2 Luglio 2021 / / Blogger Ospiti

La qualità del Made In Italy
Made in Italy è sinonimo di…
Il Made in Italy nel mondo vuol dire…

Potremmo andare avanti all’infinito, le affermazioni attorno al Made in Italy si sprecano e siamo sicuri che anche tu almeno una volta le hai lette o sentite da qualche parte. Perché il prestigio del Made in Italy è innegabile ma l’abuso del termine ha portato a un’inevitabile diluizione della percezione del suo valore.

Per questo motivo, soprattutto nel mondo dell’arredamento, quando sei in procinto di un acquisto devi aver ben presente cosa significa Made in Italy, perché è la prima variabile da prendere in considerazione e quali sono i vantaggi di scegliere un complemento prodotto in Italia.

Oggi, in questo articolo, facciamo un focus sui tavoli da soggiorno elencandoti i 3 reali motivi per cui dovresti dare sempre priorità a un complemento d’arredo italiano. Come? Prendendo come modello il produttore La Primavera che dal 1968, in Italia, è il punto di riferimento nella realizzazione di sedie, tavoli e tavolini per living e cucina.

1. Tavoli per soggiorno funzionali, resistenti e di design

Quando guardi un tavolo ciò che ti cattura immediatamente sono i componenti, i colori e le finiture. Quando si tratta di Made in Italy è subito evidente la cura con cui vengono realizzati e la qualità di ogni singolo materiale. Queste particolarità, oltre all’impatto visivo, si fanno apprezzare nel medio-lungo periodo, quando ti accorgi che il tuo nuovo tavolo per il soggiorno è anche funzionale, resistente e duraturo.

È l’utile che abbraccia il dilettevole.

Un esempio? Mauro è un tavolo da living allungabile, è versatile ma non solo nelle dimensioni – è disponibile in 5 versioni: la più piccola (120-159x80cm), la più grande (160-334x90cm). Di questo tavolo puoi scegliere tra 9 (hai capito bene, NOVE) diverse finiture del piano in melaminico. Possibilità di scelta, bello ma anche utile quando devi aggiungere qualche posto a tavola in più.

2. Qualità dei materiali: tavoli living in melaminico, HPL e Fenix

Hai dubbi sul materiale da scegliere? Il Made in Italy garantisce la certezza della qualità. Non ti vogliamo annoiare con le varie specifiche tecniche ma a ogni ambiente, a ogni utilizzo, a ogni necessità può essere associato un materiale corrispondente.

Il melaminico è la soluzione più economica, è infatti il materiale che si distingue maggiormente nel rapporto qualità/prezzo.
La peculiarità principale dell’HPL (High Pressure Laminate) è invece la facilità di manutenzione e pulizia. Questo materiale è il risultato della pressione di una serie di fogli di carta.
Vuoi il massimo dal tavolo per il tuo soggiorno? E allora il Fenix è il piano che fa al caso tuo. Non lo puoi confondere: superficie piacevolmente opaca, anti-impronta e morbida al tatto.

3. Il valore del Made in Italy è l’italianità

I primi due motivi per cui dovresti scegliere un tavolo Made in Italy sono la diretta conseguenza tangibile di quest’ultimo. Un asset intangibile ma strategico: l’italianità. I veri punti di forza dei complementi d’arredo prodotti nel Bel Paese sono proprio la passione, l’amore e le competenze di chi li realizza. Non avremmo modelli unici se non ci fosse l’estro creativo; non avremmo la tanto acclamata qualità se non ci fosse la meticolosità nella scelta dei materiali e l’abilità manifatturiera, riconosciuta in tutto il mondo.

Perché è vero, il termine Made in Italy può risultare anche inflazionato ma il suo valore non può e non deve essere messo in discussione. Soprattutto quando desideri un complemento d’arredo bello, di design e che duri nel tempo.

Anche tu come noi dai tantissima importanza alla qualità dei complementi d’arredo? Allora visita mitdesignstore.com e scopri il mondo MIT, Made in Italy Design Store.

30 Giugno 2021 / / Blogger Ospiti

Una delle necessità sicuramente irrinunciabili, di questi tempi, è il bisogno di sicurezza ed è per questo motivo che oggi si tende a parlare molto di sistemi in grado di contrastare le effrazioni.
Oggi, più che mai, la sicurezza delle abitazioni rappresenta un fattore importantissimo, dal momento che i dati statistici parlano chiaro, quando dicono che oltre il 50% della gente che vive in un area metropolitana, ha decisamente paura dei tentativi di furto e rapina, in continua crescita, tra l’altro senza tenere conto delle ore diurne o notturne. Il bisogno di sicurezza è, pertanto in costante aumento ed ecco la ragione per la quale la necessità di proteggere le case con sistemi antieffrazione, come le grate di sicurezza, che abbiano la possibilità di rendere la vita dei ladri difficile, se non impossibile, è in grande crescita. Infatti, dalle statistiche si evince chiaramente che la maggior parte delle effrazioni avviene mediante le forzature di finestre e portefinestre, accessi più facili per i ladri, che non le porte d’ingresso, con serrature spesso difficili da scassinare e comunque troppo in vista e magari anche illuminate. Pertanto, diventa estremamente importante dotare sia le finestre che le porte finestre con delle buone ed efficienti grate di sicurezza.

