Il tuo tavolo da pranzo si trova vicino a una parete? Ti chiedi spesso come valorizzare e dare personalità a quella parete? Allora sei nel posto giusto! In questo articolo infatti voglio darti 6 idee creative per decorare la parete vicino al tuo tavolo da pranzo.
Il pranzo, o la cena, è un momento di convivialità, socialità e condivisione con la propria famiglia o con gli amici. La zona pranzo deve essere quindi un’area invitante e accogliente. Di conseguenza dobbiamo fare in modo che essa sia gradevole e allo stesso tempo funzionale.
Arreda e decora la tua stanza con elementi, materiali, forme e colori che ti fanno stare bene.
Che la parete “vuota” sia disposta sul lato lungo o su quello corto del tavolo, non importa. La cosa fondamentale è individuare la parete principale che delimita la zona pranzo e dargli maggior risalto, in modo da creare un focus e allestire uno dei momenti più piacevoli della giornata: quello del pasto in compagnia.
Ora ti mostro 8 idee per decorare la parete vicino al tavolo da pranzo. Scegli quella che si adatta meglio alla tua casa e al tuo gusto personale.
IDEA #1
Mobile e gallery wall
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Un mobile lungo e basso aiuta ad allungare la stanza, ma rischia poi di “schiacchiarla”. Quindi valorizza la parete aggiungendo una bella e ampia gallery wall che contiene poster e immagini che esprimono le tue passioni e la tua personalità.
In questo articolo trovi tanti suggerimenti utili per realizzare una gallery wall:
Inoltre, su siti come Poster Store trovi tantissime ispirazioni e idee di composizione per creare una gallery wall dall’effetto wow.
IDEA #2
Effetto boiserie
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Semplicemente con della pittura colorata puoi imitare una boiserie, anzi preferisco dire che puoi realizzare una boiserie in stile contemporaneo. La divisione orizzontale e il contrasto tra la parte inferiore e quella superiore, creano uno spazio più raccolto e accogliente.
Se ti piace particolarmente questa idea, dai un’occhiata anche a questo articolo:
Sempre con la pittura si può giocare con effetti grafici. Questa soluzione è molto adatta per spazi ampi come gli open space. Possono aiutare ad esempio a delimitare visivamente le aree tematiche della stanza: living, zona pranzo e cucina.
IDEA #4
Mensole
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Idea semplice da realizzare e molto decorativa: 2 o 3 mensole della stessa lunghezza, ben allineate e arredate con composizioni pulite e armoniche.
Qui trovi qualche tips per decorare un piano d’appoggio (mensola):
Adoro il libri! Hanno forme molto simili tra loro, risultano sempre ordinati e si differenziano solo per i colori delle coste e le altezze. Coi libri è facile decorare uno spazio, senza essere necessariamente maestri dello styling.
IDEA #6
Grande quadro
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Un bel quadro, grande, importante e in proporzione con il tavolo da pranzo. Dovrebbe essere circa ⅔ del lato del tavolo parallelo alla parete da decorare.
IDEA #7
Colore strong
Pic by Pinterest
Idea semplicissima: colora solo la parete principale di un colore strong! Per strong intendo un colore che ti piace e che sia in palette col resto dell’arredamento. Esistono tanti colori che magari non conosci o non hai mai considerato. Armati di mazzetta colori, ad esempio questa e osa!
Una soluzione di grande tendenza è quella di decorare le pareti con elementi materici, ad esempio come queste decorazioni in macramè. Gli elementi materici evocano subito naturalezza e calore. Questa soluzione è molto adatta a chi piace lo stile boho e quello scandinavo.
Per approfondire l’argomento zona pranzo ti consiglio di dare un’occhiata a questi 2 articoli:
Spero che queste idee ti siano state utili e sono curiosa di sapere quale ti ha colpito maggiormente o quale deciderai di mettere in pratica nella tua casa.
Se hai bisogno di un aiuto personalizzato alle tue esigenze dai un’occhiata ai miei servizi.
Per tutto il 2021 l’installazione di nuovi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a basso consumo d’acqua, darà diritto al nuovo Bonus Idrico con un incentivo all’efficienza di 1.000 euro che comprende le spese per le opere idrauliche e murarie e gli oneri di smontaggio e dismissione dei vecchi sistemi.
I prodotti per il Bonus Idrico di RAK Ceramics
Con una portata uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, le soluzioni di sanitari RAK Ceramics permettono di sostituire i sanitari di casa con le agevolazioni fiscalimoltiplicando il risparmio.
