29 Aprile 2025 / / ChiccaCasa

In casa hai trovato un pavimento nero e gli abbinamenti ti spaventano?
Hai paura che qualsiasi scelta possa incupire l’ambiente o renderlo troppo stravagante?
Non ti preoccupare più del dovuto: con un pavimento nero hai più libertà di scelta di quella che immagini.

Ma la verità? Sta tutto nello stile che vuoi creare.
Sì, ci sono regole generali da seguire, ma poi arriva lo stile personale, quello che racconta di te e ti fa sentire a casa.
Anche un pavimento in granito nero, in graniglia lucida o in marmo scuro può diventare parte del tuo racconto, se lo sai ascoltare.

In questo articolo ti accompagno passo passo: niente formule magiche, solo scelte consapevoli.

Sì, parliamo anche di luce, di palette, di errori da evitare e di pavimenti neri che (forse) non ti piacciono ancora… ma lo faranno presto.

Il punto di partenza è sempre lo stile (non il pavimento)

Lo so, può sembrare strano, ma non è il pavimento che comanda: è lo stile che vuoi creare.
Certo, se sogni un’atmosfera natural o jungle e ti ritrovi con un marmo nero lucido, il match sarà da valutare con la massima cura, ma non è detto che tu debba rinunciare totalmente a quelle vibes lì. Serve solo trovare un compromesso.

E se proprio non sai da dove iniziare, è esattamente questo il tipo di dilemma che risolvo ogni giorno con le consulenze Trova il tuo stile: partire da quello che hai, anche se non lo ami, e costruirci intorno qualcosa che parla di te.

Pavimento nero e luce: quanta ne hai e quanta ne vuoi?

C’è chi sogna una casa avvolta nella penombra e chi farebbe di tutto per avere sempre il sole in soggiorno (io faccio parte di quest’ultimo team). Massimizzare la luce naturale non è una priorità per tutti, ma con un pavimento scuro il fattore dell’illuminazione naturale va considerato con ancora più attenzione.

Hai tanta luce naturale?

Ottimo. Puoi scegliere una base chiara per pareti e soffitti se vuoi amplificarla e valorizzarla. Puoi optare sia per i bianchi assoluti, come il RAL 9016, che per tinte come RAL 9002 (un grigio neutro chiarissimo) o colori chiarissimi da abbinare a un soffitto bianco. Personalmente, non amo l’abbinamento di bianco caldo (come RAL 9010) con pavimenti neri.
In alternativa puoi osare con pareti medio scure: blu profondo e desaturato, marsala, verde abete, borgogna… Il match può diventare raffinato.

Hai poca luce?

Allora vai con pareti chiare ma non piatte, tessili pieni di movimento e tocchi di colore a sorpresa: un verde salvia, un senape, un azzurro carta da zucchero. Evita il total black + total white, altrimenti l’ambiente si chiude e alla lunga diventa cupo.

E se la luce naturale è poca, ricordati che puoi crearla. Una buona illuminazione artificiale fa la differenza, e in certi casi vale davvero la pena investire in un lighting designer.

Con quali colori abbinare un pavimento nero? Dipende tutto dal mood che vuoi creare

Il nero è un neutro e come tutti i neutri, in realtà sta bene con (quasi) tutto.
Quando si trova sotto i tuoi piedi, in una superficie ampia e visivamente dominante, serve un po’ di strategia per abbinarlo bene e non lasciare che spenga o incupisca l’ambiente.

Qui sotto trovi alcune direzioni stilistiche possibili, tutte compatibili con un pavimento nero — e ognuna con i suoi accorgimenti.

1. Vuoi scaldare l’ambiente? Usa legni caldi e finiture morbide

Scegli mobili in legno scuro o medio con sottotono caldo: noce, teak, palissandro, mogano.
Funzionano benissimo anche i colori caldi, come terracotta, ruggine, bordeaux, mattone…

2. Vuoi freschezza e leggerezza? Gioca con colori pop e pastelli polverosi

Un pavimento nero può essere la base perfetta per osare con colori più chiari, allegri e “vivi” .
Pensa a: rosa cipria, lavanda, verde menta, carta da zucchero, giallo vaniglia, azzurro pastello.

Mescolali con toni neutri e usa qualche accento nero qua e là per richiamare il pavimento.
Questo mix funziona benissimo in un contesto nordico contemporaneo o pop retrò.

Credits

3. Vuoi eleganza sofisticata? Metalli preziosi e superfici riflettenti

Con il nero puoi spingerti nel regno del raffinato senza sforzi.
Se il pavimento è opaco, inserisci dettagli in ottone satinato, vetro fumé, acciaio, laccature lucide o superfici specchiate.
Se il pavimento è lucido, dosa con più cura questi materiali o potresti cadere nel pacchiano.

Puoi anche scegliere pareti dalle tinte profonde (verde bosco, blu petrolio, grigio antracite), purché tutto sia ben bilanciato dalla luce.
Il pavimento nero in questo caso non è un problema: è il tuo alleato per creare una palette chic e avvolgente, in pieno stile art déco o minimal elegante.

Credits

Abbinare un pavimento nero: colori, materiali, styling tips

Ecco alcuni spunti generali per far “funzionare” un pavimento nero.

  • Colori: i colori medio scuri e non molto accesi (desaturati) fanno sempre un figurone, ma puoi anche optare per colori pastello polverosi e qualche tocco pop più vivace (senape, rosa, corallo, rosso, blu reale, blu cobalto). Prendi spunto dalla moodboard.

  • Materiali: i pavimenti lucidi accolgono molto bene materiali freddi come vetro e metalli, ma è bene aggiungere anche colori o legni caldi e scuri per bilanciare. I pavimenti neri opachi, lasciano più spazio sia ai mix stilistici che alla gamma di materiali: stanno bene anche con il legno chiaro o medio chiaro, meglio se neutro o caldo e non risultano mai pacchiani, se abbinati a oro, ottone o marmi venati, rischio che, al contrario, corrono i pavimenti in marmo nero lucidi.

  • Styling tips: è molto interessante attirare l’attenzione verso l’alto, nelle stanze con pavimenti neri. Si può fare attraverso l’uso di lampade scenografiche dal design leggero o strisce di colore nella parte alta delle pareti.

Arredare con pavimento nero: consigli pratici per ogni materiale

Non tutti i pavimenti neri sono uguali. Cambia il materiale, cambia il finish, cambia l’effetto nello spazio. Ecco perché ognuno ha bisogno di accorgimenti diversi.

Pavimento marmo nero fiammato di bianco (Nero Marquina, Portoro, ecc.)

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Credits: 1, 2

È scenografico, elegante, molto “da copertina”. Spesso viene lucidato, ma si trova anche con finitura opaca. Il problema? Può sembrare “freddo” e intimidire chi cerca un’atmosfera più accogliente.

Come abbinare un pavimento in marmo nero?

  • Legno caldo e scuro (noce, teak, rovere affumicato).

  • Metalli freddi come argento e acciaio. Meglio andare cauti con oro e ottone, che potrebbero far risultare pacchiana la stanza, se non bilanciati a dovere.

  • Vetro (anche fumé).

  • Tessili in colori avvolgenti senza fantasie (monocromatici): verde oliva, senape, mattone, terracotta, blu profondo.

  • Pareti chiare, ma evita il total white abbagliante: rende il marmo troppo “duro” visivamente.

  • Evita anche di mescolare il marmo nero con altri marmi.

  • Se opti per una palette neutra, ti suggerisco di aggiungere qualche tocco di calore: per esempio, una poltroncina in pelle o un sideboard in legno rossastro.

Pavimento in graniglia nera o antracite (anni ’70 o attuali)

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Credits: 1, 2

La graniglia scura può essere decorata con piccoli frammenti chiari oppure completamente tono su tono. Ha un’anima vintage, ma può essere modernizzata con piccoli trucchi.

Con cosa funziona bene la graniglia nera?

  • Modernariato, mobili Mid Century Modern, eleganti e dal fascino senza tempo.

  • Tocchi di rosa cipria, verde menta, senape.

  • Arredi dal profilo sottile, magari con gambe nere a richiamo.

  • Legno scuro o medio scuro, caldo, ben rifinito e poco venato.

  • Velluto, tessuti monocromatici, fantasie a piccole dosi e sempre con motivi grandi.

  • Assolutamente no a mobili in stile country o rustici, che penalizzerebbero la graniglia creando un brutto effetto “casa della nonna” (nella sua accezione più negativa, so per certo che ci sono case della nonna arredate con estremo buon gusto).

Pavimento in granito nero o sale e pepe

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Immagini generate dall’AI, secondo le mie indicazioni

Un classico delle case anni ’80–’90 che può sembrare freddo o datato, ma ha un bel potenziale di carattere.

Come valorizzare un pavimento in granito nero o sale e pepe?

  • Tinte chiare e palette desaturate, ma con qualche tocco di colore vivace. Il granito dà il meglio di sè quando intervallato da colori degni di essere chiamati tali e si spegne con le palette totalmente neutre.

  • Arredi contemporanei colorati dalle linee sinuose.

  • Accenti in nero opaco o metallo spazzolato.

  • Molto interessante in combinazione con motivi grafici grandi.

  • Anche il granito, come la graniglia, non è valorizzato dallo stile rustico e dal country. Piuttosto che fibre grezze, pietra e legno al naturale, meglio optare per materiali rifiniti ed eleganti.

Pavimento gres nero opaco senza venature o pavimento in resina nera uniforme

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Credits: 1, 2

Molto usato nelle case contemporanee, specie in finitura opaca. Spesso il rischio è quello di una freddezza “da showroom”.

Con cosa funziona bene un pavimento in grès nero o in resina nera?

  • Legno neutro o caldo, dai più chiari ai più scuri.

