23 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Immergersi in una vasca da bagno, o farsi una doccia calda, sono oggi gesti automatici. Eppure dietro la nostra normalissima stanza da bagno, c’è una storia incredibile, un viaggio lunghissimo che attraversa millenni.

Mohenjo-Daro, scavi della “grande vasca”. Crediti foto: di Saqib Qayyum – Opera propria, CC BY-SA 3.0

Con questo articolo partiamo per questo viaggio, indagando le origini del bagno, l’importanza dell’igiene nelle antiche civiltà e il rapporto con l’acqua.

Evoluzione del bagno: dalla preistoria al bagno pubblico

La parola bagno deriva dal latino balneum e significa immersione in un liquido. Quale popolazione antica si aggiudichi le origini del bagno non è certo, ma è possibile tracciare una sorta di storia del bagno attraverso secoli e continenti.

Lawrence Wright, nel suo libro “Civiltà in bagno”, traccia questa storia partendo dalle prime civiltà. L’uomo primitivo comprese intuitivamente la necessità di tenere gli escrementi lontani dal corpo per evitare malattie, e che l’acqua corrente potesse spazzare via i rifiuti. Il primo “bagno” era semplicemente uno specchio d’acqua, presso il quale si soddisfavano i bisogni fisiologici e ci si lavava.

Le prime tracce di sistemi fognari e ambienti dedicati all’igiene risalgono alla valle dell’Indo (nell’attuale Pakistan),dove si trovano i resti di antichi gabinetti e fognature datate dal 2800 a.C. I complessi urbani di Mohenjo-Daro e Harappa erano dotati di un’avanzata rete fognaria.

Tuttavia, non dobbiamo immaginare che ogni casa avesse il suo bagno personale come lo intendiamo oggi. Molto probabilmente queste reti idrauliche erano collegati a luoghi pubblici provvisti di latrine e piscine.

Gli scavi di Mohenjo-Daro hanno rivelato la presenza di quello che viene chiamato Grande Bagno, una vasca di circa 80mq, realizzata in mattoni. Sul fondo sono stati reperiti i resti di una sostanza bituminosa, usata per sigillare la piscina. 

Questo dimostra che il bagno delle origini era un luogo sociale, e che le attività legate all’igiene del corpo e alle esigenze fisiologiche si svolgevano in pubblico, senza tabù. 

Spesso l’immergersi nell’acqua era legato a motivi  religiosi, di prestigio sociale o terapeutici, piuttosto che per le esigenze igieniche moderne.

L’evoluzione del bagno in Mesopotamia e in Cina

Nello stesso periodo, i popoli della Mesopotamia costruiscono città e piramidi, ma gli scavi non hanno restituito tracce di reti fognarie. I bagni più evoluti, presenti nei palazzi delle élite, erano dotati di servizi igienici in stanze separate, collegati a rudimentali impianti idraulici che convogliavano le acque reflue in pozzi neri. 

La maggior parte della popolazione si serviva di toilette scavate in buche profonde 4-5 metri per 1 metro di diametro, foderate in ceramica, con filtrazione dei bisogni nel terreno.

Toilette con sciacquone in pietra, Yueyang, Cina, 400 a.C

Il sito archeologico di Yueyang, vicino odierna città di Xi’an, nella Cina Centrale, ha restituito quello che potrebbe essere il wc con sciacquone più antico di sempre, risalente a 2400 anni fa. Certo, si tratta di un reperto più recente rispetto ai siti sopra menzionati, ma il livello di progresso tecnologico del reperto testimonia una tradizione molto più antica.

L’ossessione per l’igiene nell’Antico Egitto

L’Antico Egitto, pur non disponendo di sistemi fognari, aveva sviluppato un approccio sofisticato all’igiene personale e alla gestione dei bisogni fisiologici. L’acqua era trasportata dal Nilo in appositi recipienti e immagazzinata in cisterne per usarla all’occorrenza.

Non esistevano bagni pubblici, ma ogni casa aveva la sua toilette, all’esterno o in uno stanzino interno. La latrina consisteva in un vaso di pietra arenaria, dotato di un sedile di mattoni o di legno, sotto cui vi era una cavità piena di sabbia che assorbiva liquami e odori. Questa era poi svuotata a mano, e i rifiuti gettati nei canali o utilizzati come concime nei campi. Pare che la toilette del faraone fosse d’oro con il sedile in velluto, ma forse si tratta solo di una leggenda.

L’igiene del corpo era praticata in modo ossessivo da tutte le classi sociali, con l’utilizzo di preparati cosmetici, unguenti, profumi. Tanto che lo storico greco Erodoto ebbe a dire:

«Gli Egizi preferiscono essere puliti piuttosto che belli».

Erodoto

Si trattava di un vero e proprio culto legato alla credenza che il corpo fosse il luogo sacro che custodiva l’anima immortale.  Gli antichi egizi usavano lavare i denti con bicarbonato e sia le donne che gli uomini si radevano il corpo.

