Il gioco di luci e trasparenze che è possibile ottenere inserendo nella zona giorno e in camera da letto delle finestre scorrevoli a tutto vetro rende la casa bella, luminosa e all’ultimo grido in fatto di design d’interni. Abitazioni che puntano su questa tipologia di infissi vogliono suscitare l’effetto wow in chi le osserva – sia da dentro che da fuori – e hanno voglia di mostrarsi così
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In camera da letto la disposizione dei mobili più gettonata prevede che una parete sia occupata dal letto, una dall’armadio, una dalla finestra e l’ultima dal comò. La più gettonata appunto, non l’unica possibile. Un’alternativa – poco convenzionale ma di grande impatto estetico – è quella di posizionare il letto centro stanza. Questa scelta potrebbe essere puramente estetica oppure dettata dalla necessità di rendere il più funzionale possibile una stanza con configurazione irregolare, vincoli o impedimenti strutturali. Pensiamo a camere con finestre su due pareti e magari la porta del bagno sull’altra, a una camera con una grande vetrata con affaccio sul giardino, a camere con nicchie, rientranze e pilastri, a camere molto grandi. In tutti questi casi un letto in mezzo alla stanza permette di aggirare ostacoli strutturali, inserire tutti gli arredi necessari e sfruttare al massimo (e al meglio) i metri quadri a disposizione.
Attenzione alle dimensioni e a garantire la giusta percorribilità nella stanza. Esistono misure standard fisse e misure consigliate da tendere in considerazione.
- Per legge in Italia una camera da letto matrimoniale deve misurare minimo 14 mq, per una cameretta singola sono sufficienti 9 mq. Questa superficie permette di inserire i mobili essenziali (ovvero letto, armadio, comodino, comò) e garantisce lo spazio necessario per muoversi liberamente al suo interno.
- Quanto spazio tra letto e armadio? La distanza minima tra un armadio con ante battenti e il letto è di 80 cm, tale distanza minima si riduce a 60 cm in caso di armadio scorrevole che non richiede spazio frontale per l’apertura delle ante.
- Quanto spazio tra letto e comò? Per garantire il passaggio e assicurare l’apertura dei cassettoni si consiglia una distanza minima di 60 cm.
Quando e perché posizionare il letto centrostanza
Arredare una camera molto grande
Si pensa che ci sono più difficoltà ad arredare una stanza piccola rispetto a una di dimensioni generose, ed è vero. Quando i metri sono risicati è fondamentale studiare la miglior collocazione del letto in relazione agli altri arredi. Qui il segreto è sfruttare le altezze e se i metri quadri sono davvero pochi giocare con arredi a scomparsa o multifunzione. In un camera grande lo spazio non manca ma l’attenzione che si deve dedicare alla scelta dell’arredamento e soprattutto alla disposizione dei mobili è la stessa. Con tanti metri a disposizione il rischio è quello di addossare tutti gli arredi alle pareti lasciando un inspiegabile vuoto al centro. Chi ama i tappeti tampona posizionandone uno nello spazio vuoto in mezzo alla stanza ma a volte questo non fa che peggiorare l’impatto estetico. Il nostro consiglio è quello di posizionare un letto centrostanza. Una posizione insolita per un arredo tradizionalmente pensato con una testiera da addossare ad una parete ma una scelta che si rivela vincente per gusto e funzionalità.
Fare spazio ad un armadio guardaroba
Alcune camere da letto non lasciano ampio margine di progettazione, non necessariamente perché sono di piccole dimensioni, a volte perché le pareti sono occupate da finestre e porte e non c’è fisicamente lo spazio per appoggiare al muro sia il letto sia l’armadio. In casi come questi un letto al centro della stanza con armadio dietro potrebbe essere un ottimo modo per inserire tutti gli arredi necessari. Per decidere a che distanza mettere armadio e letto ricordati che un armadio battente occupa più spazio in profondità di un armadio scorrevole perché necessità di spazio frontale libero per aprire le ante. Se la tua camera è piccola o di dimensioni medio-piccole scegli un armadio scorrevole e vai sul sicuro.
