14 Dicembre 2025 / / ChiccaCasa

Home stylist: chi è? Cosa fa? Qual è il supporto concreto che può apportare con le sue competenze per la tua casa?

Hai presente quei momenti in cui guardi la tua casa e senti che… manca qualcosa?
Non sai dire esattamente cosa, ma percepisci che l’energia non scorre, i colori non parlano di te, i mobili sembrano “tollerati” piuttosto che scelti. Hai mai il sospetto di vivere in stanze che non rispecchiano appieno la tua personalità?

La tua casa dovrebbe abbracciarti, ma non è facile trasformare le idee che hai in testa in ambienti reali, coerenti, armoniosi. È qui che entra in gioco la figura dell’home stylist.

Ciao, sono Federica, home stylist e interior blogger.

In altre parole, supporto le persone come te a creare una casa che le rappresenti.

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Chi è davvero l’home stylist?

L’home stylist, o interior stylist, è una figura professionale che opera sia nell’ambito dell’arredamento di interni sia nel settore del retail e della comunicazione visiva.

Si occupa della creazione di concept e dell’allestimento di set fotografici per riviste, cataloghi e spazi retail.
In questi contesti lavora sulla narrazione visiva, costruendo atmosfere in linea con l’estetica del brand, con la comunicazione della rivista o del negozio in cui opera, leggibili e fortemente evocative.
Sceglie e/o dispone strategicamente arredi, colori, materiali e oggetti affinché trasmettano una storia chiara, fotogenica e riconoscibile.

È lo stesso sguardo che viene applicato alle case: ogni elemento è pensato per dialogare con gli altri, creare equilibrio, valorizzare il prodotto o lo spazio e restituire un’immagine curata, armoniosa e credibile.
È unə professionista che si muove tra colori, atmosfere e materiali: prende ciò che esiste e lo trasforma in un insieme armonioso, caldo, personale.

È diversə da un architetto, diversə da un interior designer e diversə da un home stager.
Ognuna di queste professioni ha competenze affini, ma diverse.
Tuttavia, non è escluso che un architettə, interior designer o home stager possano essere anche home stylist.

Nell’ambito degli interni domestici, non si occupa di impianti, demolizioni e costruzioni.
L’home stylist ti aiuta a ritrovare l’anima della tua casa, senza necessariamente stravolgerla.

Guarda altri render di questa casa nei toni del blu con arredi second hand

Cosa fa concretamente l’interior stylist per la tua casa

Ti porto tra le attività che svolgo quotidianamente, come home stylist, sugli spazi domestici.

Legge la casa e ascolta te

Parte da te: dai tuoi gusti, dalle tue abitudini, dal colore della luce che entra dalle finestre, dal caos che vorresti quietare.
Interpreta le stanze come se fossero pagine di un racconto sospeso.

Guarda il prima e dopo di questo living con pavimento in marmo

Trova il tuo stile d’arredo, unico e personale

L’home stylist ha uno sguardo empatico e curioso, capace di leggere la tua personalità e il carattere della casa.
La costruzione di uno stile unico è la sua specialità. Non si tratta di abbinare ad ogni persona uno stile pre-confezionato, nè di seguire le mode, ma di crearne uno nuovo, frutto di commistioni, mescolanze, abbinamenti che ti rappresentano.
Crea uno stile che ti assomiglia e che mette insieme i tuoi gusti con gli elementi fissi della casa.

Senza questa guida, è facile lasciarsi tentare da proposte di negozi o cataloghi di tendenza oggi, ma che rischiano di sembrare già datate domani. Sa trasformare le tue stanze in ambienti senza tempo, che respirano armonia e raccontano chi sei.

Sei in coppia? L’interior stylist svolge un’accurata analisi dei vostri gusti e trova sempre uno stile che appaga i sensi di entrambə.

La ricerca dello stile personale è la chiave di ogni progetto, quella che ti guida nella scelta della creazione di atmosfere rappresentative.

trova il tuo stile unico

La figura dell’home stylist ha spiccate competenze nel campo della storia del design, degli stili d’arredo, dei materiali, dei colori e come questi interagiscono tra loro.
In più è in continuo aggiornamento sull’evoluzione dell’abitare.

 

Crea palette colore coerenti e personalissime

Lo studio cromatico è in grado di cambiare del tutto, non solo la percezione dei volumi e dello spazio, ma anche come ti senti tu, quando attraversi e vivi le tue stanze.
La personalizzazione è la priorità dell’interior stylist.
Gli abbinamenti giusti (per te) possono migliorarti l’umore, nutrire la tua motivazione e la tua energia quotidiana.

Ti propone colori che dialogano con i tuoi pavimenti, con la luce naturale, con i tessili che ami e, soprattutto, che risuonano con te e che non ti annoiano.

Personalmente, ho introdotto il test RAH nelle mie consulenze.

Un test che, come per magia (ma è neuroscienza) individua i colori legati ai tuoi ricordi felici, quelli in grado di portarti solo vibrazioni positive.
Gli stessi colori che ti appartengono e, quindi, non ti stancano facilmente.

SCOPRI I TUOI COLORI FELICI

 

Valorizza ciò che hai già

Vuoi trasformare casa senza ristrutturare? L’interior stylist può supportarti nel processo di personalizzazione e restyling.

Un mobile ereditato che vuoi conservare e far dialogare con la tua nuova casa, un pavimento originale (graniglia, palladiana, cotto, marmo…) che vuoi valorizzare, una parete che non parla: l’interior stylist trova il punto da cui ripartire.

Trasforma lo spazio attraverso gli accostamenti materici, cromatici, stilistici e grazie all’uso sapiente di illusioni ottiche, punti focali, alza-sguardi e altri “trucchetti” in grado di spostare l’attenzione e cambiare la percezione degli elementi che compongono il tuo spazio.

Definisce come distribuire i mobili

La disposizione degli arredi cambia completamente lo spirito di una stanza.
Con una disposizione più consapevole degli arredi, un soggiorno stretto può sembrare più arioso e leggibile; una zona pranzo poco sfruttata può diventare il cuore conviviale della casa; una camera da letto disordinata può trasformarsi in uno spazio rilassante, dove ogni elemento ha finalmente il suo posto.

L’home stylist ascolta le tue abitudini, il tuo modo unico di vivere la casa.
Per te, quanta importanza ha, nel living, il televisore? Mangi sempre a casa? Quante persone sei solitə ospitare? Qual è la tua giornata tipo?
Domande come queste, guidano l’interior stylist nella costruzione di un layout funzionale per te e cucito su misura sulle tue abitudini.

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Guarda altri render di questa mini camera per ospiti

Cura i dettagli che fanno la differenza

L’home stylist costruisce una vera e propria narrazione visiva per la tua casa, trasformando ogni stanza in un racconto coerente e armonioso.
Veste le pareti con colori e texture, individua i punti da evidenziare – i cosiddetti punti focali – e guida la scelta e il posizionamento strategico di tutto ciò che compone l’home decor: cuscini, tappeti, tende, specchi, piante, vasi, oggetti personali, cornici, gallery wall.

Guarda altri render di questa camera da letto

Delinea insieme a te cosa mettere su ogni mobile, come curare una libreria, come valorizzare scaffali e angoli spesso trascurati. Lo styling non è superfluo: può penalizzare un arredo costoso, se trascurato, ma allo stesso tempo può esaltare un progetto low budget facendolo apparire elegante, prezioso, studiato.

In altre parole, lo styling trasforma l’ordinario in straordinario e rende ogni elemento della tua casa parte di un insieme equilibrato, piacevole e sorprendentemente personale.

Ti guida negli acquisti

Niente più serate su Pinterest o carrelli pieni di cose che forse non funzioneranno mai insieme.
L’home stylist seleziona pezzi mirati e di grande impatto, in linea con il tuo budget.

Rende speciale ciò che sembrava impossibile da valorizzare

Pavimenti difficili, stanze buie, soffitti bassi, ambienti stretti: con soluzioni intelligenti diventano posti scenografici, da vivere con gioia.

PRIMA

DOPO (render)

Guarda il progetto completo di restyling di questa taverna

7 motivi per scegliere un’home stylist per rinnovare senza ristrutturare

  1. Eviti errori costosi
    Colori che non funzionano, mobili sproporzionati, acquisti impulsivi: previene tutto.

  2. Risparmi tempo prezioso
    Niente più dubbi infiniti: unə professionista sa già quali scelte funzioneranno.

  3. Ottieni una casa armoniosa e coerente
    Ogni stanza parla la stessa lingua, con un’estetica che ti assomiglia e ben calibrata.

  4. Puoi integrare o rivedere ciò che hai senza rifare tutto
    Valorizza mobili esistenti, ridistribuisce, integra solo ciò che serve davvero.
    Può occuparsi sia di progetti d’arredo da curare da zero (senza dedicarsi a impiantistica, costruzioni e demolizioni) o di restyling di ambienti arredati.

  5. Massimizzi budget e risorse
    L’home stylist fa luce sulle priorità e crea per te una selezione intelligente.

  6. Riduci lo stress decisionale
    Niente più sovraccarico da troppi cataloghi: decisioni semplici, guidate, serene.

  7. Il risultato è più bello, più funzionale e più duraturo
    Un mix perfetto di estetica e praticità, creato per te e non solo per “fare scena”.

Come funziona una consulenza di home styling

Ogni professionista ha il suo metodo e ogni intervento è differente. In generale, ecco come si svolge una consulenza di home styling.

  • ascolto dei tuoi bisogni;

  • analisi degli spazi;

  • individuazione dei colori e dello stile;

  • progetto colore: definisce come distribuire il colore su mobili, carte da parati, tessuti, pareti;

  • creazione di concept board e moodboard;

  • shopping list ragionata;

  • proposte concrete comunicate attraverso elaborati di vario genere;

  • ricerca di complementi, tessili e home decor;

  • allestimento a domicilio.

L’interior stylist può occuparsi di tutte queste cose insieme, o solo di una parte del progetto.
Per esempio, può affiancare un architettə, un ingegnere o un geometra, in fase di ristrutturazione, curando la parte più estetica del tuo progetto, al fine di rendere la casa all’altezza delle tue aspettative.

Dal progetto d’arredo Open space viola e rosa con richiami Mid Century

Visualizzare il dopo: trasformare le idee in immagini

Uno degli aspetti più preziosi del lavoro dell’home stylist è aiutarti a visualizzare la tua casa come sarà, prima ancora di muovere un mobile o scegliere un colore.

Alcunə prediligono moodboard, collage o schizzi bidimensionali, strumenti già molto efficaci per trasmettere atmosfera, palette e armonia.
Altrə si destreggiano tra planimetrie, prospetti, immagini generate dall’AI, immagini in 3D o render, offrendo una visione ancora più immersiva dello spazio rinnovato.

Ogni professionista ha il suo stile e i suoi strumenti: io amo lavorare con moodboard, planimetrie 2D, modelli 3D e render. In particolare, trovo molto utile trasmettere l’effetto finale attraverso i render 4K, immagini ad alta definizione che permettono di mostrare con precisione ombre, luci, accostamenti realistici di texture e colori.

Questa modalità mi permette di lavorare completamente a distanza, offrendoti una visione realistica e immersiva del tuo spazio rinnovato, così da poter percepire con chiarezza l’atmosfera finale e fare scelte consapevoli.