Evoluzione del bagno
Barbiere, Tomba di Userhat, XVIII dinastia, Tebe, dipinto murale

Famosi i coni riempiti con fragranze varie inseriti nelle parrucche, mentre a corte esisteva la carica di “Capo della camera da bagno”, incaricato di controllare il servizio igienico del Faraone.

Banchetto, tomba di Nebaum, XVIII dinastia, Tebe, dipinto murale

Quasi ogni abitazione aveva la propria stanza da bagno. Si trattava di vani rivestiti in pietra e dotati di un pavimento leggermente inclinato per far defluire l’acqua. Questa era poi convogliata all’esterno tramite canali di drenaggio e veicolata nel giardino all’esterno. Per lavarsi si utilizzava quella che si può definire la prima doccia della storia: un inserviente versava l’acqua dall’alto, e poi massaggiava il corpo con sale e miele.

Evoluzione del bagno
La toilette delle nobildonne, Tomba di Rekhmire, Nuovo-Regno, dipinto murale

Nella prossima puntata vi raccontiamo l’evoluzione del bagno ai tempi degli antichi greci e romani.

Qui puoi leggere gli articoli dedicati alla storia della casa e dell’arredo.

20 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Nel design degli interni pensato per favorire benessere e suggestione, anche il dettaglio più tenue può restituire un racconto. Parlo della biancheria da letto: un elemento spesso invisibile, ma capace di dare profondità alla stanza, coccole silenziose al risveglio, un abbraccio discreto alla fine della giornata.

biancheria da letto

Quando il tessuto diventa poesia domestica

Immaginiamo una stanza dove la luce allunga ombre morbide sui tessuti, dove i piumini avvolgono come gusci protettivi e le trapunte custodiscono il ritmo silenzioso delle stagioni. È proprio qui che si inserisce la filosofia di DaunenStep, azienda italiana che valorizza la qualità dei materiali e l’artigianalità nel mondo della biancheria da letto.

Non si tratta solo di prodotti, ma di un sapere che aiuta a scegliere consapevolmente tra imbottiture naturali, rivestimenti traspiranti e dettagli sartoriali che fanno la differenza. La selezione dei materiali è fondamentale per garantire qualità e durata nel tempo.

Perché scegliere un piumino di qualità

Tra tutti gli elementi della biancheria da letto, i piumini rappresentano forse la sintesi perfetta di comfort, funzionalità e bellezza. Realizzati con imbottiture di alta qualità – come la piuma o le moderne fibre sintetiche 100% riciclate – offrono una sensazione di leggerezza sorprendente, pur mantenendo un eccellente isolamento termico.

Il vero valore di un piumino sta nella sua capacità termoregolante: è in grado di adattarsi alla temperatura corporea, creando un microclima ideale per un riposo rigenerante. Non si tratta solo di calore, ma di equilibrio: il piumino crea un microclima ideale tra il corpo e il letto, lasciando respirare la pelle e mantenendo una piacevole sensazione di asciutto.

Dal punto di vista estetico, i piumini si integrano con naturalezza in ogni stile d’arredo: dallo scandinavo al minimal, dal rustico contemporaneo al classico. Leggeri ma visivamente pieni, con tessuti in cotone di alta qualità, diventano parte dell’identità visiva della camera.

Infine, un buon piumino è un investimento durevole: se ben curato, può accompagnarci per molti anni, trasformandosi in un piccolo lusso quotidiano che migliora davvero la qualità della vita.

Una forma sottile di cura quotidiana

L’abitare è sempre una questione di equilibrio: tra estetica e funzione, tra leggerezza e protezione. La biancheria da letto rientra proprio in questa dimensione intima, quasi terapeutica. Non è solo una questione di calore o morbidezza, ma di come ci prendiamo cura di noi stessi attraverso gli oggetti che scegliamo.

Un piumone può diventare una carezza nelle sere d’inverno, un cuscino il sostegno ideale per la lettura, un topper il tocco finale che regala sollievo al corpo. Se impariamo a riconoscere la qualità di un’imbottitura, la traspirabilità di un materiale, la delicatezza di una cucitura artigianale, allora stiamo già arredando anche il nostro benessere.

Disegnare la quotidianità con i materiali giusti

Non serve un restyling complesso per cambiare l’atmosfera della camera: a volte basta un cambio di biancheria. Un piumino più leggero, una trapunta dalle tonalità tenui, un cuscino più morbido. Sono piccoli cambiamenti che trasformano la percezione dello spazio e risvegliano sensazioni rimaste sopite.

In questo contesto di cura discreta e design empatico, il marchio DaunenStep non diventa un logo, ma un alleato per comprendere, scegliere e vivere meglio tra le pieghe della biancheria da letto.