  • Mix con materiali materici: cemento, ceramica, cotto smaltato.

  • Tutti i colori, nessuno escluso. Quindi usali, ti prego, non scegliere il grigio per tutto. L’unico accorgimento è evitare colori troppo vivaci e medio scuri sulle pareti (evita colori pazzerelli come fucsia, rosso vivo, arancione, blu elettrico…).

  • Questo pavimento lascia ampio spazio anche allo stile, puoi osare senza timore.

Parquet carbone o nero

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Credits: 1, 2

Bellissimo, intenso, senza tempo, ma bisogna stare attenti a non spegnerlo con mobili troppo cupi o ambienti poco illuminati.

Parquet nero: come valorizzarlo?

  • Colori caldi (o, comunque, mai glaciali) e, medio scuri e a bassa saturazione o pastello.

  • Tappeti dai colori vivaci per sdrammatizzare il look.

  • Metalli preziosi (a piccole dosi se il pavimento è lucido), legno neutro o caldo, chiaro, medio o scuro.

  • Il grigio, se non scaldato o ravvivato, tende a svilire l’ambiente.

  • Ampio spazio alle combinazioni stilistiche e materiche: perfetto per uno stile eclettico.

Pavimento in porfido nero (o quasi)

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Credits: 1, 2

Ha una presenza scenica fortissima, con i suoi frammenti irregolari. L’effetto può risultare vintage o moderno a seconda di come lo abbini.

Con cosa funziona bene il porfido nero?

  • Mobili con forme morbide, linee curve, mobili Space Age, Mid Century o contemporanei.

  • Colori bold: rosso, blu elettrico, giallo, colori aranciati e terrosi. Ravvivano il pavimento e danno un look eclettico e contemporaneo.

  • Superfici satinate o opache.

  • Legno aranciato o rossastro ben rifinito e con venature discrete e non ridondanti.

  • Per non rendere tutto troppo “mosso”, lavora con texture lisce e palette equilibrate. Sì anche ai motivi verticali.

Ogni pavimento ha una voce.
Se impari ad ascoltarla, può diventare un punto di forza e darti una casa che racconta davvero qualcosa di te.

Vuoi una mano per capire come farlo con quello che hai in casa?

Se hai un pavimento nero e vuoi valorizzarlo davvero, qui trovi il mio servizio di progettazione a distanza.

trasforma i tuoi spazi

28 Aprile 2025 / / ChiccaCasa

ADV| Insieme a Quaranta Ceramiche, ho voluto creare questo articolo per aiutarti a scegliere la rubinetteria perfetta, con tutta l’esperienza e la cura che ci accomunano.

La rubinetteria è uno di quei dettagli che contribuiscono a dichiarare il tuo stile unico, nell’arredamento dei tuoi spazi domestici.

Quando finiture e forme si armonizzano, l’effetto finale risulta ancora più curato, accogliente e personale.

Bastano pochi accorgimenti per scegliere i rubinetti giusti e valorizzare ogni ambiente che ne fa sfoggio, dal bagno alla cucina.

Che tu ami linee minimaliste, atmosfere nordiche, suggestioni retrò o mix eclettici, esiste una rubinetteria perfetta per te.

Scegli una finitura e ripetila in tutta la casa: il trucco dei professionisti

Un segreto da pro semplice, ma potentissimo: scegliere una finitura metallica unica (o, al massimo, due coordinate) da ripetere in modo coerente in tutta la casa.

Oro satinato, nero opaco, acciaio spazzolato: qualsiasi sia la tua scelta, mantenerla costante ti permetterà di ottenere ambienti più ordinati, eleganti e visivamente equilibrati. In questo modo, anche uno spazio semplice acquista subito un’aria curata, pensata, sofisticata.

Da dove partire?

Rubinetti, ferramenta, maniglie, pomelli, profili di specchi o di lampade: sono questi i piccoli dettagli, spesso sottovalutati, che possono creare una meravigliosa continuità stilistica. Coordinare questi elementi non significa essere rigidi, ma, anzi, dare un tocco fluido e naturale a ogni stanza.

La coerenza tra arredi e dettagli metallici dà un senso di ordine e cura.

Rubinetteria e stile della casa: idee per abbinamenti che funzionano 

Vediamo insieme qualche idea per abbinare la rubinetteria allo stile della tua casa, con suggerimenti pratici e ispirazioni concrete per non sbagliare.

Bagno moderno o minimalista

Se ami ambienti essenziali, luminosi e contemporanei, punta su rubinetti monocomando dalle linee pulite, geometriche e senza fronzoli.
L’installazione può essere a parete o da appoggio, per un effetto minimale, elegante e altamente scenografico.
Le finiture perfette? Il nero opaco, deciso e sofisticato, oppure l’inox spazzolato, pratico e ultra-moderno.
I modelli ideali sono i rubinetti a bacinella, i modelli a parete o quelli incassati nel muro, che contribuiscono a creare un look essenziale, ma d’impatto.

Nell’immagine: Lavabo Elle – Ceramica Cielo
Credits: Quaranta Ceramiche

Stile nordico contemporaneo

Per chi sogna atmosfere calde, accoglienti e luminose, lo stile scandinavo è una fonte infinita di ispirazione.
Scegli rubinetti dal design semplice, con dettagli pratici come leve cilindriche.
Le finiture ideali? Inox spazzolato, nero opaco oppure tocchi discreti di ottone satinato per aggiungere calore senza appesantire.
Perfetti i rubinetti monoleva, magari con un’estetica che richiama il design scandinavo contemporaneo: pulito, funzionale e mai banale.

Nell’immagine: Lavabo Bloom – Antonio Lupi
Credits : Quaranta Ceramiche

Stile boho

Se ami mescolare stili, texture e colori con naturalezza e creatività, lo stile boho ti permette di esprimerti senza schemi fissi.
Scegli un mix creativo di forme e finiture, osa con rubinetti colorati o con superfici opache, materiche, vibranti.
Perfette le finiture come oro satinato, rame caldo o ottone non trattato, capaci di dare energia e vitalità a qualsiasi ambiente.
La regola d’oro? Libera la fantasia, sì, ma mantieni sempre un filo conduttore cromatico e materico per evitare l’effetto disordinato.

Nell’immagine: Vasca Kerasan Retrò
Credits : Quaranta Ceramiche

Stile farmhouse

Per chi sogna atmosfere autentiche, avvolgenti e vissute, la rubinetteria deve raccontare una storia di semplicità e calore.
Scegli modelli da parete o a ponte, magari con dettagli artigianali come manopole in ceramica o finiture volutamente invecchiate.
Le finiture più adatte sono il bronzo antico, il ferro naturale e l’ottone brunito, materiali che aggiungono profondità e carattere.
Perfetti i rubinetti dal design vintage, robusto, pieni di personalità, capaci di rendere unico anche il bagno più semplice.

Nell’immagine: Kerasan Retrò
Credits : Quaranta Ceramiche

Domande frequenti sulla rubinetteria: risposte rapide per non sbagliare

Quando si parla di rubinetteria, è normale avere qualche dubbio: tra modelli, finiture e installazioni, le opzioni sono davvero tante.
Per aiutarti a scegliere con più sicurezza e consapevolezza, ho raccolto qui le risposte alle domande più comuni.

Meglio rubinetteria a parete o da appoggio?

Dipende dallo stile e dallo spazio disponibile. A parete è più elegante, moderno e slanciato, ma richiede una predisposizione idraulica. Da appoggio è più versatile e semplice da installare, perfetto in bagni piccoli o in ristrutturazioni parziali.

I rubinetti colorati si rovinano? 

Se scegli materiali resistenti e brand affidabili, no. 

Alcune finiture delicate, come il nero opaco, richiedono solo un po’ più di attenzione nella pulizia quotidiana per evitare aloni e graffi. 

Qual è il rubinetto più facile da pulire? 

Se sono di qualità, tutti. In generale quelli lisci e uniformi possono risultare meno inclini a trattenere macchie d’acqua e impronte, per la loro conformazione lineare e facile da pulire velocemente.

Dove comprare rubinetteria di qualità?

Scegliere la rubinetteria giusta è anche questione di affidarsi ai rivenditori migliori, che sappiano offrire prodotti di qualità e un supporto serio in ogni fase dell’acquisto.
Se cerchi una selezione accurata dei migliori marchi — con un’attenzione particolare anche al Made in Italyacquista su quarantaceramiche.it. Si tratta di un negozio storico di Manduria, in provincia di Taranto, con una sala mostra enorme e tanti anni di esperienza alle spalle.
Online propongono gli stessi prodotti di qualità, con prezzi competitivi e un servizio clienti che ti segue davvero, dall’ordine alla consegna.

31 Marzo 2025 / / ChiccaCasa

ADV| Articolo realizzato in collaborazione con Mobilfino, per aiutarti a trovare il letto a castello perfetto: funzionale, sicuro e dal design impeccabile.

Hai mai guardato la stanza dei tuoi bambini (o quella degli ospiti) e pensato: qui dentro non ci sta più nulla? Se la risposta è sì, sappi che non sei solə. Sfruttare lo spazio al meglio è una sfida in tante case, soprattutto quando c’è bisogno di un posto letto extra e non si vogliono sacrificare metri quadri preziosi.

É proprio qui che entrano in gioco i letti a castello. Sono la scelta perfetta per camerette, ma anche per case vacanze e b&b.

Il trucco per non far sembrare la stanza quella di un ostello della gioventù? La giusta estetica del letto.

Vediamo ora quali soluzioni offre il mercato: sono sicura che tra queste c’è quella giusta anche per te.

Credits: Mobilfino

Letti a castello per ogni esigenza: esploriamo le tipologie

Non tutti i letti a castello sono uguali. Scopriamo insieme le tipologie principali, ognuna con un piccolo grande vantaggio che potrebbe rivoluzionare il tuo spazio.