Tra i sistemi che accedono al BonusIdrico ci sono i sistemi di risciacquo da incasso RAK-Ecofix e RAK NeoFix, ideali per tutte le tipologie di impianto idrosanitario. Uniscono funzionalità ed estetica, con un notevole risparmio di spazio in ogni tipo di bagno. Le placche di comando invece si integrano perfettamente con qualunque stile e design, mentre i sistemi dual flush (a doppio scarico, 3 o 6 litri) riducono il consumo di acqua. Tutti i sistemi sono perfettamente integrati con la ampia gamma di sanitari sospesi o a filo muro RAK Ceramics e si adattano alla perfezione ad ogni ambiente domestico o alle esigenze dei grandi progetti.
Tra i prodotti che accedono al Bonus ci sono tutti i vasi del catalogo RAK Ceramics tra le quali RAK-Illusion, RAK-Cloud, RAK-Resort, RAK-Metropolitan, RAK-Sensation RAK-Morning e RAK-Feeling. Collezioni caratterizzate dal design pulito ed elegante e dettagli sorprendenti con vasi rimless (senza brida) che garantiscono una maggiore efficienza nel consumo d’acqua, alti standard igienici ed un risciacquo più silenzioso.
Potranno beneficiare del bonus idrico le persone fisiche residenti in Italia. L’agevolazione non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
È possibile utilizzare il bonus fino al 31 dicembre 2021.
Le modalità di erogazione non sono state ancora definite e saranno oggetto di un decreto del Ministro dell’Ambiente che verrà emanato entro il mese di marzo.
Nuovo appuntamento con la rubrica “ARREDARE”. Questo mese i consigli di Arredomania ci guideranno nella scelta tra due soluzioni d’arredo per la zona notte: l’armadio o la cabina armadio
Arredare casa non è mai semplice perché le variabili da considerare sono sempre moltissime. La scelta dell’arredamento deve essere fatta in base a criteri estetici, anche se la funzionalità deve essere sempre un requisito essenziale. In poche parole, occorre mantenere il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità.
Cosa scegliere tra l’armadio o la cabina armadio? Questa è una delle domande più frequenti poste dai clienti, alla quale è possibile rispondere solo ed esclusivamente tenendo conto delle specifiche esigenze personali. Iniziamo col dire che non sempre a dettare legge nella scelta di un armadio o di una cabina, è lo spazio a disposizione. Certo, lo spazio è un fattore determinante ma non l’unico da tenere in considerazione. Anche lo stile della camera da letto può indirizzare la scelta su uno piuttosto che l’altro. In generale, le cabine armadio lasciano più respiro nella camera proprio perché meno visibili, più nascoste e meno a vista. La maggior parte delle volte per accedervi vi è una porta a vetri o porta a filo muro mascherata da una bella carta da parati. Che poi all’interno ci sia maggior capienza rispetto ad un armadio è tutto da dimostrare. L’armadio, a differenza della cabina armadio, ha un ingombro interno alla stanza da tenere in considerazione quando si progetta la camera da letto. Questo lo rende di certo visivamente più impattante, non per questo meno capiente di una cabina armadio. Che siano cabine armadio piuttosto che armadi realizzati su misura, il gusto, il risultato finale e lo stile da dare alla camera restano i fattori determinanti nella scelta di uno piuttosto che l’altro. Entriamo nel dettaglio per capire quali sono le differenze principali tra l’armadio e la cabina armadio e quando optare per la prima o per la seconda soluzione d’arredo.
Cabina armadio Liberty di Tomasella – struttura metallo bianco e piani materico nodato chiaro
Armadio o cabina armadio: le tipologie delle cabine
Nell’immaginario comune, le cabine armadio sono adatte ad un uso quasi esclusivo in grandi case o appartamenti alle quali viene dedicata un intero vano. Però non è sempre così: le cabine armadio componibili sono la soluzione perfetta nel caso di ambienti piccoli in cui il tutto deve essere studiato nel minimo dettaglio con soluzioni salvaspazio, facendo diventare la cabina armadio non più un sogno ma un elemento di arredo alla portata di tutti. I modelli disponibili in commercio sono moltissimi e permettono di creare soluzioni costruttive che consentono la realizzazione di una cabina armadio capace di dare il proprio contributo anche in piccoli angoli della zona notte. È possibile creare la propria cabina armadio su misura sfruttando al meglio lo spazio a disposizione e rispondendo alla perfezione alle esigenze personali dell’utente usando strutture con pratiche ante oppure appositi guardaroba con scaffali a vista. Gli armadi con ante sono perfetti per chi preferisce un maggiore ordine all’interno della propria cabina armadio e non necessitano di una visione immediata dei propri abiti. Le soluzioni a vista però sono nate proprio per creare cabine armadio che riescano a dare la sensazione di una boutique e che diano la possibilità di rendere immediatamente visibile il vestito giusto al primo sguardo. La scelta migliore per sfruttare al massimo tutto il vano scelto è sicuramente quello della cabina armadio angolare con la quale è possibile sfruttare tutte le pareti della zona prescelta e non limitarsi ad un solo lato contenitivo per i nostri abiti e i nostri accessori.