Organizzare una cabina guardaroba
Posizionare il letto in mezzo alla camera può essere un’ottima idea nel caso in cui si voglia progettare una cabina armadio lineare o angolare che va a sostituire il classico armadio, battente o scorrevole che sia. La configurazione più diffusa prevede una stanza con pianta regolare quadrata o rettangolare, senza nicchie e rientranze da attrezzare a guardaroba. In questi casi il nostro consiglio è quello di partire dalle dimensioni totali della camera. La camera deve misurare minimo 16 mq ed è necessaria una profondità minima di 120 cm da destinare alla struttura della cabina e allo spazio per il passaggio.
Negli schemi seguenti trovi degli esempi di configurazione. Le tre proposte prevedono una parete in cartongesso o muratura che separa nettamente zona notte e zona guardaroba ma a seconda di gusti e necessità è possibile optare anche per porte scorrevoli con binario terra-soffitto, porte in vetro o per uno spazio completamente aperto.
Aggirare impedimenti strutturali
La scelta di posizionare il letto in centro stanza può essere dettata dalla configurazione della camera e dagli elementi architettonici. Alcuni vincoli strutturali potrebbero essere le numerose aperture sulle pareti (finestre, porte), rientranze ma anche caminetti. In questa situazione una disposizione intelligente degli arredi prevede di posizionare il letto centrale o comunque leggermente discostato dalle pareti per sfruttare la camera nella sua interezza. Le foto seguenti possono chiarire meglio alcune situazioni tipo.
Eccezione nella foto seguente: nonostante il pannello tra le due vetrate risulti più piccolo della testiera si è scelto comunque di appoggiare qui il letto. Il gusto personale ha sempre la meglio.
Arredare una camera con finestre su due pareti
Finestre su due lati, porta sull’altro lato, armadio sull’ultimo lato disponibile. (Ci riferiamo sempre ad una stanza di pianta regolare quadrata o rettangolare.) In una camera con doppia finestra potrebbe non esserci una parete sufficientemente grande per ospitare un letto appoggiato e quindi il centro stanza potrebbe essere la collocazione migliore per il letto.
In questo caso il letto centrale non è una scelta anticonvenzionale per dare un tocco unico alla stanza, è piuttosto una scelta funzionale.
Dare risalto ad un letto di design scenografico
Entriamo nella sfera dei gusti personali. Un letto in mezzo, soprattutto se particolare, originale, di design e scenografico è una scelta di stile dettata dalla volontà di dare risalto a questo arredo. Un letto a baldacchino con tendaggi svolazzanti, un letto girevole che sembra sospeso, un letto con piedini in vetro o piedini in ferro battuto lavorato a mano, o ancora, un letto con testiera capitonné finemente rifinita sul retro o testiera molto alta e particolare. Il letto diventa un’isola al centro della stanza che cattura tutti gli sguardi e si mostra in tutta la sua particolarità e originalità.
Godere di una vista panoramica
Se vivi in un luogo isolato, distante da altre proprietà e condomini, se hai un giardino e una camera da letto con affaccio potresti aver voglia di svegliarti e addormentarti con questa vista. Soprattutto se la casa è immersa nel verde o se al centro del giardino trionfa una piscina. In questo caso capiamo benissimo il desiderio di un letto il più vicino possibile alle vetrate per godere al massimo della spettacolare vista e sentirsi ancor più immersi nel paesaggio.
Progetti camera con letto a centro stanza
Nelle seguenti planimetrie vediamo degli esempi di progettazione di camere matrimoniali con letto centrale. Si tratta di soluzioni arredative dalle quali prendere spunto per arredare la propria camera.
PROGETTO 1
Posizionando un letto al centro della stanza, alle spalle della testiera si creare uno spazio libero da attrezzare a piacere. Qui si può posizionare l’armadio e, a seconda delle dimensioni, anche un mobile toeletta per l’angolo beauty, una scrivania, una scarpiera, una libreria componibile.
Tutto questo senza innalzare pareti e muri divisori.
Per dividere visivamente gli spazi si può sempre scegliere un letto con testiera alta o molto alta da utilizzare come divisorio che separa lo spazio notte dagli altri mobili.
PROGETTO 2
Camera con bagno comunicante. Siamo nel caso in cui una parete è destinata alla porta che mette in comunicazione la camera con il bagno annesso.
Se una parete è occupata dalla porta che conduce al bagno, un’altra parete è occupata dalla finestra, la terza dall’armadio e l’ultima da una scrivania o una libreria, il letto deve occupare necessariamente lo spazio al centro. Si potrebbe anche attrezzare il retro letto con un contenitore basso da usare come appoggio vicino al letto.