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Credits: Mobilfino

1. Letto a castello salvaspazio: organizzazione impeccabile

Se l’ordine è la tua priorità (o almeno il tuo obiettivo), opta per un modello dotato di vani contenitore. Lo spazio di archiviazione può celarsi all’interno dei gradini che conducono al letto superiore, in una coppia di cassettoni sotto il letto inferiore o all’interno di cassetti integrati nella struttura.
Qualsiasi sia la soluzione, si tratta di prezioso spazio per riporre giocattoli, biancheria, libri o piccoli oggetti.

2. Letti a castello da una piazza e mezza: comfort senza compromessi

Chi ha detto che i letti a castello sono solo per bambini? La versione con letto inferiore a una piazza e mezza è perfetta per chi desidera più comfort o per chi vuole una soluzione che cresca con il bambino. È anche l’opzione ideale per stanze ospiti o b&b, in quanto garantisce uno spazio più comodo anche per gli adulti.

3. Letti a castello 3 posti: ospitalità sempre pronta

Ami avere ospiti ma lo spazio è limitato? Il letto a castello con terzo letto estraibile è la soluzione perfetta per accoglierli senza alcun ingombro extra. Di giorno sembra un normale letto a castello, di notte si trasforma in un’accogliente postazione per tre. Il terzo letto è nascosto sotto il letto in basso e si tira fuori con facilità, proprio come un cassetto.

4. Letto a soppalco con scrivania integrata, per spazi compatti

Questo modello è perfetto per le piccole stanze in cui si vuole collocare sia un’ampia scrivania che un posto letto.
In questo caso il letto è uno solo ed è letteralmente impilato sulla scrivania.
Il grande vantaggio è quello di non dover accontentarsi di una scrivania minuscola e costretta in un angolo, anche se la metratura della stanza è petite.

5. Con armadio integrato: spazio extra senza ingombri

Hai una sola parete più lunga? Sfruttala al massimo con un letto a castello dotato di armadio. Il guardaroba è inglobato dalla struttura, eliminando la necessità di armadi extra e lasciando più spazio per giocare o rilassarsi. Perfetto per chi vuole una cameretta funzionale senza sacrificare nemmeno un millimetro.

Il letto a castello fa per te se…

  • Hai bisogno di ottimizzare lo spazio al massimo. Se la stanza è piccola, un letto a castello rappresenta spesso la soluzione migliore per far entrare due letti senza sacrificare metri preziosi.
    Disclaimer: anche se la stanza è grande, questa soluzione ti permette di ricavare più spazio per scrivanie, giochi o armadi capienti.

  • Vuoi un letto che faccia più di un letto. Cassetti contenitore, armadi integrati, scrivanie abbinate… un letto a castello non è solo un posto dove dormire, ma una soluzione intelligente per chi vuole ordine e praticità senza aggiungere troppi mobili.

  • Ti serve una soluzione che duri nel tempo. Con la giusta scelta di materiali e disposizione della struttura, avrai una stanza organizzata ed esteticamente impeccabile, che ti appagherà per molti anni.

  • Ami l’estetica funzionale. Dimentica i letti a castello ingombranti e poco armoniosi: oggi ci sono modelli dalle linee pulite e con colori personalizzabili, perfetti per adattarsi a qualsiasi stile d’arredo.

Attenzione allo spazio

Hai almeno 260 cm di lunghezza a disposizione?
La struttura di un letto a castello varia tra 200 e 290 cm, a seconda della posizione della scala e degli accessori extra (scrivanie, armadi).

Hai considerato lo spazio di passaggio?

  • Lo spazio minimo di passaggio attorno al letto è di 60 cm.

  • Se la scala è laterale, serve spazio extra sul lato per salire comodamente.

  • Se la scala è frontale e addossata ai longheroni, il letto occupa meno larghezza ma richiede più profondità.

Hai abbastanza spazio sopra il letto superiore?

  • Tra il materasso e il soffitto devono esserci almeno 80-90 cm per evitare una sensazione di soffocamento.

Hai valutato un letto con terzo letto estraibile?

  • La profondità della stanza deve essere pari alla profondità della struttura + profondità del letto estraibile + almeno 60 cm di passaggio laterale.

  • Il minimo consigliato è 260 cm, ma verifica le misure specifiche del modello scelto.

Hai considerato la posizione delle finestre?

  • Se il letto a castello è posizionato vicino a una finestra, assicurati che non ostacoli l’apertura o la chiusura della finestra stessa.

  • La luce naturale è un elemento importante: cerca di non coprire la finestra, per non compromettere l’illuminazione naturale della stanza.

  • Se il letto superiore è vicino a una finestra, verifica che ci sia abbastanza spazio per evitare che chi dorme sopra possa urtare la finestra o che la luce diretta sia fastidiosa.

Hai verificato l’accesso alle porte?

  • Assicurati che le porte possano aprirsi e chiudersi liberamente senza impedimenti causati dalla struttura del letto a castello.

  • Se hai una porta scorrevole, controlla che non venga ostacolata dal letto o dai suoi accessori (come la scala o un eventuale letto estraibile).

  • Se la porta si apre verso la stanza, lascia almeno 60 cm di spazio tra il letto e la porta per una buona circolazione.

Come capire se un letto a castello è di qualità?

Credits: Mobilfino

Quando si sceglie un letto a castello, è fondamentale tenere in considerazione altri tre aspetti cruciali, oltre alle dimensioni: la sicurezza e i materiali (che vanno a braccetto l’uno con l’altro) e poi, senza ombra di dubbio, il design.

Sicurezza: la priorità numero uno

Un letto a castello di qualità deve essere progettato per garantire la massima sicurezza, soprattutto per i più piccoli.

  • Una struttura ben progettata deve essere facile da montare, con istruzioni chiare e precise, per ridurre al minimo il rischio di errori durante l’assemblaggio che possono compromettere la stabilità del letto, mettendo a rischio chi lo utilizza.

  • I bordi antiurto sono un altro elemento cruciale: proteggono dai possibili urti che possono verificarsi durante l’utilizzo, in particolare quando si scende o si sale dalla parte superiore.

  • Un prodotto sicuro rispetta specifiche normative di sicurezza, come la CARB fase 2 ATCM e la US EPA TSCA Titolo VI, che regolano le emissioni di sostanze chimiche dannose, come la formaldeide, presente in molti materiali da costruzione.

La formaldeide è una sostanza tossica che può danneggiare la salute, in particolare quella respiratoria, quindi è essenziale che i letti a castello vengano realizzati con materiali che non la rilasciano in quantità pericolosa. Il rispetto di queste normative garantisce che il letto non contribuisca a inquinare l’aria all’interno della stanza, mantenendola sana e sicura.

Materiali: scegliere in sicurezza per la salute

Quando si parla di materiali, un buon letto a castello deve essere costruito con materiali durevoli e sicuri. Il nobilitato melaminico classe E1 è una scelta eccellente, perché significa che il materiale utilizzato è a basse emissioni di formaldeide, garantendo così che il letto non rilasci sostanze dannose per la salute. La classe E1 è la certificazione europea che indica che le emissioni di formaldeide sono molto basse, contribuendo a mantenere l’ambiente domestico sicuro e salubre. È fondamentale non solo che il letto sia robusto, ma che i materiali utilizzati siano sicuri anche a livello chimico.

Inoltre, la qualità dei materiali influisce sulla durabilità del letto a castello. Un letto costruito con materiali di bassa qualità potrebbe deteriorarsi più velocemente, costringendo a riparazioni o sostituzioni frequenti, che non solo sono dispendiose, ma possono anche mettere a rischio la sicurezza della struttura.

Design e personalizzazione: più minimal, più versatile

Se temi che il letto a castello appesantisca la stanza, scegli un modello dalle linee semplici oppure opta per colori luminosi.
Più il design è pulito, più c’è leggerezza visiva e più facilità di adattamento allo stile della stanza.

Vuoi un tocco in più? Personalizzalo con accessori: scrivanie integrate, cassetti extra, armadi abbinati e decorazioni che rientrino nella tua palette.

Dai un’occhiata al catalogo letti a castello di Mobilfino per trovare il modello perfetto per te.

Credits: Mobilfino

Il letto a castello è una soluzione salvaspazio che funziona davvero?

Senza dubbio, è una soluzione estremamente intelligente e funzionale.

  • Ti semplifica la gestione dello spazio in camera anche se non hai esperienza in interior design.

  • Sfrutta lo spazio verticale, che in alternativa resterebbe inutilizzato.

  • Ti evita rinunce e compromessi, permettendoti di ospitare, di avere più spazio contenitore o di avere una scrivania grande nello stesso spazio occupato dal letto.

Un letto a castello può essere la soluzione perfetta per le tue esigenze, basta scegliere quello giusto!

7 Marzo 2025 / / ChiccaCasa

Adv – Questo articolo è frutto della collaborazione con BricoShop24

Hai sempre desiderato un camino, ma hai dovuto rinunciare per mancanza di spazio, canna fumaria o per il caos che comporta?

Buone notizie: la verità è che puoi comunque creare quell’atmosfera calda e accogliente, con la magia delle fiamme danzanti, senza fuliggine, senza grandi lavori di muratura e senza pensieri.

Non è un sogno. Sto parlando dei camini elettrici. Si tratta di caminetti freestanding o da incasso che si accendono semplicemente con una presa di corrente e regalano il fascino di un camino tradizionale, ma con tutta la praticità della tecnologia moderna.

Non generano fiamme reali, ma producono calore: questi dispositivi non utilizzano combustibile come legna o gas per produrre un fuoco vero e proprio. In altre parole, non c’è nessun materiale che brucia, eppure le fiamme tu le vedi lo stesso.

