Spaghetti Wall ha di recente lanciato anche le proprie collezioni 2025 che consentono ad ogni cliente di trovare ispirazione tra le referenze. Più di 700 soggetti, insieme all’altissima qualità di stampa e ai nove differenti supporti disponibili.
Spaghetti Wall, un richiamo al western italiano che si traduce in progetti di design unici. È la promessa dell’azienda di carte da parati protagonista di questo articolo. La forte vocazione è custom: ogni cliente, che sia business o privato, può personalizzare la propria carta da parati al 100%.
È sufficiente un prompt, un’idea, un concetto per tradurre le parole in progetti concreti. Spaghetti Wall, infatti, offre una grafica tailor made per le proprie carte da parati.
Un elemento di interior design che sa dare carattere e personalità ad ogni ambiente grazie ai giusti accostamenti tra gli arredi, le fantasie e i colori.
L’azienda ha di recente lanciato anche le proprie collezioni 2025 che consentono ad ogni cliente di trovare ispirazione tra le referenze. Più di 700 soggetti, insieme all’altissima qualità di stampa e ai nove differenti supporti disponibili che rendono le carte da parati ideali per qualsiasi contesto residenziale, hospitality, per il mondo ufficio o retail.
Le collezioni 2025 firmate Spaghetti Wall
Tra le collezioni spiccano Supernatural, novità assoluta 2025. Un viaggio tra trame naturali e impressioni delicate, con soggetti come Rugiada ed Evanescence. Palette neutre e tonalità calde creano atmosfere poetiche, ideali per ambienti raffinati che desiderano un tocco di eleganza naturale.
Collezione Pigmenta: Firmata SW Lab, questa linea interpreta visioni floreali con dettagli decorativi in cromie calde e accenti bronzati. Perfetta per chi cerca un effetto evanescente ma ricco di personalità, questa collezione porta un tocco artistico e raffinato negli spazi.
Collezione Motus: Disegnata da Ludovica Misciattelli, si distingue per pennellate corpose e linee sinuose. I soggetti astratti e optical, con variazioni di trama e tonalità, rendono ogni parete un elemento di movimento e dinamismo.
Collezione Botanic: Ricca di suggestioni vegetali e grafiche ispirate alla fauna tropicale, tra cui Deep e Foliage, questa collezione reinterpreta la natura con palette calde e invernali. Il soggetto Salici, con il suo stile decadente e nostalgico, aggiunge un tocco di eleganza vintage.
Collezione Miraggi: Composta da soggetti come Claude e Raging Ocean, propone composizioni astratte e texture materiche in tonalità intense come burgundy e petrolio. La carta Niwa, con i suoi temi orientali e i colori autunnali, completa questa collezione ricca di profondità visiva.
Ogni collezione di SpaghettiWall si distingue per la possibilità di personalizzazione delle dimensioni e la qualità di stampa superiore su vari supporti, garantendo soluzioni su misura per ogni ambiente.
A metà tra artisti e artigiani, sapranno donare ad ogni spazio un tocco italiano, retrò e allo stesso tempo ultra contemporaneo.
Negli ultimi anni, il soggiorno è diventato molto più di un semplice spazio dedicato al relax. È il cuore pulsante della casa: un luogo dove si accolgono gli amici, si lavora in smart working, si guarda un film o si leggono le notizie del mattino. In questo contesto così dinamico, la parola chiave è una sola: versatilità.
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Il living moderno deve sapersi adattare ai diversi momenti della giornata, con soluzioni d’arredo che uniscano estetica, comfort e funzionalità. Ed è proprio qui che entra in gioco uno dei protagonisti più amati dell’arredamento contemporaneo: il divano letto 3 posti, simbolo di equilibrio tra design e praticità.
Il soggiorno di oggi: un ambiente fluido e accogliente
Se in passato il soggiorno era pensato come spazio “di rappresentanza”, oggi è diventato un ambiente fluido, aperto e vissuto quotidianamente. Il design contemporaneo punta su soluzioni modulari, arredi trasformabili e materiali di alta qualità che favoriscono la continuità visiva tra zona giorno e zona notte.
L’obiettivo è creare ambienti accoglienti ma funzionali, capaci di trasformarsi in base alle necessità. Un tavolo che diventa scrivania, una libreria che divide gli spazi, o un divano che si trasforma in letto matrimoniale in pochi secondi: sono questi i protagonisti della nuova filosofia dell’abitare.
Il valore aggiunto dei mobili multifunzionali
Gli arredi multifunzionali rappresentano la risposta perfetta ai ritmi di vita attuali. Permettono di ottimizzare lo spazio, mantenere la casa ordinata e rispondere rapidamente ai cambiamenti delle abitudini domestiche.
Tra questi, il divano letto occupa un posto speciale. Non solo è comodo e pratico, ma oggi è anche un elemento di design capace di valorizzare l’intero soggiorno.
A differenza dei modelli di un tempo, i divani letto moderni sono progettati per garantire comfort sia da seduti che durante il riposo, grazie a materassi ergonomici e sistemi di apertura fluidi e silenziosi.
Divano letto 3 posti: eleganza e funzionalità in uno spazio unico
Il divano letto 3 posti rappresenta la scelta ideale per chi cerca il massimo equilibrio tra ampiezza, estetica e praticità.
Rispetto ai modelli più compatti, offre una seduta più comoda e un letto di dimensioni generose, perfetto per ospitare due persone in totale comfort.
È la soluzione ideale per soggiorni di medie dimensioni, case vacanza o open space dove il design incontra la necessità di flessibilità.
Un divano letto 3 posti di qualità si distingue per:
Design raffinato e proporzioni armoniose, che si integrano in diversi stili d’arredo, dal minimal al classico contemporaneo.
Materasso di qualità pensato per un uso quotidiano, con supporto ortopedico e materiali traspiranti.
Meccanismi di apertura rapidi, che consentono di trasformarlo in letto in pochi secondi, senza togliere cuscini o rivestimenti.
