3 Agosto 2020 / / Interiors

Esempi di riqualificazione di aree industriali: il tabacchificio di Brescia. Quando sinergia e rete sul territorio riescono a valorizzare risorse dimenticate


Quante aree industriali abbandonate ci sono in Italia?

Quante di queste sono monumenti e quindi patrimonio culturale? Meriterebbero tutte una seconda vita, invece di essere lasciate al degrado e alla dimenticanza.

Ogni tanto succede che ci siano imprenditori illuminati, dalla visione ampia e futuristica, che riescono a compiere un piccolo miracolo.

È il caso dell’ex Tabacchificio di Brescia che è tornato a splendere col nome di La Tabaccaia.

Te ne parlo ora.

esempi di riqualificazione di aree industriali ex tabacchificio di Brescia esterno
Creative-Cables_Tabaccaia

Ex tabacchificio di Castrezzato: dal passato al futuro

Quando ho visto le foto del progetto di riqualificazione finito, mi sono innamorata del luogo.

Impossibile non succedesse e impossibile non capiti anche a te appena vedrai le foto. Ho quindi voluto scavare un pochino più a fondo per conoscerne meglio la storia e capire chi effettivamente avremmo dovuto ringraziare per tutto questo.

Grazie ad un bellissimo articolo del Giornale di Brescia (che ti invito a leggere), ho scoperto che questa struttura è stata costruita tra il 1933 ed il 1934. Ci hanno lavorato ben 300 persone fino al 1956, anno in cui la struttura ha chiuso.

L’ex tabacchificio negli anni è diventato anche filanda e consorzio, fino a che è subentrato lo stato di abbandono assoluto, tra erbe, muri pericolanti e senzatetto che vi cercavano riparo.

esempi di riqualificazione di aree industriali La Tabaccaia esterno con sedia Lady B ed installazione site specific
SCAB Design_Tabaccaia

Arriviamo nel 2017, quando c’è il punto di svolta. Giordano Agosti con la sua AJ group rileva la struttura, pronto a traghettarla verso il suo nuovo destino. Agosti è a capo anche della Ristorent, azienda che si occupa di noleggio di attrezzature per catering.

La società di Agosti comincia i lavori di messa in sicurezza, consolidamento e di recupero della struttura. Si arriva al fatidico 2020 che obbliga a fermare il cantiere per qualche mese. Ma Agosti non si perde d’animo e decide di utilizzare il cortile esterno della struttura, in queste sere d’estate.

Un open air aperto a tutti anche solo per concedersi una pausa, sorseggiare un buon bicchiere di vino, cenare degustando le numerose e differenti proposte culinarie offerte dallo street food, dal bistrot e dall’osteria, che ospiterà grandi nomi della ristorazione italiana.

La Tabaccaia esterno con tavoli e sedie Lady B
SCAB Design_Tabaccaia

Esempi di riqualificazione di aree industriali. Lo spazio vivo e polifunzionale de La Tabaccaia

In questi 10.000 mq riparte un’estate dai ritmi volutamente più lenti, deputato alla condivisione e agli incontri. Uno spazio che proporrà tante attività, nate dalla collaborazione con aziende e attività presenti sul territorio.

Ed è proprio il legame col territorio la forza propulsiva del progetto, ospitando differenti esperienze, diventando incubatore di idee e startup, promotore di cultura e coscienza ambientale.

Anche il progetto di arredo e allestimento dello spazio vede protagoniste due grandi aziende della realtà Bresciana: Creative-Cables per l’illuminazione e SCAB Design per le sedute.

esempi di riqualificazione di aree industriali La Tabaccaia esterno con sedia Lady B ed installazione site specific
SCAB Design_Tabaccaia

L’area del bistrot è stata infatti arredata con la seduta Lady B, in tecnopolimero (un materiale resistente ai raggi UV e agli agenti atmosferici, nonché leggero ma robusto) ed in vari colori terra. La poltrona fuori scala Lisa Lounge Club con il suo tavolino, invece, è l’oggetto cult di una installazione site-specific.

Tutti questi prodotti sono di SCAB Design, che è proprio di Brescia. Un’azienda che ha come valori fondanti stile, qualità, produzione 100% italiana e rispetto dell’ambiente.

esempi di riqualificazione di aree industriali ex tabacchificio di Brescia esterno
Creative-Cables_Tabaccaia

La parte dell’illuminazione è firmata Creative-Cables. Un’azienda giovane che però si è fatta conoscere subito ed in tutto il mondo. Il prodotto di punta è molto semplice: un cavo elettrico, come quello utilizzato in qualsiasi lampada, lampadario o elettrodomestico, che viene ricoperto in oltre 250 combinazioni colore-tessuto, utilizzando la stessa tecnologia alla base delle produzioni di passamaneria. Quindi da componente elettrico a elemento di design.

Per La Tabaccaia hanno proposta EIVA, il primo portalampada cablabile e riaccessibile in classe IP65 al mondo. Diverse possibili combinazioni per lampade da esterno colorate, durevoli, pratiche e funzionali. Il set-up illuminotecnico è stato seguito da CroVal.