PROGETTO 3Camera con bagno in camera, nel senso più letterale del termine.
Zona notte e servizi sono esattamente nello stesso spazio: non c’è una divisione degli ambienti, non ci sono muri e porte, il bagno è aperto e a vista.
Questo progetto può funzionare perfettamente in una camera singola, che sia quella di un albergo di lusso o quella di casa. Nel caso di camera matrimoniale per due persone è bene valutare attentamente l’assenza di divisori tra letto e bagno ed eventualmente prevedere l’inserimento di porte.
Letto centro stanza: come scegliere la testiera
Un letto a centro stanza dev’essere rifinito a 360°, retro testiera compreso. Questo è l’unico requisito imprescindibile per scegliere un letto da mettere in posizione centrale. Modelli, dimensioni, materiali, colori e caratteristiche varie possono essere personalizzate ma l’importante è scegliere un letto bello anche dietro. La testiera non è appoggiata a nessuna parete, si vede tutta da ogni angolazione ed è bene che anche la parte posteriore sia perfettamente rifinita.
Nel caso di letto con cuscini di testiera ci deve essere una struttura di sostegno. In un letto imbottito con testiera in tessuto, pelle o ecopelle la testiera sul retro deve presentare lo stesso rivestimento, con cuciture e dettagli curati. Nel caso di un letto in legno laccato la parte dietro della testiera deve essere laccata con lo stesso colore e non lasciata in legno grezzo.
Questo è il presupposto imprescindibile, poi entrano in gioco i gusti personali e la volontà di avere un letto particolare e originale. Se vuoi un letto di design, esclusivo, caratterizzato da dettagli che si fanno notare e catturano gli occhi a sé allora potrebbero piacerti i seguenti modelli.
Letto centro stanza: dove mettere i comodini
“Bello il letto centrale, ma i comodini dove li metto?” Molti stanno pensando a questo dettaglio che tanto piccolo dettaglio non è. Cerchiamo di fugare subito ogni dubbio con esempi e immagini.
Le soluzioni possibili per affiancare i comodini ad un letto in mezzo alla camera sono molteplici: dai classici comodini con cassetti, ai letti con comodini integrati, fino a soluzioni meno ingombranti e più discrete.
Se sei per il team comodino classico potresti scegliere un modello da affiancare alla testiera (assicurati che il comodino sia rifinito sul retro). Se non puoi fare a meno del comodino al lato del letto ma vuoi puntare su qualcosa di alternativo scegli un tavolino ad uso comodino o una composizione di pouf. Se per te un comodino di fianco al letto centro stanza rovina tutto lo charme allora devi assolutamente valutare soluzioni alternative come giroletto con tasca portoggetti, giroletto con mensola integrata, letto con tavolini in metallo curvato inseribili nel giroletto. Se vuoi andare sul sicuro scegli invece un letto con comodini integrati nella testiera, uno il proseguimento dell’altro.
Le soluzioni sono davvero numerose, se non sai deciderti contatta i nostri arredatori e fatti consigliare nella scelta.
11 foto di letti centro stanza
Vediamo ora una carrellata di foto di letti posizionati al centro della camera, protagonisti indiscussi dell’ambiente, fulcro visivo dell’intera stanza che attrae gli sguardi donandogli un tocco unico e a volte eccentrico.
Siamo arrivati alla fine di questo excursus sui letti centro stanza; speriamo di averti dato interessanti idee e soluzioni per arredare la tua camera. Per qualsiasi domanda puoi contattarci senza impegno. Saremo felici di suggerirti i modelli di letti che potrebbero andar bene per te e la tua camera e, se lo desideri, forniti un preventivo. Clicca sul banner qui sotto.
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L’articolo Pergola Bioclimatica, cosa è e come sceglierla. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.
Cos’è una pergola bioclimatica? A che serve? Soprattutto a chi può essere utile? Cercherò di rispondere in questo articolo a queste domande partendo proprio dall’ultima di esse.
A chi è utile la Pergola Bioclimatica.
Chi possiede, nella propria abitazione, uno spazio all’aria aperta non può non cercare di sfruttare al meglio questa fortunata risorsa.