Rivestimenti resistenti e sfoderabili, facili da pulire e disponibili in diverse tonalità e texture.
Questo tipo di arredo diventa così il centro vitale della zona giorno, con un’estetica curata che non tradisce la sua natura trasformabile.
Come inserirlo nel living contemporaneo
Integrare un divano letto 3 posti nel soggiorno richiede solo poche accortezze. È importante scegliere colori neutri o toni caldi, come beige, tortora o grigio chiaro, che si adattino facilmente a diversi stili.
Un tappeto, una lampada da terra e qualche cuscino coordinato possono valorizzare il divano rendendolo il protagonista dello spazio.
In ambienti open space, posizionarlo al centro del soggiorno aiuta a definire visivamente le aree, separando la zona relax dalla cucina o dal dining. In appartamenti più piccoli, invece, può diventare la soluzione ideale per trasformare il salotto in camera per gli ospiti all’occorrenza.
Per chi desidera unire comfort, eleganza e funzionalità, un divano letto 3 posti PerDormire rappresenta una scelta d’eccellenza.
Ogni modello è frutto di ricerca, artigianalità e design Made in Italy, con materiali di alta qualità e una cura dei dettagli che rende ogni pezzo unico.
I divani letto PerDormire offrono meccanismi di apertura fluidi, materassi ergonomici e rivestimenti durevoli, disponibili in molte varianti di colore e tessuto. Sono pensati per chi desidera un prodotto versatile, capace di adattarsi a ogni esigenza senza rinunciare al piacere estetico.
Un modo intelligente per vivere la casa con libertà, accogliere ospiti in modo confortevole e valorizzare il proprio spazio con un tocco di stile italiano.
Un esclusivo triplex a Notting Hill, noto quartiere di Londra, si aggiunge all’ampio portfolio di collaborazioni di Italamp, confermando ancora una volta la capacità del brand di essere partner d’eccellenza anche per la committenza internazionale.
Notting Hill. Uno dei quartieri più affascinanti di Londra. In questo meraviglioso contesto, Itallamp ha ridisegnato l’illuminazione di un esclusivo triplex residenziale.
Italamp è una storica realtà Made in Italy del settore illuminazione con 50 anni di storia. In questo progetto, realizzato in collaborazione con l’interior designer Mary Zia dello Studio INTEGRATE di Londra, l’obiettivo era la valorizzazione della luce, insieme al recupero conservativo dell’architettura .
La ristrutturazione completa degli interni di questo appartamento su tre piani racconta una storia di eleganza tra tradizione inglese e contemporary living, con una finestra aperta sull’attenzione al dettaglio tipica del brand italiano.
In stile Postmodern Revival, questo progetto residenziale delinea una perfetta fusione tra l’eleganza delle abitazioni tradizionali britanniche, segnate da travi a vista e una rigorosa suddivisione geometrica degli ambienti e l’anima eclettica di arredi contemporanei che privilegiano la sinuosità delle forme.
Le boiserie su misura, gli arredi accuratamente selezionati e l’illuminazione raffinata creano un interior project equilibrato, capace di raccontare una storia luminosa coerente con l’intera palette cromatica.
Protagonista assoluta è la luce
La luce si diffonde come un velo di magia tra le ampie stanze e gli alti soffitti della location. Tra i pezzi più scenografici spicca la cascata di cristalli LISIA della collezione KALEIDO, un modello di grande impatto scenografico che domina lo spazio a doppia altezza con cupola che affaccia sulla zona giorno.
La lavorazione in vetro artigianale ricalca le linee di grandi foglie, con finitura trasparente e topazio, offrendo un effetto luminoso di rara eleganza.
L’ultimo piano soppalcato ospita un’ampia living room con illuminazione completamente firmata ITALAMP.
La serie di lampade a parete FILO, design Defne Koz e Marco Susani, veste le pareti chiare della sala con un tocco di luce delicato che scalda l’atmosfera. La struttura presenta uno stelo curvilineo in metallo nero opaco e una sfera in vetro soffiato bianco, una combinazione perfetta con lo stile moderno e ricercato del concept.
Tra i modelli artistici selezionati troviamo anche TEA, una floor lamp dal design semplice e romantico, evocativo di bouquet di fiori. La base in metallo con finitura oro nichel e antracite sostiene steli di diverse altezze, alle cui estremità si ergono diffusori sferici in vetro soffiato satinato, per una luce avvolgente che completa l’ambiente.
Al piano inferiore, la dining room accoglie la sospensione RAMI, Defne Koz e Marco Susani, che incarna la fusione tra innovazione e tradizione, un leitmotiv ricorrente nelle firme Italamp. La collezione, con una struttura ramiforme in tubi di vetro trasparente e diffusori in bianco satinato, dialoga con il minimalismo estetico dell’ambiente, offrendo una luce impeccabile per le pause conviviali della zona dining.
Notting Hill e Italamp: un altro goal Made In Italy
Questo progetto esclusivo si aggiunge all’ampio portfolio di collaborazioni di Italamp, confermando ancora una volta la capacità del brand di essere partner d’eccellenza anche per la committenza internazionale. Si tratta di un rilevante riconoscimento del Made in Italy nel saper creare oggetti luminosi capaci di emozionare e definire atmosfere distintive in contesti internazionali di alta fascia.
CREDITS
Interni: Mary Zia Design Studio: Studio INTEGRATE Location: Notting Hill, London Website:www.studiointegrate.co.uk
Come trasformare con stile una parete vuota, uno spazio trascurato o una stanza senza carattere con gli stickers murali decorativi.
Rinnovare la casa non significa per forza affrontare lavori costosi o una impegnativa ritinteggiatura. Gli adesivi murali sono una soluzione semplice, economica e di grande effetto per dare nuova vita agli ambienti, personalizzandoli in base al proprio stile e alle proprie esigenze.