Quanto costa un’home stylist?

Purtroppo non c’è una risposta definitiva. Dipende molto dalla struttura di ogni singolo servizio (scopri qui le mie consulenze), dagli elaborati richiesti, dalle mansioni affidate all’home stylist e anche dalla sua esperienza.
In ogni caso: costa meno di quanto pensi ma, soprattutto, meno di un acquisto sbagliato.
È un investimento intelligente, che ripaga in tranquillità e soddisfazione.

Gli errori più comuni che l’home stylist ti evita

  • Fare acquisti senza conoscere il tuo stile e i tuoi colori felici
    Così facendo, rischi di spendere per oggetti e arredi che non ti fanno stare bene, che vorrai cambiare dopo poco.

  • Sottovalutare la luce
    Senza considerare come cambia la luce nell’arco della giornata, i colori possono apparire diversi, alcune zone possono sembrare buie o asettiche e l’atmosfera della stanza rischia di perdere equilibrio.

  • Ignorare pavimenti e finiture esistenti
    Trascurare questi elementi è un errore molto comune. Può far sembrare gli arredi fuori posto o poco coerenti e la casa perde quella sensazione di armonia che rende uno spazio accogliente.

  • Mescolare stili in modo casuale
    Una combinazione poco studiata può far sembrare ogni stanza scollegata dall’altra, con ambienti confusi e senza personalità.

  • Scegliere colori solo perché vanno di moda
    Seguendo solo le tendenze, si rischia di stancarsi rapidamente dei colori scelti e gli spazi possono perdere la propria autenticità e il legame con chi li vive.

  • Riempire senza criterio
    Sovraccaricare superfici e scaffali senza tecnica può dare una sensazione di caos visivo, anche se ogni singolo elemento è bello da solo.

Una casa non deve essere perfetta.
Deve accoglierti, rassicurarti, raccontarti.

L’home stylist ti accompagna in questo processo con delicatezza e competenza: trasforma il possibile, valorizza l’esistente, illumina ciò che da solə non riuscivi a vedere.

11 Dicembre 2025 / / ChiccaCasa

ADV| Questo articolo è scritto in collaborazione con Compraporte.it

Ci sono soluzioni che entrano in casa e cambiano la vita quotidiana.
La porta scorrevole può essere una di queste: è in grado di liberare centimetri preziosi, di semplificare i passaggi, di lasciar scorrere la luce.
La scelta giusta può modificare il modo in cui ci muoviamo e in cui viviamo e percepiamo gli ambienti.

Le porte rappresentano a tutti gli effetti una decisione progettuale che va pensata e ponderata. 

Si parte sempre dal progetto d’arredo: dalla distribuzione, dagli ingombri, dai materiali, dallo stile e dai colori che ami.
Solo dopo arriva la scelta della porta giusta: a battente, scorrevole, in vetro, legno, a scrigno, esterno muro, trasparente o materica?
Ogni porta racconta una storia diversa e risolve una criticità differente.

In questo articolo trovi i 6 scenari reali in cui una porta scorrevole è la migliore scelta progettuale.

Credits

Cose da sapere sulle porte scorrevoli

Prima di addentrarci nelle situazioni in cui una scorrevole è risolutiva, partiamo da qualche informazione fondamentale, che ti sarà di certo utile se stai valutando di installare una porta scorrevole.

In primis i vantaggi che questa soluzione porta in casa.

  1. Libera spazio: niente più porte che sbattono o ingombrano il passaggio. Ogni centimetro diventa disponibile per mobili, tappeti o per dare all’ambiente una sensazione di maggiore ampiezza.

  2. Regala continuità e luce agli ambienti: anche se hai stanze piccole può farle sembrare più ariose, perché il flusso visivo non viene interrotto.

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Una porta scorrevole fa davvero al caso tuo?
Ecco i dubbi e le domande più frequenti, che probabilmente ti starai facendo anche tu.

Quando è possibile installare una porta scorrevole?

Dipende dal tipo: scorrimento esterno o scrigno.
La prima è la più semplice: scorre fuori dalla parete, resta sempre visibile e non richiede lavori invasivi. Ti basta una parete libera dove la porta possa correre senza ostacoli. Niente prese a metà altezza, niente termosifoni, niente mobili fissi che rischiano di bloccarne il passaggio.

La versione a scrigno, invece, entra proprio dentro il muro. Qui serve una parete adatta ad accogliere il controtelaio: niente pilastri, niente tubature o impianti elettrici che impediscano l’alloggiamento della struttura. È necessario verificare lo spessore del muro e capire se regge il controtelaio scelto.

Quando è necessaria la contromuratura?

Per le porte a scrigno, sempre: serve ad ospitare il controtelaio, ovvero quella struttura interna che permette alla porta di scomparire nel muro. Può essere realizzata in cartongesso o in muratura.
Se invece preferisci farla scorrere esternamente, ti basta una parete sgombra e ben livellata. Niente lavori invasivi, è necessario solo avere, sulla parete, una porzione di spazio senza intralci, su cui la porta possa aprirsi.

Manutenzione: cosa cambia?

La scorrevole richiede una cura minima: pulizia del binario, qualche goccia di lubrificante all’occorrenza.
Molto meno impegnativa di quanto si creda.

Posso bucare la parete che contiene il controtelaio?

La porzione di parete in cui passa il controtelaio è off limits. Non puoi installare mensole, quadri o pensili, per capirci.
Rischieresti di intaccare la struttura interna. Se vuoi usarla, devi sapere esattamente dove passa il controtelaio.

1) Porte scorrevoli e appartamenti piccoli

Nelle case piccole la scorrevole a scrigno è un’ottima alleata per recuperare centimetri preziosi.
Libera pareti
affinché possano ospitare una consolle, un mobile contenitore, uno specchio da terra e tanti altri arredi.
Non solo, rende i passaggi più fluidi e liberi.

Può rappresentare l’opzione ideale:

  • negli ingressi angusti;

  • nei disimpegni stretti;

  • nei monolocali;

  • nelle piccole zone notte.

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2) Bagni piccoli e distribuzioni difficili

A volte basta cambiare il verso dell’apertura per sciogliere il nodo della distribuzione di un bagno.

Nei bagni lunghi e stretti o dalla metratura limitata, la porta battente è spesso un ostacolo, specialmente se apre verso l’interno.
Può ostacolare il posizionamento del lavabo, della doccia o rendere più ostile l’ingresso.

È perfetta:

  • nei bagni lunghi e stretti;

  • nei bagni ricavati in nicchie o sottoscala;

  • nei bagni ciechi, dove ogni centimetro conta.

Meglio vetro o legno in un bagno piccolo?

Dipende dal risultato che desideri:

  • vetro satinato: fa respirare la stanza, aumenta la luce, alleggerisce i volumi. Ottima soluzione per i bagni ciechi, ma solo se di fronte alla porta c’è una porzione di parete vuota o il lavabo.

  • legno o laccato: garantisce più privacy e un’estetica più calda.

3) Stanze jolly e nicchie da trasformare: il ruolo chiave di una porta scorrevole

Le stanze jolly hanno un carattere tutto loro: non sono ufficialmente nulla, ma possono diventare tutto.

A) Quando la stanza jolly ha bisogno di più pareti libere

Una stanza multifunzione funziona bene soprattutto se può ospitare:

  • una libreria,

  • una cassettiera,

  • un armadio basso,

  • una postazione lavoro non compressa.

Con una porta battente, una delle pareti viene spesso parzialmente persa: l’anta ruba spazio, blocca gli arredi, limita la disposizione.
Con una scorrevole a scrigno o una scorrevole che si apre esternamente, invece, tutti i lati diventano utilizzabili, e la stanza inizia a comportarsi come una stanza vera, non come uno spazio di risulta.

È il modo più semplice per farle prendere vita: più superfici, più appoggi, più possibilità.

B) Quando la stanza principale ha una nicchia ampia

In alcuni corridoi ampi o stanze principali può esserci uno spazio delimitato da una nicchia che offre la possibilità di essere sfruttato per una funzione diversa da quella della stanza principale.
Una porta scorrevole può effettivamente trasformare quella nicchia in uno spazio separato, che, all’occorrenza, può essere reintegrato nella stanza.

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Facciamo qualche esempio:

  • mini home office che si chiude quando finisce il lavoro;

  • zona hobby dove lasciare materiali senza “invadere” il soggiorno o la camera;

  • guardaroba chiuso in una nicchia di un corridoio ampio o in un sottoscala;

  • angolo lettura che diventa una piccola stanza in cui trovare pace.

La scorrevole permette di aprire completamente lo spazio quando vuoi che si integri con la stanza principale, e di chiuderlo quando serve privacy, ordine o concentrazione.

4) Ambienti luminosi, viste, continuità visiva

Una porta può essere un confine, oppure può sparire.

La scorrevole in vetro è un modo per amplificare la luce, valorizzare le finestre, costruire un dialogo continuo tra interno ed esterno.

È perfetta:

  • nell’apertura tra soggiorno e cucina, per creare continuità, mantenendo, di fatto, gli spazi separati;

  • case luminose che vogliono mantenere un flusso visivo aperto;

  • ambienti piccoli che hanno bisogno di ampliare la prospettiva.

Una scorrevole in vetro crea una trasparenza piacevole, sospesa, che non interrompe lo sguardo sulle stanze adiacenti.

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5) Pavimenti importanti e continuità dei materiali

Quando il pavimento è protagonista, va protetto da elementi invadenti.

La scorrevole è ideale quando il pavimento:

  • è prezioso (marmo, parquet antico, terrazzo veneziano) o a fantasia;

  • è il vero elemento decorativo della casa,

  • ha una posa che vuoi valorizzare (es. herringbone, spina ungherese).

Una battente, per quanto bella, rappresenta sempre un taglio netto.
Una scorrevole invece accompagna le linee e crea una vista più uniforme e aperta.

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6) Camera da letto

Un ambiente intimo ha bisogno di movimenti morbidi e fluidità
Ecco alcuni scenari in cui una porta scorrevole può essere risolutiva.

A) Armadio vicino alla porta

La scorrevole è l’unica che non crea conflitti con ante, cassettiere, comodini.
Permette di muoversi con più libertà attorno al letto.

B) Stanza piccola

In camere molto compatte, la scorrevole regala della superficie calpestabile in più.
Serve per vestirsi meglio, muoversi facilmente, non sentirsi “incastrati”.

C) Suite privata

Collega la camera a:

  • cabina armadio,

  • bagno en suite,

  • home office.

Qui crea un movimento fluido, intimo, senza interrompere la continuità stilistica della stanza.

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Insomma, le porte scorrevoli non sono semplici alternative a quelle a battente: sono veri e propri strumenti progettuali che cambiano il modo in cui vivi la casa. Possono recuperare spazio, liberare viste, migliorare la luce, aiutare le stanze piccole e trasformare nicchie e disimpegni in funzioni vere.
La scelta tra scorrevole esterna e porta a scrigno dipende sempre dalla parete, dal progetto d’arredo e da ciò che vuoi ottenere in termini di praticità ed estetica.

