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4 Aprile 2022 / / Dettagli Home Decor

nuova scopa elettrica senza fili Samsung BESPOKE Jet

Samsung annuncia il lancio italiano di BESPOKE Jet, la scopa elettrica senza fili che unisce design e performance per un’esperienza di pulizia confortevole come mai prima e un’igiene profonda.

BESPOKE Jet™ è infatti l’unica scopa ricaricabile All-in-one con Clean Station™che svuota automaticamente il serbatoio della scopa, evitando il contatto con la polvere e abbattendo l’emissione di impurità nell’aria. Inoltre, funziona come supporto e base di ricarica. 

Gamma BESPOKE di Samsung

La nuova scopa elettrica di Samsung rappresenta un concentrato di innovazione e design ed è stata premiata per questo anche ai CES Innovation Awards 2021.

 

Un’innovazione a 360° e un design che continuano il percorso di personalizzazione dell’Home Appliance portato avanti da Samsung. BESPOKE Jet™ fa parte infatti della gamma Bespoke del Brand. Una linea caratterizzata da colorazioni innovative e finiture di pregio, capaci di dare un tocco di stile a ogni spazio domestico.

BESPOKE Jet™ è disponibile in tre colori di tendenza – Midnight Blue, Misty White e Woody Green – studiati per integrarsi con eleganza in ogni ambiente domestico.

BESPOKE Jet, l’unica che si svuota da sola con un gesto

Come funziona esattamente BESPOKE Jet™? La nuova scopa elettrica senza fili di Samsung è dotata di un sistema di filtraggio a 5 livelli che trattiene fino al 99,999% di polvere e allergeni, restituendo aria pulita. Tutti i componenti e i filtri sono lavabili e possono quindi essere puliti e igienizzati.

BESPOKE Jet™ è dotata di Clean Station™ integrata, che assicura la massima igiene degli ambienti in tutte le fasi della pulizia. Una volta finita l’aspirazione, rimettendo la scopa nel suo alloggiamento, la Clean Station™ ne svuota automaticamente il serbatoio, intrappolando la polvere ed evitando il contatto con essa dall’inizio alla fine. Questo è possibile grazie all’unicità della tecnologia Air Pulse di Samsung. Inoltre, allo stesso tempo e sempre automaticamente, Clean Station™ ricarica la scopa elettrica BESPOKE Jet™.

scopa elettrica ricaricabile gamma BESPOKE di Samsung

Estrema potenza e maneggevolezza

BESPOKE Jet™ dispone di un motore Digital Inverter che sprigiona fino a 210 W di forza aspirante e pesa il 47% in meno di quello montato sulla Jet 90. Il corpo di BESPOKE Jet™ pesa solo 1,44 kg, per essere maneggiato agevolmente, per aspirare senza difficoltà da sopra ai pensili a sotto ai mobili, fino alle tapparelle e alle scale.

Comodità a tutto tondo: batteria a lunga durata, spazzola Lavapavimenti e display “parlante”

Oltre a garantire performance eccellenti e un design accattivante, BESPOKE Jet™ risponde brillantemente anche al problema dell’autonomia: con una dotazione di 2 batterie a lunga durata, garantisce fino a 120 minuti di pulizia. Dopo un’ora di funzionamento, basterà un gesto per sostituire la batteria con quella di ricambio. Le due batterie possono anche essere ricaricate contemporaneamente grazie alla seconda postazione di ricarica del pratico porta-accessori. Le prestazioni della batteria sono notevoli anche negli anni, infatti essa mantiene il 70% delle prestazioni originali anche dopo 5 anni di utilizzo.

BESPOKE Jet™ è dotata di display digitale LCD che fornisce tutte le informazioni necessarie: livello di forza aspirante (MIN, MED, MAX, JET), autonomia residua della batteria, indicazioni di eventuali criticità quali intasamenti, oggetti incastrati nella spazzola o filtri mancanti, e guida alla risoluzione del problema.

BESPOKE Jet™ è disponibile in Italia a partire da questo mese di aprile.

Per maggiori informazioni su BESPOKE Jet™, visitate il sito https://www.samsung.com/it/vacuum-cleaners/bespoke-jet/

L’articolo Samsung BESPOKE Jet: la scopa elettrica senza fili che unisce design e performance proviene da Dettagli Home Decor.

2 Aprile 2022 / / Case e Interni

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Un tour per immagini, ricco di idee e spunti per arredare la casa di vacanza in stile cottage moderno. La residenza in California presenta un sobrio stile vissuto, fatto di pezzi Old Style, fibre naturali e atmosfera raccolta.

Noi di Case e Interni siamo dell’idea che le case e i luoghi, come la musica o il teatro, possano raccontare una storia. Questa casa era già interessante per il suo passato e la sua posizione, aveva solo bisogno di una ristrutturazione. Si tratta di uno chalet sull’oceano, vicino ad un allevamento di ostriche, in California. Originariamente era adibita a rimessa per barche, poi a negozio di barbiere e dopo ancora a studio d’arte. È uno spazio speciale con una storia particolarmente interessante da conservare. La designer americana Corine Maggio di CM Natural Designs l’ha trasformata in un immobile residenziale ricco di elementi originali. Una scenografia perfetta dove l’imperativo categorico è togliere anziché aggiungere.

I proprietari di questa casa hanno chiesto esplicitamente un arredamento semplice, pratico e non lussuoso. È una casa di vacanze, un posto dove andare e rilassarsi, vivere in modo informale e senza pretese, lontano dal glamour della metropoli. Una casa frequentata nei fine settimana, dove si passa il tempo a leggere e a fare lunghe passeggiate sulla spiaggia.

Ecco perché la scelta della progettista si è concentrata sui colori più adatti e un mood caldo e avvolgente. Lo stile scelto per questa casa americana, uno stile cottage moderno potremmo dire, punta alla semplicità, non lesinando su dettagli attentamente curati per ottenere l’effetto tanto desiderato. E’ ciò che avviene anche nello stile Country Chic. Una piccola dimora da cui prendere spunto per rendere la propria casa calda e accogliente, ma allo stesso tempo raffinata.

In ingresso la credenza in legno recuperata e gli stipiti delle porte, sono stati verniciati di bianco. Un dettaglio molto in stile cottage, sono i segni evidenti delle pennellate e le velature. A questo fa da contrasto cromatico la panca stile Old America e il grande quadro con la capra, che crea un elemento originale ed inaspettato. La contrapposizione tra bianco e nero è un motivo ricorrente in questa casa, un po’ come avviene nello stile Farmhouse o nello stile Nordico-Scandinavo svedese di qualche anno fa.