Per rendere fruibili queste zone della casa, senza dipendere da un clima troppo caldo oppure piovoso, la soluzione più diffusa è quella di installare delle coperture con cui riparare dal sole e dal maltempo una porzione di area all’aperto, più o meno estesa.
Di coperture ovviamente ne esistono di diverse tipologie e design, ma certamente la pergola bioclimatica in alluminio a lamelle orientabili è la soluzione tecnologicamente più perfezionata, esistente al momento. Un ammirabile concentrato di funzionalità e design estremamente robusto e affidabile, perché resistente a tutte le situazioni climatiche.
La pergola bioclimatica è utile non solo per giardini di abitazioni private, ma anche per allestire il dehor di un caffè, o di un ristorante. Oppure per sfruttare uno spazio all’aperto per fini commerciali.
Pergola bioclimatica, di cosa si tratta.
Tutti ricorderete il concetto classico di pergolato, cioè una struttura con due file di montanti sormontati da traversi avvolti da tralci di viti o altre piante rampicanti ornamentali.
Una copertura sotto la quale è possibile trovare riparo dal sole nelle giornate afose. La pergola bioclimatica riprende questo concetto ampliandone l’utilizzo anche in caso di pioggia. Infatti questa non è altro che un pergolato innovativo, dove un sistema a lamelle orientabili, consente di ottenere sempre il miglior comfort in base alle condizioni di irraggiamento solare.
Le lamelle, regolabili nella loro inclinazione, consentono una maggiore o minore apertura del tetto permettendoci di ripararci dal sole, ma lasciando filtrare dell’aria fresca. Per esempio, se si desidera una maggior aerazione si possono tenere tutte le lamelle aperte, mentre si possono socchiudere leggermente per evitare che i raggi del sole diano fastidio.
La possibilità di chiudere totalmente le lamine estende l’utilizzo del pergolato in caso di clima avverso, cioè rendendolo fruibile anche in caso di pioggia.
Le strutture che è possibile realizzare sono molteplici, ma sostanzialmente un moderno pergolato di questa tipologia può essere installato sia in continuità con l’edificio e quindi adiacente la casa, oppure in qualsiasi altra parte del giardino grazie alla sua struttura autoportante.
Di forma quadrata o rettangolare, la pergola bioclimatica può essere accessoriata con tende scorrevoli o pannelli per la chiusura laterale, sia questa totale che parziale.
Non mancano nemmeno le versioni con gestione computerizzata e totalmente automatica.
Permessi e norme.
Prima di installare una pergola e godersi le belle giornate all’aperto, è bene cercare di capire quali sono i permessi necessari.
Riguardo all’istallazione di una pergola a lamelle orientabili la normativa è abbastanza confusa ancora. Infatti, nonostante le leggi che ne regolano l’installazione esistano, le normative locali adeguano a proprio piacimento la normativa nazionale che riguarda queste strutture.
L’allegato A del D.P.R. n. 31 del 2017, individua il pergolato tra le opere di edilizia libera per cui non è richiesto permesso di costruire o altre licenze. Tuttavia le varie amministrazioni comunali, recepiscono e attuano questa normativa a loro discrezione, così in alcuni territori servirà presentare una Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), in altre una Denuncia di inizio attività edilizia (DIA) o in alcuni casi estremi un permesso per costruire. Quindi se volete installare un’opera del genere è bene che vi informiate presso il vostro Comune su quale sia la procedura da attuare.
Realizzare un pergolato, le soluzioni.
Sebbene l’idea di pergolato sia comunemente associata alla materia legno, la soluzione in questo materiale va bene solo per i kit prefabbricati destinati agli amanti del bricolage. Si tratta di strutture basilari, soprattutto per quanto riguarda la parte superiore delle lamelle orientabili.
Ovviamente quelle in legno sono delle soluzioni poco professionali assolutamente non idonee in situazioni dove si desidera una migliore performance, o dove è richiesta, come obbligo di legge, una struttura con determinati requisiti, ad esempio nel caso in cui la pergola sia destinata a locali commerciali.
In questi, come in tutti casi dove si desidera un prodotto affidabile, bisogna ricorrere alle pergole realizzate da ditte specializzate, molte delle quali offrono tra l’altro un servizio di progettazione su misura.
È in molti casi possibile scegliere tra i diversi modelli quello che meglio si adatta allo stile dell’ambiente di destinazione.
