L’articolo Aria condizionata, un accessorio sempre più irrinunciabile. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Anche quest’anno l’estate si prospetta ancora più calda degli anni precedenti e con il cambiamento climatico c’è ben poco da sperare che la situazione possa migliorare. Negli ultimi anni ci siamo abituati a sbalzi repentini, dal freddo al caldo, fino al caldo soffocante di certe giornate. Non è un caso se l’aria condizionata sia ormai diventata un’apparecchiatura indispensabile per avere un ambiente domestico confortevole non solo in estate. L’acquisto di un climatizzatore monosplit rimane la soluzione più semplice per il raffrescamento e il riscaldamento di un ambiente domestico.

Foto di Jonathan Borba

Come scegliere il climatizzatore

Prima dell’acquisto è bene calcolare in modo adeguato la potenza del climatizzatore, tenendo in considerazione i diversi fattori che guidano alla scelta di quello più indicato alle proprie esigenze.

Bisogna considerare la metratura dell’ambiente, l’esposizione della casa e la suddivisione degli spazi. In particolare, il primo fattore è utile per stabilire la potenza che deve avere la macchina. Tenete conto che approssimativamente la potenza necessaria per climatizzare 1 mq di spazio è di 340BTU/h. Basta moltiplicare questo dato per i mq della stanza da climatizzare per ottenere la potenza ideale. Ad esempio, per un ambiente di 16 mq basterebbe un climatizzatore con una potenza di 5400 BTU/h.

Climatizzatori monosplit e multisplit.

I climatizzatori monosplit sono dei sistemi molto semplici dotati di una singola unità refrigerante, collegata a un’unità esterna. Quelli multisplit sono invece caratterizzati da più unità interne collegate a una sola unità esterna. Questa tipologia, adatta se si devono climatizzare diversi ambienti, presenta costi superiori, sia per l’acquisto che per il consumo di energia elettrica.

Foto di Tumisu da Pixabay

Consumo energetico.

Il cambiamento climatico purtroppo non è l’unica emergenza che bisogna fronteggiare. C’è da tenere in considerazione il fattore dei consumi visto che i condizionatori sono apparecchi energivori e con il costo della corrente elettrica sempre più esoso, l’assorbimento energetico dell’impianto di aria condizionato va attenzionato.

I condizionatori più performanti sono in classe energetica alta, consumano di meno e i modelli più avanzati purificano gli ambienti e possono gestire autonomamente la climatizzazione della casa per l’intero arco dell’anno.

Molti dei climatizzatori in commercio sono dotati di tecnologia IoT (Internet of Things), gli apparecchi con WiFi integrato possono essere collegati alla rete domotica dell’abitazione, avere un assistente vocale o semplicemente essere gestiti da remoto da smartphone e tablet in modo da programmare il climatizzatore a distanza, con enormi vantaggi sui consumi. Alcune di queste macchine hanno perfino delle funzioni che consentono alla macchina di auto-igienizzarsi o di purificare l’aria da polveri e batteri.

Da tenere in considerazione è la scelta di macchine che sfruttino la tecnologia inverter, un’opzione che consente di utilizzare efficientemente l’energia visto che queste macchine possono autoregolarsi a seconda delle necessità per mantenere costante la temperatura dell’ambiente senza ricorre continuamente al tasto di accensione e spegnimento. In questo modo viene garantito un contenimento dei consumi e minori sprechi.

Etichetta energetica

Come per quasi tutti gli elettrodomestici, è fondamentale controllare l’etichetta energetica. La classe di efficienza energetica del climatizzatore va dal miglior rendimento energetico con minori consumi contrassegnato con A+++ fino a quelli contrassegnati con la lettera D che hanno consumi maggiori, anche se in effetti non sono più commercializzati gli apparecchi di classe inferiore alla A+.

Foto di Tumisu da Pixabay

Naturalmente è consigliabile scegliere un climatizzatore nella classe A+++, sostituire un vecchio condizionatore in classe D con uno in classe A+++ permette un risparmio di circa il 60% corrispondenti a 140 kWh.