I camini elettrici usano tecnologie LED e audio per creare un effetto visivo che imita alla perfezione l’aspetto confortante delle fiamme e il crepitio del fuoco scoppiettante.

Vantaggi pratici del camino elettrico

Il modello elettrico è la soluzione perfetta per chi vuole esaudire il desiderio di avere un camino, senza stress.
Vediamo nel dettaglio tutti i suoi vantaggi.

  • Zero sporco e manutenzione: nei camini tradizionali, la combustione della legna produce cenere e fuliggine, che si depositano sulle superfici e richiedono una pulizia frequente. Il camino elettrico, invece, genera un effetto fiamma senza combustione reale, eliminando completamente questi problemi.

  • Nessuna canna fumaria: i camini a legna e a gas necessitano di una canna fumaria per eliminare fumi e residui della combustione. Questo comporta lavori strutturali e, in alcuni casi, permessi speciali. Il camino elettrico, invece, non produce fumi, quindi può essere installato ovunque, anche in un appartamento.
    In più, ogni canna fumaria ha bisogno di manutenzione, cosa a cui non devi pensare se hai un camino elettrico.

  • Lo sposti dove vuoi: a differenza di un camino fisso, l’elettrico è spesso progettato per essere spostato facilmente. I modelli freestanding possono essere collocati in diverse stanze a seconda delle necessità, proprio come un elettrodomestico portatile.

  • Via in estate, spazio libero: alcuni camini elettrici sono facili da spostare e possono essere riposti nei mesi più caldi, liberando spazio. Non avendo strutture fisse come una cappa o un braciere, sono estremamente versatili.

  • Effetto fiamma anche senza calore: la tecnologia LED permette di riprodurre un effetto fiamma realistico indipendentemente dal riscaldamento. Questo significa che puoi goderti l’atmosfera accogliente di un camino anche in estate o nelle mezze stagioni, senza accendere il riscaldamento.

Grazie a queste caratteristiche, il camino elettrico rappresenta una soluzione innovativa e pratica.

Quanto riscaldano i camini elettici?

Solo scena o anche calore? Facciamo chiarezza.
I camini elettrici riescono a scaldare l’ambiente grazie a resistenze interne che trasformano l’energia elettrica in calore, che si diffonde attraverso una ventola. Sono perfetti per rendere più accogliente e caldo un salotto, una camera da letto o un angolo lettura.

Ti stai chiedendo se puoi usare un camino elettrico come unica fonte di riscaldamento in casa?

I camini elettrici sono progettati principalmente per fornire un riscaldamento supplementare o per scaldare ambienti di dimensioni ridotte.

Se l’ambiente è ben isolato e piccolo, potrebbero bastare, ma per spazi più ampi o in condizioni climatiche particolarmente rigide, è bene affiancarli a un sistema di riscaldamento centrale o a un’altra fonte di calore.

Ecco altri aspetti da considerare in questo contesto.

  • Occhio alla potenza: in base al modello, può oscillare tra 1000 e 2000 watt. Nelle specifiche tecniche di ogni camino elettrico è riportato anche il corrispondente in metri quadri che questo è in grado di riscaldare.

  • Calore mirato: se passi la maggior parte della giornata in una sola stanza, accendere il riscaldamento centrale in tutta casa potrebbe essere uno spreco. Con il camino elettrico puoi scaldare solo dove serve.

  • Termostato regolabile: molti modelli ti permettono di scegliere la temperatura desiderata, proprio come un termosifone. Alcuni hanno anche un timer per programmare accensione e spegnimento.

Quanto consumano i camini elettrici?

Il consumo di un camino elettrico varia in base alla potenza del modello e alla modalità d’uso

  • Modalità riscaldamento
    La maggior parte dei modelli consuma tra 1000 e 2000 watt. Per esempio, un camino da 1500 watt, se acceso per un’ora, consumerà circa 1,5 kWh. Se il costo medio dell’elettricità è intorno a 0,20 €/kWh, ciò si traduce in un costo di circa 30 centesimi per ora.

  • Modalità solo effetto fiamma
    Quando il camino è utilizzato esclusivamente per creare un’atmosfera, il consumo è notevolmente ridotto, spesso paragonabile a quello di una lampadina LED, generalmente nell’ordine di 50-100 watt.

Ovviamente, questi valori sono indicativi e variano a seconda del modello specifico e delle condizioni d’uso.

Camini elettrici di design: la mia selezione

Se pensi che un camino elettrico sia solo un parallelepipedo anonimo, ripensaci! Oggi esistono modelli molto carini.

Il mio consiglio è quello di puntare sulla semplicità. Un design pulito o classico ripaga sempre in termini estetici.

Qui sotto trovi due dei miei modelli preferiti, che ho scovato tra i camini elettrici di design di BricoShop24.

La prima cosa da fare e scegliere la tipologia: da incasso o freestanding?

La differenza principale sta nel modo in cui vengono integrati nel tuo spazio, e questo cambia non solo l’aspetto estetico, ma anche la praticità e la facilità di utilizzo.

In foto| Caminetto elettrico da incasso o appoggio, 180 cm di BricoShop24

Il camino da incasso è perfetto se vuoi qualcosa che si armonizzi perfettamente con il design della tua casa. Può essere incassato nel cartongesso, creando una nicchia su misura.

Il vantaggio assoluto è la possibilità di personalizzazione: puoi progettare la parete del camino che hai sempre sognato. È una soluzione che dura nel tempo, che si fonde perfettamente con lo spazio e che ti permette di godere di un ambiente caldo e accogliente senza scendere a compromessi estetici.

In foto| Camino elettrico completo colore wengé di BricoShop24

Dall’altra parte, il camino freestanding è la soluzione ideale se preferisci qualcosa di più versatile.

Non c’è bisogno di fare modifiche, basta posizionarlo dove vuoi e goderti subito l’atmosfera calda che crea. Puoi spostarlo facilmente da una stanza all’altra, per cui è perfetto se hai un arredamento in continua evoluzione o se vivi in un appartamento dove non puoi fare lavori strutturali.

E tu, in quale stanza collocheresti volentieri un camino elettrico?
Ti aspetto nei commenti qui sotto.

28 Febbraio 2025 / / ChiccaCasa

Rifare il tetto della tua casa è un vero e proprio atto d’amore verso la tua abitazione, un investimento che ne migliora la sicurezza, la bellezza e la durata nel tempo.

Il tetto è il primo baluardo contro le intemperie e rappresenta una protezione sicura per te, per la tua famiglia e anche per il design dei tuoi interni, quello che hai tanto curato per avere uno spazio accogliente e simile a te.
Ebbene sì, fino a che il tuo tetto non gode di buona salute, la salubrità e l’estetica dei tuoi interni sono in serio pericolo.

Un tetto in perfette condizioni non solo previene infiltrazioni e danni strutturali, ma valorizza anche l’intero immobile, portando valore alla tua casa.

Ma da dove si parte? Come funziona e come si svolge il rifacimento di un tetto?
Esploriamo insieme tutti gli step.

La sicurezza prima di tutto: installazione di linee vita provvisorie

La sicurezza è la priorità assoluta, soprattutto quando si tratta di lavori così delicati. Prima di iniziare l’intervento, gli addetti ai lavori installano le linee vita provvisorie, degli strumenti indispensabili che garantiscono la protezione sia di chi lavora e sia di chi vive nella casa.

Per dirla in termini più pratici, si tratta di cavi di acciaio e ancoraggi, che vengono posizionati con cura per assicurare la massima stabilità e sicurezza, evitando qualsiasi rischio di cadute accidentali.

L’istallazione delle linee vita provvisorie non è un optional: è uno step obbligatorio, per legge.

Via gli elementi compromessi: rimozione e sostituzione di coppi e tegole danneggiate

Un tetto che ha bisogno di interventi di rifacimento è spesso segnato dal passare del tempo. Coppi e tegole si possono danneggiare a causa delle intemperie, dei cambi di temperatura o dell’usura.

La fase successiva alla messa in sicurezza è la rimozione di tutte le tegole compromesse: ogni singolo elemento danneggiato viene identificato, rimosso e sostituito con materiali nuovi, resistenti e durevoli.
Una cura particolare viene dedicata alla scelta dei materiali, che devono essere perfettamente idonei alla tipologia di tetto e garantire una copertura sicura e duratura.

Makeover delle grondaie: pulizia e sigillatura per prevenire infiltrazioni

Le grondaie sono spesso un elemento trascurato, ma in realtà sono fondamentali per il corretto funzionamento del tetto.
Se non sono pulite e sigillate regolarmente, possono accumulare detriti e provocare ristagni d’acqua, con il rischio di infiltrazioni.

In questa fase, gli esperti provvedono alla pulizia approfondita di tutte le grondaie, rimuovendo foglie, terra e altri detriti che potrebbero compromettere il loro funzionamento. Successivamente, le grondaie vengono sigillate per evitare che l’acqua ristagni e penetri nel tetto o nelle pareti. Questo intervento è indispensabile per proteggere la casa da danni strutturali e per evitare spiacevoli sorprese durante la stagione delle piogge.

Focus sui punti critici: controllo dei giunti tra lucernari e copertura

Anche i dettagli più piccoli fanno la differenza quando si tratta di proteggere la tua casa.
I giunti tra lucernari e la copertura sono spesso punti critici, dove potrebbero verificarsi perdite d’acqua. Si tratta dei punti di connessione tra un lucernario (una finestra sul tetto) e il materiale di copertura del tetto stesso, come tegole o coppi.

Questi giunti devono essere sigillati correttamente per evitare infiltrazioni d’acqua, poiché sono punti particolarmente vulnerabili. La sigillatura e il trattamento di questi giunti sono essenziali per mantenere l’integrità e la sicurezza del tetto nel tempo.