Consigli per la scelta.
In ogni caso prima di acquistare il vostro pergolato a lamelle vi consiglio di prestare attenzione a questi elementi:
- Assicuratevi che le lamelle siano provviste di un sistema di tenuta stagna e che l’acqua venga convogliata all’esterno della copertura.
- Prestare attenzione alla classe di resistenza al vento, soprattutto se abitate in zone battute da venti frequenti e forti.
- Se invece abitate in zone montane, tenete conto anche della resistenza al carico della neve.
- Notate la bontà dei materiali di costruzione e la loro resistenza agli agenti atmosferici, alla corrosione e all’ossidazione.
- Fate attenzione al tipo di Garanzia offerta dal produttore. Più elevato è il numero di anni di protezione, maggiore è la possibilità che sia realizzata in perfetta regola d’arte e con buoni materiali.
- Scegliete prodotti la cui manutenzione, ed eventuali interventi al sistema di apertura e chiusura delle lamelle, sia di facile esecuzione.
- Infine, ricordate che una copertura outdoor deve anche essere gradevole alla vista, scegliete quella che più si addice allo stile del vostro ambiente.
Conclusioni.
La pergola bioclimatica è perfetta per essere sfruttata 365 giorni l’anno, limita i consumi ed è eco-sostenibile. Oltre a rappresentare una scelta ecologica al 100%, le pergole bioclimatiche sono la scelta migliore per dare un aspetto moderno agli ambienti esterni.
Le pergole bioclimatiche godono della detrazione fiscale del 110% di Eco-bonus, perché considerate una valida soluzione di schermatura solare.
L’articolo Pergola Bioclimatica, cosa è e come sceglierla. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.
Mancano ormai solo 14 giorni per iscriversi al concorso che mette in palio i premi A’ Design Awards 2021. I risultati saranno annunciati il 15 aprile.
Torno a parlare del concorso di design A’ Design Awards & Competition, perricordarvi che mancano ormai solo 14 giorni per aderire. Il concorso è aperto ai creativi che operano nei settori del design, dell’architettura, della moda, della grafica, del packaging, della comunicazione, dei servizi e così via.
La data fissata per la chiusura delle iscrizioni è infatti il prossimo 28 febbraio.
Iscriversi è semplice, basta cliccare qui:
In questa pagina trovate le informazioni sul concorso in italiano:
Per una valutazione preliminare gratuita del vostro progetto, cliccate qui:
Come già anticipato nei precedenti articoli dedicati al premio, potete scegliere tra più di 100 categorie cui iscrivere il vostro progetto.Ecco un esempio delle categorie che potete trovare: Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award.
Potete consultare la lista completa delle categorie in questa pagina:
I vantaggi che avrete iscrivendovi al concorso
A’ Design Awards & Competition è uno dei più prestigiosi premi internazionali di design. Organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede a Como, è stato istituito con lo scopo di mettere in evidenza i migliori designer e promuovere i migliori progetti.
I premi sono divisi per categorie e vanno dai premi di base (trofeo in ferro verniciato in rosso) alle distinzioni dei livelli bronzo, argento, oro e platino. I vincitori riceveranno un trofeo in metallo dal design unico, stampato con stampante 3D grazie ad una tecnologia unica.
Ecco alcuni dei vantaggi per i vincitori dei vari premi previsti nel concorso:
- Partecipazione gratuita alla mostra dei vincitori
- inserzione gratuita al SaloneDelDesigner
- utilizzo gratuito dei servizi di DesignMediator
- inclusione nel BuySellDesign Network
- abbonamento gratuito a listof.net
- quotazione gratuita al DesignMegaStore
- accesso al Design Business Calculator
- pubblicazione garantita attraverso IDNNN e DXGN Networks a più di 100+ riviste tra cui Design Interviews & DM Design Magazine
- preparazione e distribuzione di comunicati stampa attraverso DesignPRWire
- pubblicità e visibilità attraverso la comunicazione DesignMedia
La giuria dell’A’ Design Awards & Competition
La giuria del Good Design Award è multidisciplinare e comprende designer, professori, imprenditori, giornalisti ed editori internazionali con un background ed un’esperienza che garantisce una valutazione equa e autorevole. Questo fattore è importante per accrescere il prestigio del premio, insieme al fatto che i membri della giuria sono diversi di anno in anno e che A’ Design Award è finanziariamente indipendente. Inoltre, la giuria dovrà seguire una metodologia specifica che l’organizzazione ha perfezionato dopo vari anni di studi. Per esempio, un servizio innovativo e molto utile è la fornitura gratuita di punteggi, feedback e suggerimenti per aiutare i designer o le aziende che intendono partecipare al concorso.