18 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

È il primo esempio di negozio integrato con assortimenti alimentari e non food. Bennet celebra 60 anni di attività. Un traguardo importante per uno dei protagonisti della Grande Distribuzione Organizzata in Italia che ha accompagnato intere generazioni di consumatori attraverso trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche e che ha saputo crescere restando fedele ai propri valori: qualità, convenienza e attenzione al territorio.

Bennet

Il primo negozio aperto a Legnano (MI) nel 1965 dalla famiglia Ratti è stato il primo esempio di negozio integrato, capace di unire in unico spazio generi alimentari, tessile ed abbigliamento, anticipando così un nuovo modo di fare la spesa, più ampio e multifunzionale, che ha influenzato l’evoluzione di un intero settore.

L’infograficaDalla bottega alla GDO e all’online: com’è cambiata la spesa in Italia in 60 anni” a cura di Bennet, ripercorre i sei decenni di storia della distribuzione dal modello tradizionale delle botteghe all’e-commerce, fino agli scenari futuri basati su intelligenza artificiale e sostenibilità. Sessant’anni di storia, sessant’anni di cambiamenti, che Bennet festeggia attraverso il lancio di un grande concorso a premi, attivo dall’11 settembre al 5 ottobre 2025, pensato per coinvolgere clienti vecchi e nuovi, in negozio e online. In palio vi sono 12.000 Carte Regalo, smartphone Motorola, automobili Toyota e una super estrazione finale.

Come evidenzia l’infografica, negli anni ’60 si affermò il self-service, seguito negli anni ’70 dalla diffusione degli ipermercati e dei centri commerciali. Gli anni Novanta videro il boom dei discount, mentre dagli anni 2000 in poi il digitale è diventato protagonista, con app, click-and-collect e nuove modalità di interazione tra cliente e punto vendita. Oggi, il futuro si costruisce su esperienze d’acquisto sempre più personalizzate, logistica in tempo reale e modelli a basso impatto ambientale.

Questa trasformazione si riflette anche nei luoghi stessi della spesa, che hanno cambiato volto insieme alla società. Dalla bottega, spazio piccolo e relazionale, si è passati ai supermercati con scaffali accessibili e prezzi fissi. Gli ipermercati, con superfici oltre i 2.500 mq, hanno poi introdotto un’esperienza più ampia e strutturata, integrando beni durevoli e servizi. Negli anni più recenti, la digitalizzazione ha rivoluzionato ulteriormente il settore, rendendo l’esperienza d’acquisto fluida, ibrida e tecnologicamente avanzata.

Parallelamente, è cambiato anche ciò che gli italiani mettono nel carrello. Negli anni ’60 la spesa era essenziale, con prevalenza di generi alimentari. Negli anni Ottanta sono comparsi i surgelati e i cibi confezionati, simbolo di un’alimentazione più veloce e industriale. Il nuovo millennio ha portato con sé una maggiore attenzione al benessere e alla sostenibilità: da un lato, si stanno diffondendo i cibi bio, etnici, plant-based e le private label; dall’altro,il packaging sostenibile sta diventando un fattore sempre più rilevante nella scelta dei prodotti.

16 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Comearredare casa in stile minimalista? È questo lo stile di tendenza negli ultimi anni, rivisitato spesso in chiave moderna e con influenze nordiche o giapponesi. Ben lontano dall’essere uno stile freddo e impersonale, con il minimal si ottengono ambienti raffinati e di gran classe, a patto però di non esagerare con gli elementi.

Ebbene sì: arredare casa richiede pazienza e soprattutto occhio nei confronti della scelta di mobili e di accessori. Ma non è necessario esagerare per sentire un ambiente come il living o la camera da letto “nostra”: a volte bastano pochi elementi essenziali per un arredo minimal dal risultato impeccabile. Vediamo come.

Le caratteristiche dello stile minimalista

La prima cosa da sapere è che un arredamento in stile minimalista tende a ridurre il numero di pezzi all’interno di un ambiente. Così si predilige un certo ordine che trasmette subito un profondo senso di pulizia. Ma non solo.

I colori sono neutri, con accenti di sfumature studiate nei minimi particolari; i materiali sono lisci e resistenti, spesso di ultima generazione e trattati con prodotti specifici. E non dimentichiamo poi le geometrie pulite per dare movimento e dinamismo all’ambiente.

Proprio per questo motivo si consiglia di non esagerare con gli accessori o soprammobili. Ricordiamo infatti che la caratteristica fondante dello stile minimal è l’essenzialità: avere in casa quello che serve per vivere ma non l’eccesso.

Spesso si predilige una comoda libreria che viene sfruttata come divisorio, in particolare negli ambienti open space che separano il salotto e la cucina. Lo spazio non deve essere riempito fino all’eccesso ma con elementi iconici, come suggerito prima.

Quali sono le regole per scegliere i complementi di arredo per ambienti minimal

Sebbene la popolarità degli ultimi anni, in realtà lo stile minimal non è così recente. Dobbiamo infatti tornare indietro nel tempo e parlare del minimalismo nato nel mondo dell’arte negli anni ‘60: questo movimento ha in seguito influenzato non solo una filosofia di vita ma anche il design, l’architettura e la moda.

