey Brown

Blue Atoll

Poltrona Maude in Pantone Blue Atoll

Pantone lo descrive così: Blue Atoll rievoca un’isola tropicale in mezzo al mare.

A metà tra il blu e l’azzurro, il colore Blue Atoll avvolge e coinvolge. Ricorda il cielo in un giorno d’estate illuminato dal sole rovente, ricorda l’azzurro di una piscina e fa venir voglia di tuffarsi, fa viaggiare la mente fino ad una spiaggia paradisiaca. Sta bene da solo, è perfetto accostato ad altre sfumature di azzurro-blu, ma anche al verde e al giallo. Una piacevole scoperta insomma; il degno colore che spalanca le porte all’estate.

La stanza ideale per questa tinta: il bagno, la stanza relax

L’abbinamento da copiare: Blue Atoll – blu Cobalto Turchese – verde Felce – verde Oliva – giallo Narciso

Il viaggio alla scoperta dei colori moda 2021 termina qui. Se ti piacciono questi colori, se vorresti inserirli nella tua casa ma non sai come abbinarli, se hai bisogno di consigli per i tuoi mobili colorati, se vuoi sapere quali arredi e complementi sono disponibili in queste sfumature di colore contattaci. I nostri arredatori sono a disposizione per informazioni e consigli di stile.

Tendenze colori 2021 e anni precedenti

Ogni anno e ogni stagione portano con sè dei colori di tendenza accuratamente selezionati da massimi esperti del settore. Il 2021 è l’anno del giallo Illuminating e del grigio Ultimate Gray, ne abbiamo parlato in questo articolo: Ultimate Gray e Illuminating, i colori Pantone 2021.

Se vuoi essere aggiornato sui colori moda che hanno segnato gli scorsi periodi ti consigliamo di leggere:

20 Marzo 2021 / / Decor

Come arredare un bagno in maniera funzionale?

E si perché ormai si parla di “stanza da bagno ” ,

una piccola oasi di relax da ricreare in casa,

un centro termale tra le mura domestiche,

ma quanto è importante arredare il bagno in maniera funzionale e pratica?

Insomma,

si tratta della prima stanza che usiamo la mattina al risveglio e l’ultima prima di andare a dormire,

per questo motivo deve essere super attrezzata e facile da pulire.

Come arredare un bagno in maniera funzionale? I miei must have

Il mondo del design e dell’arredamento è in continua evoluzione,

materiali ad altissimi livelli qualitativi,

tecnologie performanti,

insomma,

chi più ne ha più ne metta.

Quello su cui mi voglio focalizzare oggi è semplicemente la praticità degli arredi,

cosa non deve mancare in una bagno ?

quali sono gli elementi indispensabili (oltre ai sanitari ovviamente), a cui dovremmo pensare durante la sua progettazione?

Ecco i miei 5 MUST HAVE per la stanza da bagno:

  • Uno specchio ben illuminato

Croce e delizia di uomini e donne,

rotondo, rettangolare, ovale,

ce ne per tutti i gusti e per tutti i generi,

l’importante è che sia ben illuminato

per quanto mi riguarda deve essere illuminatissimo, luce a giorno a anche di notte.

  • Un lavandino largo e profondo

Acqua in giro , sul mobile, schizzi sullo specchio,

quanto è importante la scelta del lavandino?

lo so,

qualcuno di voi starà pensando che magari in una bagno piccolo è difficile poter scegliere un lavandino di grandi dimensioni ,

niente paura,

sappiate che non è impossibile,

basta saper scegliere e farsi consigliare ,

quindi,

assolutamente si ad un lavandino largo, profondo ma non troppo alto nel caso in cui sia d’appoggio,

  • Vani a giorno

dove appoggio i jeans?

e la maglietta ,

quando dovete cambiarvi in bagno e non avete a disposizione uno sgabellino,

dove le appoggiate le cose?

sul piano? sulla vasca bagnata?

sull’appendino dell’accappatoio?

non so magari è solo un problema mio,

ma quando devo cambiarmi in bagno perché in camera il mio bimbo dorme, l’unico posto per appoggiare i vestiti è il fasciatoio

quindi il mio super must have:

elementi aperti per appoggiare qualunque cosa,

dai vestiti, alle asciugamani, ai bagnoschiuma,

qualsiasi cosa che deve essere a portata di mano

  • Accessori interni per cassetti

Per evitare di avere un bagno poco organizzato e disordinato , gli organizer interni per cassetti sono dei veri must have

Quanti di voi hanno ritrovato dopo mesi , appoggiata in fondo al mobile quella crema mai più cercata?

pinzette, lime, pennelli per la barba

niente di meglio che avere tutto a portata di mano e ben organizzato

Come arredare un bagno in maniera funzionale?