Una parete spoglia, un angolo buio o un piccolo difetto possono diventare l’occasione perfetta per esprimere la propria creatività. Inoltre, offrono innumerevoli vantaggi: vediamo quali.
I vantaggi degli stickers murali
Gli stickers murali decorativi sono delle decorazioni stampate su un supporto, che può essere di carta, gomma, o vinile. Questi ultimi sono i più utilizzati per l’applicazione nella decorazione di interni, per via del fatto che sono atossici e resistenti.
Vantaggi pratici
L’applicazione è molto semplice e veloce, e non richiede particolari attrezzi o manodopera. Sono inoltre un modo intelligente per coprire segni, tracce di chiodi e imperfezioni, senza dover ridipingere le pareti. Molti modelli sono lavabili e resistenti al calore e all’umidità, perfetti per nascondere macchie o segni d’usura vicino ai fornelli o al lavello. Infine, sono economici rispetto alla tinteggiatura o a un intervento di restyling completo.
Vantaggi decorativi
Per cominciare, sono versatili, grazie alla vasta scelta di motivi e varianti di stile, colore e formato. Per esempio, basta dare un’occhiata al catalogo di goodstickers.it per trovare idee e soluzioni. Subito uno spazio trascurato, una parete vuota, una stanza senza carattere si possono trasformare con stile. Gli stickers murali aiutano anche a correggere difetti come spazi troppo stretti o mal distribuiti, o a delimitare aree diverse di un ambiente ampio e disordinato. Vediamo a tal proposito alcuni suggerimenti di come usarli stanza per stanza.
Come usare gli adesivi murari: idee e soluzioni
Ecco alcuni suggerimenti su come usare gli stickers murali decorativi, con soluzioni studiate per ogni stanza della casa.
Stickers murali decorativi in ingresso e zona living
In ingresso, con gli adesivi murali si può trasformare un disimpegno anonimo in uno spazio accogliente e originale. Si può delimitare visivamente una zona guardaroba senza bisogno di pareti divisorie.
Motivi geometrici, frasi d’accoglienza o skyline stilizzati danno subito carattere alla casa, mentre i colori chiari o i disegni prospettici aiutano ad ampliare visivamente gli spazi stretti. Molto d’impatto i trompe-l’œil, che si affacciano su paesaggi bucolici o urbani, nelle versioni da parete o con false finestre.
Nella zona living, gli stickers murali decorativi sono ideali per bilanciare pareti vuote o troppo ampie, creando punti focali. Si possono scegliere degli adesivi che riproducono quadri o specchi, oppure soluzioni leggere e dinamiche come rami, fiori, skyline, motivi astratti.
Cercate di armonizzare la decorazione murale con lo stile dell’arredo: moderno, minimal, classico, boho, etnico, retrò.
Zona notte: gioco, atmosfera, intimità
Nella stanza dei più piccoli, gli stickers murali diventano un gioco: colorano, stimolano la fantasia e crescono insieme ai bambini. Da personaggi fiabeschi a mappe e animali, si applicano e si rimuovono senza rovinare le pareti, una soluzione ideale per chi vuole adattare la stanza alle varie fasi di crescita dei piccoli. Le decorazioni stimolano la fantasia e la creatività attraverso colori e temi ludici, e aiutano a mascherare segni, graffi e urti sulle pareti, senza bisogno di ritinteggiare spesso.
In camera matrimoniale, le applicazioni non mancano. Gli adesivi possono sostituire o incorniciare la testiera del letto, proteggendo allo stesso tempo la parete dietro il letto da segni o sfregamenti. Aiutano a correggere squilibri visivi tra pareti e arredo, a bilanciare spazi asimmetrici o a introdurre un tocco di colore. Motivi floreali, geometrici o citazioni romantiche trasformano la parete in un elemento d’arredo raffinato.
Stickers murali decorativi anche in cucina e in bagno
Gli adesivi murali in vinile sono adatti anche per portare un tocco creativo in cucina e in bagno. In cucina sono un valido stratagemma per rinnovare un paraschizzi datato, oppure per personalizzare l’angolo snack o la zona pranzo. Nel caso degli open space, con la cucina aperta sul soggiorno, un adesivo murale a tutta altezza aiuta a separare visivamente lo spazio.
In bagno, gli adesivi decorativi aggiungono piccoli dettagli che possono fare la differenza. Motivi marini, naturali o zen aggiungono colore e serenità, mentre le versioni impermeabili aderiscono perfettamente a piastrelle, specchi, pareti in vetro delle docce.
Avere una casa di proprietà è il sogno di tante persone che vogliono liberarsi dall’affitto, dando vita a uno spazio da poter sentire come proprio e che gli assomigli il più possibile.
Come si può facilmente immaginare, l’acquisto di una casa è un’attività che non va sottovalutata, ma che va affrontata con la massima determinazione e attenzione. Per questo motivo, è fondamentale non avere fretta e valutare con estrema cura diversi elementi prima di firmare il compromesso.
In questo post, ti indicheremo tre aspetti fondamentali che ti aiuteranno a scegliere con maggiore consapevolezza la casa giusta per te.
La posizione: il cuore della scelta
Puoi innamorarti dell’arredamento, della luminosità o della grandezza di una casa, ma se la posizione non è adatta alle tue esigenze quotidiane, rischi di pentirtene.
Chiediti: è una zona ben collegata ai mezzi pubblici? Quanto tempo ti serve per andare al lavoro? Ci sono scuole, supermercati, farmacie e aree verdi facilmente raggiungibili? Anche i servizi secondari, come palestre, ristoranti o centri culturali, possono fare la differenza se pensi al tuo stile di vita.
Un altro punto da non sottovalutare è la tranquillità. Magari la casa ti piace, ma si trova in una strada trafficata e rumorosa: sei sicuro che a lungo andare non possa diventare un problema? A volte conviene fare più visite in orari diversi della giornata, per capire davvero com’è vivere in quel contesto.
