25 Febbraio 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo La scelta dei colori nel design d’interni ed il loro impatto sul nostro umore. è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Spesso sottovalutiamo l’impatto che la scelta dei colori di un ambiente può avere sul nostro benessere psicologico. Quando si tratta di scegliere un design per le pareti di una stanza della nostra casa, la scelta del colore tende ad essere solo uno dei tanti fattori che generalmente si prendono in considerazione. Quando lo si fa, si valuta più che altro se collimi con il resto degli arredi che saranno presenti in quell’ambiente, dai mobili ai tendaggi, ai quadri appesi.

Soprattutto se si considera l’utilizzo di uno strumento decorativo come la carta da parati nel progetto, vi sono altri elementi come il tema dei motivi, il tipo di materiale delle superfici ecc. che focalizzano il nostro interesse e la nostra attenzione. Non vi è nulla di sbagliato in tutto questo, è del tutto comprensibile, dato che le tappezzerie contemporanee offrono una varietà di opzioni pressoché impensabile anche solo pochi anni fa. La grande evoluzione tecnologica che stiamo vivendo ha infatti reso possibile la creazione di modelli in tantissimi materiali diversi, con texture complesse, modelli tridimensionali ed effetti di luce capaci di creare ogni tipo di atmosfera.

In questo oceano di possibilità è facile perdersi fra i tanti modelli disponibili con motivi di ogni genere. Non bisogna però dimenticare che la combinazione di colori che sceglieremo per l’ambiente in questione avrà un grande impatto non solo sull’aspetto generale della stanza, ma anche e soprattutto sul nostro umore e su come vi interagiremo.

I colori hanno infatti un enorme potere nell’influenzare le nostre emozioni. Diamo dunque un’occhiata agli effetti che i colori che sceglieremo possono avere sul nostro umore, analizzando alcuni dei colori più comuni per la decorazione delle pareti. Questi saranno di fatto una rappresentazione diretta della nostra personalità, dato che diversi tipi di colori sono in grado di suscitare determinate reazioni in persone diverse. Per questo articolo abbiamo identificato quattro colori primari fra i più popolari quando si tratta di carta da parati. Andiamo dunque a vedere quali effetti questi hanno sul nostro umore.

Blu

Il colore blu è un’ottima scelta per creare uno spazio rilassante e tranquillizzante per amici e familiari. Proprio per questo motivo questo colore viene spesso utilizzato per decorare il bagno, lo spazio che per sua stessa definizione è il nostro santuario di privacy e relax. Ci sono così tante sfumature di blu che c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si tratta di scegliere la carta da parati in questa tonalità. Teoricamente, è possibile decorare tutta la casa con questo colore per creare uno spazio rilassante dalle tonalità marittime!

Il blu è anche un’ottima scelta per le camere da letto, purché si scelgano sfumature più chiare di questo colore. È molto importante ricordare che questo colore è più adatto alle stanze che ricevono una quantità sufficiente di luce naturale.

Giallo

Il giallo è molto spesso associato al sole ed alla gioia di vivere. È un colore in grado di portare vivacità e felicità in qualsiasi ambiente. Questa tonalità conserva l’energia radiosa del sole e dell’estate ed è adatta a coloro che vogliono scacciare la tristezza o vivono in climi più grigi e invernali. Le stanze più indicate in cui usare questo colore sono le cucine e i bagni, poiché si tratta di spazi aperti e luminosi che si prestano a colori vivaci e allegri come il giallo.

l giallo può anche essere usato per “allargare” i piccoli spazi, facendoli sembrare molto più grandi e allegri. Per lo stesso motivo, è dunque meglio non utilizzarlo nelle stanze più grandi come i salotti o le camere da letto, a meno che non siano anche abbastanza luminose e ariose.

Arancione

L’arancione presenta diverse somiglianze con il giallo quando si tratta di proprietà in grado di migliorare il nostro umore, poiché è un altro colore luminoso e intenso con una forte carica di positività.

Questo colore è un toccasana per salotti e camere da letto. Per la sua capacità di trasmettere energia, è un’ottima scelta per la stanza dei giochi dei bambini o per la palestra di casa. Proprio per questo motivo, non è però consigliato nella camera da letto dei bambini.

Nero

Delle quattro tonalità che abbiamo scelto, il nero è forse il meno comune, poiché non è certamente un colore di carta da parati per tutti. Il nero è un colore molto intenso, ma può essere usato per mettere a fuoco un mobile di pregio o un grande quadro.

Non dovrebbe mai essere usato su tutte e quattro le pareti di una stanza, ma solo per evidenziare uno spazio, una parete ornamentale. Trasmette calma e raffinatezza, ma dovrebbe essere usato in piccole dosi.

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18 Febbraio 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo 4 motivi per cui dovresti prendere in considerazione l’acquisto di un materasso ortopedico è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Se, al pari di molti altri, non ne puoi più di riposare in una posizione innaturale e di risvegliarti con frequenti dolori lungo la schiena, forse è giunto il momento di pensare all’acquisto di un materasso ortopedico. Per definizione, il materasso ortopedico è un attrezzo innovativo che, durante la notte, supporta la colonna vertebrale e gli arti inferiori, donando una postura corretta mentre si riposa. Per fare questo, il materasso combina i più avanzati studi ortopedici, volti alla prevenzione e alla cura degli organi di sostegno.

È giusto ricordare che buona parte del merito di un materasso ortopedico dipende dalla struttura realizzata, dai materiali impiegati, dal design progettato e dalle varie funzionalità insite nell’attrezzo. Per una garanzia di successo, i migliori materassi ortopedici si servono di una struttura con più strati sovrapposti in memory foam – una soffice schiuma ricavata dal poliuretano – e con lo sviluppo di zone a portanza differenziata, al fine di proteggere le parti del corpo più sensibili. Prima di confermare l’ordine d’acquisto del materasso ortopedico, non guasta dare un occhio alle principali caratteristiche.

Foto de Andrea Piacquadio no Pexels

1- Si tratta della struttura ideale per avere un mix di comfort e resistenza

Specificando quanto detto sopra, un materasso ortopedico non può fare a meno di una struttura creata mediante la sovrapposizione di vari strati in memory foam. In genere, gli strati di schiuma differiscono per densità e per colore. Ciò significa che alla base del materasso ortopedico troveremo una schiuma estremamente densa e di colore blu mentre in superficie una composizione poco densa e di colore giallo.

Questa variazione nella densità rispecchia perfettamente la reale funzione espletata da ciascuno strato. Se è vero che la base del materasso ortopedico debba sorreggere il peso della persona ed assicurare il mantenimento di una postura corretta durante la notte, è altrettanto vero che lo strato a contatto diretto con la pelle debba risultare molto soffice, traspirante e donare una sensazione di assoluto relax.

2 – Possiede un rivestimento anallergico ed antiacaro

Per chiunque soffra di comuni allergie, il materasso ortopedico può rivelarsi la soluzione ai problemi in quanto dotato di rivestimento anallergico ed antiacaro. Una caratteristica che rende il prodotto un dispositivo medico di classe 1. In più, i migliori materassi ortopedici sul mercato possono vantare un rivestimento anallergico sfoderabile e lavabile in lavatrice a 60 gradi. Dunque, è chiara la tendenza dei produttori a venire incontro a tutte le possibili esigenze dei consumatori.

Foto di Max Vakhtbovych da Pexels

Delle incredibili funzionalità

Messe in luce sia struttura che rivestimento del materasso ortopedico, è indispensabile un approfondimento circa le funzionalità di questo vero e proprio dispositivo medico. Nell’ambito delle funzionalità, un posto speciale si assegna alle zone a portanza differenziata. Questa recente tecnologia crea diversi gradi di rigidità, a seconda della pressione esercitata su una determinata area. L’obiettivo finale è un accoglimento adeguato tanto per la colonna vertebrale quanto per gli arti inferiori. Grazie alle zone a portanza differenziata, incluse nella struttura del materasso, si alleviano dolori articolari e migliora l’intera circolazione sanguigna.