Vantaggi e svantaggi delle grate di sicurezza

Sicuramente, parlare di svantaggi risulta un po’ riduttivo, rispetto ai vantaggi che l’installazione di grate di sicurezza hanno per la tua casa, per la tua tranquillità e, perché no, anche per la tua incolumità.
Diciamo che come svantaggio possiamo definire quello estetico e pratico dell’avere una finestra con delle grate di sicurezza, che impediscono l’affaccio. Potremmo anche aggiungere che, in caso di emergenza, sarebbe preclusa la via di fuga, ma in una casa ce ne sono altre, quindi, sarebbe opportuno limitarsi giusto a questo.
Sui vantaggi, la sicurezza che delle grate possono conferire parla da sé, aggiungendo anche il fattore del tempo che un ladro mette in conto per accedere ad un’abitazione e che non deve superare i cinque minuti, cosa impossibile in presenza di grate di sicurezza, il che gli farebbe sicuramente abbandonare l’impresa. Per questo motivo, dotare la casa di grate di sicurezza, resta sicuramente importante e vantaggioso da questo punto di vista.

Caratteristiche e personalizzazioni delle grate di sicurezza di Cancelli&Grate

Non è solo un fabbro ad essere in grado di produrre grate di sicurezza su misura, ma anche da un’azienda come Cancelli&Grate, che propone soluzioni ad hoc con caratteristiche e personalizzazioni adeguate per qualsiasi esigenza e se sei a Milano puoi richiedere qui un preventivo personalizzato. Inoltre, far installare delle grate di sicurezza oggi ti dà la possibilità di accedere anche al bonus grate, che prevede un’agevolazione fiscale del 50%.
Tra l’altro, quest’azienda propone anche inferriate avvolgibili, per fornirti soluzioni in grado di creare il connubio ideale tra estetica ed utilità con finiture e forme gradevoli alla vista, ma che non temono i tentativi di malintenzionati. Linee contemporanee e discrete in grado di adattarsi a tutte le tipologie di edificio.

11 Giugno 2021 / / Blogger Ospiti

Il tuo amico ha finalmente trovato la casa su misura per lui dopo averne girate tante: evviva! Dopo aver spostato le scatole piene di polvere e finito il trasloco, arriva la parte più bella: la festa per inaugurare la casa nuova! Un bel momento in cui ti mostrerà tutti i suoi complementi d’arredo, i suoi progetti decorativi e in cui potrete finalmente chiacchierare tranquilli davanti a qualche birra. Ma ovviamente non puoi andare a una festa di inaugurazione casa a mani vuote (e no, la bottiglia di vino o il pacco di birre in lattina che hai comprato non contano come regalo…), ma cosa regalare per l’inaugurazione di una casa o di un appartamento? Non ne hai idea, vero?

Beh, niente panico, siamo qui per aiutarti! Prima di tutto, la cosa più importante da fare è chiedere al tuo amico che tipo di arredo preferisce: minimalista, tropicale, vintage, industriale, moderno, shabby-chic… In questo modo avrai la certezza di non fare errori e di offrirgli qualcosa che non userà mai in vita sua, inoltre potrai avere preziosi consigli per indirizzare la tua ricerca verso un regalo che gli strapperà di certo un sorriso.

Naturalmente, ti consigliamo di non offrire qualcosa di impersonale come una moderna statua a forma di scimmia o un vaso di fiori, perché a quello ci penserà lui (arredare uno spazio vuoto è la parte migliore del traslocare, no?), ma di preferire un regalo personalizzato. Qualcosa che sia stato scelto e adattato in base ai suoi gusti, qualcosa che nessun altro potrà mai avere, e ancora meglio se magari si tratta di un regalo che simboleggia il rapporto che avete.

E quando si tratta di regali personalizzati e regali originali, angolodelregalo.it è lo specialista numero 1. Sul loro sito si possono trovare centinaia di idee per tutti i tipi di personalità, gusti ed età. Ma per farla breve, ecco le 4 migliori idee regalo da fare per una casa nuova:

1) Foto convertita in un ritratto a carboncino

Scegli la tua foto preferita con il tuo amico o un’immagine che rappresenta un momento della sua vita e trasformala in un’opera d’arte! Puoi anche optare per un design Pop Art o una foto panoramica. Le foto rendono i momenti raffigurati indimenticabili e durano per sempre, così hai un regalo economico e di sicuro effetto!