Portare lo stile minimalista in casa non significa rinunciare alle decorazioni di design, ma sceglierle con criterio. Ci sono infatti delle regole che ci aiutano in fase di acquisto.

Per esempio è preferibile puntare su complementi lineari dalle forme semplici e pulite che rispondono a un’esigenza: nessun fronzolo.

Anche i toni, come anticipato, devono essere neutri per arrivare a un’armonia cromatica, che non vuol dire optare solo per bianco o nero: il minimal è tutt’altro che noioso.

La selezione accurata degli oggetti in realtà non è mai casuale, soprattutto perché non si tratta di riempire un vuoto: è questo il punto di partenza per comprendere la filosofia minimalista.

Fra gli elementi più apprezzati troviamo i vasi di design in ceramica, perché effettivamente rappresentano quell’armonia tra eleganza e raffinatezza richiesta dallo stile minimal.

Il consiglio che ci sentiamo di dare è di prestare attenzione a ogni minimo particolare. In questo modo saremo certi di ottenere un ambiente di classe, ma lontano dal rigore. Un ambiente che parli di noi e che lo faccia senza eccessi.

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13 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

L’architetto Massimiliano Gamba firma un progetto che valorizza una dimora secolare a Valeggio sul Mincio. Un’impresa impegnativa visti i vincoli ai quali sono sottoposte la maggior parte delle abitazioni del borgo. 

dimora secolare
Copyright: Massimiliano Gamba

Immersa nella splendida cornice di Valeggio sul Mincio, fatta di vicoli stretti, botteghe in cui il tempo si ferma e un antichissimo ponte in mattoni, si colloca una dimora secolare protagonista del progetto di ristrutturazione dell’architetto Massimiliano Gamba.

Dimora secolare: una sfida architettonica  

L’edificio residenziale da lui ristrutturato fa parte di una proprietà storica vincolata. Le torri del magnifico Castello Scaligero, complesso fortificato risalente al XIII secolo, si innalzano proprio alle sue spalle. Gli interventi sono stati quindi ridotti al minimo, con l’obiettivo imprescindibile di preservare l’eredità storica e la tradizione edilizia locale. 

I lavori di ristrutturazione si sono concentrati sugli interni e sull’ampio giardino, in cui oggi spiccano il prato a scacchiera, una maestosa piscina e un sistema di piante ed elementi d’arredo da esterno che giocano sui contrasti dei materiali. 

Per gli interni sono stati scelti materiali autentici, come il legno chiaro, creando ambienti confortevoli in cui estetica moderna e tradizione mediterranea si uniscono armoniosamente.

Gli accostamenti con alcuni elementi come legno scuro, marmo nero e piastrelle con disegni decisi creano una interessante composizione materica. 

dimora storica
LIVING. Copyright: Massimiliano Gamba

Dialogo tra luce e ombra 

La cucina con zona pranzo segue lo stesso stile, con pareti a vista e rivestimenti in legno, arricchita dalla rubinetteria Dornbracht Dark Platinum spazzolato, che si integra armoniosamente con arredi e superfici.

Nella dependance con piscina, la seconda cucina presenta una versione classica di Tara, creando un contrasto tra superfici in legno e pareti color crema

dimora secolare
CUCINA DEPENDANCE. Copyright: Massimiliano Gamba

Anche nei bagni si ripropone il contrasto tra chiaro e scuro. Il bagno principale, quasi completamente bianco, è equilibrato dalla rubinetteria Meta Dornbracht in Dark Platinum, mentre il piccolo bagno degli ospiti combina finiture raffinate con un design minimalista. 

Design essenziale e minimalista per le camere da letto, ravvivate dalle poltroncine in tessuto colorato.

Il risultato è una bellezza discreta, conservatrice del tempo. 

Gamba si dichiara orgoglioso del progetto, sottolineando i valori di bellezza senza tempo trasmessi da questa villa, ispirandosi alla filosofia di Mies van der Rohe:

Un’opera non finita quando non si può più togliere nulla, ma quando non c’è più nulla da aggiungere. 

11 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Arredare la propria casa è un’esperienza entusiasmante, ma può facilmente trasformarsi in una fonte di stress e insoddisfazione se non si affronta il processo con la giusta pianificazione. In questo articolo spiego 3 errori di Interior design che possono compromettere il risultato finale, rendendo gli spazi poco funzionali, disordinati o privi di personalità.

Errore 1) Non avere un progetto

Quando si arreda una casa, un errore comune è acquistare i mobili prima di aver pianificato con attenzione lo spazio e la loro disposizione. Questo può portare a scelte sbagliate riguardo alla collocazione e alle dimensioni, causando insoddisfazione.