Altra funzionalità da non sottovalutare è la termoregolazione, dipendente principalmente dalla struttura e dal rivestimento del prodotto scelto. Tramite la termoregolazione, il materasso ortopedico diventa adoperabile sia in estate che in inverno. Nel dettaglio, durante il periodo bollente dell’anno, basterà ruotare il materasso ortopedico sul lato foam meno denso per acquisire traspirabilità, freschezza ed una buona dispersione del calore. Al contrario, quando le temperature calano bruscamente, conviene riportare in superficie lo strato di memory foam più denso che aiuta a trattenere il calore, favorendo un riposo sereno.

È presente in numerose tipologie

Percepito l’interesse da parte dei consumatori, i produttori hanno messo a punto dei materassi ortopedici disponibili in vari tagli. Oggigiorno, abbiamo materassi per singoli, materassi da una piazza e mezza e materassi matrimoniali. D’altro canto, l’intera famiglia dovrebbe avere la possibilità di provare gli enormi vantaggi di un materasso ortopedico fin qui descritti.

Da un produttore all’altro, possono insorgere delle sottili differenze riguardanti l’altezza complessiva con un range da 18 a 26 centimetri oppure la realizzazione del rivestimento esterno. In effetti, quest’ultimo lo si può trovare in fibra, in fasce oppure con l’aggiunta di piccoli cuscinetti che aumentano il comfort e la morbidezza durante il sonno.

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17 Febbraio 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Divano Chesterfield artigianale, una scelta di valore. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Il divano Chesterfield lo conosciamo tutti! Un divano dalle forme morbide e armoniose nate duecento anni fa, che ancora oggi ne fanno il sofà più amato di sempre.

La caratteristica distintiva di questo divano iconico ed esclusivo è certamente la sua particolare forma con i braccioli e lo schienale alla stessa altezza. Ancor di più lo è la tecnica di realizzazione che richiede necessariamente una fattura artigianale.

divano Chesterfield

Un vero Chesterfield non può che essere realizzato artigianalmente!

Il divano Chesterfield deve la sua inconfondibile identità alla lavorazione capitonné, dove dei bottoncini creano un particolare effetto a rombi sulla pelle di bovino che lo riveste. Quella del capitonné è una tecnica artigianale abbastanza difficile da mettere in pratica, perché la posizione dei bottoni deve essere precisa e accurata, in modo da mantenere perfettamente in tensione la pelle.

Un divano Chesterfield per poter essere considerato all’altezza di questo nome, non basta che sia realizzato artigianalmente, ma deve rispettare anche determinati standard qualitativi:

  • La struttura interna deve essere realizzata in legno di abete;
  • le sospensioni della seduta vanno realizzate con cinghie elastiche ad alta resistenza, se non addirittura con molle in acciaio su cinghie di juta rilegate a mano;
  • l’imbottitura della spalliera e dei braccioli che presentano la decorazione capitonné, deve essere in gomma piuma ad alta densità;
  • infine, il migliore dei divani non può considerarsi tale se non è rigorosamente rivestito in pelle. Senza dubbio la migliore è quella pieno fiore, estremamente morbida al tatto e ideale per la lavorazione a capitonné.

Meglio della mia descrizione delle lavorazioni, è guardare il video di Vama Divani e ammirare il processo artigianale passo passo con cui in azienda realizzano di uno dei migliori divani Chesterfield in circolazione.

Scegliere un Chesterfield artigianale per valorizzare l’arredamento di casa.

Il divano Chesterfield è divenuto nel tempo un classico dell’interior design, amato da arredatori e designer anche per il suo carattere esclusivo, lussuoso ed elegante.

Versatile e comodo, il divano Chesterfield è ideale per arredare con stile quegli ambienti che richiedono particolare cura dell’arredamento. Dal soggiorno di casa, agli ambienti di lavoro, l’ufficio, la sala d’attesa e studi professionali, non c’è luogo dove un Chesterfield “non sia a proprio agio”.

Non è solo un pezzo di arredamento dallo stile inconfondibile, il Chesterfield è anche un divano dalla forte personalità che ben si adatta a contesti commerciali come: hotel, discoteche, pub, ristoranti ecc…

Perfetto per essere inserito negli ambienti tradizionali, è interessante il contrasto che il Chesterfield crea negli interni moderni ed essenziali dove si inserisce come una vera e propria opera d’arte.

Mascolino, funzionale ed elegante – la storia del divano Chesterfield.

Considerato giustamente come il divano per eccellenza, il Chesterfield è un esempio di design longevo. Il divano nacque nel XVIII secolo, frutto dell’ingegno del tappezziere di Lord Philip Stanhope, IV conte di Chesterfield, un nobile inglese conosciuto per essere un uomo particolarmente distinto ed elegante. Il Conte pare abbia commissionato al suo artigiano fidato un divano funzionale, ispirato ai sedili in cuoio delle carrozze dell’epoca.

divano Chesterfield

La caratteristica imbottitura delle sedute delle carrozze, oltre a parare gli urti, aveva il pregio di non sgualcire i vestiti anche dopo ore di viaggio. Il cuoio con cui erano fatte offriva il vantaggio di essere molto resistente all’usura e, essendo facile da pulire, era anche più igienico di altri rivestimenti.

Diffusione e successo del divano Chesterfield.

Durante il Periodo Vittoriano il divano divenne popolare in tutto il Regno Unito tanto che iniziò a comparire nel catalogo di molti altri artigiani. Nel 1855 Lawford ne pubblica una vastissima serie, fra cui i primi completamente imbottiti senza parti in legno a vista.

Nel corso dei decenni il divano divenne talmente iconico che, come riporta l’Oxford English Dictionary i termini “sofà” e “Chesterfield” nell’800 erano praticamente dei sinonimi.

Un divano diventato status symbol.

Per la sua classe essenziale e senza fronzoli il Chesterfield venne apprezzato dai nobili che lo consideravano un divano aristocratico. Non a caso era particolarmente usato per l’arredamento dei club inglesi.

divano Chesterfield

Per questo suo retaggio, ancora oggi il Chesterfield è considerato un divano mascolino, simbolo dell’uomo, di potere e di successo.

Scegliere un Chesterfield artigianale, a cosa prestare attenzione.

Per via dei complessi procedimenti artigianali, necessari per realizzare questa icona dell’arredamento, non sono molte le aziende che producono, artigianalmente e a perfetta regola d’arte, l’elegante divano inglese. Di seguito alcuni dettagli che caratterizzano un divano di qualità, durevole nel tempo, confortevole e di pregio.

Doti di resistenza della struttura interna.

Un vero divano Chesterfield deve avere un fusto resistente ed elastico, per questo la sua struttura interna deve essere realizzata in massello di abete.

La seduta realizzata con molle in acciaio legate a mano su cinghie di juta e l’imbottitura in poliuretano espanso ad alta densità sono altri elementi fondamentali per un’elevata resistenza all’uso.

Il rivestimento e il capitonné.

Il Chesterfield autentico è quello rivestito in pelle di alta qualità. Un rivestimento in pelle pieno fiore è l’ideale per la lavorazione eseguita a mano e trapunta in modo da formare dei cuscinetti bombati disposti in rete. Importante è che l’artigiano dedichi la massima cura nella lavorazione a capitonné. Ogni dettaglio è importante, come le pieghe del bracciolo, che devono essere lavorate in modo uniforme.

divano Chesterfield

Chesterfield artigianale e varianti possibili.

Poiché il Chesterfield è un divano versatile, adatto a qualsiasi contesto e stile di arredamento, può essere necessario per un miglior adattamento agli spazi o alle necessità ricorrere ad alcune particolari personalizzazioni a partire dalle dimensioni.

