17 Settembre 2020 / / Idee

Le librerie in cartongesso sono un elemento della casa con cui poter giocare per creare degli spazi contenitivi accattivanti e di design. Infatti, grazie alla versatilità di questo materiale, sono possibili disegni anche molto particolari e con forme curve. L’unico limite della loro progettazione è la propria immaginazione!

librerie in cartongesso

Sono una soluzione ottimale per organizzare, ad esempio, una parete caratterizzata da tanti arredi singoli, come il mobile del televisore, mensole con libri, nicchie chiuse, ecc. Tutti questi elementi generano discontinuità, che si può sistemare realizzando una struttura a tutta parete in cartongesso che li inglobi. 

Come potete vedere nelle immagini, questa soluzione è molto più uniforme, e permette anche di sfruttare appieno tutto lo spazio a disposizione.

Il vantaggio di costruire queste strutture è il costo contenuto. Il cartongesso, infatti, è un materiale piuttosto economico e consente di realizzarle a costi inferiori rispetto al legno.

Caratteristiche principali a cui ispirarsi

Vediamo quali sono le caratteristiche principali a cui ispirarsi per ideare una libreria in cartongesso. 

– Simmetriche o asimmetriche

Potete scegliere se avere una che sia simmetrica secondo un asse verticale. Queste librerie appaiono più composte, equilibrate e in qualche modo più classiche. Viceversa quelle asimmetriche risultano più dinamiche. 

– Regolari o irregolari

Altro elemento da valutare sono i riquadri e le nicchie. Questi possono essere tutti uguali e quindi regolari, come ad esempio tutti vani quadrati o rettangolari; oppure possono essere di diverse forme e dimensioni, rendendo la libreria più scomposta.

– A terra o sospese

Se preferite una struttura che arrivi fino a terra, potete scegliere se avere i ripiani a tutta altezza, oppure se prevedere un basamento che abbia sportelli chiusi.

È anche possibile realizzare una libreria sospesa, staccata qualche decina di centimetri dal pavimento. Oppure può essere collocata nella parte superiore della parete a cui è addossato il divano.

Altre particolarità delle librerie in cartongesso

Per rendere ancora più particolare la propria libreria in cartongesso, si può giocare anche con altri elementi: i materiali, i colori e la luce. 

È possibile aggiungere al cartongesso un secondo materiale, come il vetro o il legno. Il vetro può essere impiegato per realizzare dei ripiani molto leggeri visivamente, sia per la trasparenza che per lo spessore. Il legno può essere utilizzato come rivestimento delle mensole orizzontali o dell’intera nicchia, oppure come materiale di eventuali ante.

– Colori

Il cartongesso può essere tinteggiato con una normale pittura per pareti. Potete scegliere se colorare completamente la libreria, dipingerne soltanto i riquadri interni. Un’altra possibilità è mantenere la libreria bianca, ma dipingere la parete di fondo.

– Illuminazione

Per rendere ancora più d’effetto le librerie in cartongesso, usate la luce. Le nicchie possono essere illuminate con faretti o con strisce LED. I primi genereranno un fascio di luce conico, mentre le strisce permettono un’illuminazione lineare e uniforme.

Se avete bisogno della progettazione su misura per la vostra libreria in cartongesso, consultate il sito https://zeumadesign.com.

Credits:

1) Ernesto Fusco interior designer

2a, 2b) Knauf

3a) Lorenzo Pennati; 3b) Juri Favilli design

4a) Sofía Gómez Fonzo; 4b) Dwell – Amizmiz House

5a) Graf Arquitetura & Interiores; 5b) Ildikó Buzogány

6a) Blue Desert Interiors; 6b) Berzah Dekorasyon

7a) Heju Studio; 7b) Studio Amandine; 7c) Thrifty Decor Chick

8a) Bianchi e Bosoni Architetti Associati; 8b) bdastudio Milano 

15 Settembre 2020 / / Design

Il 30 settembre prossimo scade il termine per iscriversi al A’ Design Award, uno dei più prestigiosi premi di design. Un’occasione da non perdere: leggi e scopri perchè.

A’ Design Award

Se sei un creativo, non puoi lasciarti sfuggire l’opportunità di farti conoscere offerta dal prestigioso premio internazionale di design A’ Design Award.

Iscriversi è semplice, basta cliccare su questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

I risultati saranno resi noti il primo maggio 2021, e comunicati su tutti i media partner, compreso questo blog. 

Cos’è l’A’ Design Award & Competition

Nel caso ti fossi perso il post di presentazione, puoi trovarlo a questo link: Sei un creativo? Partecipa a   A’ Design Award 2020-21.

In breve, questo concorso 2020-21 è uno dei più importanti premi internazionali di design. Creato con lo scopo di dare visibilità ai migliori designer e di mettere in evidenza i migliori progetti. Il premio è organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede a Como.