Gli esperti si concentrano su questi punti per evitare che piccole infiltrazioni possano trasformarsi in veri e propri incubi. Se necessario, viene sostituito il lucernario, per garantire una tenuta stagna che duri nel tempo.
Grazie a questa attenzione ai dettagli, il tetto risulta ancora più protetto e resistente alle intemperie.

Copertura super solida: ancoraggio sicuro di tegole e coppi

Una volta che tutte le tegole danneggiate sono state sostituite, è il momento di fissare ogni singola tegola con la massima precisione.

Ogni elemento viene ancorato saldamente alla struttura, in modo che non possa essere sollevato dal vento o dalla pioggia battente. L’ancoraggio delle tegole è una fase cruciale, che garantisce una copertura resistente e duratura.
Un tetto ben fissato è sinonimo di protezione e sicurezza per la tua casa, e permette di affrontare qualsiasi condizione atmosferica con tranquillità.

Il tocco finale: applicazione di impregnante idrorepellente e antimuffa

Il rifacimento del tetto non si conclude con l’installazione delle tegole.
Per rendere il tuo tetto davvero impermeabile e resistente, viene applicato un impregnante idoneo. Questo trattamento crea una barriera protettiva contro l’umidità, impedendo che l’acqua penetri nelle tegole o nelle grondaie.
L’impregnante ha anche proprietà antimuffa e antimuschio, che evitano la formazione di vegetazione indesiderata sul tetto, mantenendolo pulito e bello nel tempo.
Inoltre, questo trattamento ha un effetto consolidante che ne aumenta ulteriormente la resistenza e la durata.

A chi rivolgersi per rifare il tetto?

Se hai deciso di optare per il rifacimento del tetto della tua abitazione, è fondamentale scegliere l’azienda giusta, che sappia come affrontare ogni aspetto dell’intervento con professionalità e precisione. Affidati sempre a professionisti che non solo conoscano i migliori materiali, ma che possiedano anche una lunga esperienza e sappiano offrirti soluzioni personalizzate, pensate per le tue esigenze.

Insomma, abbiamo visto come rifare il tetto non sia solo una questione di estetica: aumenta la sicurezza, la protezione e il valore della tua casa. Non aspettare che i problemi diventino gravi e costosi da riparare: intervenire in tempo ti permette di salvaguardare la tua casa e di migliorare il tuo benessere. Con il rifacimento del tetto, non solo risolvi i problemi legati a infiltrazioni e danni, ma regali anche una nuova vita alla tua casa, che diventerà ancora più accogliente e protetta.

ADVQuesto articolo è stato scritto in collaborazione con l’azienda Pro-Tetto

28 Febbraio 2025 / / ChiccaCasa

Ogni volta che nel mondo un punto luce non cade perfettamente sul centro del tavolo, un* interior stylist ha un malore.

Scherzi a parte, avere una luce ben posizionata sopra il tavolo da pranzo non è solo una questione estetica, ma anche funzionale.
Una lampada centrata garantisce un’illuminazione migliore, senza creare zone d’ombra o fastidiosi giochi di luce.

Inoltre, un punto luce ben studiato valorizza il tavolo stesso e l’intero ambiente, creando un’atmosfera accogliente e curata.

Ma cosa fare se il punto luce non è esattamente dove dovrebbe essere?

Prima di scoprirlo, vediamo quanta luce serve e come scegliere il punto luce giusto.

Credits

Quanta luce serve per il tavolo da pranzo?

Per illuminare bene il tavolo da pranzo, servono circa 300-500 lumen per metro quadrato.

Ma cosa significa? Facciamo un esempio pratico: se il tuo tavolo misura 1 metro per 2 metri, ha una superficie di 2 metri quadrati, quindi ti servono tra 600 e 1000 lumen totali per una buona illuminazione. Se scegli più punti luce, puoi dividere questo valore tra le varie sorgenti luminose.

Anche la temperatura della luce fa la differenza: un bianco caldo (tra 2700K e 3500K) è l’ideale per creare un’atmosfera accogliente senza risultare troppo freddo o asettico.

Un altro dubbio esistenziale che affilgge ogni volta che installiamo un punto luce sul tavolo è: “A che distanza dal piano del tavolo sospendere il punto luce?”.

Il punto luce sopra il tavolo da pranzo dovrebbe trovarsi a 65-75 cm dal piano del tavolo. Questa distanza garantisce un’illuminazione ottimale: abbastanza bassa da illuminare bene senza abbagliare, ma sufficientemente alta da non ostacolare la visuale tra i commensali.

Se la lampada è particolarmente grande o ha una luce intensa, meglio stare sui 75 cm, mentre per lampade più piccole o con luce più diffusa, i 65 cm sono ideali.

Come scegliere il punto luce in base al tavolo?

La forma e le dimensioni del tavolo influenzano la scelta della lampada:

  • Tavolo tondo o quadrato: meglio un punto luce singolo, possibilmente con una forma tondeggiante per armonizzarsi con la superficie.

  • Tavolo rettangolare: qui hai due opzioni. Puoi scegliere una fila di due o più punti luce allineati per una distribuzione uniforme, oppure una lampada scenografica abbastanza grande da illuminare tutto il tavolo.

Credits

Cosa fare se l’uscita della luce non è al centro del tavolo?

Ecco alcune soluzioni pratiche e stilose per rimediare a un punto luce decentrato.

  • Lampada da parete con braccio lungo

    Se hai un punto luce a parete, scegli una lampada con un braccio abbastanza esteso da arrivare sopra il tavolo. Attenzione a posizionarla in modo che non ostacoli l’accesso alle sedie.

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Credits: 1, 2, 3, 4

  • Lampada da terra ad arco

    Se non hai altri punti luce vicini ma c’è una presa elettrica nelle vicinanze, una lampada da terra ad arco è un’opzione molto decorativa e originale. Deve essere abbastanza alta per permettere il passaggio sotto di essa o, comunque, posizionata in modo tale da non essere da intralcio per il transito verso il tavolo.

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Credits: 1; 2

  • Cavo in tessuto e ganci

    Se il punto luce a soffitto è vicino ma non centrale, puoi spostarlo con stile usando un cavo in tessuto e fissandolo al soffitto con appositi ganci, creando un effetto decorativo interessante.

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Credits: 1, 2, 3

  • Lampada da soffitto con braccio orientabile

    Se il punto luce a soffitto è leggermente decentrato, puoi scegliere una lampada con un braccio orientabile che consenta di direzionare la luce proprio sopra il tavolo.

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Credits: 1, 2

  • Punti luce decentrabili

Un’altra soluzione versatile è installare un lampadario mobile dotato di più punti luce e di attacchi decentrabili. In alternativa, esistono anche lampade a sospensione singole disegnate proprio per lo spostamento della luce.

In questo modo, puoi regolare la posizione delle lampade in base al tavolo e creare un’illuminazione personalizzata e dinamica.

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Credits: 1, 2, 3

  • Lightswing

    Un ottimo prodotto che lascia sempre a bocca aperta.
    Si tratta del braccetto regolabile di Lightswing, che funziona un po’ come la lancetta di un orologio e permette di spostare la luce di 90 o 110 cm, adattandola perfettamente alla posizione del tavolo.

    Questa soluzione è ottima anche per chi ama spostare spesso la posizione dei mobili in soggiorno o per chi ha un tavolo allungabile che, quando è esteso viene leggermente riposizionato rispetto al suo solito posto.

Credits

Avere un punto luce decentrato sul tavolo, quindi, non è una condanna, basta un po’ di creatività (e qualche accessorio strategico) per ottenere un risultato funzionale e stiloso.

Ora che conosci tutte le soluzioni, non resta che scegliere quella perfetta per il tuo spazio e goderti una cena sotto la luce giusta!

Se sei in cerca di idee per il punto luce sopra il tavolo, dai uno sguardo alla mia vetrina Amazon, nella sezione Illuminazione.

Ho raccolto i miei punti luce preferiti e aggiorno periodicamente la selezione con nuovi prodotti.

scopri la mia selezione di lampade

Questo articolo contiene link affiliati: questo vuol dire che se acquisti a partire da quei link io guadagno una piccolissima percentuale sul tuo ordine, che non influisce in alcun modo sul tuo carrello, ma contribuisce a supportare il mio lavoro.

26 Febbraio 2025 / / ChiccaCasa

ADV Questo contenuto nasce da una stimolante collaborazione con Design Best.

Hai comprato cucina, divano, letto, comodini, armadi, tavolo e sedie, televisore e tutti i componenti principali per ogni stanza. Eppure, l’aspetto della casa non è quello che ti immaginavi all’inizio. Sembra che manchi qualcosa. Le stanze, ai tuoi occhi, sono incomplete.

A questo punto, spesso ci si chiede: “Ho sbagliato qualcosa?”.
La risposta molto spesso è “no”. Non hai sbagliato niente, ma alla tua casa manca ancora la tua personalità, quel tocco di vissuto che solo i complementi d’arredo e la decorazione possono dare.

Non bastano, quindi, gli arredi principali per fare una casa davvero accogliente e unica.

Sono i dettagli a fare la differenza: tappeti che scaldano l’ambiente, quadri che raccontano chi sei, lampade che creano l’atmosfera giusta.
La scelta di questi elementi non deve essere sottovalutata, perché molto spesso sono proprio i tocchi finali a trasformare un ambiente anonimo in un luogo speciale. E – spoiler – servono anche a “correggere” eventuali accostamenti che ti lasciano ancora perplessə.

Ciao, io sono Federica, home stylist e interior blogger.

Se stai arredando o decorando casa e non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto.

Qui trovi tanti contenuti utili per arredare una casa in stile nordico o Mid Century.