Anche soddisfare particolari richieste funzionali rientrano tra le possibili personalizzazioni del prodotto artigianale. Ad esempio, è possibile realizzare dei divani Chesterfield angolari, oppure delle poltrone, o delle versioni dormeuse. Non possiamo certo dimenticare le versioni divano letto, indispensabili nelle abitazioni dalle dimensioni ridotte.

Per la personalizzazione del divano è possibile orientarsi su rivestimenti alternativi come il velluto con cui si realizzano divani meno pregiati, ma più originali rispetto alle versioni classiche. A proposito di “versioni originali”, non sono poche le versioni in cui sono applicati dei bottoni in materiali particolari, ad esempio in Swarovski, al posto di quelli del medesimo materiale e colore del rivestimento del divano.

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L’articolo Divano Chesterfield artigianale, una scelta di valore. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

17 Febbraio 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Perché ogni casa dovrebbe avere un divano letto. è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Non sono pochi quei consumatori che, al momento della sostituzione del vecchio divano, optano per i vantaggi di un divano letto. Come lascia intendere la parola, si tratta di una componente per il salotto di casa che, a seconda delle concrete esigenze, può fungere da divano o da letto. In virtù di tale caratteristica, il divano letto è solitamente annoverato nell’albo dei prodotti due in uno. Nel dettaglio, la funzione divano viene selezionata per guardare la tv di sera, per recuperare le energie oppure per accogliere amici e parenti venuti a farci visita.

A tutt’altro serve la funzione letto, generalmente attivata quando bisogna ospitare per diverse notti un familiare oppure affrontare delle situazioni di emergenza. Il classico esempio è quello dell’impossibilità di muoversi liberamente a seguito di un intervento chirurgico. In queste situazioni abbastanza frequenti, disponendo del miglior divano letto si evita il confinamento della persona nella stanza da letto e la si rende più partecipe nella quotidianità. In sintesi, il divano letto si rivela uno strumento importantissimo nel tenere alto il morale e lo spirito di chi si è sottoposto ad un doloroso intervento.

Le tipologie di divano letto esistenti

Descritta l’utilità di un prodotto due in uno, è indispensabile un confronto tra le tipologie di divano letto in commercio. Ti sorprenderà scoprire che non si tratta di una componente sviluppata di recente ma già diffusa negli anni 80’ del secolo scorso. I divani letti di prima generazione, nel passaggio alla modalità riposino, necessitavano di una piega ai bordi del sofà e dell’estrazione della rete sollevando i cuscini. Insomma, non si poteva fare a meno di alcune operazioni manuali, piuttosto scomode e faticose, per trasformare il divano in un letto matrimoniale. Per fortuna, oggi la categoria dei divani letti ad estrazione ricomprende dei modelli nei quali basta tirare leggermente la base per estrarre la rete.

Un decennio dopo la nascita dei divani letti ad estrazione, in Italia, cominciano ad arrivare i modelli detti a fisarmonica. Come lo strumento musicale, facendo forza nella zona della seduta ne viene fuori la struttura del letto. Trascorsa la notte, per far rientrare la struttura all’interno, basta una leggera spinta ai bordi della seduta e nulla più. Benché il meccanismo fosse ancora manuale, in tanti decisero di passare da un modello ad estrazione ad uno a fisarmonica in quanto quest’ultimo agevolava il passaggio da una funzione all’altra. Da qualche anno ormai, i modelli a fisarmonica si contendono il mercato con dei modelli di divano letto completamente reclinabili, pigiando un semplice tasto a lato. Finalmente, potrai dire addio alle noiosissime operazioni manuali e cambiare l’assetto nel giro di qualche secondo.

Photo de Max Vakhtbovych provenant de Pexels

I fattori di scelta di un divano letto: una struttura confortevole ma anche resistente

Illustrati tutti i possibili vantaggi di un divano letto e le tipologie realizzate, prima di mettere mano al portafoglio, sono doverose alcune considerazioni sui fattori di scelta. A prescindere dal fatto che si preferisca un modello a fisarmonica o reclinabile in completa autonomia, è immancabile una struttura rappresentante un mix di comfort e resistenza.

Può sembrare una di quelle classiche frasi pubblicitarie ma, in realtà, è una sorta di mantra per le aziende. Le stesse spendono ingenti capitali e risorse di varia natura al fine di ricreare la formula perfetta. Detto ciò, la struttura del divano letto va progettata in modo tale da assicurare una postura corretta durante il sonno, sorreggendo il peso della persona. Per tali ragioni, sono molto frequenti degli inserti in acciaio, materiale in grado di trovare un punto di equilibrio tra resistenza e flessibilità. Solitamente, la struttura del divano letto è in grado di ospitare almeno tre persone. Ciò dipende, in primis, da lunghezza e larghezza complessiva del sofà.

I fattori di scelta di un divano letto: i materiali selezionati dai produttori

Trattandosi di oggetti che non vengono sostituiti ogni anno, il consiglio è di non badare troppo al risparmio, rischiando di ritrovarsi magari con qualcosa di inadeguato. Se è vero che la similpelle dona lucentezza e morbidezza al divano letto, è pur vero che potrebbe creare fastidi durante la notte, specie quando le temperature salgono vertiginosamente. Pertanto, a parere degli esperti, è preferibile un rivestimento in tessuto traspirante.

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L’articolo Specchio camera da letto: come sceglierlo, le varie soluzioni. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Lo specchio per la camera da letto non deve essere visto con un accessorio da utilizzare solamente per specchiarci prima di uscire da casa, ma più come un oggetto d’arredamento da collocare in qualunque zona della stanza e da ammirare ogni volta che l’occhio cade nella sua direzione.

Inoltre, è utile sapere che gli specchi da parete consentono alle luci presenti nella stanza di riflettere, creando giochi che restituiscono all’ambiente più vivacità, oltre ad amplificarne la dimensione.

Come scegliere lo specchio della camera da letto.

La scelta relativa alla tipologia dello specchio per la camera da letto deve essere fatta tenendo in considerazione soprattutto due parametri: le dimensioni della stanza e il design dell’arredamento già presente al suo interno.

Una volta, lo specchio da camera da letto, pur rivestendo una funzione importantissima, veniva considerato come un elemento apparentemente secondario, la cui scelta non condizionava né l’arredatore, né tanto meno l’acquirente.

Oggi, invece, quest’oggetto è considerato un vero e proprio complemento d’arredo, il cui ruolo non è limitato all’unica funzione di riflettere la sagoma di chi gli si pone difronte, ma quello di influenzare le dimensioni e la luminosità della stanza da letto, in base alla collocazione che gli viene attribuita e di arredarla donando magari anche un tocco di originalità. Ma non è tutto. Uno specchio per camera da letto è persino in grado di cambiare radicalmente l’aspetto di una stanza, oltre a completarne lo stile.

Ad esempio, se si desidera rinnovare la camera da letto senza apportare drastici cambiamenti è possibile installare uno specchio moderno a tutto vetro, magari incastonato nella parete, oppure, in alternativa, si può scegliere uno specchio con cornice, più rifinito e che, a seconda del modello, richiama uno stile romantico o minimale in base al tipo al tipo di arredamento.

Quindi, se volessimo mettere uno specchio in camera da letto dovremmo ragionare, prima di tutto, su quale forma dovrebbe avere, associandola eventualmente allo stile dell’arredamento già presente nella stanza e allo spazio disponibile.

Mentre, qualora i mobili della stanza da letto risultassero ancora da acquistare, si potrebbe optare per lo stile che più si addice al nostro essere, lasciando spazio non solo alla fantasia ma anche al desiderio e, perché no, anche a una vena artistica più audace.

Se si intende stare su uno stile moderno è possibile orientarsi su specchi delle forme tonde, con bordi in legno e leggermente spessi, oppure su tagli trapezoidali, abbinabili anche in coppia. Solitamente, il design moderno ha come obiettivo quello di catalizzare l’attenzione sui complementi d’arredo, in questo caso sullo specchio.

