18 Ottobre 2025 / / Case e Interni

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

Lo stile parigino o eclettico chic francese non è un semplice stile di arredamento: è un modo di abitare che fonde eleganza storica, pezzi recuperati e tocchi lussuosi, con risultati sempre personali e diversi.

Proprio come la moda francese, anche il cosiddetto Parisian Chic sa essere iconico, sofisticato e al tempo stesso sorprendentemente accogliente.

Diciamo subito che non esiste un unico stile di arredamento parigino, ma se ti capiterà di scorrere immagini di appartamenti di Parigi o Lione noterai che presentano sicuramente dei punti in comune e oggi vedremo insieme quali sono. 

Lo stile parigino, anche quello contemporaneo, vive di equilibrio tra dettagli storici e tocchi più moderni, tra raffinatezza e comfort, riuscendo a dare carattere a ogni ambiente. È il tipo di casa che accoglie con eleganza chi entra e lascia subito un’impressione di raffinatezza senza tempo.

Non solo grandi appartamenti haussmanniani, intendiamoci, ma anche soffitte ristrutturate e piccoli pied-à-terre a Parigi hanno sempre “il fascino discreto della borghesia” d’oltralpe. 

Baguette a parte, non serve trasferirsi a Parigi per portare un po’ di questa atmosfera tra le proprie mura: basta conoscere i suoi elementi chiave e saperli reinterpretare con gusto. In questa guida ti accompagniamo alla scoperta delle caratteristiche essenziali per ricreare lo stile parigino nella tua casa, adattandolo agli spazi e alle esigenze di oggi.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Eve Campestrini

1. Perchè lo stile parigino piace così tanto

Questo stile funziona perché non cerca la perfezione da catalogo, ma celebra una bellezza imperfetta e personalizzata, dove la sedia da mercatino delle pulci convive con il divano in velluto di design o con la scultura d’avanguardia. È l’incarnazione del je ne sais quoi nell’interior design. L’obiettivo non è omologare, ma costruire un interno che sembra nato nel tempo, ricco di stratificazioni, confidenziale e con qualcosa di inaspettato.

Perchè ci piace così tanto? Perché non è un singolo stile rigido, ma un sapiente e bilanciato mix di eleganza storica, calore vintage e un tocco di lusso disinvolto. È l’evoluzione della classica atmosfera borghese parigina dal fascino irresistibile, resa più accessibile e moderna, anche in spazi meno “importanti” e storici di quelli delle case del centro dell’iconica capitale francese.

Il segreto di questo stile, così amato dagli architetti e non solo, risiede nella sua capacità di far sembrare gli spazi lussuosi e ricercati, ma al contempo vissuti, accoglienti e mai pretenziosi. È l’arte del mélange francese, delle case di città come Parigi, Lione (ma anche altre), dove pezzi di epoche e stili diversi convivono in perfetta armonia e dove troviamo sempre qualcosa di originale nell’arredamento.

Per un ambiente in stile eclettico parigino non si va sul sicuro come può avvenire per altri stili (scandinavo, cozy, boho…), ma occorre uno sforzo maggiore per accostare con gusto arredi e decorazioni di epoche diverse. E’ uno stile per chi ama rischiare, pur rimanendo dentro canoni di bellezza e proporzioni senza tempo.

Siamo Anna e Marco e in questo articolo troverai una guida per arredare in stile parigino: dalle basi architettoniche fino ai dettagli, dai materiali ai consigli pratici per mixare e mantenere lo stile, senza errori.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Yvonne Wilhelmsen

2. Perchè lo stile parigino è elegante

Il fascino dello stile parigino sta proprio nella capacità di mescolare in modo equilibrato diversi elementi, ognuno con un ruolo ben preciso. 

  • E’ inutile negarlo, la storia è spesso legata all’architettura degli edifici: cornici a soffitto e boiserie alle pareti, camini in marmo o pavimenti a spina di pesce, che raccontano il passato e danno subito carattere. 
  • A questo si aggiunge il vintage autentico, fatto di mobili antichi e pezzi recuperati nei mercatini o tramandati in famiglia, che donano personalità e vissuto. 
  • Il lato più “informale” arriva invece dall’influenza dello stile industriale, dei vecchi atelier e laboratori parigini, con dettagli in metalli scuri, porte o pareti vetrate e linee essenziali che alleggeriscono l’insieme. 
  • Infine, il tocco finale è dato dal lusso sobrio, fatto di velluti dai colori profondi, dettagli in oro o un piano in marmo: elementi raffinati che non gridano, ma sussurrano eleganza.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Sophie Lloyd

3. Palette e materiali dello stile parigino o eclettico chic francese

La palette di questo stile è un gioco di equilibri:

  • Base Neutra: Pareti bianche candide o al massimo qualche concessione al panna, al beige e al grigio chiaro o qualche colore pastello, anche per i tessuti di base.

  • Accenti ricchi: Toni gioiello e colori profondi come blu ottanio (bleu paon), terracotta e verde bosco, non dimenticando piccoli contrasti in nero antracite per i dettagli d’arredo.

  • Materiali chiave: legno (rovere, noce), velluto, cuoio invecchiato, marmi lucidi, piastrelle retrò, ottone o bronzo satinato, canné.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Thomas Garnier

4. Caratteristiche dello stile parigino

Lo stile parigino non è mai rigido o prestabilito e non è mai uguale a sè stesso. Vive di dettagli architettonici, di mix ben calibrati e di un equilibrio naturale tra antico e moderno. Si riconosce subito per la sua eleganza senza tempo, fatta di boiserie e stucchi, parquet a spina di pesce, arredi vintage accostati a pezzi di design e colori neutri chiari ravvivati da accenti decisi, con contrasti che non stonano mai. È uno stile che sembra spontaneo, ma in realtà nasce da scelte molto consapevoli, pensate per creare ambienti raffinati e al tempo stesso vissuti.

Vediamo qualche elemento interessante di questo stile, anche con alcune delle tendenze più contemporanee, a cui possiamo ispirarci.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Benoit Diacre

Il Tocco Vintage e Rétro

  • Forme curve e legni dai toni caldi: Mobili Mid-Century introducono linee morbide senza tempo, accoglienti e essenze del legno calde.

  • Paglia di Vienna (Cannage): utilizzata in testiere, sedie o ante di armadi, apporta una leggerezza artigianale e un chiaro riferimento all’estetica retrò.

  • Piastrelle: vocazione vintage anche in bagno e cucina, con piastrelle retrò, mosaico, optical, a spina di pesce o esagonali, insieme alle classiche piastrelle metrò, un classico intramontabile, ma anche gres effetto marmo e zellige.

  • Mobili antichi o vintage: Credenze d’epoca, vecchi specchi dorati o lampadari a goccia imperfetti aggiungono un tocco autentico alla casa.

NOTA: La denominazione “paglia di Vienna” è legata alla grande diffusione delle sedie con intreccio di paglia, prodotte dalla celebre azienda viennese Gebrüder Thonet a partire dalla metà dell’Ottocento. La sedia N. 14, progettata da Michael Thonet e lanciata nel 1859, divenne un’icona del design industriale e del mondo dei bistrot, famosa in tutto il mondo. Un classico senza tempo. 

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

 credit photo: Théo Mallais

L’Influenza dello stile Industriale Francese

  • Divisori vetrati: L’elemento industriale si manifesta con l’uso di pareti divisorie vetrate, in ferro o legno dipinto, dallo stile retrò rivisitato.

  • Metallo nero: Ferro grezzo o metallo laccato per lampade, gambe di tavoli, scaffali e complementi d’arredo.

  • Accenti di pelle: Sedie o poltrone in cuoio invecchiato o cognac.

  • Tessuti grezzi: come lino o cotone naturale.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese
credit photo: Espaces atypiques

Il Lusso Disinvolto

  • Velluto: Facile introdurlo attraverso poltrone, testiere del letto, cuscini o pouf in velluto con colori profondi e preziosi come blu ottanio, giallo ocra, rosa antico o verde bosco.

  • Ottone e Oro invecchiato: I dettagli metallici sono raffinati, spesso non brillanti, ma con una finitura opaca o anticata (maniglie, bordi o piedini di tavolini, telai di specchi).

  • Marmo: Con belle venature, viene utilizzato per cucina, bagno, ma anche per tavolini bassi o buffet, per aggiungere un tocco di eleganza ricercata e senza tempo.

  • Carte da parati: Non sono rare carte da parati con disegni in stile Toile de Jouy o panoramiche, dove il disegno è in bianco e nero o con toni simili a un quadro, riprendendo lo stile della grisaglia (tecnica di pittura molto popolare nel periodo neoclassico). Negli ambienti più contemporanei il lusso si esprime anche con carte da parati che si ispirano all’Art Déco.

Non è questione di copiare un appartamento haussmanniano o una comble con vista sulla Tour Eiffel: è reinterpretare quella sensazione di casa “costruita“ nel tempo, anche in un appartamento moderno. Il risultato: ambienti sofisticati ma vissuti, con quel je ne sais quoi che sembra naturale, ma è progettato con cura.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Merci Paris

5. Le basi architettoniche (come crearle anche se non hai una casa storica)

Questo stile chiaramente prospera in ambienti con una architettura tipica delle case cittadine dei centri storici francesi. Tuttavia, grazie alla sua vocazione “eclettica” viene riproposto in contesti diversi da quelli degli appartamenti sulla Rive Gauche e per questo lo possiamo portare anche nelle nostre case, sempre con molta accortezza e buon gusto.

Elementi che fanno subito “parigino”:

  • Boiserie e cornici a soffitto — non devono essere per forza eccessive: boiserie semplificate con cornici sottili funzionano benissimo in ambienti moderni e fungono da tela raffinata.

  • Parquet a spina di pesce — un grande classico, spesso a posa francese, ça va sans dire; in alternativa, scegli listoni con posa a correre; l’essenza è sempre il rovere naturale, come quello delle case d’epoca.

  • Arredi dal taglio sartoriale — librerie o altri elementi su misura, utili soprattutto per gli ambienti più piccoli, ma scenografiche e lussuose negli ambienti più grandi.

  • Camino — anche se non funzionante, ripristinare un camino in marmo o in pietra è spesso l’occasione di un bel punto focale.

NOTA: il classico parquet a spina di pesce francese si riconosce dal taglio obliquo perfettamente regolare a 45 gradi. È proprio questo dettaglio a evocare l’eleganza senza tempo degli appartamenti haussmanniani di Parigi.

 

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Shoootin via Coté Maison

6. Arredi: quali scegliere e come mixarli

Lo stile eclettico francese è un mix & match attentamente studiato, ecco alcuni esempi:

  • Divano: preferibile in velluto o lino pesante, con linee contemporanee morbide o una forma moderna senza tempo; i colori profondi lo rendono protagonista, i colori neutri fanno risaltare la parete d’accento o altri dettagli gioiello.

  • Poltrone: bergère o poltroncine anni ’50 in pelle o velluto; se sono vintage, meglio.

  • Tavolini: marmo o legno scuro; accosta un tavolino antico a un pezzo più contemporaneo per un contrasto dinamico.

  • Libreria/credenza: un pezzo importante (credenza d’epoca o mobile su misura) aggiunge peso visivo e personalità.

  • Sedie e sedute secondarie: velluto, paglia di Vienna, o sedute in pelle per contrasto.

  • Tele grandi o piccole gallery wall ben calibrate.

  • Elementi classici: inserire un tocco classico, che sia un lampadario a gocce, un candelabro d’epoca o uno specchio antico è sempre una buona idea.

  • Carte da parati: panoramiche con paesaggi o motivi botanici, che ricordano quadri ottocenteschi, per sfondi scenografici.

  • Tessuti: tende generose, cuscini in velluto, biancheria in lino, mussola o cotone percalle… nello stile parigino non sono mai troppi, anzi, contribuiscono a creare quell’atmosfera calda e accogliente che rende ogni casa irresistibile.