SCAB Design Lady B

Riqualificare aree industriali, valorizzando il territorio e sfruttando il design

Questo progetto di riqualificazione è davvero splendido esempio sotto più punti di vista. Prima di tutto perché sono riusciti a riportare in auge un pezzo splendido di architettura industriale, permettendo a tutta la comunità di poterne godere.

In secondo luogo, perché si è dimostrato che creando sinergia e rete tra le differenti realtà del territorio si può creare qualcosa di unico, che valorizza un paese stupendo come il nostro. Più aziende che lavorano insieme per dare vita ad uno spazio in cui è possibile passare del tempo di qualità.

Tutto questo mentre si sta seduti su elementi d’arredo di assoluta qualità, frutto di ricerche e scelte di design di un’azienda innovativa ed internazionale. Così come le luci: la rappresentazione di un progetto che è nato da poco, ma ha le carte in regola per diventare un’icona.

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31 Luglio 2020 / / Design

lampade da tavolo dal design originale

Le fonti luminose sono oggetti d’arredo dal grande impatto estetico e al contempo funzionali, creano atmosfera e sono in grado di definire anche lo stile dell’intera stanza.

Tra i modelli più amati ci sono senza dubbio le lampade da tavolo, accessori must have nelle case ma che spesso vengono un po’ sottovalutati. Oggi più che mai ricercate e acquistate anche online, declinate in infinite forme, dimensioni, finiture e colori le lampade da scrivania sono ideali anche per completare l’angolo studio, e con l’aumento dello smart working sono state riscoperte e rivalutate.

Come anche gli altri arredi e complementi moderni, sono accessori salva-spazio, essenziali nelle forme e nel funzionamento, molti modelli sono versatili e non mancano le proposte iconiche. Si tratta in questo caso di lampade da tavolo di design realizzate da veri designer che hanno segnato la storia dell’arredo e sono ad oggi veri oggetti del desiderio per gli amanti del genere. Inoltre, grazie alla presenza sul mercato di infinite versioni, è possibile acquistare una lampada da tavolo di design anche a prezzi davvero accessibili, ottime idee regalo originali e di sicuro successo. Una lampada da tavolo, al di là dello stile e del modello, è un dono unconventional ma sempre gradito, utile e di grande effetto. In generale nascono per essere poggiate su superfici piane come tavoli o scrivanie e sono progettate per illuminare una porzione della stanza o per agevolare la lettura. Un altro elemento distintivo della lampada da tavolo è il paralume che non ha solo una funzione estetica ma riesce a filtrare i fasci luminosi, la luce assume nuance perfette per godere anche di un effetto cromoterapico.

A distinguere le lampade da tavolo da altri apparecchi illuminanti c’è anche l’asta, o stelo, solitamente regolabile e tra le proposte classiche o più originali c’è davvero da perdersi. Infine un ultimo elemento distintivo delle lampade da appoggio è la base che può essere più o meno ampia, con interruttori di accensione incorporati o meno, rialzata o piatta, ma anche a morsetto da agganciare alla scrivania o al tavolo da lavoro. Per quanto riguarda l’accensione i modelli più comuni sono dotati di tradizionale interruttore on/off, ma ci sono anche lampade da tavolo con dimmer che consentono di regolare l’intensità del fascio luminoso.

Lampade da tavolo: tutti i modelli

lampada da tavolo in vetro trasparente moderna

Come abbiamo già accennato le lampade da tavolo sono tante e ne esistono anche di molto originali e funzionali. Di seguito abbiamo voluto raggruppare le tipologie più conosciute e in voga che vale la pena conoscere e acquistare per sé o da regalare.