Lo stato dell’immobile: guardare oltre le apparenze
Una volta trovata una posizione che ti convince, è il momento di valutare lo stato reale dell’abitazione. Qui devi fare uno sforzo in più: non lasciarti conquistare solo dalle finiture nuove o dalla disposizione accogliente, ma prova a osservare in modo critico.
Controlla l’impianto elettrico, quello idraulico e il sistema di riscaldamento. Chiedi informazioni sull’isolamento termico e acustico, e soprattutto verifica la classe energetica: una casa efficiente può farti risparmiare molto sulle bollette.
Non avere paura di portare con te un tecnico di fiducia durante la visita: il suo occhio esperto può notare difetti che tu non vedresti mai. Crepe nei muri, umidità, infissi vecchi o tetto da rifare sono elementi che possono comportare spese impreviste e piuttosto salate.
Ricorda che una casa non deve solo piacerti al momento dell’acquisto, ma anche durare e garantirti comfort nel tempo. Se trovi un immobile che ha bisogno di lavori, non spaventarti: con la giusta pianificazione potresti trasformarlo nella casa dei tuoi sogni.
Il budget e le spese future: pensa a lungo termine
Forse è l’aspetto meno piacevole, ma di certo il più realistico: il budget. Prima di iniziare la ricerca, è bene avere chiaro quanto puoi spendere, considerando non solo il prezzo d’acquisto, ma anche le spese accessorie. Notaio, tasse, provvigione dell’agenzia e, se serve, mutuo con i relativi interessi.
Ma c’è di più: pensa anche alle spese future. Quanto costa mantenere quella casa ogni mese? Valuta le spese condominiali, i costi di riscaldamento, eventuali lavori straordinari deliberati dal condominio e perfino il tipo di manutenzione che l’abitazione richiede. Una villetta con giardino può essere un sogno, ma sei pronto a prenderti cura degli spazi esterni e a sostenerne le spese?
Cerca sempre di lasciare un margine economico di sicurezza. Comprare casa senza calcolare bene i costi extra può portarti a vivere con un peso economico costante, togliendoti la serenità che invece dovrebbe darti un nuovo inizio.
Questo progetto di interior design è affidato all’Architetto Giorgia Dennerlein, e l’obiettivo è chiaro: uno stay di lusso che riesca a coniugare eleganza senza tempo e comfort moderni, offrendo agli ospiti viste mozzafiato sulla Città Eterna.
Foto Serena Eller
Nell’interior design nascono progetti ambiziosi. È il caso di una coppia di giovani imprenditori, provenienti da carriere di successo nello sport (Calcio di Serie A) e nel beauty italiano (Miss Italia), decide di trasformare un appartamento anonimo nel centro di Roma in una finestra sul Colosseo.
Il progetto è affidato all’Architetto Giorgia Dennerlein, e l’obiettivo è chiaro: un stay di lusso che riesca a coniugare eleganza senza tempo e comfort moderni, offrendo agli ospiti viste mozzafiato sulla Città Eterna.
Questo è un esempio recente di interior design che racconta una storia attraverso spazi orientati all’uso quotidiano ma pensati per un’esperienza sensoriale di alto livello.
L’appartamento di 80 mq viene completamente ripensato per sfruttare angoli finora inutilizzati. La planimetria, quadrata di per sé, trova ulteriore geometria grazie ad un elemento centrale: un rombo inciso da formelle marmoree ruotate di 45°.
Foto Serena Eller
Questa scelta funge da guida visiva che dirige lo sguardo verso i punti di affaccio esterni e, in particolare, verso l’eterna bellezza di Roma e dei suoi monumenti iconici.
Foto Serena Eller
Il risultato è un ambiente dove la pavimentazione diventa protagonista: marmo imperiale con venature rosso Lepanto Domus Aurea di Tagina Ceramiche si integra con una palette di pareti dominata dal bianco, nero e bordeaux, enfatizzata da wallcovering in tessuto Arcadia di Glamora raffiguranti Apollo, Trigarium e Silvanus.
Interior design in un equilibrio tra antico e contemporaneo
Il progetto si distingue per una convivenza armoniosa tra arredi vintage e pezzi contemporanei. La scelta dei materiali, le lampade dallo stile retrò e la disposizione degli elementi non sono casuali.
Foto Serena Eller
Spiccano tra gli ambienti, la camera da letto con letto a baldacchino dallo stile contemporaneo, il gioco tra pittura e carte da parati che riprendono motivi archeologici romani e figure mitologiche, la toletta con una parete bassa di marmo e uno specchio sospeso.
Foto Serena Eller
Il marmo risulta un elemento centrale per tutto l’appartamento, giocando sulle varietà di questo materiale come si può notare anche dal bagno dell’appartamento e dal living.
Foto Serena Eller
Questo progetto è una testimonianza che dimostra come l’interior design possa essere molto più di una scelta estetica: è una narrazione che utilizza forme, materiali e geometrie per raccontare la storia di un luogo.
Attraverso l’equilibrio tra passato e presente, tra minimalismo e grandezza, lo studio dimostra come sia possibile ripensare le architetture senza allontanarsi dalla loro intima essenza. In una città che è già di per sé una scena, l’interior design diventa la scenografia perfetta per un soggiorno di lusso che valorizza la storia, la vista e la vita quotidiana di chi vi soggiorna.
Come valorizzare la casa vacanze con bagni dal design deciso, rubinetti intelligenti, lavabi igienici, wc silenziosi e arredi robusti.
Collezione PURE by Laufen
La valorizzazione di una casa vacanze passa spesso dal bagno: è lo spazio che i vostri ospiti vivono quotidianamente e ricorderanno.
Attualmente, il bisogno di esclusività e design è sempre più diffuso e un bagno dal carattere deciso, funzionale e di easy maintenance può trasformare una struttura turistica in una scelta preferita.
Quali sono gli accorgimenti essenziali per offrire un bagno premium? Vediamoli.