Cabina armadio Liberty di Tomasella – struttura metallo antracite e piani materico rovere termocotto
Paragonabili per funzionalità e possibilità di personalizzazione, le cabine armadio si differenziano tra loro per la struttura.
I modelli con montanti metallici, generalmente in alluminio, la cui struttura portante si estende dal pavimento al soffitto, sono Imbattibili per capacità di adattarsi a qualsiasi spazio. A boiserie, invece, si differenziano per la presenza di pannelli in legno che costituiscono lo schienale sul quale si fissano le cremagliere. A queste sono agganciati gli elementi che costituiscono l’attrezzatura. Alla base di solito c’è una pedana. Questa tipologia è indicata se la parete d’appoggio è in muratura.
Cabina armadio programma Logica di Tomasella – personalizzabile grazie alle innumerevoli attrezzature interne
Vi sono poi modelli a spalla portante, che sono molto simili ai classici armadi, con base, schienale, spalle e top. I moduli sono agganciati lateralmente sulle spalle e lungo i profili, possono essere sospesi o con appoggio a terra.
Armadio Drop di Tomasella – Sei ante battenti materico opaco madreperla, maniglia metallo smoke, struttura materico opaco madreperla
Perché scegliere l’armadio e non la cabina
Come detto in precedenza, la scelta tra armadio o cabina armadio non è semplice. L’armadio è un complemento irrinunciabile all’interno di ogni abitazione, che permette di organizzare l’ambiente in tanti modi diversi a seconda dello spazio a disposizione e dello stile della camera da letto. Armadi componibili, ad angolo, con ante scorrevoli, sono elementi d’arredo che oltre a rispondere ad esigenze puramente funzionali, arredano e decorano con tutta una serie di finiture, accostamenti cromatici, mix di materiali e diverse tipologie di maniglie.
Nelle case moderne lo spazio a disposizione è sempre meno e occorre ingegnarsi per far sì che anche un armadio riempia la stanza in maniera caratteristica e forte, nonostante gli spazi limitati. Per questo motivo, molte volte, scegliere un armadio con ante scorrevoli si rivela essere una scelta vincente. Lo spazio non ne risente in termini di ingombro e vi resta lo spazio per un letto.
Armadio anta Double di Tomsella – Due ante scorrevoli materico nodato chiaro e materico opaco bianco gesso, struttura in materico opaco bianco gesso.
L’unico inconveniente sta nel non poter usufruire dell’intero spazio nello stesso momento: una volta aperto un lato e fatta scorrere l’anta su quello opposto, quest’ultimo diventa inaccessibile fino a quando il lato utilizzato non verrà chiuso. Il trucco sta nel riempire le ante con criterio e fare in modo che il contenuto di una singola anta sia soddisfacente e necessario per la quotidianità della singola persona.
Naturalmente, questo discorso non vale per armadi con ante a battente, che impongono meno limitazioni in tal senso, ma prevedono un ingombro nettamente superiore. In alternativa si può optare per armadi con ante a libro, una via di mezzo tra l’ingombro di un’anta scorrevole, pressoché nullo, e quello di un’anta a battente.
Armadio Dress di Tomasella – ante battenti rivestite, profilo metallo antracite e struttura laccato opaco carta da zucchero
Gli armadi moderni sono caratterizzati da strutture lineari e dalle geometrie ben definite, in grado di inserirsi in diversi contesti contemporanei: da ambienti open space, in cui risultano particolarmente utili per organizzare gli spazi, a interni dalla conformazione tradizionale, questo elemento d’arredo è estremamente versatile. L’ultima tendenza nel mondo dei guardaroba di design è rappresentata da armadi con ante in vetro. La trasparenza del vetro alleggerisce la stanza e dona ampiezza e luminosità all’intera camera da letto.
Armadio Metropolis di Tomasella – ante battenti vetro fumè 363
Se invece nella stanza in cui si decide di collocare l’armadio c’è una nicchia, le possibilità sono 2: scegliere un armadio a muro o realizzare un armadio su misura. Entrambe le soluzioni hanno l’obiettivo di occupare interamente lo spazio a disposizione. Che differenza c’è tra i due modelli? La realizzazione di un mobile su misura si può effettuare a prescindere che vi sia una nicchia oppure no, presuppone una totale scelta delle componenti, a partire dalla dimensione delle ante, passando per il materiale e colore delle finiture e finendo ai divisori interni. La versione incassata a muro invece parte dal presupposto che i fianchi dell’armadio non debbano essere mai visibili, proprio perché incassati in una nicchia o nascosti in una muratura laterale. In questo caso risulteranno visibili solo i frontali che, naturalmente, è possibile personalizzare in base ai propri gusti e allo stile della camera.
