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24 Gennaio 2023 / / diotti.com

Divano appoggiato al muro, posizionato accanto a una lampada a parete e davanti a tavolini da salotto
 

Appoggiato al muro o a centro stanza, davanti alla finestra oppure di spalle all’ingresso: scegliere dove mettere il divano in soggiorno è una decisione tutt’altro che scontata.

C’è chi sfrutta ogni centimetro di spazio libero, chi segue alla lettera le regole del feng shui e chi, invece, punta tutto su idee originali per dare al living un carattere inedito. Il tutto con uno sguardo attento sullo spazio e la conformazione del salotto – sia esso grande, piccolo, mini, regolare o irregolare, in open space con la sala da pranzo o tutt’uno con la zona notte, aperto sulla cucina o condiviso con l’ingresso di casa.

Ma qual è la disposizione migliore?

 

Dove mettere il divano: la disposizione ideale

Sfatiamo un mito: non esiste una regola che determini una volta per tutte quale sia il posto migliore da destinare a sua maestà il divano.

Semmai esistono collocazioni più giuste di altre, disposizioni suggerite o installazioni ideali che risultano funzionali perché maggiormente adattabili alla conformazione dell’ambiente, alla presenza di ostacoli strutturali o all’assetto degli altri arredi (poltrone e tavoli in primis).

Fatta questa premessa, a seconda del modello e delle dimensioni, generalmente i divani si collocano:

Vediamo nel dettaglio le soluzioni.

 

A parete

È la soluzione più utilizzata e diffusa, quella che prevede la collocazione dell’imbottito lungo un muro vuoto, rispetta al meglio il flusso di circolazione nella stanza, fa guadagnare maggiore spazio al centro del salotto e offre una visuale completa sul soggiorno.

Opzione quasi obbligata nei salotti di piccole dimensioni, il layout a parete suggerisce la scelta di un divano lineare a 2, 3 o 4 posti senza tuttavia escludere a priori configurazioni angolari, a L con penisola o chaise longue.

Il consiglio è di optare per un modello proporzionato alla parete, ovvero né troppo corto né troppo lungo. Lo spazio al di là dei braccioli potrà essere riempito da piante verdi, una lampada da terra, un tavolino-servetto o una libreria ad angolo.

La porzione di muro sopra lo schienale potrà invece essere arricchita da decorazioni murali, set di specchi, composizioni di mensole, quadri e poster incorniciati.

Aker - divano lineare posizionato vicino alla parete
 

Prado - divano 3 posti tra la parete e una finestra
 

Carnaby - divano con penisola sistemato davanti al muro
 

Prisma - divano componibile attaccato al muro
 

Salotto con divano a L installato tra due pareti
 

Salotto con divano incassato in una nicchia
 

Salotto open space con divanetto attaccato al muro del salotto
 

Progetto di un ambiente open space irregolare, divano al muro
 

Le regole del Feng Shui

Posizionare un divano a parete è, secondo il Feng Shui, un’ottima soluzione per consentire all’energia di fluire liberamente nella stanza. Per ottenere maggiori benefici, le sedute dovranno essere rivolte verso un panorama piacevole (un giardino, una terrazza, un balconcino fiorito). Allo stesso modo, sarà necessario appoggiare lo schienale al muro per dare un senso di protezione e di sicurezza a chi vi è accomodato.

 

 

In un angolo

Sfrutta la disposizione lungo il muro anche quando le pareti libere sono due. Basterà posizionare le sedute contro la parete maggiore e il bracciolo in corrispondenza della parete minore per creare una piccola alcova di relax.

Va da sé: benché si presti ad accogliere configurazioni lineari, il layout a L trova nei divani angolari la sua massima realizzazione. Tutt’altro che dimenticato, l’angolo occupato consentirà di liberare il centro della stanza e dare all’ambiente un’illusione di ampiezza.

Progetto con divano in un angolo del salotto, sotto una libreria sospesa
 

Progetto di un salotto open space con un divanetto tra due pareti
 

Spazio tra un armadio e una parete ottimizzato con un divano a L
 

Progetto per salotto piccolo con armadio e divano in un angolo
 

Ambiente unico con cucina e soggiorno con divano tra due muri
 

Progetto per open space con divano a L appoggiato al muro
 

Progetto per ambiente unico di 30 mq con divano contro il muro
 

Progetto per ambiente aperto con divano angolare tra due pareti
 

 

A centro stanza

Divano in mezzo al soggiorno? Una soluzione tutt’altro che rara e adatta a salotti di grandi dimensioni che desiderano installare un imbottito in posizione centrale e renderlo il protagonista indiscusso del living.

Non appoggiato al muro, il divano diventa a tutti gli effetti un elemento strutturale capace di determinare un percorso di circolazione nella stanza, dettare la disposizione degli altri elementi (tappeto, tavolino e tavolo da pranzo, se presente), separare visivamente due ambienti vicini o suddividere la zona relax e l’angolo studio del soggiorno.

Come arredo divisorio in open space, il divano dovrà rispettare alcuni accorgimenti estetici. Da una parte, lo schienale non dovrà essere troppo alto, pena la perdita di continuità visiva e il rischio di rimpicciolire l’ambiente o renderlo soffocante.

Dall’altra, la struttura dovrà essere completamente rifinita per risultare gradevole alla vista da davanti, da dietro e su entrambi i lati, o personalizzata con lavorazioni altamente decorative e rivestimenti di pregio.

Abbey - divano di design per centro stanza
 

Softly - divano a L utilizzato come divisorio
 

Progetto di villa unifamiliare con grande divano a centro stanza
 

Jude - divano lineare dividi ambienti
 

Progetto per grande soggiorno rettangolare con divano in mezzo all'ambiente
 

Soggiorno a pianta irregolare con divano separatore
 

Salottino con divano centrale e angolo TV
 

Progetto per living con divano lineare in mezzo al salotto
 

Ambiente open space con divano a L centrale
 

Salotto moderno con divano di fronte alla libreria
 

Open space a pianta irregolare con divano modulare separa ambienti
 

Soggiorno moderno con divano in mezzo alla stanza
 

Paura di cambiare idea? Scegli un sofà componibile.

I divani modulari sono un must have dei contesti abitativi contemporanei, sempre alla ricerca di soluzioni d’arredo non definitive e mutevoli.

I sofà composti da elementi staccabili consentono di aumentare il numero di sedute, rimuovere moduli, aggiungere elementi o spostare schienali e braccioli per creare, a seconda delle necessità, divani lineari, a L, a U, con pouf, con daybed, double-face, a doppia seduta o affaccio fronte-retro.

Prisma - divano a moduli completamente rifinito
 


Peanut B - divano a elementi componibili ideale per un posizionamento centrale

 

Nimes - Divano componibile divisore per centro stanza
 

Messico - divano componibile arrotondato posizionato in mezzo alla zona giorno
 

E la convivialità?

Ricorda che il divano è, da sempre, l’arredo simbolo dei momenti conviviali. Che si tratti di pomeriggi in famiglia o serate tra amici, il consiglio è di scegliere un modello adatto alle necessità e compatibile con lo spazio libero.

Opta per lunghi divani lineari a 4+ posti se devi allestire un soggiorno rettangolare, lungo o stretto, valuta una configurazione a L se l’ambiente è sufficientemente profondo e orientati sui divani ad angolo in caso di un salotto a pianta quadrata o regolare.

I grandi angolari offrono un doppio vantaggio: le sedute si distribuiscono su due lati e la struttura chiusa e raccolta consente di delimitare in maniera netta l’angolo relax dalle zone limitrofe.