  • Lampade da scrivania: sono le migliori per studiare, lavorare ed effettuare lavoretti seduti ad un tavolo; ne esistono anche di iconiche e di estremamente originali, oppure versatili e minimali. Si caratterizzano per un braccio, o stelo, regolabile in orizzontale e alcune tipologie consentono anche la regolazione dell’intensità luminosa e il direzionamento del paralume. Le ultime tendenze stanno proponendo negli ultimi anni le lampade da scrivania anche per altri ambienti domestici, per esempio si possono sistemare in bagno o in cucina per godere del loro allure moderno e tecnologico.
  • Abat jour: sono lampade da tavolo che portano un nome francese che ne sottolinea l’aspetto romantico e scenografico; letteralmente abat jour significa smorza luce e ricorda quei vecchi accessori chiamati smorza-candele che servivano appunto a spegnerle eludendo la fiamma. Oggigiorno le abat-jour non hanno certo nulla a che fare con le lampade da ufficio, anzi si discostano proprio per la loro ubicazione domestica, hanno infatti un mood più classico, raffinato. Inoltre solitamente non hanno paralume regolabile e le loro forme sono sinuose e permettono di creare l’atmosfera giusta soprattutto in camera da letto, non a caso nascono per essere poggiate sui comodini.
  • Lampade di design: possono essere modelli che hanno segnato la storia del design e che ancora oggi sono di gran moda, oppure semplicemente possono essere realizzate industrialmente con aspetto moderno e accattivante. Non mancano poi tipologie all’avanguardia e molto tecnologiche perfette per rivestire il ruolo di lampade da ufficio moderne. Se ne possono acquistare però anche per arredare e ottimizzare altri spazi della casa, dell’area lavoro o dei locali pubblici e il mercato continua a sfornare modelli degni di nota e per tutte le tasche.
  • Lampade da tavolo con asta telescopica: possono rivestire il ruolo di lampade da ufficio o da scrivania e si trovano soprattutto negli uffici più contemporanei. Questi modelli sono dotati appunto di una speciale asta telescopica in grado di allungarsi e le cui sezioni sono contenute le une nelle altre nello stesso fusto o stelo. Le lampade da scrivania ad asta telescopica sono molto pratiche, funzionali e anche questo sono utilizzatissime da professionisti come architetti, disegnatori, ma anche hobbisti e si rivelano molto utili se integrate a funzioni di rotazione ed orientamento della testa luminosa.
  • Lampade da tavolo dimmerabili: sono particolarmente moderne e utili, sono dotate di dimmer per regolare l’intensità luminosa. In questo modo le lampade da tavolo risultano ancora più versatili ed un singolo modello potrà essere spostato ed usato a piacimento anche in più ambienti.

Lampade da scrivania: le ultime tendenze e i consigli di stile

lampada da scrivania orientabile e minimalista

Le lampade da tavolo sono tantissime e ognuna ha la sua particolarità, ma tutte in generale creano atmosfera e agevolano la vista. Possiamo dire che tra i modelli più acquistati ed utilizzati ci sono senza dubbio le lampade da ufficio e proprio in questa categoria i designer si sbizzarriscono ogni anno e propongono modelli unici e capaci di rubare la scena anche all’arredo più scenografico. Non solo, a seconda dei modelli, del colore, dello stile e della texture questi accessori luminosi possono integrarsi alla perfezione con gli stili d’arredo più in voga. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le tipologie di lampade da ufficio più di tendenza e che si possono trovare su diversi siti in vendita online come su Verdelilla Home.

  • Lampade da scrivania minimali ed essenziali: sono caratterizzate da fusti sinuosi o più lineari e in generale da forme snelle, leggere; sono ottimi accessori salva-spazio e stanno bene soprattutto nei contesti moderni. Non solo, per non appesantire ulteriormente un arredo classico per esempio si rivelano ideali i modelli composti da una sorta di tubo luminoso, magari ripiegato a formare una testa dritta. Questi modelli sono declinati soprattutto in nuance neutre come il bianco, il nero, il tortora o il grigio e possono avere basi con porta-cellulare incluso, sveglia, regolazione dell’intensità luminosa e altre tecnologie.
  • Lampade da tavolo con bulbo nudo: sono spesso vere opere di design e per la maggiore si utilizzano su scrivanie iper moderne, industrial o in stanze eclettiche. Molto di moda sono i bulbi delle lampadine avvolte da perimetri geometrici, cubi, poligoni regolari e non e che garantiscono così la piena luminosità. Se queste lampade si scelgono per la scrivania è meglio optare per modelli con dimmer così che il fascio sia regolabile e personalizzabile al massimo, l’ottimizzazione e il comfort visivo è infatti una spetto da non sottovalutare nella scelta di una lampada da lavoro. Decisamente accattivanti sono poi i modelli con animali total white o total black che sorreggono la lampadina nuda, una versione sicuramente scenografica che non passerà inosservata e che regalerà alle stanze un mood fresco, frizzante. Questi accessori luminosi di design saranno perfetti se scelti pendant con l’arredo, mentre per dare dinamismo ad un arredo monocromatico meglio sceglierli in nuance opposte, vivacissime o dal finish oro o argento.
  • Lampade da ufficio in plexiglass: sono anch’esse lampade da tavolo iper moderne e versatili, proprio per la trasparenza del materiale. Sì perché in questo modo qualsiasi contesto potrà essere abbellito senza che a livello cromatico o stilistico ci siano squilibri. In particolare sono molto amate quelle realizzate con un unico pezzo di plexiglas illuminato da piccoli led; questi a loro volta vanno a formare forme o scritte e rendono l’ambiente molto scenografico. Non sempre il loro aspetto funzionale è elevatissimo, ma è bene valutare caso per caso perché alcuni sono decisamente preformanti e ideali anche come originale idea regalo.
  • Lampade da lavoro in metallo: sono disponibili anche in versioni iconiche e stanno bene dovunque. Si tratta di modelli dalle linee geometriche regolari, minimali e solitamente tinte con un unico colore neutro. Acquistando una buona lampada da ufficio di questo genere si potrà godere di un oggetto di design evergreen e che resisterà nel tempo illuminando alla perfezione specialmente i tavoli da lavoro o per lo studio.