Se stai pensando di installare una porta scorrevole o vuoi capire quale soluzione funzioni meglio nel tuo caso, partire dal progetto è fondamentale: distribuzione, ingombri, materiali, colori, ritmo degli ambienti. Una scorrevole funziona davvero quando si inserisce in un disegno coerente e risolve un’esigenza precisa.

Spero che questi scenari reali ti abbiano aiutatǝ a capire quando la porta scorrevole conviene davvero e come può rendere più fluida e luminosa la tua casa.

30 Novembre 2025 / / ChiccaCasa

Hai scelto di seguire il mood delle case scandinave per arredare il tuo appartamento? Hai tutta la mia approvazione.
Lo stile nordico è sempre sulla cresta dell’onda e crea scenari senza tempo, puliti, funzionali e raffinati.

Buona parte del merito va proprio agli arredi contenitori: mobili nati per essere utili, ma che nelle case scandinave diventano anche elementi caratterizzanti, capaci di fare una vera dichiarazione di stile.
Sto parlando, per esempio, di librerie nordiche, sideboard, cassettiere e settimini in legno, comodini, madie e cabinet che richiamano il design danese e svedese con uno spirito vintage e super riconoscibile.

Vediamo insieme dove trovare e comprare online mobili contenitori in stile scandinavo (ovvero ispirati al design nordico ma non necessariamente prodotti o disegnati nei Paesi scandinavi), perfetti per chi cerca estetica, ordine e funzionalità.

Come appare un mobile in stile scandinavo?

Ecco un rapido reminder delle caratteristiche estetiche che definiscono gli arredi contenitori in stile nordico.

Partiamo dai materiali principali: legno, metallo, vetro. Sono sostanzialmente questi i tre materiali che puoi trovare in un arredo in stile nordico pensato per contenere.

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  • Legno (impiallacciato o massello): le essenze che fanno pensare subito al nordico, al contrario di quello che affermano tanti articoli online e riviste, non sono quelle chiarissime e neutre, ma quelle che tendono un po’ verso rossastro e aranciato: betulla e quercia (le più chiare), palissandro, teak, mogano. Gli arredi sono spesso in legno rivestito da impiallacciatura di legno pregiato.

  • Metallo: lo trovi nelle gambe sottili o nelle strutture a scaletta delle librerie.

  • Vetro: spesso usato per ante e sportelli.

Ci sono, poi, elementi ricorrenti, molto caratterizzanti.

  • Piedini affusolati e alti.

  • Maniglie in legno dalle forme morbide, in metallo, oppure incassate.

  • Profili arrotondati e linee pulite.

  • Zero fronzoli, fregi o decorazioni superflue.

  • Design funzionale, essenziale, senza tempo.

Gli arredi scandinavi sono pensati per vivere a lungo e per integrarsi in contesti molto diversi: è proprio qui che sta la loro forza.

Come scegliere il mobile contenitore giusto? Scenari “difficili”

Ci sono ambienti in cui il ruolo degli arredi contenitori è fondamentale. Ecco gli scenari in cui può diventare complicato orientarsi e come venirne a capo in grande stile (nordico).

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Per un soggiorno piccolo o una stanza buia

Per un soggiorno piccolo o una stanza poco luminosa i arredi contenitori hanno un ruolo cruciale.
In questi casi, stanno benissimo librerie con vani chiusi, ma con laterali aperti che lasciano passare la luce.
I mobili chiari in quercia o betulla, se la tua priorità è far sembrare la stanza più ampia e luminosa (ma non è detto sia la scelta giusta per te) sono perfetti.

Per un ingresso lungo e stretto

In un ingresso lungo e stretto si possono inserire mobili con ante e cassetti? Meglio optare per ante scorrevoli, così da rendere più agevole il movimento di apertura e chiusura, In più, tutto sta nella scelta di arredi poco profondi, che lascino minimo 60 cm di spazio libero per il transito.

Per chi vuole più ordine

Se non ami avere oggetti a vista, i mobili con ante e cassetti fanno decisamente al caso tuo.
Gli armadi ampi chiusi, gli highboard e i sideboard sono i più efficienti nel contenere tanto senza mostrare nulla.

Per pavimenti scuri

Molto dipende dal sottotono del pavimento: rosso, giallo, aranciato?
Il mobile deve parlare la stessa lingua del pavimento per ottenere armonia visiva.

Per stanze con poco spazio sui muri

Se in una stanza hai molte aperture e pareti strette, i mobili divisori diventano una soluzione intelligente e di design. Le librerie a centro stanza o a penisola non solo delimitano visivamente gli spazi, ma offrono anche contenimento verticale.

Mobili contenitori in stile scandinavo: la mia selezione per tutte le stanze

Ho selezionato per te gli arredi in stile scandinavo che preferisco e che più spesso consiglio durante le consulenze.
Ecco una lista di arredi funzionali, caratterizzanti e acquistabili online.

1) Librerie in stile nordico

Libreria in metallo nero e impiallacciato di rovere, Watford

Montanti in acciaio nero a scaletta, mensole impiallacciate in noce e un vano chiuso: la libreria nordica perfetta.
Lascia passare la luce (quindi è perfetta nelle stanze poco luminose o piccole) e si può ampliare con altri moduli della stessa collezione.

Scaffale chiuso e aperto String bianco

Dagli anni ‘50 le composizioni String contaminano con la loro essenzialità e funzionalità tipiche del design nordico, le case di tutto il mondo.
String offre sistemi componibili dotati di montanti a scaletta, moduli chiusi, mensole e ripiani scrivania.
Puoi comporla come vuoi, scegliendo tra diverse finiture.
Questo scaffale-libreria è ideale per ogni stanza della casa.

Libreria divisoria Luxyl

Se hai poco spazio sulle pareti o se vuoi suddividere, per esempio, ingresso e living, questa libreria dai profili stondati è una soluzione elegante e di carattere.
In acciaio cromato e mdf rivestito da impiallacciatura di noce.

2) Sideboard e highboard in stile scandinavo

Ti stai chiedendo se una madia alta o una bassa sia meglio?
Dipende dalle esigenze: oltre allo spazio a tua disposizione considera anche che il sideboard (madia orizzontale) apre lo spazio e lo allarga, mentre l’highboard (una credenza alta) porta lo sguardo verso l’alto.

Sideboard in quercia Quilda

Quattro cassetti e due ante, questo sideboard con forme semplici, pomelli in legno tondi e piedini affusolati è tra quelli che consiglio più spesso.
Dal vivo ha una colorazione più aranciata rispetto alla foto qui di fianco.

Sideboard impiallacciato di rovere Larsen

Il design è decisamente accattivante, grazie alla base particolare e alle maniglie in legno, smussate.
Un pezzo che merita un posto da protagonista in studio o nel living.

Sideboard scandinavo con ante scorrevoli

Un mobile moderno, con il fascino delle credenze anni ‘50.
Dietro le due ante scorrevoli si cela un cassetto senza maniglia a scorrimento morbido.
Le prese d’aria dell’anta principale disegnano un motivo a righe caratterizzante e i bordi in massiccio presentano angoli smussati, che contrastano piacevolmente con le linee più geometriche della struttura.

Lo trovi su Kave Home, dove puoi usare il mio codice AFFCHICCACASA per ricevere un piccolo sconto alla cassa.

Credenza alta con cassetti in legno di mindi

Questa credenza alta in mindi è adatto a camera, ingresso, zona pranzo o cucina, con un tocco scandi–vintage elegante e funzionale.
Le 2 ante e 7 cassetti offrono ampio spazio per biancheria, stoviglie, cancelleria o altri oggetti, a seconda della sua collocazione.
Alto e capiente, ha un design che non passa mai di moda.

Armadietto Hylte, Svenska 1898

Un highboard contraddistinto da finiture pregiate e un design essenziale e pratico.
Realizzato in rovere, è dotato di aperture push-pull e ampio spazio di archiviazione.
Il dettaglio che non passa inosservato: gli incastri dei pannelli di legno (segno di alta qualità) ben visibili sui bordi dei cassetti.

3) Armadi scandinavi

Armadio in stile scandinavo vintage a due ante con tre cassetti, Portobello

Piedini affusolati, tre comodi cassetti e due ante che si aprono su vani dotati di ripiani e appendiabiti.
Ispirato agli arredi anni ‘50, questo armadio è perfetto in una camera da letto o in un ampio ingresso.

Armadio nordico o japandi – Stilt Ferm Living

Linee nette e pulite, che disegnano un armadio in legno certificato FSC, perfetto per una casa dal sapore nordico o japandi.
Molto interessante la presenza delle maniglie nella stessa finitura di legno delle ante, tanto semplici quanto accattivanti.

4) Comodini in stile nordico

Comodino in rovere massiccio, Portobello

Portobello è un comodino compatto ed essenziale, costruito in rovere massiccio per garantire solidità e un aspetto naturalmente ricercato.
Il cassetto singolo offre uno spazio ordinato per gli oggetti quotidiani, mentre le gambe leggermente inclinate richiamano il design mid century.
Una soluzione pratica, ben costruita e facile da inserire in una camera dallo stile scandi–vintage o semplicemente in uno spazio che cerca un dettaglio in legno di qualità.

Comodino in teak con gambe a spillo, Simen

Sofisticato ed elegante, questo comodino dalle linee sottili ha un design intrigante in grado di valorizzare una camera da letto dal mood nordico.
Il contrasto tra il teak e le gambe a spillo nere costituisce un elemento di forte caratterizzazione.

Comodino in stile mid century-nordico Quilda

Dal vivo ha una colorazione più aranciata-rossastra rispetto che in foto. Questo comodino è perfetto per una camera da letto mid century o scandinava.
Semplice, pratico, dalle forme delicate e senza tempo.

Comodino scandinavo  Höllviken

Gambe alte, un cassetto e un vano aperto sotto il ripiano e una particolare maniglia forata contornata da un cerchio rosso. Questo comodino di Mavis (storico brand che produce arredi di qualità artigianale disegnati in Svezia) può essere dotato di un top in marmo o in pietra.

5) Mobile lavabo scandinavo

Mobile lavabo stondato Palmo

Se sei alla ricerca di un mobile con doppio lavabo in stile scandinavo e con forme morbide, Palmo è quello giusto per te.
Nasconde gli oggetti dietro le ante scorrevoli con la caratteristica maniglia forata e nel vano aperto sotto il piano, lasciando l’ambiente ordinato e ha un design originale e interessante.

Mobile doppio lavabo scandinavo Larsen

Un mobile lavabo che non passa inosservato.
Sofisticato ed elegante, perfetto per essere utilizzato anche in due.
Tre cassetti e due ante permettono di avere ampio spazio di archiviazione per asciugamani, prodotti per la cura della persona e per la pulizia.

Mobile lavabo in stile vintage nordico

È un mobile bagno che arreda da solo, scalda l’ambiente e porta un carattere autentico difficilissimo da trovare nei mobili standard. Un piccolo colpo di scena che mette d’accordo estetica e funzionalità.
Il mobile Portobello è realizzato in pannelli di fibra a media densità rivestiti d’impiallacciatura di quercia.

6) Cassettiere in stile nordico

Cassettiera larga e bassa in mogano massello

Una cassettiera che sembra un sideboard.
Si sviluppa in orizzontale ed è contraddistinta da gambe affusolate oblique e linee semplici.
Otto cassetti capienti con una caratteristica maniglia a fresatura garantiscono ampio spazio di archiviazione.