Soluzione: per evitare questi problemi, un metodo efficace è procurarsi la pianta catastale dell’immobile, che è in scala, e disegnare la disposizione dei mobili. Questa visuale dall’alto aiuta a comprendere meglio lo spazio disponibile e a fare scelte più accurate. Ricordate quindi che il progetto viene prima degli acquisti.

Errore 2) Arredare senza una linea guida

Tra gli errori di Interior design da evitare assolutamente c’è la mancanza di una linea guida. Spesso si acquistano di mobili e oggetti d’arredo singoli, perché piacciono o sono in offerta. Questo approccio porta a uno stile incoerente, dove ogni stanza sembra appartenere a un mondo diverso e l’atmosfera generale risulta confusa. 

Soluzione: il mio consiglio è creare una moodboard. Questo strumento, che sia digitale o fatto con ritagli di riviste, aiuta a definire chiaramente lo stile, i colori e i materiali che si desiderano per la propria casa. La moodboard funziona come una vera e propria bussola,in quanto offre una linea guida e una direzione chiara da seguire, facilitando tutte le scelte successive, dagli arredi ai colori delle pareti. 

Errore 3) Sbagliare l’illuminazione

L’illuminazione è un aspetto cruciale dell’Interior design, spesso trascurato o gestito in modo errato. L’errore più comune è affidarsi a un’unica fonte di luce centrale, come un semplice lampadario; questa crea un’illuminazione piatta e poco funzionale. Al contrario, anche un eccesso di luce mal posizionata può risultare controproducente e fastidioso.

Soluzione: per ottenere un ambiente ben illuminato e funzionale, è fondamentale utilizzare diverse fonti di luce e a diversi livelli. Si consiglia di combinare tre tipi di illuminazione:

– Illuminazione generale: con plafoniere o faretti, serve a illuminare l’intero ambiente in modo uniforme.

– Illuminazione d’atmosfera: crea calore e accoglienza con lampade da terra, da tavolo, sospensioni o applique. Per queste zone relax, usate lampadine con luce calda (2700-3000K).

– Illuminazione funzionale: essenziale per le aree dove è necessario vedere bene, come il piano cucina, lo specchio del bagno o la scrivania. Scegliete una luce neutra (4000K) per non affaticare la vista.

Questi sono i 3 errori di Interior design che è bene evitare per avere una casa che ci rappresenti. È importante, dunque, investire tempo nella pianificazione, definire uno stile coerente con una moodboard e progettare un’illuminazione funzionale e d’atmosfera.

Se desiderate una progettazione ottimale degli spazi della vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com/

6 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Inkiostro Bianco firma la collezione 2025 realizzata in collaborazione con La Casa Moderna, trasformando ogni ambiente in un racconto visivo capace di evocare stati d’animo e personalità. 

Inkiostro Bianco
Collezione FLORAL Architettura

Firmata da Inkiostro Bianco per La Casa Moderna, scopriamo le carte da parati della Collezione 2025. 

La Collezione, realizzata in collaborazione con La Casa Moderna, trasforma ogni ambiente in un racconto visivo capace di evocare stati d’animo e personalità. Questa vasta selezione di carte da parati va oltre la semplice decorazione. Le pareti di casa diventano storie da raccontare, emozioni, e possono creare atmosfere uniche attraverso dettagli di design esclusivi. 

Le proposte di Inkiostro Bianco per La Casa Moderna sono pensate per adattarsi a ogni esigenza estetica e funzionale. 

La collezione propone superfici che cambiano da stanza a stanza, creando atmosfere diverse e coinvolgenti. 

Inkiostro Bianco

I Pattern possono rivoluzionare lo spazio abitativo, da stampe dal gusto rinascimentale che ricordano gli affreschi, alle stampe bucoliche a quelle contemporanee e geometriche. 

Tra le opzioni più delicate, le fantasie Floral, come Architettura e Blues, sussurrano leggerezza con petali e foglie che trasformano le pareti in respiro vegetale, portando freschezza e naturalezza negli ambienti. 

Per chi predilige un ordine più strutturato, i motivi Geometric offrono un equilibrio raffinato, con trame precise e volumi definiti, evidenziati da colori che accentuano i dettagli grafici. La collezione include anche soluzioni più vivaci e dinamiche, come Jungle, dove la natura si fa selvaggia: piante, animali e colori intensi si animano lungo le superfici, creando ambienti ricchi di ritmo e vitalità. 

Spazio anche ai più piccoli con le carte da parati Kids! 

Inkiostro Bianco

Con queste carte da parati, ogni cameretta si apre ad un universo fantasioso in cui ogni parete diventa uno sfondo dove ogni bambino può dare voce alla sua creatività: immaginare, giocare e crescere. 

Inkiostro Bianco

Le opzioni Materic di Inkiostro Bianco sono ideali per chi desidera un effetto materico e tattile. Texture profonde e vibrazioni sensoriali ricordano materiali come pietra, legno e sabbia, con esempi come Cemento che restituisce tutta la matericità di una finitura autentica. 