  • Un piano d’appoggio

Certamente,

non tutti hanno bagni extra large,

ma un piano d’appoggio ci deve essere,

anche in un bagno super small,

per questo fortunatamente esistono lavandini tutto piano , che si sposano bene anche in bagni piccoli.

Le lenti a contatto?

Dove mi appoggio quando devo metterle?

e mio marito , la schiuma da barba?

Quali sono i vostri must have per la stanza da bagno?

L’articolo Come arredare un bagno in maniera funzionale proviene da Laura Home Planner.

20 Marzo 2021 / / Design

Cucine da esterno, ecco le novità 2021. Versatili, performanti e adatte ad ogni spazio all’aperto, sono la tendenza del momento per l’outdoor.

Cucine da esterno

Le cucine da esterno sono uno dei maggiori trend del 2021 per quando riguarda l’outdoor. Grazie ai trattamenti sempre più innovativi e performanti per garantire un’elevata resistenza, molti marchi propongono cucine da esterni all’avanguardia. Ecco soluzioni efficaci e di design per personalizzare gli spazi outdoor.

Cucine da esterno, la collezione Frame Kitchen di Fantin

Disegnata da Salvatore Indriolo per Fantin, la collezione Frame Kitchen Outdoor è l’erede della versione da interni, già vincitrice dell’Archiproducts Design Award 2018 e dell’ADI Index 2019.

Il trattamento di cataforesi permette infatti di prevenire la formazione della ruggine e consente un’elevata resistenza agli agenti atmosferici. Realizzate con solidi telai in tubo quadro, le Frame Kitchen per esterni sono disponibili in 13 finiture di colore, suddivise nelle palette basic, metallic e earth. Il design minimal e le proporzioni accurate si coniugano alla solidità strutturale e alla funzionalità.

Cucine da esterno

Il sistema modulare, con top in acciaio Barazza, permette di creare innumerevoli configurazioni. Il barbecue a gas inox integrato consente di cucinare senza fumo. 

Preparare la zona piscina per l’estate

Arredi per esterni, a ciascuno il suo stile

Rubinetti da esterno in acciaio riciclabile

Complemento indispensabile per la cucina, i rubinetti da esterno in acciaio riciclabile di Fir Italia conquistano anche le cucine da esterno. Il marchio piemontese, specializzato nella produzione di rubinetterie per bagno e cucina da oltre sessant’anni, è sinonimo di design e di alta qualità.

Cucine da esterno
SONY DSC

Realizzati in acciaio inossidabile eco-compatibile, i rubinetti della collezione Kitchen-Steel sono estremamente resistenti agli agenti atmosferici. Anche questa collezione è a risparmio idrico, volto ad un utilizzo responsabile dell’acqua. I rubinetti Kitchen-Steel sono caratterizzati da un design essenziale, e sono dotati di una pratica boccetta estraibile

Cucine da esterno
SONY DSC

Fantin e Fir Italia su Archiproducts

20 Marzo 2021 / / Design

cappa cucina multifunzione

Indispensabili in cucina, le cappe aspiranti oggi sono apparecchi di design, sempre più performanti e spesso svolgono più funzioni.  Ecco le novità per il 2021.

Negli ultimi anni le cappe da cucina hanno avuto un’evoluzione interessante, sia dal punto di vista del design e sia per quanto riguarda l’aspetto tecnologico. Oltre ad offrire migliori prestazioni, i nuovi modelli combinano più funzioni: illuminazione d’ambiente, purificazione e sanificazione dell’aria. Inoltre, con il design curato in ogni dettaglio, le cappe diventate elementi d’arredo. Le nuove tipologie spaziano dalle classiche cappe incassate nel pensile a quelle telescopiche inserite nel top che si alzano e si abbassano celandosi sotto il piano; altre sono integrate nel piano cottura a induzione. Vi sono poi modelli a sospensione, perfette per le cucine a isola, e modelli da fissare a parete.