Cassettiera nordica contemporanea con gambe in metallo

Vedrana è una di quelle cassettiere che fanno subito atmosfera. L’impiallacciatura di noce porta calore e carattere, mentre le gambe in acciaio antracite la rendono leggera e contemporanea.
I 5 cassetti con apertura a pressione mantengono il design pulito (niente maniglie in vista), così resta protagonista la bellezza del legno.

Lo trovi su Kave Home, dove puoi usare il mio codice AFFCHICCACASA per ricevere un piccolo sconto alla cassa.

Credenza alta in legno massello con cassetti

Non è propriamente una cassettiera, ma il fatto che abbia ben cinque cassetti, oltre che un’anta, la rende in qualche modo tale.
Un pezzo in massello di mindi, dal design senza tempo e con rifiniture accurate.
Pomelli e maniglie sono discreti ed essenziali, in metallo.
Questo arredo è perfetto sia nella zona pranzo, per contenere tovaglie, posate e bicchieri, sia in camera da letto o in studio.

Comò a sei cassetti in quercia, Quilda

Sei cassetti identici e simmetrici, che delineano con forme regolari, una cassettiera equilibrata, semplice ed essenziale. Ad essere protagonista, quindi è l’impiallacciatura di rovere e pawlonia, di un colore leggermente aranciato e cangiante a seconda della luce.

Cassettiera in rovere, Rib 4

Ispirata al design scandinavo delle case estive nordiche degli anni ’60, ha una particolare trama a righe verticali a renderla speciale.
La qualità è quella di un brand di alto livello come Normann Copenhagen: massello di rovere e impiallacciatura di rovere.

Cassettiera a cinque cassetti Portobello

Questa cassettiera porta in casa tutto il fascino vintage con linee semplici e senza tempo.
Realizzato in legno certificato PEFC, offre 3 cassetti grandi e 2 piccoli su guide metalliche invisibili.
Un pezzo prodotto da Maisons du Monde, perfetto da abbinare agli altri elementi della gamma Portobello per creare un’atmosfera retrò chic senza tempo.

7)Mobile tv in stile scandinavo

Scaffale porta tv in stile mid century

Uno dei miei mobili tv preferiti. Il ripiano centrale può essere rimosso per lasciare spazio al televisore, che non è mai protagonista, in quanto circondato dal legno e dagli accessori, dai libri e le piante che puoi sistemare sui ripiani.

Mobile tv impiallacciato in noce Noyeta

Lungo 200 cm, questo mobile tv è la reinterpretazione moderna di un tipico arredo scandinavo con piedini in metallo nero. Rivestito da impiallacciatura di noce, può ospitare anche uno schermo grande, grazie alla generosa ampiezza.

Mobile tv in stile scandinavo con finitura rovere

Un mobile TV equilibrato, elegante, pensato per chi ama il fascino del legno e lo stile scandinavo con un tocco retrò.
Carolin è quel tipo di mobile che riconosci subito: bordatura in noce massiccio, impiallacciato di qualità e finitura laccata trasparente che esalta le venature calde tipiche dei pezzi scandi–vintage.

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Mobile tv dalle linee retrò in stile nordico

Un mobile tv dal look vintage e scandinavo, dalla base sinuosa, con i tipici piedini obliqui e dotato di un pratico cassetto e di ben due fori passacavo.
Il bordo attorno al top, che osservato lateralmente risulta obliquo, incornicia l’arredo, che misura ben 180 cm di larghezza e che, quindi, è adatto ad ospitare anche uno schermo abbastanza ampio.

Scaffale da salotto String (combinazione D)

String è un’icona del design scandinavo: modulare, leggero e super funzionale.
Questa combinazione in rovere e nero è perfetta se vuoi un mobile contenitore elegante ma visivamente leggero.
Ideale come mobile TV, soprattutto se cerchi ordine, pulizia visiva e un tocco nordico senza tempo.

Non sai se preferire cassetti o ante?

Un mix è quasi sempre la soluzione migliore: ti permette di organizzare lo spazio in modo intelligente.
La domanda chiave è: che cosa dovrà contenere il mobile?

  • Oggetti piccoli: meglio i cassetti.

  • Oggetti grandi o alti: meglio le ante.

  • Entrambi? Opta per ripiani, ante e cassetti in un unico mobile.

Credits

La forza dello stile scandinavo

Questi mobili contenitori scandinavi ti aiutano a portare ordine, luce e funzionalità in ogni stanza.
Scegli quello che risolve davvero il tuo spazio: è questo che rende lo stile nordico così potente.

Questo articolo contiene link affiliati: vuol dire che se acquisti tramite il link presenti nel post, io guadagno una piccola percentuale che non influisce in alcun modo sul tuo acquisto, ma contribuisce a supportare il mio lavoro.

20 Novembre 2025 / / ChiccaCasa

Pavimenti in palladiana: li hai trovati in casa e non sai da dove partire per valorizzarli?
Quelle scaglie di marmo che disegnano trame irregolari raccontano una storia: basta poco per trasformarle nel punto di forza della tua casa.

Quando si eredita o si acquista una casa con più di cinquant’anni, può capitare di ritrovarsi davanti a pavimenti che raccontano una storia. Spesso la prima reazione è quella di coprirli, ma la verità è che molti di questi rivestimenti, come la palladiana, sono autentici tesori da valorizzare.

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Come home stylist, ho visto spesso case trasformarsi completamente proprio grazie alla scelta di conservare e reinterpretare questi pavimenti d’epoca, trovando il giusto equilibrio tra memoria e contemporaneità.

Qui scopri come arredare con un pavimento in palladiana, come abbinarlo ai mobili e ai colori giusti e come armonizzarlo con il tuo stile personale.

Ciao, sono Federica, home stylist.
Valorizzare i pavimenti originali è parte della mia missione.

Stai arredando casa e non sai da dove partire?

Ti regalo la guida “Arredare da zero”: ti arriva via mail in automatico quando ti iscrivi alla newsletter di Chiccacasa.

Scopri come possiamo lavorare insieme, per rendere unici i tuoi spazi domestici.

Cos’è il pavimento in palladiana

La palladiana è un pavimento composto da scaglie irregolari di marmo o pietra naturale, incastonate in un letto di cemento o resina. Ogni tessera viene posata a mano e levigata in seguito, creando un mosaico unico, mai uguale a un altro.

È proprio questa imperfezione a renderlo così affascinante: il risultato è un effetto dinamico, ricco di sfumature e contrasti.

Spesso si confonde la palladiana con la graniglia o con il segato di marmo, ma si tratta di pavimenti diversi.

  • Nel terrazzo veneziano, i granuli sono finissimi e il risultato è una superficie quasi uniforme, simile a un monocromo punteggiato.

  • Nella graniglia, i frammenti sono piccoli e impastati insieme al cemento in piastrelle.

  • Nel segato di marmo le scaglie hanno tutte dimensioni anche molto diverse tra loro e vengono, come per la graniglia, amalgamate a formare delle piastrelle. Quindi, non vengono posate le singole scaglie di marmo, ma le piastrelle.

La palladiana, invece, è formata da tessere irregolari e con bordi frastagliati, di dimensioni abbastanza regolari, posate singolarmente. La fuga tra i frammenti di marmo è ben visibile e ampia.

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Come arredare con un pavimento in palladiana?

La palladiana è più versatile di quanto si pensi: può adattarsi a stili diversi, se armonizzata con criterio.

Non è formale come un classico pavimento in marmo, quindi può reggere bene anche qualche elemento più natural o rustico (ma non prenderla come una regola generale, è sempre da valutare caso per caso).

Delinea un pattern un po’ disordinato, non schematico come quelli tipici dei pavimenti in cementine. Per questo, tutto quello che si trova al di sopra del pavimento può bilanciare il caos attraverso simmetrie, linee pulite e ordine visivo.
No, non sto dicendo che devi avere interni minimal e noiosi, anzi!

Arredare con la palladiana significa trovare il giusto equilibrio tra il suo movimento visivo e gli elementi che lo circondano. Ecco qualche ispirazione.

Ruba i suoi colori e mescolali con i tuoi

Il punto di partenza è il colore del pavimento: puoi attingere ai colori delle scaglie di marmo e scegliere sfumature più chiare o più scure da ripetere, per esempio, sulle pareti o su mobili più grandi.
Non farti da parte: il pavimento non deve essere una gabbia, ma una possibilità in più di creare contrasti cromatici introducendo i tuoi colori felici, quelli che ti fanno stare bene ogni giorno.
Se non li conosci ancora, puoi scoprirli con il RAH test: uno strumento che ti aiuta a individuare le tinte più in armonia con la tua personalità, quelle che appartengono ai tuoi ricordi felici e che migliorano il tuo benessere in casa.

Una volta stabiliti tuoi colori di riferimento, calibra la palette affinché lo spazio rispecchi i tuoi gusti in termini di contrasti di chiaro e scuro e caldo e freddo.

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Credits: 1., 2., 3.

Ecco alcune idee per stupire.

  1. Soffitto colorato. Il color capping non è solo un trend, ma una tecnica per portare lo sguardo verso l’alto. Funziona benissimo sia con pareti bianche che con pareti colorate. è vero che un soffitto più scuro delle pareti fa sembrare queste ultime un po’ più basse, ma è anche vero che non devi avere necessariamente un soffitto altissimo, per sposare questa scelta.

  2. Pareti bicolor e finta boiserie. Puoi colorare le pareti di due colori: uno che parte dal battiscopa e sale fino a circa un terzo della parete (o di più, se preferisci) e un altro, che completa la parete fino al soffitto. Possono essere colori della stessa tonalità declinati in sfumature diverse oppure un neutro e un colore (ma, in realtà, le combinazioni sono infinite).

  3. Porte colorate. Soprattutto se le tue sono porte originali in legno massello il mio consiglio è sempre di tenerle e magari ridipingerle. Quale occasione migliore di questa per scegliere una tinta diversa dal solito bianco RAL 9010? Questa scelta fa per te soprattutto se preferisci tenere le pareti bianche e aggiungere il colore attraverso arredi e accessori.
    Con la palladiana stanno benissimo anche porte in vetro e metallo colorato.

  4. Il colore della fuga può diventare il colore guida della tua casa. Non di rado il materiale che intercorre tra una tessera di marmo e l’altra è nero o colorato. Bene, quel colore, se ti piace, può diventare un filo conduttore da ripetere in ogni stanza attraverso piccoli dettagli.

Che pavimento abbinare alla palladiana?

Se la palladiana è presente solo in una o alcune stanze della casa, quale pavimento accostare?
Io ti suggerisco di evitare tutti i materiali effetto qualcosa”, come grès effetto legno e marmo, pratici, ma non autentici, come invece è la palladiana.
Meglio optare per un bel parquet oppure, per resina o microcemento che creano un effetto pulito e uniforme, enfatizzando la palladiana.

E lo so, probabilmente in casa hai trovato anche altri pavimenti particolari come graniglia o segato di marmo.
Qui trovi un approfondimento su cosa mettere tra due pavimenti diversi, utile soprattutto se devi abbattere una parete e mantenere i pavimenti.

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Quali materiali scegliere per i mobili, con un pavimento alla palladiana?