Armadio anta Gola di Tomasella – ante battenti laccato poro aperto madreperla, maniglia integrata in metallo madreperla e struttura laccato poro aperto madreperla
Ma perché scegliere un armadio e non una cabina armadio? La risposta non può essere univoca, ma sono i criteri e le valutazioni del tutto oggettive ad avere la meglio.
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L’evoluzione del mobile inglese segue l’andamento degli stili del continente, ma con qualche differenza. La Francia detta gli stili, ma i primi designer sono inglesi.
Tavolo da toeletta, disegno tratto dal volume Drawings, Thomas Chippendale – Crediti
Conoscere l’evoluzione degli stili d’arredo in Inghilterra è molto interessante, soprattutto per capire la storia del design contemporaneo. L’evoluzione del mobile inglese segue l’andamento degli stili del continente, ma presto comparvero caratteri propri distintivi. I mobili inglesi sono generalmente più sobri, funzionali, e contenuti nelle dimensioni, pur restando molto eleganti. Mentre in Francia erano celebri gli ebanisti e i decoratori, in Inghilterra si affermarono i primi designer, in genere falegnami-creatori che diedero il loro nome agli stili, come Chippendale, Hepplewhite o Sheraton.
L’evoluzione del mobile inglese fino all’Ottocento
Come già anticipato, l’evoluzione del mobile inglese segue, con qualche anno di ritardo, quella del continente. Per esempio, il Rinascimento inglese, che va sotto il nome di età Elisabettiana (1558-1642), si sviluppò quando in Italia il fenomeno era già in fase di declino. Tuttavia, gli inglesi crearono stili originali, sopratutto nel campo architettonico, anche dopo l’età d’oro del gotico, come lo stile Tudor e lo stile Giacobiano (da re Giacomo), il cui maggiore interprete fu l’architetto Inigo Jones, seguace del Palladio.
Nel Seicento si susseguono e si accavallano diverse versioni del Barocco Francese o Olandese, dopo un periodo di severità dettato dal puritanesimo di Cromwell. Nasce lo stile Carolean o Restoration, e finalmente gli inglesi si concedono un mobilio lussuoso e fantasioso, con decorazioni in impiallacciato di tasso, acero, noce, olivo, ciliegio, abbandonando i tradizionali legni di quercia o di faggio. Nel primo Settecento si susseguono gli stili William and Mary e Queen Anne, equivalenti rispettivamente del Luigi XIV e del Rococò.
Il mobile emblematico di questo periodo è la sedia Queen Anne, una seduta ampia realizzata con legno di noce e caratterizzata da schienale curvo a giorno e gambe en Cabriole.
Sedia Queen Anne in noce e impiallacciatura in radica di noce, 1740 – Crediti
Lo stile Queen Anne si stemperò lentamente a partire dalla metà del secolo, soppiantato dal Neoclassico (Georgiano da re Giorgio III) e, in misura minore, dal Neogotico, fenomeno, quest’ultimo, tipicamente inglese.
Il legno di mogano, importato ormai in quantità massicce dal centro e dal Sud America diventa, nel periodo Georgiano, il materiale privilegiato dagli ebanisti, sostituendo il noce.
I primi designer della storia
L’evoluzione del mobile inglese subisce un’accelerazione nel corso del Settecento, con l’affermarsi della Rivoluzione Industriale. Lo sviluppo della produzione in serie, grazie a strumenti più evoluti, e la maggiore e diversificata disponibilità di legname spingono alcuni ebanisti particolarmente creativi a disegnare prodotti originali. Ecco che nasce la figura del falegname-designer, che realizza i mobili a partire da disegni accurati e li produce apponendovi il proprio marchio di fabbrica. Inoltre, questi straordinari artisti furono anche divulgatori, pubblicando raccolte, manuali e trattati.
Thomas Chippendale The Elder
Sicuramente il primo e il più famoso tra questi designer è Thomas Chippendale (1727?-1786) detto The Elder per distinguerlo dal figlio Thomas. La sua clientela annoverava aristocratici e membri della famiglia reale, e i suoi lavori fecero scuola in molti paesi europei e negli Stati Uniti. La sua fama fu amplificata anche dalla pubblicazione dei suoi lavori sul catalogo The Director, nel 1754, la prima opera del genere per il settore del mobile. A lui si deve l’introduzione in Inghilterra dello stile Rococò, personalmente reinterpretato. Prevalgono dunque le linee curve, senza però i “costosissimi orpelli alla francese”, come lui stesso li definiva, riferendosi ai decori in bronzo. Tuttavia, Chippendale non disdegnava i decori ispirati al gusto della tradizione cinese, con mobili sormontati da pagode, intagli a effetto bambù e colori accesi. Il manifesto del suo lavoro è la Harewood House, una dimora patrizia di campagna, per la quale realizzò diversi arredi.