 

LEGGI ANCHE > Divani per open space: sì o no?

 

 

Due divani l’uno di fronte all’altro

Se il salotto ha due divani, puoi considerare una disposizione frontale. Questo significa che gli imbottiti saranno posizionati l’uno di fronte all’altro, al centro della stanza, per creare un angolo conversazione intimo e raffinato.

La configurazione parallela porta con sé un certo ingombro. Sì dunque all’utilizzo in ambienti di grandi dimensioni e no all’impiego in salotti piccoli, in cui lo spazio risulterebbe particolarmente sacrificato.

Con due divani al posto di uno rispettare le giuste distanze può diventare una sfida. Considera sempre una passerella libera per muoverti agevolmente tra e dietro gli imbottiti, e se scegli d’inserire un tavolino basso da salotto calcola almeno 50 cm di spazio tra la seduta e il piano d’appoggio.

Lo svantaggio? La posizione dei divani rispetto alla televisione. Così collocati, nessun sofà garantirà la visione frontale dello schermo.

Il vantaggio? La fluidità dei movimenti. Il setting simmetrico fa guadagnare preziosi centimetri in profondità, diffonde una sensazione di ordine ed eleganza, crea un angolo conversazione intimo ed esclusivo (perfetto anche per i salottini di rappresentanza).


Bailey - divanetti di design posizionati frontalmente a centro stanza

 


Rigel - coppia di divanetti con schienale mobile posizionati l'uno di fronte all'altro

 

Progetto per salotto moderno con divani frontali, posizionamento davanti al tavolo
 

Progetto per living con angolo relax e divani frontali davanti alla finestra
 

 

Due divani perpendicolari

Piano B per i salotti con 2 divani: la disposizione ad angolo retto o ad angolo ampio. Il layout a L replica la configurazione dei divani ad angolo con il vantaggio di non fornire una soluzione d’arredo definitiva o permanente.

Ideale per chi ha molto spazio e cerca un’alternativa ai più comuni angolari, questa disposizione geometrica consente di delimitare un’isola inserendo, tra i due imbottiti, tavolini di servizio e lampade da terra di dimensioni notevoli.

Attenzione però all’ingombro in profondità, che nel caso di 2 divani lineari posizionati perpendicolarmente è maggiore, come maggiore è il rischio di un effetto cluttering se lo spazio non è adatto ad accogliere arredi così grandi.


Osaka - coppia di divani di design con rivestimenti diversi, posizionamento a L

 


Square - set di divani diversi, non appoggiati al muro, in una configurazione perpendicolare

 


Saddle - composizione con divani di misure diverse posizionati in mezzo a un soggiorno rettangolare

 


Oakland - collezione di divani lineari a 3 posti con zona relax centrale

 


Softly - combinazione di divani squadrati con rivestimenti abbinati, posizionamento a elle

 


Progetto per salotto con divani a L in mezzo alla stanza

 

Progetto per salotto con ingresso diretto, divani a L appoggiati a due pareti
 

Come abbinare due divani?

Quando si tratta di allestire una zona relax con una coppia d’imbottiti, una domanda è d’obbligo: è meglio scegliere divani uguali e diversi?

Nel caso di divani identici, il problema non si pone: sarà sufficiente adottare lo stesso colore e gli stessi rivestimenti per ottenere un effetto molto uniforme, oppure giocare con tonalità simili per creare una resa ton sur ton.

In caso di divani diversi, invece, la faccenda si complica. Pur non esistendo risposte giuste o sbagliate, le regole dell’interior design suggeriscono l’accostamento di un colore di base (bianco, beige, panna o grigio, per esempio) e di una tinta secondaria.

Rosso bordeaux, verde petrolio, blu pavone, giallo senape, arancione ruggine e viola porpora sono solo alcuni esempi di sfumature d’accento con cui aumentare il potenziale decorativo del salotto.

 

 

Accanto a una poltrona (o due poltroncine)

Abbinare due divani non è l’unica soluzione se desideri allestire un angolo conversazione accogliente o aggiungere qualche posto a sedere. In alternativa a una coppia di sofà, puoi valutare l’inserimento del divano vicino a una bella poltrona da salotto, che diventerà la postazione prediletta per rilassarsi in solitudine o scambiare qualche chiacchiera con gli ospiti.

L’uno di fronte all’altro, l’uno a destra e l’altro a sinistra, tra due pareti oppure per delimitare un’area dell’open space: la disposizione di divano e poltrona dovrà assecondare la geometria della stanza. Per questo, un simile layout risulta particolarmente efficace negli ambienti di piccole dimensioni dove la presenza di due divani – seppur scelti nei formati slim – comprometterebbe la corretta fludità del movimento.

E cosa dire dell’abbinamento tra un divano e due poltroncine? Una tendenza piuttosto diffusa nei grandi loft urbani che puntano tutto sulla filosofia less is more senza tuttavia rinunciare alla convivialità.

Harmony - divani con schienale alto abbinati a poltrone bergère colorate
 

Nest - collezione di divanetti e poltrone abbinati, con struttura in legno massello
 


Bellagio - salotto con divano e poltrona capitonné moderni in colori diversi

 


Tirella - composizione con divanetto e poltrona con schienale basso, abbinati per rivestimento e colore

 


Jude - divano lineare su piedini alti abbinato a una poltrona della stessa collezione, colori diversi

 

Salotto moderno con grande divano lineare e poltrona di design
 


George - soluzione d'arredo con divano barocco moderno e poltrona abbinata

 


Progetto per villa americana con salotto open space arredato con divano e due poltrone

 


Rakel - Salotto contemporaneo con divanetto e due poltrone abbinate

 


Twist - divani e poltrone in stile barocco chic con schienali in fasce di pelle

 


Progetto per soggiorno quadrato con divano angolare e due poltrone

 

LEGGI ANCHE > Abbinare divano e poltrona: idee e consigli

 

 

Vicino all’ingresso

Grandi o piccoli che siano, i moderni open space condividono lo stesso tratto distintivo: l’entrata di casa è affacciata sul soggiorno. Per ovviare al problema, si possono percorrere almeno due strade.

La prima: usare il divano come divisorio. In questo caso, il sofà diventa un vero e proprio complemento separatore in grado di dividere, seppur parzialmente, l’ingresso dal soggiorno. Poiché lo schienale non sarà rivolto verso la porta ma risulterà dare le spalle all’entrata, è bene optare per un divano con spalliera bassa per non chiudere visivamente l’ambiente condiviso.

Se lo spazio vicino all’ingresso è limitato o sviluppato in lunghezza, il divano può comunque essere installato in prossimità della porta, in posizione perpendicolare rispetto ad essa. In questo caso, è consentito anche rivolgere le sedute verso l’entrata di casa, come consigliato dal Feng Shui.


Litchis - divano letto a L di spalle rispetto all'ingresso

 


Lars - divano lineare in piuma posizionato davanti al corridoio d'entrata

 


Skid - divano di design su piedini alti posizionato davanti alla porta d'ingresso

 


Progetto per soggiorno con ingresso aperto, divano componibile con sedute su due lati

 


Progetto per living con ingresso sul soggiorno, divano angolare davanti alla finestra

 


Progetto d'arredo per soggiorno senza ingresso con divano di spalle alla porta

 

 

Davanti a finestre e vetrate

Divano vicino alla finestra: sì o no? La risposta dipende dalla presenza o meno di un televisore in salotto. Nessun dubbio sui benefici della luce naturale, ovviamente, ma allo stesso tempo bisogna considerare che i riflessi sullo schermo renderebbero difficoltosa – se non addirittura impossibile – l’utilizzo dell’apparecchio.