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30 Marzo 2023 / / Dettagli Home Decor

dry garden, tuto quello che devi sapere

Uno dei problemi più comuni quando si tratta di piante, fiori e giardini è quello dell’acqua; la sua mancanza è un fatto reale e costituisce un vero e proprio dilemma per gli amanti del green. La soluzione a questo problema si chiama dry garden, un giardino costituito da piante che, per loro stessa natura, hanno bisogno di pochissima acqua per sopravvivere. Il dry garden è chiamato anche xeriscape o mediterraneo ed è, appunto, un tipo di giardino progettato per sopperire alla mancanza di acqua; è facile anche da gestire, in quanto richiede pochissima manutenzione: basterà dotarsi della giusta strumentazione per poterlo curare. È un giardino particolarmente adatto nelle zone aride, come in alcune parti del mondo dove si verificano periodi di siccità prolungati o in cui l’acqua è difficile da ottenere. Si sta diffondendo a macchia d’olio anche in Italia, tanto che trovare attrezzi e accessori da giardino Roma o in altre città per poter fare manutenzione a un dry Garden, è davvero facile. La sua particolarità sta, come detto, nell’utilizzo di alcune tipologie di piante che non hanno bisogno di acqua supplementare, come ad esempio le piante grasse o le erbe aromatiche, in grado di sopravvivere anche in condizioni di siccità, perché riescono a conservare l’acqua al loro interno per lunghissimi periodi di tempo e hanno una grande capacità di adattamento alle condizioni climatiche. Un’altra particolarità dei dry garden prevede l’impiego di materiali come rocce, ghiaia e sabbia necessari per creare un terreno ben drenante e che impedisca l’evaporazione dell’acqua. La scelta dei materiali giusti e la posizione delle piante sono elementi essenziali per garantire una corretta circolazione dell’acqua e della luce solare, mantenendo il giardino sempre verde e attraente.

Scelta delle piante migliori per il dry garden

Abbiamo già citato le piante grasse tra quelle perfette per un giardino secco. Tra le più belle e comuni ci sono: l’agave, le cactacee, la sedum, la crassula e la yucca. Tra le erbe aromatiche perfette in questo contesto ci sono invece il timo e il rosmarino ad esempio. Ma quali altre piante possono sopravvivere tranquillamente all’interno di un dry garden? La flora Mediterranea riesce a regalarci tantissime possibilità per rendere questo tipo di giardino davvero unico e una menzione speciale la meritano il mirto, il Cisto, la lavanda e l’ulivo. Infine, sono perfette le piante autoctone, ovvero, le piante che crescono spontaneamente nel territorio in cui si vive.

Come fare la manutenzione di un dry garden

Se è vero che scegliere le giuste piante è importante per un dry garden, altrettanto importante è la sua manutenzione. Come abbiamo avuto modo di anticipare, grazie alle particolari condizioni in cui certe piante riescono a crescere, la manutenzione di un giardino secco è davvero esigua. Per quanto riguarda l’irrigazione basterà farla un paio di volte in tutto l’anno, in questo modo le piante rallenteranno la loro crescita e renderanno più esigui gli interventi di potatura. Oltretutto non sarà necessario usare prodotti chimici per farle crescere. È bene, poi, mantenere sempre pulita la ghiaia, un elemento chiave del dry garden, da foglie cadute o da altri detriti che possono accumularsi. Infine, è bene controllare sempre l’eventuale presenza di parassiti che possono attaccare le piante: se dovessero esserci segni di infestazione è necessario trattarle tempestivamente.

 

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30 Marzo 2023 / / Dettagli Home Decor

Le fantasie del celebre stilista prendono nuova vita in un’inedita collezione di tessili per tutta la casa: Gabel per Ken Scott

Nel novembre 2022 Gabel ha siglato l’accordo con Mantero Seta, proprietaria del marchio Ken Scott, della licenza per la produzione di biancheria per la casa e complementi arredo di alta gamma.

Da marzo 2023 la collezione prodotta e distribuita da Gabel Industria Tessile SpA, ispirata ai disegni del grande designer, che con le sue creazioni ha portato nel mondo del tessile la passione per l’arte, i fiori e il colore, sarà disponibile nei negozi GabelCASA, sul nuovo shop ufficiale Gabel gabel1957.it e in una selezione di rivenditori di biancheria di tutta Italia.

La storia di Ken Scott

Ken Scott, nasce in America nel 1918 e manifesta fin da giovanissimo una forte passione per la pittura che lo porta a studiare a New York. La pittura è il suo primo vero “mestiere” e ad essa si affiancano in seguito tutte le sue altre passioni. Dal 1946 si trasferisce in Europa per approdare in modo definitivo a Milano nel 1955, dove fonda il marchio Falconetto.

Sarà proprio partendo dal tessile che Ken Scott rivoluzionerà il gusto dell’epoca.

Il suo segno distintivo sono i colori accesi e solari, gli accostamenti imprevedibili, i fiori gioiosi. Predilige linee molto semplici e dritte per i suoi capi, in modo da esaltare ed equilibrare l’esuberanza della stampa.