Uno degli aspetti straordinari di questo premio è la possibilità di scegliere fra più di 100 categorie, tra le quali Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award.

Per consultare la lista delle categorie clicca qui: category listing.

Un trampolino di lancio unico al mondo

Ma vediamo quali sono i vantaggi che potrai avere partecipando al concorso. Innanzitutto, l’ A’ Design Award è un trampolino di lancio unico al mondo, vista la risonanza mediatica dell’evento a livello internazionale. Iscrivendoti, potrai accedere ai seguenti benefits:

  • consulenza gratuita per ottimizzare la presentazione del tuo progetto 
  • download gratuito delle risorse per presentare in modo ottimale il tuo progetto
  • certificato di partecipazione
  • inclusione nel BuySellDesign Network 
  • certificazione che attesta la tua paternità dell’opera che hai presentato
  • accesso al Design Business Calculator
  • iscrivendoti, avrai l’opportunità di migliorare le tue capacità di comunicazione e presentazione del tuo lavoro e potrai utilizzare potenti strumenti di PR per promuoverti.

Inoltre, i vincitori dei premi avranno moltissimi vantaggi, tra i quali:

  • pubblicazione garantita attraverso IDNNN e DXGN Networks a più di 100+ riviste tra cui Design Interviews & DM Design Magazine
  • preparazione e distribuzione di comunicati stampa attraverso DesignPRWire
  • pubblicità e visibilità attraverso la comunicazione DesignMedia

La giuria dell’A’ Design Award & Competition

La giuria dell’edizione 2020 – 2021 sarà composta da circa 218 membri, selezionati tra professionisti del design, giornalisti e accademici. La giuria del Good Design Award è multidisciplinare e comprende designer, professori, imprenditori, giornalisti ed editori internazionali con un background ed un’esperienza che garantisce una valutazione equa e autorevole. Per far parte della giuria i membri devono dimostrare di non avere alcun conflitto di interesse, come collaborazioni con aziende partecipanti, così da garantire un giudizio equo. Inoltre, la giuria dovrà seguire una metodologia specifica che l’organizzazione ha perfezionato dopo vari anni di studi.

In questa pagina puoi avere informazioni complete sulla metodologia di valutazione.

Alcuni vincitori delle scorse edizioni

Di seguito alcuni progetti che ho selezionato tra i vincitori dell’edizione 2019-2020 nella categoria A’ Furniture, Decorative Items and Homeware Design:

Cloud Chair by Shota Urasaki
A’ Design Award
Nina & Beni Chair by Andres Marino Maza
Jw Outdoor Furniture by Jingwen Li
A’ Design Award
Poufs With 1000 Ways to Arranged Pouf by Marco Guariglia

Per la categoria A’ Architecture, Building and Structure:

A’ Design Award
Solar Skywalks Energetic Activation of Footbridges by Peter Kuczia
Muh Shoou Xixi Hotel by Shawn Cheung – GOA
A’ Design Award
MareNostrum Residential Building by Aaron Leppanen and Gabriela Anker
Art Movement Residential House by Pei Yun Wu

Per la categoria A’ Lighting Products and Projects:

A’ Design Award
The Lory Duck Chandelier by Serghei Calarash
A’ Design Award
The Lory Duck Chandelier by Serghei Calarash

Per ulteriori informazioni, puoi consultare questa pagina.

Vi ricordo che i vincitori, che saranno resi noti il 15 aprile 2021, verranno pubblicati anche su questo blog.

10 Settembre 2020 / / Idee

Thonet, il celebre brand produttore di mobili in legno curvato, lancia il nuovo sito e offre visite virtuali di show-room e location accessibili a tutti.

Thonet

Thonet non è certo un marchio che ha bisogno di presentazioni. Chi non conosce le iconiche sedute in legno curvato che arredano case e luoghi pubblici in tutto il mondo? Eppure, le nuove regole di distanziazione fisica imposte dall’epidemia di Covid 19 hanno senza dubbio inciso sulle strategie di marketing anche di un gigante del settore come Thonet.

Per questo l’azienda ha deciso di rinnovare il suo sito ufficiale, affidandosi alla creatività dell’agenzia 21TORR, nell’ottica di rendere la fruizione delle varie sezioni più intuitiva e accattivante.

Thonet

Colori chiari e neutri, immagini curate, una scelta ben calibrata dei font e delle dimensioni del testo, uniti a un menù semplice e intuitivo rendono la visita al nuovo sito di Thonet un’esperienza appagante.

Mappa del nuovo sito

Il sito è diviso in 4 sezioni, una per ogni ambiente: casa, ufficio, luoghi pubblici, eventi. 