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31 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

piscina con acqua pulita e trasparente

Ora che sai cosa significa avere una piscina con acqua salata è il momento di scoprire come funziona l’elettrolisi del sale in piscina, ovvero il metodo di disinfezione automatico dell’acqua attraverso la produzione naturale del sale.

L’elettrolisi salina, come funziona

Il cloro può essere prodotto direttamente il loco. Come? Par­tendo da semplice sale disciolto direttamente nell’acqua del­la piscina. Stiamo parlando del processo di elettrolisi salina, consentito da un apparecchio chiamato clorinatore, che, attraverso un campo magne­tico, scinde la molecola di cloruro di sodio, dando così origine a cloro gassoso e acido ipocloroso, oltre che a un re­siduo di ipoclorito di sodio. Poiché l’ipoclorito di sodio de­termina un innalzamento del pH dell’acqua, occorre tenere questo parametro costantemente sotto controllo e deve es­sere regolato attraverso gli appositi sistemi automatici (il funzionamento risulterà ottimale con un livello di pH pari a 7.2). Il consumo di cloro è legato a una serie di fattori, come l’utilizzo della vasca o le condizioni meteo, quindi non si può definire con esattezza la quantità precisa richiesta da ciascu­na piscina.

In generale, bastano 4-5 grammi di sale per litro: in seguito alla prima immissione di tale quantitativo in acqua all’avvio dell’impianto, basterà integrarne la dose nel corso dell’anno con aggiunte molto più contenute. Da non sottova­lutare, però, i possibili effetti dell’acqua salata sui comple­menti presenti in vasca: il sale disciolto nell’acqua, infatti, potrebbe corrodere le parti di accessori realizzati con mate­riali inadatti. L’acciaio impiegato, ad esempio, dovrebbe esse­re Inox AISI 316L.

Il sistema di elettrolisi salina deve essere scelto e calibrato in base alle dimensioni della piscina e al suo uti­lizzo. Ne consegue che il suo costo dipen­de, prima di tutto, dalla dimensione della piscina: maggiori sono i metri cubi di acqua da trattare, maggiormente potenti do­vranno essere le cellule di elettrolisi, così come più alto sarà il numero di elettrodi, di anodi e di catodi. Alcuni apparecchi, inoltre, offrono anche altre prestazioni, come il controllo au­tomatico di pH e Redox, elementi che fanno inevitabilmente incrementare il costo del dispositivo. Un clorinatore può durare in media da 3 a 5 anni, a patto che sia eseguita una manutenzione corretta dell’impianto. 

Quali sono i vantaggi di utilizzare l’elettrolisi salina?

  • Migliore qualità dell’acquagrazie alla possibilità di evitare l’uso di prodotti chimici per la disinfezione.
  • Concentrazione di cloro minore nell’acqua, con conseguente riduzione dei danni per la pelle e gli occhi dei bagnanti, specialmente dei soggetti allergici, dei bambini e delle persone anziane;
  • Assenza di odore di cloro in piscina
  • Costi inferiori di manutenzione grazie al minor utilizzo di prodotti chimici

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31 Luglio 2020 / / Idee

Home personal shopper: chi e cosa fa questa nuova figura professionale. In questo post un’analisi dettagliata di tutto quello che devi sapere.


Ti piacerebbe avere un consulente personale per arredare casa?

Sì, parlo proprio di un personal shopper come Carla Gozzi ed Enzo Miccio. Solo che invece di avere a che fare con vestiti, borse e scarpe, avrebbe per le mani letti, tavoli, sedie, ma anche lenzuola e quadri.

Esiste infatti la figura dell’Home Personal Shopper anche in Italia, anche se è ancora poco conosciuta.

Nel post di oggi voglio spiegarti bene cosa fa precisamente, perché dovresti rivolgerti a queste professioniste e per quali motivi.

Cominciamo.

bottiglie azzurre in vetro e in ceramica su credenza bianca
Kaboompics

Da dove nasce la figura dell’home personal shopper? Qualche cenno sulle origini

Delle origini di questa figura professionale non si ha una traccia certa dell’origine. Si sa che è nata in Inghilterra e negli Usa, dove anche la pratica dell’Home Staging è molto più radicata.

Il mondo dell’edilizia e dell’architettura è differente in quei paesi rispetto che in Italia. C’è più differenziazione e rispetto delle diverse attività che ogni professionista svolge. Ti faccio un esempio: una volta che un architetto ed un ingegnere edile hanno finito di costruire o ristrutturare un edificio, non è strano che si rivolgano ad un interior designer o ad un home personal shopper per definire tutto il progetto di arredamento e home styling.

È quindi quasi sicuro che questa figura professionale sia nata per supportare queste attività, nella ricerca di determinati pezzi di arredo. Rivolgendosi infatti ad una persona formata e competente nel campo si risparmia in tempo ma anche in soldi.

Perché l’Home Personal Shopper è in grado di trovare una selezione di complementi che siano in linea con un determinato stile e budget, senza dover perdere settimane in ricerche online (magari anche infruttuose).

home personal shopper che lavora alla scrivania con agende e quaderni
kaboompics

L’Associazione Nazionale Home Personal Shopper: obiettivi e mission

Veniamo ora all’Italia.

