18 Luglio 2020 / / Interiors

Una delicata palette colori e arredi di design caratterizzano questo appartamento dal sapore vintage i cui spazi sono stati totalmente ripensati. 

appartamento dal sapore vintage
ZeumaDesign – Arch. Sabrina Montagnoli

Il progetto di ristrutturazione di questa casa era finalizzato a migliorare alcune criticità presenti, legate principalmente alla funzionalità degli interni. Infatti la particolare conformazione dell’immobile, allo stato di fatto, presentava una distribuzione piuttosto scomoda per via di un lungo corridoio, la presenza di alcuni angoli acuti formati dalle mura e una parete curva nella camera da letto. Tutto questo comportava, oltre che molto spreco di spazio, una difficile collocazione degli arredi

Partendo proprio dai punti deboli, la pianta di questo appartamento dal sapore vintage è stata completamente trasformata, lasciando che gli spazi angolari diventassero il tema principale del progetto, ispirati all’idea di parallasse: gli ambienti si aprono a chi entra nella casa, mostrando visuali sempre diverse a seconda del punto in cui ci si trova. 

Il progetto di ristrutturazione e la trasformazione

Il nuovo assetto è stato ridisegnato per sfruttare ogni centimetro e massimizzare i quasi 70 metri quadri a disposizione. Eliminato il corridoio e recuperati ben 15 mq, la nuova configurazione si compone di cucina, ampio soggiorno, camera matrimoniale, bagno ed è stato ricavato lo spazio anche per una piccola lavanderia.

La realizzazione di ambienti open space ha comportato la necessità di differenziarli e delimitarne le funzioni. Tale effetto è stato ottenuto mediante controsoffitti, inserti nel pavimento e pedane. Queste ultime sono state previste per rialzare la cucina e parte del soggiorno.

appartamento dal sapore vintage
ZeumaDesign – Arch. Sabrina Montagnoli

Il soggiorno, con la ristrutturazione, ha acquisito maggiore spazio e si compone di due aree. Una zona tv/conversazione, circoscritta da un inserto vinilico colorato a formare una sorta di tappeto, e una zona più intima, dedicata alla lettura. Qui, la particolare parete curva è stata valorizzata e resa il fulcro della casa, con poltrona e libreria bassa.

appartamento dal sapore vintage
ZeumaDesign – Arch. Sabrina Montagnoli

Colori, arredi e materiali per un appartamentodal sapore vintage

La palette di colori studiata per valorizzare questa casa è molto delicata e vuole riprendere il sapore degli anni ‘50. Le tinte pastello principali sono infatti celeste, giallo e verde. 

Di quest’ultima tonalità sono le pareti esterne del bagno, collocato tra cucina e soggiorno, che per questo motivo viene percepito come un volume unico e non sembra separare la continuità spaziale tra i due ambienti.

FOTO 4

appartamento dal sapore vintage
ZeumaDesign – Arch. Sabrina Montagnoli

Tra gli arredi scelti ci sono pezzi storici di design, come il tavolo Tulip di Eero Saarinen abbinato alla sedia DSW di Charles Eames per la cucina, e più moderni, come la poltrona Fri di Fritz Hansen e il divano Chelsea di Molteni&C. 

Divano Chealsea – Molteni&C
Poltrona Fri con poggiapiedi – Fritz Hansen

Particolari sono le lampade per illuminare l’ingresso, le Abajourd’hui di Flos, che appaiono come abat-jour dal design classico inserite per metà nella parete. 

Lampada Abatjourd’hui – Flos

Per quanto riguarda la pavimentazione, vista l’irregolarità della pianta, è stata scelta una posa a 45 gradi di un parquet dal colore intenso e caldo.

Se volete maggiori informazioni, visitate la pagina relativa ai nostri pacchetti di progettazione online.

Leggi gli altri articoli della rubrica Arredare per trovare idee e ispirazioni


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15 Luglio 2020 / / Idee

I pavimenti acquarello sono la proposta più giocosa dell’estate 2020, e sono già diventati di tendenza. Scoprite di cosa si tratta.

pavimenti acquarello

Si chiama Abstact Watercolor la nuova linea di pavimenti in vinile prodotta da Atrafloor. Disegnata da Jess Howard, è una proposta allegra e colorata che trasferisce sui pavimenti i freschi e colorati tratti di pittura trasparente che caratterizza gli acquarelli. Dopo aver conquistato le pareti, l’acquarello si appresta a colorare i pavimenti di bagni, piccole cucine, camere per ragazzi e, perché no, anche stanze più seriose come il soggiorno o la camera da letto matrimoniale. 

La collezione Abstract Watercolor, i pavimenti acquarello

La tavolozza di colori tipicamente estivi, come i blu, i gialli, i rossi e i rosa, si svela in composizioni astratte fatte di pennellate grezze, macchie, cerchi. Come spiega il designer,

“I nuovi disegni astratti ad acquerello sono un approccio giocoso alla pavimentazione, utilizzando i segni dei pennelli ad acquerello per creare disegni divertenti in una sofisticata e morbida tavolozza ispirata ai colori primari”.

La collezione si compone dei motivi Jotter, Gem, Artist e Dab, disponibili in tre varianti di colore. Jotter e Artist presentano un pattern multicolor con segni casuali, Gem sfoggia dei cerchi irregolari sovrapposti, mentre Dab evoca un acciottolato.