2) Una pianta o, meglio ancora, un EcoCube

Le piante sono SEMPRE un’ottima scelta, forniscono ossigeno e, essendo esseri viventi, in un certo senso sono anche un compagno di cui prendersi cura ogni giorno. Perciò, quando li regali, dimostri fiducia nella persona che li riceve. Ma poi, a dirla tutta, chi è che non si sente di buon umore quando entra in un posto in cui ci sono delle piante? Allora porta un po’ di energia positiva nella casa del tuo amico!

E se vuoi fare un regalo originale ti consigliamo l’ultima tendenza del settore: gli EcoCube. Dei cubi di legno con semi all’interno di una pianta a scelta: basilico, girasole, lavanda, quadrifoglio, cactus o menta. Una volta aperto, si inizia ad annaffiare secondo le istruzioni per la singola pianta e dopo qualche settimana si iniziano ad avere i primi germogli… che emozione!

La cosa migliore, poi, è che il cubo è fatto di legno biodegradabile che può essere interrato direttamente nella terra una volta che la radice è cresciuta. Anzi, no, scusa, la cosa migliore è che puoi personalizzarlo! Puoi infatti aggiungere il nome del tuo amico o, se si tratta di una coppia, di entrambi. Trova tutti i modelli EcoCube su Angolodelregalo.it.

3) Accessori e utensili da cucina

Gli utensili da cucina si consumano rapidamente, quindi è sempre bene averne di nuovi a portata di mano, soprattutto quando ti sei appena trasferito e vuoi che tutto sia perfetto! Ecco perché questi utensili sono un regalo così utile. Beh, certo, è un po’ noioso regalare un set di posate, no? Per questo dai un’occhiata sul sito per scoprire altre idee per regali più originali, come un piatto per formaggi con un dedica incisa o un tagliere con una foto delle vacanze (che sarà di conforto quando si tagliano le cipolle)!

4) Cuscino personalizzato

Questo non se lo aspetta di certo! Un regalo originale al 100%, un bel cuscino con una frase divertente o un piccolo messaggio tenero. Hai un sacco di design tra cui scegliere e puoi anche aggiungere una foto, per esempio quello del suo amato cane che lascia sempre peli su tutti i cuscini che ha già… Inoltre, avrai la certezza di offrirgli un cuscino confortevole su cui dormire la prossima volta per esigenze varie si ritroverà a dormire sul divano…

Allora, quale regalo sceglierai? Diccelo e non dimenticare di farci sapere come reagirà il suo cagnolino appena trasferito quando lo vedrà!

4 Giugno 2021 / / Blogger Ospiti

Gli elettrodomestici costituiscono il 30% dei consumi domestici annui ed incidono in maniera importante sulle bollette. Ci sono tuttavia delle buone pratiche che consentono di ridurre il consumo di energia, e di conseguenza anche di abbassare le emissioni. Tra queste buone abitudini ci sono la costante manutenzione degli apparecchi, che consente di conservare più a lungo la loro efficienza, e il corretto utilizzo, che riduce il rischio di guasti o malfunzionamenti. Scopriamo cosa fare per evitare lo spreco energetico.

La manutenzione

Tra le buone pratiche più utili per allungare la vita dell’elettrodomestico ed evitare sprechi, la manutenzione è certamente al primo posto. Gli elettrodomestici necessitano infatti di periodiche pulizie o verifiche di corretto funzionamento per poter mantenere al top le proprie funzioni. Il frigorifero ad esempio va sbrinato almeno due volte l’anno, al fine di eliminare il ghiaccio presente, pulire le resistenze e il foro della raccolta dell’acqua. La lavatrice e la lavastoviglie vanno invece pulite periodicamente effettuando un lavaggio a vuoto con prodotti a base d’aceto. In questo modo si disinfettano tutte le aree interne e si evita l’insorgere di muffe. Molto importante è poi la pulizia del filtro, nel quale possono accumularsi fibre di tessuto per la lavatrice e residui di cibo per la lavastoviglie. Se si ottura, genera un maggiore utilizzo di energia e compromette anche la buona riuscita del lavaggio, perché l’acqua non riesce a defluire in maniera corretta. Per quanto riguarda i condizionatori e gli impianti di riscaldamento, oltre alla verifica obbligatoria annuale del corretto funzionamento, bisogna sincerarsi della corretta pulizia dei filtri, dove ci sono, per evitare di consumare più energia visto che c’è un’ostruzione, e soprattutto di far circolare nell’aria materiale potenzialmente dannoso. Per garantire al proprio elettrodomestico una manutenzione adeguata senza commettere errori può essere utile consultare una guida dettagliata, come il blog del sito SulSicuro.it.