Se per motivi di configurazione spaziale non si può fare a meno di mettere il divano nei pressi di una fonte luminosa, il posizionamento di spalle è fortemente sconsigliato. È preferibile optare per una disposizione laterale rispetto al cono luminoso, che sarà minore e presente nella stanza solo in determinati momenti della giornata.

Salotto senza TV? Spazio allora a soluzioni eleganti con il divano sotto la finestra ma attenzione all’altezza dello schienale, che potrebbe ostacolare l’apertura dei battenti. Via libera anche ai bagni di luce circondati da grandi vetrate e porte finestre a tutta altezza, a patto di avere una vista invidiabile sul panorama esterno.

E mai dimenticare di sfruttare gli accessori a proprio vantaggio: abbinare il rivestimento di tende e cuscini è l’idea perfetta per dare un senso di coesione e coerenza alla decorazione della zona giorno.


Open space di 30 mq con divano a L sotto la finestra

 


Jordan - divanetto senza braccioli davanti alla finesta, poltrona abbinata

 

Grande divano a U installato davanti a due vetrate
 


Bruce - divano angolare con poggiatesta regolabili posizionato davanti a una parete a vetri

 


Newport - divano con sedute estraibili a lato di una scenografica vetrata

 


Progetto per soggiorno con divano angolare davanti alla finestra

 

Progetto per soggiorno con divano laterale rispetto alla finestra
 

 

In un angolo lettura

Chi dice angolo lettura, dice poltrona, ma limitare la scelta a una sola tipologia d’imbottito può essere frustrante. Se la geometria della stanza lo consente, può valere la pena sostituire una bergère, una poltroncina a pozzetto o un’invitante poltrona club con un divano lineare – se lo spazio è ridotto – o una composizione con chaise longue, penisola o méridienne.

Il divano potrà essere idealmente collocato davanti alla libreria oppure essere installato a fianco di uno scaffale di design, con i libri sempre a portata di mano.

Angolo lettura con divano di design e libreria separa ambienti
 


Moser - divanetto dal design nordico accanto alla libreria

 


Lars - divano a L davanti a libreria murale e porta finestra

 


Lars - divano a elle davanti a un'originale nicchia con mensole

 

Esempio di salotto con divano, poltrona e libreria di design
 

Divano a centro stanza con dietro uno scaffale-libreria in stile minimal
Progetto per salotto con divano a centro stanza e muro-libreria

 

 

Dietro a un mobile

…o davanti, a seconda di come lo si voglia vedere. La soluzione riguarda principalmente i divani per centro stanza e suggerisce l’utilizzo di librerie basse terra per organizzare un piccolo angolo lettura salvaspazio e definire, nonostante la continuità degli arredi, aree funzionali differenti.

Non mancano le soluzioni alternative, ad esempio utilizzare lo schienale per appoggiare una consolle retro divano, un buffet basso o un piccolo mobile contenitore, oppure collocare la spalliera al di là di una libreria divisoria a pali e montanti.


Aliante - divano con libreria bassa ad angolo

 


Davos - divano angolare con spalliera bassa e consolle retro divano

 


Holiday - divano ad angolo con libreria integrata su due lati

 


Victor - divano angolare con struttura in pelle e bracciolo-libreria

 


Shanghai - divano con schienale basso e piedi in ferro battuto, madie posizionate sulla parete dietro allo schienale

 


Camelia - divano letto lineare posizionato davanti a una consolle shabby chic

 


Ayton - grande divano angolare con dietro libreria divisoria a montanti

 

Esempio di salotto con divano lineare davanti a una libreria asimmetrica da parete
 

Grande salotto con divano a centro stanza e mobile-libreria retro schienale
 

 

Sotto le scale

Se l’appartamento si sviluppa su due livelli, considera di arredare lo spazio sottoscala con un divanetto lineare di dimensioni ridotte o un grande sofà ad angolo.

Il sofà può trasformarsi in una pratica panchetta da ingresso dove lasciare borse, zaini, sacchetti di stoffa e qualsiasi altro accessorio da non dimenticare prima di uscire di casa. A sua volta, l’imbottito contribuirà a dare una seconda chance a un angolo potenzialmente dimenticato.


William - divano letto sistemato sotto a uno spazio sottoscala

 


Kansas - divano a L posizionato davanti a una scala interna

 


Progetto per salotto con sottoscala occupato da un divanetto a L

 


Marlow - divano componibile in un salotto con poltrone, tavolino centrale e scala a chiocciola posteriore

 

Esempio di salotto moderno con scale interne e divano con penisola installato sotto
 


Progetto per salottino con scale interne, divanetto e piccola parete attrezzata per TV

 


Progetto per una zona giorno con divanetto lineari davanti alle scale

 


Progetto per ambiente open space con zona giorno nel sottoscala

 

 

In un ambiente mansardato

Ultima soluzione, ma non per ordine d’importanza: la posizione di un divano in mansarda o in un soggiorno con soffitto inclinato.

Che il sofà sia appoggiato al muro o staccato dalla parete, poco importa. Ciò che conta è che l’imbottito sia collocato nella zona in cui l’altezza del soffitto è minore per consentire di arredare le pareti alte con mobili sistemici e soluzioni modulari, anche su misura.


Prisma Air - divano modulare con piedi a slitta in un ambiente mansardato

 


Progetto per allestire un salotto ad angolo in un open space con travi a vista

 

 

Da non perdere:

24 Gennaio 2023 / / Coffee Break

La Lota de Macedo Soares House, conosciuta come Casa de Vidro, situata a San Paolo, in Brasile è considerata un capolavoro dell’architettura modernista;
La casa viene considerata un capolavoro dell’architettura moderna brasiliana, nota per la sua armoniosa integrazione con il paesaggio circostante e per l’uso di materiali naturali e principi di progettazione sostenibile.
va su una collina e il design sfrutta la pendenza naturale per creare livelli e spazi diversi, è costruita su pilotis per consentire al paesaggio naturale di scorrere sotto e intorno alla casa.
Una delle caratteristiche più notevoli della casa sono le grandi finestre in vetro, che consentono alla luce naturale di inondare gli spazi interni e permettono una transizione senza soluzione di continuità tra gli spazi interni ed esterni.
La casa ha anche una terrazza e un giardino integrati nel design e contribuiscono alla connessione con la natura circostante. Nel suo progetto l’architetto ha previsto quelli che oggi chiameremmo elementi di design sostenibile, come la ventilazione naturale e il raffreddamento passivo.

A modernist masterpiece in Brazil

The Lota de Macedo Soares House, known as Casa de Vidro, located in São Paulo, is considered a masterpiece of modernist architecture;
The house is considered a masterpiece of modern Brazilian architecture, known for its harmonious integration with the surrounding landscape and for the use of natural materials and sustainable design principles.
The house sits on a hillside and the design takes advantage of the natural slope to create different levels and spaces, it is built on stilts to allow the natural landscape to flow under and around the house.
One of the most notable features of the home are the large glass windows, which allow natural light to flood the interior spaces and allow for a seamless transition between the interior and exterior spaces.
The house also has a terrace and garden integrated into the design and contribute to the connection with the surrounding nature. In her project, the architect included what we would today call sustainable design elements, such as natural ventilation and passive cooling.