  • Qualcosa di inaspettato: che sia una nota di colore acceso, un elemento in contrasto, un’opera d’arte, lo stile parigino non è mai monotono e banale.

  • Sostenibilità: comprare meno, ma meglio; restaurare pezzi esistenti; scegliere materiali naturali e durevoli, è l’antidoto contro l’arredamento low cost e usa-e-getta.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Heidi Jean Feldman

Se vuoi ricreare davvero lo stile parigino, non puoi cercare vie facili: evita di rincorrere solo colori neutri e noiosi, invece gioca con qualche tonalità profonda e decisa, capace di dare carattere all’ambiente. Allo stesso modo non temere di osare con gli accostamenti è proprio dai contrasti che nasce il fascino del mélange francese.

Ricorda inoltre che un ambiente arredato completamente con arredi coordinati usciti dalla fabbrica, non è affatto garanzia di eleganza, anzi: impara dallo stile parigino che le piccole imperfezioni (un mobile vissuto, delle sedie spaiate) non sono difetti, ma dettagli che aggiungono anima e autenticità.

Infine, non serve una copia esatta di un appartamento parigino: ciò che conta è la sensazione — mixare epoche, scegliere materiali veri, dare priorità alla qualità e ai dettagli sartoriali. Quando la casa si basa su questi elementi, risulta elegante senza sforzo.

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Laura Innocente

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Sophie Lloyd

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese
credit photo: Airbnb

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: OfficeRiders

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

credit photo: Pauline Le Goff

Come arredare in stile parigino o eclettico chic francese

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

11 Ottobre 2025 / / Case e Interni

Pareti di casa: quale bianco RAL scegliere

Si fa presto a dire bianco. Un tempo bastava chiedere al colorificio “un bianco per le pareti” o affidarsi al secchio che l’imbianchino portava con sé. Tutti usavano lo stesso tono, senza troppe domande: il bianco era bianco, e tanto bastava. [foto: Alvhem]

Oggi invece le cose sono cambiate. Le nostre case non sono più semplicemente spazi da abitare, ma ambienti che raccontano uno stile, un gusto personale, un modo di vivere. Gli arredi sono diventati più ricercati, i materiali per pavimenti e rivestimenti offrono una gamma quasi infinita di sfumature e texture. In questo contesto, anche il colore delle pareti non può essere lasciato al caso: un bianco qualunque rischierebbe di appiattire l’insieme. Scegliere la giusta tonalità di bianco significa valorizzare la luce naturale, armonizzarsi con i materiali presenti e dare coerenza a tutto il progetto d’interni.

Ecco che il bianco non è più un colore “neutro” da prendere alla leggera, ma una scelta di stile capace di trasformare l’atmosfera di una stanza. Esistono decine di sfumature diverse, alcune più calde, altre fredde, alcune perfette per esaltare la luce naturale, altre ideali per ambienti moderni oppure classici.

E proprio adesso, in un momento in cui la tendenza è creare interni luminosi, eleganti e dal mood sofisticato, la scelta del giusto bianco RAL è più importante che mai. Non si tratta solo di “imbiancare”, ma di dare carattere alla casa attraverso la sfumatura giusta.

Chiunque abbia provato a scegliere una tinta lo sa bene: di “bianco” non ne esiste uno solo. Le scale colore RAL, utilizzate da architetti e interior designer e dai maggiori produttori di vernici e arredi, offrono diverse sfumature di bianco, ognuna con caratteristiche e riflessi che possono cambiare radicalmente la percezione degli ambienti.

Ma qual è il RAL bianco ideale per le pareti di casa? La risposta è: dipende.

Dipende dallo stile, dalla luce naturale disponibile e dall’effetto che vuoi ottenere.

Pareti bianche differenze tra i vari RAL e quale usare

Non è necessario che pareti, soffitti, battiscopa e porte seguano lo stesso RAL, anzi, spesso un leggero contrasto (un tono su tono) può essere la scelta vincente per dare profondità agli ambienti, valorizzare i dettagli architettonici e creare un effetto più sofisticato e curato. A meno che non si scelga la tecnica del Colour Drenching, ma lì parliamo di colore ed è tutta un’altra storia.

Leggi anche: Dipingere il soggiorno: colori, tecniche e idee per un effetto wow

Vediamo insieme i 6 bianchi RAL più usati e versatili per interni.

Bianco RAL 9010 per dipingere le pareti di casacredit photo: Kvarteretmakleri

1. RAL 9010 – Bianco Puro

Forse il bianco più diffuso oggi per le pareti domestiche. È un bianco leggermente sporco, ma neutro, che si abbina facilmente a qualsiasi stile e materiale. Dona luminosità senza risultare freddo. 

Bianco per interni: uno dei codici RAL più usati sulle pareti - 9016

credit photo: Kvarteretmakleri

2. RAL 9016 – Bianco Traffico

Un bianco brillante e fresco, con sfumatura leggermente fredda. Oggi sta soppiantando il classico 9010 soprattutto nelle nuove costruzioni. È perfetto per spazi moderni e contemporanei, in cui si voglia un effetto pulito e luminoso. Ottimo anche per esaltare la luce naturale e i contrasti con sfumature più calde, colori scuri o dettagli neri.

Pareti bianche: differenze tra i vari RAL e quale usare

credit photo: Stadshem

3. RAL 9001 – Bianco Crema

Un bianco caldo, con leggere sfumature avorio. Perfetto per chi desidera un ambiente accogliente e soft, ideale in soggiorni e camere da letto arredati in stile classico contemporaneo.

Bianco RAL per interni: la guida definitiva alla scelta

credit photo: Alvhem

4. RAL 9003 – Bianco Segnale

Un bianco neutro con una punta di grigio, leggermente più luminoso rispetto al 9016. È indicato per smorzare un ambiente con troppi toni caldi diversi, ma anche per chi ama il minimalismo e vuole una base neutra che esalti l’arredamento.

Pareti bianche: differenze tra i vari RAL e quale usare

credit photo: Stadshem

5. RAL 9018 – Bianco Papiro

Si tratta di un bianco grigiastro molto chiaro. Funziona benissimo in ambienti minimalisti, industrial o in spazi con tanta luce naturale, perché attenua i riflessi e rende l’atmosfera sofisticata.

Quale bianco RAL scegliere per rendere luminose le pareti di casa

credit photo: Behrer

6. RAL 9002 – Bianco Grigiastro

Un bianco caldo con una leggera sfumatura grigia. È molto usato in contesti moderni, minimal e urban chic, soprattutto se abbinato a legni chiari come il rovere o toni neutri.

Come scegliere il bianco giusto?

Scegliere la giusta tonalità di bianco non è solo una questione di pareti: il segreto sta nel creare un dialogo con il pavimento, la luce naturale che entra in casa, lo stile e i materiali degli arredi. Ogni superficie riflette la luce in modo diverso e questo può cambiare radicalmente la percezione del colore.

Il consiglio in più? Non fermarti mai al colore scelto in showroom: porta i campioni a casa e guardali alla luce del giorno e della sera. È lì che scoprirai qual è davvero la sfumatura perfetta.

  • Parti dal pavimento: A seconda del colore e materiale il pavimento può dettare le regole su quale bianco scegliere; ad esempio con un parquet in rovere è meglio orientarsi su bianchi leggermente caldi, come il RAL 9010, mentre i pavimenti in gres grigio funzionano bene con bianchi freddi e neutri, come il RAL 9016 o il RAL 9002.

  • Valuta la luce naturale: L’esposizione della casa o della singola stanza, gioca un ruolo fondamentale, per cui qualsiasi bianco assume sfumature differenti; un bianco freddo può sembrare troppo glaciale in stanze esposte a nord, mentre un bianco caldo può risultare troppo giallo con eccessiva luce solare.

  • Considera lo stile della casa: Il 9010 è un evergreen, il 9016 è perfetto per interni moderni e minimal, mentre il 9001 è perfetto per uno stile classico contemporaneo, ad esempio; valuta lo stile che vuoi dare alla casa e poi scegli il tuo bianco.

  • Abbina ai bianchi scelti: Se hai scelto altri arredi bianchi molto presenti (ante cucina, armadi, rivestimenti di piastrelle…), scegli il bianco delle pareti in base al RAL che ti daranno i negozi dei mobili in questione oppure fatti prestare i campioni per scegliere il bianco che si avvicina di più.

  • Combina ai mobili: Se hai grandi arredi in legno chiaro o naturale potrebbe essere meglio un bianco caldo, se prevalgono metalli cromati e mobili scuri punta su un bianco freddo, se vi è un mix di toni caldi molto presenti considera di raffreddarli con un bianco più luminoso e neutro.

Ricorda: il bianco non è mai solo “bianco”. Scegliere la sfumatura RAL più adatta significa creare la cornice perfetta per il tuo arredamento e valorizzare al massimo la luce degli ambienti.

Guida ai bianchi RAL quale scegliere per le pareti di casa

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

4 Ottobre 2025 / / Case e Interni

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026: idee e tendenze per una casa attuale

Parlare oggi di stili di arredamento non è semplice come qualche anno fa. Se in passato era facile individuare una tendenza dominante – dallo Shabby Chic fino al Boho chic – adesso le regole sono cambiate. Gli stili di arredamento per le case contemporanee non si lasciano più incasellare in un unico stile o tendenza forte: mixano influenze, colori, materiali e atmosfere per creare spazi unici e personali.

Questo perchè negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambio di prospettiva: il design d’interni non è più solo “un guardaroba da cambiare”, una moda da seguire, ma raccontare chi siamo veramente. Per questo i trend del momento parlano di comfort, autenticità, sostenibilità ed equilibrio tra estetica e funzionalità.

In realtà, quelli che chiamiamo comunemente “stili” oggi andrebbero definiti più correttamente come tendenze. Non si tratta infatti di correnti rigide e riconoscibili come succedeva cent’anni fa, piuttosto di suggestioni e atmosfere che influenzano il modo in cui arrediamo le nostre case. E’ importante capire che sono delle linee guida, non regole: possiamo reinterpretarle, mescolarle o adottarle solo in parte, perché l’obiettivo non è uniformarsi, non è avere la casa che hanno tutti gli altri, ma creare ambienti che rispecchino davvero la nostra personalità. Che è un po’ quello che qui, da Case e Interni diciamo da anni.

Nel biennio 2024–2025, l’arredamento si è evoluto verso una fusione affascinante tra comfort, sostenibilità, nostalgia e innovazione e non siamo i soli pensare che queste direzioni continueranno nel 2026.

Dopo una lunga stagione dominata da interni “instagrammabili” e case copia-e-incolla, il design sta cambiando direzione. Le nuove tendenze non si limitano più a proporre il colore del momento o la finitura di moda, ma cercano di dare valore agli ambienti in cui viviamo. L’interior design che ci aspetta nel 2026 sarà fatto di storie personali, attenzione autentica e spazi capaci di riflettere davvero chi siamo.

Dal Quiet Luxury, che punta su materiali pregiati e comfort, al ritorno dei colori intensi con il Dark & Dramatic, passando per il Japandi 2.0 più informale e accogliente, fino al Colour Drenching, che veste pareti, soffitti e porte di una stessa tonalità: le tendenze attuali non si escludono, ma dialogano tra loro.

Siamo Anna e Marco, architetto e interior designer, e in questo articolo ti mostriamo i principali trend di arredamento del momento, con idee e ispirazioni per rendere la tua casa più attuale e accogliente, senza rinunciare al tuo stile personale.