Il corretto utilizzo

Altra buona pratica per ridurre il consumo di energia è l’utilizzo corretto degli elettrodomestici. Ci sono delle abitudini che comportano uno spreco di energia. Partiamo dal frigo. È fondamentale non aprirlo spesso e tenerlo aperto per troppo tempo, perché si abbassa la temperatura interna e la resistenza deve lavorare di più per ripristinare la temperatura fissata. Un altro consiglio è quello di non riempirlo troppo per evitare gli sbalzi termici. In merito alla lavatrice, è preferibile non impostare programmi ad alte temperature perché causano uno spreco di energia e rischiano di rovinare i capi. Per quanto riguarda la lavastoviglie, una buona pratica è utilizzarla solo a pieno carico, così da evitare spreco di acqua e di detersivo, che rischia di intasare il filtro in quanto non utilizzato nelle parti vuote dei ripiani interni.

La classe energetica

Quando si decide di acquistare un elettrodomestico, è importante scegliere apparecchi con un’alta efficienza energetica, stabilita dalle classi energetiche. Quest’ultime vanno da G ad A ed indicano elettrodomestici rispettivamente a basso risparmio energetico o ad alto risparmio energetico. La classe A+++ era fino a poco tempo fa la classe più alta, ma con la nuova etichetta energetica, nel rispetto delle nuove norme comunitarie, l’A+++ si è trasformata in un valore più basso. Il risparmio che consente di ottenere un elettrodomestico efficiente è di circa il 60% rispetto ad un elettrodomestico obsoleto e la sua durata è compresa tra i 7 e i 10 anni in condizioni ottimali. Investire dunque su un elettrodomestico efficiente conviene per la bolletta e per l’ambiente.

4 Giugno 2021 / / Blogger Ospiti

Il comfort abitativo è uno stato di benessere in casa che si raggiunge grazie alla compresenza di diversi fattori. Stare bene in casa è fondamentale per vivere e meglio e ne abbiamo avuto la prova soprattutto nel periodo del lockdown che ci ha costretti a passare molto più tempo nella nostra abitazione. È stato un momento fondamentale anche per la convivenza tra familiari, che negli stessi spazi si sono trovati a condividere vita insieme, lavoro ed impegni scolastici. Questo ha fatto diventare la casa il regno del multitasking e, come testimoniano le ricerche, il 63% degli italiani ha condiviso con i propri familiari i momenti dello smart working. Come per le abitudini personali, anche il comfort abitativo ha cambiato i propri parametri e si è adattato alle nuove esigenze per migliorare la qualità della vita degli inquilini. Vedremo insieme i 5 consigli più utili per stare bene in casa.

Luminosità

Uno dei parametri più importanti per il comfort abitativo è la luce. Una casa luminosa dà un senso immediato di serenità e poter godere a lungo della luce naturale è un aspetto fondamentale da considerare quando si sceglie una nuova casa. Il consiglio dunque è quello di optare per case con grandi finestre e disporre la zona giorno e le stanze dedicate al lavoro o allo studio negli ambienti maggiormente esposti.
La luce però è un parametro importante anche nelle ora notturne e l’impianto luminoso può fare molto per creare la giusta atmosfera. Nella zona living ad esempio, oltre alla luce principale, è altamente consigliato disporre delle lampade nei punti strategici, per creare punti di luce confortevoli.

Comodità

Un altro aspetto importante del comfort è la comodità, che spesso parte dalla giusta suddivisione degli spazi e dalla collocazione di arredamenti che non siano eccessivamente ingombranti. Se gli spazi ad esempio sono troppo angusti, sarà difficile muoversi e rilassarsi; se le librerie o i mobili sono troppo alti, diventa scomodo raggiungere le aperture o i ripiani desiderati. Ci sono poi appartamenti che sono caratterizzati da più piani e per trasportare piccole cose o accedere ai piani alla lunga diventa faticoso. Il consiglio è quello di valutare le diverse tipologie di ascensori per interni, alcuni semplici da installare, per muoversi con facilità ed evitare affaticamenti.

Temperatura

Una casa confortevole è una casa che non fa soffrire agli inquilini gli sbalzi di temperatura. Per ottenere temperature ideali tutto l’anno è importante dotarsi di finestre isolanti termicamente e di impianti di climatizzazione efficienti.

Silenziosità

Una casa silenziosa, ossia non disturbata da forti rumori esterni genera benessere e consente agli inquilini di vivere con serenità. In questo caso incide molto sia la collocazione dell’appartamento, ad esempio vicino ad una strada molto trafficata, sia il potere isolante delle finestre. Il consiglio dunque è di dotarsi di finestre isolanti acusticamente, che riescono a tenere fuori i rumori più forti.

Arredamento colorato

In una casa i tocchi di colore sono importanti perché danno ritmo all’arredamento e infondono energia positiva, che è proprio quello che ci vuole se si desidera migliorare la propria qualità della vita. Scegliete dunque degli arredamenti colorati che vi facciano stare bene e, periodicamente, il consiglio è quello di sostituirli per evitare l’effetto di ripetitività.