Ogni sezione è declinata con una serie di suggerimenti, prodotti consigliati e immagini di veri interni cui ispirarsi. L’esperienza di navigazione ricorda un po’ quella che si sperimenta su Pinterest, una successione di immagini accattivanti che conducono ad altre immagini in un gioco senza fine.

Per alcuni prodotti, come la Chair 118,  è possibile usufruire di uno strumento di configurazione on line, scegliendo i materiali e i colori e salvando la versione scelta per un successivo ordine personalizzato.

Infine, 21TORR ha realizzato dei veri e propri show-room visitabili virtualmente e accessibili a tutti, compreso il museo.

Il nuovo sito Thonet rappresenta uno strumento prezioso per tutti gli utenti, in particolare per architetti, designer e appassionati di design, che possono trovare moltissime ispirazioni.

La storia di Thonet, dai caffè viennesi al mondo intero

Oggi in Europa esistono tre aziende produttrici degli arredi originali Thonet: Thonet GmbH, di cui vi sto parlando in questo articolo, Wiener WTG Design e TON

Il fondatore di quello che divenne presto un impero è un certo Michael Thonet, un ebanista che decise di mettersi in proprio nel 1819 a Boppard, in Germania. Michael aveva grandi idee, e nel suo atelier Thonet può dedicarsi agli esperimenti di curvatura del legno, che continuerà a perfezionare per tutta la vita.

Thonet

Ma inizialmente la ditta diventa famosa soprattutto per l’eleganza e l’accuratezza degli arredi realizzati dall’ebanista, e non tanto per quei bizzarri braccioli che teminavano in leziosi riccioli lignei. La fama di Michael Thonet giunse fino in Austria, tanto che il cancelliere Metternich ne sollecitò il trasferimento in quel di Vienna. Qui il nostro ebanista fondò la seconda azienda, la Gebrüder Thonet Vienna, nel 1853. 

Qui nacque la Sedia N°1, progettata per il palazzo Schwarzenberg di Vienna, la madre di tutte le sedie Thonet cui seguirono la Sedia N°4, disegnata per il caffè Daum sul Kohlmarkt di Vienna, e la N°14, chiamata anche Vienna Coffee Chair. A questo punto l’azienda, retta dai 5 figli di Michael, possedeva già due fabbriche, una trentina di negozi monomarca sparsi per il mondo e una terza fabbrica prendeva vita a Bystřice pod Hostýnem, in terra ceca, la TON, acronimo di “industria di mobili in legno curvato”.

Thonet

Il successo di Thonet è certamente da imputare alla tecnica del legno curvato, ma anche alla visione avanguardistica del fondatore e degli eredi, che ha permesso all’azienda di creare icone del design per due secoli. Pensiamo all’incontro con movimenti come la Secessione Viennese o il Bauhaus, e alle collaborazioni con i più affermati designer contemporanei, nel solco sua gloriosa storia.

8 Settembre 2020 / / Interni

Un luminoso loft industriale, che si affaccia sulla città di Bristol, è caratterizzato dalla presenza delle famose Crittall Windows e dalla struttura in cemento a vista.

loft industriale

Luminoso, eclettico e originale, questo loft industriale di 260 mq conquista per la sua aria vissuta e accogliente. Progettato dal proprietario, che è un architetto, il loft ospita l’abitazione e lo studio di progettazione. L’edificio, che fa parte di un complesso a schiera costruito nel 1991, è rivestito in mattoni rossi e si sviluppa su tre livelli.

loft industriale

Al piano seminterrato, che si apre su una vasta corte circoscritta da un muro in mattoni, l’architetto ha collocato un open space. Dall’ingresso, cui si accede da una corte interna decorata con piante mediterranee, si entra in un vestibolo che conduce ai locali di servizio e al living.

La luce naturale abbonda, grazie alle vetrate che si aprono sul lato che abbraccia il panorama su Bristol, situata più in basso. Anche il patio interno, coperto da un lucernaio, contribuisce alla luminosità del loft, distribuendo la luce su due piani.

loft industriale

Crittall Windows e cemento come elementi caratterizzanti

Questo loft industriale presenta due elementi caratterizzanti: la presenza delle rinomate Crittall Windows e la struttura in cemento a vista.

loft industriale

Le Crittall Windows sono fabbricate dall’omonima azienda, che iniziò la produzione nel lontano 1849. Realizzate in acciaio e caratterizzate da una straordinaria leggerezza, sono state impiegate in edifici storici importanti, come la National Gallery o il Bauhaus di Dessau.

loft industriale

Il telaio portante in cemento armato è visibile nei pilastri e negli architravi, e crea partizioni spaziali regolari che richiamano i templi classici.