Atrafloor è un’azienda britannica con base a Liverpool, specializzata nella produzione di pavimenti vinilici. La mission dell’azienda è quella di disegnare pavimenti capaci di suscitare emozioni, rendendo la scelta del rivestimento più divertente e svincolata dagli schemi.

Atrafloor produce pavimenti vinilici resistenti, decorati con motivi stampati ricavati da disegni, dipinti e immagini digitali. La gamma dei decori e delle finiture è praticamente infinita, perché i pavimenti vengono realizzati al momento dell’ordine. Sul sito web di Atrafloor si può scegliere tra centinaia di proposte, e poi basta misurare il pavimento da ricoprire, seguendo la pratica guida, e ordinare. La posa è semplicissima e le varie fasi sono illustrate da una guida apposita.

Leggi tutti i post sui pavimenti se sei alla ricerca di ispirazioni.


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11 Luglio 2020 / / Interiors

Un mix di minimalismo e tradizione catalana caratterizza finiture e decori di un appartamento a Barcellona, ristrutturato con cura in ogni minimo dettaglio.

minimalismo e tradizione

Ristrutturato con la massima attenzione in ogni dettaglio, questo appartamento, ubicato a pochi passi da Plaza Catalunya a Barcellona, è originale ed elegante. Inserito in un palazzo d’epoca, questo appartamento era in uno stato fatiscente. I progettisti hanno deciso di preservare alcuni elementi tradizionali, restaurandoli e riportandoli alla vita.

minimalismo e tradizione

I pavimenti in cementine, i serramenti con gli scuri in legno, le voltine con mattoni a vista, in stile catalano, acquistano un fascino particolare accostati ad un arredo minimalista. La superficie di 100 mq è stata quasi completamente riorganizzata per una maggiore funzionalità. Le finiture e le decorazioni sono un armonioso mix di minimalismo e tradizione catalana.

La redistribuzione degli spazi

La planimetria dell’appartamento presenta un andamento longitudinale, con le finestre disposte sui lati corti e attorno ad un cortiletto interno. Le stanze sono disposte in infilata lungo la parete longitudinale cieca, che è stata lasciata con i mattoni a vista.

Alla destra dell’ingresso, affacciato direttamente sulla zona dining, due larghe aperture ricavate nel muro danno accesso allo spazioso e luminoso living. Lo stratagemma consente di veicolare la luce dal soggiorno alla sala da pranzo con cucina a vista, che ricevono la luce naturale unicamente da due finestre affacciate sul cavedio.

La cucina a vista completamente bianca amplifica la percezione dello spazio e la luminosità. Dalla cucina si accede, attraverso un corridoio, direttamente alla zona notte, che occupa metà della superficie dell’appartamento.

minimalismo e tradizione

Una stanza per gli ospiti, dotata di armadi a muro, con bagno personale e finestra affacciata sul cortile interno, separa la zona giorno dalla camera padronale.

Quest’ultima presenta una soluzione inedita e ingegnosa che la integra con il dressing e la sala da bagno, sprovvisti di porte. Questo stratagemma ha permesso di far affluire la luce naturale nella camera, attraverso le finestre aperte nell’area dei servizi.

minimalismo e tradizione

Il dressing, celato da una tenda color senape, si apre sulla sala da bagno, ed è separato da essa tramite un basso muretto che alloggia il lavabo. Uo specchio In acciaio verniciato di nero è sospeso al disopra del lavabo tramite due zanche che corrono da una parete all’altra.

minimalismo e tradizione

Dietro la parete della testata si trova un secondo dressing molto più spazioso, collegato con la seconda camera da letto.

Finiture e decorazioni, un mix di minimalismo e tradizione catalana

Le finiture e le decorazioni selezionate per questo appartamento sono sicuramente audaci e rappresentano un efficace e armonioso mix di minimalismo e tradizione catalana.

minimalismo e tradizione

Pavimenti sono stati realizzati con un mix di cemento grigio e di mattonelle tradizionali in cemento recuperate e disposte al centro delle stanze, come tanti tappeti. Il soffitto è stato lasciato con le travi in acciao, rivestite in legno, e le volte in mattoni a vista, eccettuate le zone come la cucina, i dressing e i bagni che presentano ribassamenti in cartongesso. I muri sono essenzialmente bianchi, tranne alcune pareti lasciate con i mattoni a vista. Gli infissi originali della zona giorno sono stati restaurati, e lasciati con il legno al naturale, così da creare un accordo con il legno delle travi. L’arredamento, ridotto al minimo, è un mix di design scandinavo e vecchi mobili tradizionali, con qualche elemento di rottura, come il grande specchio barocco in soggiorno.

La cucina, con le ante laccate in bianco lucido, è divisa dalla zona pranzo da un bancone a doppia profondità, sormontato da un piano nero e attrezzato con sgabelli in plastica rossi.

La camera padronale è molto elegante, con richiami barocchi dati dalla parete della testiera, rivestita con una carta da parati verde e oro, e dai comodini bombati. Tutto ciò si stempera nel minimalismo del dressing e della sala da bagno adiacenti, coi pavimenti in cemento rosso e le pareti bianche.

Source

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8 Luglio 2020 / / Decor

L’estate è arrivata e la tendenza del 2020 vede in primo piano colori come il corallo e l’arancio. Ecco come giocare con questa vivificante palette.