Harewood House, letto di Thomas Chippendale – CreditiHarewood House, mobili con cineserie di Thomas Chippendale – Crediti
Lo stile Chippendale si associa soprattutto alle sedute, caratterizzate da piedi intagliati a sfera, spalliera curva e schienale intagliato e traforato.
Il laboratorio cessò la produzione alla morte del figlio Thomas, nel 1820, tuttavia nella seconda metà dell’Ottocento l’opera dei Chippendale conobbe un ritorno di popolarità. Vi fu un fiorire di stili derivati, denominati Chippendale, ma si tratta di imitazioni che nulla hanno a che fare con i manufatti originali.
George Hepplewhite
George Hepplewhite (1727?-1786) fu un ebanista molto apprezzato, capace di creare uno stile personale. Attratto inizialmente dal gusto rococò, passò successivamente allo stile neoclassico, abbandonando le linee ricurve. Lo stile Hepplewhite si distingue per le proporzioni contenute, le forme semplici e le linee sottili e delicate.
Disegni di Hepplewhite tratti dal volume The Cabinet Maker and Upholsterers Guide – CreditiGli stili Chippendale e Hepplewhite a confronto – Crediti
Si distinse per la varietà e per la finezza degli schienali ideati per le sue sedie, soprattutto per i modelli a scudo, ovali, a cuore, a lira e a ruota. Altri suoi cavalli di battaglia, i windows steats, piccole panche per i vani delle finestre, e le sideboard cabinet, credenze dal frontale a serpentina.
Windows seat Hepplewhite – CreditiCredenza Hepplewhite – Crediti
La sua opera è riassunta nel volume The Cabinet Maker and Upholsterers Guide, pubblicato postumo dalla moglie Alice nel 1788.
Robert e James Adam
Robert Adam (1728-1792) e James Adam (1732-1794) sono due fratelli scozzesi che operarono nel campo dell’architettura e dell’arredamento. Tra i principali esponenti dell’epoca Georgiana, furono i primi a creare uno stile, il cosiddetto stile Adam o Adamesque, che integrasse esterni ed interni. Il loro stile di riferimento è il neoclassico, ispirato alle antichità osservate durante i viaggi in Italia, con citazioni di motivi decorativi etruschi, egiziani, gotici.
Dettagli degli interni di Derby House – CreditiLibreria, Robert Adam – Credits
I decori a grottesca, i pilastri, fiocchi e nastri e tinte color pastello sono la loro cifra stilistica più marcata, e sono impiegati sia sulle pareti che sui mobili. Nell’opera The Works in Architecture i due fratelli riassumono il loro nuovo concetto di architettura, caratterizzata da interni luminosi ed eleganti.
Thomas Sheraton
Thomas Sheraton (1751-1806) fu un ebanista molto importante per la diffusione del gusto neoclassico. Il suo è uno stile rigoroso e severo, caratterizzato da forme eleganti, linee essenziali e cura dei dettagli. Cifra distintiva della sua opera sono, inoltre, i raffinati decori pittorici realizzati da artisti affermati o gli inserti in ceramica. Sheraton fu anche un prolifico divulgatore, grazie ai volumi Album di disegni, Dizionario di Ebanisteria e l’Enciclopedia dell’ebanista.
Ormai è nata una nuova figura professionale nel campo delle arti: l’antico falegname, poi divenuto artista con l’ebanisteria, ha lasciato il posto al moderno designer.
7 mobili tipicamente inglesi famosi nel mondo
L’evoluzione del mobile inglese ha comportato l’introduzione di mobili inediti, oggi utilizzati in tutto il mondo. Sono arredi pratici e funzionali, senza tanti fronzoli, ma allo stesso tempo eleganti.
Il tavolo a cancello
Pare che i primi tavoli a cancello apparvero nel Seicento, come attesta la testimonianza del duca Cosimo III De’ Medici, che ne descrisse un esemplare osservato durante un viaggio in Inghilterra. Si tratta di un tavolo che presenta un piano diviso in tre parti, con due ali ripiegabili, e le caratteristiche gambe “a cancello”. Tali gambe ruotano a 90 gradi, permettendo di aprire il tavolo appoggiandoci le due ali.