In ogni articolo ti fornisco trucchi di styling e spunti pratici.

Non perdiamoci di vista: iscriviti alla newsletter (ricevi subito il manuale su come Arredare da zero) e seguimi anche su @chiccacasa.

Come i complementi di design cambiano la percezione di un ambiente

I complementi di design sono la chiave per trasformare una casa da ordinaria a straordinaria. Si tratta di tutti quegli elementi decorativi e funzionali che arricchiscono l’arredamento di una casa, donandole carattere e personalità.

Non sono gli arredi principali (come divani, letti o tavoli), ma quei dettagli che trasformano uno spazio rendendolo più accogliente, armonioso e curato.

Parliamo di tappeti, tavolini, carrelli bar, specchi, quadri, vasi, lampade, portacandele, pouf, cuscini decorativi e oggetti d’arte. Creano armonia tra gli altri elementi d’arredo o possono diventare un punto di rottura interessante dal punto di vista cromatico o stilistico.

Un buon uso dei complementi può far sembrare il tuo spazio letteralmente “da rivista”.

Un tappeto dal design ricercato, una scultura moderna o un set di vasi originali possono rivoluzionare la percezione di uno spazio senza bisogno di interventi invasivi.

Illuminazione che lascia il segno

Mai e poi mai accontentarsi dell’illuminazione generale: ogni stanza ha bisogno di una buona stratificazione della luce per brillare davvero e per essere funzionale.

Stratificare la luce significa combinare diverse tipologie di lampade all’interno della stanza.
Ogni tipologia di lampada, infatti, ha il suo compito specifico.

  • Lampade da terra: perfette per creare punti luce morbidi e accoglienti in salotto o in camera da letto.

  • Lampade da tavolo: ideali per dare atmosfera a un comodino, una madia, una scrivania o un angolo lettura.

  • Lampade da lettura: progettate per offrire una luce direzionale e concentrata, perfetta per leggere senza affaticare gli occhi.

  • Lampade a sospensione: protagoniste della scena, illuminano in modo uniforme e decorano con stile ambienti come la zona pranzo o il soggiorno.

  • Applique da parete: ottime per aggiungere punti luce discreti senza ingombrare superfici.

  • Faretti orientabili: perfetti per mettere in risalto quadri, librerie o elementi architettonici.

Tuttavia, l’illuminazione non è solo una questione di funzionalità, ma anche di estetica, stile e “scenografia” della casa.
La lampada giusta può cambiare completamente l’atmosfera di una stanza e può anche far spostare lo sguardo verso di sè.

Fonte immagini: Design Best

Le sospensioni di grande dimensioni o dalla forte presenza scenica come, per esempio, la mia amata Viscontea di Flos sono capaci di catalizzare l’attenzione facendo risaltare un soffitto più alto dello standard o trasformandosi nel punto focale di una camera da letto o di un soggiorno.
In più, fanno da “cappello” alla composizione sottostante (per esempio tavolo e sedie o letto e comodini) andando a completarla e a renderla coesa.

Se, al contrario si vuole aggiungere carattere a un angolino un po’ anonimo, le lampade da tavolo di design sono la soluzione definitiva. Il mondo del design ci mette a disposizione capolavori come Taccia, Snoopy o Gatto di Flos, che generano una trasformazione potente, con il minimo sforzo decorativo.

Aggiungi piccoli arredi di design

A volte basta un solo elemento di design per trasformare un ambiente.
In particolare, se per gli arredi principali hai scelto soluzioni essenziali per timore di strafare o per assicurarti che, nel tempo, il design degli arredi continui a piacerti come il primo giorno, allora osare con poltroncine, tavolini e altri piccoli arredi iconici è un must.

Tavolini di design come Der Kleine Moorman o Tempo di Zanotta o Ren di Poltrona Frau, pur mantenendo un aspetto visivamente leggero, sono in grado di portare esclusività all’ambiente grazie al loro design.

La regola per abbinamenti vincenti tra poltroncina, divano e tavolino? Diversificare forme e materiali.

  • Per esempio, hai scelto un divano in tessuto senza piedini? Puoi abbinare una poltrona in vimini e acciaio (come l’iconica Dafne di Bonacina 1889) e un tavolino in legno con piedini alti o piedistallo centrale.

  • Per quanto riguarda i colori, se il divano è neutro, meglio optare per una poltroncina colorata e viceversa.

  • E se vuoi aggiungere un tavolino colorato, puoi optare per il colore complementare della seduta colorata.

Fonte immagini: Design Best

I complementi d’arredo da non sottovalutare

Tappeti, quadri, portacandele, specchi e decorazioni, se ben gestiti, possono armonizzare lo spazio, creare profondità e carattere, nascondere difetti o valorizzare dettagli architettonici.

Un buon styling non solo arricchisce l’ambiente, ma contribuisce a raccontare la tua storia.

Fonte immagini: Design Best

Per esempio, un tappeto può riscaldare un angolo di una stanza, aggiungendo colore e texture, mentre un quadro ben posizionato ha il potere di focalizzare l’attenzione e imprimere emozione all’intero ambiente.

Anche gli specchi, oltre a dare una sensazione di maggiore luminosità e ampiezza, possono diventare oggetti di design che decorano e riflettono la tua personalità.

Non dimentichiamo poi i piccoli dettagli come i vasi, che possono portare un tocco di verde e freschezza, o i portacandele che, con il loro fascino discreto, aggiungono una nota di intimità e calore.

Soprattutto quando si tratta di spazi più piccoli o di stanze che non sono ancora riuscite a trovare il loro equilibrio, l’uso strategico di complementi d’arredo può davvero fare la differenza.

Dove trovare arredamento, complementi e accessori di design in un unico sito?

Se cerchi un unico posto dove trovare arredamento di design con cui valorizzare la tua casa, dai un’occhiata a Design Best, il punto di riferimento per chi desidera rendere la propria casa originale, sofisticata e curata nei minimi dettagli.
Tutti i pezzi iconici di cui hai sentito parlare in questo articolo ti stanno già aspettando, tra le pagine del sito.

Corri a dare uno sguardo.

28 Novembre 2024 / / ChiccaCasa

I colori neutri in casa, in molti casi sono visti come una scelta sicura, elegante e senza tempo.

Siamo, sempre più spesso, spettatori di abitazioni totalmente neutre. Sembra che il colore stia via via scomparendo dalle case.
Mi chiedo se questa tendenza dipenda dal bisogno di alleggerire le nostre vite frenetiche o, forse, dalla paura di osare.

La neutralità è rassicurante, ma può facilmente trasformarsi in monotonia o anonimato.
Esploriamo insieme perché i colori neutri non sono sempre la soluzione migliore, come evitarne gli errori più comuni e come valorizzarli senza rinunciare a personalità e carattere.

Credits

Perché scegliere colori neutri non è sempre la soluzione migliore

Molti adottano esclusivamente colori neutri nell’arredamento, con l’idea che siano universali e “a prova di errore”.

Tuttavia, questa percezione può essere limitante e portare a risultati deludenti. Vediamo i motivi principali.

  1. Mancanza di personalità

Una casa decorata interamente con tonalità neutre – beige, grigi, tortora – rischia di sembrare un catalogo, priva di carattere e autenticità.

La casa, però, dovrebbe raccontare chi la vive: i suoi gusti, le sue esperienze, i suoi sogni.

Inserire accenti di colore – come, ad esempio, una poltrona senape, una parete color carta da zucchero o cuscini verde bosco – aiuta a creare un’atmosfera viva e coinvolgente.

2. Il rischio dell’anonimato

Se i neutri non vengono sapientemente bilanciati, gli ambienti possono risultare anonimi e privi di personalità.

Un tortora medio e un grigio medio, se ripetuti su ogni superficie della stanza, creano un ambiente piatto.
Anche i neutri vanno abbinati con criterio, facendo attenzione ai contrasti di chiaro-scuro e di caldo e freddo.

Credits

Colori neutri: davvero facili da abbinare?

Contrariamente a quanto si crede, i colori neutri non sono sempre facili da combinare. La loro apparente semplicità nasconde complessità cromatiche che possono generare contrasti indesiderati o far emergere tonalità indesiderate.

Ecco un paio di combinazioni molto comuni, che secondo me sarebbe meglio evitare.

Grigi freddi e legni caldi: un abbinamento insidioso

I grigi freddi (tendenti verso il blu) molto amati negli ultimi anni, spesso si scontrano con pavimenti in legno caldo, come rovere o ciliegio, creando una sensazione di disarmonia. Per evitare questo effetto, scegli grigi più morbidi o caldi, come il greige.

Beige datati? Non con il giusto accostamento

Il beige è un classico, ma se utilizzato senza accenti contemporanei può risultare antiquato.

Per modernizzarlo, abbinalo a colori come il cammello o il ruggine, o gioca con texture materiche o cangianti come il velluto o il lino grezzo.

Illuminazione sbagliata che altera i colori

Se hai accostato sapientemente delle tinte neutre, potrebbe andare tutto in fumo quando accendi la luce.
Ricordati di scegliere lampadine a luce calda o neutra (mai sopra i 3000 k per la camera e il soggiorno e mai sopra i 4000 per bagno, cucina e lampada da scrivania) e fai attenzione alla voce CRI (indice di resa cromatica) sulla scatola della lampadina, che, per mostrare fedelmente i colori senza alterarli, deve essere maggiore di 90 (>90).

⮕ Se vuoi approfondire la questione dell’illuminazione, leggi anche Quali lampade usare in casa? Ecco perché un solo punto luce non basta mai.

 

Quando i colori neutri funzionano (e come usarli al meglio)

Nonostante i rischi, i colori neutri rimangono una scelta versatile e raffinata, purché vengano utilizzati con criterio.
Ecco alcune strategie per sfruttarli al meglio.