Tutte le carte da parati della Collezione 2025 sono realizzate con elevati standard tecnici, anche nella versione di base vinilica. 

Sono prive di formaldeide, inodore, ignifughe e resistenti agli UV, facili da lavare e rimuovere, ideali anche per rinnovare arredi e complementi d’arredo. 

La Casa Moderna, progetto di arreda.net nato nel 1996, rappresenta un punto di riferimento nel settore dell’arredamento e del design in Italia e in Costa Azzurra. La loro struttura, un mix tra rete di negozi e catalogo, offrono soluzioni innovative per arredare con stile e funzionalità, sia in ambito residenziale che contract. 

La collezione di carte da parati Inkiostro Bianco si propone come uno strumento fondamentale per architetti e consumatori finali, alla ricerca di soluzioni di design che siano al tempo stesso pratiche e di grande impatto estetico. 

Info: sito ufficiale Inchiostro Bianco

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4 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Settembre è il mese della ripartenza: finite le vacanze estive, i nostri ragazzi devono affrontare il rientro a scuola. Per aiutarli a ritrovare concentrazione e motivazione, preparare un angolo studio ben organizzato, funzionale e personalizzato può essere la soluzione ideale.

angolo studio

Diciamoci la verità: la fine delle vacanze, con il ritorno alla routine quotidiana, è un momento difficile per tutti, ma per bambini e ragazzi lo è ancora di più. Cerchiamo allora di rendere questo momento il più positivo possibile, per esempio riorganizzando insieme a loro lo spazio dedicato allo studio. Un angolo studio ben arredato può aiutare i ragazzi a vivere lo studio quotidiano con più serenità e motivazione.

Ecco come allestire uno spazio studio perfetto per il nuovo anno scolastico, con idee di arredo, attrezzature indispensabili e decorazioni per renderlo accogliente e stimolante.

La scrivania, regina dell’angolo studio 

La scrivania è indubbiamente la regina dell’angolo studio. È lo spazio nel quale i nostri ragazzi passeranno la maggior parte del loro tempo, quindi la scelta deve essere ben ponderata. 

Scegliete possibilmente una scrivania con un piano ampio, meglio se con cassetti o vani per riporre quaderni, penne e accessori. Se lo spazio non è molto grande, non scoraggiatevi, esistono soluzioni salva spazio, come le scrivanie angolari o attrezzate con mensole e contenitori in verticale.

  • Per bambini e preadolescenti, dai 6 ai 12 anni, privilegiate modelli con altezza regolabile, che accompagnano la crescita e rappresentano un investimento a lungo termine.
  • Per i più grandicelli, meglio puntare su scrivanie spaziose, con almeno 120 cm di larghezza, per poter collocare il computer oltre ai libri e alla cancelleria.

Per farvi un’idea, potete visitare il sito idmarket.it , che offre innumerevoli soluzioni per creare un angolo studio per ogni esigenza. Se posso darvi un consiglio, coinvolgete i vostri ragazzi nella scelta degli arredi, gli adolescenti soprattutto, poiché hanno già le idee chiare sullo stile che preferiscono.

angolo studio

Le opzioni sono varie, dallo scandi-minimal, con gambe in legno chiaro, colori neutri, linee essenziali, allo stile industrial-urbano, con piani in legno scuro e gambe in metallo nero. O ancora, scegliete uno stile più eclettico, con scrivanie dipinte in colori vivaci o in tinte pastello.

Infine, completate la postazione con una buona seduta ergonomica, possibilmente regolabile in altezza e con supporto lombare. La sedia ergonomica, oltre a preservare la salute dei ragazzi, è comoda e confortevole e può aiutarli a restare concentrati più a lungo.

Uno spazio ordinato e organizzato 

Un angolo studio ordinato e ben organizzato favorisce la concentrazione ed evita perdite di tempo, per esempio per cercare il quaderno o la penna che non vogliono farsi trovare. La maggior parte dei ragazzi sono per natura disordinati e distratti da mille stimoli, e aiutarli a mantenere in ordine il loro spazio è un buon modo per renderli più disciplinati.

Gli accessori per organizzare lo spazio di lavoro non mancano. Anche se la scrivania è dotata di cassetti, è sempre utile avere sul piano vassoi per fogli, porta penne, porta matite, vaschette per evidenziatori, graffette e così via.

Oggi è ormai indispensabile dotare lo spazio per lo studio di caricatori per telefoni, tablet e computer. Scegliete tra i numerosi dispositivi presenti sul mercato, dotati di porte USB e prese multiple e dal design gradevole, da collocare sulla scrivania.

Molto utili gli organizer verticali, che si possono appendere a parete, sopra la scrivania. Oltre a mantenere in ordine l’angolo studio, consentono di risparmiare spazio.