Pembroke table
E’ l’evoluzione del tavolo a cancello. In pratica le gambe ruotanti sono sostituite da un listello di legno estraibile, sul quale si poggiano le due ali.
Tavolo pembroke, disegni di Thomas Chippendale – Crediti
La sedia Windsor
La sedia Windsor nacque come seduta da campagna e, grazie alla sua praticità, divenne famosa in tutto il mondo, soprattutto in America. Il caratteristico sedile a sella e lo schienale a pioli sono i suoi tratti distintivi. La sedia americana si differenzia in quanto priva della doga centrale e per la forma più snella. Secondo le fonti questa sedia leggera ma resistente apparve agli inizi del Settecento. Da allora ne sono state prodotte in molteplici versioni, fino ai giorni nostri.
Lo scrittoio Davenport
Si tratta di un mobile-scrittoio compatto dotato di un piano a ribalta e di profondi cassetti laterali. Lo scrittoio Davenport nacque come mobile per le navi, ma per la sua eleganza e per le dimensioni contenute fu molto apprezzato e ricercato dalle signore. Realizzati con legno di palissandro, mogano o noce, comparvero per la prima volta nel catalogo dell’azienda Gillows di Lancaster nel 1790.
Il Drum Table
Il Drum Table è un tavolo il cui piano profondo, spesso dotato di cassetti o di mensole, evoca la forma di un tamburo. La base del tavolo a volte è a forma di pilastro poggiato su quattro gambe elegantemente affusolate che terminavano in piedi ad artiglio. In altri esempi, i supporti poggiavano su una piattaforma con quattro lati concavi, a sua volta poggiata su piedi ad artiglio. I piani potevano essere rettangolari, poligonali e rotondi. I primi esemplari risalgono al periodo rococò Queen Anne.
Kneehole desk, la scrivania con lo spazio per le ginocchia
La Kneehole desk è una scrivania caratterizzata da un piano profondo dotato di cassetto sostenuto da due cassettiere laterali. La novità assoluta è la presenza di uno spazio per le gambe della persona seduta alla scrivania. Le versioni più grandi, conosciute come tavoli da biblioteca permettevano a due persone di lavorare una di fronte all’altra. La Kneehole desk apparve in Inghilterra all’inizio del XVIII secolo.
Butler’s table, o tavolo del maggiordomo
Questo particolare tavolino è composto da un vassoio poggiato in cima a un supporto pieghevole. Sviluppato in Inghilterra a metà del 1700, veniva utilizzato per servire bibite all’esterno, nel corso di picnic o battute di caccia. I primi supporti consistevano in due telai a X, mentre i modelli successivi furono costruiti con quattro gambe, spesso unite da un telaio a X.
Il tavolino da tè Tilt Top, con piano inclinabile
Un altro mobile estremamente pratico, adatto ai piccoli cottage di campagna è il tavolino da tè Tip Top, caratterizzato da un piano inclinabile. In questo modo, quando non serviva, il tavolino veniva ripiegato così da non occupare spazio.
Dumb Waiters o Servo Muto
I Dumb Waiters sono dei tavolini di servizio su cui venivano poggiate vivande e bevande prima di essere servite a tavola. Si tratta di una versione ridotta e trasportabile del buffet, ma ciò che intriga maggiormente è il significato del nome. Quando le signore si ritiravano dopo la cena, i tavolini erano collocati alle due estremità del tavolo dai camerieri, carichi di bevande, in modo che i signori potessero servirsi senza troppo sforzo. Dopodiché il personale si ritirava, e la conversazione proseguiva senza la presenza di orecchie indiscrete. Da qui il nome di servo muto.
Toscanini lancia la seconda edizione del Bando di Concorso 2021 con tema “Toscanini – L’arte di Appendere / Manca ‘ncó ‘n plûch!” per la realizzazione di un elemento grafico / pittogramma in grado di trasmettere e rappresentare “vision” e “mission” del brand che si riassumono in questo motto aziendale: “manca ‘ncó ‘n plûch”.
Plûch è il termine dialettale che si traduce infatti nella distanza infinitesimale tra il fatto bene e l’eccellente che TOSCANINI, punto di riferimento nel settore delle soluzioni di alta gamma per appendere, organizzare ed esporre, si impegna a colmare ogni giorno con creatività, bellezza e saper fare.
Il nuovo Bando 2021 è rivolto solo agli studenti maggiorenni dei corsi e delle facoltà di Belle Arti, Architettura, Design e Grafica Pubblicitaria. E’ ammessa la partecipazione come singolo oppure in gruppo. L’iscrizione è gratuitae gli elaborati, originali e inediti, dovranno essere inviati entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 15 maggio 2021.