In Italia di questa figura si è cominciato a parlare nel 2012, quando è nato il primo sito con lo scopo di riunire tutti i professionisti del settore interior (sia architetti che interior designer) che oltre alle loro competenze, offrivano anche questo servizio.

Negli anni la situazione è cambiata ed il network non rispecchiava più le nuove esigenze dei professionisti, così come dei clienti. Quindi da semplice sito “raccoglitore” il network è diventato una vera e propria Associazione di Categoria.

La prima in Italia per questa professione: un traguardo importante, che mira a far emergere e valorizzare quella per ora è ancora vista come una funzione accessoria e non come vera professione. Grazie all’Associazione sarà possibile avere una formazione continua in questo campo, formarsi per diventare un esperto del settore.

AHPS vuole dare il giusto valore a quella che è una professione a tutti gli effetti, promuovendone l’attività sul territorio italiano anche attraverso i vari canali social inerenti.

Passiamo all’atto pratico della faccenda: cosa fa per te un HPS?

Già ti sento.

Sì ok, tante belle parole. Ma ancora non ho capito perché mi dovrei rivolgere ad un home personal shopper.

Ci sono tanti motivi per cui potresti rivolgerti ad un HPS. Potresti essere un’azienda del settore design e arredamento che vuole una figura formata nel campo, che la aiuti a promuovere i suoi articoli presso clienti e showroom.

Potresti essere un architetto alle prese con mille cantieri, che non ha proprio voglia di seguire la parte interior. Ecco che un Home Personal Shopper potrebbe supportare la fase di sviluppo contract suggerendo dei pezzi speciali che fai fatica a trovare.

Infine, potresti essere un cliente alle prese con l’arredo di casa propria. Hai quasi tutto in casa ma ancora ti sembra che manchi quel non so che. Non riesci a definire cosa, ma in soggiorno ed in camera vorresti aggiungere magari una carta da parati, o forse cambiare il tavolo. O forse solo le luci.

Un HPS ti aiuterà in tutti questi casi, chiacchierando con te prima di qualsiasi intervento, per cercare di capire i tuoi bisogni, i tuoi gusti, il tuo budget. È importante anche capire cosa non ti piace, verso quali stili sei più orientato, per cominciare a delineare una linea d’azione.

Solo poi seguono le famose moodboard e le shopping list.

E per finire: shopping assistito o per conto proprio?

Ovviamente un home personal shopper ti fornirà un elenco di pezzi che meglio rispondono alle tue richieste.

A questo punto ti si presentano due scelte: continuare lo shopping in totale autonomia, seguendo le indicazioni d’acquisto ricevute dall’HPS, oppure fare shopping assistito.

Cosa vuol dire?

Significa che l’hps può affiancarti in ogni fase dell’acquisto, dalla richiesta di preventivo fino alla finalizzazione dell’ordine. Per aiutarti a capire le diverse possibilità di scelta ma anche per aiutarti a compiere una scelta, quando l’ansia comincia a bussare.

Se invece non ne vuoi sapere e vuoi affidare tutto al HPS, puoi farlo: nessuno te lo vieta! Chiederà per te i preventivi, insieme valuterete le migliori opzioni.

Visto quante possibilità?

agenda planner con rose rosse

Scommetto che ora qualche pensiero sull’home personal shopper lo stai facendo

Ora che ti ho aperto il mondo degli home personal shopper, spero di averti incuriosito al punto da volerne sapere di più.

Se mi segui sui social lo sai che io sono Home Personal Shopper e quindi tutti i miei clienti godono di questo servizio comunque. Vai a dare un occhio al sito dell’Associazione per capire meglio cosa facciamo e leggere i post che scriviamo.

Ma anche per scoprire quali sono le splendide aziende partner che ci accompagnano in questo splendido percorso.

Ti aspetto nei commenti per sapere se conoscevi già questa professione oppure la hai scoperta ora.

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31 Luglio 2020 / / Design

Quando si decide di acquistare una cucina, una delle prima domande a cui bisogna saper rispondere è: cucina con maniglia o con gola?

Si tratta di una caratteristica importante , che permette di cambiare l’aspetto estetico e funzionale dei mobili.

Oggi giorno la ricerca della semplicità negli arredi, porta spesso lungo un unica direzione, l’apertura con gola,

non sempre però

A tal proposito,

oggi vi darò qualche informazione in più sui sistemi di apertura delle cucine.

Cucina con maniglia o con gola?

  • integrata
  • orizzontale centrale
  • laterale
  • con gola piatta o scavata

Come scegliere i sistemi di apertura per la cucina?

La scelta di una buona maniglia non è scontata.

Oltre a scegliere un prodotto di qualità fatto per durare nel tempo, occorre saper valutare un sistema in grado,

non solo di conformarsi allo stile della propria cucina ,

ma di esaltarlo.