  • Legno. Il legno può esaltare o spegnere una palladiana, tutto dipende da luminosità, sottotono e tinta. Quello ben rifinito (non grezzo) sta meglio con il marmo. Per scegliere l’essenza è sempre bene analizzare con cura i colori del pavimento.

  • Vetro: quello cannettato porta modernità e linearità e si può usare su ante di vetrinette, porte o box doccia.
    In generale, il vetro apporta leggerezza e per questo si sposa bene anche con i pavimenti più variegati.

  • Metalli: sia i metalli preziosi come ottone e acciaio lucido, sia i metalli opachi colorati sono perfetti con la palladiana.

  • Tessuti: si presta a molteplici abbinamenti materici. L’unico elemento a cui fare un po’ attenzione sono le fantasie, che devono andare d’accordo con il pavimento.

  • Marmo: via libera a superfici come top della cucina o piano del tavolo, in uno dei marmi presenti nelle tessere.

Quale tappeto sul pavimento in palladiana interno?

Inserisci tappeti a tinta unita nelle zone in cui vuoi alleggerire la trama del pavimento.
Non devono essere per forza chiari: puoi scegliere toni medi o scuri se hai bisogno di ancorare visivamente lo spazio o se stanno meglio con il pavimento.

Perché la palladiana funziona con gli stili moderno e mid-century

Modernariato, stile Mid Century e arredi moderni e monocolore dalle linee semplici o organiche, stanno benissimo con la palladiana.

  • Posso usare mobili moderni con un pavimento in palladiana? Se questo è il tuo cruccio, ti tranquillizzo subito. La risposta è sì.
    Gli arredi moderni dalle forme rigorose o sinuose alleggeriscono il pavimento, ma, allo stesso tempo lo valorizzano.
    Se vuoi vedere esempi di mobili e complementi perfetti per questo tipo di pavimento, dai un’occhiata al catalogo Hiro Design, che propone arredi a tinta unita di alta qualità in acciaio verniciato, made in Italy, dal design semplice e contemporaneo

  • Arredi di modernariato o in stile mid-century o anni ‘70 rappresentano un altro ottimo esempio di abbinamento con la palladiana. Le vibes sono quelle del primo ventennio della seconda metà del ‘900, periodo in cui la palladiana era molto popolare. Stanno bene insieme perchè le linee senza tempo di questi arredi eleganti sono inesorabilmente legate a quelle della palladiana.

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Il suo nemico giurato? Se i tasselli sono in marmo, gli stili rustico e industrial: legni o metalli grezzi, pietre o mattoni a vista e arredi troppo lavorati tolgono leggerezza e fanno scivolare facilmente verso l’effetto “casa vecchia”, poco coerente con la natura elegante e artigianale della palladiana. Le tipologie di palladiana che reggono meglio questo stile sono quelle in pietra o in porfido e quelle in marmo costituite da tinte neutre e chiare.

Prendi comunque questo discorso con le pinze, perchè un buon progetto d’arredo può sicuramente aiutarti a mettere d’accordo il tuo stile preferito con il pavimento e gli altri elementi fissi della casa.

Come valorizzare un pavimento in palladiana rovinato

Se la tua palladiana mostra segni di usura, niente panico: è un materiale che si presta bene al restauro.
La levigatura può eliminare graffi e opacità, riportando alla luce le venature naturali del marmo.

La lucidatura è utile per riportare brillantezza al marmo.
Se una tessera della tua palladiana si è staccata, è possibile riattaccarla con prodotti specifici.

Hai un pavimento in palladiana e non sai come abbinarlo ai colori e agli arredi della tua casa?
Scopri le mie consulenze di home styling online: ti aiuto a valorizzare quello che hai già, rendendo la tua casa unica, accogliente e coerente con il tuo stile.

19 Novembre 2025 / / ChiccaCasa

Stai ristrutturando un bagno ed è arrivato il momento di scegliere i sanitari.
A terra o sospesi? I modelli sospesi sono attualmente i più diffusi, ma tu senti, con quella lucidità istintiva che non sbaglia, che i sanitari a terra fanno al caso tuo.
Ascoltati: non sei in controtendenza.

I modelli a terra contemporanei hanno forme eleganti ed essenziali e in molte situazioni rappresentano la scelta più sensata: quando stai lavorando con uno scarico esistente e il budget è già provato dalla ristrutturazione, o semplicemente quando desideri qualcosa di solido, affidabile e coerente con il tuo gusto.

Siamo abituati a pensare ai sospesi come la norma, ma ciò che è più popolare non è una soluzione valida per tutti e, credimi, oggi il mercato offre sanitari a terra davvero notevoli.

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Quando scegliere i sanitari a terra (e perché smettere di demonizzarli)

Sono diversi i casi in cui i sanitari a terra sono preferibili a quelli sospesi. Vediamone quattro.

1. Estetica attuale

I modelli filomuro di ultima generazione, con linee morbide o più geometriche, sono eleganti quanto i sospesi.
Nel bagno moderno, la differenza estetica è ormai sottile.

2. Sono spesso più convenienti

Un vantaggio enorme quando stai concludendo una ristrutturazione e non vuoi aprire altri capitoli.
L’installazione è più semplice e, in molti casi, anche meno impattante sul budget.

3. Con gli scarichi preesistenti sono impeccabili

Se stai ristrutturando o rinnovando un’abitazione storica con scarico a pavimento, si collegano in modo diretto, pulito e immediato. In molte ristrutturazioni puoi mantenerli senza modificare l’impianto.

4. Offrono una solidità rassicurante

La base appoggiata a terra dà una sensazione di stabilità piena. Per molte persone è un valore imprescindibile, non un dettaglio.

L’evoluzione dei sanitari a terra

Per anni li abbiamo considerati tradizionali, ma oggi hanno fatto un salto enorme: proporzioni più curate, ceramiche migliorate, sistemi di scarico ottimizzati.
Con i modelli filomuro non esiste più quel vuoto complicato tra sanitario e parete. La superficie continua è più ordinata, gestibile e pratica nella quotidianità.

Materiali e finiture diverse

La ceramica si conferma il materiale più igienico, resistente e durevole.
Opaco o lucido? Ecco cosa cambia davvero.

  • Opaco: più contemporaneo e maschera meglio impronte e gocce.

  • Lucido: riflette la luce, alleggerisce, ottimo nei bagni piccoli o poco luminosi.

Ritorno al colore (finalmente)

I sanitari colorati sono di nuovo sul mercato ed è un ritorno sensato che aspettavo da molto.
Le case stanno diventando troppo neutre, troppo simili tra loro.
Il colore nel bagno aggiunge identità e carattere, senza trasformazioni radicali.

In sostanza, ad oggi, per i sanitari sospesi, ci sono davvero tante finiture tra cui scegliere.

Forme e stile: come scegliere quella giusta

I sanitari a terra si inseriscono con naturalezza in qualunque stile d’arredo: sono versatili, equilibrati e capaci di dialogare con materiali, colori e proporzioni molto diverse.
La scelta più importante non è il “modello” in sé, ma la forma, perché definisce il carattere del bagno e crea continuità con ciò che già hai in casa.

Se ami le linee morbide: scegli i modelli stondati

Le forme arrotondate hanno una presenza più gentile e accogliente.
Funzionano benissimo quando l’ambiente contiene già elementi organici:

  • mobili con angoli smussati,

  • specchi ovali o a goccia,

  • lampade con profili curvi,

  • texture naturali e un mood leggermente retrò.

A livello visivo, il sanitario stondato alleggerisce e addolcisce lo spazio: è perfetto se desideri un bagno più fluido e meno rigido nelle geometrie.

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Se preferisci linee pulite: scegli i modelli squadrati

I modelli squadrati hanno un’estetica più architettonica e rigorosa.
Offrono una presenza grafica nitida e si armonizzano con ambienti che puntano alla linearità:

  • mobili minimal senza maniglie,

  • superfici sottili e ben definite,

  • piastrelle rettangolari o con pattern geometrici, come le cementine esagonali o quelle che formano un pattern a cubi,

  • arredi ispirati al contemporaneo, al mid-century più essenziale, ma anche al vintage.

La loro forma più decisa aiuta a creare ordine visivo, soprattutto in bagni con volumi netti e proporzioni chiare.

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Un principio semplice (ma potentissimo) per far funzionare tutto

Ripetere la stessa tipologia di forma, morbida o squadrata, in tutta la casa crea un filo conduttore coerente.
È un trucco da stylist che rende l’ambiente più curato e personale, dando la sensazione di un progetto pensato nel dettaglio.

Funzionalità e comfort: i dettagli che contano davvero

Oltre all’aspetto estetico, la funzionalità rappresenta un criterio decisivo nella scelta.
Ecco i fattori interessanti da ricercare nei tuoi nuovi sanitari da terra.

  • Scarico efficiente. Le nuove tecnologie di scarico, ad esempio, assicurano una maggiore efficienza idrica, riducendo il consumo d’acqua e migliorando la silenziosità.

  • Rimless (senza bordo). Molti modelli sono dotati di sistemi rimless, cioè privi di bordo interno, che impediscono l’accumulo di sporco e facilitano la pulizia quotidiana.

  • Chiusura rallentata: piccolo dettaglio che aumenta la comodità e la durata del prodotto.

  • Modelli ibridi. Accanto ai modelli tradizionali, si diffondono versioni ibride che combinano l’estetica dei sanitari sospesi con la solidità dei modelli a terra. L’obiettivo è offrire il massimo comfort con un impatto visivo leggero.

  • Soluzioni in set. Molte collezioni propongono set completi, in cui vaso, bidet e lavabo condividono lo stesso linguaggio stilistico. Si tratta di una scelta particolarmente indicata per chi desidera un bagno coerente e dal carattere definito, senza dover ricorrere a soluzioni personalizzate.

Sanitari a terra e bagni piccoli

Nei bagni di piccole dimensioni, la compattezza diventa un elemento essenziale: alcuni produttori offrono versioni salvaspazio.

I sanitari a terra standard hanno profondità che oscillano di solito tra 52 e 56 cm. I modelli salvaspazio, invece, sono progettati per ridurre l’ingombro senza sacrificare il comfort: la profondità scende spesso a 45-48 cm, con un risparmio reale di fino a 7-10 cm.
Può sembrare poco, ma in un bagno piccolo fa una differenza enorme: permette passaggi più agevoli, apre visivamente lo spazio e rende più funzionale anche la disposizione dei mobili. Se il bagno è stretto o se la porta si apre verso l’interno, i sanitari compatti diventano una scelta intelligente, pratica e sorprendentemente elegante.

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In sintesi: perché scegliere i sanitari a terra oggi

Se stai valutando i sanitari a terra, ecco un recap essenziale , chiaro, pratico e immediato per orientarti con consapevolezza:

  • restano contemporanei, eleganti e puliti nelle forme, grazie ai modelli filomuro di nuova generazione;

  • risultano più convenienti da installare, soprattutto quando il budget è già stato assorbito dalla ristrutturazione;

  • con scarichi preesistenti, soprattutto a pavimento, rappresentano la scelta più semplice, lineare e sensata;

  • garantiscono una solidità rassicurante, amata da chi cerca stabilità e comfort;

  • oggi offrono tante finiture tra cui scegliere;

  • il ritorno del colore permette di dare identità al bagno;

  • forme diverse – stondato o squadrato -rendono facile l’abbinamento allo stile della casa;

  • includono funzionalità avanzate come l’opzione rimless, scarichi ottimizzati, chiusure rallentate e modelli ibridi;

  • esistono anche versioni compatte, perfette per ottimizzare lo spazio nei bagni piccoli.