Tendenza estate 2020

Mai come quest’anno i colori estivi in tendenza sono stati così vivificanti. L’energia del giallo, del rosso, dell’arancione ci possono aiutare a superare un periodo difficile e oscuro come quello del confinamento che abbiamo subito a causa del Covid.

Niente di eccessivo, sia chiaro. Le gradazioni sono morbide e ricordano la freschezza e i colori dei frutti estivi o esotici come l’anguria, il melone, il mango, la pesca. 

Tendenza estate 2020
source

Come possiamo integrare questa allegra palette nelle nostre case? Per chi desidera dare una rinfrescata  per una nuova partenza, si possono dipingere le pareti di casa, tenendo presente che questi colori sono adatti anche agli esterni. Per chi non ha in previsione di imbarcarsi in lavori tanto impegnativi, ci sono sempre arredi e accessori

Tendenza estate 2020, una palette vivificante

Energia, entusiasmo, voglia di vivere: forse è questo che ci manca all’inizio di questa estate 2020, che per alcuni non sarà allietata dalla solita vacanza.

I colori possono aiutarci a stimolare il nostro umore, soprattutto se scegliamo quelli giusti. La palette dei colori del sole evoca tramonti e albe spettacolari, con i rossi, i gialli, gli arancioni e qualche tocco di rosa. Accoppiateli con un turchese, un blu Navy, con colori neutri o con una gradazione diversa dello stesso colore per un effetto tono su tono, sono adatti ad ogni ambiente.

Il corallo, eletto colore dell’anno Pantone nel 2019, è più che mai attuale. Questa vivace tonalità, a cavallo tra il rosa e l’arancione, riscalda tutto ciò che tocca con il suo intrinseco ottimismo. Usatelo per infondere gioia ed entusiasmo in uno spazio. Il pesca è un colore chiaro e luminoso, usatelo per dipingere la parete della testata di un letto vestito in lino bianco e azzurro. 

L’arancione è un’esplosione di energia, da usare comunque con moderazione. Rinnovate le pareti di un piccolo ingresso, magari dipingendo le porte con la versione lucida.

Il mango si declina bene con altri gialli, e può essere perfetto per una camera da letto con pavimento in rovere o per una cucina con ante in acero.

Tendenza estate 2020

1. Amaca Coral Tassel di Ella James / 2. Poltrona Sunset design Christophe Billet for Cappellini / 3. Tavolino Naïve D45 giallo di etc.etc. per Emko / 4. Pouf da giardino Garda Furniture / 5. Divanetto Higgs di made.com / 6. Tappeto per esterni Paola Lenti / 7. Cuscino Pink Coral Reef by Postcards Home / 8. Ombrellone giallo – Amazon / 9. Coppetta gelato Watermelon di Micucci Interiors / 10. Lanterna da esterni di Garden Trading / 11. Poltroncine da esterni e tavolino Acapulco /


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4 Luglio 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Oggi publico l’interessante infografica curata da Babbel, che ci guida attraverso una mappa dei sapori autentici dello street food d’Europa.

street food d'Europa

In un periodo in cui viaggi sono limitati Babbel, la app leader nell’apprendimento delle lingue online, invita tutti a viaggiare dalla propria cucina grazie allo street food d’Europa.

L’infografica “Parla come mangi” permette a chi legge di scoprire i sapori più autentici dei vari Paesi europei, proponendo una vera e propria “mappa del gusto”: chi ha detto che per viaggiare bisogna prendere per forza un aereo e non si possa invece volare con l’immaginazione, stuzzicando i palati più golosi?

street food d'Europa
street food d'Europa

Si parte così per un viaggio attraverso le capitali europee dello street food, alla scoperta delle tradizioni e della cultura gastronomica locale: dai bocadillos spagnoli al dolce pastel de nata portoghese, dalle aringhe olandesi del Nord fino ai souvlaki greci del Sud – ovviamente senza dimenticare i grandi classici regionali italiani.

street food d'Europa

E per quando si potrà tornare a viaggiare anche con il corpo, ecco pronti una serie di consigli per gustare lo street food in tutta sicurezza e le frasi da usare nelle varie lingue straniere per ordinare lo street food come un vero “local”. 

Il viaggio gastronomico proposto da Babbel si conclude con un viaggio nel tempo: curiosità sulla storia antica e moderna dello street food dalla nascita ad Alessandria d’Egitto fino ai moderni social network, che hanno incoronato lo street food come il protagonista assoluto di migliaia di foto e video.

street food d'Europa

Consulta tutti gli articoli su viaggi e lifestyle.


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1 Luglio 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Lo stile Luigi XV segna una rottura con tutti gli stili del passato, inventando nuove forme e nuovi modi di abitare, mentre l’arredamento diventa arte.

stile Luigi XV
Salone di compagnia di Mme Pompadour al Petit Trianon
Franck devedjian / CC BY-SA

Lo stile Luigi XV segna una rottura netta con tutti gli stili del passato, per quanto riguarda gli arredi e le decorazioni. E’ uno stile originale, che non si ispira all’antichità, ma ricerca nuove forme, proseguendo la gioiosa parabola anticonformista del rococò. L’edonismo raffinato, l’attrazione per l’eccentrico e il singolare si enfatizzarono con l’ascesa al trono di Luigi XV nel 1723. Egli è un amante dell’arte e dell’architettura, oltre che del gentil sesso, tanto che le dame si corte, dalla sposa Maria Leszczyńska alla famosa amante, nonché raffinata mecenate marchesa di Pompadour, ebbero un ruolo rilevante nel dettare il gusto estetico.