La cucina è stata completamente stravolta nella sua distribuzione, per renderla un luogo davvero speciale in cui la famiglia si riunisce. Gli open space sono estremamente popolari negli ultimi anni, per cui questa disposizione a pianta aperta è sempre fonte d’ispirazione anche per le nostre case.

Leggi anche: 9 Idee fai da te per l’isola in cucina dipingendo vecchi mobili

Le piastrelle posate a mattoncino, stile metropolitana, le ante di taglio semplice, di colore bianco e le maniglie bronzo-dorate sono tutti elementi che fanno la differenza per definire lo stile. Il tavolo di legno rustico, semplice come gli altri mobili della casa, senza troppe decorazioni, è abbinato a sedie dallo Stile classico Old America, di colore nero.

A questi elementi si aggiungono dettagli in fibre naturali intrecciate, divenuti arredi popolari grazie allo stile Boho contemporaneo. Ecco che vediamo lampade, tappeti e persino mobili in fibre realizzati in juta, rattan o cocco.

Per quanto riguarda le camere da letto, vediamo anche qui un arredamento country, ma sobrio. Troviamo una camera con letto in ferro dipinto di nero e due comodini recuperati, anch’essi neri, ma con piano bianco, giocando con il contrasto lucido e opaco. Nell’altra camera, un letto in fibre naturali, comodini Old Style bianchi e comò recuperato dipinto di grigio-azzurro chiaro.

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Ci piace il calore domestico che questo stile riesce a trasmettere, rimanendo allo stesso tempo piuttosto chic. Guarda tutte le foto e salvale su Pinterest per non perderle!

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Stile cottage moderno per la casa al mare in California

Fonte e progetto: www.cmnaturaldesigns.com

Foto: Carley Page Summers

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

2 Aprile 2022 / / Architettura

Come arredare una villa moderna di lusso da 300 mq, un’esclusiva abitazione unifamiliare con piscina affacciata sul meraviglioso panorama del lago di Como?

Questa è l’inedita sfida che ha coinvolto gli Interior Designer e il team Visual di diotti.com, impegnati nella realizzazione di un progetto d’arredo completo per gli interni di una moderna casa monopiano con giardino e terrazza.


Esterno della lussuosa villa sul lago di Como protagonista del primo Home Tour diotti.com

Per questa lussuosa villa contemporanea è stato necessario un cambiamento di approccio, uno sforzo in più per far vivere al Committente un’esperienza mai provata prima: l’esplorazione a 360°, e in anteprima, della sua futura abitazione.

Da qui è nata l’idea di sviluppare un Home Tour, ovvero la visita virtuale e interattiva di uno spazio 3D fotorealistico completamente arredato, fruibile a tutto tondo e osservabile da diversi punti di vista. Non più panoramiche statiche né foto, dunque, ma un percorso dinamico e interattivo, proprio come quello realizzato per esplorare online lo Showroom di Lentate sul Seveso.

Il progetto completo: grande villa contemporanea sul lago di Como

Pianta della villa monopiano con giardino, piscina e terrazza panoramica arredata da diotti.com

Ampia circa 300 mq, la villa a piano unico si trova in un piccolo borgo della provincia comasca situato a metà strada tra le sponde del lago e le pendici montuose.

Esempio di realizzazione urbanistica moderna inserita in una location d’eccezione, la proprietà è costituita da 3 corpi distinti:

  • l’abitazione – una villa singola dal design spiccatamente contemporaneo, un’opera architettonica di design su un unico livello con sviluppo orizzontale e impiantistica dissimulata
  • la terrazza – un’area di 120 metri quadri completa di piscina panoramica e solarium con vista lago
  • il giardino – un discreto spazio esterno con tappeto erboso all’inglese calpestabile

La dimora appartiene a un imprenditore lombardo originario del luogo e particolarmente legato al suo territorio. Lo dimostra la volontà, espressa fin dal primo colloquio con i nostri Arredatori, di sviluppare un progetto capace di far dialogare il meraviglioso panorama lacustre con scelte arredative di livello.

Il risultato è un concept progettuale complesso, curato nei minimi dettagli per restituire un senso di coerenza stilistica e cromatica. Arredi, complementi, finiture e materiali – ogni elemento è in grado di esaltare il rapporto fluido creatosi tra interno ed esterno senza rinunciare all’estetica, all’innovazione e alla sostenibilità.

Entriamo nell’abitazione.

La pianta della zona giorno

Pianta della zona giorno della villa: ingresso, ufficio, soggiorno open space con salotto e sala da pranzo, cucina

La villa ha una superficie di più di 300 metri quadrati nettamente distinta tra zona giorno e zona notte.

Il corpo giorno propriamente detto è caratterizzato da ambienti di grandi dimensioni, molto luminosi e comunicanti tra loro grazie ad accortezze progettuali che consentono di sfruttare al massimo la luce naturale.

Dalla piantina si evince una certa irregolarità perimetrale, volutamente replicata per creare zone esterne secondarie rispetto alla piscina. Tra le intenzioni del Committente vi è quella di realizzare una piccola area pranzo outdoor protetta da gazebo e pergolati.

Lo spazio giorno può essere suddiviso in quattro aree funzionali:

Scopriamo ogni ambiente nel dettaglio.

L’ingresso della Villa


Visuale dell'ingresso della villa: pianoforte a mezza coda e cavedio

L’accesso all’abitazione è cadenzato da uno scenografico passo giapponese costituito da grandi lastroni con illuminazione integrata. Raggiunto il patio si viene accolti da un portone emozionale, la cui imponenza è alleggerita da vetrate trasparenti a tutta altezza.

L’ingresso è tutto fuorché un angolo di servizio o di passaggio.

Lo spazio, che assume le sembianze di un atrio, è stato organizzato come un luogo di accoglienza autentico, personalizzato sulle esigenze del Committente e in linea con la marca stilistica adottata negli altri ambienti.

Lo dimostrano il prezioso pianoforte a mezza coda in legno e il cavedio con giardino d’inverno, due elementi di grande carattere che lasciano trasparire gli interessi e le inclinazioni del proprietario di casa.

Il legno è anche il materiale scelto per il pavimento: un parquet in massello dall’indiscusso potere decorativo, chiaro omaggio alla tradizione al servizio delle ultime tendenze. La pavimentazione modulare propone un disegno unico, composto da tre sagome trapezoidali ripetute in maniera aleatoria per creare un pattern originale.