Lo stile minimale, invece, prevede l’installazione di specchi di grandi dimensioni, senza cornici e bordi, eventualmente impreziositi dalle illuminazioni apposte sul retro, la cui funzione è quella di porre in risalto anche l’eventuale carta da parati o la pittura decorativa della parete su cui sono collocati. In relazione allo stile minimale è possibile anche realizzare uno specchio adatto a dimensioni non standard.

Infine, piuttosto richiesto appare anche lo stile nordico, caratterizzato da forme geometriche ben definite, come gli specchi rettangolari o quadrati. Lo spessore del bordo di quelli in stile nordico generalmente è abbastanza alto, questo perché, oltre al lato estetico, viene esaltato anche quello funzionale che consentire di appoggiare, sugli stessi, dei piccoli oggetti.

Specchio camera da letto

Meglio lo specchio con cornice, o senza?

La cornice è ciò che caratterizza uno specchio, pertanto, può definirsi un elemento essenziale di questo complemento d’arredo.

Il colore e il bordo sono le parti che dovranno essere considerate durante l’acquisto di uno specchio da camera da letto, poiché avranno un forte impatto sullo stile dell’arredamento già presente all’interno della stanza in cui verrà collocato.

Ad ogni modo, è possibile ordinare anche uno specchio che abbia una cornice con spessore sottile, magari con tonalità di colore abbastanza neutra, cosicché il suo impatto visivo non risulti eccessivo e si possa tranquillamente armonizzare con il restante arredamento.

Mentre gli specchi senza cornice, quelli semplici, vengono indicati per gli spazi ristretti o nel caso in cui la parete sulla quale lo si vuole appendere, risulti già occupata da complementi piuttosto visibili, quindi risultano la soluzione ideale per non appesantire ulteriormente l’ambiente.

Quindi, si consiglia uno specchio senza cornice se si vuole dare profondità e luminosità alla stanza, mentre uno specchio con cornice viene suggerito per dare un tocco di originalità o colore alla camera da letto.

Meglio lo specchio a parete, da terra, o da mobile?

I motivi che ci spingono ad acquistare uno specchio sono sostanzialmente due: la funzionalità e il design. Per funzionalità intendiamo lo scopo a cui è destinato lo specchio: per arredare o per specchiarsi? Ovviamente non è facile rispondere a questa domanda poiché la risposta è personale, soggettiva. In sostanza dipende da ciò che state cercando.

Gli specchi per i comò della camera da letto, anche in base alla dimensione, possono essere progettati per essere appesi alla parete o per essere appoggiati sul mobile.

Solitamente quelli dotati di base sono richiesti da chi desidera truccarsi stando seduti comodamente su una sedia, avendo quindi la possibilità di spostare lo specchio a seconda della luce ideale presente nella stanza.

Gli specchi a parete, invece, sono per lo più di grandi dimensioni e, oltre ad arredare la camera da letto, ci permettono di verificare come siamo vestiti e truccati, quindi dimostrano di essere in grado di soddisfare sia il requisito della funzionalità e del design.

Un’ultima considerazione da affrontare è quella riguardante il tipo di montaggio, poiché quello dotato di base è ideato per essere semplicemente appoggiato, mentre quello a parete richiede la foratura del muro, non sempre possibile.

L’alternativa allo specchio da muro e allo specchio da appoggiare sul comò è data dagli specchi da terra, dotati di un solido sostegno e che molto spesso, sono veri complementi d’arredo per la camera da letto.

Specchio camera da letto

Specchio moderno per camera da letto.

Lo specchio per camera da letto moderno deve essere un compromesso tra praticità ed eleganza ed è per tali motivi che si deve prestare attenzione alla misura: se lo si sceglie grande, l’ideale sarebbe poggiato a terra oppure appeso alla parete e di lunghezza tale da consentire a chi si guarda di potersi specchiare per intero.

Gli specchi di design, scelti come complementi d’arredo e non tanto per la funzionalità, possono essere posizionati anche sulla testata del letto, al posto dei classici quadri e quasi sempre avranno una funzione estetica più che pratica.

Il design degli specchi moderni è quello che richiama la linearità e la leggerezza, stile caratterizzato dalle forme e dai tagli regolari, la cui cornice, spesso assente, viene realizzata nelle colorazioni tenui, con lo scopo di ricreare quadri che possano riflettere l’eleganza degli altri componenti d’arredo che impreziosiscono la camera da letto.

Quando è meglio scegliere uno specchio su misura per la camera da letto.

Uno specchio su misura può essere acquistato in alternativa a uno specchio per camera da letto le cui dimensioni, essendo standard, non si adattano allo spazio in cui vogliamo collocarlo. La peculiarità dello specchio su misura è proprio quella di essere realizzato nella forma e nella dimensione esatta dell’area in cui lo si vuole appendere.

Solitamente questi modelli vengono richiesti per gli ambienti di ridotte dimensioni che richiedono un’amplificazione artificiale dello spazio, i quali, grazie al gioco di luci che va a crearsi, non solo donano più luminosità all’ambiente, ma lo rendono elegante e raffinato.

Bisogna ricordare che lo specchio, oltre a essere un accessorio funzionale, è anche un complemento d’arredo e che, qualora posizionato di fronte a una fonte di luce, come una piccola finestra, è in grado di raddoppiare lo spazio e dare maggiore luce alla camera da letto.

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Travi in legno, le cause del successo

Le travi in legno svolgono una funzione strutturale nella costruzione di edifici, sia per il sostegno che per la distribuzione del carico.

Alle funzioni necessarie per la vita dell’edificio se ne aggiunge un’altra, la funzione decorativa.

Le travi di legno riscuotono tanto successo tra architetti, home designer e addetti al settore: una tendenza molto in crescita nel settore dell’arredamento che rende felici e soddisfatti un numero sempre maggiore di clienti.

Il legno infatti dona calore agli ambienti, fornendo all’abitazione un tocco di eleganza e semplicità: una formula perfetta che stuzzica la creatività dei consumatori italici.

I possibili sostituti

Molto spesso però, non è possibile utilizzare le travi in legno: per una lunga serie di ragioni, infatti, è opportuno virare sui possibili sostituti del prodotto.

Sono poche, infatti, le situazioni in cui le travi utilizzate siano in legno.

Questo perché l’evoluzione dei materiali ha fatto preferire soluzioni più pratiche ed economiche, come ad esempio il cartongesso per pareti e controsoffitti: in tal senso esistono alcuni negozi online che producono una vasta gamma di prodotti con questi materiali, anche su misura, come ad esempio Cartongesso.Pro.

Se però volete riprodurre l’effetto legno nonostante l’impossibilità di utilizzare travi dell’omonimo materiale, da oggi potete raggiungere lo stesso il vostro intento grazie a un nuovo prodotto.

Stiamo parlando delle finte travi in legno, un prodotto innovativo, dal design semplice e di grande resa estetica.

finte travi

Finte travi in legno, le classificazioni

Le travi in finto legno possono essere facilmente applicate su soffitti e controsoffitti donando all’ambiente una nota calda ed accogliente.

Il prodotto ha il solo scopo decorativo e non può essere usato a fini di sostegno, circostanza che deve essere valutata nella fase di progettazione per evitare brutte sorprese in fase di realizzazione.

La varietà delle finte travi è molto ampia: possiamo suddividerle a seconda dei materiali utilizzati o delle tonalità.

I materiali impiegati

Diversi sono i materiali impiegati per la produzione delle finte travi con cui sostituire le travi in legno:

Si tratta di materiali duttili e leggeri che riproducono l’effetto legno in maniera fedele e rendono indistinguibili le tra travi finte da quelle in legno, se non al tatto.