Cucina con maniglia integrata

L’elemento distintivo di questo modello risiede nella maniglia integrata nell’anta,

ovvero

non si tratta di una maniglia applicata

e neppure di un sistema apertura con gola,

si parla di un’anta in cui la maniglia è data da una presa scavata all’interno del pannello.

Questo tipo di apertura, definisce e decora le ante , il design è originale e allo stesso tempo rimane estremamente funzionale.

può essere proposta su diversi tipi di ante :

  • polimerico
  • legno
  • laccato

Pro :

  • nessuna maniglia che sporge dall’anta (che in alcuni casi può dare vincoli progettuali)
  • nessun vincolo di abbinamento tra maniglia ,zoccolo o altri complementi

contro:

  • per aprire il mobile bisogna toccare direttamente l’anta

pertanto dovendo pensare a quante volte si aprono i mobili con le mani bagnate o sporche di unto, l’anta fatta in questo modo è più soggetta ad usura.

Con maniglia applicata

Le maniglie non sono indispensabili , soprattutto se in linea con stili moderni ed essenziali ,

ad ogni modo,

la Cucina con maniglia resta una scelta intramontabile nel tempo.

Orizzontale, centrale o laterale ,

a seconda della dimensione delle ante e dei cassetti, può essere posizionata in vari modi e avere diverse dimensioni

Generalmente la maniglia è in metallo e può essere proposta in effetto :

  • cromato
  • satinato
  • in peltro
  • nero
  • anticato
  • con inserto in ceramica

E’ importante che la scelta della maniglia avvenga di persona,

questo permette di sentire il peso, la consistenza e di capirne la presa .

vantaggi:

la maniglia permette di aprire il mobile senza dover toccare direttamente l’anta

svantaggi:

  • sporge dal mobile

in caso di bambini è opportuno valutare una maniglia arrotondata senza spigoli ,

mentre

nel caso di una cucina sviluppata da muro a muro, è bene calcolare lo spessore della maniglia per escludere che il mobile non si apra completamente.

Cucina con maniglia o con gola?

Le gole sono in grado di conferire più linearità al design senza compromettere esperienza della cucina e usabilità .

Esistono due diverse tipologie di sistemi gola:

  • piatta
  • scavata

In genere , acquistare una cucina con gola, può sembrare l’opzione migliore per avere meno vincoli di progettazione,

spesso però,

ci si dimentica che anche la gola occupa spazio,

infatti,

nel caso di una cucina in cui la colonna è il primo elemento affiancato ad una base, è necessario calcolare che , posizionata in verticale sul lato per consentirne l’apertura,

la gola occuperà uno spazio di 5 cm , dato dallo spessore della gola e quello del pannello sulla quale sarà applicata.

mentre,

nel caso di due colonne affiancate, ad esempio colonna frigorifero e forno,

lo spazio che occuperà sarà 3 cm

pro e contro della gola

Utilizzando entrambi le tipologie di gola ,

è possibile e consigliabile,

applicare sullo spessore dell’anta una sorta di profilo in metallo, chiamato a sua volta maniglia,

per far si che la stessa , non venga toccata direttamente.

inoltre,

la gola scavata permette di aprire più agevolmente l’anta, poiché lo spazio per l’impugnatura è maggiore rispetto alla gola piatta,

infine,

per alcuni il profilo gola sembra essere uno spazio che accumula polvere,

ma ,

pensando ad una cucina con le maniglie, risulta più pratico da pulire, grazie alla sua continuità.

Hai bisogno di un consiglio per progettare la tua cucina contattami

L’articolo CUCINA CON MANIGLIA O CON GOLA? proviene da Laura Home Planner.

31 Luglio 2020 / / Interiors

Un hotel boutique nel cuore del Portogallo di recente rinnovato che unisce made in Italy e gusto locale, grazie ai rubinetti Source di Quadrodesign.

hotel boutique

Un complesso storico nel centro pedonale di Arraiolos, nel cuore del Portogallo, trasformato in un hotel boutique. Casas Caiadas | Open House porta avanti un nuovo concetto di ospitalità, nel quale la boutique di prodotti locali si fonde con la zona ricettiva.

Destinato a famiglie e piccoli gruppi di amici Casa Caiadas | Hopen House deve il suo nome alla presenza di 5 porte d’ingresso che affacciano su due diverse strade pedonali. Sviluppato su tre piani, è caratterizzato da un’architettura discreta e minimale che dialoga sapientemente con la genuinità di un territorio selvaggio.

Il progetto di recupero e la nascita dell’hotel boutique

L’hotel boutique nasce su ispirazione di Paula e Mário, una coppia di coniugi di Lisbona, che affidano il progetto all’architetto Luís Pereira Miguel .

hotel boutique

L’idea dei proprietari era di creare un luogo aperto ma intimo, dall’atmosfera autentica e accogliente, che desse nuova identità a un sito dalla storia affascinante e dai tratti singolari.