Vi ricordo ancora che il termine scade tra pochi giorni, il 28 febbraio 2021.
Una selezione di vincitori delle scorse edizioni del A’ Design Awards
Come di consueto vi propongo una selezione dei vincitori delle scorse edizioni, suddivisi per categorie.
Categoria A’ Furniture, Decorative Items and Homeware
Categoria A’ Architecture, Building and Structure
Categoria A’ Lighting Products and Projects
A’ Interior Space, Retail and Exhibition
A’ Building Materials and Construction
A Roma RM architecture ha sensibilmente ripensato gli spazi di una casa anni Cinquanta in funzione delle esigenze post Pandemia da Covid-19
La casa diventa il nuovo mondo dove vivere i diversi momenti di lavoro, socialità, fitness, studio. Gli arredi si fanno così multifunzione per soddisfare le diverse esigenze. Le pareti si aprono e si chiudono per isolare o mettere in comunicazione i diversi ambienti a seconda delle attività che hanno luogo simultaneamente.
Per conferire agli interni leggerezza e resistenza sono state scelte tonalità rilassanti dai toni caldi e naturali, superfici continue dalle proprietà antibatteriche e pannellature mobili in legno OSB.
Grande attenzione è stata riservata agli spazi esterni come estensione dello spazio domestico per godere del contatto diretto con la natura e la luce, quest’ultima, considerata elemento fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio bio-chimico (omeostasi) dell’organismo umano.
L’articolo La ristrutturazione di una casa post Covid-19 proviene da Dettagli Home Decor.
Belli ed efficienti, i radiatori a piastra di Antrax IT sono la perfetta combinazione di design e tecnologia.
La loro prima caratteristica è la forma, pulita e minimale, che sovrapponendosi alla parete quasi si dissolve; la seconda, invece, riguarda la velocità con cui raggiungono la massima efficienza termica, grazie anche al funzionamento a bassa temperatura. I radiatori a piastra sono una perfetta combinazione di design e tecnologia, un complemento versatile che include una pluralità di vantaggi, dal risparmio energetico al ridotto contenuto di acqua – se in versione idraulica -, sino all’ampia possibilità di varianti dimensionali e di accessori integrabili, quali maniglioni, ganci etc.
Dalla superficie perfettamente liscia, a quella ritmata da lievi increspature, o ancora con fori allo stesso tempo funzionali e decorativi: Antrax IT ha declinato il tema del radiatore a piastra in numerose collezioni come Teso, Treo, Loft, Flaps, Tif, Cod_e o ancora Tavola e Tavoletta, la famiglia di termoarredi che permette di realizzare configurazioni pressoché infinite.
Disegnati da Andrea Crosetta, Tavola e Tavoletta sono elementi in alluminio 100% riciclabile e ultrapiatti, grazie allo spessore della piastra di soli 4 mm. Tavola è proposta in due varianti dimensionali – 35×171 cm e 35 x 201 cm -, con funzionamento ad acqua o elettrico e con possibilità di installazione orizzontale o verticale. Il prodotto, in oltre 200 colorazioni a catalogo, può essere valorizzato con un gancio porta accappatoio, dei tagli realizzati in diagonale nel profilato metallico, un maniglione per l’alloggiamento delle salviette o con uno specchio, su tutta la superficie o solo su parte di essa. Tavoletta ne rappresenta invece una versione ridotta, con sola alimentazione elettrica e in quattro varianti dimensionali. Il suo sistema di fissaggio a muro consente di variare a piacimento i punti di ancoraggio e garantisce una grande flessibilità di installazione, anche in associazione al suo complementare Tavola.
