Maison&Objet 2025 si è confermata come un punto di riferimento essenziale nel panorama artistico globale, evidenziando il potere del surrealismo nel design moderno e offrendo un’esperienza stimolante e innovativa.
Dal 16 al 20 gennaio, Parigi ha ospitato l’edizione invernale di Maison&Objet, un evento di grande rilevanza nel settore dell’arredo e del design, che ha visto la partecipazione di oltre 90.000 professionisti e 2.200 espositori da tutto il mondo. Tenutasi al Parc des expositions Paris Nord Villepinte, la fiera si è confermata come un punto di riferimento essenziale nel panorama artistico globale, evidenziando il potere del surrealismo nel design moderno e offrendo un’esperienza stimolante e innovativa.
Surrealismo, il tema di Maison&Objet 2025
L’edizione di quest’anno ha avuto come tema centrale “Sur/Reality”, che ha indagato l’influenza del surrealismo nel design contemporaneo, trasformando oggetti quotidiani in opere evocative. Le sezioni “What’s New?”, “In Decor”, “In Retail” e “In Hospitality” hanno presentato novità ispirate a questo tema, con particolare attenzione a installazioni immersive di artisti come Julien Sebban ed Elizabeth Leriche.
La poesia surrealista entra anche a casa delle persone dove gli oggetti quotidiani diventano esperienze poetiche, come testimoniato da Bordallo Pinheiro con le ceramiche che diventano contenitori o Jonathan Adler che rappresenta le nuvole come delle sedute.
A Maison&Objet 2025, l’inglese Faye Toogood è stata annunciata come Designer dell’Anno 2025. Con una carriera polimorfa, Toogood è un’ispirazione per la comunità internazionale del product e interior design, promuovendo la rappresentanza femminile attraverso l’iniziativa Women&Design.
Toogood è famosa per le sue creazioni distintive, come la sedia Roly-Poly, lanciata nel 2014, che ha riscosso un successo mondiale. La sua ultima collezione, Assemblage 8, offre mobili innovativi ispirati ai set di costruzioni per bambini, confermando il suo approccio creativo e versatile nel design contemporaneo.
Le proposte dei giovani designer
Maison&Objet 2025 costituisce un’importante vetrina per i giovani designer di tutto il mondo, con un focus particolare sul design orientale, come evidenziato dai padiglioni dedicati ad artisti coreani, arabi e cinesi.
Tra le proposte, spicca “La Terza Dimensione della Tessitura” di Jeong Dahye, una designer coreana che utilizza crine di cavallo su stampi di legno ispirati all’antiquariato e alla tradizionale ceramica della sua città natale.
Ma anche Hwachan Lee e Yoomin Maeng, fondatori di Kuo Duo, stanno esplorando metodi tradizionali di lavorazione del legno e della plastica riciclata, creando un’interessante sinergia tra edizioni limitate e design industriale.
Spostandosi sul fronte Medio orientale, la UAE Design Oasis presenta una selezione di designer degli Emirati Arabi Uniti, i quali reinterpretano il design contemporaneo attraverso l’innovazione culturale e la sostenibilità.
La mostra Prospettive Cina 2025 offre invece una panoramica delle creazioni cinesi, evidenziando la diversità in estetica, funzionalità e innovazione e riflettendo il tentativo dei designer di fondere tradizione e modernità.
Il movimento Surrealista
Facciamo un passo indietro e approfondiamo la nascita Surrealismo, uno dei movimenti artistici chiave di tutto il novecento. ( Wikipedia)
Il primo manifesto del surrealismo fu redatto nel 1924 da Andrè Breton che cita:
“Automatismo psichico puro con il quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente che in ogni altro modo, il funzionamento reale del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale “
Il Surrealismo è un movimento artistico e culturale che si fonda sull’idea di una realtà superiore, collegata a forme di associazione trascurate, e mette in evidenza l’importanza dei sogni e del pensiero libero, ispirandosi alle teorie di Sigmund Freud. Si critica invece il Simbolismo e il Cubismo, considerati obsoleti, e propone un nuovo approccio alla risoluzione dei problemi della vita.
Il manifesto si è conservato integralmente fino al 2008, quando il manoscritto originale è stato venduto all’asta per circa 500.000 euro.