L’articolo Quando usare il ritardante di fiamma Ferber Painting è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

L’ignifugazione con un ritardante di fiamma è necessaria per proteggere dalle fiamme di un incendio i materiali più facilmente infiammabili. Il ritardante di fiamma è particolarmente utile per proteggere mobili e oggetti collocati in prossimità di potenziali fonti d’incendio, ad esempio, l’arredamento tessile posto vicino a una stufa a legna o accanto a un camino, oppure i mobili vicino ai fuochi della cucina. Il ritardante di fiamma torna utile anche per la protezione di elementi architettonici in legno, come travi, soffitti e soppalchi che si trovano in condizione di potenziale pericolo.

Tra i prodotti di questo tipo particolarmente interessante è quello dell’americana Ferber Painting che nel suo catalogo di vernici a utilizzo specialistico, propone un ritardante di fiamma veramente efficace, atossico ed estremamente versatile perché si può applicare su tantissimi tipi di materiali, dal parquet vicino al camino, al tappeto ai piedi di una stufa a legna. Ovviamente, non bisogna aspettarsi più di quello che questo prodotto è destinato a fare. Nessuna “vernice” è in grado di estinguere un incendio!

La specifica funzionalità di un ritardante di fiamma è quello appunto di ritardare la combustione dei materiali trattati. Rallentando la propagazione dell’incendio si riesce ad aver il tempo necessario per mettersi in sicurezza, o per cercare di spegnere l’incendio. Tenete conto che i materiali non trattati, in caso d’incendio, concorrono a far propagare le fiamme in pochissimo tempo.

Ignifugazione e ritardanti di fiamma.

L’ignifugazione è il trattamento al quale vengono sottoposti i materiali facilmente infiammabili, come i tessuti e il legno, con lo scopo di ridurre o ritardare la loro combustione in caso d’incendio.

L’ignifugazione può essere fatta eseguendo un trattamento superficiale del materiale attraverso l’applicazione (a spruzzo, o a pennello) di un apposito prodotto ritardante di fiamma. Questo esposto alle alte temperature ritarda l’accesso dell’aria agli strati più interni del materiale trattato, rallentando l’azione del fuoco.

Campi d’impiego dei ritardanti di fiamma.

I ritardanti di fiamma sono normalmente impiegati nella produzione di mobili, tappezzeria, materassi, tappeti e tende che necessitano di requisiti antincendio. Questi sono anche impiegati per proteggere dispositivi elettronici ed elettrici, come computer e smartphone, televisori, elettrodomestici.

Va detto però che in alcuni casi si tratta di prodotti i cui composti chimici possono essere dannosi per la salute dell’uomo, in particolare quelli a base di bromurati (Brominated Flame Retardants – BFR). Questi, utilizzati fin dagli anni Settanta, sono stati eliminati dal mercato in moltissimi casi. Quelli ancora in uso oggi sono soggetti a una severa regolamentazione.

Il prodotto che propone la Ferber painting non sviluppa alcuna tossicità nemmeno nel caso di un incendio.

Altre caratteristiche interessanti di questo prodotto sono:

  • La resistenza alle alte temperature fino a 800 *C.
  • Certificazione a norma NFPA 701, uno standard creato dall’organizzazione americana National Fire Protection Association per valutare la propagazione della fiamma di tessuti e pellicole in condizioni d’incendio. Si tratta di metodi di prova che si applicano in particolare ai tessili utilizzati nei locali pubblici (scuole, sale cinematografiche, teatri ecc …). Questi devono essere certificati per legge come ignifughi.
  • Durata del trattamento senza limite di tempo.
    Facilità di applicazione. Con questo tipo di prodotto è perfino possibile eseguire l’imbibizione dei materiali per una copertura ancora più efficace. Quindi non solo applicazione a spruzzo, o una facile stesura a pennello o a rullo.

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19 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

Anticipazioni novità 2023 del sistema All.arounD Doimo Cucine

Continua la proposta di Doimo Cucine dalla chiara identità Made to feed your soul, che nei prossimi mesi prenderà forma in un articolato catalogo. In esso ogni composizione sarà uno spunto di stile, una suggestione o una provocazione sempre però all’interno del sistema All-arounD.

Trasversale e personalizzabile, richiede la scelta iniziale della tipologia dell’anta – disponibile nelle quattro varianti Aspen, D12, D20 e D23 – del sistema di apertura e della finitura. Dopo, massima libertà progettuale.

All-arounD lascia spazio al disegno dell’ambiente che più rispecchia la personalità di chi lo vive.

Ogni composizione dimostra la capacità dell’azienda di trasformare in realtà l’immaginazione. Da prodotto a progetto grazie alla manualità d’un tempo che oggi si accompagna alla precisione tecnologica.

La novità principale del sistema All-arounD Doimo Cucine

Tra le novità 2023 di sicuro interesse la composizione 02 – D23 in combinazione con D12 in equilibrio perfetto tra essenzialità e praticità. Spazi ampi, vetrate infinite e cornici minime, pochi elementi dai volumi importanti, depositari d’ogni comodità per vivere la cucina, affiancati a capaci colonne che creano movimento con contrasti di profondità e finiture completati dalla leggerezza di una boiserie. Una combinazione armonica di soluzioni per trasmettere una sensazione di serenità.

Il volume del blocco cucina ha linee essenziali che si stagliano decise ma non imperiose, in Fenix NTM® Rosso Jaipur, dalla sensazione tattile vellutata, per un piano cottura con comodi comandi touch da entrambi i lati dell’isola.

La purezza della composizione si manifesta in dettagli dall’eleganza discreta. Come il fianco del piano snack spizzato a 45° che esibisce una raffinata finitura in MDi Syros e mantiene verso l’interno la sua anima d’essenza lignea. O come le colonne interrotte dalla boiserie che vestono ante maggiorate per agevolare la presa e ospitare comode luci.

L’architettura minimalista di stampo nordico delinea un ampio spazio cucina affacciato su un giardino. Lo stesso accade all’interno, con volumi facili da usare: capaci colonne, doppia postazione lavaggio e blocco cottura utilizzabile da ambo i lati.

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19 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

13.10 Ristorante progettato da Serena Confalonieri

13.10 Ristorante è il primo progetto di interior design firmato da Serena Confalonieri. Un boutique restaurant da 25 coperti alle porte di Milano che unisce la cifra stilistica ironica e colorata della designer con la filosofia gastronomica dello chef Marcello Passoni, fatta di ingredienti a Km0 e influenze culturali dal mondo.

L’obiettivo è trasmettere una sensazione domestica, dare l’idea di mangiare fuori ma sentendosi un po’ a casa. Il locale si sviluppa intorno a un cortile interno, accogliendo gli ospiti in uno spazio intimo, grazie ad una divisione degli spazi razionale ma informale. Le ambientazioni interne, calde e conviviali, sono caratterizzate da tinte accese ma naturali che richiamano gli ingredienti utilizzati in cucina: pattern eclettici e vivaci, colori brillanti, oggetti di arredo ricercati e pezzi su misura.

I prodotti scelti da Serena Confalonieri

Nella definizione degli interni la designer ha voluto coinvolgere alcune prestigiose aziende del settore dell’arredo, che hanno deciso di far parte del progetto con i loro prodotti e una serie di customizzazioni.

Serena Confalonieri presenta il primo progetto di interior design

Tra i main partner, HD Surface si è occupata delle finiture di pareti e soffitti, mentre Ceramiche Cielo ha firmato l’arredo bagno. A questi si aggiungono una serie di prodotti disegnati dalla stessa Serena Confalonieri: il wallpaper Carnival di Wall&Decò scelto per il bagno, lo specchio Stilla di Potocco che dà profondità al corridoio che collega l’ingresso con le sale del ristorante, la collezione di tableware Kyma di Sambonet e il tappeto di Besana Carpet Lab realizzato appositamente per 13.10 Ristorante.