Questa guida è pensata per accompagnarti in un viaggio tra ispirazioni e tendenze: che tu stia arredando la tua prima casa o voglia semplicemente dare nuova vita agli ambienti che ami, troverai spunti preziosi per creare spazi che ti somigliano davvero. Lasciati guidare tra gli stili e scopri quello che farà risplendere la tua casa di nuova atmosfera.

soggiorno in stile classico contemporaneo con divano bianco

credit photo: Ahre

1. Classico contemporaneo

  • Lo stile unisce l’eleganza senza tempo delle architetture storiche alla funzionalità moderna degli arredi contemporanei, creando un’atmosfera sofisticata e armoniosa, dove si punta alla qualità, piuttosto che alla quantità. 

  • Non c’è un solo modo per progettare un interno classico contemporaneo, ma esistono degli elementi ricorrenti. A cominciare dalle boiserie rilette in chiave moderna, con linee più sottili e semplificate per interni eleganti, armoniosi, contemporanei. I pavimenti sono spesso in parquet a spina di pesce in grande scala oppure in marmo o in gres porcellanato effetto marmo. 

  • Legni moderni non troppo chiari, velluti, marmi, superfici lucide e metalli caratterizzano l’arredamento dello stile, mentre la palette gioca con neutri sofisticati come tortora, bianco caldo e contrasti più scuri, che definiscono lo spazio con rigore estetico. Un’illuminazione a più livelli migliora comfort e funzionalità.

Cucina in legno scuro in stile contemporaneo Japandi

credit photo: Nordiska

2. Japandi 2.0

  • Evoluzione del Japandi classico che si ispira al minimalismo giapponese e quello scandinavo, nel 2025 ottiene una rilettura meno fredda e impersonale, verso più calore e carattere.

  • Troviamo legni moderni di noce o teak, neutri caldi e tonalità terrose, tessuti materici, ceramica grezza, vetro satinato, lampade in carta di riso di design insieme a illuminazione soffusa.

  • Si basa ancora su linee pulite, spazi funzionali e superfici nette, ma ora aggiungiamo elementi che riflettono i nostri gusti e le nostre esperienze individuali, come collezioni accuratamente selezionate o quadri emozionali.

Soggiorno con camino in stile contemporaneo Quiet Luxury

credit photo: Airbnb

3. Quiet Luxury

  • Dopo anni in cui il lusso si ostentava con decorazioni vistose, arriva l’eleganza silenziosa: meno, ma di qualità e valore. Come per il classico contemporaneo, ogni progetto Quiet Luxury può essere raccontato in modo diverso, perché non esiste un solo canone da seguire, ma solo alcuni spunti. Ad esempio, la palette: oltre ai neutri, vanno presi in considerazione anche colori intensi e raffinati. 

  • L’illuminazione non è solo funzionale, ma parte integrante del progetto: giochi di luce radente e tonalità calde modulano l’atmosfera e trasformano gli ambienti durante la giornata. Gli arredi, spesso realizzati su misura, si distinguono per finiture ricercate e dettagli sartoriali che conferiscono carattere e raffinatezza. Divani e poltrone hanno forme morbide che invitano al relax.  A completare il quadro interviene la tecnologia, sempre più avanzata e integrata – soprattutto in cucina – per accompagnare con discrezione le esigenze della vita contemporanea.

  • Materiali: legni sia chiari che scuri, marmi dalle belle venature, pietre raffinate e tessuti nobili scelti per qualità e tatto più che per ostentazione. Attenzione ai dettagli: texture, maniglie, profili, tessuti pregiati. 

Soggiorno moderno con parete blu scuro

credit photo: Alvhem

4. Dark & Dramatic

  • Osare i colori scuri per le pareti, continua ad essere di tendenza. Da scegliere tonalità profonde e avvolgenti, come verde bosco, blu navy, terracotta scuro, bordeaux, ma anche grigio antracite, prugna scuro, mattone scuro.

  • Non è “cupo”, ma intimo, scenografico, elegante. Non rende l’ambiente più buio, ma dona carattere e importanza.

  • Ti piace questa tendenza, ma hai dei timori? Il nostro consiglio è di scegliere una sola parete della stanza e bilanciare con arredi chiari e metalli, per introdurre un tono scuro senza problemi.

Soggiorno in stile vintage revival moderno con divano in pelle marrone

credit photo: Booking

5. Vintage Revival

  • Torna la voglia di anni ’50-’60-’70: mobili e complementi di modernariato, spesso arredi nuovi reinterpretati con linee più pulite e funzionali. Nasce dal forte desiderio di creare spazi personalizzati, che riflettano l’identità e i ricordi individuali, andando oltre l’estetica mainstream.

  • Non è collezionismo, ma mix ben calibrato: mobili vintage autentici o ispirati, accostati a elementi e finiture contemporanee per creare un equilibrio fresco e non nostalgico.

  • Finiture vissute, texture materiche, piastrelle scultoree e oggetti dal sapore nostalgico che aggiungono calore e personalità agli spazi; palette calde e decise (senape, verde oliva, terracotta) unite a legni moderni di tonalità più scure (noce, rovere scurito), metallo e vetro fumé.

Soggiorno in stile naturale organico moderno mediterraneo

credit photo: Airbnb

6. Organic Modern

  • Continuazione della biofilia, ma più raffinata: uso prevalente di materiali autentici come legno, pietra (soprattutto travertino), piastrelle dall’aspetto artigianale (zellige), lino, cotone e fibre intrecciate.

  • Non è solo mettere “piante ovunque”, ma creare un’atmosfera di benessere e calma, con una sincera attenzione alla sostenibilità. Predilezione di arredi dalle forme organiche, curve e fluide che favoriscono il comfort.

  • Palette dai colori neutri, terracotta e terrosi (marroni e caramello), ma anche crema, sabbia, verde salvia, che creano ambienti luminosi e accoglienti. Uso di texture naturali, mobili di legno certificati, recuperati o accessori di artigianato locale, in virtù di un minor impatto ambientale.

Soggiorno in stile Minimalist luxury con grande divano bianco

credit photo: caseeinterni

7. Modern Luxury Minimalism

  • Minimalismo sì, ma senza essere freddo: linee pulite ed essenziali esaltate da materiali di pregio (marmi e pietre, legni nobili, metalli satinati). L’importanza data alla qualità e alle forme, nonchè al gioco di chiaro-scuri, consente di evitare troppe decorazioni, rendendo i mobili di design protagonisti, sempre nell’ottica del less is more.

  • Base di colori neutri come il bianco caldo, il grigio o nero e i toni caldi della terra, arricchiti da contrasti eleganti e giochi di texture.

  • Funzionalità e scenografia per ambienti ordinati e ariosi dove ogni elemento è studiato: pochi arredi, ma scelti con cura e dal design iconico.

Pareti e soffitto dipinte - Colour Drenching
credit photo: Farrow & Ball

8. Colour Drenching

  • Tinte monocromatiche che avvolgono tutta la stanza: dalle pareti, ai soffitti, fino alle porte e i battiscopa, persino arredi integrati con la parete, tutti nello stesso colore.

  • Crea un effetto scenografico, che riprende il passato in chiave contemporanea.

  • Funziona bene anche in ambienti piccoli, dove un colore uniforme fa sembrare lo spazio più ampio.

Soggiorno in stile Art Deco moderno con carta da parati e divano in velluto rosa

credit photo: caseeinterni

9. Art Déco Modern & Glam

  • Geometrie, dettagli dorati, poltrone e divani in velluto, motivi grafici che si ispirano agli anni ’20.

  • Lo stile esprime lusso e glamour; non un revival letterale dell’Art Deco, ma una reinterpretazione più sobria e attuale, soprattutto per quanto riguarda la grafica.

  • Esempio: carte da parati e poltrone in velluto di ispirazione art deco, decorazioni dorate, tavolini con basi scultoree.

Che tu stia arredando il tuo nuovo nido o che tu abbia solo voglia di un rinnovamento, queste tendenze contemporanee di interior design ti daranno tutta l’ispirazione di cui hai bisogno.

Questi stili non sono rigidi: come ti abbiamo sottolineato, il trend dominante è la contaminazione creativa, dove vintage, moderno, esotico e minimal si mescolano per creare ambienti unici e personali. Non esiste più “lo stile unico” e monotono come lo shabby chic degli anni 2000, ma un panorama ricco di sfumature.

Ogni tendenza si può interpretare in modo personale: più che copiare, oggi conta scegliere ciò che risuona con la propria vita.

Quale di questi stili ti convince di più? Scrivicelo sulla nostra pagina Facebook!

Guida agli Stili di Interior Design 2025-2026: idee e tendenze per una casa attuale e accogliente

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

27 Settembre 2025 / / Case e Interni

Casa campagna ampliamento moderno veranda

Per l’home tour di oggi, vediamo un esempio di ampliamento di una casa unifamiliare in Inghilterra.

Ci troviamo nella campagna del Kent, dove c’è una casa che mette insieme due epoche diverse, ma perfettamente intrecciate. Da un lato, l’eleganza di un’abitazione vittoriana del 1871 con la sua facciata storica, i dettagli classici e il fascino intramontabile delle case di campagna inglesi; dall’altro, un ampliamento dal carattere contemporaneo, con tetto spiovente, grandi vetrate e rivestimenti naturali.

Un mix che potrebbe sembrare rischioso, ma che qui funziona alla perfezione, trasformando la dimora in un ambiente accogliente, raffinato e unico.

Alla villetta ottocentesca hanno aggiunto una veranda (che ospita una sala da pranzo). La veranda funge da collegamento sia tra le due aree nuove sia con la casa originaria.

Casa vittoriana ampliata con estensione moderna: arredi e consigli

Un ampliamento moderno

Il progetto di ristrutturazione e ampliamento di questa tradizionale villetta vittoriana, ha mirato a realizzare un’estensione armoniosa e continua, introducendo un nuovo volume a C, che si apre elegantemente sul lato del giardino.

Come descritto, da una veranda di collegamento si intersecano le due nuove ali della casa, creando uno spazio unico a C. Questo ampliamento è stata progettato con attenzione ai materiali esterni: legno, acciaio, zinco e grandi finestre in stile industriale, creano un collegamento diretto con il giardino. Gli interni risultano luminosi, con soffitti alti e rivestimenti in legno chiaro, che donano un tocco rustico e che alleggeriscono l’atmosfera.

Consiglio: se pensi a un ampliamento della tua casa di campagna, scegli materiali che parlino la stessa lingua della natura circostante. Il legno e il vetro, ad esempio, aiutano a far entrare la luce e a creare continuità tra interno ed esterno, mettendo in evidenza la struttura originale della casa.

Arredi tra tradizione e design contemporaneo

Il cuore della casa è la cucina in stile Shaker, dipinta in una sofisticata tonalità blu-grigio (assomiglia al RAL 7031) con maniglie in ottone e piano in quarzo. Gli arredi contemporanei dialogano con pezzi più classici, mentre l’elegante parquet in rovere, posato a spina di pesce, unisce idealmente gli spazi.

Consiglio pratico: quando abbini mobili tradizionali e moderni, crea un filo conduttore con i colori o le finiture. Ad esempio, le maniglie in ottone della cucina possono richiamare un dettaglio vintage di una lampada o di una cornice.

Cucina blu-grigio con piani in quarzo e dettagli in ottone

Il ruolo del colore

Hai notato? Il grigio-blu profondo ritorna in diversi ambienti della casa: nella facciata esterna storica, nei mobili della cucina, nelle pareti del secondo soggiorno, persino nel pianerottolo. Nonostante la sua intensità, questa tonalità non appesantisce, ma anzi dona carattere e continuità. La costanza nella palette cromatica fa percepire la scelta come studiata e non improvvisata.

Consiglio: se vuoi osare con un colore forte, usalo come filo conduttore in più ambienti, alternandolo con tinte più neutre. In questo modo il risultato sarà armonioso e non caotico.