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ADV| Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Tecnomat, l’e-commerce super fornito su cui trovi tutti i sanitari che hai visto in questo articolo.

7 Novembre 2025 / / ChiccaCasa

Adv| Questo articolo fa parte della rubrica Eleganza senza tempo, nata della collaborazione con il negozio di arredamento Inside Forniture.

Ogni anno arriva quel momento in cui la casa si trasforma: basta accendere le luci e tutto diventa più caldo, più intimo, più tuo.
L’albero di Natale è il cuore di questa magia, il punto in cui lo sguardo si posa e da cui si diffonde l’atmosfera delle feste.

Ma come sceglierlo affinché si integri con naturalezza nella stanza e resti elegante negli anni?

Online si rincorrono modelli, palette e tendenze che cambiano a ogni stagione, ma la vera bellezza non segue la moda: resiste al tempo. Soprattutto quando si tratta di alberi artificiali di qualità, pensati per accompagnarti per molti anni, senza perdere fascino.

Il tuo Natale merita un albero che valorizzi lo spazio, che parli il linguaggio del tuo stile e che, ogni dicembre, ti faccia pensare: “è perfetto così, non cambierei nulla.”
Ecco perché vale la pena sceglierlo con consapevolezza, privilegiando materiali, proporzioni ed equilibrio estetico piuttosto che tendenze passeggere.

Ciao, sono Federica, home stylist e interior blogger.

In altre parole, supporto le persone come te a creare una casa curata, che le rappresenti.

Non perdiamoci di vista: iscriviti alla newsletter (ricevi subito il manuale su come Arredare da zero) e seguimi anche su @chiccacasa.

Indice dei contenuti

Quali sono gli alberi di Natale più belli: l’eleganza che non stanca

Ti dico la mia. Un albero di Natale davvero bello non è il più grande o il più ricco, ma quello che:

  • resta armonioso nel tempo, stagione dopo stagione;

  • dialoga con la tua stanza;

  • riproduce in modo fedele un albero naturale.

È come una cappotto sartoriale, che si sposa perfettamente con i capi nel tuo armadio e con il tuo stile: lo indossi ogni anno con piacere, senza che perda il suo fascino.

L’eleganza, in questo caso, nasce da dettagli precisi:

  • Materiali solidi e realistici, come rami in PE che creano un effetto tattile molto simile alla percezione di rami naturali. Stai lontanə dai materiali ultra lucidi che mostrano palesemente una texture artificiale.

  • Chioma piena e proporzionata, che è facile da equilibrare senza lasciare “buchi”, scende morbida fino a terra e nasconde con grazia la base.

  • Tonalità naturali, che imitano il colore naturale dell’abete ed evocano il verde profondo dei boschi nordici.

  • Base curata o discreta. Se la chioma è discreta o scende fino alla base sporgendo rispetto al piedistallo, non sarà necessario inventarsi nulla per coprirla.

Le decorazioni danno voce all’albero e lo fanno dialogare con la casa, ma la loro magia si perde se l’albero ha un aspetto rigido o artificiale.

Albero Gardena – Inside Forniture

Perché evitare le tendenze e scegliere uno stile che duri

Le mode natalizie cambiano ogni anno: un dicembre è tutto oro e bianco, quello dopo arriva il verde menta, poi il rame, il total black o l’effetto neve.
C’è stato l’anno degli alberi innevati (2019-2020), quello del millenial pink in cui gli alberi si tingevano di rosa (2016) e come non citare gli alberi arcobaleno?
Se insegui ogni trend, rischi di ritrovarti con un albero decisamente obsoleto e kitsch che mal si sposa con l’atmosfera magica delle feste.

Un albero di qualità, dall’aspetto semplice e più simile possibile ad un albero naturale, dura anni e diventa parte della tua casa come un pezzo d’arredo stagionale che torna sempre al suo posto, ogni inverno, senza mai sembrare “già visto”.

Come abbinare l’albero di Natale all’arredo

Albero di Natale Cimone – Inside Forniture

Per scegliere l’albero e le decorazioni giuste, parti dallo stile che ti rappresenta.
Il principio è semplice: il decor deve ripetere il mood della stanza, magari introducendo qualche elemento nuovo, ma in armonia con il resto. Ecco alcuni esempi.

Se ami il rustico, punta su un albero dall’aspetto ultra realistico con decorazioni in lino, cotone, vetro trasparente, juta e dettagli naturali.
Se la tua casa ha un’anima nordica, puoi optare per un albero affusolato, con decorazioni in vetro colorato dalle forme allungate, nastrini e palline di carta.
Se prediligi il Mid Century, i metalli preziosi, il vetro colorato e i pezzi vintage faranno la differenza.
Lo stile americano, invece, necessita di un bell’albero folto e scenografico.

Lo stesso vale per i colori. Se hai dettagli argento, riprendili nell’albero; se su maniglie, lampade o profili metallici è presente l’oro, valorizzalo anche nelle decorazioni.
La palette non deve essere identica a quella della stanza, ma deve dialogare con tutti gli elementi che la compongono.

Evita le palette di tendenza se non si integrano con i tuoi interni: raramente resistono più di una stagione.
Un albero pensato per durare si fonde nello spazio, non lo invade. È una presenza calma, coerente, elegante — e proprio per questo, indimenticabile.

Albero Tesero – Inside Forniture

Come scegliere la misura ideale dell’albero di Natale

L’eleganza senza tempo è proporzioni, buon gusto e armonia.
Se per te l’albero è davvero importante, valuta la sua posizione sin dalla progettazione del living. È un elemento d’arredo a tutti gli effetti e, come tale, merita il suo spazio dedicato.

Un albero troppo imponente rischia di “soffocare” l’ambiente, mentre uno troppo piccolo può sembrare poggiato lì per caso.

Lascia sempre almeno 40 cm di distanza dai mobili vicini: è lo spazio che permette all’albero di “respirare”, di essere percepito come parte dell’arredo e non come un ingombro.
Se la zona scelta è di passaggio, assicurati che resti libero il flusso di movimento: un albero ben proporzionato non ostacola, ma accompagna lo sguardo e valorizza la stanza nel suo insieme.

Ti permetterà di mantenere un buon equilibrio visivo e di lasciare il giusto respiro tra punta e soffitto (almeno 20–30 cm).

In generale, più l’albero è alto, più l’effetto sarà scenografico — soprattutto se hai un soffitto generoso. In quel caso, punta su un modello da 240 cm in su: riempie meglio lo spazio e regala un’atmosfera più elegante e realistica.
Se, invece, non hai molto spazio in larghezza, gli alberi affusolati sono una soluzione perfetta (te ne propongo un paio di qualità nel paragrafo qui sotto).

Gli alberi più bassi di 180 cm non sono da demonizzare: se lo spazio è poco o vuoi creare un angolo più raccolto, vanno benissimo. Tuttavia, sotto i 180 cm, meglio optare per una cimatura di un albero vero: gli alberi artificiali rendono al meglio nelle versioni più alte, in quanto la struttura e la densità dei rami imitano meglio quelli naturali.

Albero Lavis – Inside Forniture

Dove comprare alberi di Natale online: la mia selezione di modelli belli e duraturi

Su Inside Forniture ho trovato una qualità che si nota a colpo d’occhio: alberi realistici, materiali solidi e proporzioni armoniose.
È un e-commerce affidabile, attento ai dettagli e alla resa estetica, il posto perfetto per trovare un albero che duri nel tempo e che sia bello e realistico, anche da vicino.
Qui sotto ti mostro i miei modelli preferiti, ma ti consiglio di esplorare tutte le proposte qui.

1) Abraham

Abraham è l’albero ideale per chi desidera un effetto naturale senza compromessi.
Realizzato interamente in PE con effetto real touch. Gli aghi riproducono fedelmente l’aspetto e la consistenza di un abete naturale, con una texture morbida e un verde dal tono autentico.
Conta oltre 1200 rami ed è disponibile in diverse altezze.

2) Tesero

Tesero è per chi ama gli alberi affusolati. Ha un aspetto realistico ed è dotato di luci integrate. La chioma, formata da rami in PE effetto real touch e aghi in PVC, appare rigogliosa e slanciata. I micro LED integrati diffondono una luce calda e agevolano notevolmente l’allestimento dell’albero.
La base ha una finitura marrone opaca piacevole e in armonia con il colore dei rami.

3) Gardena

Con le sue foglie sottili e il verde opaco dal tono naturale, Gardena è l’albero che meglio interpreta l’estetica scandinava.
La chioma combina PE effetto real touch nelle parti esterne e PVC nelle zone interne, per ottenere insieme realismo, volume e durabilità.
Affusolato, ma dalla chioma ricca (2019 rami) che prosegue fino a terra nascondendo anche la base. Si apre in pochi minuti grazie al pratico sistema ad ombrello ed è disponibile in diverse misure.

4) Lavis

Lavis è il protagonista delle feste: folto, imponente, con una chioma che riproduce la generosità degli alberi che siamo abituati a vedere nei film americani.
Quattro diverse tipologie di foglie e una combinazione di materiali (PP, PE e PVC) gli conferiscono profondità, movimento e un realismo sorprendente. Il PE regala un effetto real touch, il PP dona leggerezza e densità, mentre il PVC assicura spessore e durabilità nel tempo.
Il sistema a ombrello permette di montarlo in pochi gesti, con i rami già fissati alla struttura, per un risultato perfetto senza fatica.
Un albero scenografico e maestoso, disponibile in diverse varianti dimensionali.

5) Cimone

Cimone è il sogno di chi desidera un Natale elegante e pratico allo stesso tempo.
Realizzato interamente in polietilene effetto real touch, che, al tatto, riproduce fedelmente la sensazione di toccare un abete vero.
Ha una chioma ordinata composta da ben 4555 rami e 6000 luci LED già integrate in modo impeccabile. In pochi minuti è pronto per essere decorato, con una distribuzione luminosa perfetta e cinque giochi di luce tra cui scegliere (fissa, a onda, alternata, lampeggiante, dissolvenza o mix).

Quale di questi alberi ti ha conquistatə?
Raccontamelo nei commenti: mi piace scoprire come ognunə dà forma alla propria idea di eleganza natalizia.

18 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Come disporre i cuscini (e la coperta) sul divano?
È una delle domande che mi viene posta più spesso come home stylist — e la risposta non è affatto scontata. Serve conoscere proporzioni e regole per abbinare colori e tessuti, così da creare equilibrio e carattere.
Ecco come allestire il tuo divano, dandogli un look da copertina.

Quanti cuscini mettere sul divano?

L’interior styling si basa sulle proporzioni.
Io dico sempre che tra un arredo e gli accessori che lo corredano c’è un tacito rapporto di subordinazione.

Il divano comanda, è lui il re, il protagonista. I cuscini hanno il compito di esaltarne la bellezza attraverso i contrasti, ma non tutti i divani sono fatti per supportare dei cuscini.