1 Giugno 2021 / / Blogger Ospiti

Sapersi organizzare è essenziale per procedere correttamente con le pulizie di casa. I consigli si rivelano utili per avere una casa perfetta in un battito di ciglia.
Indipendentemente dalla metratura degli ambienti per concedersi un lavoro a regola d’arte è determinante procedere attraverso una sorta di tabella di marcia, che fa della pianificazione un punto fermo.

Primo passaggio: rassettare gli ambienti

Prima di avviare una qualsiasi attività di pulizia è bene rassettare gli ambienti, togliendo i vestiti lasciati su sedie, divani e letto, e gli oggetti abbandonati per casa. Tutto deve trovare una corretta collocazione all’interno degli armadi o sui ripiani, per poi procedere velocemente con le operazioni di pulitura.

Spolverare, operazione di rigore per garantirsi una casa pulita

La rimozione della polvere è un passaggio fondamentale. Il consiglio è quello di utilizzare un piumino oppure un panno morbido da strofinare sulle superfici dei mobili, sulle mensole, sugli oggetti.
Per un lavoro di fino è importante spostare adeguatamente le suppellettili e i soprammobili, e spruzzare sul panno uno spray che si adegua alla pulizia di tutte le superfici e materiali dal legno all’alluminio, dal vetro al ferro battuto.
Corretto rimuovere la polvere dal pavimento così come dai divani servendosi di un’ aspirapolvere. Importante passare di stanza in stanza ripulendo a dovere sotto le sedie e i tappeti, sollevando gli oggetti che ingombrano gli ambienti.

Massima igiene per pavimenti e bagno

I pavimenti sono una superficie da tenersi rigorosamente pulita e igienizzata, al pari degli elementi del bagno. A fare la differenza l’uso di detergenti delicati per tutti i pavimenti e rivestimenti e soluzioni più incisive per il bagno.
Per una pulizia delle superfici da effettuarsi senza alcuna fatica può fare al caso vostro l’uso di una idropulitrice acqua calda, che svolge una pulizia profonda, agendo sul grasso e sulle incrostazioni, sullo sporco e sul calcare.

Corretto areare i locali

Una casa pulita a dovere è anche un ambiente in cui entra luce e aria fresca ogni giorno. Aria e sole garantiscono la diminuzione della polvere nelle stanze ma soprattutto limitano la presenza degli acari, che vengono combattuti lasciando le finestre aperte almeno 10- 15 minuti al giorno, avendo cura di non aprire quando ci sono i caloriferi accesi, situazione che crea una inutile dispersione di energia, ed una scarsa efficienza energetica.

Pulizie profonde una volta la settimana e poi tante piccole e buone abitudini

Se per le pulizie profonde è sufficiente procedere con operazioni da compiersi una volta la settimana, ogni giorno è bene seguire tante piccole e buone abitudini.
Si comincia la mattina con il letto che deve essere adeguatamente rifatto, per dare un senso di ordine all’ambiente. Si passa poi alla pulizia degli schizzi prodotti dal lavaggio dei denti nel lavandino e sullo specchio. Importante intervenire sui fornelli perché di norma utilizzati quotidianamente. I piatti non possono stazionare nell’acquaio ma devono essere collocati nella lavastoviglie o lavati a mano. Dopo colazione, e successivamente al consumo dei pasti principali, è importante sbattere la tovaglia e raccogliere eventuali briciole cadute a terra per mantenere i pavimenti puliti.
E dulcis in fundo non può mancare una corretta organizzazione del lavoro, che ci consente di fare tutto velocemente senza diventare matti.

27 Maggio 2021 / / Blogger Ospiti

Le ristrutturazioni edilizie, in ambito abitativo, implicano spesso interventi invasivi, talvolta anche di carattere strutturale; non di rado, infatti, i rifacimenti più significativi comportano una ridistribuzione degli spazi interni, una nuova definizione dei volumi, al fine di migliorare la funzionalità e l’abitabilità degli ambienti. Naturalmente, per effettuare una valutazione preliminare di tali aspetti e, al contempo, progettare nuove soluzioni, è necessario poter disporre di riscontri grafici precisi ed accurati; questi ultimi vengono forniti dalla planimetria, ossia il disegno in scala dell’intera struttura.

Cos’è la planimetria di un immobile

La planimetria è, in poche parole, un disegno tecnico in scala (quasi sempre 1:200), realizzato in formato A4, all’interno del quale sono riportate le caratteristiche strutturali di un immobile. In particolare, la planimetria – detta anche piantina o pianta della casa – riporta la rappresentazione grafica dei muri strutturali, delle pareti interni, delle aperture (porte e finestre) e delle eventuali pertinenze, ossia giardino e cantina. Non va confusa con l’elaborazione grafica fornita da un architetto o da un progettista di interni; in tal caso, infatti, le proporzioni del disegno in scala potrebbero essere diverse e, in aggiunta, potrebbero essere riportati dettagli non pertinenti alle strutture murarie, come ad esempio la collocazione di elementi di arredo o di design.