Tif interpreta la purezza della piastra, sempre in alluminio 100% riciclabile e bordi leggermente stondati. Il radiatore asseconda le esigenze spaziali di ogni progetto, grazie alle 13 varianti dimensionali, sia per la versione orizzontale sia verticale, e ai 9 attacchi speciali che si aggiungono a quelli standard, offrendo grande libertà sul cantiere e nel caso di opere di ristrutturazione con impianti pre-esistenti. Tif può essere accessoriato con valvole termostatiche e con uno o più maniglioni, all’altezza desiderata, in finitura cromo, tono su tono o in contrasto con il radiatore: entrambi sono disponibili in oltre 200 varianti cromatiche, per la massima personalizzazione.
Cod_e è infine un radiatore elettrico di ultima generazione. Una piastra liscia con importanti bordi arrotondati che racchiude un sistema a basso consumo volto a massimizzare la resa termica, con la possibilità di un controllo remoto delle funzioni. Disponibile in tre varianti dimensionali e per sola installazione verticale, Cod_e permette di essere completato con uno o più maniglioni a differenti altezze e nelle tantissime proposte cromatiche del catalogo Antrax IT.
L’articolo Radiatori a piastra: i must have di Antrax IT proviene da Dettagli Home Decor.
L’abitazione di città di meno di 80 mq è valorizzata da un layout che sfrutta al massimo lo spazio disponibile e prevede spazi divisi, ma uniti visivamente, da pareti vetrate. Anche l’ambiente più piccolo può sembrare bello se sai come sfruttarlo: questa è la magia dell’architettura d’interni! L’interior designer Marta Prats, in questo appartamento, ha valorizzato ogni locale, per farlo
Le soluzioni filo muro, o raso muro, consentono di ottenere spazi più essenziali e più puliti dal punto di vista visivo. Si tratta, infatti, di elementi a scomparsa che non sporgono rispetto al filo della parete e in grado di “mimetizzarsi” con essa, apparendo solitamente come dei tagli lineari nel muro.
Sempre più diffuse sono le porte a battente filo muro e tante sono ormai le aziende che le producono. Si contraddistinguono per essere prive di stipiti e cornici, e per avere cerniere invisibili. Avendo uno spessore inferiore a quello della parete, ovviamente risultano a filo soltanto su uno dei due lati. Occorre quindi decidere in anticipo dove si vuole la complanarità.
Per un effetto ancora di più a scomparsa, scegliete la stessa finitura del muro, che sia pittura, carta da parati o legno.
Esistono inoltre porte filo muro a tutta altezza, che appaiono come un’intera fascia sulla parete.
Altri sistemi a scomparsa
Soluzioni filo muro molto funzionali sono relative alle armadiature. Si possono realizzare ante per nascondere ripostigli, guardaroba o elettrodomestici, o semplici sportelli. Sono ideali anche per sfruttare lo spazio di un sottoscala aperto.
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Sistema RasoParete -
Sistema RasoParete
Altro elemento che potrebbe completamente sparire nella parete è il battiscopa che, rispetto a quello tradizionale, consente di avvicinare i mobili al muro senza lasciare spazi vuoti. Bianco, con la finitura in legno o alluminio, potete anche trovarli con LED integrati, che faranno da guida luminosa. L’effetto finale è caratterizzato da una linea che definisce il battiscopa quando i LED sono spenti.
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Battiscopa Eclisse -
Battiscopa luminoso Ermetika
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Battiscopa luminoso Profilpas -
Battiscopa luminoso Profilpas
Soluzione a scomparsa particolare è quella degli interruttori della luce. Esistono infatti placche in scatole totalmente incassate e integrate nella parete. Trovate anche modelli touch in cui i comandia tocco o sfioramento sono nascosti da una placca in cristallo e hanno una spia che rimane accesa per essere visibile anche al buio.
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Interruttori touch Ave -
Interruttori touch Ave
Soluzioni filo muro più tecniche
Questo tipo di soluzioni a scomparsa sono utili soprattutto per nascondere dalla vista qualcosa di non esteticamente bello, come gli impianti o i vani tecnici.
Ad esempio, esistono particolari pannelli di chiusura per coprire in modo molto moderno ed essenziale scatole di derivazione o cavi elettrici.
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Sistema RasoParete -
Sistema RasoParete
Oppure delle ante con bocche di aerazione dietro alle quali si celano termoconvettori.
O ancora, si può realizzare l’apertura di accesso a un controsoffitto contenitore mediante botole, che possono essere collocate sia sul piano orizzontale che sullo spessore verticale.