Per esempio, io faccio molta fatica ad accettare la presenza di cuscini su modelli come Chesterfield, Togo, o Soriana, che hanno già un design ricco e tanto interessante da non necessitare altro.

Parlando in termini di comodità e funzionalità, anche qui gli eccessi non aggiungono comfort, anzi.
Un divano pieno zeppo di cuscini su tutta la lunghezza dello schienale, rende scomodo sedersi.

Ma, quindi, c’è un numero preciso di cui tenere conto, quando si scelgono i cuscini?

Ti dico la mia: due o tre cuscini possono bastare, sia dal punto di vista funzionale che estetico.
Nei miei progetti, spesso inserisco due cuscini e un plaid oppure tre cuscini diversi tra loro.

Questi sono i criteri che personalmente uso nei miei progetti di home styling.

  • Nessuno: su divani trapuntati o sulle grandi icone di design come Chesterfield, Soriana, Togo o LC2 , soprattutto se in pelle.

  • Due cuscini e un plaid. Molto carino l’accoppiamento di un cuscino 45 x 45 con uno 30 x 50, da sovrapporre su un solo lato del divano. Interessante anche il match di due cuscini bassi 30 x 50 da disporre simmetricamente su un loveseat (se la lunghezza del divano lascia un margine tra i due di almeno una decina di centimetri).
    Non amo particolarmente la combo di due cuscini quadrati posti simmetricamente nell’angolo tra schienale e bracciolo, in quanto alterano visivamente la forma del divano.

Come posizionare i cuscini sul divano con chaise longue?

La chaise longue richiede una disposizione bilanciata che valorizzi il comfort e lo stile. Quindi, come sistemare i cuscini sul divano angolare?
Ecco tre diverse opzioni.

  • Cuscini grandi negli angoli: un cuscino quadrato nell’angolo tra lo schienale e la chaise longue rende più morbide le curve. Puoi accostare, nell’angolo, due cuscini quadrati, uno più grande e uno più piccolo (es. uno 50×50, l’altro 40×40).

  • Cuscini rettangolari se lo schienale è basso: sulla parte lineare, disponi due o più cuscini 30×50 allineati e distanziati in modo simmetrico. In alternativa puoi sovrapporre un cuscino quadrato e un cuscino rettangolare, sempre sulla parte lineare del divano

  • Cuscini 30×50 cm sulla chaise longue: Metti un cuscino 30×50 cm sulla chaise longue, utilizzandolo come supporto lombare o come dettaglio decorativo.

Come posizionare i cuscini sul divano? Regole base

Per ottenere un look curato e accogliente, segui queste semplici regole di stratificazione con le misure standard.

  • Cuscini 60×60 cm: Questi sono i cuscini più grandi, perfetti per creare una base solida negli angoli del divano. Posizionali con il lato lungo a contatto con lo schienale per dare struttura e supporto visivo.

  • Cuscini 50×50 cm: Appena più piccoli, questi cuscini si sovrappongono a quelli da 60×60 cm, creando un secondo strato che aggiunge pienezza e dimensione. Posizionali leggermente davanti ai cuscini più grandi.

  • Cuscini 45×45 cm o 40×40 cm: Ideali per aggiungere un tocco di colore e personalità, questi cuscini sono perfetti per il terzo strato. Posizionali davanti agli altri, oppure centralmente per bilanciare l’insieme.

  • Cuscini 30×50 cm: I cuscini rettangolari 30×50 cm sono il dettaglio che fa la differenza. Perfetti come cuscini lombari o per riempire spazi vuoti, questi possono essere disposti davanti a cuscini quadrati o ai lati per un effetto elegante e funzionale.

Stratifica dal più grande al più piccolo, variando le dimensioni e le posizioni per creare un look che sia equilibrato ma dinamico.

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Come scegliere il colore dei cuscini del divano?

Il segreto è l’abbinamento colori cuscini-divano. Ecco come creare combinazioni vincenti:

  • Divano neutro (grigio, beige, bianco): se hai un divano neutro, puoi osare con una palette a due o tre colori: un neutro per la base, un colore principale per il contrasto e un accento brillante per dare vivacità. Ad esempio, per un divano grigio, potresti scegliere cuscini in bianco sporco, rosa antico e un tocco di senape.

  • Divano colorato: se il tuo divano è colorato, punta su cuscini con tonalità complementari, simili al divano o neutre (o tutte e tre le cose insieme). Ad esempio, su un divano verde scuro, puoi optare per cuscini in beige, verde chiaro e un tocco di nero per un look raffinato. Un’ottima idea, in questo caso, è anche optare per un cuscino a fantasia che contenga, in piccole dosi, anche il colore del divano.

  • Tieni sempre conto della palette della stanza. Il cuscino più piccolo può rappresentare il colore d’accento del tuo living: sceglilo in una tinta più vivace o più scura rispetto alle altre.

Come abbinare le fantasie dei cuscini?

Il mix and match delle fantasie rende il divano interessante, ma bisogna farlo con criterio.

Limita le fantasie a un massimo di due tipi per non creare un effetto troppo caotico.
In questo video su Instagram trovi alcuni esempi per abbinare cuscini con fantasie diverse.

Le regole d’oro sono:

  • alternare le dimensioni dei pattern, combinando per esempio un motivo grande con un motivo piccolo;

  • il colore meno presente nel primo pattern può essere richiamato nel secondo in quantità maggiori.

Come abbinare i tessuti dei cuscini?

Dipende molto dallo stile della tua casa. Se lo hai definito con cura, avrai ben chiari i tessuti che possono essere caratterizzanti.
Se non hai ancora chiaro il tuo stile, possiamo lavorarci insieme, delineandone tutti i tratti con la consulenza Trova il tuo stile.

A seconda dello stile che vuoi creare puoi accostare:

  • tessuti lucidi o vellutati e cuscini in cotone dalla testure omogenea;

  • tessuti a maglia grossa, materici e tessuti semplici e lisci;

  • tessuti a fantasia e tessuti monocolore.

Come mettere e abbinare la copertina sul divano?

Il segreto per farla risultare accattivante anche quando è in stato di abbandono sul divano è sceglierla con cura e posizionarla sulla parte opposta del divano rispetto alla posizione dei cuscini, per bilanciare.
Se proprio vuoi ripiegarla, piegala in tre nel senso della larghezza e in due nel senso della lunghezza (come si fa per gli asciugamani) e appoggiarla ordinatamente in modo che il bordo ricada vicino ai piedini del divano oppure puoi lasciarla poggiata in modo non perfetto (soluzione molto più affascinante).

Evita di piegarla completamente: dà l’impressione di essere un plaid poggiato lì prima di essere riposto nell’armadio.

Molto meglio poggiata in modo più spontaneo e naturale. Crea un effetto vissuto, ma interessante.

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Quello che, al contrario, deve essere perfetto è la combinazione cromatica che deve tener conto sia dei colori che hai nella stanza sia dell’abbinamento di colori tra cuscini, tessuto del divano e plaid.

Ecco una serie di esempi.

Tutti i prodotti sono acquistabili in questa sezione dedicata a cuscini e plaid sulla mia vetrina Amazon.

Con questi suggerimenti pratici, il tuo divano sarà non solo comodo ma anche incredibilmente chic e ben strutturato.

Buon divertimento con la decorazione!

18 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Adv| Questo articolo fa parte della rubrica Eleganza senza tempo, nata della collaborazione con il negozio di arredamento Inside Forniture.

Ci sono case che con il tempo perdono freschezza e altre che invece acquisiscono fascino.
La differenza non sta solo nei materiali, ma nelle scelte d’arredo e styling: mobili pensati per durare, proporzioni che resistono alle mode, dettagli che restano belli anche dopo anni.

Oggi, tra trend che cambiano ogni stagione e ispirazioni che scorrono senza sosta sui social, trovare un equilibrio è più difficile che mai. Dopo una ristrutturazione, il rischio è quello di rovinare un lavoro perfetto con arredi scelti in fretta, o peggio, di non scegliere affatto per paura di sbagliare.

È qui che entrano in gioco i negozi d’arredamento di fiducia, quelli in cui sai di poter trovare qualità, possibilità di personalizzazione e affidabilità. Ti sei mai chiestə quanto possa influenzare la tua casa la scelta di un buon fornitore?

Da home stylist, sono sempre alla ricerca, per i miei clienti e per voi lettori, di realtà di valore che amo condividere con voi.
Da oggi, per i prossimi dodici mesi, vi terrò compagnia con una rubrica intitolata Eleganza senza tempo, supportata proprio da un e-commerce italiano nuovo sul mercato, ma con tanta passione ed esperienza alle spalle: Inside Forniture.

Cos’è Inside Forniture e perchè te lo consiglio

Inside Forniture nasce dalla passione e dall’esperienza nel campo dell’arredo di tre amici: Vittoria, Michelangelo e Piero. Michelangelo porta con sé un patrimonio unico: è titolare di un negozio storico, con un’esperienza solida e consolidata, ereditata dal nonno, fondatore di un mobilificio presente sul mercato da oltre 50 anni.

L’intento di Inside Forniture non è seguire le mode, ma attraversarle con eleganza, proponendo arredi in grado di spiccare anche senza un particolare contesto. In questo modo, pezzi che restano attuali diventano la base su cui costruire una casa che cresce con chi la abita, anno dopo anno.
È una filosofia che invita alla calma: a scegliere meno, ma con più cura.

I founder prediligono uno stile sobrio e moderno che, vi assicuro, garantisce scelte semplici, durature e di valore.

Personalizzazione e artigianalità

Ciò che rende Inside davvero speciale è la possibilità di personalizzare alcuni arredi del catalogo, soprattutto materassi, divani e arredi in legno (di cui è possibile scegliere la finitura o il colore in scala RAL o NCS).
Dietro queste possibilità c’è un laboratorio artigianale con falegnami e tappezzieri esperti, che lavorano con passione e precisione alla realizzazione di arredi su misura.

Inside non è il solito negozio online: è composto da persone reali, dotate di esperienza, gusto e dedizione.

Divano Ibiza – Inside Forniture

Perché l’eleganza senza tempo è la scelta più sicura?

Chi ha appena ristrutturato sa quanto sia facile perdersi tra mode e consigli contrastanti. Ogni scelta sembra definitiva, ogni errore irreparabile.
Eppure, spesso la soluzione è più semplice di quanto sembri: puntare su arredi che mantengono il loro equilibrio anche quando cambiano gusti e abitudini.

L’eleganza senza tempo non è un’estetica fredda o impersonale: è un modo di pensare la casa.
Significa scegliere forme e materiali capaci di essere belli e attuali anche tra dieci, venti, trent’anni.

Un divano dalle linee morbide, un tavolo contraddistinto da materiali autentici come legno e vetro, una sedia elegante dalle forme semplici, ma di carattere — sono caratteristiche che evitano errori costosi e regalano serenità.

Con Inside Forniture, questa sicurezza diventa parte integrante del progetto: ogni arredo è selezionato per convivere con stili diversi e resistere nel tempo, senza la necessità di rincorrere tendenze. Proprio per questo, è un investimento che continua a funzionare, anche quando la casa cambia insieme a te.