Precedente al progetto d’arredo, la posa del parquet è stata determinante per orientare nella giusta direzione la palette di colori e la selezioni dei materiali.

Quanto all’organizzazione spaziale, all’entrata si individuano due aree.

Dettaglio dell'appenderia per ingresso: composizione con specchiera, mensola e ganci appendiabiti

La zona appenderia

Un angolo guardaroba minimal ma curato nei minimi dettagli, completo di specchio, mensola e appendiabiti. Nella sua semplicità, la composizione per ingresso devia l’attenzione dal motivo geometrico della parete, decorata con pannelli di boiserie che replicano il disegno presente a pavimento.

Dettaglio del salottino d'attesa organizzato all'ingresso: poltroncine, tavolino, tappeto e lampada-scultura

Il salottino d’attesa

Un piccolo angolo relax arredato con due poltroncine, un tavolino da caffè, un tappeto e una lampada a piantana. Discreto e gradevole, questo spazio ha un risvolto funzionale: sarà infatti utilizzato come zona d’attesa in cui far accomodare i professionisti che attendono di essere ricevuti nell’ufficio adiacente.

Considerato lo spazio ridotto, la proposta di arredi ha puntato su complementi di dimensioni contenute, la cui proporzioni equilibrate contribuiscono a restituire un’impressione di leggerezza stilistica. Inoltre, l’ingombro limitato presenta il vantaggio di non interrompere né alterare la visuale che dall’esterno interessa la zona giorno e gli elementi vicini.

La parete-libreria componibile in nicchia

Visuale della libreria in nicchia arredata nell'open space

Proseguendo nell’esplorazione, si giunge alla parete di collegamento con il living. Si è proposto di colmare un recesso murale con una grande libreria a giorno senza ante, una composizione modulare su misura dalla capacità contenitiva notevole.

Configurata in colori neutri, la parete-libreria acquisisce valore estetico grazie allo schema asimmetrico dei vani, proposti in dimensioni diverse per creare un effetto di dinamismo in corrispondenza di una zona che ne era sprovvista.

La scelta di finiture basiche trova conferma nella volontà di non distogliere la vista da elementi preponderandi già presenti nella zona giorno. Qualsiasi colore d’accento avrebbe infatti catturato l’attenzione e deviato lo sguardo dal pianoforte o dal giardino d’inverno.

Il carattere discreto di questa soluzione a vista trova conferma. oltre che nelle finiture, nel posizionamento della libreria, sistemata in nicchia per non incindere sulla libertà di movimento né sulla percezione di ampiezza che caratterizza l’intera abitazione.

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Lo Studio – Ufficio


Visuale dell'ufficio: libreria con pali, scrivania direzionale, poltrone in pelle e lampada ad arco

A destra dell’ingresso, oltre il salottino, si accede all’home office.

Si tratta di un ambiente con pianta regolare di circa 30 metri quadri (per l’esattezza, 27 m²), utilizzato dal Committente come sede operativa per svolgere attività da remoto, organizzare incontri con i partner commerciali o videoconferenze con i clienti.

In fase di progettazione è emersa l’esigenza di organizzare un luogo di lavoro formale ma accogliente, capace di garantire il massimo della funzionalità senza snaturare il contesto domestico in cui è inserito.

Scopriamo nel dettaglio le proposte arredative.

Dettaglio della libreria a pali componibile installata nello studio

Libreria a pali componibile

La grande parete accanto alla finestra è stata attrezzata con una libreria a pali componibile a piacere, una soluzione polivalente da personalizzare con accessori, contenitori e mensole in funzione delle esigenze o della destinazione d’uso.

Dettaglio della scrivania direzionale con poltrona presidenziale in pelle

La scrivania direzionale con poltrona in pelle

Il centro stanza è occupato da una scrivania direzionale in legno di noce Canaletto abbinata a poltrone direzionali in pelle. Orientabili ma sprovviste di ruote, le sedute coordinate differiscono per il modello di schienale – alto per la poltrona direzionale, basso per le sedute di rappresentanza.

Il piano di lavoro è illuminato da una lampada ad arco in metallo che, con il suo design minimal, dialoga in armonia con la struttura a montanti della libreria-scaffale e con il pannello di backlight installato a soffitto.

Le soluzioni finora presentate contrastano con la parete più corta, che ospita solamente una credenza sospesa dalle finiture neutre. Il minor interesse stilistico suscitato dal mobile contenitore trova giustificazione nella volontà, da parte del Committente, di apportare una nota personale con l’installazione di un quadro prezioso.

In generale, la scelta degli arredi si è orientata verso proposte componibili dal design moderno ma moderatamente decorativo, e questo per non saturare l’ambiente né entrare in conflitto con l’importante pattern a spina di pesce del parquet.

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Il Living – Salotto


Visuale della zona living con area relax e giardino d'inverno

Fulcro del progetto e cuore pulsante di questa villa di lusso, il living è un grande ambiente open space di circa 120 mq completo di zona relax / salotto e sala da pranzo.

È parzialmente celato da un originale cavedio, ovvero uno scenografico giardino d’inverno con piante tropicali e specie locali. Il Cliente ha più volte precisato di amare la luce naturale e la vegetazione. Questo è il motivo che lo ha portato a realizzare un insolito spazio verde tra il soggiorno e l’ingresso.

Il cavedio è costituito da una struttura perimetrale in vetro extrachiaro priva di accesso diretto. L’assenza di porte trova riscontro nella volontà di non intaccare l’estetica dell’elemento, che una qualsiasi maniglia avrebbe compromesso.

A garanzia di funzionalità, bisogna specificare che il mantenimento del verde e le operazioni di pulizia delle vetrate avvengono dall’alto, con una scala ribaltabile appositamente realizzata e installata sul tetto in corrispondenza del cavedio.

Se, da un lato, l’installazione della chiostrina aumenta la quantità di luce che entra nell’abitazione, dall’altro la sua presenza contribuisce a mettere in comunicazione indoor e outdoor. I colori vibranti, terrosi e naturali del paesaggio lacustre penetrano nella casa, nel rispetto di quel concept progettuale che punta a creare uno scambio tra interno ed esterno, un continuum tra fuori e dentro.

Ne risulta, ovviamente, un effetto estetico dal forte impatto emozionale.