Come si ottiene una planimetria

La planimetria è uno dei documenti tecnici che riguardano i fabbricati; dal 2010 è obbligatorio depositarla presso gli archivi del Catasto. Di conseguenza, chiunque abbia diritto o interesse a consultare una planimetria catastale (è questo il nome tecnico del documento) deve effettuare una ricerca d’archivio presso la banca dati telematica presso l’Agenzia del Territorio tramite una visura. A tale scopo è possibile rivolgersi al sito dell’Agenzia delle Entrate oppure inoltrare la richiesta ad un portale specializzato: infatti, è possibile ottenere la piantina di un immobile con Ivisura, un sito che opera nel settore dei servizi online. In entrambi i casi, il richiedente dovrà indicare i dati catastali dell’immobile e gli estremi anagrafici del proprietario del fabbricato.

Gli utilizzi della piantina per le ristrutturazioni edilizie

Si è già accennato alla funzione che può avere una planimetria rispetto ad una ristrutturazione edilizia. In linea generale, un documento tecnico di questo tipo serve a:

  • valutare la divisione interna degli spazi;
  • identificare la collocazione e la distribuzione degli ambienti interni;
  • esaminare collocazione ed estensione di eventuali pertinenze;
  • comprendere le caratteristiche strutturali delle opere murarie, distinguendo – ad esempio – i muri maestri dai tramezzi.

Naturalmente, la pianta ha anche una funzione progettuale: il professionista incaricato di redigere un progetto per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione non può non fare affidamento, inizialmente, sulla planimetria catastale dell’immobile. Il documento è indispensabile per valutare pregi e difetti della gestione degli spazi e dei volumi, e rappresenta il riscontro al quale fare riferimento per qualsiasi proposta di progettazione.

Le successive elaborazioni, infatti, possono essere confrontate con la piantina originaria (che fotografa la conformazione dell’immobile prima dell’inizio dei lavori), così da rendere più evidenti gli sviluppi e le modifiche successive. Ciò consente al committente di avere un’idea più chiara circa la possibile evoluzione dei lavori e i risultati degli interventi previsti dall’architetto o dal progettista incaricato.

La planimetria catastale è importante anche in caso di eventuali ristrutturazioni successive all’acquisto di un immobile; questo documento rientra tra quelli necessari alla compravendita di una casa. Il motivo è semplice: dalla planimetria che si ricava con la visura catastale si possono evincere eventuali modifiche apportate alla struttura interna delle opere murarie; in base a tali riscontri, è possibile effettuare una stima più accurata dei necessari interventi di ristrutturazione, così da poter fissare un budget di spesa e stimare i tempi previsti per il completamento delle opere.

19 Maggio 2021 / / Blogger Ospiti

La salute del materasso è la tua salute

Un anno è fatto di 365 notti. Mettiamo di essere abbastanza fortunati da passare almeno 20 o 30 notti l’anno fuori casa, in vacanza o in trasferta per lavoro. Restano comunque 335 giorni: circa 2300/2400 ore all’anno che passiamo distesi a letto, a stretto contatto con il materasso. Per quale ragione siamo propensi a spendere ingenti somme in vestiti costosi o in cibo di alta qualità, quando poi riserviamo cifre che potremmo definire ridicole per l’acquisto del materasso? Per l’acquisto di un materasso migliore, del supporto che sostiene il nostro sonno, c’è bisogno di una più attenta valutazione.

L’antico mestiere del materassaio

Per i nostri bisnonni poter uscire di casa e comprarsi un materasso – o, ancora meglio, ordinarlo comodamente da remoto, era un vero miraggio. In Italia, da nord a sud, il mestiere del materassaio era quello di un artigiano altamente specializzato. Un artigiano che si occupava soprattutto della cardatura della lana. Anche se, in alcune zone d’Italia, i materassi venivano riempiti con differenti materiali di origine naturale, come la fibra di canapa o gli scarti delle lavorazioni dei cereali. Ai tempi infatti, magari non andava di moda parlare di sostenibilità, ma c’era una più diffusa propensione a non sprecare e a rifornirsi delle materie prime all’interno delle filiere agricole locali.