L’architetto ha interpretato la volontà dei committenti, restituendo l’edificio al presente, pur conservandone il carattere originale.

hotel boutique
hotel boutique

Le parti comuni, ossia cucina, soggiorno e sala da pranzo, sono collocate al piano terra. Qui gli ospiti possono usufruire di un angolo camino e di un grande tavolo che invitano alla convivialità. I pochi arredi presenti combinano artigianato locale e pezzi contemporanei dal design essenziale.

hotel boutique
hotel boutique
hotel boutique
hotel boutique

Al primo piano si trovano le camere, composte da una suite e da tre stanze, mentre l’ultimo piano ospita un rooftop con vista sul castello.

hotel boutique

Gli ambienti interni, caratterizzati dal bianco assoluto, richiamano la sobrietà e l’essenzialità degli esterni. Ogni dettaglio, estremamente curato, concorre a rafforzare la coerenza stilistica. I mobili sono in legno, le pareti intonacate e candide, gli oggetti di fine manifattura portano la firma di artisti locali tra cui João Bruno Videira, Malga Ceramic Design, Graça Paz.

hotel boutique

I rubinetti della collezione Source di Quadrodesign

Il made in Italy è ugualmente rappresentato e si affianca ai mobili e complementi di gusto locale. L’architetto ha scelto l’azienda piemontese Quadrodesign per equipaggiare cucina e bagni con i rubinetti della collezione Source.

Del resto, il progetto calza perfettamente alla filosofia di Quadrodesign, per la scelta dei materiali, delle forme e dello stile. Infatti, lo stile sobrio e pulito dei rubinetti Source si sposa con i valori di semplicità, estetica minimalista e funzionalità dell’hotel boutique.

Source è uno dei modelli più iconici e versatili del catalogo Quadrodesign, caratterizzata da praticità, resistenza, solidità ed eleganza. Realizzata in acciaio inossidabile, Source è la linea base della gamma da bagno Quadrodesign, che garantisce i più alti standard qualitativi. Una gamma completa di miscelatori per lavabi, bidet, docce e vasche sia da incasso che free-standing.

Se vi interessa saperne di più sulle rubinetterie Quadrodesign, clic sul link.

Visita altri bellissimi hotel, b&b e luoghi pubblici nella rubrica Public Places.


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30 Luglio 2020 / / Design

Palerm House by Studio OHLAB

Progettata dallo studio di architettura OHLAB, Casa Palerm è una casa vacanze caratterizzata da una grande apertura centrale con vista CinemaScope

Nata come estensione indipendente di un albergo di campagna nel centro dell’isola di Maiorca, Casa Palerm si distingue per la presenza di un portico centrale che attraversa perpendicolarmente la pianta, offrendo una vista suggestiva sul paesaggio che la circonda.

Sulla terrazza sud, seduti nella grande panca in pietra locale di marmo, si può ammirare il paesaggio incorniciato attraverso la grande apertura della casa, che volutamente ha un formato panoramico con una proporzione cinematografica da 2,66: 1.  Verso nord, la terrazza funge da podio per contemplare i panorami e la piscina.

Caratterizzata da un’architettura discreta e realizzata nel rispetto delle tecniche costruttive tradizionali dell’isola attraverso l’uso di  materiali e rivestimenti locali come la pietra marés, l’intonaco di calce, mattonelle smaltate, piastrelle idrauliche, pavimenti e lavandini in cemento artigianali, Casa Palerm è concepita per sfruttare al massimo la ventilazione naturale, riciclare l’acqua piovana e mitigare il calore estivo anche attraverso l’ombra di alcuni alberi piantati contestualmente alla costruzione

 










progetto: Studio OHLAB

fotografie: José Hevia

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30 Luglio 2020 / / Design

tovaglietta americana per la tavola estiva

In aggiunta allo storico indirizzo del primo flagship store di Society Limonta in Via Palermo 1, nel cuore di Brera, apre un nuovo corner al sesto piano del celebre department store Rinascente di Piazza Duomo.

Uno spazio dedicato di 35 mq che ospita le collezioni di design tessile per letto, tavola e bagno.

A partire dal 4 agosto il marchio Made in Italy che veste la casa con abbinamenti infiniti di materie naturali e colori ricercati, ha una nuova importante vetrina a Milano.

Rinascente Milano Piazza Duomo

Rinascente, Piazza Duomo, Milano.

www.societylimonta.com

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30 Luglio 2020 / / Decor

carta da parati mondo dietro il letto

Dai libero sfogo alla voglia di viaggiare decorando i tuoi interni con questi sei modelli di carte da parati a tema mappe del mondo.

Pare che per questo 2020 viaggiare sia un po’ complicato, ed è in questi momenti che ci si rende conto di quanto esplorare il mondo ci arricchisca e ci renda persone migliori. Nonostante le restrizioni imposte a causa dal particolare periodo che stiamo vivendo, un vero viaggiatore non si scoraggia mai e, anche se gli è difficile attraversare frontiere e scoprire nuovi luoghi, trova lo stesso il modo di esprimere la passione per i viaggi.

Tra le tendenze 2020, infatti, spopola l’arredo ispirato alle vacanze fatte: è il momento di sfoggiare quel tappeto comprato in un mercatino all’estero, e di posizionare con stile i tanti souvenir.