Le nuove cappe aspiranti di Elica per il 2021 

Elica presenta le novità 2021, pensate per accogliere le molteplici necessità dell’abitare non rinunciando a quell’impronta che conferisce ai prodotti la fama di oggetti dal design unico capaci di valorizzare il nostro tempo, migliorandone intensità e qualità già nei piccoli dettagli.

Cappa Open Suite

La cappa Open Suite dona carattere all’ambiente attraverso una struttura modulare personalizzabile, capace di creare una nuova dimensione all’interno dello spazio, con uno stile unico e immediatamente riconoscibile. Racchiude in sé più funzioni: non solo cappa, ma anche luce e una vasta scelta di ripiani, in una struttura componibile in base alle proprie esigenze.

cappa cucina multifunzione
cappa Open Suite 240 cm

Open Suite è già stata insignita di importanti riconoscimenti nel mondo del design industriale come il Kitchen Innovation Award 2021 e l’IDA Awards 2020 come Silver Winner nella categoria Professional Product Design/ Home Interior Products – Kitchen appliances.

cappa multifunzione
cappa Open Suite 80 cm

La gamma connessa di cappe

In un mondo in cui il dominio dell’Internet of things cambia gli equilibri dell’abitare, Elica propone cappe intelligenti, connesse e predittive, capaci di rendere la nostra quotidianità più leggera e agevole.  

La gamma Elica Connect racchiude cappe gestibili tramite l’App Elica Connect che consente di impostare comodamente a distanza il funzionamento della cappa – dal controllo dell’accensione e dello spegnimento, alla potenza di aspirazione fino all’ intensità e alla tonalità di colore della luce. Le cappe connesse, possono essere inoltre essere collegate ai più comuni dispositivi, come Amazon Alexa, garantendo le stesse funzioni.

La sola App consente, come plus esclusivo, di visualizzare lo stato dei filtri, segnalando quando è necessario pulirli, sostituirli o rigenerarli, al fine di garantire prestazioni ottimali e aria pulita in casa.  Con un comodo click sono inoltre riacquistabili, sempre attraverso Elica Connect.

I modelli della gamma: Hidden 2.0@, Get Up e Super Plat possiedono benefit e caratteristiche che sinteticamente andiamo ad esplorare.

cappa da incoasso connessa
cappa Hidden 2.0@

Hidden 2.0@ è la Cappa ad incasso connessa di Elica, un modello disegnato per scomparire nel pensile, dal design estremamente pulito che rende il prodotto completamente integrato in ogni cucina.

cappa cucina a scomparsa nel piano
cappa a scomparsa Get Up

GET UP è la cappa a scomparsa disponibile con finiture total black, inox, cast iron, effetto ghisa e naked. Proprio questa ultima variante è la massima espressione della personalizzazione del prodotto: è possibile infatti utilizzare lo stesso materiale del top della cucina anche per il rivestimento della parte superiore di GetUp.

cappa compatta a parete
cappa Super Plat

Super Plat non è solo un elettrodomestico, ma una vera e propria soluzione d’arredo pensata per sposarsi con lo stile delle abitazioni contemporanee, che vedono sempre più la cucina integrata allo spazio living. Grazie alla sua forma compatta e alle sue finiture eleganti, si integra alla perfezione tra i pensili senza creare contrasto con la linearità e la raffinatezza della cucina, dando vita a un ambiente distintivo ed elegante.