Dettagli che fanno la differenza

Il soffitto in legno dipinto di bianco, i lucernari che aumentano la luce naturale e persino la dependance in giardino dimostrano che ogni spazio può essere ripensato con un tocco personale. Amiamo le piastrelle blu pavone del bagno, in stile zellige marocchine così come la veranda con il suo mix di materiali. La scelta cromatica conferisce alla casa un carattere unico.

Consiglio pratico: non trascurare gli spazi di servizio come bagni e ingressi. Con una scelta accurata di colori, rivestimenti e arredi, possono diventare veri e propri punti di forza della casa.

Perché questa casa ispira anche noi

Ciò che rende speciale questa abitazione è la capacità di mescolare epoche e stili senza perdere coerenza. Non si è cercato di cancellare il passato, ma di affiancarlo a un presente contemporaneo, rispettando la storia e allo stesso tempo guardando al futuro.

Ed è proprio questa la lezione che possiamo portare nelle nostre case: il contrasto, se ben gestito, può diventare il vero elemento distintivo.

Se cerchi più spazio non resta che osare: affiancando alla tua casa d’epoca un volume contemporaneo, il risultato sarà di grande effetto.

Casa vittoriana con ampliamento moderno: idee e consigli

Casa vittoriana con ampliamento moderno: idee e consigli

Casa vittoriana con ampliamento moderno: idee e consigli

Casa vittoriana con ampliamento moderno: idee e consigli

Bagno con vasca in rame e piastrelle blu pavone zellige

Patio esterno con dependance e giardino verde

Casa campagna soggiorno moderno

Casa campagna soggiorno moderno

Casa campagna ampliamento moderno veranda

Casa campagna ampliamento moderno veranda

Soggiorno casa inglese con pareti grigio-blu scuro e boiserie

Camera da letto con boiserie in casa di campagna

Camera da letto con boiserie in casa di campagna

Camera da letto in ampliamento casa con vetrate

Camera da letto in ampliamento casa con vetrate

pareti grigio blu scuro

cameretta moderna letto grande

Mini appartamento angolo cucina

Mini appartamento camera

Facciata vittoriana blu notte con porta gialla – casa nel Kent

Casa campagna ampliamento moderno veranda

Credit photo The Modern House

In cerca di nuove ispirazioni per arredare? Dai un’occhiata ai nostri consigli: troverai tante idee creative perfette per ogni ambiente della casa.

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

20 Settembre 2025 / / Case e Interni

Cerchi spunti per decorare la parete dietro al divano? Ecco 16 idee di arredo soggiorno che uniscono stile, funzionalità e personalità

Stai arredando il tuo soggiorno e non sai come decorare la parete dietro al divano? Sei nel posto giusto!
Che tu ti sia appena trasferita in una nuova casa o che voglia dare nuova vita al tuo living, decorare questa zona è un buon punto di partenza per rendere l’ambiente più accogliente e curato.

Siamo Anna e Marco, architetto e interior designer e oggi vogliamo mostrarti ben 16 idee per arredare la parete dietro al divano.

“Cosa mettere dietro alla parete del divano?” è una domanda che ci viene posta di frequente. In molte case il divano trova sistemazione addossato ad una parete, che può essere anche piuttosto ampia. Lasciarla completamente libera, rischia di rendere l’ambiente anonimo, vuoto e privo di carattere, eccedere con gli arredi o le decorazioni, si rischia di trasformare la stanza in un luogo caotico e fonte di disordine.

Al giorno d’oggi l’arredamento è più ricercato di un tempo e ogni dettaglio conta. Come ripetiamo spesso, ogni stanza dovrebbe avere il suo punto focale e questo se c’è, deve essere l’unico, altrimenti i nostri sguardi vengono catturati da troppi input e percepiscono solo il disordine. Ecco perché decorare nel modo giusto la parete dietro al divano è quindi un’ottima occasione per creare il punto focale della stanza, senza grandi sforzi o dispendio di risorse economiche.

Certo, armonizzare i vari elementi di un soggiorno può rivelarsi una sfida, ma qui da Case e Interni vogliamo semplificarti la vita. Ti proponiamo 16 idee e soluzioni di design che trasformeranno il tuo soggiorno.

Scorri i consigli che abbiamo raccolto: ce ne sono per tutti i gusti e molte soluzioni possono essere realizzate anche con il fai-da-te in un solo weekend. Sei più per il minimal pratico o per un effetto wow?


Parete dietro al divano decorata con galleria di quadri moderni per trasformare il soggiorno in uno spazio accogliente e di stile

Credit photo Svenskfast 

1 | Crea una galleria di quadri

Un evergreen che porta personalità in qualsiasi soggiorno. Che si tratti di tele, stampe artistiche, fotografie in bianco e nero, illustrazioni o poster vintage, la parete dietro al divano è il posto ideale per costruire una composizione personale e di grande effetto.

Non si può lasciare al caso. Il trucco sta nel trovare un filo conduttore che leghi gli elementi: può essere una palette di colori, uno stile grafico o semplicemente il tipo di cornice. Non è necessario che tutto sia perfettamente simmetrico, anzi, spesso le composizioni più riuscite hanno un equilibrio “casuale”, che appare naturale, ma in realtà è studiato nei minimi dettagli

Ecco qualche consiglio pratico:

  • Scegli un tema o affinità – Botanica, linee astratte, fotografie di viaggio oppure affinità cromatiche o grafiche: avere un concept di base rende la gallery più facile da comporre in modo convincente ed armonioso. Puoi optare per stampe, dipinti, illustrazioni o opere astratte, giocando con cornici coordinate oppure mixando stili diversi per un effetto più eclettico.

  • Mantieni distanze regolari – Non riempire a caso: lascia sempre spazi proporzionati tra un elemento e l’altro ed evita le distanze siderali. Mantieni almeno 15-20 cm tra lo schienale del divano e il bordo inferiore dei quadri per un equilibrio visivo.

E’ inutile che ti ricordiamo di prestare cura ai richiami cromatici: riprendi nei cuscini, nei tappeti o nei tessili i colori delle stampe per un effetto coerente.

Decorare la parete dietro al divano con carta da parati

Credit photo Uwalls

2 | Usa la carta da parati

La carta da parati è tornata protagonista dell’interior design. I materiali innovativi e le nuove stampe la rendono un elemento d’arredo vero e proprio, capace di trasformare la parete dietro al divano nel fulcro visivo del soggiorno. Oggi trovi carte facili da applicare e rimuovere, perfette anche se non vuoi una soluzione permanente. L’effetto cambia radicalmente a seconda del motivo e della texture:

  • Tappezzeria panoramica – Paesaggi, foreste tropicali o scenari urbani creano un fondale scenografico, quasi teatrale, che avvolge la zona living. Perfetta se vuoi dare profondità e respiro a una stanza di dimensioni ridotte.

  • Motivi geometrici o astratti – Linee, cerchi o pattern optical, effetti dinamici e 3D danno carattere agli ambienti contemporanei e si abbinano bene a divani dalle forme essenziali.

  • Effetti materici – Wallpaper che imitano cemento, marmo, acquerello, pareti vintage o tessuti regalano texture sofisticate senza gli impegni di un vero rivestimento.

  • Fantasie botaniche o floreali – Nelle versioni tono su tono, portano freschezza e personalità, soprattutto se coordinate con tessili e legni in tonalità naturali.

Parete colorata dietro al divano

Credit photo Alvhem

3 | Un po’ di colore dietro al divano

L’idea più semplice? Basta una mano di vernice per trasformare completamente la parete dietro al divano. Una tinta intensa o in contrasto con l’imbottito può diventare il vero punto focale del soggiorno. Se la larghezza del muro è piccola, dipingerlo interamente amplifica l’effetto scenografico; se invece la parete è più grande e ha anche porte o finestre, allora potresti creare un riquadro proporzionato, così da mantenere equilibrio visivo. In alternativa, sempre in questo secondo caso puoi scegliere un tono neutro scuro.

In definitiva, una parete dipinta in un colore scuro, crea profondità, con una tonalità più vivace, invece, il divano risalta ancora di più e diventa protagonista della stanza. Un trucco semplice ed efficace per dare carattere al living senza stravolgerlo.

Leggi anche: Dipingere il soggiorno: colori, tecniche e idee per un effetto wow

Una libreria a tutta altezza nella parete dietro il divano

Credit photo Svenska Mäklarhuset

4 | Una libreria a tutta altezza

Una libreria che occupa l’intera parete dietro al divano è una scelta che unisce bellezza e praticità. A noi piace perché, non solo offre uno sfondo scenografico capace di caratterizzare l’ambiente, ma aggiunge anche un elemento contenitivo.

Se lo spazio lo permette, una libreria a tutta altezza diventa una vera protagonista del soggiorno, quasi come una quinta teatrale. Puoi sceglierla minimalista, con linee pulite e vani regolari, oppure più dinamica, alternando pieni e vuoti, mensole aperte e ante chiuse. Puoi decidere di averla in legno, nobilitato, metallo, cartongesso; con montanti e ripiani simmetrici o asimmetrici. Sono davvero tante le possibilità.

Il bello è che potrai giocare con libri, oggetti decorativi, piante e cornici, creando un fondale che non è mai statico. Una libreria dietro al divano, infatti, ti permette di rinnovare facilmente l’ambiente: basta cambiare la disposizione dei volumi o inserire nuovi dettagli decorativi per avere ogni volta un living diverso.

Qualche consiglio pratico:

  • Proporzioni: lascia almeno 40-50 cm dietro al divano se vuoi creare un piccolo passaggio, altrimenti ne bastano 10 cm, sapendo che potrai sfruttare comunque la parte retrostante.

  • Ordine visivo: alterna libri e oggetti senza riempire eccessivamente oppure fallo in modo omogeneo e organizzato; il segreto è esporre ciò che racconta davvero chi sei, evitando il disordine quotidiano.

parete dietro al divano : una finta boiserie in stile classico-contemporaneo

Credit photo Larsson estate

5 | Crea una finta boiserie

Per la parete dietro al divano puoi creare una finta boiserie in stile classico-contemporaneo. È una scelta elegante che funziona bene sia in ambienti tradizionali che moderni.

Come avrai notato la moda dello stile classico-contemporaneo prevede di applicare cornici in rilievo (in gesso, legno, poliuretano o polistirolo) anche in una sola parete, creando riquadri simmetrici. E’ un ottimo modo per dare un tocco di classe, mantenendo le linee semplici per non appesantire l’ambiente.

Sopra il divano è consigliabile posizionare una cornice a circa 90–110 cm da terra, in modo che sia visivamente allineata con lo schienale del divano. Se la parete è piccola puoi fare un unico grande riquadro. Se vuoi uno stile classico-contemporaneo scegli una tonalità neutra e luminosa per le pareti, come bianco caldo, beige chiaro o grigio perla, se invece vuoi riprendere uno stile inglese allora puoi osare con colori più intensi e scuri.

Il risultato è una parete elegante, equilibrata e personalizzata, che incornicia il divano con discrezione e stile. In sostanza, la finta boiserie aggiunge profondità e carattere senza ricorrere a grossi interventi.

un grande quadro unico

Credit photo Entrance

6 | Appendi un grande quadro unico

Appendere un quadro dietro al divano è un grande classico, ma non per questo va considerato una scelta scontata. Il segreto sta nelle proporzioni: un quadro troppo piccolo rischia di perdersi, mentre uno eccessivamente grande rispetto al divano può appesantire l’ambiente. L’ideale è scegliere una tela di grandi dimensioni, che segua la linea del divano, senza superarne la lunghezza, e che abbia una forma proporzionata allo spazio disponibile.

Quanto al soggetto, hai infinite possibilità per dare carattere alla stanza: astratti e contemporanei, paesaggi, manifesti, fotografie artistiche, nature morte o poster vintage. Sceglilo in base allo stile e alla palette della stanza e appendilo centrato rispetto al divano, o se più alto che largo, un po’ decentrato: diventerà l’elemento di spicco dell’ambiente.