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Sistema RasoParete -
Sistema RasoParete
Esistono infine dei sistemi a scomparsa per tende a rullo. Questo meccanismo va incassato in un controsoffitto in cartongesso e consente di arrotolare il telo al suo interno, nascondendolo, ed è azionabile anche a distanza.
Questi erano soltanto alcuni tipi di soluzioni filo muro di design. In commercio esistono le più svariate per soddisfare ogni gusto!
Se desiderate una progettazione minimalista per la vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com.
L’articolo Maniglie di design per porte, i parametri da considerare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.
Le maniglie delle porte sono l’elemento utilizzato per l’apertura e la chiusura delle porte. Le porte sono utilizzate da ogni individuo e per la sua funzionalità vengono utilizzate le maniglie delle porte. Come ci sono molti tipi di porte, allo stesso modo ci sono vari tipi di maniglie, che differiscono per varietà e per la loro funzionalità in modo da aprire e chiudere semplicemente la porta con il minimo sforzo.
Maniglie di design per porte, classificazione.
A volte le maniglie delle porte sono dotate di serrature per un migliore senso di sicurezza e protezione. Sul mercato sono disponibili anche maniglie senza serratura. Le maniglie di design per porte si distinguono in categorie come maniglioni, pomelli e maniglie a leva. Ci sono vari parametri da considerare durante la progettazione della maniglia della porta.
È importante definire i vari tipi di maniglie per porte tenendo conto delle rispettive caratteristiche specifiche, funzionalità e aspetto.
Maniglie a leva, tipologie.
Sul mercato sono disponibili più di mille maniglie, varie categorie per ogni tipo di porta. Le persone cercano sempre di scegliere il miglior design di maniglie per porte, ma molti non sono in grado di farlo.
Le maniglie a leva sono classificate nelle seguenti categorie.
- Leve delle porte d’ingresso con chiave: queste maniglie sono generalmente utilizzate sulle porte esterne con un’opzione di chiusura aggiuntiva. Gli utenti devono avere una chiave per sganciare lo scrocco dal foro e per aprire la porta. Oltre al meccanismo del foro con chiave, un altro tipo di pulsante viene utilizzato nelle leve delle porte con chiave; si chiama pulsante antipanico. Dall’interno è possibile premere il pulsante e non è necessario utilizzare la chiave per bloccare la porta.
- Leve delle porte di passaggio: non è necessario il meccanismo di blocco nelle leve delle porte di passaggio. Generalmente utilizzato in porte di passaggio. Queste leve della porta possono essere utilizzate nella porta d’ingresso utilizzando un catenaccio sulla porta.
- Leve delle porte per la privacy: utilizzate nelle porte delle camere da letto e dei bagni. Non richiedono alcuna chiave o alcun foro con chiave, ma è necessario il blocco, quindi viene utilizzato semplicemente un pulsante di rotazione per bloccare le porte.
- Leve della porta singola o fittizia: le leve della porta fittizia sono montate sulla superficie della porta e non richiedono alcun meccanismo di chiusura.
Maniglie di design per porte, il ruolo dei professionisti.
Le persone incontrano difficoltà durante l’utilizzo di una maniglia della porta come i bordi taglienti della maniglia della porta, la consistenza, la forza di presa ecc. Alcuni dei modelli disponibili sul mercato possono avere qualche ambiguità nel senso che mal di adattano all’utilizzo o semplicemente a quelle che sono le esigenze del compratore.
La scelta di qualsiasi prodotto richiede ricerche di mercato. Per scegliere una maniglia della porta è necessario sapere quanti diversi tipi di porte sono disponibili e le loro funzioni. La personalità del prodotto è un elemento essenziale nel campo del design.
La definizione della personalità del prodotto aumenterà i parametri di acquisto. Il design delle maniglie delle porte può interferire con l’accessibilità e l’usabilità di questo tipo di prodotti. In via generale da diverse ricerche di mercato è emerso come le maniglie delle porte non si acquistano regolarmente, ecco perché prima di procedere all’acquisto è fondamentale dedicare il giusto tempo per scegliere tra i tanti suggerimenti del mercato – sia online che offline – ed i professionisti in modo da poter scegliere il design giusto e adatto alle proprie porte.
L’articolo Maniglie di design per porte, i parametri da considerare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.