Tavolo Waters – Inside Forniture

I pezzi chiave di Inside Forniture

Inside Forniture non segue le mode:

  • le osserva,

  • le filtra,

  • seleziona solo ciò che può attraversarle senza perdere valore.

Ecco perchè il suo catalogo è una raccolta ragionata di arredi e complementi capaci di costruire ambienti moderni, che non hanno bisogno di essere continuamente aggiornati.

Ecco un assaggio dei miei preferiti.

Nei prossimi mesi ti mostrerò accurate selezioni dei pezzi che incarnano il mio stile progettuale e che sposano al meglio il mio gusto personale: divani con piedini dall’aspetto un po’ Mid Century, tavoli dal design originale (non i soliti visti e rivisti), letti sfoderabili, accessori natalizi, arredi senza tempo anche per l’outdoor in materiali resistenti alle intemperie e tanto altro.
Oltre ai pezzi cardine dell’arredamento di casa, Inside è anche molto fornito di lampade, tappeti, specchi e accessori che parlano lo stesso linguaggio: forme raffinate e materiali di qualità.

Se stai arredando casa e vuoi valorizzarla con arredi interessanti, visita subito il sito di Inside Forniture per esplorare il catalogo completo e trovare l’ispirazione che fa per te. Non perdere l’occasione di trasformare i tuoi spazi con eleganza e stile.

14 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

ADV | In collaborazione con Mugalab, realtà italiana che unisce stampa 3D e ricerca estetica per creare vasi dal design sorprendente: sostenibili, colorati e pieni di carattere.

Cammini tra negozi e showroom alla ricerca di un vaso che non solo completi il tuo arredo, ma lo elevi.
Qualcosa di originale, che racconti una storia, che abbia anima e identità.
Eppure, tutto ciò che vedi sembra uguale: materiali plastici anonimi, forme convenzionali, colori basici.

Sai davvero come scegliere i vasi giusti?
Qui ti svelo una serie di styling tips e ti fornisco alcune proposte colorate, sostenibili, made in Italy e piene zeppe di carattere.

Il potere di un vaso ben scelto

“Ma è solo un vaso, che differenza fa?”
Davanti a questa frase, darei volentieri una risposta alla Miranda Priestly, nella scena più iconica de Il Diavolo Veste Prada.

Un vaso, che sia da tavolo o per piante è un tassello del tuo puzzle stilistico e come tale, deve incastrarsi alla perfezione nel tuo ambiente.

La forma e la trama. Allinea la scelta ad altri elementi presenti in casa, o, meglio, nella stanza.
Per esempio, hai una sedia metallica a griglia? Richiama la trama incrociata anche nel vaso.
Hai un elemento a righe verticali (rivestimento, carta da parati, divano a coste)? Un vaso plissettato può richiamarle.
Se hai scelto una forma geometrica da ripetere, come un filo conduttore, in tutta la casa (cerchio, quadrato, ovale…) sai già che forma dovrà avere la base dei tuoi vasi.

Il colore. Un bel vaso può costituire un elemento di rottura, dal punto di vista cromatico. Può essere, quindi, quel colore d’accento più chiaro, più scuro o più vivace del resto, che catalizza l’attenzione verso di sé.
Nella regola del 60-30-10, fondamentale per la distribuzione del colore in casa, un vaso può far sfoggio del colore del 10%.

Posizione. Scegli il vaso anche in base al supporto su cui poggerà.
Se vuoi che spicchi, il mobile o il complemento che lo ospita deve essere diverso sia per materiale che per colore.

Dimensioni. Il vaso non deve intralciare la vista o la conversazione, se poggiato, per esempio, su un tavolo o un coffee table.
Nello styling di sideboard, mensole, consolle o comò, il vaso, al contrario, può essere l’elemento più alto della composizione.
Per quanto riguarda la grandezza della base, meglio non andare mai oltre 1/3 o 3/4 della larghezza del mobile sottostante.
Un vaso troppo grosso appare pesante su un tavolo piccolo, uno troppo piccolo si perde su un tavolo grande.

Vasi decorativi per piante da interno: come sceglierli?

  1. Vasi dalla forma a fiasco per le piante ricadenti: lasciano che anche le foglie abbiano la loro scena e creano un equilibrio perfetto tra vaso e pianta.

  2. Vasi scultorei per piante grandi come Monstera o felci scenografiche, che diventano elementi centrali nel soggiorno. Forma organica o geometrica? Dipende dalle forme che hai già in casa.

  3. Vasetti per le baby plants. Per sceglierli devi pensare a dove li posizionerai. Includi i vasi più piccoli in composizioni di oggetti di altezze, materiali e colori diversi.
    Diversifica il materiale e il colore da quello della base (libreria, mensola, mobile…).

  4. Scegli sempre il vaso anche in base alla dimensione del panetto di radici e alla struttura della pianta. Per esempio, piante a portamento verticale come la Strelitzia o la Kentia, hanno bisogno di un bordo più alto rispetto a Pothos, Ceropegia o felci.

 

Vasi da tavolo: 4 styling tips

  1. Styling in gruppo, con altezze diverse
    Vuoi mettere un bel vaso portafiori su un mobile contenitore come una madia, un sideboard, una cassettiera?
    La posizione giusta è su un lato, insieme ad altri due oggetti, di altezze, materiali e colori diversi rispetto al vaso.
    Il vaso può essere l’elemento verticale più alto del gruppo.
    Vuoi un trucco? Usa la tecnica del triangolo per lo styling.

  2. Vasi come centrotavola basso e lussureggiante
    Per il tavolo da pranzo o la cucina, meglio prediligere vasi sferici (per tavole tonde o quadrate) oppure lunghi (per tavoli ovali o rettangolari) con composizioni floreali o verdi generose, ma contenute in altezza per non ostacolare la conversazione e per lasciare spazio tra i fiori e il punto luce a sospensione sovrastante.

  3. Vasi vuoti come sculture
    Un vaso non deve sempre contenere fiori: può essere un oggetto architettonico, scultoreo, da esporre su una mensola, su un caminetto o su uno scaffale come pezzo forte. Forme geometriche o organiche e design audaci, diventano opere d’arte.

 

La mia selezione di vasi sostenibili in PLA

Veniamo alla parte più succulenta di questo articolo: la selezione dei meravigliosi vasi di Mugalab, in grado di arricchire – attraverso le loro particolari textures – ogni interno.

Quelli che vedi qui sotto sono vasi made in Italy realizzati in PLA, stampati in 3D e rifiniti artigianalmente (e lo so, questa definizione è complessa, ma sono pronta a fare chiarezza).

Partiamo dal materiale: il PLA è una bioplastica ecologica, derivata da fonti rinnovabili come mais o barbabietola, biodegradabile e compostabile in condizioni industriali.

La stampa 3D permette di dar vita a progetti audaci e, quindi, prodotti finali pieni di carattere. I vasi Mugalab sono contraddistinti da superfici plissettate, forme e texture particolarissime.

Mugalab realizza vasi, portaoggetti e portapenne on demand e questo rende l’azienda ancora più sostenibile.
I prodotti sono rifiniti artigianalmente e spediti dalla loro sede, a Padova.

La gamma di colori è davvero molto interessante e c’è ancora un altro motivo per innamorarsi di questa azienda: se non trovi il vaso della misura che cerchi, puoi richiedere un su misura (un lusso, nell’era della standardizzazione!).

Trovi i vasi della moodboard qui sopra sul sito di Mugalab.

Credits immagini: Mugalab

11 Ottobre 2025 / / ChiccaCasa

Vibrante, solare e dal fascino retrò: la graniglia gialla è uno di quei pavimenti che non passano inosservati.

Spesso temuto per la sua personalità, in realtà può diventare il punto di forza di un ambiente, se abbinato ai colori e agli arredi giusti.
E allora, se la domanda è: lo teniamo o la cambiamo?
Io sono per: sì, teniamolo!
Le case tutte uguali, con pavimenti neutri e pareti bianche, hanno davvero stancato. Se la tua graniglia gialla ti piace anche solo un po’, non lasciarti spaventare dagli abbinamenti: basta qualche accorgimento per farla risplendere nel modo giusto.

I consigli che trovi di seguito, possono valere anche per i pavimenti in marmo giallo Siena.

Il rischio dei neutri con la graniglia gialla (o il marmo giallo di Siena)

Quando ci si trova davanti a un pavimento in graniglia gialla, il primo pensiero è quello di arredare con toni neutri: bianco, beige, grigio o nero.
È una scelta che funziona, ma solo se vuoi rendere il pavimento il protagonista assoluto.

Il problema è che un arredamento totalmente neutro, su una base già colorata, tende a far risaltare ancora di più il giallo, concentrando tutta l’attenzione a terra e lasciando il resto dell’ambiente piatto e un po’ spento.

Se invece desideri un’atmosfera più equilibrata e variegata, è meglio introdurre altre tinte, anche in contrasto, che dialoghino con il giallo.

Il risultato? A colpo d’occhio si vede SOLO il pavimento.

I colori che stanno bene con la graniglia gialla

La graniglia gialla è sorprendentemente versatile: si abbina bene a tantissime tonalità, dai colori freddi a quelli più caldi e desaturati.

A proposito di colori, dosarli è importantissimo, in quanto hai già un colore dominante: il giallo.

Ecco alcune tinte che funzionano in abbinamento con il giallo, da rimodulare in base al preciso punto di giallo del tuo pavimento.

  • Ottanio e petrolio: intensi, raffinati, creano un contrasto elegante e contemporaneo.

  • Verdi bluastri sia in versione pastello, che nelle sfumature desaturate e polverose. Danno freschezza o profondità.

  • Rosa, malva, lilla e viola: perfetti per chi vuole un tocco più romantico. Giallo e viola, tra l’altro, sono complementari, quindi si esaltano a vicenda.

  • Blu che tendono al viola: pervinca, indaco e derivati più grigiastri e più chiari.

  • Verdi caldi e freddi: dal verde oliva, al già menzionato petrolio, passando per salvia e verde abete.

  • Marroni tenui come mocha mousse, cappuccino, sabbia.

  • Tinte terrose come terracotta, cannella, mattone.

Lo so: su Pinterest è quasi impossibile trovare ispirazioni con la graniglia gialla (o con il marmo giallo di Siena).
Per questo, con l’aiuto dell’IA ho creato una serie di ambienti realistici — progettati come li arrederei io — da cui puoi prendere spunto.

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Come arredare con un pavimento in graniglia gialla o marmo giallo Siena

Con un pavimento in graniglia gialla e con il marmo giallo Siena funzionano benissimo gli stili moderni: mobili monocolore, linee pulite e design essenziale, che lasciano respirare il colore a terra e ne esaltano la luminosità.

Anche lo stile scandinavo e il mid-century sono ottimi alleati: i legni caldi e le forme morbide creano un equilibrio perfetto con la graniglia e dialogano con la raffinatezza del materiale.

Da evitare invece i mobili rustici: rischiano di creare un effetto datato.
Meglio puntare su arredi raffinati e senza tempo, capaci di dialogare con la storia del pavimento ma con un linguaggio più contemporaneo.

Per altri consigli su come scegliere arredi e colori, leggi anche l’articolo dedicato a come arredare con un pavimento in graniglia.

Ciao, sono Federica, home stylist.
Valorizzare i pavimenti originali è parte della mia missione.

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