Open space e patio interno, l’essenza del loft industriale

Non c’è loft industriale senza open space e patio interno, anche se questo secondo elemento non è sempre presente.

loft industriale

In questo caso l’ampia zona living gira attorno al patio interno, che fa da perno centrale e nel quale si trova la zona pranzo, caratterizzata da un grande tavolo ovale di legno e da sedie di design diverse per marchio e colore. Una libreria a binario occupa un lato del patio e sale fino al primo piano, mentre un moderno camino aggiunge interesse alla composizione grazie alla canna fumaria in acciaio cromato.

loft industriale
loft industriale

Da un lato si trovano la cucina, con isola centrale e vetrata aperta sul cortiletto d’ingresso, e il soggiorno, che si affaccia sulla corte esterna.

loft industriale

Al piano superiore, posizionato al livello della strada e dove si trova l’accesso principale, hanno trovato posto l’ampia camera da letto con vista su Bristol e un salottino di lettura. La camera da letto ha un accesso diretto alla stanza da bagno, interamente rivestita in marmo bianco e nero, mentre le scale conducono al primo piano, dove si trova lo studio. Il patio illumina entrambe le stanze, mentre le vetrate e la struttura in cemento danno continuità allo spazio.

loft industriale
loft industriale

Images via Planète Déco a homes World

Visita altre bellissime case nella rubrica House Tour.

5 Settembre 2020 / / Interiors

Essential Home, marchio di design portoghese, presenterà nei prossimi giorni le nuove collezioni disegnate dai prestigiosi studi italiani Studiopepe e Carlo Donati.

Essential Home

Oggi vi sveleremo alcuni dettagli sulla sorprendente collaborazione tra Essential Home, marchio di arredi portoghese, e due prestigiosi studi di design italiani, Studiopepe e Carlo Donati.

Essential Home, di cui potete vedere una realizzazione in questo post, è un marchio specializzato nella realizzazione e commercializzazione di arredi di alta gamma ispirati allo stile degli anni Cinquanta

Le nuove collezioni saranno lanciate il prossimo 9 settembre, ma nel frattempo vi anticipiamo qualche anteprima e un interessante “dietro le quinte”.

Studiopepe per Essential Home

Fondato nel 2006 da Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto, Studiopepe è uno dei più rinomati studi di design a livello mondiale. Tutti i progetti firmati da Studiopepe hanno un denominatore comune, basato su una visione poetica coniugata ad un design rigoroso. Di recente lo studio è stato premiato con il Best Design Collaboration 2020 dai Créateurs Design Awards 2020 a Parigi, per il progetto Les Arcanistes.

Essential Home

In merito alla collaborazione con Essential Home, le due designer hanno colto un aspetto che ha fornito in seguito le basi del loro progetto:

“Abbiamo notato che ci sono molte affinità tra l’Italia e il Portogallo. Il Made in Italy è indubbiamente rinomato nel mondo per la maestria artigiana, ma qui sul campo abbiamo trovato altrettanta competenza e passione per la lavorazione artigianale del legno, del metallo, del vetro, della ceramica e così via. Questa è stata una piacevole scoperta, che ci ha aiutate a definire il progetto.”

Certo, creare una collezione ispirata ai canoni estetici degli anni Cinquanta deve essere stata una bella sfida per le designer milanesi. Ispirarsi senza copiare oggetti già esistenti e creare qualcosa di nuovo non è certo facile, ma Arianna e Chiara hanno trovato la chiave vincente nell’architettura. Nello specifico, le designer hanno preso spunti dai palazzi d’epoca di Milano e dalle case antiche della città di Porto.

Non ci resta che scoprire la collezione che le due designer hanno progettato, per ora rigorosamente top secret.

Carlo Donati e La Dolce Vita

A proposito di anteprime, della collezione creata dallo Studio Carlo Donati possiamo già anticiparvi alcune immagini esclusive. La collezione si chiama La Dolce Vita e si ispira al movimento moderno dei grandi maestri degli anni ’50 e ’60. Elementi ispirati al lavoro di Gio Ponti, Franco Albini, Ico Parisi, Paolo Buffa, Osvaldo Borsani, forniscono lo spunto per arredi i cui nomi richiamano altre icone italiane legate ai protagonisti della Dolce Vita. Come per esempio il tavolo Alberto, che prende il nome dell’indimenticabile attore Alberto Sordi.

Spiega Donati:

“questa partnership unica con Essential Home è stata una sfida che ho raccolto con entusiasmo, perché mi ha dato l’opportunità di lavorare su uno dei miei stili e stati d’animo preferiti, che è movimento moderno di metà secolo”.

Ne è scaturita una bella collezione di arredi, che mescola elementi iconici italiani con spunti più attuali, grazie a materiali come lamiere forate, ottone e specchi colorati o vetri. 