Tra le aziende partner, Florim ha fornito i rivestimenti ceramici, Servomuto e MM Lampadari rispettivamente lampade a sospensione e applique, Fratelli Levaggi le tipiche sedie chiavarine artigianali. Tra i prodotti firmati dalla designer e utilizzati nel progetto, anche il tessuto jacquard Scott disegnato per l’Opificio, utilizzato per le panche su misura e per i tendaggi dell’ingresso, e il tavolo Archie di Medulum, protagonista assoluto della prima sala.

Per la prima volta, Serena Confalonieri si misura con un progetto di interior: un’occasione per esprimere al massimo la sua creatività – così caleidoscopica e colorata, da sempre applicata a prodotti, grafiche e allestimenti. Il risultato è un progetto estremamente coerente con l’estetica e la filosofia progettuale della designer, fatta di morbidi contrasti e di un utilizzo bilanciato di pattern e cromie.

Biografia di Serena Confalonieri

Serena Confalonieri è una designer e art director indipendente con sede a Milano.
Dopo la Laurea specialistica in Interior Design, ha iniziato a lavorare come assistente docente presso il Politecnico di Milano. Inoltre, ha collaborato con studi di Milano, Barcellona e Berlino e Milano. Da anni lavora nel campo del productgraphic e textile design, progetta interni per residenze e collabora con svariate aziende italiane e internazionali.
I suoi lavori sono stati pubblicati sulle più importanti riviste di settore e si sono aggiudicati importanti premi come le menzioni d’onore ai Young&Design Awards nel 2014 e ai German Design Awards nel 2016. Inoltre, i suoi lavori sono stati esposti in prestigiosi luoghi dedicati al design come La Triennale di Milano e la Galleria Rossana Orlandi. Serena Confalonieri è spesso invitata come relatrice a conferenze sul tema del design e a workshop creativi.

Fotografo: Matteo Imbriani

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18 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

Quale pavimento migliora il comfort e invita a camminare a piedi nudi? La risposta è Pergo Rigid Vinyl 2.0.

Il comfort è fondamentale, soprattutto nella cameretta dei bambini. Ecco perché Pergo ha sviluppato i pavimenti in vinile Flex, che offrono quella piacevole sensazione di morbidezza al tatto che invita a camminare a piedi scalzi e riducono i suoni e i rumori, in modo che i bambini possano giocare comodamente. A chi cerca un pavimento dall’aspetto naturale Pergo Rigid Vinyl 2.0 offre decori unici e dall’aspetto veramente autentico e performance tecniche molto elevate che consentono resistenza e facile manutenzione. Impermeabile, estremamente igienico, necessita di poche cure, grazie allo strato superiore ultra resistente, che protegge il pavimento da macchie, sporcizia e usura. Inoltre, come tutti i prodotti Pergo, anche Rigid Vinyl 2.0 è al 100% senza ftalati, per garantire un ambiente più salutare e sicuro.

Il rivoluzionario pavimento in vinile di Pergo

Pergo Rigid Vinyl 2.0 rivoluziona dunque il settore delle pavimentazioni viniliche per estetica e comfort. Il brand svedese Pergo, già inventore del laminato, con la collezione di pavimenti in vinile rigido supera se stesso e ottiene un realismo mai raggiunto in precedenza e, applicando le conoscenze acquisite in quarant’anni di esperienza e le innovazioni introdotte nei suoi pavimenti laminati e parquet, ottiene una resa estetica con micro venature senza precedenti caratterizzata da una bisellatura estremamente naturale e definita. Un’evoluzione che punta non solo all’aspetto estetico, ma anche alle performance tecniche che ogni volta ridefiniscono nuovi standard qualitativi. E risultano i più resistenti sul mercato, con una garanzia dai 20 ai 25 anni.

Nuovo sistema a incastro

Il nuovo sistema a incastro dei pavimenti in vinile rigido di Pergo consente di evitare danni dovuti alle infiltrazioni di acqua o al surriscaldamento localizzato. L’incastro garantisce una tenuta stagna totale del pavimento, rendendo impossibile qualsiasi passaggio di liquidi tra le tavole.

Inoltre, una stabilità dimensionale senza precedenti evita il rischio di surriscaldamenti localizzati in caso di elevate temperature. In più, la totale compatibilità con il riscaldamento a pavimento, sia in posa flottante che, dove previsto, incollata, offre una bassa resistenza termica, risultando una scelta particolarmente efficiente dal punto di vista energetico.

Tre nuove gamme disponibili in classe 33:

  • due formati ‘doga’, Glomma Pro, dieci nuovi decori pensati per dare respiro agli ambienti, e Namsen Pro, sedici decorativi perfetti in ogni stanza, che esaltano tutte le varianti naturali del legno;
  • il modernissimo formato ‘piastra’ della serie Viskan Pro per gli amanti della pietra naturale e delle resine evitando però l’inconveniente del pavimento freddo quando si cammina.

Pergo Rigid Vinyl 2.0 per le ristrutturazioni

Il basso spessore, rende Pergo Rigid Vinyl 2.0 la scelta ideale per le ristrutturazioni: non occorre, infatti, rimuovere il pavimento precedente. Ma non finisce qui: il sistema di installazione super rapido a incastro Uniclic® rende la posa più semplice anche nei punti più difficili. Pergo Vinyl è proposto nelle versioni Rigid Click, Flex Click e Flex Glue:

  • la gamma Rigid Click, resistentissima, è la scelta ideale in caso di posa flottante su sottofondo
  • i pavimenti Flex Click, dal comfort ineguagliabile, sono perfetti per le superfici meno irregolari. Se installati sul materassino Heat, offrono un’eccellente stabilità dimensionale anche in caso di ampia escursione termica.
  • i pavimenti Flex Glue garantiscono il massimo della stabilità dimensionale, se incollati su di un sottofondo senza

Anche i pavimenti Pergo Flex possono essere posati flottanti grazie al loro sistema ad incastro, oppure, in caso di sottofondo perfettamente liscio, possono essere incollati. Entrambi hanno un’ottima riduzione del rumore da calpestio, rendendo più silenziose persino le camminate più spedite.

Per quanto riguarda le finiture, Pergo ha sviluppato per ogni pavimento due battiscopa e profili perfettamente coordinati, in un’ampia gamma di soluzioni disponibili. Grazie al pratico taglierino incluso nella confezione, il profilo può essere sagomato a seconda delle necessità. Completano la fornitura tre tipi di materassino per il fondo, due dei quali in materiale riciclato.

Pergo Rigid Vinyl 2.0, sostenibilità scandinava

Nella progettazione dei nuovi pavimenti in vinile Pergo, la sostenibilità è una delle priorità fondamentali. Il processo produttivo a risparmio energetico e ultramoderno riduce al minimo gli scarti, in modo tale che il pavimento in vinile Pergo sia il più “morbido” possibile per i piedi che lo calpestano… ma anche per il pianeta. E come per tutti i pavimenti Pergo, la manutenzione è molto semplice ed essi dureranno a lungo se curati correttamente: ciò si traduce in un impatto ambientale ridotto nell’arco della vita del pavimento. Tutto nel rispetto della natura e della salute:

  • Senza ftalati
  • Emissioni di COV ridotte al minimo
  • Riciclo degli scarti
  • Produzione energetica efficiente
  • Posa senza colla (facile smontaggio, potenziale riciclabilità)

Sul sito Pergo.it, la realtà virtuale semplifica la vita e aiuta nella scelta: basta rispondere a poche semplici domande per ottenere una panoramica dei pavimenti che meglio si adattano al proprio progetto e avere un’anteprima del risultato finale.