L’antico mestiere del materassaio

Il materassaio – ‘o Cardalana appunto – come lo chiamavano a Napoli e in altre aree del sud, girava per le strade munito degli attrezzi del mestiere. Con l’aiuto di un megafono avvisava le signore della sua presenza. Proprio come fa un ombrellaio, un arrotino che preleva i coltelli per affilarli e portarli a nuova vita, il materassaio prendeva in carico i materassi vecchi – quelli deformati, appiattiti, rovinati, per rigenerarli e prolungare la loro durata di vita. Spesso, se il tempo lo consentiva, per praticità il materassaio si fermava ad eseguire i lavori di riparazione e rigenerazione direttamente in strada, appoggiato magari su un muretto sulla panchina di una piazza. Dotato di ago e filo si occupava prima di tutto di valutare lo stato di salute del materasso. Accertarsi della presenza di muffe, funghi, invasioni di insetti o microorganismi esterni era il primo passo per capire se effettivamente valesse la pena investire sulla ristrutturazione di quel materasso. Si indagava quindi sull’integrità dell’involucro esterno e si calcolava la quantità di nuova materia prima, di lana, necessaria per il riempimento. Si andava quindi a presentare il preventivo alla proprietaria, prima di procedere con i lavori. Lavori che perlopiù procedevano con l’aiuto dello scardasse, uno strumento fatto per allargare la lana troppo pressata e renderla più voluminosa. Per le famiglie più abbienti, la visita del materassaio a domicilio era un rito con cadenza annuale.

Il materasso naturale

C’è da dire che in passato il materasso comodo era un privilegio delle classi benestanti. Gli altri? Come dormivano i meno abbienti? Si arrangiavano come potevano con sacchi riempiti di foglie, di sfalci o, nei casi migliori, di paglia. Ma, una cosa è certa, per molti secoli, per millenni, l’uomo ha dormito su supporti naturali, su involucri o sacchi di stoffa riempiti con materiale di origine vegetale o animale. Soltanto da qualche decennio abbiamo preso l’abitudine a dormire su supporti come il foam, derivati dalla lavorazione del petrolio, e non sempre completamente sicuri per la nostra salute.

La longevità del materasso è indice di qualità?

Oggi quando acquisti un materasso nuovo, quale aspettativa hai rispetto alla sua durata, alla sua longevità? Nel corso del tempo, la maggior parte dei materassi, comincia a rompersi e a perdere la sua forma. Ma, per fortuna, non avviene così per tutti i materiali. Esistono supporti in grado di offrire una maggiore estensione nel tempo, come il lattice 100% naturale. Un materasso in lattice puro ha un ciclo di vita che va dai 13 ai 15 anni. E, aspetto più importante, non si deforma, non perde la sua densità e la sua robustezza. Quindi rimane capace di offrire un ottimo sostegno nel tempo.

Molti di noi, per pigrizia o noncuranza, continuano invece a dormire su vecchi materassi in poliuretano o a molle, deformati e poco sicuri dal punto di vista della salute. Questi materiali infatti non garantiscono il massimo della traspirabilità, con il risultato che il materasso, nel tempo si carica di elementi esterni. Acari, microbi, batteri, polvere, funghi e muffe che possono colonizzare il supporto su cui noi, ogni notte, andiamo a dormire.

[credits immagini: Unsplash]

14 Maggio 2021 / / Blogger Ospiti

La regola principale per arredare le pareti di casa è soltanto una: rispettare i gusti personali. E non c’è niente di meglio che scegliere di stampare le proprie fotografie di viaggio oppure quelle legate a particolari eventi o magari alla routine in famiglia, trasformandole così in complementi d’arredo del tutto unici e originali. In questo approfondimento vedremo come fare per realizzarle e in che modo appenderle alle pareti, in modo da ottenere un effetto armonico. La stampa su tela degli scatti più belli consentirà, peraltro, di selezionare determinate immagini salvandole dal dimenticatoio digitale che è spesso rappresentato dalle gallerie dei nostri smartphone e tablet. Nel caso in cui si abbia intenzione di stampare più quadri su tela, la cosa migliore da fare sarà individuare una parete bianca e del tutto sgombra prima di iniziare a pianificare la loro disposizione.

Che cosa occorre fare? Bisogna armarsi di matita e iniziare a disegnare in scala su di un foglio quelle che sono le soluzioni arredative immaginate e che più ci piacciono per personalizzare un simile ambiente. In tal modo si potrà visualizzare chiaramente il colpo d’occhio finale e sarà facile evitare di riempire il muro di buchi come fosse una groviera (uno per ogni tentativo sbagliato). Arriva poi il momento di segnare con una matita – passando per un foro realizzato allo scopo – quella che sarà la posizione di ciascuna stampa su tela. Dopo aver esaminato pro e contro del progetto, tenendo presente anche la quantità di luce diretta in ingresso nella stanza, si potrà procedere. E come? Ricavando – attraverso un forellino nel foglio – l’esatta posizione di ogni chiodo per il quadro. Per ottenere rapidamente quadri su tela di alta qualità basterà recarsi sui portali degli specialisti, selezionare le foto da stampare su tela, e nel giro di pochi giorni ricevere direttamente a casa il prodotto finito.

Stampe su tela: disposizione geometrica, dimensioni dei mobili e colori

La migliore disposizione dei quadri su tela è quella progettata nel dettaglio e per nulla improvvisata, oltre che rispettosa dei propri gusti. Il primo consiglio è quello di appendere le diverse immagini a un’altezza consona, ovvero ”a filo di sguardo”. Non si devono cioè fare sforzi extra per apprezzare inquadratura, colori e profondità del quadro. Diciamo che, all’incirca, è bene appendere i quadri all’altezza di un metro e 60-70 centimetri ovvero l’altezza media della persona (se però si prevede di osservare le stampe soprattutto da seduti questa indicazione può variare al ribasso).