La zona relax con divano componibile

Visuale del salotto: grande divano angolare con libreria retro-schienale, poltrona ergonomica in pelle, tavolino in vetro fumé e tappeto in stile vintage

La zona relax propriamente detta gode di una vista davvero invidiabile: il salotto è affacciato su una terrazza panoramica con piscina interrata e spazio prendisole.

Il centro della stanza ha come protagonista un divano componibile corredato da una libreria retro-schienale decorativa visibile dalle viste che si aprono dall’ingresso, dalla zona pranzo e dalla cucina. La definiamo decorativa, sì, perché in termini progettuali e a fini contenitivi l’elemento – benché risulti gradevole e ben inserito nel contesto – non può competere con la grande parete-libreria sistemata in nicchia.

Dettaglio della libreria sistemata contro lo schienale del divano

Di fronte alla vetrata trova posto una poltrona da lettura ergonomica, un modello estremamente moderno che trova ispirazione dalle classiche bergère con orecchie laterali. Il color papaya della pelle, inedito e frizzante, è stato scelto in contrasto con la tinta naturale del divano e con le sfumature naturali del tappeto a effetto invecchiato, che a sua volta ospita un tavolino da caffè con piano in vetro fumé bronzo.

Parete attrezzata con boiserie

Visuale della zona giorno con parete attrezzata componibile arricchita da pannelli di boiserie a tutta altezza

Il muro di fronte al divano è stato completamente occupato da una soluzione componibile per soggiorno. Si è proposto di completare la zona relax con una grande parete attrezzata completa di vetrinetta, vetrinetta, mensole lineari, basi sospese e contenitori a terra.

Semplice nell’idea progettuale, l’insieme è tuttavia arricchiato da boiserie a tutta altezza che imitano e replicano l’effetto decorativo ottenuto sulla parete dell’ingresso.

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Il Living – Sala da Pranzo


Visuale della zona living condivisa ta sala da pranzo e area relax

Come anticipato, il corpo giorno della villa è costituito da un ampio open space con salotto e sala da pranzo insieme. Superata la zona relax, si giunge dunque all’angolo preposto per condividere – in famiglia o con amici – il momento dei pasti.

La scelta degli arredi si è orientata verso soluzioni capaci di soddisfare determinate condizioni estetiche e funzionali, coerenti con l’architettura e lo standing dell’abitazione.

Dal punto di vista stilistico, era necessario creare una soluzione di continuità tra la zona relax e la cucina, entrambe confinanti con l’area pranzo. Dal punto di vista pratico, invece, era indispensabile far coabitare aree funzionali diverse senza creare divisioni nette.

A questo hanno contribuito due elementi:

  • il divano angolare a centro stanza, che ha creato una suddivisione ideale tra zona conversazione e angolo pranzo, e questo senza schermare la luce proveniente dalle vetrate o compromettere la vista panoramica
  • il tappeto decorativo in stile vintage, che ha permesso di delimitare l’area occupata dal tavolo e dalle sedute.

Ne risulta un ambiente living molto luminoso e di ampio respiro, i cui elementi d’arredo sono armoniosamente combinati per garantire, allo stesso tempo, convivialità e raffinatezza.

Nello specifico, la zona pranzo ospita i seguenti arredi.

Dettaglio della zona pranzo con tavolo in marmo e poltroncine in pelle arancione

Un tavolo da pranzo di design con poltroncine in pelle

Luogo di convivialità per eccellenza, la sala da pranzo è stata arredata con un esclusivo tavolo di design con base a gambe intrecciate e piano sagomato in marmo Emperador chiaro. Illuminato da un lampadario a sospensione in vetro soffiato realizzato artigianalmente, il tavolo ospita sei poltroncine senza braccioli in pelle color Papaya.

Dettaglio della credenza sospesa a 3 ante con vano a giorno e illuminazione integrata

Un mobile buffet con vano a giorno

Per agevolare l’apparecchiatura, si è optato per organizzare un piccolo angolo contenitivo sul muro accanto alla vetrata. Il Committente ha scelto di attrezzare la parete con una credenza sospesa dal design moderno, selezionata nel modello con ante, vano a giorno e illuminazione LED.

Il tocco di classe è dato dai materiali, selezionati e personalizzati nelle medesime finiture della composizione da soggiorno e in quelle della cucina. Nello specifico, si è mantenuto un legame cromatico e materico tra la parete attrezzata e la credenza sospesa, tra le sedie e la poltrona da lettura, tra il piano del tavolo, la pavimentazione della cucina e il portone d’ingresso.

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La Cucina


Visuale della cucina componibile angolare con isola centrale attrezzata, piano in acciaio inox e lavello monovasca sotto la finestra

Pensata per soddisfare le esigenze dell’abitare contemporaneo, la cucina è situata in uno spazio di 30 metri quadri diviso dal soggiorno e dalla sala da pranzo tramite pareti scorrevoli trasparenti.

È stata volutamente progettata come una zona ibrida, a cavallo tra una soluzione abitabile – quindi una cucina separata – e un open space condiviso con il salone. In termini architettonici, la presenza delle porte ne modifica la natura e consente, a seconda delle occasioni, di creare uno spazio fluido, dinamico e aperto sulla zona pranzo, oppure di isolare l’ambiente dal punto di vista olfattivo e uditivo.

Nell’uno e nell’altro caso, è evidente lo sforzo architettonico destinato a creare una perfetta sintesi tra funzionalità ed estetica, tra separazione e condivisione, con la garanzia di mantenere sia continuità visiva tra la zona preparazione e l’area consumo, che coerenza estetica tra gli arredi della cucina e quelli del living.


Vista frontale della cucina: isola centrale con piano cottura, cappa di design e piano snack con sgabelli

La cucina appartiene alla collezione KLab. In termini di progetto, si tratta di una soluzione modulare ad angolo con isola attrezzata e piano snack. La composizione, sviluppata su due pareti di cui una finestrata, è stata completamente personalizzata sulle esigenze del Committente, che ha richiesto la disponibilità di finiture di nuova generazione, elettrodomestici performanti e una zona cottura installata in corrispondenza del modulo centrale.

La soluzione è infatti completa di doppio forno, frigorifero all’americana, zona cottura a induzione e lavello monovasca installato sotto la finestra.


Vista laterale della cucina: grande piano da lavoro in acciaio inox e placca per cottura a conduzione integrata nell'isola

Da menzionare l’uso dell’acciaio inox, materiale dalla nota efficienza tecnica scelto per il top dell’isola centrale, la cappa di design a vista e il grande piano che, privo di fuochi o placche a induzione, offre un ampio spazio da lavoro dedicato alla preparazione delle pietanze.