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18 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

the most common material used for eco metal roofing

Eco metal roofing refers to the use of environmentally friendly materials in the construction of metal roofs. These materials are designed to be sustainable and have a minimal impact on the environment throughout their lifecycle, from production to disposal. The most common material used for eco metal roofing is steel, due to its durability, recyclability, and energy-efficient manufacturing process. However, there are other options available, such as aluminum, copper, and zinc, each with their own unique properties and benefits. Check out London Eco for the best eco friendly metal roofing.

Comparison of Materials

When considering the most common material for eco metal roofing, it is important to compare the benefits of each material. Steel is strong and durable, and it is also one of the most recycled materials in the world. Aluminum is lightweight and energy-efficient, and it is also 100% recyclable. Copper is long-lasting and self-repairing, and it is also 100% recyclable. Zinc is durable and self-repairing, and it is also 100% recyclable. Recycled metal roofing is sustainable as it is made from recycled materials. Titanium is strong, lightweight, and reflects heat and UV rays. Terne metal is durable, low-maintenance, and has a unique appearance.

Steel

Steel is the most commonly used material for eco metal roofing due to its strength, durability, and recyclability. It is a versatile material that can be molded into a variety of shapes and sizes, making it suitable for use on various types of buildings. Steel roofing is also resistant to weathering, corrosion, and fire, making it a long-lasting choice for roofing.

One of the key benefits of steel as an eco-friendly material is its recyclability. According to the Steel Recycling Institute, over 75% of all steel produced in the world is recycled, making it one of the most recycled materials on the planet. This means that when a steel roof reaches the end of its life, it can be easily dismantled and the materials reused, reducing waste and the need for new raw materials.

Aluminum

Another common material used for eco metal roofing is aluminum. It is a lightweight and durable metal that is resistant to corrosion and requires minimal maintenance. Aluminum roofing is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

One of the key benefits of aluminum roofing is its energy-efficient properties. Aluminum reflects heat and UV rays, which can help to reduce the amount of energy needed to cool a building. This can lead to lower energy bills and a smaller carbon footprint. Aluminum roofing is also a good choice for areas prone to heavy rain or snow, as it is resistant to water damage.

Copper

Copper is another metal that is commonly used for eco metal roofing. It is a durable and long-lasting material that can last for over 100 years with proper maintenance. Copper roofing is also resistant to corrosion and can develop a natural patina over time, which gives it a unique appearance.

One of the key benefits of copper roofing is its ability to self-repair. Copper has a natural ability to regenerate its protective oxide layer, which helps to prevent corrosion and extend its lifespan. Copper is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

Zinc

Zinc is another metal that is used for eco metal roofing. It is a durable and long-lasting material that is resistant to corrosion and requires minimal maintenance. Zinc roofing is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

One of the key benefits of zinc roofing is its ability to self-repair. Like copper, zinc has a natural ability to regenerate its protective oxide layer, which helps to prevent corrosion and extend its lifespan. Zinc is also a good choice for areas prone to heavy rain or snow, as it is resistant to water damage.

Titanium

Titanium is a strong and lightweight metal that is often used in eco metal roofing. It is resistant to corrosion and has a long lifespan, making it a durable choice for roofing. Titanium is also 100% recyclable, making it a sustainable option for roofing.

One of the key benefits of titanium roofing is its ability to reflect heat and UV rays. This can help to reduce the amount of energy needed to cool a building, leading to lower energy bills and a smaller carbon footprint. Titanium is also resistant to weathering, making it a good choice for areas with harsh climates.

Terne Metal

Terne metal is a type of steel that is coated with a layer of tin. It is often used for eco metal roofing due to its durability and long lifespan. Terne metal is resistant to corrosion and requires minimal maintenance, making it a low-maintenance choice for roofing.

One of the key benefits of terne metal roofing is its appearance. The tin coating gives it a unique, matte finish that can add character to a building. Terne metal is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

Conclusion

In conclusion, the most common material used for eco metal roofing is steel, due to its strength, durability, and recyclability. However, there are other options available, such as aluminum, copper, and zinc, each with their own unique properties and benefits. When considering the best material for an eco metal roof, it is important to consider the specific needs and requirements of the building, as well as the local climate and environment. By choosing a sustainable and environmentally-friendly material, it is possible to create a roof that is not only functional.

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17 Gennaio 2023 / / Nell'Essenziale

Ciao Creativa, oggi ho realizzato per te il Tutorial fiocco Nascita per femminuccia. Creato per una nipotina in arrivo! La nipotina si chiama Vittoria e nascerà intorno al 20 gennaio.  Come regalo per la nascita ho deciso di creare questo fiocco per lei e non potevo non realizzarne anche il video tutorial!

Tutorial fiocco Nascita per femminuccia

Video tutorial fiocco Nascita per femminuccia

Materiale necessario:

  • Tessuto a righe rosa e panna, 70x140cm per le strisce, una 60x100cm per il fiocco.
  • Tessuto rosa 75x40cm per le strisce e 30×40 per il fiocco.
  • Tessuto panna coordinato 20x10cm.
  • Imbottitura piatta 60x100cm.
  • Fettuccia per appendere 100cm.
  • Ago, filo, spilli, macchina da cucire.
  • Etichette personalizzate.
  • Colla spray solubile, opzionale, sostituiscila con degli spilli.

 

Realizzare questo Tutorial fiocco Nascita per femminuccia è davvero semplice, i passaggi sono pochi e veloci, se hai padronanza della machina da cucire non avrai nessuna difficolta. I miei consigli sono solo due, il primo è di utilizzare tessuti di qualità, io ho scelto un tessuto rustico in puro cotone tinto in filo. Il secondo consiglio è quello di utilizzare la colla per pochissimi passaggi.

Realizza le parti del fiocco:

  1. Prepara tutti i tessuti necessari nelle misure scritte nella lista del materiale necessario.
  2. Prendi il tessuto a righe 70x140cm piegalo prima sul lato lungo e poi ripiegano a metà. Taglia gli angoli con il cutter o con le forbici. Segui il video se hai dei dubbi.
  3. Cuci lungo il lato aperto lasciando una apertura per risvoltare sul dritto.
  4. Risvolta sul dritto, cuci l’apertura e stira bene.
  5. Prendi il tessuto rosa 75x40cm e ripeti i passaggi precedenti, piegalo prima sul lato lungo e poi ripiega a metà. Taglia gli angoli con il cutter o con le forbici. NB: Gli angoli delle strisce in tessuto rosa ed in tessuto a righe devono avere la stessa angolatura.
  6. Cuci lungo il lato aperto lasciando una apertura per risvoltare sul dritto.
  7. Risvolta sul dritto, cuci l’apertura e stira bene.
  8. Prendi il tessuto a righe 60x100cm piegalo in due sul lato lungo, posiziona l’imbottitura piatta e cuci sui lati aperti lasciando una apertura per girare sul lato dritto. Non tagliare il tessuto in eccesso che farà da supporto al fiocco e non lo farà ammosciare.
  9. Rigira sul lato dritto, chiudi l’apertura e stira bene.
  10. Prendi il tessuto rosa 30x40cm piegalo e cuci tutto intorno lasciando una apertura per risvoltare.
  11. Risvolta, cuci l’apertura e stira bene.