Il ritorno a Versailles

Cresciuto all’ombra del Reggente, il duca Filippo d’Orléans, Luigi XV non era interessato alla politica, al contrario del suo predecessore. Egli lasciò governare la Francia prima dal suo tutore, l’abate Fleury, poi dai suoi ministri, che incontrava raramente. Ancora prima di essere incoronato, Luigi trasferì nuovamente la corte a Versailles, dove ristabilì tutti i cerimoniali e l’etichetta che erano in vigore al tempo del bisnonno, il Re Sole. Luigi XV fece ristrutturare il Petit appartement du roi, un insieme di stanze ad uso personale, che restano il migliore esempio dello stile dell’epoca. Le stanze più significative sono il Cabinet de guarde-robe, le Cabinet del la pendule, le Cabinet des Chiens, dove alloggiavano i cani del re, e la Salle à manger des retours de chasse

Ritratto della marchesa di Pompadour, Francois Boucher, 1756

Un altro spazio esemplare dello stile Luigi XV è rappresentato dagli appartamenti della marchesa di Pompadour, situati nell’attico al di sopra degli appartamenti ufficiali del re. 

stile Luigi XV
Camera da letto di Mme Pompadour nel suo appartamento a Versailles
Jules78120 / CC BY-SA

L’appartamento, progettato dall’architetto del re, Ange-Jacques Gabriel, è intimo e raccolto. Colpisce il letto collocato in un’alcova: questa soluzione era molto utilizzata all’epoca, e aveva lo scopo di riparare dalle correnti d’aria e dal freddo. La bellissima boiserie, opera Verberckt, era un tempo dipinta in bianco e verde con la tecnica “vernis Martin”, messa a punto nel 1728 dai fratelli Martin.

Commode de madame de Mailly, Mathieu Criaerd , Vernis Martin, 1743, Musée du Louvre

Nell’intento di imitare i pannelli laccati cinesi, in gran voga all’epoca, i due decoratori idearono una verniciatura a base di resina cui si aggiungevano i pigmenti del colore di base, soprattutto il nero. Su questo primo strato erano dipinti paesaggi, figure, scene di genere, a volte in stile cinese, che andavano a decorare boiseries, mobili e strumenti musicali.

Le caratteristiche dello stile Luigi XV

Le caratteristiche dello stile Luigi XV sono da ricercare nei codici decorativi del Rococò, come vi ho raccontato in questo articolo. Diventato à la mode durante il periodo Reggenza, il rococò trionfa durante il regno di Luigi XV, soprattutto negli anni che vanno dal 1723 al 1760, anno in cui incominciò un periodo di “transizione” verso lo stile Luigi XVI. La decorazione entra in simbiosi con gli elementi strutturali, le Arti si fondono in un tutt’uno armonioso, flessuoso e sensuale. Riccioli, curve a forma di C, conchiglie, ghirlande e festoni, rosette, nastri, sono solo alcuni degli elementi chiave del repertorio decorativo del periodo. I commerci con Cina e India introducono il gusto per le decorazioni orientali ed esotiche: cineserie, turcherie, scimmie, draghi e animali fantastici. 

Boiserie per il castello di Bellevue, 1773, disegnata da
Ange-Jacques Gabriel et Verbeckt – Pubblicato da Paul Biver, histoire du château de Bellevue

I falegnami e gli ebanisti sono sempre più ricercati ed acquisiscono lo statuto di artisti, tanto che dal 1750 ebbero l’obbligo di firmare le loro opere, apponendo un marchio identificativo. I mobili sono costruiti in legno massiccio di rovere o faggio, e decorati con svariate tecniche. Oltre alla già citata vernis Martin, sono in gran voga le lacche di Coromandel, prodotte in India e caratterizzate da un fondo scuro sul quale sono dipinti fiori o paesaggi cinesi.

Altri tipi di laccatura molto apprezzate sono quelle con colori chiari, come il verde, l’azzurro, il grigio perla, ravvivate dall’immancabile cornice in foglia d’oro. Le decorazioni ad intarsio ligneo si arricchiscono cromaticamente grazie all’utilizzo di legni esotici, come quello di rosa, di violetta (una varietà di palissandro), il mogano, che si aggiungono a quelli autoctoni come il ciliegio, l’acero e l’agrifoglio.

I piani in marmo sono molto utilizzati per commode e consolle: i più comuni sono il marmo rosso di Rance, proveniente dal Belgio, il Morello delle Fiandre, la Breccia di Aleppo.

L’arredamento alla metà del Settecento

L’arredo è caratterizzato da eleganza e ricercatezza, coniugate con il confort. I mobili diventano sempre più leggeri e si moltiplicano le tipologie di seduta. Molte sono le novità che si affacciano in questo del periodo. 

stile Luigi XV

Compaiono le prime prime librerie a muro chiuse da vetrine. La biblioteca di una delle figlie del re, Madame Victoire, a Versailles è una piccola stanza le cui pareti sono interamente attrezzate con scaffali chiusi da vetrinette decorate con bordi a foglia d’oro e verde acqua. 