L’elaborato dovrà essere di grande impatto per la creatività che lo dovrà caratterizzare, con una forte riconoscibilità, in grado di trasmettere la sua identità e con una buona versatilità di utilizzo anche in dimensioni ridotte senza perdita di leggibilità ed efficacia comunicativa, su qualsiasi soluzione editoriale e promozionale sia di natura cartacea sia digitale.
La valutazione delle proposte sarà effettuata da un’apposita commissione che nominerà al suo interno un Presidente e sarà composta da professionisti con comprovata esperienza nei settori della grafica, dell’illustrazione, del design e della stampa.
La commissione effettuerà la valutazione degli elaborati entro il 15 Giugno 2021, selezionando un unico progetto vincitore a cui verrà assegnato un premio di Euro 1.000,00 (lordi) e che sarà oggetto di comunicazione alla stampa. I risultati del concorso verranno poi pubblicati sul sito www.toscanini.it e sui social dell’azienda.
Nata come linea lounge, Rafael di Ethimo diventa anche dining set, proponendo tavoli di diverse dimensioni e poltroncine.
Grazie all’eccezionale e visionaria creatività di Paola Navone e all’esperienza progettuale di Ethimo, il tavolo da pranzo diventa un ‘progetto’ sorprendente, capace di trasformare lo spazio dining in un mode de vie elegante, originale ed emozionante.
La preziosa tattilità dei materiali, la particolare e affascinante fisionomia dei piani e i dettagli pensati per rendere unici i tavoli e le sedute dining Rafael, creano, così, una nuova esperienza di contatto con la natura e una nuova ‘forma’ per stare a tavola, en plein air.
Il marmo statuario e la pietra lavica smaltata, dal colore intenso e brillante, che enfatizza la materia richiamando le diverse sfumature del mare, diventano irregolari, disegnando i piani dei tavoli. La pregiata e sapiente lavorazione della pietra e del marmo dona loro straordinarie asimmetrie e geometrie, forme che ‘abbracciano’ i commensali per suggerire una nuova esperienza di convivialità.
I tavoli sono disponibili in due dimensioni (264 x 155 cm o 160 x 160 cm) e sono realizzati in teak spazzolato o decapato. L’accostamento di materiali nobili come il legno e la pietra crea effetti così affascinanti da caratterizzare l’intero contesto che accoglie gli arredi.Il tavolo dining Rafael è, inoltre, disponibile in una terza proposta interamente realizzata in teak, sempre in finitura spazzolata o decapata, e piano rotondo da 230 cm di diametro.
Questa versione può essere arricchita da un elemento fortemente caratterizzante, che rende il tavolo ancora più funzionale: Lazy Susan, il piano girevole realizzato in marmo statuario, da 110 cm di diametro.
In un bilanciamento perfetto tra comfort e design, i tavoli Rafael vengono accostati dalle poltroncine. Ergonomiche e confortevoli, abbinano la struttura in teak a un inaspettato gioco di intrecci – realizzati in corda Round Rope Light Grey – della seduta, rinnovando quell’inconfondibile anima eclettica che caratterizza l’intera collezione. I supporti in plastica Grey della struttura fungono da elegante ‘vezzo’ decorativo e funzionale. Forza delle linee, bellezza dei materiali ed energia cromatica si riflettono, così, nei tavoli e nelle poltroncine dining Rafael, creando continuità con l’intero progetto.
La collezione dining Rafael è un ‘omaggio’ alla tavola outdoor contemporanea, consente di personalizzare con unicità ed estro creativo gli ambienti residenziali e di valorizzare i più esclusivi spazi contract, interpretando la convivialità con originalità e ricercatezza.
Un armadio non fa una camera, potremmo reinterpretare così un famoso modo di dire. Parliamo di camere da letto, e vogliamo approfondire accessori e complementi che possono aiutare nella quotidianità per la disposizione e l’utilizzo dei nostri capi d’abbigliamento. Parte così lo shopping del mese.
A suon di grucce e porta abiti siamo alla ricerca di elementi utili ed estetici, che non per forza debbano essere nascosti dalle ante di un armadio e così anche il disordine può essere bello da vedere.
Sospeso e leggero Iaco di Toupatou Collection è un vero oggetto di design firmato Orietta Marcon. Una comoda scusa per appoggiarvi ogni sorta di vestito Iaco è tutto questo e molto di più. Un oggetto unico e originale che scende direttamente dal soffitto e si staglia con sicurezza nella stanza, all’ ingresso o in bagno ad accogliere salviette, vestiti, giacche. L’effetto intrigante si raggiunge abbinando più elementi, quadrati e rettangolari, in un gioco di saliscendi che non lascia indifferenti.