1) Bagno dal carattere deciso e dal design ricercato
Optare per elementi di design che comunichino qualità e stile, in linea con l’immagine che la struttura intende trasmettere. Un bagno di design crea subito una prima impressione positiva e aumenta l’appeal della casa vacanze.
Perché è utile? spinge le recensioni positive, favorisce il passaparola e giustifica una fascia di prezzo competitiva sul mercato degli alloggi turistici.
Ti suggeriamo: La collezione VAL disegnata da Konstantin Grcic offre una soluzione per applicazioni a parete o in una nicchia.
Lavabo collezione VAL by Laufen
La collezione MEDA, creata in collaborazione con Peter Wirz, è concepita come un bagno completo; i suoi elementi possono essere utilizzati anche singolarmente o in combinazione con le collezioni complementari di LAUFEN.
Collezione MEDA by Laufen
2) Rubinetti intelligenti ed eco friendly
Installare rubinetti con sensori o controllo touchless, oppure con risparmio idrico e getti regolabili. Questo rende l’esperienza dell’ospite comoda e sicura, riducendo consumi.
Perché è utile? migliora la user experience, facilita l’igiene personale degli ospiti e abbassa i costi energetici e idrici della struttura. Perfetta per strutture ricettive attente all’efficienza.
Ti suggeriamo: La collezione PURE di Konstantin Grcic, che comprende un rubinetto più alto per il lavabo a bacinella, un attacco a doppia uscita, un monocomando per il bidet e un gruppo per la vasca da bagno e per la doccia, tutti uniti da una forte estetica e ricercatezza.
Collezione PURE by Laufen
3) Lavabi trattati per garantire la massima igiene
Scegliere lavabi realizzati con finiture trattate che facilitano la pulizia e la resistenza alle macchie, pur mantenendo un aspetto pulito e lucente.
Perché è utile? facilita la manutenzione quotidiana, riduce tempi di pulizia e aumenta la percezione di igiene da parte degli ospiti.
Ti suggeriamo: i lavabi della collezione MEDA, disegnati da Peter Wirz, comprendono diverse varianti caratterizzate da una certa asimmetria, funzionale alla necessità di avere un’ampia superficie di appoggio senza compromettere la pulizia e la leggerezza del design nel suo insieme.
Collezione MEDA by Laufen
4) Wc silenziosi
Preferire wc a bassa rumorosità per garantire comfort e tranquillità agli ospiti, soprattutto in strutture con orari flessibili o dove non è possibile costruire pareti spesse tra una camera e l’altra.
Laufen, ad esempio, ha progettato wc dotati di tecnologia silent flush, dal grande carattere di design e innovatività. è disponibile in diverse collezioni, tra cui la linea di design Kartell. Il vaso senza brida si distingue per la sua forma geometrica – un tronco di cono rovesciato con possibilità di fissaggio a parete o a pavimento.
Collezione KARTELL by Laufen
È possibile scegliere tra una gamma di colori tutte nelle nuances in scala di grigi in finitura lucida o opaca con clean coat firmato Laufen.
5) Arredi di facile manutenzione, robusti e capienti
Scegliere mobili e accessori facili da pulire, resistenti all’umidità e con capacità adeguate per un uso intensivo da parte di famiglie o gruppi di turisti.
Perché è utile? riduce i tempi di gestione della camera e permette una sanificazione rapida tra un ospite e l’altro, mantenendo nel tempo un aspetto nuovo e curato.
Ti suggeriamo: le soluzioni proposte da Laufen; pannelli laterali sottili, ante incassate dotate di chiusura ammortizzata e cassetti con impugnatura a scomparsa o maniglie finemente intagliate, accompagnati da una vasta scelta di superfici per valorizzare il bagno senza spendere troppo (40 colori opachi e tre esclusive tonalità metallizzate, offrendo ai progettisti di bagni la massima libertà).
Collezione LANI by Kartell
Accento importante è posto sull’origine dei materiali per garantire una produzione più sostenibile: tutti i materiali provengono da fonti sostenibili certificate in Europa.
Investire in bagni di design e funzionali è una leva strategica per valorizzare le case vacanze. Con cinque accorgimenti mirati, farai sicuramente la differenza, dando una direzione positiva all’esperienza degli ospiti.
L’abbiamo già incontrata sulle pagine di questo blog. Il suo nome è Shushana Khachatrian, è un architetto di origine armena dotata di un grande talento. Conosciamola più da vicino in questa intervista.
Lo studio Shoo di architettura e design è nato solo nel 2017 a Yerevan, capitale dell’Armenia, ma la sua fondatrice ha già stupito il mondo per il suo talento.
Dopo gli studi superiori in una scuola d’arte, Shushana Khachatrian ha proseguito la sua formazione alla facoltà di Architettura di Mosca. La sua carriera si indirizza fin da subito nel settore degli hotel e dei luoghi pubblici. I suoi progetti animano hotel, ristoranti, SPA, in Armenia, Georgia, Russia, Islanda.
Hotel ibis Styles Old, Tibilisi, Georgia
E poi arriva il momento di allargare gli orizzonti. Nel destino di Shushana c’è la strada per Milano, la capitale del design. Qui si iscrive all’Istituto Marangoni per conoscere i segreti del design di prodotto, ed apre nella città meneghina il suo secondo studio.
La Woman’s Chair, presentata durante il London Design Festival 2025 presso Isola Design Group
Le sue fonti di ispirazione sono l’architettura e l’artigianato armeni, ma oggi c’è anche il design italiano, con il suo rapporto equilibrato tra estetica e funzione.
Shushana descrive lo stile dello Studio Shoo “minimalismo vivace”, una definizione geniale, non trovate? Le ho posto 7 domande: scopriamo le risposte.
Shushana Khachatrian, l’intervista
Di recente abbiamo avuto il piacere di pubblicare un articolo sul suo progetto del ristorante Cheese Farm a Yerevan. Uno degli elementi cui si ispira il progetto è l’architettura tradizionale armena.Ci può spiegare quali sono le caratteristiche principali dell’architettura armena e in che modo le integra nel suo lavoro di architetto e designer?