Gioca con le texture

Un ambiente neutro non deve essere monotono.
La varietà di texture – legno grezzo, ceramica lucida, tessuti come velluto o lino – può aggiungere profondità e carattere anche a una palette minimalista.

Introduci contrasti

Anche una palette neutra può risultare dinamica con i giusti contrasti. Un divano color panna può essere arricchito da cuscini marrone cioccolato o grigio antracite. Un pavimento chiaro può essere valorizzato da un tappeto scuro.

Se non te la senti di addentrarti nel mondo del colore, per gli accenti, prova ad esplorare la palette dei marroni, o meglio, dei colori terrosi: cannella, terra di Siena bruciata, Testa di Moro, ruggine, seppia… Queste tinte scaldano la neutralità e danno personalità all’ambiente.

Accenti metallici e naturali

Rame, oro, argento e ottone si abbinano perfettamente ai toni neutri, donando raffinatezza e luminosità.
Scegline uno e utilizzalo su lampade, pomelli e maniglie, candelabri e altri accessori.

Piante verdi

Allo stesso modo, piante verdi rigogliose spezzano la monotonia cromatica e portano vitalità.

Arredamento colori neutri: rispondo alle domande più comuni

Credits

I colori neutri sono adatti a ogni stanza?

Sì. In cucina, possono risultare piatti senza accenti vivaci, mentre in bagno possono essere valorizzati dalla texture di piastrelle decorative.
In soggiorno o camera da letto, funzionano meglio se combinati con tessuti materici o a fantasie e dettagli caldi o contrastanti.

Quali sono i neutri più moderni?

Oltre ai classici beige e grigi, tonalità come il greige (mix tra grigio e beige), il bianco avorio e il tortora chiaro sono particolarmente in voga. Questi colori si prestano a combinazioni contemporanee.

Come evitare che una stanza neutra sembri fredda?

Giocando con tessuti morbidi, dettagli in legno e illuminazione calda.

Aggiungere un tappeto, tende leggere o una coperta di lana può fare una grande differenza.

Il tuo consiglio da un occhio esperto

Vuoi includere un colore nuovo nel tuo spazio e non sei sicur* che stia bene con il resto?
Non hai idea di quali siano i colori che ti fanno sentire bene?

Nella consulenza colore online hai tutto il mio supporto nel tuo percorso verso il colore giusto.

scopri la consulenza colore

Conclusione: i colori neutri sono un’arma a doppio taglio

I colori neutri possono essere una base raffinata per qualsiasi casa, ma non devono diventare un limite.

Usarli senza creatività può trasformare gli spazi in ambienti anonimi e senza anima.

Al contrario, se sapientemente abbinati ad accenti di colore, texture variegate e dettagli unici, possono dar vita a interni accoglienti, eleganti e ricchi di personalità.

Ricorda: la tua casa non deve essere solo bella, ma deve raccontare la tua storia.

22 Novembre 2024 / / ChiccaCasa

Questo articolo contiene link affiliati: questo vuol dire che se acquisti da questi link, io guadagnerò una piccola percentuale sul tuo ordine, senza che questo pesi in alcun modo sul tuo acquisto.
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Se gli interni scandinavi sanno regalarci emozioni durante tutto il corso dell’anno, nel periodo natalizio fanno venire voglia di decorare casa anche a chi, come me, è tra le persone meno Christmas-enthusiast del pianeta.

Con il buio che avvolge le lunghe giornate invernali in Nord Europa, le case sono il cuore delle festività natalizie. Al loro interno si crea un’atmosfera magica e conviviale.

Facciamo un viaggio nelle tradizionali decorazioni natalizie nordiche, che sono fonte di ispirazione per semplicità e bellezza senza tempo.

Alberi veri decorati deliziosamente

Le famiglie scelgono alberi veri, di solito abeti rossi o pini, che adornano con le decorazioni più semplici ed eleganti.
Palline colorate, candele, fettine di arancia essiccate, nastri, decorazioni in carta piegata, ghirlande essenziali e animaletti decorati rendono gli alberi di Natale nordici un’esplosione di gioia.

L’albero e i suoi rami non passano mai in secondo piano rispetto alle decorazioni. In altre parole, difficilmente i rami sono sovraccaricati di gingilli fino a scoppiare, piuttosto avviene più frequente l’opposto.
Il risultato è molto elegante e porta in evidenza anche la bellezza naturale dell’albero.

Via Bo Bedre | © Foto: Pernille Greve, Styling: Lone Monna

La capretta di paglia (Julbock)

La Julbock, la capretta di paglia, è una delle decorazioni natalizie scandinave più iconiche. Le sue origini risalgono alla mitologia norrena e a tradizioni agricole antiche in cui la capra rappresentava la fertilità e la protezione.
Il Gävle Goat, una versione gigante eretta in Svezia, è famosa a livello internazionale.

Oggi, viene realizzata con paglia intrecciata e impreziosita spesso da nastri rossi. Esistono versioni grandi da sistemare all’ingresso o vicino all’albero e versioni mini da usare come decorazioni per l’albero e come centrotavola.

Io le trovo molto interessanti, anche dal punto di vista simbolico. In Italia non sono così facili da trovare, ecco perché ho cercato io per te.

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Il candelabro dell’Avvento (Adventsljusstake)

Ogni finestra scandinava durante il periodo natalizio è illuminata da un adventsljusstake, un candelabro con 7, 9 o 13 luci.

Viene posto sui davanzali delle finestre, acceso, così che sia ben visibile dall’esterno, per diffondere un senso di comunità e per dare il benvenuto al Natale. È una tradizione che unisce le famiglie, creando una sensazione di speranza e calore.

Oggi, l’adventsljusstake continua a essere una delle decorazioni natalizie più amate in Svezia e in altre nazioni scandinave, con vari design che vanno dalle versioni tradizionali a quelle moderne.

I candelabri dell’Avvento, quest’anno più che mai, si trovano con maggiore facilità anche nelle grandi catene di distribuzione di arredo e decor e su Amazon (ho raccolto alcuni candelabri dell’Avvento nella mia vetrina dedicata al Natale).

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Decorazioni in carta

L’arte della piegatura della carta è una tradizione nordica che trova radici nel XX secolo.

Le decorazioni in carta includono stelle tridimensionali (stjärnor), ghirlande e ornamenti geometrici. Questa tradizione è perfettamente in linea con lo stile scandinavo, dove la semplicità dei materiali si combina con un design leggero e delicato.

Le decorazioni più grandi sono perfette per essere appese alle finestre, creando un’atmosfera magica; le più piccole si possono utilizzare non solo per decorare l’albero, ma anche per allestire angolini semplici e scenografici costituiti da, semplicemente, un vaso, un ramo naturale e dei pendagli in carta a nido d’ape.

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Ti è venuta voglia di fare scorta di poetiche decorazioni in carta piegata di colori delicati e tenui? Dai uno sguardo alla mia vetrina Amazon dedicata al Natale, in cui ho raccolto le più belle stelle di carta e decorazioni per l’albero.

trova le tue decorazioni in carta

 

Cuori intrecciati in carta

Semplici, ma carichi di significato, i cuori intrecciati di carta sono una decorazione tipica del Natale danese. Questi cuori, noti come Julehjerter, furono resi popolari nel XIX secolo.
Una leggenda narra che lo scrittore Hans Christian Andersen sia stato tra i primi a intrecciarli.

Si realizzano facilmente con il fai da te incastrando due cuori di carta di colori diversi (di solito, uno rosso e uno bianco).
A seconda dei tagli che si praticano nel centro di ognuna delle sagome, si possono ottenere diversi pattern sul cuore. Questi cuori simboleggiano l’amore e l’affetto che si scambiano le persone durante le festività.

Possono essere realizzati anche in versione contenitore, con o senza manici per essere riempiti con dolci o appesi all’albero.

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Uso di elementi naturali: rami di abete, muschio e bacche rosse

La natura è la vera protagonista del Natale scandinavo.

Nei paesi nordici, si utilizzano frequentemente rami di abete, muschio e bacche rosse per creare centrotavola, ghirlande e decorazioni varie.

Questi materiali naturali non solo celebrano la bellezza autentica del paesaggio invernale, ma portano anche un profumo fresco e suggestivo in ogni ambiente. L’uso di questi elementi è un omaggio alla terra che dona vita..

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Casette di ceramica bianca e piccoli villaggi natalizi

Le casette di ceramica o in altri materiali, utilizzate per creare piccoli villaggi illuminati, non sono una tradizione natalizia strettamente nordica, ma piuttosto un elemento decorativo che si integra bene con lo stile scandinavo.
Il loro aspetto richiama l’architettura delle abitazioni del Nord Europa. Queste piccole casine in miniatura, spesso illuminate da luci calde, perchè dotate di portacandela, evocano il calore e la serenità di un villaggio innevato.

Posizionate su scaffali, davanzali o tavolini, le casette natalizie scandinave sono perfette per creare un’atmosfera fiabesca.

Ho radunato una quantità di casette di ceramica bianca tale da poter creare la tua prima collezione, nella mia vetrina Amazon dedicata al Natale.
Se inizi la collezione, spargi la voce tra gli amici, così ogni anno sapranno che il regalo perfetto per te è un nuovo pezzo del tuo villaggio natalizio.

crea il tuo villaggio di natale

Con queste decorazioni, il tuo Natale avrà il fascino unico delle case nordiche, tra luci soffuse, materiali naturali e dettagli intramontabili.

Dai uno sguardo alla mia selezione accurata di decorazioni di Natale in stile scandinavo.