Per una maggiore armonia con il contesto, sarà necessario verificare presenza e distanze di angoli e spigoli nell’ambiente (finestre, librerie e così via). È chiaro che la cosa migliore da fare sarà scegliere di disporre i quadri seguendo un ordine il più possibile schematico e geometrico. Se per esempio volete mettere in evidenza la composizione di immagini, ponendola da un solo lato della stanza, sarà necessario intervenire con un ‘correttivo’ che armonizzi l’effetto visivo dall’altra parte del contesto. In genere, quando si vanno a disporre i quadri in base a un ordine di tipo geometrico si opta per forme quali rettangolo e quadrato.

È bene pure prestare attenzione alle dimensioni dei mobili: i quadri non dovrebbero essere appesi sopra a complementi d’arredo e tavoli troppo piccoli. Quanto ai colori, si potrà scegliere una sostanziale continuità con il resto della stanza oppure inserire determinate stampe quale elemento di rottura, in chiave moderna. Nel caso in cui nella stanza ci siano determinati colori che si ripetono, optare per quadri “a corredo” potrà essere una scelta vincente in chiave armoniosa. Se sono presenti carta da parati o particolari tappezzerie sarà sempre bene incorniciare la stampa su tela per farla risaltare al meglio.

7 Maggio 2021 / / Blog Arredamento

Arredare una camera da letto può sembrare un’impresa ardua. Infatti, la camera da letto, non è solo il giaciglio del riposo, ma anche un posto dove rilassarsi e stare in intimità. Pertanto, è necessario che sia confortevole e dotata di tutti gli arredi necessari senza, però, sacrificare gli spazi e creare un luogo angusto e troppo stretto.

Lo stile e l’atmosfera

La prima cosa che bisogna fare per scegliere gli arredi di una camera da letto è quella di individuare lo stile preponderante, in modo che ogni componente possa seguire un fil rouge con il resto, creando una soluzione armoniosa. In genere, la camera da letto, segue lo stile del resto della casa: pertanto, se tutte le altre stanze sono improntate sullo stile moderno, ad esempio, non è molto indicato creare una camera shabby chic. Dopo aver definito lo stile, è bene capire l’atmosfera da voler conferire all’ambiente: stimolante, rilassante, energizzante ecc. In ogni caso, per avere una panoramica più chiara di come arredare l’ambiente, è possibile recarsi in uno showroom di camere da letto Roma, Milano, Napoli, o in qualsiasi parte d’Italia.

Scegliere l’armadio

Uno dei quesiti principali che ci si pone quando si arreda la stanza da letto riguarda l’armadio: è meglio quello “tradizionale” oppure la cabina armadio? Sebbene quest’ultima soluzione sia la più gettonata, e costituisca un elemento in voga nelle stanze moderne, non è sempre la scelta giusta, in quanto richiede uno spazio molto grande, quindi una camera da letto di 25 mq o più. Esistono poi diverse tipologie di armadio “classico”: a ponte, angolare, scorrevole ecc. Le ultime tendenze vedono l’armadio scomparire letteralmente nell’arredo della stanza, quindi si preferiscono armadi della stessa tonalità delle pareti, dal finish lucido oppure opaco. Questo effetto consente di far sembrare la stanza più grande e più ariosa. Tuttavia, se la stanza è particolarmente piccola, le soluzioni a scomparsa che permettono di recuperare spazio sono da preferirsi. In questo caso, la praticità deve guidare la scelta.

Scegliere il letto

Ovviamente, l’arredo protagonista di una stanza adibita al sonno, è il letto. Scegliere quello giusto permette non solo di riposare al meglio, ma anche di arredare coerentemente la propria stanza. Esistono, infatti, letti di diverse dimensioni, letti contenitore, con testata o senza, dalle forme insolite o dalle linee classiche. Il più utilizzato è sicuramente il letto a parete, meglio se dotato di pratico contenitore dove riporre la biancheria da letto. In questo caso, è la testata a fare la differenza nell’arredo, a conferire quel tocco in più di originalità. Inoltre, nella testata, si possono nascondere alcuni elementi, come gli alloggiamenti per i corpi luminosi, in grado di creare un’atmosfera soffusa. Esistono, però, anche letti più bassi, che richiamano lo stile giapponese ed in particolare i tatami utilizzati dagli orientali, che si prestano perfettamente in una camera da letto dalle linee pulite e minimali. Inoltre, gioca un ruolo fondamentale nell’arredo della stanza anche la posizione del letto. Ad esempio, posizionarlo al centro della stanza, lo rende il “padrone” dell’ambiente e deve essere curato al meglio.