L’architettura tradizionale armena è sempre stata fonte di ispirazione per il mio lavoro. Per il progetto Cheese Farm a Yerevan, mi sono ispirata in particolare alle forme monumentali ma armoniose sviluppate dagli architetti armeni: linee pulite, volumi espressivi e sensibilità verso i materiali locali. Questo linguaggio architettonico bilancia forza e calore, che mi sono sembrati perfettamente adatti all’atmosfera che volevamo creare.
Shushana Khachatrian e il suo TUFF, mobiletto per ufficio su rotelle
Facciamo un passo indietro: cosa la ha spinta a studiare architettura e quale è stato il suo percorso di formazione?
Ad essere sincera, ho sempre avuto un forte senso di indipendenza. Già all’età di 12 anni mi ritrovavo a sognare ad occhi aperti di avviare un’attività tutta mia, anche se non capivo ancora cosa significasse veramente essere un imprenditore.
È stato mio padre a suggerirmi per primo l’architettura. Aveva notato quanto mi piacesse passare ore al tavolo con matite e album da disegno e mi ha fatto conoscere l’idea di diventare un architetto, qualcuno che dà vita alle strutture attraverso il design.
Quella conversazione mi ha portato a compiere il mio primo passo: iscrivermi a una scuola d’arte, dove ho studiato pittura, scultura e storia dell’arte.
Successivamente, ho proseguito gli studi in architettura. In sei anni di intenso lavoro, ho acquisito esperienza pratica in tutto: dalla realizzazione manuale di plastici alla progettazione di spazi che andavano da piccoli parchi giochi a hotel di grandi dimensioni. È stata una solida base che ha plasmato sia le mie competenze tecniche che il mio approccio creativo.
Hotel ibis Styles Old, Tibilisi, Georgia
Dai primi passi nella professione alla nascita dello STUDIO SHOO: ci può raccontare quale è stato il suo percorso, quali difficoltà ha incontrato e, al contrario, quali opportunità ha trovato sulla sua strada?
Prima di fondare STUDIO SHOO, ho avuto l’opportunità di lavorare in diversi studi di architettura e design, e quei primi anni sono stati fondamentali per plasmare il mio percorso professionale. Una delle lezioni più preziose che ho imparato, qualcosa che raramente viene insegnato all’università, è stata l’importanza della comunicazione. Non solo all’interno di un team creativo, ma anche con appaltatori, fornitori e, soprattutto, clienti.
Capire come trasmettere chiaramente le idee, gestire le aspettative e orientarsi nella parte pratica del design è stato fondamentale tanto quanto il processo creativo stesso. Naturalmente, lungo il percorso ho incontrato delle difficoltà, in particolare nell’imparare a bilanciare la visione artistica con i vincoli del mondo reale. Ma ogni progetto e ogni collaborazione mi hanno offerto nuove opportunità di crescita, che alla fine mi hanno portato a fondare il mio studio.
Ci sono architetti, designer o artisti del passato o contemporanei ai quali si ispira particolarmente?
Al momento trovo grande ispirazione nel design italiano, in particolare nel mondo del product design. C’è una certa filosofia alla base che incoraggia a rallentare, assaporare la vita e trovare la bellezza nelle cose di tutti i giorni. Ammiro profondamente il modo in cui i designer italiani riescono a creare oggetti che non solo sono visivamente distintivi, ma anche incredibilmente ben studiati nella forma e nella funzione. Questo equilibrio ponderato tra estetica e funzionalità risuona fortemente con il mio approccio al design.
C’è un suo progetto cui tiene in modo particolare?
È difficile scegliere un solo progetto, poiché ognuno di essi ha un significato particolare e presenta una serie unica di sfide e scoperte. Ogni spazio che progettiamo riflette non solo un momento particolare del percorso creativo dello studio, ma anche il carattere del luogo in cui si trova. Il contesto è essenziale: cerchiamo sempre di creare qualcosa che sia radicato nell’ambiente circostante, sia dal punto di vista culturale, storico o atmosferico.
Come mai ha scelto propio la città di Milano come sede all’estero?
Milano mi ha sempre affascinato molto, non solo come capitale del design, ma anche come città con un profondo apprezzamento per l’estetica, l’artigianato e lo stile di vita. Qui c’è un certo ritmo di vita che trovo incredibilmente stimolante. È un luogo in cui il design fa parte della quotidianità, dagli interni e dall’architettura alla moda e al cibo. Questo ambiente creativo coinvolgente mi è sembrato il contesto ideale per la crescita sia personale che professionale.
In sintesi, come definirebbe il suo lavoro, quali elementi stilistici, materiali, forme e filosofia lo distinguono?
Sono specializzata principalmente nella progettazione di interni pubblici, con una forte attenzione al settore alberghiero, della ristorazione e del catering. Negli ultimi anni ho anche ampliato l’ambito di attività dello studio includendo la progettazione di arredi, creando pezzi su misura, lampadari a sospensione e installazioni artistiche che si integrano armoniosamente in ogni progetto.
Lo stile del nostro studio può essere descritto come minimalismo vivace: forme pulite e studiate abbinate ad accenti audaci, materiali tattili e dettagli espressivi. È un equilibrio tra sobrietà e personalità, dove ogni elemento ha uno scopo preciso e allo stesso tempo conferisce calore ed energia allo spazio.
Ciò che definisce veramente il nostro approccio è l’attenzione all’impatto emotivo. Considero sempre come si sentiranno le persone quando entreranno in uno spazio, che tipo di atmosfera, ricordo o reazione potrà suscitare il design. Per me e il mio team, il design è qualcosa di più dell’estetica o della funzionalità: è la creazione di esperienze che risuonano a livello umano.