NIKOLATESLA FIT: piano induzione con cappa integrata

NikolaTesla Fit, piano a induzione con aspirazione integrata che può essere installato anche nelle basi da 60 cm, con un ingombro in superficie di 60 o 70 cm. Questa nuova versione completa la fortunata collezione di piani aspiranti NikolaTesla, da cui riprende lo stile e le migliori tecnologie.

piano induzione con aspirazione integrata
NikolaTesla Fit

Per maggiori informazioni visita www.elica.com

 

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20 Marzo 2021 / / Dettagli Home Decor

collezione arredi Atmosfere di Terratina

Combinazioni di ceramica che diventano arredi: Terratinta presenta il nuovo marchio Atmosfere 

Nonostante la difficile situazione, Terratinta Group, realtà in ascesa nel settore della ceramica Made in Italy, non rallenta e annuncia la nascita di Atmosfere, il nuovo marchio ideato in collaborazione con l’eclettico designer Francesco Lucchese che celebra la passione del Gruppo per la ceramica attraverso la formulazione di nuove proposte per il mondo dell’arredo e del complemento.

Grazie a questo vero e proprio progetto, la materia diventa veicolo di emozioni, creatrice di scenari unici al contempo evocativi e concreti dove le superfici possono infondere un carattere specifico agli spazi, creando atmosfere sempre diverse e coinvolgenti.

Tavoli, mobili e accessori con il comune denominatore della ceramica che diventa elemento distintivo e catalizzatore. Il marchio Atmosfere debutta scommettendo sulla diversità, la multidisciplinarità, l’inclusione di figure differenti che lavorano in sinergia.








Nate nei luoghi della ceramica italiana ma ispirate allo stile nordico che ha caratterizzato Terratinta Group dalle origini, le proposte di Atmosfere saranno in grado di adattarsi agli stili più diversi, con la garanzia dell’ormai consolidata qualità Made in Italy.

Le proposte d’arredo di Atmosfere sono caratterizzate da una grande trasversalità: l’obiettivo del total look ha spinto l’Azienda a proporre sempre più un’unione tra le collezioni dei diversi brand, ognuno fortemente caratterizzato ma anche perfettamente in grado di unirsi alle collezioni degli altri marchi che diventano con Atmosfere complementari l’una con l’altra, dando vita a soluzioni personalizzate con cui arricchire i propri ambienti.

Per questo è stata un’evoluzione naturale la nascita, in collaborazione con Lucchesedesign Studio, di questo nuovo brand dedicato all’interior design, che unisce alla conoscenza tecnologica del prodotto ceramico e delle sue vaste potenzialità, il design per interni.

www.terratintagroup.com

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20 Marzo 2021 / / ChiccaCasa

 La mia voglia di colore resta costante e stabile. Ho recentemente selezionato una tinta da aggiungere alla palette della Casetta: il giallo, declinato nelle sue sfumature pallide o aranciate.

I colori caldi mi affascinano ogni giorno di più: li trovo avvolgenti e super energizzanti.

Dopo il restyling del soggiorno che ha visto cambiare prima il colore delle pareti e poi il divano, era arrivato il momento di scegliere anche delle stampe più vivaci.

Le stampe in tinte neutre non mi appartenevano più, quindi ho optato per una soluzione low budget per sostituirle tutte. 

Ho scandagliato tutto il web per trovare delle immagini appetibili e scaricabili gratuitamente. Ho selezionato stampe vintage nelle tinte del verde, del rosa e del giallo.

Mi è bastato accendere la stampante, attendere che i poster fossero pronti ed inserirli nelle cornici, su uno sfondo bianco.

Sono così orgogliosa del risultato finale, che ho deciso di lasciare anche a te un po’ di gioia!


Le stampe della mia gallery wall sono tutte (tranne quella extra grande a sinistra) scaricabili qui sotto:

SFONDO GIALLO CHIARO CON BOUQUET 

Flower Study (1886) by Mary Vaux Walcott

SFONDO ROSA CON FRUTTA 

Still Life with Fruit (1905) by Odilon Redon

FANTASIA FOGLIE VERDE

Willow pattern (1874) by William Morris

FANTASIA GELSOMINO FIORI ROSA

Jasmine by William Morris. Original from The Birmingham Museum.

SFONDO GIALLO CON GRUPPO DI GRU

A traditional portrait of a flock of beautiful Japanese red crown crane by Ogata Korin (1658-1716)

CIELO ROSA CON NUVOLE VERDI

Pink sky illustration from Bijutsu Sekai (1893-1896) by Watanabe Seitei

SFONDO VERDE CON BAMBINA

Young Woman in Profile (1910) by Odilon Redon. Original from the National Gallery of Art.