Un consiglio utile: lascia respirare la tela e non riempire la parete con troppi altri elementi decorativi. Basteranno un paio di complementi ben scelti, come una lampada da terra o un tavolino tondo, per completare la composizione.

Ti può interessare anche: Guida alla scelta dei colori ideali per la tua casa

mensola per quadri sopra il divano

Credit photo Kismet house

7 | Monta mensole per quadri

Le mensole per quadri e cornici sono un’ottima idea per decorare la parete sopra il divano in modo versatile. Permettono di esporre oggetti decorativi leggeri come quadri appoggiati, piccoli vasi, candele o sculture minimal.

La bellezza di una tipologia di mensola small come questa è che è componibile (le puoi affiancare fino alla dimensione desiderata) e può evolversi nel tempo: puoi aggiungere un nuovo quadro acquistato durante un viaggio, una stampa di una mostra o un piccolo oggetto che ti rappresenta. Così, la parete dietro al divano diventa non solo una decorazione, ma un riflesso autentico della tua personalità e del tuo gusto.

Parete dietro al divano decorata con vecchia mappa

Credit photo Stadshem

8 | Scegli qualcosa di vintage

Se cerchi un modo per personalizzare la parete dietro il divano con un tocco unico e originale, prova con gli oggetti vintage. Cerca nei mercatini dell’antiquariato o nei negozi dell’usato per trovare pezzi unici, aggiungendo carattere e personalità. Qualche idea?

Mappe e paraventi: una soluzione affascinante è appendere una vecchia mappa o un planisfero d’epoca. Con le loro tonalità sbiadite e il loro fascino da esplorazione, le mappe creano un’atmosfera avventurosa e ricca di stile. Oppure, puoi riutilizzare un vecchio paravento in legno, trasformandolo in un elemento decorativo che aggiunge un senso di intimità e raffinatezza.

Cornici vuote: per un tocco più minimalista, ma di grande effetto, valuta l’uso di cornici vuote. Raccogli cornici di forme e dimensioni diverse, dipingile dello stesso colore della parete per creare coerenza e appendile sulla parete senza vetro o foto. L’effetto sarà elegante e inaspettato, un vero e proprio “quadro” astratto che gioca con le ombre e le forme.

Vecchie finestre o porte: Un’altra idea è quella di recuperare vecchie persiane, finestre d’epoca, vecchie porte da usare come pannelli decorativi, donano carattere e una nota rustica molto scenografica.

Divano con una libreria bassa posizionata dietro - progetto dm studio

Credit photo DM Studio associato

9 | Metti una libreria bassa o una mensola

Nei soggiorni più piccoli, una libreria bassa è una soluzione pratica e decorativa allo stesso tempo. Posizionata dietro al divano, magari occupando tutta una nicchia, diventa un piano d’appoggio versatile su cui organizzare libri, quadri, vasi o lampade. In questo modo si sfrutta lo spazio senza appesantire la stanza e si crea un fondale ordinato e personalizzato.

Anche un semplice mobile contenitore o una consolle a filo schienale può rivelarsi utilissimo: offre spazio ulteriore dove nascondere le proprie cose, senza togliere luminosità e mantiene l’ambiente leggero. Il trucco è disporre con cura gli oggetti sopra, così che la composizione risulti equilibrata e mai caotica.

Specchio che sembra una vecchia finestra dietro il divano

Credit photo Hemnet

10 | Gioca con le illusioni ottiche

Se vuoi dare profondità alla parete dietro il divano in modo originale, punta sulle illusioni ottiche. Gli specchi quadrettati creano l’effetto di una finestra, amplificando luce e spazio, magari con cornici in ferro nero che richiamano lo stile industriale francese.

Per chi preferisce uno stile più contemporaneo, ci sono anche altre idee moderne: pannelli 3D o rivestimenti effetto rilievo, che giocano con luci e ombre creando movimento e prospettiva; trompe-l’œil ovvero carte da parati con effetti di prospettiva, architettonici (archi, paesaggi urbani) o altri effetti 3D, un modo creativo e non invasivo per dare profondità alla parete.

Tappeto moderno appeso nella parete dietro al divano

Credit photo Funda

11 | Decora la parete con un tappeto

Appendere un elemento tessile al muro dietro al divano è un’idea che unisce tradizione e modernità. Non si tratta più solo di scelte boho, etniche o eclettiche: oggi i tappeti e gli arazzi diventano veri e propri quadri tessili capaci di dare calore e personalità alla stanza. Il vantaggio? Oltre a decorare, i tappeti a parete hanno anche una funzione pratica: smorzano i rumori e migliorano l’acustica del soggiorno, rendendo lo spazio più confortevole, soprattutto se ci sono grandi finestre o soffitti alti.

Un tappeto o un arazzo con motivi geometrici Japandi o con trame essenziali in fibre naturali può creare un’atmosfera rilassante e minimalista, perfetta per chi ama gli interni sobri, ma accoglienti. Se preferisci un tocco più contemporaneo, ci sono tappeti con pattern astratti, quasi pittorici, che trasformano la parete in un punto focale di design.

Uno specchio grande nel muro dietro al divano

Credit photo Husmanhagberg

12 | Usa uno specchio grande

Se cerchi un elemento decorativo che sia allo stesso tempo elegante e funzionale, un grande specchio è la soluzione ideale per la parete dietro al divano. Oltre a essere un classico intramontabile, lo specchio ha il potere di trasformare la percezione dello spazio, rendendo la stanza visivamente più ampia e luminosa.

Soprattutto in soggiorni di piccole dimensioni, posizionare uno specchio grande crea l’illusione ottica di maggiore profondità, riflettendo la luce naturale e gli altri elementi d’arredo. Questo effetto è particolarmente utile in living esposti a nord o con finestre piccole, dove lo specchio può amplificare la luminosità esistente.

Oltre alla sua funzione pratica, lo specchio è un vero e proprio elemento di design. Puoi optare per un pezzo unico in stile etnico per creare un punto focale che attiri l’attenzione, oppure tondo in stile scandinavo, per un effetto più minimal, ma anche uno stile classico per un ambiente più raffinato e tradizionale.

Parete dietro al divano pannello cannetato fonoassorbente

Credit photo Svenskfast 

13 | Applica un pannello cannetato

Se vivi in un ambiente rumoroso o preferisci guardare film senza disturbare i vicini, questa è la soluzione pratica ed estetica.

I nuovi pannelli fonoassorbenti sono disponibili con la loro estetica di cannettato di legno, perfetti per un soggiorno contemporaneo. Come saprai se ci segui, l’effetto cannettato è una tendenza di interior design. Si tratta di una decorazione che riveste la parete con scanalature, solitamente verticali, creando un affascinante effetto di chiaro-scuro. A differenza delle vecchie perlinature, il cannettato dona una piacevole texture all’ambiente e si sposa alla perfezione con stili d’arredo contemporanei, dal minimal Japandi al nordico, fino al vintage e al classico-contemporaneo aggiungendo una nota di raffinata eleganza e un forte impatto visivo.

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Parete dietro al divano con muretto in cartongesso

Credit photo DM Studio associato

14 | Un muretto in cartongesso

Se ami gli ambienti ordinati e moderni, ma non vuoi rinunciare a un tocco decorativo, un muretto basso in cartongesso dietro al divano può essere la soluzione giusta. Bastano pochi interventi per creare una piccola spalletta, appena più alta dello schienale e profonda almeno 10-15 centimetri: abbastanza per avere un piano d’appoggio discreto, ma utilissimo.

Il bello di questa soluzione è la versatilità: sul piano puoi appoggiare cornici, candele, piante, puoi arricchirla con una striscia LED integrata, che dona atmosfera serale e valorizza il divano, oppure giocare con il colore scegliendo una tinta in contrasto.

Non è solo una scelta estetica, ma anche una soluzione pratica, ideale se hai bisogno di far passare cavi elettrici, tubazioni o impianti (come quelli dell’aria condizionata) senza fare troppe tracce. In questo modo trasformi un’esigenza tecnica in un vero elemento d’arredo, proprio come abbiamo fatto noi, nel progetto che vedi qui sopra.

Decorare la parete dietro al divano con un Mix & Match di quadri e specchi

Credit photo Bandd design

15 | Mix & Match Gallery Wall con oggetti decorativi

Se ami la creatività, per esprimere al meglio la tua personalità e decorare la parete dietro al divano, il mix & match di cornici e oggetti è la soluzione ideale. Questa tendenza, spesso chiamata Eclectic Gallery Wall, non si limita a quadri e stampe, ma include anche elementi tridimensionali, che aggiungono profondità e carattere.

Libera la tua creatività mescolando stampe, fotografie, piccoli specchi, piatti decorativi, pezzi di tappezzeria, bacheche, chiavi antiche, arredi tessili, piccole mensole, cimeli o altri oggetti vintage. Sarà qualcosa di unico. L’effetto WOW è assicurato!

L’obiettivo è creare una composizione che racconti la tua storia e i tuoi gusti. L’importante è mantenere un senso di armonia, scegliendo colori e stili che si integrino tra loro per evitare un effetto caotico. Puoi optare per una palette di colori neutri per un look sofisticato, oppure per tonalità più vivaci per un risultato più eclettico e creativo.

grandi foto in bianco e nero dietro al divano

Credit photo Kvarteretmakleri

16 | Metti grandi foto in bianco e nero

Vuoi giocare sul sicuro? Per un tocco di eleganza senza tempo, le fotografie in bianco e nero sono una scelta raffinata e di grande impatto. Evita le foto personali a colori, che rischiano di creare un effetto caotico e punta invece su stampe artistiche o scatti di paesaggi o dettagli architettonici in bianco e nero. La monocromia, infatti, crea un’estetica pulita e sofisticata, che si adatta a ogni stile d’arredo. Un’idea vincente è disporre sopra il divano due o tre foto in bianco e nero. Prediligi il grande formato e limita il numero dei pezzi, il risultato è assicurato.

Le cornici nere sono un grande classico, capaci di valorizzare gli scatti con un contrasto deciso, ma puoi anche optare per cornici sottili bianche o metallo, che si abbinano a un’estetica più calda o minimalista.

Quale di queste idee vedi meglio nel tuo soggiorno? Raccontacelo sulla nostra pagina Facebook!

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16 idee per la parete dietro al divano che trasformeranno il tuo soggiorno

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

13 Settembre 2025 / / Case e Interni

Perché non ha senso rifare il look al bagno senza controllare gli impianti

Il bagno è una delle stanze più costose e delicate da ristrutturare. Per questo, spesso si cercano soluzioni facili, rapide e meno invasive come dipingere le piastrelle con vernice senza dover demolire. Questi interventi estetici possono dare un bel colpo d’occhio, ma attenzione: se il bagno ha più di 25-30 anni, c’è un rischio concreto che diventino soldi spesi male.

Siamo Anna e Marco e come architetti e interior designer oggi ti spieghiamo perchè non dovresti buttare via i tuoi soldi per un relooking del bagno.

Cosa significa rifare il look al bagno

Con relooking del bagno non si intende una vera ristrutturazione, ma un intervento più leggero e veloce che mira soprattutto a rinnovare l’estetica. In pratica, invece di demolire e rifare completamente impianti e rivestimenti, si punta solo a “rinfrescare” l’ambiente con soluzioni superficiali in particolare coprendo le vecchie piastrelle con vernice o microcemento. 

Poi si possono cambiare gli elementi principali del bagno per renderli più moderni: sostituire il box doccia o i sanitari, cambiare la rubinetteria, cambiare arredi o complementi come specchi e illuminazione. 

È un modo pratico, relativamente economico e veloce per dare un aspetto moderno e piacevole a un bagno datato, senza dover affrontare lavori invasivi e costosi.