“E’ così disobbediente, ne ha fatte di tutti i colori…” “Non puoi capire che persona, ha un linguaggio così colorito…”
Queste sono solo due delle espressioni che nella nostra lingua censurano o tendono a classificare il colore come qualcosa di negativo. Sia l’espressione “farne di tutti i colori” che “linguaggio colorito”, infatti, riportano a dei comportamenti fuori dalle righe, scomodi e socialmente non accettati.
Da quando è iniziata per noi la cromofobia? Da quando abbiamo paura del colore? Nell’antichità i colori erano sinonimo di grandezza, di energia, di celebrazione, di ricchezza.
Alcuni dei meravigliosi monumenti che testimoniano la nostra storia, e per fortuna possiamo ancora ammirare nel loro splendore, non erano bianchi come li vediamo oggi, ma pieni di colori vividi. Ne sono un esempio la Colonna Traiana e l’Ara Pacis di Augusto, entrambe situate a Roma, che oggi appaiono cosi:
Le vesti e gli abiti in antichità erano sgargianti e pieni di colori. Il colore era un elemento aggiuntivo davvero costoso, perché ricavato da pietre preziose o da lavorazioni su materiali naturali rari. Per questo solamente l’alta borghesia poteva permettersi abiti colorati, mentre la plebe portava abiti scialbi e grezzi.
In pittura, ad esempio, il blu era il colore più costoso, perché ricavato dal lapislazzuli ed era quindi utilizzato solo per figure di alto lignaggio o in ambito sacro, come la veste della Vergine Maria che è spesso dipinta di blu.
Cromofobia: riflessioni su un mondo in bianco e nero
Se torniamo al linguaggio, “mangiare in bianco” rimanda all’idea di una dieta restrittiva, “andare in bianco” significa non raggiungere uno specifico obiettivo, soprattutto in ambito sentimentale.
Mentalmente queste espressioni riportano quindi a un’immagine di scarsità, di mancanza. Quindi perché quindi le nostre case sono quasi tutte così?
Perché lavoriamo in posti così?
E perché mandiamo i nostri figli in scuole così?
O tentiamo di curarci in luoghi così?
Mentre poi nei nostri viaggi e nel tempo libero cerchiamo luoghi da visitare di questo tipo?
Come se la gioia e l’energia che il colore ci porta dovessero essere circoscritti, centellinati, cercati solo in pochi giorni ristretti delle nostre vite, mentre il resto dell’anno dovesse restare costellato di palette di bianchi e grigi.
L’ambito sociale, il “buon senso”, ci hanno detto che a un certo punto avremmo dovuto cominciare a “fare le persone serie”, a comportarci come degli adulti e non come dei bambini.
Infatti sia nell’arredamento di interni che nella moda il bianco, così come il grigio, rimandano all’idea di chic, di lusso, di senza tempo, di qualcosa che non stanca mai.
Quindi lo scegliamo perché ci piace davvero o perché è quello che ci hanno detto ci dovrebbe piacere?
Come il colore cambia la percezione di uno stesso ambiente
Vi porto un esempio reale creato in studio, nel mio laboratorio che ospita uno spazio di circa 25 mq, un teatro di posa che viene modificato di volta in volta per soddisfare dei criteri scenografici specifici.
Nel primo caso, per un film indipendente, mi è stato chiesto di creare un mini appartamento per un personaggio immaginario, quasi un cartone animato, un fumetto, che vive in un mondo distopico.
Il personaggio è un ragazzo di circa 30 anni, solo, che vive una vita monotona e decisamente piatta; mi piaceva l’idea di creare un appartamento reale ma che sembrasse disegnato, quasi in 2D e che trasmettesse l’idea di ansia, di angoscia, di solitudine e rigidità.
credit: Homecoming di Sara Pantoni
Lo stesso ambiente è stato poi modificato per creare una scenografia completamente diversa, uno spazio commissionato per invitare professionisti a parlare della propria azienda e del proprio lavoro.
Avevo bisogno di un ambiente accogliente, che mettesse a proprio agio gli ospiti. La scenografia è stata progettata per essere utilizzata per intero o in quattro diverse locations.
credit: Homecoming di Sara Pantoni
Qui si nota come, uno stesso ambiente, cambia completamente veste a seconda del colore e dell’arredo che viene utilizzato.
Nel primo caso il bianco, il nero e il grigio, le forme rigide, le linee rette nere, creano un ambiente ostile, asettico e decisamente poco accogliente.
Nel secondo caso il blu, il legno, il color cammello e i tocchi dorati cambiano la prospettiva, rendono l’ambiente caldo ma austero e pronto a uno scopo diverso.
Scrollatevi quindi di dosso questa cromofobia da cui siete affetti, il colore è importante: cambia la nostra percezione sulle cose e sul mondo, migliora il nostro umore e facilita le nostre vite, rendendole ricche e piene di abbondanza!
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Lavorare da casa è diventata una realtà sempre più diffusa, soprattutto in una città dinamica come Milano. La metropoli lombarda, con il suo ritmo frenetico e le sue opportunità professionali, offre numerose possibilità per chi sceglie di svolgere la propria attività lavorativa tra le mura domestiche.
Tuttavia, organizzare efficacemente il proprio tempo quando si lavora da casa richiede disciplina, strategia e una buona dose di organizzazione.
Creare uno spazio di lavoro dedicato
Il primo passo fondamentale per una gestione ottimale del tempo è la creazione di uno spazio di lavoro dedicato. In una città come Milano, dove gli spazi abitativi possono essere limitati, è importante sfruttare al meglio ogni angolo della casa. Anche un piccolo angolo del soggiorno o della camera da letto può trasformarsi in un ufficio funzionale.
L’importante è che questo spazio sia sempre lo stesso e che venga utilizzato esclusivamente per il lavoro. Questo aiuta la mente a entrare nella giusta modalità produttiva non appena ci si siede alla scrivania. Una buona illuminazione, una sedia ergonomica e tutti gli strumenti necessari a portata di mano sono elementi essenziali per creare un ambiente di lavoro efficiente.