Perciò il prodotto è la soluzione per chi, non avendo travi in vero legno, vuole comunque ottenere il tipico effetto del prodotto in maniera pratica e senza spendere molto.

finte travi

Le tonalità

Le finte travi in legno sono poi classificabili in base alla tonalità.

Con l’aumento della domanda, le aziende specializzate hanno prodotto travi in finto legno di qualsiasi colore e dimensione, ecco una lista (non esaustiva) delle tonalità più richieste:

  • bianco;
  • noce;
  • noce chiaro;
  • castagno;
  • quercia;
  • nero;
  • teak.
finte travi

Semplicità ed eleganza con un click

Le travi in finto legno costituiscono la soluzione ideale per dare all’ambiente eleganza e semplicità, con l’inimitabile effetto legno dalle molteplici tonalità.

Il prodotto può essere acquistato online a prezzi modici presso i migliori e-commerce connessi al mondo dell’edilizia leggera: semplicità ed eleganza a tua disposizione, con un click!

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L’articolo Pianeta design: come arredare un salotto in stile veneziano è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Per dare un tocco sofisticato alla propria casa l’ideale è puntare tutto su uno stile d’arredamento di un certo tipo, raffinato ed elegante, come quello veneziano. Il motivo è presto detto: gli elementi dorati e quelli floreali hanno un design sontuoso, i dettagli sono minuziosi e i materiali sono ricercatissimi. Il legno con il quale sono realizzati mobili e complementi d’arredo, gli specchi, gli stucchi e i lampadari: ogni cosa contribuisce a dare alla casa un’allure importante, preziosa e altisonante. Ma quali sono nello specifico le caratteristiche dello stile veneziano e in che modo si può arredare un salotto secondo i diktat della Serenissima? Vediamolo insieme in questo approfondimento.

Foglie d’oro, conchiglie e cavalli marini: la natura è protagonista

L’arredamento veneziano è caratterizzato da motivi e intarsi particolari: tritoni e cavalli marini, conchiglie e dettagli legati al mondo dell’acqua ma anche foglie d’oro, fiori e riccioli ovvero elementi legati al mondo della natura e della terra. Questo stile così speciale deve tutto alla storia della città di Venezia, carica di per sé di mistero e di un fascino senza tempo, e in particolare al periodo rinascimentale. Nell’epoca d’oro della Serenissima i mobili e il gusto per l’arredamento, di richiamo prettamente barocco, hanno subito un’importante evoluzione. Gli artigiani erano infatti letteralmente in fibrillazione e producevano accessori sempre più ricercati.

salotto in stile veneziano

Nel XVIII secolo la città è stata un assoluto crocevia della cultura italiana, cosa che ha favorito lo sviluppo dello stile veneziano il quale era direttamente ispirato dalle architetture dei palazzi e dai fantasmagorici colori, intensi e fastosi, ammirati in ogni parte del mondo. Era soprattutto ai ricchi borghesi che erano destinati i prodotti realizzati con curve e intagli floreali, oggetti dalle forme dolci e arrotondate che venivano posizionate nelle abitazioni ed esposte come piccole grandi opere d’arte.

Stucco veneziano, lampadari in vetro e mobili in legno pregiato

Oggi come allora è soprattutto il salotto a risultare vetrina d’eccezione per un arredamento in stile veneziano. Per prima cosa sarà necessario scegliere un mobile di pregio attorno al quale far ruotare il resto dei complementi. Legno color noce oppure il laccato panna classico sapranno raccontare al meglio la personalità di chi in quella casa vive ogni giorno. Attenzione alle proporzioni e alla gestione degli spazi disponibili, soprattutto valutate l’inserimento di un bello specchio che vi aiuterà a giocare con la percezione dei volumi oltre a raddoppiare l’illuminazione.

salotto in stile veneziano

Per quanto riguarda le pareti potreste optare per un intramontabile stucco veneziano, che si caratterizza per un’estrema lucidità dovuta alla polvere di marmo che è presente nei suoi componenti. Il risultato è un sofisticato effetto a specchio, che contribuisce ad alzare ancor di più l’asticella della luminosità dell’intero ambiente. Un lampadario in vetro di Murano completerà il quadro, sempre nel nome di una certa omogeneità di fondo. Riccioli cristallini e fiori colorati dovranno essere comunque essere messi in dialogo con il resto dell’arredamento. Oltre allo stucco veneziano, altra valida opzione per rendere accogliente il salotto di casa è quella offerta dall’impiego di carta da parati di colore chiaro.

Divano barocco, libreria laccata e dettagli a contrasto

Protagonista di un salotto in stile veneziano sarà anche il divano, meglio se damascato oppure trapuntato in velluto di colore chiaro o pastello (bordi e poggiabraccia potranno essere finemente laccati in oro). Una libreria a tutta parete in color ocra oppure bianco panna – molto dipenderà dal resto dell’arredamento che avete scelto – farà bella mostra di sé e completerà il colpo d’occhio suscitando l’effetto wow e creando una totale armonia. In genere abitazioni arredate in modo così sfarzoso dovranno comunque essere protette con un sistema d’allarme ad hoc.

Altri accessori immancabili in un salotto arredato in stile veneziano sono poi lo scrittoio e le tende, che dovranno essere orlate in raffinato merletto per completare e definire l’atmosfera di sfarzo ed eleganza. Un salotto in stile moderno potrà anch’esso accogliere un elemento decorativo in stile veneziano, ad esempio un lampadario a sospensione in vetro oppure un mobile laccato, creando un contrasto sapiente e accattivante. Al tempo stesso, un divano sofisticato e ricamato potrebbe essere perfettamente accostato a una serie di mobili dalle linee minimal, sempre nel nome di una narrazione il più possibile personalizzata.

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L’articolo Quale frigorifero scegliere nel 2022 è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Design, funzionalità, innovazione e precisione: queste sono le caratteristiche che fanno del frigorifero French Door di Signature Kitchen Suite uno dei migliori frigoriferi da scegliere nel 2022. La cucina è l’ambiente della casa dove il design si fonde con funzionalità, tecnologia e precisione, soprattutto se si parla di elettrodomestici innovativi, e chi ama cucinare sa bene quanto sia importante la conservazione della materia prima.

Signature Kitchen Suite, azienda del gruppo Lg Electronics, vanta elettrodomestici da cucina di alta gamma dalle performance di alto livello, tecnologia smart e design ricercato.

Perché scegliere il frigorifero French Door di Signature Kitchen Suite?

Due sistemi di raffreddamento indipendenti.

Il modello French Door è dotato di due compressori Linear Inverter, che assicurano, affidabilità e silenziosità ai massimi livelli. Ogni vano è gestito da un evaporatore dedicato, per assicurare la massima precisione in termini di gestione della temperatura.

La versatilità del cassetto Convertible Drawer

Una sorta di 3 in 1; può diventare frigorifero, congelatore o cassetto con temperature personalizzate. Può essere impostato in modo indipendente in4 temperature predefinite e qualora servisse più spazio può essere impostato come frigorifero o congelatore, prendendo quindi in automatico la stessa temperatura dei vani superiore o di quello inferiore.

Dispenser integrato per il ghiaccio e per l’acqua

Nella parete interna laterale è integrato un dispenser l’acqua fredda, che si aziona con una leva direttamente a contatto con il bicchiere. Facile e semplice da utilizzare, il dispenser non toglie spazio utile alla capacità del frigorifero, anzi, i frigoriferi sono dotati in aggiunta anche di auto ice-maker, con capienza fino a 2,3 kg di cubetti di ghiaccio.

Illuminazione LED a induzione

Quante volte capita di aprire il frigorifero e di trovarsi in difficoltà perché la luce è oscurata da qualche prodotto all’interno? Signature Kitchen Suite propone il sistema intelligente True-View™ per avere sempre luce discreta e puntuale su ogni ripiano, ma mai direttamente rivolta verso lo sguardo di chi apre il frigorifero, grazie al funzionamento a induzione magnetica. Ogni ripiano ha una sua illuminazione e può essere regolato oppure spostato a seconda delle esigenze. Anche i piccoli balconcini laterali e il contenitore dedicato agli snack sono riposizionabili e removibili per avere la massima flessibilità nell’utilizzo.