Essential Home

Oltre al tavolo Alberto, la collezione comprende la poltrona Federico, ispirata al grande regista Federico Fellini, mentre alla moglie Giulietta Masina è dedicato il paravento Giulietta, in ottone curvato e tessuto.

La madia Vittorio, dalle sofisticate linee curve, richiama un altro grande protagonista della dolce vita, Vittorio Gassman, mentre per ricordare la sublime Claudia Cardinale il designer ha pensato ad un soffice tappeto di lana, Claudia.

Infine, il lampadario Mina è un omaggio al Palazzo del Lavoro di Torino, progettato da Pier Luigi Nervi e Gio Ponti.

Per info: Essential Home sito ufficiale.

22 Agosto 2020 / / Design

La giusta illuminazione permette di generare ambientazioni molto suggestive; per avere uno spazio esterno accogliente e rilassante occorre studiarla attentamente. In questo articolo vedremo come illuminare il giardino in modo efficace e d’effetto per godere al massimo questa zona verde.

Segnapasso 400 Nano di Platek
Segnapasso 400 Nano di Platek

L’illuminazione nel giardino è di fondamentale importanza non solo per renderlo più d’impatto, ma anche per renderlo un luogo più sicuro. Infatti un corretto posizionamento delle luci permette di vedere bene quegli elementi potenzialmente pericolosi, come i dislivelli, anche al buio.

Una volta predisposto questo tipo di illuminazione necessaria, si può pensare a valorizzare altri punti secondari del giardino, per ottenere un effetto più scenografico. In questo modo, lo spazio esterno a disposizione consentirà la sicurezza e il comfort giusti per viverlo appieno e in totale relax.

Per avere un giardino confortevole ricordate anche di usare delle luci calde e verificate che siano adatte per essere collocate all’esterno.

L’illuminazione degli elementi principali

Partiamo con le idee per illuminare gli elementi principali presenti nel giardino.

1) Evidenziate percorsi

Rendete ben visibile il sentiero principale che porta dal cancello di accesso all’ingresso della casa e, se presenti, i sentieri secondari che conducono alle varie aree. Utilizzate segnapasso a terra o paletti luminosi.

Segnapasso 1200 Mini Roll Over di Platek
Segnapasso 1200 Mini Roll Over di Platek
Segnapasso Break di Vibia
Segnapasso Break di Vibia
Paletto luminoso Tomorrow di Simes
Paletto luminoso Tomorrow di Simes

2) Illuminate le scale

Altro elemento che necessita di una giusta illuminazione sono le scale. È possibile inserire dei faretti sul muretto verticale che le racchiudono, oppure nascondere una striscia LED sotto la parte sporgente della pedata. Quest’ultima soluzione evidenzierà i singoli gradini facendoli sembrare sospesi.

Segnapasso a parete Team di Platek
Segnapasso a parete Team di Platek
Illuminazione con striscia LED (foto di Tor Haddeland)
Illuminazione con striscia LED (foto di Tor Haddeland)

3) Rendete protagonista la facciata

Anche la parete dove è posizionato l’ingresso alla casa deve essere valorizzata. Può essere illuminata con dei proiettori che emettono luce al di sopra, al di sotto o su entrambi i lati, a volte anche con due fasci asimmetrici. In alternativa, potete incassare dei faretti a terra in modo da illuminarla da basso verso l’alto.

Applique Niko di Sovil
Applique Niko di Sovil
Applique Oslo 100 di Astro Lighting
Applique Oslo 100 di Astro Lighting
Proiettore Over all di Simes
Proiettore Over all di Simes

Come illuminare il giardino in modo scenografico

Per sapere come illuminare il giardino mettendo in risalto gli elementi più suggestivi, ecco altre 3 idee.

1) Curate l’illuminazione degli alberi

Un elemento potenzialmente molto scenico sono proprio gli alberi. Un’illuminazione dal basso verso l’alto, mediante faretti o proiettori a terra ai piedi dell’albero, evidenzia la rugosità del tronco e il fogliame, generando particolari chiaroscuri.

Faretto Flat comfort di Simes
Faretto Flat comfort di Simes
Proiettore Thor di Leds C4
Proiettore Thor di Leds C4

2) Giocate con i riflessi sull’acqua

Se avete un giardino con piscina o con degli specchi d’acqua, è possibile posizionare all’interno della vasca dei corpi illuminanti a immersione. A questi potete aggiungere un sistema di illuminazione esterno, con delle luci a pavimento che ne delimitano il perimetro.

Faretti ad immersione Bright di L&L Luce&Light
Faretti ad immersione Bright di L&L Luce&Light

3) Inserite arredi luminosi

Solitamente in polietilene, gli arredi luminosi contribuiscono a creare atmosfera. Si trovano in forme sempre più diverse, a volte solamente decorative – come delle grandi lampade da terra o delle sfere – altre con la funzione di vaso, seduta o sgabello.