Una coerenza di finiture si riscontra anche nella fodera degli sgabelli con schienale, rivestiti in pelle arancione come la poltrona da lettura e le sedie della sala da pranzo.

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PROGETTI DA NON PERDERE


Vivi in un monolocale o stai arredando un appartamento e c’è molto spazio dove inserire una scarpiera per mettere in ordine scarpe, ciabatte, stivali e sneakers? Oppure stai pensando di posizionarne una dietro la porta di ingresso e cerchi una soluzione poco profonda, stretta o salvaspazio? Nell’articolo troverai ciò che fa al caso tuo!

Indice:

Scarpiere slim con ante scorrevoli da inserire dietro la porta

Se hai la necessità di arredare un soggiorno open space senza ingresso, un’entrata o un corridoio stretto, non disperare. A seconda dello spazio, esistono diversi modelli di scarpiere tra cui scegliere.
La migliore soluzione salvaspazio prevede di optare per le ante scorrevoli, che garantiscono un ingombro minimo anche nel momento in cui sono aperte.

È proprio questo modello di armadio scarpiera da posizionare dietro le porte, dove l’apertura dei battenti potrebbe non essere agevole.
Le ante scorrevoli nascondono al loro interno qualsiasi tipo di scarpe: da ginnastica, eleganti o da donna con tacco, per non parlare delle pantofole o dei sandaletti dei bambini. Inoltre, se scelti in tinta con la parete retrostante, i frontali si mimetizzano alla perfezione nel contesto, soprattutto se si tratta di un ambiente open space sempre visibile.

Scarpiera a serrandina da posizionare dietro la porta

Scarpiera a serrandina da posizionare dietro la porta

Vedi le scarpiere Roll

Scarpiere salvaspazio per corridoi stretti, profonde meno di 20 cm

Quanto si parla di corridoi stretti e aree di disimpegno, un aspetto da considerare è la profondità degli arredi che si andranno ad inserire. Per esempio, una scarpiera che non supera i 20 cm, praticamente la lunghezza di una spanna, è l’ideale se intendi sfruttare o hai l’esigenza di ottimizzare spazi altrimenti inutilizzati.

Le scarpiere salvaspazio strette, nonostante la profondità molto ridotta, risultano particolarmente capienti e possono contenere fino a 30 paia di scarpe. Ciò le rende pratiche e ideali addirittura per gli sneakerheads (coloro che collezionano scarpe in maniera compulsiva) e per le famiglie numerose.

Scarpiera poco profonda Family Wood

Vedi le scarpiere Family Wood

Scarpiere poco profonde per il bagno

Da utilizzare in bagno o in un locale lavanderia, le scarpiere poco profonde possono essere appese alla parete o appoggiate a terra , a patto di essere alleggerite e impreziosite da eleganti piedini.
Questo modello di scarpiera slim è ottimo per chi vive in un monolocale o in una casa vacanze e, come giusto che sia, non vuole tenere le scarpe sparpagliate per il salotto.

I mobili scarpiera moderni sono disponibili in diverse finiture, dal laccato lucido fino alle diverse essenze di legno, e per questo assumono anche un ruolo decorativo ed estetico. Ma l’estetica è niente senza la praticità! I materiali sono trattati per garantire un’ottima resistenza nel tempo e ciò li rende perfetti anche per ambienti dove l’umidità rischierebbe di rovinarli.

Hai un piccolo spazio inutilizzato accanto alla doccia o alla lavatrice? Con una scarpiera resistente di piccole dimensioni riesci a trovare una soluzione super intelligente che coniuga praticità e versatilità in un unico complemento.

Scarpiera a serrandina scorrevole da posizionare in bagno

Vedi le scarpiere Roll

Scarpiere slim con ante a specchio da usare come mobile per l’ingresso

Per un ingresso che non lasci nulla al caso, la soluzione ideale è un armadio scarpiera con ante a specchio che consenta di controllare il proprio outfit prima di uscire di casa.
Le ante specchiate assolvono una doppia funzione: proteggono il contenuto e offrono, a seconda dell’altezza, uno specchio grande o piccolo.

Chi mai direbbe che una scarpiera possa essere vista anche come un elegante mobile per l’ingresso?
La specchiera a figura intera che riveste le ante a ribalta o a battente è perfetta da inserire nella zona davanti alla porta d’ingresso e, a seconda dello spazio a disposizione, può essere scelta in diverse misure e dimensioni, con una sola anta o con due ante e, come già detto, anche a ribalta.

Scarpiera a specchio con anta unica scorrevole

Vedi le scarpiere Family Mirror Doors

Scarpiera salvaspazio con specchio per la camera da letto

Nella tua camera da letto hai un armadio pieno di vestiti e devi trovare un posto anche per le scarpe? Come fare per tenere in ordine decine e decine di calzature? E, come se non bastasse, ti piacerebbe inserire anche una specchiera per scegliere gli abbinamenti che ti donano meglio?

La chiave perfetta per le tue esigenze esiste già: una moderna scarpiera con ante a specchio dal design innovativo, a battente o a ribalta.
Questa soluzione unisce due complementi in un unico arredo e ti permette di risparmiare davvero tanto spazio.

Scarpiera a specchio con ante a ribalta

Vedi le scarpiere Family Mirror

Abbiamo visto alcune pratiche soluzioni per trovare un posto alle tue scarpe. Ora non ti resta che scegliere e personalizzare quella che più si adatta alle tue esigenze.

Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

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1 Aprile 2022 / / Dettagli Home Decor

Stone Garden il progetto di Lina Ghotmeh a Beirut
© Iwan Baan

Stone Garden è un complesso residenziale a destinazione mista progettato da Studio Lina Ghotmeh – Architecture. Un edificio dalle linee moderne ispirato alla tradizione architettonica libanese e medio orientale, il primo che l’architetta realizza nella sua città natale.

Il Progetto

Stone Garden è un progetto di sperimentazione architettonica che prende vita da quella che la Ghotmeh definisce una “question of memory”: la volontà di restituire alla città un palazzo rappresentativo della sua storia, della sua cultura e della sua identità. Il risultato è un edificio poetico nella sua semplicità, elegante e statuario nella sua conformazione.

Stone Garden attira lo sguardo, senza stravolgere il contesto urbanistico in cui è organicamente inserito. Al suo interno ospita una galleria d’arte ed una serie di appartamenti sugli altri livelli.

Stone Garden un progetto di sperimentazione architettonica
© Iwan Baan

Situato fuori dal centro urbano, Stone Garden appare come una scultura di 13 piani che si erige frastagliata, stretta nella struttura e volutamente irregolare nella geometria, ai margini della città, nel quartiere caotico, abitato principalmente da servizi, del porto cittadino.

Stone Garden a Beirut
© Iwan Baan

La facciata, fatta di un rivestimento “rigato” dall’aspetto terroso e disseminato da una serie di punti verdi e di aperture irregolari, è frutto di una sperimentazione materica davvero sui generis. L’edificio appare come una stratificazione di terra e cemento che riflette la storia recente di una città sepolta 7 volte e 7 volte ricostruita. Una città abbandonata a sé stessa e in continuo divenire, che si lascia invadere da una natura lussureggiante e viva.

appartamento complesso Stone Garden
© Iwan Baan

Grandi contenitori di piante spezzano la monocromia del palazzo, offrendo a ciascun appartamento una vista differente sul panorama e congiungendo armoniosamente gli spazi interni ed esterni.

edificio residenziale a Beirut
© Laurian Ghinitoiu

Stone Garden è un esempio di architettura in attento dialogo con il contesto. Un’architettura nuova e resiliente, assente e presente allo stesso tempo, progettata sulla fisionomia di una città ricca di contrasti e dai paesaggi malinconici.

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31 Marzo 2022 / / Dettagli Home Decor

novità Ethimo presentate a Maison&Objet 2022

La nuova edizione di Maison&Objet 2022 si svolta da giovedì 24 a lunedì 28 marzo al Parc des Expositions de Paris-Nord Villepinte. Come sempre sono state molte le aziende che hanno partecipato al grande evento mettendo in mostra i nuovi prodotti per la primavera estate. Tra queste anche Ethimo che a Parigi ha presentato due nuove collezioni per l’outdoor.

Ethimo a Maison&Objet 2022 presenta i nuovi tappeti outdoor
Punto Croce

Ethimo a Parigi con i nuovi tappeti outdoor 

A Maison Objet 2022 Ethimo e Paola Navone hanno presentato un nuovo progetto tessile per ‘vestire’ gli spazi en plein air: Rete, Punto croce e Camouflage.

Con la nuova collezione di tappeti, il cui nome suggerisce la trama che li caratterizza, Ethimo e Paola Navone danno vita a morbide ed eleganti ‘superfici’. Tre proposte pensate per ricreare all’aria aperta la stessa intimità e comfort degli ambienti indoor.

In un perfetto equilibrio tra originalità stilistica e materiali performanti, Rete, Punto croce e Camouflage possono ‘disegnare’ un’area, creare uno spazio, o valorizzare un esterno. Sapientemente intrecciati a mano con macro filati che grazie a un particolare trattamento restituiscono un ‘caldo’ e soffice effetto lanoso.


Rete, Punto croce e Camouflage mischiano tre diverse nuance di grigio cemento ideale da abbinare con molte tonalità.

Funzionali, versatili e di grande effetto decorativo, i nuovi tappeti outdoor sono realizzati per resistere agli agenti atmosferici e ai raggi UV, assicurando durabilità nel tempo e robustezza.  Aree relax, lounge e dining di giardini, terrazze, balconi e dehors si trasformano, così, in habitat sempre più completi, armoniosi e accoglienti.

Collezione Bulbi di Ethimo  

La seconda novità Ethimo presentata in esclusiva a Parigi è Bulbi, la collezione di vasi disegnata da Studiopepe .

La collezione è composta da sei vasi di diverse dimensioni e forme geometriche. Possono vivere da soli la propria funzionalità o dare vita a inedite configurazioni, fino a trasformarsi in pratici elementi d’appoggio.

Ethimo a Maison&Objet 2022 presenta la collezione Bulbi

La realizzazione artigianale conferisce una particolare texture alla superficie, esaltandone la matericità e l’imperfetta unicità di ogni elemento, che assume caratteristiche estetiche proprie e irripetibili.

La loro inaspettata modularità e il mood mediterraneo, suggerito dalle colorazioni calde e naturali, li trasforma in oggetti versatili e decorativi. I vasi Bulbi sono in grado di caratterizzare lo spazio e di definire con personalità qualsiasi progetto di outdoor design.

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31 Marzo 2022 / / Coffee Break

Se avete la fortuna di possedere un giardino o un piccolo spazio esterno sarebbe bene sfruttarlo.
Oggigiorno si tende sempre più a considerare il giardino come un’estensione della casa e materiali e tecnologie utilizzabili si sono evolute di conseguenza fino a consentirci di poter vivere queste aree al meglio.

Un divano, delle poltrone per rilassarsi, un tavolo, giochi per bambini, pergole bioclimatiche, sono oggetti sempre più presenti all’esterno delle nostre abitazioni, ma avete mai valutato di inserire una cucina da esterno? Sarebbe un ottimo modo per gustare pranzi o cene con gli amici senza dover rinunciare alla comodità.
In questo articolo vi daremo qualche indicazione in merito e vi illustreremo le caratteristiche più importanti da valutare.

Gli elementi principali da inserire per avere tutto a disposizione

In una cucina per l’esterno comoda ci sono alcuni elementi che non dovremmo dimenticare; per prima cosa una griglia, un barbecue all’aperto non può infatti mancare, un lavandino comodo che ci permetta di lavare cibi e tenere tutto pulito, una piastra aggiuntiva a gas o elettrica per cucinare altre pietanze, un forno a legna, un altro must delle cene all’aperto e infine piani di lavoro spaziosi.

Scegliere la giusta cucina da esterno

La scelta di una cucina di esterno varia in base a molti fattori. Sicuramente di base deve essere funzionale e soprattutto resistente agli agenti atmosferici, ma è bene che il suo stile sia anche in linea con il nostro spazio esterno e la nostra abitazione.
In passato la tendenza verteva sulla classica cucina in muratura, questa è sicuramente un’opzione tutt’oggi valutabile, soprattutto se lo stile della nostra casa rispecchia quello rustico, ma il ventaglio di scelte si è allargato.
Sono molti i brand a proporre cucine da esterno con stili e materiali diversi in base alle nostre esigenze.
Dobbiamo innanzitutto valutare lo spazio che abbiamo a disposizione e successivamente la tipologia di design che preferiremmo.
Ma vediamo nello specifico alcune idee per cucina da esterno.