Il letto à la polonaisecompare all’incirca nel 1750, ed è riservato alle camere private. Si tratta si un letto che, a differenza di quelli “d’apparato”, si posiziona con il lato lungo contro la parete, ed è sormontato da un leggero baldacchino a forma circolare. Il letto è dotato di una testiera e di una pediera di dimensioni identiche, dalle quali partono le colonne curve che sostengono il baldacchino. Queste colonne sono nascoste dai drappeggi delle tende, cosicché il baldacchino sembra sospeso nell’aria. A questo letto si affianca poi una versione con il baldacchino a forma rettangolare o rotonda, fissato alla parete.

stile Luigi XV
Letto alla polacca Link

Il letto à la duchesse, un letto da parata in voga durante il regno del Re Sole, cambia il baldacchino da rettangolare a rotondo, spesso fissato al soffitto invece che alla testata.

Letto à la polonaise, letto à la duchesse e letto en alcôve

La commode en console, comparsa intorno al 1750, è una console dotata di cassetto, che veniva collocata sotto gli specchi. Il sécretaire appare anch’esso alla metà del secolo, come evoluzione dell’antico cabinet. Si tratta di un mobile alto diviso in due parti; la parte superiore contiene piccoli cassetti e l’anta a ribalta diventa un piano per scrivere, mentre la parte bassa è divisa in cassetti.

I tavoli si moltiplicano. In pratica viene realizzato un tavolo per ogni funzione, dai tavoli da gioco a quelli per scrivere, dai tavolini da caffè al tavolo da toilette o coiffeuse, dotato di un piano a ribalta dotato di specchio e cassetti.

Tra i mobili più utilizzati, spiccano il bureau plat, una scrivania dotata di cassetti, la chiffonière, un piccolo comodino con cassetto, le varie commodes, le console.

A ogni stanza la sua funzione

Per quanto riguarda le abitazioni aristocratiche, prosegue la tendenza a frazionare i grandi ambienti in piccole stanze, ognuna della quale ha ormai una funzione precisa. Il salotto è ormai diventato il centro della casa, ed è frequentato soprattutto dalle dame, ai cui abiti voluminosi si adattano le poltrone.

La sala da pranzo, divenuta imprescindibile, è affiancata da “salottini da compagnia”, salotti dedicati al gioco. La camera da letto si riduce in dimensione per far spazio a boudoir separati dalla camera da letto per spogliarsi e fare la toilette.

stile Luigi XV
Chaise percée di Mme Pompadour

Compaiono anche le stanze da bagno, dotate di vasca fissa, i bidet (link alla storia del bidet), e degli angoli appartati nei quali collocare le chaise percée, speciali sedie con il sedile forato, nelle quali era inserito un vaso in ceramica per raccogliere i bisogni, antenate del moderno w.c.

La poltrona stile Luigi XV, regina dei salotti

L’epoca di Luigi XV è l’epoca delle poltrone. Vecchi modelli vengono rivisitati e si inventano nuove sedute per soddisfare nuovi bisogni. La novità più importante dal punto di vista strutturale è la scomparsa della traversa che univa le quattro gambe di sedie e poltrone.

La sedia à la Reine, inventata sotto la Reggenza, è ancora molto in voga, ma viene leggermente modificata. Scompare definitivamente la traversa e lo schienale, piatto, assume un profilo a violino.

poltrone à la Reine

Ma la vera regina dello stile Luigi XV è senz’altro la poltrona bergère, inventata nel 1725. La seduta è ampia e lo schienale forma un tutt’uno coi braccioli, che sono pieni. Il sedile è dotato di un soffice cuscino rivestito con il medesimo tessuto.

poltrona bergère

Esistono diverse varianti di questa comoda ed elegante poltrona: la bergère gondole, con schienale curvo, la bergère en confessional, con schienale dritto e due “orecchie” ai lati che uniscono i braccioli allo schienale, e una combinazione delle due poltrone à la Reine e bergère, caratterizzata dallo schienale dritto. Alle bergère si accostava spesso un poggiapiedi. La Marquise è una variante più larga della bergère, spesso dotata di un piedino centrale.

La poltrona duchesse, antenata della chaise longue, è una bergère con la seduta prolungata, sulla quale le dame potevano sdraiarsi. Può essere considerata un ibrido tra la poltrona e il lit de répos. Ispirata al lettino dell’antichità, la duchesse è declinata in diverse versioni, ognuna con un nome differente, anche se le demarcazioni non sono così chiare.

duchesse

La duchesse brisée è costituita da due o tre elementi separati, mentre la duchesse en bateau ha due estremità di altezza diversa.

stile Luigi XV
Duchesse brisée de l’hôtel de Vallemaré-Dangé
stile Luigi XV
duchesse en bateau

Troviamo poi numerose varianti che possono essere considerate degli ibridi tra il lit de répos, e il divano. La récamière, detta anche letto alla turca, è caratterizzata dalla mancanza dello schienale e da due alti braccioli di uguale altezza.

stile Luigi XV
Letto alla turca attribuito a Nicolas-Quinibert Foliot
circa 1760

Alcune versioni hanno uno schienale obliquo, nelle quali la testiera è più alta della pediera, altre hanno lo schienale e la pediera separati. di volta in volta, vengono designate comei meridienne, dormeuse, veilleuse, ottomana, sofà, canapè. Per approfondire, leggete il mio articolo sulla storia del divano.

stile Luigi XV

Esistono poi altre tipologie di poltrone, come la cabriolet, una variante della poltrona à la Reine, caratterizzata da uno schienale concavo e dal profilo a forma di violino. Da questo momento i termini à la Reine e cabriolet designeranno soprattutto la tipologia dello schienale.

stile Luigi XV
Poltrone en cabriolet

Ecco che la sedia Luigi XV, con lo schienale dritto a forma di violino, può essere definita una poltrona à la Reine senza braccioli.