Lampada senza fili Sfere luminose di Lyxo design
Lampada senza fili Sfere luminose di Lyxo design
Pouf da giardino Potter di Panzeri
Pouf da giardino Potter di Panzeri
Lampada da terra Tulip XL di Myyour
Lampada da terra Tulip XL di Myyour

Se avete bisogno di una progettazione illuminotecnica per il vostro giardino, consultate il sito https://zeumadesign.com.

16 Agosto 2020 / / Design

Torno a parlare del prestigioso concorso A’ Design Award & Competition, con una mia selezione di 20 progetti vincitori. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 settembre.

A’ Design Award & Competition

Vi ho già parlato del prestigioso concorso A’ Design Award & Competition in questo articolo, nel quale spiego nei dettagli di cosa si tratta. Se sei un creativo o un’azienda che opera nei campi dell’architettura, della grafica, del design o della moda, puoi presentare la tua candidatura al concorso. Considera che le categorie sono circa un centinaio, tra cui Good Architecture Design Award, Good Architecture Design Award, Good Industrial Design Award, Good Product Design Award, Good Fashion Design Award, solo per citarne alcune.

Per consultare la lista delle categorie clicca qui: category listing.

A’ Design Award & Competition

A’ Design Award è uno dei più importanti premi internazionali di design, ed è nato con lo scopo di promuovere il buon design a tutti i livelli. Non solo oggetti dunque, ma anche servizi, progetti di comunicazione, web design, progetti di arredo urbano, architettura del paesaggio e via dicendo. 

Per saperne di più su come partecipare, ti basta cliccare qui:

https://competition.adesignaward.com/call-for-entries.html

Iscriversi è semplice, basta cliccare su questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

Importante:  le iscrizioni sono aperte fino al 30 settembre

I risultati dei vincitori saranno annunciati il prossimo 15 aprile 2020.

La mia selezione di 20 progetti vincitori nella categoria Furniture

Oggi vi presento una mia selezione di 20 progetti vincitori nella categoria ’ Furniture, Decorative Items and Homeware Design Awards. Il concorso in questa categoria è aperto ai designer, agli studi e alle aziende produttrici di mobili, articoli decorativi e oggettistica per la casa. 

A’ Design Award & Competition

Talento Unlimited Cabinet by Edoardo Colzani anno 2020

A’ Design Award & Competition

Sushi Chair by Linda Martins anno 2020

A’ Design Award & Competition

Cube Coffee Table by Meltem Eti Proto and Julide Arslan anno 2020

A’ Design Award & Competition

Plover Multi Purpose Chair by Eric Tong and a Group of THEi Students anno 2020

A’ Design Award & Competition

Codependent Table by Fletcher Eshbaugh anno 2020

A’ Design Award & Competition

Brise Table Furniture Plus Fan by Wonho Lee anno 2020

Mekong Writing Desk by Tran Nguyen Bao Khoi anno 2020

Fllipping Hanger And Art Decor Coat Hangers by Marco Guariglia and Jui-Ju Lin anno 2020

Sama Furniture Series by Fulden Topaloglu anno 2020

Planck Coffee Table by Kristof De Bock  anno 2020

Bandage Sofa by Olga Bogdanova and Elena Prokhorova anno 2019

Niwa Outdoor Furniture by Robby Cantarutti and Partners anno 2019

Spot Multifunctional Sofa by Vinicius Lopes and Gabriela Kuniyoshi anno 2018

Iconic Cloud Chair Rocking Chair by Pia Weinberg – Maison Deux anno 2018

ANGLE Bookshelf by Selami Gündüzeri anno 2017

Stocker Chair, Stool by Matthias Scherzinger anno 2017

Kitch’ T Compact Kitchen by Irena Kilibarda / dsignedby anno 2016

Banco Kitchen table by LA AGENCIA anno 2016

Ane Stool by Troy Backhouse anno 2015

Moon’s Wings Rocking Chair  by Stefania Vola anno 2013

Scopri gli altri progetti vincitori cliccando su questo link: 

http://designmag.org

Come iscriversi e quando

Per saperne di più su come partecipare, ti basta cliccare qui:

https://competition.adesignaward.com/call-for-entries.html

Iscriversi è semplice, basta cliccare su questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

Importante:  le iscrizioni sono aperte fino al 30 settembre

I risultati dei vincitori saranno annunciati il prossimo 15 aprile 2020.