Un design pratico ed elegante

Grazie al sistema Lift and Go™ ogni alimento trova il suo posto, grazie anche ai balconcini regolabili e ai cassetti molto capienti. Anche il contenitore snack si può facilmente riposizionare, più in alto o più in basso, creando così spazio anche per i grandi volumi come i piatti di portata, le tortiere, i box pizza, le insalatiere, la frutta o la verdura.

Il vetro e il metallo sono i materiali utilizzati per gli interni; non sono solo belli dal punto di vista estetico, ma sono anche stati progettati per fare in modo che il congelatore lavori con una variazione massima della temperatura pari a 1 grado rispetto al valore impostato. In questo modo il freddo può essere trasferito velocemente e in maniera efficiente, senza sprechi.

Inoltre il modello French Door di Signature Kitchen Suite è personalizzabile con lo stesso materiale e le stesse finiture della cucina, ma in alternativa è disponibile anche il kit di porte in acciaio inox con logo marchiato Signature Kitchen Suite.

Un frigorifero intuitivo e sempre connesso

Tutti gli elettrodomestici da incasso Signature Kitchen Suite sono a prova di WI-FI con la possibilità di essere connessi ai sistemi di controllo di tutta la casa e di essere comandati e monitorati a distanza grazie alla App dedicata. In particolare il frigorifero è dotato di Wi-Fi abilitato per il controllo SmartThinQ® con applicazione disponibile per iPhone e per Android.

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L’articolo Cos’è il plexiglass e come utilizzarlo è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Sebbene l’idea del plexiglass sia venuta per la prima volta al chimico e inventore Otto Rohm nel 1901, solamente nel 1933 l’azienda Rohm & Hass lo ha introdotto sul mercato col nome con cui oggi lo conosciamo.

Visto fin da subito come un’alternativa al vetro, leggera e infrangibile, il plexiglass ha alle spalle una storia affascinante. Nel tempo, è stato impiegato per numerose applicazioni, l’ultima in ordine di tempo è arrivata con la pandemia, quando le barriere protettive in plexiglass hanno cominciato ad essere utilizzate contro la diffusione del SARS COV-2. Ristoranti, negozi e altre attività hanno infatti cominciato ad installare le pareti divisorie in plexiglass come schermi protettivi sia per i lavoratori che per i clienti. Ma, questo, è solo l’ultimo uso del materiale in ordine di tempo.

plexiglass

Cos’è il plexiglass

Noto come acrilico, vetro acrilico o polimetilmetacrilato (PMMA), il plexiglass è un termoplastico trasparente a base di petrolio, tipicamente prodotto in fogli. È un materiale forte, resistente e leggero, con una resistenza all’urto maggiore rispetto al vetro e con una stabilità che lo rende perfetto per un utilizzo outdoor. Tutte caratteristiche che, insieme ad altre proprietà come la durata nel tempo, la capacità di riflettere la luce e la lavorazione semplice, fanno del plexiglass un materiale molto amato.

Tuttavia, difficilmente i prodotti in plexiglass utilizzano PMMA puro. In genere il materiale viene modificato per ottimizzarne ulteriormente le proprietà: si può aggiungere il butilacrilato per migliorare la sua resistenza all’urto, l’acido metacrilico per un impiego a temperature elevate, o semplicemente colorati ad hoc per amplificare il suo aspetto decorativo.

Che caratteristiche ha il plexiglass

Tra le caratteristiche del plexiglass, a spiccare è principalmente la sua resistenza. Simile alla fibra ottica per trasparenza, a seconda della mescola vanta un certo grado di infrangibilità: viene infatti usato spesso per la produzione di vetri di sicurezza e presidi antinfortunistici, ma anche per la realizzazione di elementi d’arredo meno delicati rispetto al vetro e al cristallo.

Le caratteristiche del plexiglass, infatti, sono ben evidenti nel raffronto col vetro. La sua densità è di 1,19 g/cm3, circa la metà di quella del vetro (2,5 g/cm3). Inoltre, ha un punto di rottura superiore al vetro (ma inferiore al policarbonato), ed è più trasparente alla luce visibile. Tuttavia, è più facile da graffiare: fondamentale è rivestirlo, così da renderlo meno sensibile a graffi e abrasioni.

Il plexiglass si distingue dagli altri materiali perché è:

  • trasparente
  • infrangibile
  • resistente agli agenti atmosferici, agli urti e all’invecchiamento
  • utilizzabile sia in contesti indoor che outdoor
  • resistente agli acidi e alle sostanze alcaline (non ingiallisce col passare del tempo)
  • versatile (anche grazie alla vasta gamma di colori, spessori e finiture)
  • leggero
  • pratico
  • facile da pulire
  • resistente alla polvere e allo sporco
  • luminoso
plexiglass

Come utilizzare il plexiglass

Sin da quando è stato immesso sul mercato, il plexiglass è stato utilizzato per tutta una serie di scopi. La sua industria è cresciuta soprattutto durante la II Guerra Mondiale, quando veniva impiegato per costruire le cabine di pilotaggio degli aerei. A conflitto terminato iniziò ad essere usato prevalentemente nell’architettura e nel design.

Oggi il plexiglass viene trattato come sostituto del vetro trasparente, in tutta una serie di ambiti: dalle barriere protettive di stadi e palazzetti agli acquari ai finestrini degli aerei, dalle vasche da bagno e i piatti doccia ai fanali posteriori delle automobili. Un altro importante ambito d’applicazione è l’industria sanitaria: col plexiglass si realizzano le lenti intraoculari per la cura della cataratta, sotto forma di “cemento” viene usato per fissare impianti e riparare le vertebre fratturate, ma viene anche usato per le protesi dentali.

A livello architettonico, il plexiglass viene spesso utilizzato per i lucernari per via della sua facile manutenzione e per la resistenza agli urti e agli agenti atmosferici. Amato nei bagni in quanto antiscivolo e infrangibile (abbassa dunque il rischio di infortuni domestici), viene usato per piccoli e grandi complementi d’arredo, per i pannelli solari e per le serre. Da quando è scoppiata la pandemia, inoltre, è il materiale preferito per gli interventi architettonici temporanei in ristoranti, negozi e piccole imprese. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda infatti a tutta una serie di attività l’installazione di barriere in plexiglass, per via del loro importante ruolo nella prevenzione del contagio.

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Scegliere l’elettrodomestico giusto è tutta questione di strategia e di criterio: tutti gli elettrodomestici sono utili e dentro casa diventano dei grandi alleati che permettono di risparmiare tempo, risorse ed energie preziose. La scelta degli elettrodomestici comporta un costo, certo, ma questo non riguarda solo la spesa che si sostiene per l’acquisto; ci sono i costi per la manutenzione, che colpiscono non solo il portafoglio, ma anche l’ambiente e le sue risorse. Ecco perché prima del momento dell’acquisto, c’è bisogno di ponderare bene la scelta.

La cosa più utile da fare quando ci si appresta ad acquistare un nuovo elettrodomestico è pensare al modello che più si adegua alle proprie esigenze personali e al resto dell’arredamento, valutare a quanto spesso lo si userà e, ovviamente, valutare quanto si è disposti a spendere anche in base alla disponibilità. Si tratta di una scelta che può portare a diverse soluzioni, dal momento che oggi sul mercato i marchi di elettrodomestici sono tanti e ognuno si contraddistingue per caratteristiche specifiche.

Come scegliere tra le migliori marche di elettrodomestici

Innanzitutto, in base alle esigenze di ognuno. Quanti siete in famiglia? Quali sono i vostri consumi? Le risposte a queste domande sono vitali per determinare la grandezza e la capacità dell’elettrodomestico che si andrà ad acquistare, proprio come le dimensioni dell’ambiente in cui sarà collocato.