La collezione

Grazie al suo talento innato di arredare con il verde, alla sua capacità di piantare e coltivare su stoffa fiori variopinti e giardini fantastici, viene ricordato come il “Giardiniere della Moda”. Piante e fiori, infatti, rappresentano per lui l’essenza della bellezza. Quest’anima dirompente prende nuova vita, oggi, grazie a questa inedita collaborazione con Gabel. Una proposta a 360° per tutti gli ambienti della casa (per camera da letto, soggiorno, cucina e bagno) fatta di colori pop, energia e originalità.

LETTO


L’offerta letto si compone di quattro disegni. Ognuno è proposto come completo lenzuolo-copriletto, copriletto trapuntato e completo copripiumino, realizzati in percalle di puro cotone con una mano morbidissima.

TAVOLA E CUCINA



Il mondo “Cucina e Tavola”, in panama di puro cotone o misto lino, si compone di tovaglie, runner, tovagliette americane, tovaglioli sfusi da coordinare e asciugapiatti.

BAGNO


La linea bagno, in puro cotone idrofilo, prevede set 1+1, teli bagno, accappatoi e teli mare fouta. Ogni pezzo è realizzato con diverse e raffinate lavorazioni quali: spugna jacquard in cotone e viscosa, spugna jacquard tinta in filo e spugna stampata cimata.

TESSILE ARREDO


La proposta arredo, realizzata in percalle di puro cotone, si compone di tre disegni, coordinati con la proposta letto, declinati nei generi telo arredo, e cuscini arredo.

La cura del dettaglio di Gabel1957 si concretizza inoltre nella scelta del packaging. Gabel propone una confezione in morbido cotone garzato, personalizzata con logo Ken Scott e nastrino logato, riutilizzabile per riporre la biancheria.

 

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30 Marzo 2023 / / Dettagli Home Decor

Majamaja, eco cabin progettata da Littow Architects

Si chiama Majamaja ed è una piccola casa sull’acqua nata dal progetto del finlandese Pekka Littow
Anzi, in verità da una piccola casa è sorto un complesso di mini abitazioni ecologiche dal design minimalista che si trova a Laajasalo, una delle isole che fanno parte dell’arcipelago di Helsinki.
Le costruzioni sono a misura d’uomo e ispirate all’armonia di vita tra uomo e natura in completa simbiosi. Qui si applicano i principi dell’uso di energia verde, l’autonomia dell’acqua pulita e un uso dello spazio interno ottimizzato.
Helsinki è considerata una delle città più verdi e sostenibili del pianeta e questo è solo uno dei tanti progetti realizzati. Ha anche attuato politiche e adottato progetti ambientali innovativi, come l’utilizzo di energie rinnovabili, la promozione di trasporti sostenibili, la riduzione delle emissioni di gas serra e la tutela della biodiversità. La città è stata anche pioniera nella promozione dell’economia circolare.

eco cabin in Finlandia sulle rive di un lago

Majamaja da vicino

Majamaja è un eco-cottage che misura 20 metri quadrati e usa materiali da costruzione sostenibili uniti ad un’estetica senza tempo e a finiture di alta qualità. Il progetto è volto alla sostenibilità: “L’autonomia energetica e idrica per le funzioni e le attrezzature abitative moderne è una grande sfida per le nostre società.”, spiega l’architetto finlandese. “Oggi è possibile essere off-the-grid in modo confortevole attraverso un approccio responsabile che aiuta ad ottimizzare sia la produzione che il consumo di energia e acqua. Il vero apprendimento eco-educativo è evitare i consumi incuranti o eccessivi consentiti dalla rete”.

Per un’ estrienza cosiddetta Off-grid significa che i cottage non sono affatto collegati alla rete elettrica, all’ acqua, alla fognatura o al teleriscaldamento.

cucina compatta della eco cabin Majamajacamera da letto della casa sull'acqua Majamaja

La vita nella natura e isolati dall’ urbanizzazione rappresenta un fenomeno in aumento. Infatti, 30la richiesta di abitazioni di questo tipo si sta diffondendo a livello mondiale.
Si va alla ricerca di un rifugio ed è quindi Maja che significa proprio rifugio in lingua finlandese, la chiave per la nuova vita.
Gli esterni si fondono con il paesaggio. Le case sono arroccate su uno sperone roccioso che si protende sul mare. La facciata con ampie vetrate comunica con l’ambiente circostante. All’esterno un ponte in legno offre uno spazio aggiuntivo di connessione per chi vuole respirare aria pura. Si ricicla, si risparmia, si utilizza ciò che la natura dona per vivere al meglio e in serenità lontani dallo stress e dalla frenesia ammirando un tramonto o la neve che cade leggera.

interno eco cabin in Filnadiaeco cabin Majamaja

crediti fotografici: Marc Goodwin

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