Applicazione di vernice su vecchie piastrelle del bagno come relooking superficiale

credit photo: Historiska Hem

Quando conviene verniciare le piastrelle del bagno

Rinnovare il bagno senza togliere le piastrelle? Vediamo quando è meglio farlo, secondo il nostro parere da esperti.

1. Se si vive in Affitto

Il rifacimento estetico del bagno è una soluzione che può essere presa in considerazione se si vive in affitto. Non essendo proprietari, non avrebbe senso investire grandi somme in una ristrutturazione completa. Di fatto, non si è nemmeno responsabili nel caso in cui ci fossero guasti alle tubazioni, che danneggino i vicini di casa. Se il padrone di casa non ha intenzione di spendere soldi per una ristrutturazione, l’inquilino con un contratto a lungo termine, con piccoli interventi estetici, può comunque rendere l’ambiente più moderno, funzionale e accogliente, così da godere di uno spazio piacevole, fintanto che rimane in affitto nella casa.

2. Bagno nuovo, ma non rispecchia i gusti

Un altro caso in cui la soluzione di rinfrescare il bagno potrebbe essere valutata è quando l’ambiente è relativamente nuovo: ad esempio un bagno che ha meno di dieci anni, ma non rispecchia i nostri gusti. Non è raro l’acquisto di una casa nuova o già ristrutturata, con impianti recenti, ma con rivestimenti, sanitari o finiture che non ci convincono. In questi casi non serve rifare tutto da capo: bastano interventi mirati di relooking, come nuove pitture, resine, rivestimenti adesivi, nuovi specchi e accessori, per dare un aspetto completamente diverso al bagno senza toccare la parte impiantistica e senza i tempi lunghi di un cantiere. Se l’idraulico ci dice che gli impianti sono a posto, il relooking permette di dare freschezza con interventi mirati.

3. In caso di Vendita

Ci sono altre situazioni in cui un restyling del bagno può essere una soluzione sensata senza dover ricorrere a una ristrutturazione completa? Sì, ad esempio, in caso di vendita dell’immobile: un rinnovamento veloce (così come avviene anche con l’home staging) può rendere il bagno più appetibile e curato, senza dover investire grandi somme. Usare la vernice apposita sulle piastrelle, cambiare la rubinetteria, i sanitari o aggiungere un’illuminazione moderna può bastare a far sembrare il bagno apparentemente più nuovo in modo da attirare compratori interessati.

Fin qui abbiamo visto quando il relooking può essere una scelta valida: in un bagno in affitto o in uno recente, ma poco in linea con i nostri gusti. Tuttavia, c’è un’altra situazione in cui questa soluzione non solo non è consigliabile, ma rischia di trasformarsi in un vero spreco di denaro: quando il bagno ha già 25-30 anni sulle spalle. In questi casi, intervenire solo sull’estetica senza toccare gli impianti significa buttare via i soldi. E ora vediamo nel dettaglio perché.

Verniciare le piastrelle del bagno per rinnovarle

credit photo: Farrow & Ball

Il problema del “restyling veloce”

A prima vista, rinnovare un bagno datato solo in superficie può sembrare la soluzione più semplice e conveniente: un po’ di vernice o microcemento sopra le vecchie piastrelle, la sostituzione di qualche rubinetto e un nuovo mobile lavabo. Il risultato è immediato, il bagno appare più moderno e accogliente e il portafoglio sembra salvo.

Il problema è che questa scorciatoia ignora la vera criticità: gli impianti. Se le tubature o gli scarichi hanno più di 25-30 anni, è molto probabile che prima o poi si presentino guasti, perdite o malfunzionamenti. E quando accade, non resta che rompere le pareti o il pavimento per intervenire. A quel punto, tutto il lavoro estetico fatto sopra (verniciatura, resina, rivestimenti nuovi, smontaggio dei sanitari…) viene inevitabilmente distrutto.

In pratica, si finisce per pagare due volte: prima per il relooking, poi per la ristrutturazione vera e propria. Per questo motivo, il “restyling veloce” può avere senso solo in bagni relativamente recenti o con impianti già in buono stato o nelle soluzioni che abbiamo elencato prima.

Perché il relooking del bagno rischia di essere inutile

credit photo: Leroy Merlin

Impianti vecchi = rischio perdite

Qualche tempo fa ci ha chiamato un cliente, davvero disperato. Aveva deciso di fare un “restyling veloce” del vecchio bagno di un appartamento da dare in affitto, risalente agli anni ’80.  Così come gli avevano consigliato in un negozio, la soluzione prevedeva l’applicazione di vernice sopra le piastrelle e la sostituzione del box doccia e dei sanitari. Non ci aveva chiesto una consulenza preventiva. All’inizio era entusiasta: il bagno sembrava completamente nuovo e aveva speso relativamente poco.

Purtroppo, dopo poco più di un anno, l’incubo. Una perdita improvvisa dalle vecchie tubature lo ha costretto a dover chiamare muratore e idraulico per rompere muri e pavimento. Tutto il lavoro estetico fatto è andato distrutto. Alla fine, ha dovuto ristrutturare il bagno da capo, spendendo quasi il doppio rispetto a una ristrutturazione completa fatta subito, poiché le infiltrazioni avevano anche causato danni ai vicini di casa.

Purtroppo, dopo decenni, le tubazioni e gli scarichi non offrono più le stesse garanzie di tenuta. Le perdite possono verificarsi all’improvviso e spesso non sono subito visibili: l’acqua penetra nei muri, inizia la formazione di muffa, rovina i rivestimenti, le pareti e i soffitti dei locali adiacenti e può arrivare anche agli appartamenti vicini, creando inevitabilmente dei danni e dei costi maggiori di quelli che si affronterebbero con la sola ristrutturazione. Quando accade, si è costretti a intervenire in emergenza, rompendo pavimenti e rivestimenti, con tutti i disagi del caso.

Ai nostri clienti, che ci chiedono consulenze per l’acquisto di una nuova casa, lo diciamo sempre: tubature vecchie possono causare perdite, muffa e danni consistenti. Sostituirle è fondamentale.

Il divano e il letto dei sogni possono aspettare, ma il rifacimento completo del bagno è una priorità.

Bagno moderno ristrutturato con impianti nuovi e rivestimenti

credit photo: Larsson Estate

Quando conviene rifare gli impianti

Se il bagno ha più di 25-30 anni, è altamente consigliabile valutare la sostituzione completa degli impianti idraulici ed elettrici, insieme all’intervento estetico. Potrai così:

  • Dormire sonni tranquilli senza la paura di perdite improvvise.

  • Investire meglio i tuoi soldi, perché il bagno durerà nel tempo.

  • Migliorare la funzionalità con nuovi scarichi, rubinetterie e impianti moderni, più efficienti, a norma e più duraturi.

Bagno moderno ristrutturato con impianti nuovi e rivestimenti

credit photo: Behrer

Ottimizzare la distribuzione del bagno per vivere meglio

C’è una cosa a cui nessuno pensa: ristrutturare il bagno offre l’occasione perfetta per ripensare la disposizione degli elementi, migliorando quindi non solo l’estetica, ma anche la funzionalità dello spazio. 

Un bagno ben progettato non deve solo “piacere alla vista”, ma deve rispondere alle esigenze quotidiane di chi lo vive. Riposizionare la doccia in un punto più comodo, sostituire la vasca con un box doccia moderno e pratico, integrare un mobile contenitore su misura, nascondere la lavatrice o realizzare un antibagno secondo le normative sono scelte che trasformano radicalmente l’esperienza d’uso e il valore dell’immobile.

Ad esempio, se non si dispone di una lavanderia separata, si può pensare in anticipo a dove collocare la lavatrice. Può trovare posto in un antibagno oppure essere integrata in un armadio o in un mobile, così da risultare pratica ma anche discreta.

Come studio di architettura sappiamo che spesso pochi centimetri fanno la differenza: lo spostamento di una porta, la scelta di sanitari sospesi o l’inserimento di un divisorio in vetro possono migliorare la percezione dello spazio, rispettare le norme e rendere più agevoli i movimenti quotidiani. Non si tratta solo di estetica, ma di progettare il benessere: un bagno pensato con cura permette di vivere la casa in modo più fluido, funzionale e piacevole.Progetto bagno lungo e stretto: Prima e Dopo

Quando si decide di ristrutturare il bagno, affidarsi a un architetto è una scelta strategica: grazie alla sua esperienza, può proporre soluzioni su misura, sfruttare ogni centimetro e garantire che estetica e praticità vadano di pari passo. Un locale ben progettato migliora la fruibilità quotidiana, anche in bagni piccoli o lunghi e stretti, come sono spesso i bagni delle nostre case, oltre al fatto che un bagno moderno e funzionale aumenta il valore della casa sul mercato.

Bagno moderno ristrutturato con impianti nuovi e rivestimenti

credit photo: Larsson Estate

Ristrutturare il bagno: un approccio intelligente

Il bagno è spesso il primo e l’ultimo ambiente che utilizziamo ogni giorno, per questo, renderlo confortevole, funzionale e sicuro ha un impatto diretto sul nostro benessere quotidiano. Ristrutturare un bagno non significa soltanto rinnovarne l’aspetto, ma soprattutto assicurarsi che impianti, rivestimenti e soluzioni progettuali garantiscano efficienza e durata nel tempo. È un vero investimento, non solo per il valore della casa, ma anche per la serenità di chi la abita.

Certo, piastrelle moderne, sanitari di design e un’illuminazione ben studiata possono trasformare il bagno in uno spazio piacevole e accogliente. Ma il cuore di una ristrutturazione intelligente sta nel combinare estetica e funzionalità, così da ottenere un ambiente bello da vivere e allo stesso tempo sicuro, efficiente e duraturo.

Ristrutturare il bagno, insomma, non è un semplice “relooking”, ma una scelta consapevole di cura verso la casa e verso sé stessi. Un modo per migliorare la qualità della vita, ogni giorno.

Vuoi altre idee e consigli pratici? Continua a seguirci: presto parleremo di soluzioni per bagni piccoli e spunti progettuali da copiare.
Perché non ha senso rifare il look al bagno senza controllare gli impianti

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

6 Settembre 2025 / / Case e Interni

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Chi ha detto che bisogna scegliere tra arredamento classico e moderno? Nel centro storico di Barcellona, troviamo un appartamento che fa delle tendenze del design contemporaneo più elegante la sua ispirazione. Questa proprietà unisce il fascino del lusso classico alla raffinatezza del minimalismo contemporaneo, creando ambienti che sono al tempo stesso eleganti e accoglienti.

Appena si entra, si viene accolti da un’atmosfera di serenità e raffinatezza. Le ampie finestre inondano ogni angolo di luce naturale, mettendo in risalto la meticolosa cura per i dettagli. I pavimenti in parquet a spina francese aggiungono un tocco di calore e personalità, mentre le pareti, decorate con boiserie e dipinte in toni neutri, fanno da sfondo raffinato all’arredamento. Le finiture impeccabili sono la prova di una ristrutturazione che ha saputo valorizzare ogni singolo elemento.

Il filo conduttore di tutto l’appartamento è la tendenza del design contemporaneo definita Quiet Luxury: le linee pulite, i materiali naturali come legno e lino, il “meno è meglio” ma di qualità, e una palette di colori neutri si inseriscono nel silenzio di uno spazio ben studiato e senza tempo. Non si tratta solo di scegliere mobili o applicare qualche cornice, ma abbracciare un’idea di eleganza sobria che punta alla qualità e all’attenzione dei dettagli, che si riflette nella scelta di ogni pezzo, selezionato con cura per aggiungere un tocco di personalità, pur mantenendo un’armonia visiva.