Chi vive in un appartamento piccolo, non può certo riempirlo con elettrodomestici ingombranti, ma dovrà cercare delle soluzioni alternative. Ad esempio, una lavasciuga, in modo da avere due elettrodomestici in uno e da ottimizzare al meglio lo spazio a disposizione.

La qualità e i consumi degli elettrodomestici

Alcuni apparecchi sono più utili rispetto ad altri in termini di quotidianità. Di conseguenza, puntare sulla qualità è tutto. Il frigorifero, il forno, il piano di cottura, la lavatrice, a conti fatti sono più indispensabili della lavastoviglie e dell’asciugatrice: hanno quindi precedenza nell’acquisto. Inoltre, saranno gli elettrodomestici maggiormente utilizzati nel quotidiano e, quindi, più esposti all’usura. Indispensabile, quindi, che siano di buona qualità.

Molto importante è dare sempre un’occhiata alla classe di efficienza energetica: sapere quanto consumerà un apparecchio è importante per conoscere, a grandi linee, quanto inciderà sulla bolletta, ma anche per essere consapevoli di quale impatto avrà sull’ambiente.

In termini di etichetta, è importante controllare i consumi energetici nel corso dell’anno del modello, il livello di rumorosità e le garanzie di sicurezza su cui poter contare. Scoprire i modelli dei diversi brand, confrontarli, leggere recensioni, studiare il rapporto tra il prezzo e le caratteristiche dell’elettrodomestico: solo dopo aver fatto queste attente valutazioni è possibile procede all’acquisto in modo consapevole.

Arredamento, ambiente ed elettrodomestici

Scegliete sempre elettrodomestici che non siano in contrasto con il resto dell’arredamento.

Guardate anche il design di un apparecchio e il suo colore e chiedetevi sempre se è in armonia con il resto della casa e se vi piace. Molto spesso la soluzione a incasso è preferibile proprio per evitare abbinamenti sbagliati in termini di colore e design. Del resto, anche la scelta dell’elettrodomestico giusto è importante per vivere in modo sereno il proprio spazio.

Le 5 migliori marche di elettrodomestici da cucina per il 2022 testata

Pezzi di ricambio originali e assistenza tecnica

Altro consiglio utile è quello di valutare i marchi di elettrodomestici più conosciuti, ma soprattutto di cercare un modello per cui sia semplice trovare i pezzi di ricambio o rivolgersi a un tecnico specializzato. In altre parole, cercate di capire chi può offrire un’assistenza tempestiva e di qualità, in caso di guasto o qualsiasi altro problema. Ricordate sempre che riparare un elettrodomestico è una scelta intelligente, economica e anche ecologica dal momento che evita l’accumulo di rifiuti e riduce l’inquinamento ambientale.

Come scegliere gli elettrodomestici per la cucina?

L’ambiente dove in genere si concentrano gli elettrodomestici è la cucina, che ha bisogno quindi di una menzione speciale perché anche se le mode cambiano e l’innovazione fa evolvere gli ambienti, il fatto che la cucini resti il focolare domestico è una certezza che si mantiene costante nel tempo.

Lo spazio, in relazione alla cucina, è il primo tema da affrontare. Non abbiate timore che lo spazio sia troppo piccolo: oggi sono disponibili elettrodomestici compatti adatti alle cucine più piccole e la scelta di elettrodomestici ad incasso aiuta a risparmiare spazio e a creare un ambiente perfetto.

Se invece il problema dello spazio non sussiste, allora le possibilità sono infinte, dai frigoriferi combinati a doppia porta al forno a microonde incassato posizionato sopra al forno elettrico tradizionale. Per chi desidera una cucina più originale, gli elettrodomestici a libera installazione danno la possibilità di rendere l’ambiente più dinamico, meno squadrato e anche più accattivante da vedere. Non esiste la scelta migliore, solo quella più giusta in base alle esigenze di ognuno.

Consigli per scegliere gli elettrodomestici della cucina

La scelta degli elettrodomestici di una cucina è forse la fase più importante e delicata dell’intero percorso, anche solo la grande quantità di informazioni cui si dovrà andare alla ricerca per scegliere con consapevolezza gli elettrodomestici migliori. D’altra parte, investire su un buon set di elettrodomestici è molto importante: non dobbiamo dimenticarci infatti che la cucina è il luogo della convivialità, un ambiente in cui si passa del tempo e si sta in famiglia.

Per scegliere con cura gli elettrodomestici della tua cucina, bisogna fare delle valutazioni iniziali e considerare prima di tutto tre aspetti:

  • il budget a disposizione;
  • ​la tipologia degli elettrodomestici;
  • ​i brand presenti sul mercato.

La scelta degli elettrodomestici, in realtà, non soddisfa solo necessità di tipo economico. Tipologia e qualità del brand rispondono anche a un approccio più profondo ed esigente che pone l’accento sullo stile di vita delle persone, sulle loro abitudini e sulle loro passioni.

Il forno: due possibilità di scelta

Chi è davvero appassionato di cucina e passa molto tempo ai fornelli dovrebbe optare per elettrodomestici di ultima generazione. Il forno ideale in questo caso sarebbe un elettrodomestico con funzioni avanzate per preparare la pizza, il pane e dolci e per sfruttare la cottura a vapore e sperimentare la preparazione di menù completi e di cibi più elaborati. Per esempio, un forno con sistemi di cottura avanzati permette di:

  • scegliere come viene distribuito il calore in base alle esigenze di cottura (statico, ventilato, grill, …);
  • limitare la dispersione termica e mantenere sempre costante la temperatura dentro al forno;
  • cuocere perfettamente contenendo i consumi energetici e i tempi di preparazione.

In ogni caso, nessuno è obbligato a scegliere un forno che abbia tutte queste caratteristiche, perché sicuramente è più impegnativo dal punto di vista economico e si tratta anche di un elettrodomestico complesso da utilizzare. Ecco perché, se la cucina non è esattamente la tua passione, allora sarà importante scegliere un forno di buona qualità e dalle prestazioni tecnologiche con funzionalità base che permettono un utilizzo essenziale dell’elettrodomestico secondo le necessità.

Piano cottura: a induzione o a gas?

Per la scelta del piano cottura più giusto per le esigenze familiari è importante tenere conto di diversi fattori. Chi cerca una cottura rapida e sicura, insieme a performance di livello professionale, sarà più orientato verso la scelta di un buon piano ad induzione che:

  • ​garantisce efficienza e tempi ridotti: la cottura del cibo è molto veloce (quasi tutta l’energia si trasforma in calore per poi concentrarsi sugli alimenti) e questo si traduce in un risparmio di tempo ed energia;​
  • ​è più sicuro: si riduce il rischio di scottature perché sarà solo la pentola a scaldarsi e a condurre il calore che serve per la cottura dei cibi;
  • è più facile da pulire: le superfici del piano non si riscaldano e così impediscono ai liquidi che fuoriescono di cristallizzarsi, semplificando così tutte le operazioni di pulizia.

Il piano a induzione

Senza dubbio è il piano di cottura del futuro, anche se in Italia, visto l’alto costo di acquisto è un sistema che ha ancora poco adottato. È considerato adatto a chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, proprio per la sua facilità d’impiego e di pulizia.

Il piano cottura a gas

La scelta del più classico piano a gas rimane il giusto compromesso tra performance e qualità, con un occhio in più al risparmio. Da considerare sempre che la piastra a gas è comunque la tipologia di piano più comune, usata e desiderata perché offre diversi vantaggi:

  • una maggiore compatibilità con tutti i tipi di pentole;
  • facilità di gestione e il prezzo più economico dell’elettrodomestico.