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14 Agosto 2020 / / Design

I sitemi citofonici di ultima generazione sono la rispondono alla crescente domanda di sicurezza, di facilità di comunicazione e di confort.

sistemi citofonici

Avete mai provato la spiacevole sensazione di aspettare un corriere con il pacco che da tanto tempo avete ordinato, o il fattorino con il cibo a domicilio che agognate dopo una lunghissima giornata di lavoro che vi ha lasciato senza alcuna voglia di cucinare, e quando finalmente il citofono suona, non riuscire a sentire nulla, perché magari fuori sta diluviando, o più semplicemente perché microfoni e altoparlanti gracchiano e non funzionano più a dovere? Il rischio è quello che dall’altro capo non capiscano che siamo in casa e non effettuino la consegna. Eppure, ci sono soluzioni in grado di evitarvi questi fastidi, grazie a sistemi citofonici di ultima generazione che ci consentiranno di rispondere sempre “presente” quando aspettiamo una consegna o qualcuno che ci fa visita.

La comodità di un videocitofono

Non facciamo certo chissà quale scoperta, se pensiamo all’installazione di un videocitofono. Eppure, la diffusione di questi comodi sistemi di intercomunicazione non è ancora al giorno d’oggi così diffusa come ci si potrebbe aspettare. E sì che i vantaggi di questa soluzione sono molteplici. Innanzitutto, la comodità: nei casi che abbiamo citato poco sopra, per esempio, la possibilità di vedere chi è alla porta ci permetterà di aprire anche se non abbiamo sentito bene il nome di chi stava suonando. Non solo: i videocitofoni di ultima generazione ci permettono, tramite una semplice app da scaricare sul nostro smartphone, di sapere anche chi si è presentato alla nostra porta quando non eravamo in casa, grazie alla registrazione della telecamera, inviata direttamente sul telefonino e all’insegna così della più ampia sicurezza.

Non finisce qui: spesso il problema, quando si abita in una via piuttosto trafficata, o nella quale transita parecchia gente, è quello di non sentire, a causa del vocìo e del rumore di fondo della strada, chi sta suonando. Gli apparecchi più recenti e di più elevata qualità, come per esempio quelli della famosa azienda 2N, sono dotati di sofisticati microfoni in grado di escludere il rumore che non ci consente di distinguere le voci.

Sistemi citofonici, comfort e sicurezza

E poi c’è il non secondario aspetto della sicurezza, cui abbiamo accennato anche poc’anzi. Fateci caso: molto spesso, quando siamo noi a far visita a qualche amico che abita in case in cui è presente un videocitofono, l’idea di essere visti, seppure per pochi secondi, può metterci in imbarazzo, anche se ovviamente non abbiamo alcuna cattiva intenzione ma stiamo solo andando a trovare gli amici. Umanissimo imbarazzo, dovuto alla sensazione di essere visti senza poter vedere a nostra volta, e per cui ci ritraiamo quasi inconsciamente dall’”occhio” della telecamera. Bene, se invece ci fosse qualche malintenzionato che vuole avvicinarsi a casa nostra, la presenza di una telecamera nascosta, caratteristica dei videocitofoni di ultima generazione, lo stanerebbe immediatamente: non immaginando infatti di essere ripreso, non si premurerebbe di occultare il viso, che rimarrebbe registrato nel dispositivo.

Insomma, i sistemi citofonici di ultima generazione sono la risposta alla vostra domanda di sicurezza, di facilità di comunicazione e di riconoscimento vocale, quando aspettate (o non aspettate) visite e volete stare tranquilli!

Leggi tutti gli articoli sui sistemi “smart” per la tua casa nella rubrica Smart Home.


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31 Luglio 2020 / / Interiors

Un hotel boutique nel cuore del Portogallo di recente rinnovato che unisce made in Italy e gusto locale, grazie ai rubinetti Source di Quadrodesign.

hotel boutique

Un complesso storico nel centro pedonale di Arraiolos, nel cuore del Portogallo, trasformato in un hotel boutique. Casas Caiadas | Open House porta avanti un nuovo concetto di ospitalità, nel quale la boutique di prodotti locali si fonde con la zona ricettiva.

Destinato a famiglie e piccoli gruppi di amici Casa Caiadas | Hopen House deve il suo nome alla presenza di 5 porte d’ingresso che affacciano su due diverse strade pedonali. Sviluppato su tre piani, è caratterizzato da un’architettura discreta e minimale che dialoga sapientemente con la genuinità di un territorio selvaggio.

Il progetto di recupero e la nascita dell’hotel boutique

L’hotel boutique nasce su ispirazione di Paula e Mário, una coppia di coniugi di Lisbona, che affidano il progetto all’architetto Luís Pereira Miguel .

hotel boutique

L’idea dei proprietari era di creare un luogo aperto ma intimo, dall’atmosfera autentica e accogliente, che desse nuova identità a un sito dalla storia affascinante e dai tratti singolari.

L’architetto ha interpretato la volontà dei committenti, restituendo l’edificio al presente, pur conservandone il carattere originale.

hotel boutique
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Le parti comuni, ossia cucina, soggiorno e sala da pranzo, sono collocate al piano terra. Qui gli ospiti possono usufruire di un angolo camino e di un grande tavolo che invitano alla convivialità. I pochi arredi presenti combinano artigianato locale e pezzi contemporanei dal design essenziale.

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Al primo piano si trovano le camere, composte da una suite e da tre stanze, mentre l’ultimo piano ospita un rooftop con vista sul castello.

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Gli ambienti interni, caratterizzati dal bianco assoluto, richiamano la sobrietà e l’essenzialità degli esterni. Ogni dettaglio, estremamente curato, concorre a rafforzare la coerenza stilistica. I mobili sono in legno, le pareti intonacate e candide, gli oggetti di fine manifattura portano la firma di artisti locali tra cui João Bruno Videira, Malga Ceramic Design, Graça Paz.

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I rubinetti della collezione Source di Quadrodesign

Il made in Italy è ugualmente rappresentato e si affianca ai mobili e complementi di gusto locale. L’architetto ha scelto l’azienda piemontese Quadrodesign per equipaggiare cucina e bagni con i rubinetti della collezione Source.

Del resto, il progetto calza perfettamente alla filosofia di Quadrodesign, per la scelta dei materiali, delle forme e dello stile. Infatti, lo stile sobrio e pulito dei rubinetti Source si sposa con i valori di semplicità, estetica minimalista e funzionalità dell’hotel boutique.

Source è uno dei modelli più iconici e versatili del catalogo Quadrodesign, caratterizzata da praticità, resistenza, solidità ed eleganza. Realizzata in acciaio inossidabile, Source è la linea base della gamma da bagno Quadrodesign, che garantisce i più alti standard qualitativi. Una gamma completa di miscelatori per lavabi, bidet, docce e vasche sia da incasso che free-standing.

Se vi interessa saperne di più sulle rubinetterie Quadrodesign, clic sul link.

Visita altri bellissimi hotel, b&b e luoghi pubblici nella rubrica Public Places.


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30 Luglio 2020 / / Idee

Avete mai sentito parlare della pitaya? Si tratta di un frutto esotico proveniente dalla Cina molto particolare e ancora poco conosciuto in Italia, che ha al suo interno una succosa e delicata polpa bianca cosparsa di piccoli semi neri.

Pitaya

Nota anche con il nome di Dragon fruit (che tradotto letteralmente significa “frutto del Drago”), la pitaya offre davvero tantissimi benefici ed è perfetta per uno spuntino estivo rinfrescante e nutriente. Scopriamo quindi tutto ciò che c’è da sapere su di essa.

Tutte le proprietà e i benefici per il nostro organismo

Quando si ha a che fare con un cibo nuovo, una delle prime preoccupazioni riguarda le calorie. Eppure l’apporto calorico della pitaya è piuttosto accettabile: si va infatti dalle 36 alle 60 kcal ogni 100 grammi, cosa che rende questo frutto un cibo perfetto per chi vuole intraprendere una dieta dimagrante, soprattutto durante i mesi estivi. La pitaya è poi particolarmente ricca di acidi grassi e di vitamina E, ma non solo: all’interno della sua polpa è presente una buona percentuale di vitamina C, B1, ferro, fosforo, calcio e potassio.
Questo frutto è ottimo per contrastare la riproduzione dei radicali liberi all’interno dell’organismo e contribuisce a mantenere sano l’intestino. Il suo uso costante si è dimostrato di notevole aiuto anche contro il diabete. Infine, sono state riportate delle proprietà antiaging e antistress, rivelandosi un ottimo alleato persino contro il cancro. 

Cheesecake a base di pitaya 

La pitaya è un frutto molto versatile che si può consumare in modi diversi, come suggerisce la pagina dedicata alla pitaya dei Fratelli Orsero; in particolare, il frutto del drago si rivela assolutamente perfetto per i dessert, più precisamente per realizzare un’insolita e gustosissima versione della cheesecake. La cheesecake di pitaya rappresenta infatti una buona alternativa estiva alle ricette classiche di questo dolce molto apprezzato.
Come prepararla? Per il fondo bisogna polverizzare dei biscotti secchi (preferibilmente Digestive) insieme al cacao, mischiandoli poi al burro fuso e versando il tutto in uno stampo a cerniera da 22 cm. Questo andrà messo in frigo per circa 30 minuti, per renderlo compatto al punto giusto; trascorsa la mezz’ora bisognerà versarci sopra una crema fatta di mascarpone, formaggio fresco, latte condensato e zucchero a velo, insieme all’immancabile frullato di pitaya, lasciando il dolce in frigo per circa 5-6 ore; infine è possibile decorare la cheesecake con delle fettine di questo particolare frutto, facendo attenzione a servirlo ben freddo.

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