Assembla il fiocco:

  1. Posiziona la striscia rosa con gli angoli sopra la striscia a righe con gli angoli, le due strisce devono essere centrate. Fissa con della colla spray o con degli spilli.
  2. Segna il centro preciso con uno spillo e realizza un punto filza, fissa a fisarmonica con qualche punto.
  3. Prendi la striscia a righe imbottita, cuci i due capi, otterrai un rettangolo di circa 25x40cm, posizionaci sopra il rettangolo rosa e fissalo con un po di colla spray o con degli spilli.
  4. Segna il centro e cuci con un punto filza, tira il filo per arricciare e blocca con qualche punto.
  5. Posiziona il fiocco sulle strisce, avvolgili con il tessuto panna piegato su se stesso e blocca sul retro con qualche punto.
  6. Fissa il cuore al fiocco facendo passare la fettuccia nel tessuto panna centrale, aiutati con una spilla da balia. Annoda la fettuccia e nascondila sotto il tessuto panna.
  7. Cuci un fiocco coordinato sul cuore.
  8. Inserisci le etichette e confeziona!

Per realizzare il cuore io ho commissionato il ricamo a macchina perché ho poco tempo per ricamare, tu puoi realizzare un cuore in tessuto scegliendo quello che più preferisci dai miei tutorial cuori imbottiti, a breve pubblicherò un tutorial più specifico per realizzare il ricamo a mano. Se desideri un alfabeto per ricamare a mano la scritta scrivimelo nei commenti che lo realizzerò per te e lo pubblicherò  nella sezione Schemi a punto croce.

Per oggi è tutto, ti saluto ricordandoti che gli abbonamenti YouTube con tutorial esclusivi sono qui: Abbonamenti a nell’Essenziale su YouTube.

Ciao e al prossimo video!

Rosa

 

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17 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

Apple Tree House, una villa modernista di vetro

La Apple Tree House è un rifugio per famiglie situato nel cuore della fitta foresta boreale del Quebec e progettato da ACDF Architecture. È una villa di vetro che si sviluppa su un unico piano e incarna un approccio architettonico sensibile che promuove le connessioni umane con la natura.

Apple Tree House, tra i ricordi d’infanzia

I committenti avevano il desidero di fuggire dalla città e hanno ritrovato tra i sopralluoghi esplorativi dello studio ACDF Architecture l’approccio perfetto per ricreare la realtà che a loro stava a cuore.

Apple Tree House, una villa modernista firmata ACDF Architecture

All’ interno di un terreno boscoso di 250.000 piedi quadrati è sorta una casa moderna in comunione con la natura, sia internamente che esternamente. Il rifugio di pace e a volte anche di solitudine che la famiglia desiderava si snoda sui ricordi di un frutteto dove passavano il tempo durante l’infanzia. Per questo motivo il melo è stato immediatamente incorporato nella loro visione collettiva, diventando il fulcro del progetto.

“La nostalgia dell’ambientazione del frutteto ha provocato un’emozione sincera e pura, e abbiamo subito capito che dovevamo incorporare un melo al centro del progetto per gettare i semi della storia futura della famiglia”, spiega Maxime-Alexis Frappier , partner e co-fondatore di ACDF. “È diventato un pilastro centrale per collegare l’architettura, la casa e la famiglia”.

Apple Tree House, una villa modernista firmata ACDF Architecture

Il melo e l’architettura

Il melo è diventato il fulcro del progetto e della casa stessa non solo simbolicamente. Dal posizionamento di un vero albero di melo al centro della casa ACDF Architecture ha poi scelto di sviluppare i moduli dei vari ambienti usando lastre di vetro e lastre di cemento. Ha sfumato i confini tra interno ed esterno permettendo di ammirare e prendersi cura della pianta che ha generato l’idea e cresciuto la famiglia alimentandola con i suoi ricordi.
Un’apertura centrale massimizza la penetrazione della luce e inquadra la vista verso il cielo e le cime degli alberi.
Altri blocchi in legno sono stati affiancati con una logica estetica e funzionale dividendosi in zona giorno, servizi e poi notte. A vista, grazie alle ampie vetrate anche una master suite.

“La casa è progettata per la connettività e gli sguardi in ogni direzione forniscono viste attraverso le aperture verso altri spazi”, afferma Frappier. “Le scatole sono state progettate per rispettare il bisogno di privacy e le loro collocazioni a parete sono intenzionali nelle loro offerte di solitudine.”

Apple Tree House firmata ACDF Architecture

Il vetro e la luce

ACDF Architecture ha allineato la casa con molta attenzione per massimizzare i livelli di sole durante tutte le stagioni. Le aperture che collegano gli spazi assicurano che la luce solare sia presente per tutto il giorno. In inverno, la presenza di abbondante luce solare aiuta anche a riscaldare i pavimenti in cemento ed evitare dispersioni di calore.

Lo spazio abitativo centrale della Apple Tree House completamente vetrato presenta un pavimento in cemento lucidato, con finestre da pavimento a soffitto che forniscono un collegamento potente e senza soluzione di continuità con la bellezza naturale dell’esterno.

Dagli audaci grattacieli all’intimità di un rifugio familiare, l’Apple Tree House è un altro riflesso dell’approccio innovativo di ACDF all’ambiente. Con un focus sulle esperienze degli utenti al centro, stabilendo nuovi standard per creare emozioni senza stravaganza.

Fotografo: Adrian Williams

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16 Gennaio 2023 / / VDR Home Design

Colori soggiorno moderno: quali scegliere? come abbinarli? come dare carattere al suo soggiorno? 5 schemi eleganti e senza tempo tra cui ispirarti.


Che colori usare per il soggiorno?

Sicuramente questa è una delle domande più fatte, perché capita spesso negli anni di dover aggiornare il soggiorno (o la casa in generale). E ogni volta la domanda è sempre la stessa.

In realtà è una domanda molto più complessa, che dovrebbe tenere conto anche del resto della casa. Io personalmente non amo le case Arlecchino, perché fanno confusione e non danno bene idea di cosa si voglia.

Meglio creare uno schema colori articolato, da poter usare per tutta casa. Se costruito bene, uno schema colori così può essere usato in diversi modi all’interno di casa tua, permettendoti di variare senza annoiarti.

Ho cercato un po’ di ispirazioni per questo nuovo anno, con immagini di soggiorni in stili secondo me intramontabili e dai cui ho creato degli schemi.

Scopriamo quale fa per te.

colori soggiorno moderno in stile contemporaneo, con noce e tessuti naturali chiari
Maisons du Monde

Colori soggiorno moderno. La sofisticazione dello stile nordico con accenti contemporanei

I paesi Scandinavi hanno da sempre un’influenza pazzesca su tutto quello che è design, arredamento casa e filosofia di vita. Grazie ai grandi architetti del dopoguerra e al fenomeno di Ikea, lo stile asciutto ma completo tipico dei paesi del nord ci ha affascinato. E continua a farlo.

Perché?

Perché è uno stile fedele a se stesso e a chi lo ha creato, che ha come obiettivo la funzionalità che si coniuga all’estetica intelligente.

Niente colori fluo o super accesi, si sa che non piacciono a tutti e possono causare emozioni strane o non proprio positive. Nessuna forma arzigogolata o inutilmente complessa: quello che interessa è avere una casa che risponda a quello che dobbiamo fare tutti i giorni e che non ci complichi la vita (più di quello che già è).

Un bel twist allo stile nordico (o scandi, come preferisci) lo danno i mix che sono nati in questi anni. Stile minimal nordico o nordico contemporaneo. Trovi insieme il meglio di entrambi gli stili, accomunati da schemi colori intramontabili.

Per davvero.