20 Novembre 2024 / / ChiccaCasa

ADVQuesto articolo è stato scritto in collaborazione con l’azienda di trasporti Blasi Traslog, per supportarti con preziosi spunti pratici nell’arduo, ma appagante, percorso del trasloco da una casa all’altra.

Se il solo pensiero di affrontare un trasloco fai da te ti fa correre un brivido lungo la schiena, sappi che sei approdatə nell’articolo in cui la tua prospettiva verrà ridimensionata: le cose sono molto più facili di come te le aspetti.

Con un po’ di organizzazione intelligente e il giusto supporto, il tuo trasloco diventerà presto un pezzo del tuo bagaglio di esperienza e, quando sarà tutto nell’altra casa, potrai finalmente confermarmi che è stata un’avventura soddisfacente.

Che tu sia alle prime armi o abbia già qualche trasloco alle spalle, questa guida ti accompagnerà, passo dopo passo, per fare in modo che il tuo percorso sia pratico, efficiente e (voglio esagerare) persino divertente.

Prima di iniziare: to do list delle cose da fare per fare ordine (anche mentale)

Un buon trasloco fai da te parte da una bella dose di organizzazione, quindi prepariamo un piano solido che ti permetta di sentirti rilassatə e prontə.

La prima cosa da fare? Un po’ di sano decluttering, per portare con te solo l’essenziale e rinnovare la tua energia.

  1. Decluttering per cambiare vita

Non c’è miglior occasione del trasloco per fare spazio nella tua vita e liberarti da ciò che appesantisce il tuo ambiente e la tua mente.

  • Regala: oggetti inutilizzati possono fare felici altri e lasciare spazio alle cose che ami.

  • Butta: dì addio a ciò che non avrà una seconda possibilità perché è logoro o di scarsissima qualità.

  • Vendi: qualche mobile o complemento che non rispecchia più il tuo stile. Farai la gioia di qualcun altro.

  • Rinnova l’energia: fare ordine è un gesto liberatorio. Vedrai, dopo una sana sessione di decluttering sarai più motivatə ed entrerai nel giusto mood per tuffarti seriamente nella tua nuova vita altrove.

2. Fare una lista degli oggetti e di come trasportarli

Ora che hai alleggerito il carico, è tempo di una lista ordinata e dettagliata.

Dividi tutto ciò che vuoi portare con te, stanza per stanza. Questo ti aiuterà sia a organizzare gli imballaggi sia ad avere il pieno controllo di ogni oggetto, senza dimenticare nulla.

3. Pianifica tempistiche e priorità

Una buona pianificazione non lascia spazio al caos. Inizia a organizzarti con settimane di anticipo, per goderti ogni fase del trasloco senza stress.

L’ideale sarebbe:

  • 8-6 settimane prima: fai decluttering e organizza la lista degli scatoloni. Quanti te ne servono? Quanto devono essere grandi? Lo scopri solo visualizzando, per ogni stanza, tutte le cose da portare. Puoi metterle a terra e dividerle in gruppi, per funzione.

  • 4 settimane prima: raccogli scatole e materiali da imballaggio.

  • 1 settimana prima: prepara gli scatoloni finali e assicurati che tutto sia pronto per il grande giorno.

Si fa per dire, tanto lo so che stai leggendo questo articolo quando manca un soffio al trasferimento. Scrivi un commento alla fine del post, se ho ragione.

Come organizzare gli imballaggi in modo super efficiente

Innanzitutto, prendi la tua playlist preferita, metti la musica a tutto volume e preparati ad affrontare gli scatoloni!

Con i giusti materiali e un pizzico di allegria, l’imballaggio prende tutta un’altra piega.

Materiali da imballaggio must have

Per un trasloco fai da te di successo, non sottovalutare l’importanza di scatole resistenti, e di diverse dimensioni e di tutti i materiali da imballaggio necessari per una full immersion di “inscatolamento”.

  • Scatole robuste: per oggetti pesanti come libri o utensili. Non appesantire troppo le scatole. Ricordati che quelle grandi, non sono pensate per essere riempite di tantissimi oggetti pesanti, ma per ospitare le cose più leggere o ingombranti come paralumi, vestiti o cuscini.
    Meglio avere una scatola in più che una scatola rotta, non trovi?

  • Nastro adesivo resistente: per sigillare bene ogni scatola e tenerla stabile.

  • Etichette chiare: etichettare ogni scatola rende il trasloco ordinato e veloce.

Proteggi gli oggetti fragili

Imballa con cura i tuoi tesori delicati. Usa ciò che hai in casa per avvolgere e proteggere.
Ecco un paio di trucchi a costo zero:

  • asciugamani, federe e plaid sono ideali per avvolgere i pezzi fragili come bottiglie di vetro, vasi di ceramica, lampade di design o quadri.

  • la carta da giornale e i volantini pubblicitari sono perfetti per riempire e/o avvolgere piatti, bicchieri e tazzine.

Come etichettare le scatole per semplificare le cose?

Le etichette sono il tuo superpotere! Aggiungi una descrizione chiara del contenuto e della stanza di destinazione, per rendere l’arrivo nella nuova casa un vero gioco da ragazzi. Il/la te del futuro, che spacchetterà tutto per sistemare le cose nella nuova casa, ringrazierà.

Noleggiare furgone, scala e attrezzatura: come fare e a chi rivolgersi

Ormai te ne sarai resə conto da solə. Ti serve un furgone. Con un furgone risparmierai un sacco di fatica, di viaggi, di carburante e di pazienza.

Risparmierai anche le energie di cui avrai bisogno dopo per riorganizzare gli oggetti e gli spazi. Energie, quelle, che ti servono per partire con il piede giusto nella nuova casa.

Il salvavita del tuo trasloco fai da te è un furgone spazioso e sicuro, ideale per trasportare tutto ciò che ami senza dover fare viaggi su viaggi. Valuta bene quanto spazio ti serve e, se ti occorre una scala o altri strumenti, prenota tutto per tempo.


Devo trasferirmi a Roma e provincia?

L’alleato perfetto per il tuo trasloco fai da te è Blasi Traslog, che ha contribuito a rendere questo articolo prezioso per il tuo trasloco fai da te a Roma.

Funziona così.

  • Il noleggio include il furgone (scegli tu le dimensioni) con il suo autista, carrelli, brevetti, cinte, coperte e permesso ZTL. Puoi richiedere anche gli scatoloni e il nastro adesivo, prima del trasloco.

  • Furgone e autista sono a tua disposizione da 1 fino a 7 ore.

  • L’autista esperto parcheggia nel posto più vicino a te e ispeziona i tuoi spazi per consigliarti al meglio come organizzare il carico.

  • Puoi beneficiare della sua esperienza durante carico e scarico.

Insomma, non solo c’è il mezzo a facilitarti la vita, ma anche un professionista qualificato ad ottimizzare il tuo lavoro, così non rischi di fare il doppio della fatica, perdendoti in quegli inevitabili errori di inesperienza che succedono puntualmente quando fai per la prima volta qualcosa di nuovo.


Come caricare il furgone in modo impeccabile (e senza fare danni)

È il momento di caricare il furgone! Un’accurata disposizione ti permetterà di evitare danni e di guidare in tutta tranquillità.

  • Organizza la squadra: chi fa cosa? Con la giusta squadra, tutto diventa più semplice. Dividi i compiti in modo chiaro, così che ognuno possa dare il meglio senza intralci.

  • Distribuisci il peso uniformemente. Un carico equilibrato è essenziale. Posiziona i mobili e gli oggetti più pesanti in basso e vicini alle pareti del furgone per mantenere la stabilità. Evita di sovraccaricare un solo lato.

  • Usa cinghie e protezioni. Per tenere tutto in sicurezza, usa cinghie resistenti e imbottiture per proteggere i mobili. Una piccola accortezza che fa la differenza.

  • Beneficia della presenza degli esperti. Scegliere un’azienda esperta come Blasi Traslog significa poter contare su consigli pratici e attrezzature professionali, che rendono il trasloco meno stressante e più sicuro. Inoltre, la Blasi Traslog collabora con custodia Mobili Roma per il deposito di mobili e con nuova Cifet per traslochi da Roma all’estero o altre destinazioni nazionali. .

Disfare gli scatoloni nella casa di destinazione

Finalmente sei nella tua nuova casa! È il momento di disfare tutto con calma, iniziando a rendere ogni ambiente accogliente e funzionale.

1) Scaricare in modo ordinato

Scarica ogni scatola e posizionala direttamente nella stanza giusta. Con questo piccolo accorgimento, ti sarà più semplice disfare e sistemare ogni oggetto senza creare confusione.

2) Quali sono le prime cose da sistemare appena arrivati?

Per vivere subito al meglio nella tua nuova casa:

  1. sistema il letto, così avrai un posto dove riposare tra una scatola e l’altra;

  2. organizza una scatola con l’essenziale per la cucina: piatti, posate e qualche bicchiere;

  3. disponi i prodotti base del bagno: asciugamani, sapone e tutto ciò che usi quotidianamente.

Trasloco fai da te: la tua checklist

Se stai per affrontare un trasloco fai da te, tieni a mente (o fai uno screenshot) questa checklist per non perdere nessun passaggio.

  1. Decluttering per fare spazio e rinnovare l’energia;

  2. Lista degli oggetti per una pianificazione ordinata.

  3. Preparazione degli imballaggi in modo efficiente.

  4. Noleggio del furgone con autista e attrezzature necessarie.

  5. Carico del furgone con attenzione alla sicurezza.

  6. Scarico ordinato nella nuova casa.

Seguendo questi passaggi, il tuo trasloco fai da te sarà organizzato, sicuro e privo di stress, e tu potrai goderti l’emozione di una nuova partenza senza preoccupazioni.

Con un po’ di preparazione e il giusto aiuto, tutto è più facile, persino il trasloco.