Un classico intramontabile: le cucine da esterno in muratura

Per chi ha molto spazio e obiettivi ben chiari, una scelta da valutare è quella della cucina in muratura.
In genere questo tipo non presenta costi eccessivi, tralasciando gli elettrodomestici ovviamente, ma è bene avere già in mente il risultato che vogliamo ottenere perché una volta finiti i lavori difficilmente si potranno eseguire modifiche.
I vantaggi sono, oltre al costo più contenuto, una resa estetica d’impatto, soprattutto quelle in stile rustico possono davvero essere un elemento d’arredo.

Funzionalità e personalizzazione prima di tutto con le cucine modulari

Se si è alla ricerca di un prodotto funzionale e completamente personalizzabile, una cucina da esterno modulare è quello che fa per noi. Ci permette di assemblare diverse tipologie di modelli, in base all’utilizzo che dobbiamo farne, e scegliere anche materiali diversi a seconda del nostro gusto e dello stile della casa, in acciaio inox ad esempio per darle uno stile più moderno, o in legno per darle un tocco più rustico ed elegante.
Se cerchiamo delle cucine da esterno modulari un ottimo sito con diversi modelli consultabili è ilmondodelbarbecue.it, qui troverete diverse cucine complete tra cui scegliere.

31 Marzo 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Un restyling, nel 90% dei casi, comporta lo studio di una nuova palette colori, qualcosa che porti una sferzata di luce e di energia in casa. I parametri da considerare prima di creare una nuova tavolozza cromatica.

 palette colori

Quando decidiamo di apportare qualche modifica alla nostra casa, difficilmente questo cambiamento è fine a sé stesso. Pensiamo: “la cucina mi ha stancato”, “voglio rinnovare la camera da letto perché è ora di farlo”, ma in realtà la voglia di cambiare nasconde sempre delle necessità più profonde. La casa parla di noi, è il nostro guscio, un territorio in cui lasciamo degli indizi. Perché scegliamo proprio quel colore? O perché non sopportiamo più quel colore? Tutto quello che decidiamo di mettere o di togliere in casa nostra dice qualcosa di noi, qualcosa di cui abbiamo o non abbiamo più bisogno.

Un restyling, ma anche solamente la voglia di acquistare nuovi cuscini o decorazioni, coincide quasi sempre con momenti di vita complicati, grosse novità o sfide particolarmente difficili: un nuovo lavoro, la fine di una relazione, voglia di stravolgere una vita della quale non siamo più soddisfatti. Nel 90% dei casi, la richiesta di cambiamento comprende lo studio di una nuova palette colori, qualcosa che porti una sferzata di luce e di energia in casa. Vediamo di quali parametri dovremmo tener conto prima di prendere una decisione e come creare una palette colori.

I colori e la luce

Problema tipico numero uno: “Avevo scelto questo colore in negozio dalla mazzetta colori, ma sul muro sembra diverso”.  Questa è la regola base di cui dobbiamo SEMPRE tenere conto quando andiamo a dipingere le pareti: l’illuminazione della stanza.

Prima di scegliere il colore della parete, controlliamone l’esposizione. Cosa ho davanti alla finestra? La vista è chiusa o si vede un bel panorama? Si affaccia a nord o sud? Se la stanza si affaccia a nord la luce che entrerà sarà tendente al grigio e qualsiasi colore scelto sembrerà più scuro e spento rispetto a quello che avevamo scelto; se la stanza invece affaccia a sud, sarà sicuramente luminosa, ma la luce sarà più gialla, quindi i blu, in alcuni momenti della giornata o dell’anno, potrebbero tendere al verde!

Un consiglio da mettere in pratica, se avete deciso di non affidarvi a un professionista è questo: scegliete il colore con cui volete dipingere la parete e fatevi dare dal colorificio dei campioni di prova sia di quel colore che di altre sfumature simili. Provateli sulla parete designata, creando un quadrato 30×30 circa per ogni sfumatura; controllate nei vari momenti della giornata come appaiono i colori sulla parete prima di scegliere quello definitivo. 

La palette colori deve essere armoniosa

Problema tipico numero due: “I colori che ho scelto sono gli stessi di quel soggiorno visto in foto ma il risultato non è lo stesso”.

Regola numero due: quando si arreda o si scelgono i colori per una casa niente è lasciato al caso. 

I professionisti del settore utilizzano la palette colori dall’inizio del progetto, mettendo insieme materiali e colori di grandi superfici, finiture e decorazioni, per fare in modo che, a fine progetto, la visione d’insieme risulti armoniosa. Quindi tenete sempre in considerazione pavimenti e finiture prima di fare una scelta o rischiate di avere una brutta sorpresa a fine lavori.

Poi guardate quello che già avete in casa, come tappeti o tessili colorati: quei colori sono già stati scelti e messi insieme da un esperto del settore quindi, seguendo quell’insieme di colori, difficilmente otterrete un pessimo risultato. 

Un altro modo per non sbagliare le sfumature di colori è seguire le scelte fatte della natura: paesaggi, fiori, piumaggi, formano un insieme di colori già di per sé armonioso.

palette colori
Palette “Cool industria” di Homecoming di Sara Pantoni
Palette “Blue mint” di Homecoming di Sara Pantoni

Questi sono solo alcuni piccoli trucchi per fare delle scelte a prova di designer!

Per ricevere una consulenza colore o se vuoi una palette personalizzata visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.

30 Marzo 2022 / / Dettagli Home Decor

zeno materasso provato per voi

Abbiamo provato per voi il materasso zenO, un prodotto Made in Italy nato da anni di ricerche su materiali ed ergonomia dedicato al riposo. Dormire bene è fondamentale, un buon sonno permette al corpo di rigenerarsi e condurre la giornata con un corpo migliore.