Stabilire una routine quotidiana strutturata
La routine è la chiave del successo per chi lavora da casa. Senza gli orari fissi dell’ufficio, è facile perdere il controllo del tempo e ritrovarsi a lavorare a orari improbabili o, al contrario, a procrastinare continuamente. Stabilire orari fissi di inizio e fine lavoro aiuta a mantenere un equilibrio sano tra vita professionale e privata.
La mattina dovrebbe iniziare sempre alla stessa ora, possibilmente con una routine che prepari mentalmente alla giornata lavorativa. Questo può includere una colazione tranquilla, una breve lettura delle notizie o qualche minuto di meditazione. L’importante è che questi rituali segnalino al cervello che la giornata lavorativa sta per iniziare.
Utilizzare tecniche di gestione del tempo efficaci
Esistono diverse tecniche di gestione del tempo che si rivelano particolarmente utili per chi lavora da casa. La tecnica del Pomodoro, ad esempio, prevede di lavorare per 25 minuti consecutivi seguiti da una pausa di 5 minuti. Dopo quattro cicli, si prende una pausa più lunga di 15-30 minuti.
Un’altra strategia efficace è quella di pianificare la giornata la sera prima, stilando una lista delle attività da svolgere in ordine di priorità. Questo permette di iniziare la giornata con le idee chiare su cosa fare, evitando di perdere tempo prezioso nel decidere da dove iniziare.
Gestire le distrazioni domestiche
Lavorare da casa significa dover convivere con numerose distrazioni che in ufficio non esistono. Il frigorifero, la televisione, le faccende domestiche, i vicini rumorosi: tutto può diventare una tentazione per allontanarsi dal lavoro. La chiave è imparare a riconoscere queste distrazioni e sviluppare strategie per gestirle.
Una soluzione efficace è quella di programmare momenti specifici della giornata per le attività domestiche. Ad esempio, si può decidere di fare una lavatrice durante la pausa pranzo o di riordinare la casa al termine della giornata lavorativa. In questo modo, si evita di interrompere continuamente il flusso di lavoro per occuparsi di questioni domestiche.
Mantenere i contatti con colleghi e clienti
L’isolamento è uno dei rischi principali del lavoro da casa. Per questo motivo, è importante mantenere contatti regolari con colleghi, clienti e collaboratori. Le videochiamate, le chat di gruppo e le riunioni online sono strumenti preziosi per rimanere connessi con il mondo del lavoro.
Programmare chiamate regolari con i colleghi non solo aiuta a rimanere aggiornati sui progetti in corso, ma contribuisce anche a mantenere vivo il senso di appartenenza al team. Inoltre, questi momenti di confronto possono essere fonte di nuove idee e soluzioni creative.
L’importanza della Partita IVA per i lavoratori autonomi
Per molti professionisti che lavorano da casa, soprattutto a Milano dove il lavoro autonomo è molto diffuso, la gestione della Partita IVA rappresenta un aspetto cruciale dell’attività lavorativa. La Partita IVA è infatti lo strumento che permette di fatturare i propri servizi e di operare legalmente come professionista autonomo.
Aprire e gestire una Partita IVA comporta diverse responsabilità: dalla tenuta della contabilità alla presentazione delle dichiarazioni fiscali, dalla gestione dei pagamenti IVA al rispetto degli adempimenti burocratici. Per chi lavora da casa e deve concentrarsi sulla propria attività principale, questi aspetti amministrativi possono rappresentare una fonte di stress e una perdita di tempo considerevole.
Fiscozen: il supporto per la gestione della Partita IVA
In questo contesto, servizi specializzati come Fiscozen possono fare la differenza. Fiscozen è un servizio che facilita la gestione della Partita IVA, offrendo supporto completo per tutti gli adempimenti fiscali e burocratici. Questo permette ai professionisti di concentrarsi completamente sulla propria attività, senza dover perdere tempo prezioso nella gestione degli aspetti amministrativi.
Il servizio include la consulenza per l’apertura della Partita IVA, la gestione della contabilità, la preparazione e l’invio delle dichiarazioni fiscali, e il supporto per qualsiasi questione fiscale possa sorgere. Per chi lavora da casa a Milano, avere un partner affidabile per la gestione fiscale significa poter dedicare più tempo ed energie al proprio lavoro, migliorando così la produttività e riducendo lo stress.
Pianificare pause e momenti di relax
Lavorare da casa non significa dover essere sempre disponibili. È importante pianificare pause regolari durante la giornata e rispettare gli orari di fine lavoro. Milano offre numerose opportunità per staccare dalla routine lavorativa: una passeggiata nei Navigli, una visita a Brera, o semplicemente una pausa in uno dei tanti parchi della città.
Le pause non sono tempo perso, ma investimenti nella propria produttività. Un cervello riposato è più creativo, più concentrato e più efficiente. Per questo motivo, è importante non saltare mai la pausa pranzo e programmare piccole pause durante la giornata.
Investire nella formazione continua
Chi lavora da casa ha spesso più flessibilità negli orari e può sfruttare questa opportunità per investire nella propria formazione. Milano è una città ricca di opportunità formative: corsi online, webinar, conferenze e workshop sono sempre disponibili per chi vuole aggiornarsi e migliorare le proprie competenze.
La formazione continua non solo migliora le proprie capacità professionali, ma aiuta anche a rimanere motivati e stimolati. Imparare cose nuove mantiene la mente attiva e può aprire nuove opportunità di lavoro e di crescita professionale.
Organizzare al meglio il proprio tempo quando si lavora da casa richiede disciplina, organizzazione e la giusta mentalità. Con le strategie giuste e il supporto adeguato per gli aspetti amministrativi, è possibile trasformare la propria casa in un ufficio efficiente e produttivo, sfruttando al meglio tutte le opportunità che una città come Milano può offrire.