Cosa ne pensi del risultato? 

19 Marzo 2021 / / Blogger Ospiti

L’installazione di un condizionatore all’interno della propria abitazione rappresenta un intervento potenzialmente invasivo, oltre che dispendioso dal punto di vista economico. Ragion per cui, è necessario valutare con attenzione diversi fattori, così da individuare la soluzione migliore in relazione alle necessità pratiche ed alle esigenze estetiche. Di seguito, vediamo quali sono i fattori da prendere in considerazione per fare la scelta migliore e quali sono i modelli in commercio tra i quali è possibile scegliere.

Valutare lo spazio di collocazione

Il primo parametro ad influire sulla scelta di un condizionatore è rappresentato dallo spazio. Bisogna anzitutto tenere in conto la superficie disponibile per l’installazione di un macchinario fisso a parete, soprattutto in relazione all’arredamento già presente oppure a quello che dovrà essere allestito al termine di lavori di ristrutturazione o rinnovamento. Quando si parla di ‘spazio’, ci si riferisce anche al volume complessivo dell’ambiente all’interno del quale il macchinario verrà collocato. Il condizionatore, infatti, va scelto anche in base alla potenza che, a sua volta, va parametrata in relazione alla volumetria della stanza. La capacità di refrigerazione dei condizionatori viene quantificata in BTU (British Termal Unit), il parametro di riferimento per rapportare la potenza necessaria per specifiche metrature. Per una stanza di 30 metri quadri, ad esempio, bisogna installare un apparecchio da almeno 8000 BTU mentre per 50 metri quadri serve un condizionatore da 13000 BTU.

Il budget di spesa

Un altro fattore particolarmente rilevante per la scelta del condizionatore è la possibilità di spesa; in commercio sono reperibili modelli adatti a tutte le tasche. Quelli più economici sono portatili, e non necessitano di interventi edilizi per l’installazione; di contro, gli apparecchi più costosi hanno prezzi superiori ai mille euro. Per farsi un’idea di quali siano le offerte del mercato, si può consultare il catalogo digitale di un e-commerce specializzato come Emmebistore, dove è possibile trovare modelli proposti da brand leader del settore, come ad esempio i condizionatori Aermec, fissi o portatili.

In ogni caso, è possibile risparmiare utilizzando il bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2021, ossia un’agevolazione del 50% per l’acquisto di un condizionatore a basso consumo energetico (identificato dalla classe energetica A+); l’incentivo può raggiungere il 65% qualora venga acquistato un dispositivo a pompa di calore in sostituzione di uno meno efficiente dal punto di vista energetico. Per ricevere il bonus, è necessario poter provare l’acquisto; a prescindere dal canale utilizzato, ciò che conta è conservare la ricevuta che riporta gli estremi del pagamento.

La tecnologia di funzionamento

I condizionatori possono essere classificati in due grandi tipologie, a seconda della rispettiva tecnologia di funzionamento. I modelli “on/off” restano in azione fin quando l’ambiente in cui sono installati non raggiunge la temperatura desiderata; dopo di che, si spengono per poi riattivarsi quando la temperatura si alza di nuovo. I condizionatori a inverter, invece, restano sempre accesi ma, una volta raggiunta la temperatura preimpostata, regolano il proprio funzionamento in maniera tale che la refrigerazione resti costante. Questo sistema assicura un minor dispendio energetico e, al contempo, garantisce il mantenimento di una temperatura stabile e regolare all’interno dell’ambiente. Le diverse modalità di funzionamento si adattano a specifiche esigenze di utilizzo: i modelli a inverter, ad esempio, sono più adatti a locali che necessitano di una refrigerazione costante e regolare.

In contesti domestici, i condizionatori più diffusi sono quelli denominati ‘split’: si tratta di un sistema di condizionamento che utilizza una pompa di calore e sfrutta due unità separate. La prima (diffusore) viene montata all’interno e presenta una sorta di alettone mobile che si apre per lasciar uscire l’aria fredda; la seconda, invece, è un compressore-scambiatore che viene collocata all’esterno, in quanto è il macchinario responsabile del trasferimento del calore fuori dall’abitazione.