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1 Luglio 2020 / / Idee

Bastano poche semplici regole per avere una cucina sicura, pulita e in ordine. Scopriamo quali.

cucina sicura

Riuscire a vivere all’interno di un ambiente ordinato rappresenta un sinonimo di benessere e serenità mentale. Il motivo è presto detto: chi è in grado di ritagliare i tempi corretti da dedicare a ciascuna attività della routine quotidiana, avendo cura di portare a termine i vari impegni, è probabilmente una persona che ha trovato un suo ritmo vitale assoluto ed è capace di scacciare gli stress non necessari. Per tutti gli altri, però, la strada verso l’ordine e l’organizzazione – che è prima di tutto mentale – non è affatto in salita. Basta seguire alcune semplici regole, che poi sono abitudini di buon senso da prendere, per ottenere un veloce cambio di prospettiva. Soprattutto in una stanza ‘ad alto traffico’ come è la cucina, vero e proprio crocevia di casa: un ambiente che resta a disposizione della famiglia H24 e dunque all’interno del quale la cifra estetica e quella funzionale devono dialogare al meglio con la pulizia. Il trend del momento in fatto di progettazione e arredamento della cucina si intreccia con lo stile contemporaneo delle superfici e dei vari elementi. Le cucine di design di Poliform – realtà leader di settore – si offrono di stupire gli ospiti, i familiari e gli amici puntando su materiali eccellenti e dettagli preziosi che è bello mettere in evidenza giocando sulle luci e i riflessi. Il design elegante, tipico del made in Italy, si presta a meraviglia a interpretare i diktat dell’home design. Lo stile spesso minimal delle cucine moderne consente un’organizzazione estrema e funzionale degli spazi.

Scegliere arredi stondati e sfruttare il decluttering

Per avere una cucina sicura e a prova di igiene occorre focalizzarsi non soltanto sulla scelta degli elementi, che dovranno avere preferibilmente gli angoli arrotondati per evitare l’accumulo di batteri, ma anche sulla presenza di ‘fughe’ all’interno delle quali potrebbe annidarsi lo sporco. Il piano di lavoro deve essere perfettamente liscio e non presentare fughe, inoltre è sempre bene monitorare – anche attraverso le molte app dedicate – le scadenze dei cibi in frigorifero per evitare problemi con gli alimenti a contatto. Ottimizzate gli spazi di lavoro valorizzando quelli ‘verticali’, anche all’interno delle ante dei vari mobili. Per tutto ciò che non decidete di buttare via o di mettere nel ripostiglio – con la tecnica del decluttering – potreste sempre scegliere di allestire un carrellino mobile che potrà essere utile e servire più ambienti diversi. Assicuratevi la presenza di un mare di cassetti (ma attenzione alla pulizia degli angoli interni) e contenitori a scomparsa, che vi serviranno a diversificare le attività e tenere sempre tutto a portata di mano. Eliminate dal piano di lavoro tutta quella sfilza di barattoli, contenitori per le spezie e scatole di cialde o piccoli elettrodomestici. Per ciascun oggetto deve esserci uno spazio che, una volta scelto, non cambia più. E’ bene evitare il tetris estremo, piuttosto valutate di inserire una nuova scaffalatura ma non riempite tutto affogando la vista. In caso di ambienti dalle dimensioni ridotte, valutate anche la possibilità di inserire dei pratici scaffali girevoli e di design. 


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27 Giugno 2020 / / Design

Due appartamenti sotto i 30 mq ristrutturati in modo efficace, grazie ad una suddivisione degli spazi con mobili contenitori e porte scorrevoli.

Designer: Brad Swartz Photographer: Tom Ferguson

Questi due appartamenti, sotto i 30 metri quadrati, si distinguono per l’efficace suddivisone degli spazi e per la funzionalità.

L’uso di porte scorrevoli e di mobili contenitori per definire gli ambienti, le soluzioni di stoccaggio che permettono di sfruttare ogni spazio uniche e lo stile minimalista rendono questi mini appartamenti accoglienti e confortevoli. 

Entrambi ubicati in Australia, questi mini appartamenti sono stati rinnovati dallo studio Brad Swartz Architects.

Designer: Brad Swartz Photographer: Katherine Lu

Se avete un piccolo spazio da arredare, ma non volete che appaia troppo pieno, allora fate tesoro delle soluzioni escogitate da questi abili progettisti.

Appartamenti sotto i 30 mq: monolocale di 24 mq a misura di single

Cominciamo con un monolocale di soli 24 mq, adatto per ospitare un single. Il proprietario lo ha soprannominato “Boneca”, che in portoghese significa “casa delle bambole”.