Infine, bisogna pensare a riporre in modo ordinato i libri scolastici. Perfette le librerie modulari componibili, che si possono ampliare con l’aumentare del numero e del volume dei libri. Prevedete anche delle mensole a muro, per piccoli libri e oggetti personali, che arredano e alleggeriscono lo spazio.

Un angolo studio personalizzato e confortevole 

Infine, pensiamo alla personalizzazione dell’angolo studio, forse l’aspetto più importante per i nostri ragazzi. Incoraggiamoli ad esprimere la loro personalità, anche se gli oggetti che sceglieranno non corrispondono ai nostri gusti. 

Partiamo dall’illuminazione, elemento fondamentale per il confort visivo, ma anche per lo stile e per l’atmosfera della stanza. Oltre alla luce principale, una lampada da scrivania orientabile è indispensabile per illuminare adeguatamente il piano di lavoro. Optate per una buona lampada da tavolo LED con luce naturale regolabile, che aiuta ad evitare l’affaticamento visivo.

E poi ci sono le strisce LED colorate, le scritte al neon o le ghirlande luminose per decorare e creare un’atmosfera particolare e personale. 

Per le decorazioni c’è l’imbarazzo della scelta, dalle stampe ai poster, dalle bacheche per appendere promemoria, fotografie, biglietti dell’ultimo concerto del cantante preferito. 

In conclusione, creare un angolo studio personalizzato e ben organizzato aiuta i ragazzi a sentirsi più motivati e a vivere il ritorno a scuola in modo positivo.

30 Agosto 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Per molti, il trasloco rappresenta una fonte di stress, un accumulo di scatoloni e di incombenze logistiche. Ma in realtà, se affrontato con lo spirito giusto, può trasformarsi in una grande occasione di rinnovamento domestico.

trasloco

Non si tratta solo di trasferire mobili e oggetti da un punto A a un punto B, ma di ripensare la casa in termini di funzionalità ed estetica. Ogni cambiamento di abitazione può diventare il momento ideale per lasciarsi alle spalle ciò che non serve più e ridisegnare gli spazi in base alle nuove esigenze. In città come Milano e provincia, dove i ritmi frenetici e gli spazi abitativi spesso ridotti impongono soluzioni pratiche e veloci, questo aspetto assume un valore ancora più importante. Traslocare con metodo significa non solo risparmiare tempo, ma anche dare più qualità alla propria vita quotidiana.

Pianificazione: la chiave di un trasloco rapido

Un trasloco efficiente non inizia con gli scatoloni, ma con un piano ben definito. Creare una lista delle attività, stabilire una cronologia realistica e individuare eventuali criticità consente di ridurre al minimo gli imprevisti. La fase di selezione è fondamentale: capire cosa vale davvero la pena portare con sé e cosa invece può essere donato, venduto o smaltito. Questo non solo alleggerisce il trasloco, ma aiuta a liberarsi dal superfluo e a cominciare una nuova fase della vita con più ordine. Un altro aspetto cruciale è la preparazione dei materiali: scatole robuste, nastro adesivo, etichette, protezioni per gli oggetti fragili. Organizzare tutto in anticipo significa non trovarsi impreparati e risparmiare ore preziose.

L’imballaggio come strumento di organizzazione

Molti associano l’imballaggio solo a un momento faticoso e ripetitivo. In realtà, se svolto con criterio, rappresenta un mezzo strategico per riorganizzare la casa. Scrivere su ogni scatola il contenuto e la stanza di destinazione semplifica enormemente la fase di disimballaggio. Un sistema cromatico, come ad esempio l’utilizzo di etichette di colori diversi per ogni ambiente, permette di individuare subito dove collocare i pacchi. Gli oggetti più utilizzati dovrebbero essere imballati per ultimi, così da trovarli subito nella nuova abitazione. Al contrario, ciò che serve di rado può essere preparato con largo anticipo: l’ordine nell’imballaggio equivale a velocità nel riassetto finale.

Dal trasporto alla riorganizzazione: il momento cruciale

Il trasporto degli oggetti non è che una parte del processo. Il vero punto critico arriva al momento dell’ingresso nella nuova casa. Qui la sfida consiste nel ricostruire rapidamente un ambiente abitabile, senza farsi travolgere dal caos degli scatoloni. Un approccio strategico consiste nel partire dagli ambienti indispensabili: la cucina e la camera da letto. Disporre i mobili principali e riempire subito gli spazi più utilizzati consente di riprendere le abitudini quotidiane in tempi brevi. Successivamente si potrà dedicare attenzione ai dettagli estetici, alla disposizione dei complementi e alle finiture. In una metropoli come Milano, i tempi stretti e la gestione degli spazi ridotti rendono il trasloco una prova di efficienza. Parcheggi limitati, regolamenti condominiali e ascensori piccoli complicano il trasferimento di mobili e scatole. In questi casi affidarsi a professionisti diventa quasi indispensabile e rivolgersi a realtà che si occupano di traslochi a Milano e provincia significa avere la garanzia di una gestione fluida: dal rilascio dei permessi comunali per l’occupazione del suolo pubblico, fino al montaggio e smontaggio dei mobili, passando per un trasporto rapido e sicuro. In un contesto urbano così dinamico, ottimizzare tempi e logistica è la chiave per non trasformare il trasloco in un ostacolo insormontabile. Oggi il trasloco non è più solo spostamento, ma un servizio integrato. Una ditta di traslochi qualificata può offrire pacchetti che comprendono imballaggio, deposito temporaneo, smaltimento dei mobili non più utilizzabili e persino aiuto nella riorganizzazione degli spazi. Il cosiddetto “servizio completo” è particolarmente utile a chi non ha tempo o energia da dedicare alla sistemazione. Significa poter entrare in casa e trovare già armadi montati, cucina funzionale e oggetti riposti nei giusti ambienti. Un vantaggio che, in città frenetiche come Milano, può davvero fare la differenza.