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Caratteristiche essenziali dell’appartamento

Ogni elemento è stato scelto per combinare funzionalità ed estetica. Divano e poltrone accoglienti invitano al relax, mentre le sedie da pranzo con struttura in legno e seduta in paglia di Vienna sono un chiaro tributo allo stile senza tempo. Le scaffalature modulari, tavolo e tavolini di gusto scandinavo, completano il soggiorno dove ogni elemento ha il suo posto e la sua funzione.

C’è una chiara predominanza di colori neutri caldi, legni moderni in rovere e elementi neri, che danno profondità. Troviamo anche rivestimenti in materiali più lucidi come marmi, specchi e vetri. Come ripetiamo spesso, la varietà e il contrasto creano interesse anche in ambienti minimal.

La cucina color tortora, aperta sul soggiorno, è luminosa e funzionale. Con ante lisce e maniglia a gola è dotata di un piano di lavoro in gres nero che unisce bellezza e resistenza. I mobili dalle linee essenziali e le finiture opache si fondono armoniosamente con il resto dell’ambiente giorno, confermando l’idea di un design integrato, ben progettato e coerente.

Nelle camere ritroviamo gli stessi rivestimenti del resto della casa, accompagnati da tessuti dai toni naturali con piccoli accenti di colori tenui e semplici tendaggi in lino bianco.

Boiserie: eleganza che definisce lo spazio

Non può non attirare l’attenzione l’uso sapiente delle boiserie e delle cornici decorative, che rappresentano un raffinato equilibrio tra memoria e innovazione. Le cornici, siano esse a soffitto, a pavimento o a parete, come abbiamo visto, sono tornante protagoniste in chiave sobria e grafica.

Questi elementi, un tempo simboli di sfarzo e classicismo, oggi vengono reinterpretati con una sensibilità nuova, capace di dialogare con spazi minimalisti e atmosfere sofisticate. Le boiserie non sono più solo rivestimenti ornamentali in case storiche di pregio, ma strumenti progettuali che definiscono il ritmo e la proporzione delle pareti e degli ambienti. 

Qui i muri in tonalità neutre impreziositi da leggere cornici, contribuiscono a creare profondità visiva e calore agli ambienti. Non più solo barocche o neoclassiche, oggi le cornici (di gesso, legno o materiale sintetico) si presentano con profili semplificati, geometrie pulite, misure contenute e finiture contemporanee. Inserite con misura e criterio, creano contrappunti visivi che elevano la percezione dello spazio senza appesantirlo.

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Cucina color tortora

Cucina color tortora

Ingresso color tortora

Parete con boiserie minimal in camera da letto elegante e rilassante

Dettaglio di boiserie classica rivisitata in chiave contemporanea

Parete con boiserie minimal in camera da letto elegante e rilassante

Boiserie verniciata in tonalità neutre in una camera raffinata Quiet Luxury

Boiserie verniciata in tonalità neutre in una camera raffinata Quiet Luxury

Bagno in tonalità neutre raffinato Quiet Luxury

Bagno in tonalità neutre raffinato Quiet Luxury

Terrazzo con poltrone Ikea

Credit photo Larsson Estate

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

30 Agosto 2025 / / Case e Interni

Come abbinare legni diversi in casa: 7 regole semplici e pratiche

Abbinare parquet, mobili e infissi di legno può sembrare un’impresa: troppo simili rischiano di appiattire l’ambiente, troppo diversi possono creare caos visivo, che fa tanto “casa della nonna”.  Come fare?

Il legno naturale è tornato protagonista nell’arredamento e oggi abbiamo a disposizione una varietà infinita di finiture, mobili e accessori.

Proprio per questo, noi di Case e Interni riceviamo spesso domande su come abbinare le tonalità del legno senza che stonino o risultino troppo omogenee. Una delle domande più recenti che abbiamo ricevuto è stata:

Ciao,
Sto per trasferirmi in una nuova casa
che ha un parquet in rovere e ho alcuni mobili in legno naturale, oltre a un tavolo in noce di famiglia a cui sono molto affezionata. Anche le finestre sono effetto legno noce. Vorrei acquistare nuovi mobili, ma mi piacerebbe riuscire ad abbinare le varie tonalità di legno, senza appesantire gli ambienti. Faccio fatica a capire come riconoscere se due legni appartengono alla stessa famiglia di tonalità, ma anche come scegliere un mobile che si abbini a quelli che ho già. Grazie per i consigli! Chiara

Proprio come Chiara, molte persone amano il legno per l’arredamento della propria casa, ma hanno paura ad usarlo perché temono risultati poco armoniosi.

Come progettisti, ci piace mescolare diverse tonalità di legno, perché usare un solo colore in tutto l’ambiente può far sembrare lo spazio piatto e senza carattere. Il vero trucco sta nel trovare l’equilibrio. Tuttavia, combinare più finiture in modo armonioso è un’arte… e non sempre è così semplice come sembra.

L’abbinamento di legni diversi in casa può sembrare un’impresa complicata, soprattutto quando ci sono già elementi a cui non vogliamo rinunciare, come mobili di famiglia o pavimenti o infissi esistenti. La paura di ottenere un effetto disordinato o poco armonioso è comprensibile, ma non c’è nulla da temere: esistono trucchi semplici per creare armonia anche tra essenze e finiture differenti.

Sebbene non esistano regole rigide per mettere insieme le essenze del legno, in questo articolo vedremo come riconoscere le tonalità del legno, come abbinarle tra loro e come scegliere nuovi mobili che si integrino perfettamente con ciò che hai già in casa — senza errori o infinite restituzioni.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Larssonestate

1. Parti dal tono dominante

Per prima cosa individua qual è il legno più “importante” nella stanza: spesso è il pavimento, una parete di armadi, ma può essere anche un grande mobile o la cucina. Quello sarà il punto di riferimento per scegliere gli altri toni, che dovranno completare e non competere.

Consiglio pratico: se il parquet è scuro e imponente, scegli mobili più chiari per dare leggerezza; se il pavimento è molto chiaro, puoi osare con alcuni arredi più scuri per dare profondità.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Entrance

2. Mantieni la stessa temperatura di colore

Il legno ha una sua “temperatura”, infatti le essenze possono essere calde, neutre o fredde. I legni caldi tendono ai colori giallo, arancione e rosso; i legni neutri tendono ai colori beige; mentre i legni freddi tendono ai grigi e agli azzurri.

I legni caldi includono essenze come rovere naturale, noce, ciliegio, faggio, teak e mogano. Tra i legni neutri rientrano invece acero, wengé, frassino, mentre rovere sbiancato, rovere grigio e acero bianco sono esempi di legni freddi. Inoltre, ogni tonalità – calda, neutra o fredda – può presentare sfumature e livelli di luminosità differenti, risultando quindi più o meno intensa e satura. 

Non è da sottovalutare anche il fatto, che il legno, essendo un materiale naturale è soggetto all’ossidazione della luce e all’usura del tempo, che ne può mutare l’aspetto, anche dopo pochi mesi o anni. Per questo alcuni legni biondi diventano più gialli, altri color miele diventano sempre più rossi e scuri ecc. Chiaramente non avviene lo stesso per i materiali sintetici “effetto legno” (laminati, pvc, gres).

E dove collocare i mobili in legno laccati bianchi o neri? Anche quelli laccati a poro aperto, possiamo considerarli due grandi neutri nel mondo dell’arredamento. Bianco e nero restano sempre se stessi: due finiture intramontabili, versatili e facili da abbinare, che si armonizzano senza sforzo sia con legni caldi che con legni freddi.

Mischiare toni caldi e freddi senza un filo conduttore può creare dissonanza, ecco perché, nella maggioranza dei casi, è consigliabile mantenere la stessa temperatura. La maggior parte del legno ha una temperatura calda, ma è vero che soprattutto negli anni passati c’era stata una predilezione per i legni “ingrigiti”, per poi ritornare ai giorni nostri ai toni naturali.

Suggerimento pratico: non c’è bisogno di portarsi dietro un campione di legno, chiediti semplicemente: “Questo pezzo è caldo o freddo?  Tende al giallo/rosso o al grigio/azzurro?”.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Kave home

3. Parola d’ordine: Ripetizione

Uno degli elementi che rende una stanza armoniosa è la ripetizione. Se mescoli diverse tonalità di legno, assicurati che ognuna sia presente almeno due volte nello spazio. Non serve che il secondo elemento sia grande: può essere anche un dettaglio, come una ciotola decorativa o una cornice.

Quando distribuisci le varie tonalità, evita di concentrarle tutte in un unico punto. L’obiettivo è bilanciare i colori del legno in tutta la stanza.

Consiglio pratico: se, ad esempio, hai una sedia o un tavolino in una finitura, aggiungi una cornice nello stesso tono per dare continuità visiva.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Alvhem

4. Gioca con il contrasto

Un abbinamento armonioso non significa tutto uguale. Un contrasto calibrato tra pavimento e arredi aiuta a dare definizione agli spazi, creare profondità e interesse. L’errore dell’effetto catalogo stereotipato è sempre dietro l’angolo, e uno dei modi per dare carattere ad una stanza è usare il contrasto: mescolare i legni potrebbe essere un modo giusto per farlo.

E a proposito di contrasto, non esistono solo i toni di colore, ma anche le venature. Le venature del legno grandi e ben presenti danno un aspetto rustico, mentre le venature piccole e leggere conferiscono alla stanza un aspetto più moderno e raffinato. Anche in un ambiente moderno, puoi  comunque aggiungere un pizzico di venature (proprio come abbini pezzi moderni a quelli tradizionali) o dare un tocco di texture differenti alla stanza, per evitare la monotonia.

Esempio di contrasto interessante: parquet in rovere chiaro + tavolo più rustico in noce scuro + sedie laccate nere.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Larssonestate

5. Usa un elemento ponte

Quando due legni sono molto diversi, inserisci un elemento che “parli” con entrambi: un tappeto, un piano di lavoro o un complemento con venature intermedie. Per una formula riassuntiva: scegli una tonalità chiara, una media e una scura.

Consiglio pratico: una credenza in legno misto (piano scuro e struttura chiara) può legare due toni opposti presenti nella stanza.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Alvhem

6. Non esagerare con le varietà

Tre toni di legno sono il massimo consigliato in un ambiente. Troppi colori di essenze del legno diverse creano confusione e rendono difficile dare coerenza allo spazio.

Esempio pratico: parquet in legno biondo naturale, tavolo in noce, sedie in legno laccato, sono tre toni distinti, ma bilanciati.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Alvhem

7. Considera luce e contesto

Un legno scuro in una stanza buia può appesantire, mentre un legno chiarissimo in un ambiente ampio e luminoso può risultare freddo. La luce naturale e lo stile generale della casa devono guidare le scelte.

Suggerimento pratico: osserva i campioni in diverse ore del giorno prima di decidere.

Come abbinare legni diversi in casa

credit photo: Alvhem

Consigli Bonus

Se i mobili della tua casa sono stati collezionati nel tempo, è quasi certo che i legni non saranno coordinati. Questo non è un difetto, e in molti casi offre la possibilità di combinare diverse finiture per creare contrasti e look interessanti. Tappeti neutri e altri tessuti sono ottimi modi per spezzare e rendere meno stridente la differenza nelle tonalità del legno. 

Se tuttavia guardandoti intorno in casa ti sembra che ci sia troppa confusione a causa di troppe tonalità del legno o troppe venature diverse, fermati un attimo prima di rivoluzionare tutto. Puoi riequilibrare l’insieme in modo semplice: sostituisci uno o due pezzi, oppure rinnova quelli che già hai carteggiandoli e dipingendoli in nero, bianco o anche grigio chiaro o tortora. Aggiungi un tocco di contrasto: il nero, anche nelle versioni legno tinto, crea sempre un bell’effetto. 