Il progetto prevedeva la demolizione di tutte le pareti e l’allineamento di bagno e cucina in uno dei quattro angoli. Questo ha permesso di liberare uno spazio a L che i progettisti hanno diviso tra un’alcova per alloggiare il letto e una zona giorno, che occupa metà del monolocale.

La cucina e l’alcova si affacciano sulla zona giorno, a sua volta divisa in zona pranzo, attrezzata con una panca e un tavolo in stile scandinavo, e una zona conversazione, arredata con un divano a due posti, orientato verso le vetrate.

Lo spazio è declinato in bianco per pareti, cucina e mobili contenitori, riscaldato da un pavimento in rovere, materiale richiamato nella mensola della cucina e nella grande quinta scorrevole. Questa quinta è costituita da sottili doghe verticali, che hanno il vantaggio di non chiudere completamente lo spazio, donando respiro all’ambiente. Essa scorre lungo un binario che collega la cucina e l’alcova, in modo da aprire e chiudere alternativamente i due spazi, creando due scenari diversi.

La zona conversazione e l’alcova della camera da letto, collocate lungo la parete vetrata, ricevono la luce del mattino. Una semplice porta a pannello bianco, inserita tra la cucina e l’alcova, dà accesso al bagno e al dressing.

Uno specchio a tutta altezza, collocato sul fondo del disimpegno, riflette l’unico e coloratissimo dipinto appeso alla parete della zona living, aumentando la percezione dello spazio (vedi foto di copertina).

Un appartamento di 27 mq perfetto per una coppia

Questo appartamento di 27 metri quadrati a Darlinghurst, nel Nuovo Galles del Sud, è progettato per ospitare comodamente una coppia. La disposizione degli spazi è simile a quella dell’appartamento precedente, ma l’area che accoglie il letto è leggermente più grande, così da poter accogliere una coppia. L’appartamento è diviso in tre spazi, la zona giorno, la camera da letto e il bagno, attraverso due mobili contenitori, realizzati su misura, perpendicolari tra loro.

Le ante bianche contrastano con una cucina completamente nera, posta perpendicolarmente alla parete divisoria, il cui fondo a specchio moltiplica lo spazio.

Una scrivania a ribalta sotto la TV offre un comodo spazio di lavoro senza sottrarre spazio all’ambiente.

Due porte scorrevoli a tutta altezza, integrate nel mobile, danno accesso rispettivamente al bagno e alla camera da letto.

La camera da letto è sollevata su una piattaforma che alloggia un cassetto, utile per riporre le scarpe. La testata del letto è costituita dal secondo mobile contenitore, che divide la camera dal bagno. Un ripiano incassato nel mobile funge da comodino, mentre sotto il letto sono stati disposti altri cassetti.

Scopri altre soluzioni geniali nella rubrica Arredare piccoli spazi.


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24 Giugno 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Quest’estate gli stabilimenti balneari, per ridurre il rischio contagio da Covid, devono rispettare alcune regole per il distanziamento. Ecco una soluzione di stile.

distanziamento Flamingo by Myyour

L’estate 2020 sarà ricordata come l’estate del Covid. Purtroppo, per limitare il rischio di contagio, i luoghi pubblici sono sottoposti a regole strette che garantiscano il distanziamento. Tra questi  luoghi rientrano, naturalmente, anche le spiagge gestite da stabilimenti balneari. Ognuno si è attrezzato per far fronte a questa realtà, e tra tutte le soluzioni che ho visto, mi ha colpito molto quella proposta da MYYOUR, brand italiano specializzato nella produzione di arredi da esterno.

distanziamento Flamingo by Myyour

Si chiama Flamingo, ed è un sistema di delimitazione per le postazioni in spiaggia, dotato di accessori utili come il dispenser di gel igienizzante e di un posacenere.

Flamingo, il sistema per il distanziamento in spiaggia geniale e di stile

MYYOUR, in collaborazione con lo Studio Moredesign, ha messo a punto Flamingo, un sistema di delimitazione per postazioni spiaggia geniale e di stile.

Il sistema, squisitamente minimalista, è composto da zavorre e corde che permettono di creare spazi delimitati in nodo rapido e semplice. Con Flamingo si possono creare percorsi, accessi all’area e spazi privati, garantendo sempre le distanze di sicurezza indicate. Flamingo è perfetto per la spiaggia, ma può essere utilizzato anche altri spazi outdoor, come terrazze, piscine, bar e ristoranti.

distanziamento Flamingo by Myyour

Il sistema è semplicissimo: la zavorra, un’asta verticale autoportante, grazie alla forma di tromba rovesciata e alla base cava che si può riempire con 5 litri di acqua, si può posizionare senza fissaggio al suolo. Basta delimitare un perimetro e fissare le corde alle diverse zavorre ed il gioco è fatto.

E’ possibile integrare alle zavorre alcuni accessori, come il dispenser di gel igienizzante da 1,5 litri, oppure il portamozziconi, un tubo di alluminio dotato di un piccolo foro da fissare all’estremità dell’asta.

Le zavorre dotate di accessori si possono anche utilizzare singolarmente, per posizionare dispenser e posacenere in punti strategici. Flamingo è realizzato in Poleasy® riciclabile al 100%.

Leggi tutti i post sugli spazi outdoor.