Trasloco di appartamento: sfide e soluzioni

Il trasloco di un appartamento in contesti urbani porta con sé ostacoli pratici: scale strette, palazzi privi di ascensore, strade trafficate. Per questo motivo, pianificare le operazioni con una squadra esperta diventa essenziale. L’uso di piattaforme aeree, il coordinamento con il condominio e la gestione dei tempi di carico e scarico sono dettagli che incidono in maniera determinante sulla riuscita del trasloco. Chi vive in appartamento sa che ogni minuto può tradursi in disagio per l’intero condominio. Agire con efficienza significa non solo ridurre lo stress personale, ma anche rispettare la comunità circostante. 

Il trasloco è il momento ideale per ripensare la disposizione dei mobili. Una volta svuotati gli ambienti, si può osservare la casa con occhi nuovi e immaginare soluzioni più funzionali. Armadi modulari, scaffalature a parete, tavoli richiudibili o mobili multifunzione aiutano a guadagnare spazio prezioso, soprattutto negli appartamenti cittadini. Riorganizzare la casa non significa solo sistemare gli oggetti, ma creare un ambiente che rifletta le proprie abitudini e necessità. In questo senso, il trasloco diventa un’opportunità unica per conciliare estetica e praticità.

Il trasloco, per quanto impegnativo, non deve essere vissuto solo come un peso. È una fase di passaggio che, se gestita con criterio, si trasforma in un’occasione concreta per migliorare la qualità della vita domestica. Che si tratti di un appartamento nel cuore di Milano o di una casa più ampia in provincia, i principi restano invariati: pianificazione, organizzazione e, quando necessario, il supporto di professionisti del settore. Solo così il trasloco non sarà una parentesi caotica, ma un momento di rinascita e riorganizzazione consapevole.

28 Agosto 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Rubinetterie: questi complementi possono davvero fare la differenza vista la tendenza alla realizzazione di interni sempre più piccoli, in cui anche i bagni sono penalizzati. 

rubinetterie

È necessario dunque riqualificare lo spazio dell’abitazione rispettando gli spazi e sfruttare al meglio ogni elemento. Spostandosi un attimo su un indagine prettamente socio-demografica, vi è un consistente aumento di persone, soprattutto giovani, che si trasferiscono nelle grandi città dove trovano migliori e maggiori opportunità. 

Aumentano le unità abitative in cui vive una sola persona e c’è una crescente diffusione dello stile urban

Rubinetterie Dornbracht, a passo con i tempi

Dornbracht sembra saperlo molto bene ed è da questo trend sempre più diffuso che vengono concepite queste nuove rubinetterie. 

Nel design del bagno, i rubinetti assumono un ruolo fondamentale sia dal punto di vista estetico che funzionale. Rappresentano un elemento chiave nell’architettura dei bagni moderni urbani: grazie all’abbinamento con materiali di pregio e una scelta accurata di colori, diventano immediatamente il punto focale dell’ambiente. 

Dornbracht si distingue in questo settore proponendo una vasta gamma di soluzioni dal design innovativo: il brand offre diverse opzioni pensate appositamente per gli spazi più ristretti. Tra queste, modelli con una ridotta sporgenza ideali per lavabi compatti e versioni a parete che ottimizzano lo spazio disponibile. 

Le rubinetterie possono valorizzare notevolmente anche i bagni più piccoli”, afferma Michael Sieger, fondatore dello studio Sieger Design e creatore di molte delle collezioni iconiche di Dornbracht. 

Questo vale sia per i modelli che si integrano in modo armonioso con l’ambiente, sia per quelli che creano accenti di grande impatto visivo. In questo modo, è possibile combinare standard elevati di design e funzionalità anche in ambienti ridotti. 

Dornbracht si focalizza sulle rubinetterie che ad oggi rappresentano un elemento chiave nell’architettura, grazie all’abbinamento con materiali di pregio e una scelta accurata di colori. 

Per info: Dornbracht sito ufficiale

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