Novamobili propone una serie intera, la Easy System, dall’estetica essenziale e la grande versatilità al servizio della zona notte. Non si parla di classiche cassettiere ma di elementi decor che fanno parte di un sistema più ampio che comprende boiserie, mensole, panche, telai appendiabiti, specchi, vani a giorno, composizioni freestanding per una camera diversa dalle altre.
Tojbox si può considerare un vero armadio in versione essenziale, con appendiabiti e parte contenitore a giorno ha una struttura in legno di rovere naturale quasi scheletrica, dal sapore nordico. Si fissa a parete per una maggiore stabilità ed è in due dimensioni e due colorazioni, ma l’effetto hospitality è garantito per ognuna di esse.
Un servo-muto rilassato il modello Matisse di Santa Lucia. Si tratta di un pouf dotato di appendiabiti, un oggetto funzionale ad essere utilizzato in diversi spazi della casa, dalla camera alle aree disimpegno o ingresso. Il tubolare metallico abbraccia la seduta imbottita elevandosi con due segmenti utili ad appendere o appoggiare gli abiti diventando così una sorta di angolo spogliatoio completo.
A parete, leggero quasi impercettibile se non per i colori è una decorazione più che un portaoggetti, può ospitare piccoli accessori appoggiati come svuota tasche e appendiabiti. Comodo ovunque in casa, camuffa alla perfezione la sua finalità d’uso diventando un oggetto d’arredo; ah, si chiama Bumper ed è firmato Calligaris.
In questi ultimi mesi abbiamo riscoperto il valore di abitare la propria casa. Tornare a valorizzare lo spazio domestico e investire sull’estetica ma anche funzionalità degli spazi è diventato fondamentale. Negli ultimi mesi, infatti, ricevo tante richieste di restyling e rinnovamento degli spazi domestici per adeguarli alle nuove esigenze. Creare un ingresso oppure ricavare uno spazio per smart working, sono quelli di maggiore tendenza. Per questo quando ho ricevuto questa proposta di collaborazione in occasione del destoccaggio saldi invernali da parte ManoMano (il sito di shopping online dove trovate un’ampia selezione di arredi e home decor), ho subito accettato.
dal 22 febbraio al 4 marzo avrà luogo la campagna speciale “destoccaggio saldi invernali” con sconti incredibili su una selezione di prodotti.
Creare uno spazio Home office bello e pratico e che aumenta la produttività, è molto importante. La scelta della scrivania, le sue dimensioni e dove collocarla, sono aspetti da tenere in considerazione. Poi se ci sono occasioni per poter acquistare diventa tutto molto più divertente. Quindi, di seguito trovi tutti i link di una serie di prodotti in super offerta che ho selezionato per te.
Dobbiamo pensare anche ad uno spazio per sistemare i libri e i documenti. Una libreria oppure delle mensole ma anche una cassettiera a portata di mano.
Hai una stanza Studio? Allora non devi dimenticare di creare un angolo relax per i momenti di svago e pausa. Inserisci una poltrona e un tavolino una bella lampada con luce calda ed il gioco è fatto!
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Ciao Cara, ti scrivo per informarti di alcune importanti novità.
Il coronavirus ha stravolto molte vite e soprattutto molte attività… compresa questa, nessuno è immune dalle pandemie…
Devo essere sincera la voglia di chiudere è stata tanta … Ma … non ho chiuso, non l’ho fatto e ne sono felice perché all’improvviso tutto si è sbloccato… e le vendite sono esplose.
Durante il coronavirus però sono stata chiamata alle armi… si, ho accettato un contratto prima in Psichiatria infantile e poi in un poliambulatorio…. e di conseguenza ho deciso di dare una svolta alla mia attività. Non ti spiego ora tutti i dettagli, lo farò nei prossimi post.
Ti preannuncio solo che ci saranno due importanti novità:
L’acquisto nello shop online sarà limitato. Nel prossimo post ti parlerò proprio di questo ti darò tutte le opportune spiegazioni.
Sto realizzando dei corsi online per insegnare a realizzare i miei prodotti.
Ho visto troppi negozi chiudere , ho visto troppe bravissime creative smettere di sognare. Vedo troppe colleghe realizzare cose fatte male, imprecisioni, tessuti scadenti….
Ho deciso quindi di insegnare a fare quello che faccio io.
Non voglio solo insegnare a realizzare i miei prodotti, voglio insegnare a venderli come li vendo io.
Ora che le mie collaboratrici gestiscono la mia produzione, produzione per pochi e selezionati clienti filtrati da me, io mi dedicherò ad insegnare alle mie colleghe creative a fare quello che ho fatto io.
Sei una sarta, una creativa e questo potrebbe interessarti?
Se la risposta è sì, iscriviti alle liste di attesa dei miei corsi cliccando sul pulsante di seguito: