28 Marzo 2021 / / Design

Enigma fra tutti gli enigmi: meglio cucina a vista o separata?

In questa terza parte della mia guida per arredare casa vi darò qualche dritta su questo argomento.

Se fino a qualche anno fa , la risposta quasi scontata era “cucina a vista

oggi il discorso è decisamente cambiato.

Smart working,

non si parla di altro,

ormai da un anno a questa parte il lavoro per molti è diventato “lavoro da casa ” , conseguenza di una rivoluzione nella divisione degli spazi abitativi.

E si perché ,se fino a poco tempo fa, prima della pandemia ,la casa era luogo di convivialità e d’incontro per parenti e amici , oggi è per tanti luogo di lavoro ,

perciò

la necessità di avere uno spazio utile a svolgere la propria attività, ha priorità sul resto.

Meglio cucina a vista o separata?

Dipende,

dalle dimensioni e dalla disposizione degli ambienti.

Di sicuro in una casa di piccole dimensioni l’Open space è un ottimo modo per far percepire un volume più ampio del locale,

oggi giorno però l’esigenza di ritagliarsi un’area per il proprio lavoro, ha cambiato le cose.

Pensiamo ad una famiglia tipo

Casa di 80 mq,

a causa della zona rossa condividono lo spazio abitativo :

la moglie impiegata in smart working, il marito docente che lavora con didattica a distanza , due figli , uno a casa dalla scuola materna e l’altro dalla scuola primaria con didattica a distanza .

Cosa ne pensate?

Meglio cucina a vista o separata?

È ovvio che in questa condizione la soluzione migliore è quella di avere degli spazi divisi e ben distinti,

adatti a far svolgere ad ognuno le proprie attività .

Per questo motivo, In questo caso, la mia risposta è meglio cucina separata.

Come per tutte le cose però ,è necessario tener conto di vari aspetti.

Pertanto,

per aiutarvi a dare una risposta a questo enigma, prenderò in considerazioni uno spazio di circa 55 mq , interpretandolo in tre modi diversi .

LA PIANTA DELL’AMBIENTE

SOLUZIONE A : CUCINA A VISTA

In questa prima soluzione gli ambienti sono uniti,

la zona pranzo, il living e la cucina, condividono lo stesso ambiente , ciò nonostante ogni spazio è ben distinto,

La cucina è delimitata dalla grande isola su cui sono stati inseriti i fuochi,

la zona pranzo ha un’area riservata rispetto al resto , definita dal grande tavolo rettangolare,

mentre lo spazio per la zona relax è occupato da un divano angolare .

All’ingresso, grazie all’aiuto di una parete divisoria , da un lato è stato posizionato il mobile tv,

dall’altro lato invece, un armadio in nicchia.

MOODBOARD ISPIRAZIONALE CUCINA A VISTA

SOLUZIONE B: CUCINA A VISTA O SEPARATA?

In cucina è stato scelto un modello angolare con tavolo a penisola.

In questo modo, nonostante la cucina sia a vista rispetto all’ingresso e alla zona living, il suo ambiente è ben delimitato.

L’angolo cucina, sviluppato grazie ad una parete divisoria posta al limite della porta finestra, ha permesso di creare nella zona precedentemente occupata dal tavolo, un angolo studio, parte integrata della parete soggiorno

Il divano, con la sua importanza, crea il perimetro dell’area relax.

MOODBOARD ISPIRAZIONALE CUCINA A VISTA MA SEPARATA

SOLUZIONE C: CUCINA SEPARATA

Definire lo spazio con le pareti,

questa opzione crea ambienti ben distinti,

ad ogni locale è dedicata un ‘area:

  • il relax
  • lo studio
  • la cucina e il pranzo

Questa divisione degli spazi è la scelta per chi ha bisogno di zone ben separate,

ambienti spaziosi , ma separati tra di loro .

In cucina è stato inserito un tavolo rotondo, che crea un’ambiente intimo ed informale.

In entrata è stata nuovamente inserita una parete divisoria per inglobare un mobile ingresso.

La zona studio ora ha una stanza dedicata,

mentre la zona relax resta a vista sull’ingresso.

MOODBOARD ISPIRAZIONALE CUCINA SEPARATA

Conclusione,

nell’arredare casa, ciò che è meglio , dipende soltanto da noi e dalle nostre esigenze.

L’articolo Meglio cucina a vista o separata ? proviene da Laura Home Planner.

20 Marzo 2021 / / Decor

Come arredare un bagno in maniera funzionale?

E si perché ormai si parla di “stanza da bagno ” ,

una piccola oasi di relax da ricreare in casa,

un centro termale tra le mura domestiche,

ma quanto è importante arredare il bagno in maniera funzionale e pratica?

Insomma,

si tratta della prima stanza che usiamo la mattina al risveglio e l’ultima prima di andare a dormire,

per questo motivo deve essere super attrezzata e facile da pulire.

Come arredare un bagno in maniera funzionale? I miei must have

Il mondo del design e dell’arredamento è in continua evoluzione,

materiali ad altissimi livelli qualitativi,

tecnologie performanti,

insomma,

chi più ne ha più ne metta.

Quello su cui mi voglio focalizzare oggi è semplicemente la praticità degli arredi,

cosa non deve mancare in una bagno ?

quali sono gli elementi indispensabili (oltre ai sanitari ovviamente), a cui dovremmo pensare durante la sua progettazione?

Ecco i miei 5 MUST HAVE per la stanza da bagno:

  • Uno specchio ben illuminato

Croce e delizia di uomini e donne,

rotondo, rettangolare, ovale,

ce ne per tutti i gusti e per tutti i generi,

l’importante è che sia ben illuminato

per quanto mi riguarda deve essere illuminatissimo, luce a giorno a anche di notte.

  • Un lavandino largo e profondo

Acqua in giro , sul mobile, schizzi sullo specchio,

quanto è importante la scelta del lavandino?

lo so,

qualcuno di voi starà pensando che magari in una bagno piccolo è difficile poter scegliere un lavandino di grandi dimensioni ,

niente paura,

sappiate che non è impossibile,

basta saper scegliere e farsi consigliare ,

quindi,

assolutamente si ad un lavandino largo, profondo ma non troppo alto nel caso in cui sia d’appoggio,

  • Vani a giorno

dove appoggio i jeans?

e la maglietta ,

quando dovete cambiarvi in bagno e non avete a disposizione uno sgabellino,

dove le appoggiate le cose?

sul piano? sulla vasca bagnata?

sull’appendino dell’accappatoio?

non so magari è solo un problema mio,

ma quando devo cambiarmi in bagno perché in camera il mio bimbo dorme, l’unico posto per appoggiare i vestiti è il fasciatoio

quindi il mio super must have:

elementi aperti per appoggiare qualunque cosa,

dai vestiti, alle asciugamani, ai bagnoschiuma,

qualsiasi cosa che deve essere a portata di mano

  • Accessori interni per cassetti

Per evitare di avere un bagno poco organizzato e disordinato , gli organizer interni per cassetti sono dei veri must have

Quanti di voi hanno ritrovato dopo mesi , appoggiata in fondo al mobile quella crema mai più cercata?

pinzette, lime, pennelli per la barba

niente di meglio che avere tutto a portata di mano e ben organizzato

Come arredare un bagno in maniera funzionale?

  • Un piano d’appoggio

Certamente,

non tutti hanno bagni extra large,

ma un piano d’appoggio ci deve essere,

anche in un bagno super small,

per questo fortunatamente esistono lavandini tutto piano , che si sposano bene anche in bagni piccoli.

Le lenti a contatto?

Dove mi appoggio quando devo metterle?

e mio marito , la schiuma da barba?

Quali sono i vostri must have per la stanza da bagno?

L’articolo Come arredare un bagno in maniera funzionale proviene da Laura Home Planner.

19 Marzo 2021 / / Idee

Colori che richiamano la terra, piante d’appartamento , accenni di blu navy, arredi funzionali, postazioni smart working, sono solo alcune delle tendenze arredamento 2021.

Infondo il nostro stile di vita è decisamente cambiato in un anno ,

pensiamo soltanto ai colori ,

quanti di voi in questo periodo così “chiuso” hanno sentito la necessità di dare luce alle pareti di casa?

Per non parlare degli spazi aperti,

La voglia di evasione ha portato ad una rivoluzione degli ambienti outdoor, una rivisitazione degli spazi esterni, dei terrazzi, dei giardini,

insomma,

il 2020 ha segnato in maniera decisiva le nostre abitudini e le nostre esigenze,

Quali sono dunque le principali tendenze arredamento 2021?

Tendenze arredamento 2021: Piante d’appartamento

Tra le tendenze arredamento 2021 troviamo le piante d’appartamento,

dal living alla stanza da bagno, dove trovano una habitat perfetto,

le piante d’appartamento sono diventate un vero e proprio trend d’arredamento,

un modo per mantenere il contatto con la natura.

Le più gettonate?

La SANSIEVERIA , adatta anche in camera da letto grazie alla sua capacità di rilasciare ossigeno durante la notte , la KENZIA che preferisce gli ambienti chiusi a quelli esterni, la MONSTERA ,che grazie alle sue grandi foglie crea una scenografia effetto jungle.

Carta da parati

Tornata prepotentemente nelle nostre case ormai da qualche anno,

la carta da parati è in cima alla lista degli elementi decorativi più trend del 2021 .

Soggetti floreali, motivi geometrici, bianco e nero, effetto 3d

insomma,

ad ognuno la propria scenografia,

per ogni stanza il proprio mood,

un modo per personalizzare con il proprio stile le pareti di casa.

Blu navy

Abbinato al legno chiaro, al bianco, al colore oro,

insomma il blu navy è un colore perfetto per complementi d’arredamento, home decor, pareti,

un colore profondo, che anche in questo caso rievoca la natura, il mare , il cielo, la voglia di leggerezza e di libertà

Tendenze arredamento 2021: Arredi eco friendly

L’utilizzo di materiali durevoli e riciclabili, come il legno, l’acciaio, il pet, o il cartone

dunque,

materiali che hanno un basso impatto ambientale,

questo modo di arredare casa non è semplicemente una tendenza, ma per molti è diventato uno stile di vita

Illuminazione: i lampadari fanno tendenza

Un complemento a volte lasciato al caso, talvolta per ultimo,

il lampadario è un elemento che nel 2020 ed in questo 2021 sta facendo da protagonista ,

con un richiamo al vintage, agli anni settanta, al minimalismo,

i lampadari di tendenza per il 2021 sono a sfera, con richiami dorati,

veri e propri elementi di design irrinunciabili per creare l’ambiente perfetto

Colori caldi e accoglienti

Gli interni di tendenza seguono una palette colori neutra, che richiama la terra e la natura,

dal terracotta, al beige, all’avorio,

la casa è diventata il nostro rifugio ,

perciò deve essere necessariamente calda e accogliente.

L’articolo Tendenze arredamento 2021 proviene da Laura Home Planner.

18 Marzo 2021 / / Laura Home Planner

Come disporre i mobili in camera?

rispondere non è poi così scontato,

anzi,

non lo è per niente,

ci sono diversi fattori che influiscono sulla disposizione dei mobili in casa, come ad esempio la dimensione della stanza d’arredare, oppure la presenza o meno di finestre e porta finestre,

la posizione degli impianti,

per questo motivo , in questa seconda parte della mia guida per arredare casa, vi darò qualche spunto su come disporre i mobili in uno dei locali della casa che spesso viene snobbato:

“tanto ci devo solo dormire”, ” l’importante che il materasso sia comodo il resto non conta”

oggi vi darò qualche dritta su come disporre i mobili in camera da letto e lo farò attraverso l’utilizzo di tre layout :

  • camera lunga e stretta
  • con finestra e porta finestra
  • camera con due porte finestre

Come disporre i mobili in una camera lunga e stretta

In una camera lunga e stretta, il letto deve trovare una collocazione comoda.

In questo ambiente ad esempio ,

la parete più lunga è 4,50 mt, mentre quella più corta 3,10mt.

soluzione A

il letto è posizionato nella parete laterale alla porta finestra e l’armadio viene sviluppato con un modello angolare

oppure, il letto sta di fronte alla porta finestra.

pro :

il letto dispone di due comodini e può avere dimensioni normali

contro:

lo spazio per l’armadio è ridotto.

soluzione B

Armadio a ponte.

Premetto che questa opzione non mi piace

pro:

si recupera un pò di spazio per gli armadi rispetto alla soluzione A

contro:

l’armadio a ponte non a tutti piace ,inoltre disponendo così i mobili si crea un ambiente confuso

soluzione C

l’alternativa

pro:

finalmente un armadio con dimensioni normali

contro:

il letto ed i comodini sono sacrificati,

è necessario scegliere un letto alla francese con rete da 140 x190 nel caso in cui si desideri almeno un comodino a terra ,

oppure , si può inserire un letto matrimoniale con rete 160 x190 con una testata studiata per avere anche un piano d’appoggio in sostituzione dei comodini

Come disporre i mobili in una camera con finestra e porta finestra

Ok ,

la luce è un fattore importantissimo, ma spesso avere più aperture in una camera da letto può creare qualche problema

come in questo caso ,

in cui sono presenti una finestra ed una porta finestra posizionate in pareti diverse.

La soluzione che vedete qui sopra comporta il posizionamento del letto sotto la finestra, per poter usufruire di un armadio lungo 2,80 mt e di una zona smart working

nella seconda opzione invece

una soluzione ponte ,

in questo modo il letto non è più sotto la finestra e si recupera così dello spazio fronte letto che può essere occupato da una armadio,

o dalla scrivania .

Come disporre i mobili in una camera con due porta finestre

Se la presenza di una finestra e di una porta finestra in camera possono rendere intricata la gestione dei mobili,

cosa accade quando ci sono due porta finestre?

Ovviamente dipende da dove sono posizionate,

se occupano una parete o due pareti diverse.

In questo caso, la stessa parete

Fortunatamente in questa configurazione c’è una nicchia in cui è stato ricavato l’armadio scorrevole

ad ogni modo,

manca lo spazio per i comodini,

per questo motivo ,

occorre scegliere soluzioni alternative alla classica testata del letto

come?

con pannelli dietro al letto ,

mensole,

e nicchie ricavate nella parete

Dunque,

come disporre i mobili in camera ?

E’ una domanda a cui si può rispondere solo analizzando ogni situazione,

non esistono regole,

bisogna seguire consigli, idee e cercare le soluzioni più adatte ai propri spazi.

Qualcuno di voi mi ha chiesto se posso approfondire l’argomento open space cucina e soggiorno,

ve ne parlo nel prossimo articolo di questa guida per arredare casa.

L’articolo Come disporre i mobili in camera: la guida facile per arredare casa proviene da Laura Home Planner.

4 Marzo 2021 / / Idee

Sembra semplice da dire, ma arredare casa per molti è un vero dilemma

“mi piace lo stile industrial , ma anche quello vintage” ,

“vorrei il parquet, ma amo la resina”,

“la cucina la voglio calda e accogliente ma adoro l’effetto metallico”,

Insomma,

Come fare per arredare casa e non sbagliare?

Chi mi conosce sa che per me non esistono regole, ci sono solo alcuni aspetti da considerare e consigli pratici da seguire.

Arredare casa : di cosa tener conto?

Per arredare casa, la prima cosa da fare è

1) preparare un elenco di tutti i generi che ci piacciono, proprio come fosse la lista della spesa, ed eliminare man mano quello quello che ci convince meno,

In che modo?

Prendiamo per esempio lo stile shabby, quali sono gli aspetti di questo genere che vi piacciono? Tutti? Insomma c’è qualcosa che cambiereste?

Mobili dall’ effetto “sciupato “?

Colori tenui?

E dello stile industriale? Siete convinti di volere tubi a vista, mixare ferro, cemento e legno e mattoni a vista ?

O che ne dite dello stile moderno ? Tutto liscio, lucido , definito, un po’ freddo?

Qualcuno starà pensando “ma io voglio una casa che possa mixare tutti gli stili che mi piacciono “

Niente paura,

è la conclusione a cui giungono in molti, per questo è meglio fare un elenco, eliminare ciò che non convince e poi partire con le scelte.

2)fare un secondo elenco , quello più importante , che riguarda le proprie esigenze

  • single ?
  • coppia?
  • famiglia numerosa?
  • figli grandi o piccini?
  • animali in casa?
  • smart working?
  • quanto tempo trascorrete in ogni stanza?
  • chi cucina?
  • zona relax?
  • vi piace la compagnia e siete soliti invitare parenti ?
  • studio, stanza degli ospiti, quali sono le esigenze oltre a quelle abituali ?

l’elencazione potrebbe essere molto lunga o brevissima ,

non tutti abbiamo uguali necessità.

Arredare casa: mix and match

Siete tra quelli che hanno deciso che lo stile della propria casa sarà un mix and match, insomma vi piace l’idea di mescolare tra vari generi?

Bene, ecco qualche consiglio :

  • Non esagerare

va bene mischiare , ma atteniamoci ad un paio di tendenze,

  • Non fare di testa propria

per quanto riviste e social possano aiutare, spesso, non essendo del mestiere, il rischio è di creare confusione, quindi,

se volete ottenere un buon risultato, affidatevi a qualcuno che ne sa più di voi in fatto di arredi, tendenze..

  • Fissate un budget

questo è fondamentale per capire quali materiali utilizzare e con quali finiture.

Dunque ,

lo stile mix and match, lo dice il termine stesso “mescola” più generi per crearne uno unico ed inconfondibile,

il proprio.

In questa prima parte della mia guida per arredare casa, vi darò qualche dritta sui vari generi che si possono mischiare bene tra di loro.

Mix & Match: classico e moderno

Questo tipo di stile, spesso è sinonimo di “risparmio economico”,

infatti,

per arredare casa in questo modo, vengono spesso utilizzati mobili già in uso, magari ereditati, come vecchi tavoli, madie, sedie antiche, comò d’epoca,

in sostanza mobili di cui disponiamo , che non dobbiamo comprare, ma ai quali daremo nuova vita.

Uno dei rischi di questa scelta però, è il sovraffollamento della casa,

nel senso che,

disporre di molti mobili e volerli utilizzarli tutti si può, dipende però da quanto spazio abbiamo a disposizione.

Se consideriamo una casa dalle misure “normali” (che poi la normalità non si sa mai qual’è)

allora, é meglio verificare come sistemare ogni pezzo a disposizione, per evitare di dar vita ad un ambiente confusionario e disordinato.

Fortunatamente però, chi ama questo mix tra classico e moderno ha un vantaggio rispetto ad altri generi,

Spesso infatti,

I mobili antichi, d’epoca o comunque datati, possono svolgere funzioni diverse rispetto a quelle d’origine ,

Prendiamo ad esempio un comò ,

Quante volte vi è capitato di trovarlo in una sala da pranzo come fosse una credenza per tovaglie?

e nell’ ingresso di casa? Per abbellire e per riporre sciarpe, chiavi, borse

Un baule?

A volte i baule vengono riutilizzati come tavolini davanti ad un divano,

Oppure come porta scarpe in ingresso,

insomma, come si sente dire spesso, un pezzo classico o antico , trova sempre il suo posto in casa,

Perciò,

Con un po’ di creatività ed eleganza si può creare uno stile mix & match d’effetto.

Arredare casa : vintage e pop

Appassionati degli anni ’50 e ’60?

Vi piacciono i mobili in legno vintage ma anche i colori sgargianti?

Lo stile vintage -pop è pronto per entrare nelle vostre case.

contrasti cromatici, forme “abbondanti ” che si mischiano alle linee pulite del design di altri tempi, un mix tra plastica e legno,

Sto parlando di una delle tendenze più trasgressive dell’ interiordesign,

Chi vuole adottare questo stile per la propria casa è disposto ad esagerare,

Anche in questo caso però meglio non abbondare con i pezzi di design, ne tanto meno con i colori,

Meglio focalizzarsi su pochi elementi e concentrarsi su un paio di tonalità di colore ,

evitando così l’effetto mercatino dell’ usato.

Come creare un effetto wow?

Il living è l’ambiente che più si presta alle ambientazioni,

Questo perché è il luogo del relax, degli incontri, spesso il punto focale della casa.

Per adottare questo genere potete scegliere tra divani e poltrone “formose” e colorate, abbinate a madie in legno lucido con piedi alti,

Carta da parati con decori geometrici che fanno da sfondo ad uno scrittoio in legno la cui seduta è un pouf dai colori sgargianti

in sostanza è come immaginare la casa dei nonni degli anni ’60 dai colori un po’ “spenti” rallegrata con pezzi dal design chiassoso

Occhio alle dimensioni però,

Lo stile pop è ingombrante in tanti aspetti.

Industrial e shabby chic ?

Vi piace lo stile shabby ma non vi piacciono tutte le sue sfumature?

Insomma volete uno stile consumato, non troppo romantico e un pò ruvido?

Industrial shabby è la parola d’ordine.

Per creare questo stile è necessario abbandonare un pò del romanticismo dello stile shabby,

no a fiori, merletti, e tonalità pastello ,

quello che serve per un mix perfetto ?

  • la mascolinità dello stile industriale per pareti e pavimenti con mattoni a vista e cemento
  • il tocco retrò di complementi d’arredo , con una poltrona bergère e delle ceramiche adagiate su un tavolino
  • tessuti naturali per cuscini e tende
  • ferro, tubi a vista, colori scuri che si mischiano a tonalità chiare

Arredare casa in stile etnico e ..

Quanto ci manca viaggiare? scoprire culture nuove e portare un “pezzo ” del nostro ultimo viaggio in casa?

Ecco,

lo stile etnico ci permette di essere in luoghi lontani , di mischiare la nostra cultura a quella degli altri e di immaginare di essere in posti unici in cui abbiamo lasciato una parte di noi .

Questo stile si può mischiare a qualsiasi altro genere presente in casa,

ovviamente però,

come per tutti i mix & match, deve esserci un senso ,

quindi, non basta appendere una maschera africana o metter un nargilè in vetrina.

Per far si che lo stile etnico si introduca in casa , bisogna aver passione per i colori, per il legno, per i materiali naturali in genere, per tutte le cose artigianali.

Come fare allora?

Scegliere gli elementi giusti è indispensabile,

Arredare casa con un mix in stile etnico cosa vuol dire?

Innanzitutto dire etnico è generico,

quando si parla di etnia , si parla di un gruppo di persone che hanno in comune la stessa cultura, gli stessi linguaggi, religioni, costumi,

perciò,

non è detto che ci piacciano tutti i generi e i costumi di una sola etnia,

magari amiamo l’Africa e la Cina,

o più semplicemente ci piace viaggiare e ci piace avere in casa un pezzo per ogni luogo visitato,

per questo motivo la scelta d’inserire complementi d’arredo che trovano la giusta collocazione è importante.

Il consiglio vi do , è quello di studiare bene l’involucro , la scenografia della vostra casa, ovvero le pareti,

meglio privilegiare i colori neutri e dare un tocco di etnico ad una sola parete, magari con una carta da parati che rievoca i luoghi a cui vogliamo ispirarci,

oppure con dei colori che lo caratterizzano , ma sempre e soltanto in maniera minima,

questo perché è importante che si crei armonia con tutto il resto .

Per quanto riguarda l’arredamento ci sono due strade da seguire,

la prima è quella di arredare un solo ambiente della casa in questo stile, come ad esempio una parte della zona living, la camere o il corridoio,

l’altra è quella di osare,

in fine dei conti , come vi ho detto, arredare casa con uno stile mix & match vuol dire creare un genere unico e proprio,

l’importante è che ci faccia star bene, che sia di nostro gusto e che ci faccia stare in armonia.

Nel prossimo articolo di questa” guida per arredare casa” vi darò qualche dritta su come disporre i mobili e scegliere le dimensioni .

L’articolo Arredare casa: la guida facile da seguire per scegliere il proprio stile proviene da Laura Home Planner.

22 Febbraio 2021 / / Idee

Illuminazione casa: terza parte

Siamo giunti alla terza e ultima parte della nostra “mini guida” dedicata a come illuminare correttamente ogni ambiente della casa.

Ecco qualche consiglio per definire i punti luce e scegliere la tipologia di lampade più adatta alla zona notte e alla stanza da bagno.

Qualsiasi sia l’ambiente da progettare, rinnovare o arredare, l’illuminazione casa deve sempre essere funzionale e decorativa al tempo stesso.

Ciò significa che deve garantire la luce necessaria dove serve mettendo in evidenza le peculiarità di una stanza.

Per ottenere questo risultato occorre prevedere una luce generale abbinata ad una illuminazione funzionale, ovvero che focalizza la luce in una zona circoscritta.

Ma quali sono i fattori da valutare per definire quanti punti luce inserire in una stanza, dove posizionarli e quale tipologia di lampade scegliere?

  • dimensioni della stanza;
  • presenza di finestre o portefinestre;
  • attività svolte nella stanza;
  • colori delle pareti;
  • stile e disposizione degli arredi.

Illuminazione casa: la zona notte

La camera da letto è la stanza che viviamo maggiormente sfruttando la luce artificiale.

In questa stanza, prima di dormire, scegliamo i vestiti per il giorno dopo e spesso leggiamo un buon libro, quindi è importante non sottovalutare la scelta dei punti luce e delle lampade.

Per prima cosa è necessario disporre di una luce generale diffusa in grado di illuminare tutta la stanza optando per una lampada sospesa o per un modello da terra.

La scelta tra queste due opzioni dipende dalla dimensione della camera:

se la superficie è ridotta meglio non occupare centimetri preziosi con una piantana, il lampadario è certamente più indicato.

In questo caso, naturalmente, il consiglio è di scegliere un modello non troppo grande e voluminoso, ma che sia proporzionato alla dimensione della camera.

Oltre alla luce generale è necessario prevedere alcuni punti luce in grado di illuminare l’interno dell’armadio una volta aperte le ante, o tutto ciò che contiene la cabina armadio.

Se provate ad aprire il vostro armadio con la sola luce generale accesa, noterete subito la vostra ombra e sarà difficile scegliere come abbinare i capi d’abbigliamento. Ovviare a questo problema è facile, basta installare dei faretti da incasso orientabili sopra l’armadio o la cabina armadio, mantenendo una distanza di circa 50 cm dal bordo esterno.

In alternativa ai più comuni faretti, una soluzione molto in voga è di prevedere un sistema di illuminazione a binario con riflettori orientabili.

In ogni caso,

qualunque sia la scelta, per ottenere una buona qualità dei colori di abiti e accessori il cablaggio dovrà essere rigorosamente a LED.

Infine,

nella camera da letto, dobbiamo prevedere anche due lampade da comodino.

Trattandosi della lampada che accendiamo per leggere un libro prima di dormire, la luce dovrà essere tenue e calda per non “disturbare” la persona che dorme a fianco.

Le possibilità di scelta sono molte: dalle lampade da appoggio da collocare sopra il classico comodino, alle applique da appendere ai lati del letto, in alternativa è possibile scegliere due faretti orientabili da fissare direttamente sulla testata del letto.

Illuminazione casa: la cameretta dei bambini

Nel caso di camere piccole, applique e faretti sono un’ottima soluzione salvaspazio.

Per illuminare la cameretta dei bambini o la stanza dei ragazzi valgono le medesime regole della camera da letto matrimoniale ,ma con l’aggiunta di un punto luce dedicato alla illuminazione della scrivania dove studiano e fanno i compiti.

La scrivania, che va sempre posizionata nel punto della stanza con maggior luce naturale, ha bisogno di una lampada da tavolo orientabile.

In questo caso scegliete una lampada dalle dimensioni contenute ma in grado di emanare una luce calda concentrata.

Quando scegliete le lampade, qualsiasi sia il modello, ricordate sempre lo stile degli arredi al fine di creare armonia tra i diversi elementi.

Come illuminare il bagno

Quando si progetta l’illuminazione casa non dobbiamo mai sottovalutare la stanza da bagno,

in quanto,

oltre ad essere uno spazio funzionale, è l’ambiente nel quale ci rifugiamo per dedicare del tempo a noi stessi.

In questo caso la luce generale a soffitto è indicata per una breve sosta, mentre per prepararsi al mattino occorre una luce forte e dai toni freddi da collocare sopra lo specchio.

Per trascorrere momenti di relax immersi nella vasca da bagno, una luce calda e dimmerabile, è la soluzione ottimale.

Non dimenticate di considerare la dimensione della stanza da bagno.

Se in un bagno grande possiamo sbizzarrirci con la fantasia optando per giochi di luce e lampade scenografiche, l’illuminazione di un bagno piccolo deve puntare a rendere visivamente più ampio lo spazio ridotto. In questo caso anche la scelta di colori chiari per le superfici, sono un contributo decisivo per ampliare l’ambiente.

In quanto alle tipologie di lampade, per il bagno ne servono almeno tre:

  • Luce generale a soffitto: una plafoniera o dei faretti incassati sono le scelte abituali. Se il bagno è caratterizzato da un soffitto alto, in questo caso andrà bene anche bella lampada a sospensione.
  • Luce generale a parete: delle belle applique a parete possono fungere da luce generale in un bagno piccolo. Se invece il bagno è grande, possono rinforzare la luce generale, modellare lo spazio e creare una piacevole atmosfera rilassante. In questo caso è opportuno mantenete separate le accensioni.
  • Illuminazione specchio bagno: che ci si debba truccare o fare la barba, lo specchio del bagno deve essere illuminato correttamente. Un faretto orientabile fissato alla parete sopra lo specchio è una scelta pratica e funzionale.

In un bagno piccolo il consiglio per ottimizzare lo spazio è di optare per un mobiletto bagno con ante a specchio e illuminazione incorporata. In questo modo ricaverete dello spazio contenitivo estremamente utile.

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11 Febbraio 2021 / / Idee

Come illuminare la cucina?

Si tratta dell’ambiente della casa in cui lavoriamo di più e dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo,

per questo motivo è importante che sia adeguatamente illuminata.

In questo ambiente dobbiamo poter contare su un sistema di luci ben organizzato, che ci permetta di cucinare in tutta sicurezza anche nelle più buie giornate invernali.

Dalla scelta dei punti luci alla scelta delle lampade, ecco i nostri consigli per non commettere errori.

come illuminare la cucina

Quando si progetta l’illuminazione casa ogni ambiente merita uno studio specifico in base alle funzioni che si svolgono.

Illuminare la cucina in modo ottimale è fondamentale.

Per farlo , occorre innanzitutto valutare:

  • quanta luce naturale proviene da finestre e/o portefinestre,
  • la dimensione della stanza,
  • la disposizione degli arredi e soprattutto dei piani lavoro.

In cucina la zona operativa, è quella che richiede una maggiore illuminazione.

Sfrutta al massimo la luce naturale che proviene dall’esterno e in base a ciò calibra i punti luce da inserire nella stanza.

Il consiglio è di scegliere sistemi di illuminazione pratici da pulire e luci a led in grado di garantire un ottimo risparmio energetico e una durata prolungata nel tempo. 

Presta molta attenzione alla funzionalità dei punti luce e alla loro disposizione senza dimenticare la possibilità di poter gestire la luce da più punti e non da un unico interruttore.

In fase di scelta considera tre tipologie di luce:

  • ambientale,
  • funzionale
  • decorativa.

L’illuminazione ambientale ti permette di avere una luce omogenea in tutto l’ambiente;

quella funzionale è adatta per illuminare le zone operative come il piano lavoro, i fuochi, il lavello e, se presente il tavolo da pranzo, l’isola o la penisola;

mentre quella decorativa  è utile per creare una particolare atmosfera e per valorizzare l’ambiente.

Tipologia di lampade per illuminare ogni zona della cucina

La cucina è l’ambiente che richiede una particolare attenzione in fase di progettazione e sistemazione dei punti luce,

per rispondere adeguatamente alle diverse esigenze di luminosità delle varie zone, bisognerà quindi valutare :

  • il punto da illuminare e scegliere la lampada più adatta,
  • la disposizione corretta
  • l’intensità della luca necessaria. 

Illuminazione a soffitto per la luce ambientale 

I classici faretti incassati o in alternativa i più moderni sistemi di illuminazione a binario con spot orientabili sono la scelta ottimale per disporre di una buona luce generale in tutto l’ambiente cucina. Un consiglio, scegli apparecchi a LED che oltre a farti risparmiare regalano una piacevole luce calda. 

Illuminazione per il piano della cucina, la zona cottura e lavello

Dopo aver pensato all’illuminazione generale si passa al piano di lavoro, alla zona cottura e lavaggio.

Quante volte ti è capitato di non riuscire a cucinare bene perché la luce non era ottimale?

Nelle zone operative dove prepariamo il cibo, cuciniamo e laviamo i piatti, abbiamo bisogno di superfici ben illuminate per lavorare bene e in tutta sicurezza.

Le soluzioni tra cui scegliere sono diverse e dipendono dalla tipologia di arredi .

Per le cucine tradizionali dotate di pensili a parete puoi installare delle pratiche e funzionali barre led sottopensile.

Si tratta di speciali barre che si montano facilmente in qualsiasi punto della cucina, sono resistenti all’acqua e al calore, inoltre sono disponibili in differenti misure per adattarsi perfettamente a qualsiasi dimensione

Un’altra soluzione è l’inserimento dello schienale luminoso tra basi e pensili, molto in voga di questi tempi,

solitamente in vetro magnetico per rendere luminosa ed elegante la cucina.

Se invece hai rinunciato ai pensili sostituendoli con delle mensole, allora in questo caso puoi optare per una o più lampade a braccio orientabile da fissare alla parete,

in questo modo avrai una luce diretta proprio dove ti serve. 

Per illuminare le zone operative della cucina scegli lampadine con luce fredda o naturale che permettono una maggiore concentrazione.

Illuminazione per il tavolo, l’isola o la penisola in cucina

Se la cucina è abitabile e dotata di una zona pranzo, devi predisporre una luce diretta per illuminare il tavolo,  la scelta ideale è una lampada a sospensione posta a circa 70 cm di altezza dal piano del tavolo. 

Per una maggiore praticità, in fase di scelta considera anche la facilità di pulizia del lampadario. Il consiglio è di optare per un modello dalle linee semplici e pulite, quindi più facile da pulire. 

Anche l’isola o la penisola hanno bisogno di luce diretta.

Una soluzione sono i faretti a soffitto con luce focalizzata sul piano, in alternativa puoi scegliere una o più lampade a sospensione con luce diretta verso il basso. Il numero delle sospensioni dipende dalla lunghezza del piano: se l’isola o la penisola ha una lunghezza superiore a 150 cm ne occorrono almeno due.

Infine, come detto, ricorda di gestire l’illuminazione con pulsanti separati, quindi suddividi le zone affinché la luce in cucina sia gestibile da più punti. 

L’illuminazione casa è un tema molto importante che può influenzare il nostro benessere all’interno della casa.

Il consiglio è quello di rivolgersi sempre ad esperti del settore, soprattutto quando non si è sicuri di affrontare determinate scelte o non si ha un’idea precisa di quali soluzioni adottare. 

Nel prossimo articolo parleremo di come illuminare la zona notte e la stanza da bagno.

L’articolo Illuminazione casa: seconda parte come illuminare la cucina proviene da Laura Home Planner.

5 Febbraio 2021 / / Idee

Come abbinare i colori in camera da letto?

Si tratta di una domanda che ricevo in maniera ricorrente quando faccio consulenza

“non ho idea di come abbinare i colori in camera da letto”, oppure

” come abbino i colori in casa con l’arredamento e con i pavimenti e le pareti?”

In effetti per chi non se ne intende è facile ricadere in errori ,

questo perché il gusto personale spesso si mischia con le immagini trovate su Pinterest o sulle riviste d’arredamento, tanto da creare molta confusione.

Ad ogni modo,

vediamo se con qualche idea e consiglio riesco a rispondere ai vostri dubbi.

abbinare i colori in camera da letto con il pavimento:

La base da cui partire è il pavimento, questo perché oltre ad essere alla base della casa nel vero senso della parola, è alla base di tutte le altre scelte tantè che in alcuni casi detta lo stile da cui poi seguirà tutto il resto.

perciò ,

se state ristrutturando casa e siete ancora in tempo con la scelta dei pavimenti avete qualche vantaggio,

se invece il pavimento è già presente in casa , non dovete far altro che seguire qualche consiglio.

Partiamo dai pavimenti più particolari, quelli che molte volte troviamo negli appartamenti relativi al periodo del ‘900 come la graniglia ,

uno dei materiali nati dal riciclo degli scarti della lavorazione del marmo e delle pietre, legati con cemento, colorati con ossidi naturali ed impastati con acqua

una tipologia di pavimento tornata di moda nell’ultimo decennio,

o come le cementine ,

un prodotto molto versatile per creare pavimenti e rivestimenti dai disegni multi colori, composte da polveri finissime di marmo, cemento e ossidi naturali

Abbinare i colori della camera con questi pavimenti può sembrare difficilissimo ,

in realtà è molto più semplice che abbinarli ad un gres porcellanato comune.

In questi casi infatti, il protagonista è proprio il pavimento che detta lo stile di tutto il resto,

per questo motivo ,

la soluzione migliore è quella di scegliere:

  • colori neutri,
  • materiali essenziali ,come il legno e il ferro,
  • rivestimenti leggeri

ovviamente tutto dipenderà dalla tonalità di colore che assume il pavimento, ma di sicuro i toni chiari ed i legni sono un connubio perfetto con questo stile,

inoltre ,

nel caso di tappeti con effetti geometrici o pavimenti che riproducono queste pavimentazioni,

è possibile osare con un colore intenso come il blu , il verde, o il senape,

Abbinare i colori in camera con il parquet

Il legno in tutte le sue essenze è un materiale che si coniuga perfettamente con diversi generi,

per decidere però in che modo abbinare i colori in camera è necessario capire di che tipo di parquet si tratta, se chiaro, scuro, posato a spina di pesce oppure classico come il Doussié dai toni bruni e rossicci

A tal proposito è meglio partire dal proprio gusto estetico :

Classico o moderno?

Se vogliamo dare un’impronta moderna alla nostra camera ma il parquet è lucido oppure ha toni scuri o addirittura è posato a spina italiana o spina di pesce, meglio dare contrasto con colori chiari e freddi oppure scuri e profondi come il bianco , il grigio chiaro, il blu, il tortora o il marrone

quindi ok a laccato, materico , letti imbottiti con piedi alti e giroletto slim oppure con contenitore

con un parquet in rovere nodato, sbiancato oppure in frassino spazzolato dai toni freddi gli abbinamenti sono davvero molteplici,

stiamo parlando di un pavimento in legno , un materiale che come detto prima si sposa con ogni genere , perciò ok a seguire il proprio istinto in fatto di stile , ma senza eccedere

dal gusto scandinavo

moderno

classico contemporaneo

con resina e gres dai toni neutri?

La resina è un materiale igienico e di facile pulizia, grazie all’assenza di fughe.

E’ possibile avere diversi effetti decorativi grazie alle sue molteplici combinazioni di colore ,

ad ogni modo ,

se il nostro pavimento in resina o gres porcellanato maxi formato , ha dei colori neutri come il crema, il beige, il grigio, gli abbinamenti di colore non hanno limiti,

quello che predilige è sempre il gusto personale, usato con coerenza ,

questo perché in realtà non esiste una vera regola per abbinare i colori in camera da letto , l’importante è :

  • non eccedere con colori forti ed energizzanti come il rosso o il viola
  • tener conto delle dimensioni della stanza
  • prendere in considerazione il fattore luce: quante finestre ci sono ? è una stanza luminosa?
  • non mischiare generi troppo diversi

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30 Gennaio 2021 / / Design

Siete insoddisfatti di un’illuminazione scialba e incapace di creare la giusta atmosfera? Questo mese abbiamo deciso di dedicarlo a come illuminare correttamente ogni ambiente della casa, dalla definizione dei punti luce alla tipologia di lampade.

Partiamo con questo primo articolo dedicato all’ingresso e al soggiorno.

Durante l’arco della giornata le stanze riflettono una luce fluida e vivida, i colori sono audaci e l’atmosfera è calda e accogliente ma con il calare della sera qualcosa cambia.

Quando si accendono le luci artificiali tutto si appiattisce, l’atmosfera appare meno accogliente e ci si rende subito conto che la casa non è illuminata correttamente.

Quando si progetta una casa nuova o si procede con una ristrutturazione, sbagliare i punti luce e scegliere lampade non adatte ai diversi ambienti può significare vivere in condizioni di disagio.

Pensiamo ad esempio alla zona lettura in cui non è possibile leggere nelle ore serali per la mancanza di una corretta illuminazione interna.

Questo errore porta anche a non valorizzare la ristrutturazione effettuata o all’arredamento scelto con tanta cura e attenzione.

L’illuminazione casa deve sempre essere funzionale, fornendo luce sufficiente ove è necessaria, inoltre deve essere decorativa, mettendo in evidenza gli aspetti caratteristici di ogni singolo ambiente.

Come illuminare casa: l’ingresso

L’ingresso è la prima zona in cui si accolgono gli ospiti o in cui ci si trova una volta varcata la soglia.

In questo ambiente,

spesso privo di luce naturale,

si ha necessità di avere una luce calda per creare fin dall’inizio una sensazione di accoglienza e comfort.

La scelta ottimale prevede la combinazione di due differenti tipologie di luce:

  • un punto luce generale
  • un punto luce funzionale.

La luce generale può essere diretta o indiretta, quest’ultima la più confortevole in quanto l’occhio non vede la superficie luminosa.

La luce funzionale, invece, illumina punti specifici dell’ingresso mettendo in evidenza mobili, complementi e oggetti.

Quando l’ingresso è lungo e stretto come un corridoio, il consiglio è di optare per un’illuminazione indiretta generale oppure inserire più punti luce a soffitto,

questo perché una sola luce centrale può non essere sufficiente, rischiando di avere delle zone d’ombra.

Se invece l’ingresso si apre direttamente sulla zona giorno, è il caso delle abitazioni open space, è opportuno inserire un punto luce dedicato all’ingresso per valorizzarlo al meglio.

Per illuminare il corridoio la tradizionale plafoniera è piatta e poco accogliente, il lampadario troppo invasivo: meglio i faretti da incasso, o spot orientabili per mettere in risalto una console con luci a led.

In alternativa vanno bene delle applique con lampade alogene da 50-70W, in grado di diffondere e riflettere la luce verso un bel soffitto, una carta da parati o una finitura pregiata dei muri.

Come illuminare casa: le diverse zone del soggiorno

Il soggiorno è l’ambiente più vissuto della casa e nel quale si trovano più zone con funzioni diverse: la zona dedicata al relax e alla tv, l’angolo lettura, la zona pranzo e molto spesso anche l’home office.

Oltre a una luce diffusa in questo ambiente occorre prevedere una illuminazione specifica per ogni singola zona.

Per il soggiorno è importante illuminare il tavolo da pranzo con una luce diretta calda e perché no, sospesa.

Le lampade a sospensione sopra il tavolo da pranzo non devono essere troppo basse altrimenti si rischia di creare un’interferenza visiva tra i commensali o delle zone d’ombra. La distanza corretta è di circa 70 cm dal piano.

Nel caso di un tavolo lungo almeno 180 cm è possibile prevedere l’installazione di più lampade a sospensione.

Oltre alla luce diretta, è importante prevedere un secondo punto luce diffusa vicino al tavolo, come ad esempio una bella applique a parete.

Sempre in soggiorno un altro punto focale è la zona relax con divani e tv.

Guardare la TV al buio completo è un’abitudine tanto frequente quanto sbagliata.

La luce dello schermo affatica notevolmente la vista, per questo motivo la soluzione ottimale è di illuminare la parete della tv in modo molto soft con una luce calda possibilmente dimmerabile e posta alle spalle del televisore.

In prossimità della zona divani bisognerebbe prevedere anche una luce di intensità minore per creare atmosfera, ad esempio una lampada a piantana.

Quando si definiscono i punti luce nel soggiorno va inoltre considerato che oggi sempre più mobili e complementi sono dotati di sistemi luminosi integrati che di fatto si sommano alle luci già presenti nella casa.

In fase di scelta è dunque importante tenere presente questi elementi, che fanno parte delle luci di atmosfera.

Quali aspetti considerare nella scelta delle lampade


Una volta definiti quali e quanti punti luce servono per una corretta illuminazione casa è il momento di scegliere la tipologia di lampade.

Per farlo è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali:

  • la dimensione della stanza,
  • lo stile degli arredi, materiali e colori che caratterizzano i vari ambienti.

Solo valutando con cura questi aspetti possiamo capire quali modelli sono adatti e come abbinarli tra loro, questo perché le lampade dovranno integrarsi in modo molto armonico e naturale in ogni ambiente al fine di contribuire a dettare lo stile della nostra casa.

Per un buon risultato è bene utilizzare sempre forme lineari e minimali, soprattutto per le applique, che proiettino fasci di luce intensi e suggestivi.

Nel prossimo articolo dedicato all’illuminazione casa parleremo di come illuminare la cucina.

L’articolo Illuminazione casa: prima parte, come illuminare l’ingresso e il soggiorno proviene da Laura Home Planner.

19 Gennaio 2021 / / Laura Home Planner

La Scelta controcorrente del brand

Con 2,5 milioni di followers, l’azienda italiana Bottega Veneta ha deciso di iniziare l’anno nuovo col botto, tagliando i ponti coi social. 

Ebbene sì. L’azienda guidata da Daniel Lee ha dato un taglio ai social networks – tra cui i big della comunicazione Facebook, Instagram e Twitter –

lasciando tutti a bocca aperta, innescando fin da subito perplessità negli utenti followers del brand.

Molti gli humor, sulla nascita di una strategia marketing controcorrente agli standard utilizzati non solo dal fashion system ma dal mondo business per intero.

Trovandoci oggi in un’era in cui i social sembrano essere essenziali per un efficace strategia marketing, la mossa del marchio ha fatto scalpore richiamando a sé – la probabile – attenzione sperata.

Ma facciamo un passo indietro: da cosa sembra essere scaturita questa mossa radicale anti-social?

Essenzialmente dalla presentazione Salon 01 London avvenuta lo scorso dicembre e annunciata dal marchio a Londra, alla quale solo un illustre gruppo di celebrità ha avuto accesso.

Insomma, fin qui oserai dire nulla di strano… eccetto il divieto dato da Lee ai propri ospiti ad interagire con qualsiasi tipo di social media, segnalando una possibile uscita di scena dalle reti sociali online tanto temute da Lee.

Nonostante l’avvertimento, nessuno si sarebbe mai aspettato che il marchio italiano sarebbe divenuto offline in breve tempo.

Ma come possiamo interpretare questa iniziativa portata avanti da Bottega Veneta?

Come anticipato precedentemente, questa decisione potrebbe rappresentare la nascita di una strategia marketing offline verso obbiettivi aziendali differenti.

Sicuramente tra i primi, l’affermazione di unicità della maison italiana, dunque, allo sviluppo di un’aura misteriosa volta alla crescita del valore del brand. A tal proposito, è d’obbligo menzionare il marchio Martin Margiela: pioniere di una gloriosa assenza.

Tra gli altri, la diversificazione dunque l’affermazione del marchio ad un target di pubblico offline, fuori dalla presenza social.

Concludendo, la scelta del brand, potrebbe tracciare la nascita di un nuovo trend nel settore moda, oppure rimanere un rumore in mezzo alla caotica follia dei social.

Ovviamente, solo il tempo ci darà nuove risposte e chissà, forse Bottega Veneta tornerà in auge sulle reti sociali online, abbattendo nuovamente gli stereotipi mediatici ad oggi tanto lodati.


B.

L’articolo BOTTEGA VENETA DICE NO AI SOCIAL proviene da Laura Home Planner.