Nella scelta del piano cottura, a gas o a induzione che sia, è importante valutare la grandezza della superficie d’appoggio: il classico piano da 60 cm, quello con 4 fuochi, in genere è compatibile con tutti i tipi di cucina e soddisfa bene le esigenze di una famiglia numerosa.

Ce ne sono anche di più grandi, da 90 o a 120 cm, ma in questo caso è bene prendere con attenzione le misure dell’intero ambiente e in termini di spazio utile sul piano di lavoro. Questo tipo di soluzione è molto utile a chi ama cucinare menù elaborati o si dedica alla preparazione del cibo per molte persone.

​La scelta del microonde

Il microonde è considerato un optional, ma ormai è presente in tutte le cucine. Si tratta di uno strumento comodo ed efficiente, che si può utilizzare in modi diversi; per scongelare, scaldare e qualche volta anche per cucinare. Un microonde ad appoggio è più economico ma fa perdere spazio sul piano di lavoro. Per chi non ha molto spazio, un microonde ad incasso potrebbe essere l’opzione migliore, utile e poco invasiva rispetto alla superficie del piano.

La scelta del frigorifero

Per scegliere il frigorifero giusto, il primo aspetto da considerare è la capienza: in base alla grandezza e alla composizione del nucleo familiare cambiano le quantità di cibo utilizzate. In secondo luogo è importante valutare le abitudini alimentari: un frigorifero mono porta, per esempio, è adatto a chi non ama troppo congelare e utilizza i cibi freschi con una certa frequenza, cucinandoli tutti i giorni; al contrario, un frigorifero combinato è dedicato a chi è alla ricerca di uno spazio capiente da dedicare al congelamento. In linea generale, una famiglia di quattro o più persone, ha bisogno di un frigorifero da circa 300 lt. Una famiglia di due sole persone potrà scegliere anche un modello da 250 lt.

I principali criteri di scelta del frigorifero sono:

  • ​rumorosità e consumo, controllando l’etichetta per verificarne l’impiego di energia in Kwh e i decibel che vengono prodotti (due persone che parlano con un tono di voce normale producono un rumore di circa 50 decibel);
  • numero di termostati: solitamente meglio due, in quanto è possibile regolare in maniera indipendente la temperatura del frigo e quella del freezer;
  • ​volume, ovvero la capienza in base a quanto è ampio il nucleo familiare;
  • ​funzione “no frost”, cioè che non produce brina, in modo tale da non dover sbrinare periodicamente l’elettrodomestico e risparmiare sull’elettricità.

La scelta della lavastoviglie

La lavastoviglie è un elettrodomestico che meriterebbe un discorso a parte, tanto grande è la rivoluzione che ha portato nelle case delle famiglie italiane. È ormai considerata una presenza indispensabile che offre una serie di irrinunciabili vantaggi; permette di pulire in autonomia una grande quantità di piatti e di pentole (facendo risparmiare così tempo e fatica), e offre un lavaggio dalla qualità decisamente superiore per merito delle elevate temperature raggiunte dall’acqua.

  • I più importanti criteri di scelta della lavastoviglie sono:
  • ​capacità di carico, che regola la grandezza dell’elettrodomestico: da 45 cm per chi ha poco spazio, da 60 cm nel caso di una famiglia in cui si considerano 12 coperti circa;​
  • funzioni disponibili: non devono mai mancare quelle essenziali per il lavaggio, la principale (che lava ad una temperatura di 60 gradi) e quella eco (50 gradi), a seconda dello sporco accumulato da piatti, bicchieri e stoviglie;
  • efficacia dei programmi di asciugatura, sia con il programma tradizionale che con quello ecologico: la riduzione del consumo energetico in questa fase è uno degli aspetti su cui i brand puntano molto. Attualmente esistono in commercio alcuni modelli basati sulla zeolite, un minerale che trattiene bene l’umidità e permette un notevole risparmio energetico;
  • rumorosità, consumo energetico e dell’acqua: le alte classi energetiche, si sa, offrono un consumo minimo di acqua lavorando in modo ottimale e ad alti livelli;
  • ​facilità di utilizzo.

Le 5 migliori marche di elettrodomestici per la cucina

Abbiamo selezionato 5 brand di elettrodomestici per la cucina che si distinguono tra le tante marche disponibili sul mercato per innovazione, elevate prestazioni e buona efficienza energetica. Ecco quali sono.

Gaggenau

Per chi ha un po’ più di esperienza in cucina e fa un uso continuato dei fornelli, ci sono gli elettrodomestici del marchio Gaggenau. Considerati per certi aspetti come meraviglie dell’ingegneria, questi elettrodomestici richiedono sicuramente un minimo sforzo iniziale per comprendere come funzionano. Fatto questo, cucinare non sarà mai stato così divertente ed pratico allo stesso tempo. Gli elettrodomestici di Gaggenau sono concepiti come apparecchiature da chef, ma realizzate per l’ambiente domestico. Una combo davvero speciale per chi ama stare ai fornelli.

Neff

Tra i migliori brand di elettrodomestici da incasso per la cucina emerge senza dubbio il nome di Neff. Concepiti per essere di ispirazione per le persone e per incoraggiarle a nutrire la propria creatività, i prodotti innovativi di questo brand consentono di preparare piatti da veri chef, che sia un pranzo di quattro portate o un dessert irresistibile. La gamma dei forni, ad esempio, consente di assaporare appieno l’esperienza tra i fornelli, grazie al vapore, alla funzione CircoTherm e alla porta Slide&Hide: innovazioni che consentono di cucinare tutto quello che si desidera.

Bosch

Le aziende tedesche sono famose per la produzione di alcuni dei prodotti di alta qualità disponibili oggi sul mercato. Bosch è una di queste. Oltre a una vasta gamma di elettrodomestici, il marchio offre anche alcune delle più alte garanzie in termini di assistenza al cliente. Gli elettrodomestici da cucina del brand sono di fascia medio-alta e quello che all’apparenza sembra un prezzo alto è giustificato da elettrodomestici da cucina robusti, affidabili e pensati per gli utenti.

Per esempio, i forni della gamma Bosch hanno un costo piuttosto elevato, ma essendo realizzati in acciaio inossidabile sono fatti per durare nel tempo. Inoltre, sono sviluppati con alcune soluzioni progettuali all’avanguardia, come la ventola di raffreddamento per evitare il surriscaldamento e la tecnologia autopulente. Oltre ai forni, Bosch ha nella sua gamma anche lavastoviglie e frigoriferi che sono molto richiesti, a cui si affianca una gamma completa di piccoli elettrodomestici per completare l’arredamento della cucina.

Smeg

Il marchio Smeg è da sempre sinonimo di design ricercato, di qualità e di resistenza nel tempo. Il suo ricco catalogo affianca ai grandi elettrodomestici anche una vasta proposta di piccoli elettrodomestici, dai tostapane alle macchine per il caffè espresso. Per chi è alla ricerca di eleganza, e anche di un tocco di colore, questo è il brand giusto.

Smeg ha vinto diversi premi non solo per l’estetica dei suoi apparecchi, ma anche per la loro funzionalità ed ergonomia. Si tratta di un brand che non integra necessariamente le ultime tecnologie, ma si fa apprezzare senza dubbio per l’attenta scelta dei migliori materiali per garantire che i prodotti durino il più a lungo possibile. Questo significa che gli elettrodomestici da cucina Smeg non solo hanno un look e un fascino senza tempo, ma funzionano anche molto bene.

Miele

Miele è un produttore di elettrodomestici da cucina tedesco, che da tempo ha molto successo per l’indiscussa qualità dei suoi prodotti.

I suoi elettrodomestici hanno un costo un po’ più elevato grazie alla alta qualità dei materiali utilizzati. Del resto, comprare gli elettrodomestici per la cucina è un investimento importante, e i numeri mostrano che le loro lavastoviglie, i forni e i piani di cottura sono considerati un grande passo in avanti per la cucina.

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