MuralsWallpaper presenta la collezione Wanderlust

Per i viaggiatori più appassionati, MuralsWallpaper lancia la collezione Wanderlust, una raccolta di carte da parati a tema mappe del mondo.

Con sei grafiche uniche in grado di abbinarsi a qualsiasi schema decorativo, la collezione è perfetta per aggiungere un tocco di avventura ed esplorazione ai tuoi interni. Tra i modelli, un motivo floreale ispirato alle illustrazioni di Pierre-Joseph Redouté; un creativo effetto marmorizzato; una variante in verde salvia, colore in tendenza al momento; e un design vintage con un pattern di mappamondi rotondi.

carta da parati mondo parete scrivania
carta da parati Blossom – Wanderlust di MuralsWallpaper
carta da parati mondo nella cameretta
carta da parati Discover – Wanderlust di MuralsWallpaper
carta da parati globo stile vintage
carta da parati Globe – Wanderlust di MuralsWallpaper
carta da parati mondo verde salvia dietro il letto
carta d parati Expedition – Wanderlust di MuralsWallpaper
carta da parati disegno mondo effetto marmorizzato
carta da parati Globetrotter – Wanderlust di MuralsWallpaper
carta da parati mondo rosa
carta da parati Vector – Wanderlust di MuralsWallpaper

I modelli di questa collezione sono estremamente versatili e si declinano in vari stili, tra cui lo stile nordico e illustrazioni vintage e astratte, e i design sono pensati per una vasta gamma di persone e ambienti. Speriamo siano fonte di gioia e viaggi immaginari sia per gli adulti nelle loro postazioni di smart working, che per i bambini nelle loro camerette” – commenta  Tori Dennett, designer di MuralsWallpaper

La collezione è disponibile sul sito ufficiale di MuralsWallpaper a partire da 45,60 € al metro quadro IVA inclusa.

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30 Luglio 2020 / / ChiccaCasa


L’appendino più instagrammato del momento è arrivato alla Casetta. Sto parlando della classica rack in legno naturale, che noi amanti dello stile scandinavo abbiamo bramato ed invidiato a tutte le abitazioni nordiche più famose del web.

Il suo nome svedese è “Knoppbräda”.


Il più quotato è quello firmato Iris Hantverk, in vendita su Amazon e nei principali negozi di arredi ed accessori in stile scandinavo.
I suoi punti di forza sono la  semplicità e la durabilità. Infatti, è composto da un listello di legno, generalmente di betulla, al quale sono fissati dei pomelli cilindrici dello stesso materiale. Un portaoggetti tanto semplice quanto adorabile, che ho desiderato per la prima volta imbattendomi nella sublime cucina di Nina Plummer (Ingredients LDN).

In cucina, avevo bisogno di ganci per esporre ed organizzare alcuni oggetti che non sapevo dove altro collocare. Ho scelto di caratterizzare e, allo stesso tempo utilizzare la parete del caminetto installando una di queste meraviglie! Ho fabbricato con le mie mani il mio Knoppbräda e ne sono molto fiera!

Costruire uno Knoppbräda è semplicissimo. 


Basta munirsi di:

– un trapano
– un listello di abete piallato su entrambi i lati
– dei cilindri di legno dello spessore di 200 mm
– un seghetto 
– delle viti a testa piatta
– dei tasselli
– un metro
– una matita
– della carta abrasiva


Ho ricavato da ogni cilindro dei piccoli pomelli di 3 cm ciascuno, servendomi del seghetto. Ho carteggiato leggermente le basi delle manopole così ottenute. In seguito, con chiodo e martello, ho creato un forellino (profondo solo 2/3 mm) su una faccia di ogni pomello.
Ho regolato la lunghezza del listello di legno, in base a quella della mia parete ed ho carteggiato i bordi tagliati, fino a renderli lisci.

Per bucare il legno ho usato le viti stesse. Con l’avvitatore, ho lasciato che la punta di ogni vite trapassasse il listello di legno da parte a parte. Una volta trapassato il legno, mi sono fermata, prima che la vite entrasse completamente. Ho avvitato manualmente il pomello sulla punta della vite, ruotandolo in senso orario. Mantenendo il pomello ruotato, ho terminato l’avvitatura con il trapano.
Ho ripetuto l’operazione per ogni manopola, mantenendo una distanza tra l’una e la successiva, di 10 cm.


Sono molto soddisfatta di come appare il nostro camino ora. La parete spiovente ha, ora, una nuova veste estetica, ed una comoda funzionalità! Mi piace che copra tutta la lunghezza della parete del camino ed apprezzo moltissimo il fatto di poter tenere a vista gli oggettii che meritano un posto in prima fila in cucina,

Ho collocato sul mio Knoppbräda utensili in metallo alternati ad accessori in materiali naturali come il legno, la pelle e i vimini.

Ho sfuttato anche la modesta profondità del mio appendino per appoggiare un quadro astratto al di sopra della sua struttura.

Io sono super felice di aver messo in pratica questo DIY. E tu, cosa ne pensi?