Colori chiari ma dai sottotoni caldi, materiali ovviamente naturali (non c’è spazio per materiali artificiali in queste filosofia di vita, la parola chiave è la riconnessione con la natura). Arredi e complementi necessari, dallo forme semplici (nel primo caso) senza troppe cianfrusaglie in giro (questo vale per entrambi i mix).

colori neutri con accenti scuri per un soggiorno in stile nordico

Se ti piacciono questi stili e il mix che ne viene fuori, allora qui puoi trovare delle palette colori che fanno al caso tuo. La base di partenza, cioè i colori che userai maggiormente nei tuoi spazi di casa, sono ovviamente i colori chiari e neutri da usare sulle pareti di casa e sui grandi arredi tipo il divano, la cucina e gli armadi.

Bianchi caldi come l’avorio, il madre perla, il grigio perla. Materiali come il lino (nelle sue tonalità naturali), la calce, il rattan. Abbinare materiali come il lino, la ceramica effetto marmo o il marmo vero, darà un contrasto di sensazioni (caldo e freddo) che darà un senso di completezza all’insieme.

Anche abbinare arredi lineari e puliti con accessori dallo forme tonde darà un aspetto elegante e di lusso al tuo soggiorno.

colori soggiorno moderno con mix di bianchi caldi e tonalità tortora e marroni per uno stile contemporaneo

In questi mix di stili di solito alle pareti non si applicano grandi effetti decorativi. Scegli un colore chiaro da dare su tutte le pareti e uno più scuro per dare enfasi ad elementi architettonici della tua casa o per dare importanza ad un elemento di arredo e creare quindi una parete focus.

Se proprio non puoi rinunciare ad una carta da parati, opta per una carta con delicati decori geometrici in colori chiari o con poco contrasto.

cassettiera in rovere thermocotto con dettagli neri e bianchi in stile contemporaneo
Maisons du Monde
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Quali colori danno più luce al soggiorno? Ragioniamo sulla forza dello stile Japandi

La luce che i colori sono in grado di diffondere o ridurre è una questione reale e importante. Non tutti abbiamo case da 170 mq, per cui ci si può permettere davvero molto.

La realtà vuole che le case più grandi siano di circa 100 mq, spesso con luce naturale secondo norme, quindi nessun bagno di luce. Per quanto alcune zone della casa non abbiano bisogno di essere inondate di luce, altre stanze hanno bisogno di quanta più illuminazione possibile.

Se lavori da casa, i tuoi figli vanno a scuola o cucini tanto, hai bisogno di luce nella giusta quantità, per vedere cosa stai facendo e farlo bene.

In un caso come questo, lo stile nordico puro o lo stile Japandi possono venirti in aiuto. Lo stile Japandi è un mix tra cultura dei paesi nordici e Giappone, in un insieme di colori chiari e soffici, materiali pregiati e l’imperfetto che trova il giusto spazio.

colori soggiorno moderno in stile nordico, con divano componibile in tessuto grigio, boiserie in rovere e dettagli neri
Maisons du Monde

Se ti piace unire più tipi di legni, assicurati che abbiano lo stesso colore di fondo. Nell’immagine sopra, a pavimento è stato usato un rovere schiarito grigio, quindi con una base bionda. Alle pareti invece, un rovere thermowood, sempre biondo, ma decisamente più scuro nel colore finale.

Puoi vedere in entrambi degli accenni di grigio ed è anche questo che li fa stare bene insieme. Arredi e accessori sono stati scelti rispettando le stesse caratteristiche. Tessuto naturale grigio scuro, per un divano componibile comodo, grande e accogliente. Dettagli scuri, che complementano il resto dello spazio. Niente di artificiale o dalle forme complesse. Una semplicità sofisticata che dona momenti di calma.

colori soggiorno moderno in stile Japandi
Maisons du Monde

Lo stile Japandi è più gentile, con le sue forme lineari e i suoi materiali naturali. Materiali che non temono di nascondere le imperfezioni, perché la perfezione non esiste. Colori esclusivamente chiari e naturali, che sicuramente aiutano ad aumentare la luce, qualsiasi sia la grandezza della stanza in cui ci si trova.

Questo stile non solo aiuta con la luminosità grazie ai colori e ai materiali scelti. Aiuta a far sembrare lo spazio più grande perché limita i pezzi di arredo e gli accessori. Quello che è inserito nella stanza deve servire davvero, deve rispondere ad una funzione.

Niente di superfluo è ammesso, perché significa che in realtà non ti serve davvero. E sappiamo che il clutter (cioè il caos creato da una sovrabbondanza di oggetti) crea più ansia e stress di quello che serve. Mente sgombra, casa sgombra.

Se hai una casa non molto grande e stai cercando dei colori soggiorno moderno ma senza tempo, allora forse questi due stili sono la scelta per te.

Se invece hai un’anima colorata o gotica? Ci sono delle opzioni ance per te

Colori soggiorno moderno: le possibilità di scelta sono davvero tante e tutto parte da chi sei tu. I colori portano con sé tutto un mondo di emozioni, ricordi, storie. Ci circondano e ci riempiono la vita in un modo talmente imponente, che ormai lo diamo per scontato.

Ed è anche vero che, per quanto i vari colori abbiano dei significati più o meno univoci, non è proprio una legge universale. I colori rosso e bianco hanno significati differenti in diversi continenti. Così come ognuno di noi prova emozioni diverse, legate a ricordi più o meno consci.

Per questo qualcuno si trova a suo agio in ambienti scuri, dallo stile gotico e qualcuno non può fare a meno di colori vivaci e solari.

parete nera con consolle classica e cornici dorate
Maisons du Monde

Gli ultimi esempi sono proprio per te che pensavi di far parte di un piccola minoranza. Non è così.

Trovo che gli ambienti con colori scuri siano estremamente affascinanti, perché possono ricordare periodi storici molto antichi ma anche essere proiettati in stili più attuali, come il minimal e il contemporaneo.

Con i colori scuri puoi decidere di osare, imbiancando le pareti con un colore scuro tipo il blu oltremare o il grigio ferro e scegliere arredi di sfumature simili. Oppure lasciare le pareti più chiare e mettere arredi esclusivamente in colori scuri.

Aggiungi dettagli oro o argento se preferisci un’atmosfera più barocca, oppure qualche dettaglio in legno di pino o frassino per dare leggerezza e un’atmosfera da loft.

divano nero su parete bianca e nera in loft, con tavolino in pino

Finiamo con uno schema colori frizzante, giovane, spensierato. Lo vedo benissimo in un piccolo appartamento o monolocale dove le giornate passano veloci e produttive. Uno schema colori che permette la massima flessibilità sia come utilizzo nelle varie stanze di casa, che nel tempo.

Si può riutilizzare in case diverse, per dimensioni e tipologia. Si può scegliere di usare i colori solo negli arredi, tenendo le pareti come delle tele bianche, che faranno risaltare quello che c’è dentro.

Oppure si possono abbinare i colori più vivaci per creare delle pareti focus, con decori geometrici fatti con la lavabile.

Maisons du Monde

Hai trovato i colori per il tuo soggiorno moderno?

Ho cercato di fare un riassunto quanto più comprensivo possibile di quei colori e stili che secondo me sono davvero insuperabili. Non esistono scelte completamente giuste o sbagliate: esistono scelte non corrette secondo quello che è il tuo percorso personale.

La scelta dei colori è davvero complessa e cambia nel tempo. Prenditi il tempo che ti serve per riflettere e fare le tue ricerche e se non riesci a venirne a capo, scrivimi. Sono qui per aiutarti a fare chiarezza.

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