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18 Giugno 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Le piscine di sabbia e ghiaia sono di grande tendenza nel 2020. Grazie ai progressi nelle tecniche di costruzione, oggi le piscine assomigliano sempre di più a delle oasi caraibiche. 

piscine di sabbia

Non c’è alcun dubbio, le piscine di sabbia e ghiaia sono le piscine del futuro. Metodi di costruzione sempre più innovativi, coniugati con un design naturale che simula le spiagge o le lagune caraibiche, hanno decretato il successo di questa soluzione.

Come per tutte le novità, i prezzi per la costruzione e la manutenzione sono piuttosto elevati, ma c’è da scommettere che con l’aumento della domanda, questa tipologia di piscine sarà presto più accessibile.

L’importante è sapere che oggi il sogno di molti può essere realizzato, anche se non nell’immediato. Vediamo come sono fatte le piscine di sabbia e ghiaia, e quali sono i pro e i contro.

Piscine di sabbia e ghiaia: come sono costruite

Dimenticatevi le piscine classiche, con bordi spigolosi e scalette per uscire o entrare in acqua, rivestite di fredde mattonelle azzurre. Dimenticatevi le piscine in resina dalla forma a fagiolo, e anche quelle più evolute in pietra antiscivolo con comodi gradini. Le piscine di sabbia e ghiaia sono un mondo a parte, che comincia con una fase di progettazione più strutturata ed accurata rispetto a quella tradizionale.

Queste piscine sono fatte su misura e si possono personalizzare senza alcun limite, se non quello del budget. Vedremo in seguito le svariate possibilità di progettazione che offre questa tipologia di piscine.

Si comincia con lo scavo dell’invaso, che avrà forme morbide e arrotondate, e una pendenza leggera che va dalla battigia fino al fondo, senza interruzioni.

Dopo l’installazione dell’impianto idraulico, si costruisce una base in cemento armato solida e duratura. Si sovrappongono poi diversi strati, che possono essere diversi secondo la ditta costruttrice. In base a questo fattore il preventivo per la piscina potrà variare di molto. Il primo strato consiste in una membrana impermeabilizzante, che garantirà l’assenza di infiltrazioni d’acqua nella base di cemento e nel terreno.

Successivamente si procede con la stesura di una rete e del rivestimento, tramite spatolatura manuale di uno speciale materiale. Questo materiale deve avere alte prestazioni di resistenza alla pressione dell’acqua, all’abrasione e alle aggressioni chimiche.

L’ultima fase è quella dell’applicazione della finitura, che sarà in sabbia o ghiaia naturali miscelate con resine speciali. 

Creare un’oasi naturale

Come vi ho anticipato, questa tipologia di piscina offre svariate possibilità di configurazione. A partire dalla forma, che può essere modellata a piacimento, adattandosi alla morfologia dello spazio all’esterno che si ha a disposizione.

Il bacino può essere rifinito con sabbia e ghiaia di colori diversi, dal quarzo bianco per un effetto caraibico, ai marroni chiari dall’aspetto più caldo, fino ai ciottoli grigi o antracite per un risultato suggestivo. Si possono anche usare gradazioni diverse, in base alla resa del colore dell’acqua che si desidera.

piscine di sabbia

Lungo i bordi e sul fondo si possono aggiungere rocce artificiali o naturali di vari colori, forme e dimensioni per un aspetto più naturale, o aggiungere una cascata per ricreare una laguna paradisiaca. Molto gettonato anche l’effetto laghetto o l’effetto spiaggia, con una larga battigia sabbiosa. Si possono anche piantare alberi e arbusti come palme, banani, papiri. Da evitare le piante da fiore, che attirano gli insetti e sporcano il bacino con i petali, gli alberi a foglie caduche o con uno sviluppo orizzontale delle radici. Nel collocare gli alberi, bisogna prestare attenzione alla posizione del sole durante la giornata, così da evitare che la piscina sia sempre all’ombra.

Vantaggi e svantaggi delle piscine di sabbia e ghiaia

Uno dei maggiori vantaggi della piscina naturale di sabbia è, oltre alla bellezza, la sua sicurezza. La finitura in sabbia è ruvida e naturalmente antiscivolo, mentre la pendenza dolce e l’assenza di gradini o scalette aiuta ad evitare incidenti.

L’altro vantaggio evidente è la possibilità di personalizzazione praticamente infinita che questa tipologia offre.

L’acqua inoltre, sarà più calda rispetto a quella delle piscine tradizionali, più profonde e rivestite con materiali che non assorbono il calore. Immaginate il piacere di posare i piedi su un caldo strato di sabbia e di immergersi in un’acqua piacevolmente tiepida.

Tra gli svantaggi, come vi ho già accennato ci sono i costi della realizzazione e della manutenzione, ancora piuttosto elevati.

piscine di sabbia

Tenete presente che anche le piscine di sabbia e ghiaia necessitano dei permessi per la costruzione, esattamente come le altre piscine.

Altra nota importante: le piscine di sabbia e ghiaia sono equiparabili a quelle tradizionali, in quanto dotate di impianto di ricircolo, depurazione, pompe, filtri, bocchette e skimmer. I sistemi più evoluti di ricircolo e depurazione lavorano per capillarità, così da eliminare le bocchette di immissione a vista. 

Niente a che vedere con gli stagni balneabili o con le piscine biologiche con fitodepurazione, che a lungo andare possono favorire la proliferazione di alghe e batteri.

Leggi tutti i post sull’argomento piscine.


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