Le ricerche che riguardano  zenO materasso non si fermano, l’obbiettivo è quello di raggiungere il prodotto più idoneo e all’ avanguardia per un buon riposo. Finora non ha deluso le aspettative e ci uniamo con il nostro test alle numerose recensioni positive.
Il materasso infatti ha un’ottima consistenza, è comodo e confortevole. Ma entriamo nel dettaglio.


zenO, materasso traspirante

Partendo dall’ esterno la fodera è traspirante e realizzata in bio cotone e tencer, due fibre naturali anallergiche. In particolare il tencer è un tessuto innovativo che deriva dalla cellulosa dell’albero di eucalipto ed oltre a non trasmettere allergie ha ancora la peculiarità di essere termoregolatore.
Calore ed umidità vengono catturate ed allontanate dal corpo e una volta che l’umidità arriverà verso il bordo verrà dissipata dall’ambiente. La sinergia tra fodera e memory garantisce proprio questa traspirazione ottimale per il corpo.

zeno materasso recensione

zenO materasso mette d’accordo proprio tutti in fatto di memory, che è senza dubbio il suo punto di forza, anche chi inizialmente era scettico. È stato progettato con tre fasce di schiuma differenti, ognuno con una sia funzione ed una propria efficacia certificata da 10 anni di garanzia.
La schiuma brevettata risultata 40 volte più traspirante rispetto ai memory in circolazione e facilita il passaggio dell’aria sia lateralmente che dal basso.

materasso zeno per dormire bene

Tre sistemi di schiume del materasso zenO

Viene definito come “effetto nuvola” quello che caratterizza il memory ultradenso che si trova al centro del materasso zenO in quanto fluttua tra gli altri due strati di minore densità.
Quello superiore spesso 4 cm dove il corpo si appoggia mentre iI terzo strato nella parte inferiore composto da schiuma ortopedica con 7 zone a portanza differenziata per una miglior distribuzione del peso e una resistenza nel tempo.

recensione zeno materasso

La schiuma ultradensa nel mezzo si adatta al peso e fisionomia del corpo, supporta in modo ottimale la schiena, distribuendo il peso corporeo e diminuendo i punti di pressione. Garantisce una corretta posizione della colonna vertebrale. Attenzione: è un dispositivo medico detraibile. La forte spinta genera una meravigliosa sensazione di galleggiamento, ed è proprio così, provare per credere! E ci sono 100 notti di prova!

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30 Marzo 2022 / / Dettagli Home Decor

studio noa* progetto Bogen il bistrot dei fiori

Lungo una delle strade più antiche della Bolzano mercantile lo studio noa* ha progettato Bogen, il bistrot dei fiori romantico e bohemien ricavato all’interno di un’antica bottega dalle volte a botte. Un progetto in bilico fra eredità storica e finezza contemporanea.

Il passato mercantile di Bolzano riecheggia attraverso via Portici, asse principale delle città e fin dal 1200 teatro di scambio per mercanti italiani e tedeschi. Come via Portici, anche la sua parallela a nord, oggi Via Dr. Streiter, ha mantenuto molto del suo aspetto originario. La strada ripercorre quello che era il fossato settentrionale del primo insediamento cittadino e tutt’ora è attraversata in tre punti da archi in pietra di origine medievale. A circa metà di questa strada sorge “Haus am Gang”, l’edificio che ospita Bogen il nuovo progetto di interior firmato studio noa*


Il progetto ha interessato lo spazio a piano terra dove nel XIX secolo lavoravano calzolai, falegnami, carrettieri, commercianti di legname e frutta, e dove, in tempi più recenti, era nato il primo ristorante della via. Un’ambiente che, pur conservando la suggestiva architettura originale, nel tempo si era rovinato.

La famiglia Mayr, attuale proprietaria dell’immobile, incarica noa* del restauro della parte storica e della progettazione della nuova destinazione d’uso a bistrot.

Bogen: il bistrot dei fiori di studio noa*

Bogen e il forte rapporto con la storia

In fase progettuale è stato determinante il forte rapporto con la storia. Questo perché la casa è sottoposta a tutela monumentale e perché i progettisti hanno voluto valorizzare al massimo l’architettura originaria delle arcate, che lo stesso bistrot omaggia con il nome “Bogen”, in tedesco “arco”.

Nella facciata esterna, l’intervento si è tradotto in un accurato rifacimento dell’intonaco nel colore bianco fumo e nell’allargamento dell’arco d’entrata. Qui è stato installato un serramento in metallo nero tripartito, dal carattere essenziale ed elegante, che segue l’andamento a sesto ribassato e che permette una buona illuminazione naturale.


Per gli interni, l’idea era quella di porre l’accento sui quattro archi che su entrambi i lati ritmano i quasi 19 metri di profondità del locale. Per farlo, noa* ha agito sia sul piano orizzontale che verticale. Nel primo caso, risolvendo in entrata il preesistente dislivello interno con una piattaforma in legno di rovere e scegliendo per la pavimentazione un massetto dalla granulometria grigio-beige che non creasse un forte distacco cromatico dalle pareti.

Per le pareti noa* ha lavorato sull’illuminazione, preferendo faretti capaci di esaltare delicatamente le curvature degli archi anzichè l’illuminazione puntuale dei tavoli. Tranne che per i due tavoli nella parte finale dove l’illuminazione aggiuntiva è risolta con lampade a stelo.

Bogen di studio noa*

Stile romantico e bohemien 

Nel corso degli incontri fra committenza e interior designer, per definire l’aspetto e le atmosfere del bistrot, i clienti hanno espresso il desiderio di avere un locale romantico e bohémien. A questo si aggiunge l’innata abilità manuale e artistica di Roswitha Mayr, padrona di casa, desiderosa di regalare un tocco personale al locale.

noa* ha raccolto questi spunti e progettato lo spazio attorno ad un motivo floreale. Da quì l’idea di creare al centro un accogliente bancone lungo 7 metri disposto sotto un soffitto di cesti di fiori.

 


Studio noa* non è nuovo a proporre soluzioni di conviviale familiarità per gli spazi della gastronomia. In questo caso il lato destro del bancone, essendo libero dagli sgabelli e ospitando cassetti e vani tecnici, funge anche da piano di lavoro.

Sopra il tavolo, l’ampia composizione floreale che sembra riversarsi dal soffitto è la personale creazione di Roswitha. Fra i fiori trovano posto anche le lampade pendenti in rattan che richiamano il motivo del cesto.

progetto Bogen di studio noa*

Allo spazio conviviale del grande bancone si contrappone l’intimità dei tavolini disposti lungo il lato sinistro del bistrot, al riparo degli archi e con vista sul vicolo esterno. La sensazione di privacy è ulteriormente accentuata nella prima coppia di archi. Le pareti sono rivestite da un tessuto con una raffinata stampa floreale mentre le sedute sono ricavate nelle rientranze del muro. La nicchia a chiusura del locale è stata progettata nello stesso modo.

bistrot Bogen a Bolzano

In continuo dialogo fra passato e presente, anche per le sedie noa* ha scelto di alternare nuove sedute in legno e stoffa a delle sedie vintage riverniciate.

fotografie di Alex Filz

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