Leggi anche: 10 idee per Dipingere mobili e rinnovare la tua casa

A seconda dei pezzi e di come li si abbina, il risultato può essere moderno, rustico o una combinazione equilibrata dei due. Se fatto bene, il perfetto mix di tonalità del legno può fare la differenza nell’interior design della tua casa.

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Come abbinare legni diversi in casa: 7 regole semplici e pratiche

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

2 Agosto 2025 / / Case e Interni

Soluzioni salvaspazio e arredo colorato in un monolocale di 26 mq trasformato in bilocale

In città, soprattutto nei centri storici, ogni metro quadrato conta. Ma con una buona progettazione, anche un piccolo monolocale può trasformarsi in una casa funzionale e accogliente. È il caso di questo appartamento parigino di soli 26 mq, ristrutturato con intelligenza e carattere per ricavare una vera camera da letto, una zona giorno vivibile e una cucina attrezzata.

Il progetto, firmato dallo Studio Dallas, è un perfetto esempio di come si possa guadagnare in comfort e stile anche in pochi metri quadrati. Il punto di partenza? Un ambiente unico senza una precisa funzione e arredato con un semplice divano letto e un angolo cottura. Il punto di arrivo? Un mini bilocale con tanta luce naturale, una divisione originale degli spazi per avere la giusta privacy e un’atmosfera fresca e personale.

Parete divisoria originale che separa la zona notte in un piccolo appartamento di 26 mq

Una divisione creativa per creare una vera camera

Il cuore del progetto è la separazione, parziale ma ben studiata, tra la zona giorno e la camera da letto. È stata realizzata una parete in cartongesso “a scaletta”, ispirata all’architettura mediterranea e pensata per lasciare filtrare la luce pur garantendo privacy. Il risultato è una piccola camera con letto in nicchia, intima e funzionale, che non isola completamente, ma definisce chiaramente lo spazio notte. Un’ottima soluzione da copiare se si vuole evitare una parete chiusa, se non ci sono finestre o parametri urbanistici sufficienti.

Parete divisoria originale che separa la zona notte in un piccolo appartamento di 26 mq

Una palette calda e personale

La palette colori gioca un ruolo importante nella percezione degli spazi. Qui, il mix di color verderame, terracotta, rosa, verde, arancione e accenti oro/bronzo dona energia e carattere. Il risultato è un’atmosfera boho californiana, allegra e vibrante. La scelta di mobili anni ’50 e pezzi vintage rafforza questo mood personale, lontano da soluzioni standardizzate.

Zona giorno compatta e colorata con divano verde e dettagli in stile californiano

Soggiorno compatto ma connesso all’esterno

La zona giorno è ridotta all’essenziale, ma ben progettata. Il divano arrotondato verde è comodo e conviviale, mentre la grande vetrata apre lo spazio verso il balcone, annullando il confine tra interno ed esterno nelle giornate più belle. Anche in spazi ridotti, il dialogo con l’esterno fa la differenza.

Cucina piccola e completa con mobili bianchi e piano snack sotto la finestra

Cucina mini, comfort maxi

Un altro punto forte è la cucina, compatta ma completa: colonna frigo, lavastoviglie, piano di lavoro che prosegue sotto la finestra, per diventare bancone, ma anche scrivania se necessario. L’ergonomia è studiata con attenzione per garantire praticità, senza rinunciare allo stile. Anche qui, l’uso del bianco contribuisce ad amplificare la percezione dello spazio.

Ingresso decorato con pittura verde rame e comò vintage, che crea un collegamento accogliente tra l’esterno e il cuore dell’appartamento

Soluzione ingresso funzionale e con personalità

Prima della ristrutturazione, l’ingresso era anonimo e poco valorizzato. Ora è stato trasformato in un piccolo ambiente d’impatto grazie al colore verderame dipinto anche sul soffitto con una linea diagonale, che interrompe l’effetto corridoio e crea un filtro tra il mondo esterno e l’interno della casa. L’armadio esistente è stato mantenuto e integrato visivamente con il resto dell’arredo.

Piccolo bagno ristrutturato con vasca e piastrelle grigio cemento lucido

Il bagno: piccolo ma ben risolto

Infine, il bagno. Pur nei limiti di spazio, è stato ottimizzato con una vasca, piastrelle effetto cemento lucidato e soluzioni semplici ma intelligenti. La vasca è stata spostata per facilitare l’accesso al lavabo, senza rinunciare a comfort e funzionalità.

credit photo: Maude Artarit; source: cotemaison.fr

Consigli per creare un’atmosfera californiana chic:

1. Bianco e colori in contrasto
Scegli una palette solare: terracotta, verderame, rosa, arancio bruciato, viola e accenti verdi. Scaldano l’ambiente e donano subito carattere. 

2. Mobili vintage anni ‘50
Un tocco rétro Mid-Century rende lo spazio più vissuto e personale. Preferisci legni chiari, linee curve e tocchi metallici.

3. Mix materico
Abbina superfici lisce e ruvide: pareti in cartongesso, piastrelle effetto cemento, tessuti grezzi, pezzi artigianali e dettagli in metallo dorato.

4. Luce naturale protagonista
Evita tende pesanti. Sfrutta ogni apertura verso l’esterno e scegli divisori leggeri per far circolare la luce.

5. Arte e oggetti personali
Stampe colorate, fotografie e pezzi di design raccontano chi sei. L’atmosfera californiana è luminosa, fresca, rilassata, mai fredda o impersonale.

6. Fiori e tocchi green
Aggiungi fiori colorati e vegetazione da interno per un tocco naturale. Anche solo un paio di piante in un piccolo ambiente creano un mood easy e fresco.

 

Cosa possiamo imparare da questa ristrutturazione?

    • Usare quinte leggere e creative per dividere gli ambienti senza chiudere la luce.
    • Affidarsi al colore per definire l’identità di uno spazio.
    • Ottimizzare ogni angolo per ricavare contenimento e funzioni diverse.
    • Giocare con i mobili vintage per aggiungere personalità anche in spazi piccoli.
    • Curare l’ingresso come ambiente di collegamento, non solo di passaggio.

Questo appartamento parigino ci ricorda che anche 26 metri quadrati possono diventare una casa vera, bella da vivere e da mostrare.

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

28 Luglio 2025 / / Case e Interni

5 motivi concreti per investire in materiali di qualità per la tua casa

Un armadio o mobile ben costruito mantiene l’allineamento delle ante nel tempo, mentre uno molto economico può deformarsi o non chiudersi più bene dopo pochi mesi. Ti è capitato?

Negli ultimi anni, molte persone scelgono mobili economici pensando “tanto poi se si rompe lo cambio”. Tuttavia dobbiamo metterti in guardia: nella vita quotidiana capita spesso che manchino tempo e voglia per una sostituzione tempestiva. Il risultato? Si finisce per convivere con una sedia traballante, un armadio rovinato o un parquet in laminato che si imbarca per mesi – ma anche anni – peggiorando il comfort abitativo e la sensazione di avere una casa poco accogliente. Quindi perché fare delle cattive scelte? [credit photo: Larsson estate]

Oggi, come progettisti di interni con esperienza decennale, ci teniamo a dirti che scegliere materiali di qualità non è solo una questione estetica, noi lo ripetiamo sempre ai nostri clienti: è una strategia intelligente e vincente per aumentare il valore della propria casa, risparmiare nel lungo termine e vivere ogni giorno in ambienti più durevoli e confortevoli. È un gesto di cura verso se stessi, la propria casa e un modo intelligente per risparmiare nel tempo.

Ecco 5 validi motivi che ti faranno comprendere perché vale davvero la pena preferire opzioni più solide, anche con un budget contenuto.

Camera da letto accogliente con colori neutri

credit photo: Larsson estate

1. Durano di più e resistono meglio all’uso quotidiano

Materiali ben fatti e certificati resistono nel tempo, anche nelle stanze più vissute della casa. Un pavimento in legno di qualità ben trattato può durare decenni, anche un laminato o un pvc di gamma medio-alta, al contrario dei laminati più economici che si rigano e gonfiano presto con l’umidità. Vuoi degli esempi?

Esempio pratico 1: Cassetti con guide in metallo e sistema soft-close vs cassetti con guide di bassa qualità e laminato scadente, nel primo caso i cassetti scorrono fluidi e durano di più; nel secondo si bloccano facilmente, si staccano o si rompono con l’uso quotidiano, causando irritazione e stress.

Esempio pratico 2: Passare un prodotto microbicida di qualità alle pareti vs non fare nessun trattamento: questi prodotti studiati apposta evitano la formazione di muffe e aloni, soprattutto in ambienti umidi come bagni, cucine o locali poco ventilati.

2. Migliorano l’estetica complessiva degli spazi

I materiali di qualità si riconoscono a colpo d’occhio: venature autentiche, finiture curate, texture ricercate, contribuiscono a dare personalità agli ambienti, anche se l’arredo è semplice o acquistato da grandi catene.

Consiglio 1: Investire in materiali di qualità per i rivestimenti è una scelta che ripaga nel tempo: ad esempio, alcuni parquet laminati economici tendono a gonfiarsi o scollarsi con l’umidità o l’usura, mentre un grès porcellanato di buona fattura è resistente all’acqua, ai graffi e dura anni senza perdere bellezza. Scegliere finiture affidabili significa evitare costi di manutenzione continui e garantire un aspetto curato alla casa anche dopo molto tempo.

Consiglio 2: Per l’arredamento, anche se hai un budget ridotto, punta su un singolo elemento premium – come un tavolo in legno, un divano di qualità o un materasso di gamma alta – per alzare il livello e il comfort di tutta la stanza.

Parquet posato a spina di pesce

Credit photo: lumberkingflooring

3. Aggiungono valore all’immobile

Se in futuro vorrai vendere o affittare, i materiali di qualità con cui hai ristrutturato la casa  saranno un vantaggio competitivo. Gli acquirenti apprezzano scelte durature, rispettose dell’ambiente e capaci di valorizzare gli spazi. Questo può riflettersi in un prezzo di vendita più alto o in trattative più rapide.

Da sapere: Pavimenti in parquet, infissi in alluminio e condizionatori di marca sono elementi che aumentano la percezione di qualità e il valore commerciale della casa.

Soggiorno moderno con infissi nuovi di qualità

credit photo: Larsson estate

4. Sono più sostenibili e riducono gli sprechi

I materiali di qualità sono spesso realizzati con standard più alti: meno emissioni, lavorazioni certificate, lunga durata. Questo significa meno sostituzioni, meno rifiuti, meno consumo di risorse. Alcuni esempi virtuosi sono il legno certificato FSC, i tessuti certificati OEKO-TEX o i pannelli in fibra riciclata.

Scelta intelligente: privilegia fornitori che espongono le certificazioni ambientali dei loro prodotti.

Cucina moderna in legno

credit photo: Larsson estate

5. Fanno risparmiare nel lungo periodo

All’apparenza, i materiali economici sembrano un buon affare. Ma spesso si rivelano fragili, difficili da mantenere e soggetti a rapide sostituzioni. I materiali di qualità, invece, conservano le loro caratteristiche con meno manutenzione e meno costi futuri.

Esempio pratico 1: Un top bagno in HPL (laminato ad alta pressione) costa di più rispetto al laminato standard e di qualità bassa, ma è molto più resistente a umidità, schizzi d’acqua, saponi e detersivi.

Esempio pratico 2: Libreria in legno impiallacciato o MDF di qualità vs scaffale sottile in truciolato, è una libreria solida che non si imbarca con il peso dei libri; quella economica tende a curvarsi o cedere rapidamente.

Ricorda: investire in materiali di qualità significa creare ambienti belli, duraturi e confortevoli. È un modo per prendersi cura della propria casa e fare una scelta intelligente nel lungo periodo.

5 motivi concreti per investire in materiali di qualità per la tua casa

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Anna e Marco – CASE E INTERNI